Il Grillo e la Luna - Educazione Civica 2

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IL e LA AREA LINGUISTICA AREA ANTROPOLOGICA

e Emo zioni e Saper

AREA SCIENTIFICA

3 o

CLASSE

gira il lib r

CLASSE

LIBRO DIGITALE

EDUCAZIONE CIVICA

Il piacere di apprendere Allegato a IL GRILLO E LA LUNA 2. Non vendibile separatamente

Gruppo Editoriale ELi



INDICE

CLASSE

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Educazione Civica e… SCIENZE e MATEMATICA 27

28 Il mondo è la nostra casa 2 I frutti dell’Educazione Civica

30 Le azioni salva-acqua

4 Il gioco dell’Educazione Civica

31 I “controllori” degli sprechi

Educazione Civica e… ITALIANO 5

6 Ogni classe è…

32 La forma ci… informa! 33 Proteggiamo il mondo 34

GIOCA

CON

L’ EDUCAZIONE

CIVICA

8 I miei diritti, i miei doveri 10 Essere amici e amiche 11 La macchina della classe felice 12 Caro amico/Cara amica, ti scrivo… 13 Emozioni ed emoji 14 La forza della gentilezza 15 Parole gentili

Educazione Civica e… STORIA e GEOGRAFIA 17

18 La scuola tanto tempo fa… 19 … e oggi 20 Tanti modi per imparare 22 Rispettare gli spazi pubblici… a scuola 23 Prendiamoci cura della nostra aula 24 Rispettare gli spazi pubblici… in città 25 Sui mezzi pubblici 26 In bicicletta

EDUC AZIO NE CIVIC A: COME ? L’Educazione Civica è un modo di essere: è l’atteggiamento corretto e responsabile che ciascuno deve avere nei confronti di se stesso e del mondo esterno. L’Educazione Civica non deve diventare un’ulteriore materia da “studiare”, ma deve costituire il substrato delle altre materie. Tutte le discipline, infatti, devono concorrere a delineare il cammino verso una cittadinanza attiva e consapevole. Questo volume consente di correlare l’Educazione Civica al programma svolto nei diversi ambiti di studio. In esso sono presenti spunti per collegare gli argomenti della propria area di insegnamento ai principi cardine della Costituzione, dell’Agenda 2030, della Cittadinanza digitale. Per questo motivo la trattazione di alcuni aspetti fondamentali dell’Educazione Civica è suddivisa in tre aree: linguistica; antropologica; scientifico-matematica. Nulla vieta, tuttavia, che gli argomenti vengano trattati solo da un insegnante.

Costituzione

Sostenibilità

Cittadinanza Digitale


i frutti

dell’

EDUCAZIONE CIVICA

RICORDI CHE COS’è L’EDUCAZIONE CIVICA? rispetto

aiuto

diritto

dovere

io e gli L’Educazione Civica è un aiuto per : far ti stare bene; far ti stare bene insieme agli altri; far star bene il Pianeta. Coltiviamo l’Educazione Civica e avremo alberi che ci daranno tanti buoni frutti.

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altri


natura

computer

aria salubre

acqua pulita

navigare in sicurezza

smarthphone

suolo fertile

ecologia apprendere

imparare

io e l’ambiente

io e la tecnologia

Per “coltivare” l’Educazione Civica ci sono tre grandi aiutanti!

L a COSTITUZIONE : i l g r a n d e libro dei di r i tti e dei doveri d ei ci tta d ini italiani e d elle ci ttadine i ta li ane.

L’ AGENDA 2030 : il do cum e nt o ch e ci ric o rda ch e no n s ia m o s o li s ulla Te r r a . Pe r s t a re be ne t ut t i o cco rre l’i m pe gno di cia s cuno .

CITTADINANZA DIGITALE:

ci ins e gn a a u t il i z z a re la tec n ol ogi a in m o do con s a p e v ol e .

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IL GIOCO DELL’EDUCAZIONE CIVICA Cri Crì, come te, percorrerà la strada dell’Educazione Civica. Dove arriverà? Che cosa raccoglierà lungo la strada? S crivi le parole che trovi lungo la strada corretta.

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EDUCAZIONE CIVICA E... ITALIANO Diventare bravi cittadini e brave cittadine vuol dire capire che tutti noi siamo sempre in relazione con ciò che ci circonda. Ogni giorno viviamo situazioni diverse. Ogni giorno proviamo tante emozioni diverse. I racconti e le poesie ci insegnano ad ascoltare le emozioni e a esplorare le situazioni.

