Unità 4
L’attributo e l’apposizione Per ripassare
L’ATTRIBUTO E L’APPOSIZIONE L’attributo è un aggettivo che accompagna un nome, caratterizzandolo e determinandolo meglio. La bella infermiera gli sorrise. Esso può riferirsi: • al soggetto (attributo del soggetto): Il coraggioso paracadutista si lanciò nel vuoto; • a un complemento (attributo del complemento): Margherita colse una rosa profumata; • al predicato nominale (attributo del predicato): Tua zia è una donna gentile. L’apposizione è un sostantivo che ne accompagna un altro, caratterizzandolo e definendolo meglio. Essa svolge dunque la stessa funzione dell’attributo, ma la differenza tra i due sta in questo: attributo = aggettivo apposizione = nome L’apposizione può accompagnare: • il soggetto (app. del sogg.): Manzoni, autore milanese, scrisse I Promessi Sposi; • un complemento (app. del compl.): L’ho comprato da Marco, il salumiere. L’attributo e l’apposizione possono precedere o seguire il nome a cui si riferiscono. L’apposizione, se segue il nome, può essere introdotta da preposizioni, locuzioni preposizionali o avverbi (come, da, per, in qualità di, quale ecc.): Io, da amico, te lo sconsiglio.
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Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli attributi del soggetto, in nero gli attributi del complemento e in verde gli attributi del predicato. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
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I figli dei nuovi inquilini giocano in cortile tutto il giorno scherzando con altri giovani amici. La sontuosa facciata del duomo è stata recentemente restaurata. Il calendario che gli ho regalato è un calendario perpetuo. Il film che ha reso popolare Johnny Depp si intitola Edward mani di forbice. Mia madre ieri sera ha cucinato delle lasagne squisite. La ricerca svolta dalla vostra classe è alquanto interessante. Quel bel portapenne è di pelle nera con decorazioni in argento. La traversata a nuoto del canale della Manica è certamente un’esperienza indimenticabile riservata a pochi.
Sottolinea le apposizioni presenti nel seguente brano. Fui assunto come apprendista presso il signor James Bates, eminente chirurgo di Londra, con il quale rimasi quattro anni. [...] Lasciato il signor Bates, tornai da mio padre e ottenni la promessa di trenta sterline all’anno per il mio mantenimento a Leyden. Qui studiai medicina per due anni e sette mesi. Poco dopo il mio ritorno da Leyden, fui raccomandato dal mio buon maestro, il signor Bates, come medico della Swallow, comandata dal capitano Abraham Pannel, con il quale restai tre anni e mezzo. Tornato in patria, risolsi di stabilirmi a Londra, incoraggiato anche dal signor Bates, mio maestro. Essendo stato consigliato di mutare la mia condizione, sposai la signorina Mary Burton, seconda figlia del signor Edmund Burton, commerciante di calze di Newgate Street. libero adattamento da J. Swift, I Viaggi di Gulliver
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