Osserva e colora.

amicizia

diritti e doveri

grazie

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ITALIANO

OGNI CLASSE È...

... un guazzabuglio di bambini e bambine che pian piano imparano a rispettarsi, a stare bene insieme. Leggi che cosa accade in Seconda B.

N ella Sec onda B avevano t ut t i s e t t e a nni, mese p i ù mes e meno. Era n o t u tti all’inc irc a alti c o s ì e la rgh i co s à . Aveva n o tutti un nas o con due buch i e u n p ai o di oc chi proprio s o pra , do v e co mi n ci ava il naso. Ma le s o m iglia nze fi n i va n o qui. Un o d i loro aveva i capell i co s ì bio ndi ch e sembravano paglia s e cca t a a l s o le . Un a ltro li aveva cos ì neri ch e f o r s e t ut t e le ma t t i ne li lavava c on l’inch io s t ro . Un o era s ottile c ome un fo glio da dis e gno e u n a ltro era più rotondo t a nt o ch e v e niv a vo g li a d i piz z icargli le gua nce . U na ba m bina a v e v a il b a n c o più dis o rdina t o ch e s i p os s a im m a gina re . L a s ua co m pa gna di ba n c o, inv e ce , t e ne v a m a t it e e p e n n e a lline a t e co m e s o lda t in i . Un b ambino della prima fila e ra a lle rgico a i n u meri, e ogni volta che gli s i dice v a d i p ren d ere il quaderno a qua dre t t i co mi n ci ava a grattar si, però co no s ce v a un sa cco di storie paurosis s im e .

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Quello sed uto dietro di lui e ra ca pa ce d i di seg na re un’intera fores ta co n t a n t o d i li a ne, serpenti, ragni v e le no s i e s c immi e ch e facevano l’altale na s ui ra m i: s e mb r a va che dondolass e anch e il f o glio .

ITALIANO

C’e ra una ba m bina ch e pa rl a v a s e m p re e un’a lt ra ch e no n pa rla v a m a i .

I n ult i ma fi la c’era un bambin o ch e ne lla s u a ca sci na aveva due cani, t re ga t t i, die ci mucch e, u na c apretta e un po rce llino d ’ I nd i a e r a cc ontava di aver a ddo m e s t ica t o u n p i cci o n e. I l s uo c ompagno di ba nco s i metteva a gridare s e vedeva una co ccine lla . I n so mma la seconda B era un gra n gu a zzab u g lio. Anna Vivarelli, Un guazzabuglio di bambini , Piemme Edizioni

Indica con ✘. Anch e la tua c las s e è cos ì? Sì

No

C h e cosa è impor tante in una cla sse per s tare tutti bene ? Essere tutti uguali. R i spettar s i anc he s e si è div e r s i. Far verbalizzare le differenze che ciascuno nota nei compagni e nelle compagne; mettere in risalto che il rispetto reciproco è la base della convivenza civile.

In ogni classe tutti sono diversi. Dobbiamo imparare a rispettare chi è diverso da noi.

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ITALIANO

I MIEI DIRITTI, I MIEI DOVERI

Quante volte abbiamo offeso un compagno o una compagna? Quante volte qualcuno ci ha offeso o offesa? Spesso non pensiamo che abbiamo diritti, ma anche doveri. Se li rispettassimo staremmo meglio tutti!

CHIAMA IL DIRITTO, RISPONDE IL DOVERE

Ho il diritto di non essere offeso. offeso Mentre giocavo a Filetto con Dario sono arrivati Faustino e Mario e mi hanno offeso senza ragione gridando insieme: “Puffo ciccione!” Ho il dovere di aiutare chi è in difficoltà. difficoltà Oggi ho aiutato il mio amico Sansone che a fare i calcoli va nel pallone, glieli ho spiegati col mio sistema e in quattro x due otto ho risolto il problema! Anna Sarfatti, Chiama il diritto , risponde il dovere , Mondadori

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ITALIANO

Completa: scrivi diritto o dovere.

H o i l .... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . ch e n e s s uno guardi nel m io zai n o senz a permes s o. H o i l .... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . di no n cu ri o sare nello z aino de gli a lt ri.

Ho il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ................ di no n e s s e re e s clus a d a i g i oc h i . Ho il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ................ di no n e s clude re ne ss u n o da i gio ch i.

H o i l ...... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d i esp rimere la mia opini o ne . H o i l ...... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d i ri sp ettare l’opinione d eg li a ltri.

Ho il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ................. di ut ilizza re i m a t e rial i d e l l a c l a s s e . Ho il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ................. di no n s ciupa rli.

Ogni diritto tiene per mano un dovere. Impara a riconoscerli. Nella discussione fare emergere la differenza tra diritto e soddisfazione di un capriccio. La difficoltà consiste nel far capire alla classe che il diritto riguarda qualche cosa di cui non si può fare a meno.

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ESSERE AMICI E AMICHE Leggi la poesia e colora.

ITALIANO

GIURAMENTO DELL’AMICIZIA

Tutti per uno, uno per tutti. È questo il patto che noi giuriamo. Nei giorni belli, negli anni brutti. Tutte le foglie da un unico ramo. E tutti i fiumi in un solo mare, tutte le for ze in un solo braccio e questo braccio ce la può fare. Voi ce la fate se io ce la faccio. Perché non resti più indietro nessuno: uno per tutti, tutti per uno. Bruno Tognolini

L e seguenti frasi indicano due modi diversi di stare con gli altri. Con quale concordi? Colora la cornice.

CHI FA DA SÉ FA PER TRE

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L’UNIONE FA LA FORZA


LA MACCHINA DELLA CLASSE FELICE

ITALIANO

Che cosa fa funzionare la “macchina della classe”? È un bellissimo ingranaggio. Ogni rotellina ne mette in azione un’altra. Colora le rotelline e scrivi tu due frasi.

INSIEME CE LA POSSIAMO FARE.

HAI BISOGNO DI AIUTO? ECCOMI!

.........................................

IL CONTRIBUTO DI CIASCUNO È IMPORTANTE.

.........................................

IO PARLO, TU MI ASCOLTI.

SE RISPETTIAMO LE REGOLE STIAMO BENE TUTTI.

NON ESCLUDIAMO NESSUNO.

RISPETTIAMO LE REGOLE.

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Imparare a star bene insieme non è facile. Se impariamo a “far funzionare bene gli ingranaggi”, il nostro gruppo classe percorrerà senza fatica una lunga strada.

Dopo la lettura delle frasi, far verbalizzare ai bambini e alle bambine altre possibili esortazioni affinché il gruppo classe viva serenamente. Scegliere poi due frasi significative e scriverle.

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ITALIANO

CARO AMICO/CARA AMICA, TI SCRIVO...

Talvolta gli amici e le amiche non sono accanto a noi. La tecnologia però ci aiuta a farli sentire vicini. Possiamo comunicare con loro per mezzo dei cellulari: fare una chiamata o una videochiamata, inviare o ricevere una foto. S crivi che cosa rappresenta ciascuna immagine: messaggio scritto • messaggio vocale • videochiamata • fotografia

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Ricordiamoci che quando un amico o un’amica ci invia un messaggio magari non ha piacere che noi lo mandiamo anche ad altri e ad altre.

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EMOZIONI ED EMOJI

ITALIANO

Possiamo utilizzare la tecnologia anche per comunicare le nostre emozioni. I “disegnini” che inviamo sono simpatici. Utilizziamoli bene e con rispetto verso chi li riceverà! Q ual è il significato di ciascun emoji? Collega colorando il quadratino. F e s t e ggia m o ! Supe r ra bbia ! Ch e div e r t im e n t o! T i v o glio be ne ! Ch e pa ura ! No n lo a v re i m a i i m m a g i n a t o. B uo na no t t e ! Completa.

Si g nific a: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L o invierei a: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Qu ando: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Signif ica : . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................. L o inv ie re i a : . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................... Q ua ndo : . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .................................

Dobbiamo imparare a comunicare sempre in modo gentile, anche se ci capita di utilizzare il cellulare e gli emoji. Far discutere sull’uso di computer, tablet e cellulari, sottolineando la necessità di utilizzarli solo quando sia veramente necessario e, soprattutto, con la supervisione di un adulto.

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ITALIANO

LA FORZA DELLA GENTILEZZA

Parole, parole… quante parole usiamo quando parliamo con qualcuno. A volte sono parole “arrabbiate”, a volte “tranquille”. A volte “emozionate”, a volte “offese”.

LE PAROLE PIUMATE Nessuno ha sempre ragione né il topo, né il leone né l’aquila, né il girino né il poliziotto, né il bambino. Il segreto per non sbagliare è così facile, basta ascoltare. Meglio non dire parole appuntite che a volte lasciano delle ferite. Meglio cercare parole piumate che fanno il solletico e suonano risate. Anna Sarfatti, Parole appuntite, parole piumate , Franco Cosimo Panini

S crivi una parola: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ........................

Non è facile trovare sempre le parole giuste, ma soprattutto non è facile avere sempre un modo gentile di rivolgersi agli altri… Si può però imparare!

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Far mimare delle situazioni in cui i bambini e le bambine utilizzano “parole piumate” e altre in cui utilizzano “parole appuntite”. Aiutarli a riflettere sul fatto che non sono contenti quando ricevono “parole appuntite”.


PAROLE GENTILI

ITALIANO

Il fiore è il simbolo della gentilezza. Costruiamo il nostro fiore delle parole gentili. Avremo molte occasioni per utilizzarle. Ogni volta sarà come donare un petalo profumato.

PER FAVORE TI AIUTO

GRAZIE

PREGO

BUONGIORNO

SCUSA

PERMESSO MI DISPIACE

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COME PUOI REALIZZARE IL FIORE DELLE PAROLE GENTILI? 1. Ritaglia il f io re . 2. Rita glia il ga m bo . 3. I nco lla il f io re s ul ga m bo .

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EDUCAZIONE CIVICA E... STORIA e

GEOGRAFIA

I bravi cittadini e le brave cittadine devono rispettare gli spazi privati e comuni in cui vivono. La Geografia ti ha insegnato a conoscerli, l’Educazione Civica ti aiuta a capire che cosa vuol dire rispettarli. La Storia ti ha insegnato a vedere e apprezzare i cambiamenti che hanno reso più comodi quegli spazi. Con il tempo è cambiato anche il modo di vivere dei bambini e delle bambine. A loro sono stati riconosciuti diritti che hanno migliorato le loro condizioni. Diritti, doveri, conquiste, rispetto si tengono per mano per farci percorrere il nostro cammino insieme agli altri. O sserva e colora.

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TE

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LA SCUOLA TANTO TEMPO FA...

STORIA

Tanto tempo fa solo pochi bambini e poche bambine frequentavano la scuola. Moltissimi iniziavano a lavorare alla tua età. Luigino, che ha 7 anni, si alza tutte le mattine alle 5. Per tutta la mattina sta con il papà a mungere le mucche, a preparare il fieno e pulire la stalla. Sua sorella Rosina, che di anni ne ha 8, accende la stufa, spazza e lava i pavimenti. Deve anche accudire i fratellini e le sorelline più piccole. Nel pomeriggio Luigino e Rosina vanno nei campi con mamma e papà a lavorare: zappare, por tare l’acqua, raccogliere i frutti. A sera cenano presto e poi a letto, dove si addormentano subito per la stanchezza. E la scuola? Niente! Indica con ✘. Per ques ti bambini ciò c h e f a ce v a no e ra :

un gioco.

un lav o ro .

Sa p evano leggere e scr iv e re ?

No

S eco ndo te sarebbero v o lut i a nda re a scuola?

18

No


... E OGGI

STORIA

Con il passare del tempo la scuola è diventata un diritto per tutte le bambine e i bambini. Tutte le nazioni del mondo hanno riconosciuto che anche i bambini e le bambine hanno dei diritti. Tra questi vi è quello dell’istruzione:

“ Gli Sta t i ric onoscono il dir it t o del fa n ci ullo all’educaz ione.” (Ar t i co lo 28 della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell‘A dolescenza )

“L a s cuo la è a pe r t a a tu t t i . L’ is t ruzio ne inf e rio re , im p a r t i t a pe r a lm e no o t t o a nni, è o bbliga t o ria e gra t uit a . I c a p a c i e m e rit e v o li, a nch e s e p r i v i d i m e zzi, h a nno dirit t o di r a g g i u n g e re i gra di più a lt i de gli s t ud i .” (A r t ico lo 34 de lla Costituzione Italiana )

Leggi e completa. L a scu o la ci aiuta a diventa re bra v i e b r a ve . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Però a o gni diritto corris po nde un do v e re . Qu al è , s econdo te, il tuo do v e re a s cuo la ? .. ............................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. ............................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Perché la scuola è un diritto? Perché frequentando la scuola: • aumentano le nostre conoscenze; • ci divertiamo; • impariamo a collaborare con gli altri e le altre. La riflessione sulla situazione dei bambini e delle bambine del passato, potrà essere d’aiuto per far comprendere che frequentare la scuola non è un obbligo, ma un diritto fondamentale che permette di diventare migliori.

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GRAFIA GEORIA STO Consegna.

TANTI MODI PER IMPARARE TU INSEGNI, IO IMPARO Se Se Se Se

mi insegni, io lo imparo mi parli, mi è più chiaro lo fai, mi entra in testa con me tu impari, resta.

Bruno Tognolini, Rime raminghe , Salani

A s cuola ci s o no mo l ti mo d i e mo l te o c c a s i oni per impa r a re: a s co lt a re l’ ins e gna nt e ch e s p i e g a , l e g g e re i libri di te s t o , f a re e s e rcizi e co m pit i. C i s o n o, p e rò , anche le a t t iv it à ne i la bo ra t o ri, in pa le s t ra , i n g ia rd i n o, le gite che pe rm e t t o no di “im pa ra re f a ce nd o”. E poi? I l la v o ro in gruppo co n le co m pa gne e i compa gni ch e ins e gna a co lla bo ra re , ad ascolta re gli a lt ri, a e s po rre le o pinio ni. Tanto tem po f a le cla s s i e ra no m o lt o num e ros e . I bambini e le ba m bine , s e dut i a l lo ro ba nco , ascoltava no l’ ins e gna nt e f e rm i e zit t i pe r ore .

I ndica con ✘. P er le bambine e i bamb ini d i ta n to tempo fa impar a re e ra :

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fa cile.

diver te nt e .

d i fficile.

noioso .


O sserva che cosa avevano a disposizione le bambine e i bambini a scuola tanto tempo fa.

STORIA

O ggi gli strumenti che avete a disposizione sono tanti, diversi e molto tecnologici. Rispondi.

Ch e co s a s i può f a re co n la L I M ? .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .............................. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..............................

C h e co s a s i può f a re co n il c om p u t e r ? .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .............................. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..............................

I differenti device, a nostra disposizione ogni momento, sono strumenti piacevoli e divertenti. Se li utilizziamo bene, imparare diventerà ancora più bello! Il confronto e la riflessione sulla situazione dei bambini e delle bambine in tempi anche non lontanissimi, aiuterà la classe a capire che i device possono e devono essere utilizzati anche in funzione dell’apprendimento.

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GEOGRAFIA

RISPETTARE GLI SPAZI PUBBLICI... A SCUOLA

La scuola è uno spazio pubblico. Perché? .. ............................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .....

T u t t i i b ambini e le bambin e ch e f re que nt a no la s cuo la h anno i l diritto di vivere in un a m bie nt e s a no , pulit o , o rd i na t o .

Ho il diritto di avere uno spazio tutto per me, anche piccolo, per i miei oggetti personali. L’attaccapanni per sciarpa e giacchetto, il sottobanco, il mio zainetto: ho pochi spazi, ma negli angolini posso nascondere i segreti piccini. Ho il dovere di rispettare gli spazi comuni. Aule, giardini e corridoi Bagni, palestra e spogliatoi: come mi dice sempre lo zio: “Quel che è di tutti, è un pochino anche mio!” Anna Sarfatti, Chiama il diritto, risponde il dovere , Mondadori

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È importante far capire ai bambini e alle bambine che gli spazi comuni “sono un po’ anche loro”. Bisogna quindi assegnare alcuni compiti che li portino ad avere cura degli spazi e del materiale comune.


PRENDIAMOCI CURA DELLA NOSTRA AULA

GEOGRAFIA

A ognuno il suo incarico R ea li zz ate il c ar tellone de gli inca rich i d ella class e. S t ab i li te quali sono gli in ca rich i ne ce s s a ri. P rep ar ate le mollette c o n i v o s t ri no m i.

DISTRIBUIRE I QUADERNI

DISTRIBUIRE I LIBRI Teo Leo

Luca Giò

SPEGNERE LE LUCI

CHIUDI FILA

Bea Tea

APRI FILA

DISTRIBUIRE LE SCHEDE Milo Elia

POSTINO/ POSTINA Isa Lea

Tom Ivo

RIORDINARE I GIOCHI Meg Pat

Zoe Vera

Il bruco per i lavori di gruppo t ilizza ndo m a t e ria le di re cupe ro e l a v os t r a U fant a s ia , re a lizza t e un bruco po r t a og g e t t i . V i s e r v irà pe r t e ne re in o rdine m a t ite , p e n n a re l l i , forbici, na s t ro a de s iv o da ut ilizza re qu a n d o la v o ra t e in gruppo .

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GEOGRAFIA

RISPETTARE GLI SPAZI PUBBLICI... IN CITTÀ

La strada, come la scuola, è un luogo pubblico. Anche in strada, perciò, ci sono regole da rispettare. Colora: in

i vestiti di chi ha un comportamento corretto,

in

i vestiti di chi non ha un comportamento corretto.

E ora utilizza gli stessi colori e gli smile per queste situazioni.

I n b ic i

vado veloce pe r mo s trare come sono f o r t e .

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I n s t ra da

t e ngo oc c h i e o re cch ie s e m pre b e n a p e r t i .

Per strada occorre avere un comportamento corretto e rispettare le regole per non danneggiare noi stessi e gli altri.


SUI MEZZI PUBBLICI

GEOGRAFIA

Per muover ti da un luogo all’altro a volte usi i mezzi pubblici. Si chiamano pubblici perché possono essere utilizzati da tutti. Quali sono i mezzi pubblici? Cerchiali.

Disegna: se il comportamento è corretto, se il comportamento non è corretto.

Q u ando s algo e quando scen do, spingo chi mi s t a d a vanti. A p p e na sceso attraver s o la st rada di cor s a. B utto la gomma da m a s t ica re o le c ar te delle caram e lle d a l finestrino. Attraverso queste attività si può aiutare la classe a interiorizzare comportamenti corretti in ambienti pubblici.

Anche sui mezzi pubblici occorre avere comportamenti corretti.

M i s ie do pe r e v it are di ca de re . S e no n c’ è po s t o a s e d e re , m i re ggo a gli a ppo s i t i s os t e g n i . P a rlo a v o ce m o l t o a l t a e ca nt o co n i m ie i am i c i . L a s cio il po s t o a s e d e re a c h i ne h a bis o gno .

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IN BICICLETTA

GEOGRAFIA

I bambini e le bambine amano andare in bicicletta. A volte però dimenticano (o non conoscono) le regole di sicurezza. Osserva le immagini e completa le frasi.

1

4

2 3

5

1 . F a le

. ............ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2. N o n i n d os s a il

.............................................................

3. No n t i ene le mani sul ................... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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4. N o n u t i li z z a la

.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5 . Ped a la troppo

.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La bicicletta è un mezzo di trasporto molto diffuso. È anche ecologica: rispetta l’ambiente, rispetta il nostro benessere. Ci chiede però anche di rispettare alcune regole!

Mettere in risalto gli aspetti positivi dell’uso della bicicletta. Tra i vari aspetti positivi vi è quello di imparare a rispettare le regole in autonomia.


EDUCAZIONE CIVICA E... SCIENZE e MATEMATICA Le Scienze Scienze, più di ogni altra disciplina, ti aiutano a conoscere l’ambiente che ti circonda. La conoscenza è il primo strumento che puoi utilizzare per vedere quanto è bella la natura e dunque capire la necessità di salvaguardarla. Con la Matematica puoi conoscere dati utili per render ti conto di quanto ogni giorno la salvezza del nostro mondo sia in pericolo. La Geometria ci viene in aiuto per comunicare, au anche solo con le forme, situazioni secours! di pericolo o di attenzione. Il nostro Pianeta ti chiede aiuto. ! aYuda! Osserva e colora. !

Help!

aiuto!

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SCIENZE

IL MONDO È LA NOSTRA CASA

Leggi il brano e cerchia la parte del mondo che ti piace.

Bambina o bambino che stai leggendo, tu forse crederai di avere una sola casa, quella in cui vivi con la tua famiglia. Invece no, ne hai anche un’altra. E che casa è? Il mondo! Il mondo è la mia casa? Sì, è la casa di noi tutti, quindi anche la tua. Anzi, è la nostra prima casa. Se la terrai bene, avrai una casa bellissima, dove vivrai benissimo. Se la sporcherai e la rovinerai, avrai una casa bruttissima, dove vivrai malissimo. È così bello il mondo! La pioggia lo lava, il sole lo asciuga e lo fa risplendere come oro, la luna lo fa luccicare come argento! Abbiamo una casa davvero meravigliosa. È così bella la nostra CAS A- MONDO ! Vivian Lamarque-Giulia Orecchia, Piccoli cittadini del mondo , Emme Edizioni

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ompleta le frasi che ci ricordano che il mondo C è la nostra casa.

SCIENZE

N ella tua c asa non getti i ri f i uti per terra e non li la sci i n giro.

Ne lla c a s a -mo n d o g e t t a l i ne i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ................ e ne i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ...............

In ca sa non s trappi le foglie o i f i o ri delle tue piante.

Ne lla c a s a -mo n d o d e v i a v e re cura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....................

In ca sa hai c ura dei tuoi ani mal i domes tici.

Ne lla c a s a -mo n d o r i s p e t t a a n c h e i picco li . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............. d e l p r a t o.

Nel processo educativo non sempre è positivo evidenziare aspetti e atteggiamenti negativi. Al contrario, mettere in evidenza comportamenti positivi stimola i bambini e le bambine a imitarli.

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SCIENZE

LE AZIONI SALVA-ACQUA

Uno dei beni più preziosi che ci offre il nostro Pianeta è l’acqua. Senza l’acqua non potremmo vivere né noi, né gli animali, né le piante! L’acqua però in questo momento è in pericolo: viene sciupata e inquinata! È compito non solo degli adulti avere cura dell’acqua. Anche i bambini e le bambine possono contribuire! Come? Con le azioni SALVA- acqua! Completa. Q ua ndo t i la v i i de nt i, no n la s cia re s co rre re inut ilm e nt e l’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ........................ da l . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

R is pa rm i più a cqua s e f a i la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a nz i c h é il ba gno .

No n la s cia re m a i il rubine t t o . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . : né a c a s a né a s cuo la né a l pa rco .

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I “CONTROLLORI” DEGLI SPRECHI

SCIENZE

I bambini e le bambine possono aiutare gli adulti a ricordare quanto sia impor tante salvare il Pianeta. Il primo passo da fare insieme è imparare a non sprecare ciò che abbiamo. Insegniamo a tutti che evitare gli sprechi è… un gioco da bambini! P repara un cartellone colorato e decorato da appendere alla porta di casa in modo che chiunque entri in casa sappia che è abitata da attenti “controllori degli sprechi”.

Attenzione

agli SPRECHI! In questa casa NOI tifiamo per l’ ambiente !

Leggi che cosa deve “controllare” un “controllore degli sprechi”.

Non usiamo piatti, bicchieri e posate di plastica. Spegniamo sempre le luci che non utilizziamo.

Non teniamo il riscaldamento troppo alto.

Compriamo cibo in giusta quantità per non sprecarlo.

A ggiungi tu un altro consiglio. .. ............................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. ............................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. ............................. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il rispetto del nostro Pianeta inizia dalle piccole azioni quotidiane. Evitiamo gli sprechi: daremo una mano al benessere del Pianeta.

I bambini e le bambine generalmente non hanno la percezione di come le loro azioni quotidiane incidano sul Pianeta. Guidarli li aiuta a prenderne gradualmente coscienza per acquisire comportamenti rispettosi delle risorse della Terra.

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MATEMATICA

LA FORMA CI... INFORMA!

I segnali stradali invitano i cittadini e le cittadine a rispettare le regole della strada. Che bello sarebbe trovare anche car telli che invitano tutti a rispettare le regole per tutelare l’ambiente e, quindi, anche il nostro Pianeta! La forma dei car telli stradali ci informa sul loro significato.

PERICOLO

DIVIETO

OBBLIGO

INDICAZIONE

Completa. L a f igura ge o m e t rica ch e indica un p e r i c ol o è il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L a f igura ge o m e t rica ch e indica un d i v i e t o o un o bbligo è il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ....... L a f igura ge o m e t rica ch e dà un’ indic a z i on e è il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sserva la forma e scrivi se indica un pericolo, un divieto, O un obbligo o se dà un’indicazione.

.. .. ............................... . . . . . . . . . . . . . .

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.................................................

. . . . . . . . . ........................................


PROTEGGIAMO IL MONDO

MATEMATICA

Oggi la Seconda B è andata in gita. Ha visitato un parco naturale. È stata una splendida giornata. Tutti hanno ammirato la bellezza della natura, la varietà di piante e fiori. Hanno osser vato gli animali del bosco. Hanno respirato aria sana e pulita. Poi tutti insieme hanno giocato con l’acqua limpida del laghetto. Un vero sogno! he cosa ci dicono i cartelli che suggeriscono le regole C da rispettare?

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I nventa tu questi segnali. Obbligo di tene re la voce bass a pe r no n disturbare gli a nim a li.

D iv ie t o di ra c c og l i e re f io ri.

Conoscere i segnali stradali e i cartelli di indicazione ti aiuta a evitare i pericoli e a rispettare l’ambiente. Osservare i cartelli stradali aiuta a vedere la geometria nella realtà. Questa attività aiuta anche a capire che la geometria può diventare un codice di comunicazione più immediato delle parole.

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GIOCA

CON

Questo gioco può guidar ti sulla strada per diventare un bravo cittadino o una brava cittadina.

L’ EDUCAZIONE

fai una videochiamata a un’amica malata per tenerle compagnia. Bene! Tira ancora i dadi.

CIVICA

A l c u ne reg o le generali. • S e tro vi la c asella con la bic i, ve i co lo ecologico, tiri i dadi u n ’altr a vo lta. • S e cap i ti su lla c asella d e lla n u vo la CO 2 (s imbolo d e ll’a n i d ri d e c arbonica, un gas i n qui n ante), ti fermi un giro. • L a ca sella ros s a s ignifica: N ON SI FA! Torna indietro d i 3 ca selle. • S e fi n i sci sulla cas ella verde B E NE!, ava n zi di 4 c aselle.

Troppo tempo davanti a un computer. Devi riposare. ti fermi un giro!

CO2

CO2

34


CO2

CO2

Usi internet con l’aiuto di un adulto. Bene! Avanti di 4 caselle. CO2

Ti colleghi a Internet senza un adulto vicino. È pericoloso! Torna all’inizio.

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Brava! Bravo !

Il tratto di strada che hai percorso q uest’anno ti ha fatto capire che sei una parte piccola, ma molto importante, del nostro grande mondo! Anche le azioni che a noi sembrano piccole possono in realtà avere una grande importanza per chi ci sta vicino e per tutto il Pianeta. Hai guadagnato la seconda medaglia dell’Educazione Civica!

Colorala: d ’ORO se hai messo in pratica molto spesso ciò che hai imparato; ’ARGENTO se hai d messo in pratica abbastanza spesso ciò che hai imparato; d i BRONZO se hai messo in pratica solo qualche volta ciò che hai imparato.

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IL

e LA

EDUCAZIONE CIVICA 2 • 3 Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Coordinamento e redazione: Cecilia Barletta, Chiara Basile Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: Elisabetta Giovannini Illustrazioni: Anna Pilotto Copertina: Elisabetta Giovannini Ricerca iconografica: Paola Rainaldi Referenze iconografiche: Shutterstock Stampa: T ecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 22.83.076.0 Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali e non volute omissioni o errori di attribuzione. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice. Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com

Tutti i diritti riservati © 2022 La Spiga, Gruppo Editoriale ELi info@gruppoeli.it EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione. Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.


Articles inside

GIOCA CON L’EDUCAZIONE CIVICA

2min
pages 36-39

Proteggiamo il mondo

1min
page 35

Il mondo è la nostra casa

1min
pages 30-31

I “controllori” degli sprechi

1min
page 33

Educazione Civica e SCIENZE e MATEMATICA

1min
page 29

Rispettare gli spazi pubblici… in città

1min
page 26

Rispettare gli spazi pubblici… a scuola

1min
page 24

Ogni classe è

1min
pages 8-9

e oggi

1min
page 21

Caro amico/Cara amica, ti scrivo

1min
page 14

La scuola tanto tempo fa

1min
page 20

Essere amici e amiche

1min
page 12

La forza della gentilezza

1min
page 16

Educazione Civica e ITALIANO

1min
page 7

Tanti modi per imparare

1min
pages 22-23
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