Corso di Floriterapia - Prima Parte

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APPROCCIO FLORITERAPICO ALLE PATOLOGIE PSICHIATRICHE AMBULATORIALI Dr. Luigi Di Tommaso

Il più grande dono che un uomo possa fare ad un altro è di essere egli stesso felice e pieno di Speranza, poiché così guarirà l'altro della sua prostrazione” Edward Bach

LA STORIA DELLA TERAPIA CON I FIORI


In Egitto le scuole di medicina usavano piante e fiori per guarire: avevano ricevuto insegnamenti dagli esseri che popolavano le antiche terre, come Atlantide, il continente sommerso.

Anche la Cina, la Mesopotamia e l'India mostravano di avere informazioni sull'uso delle piante a scopi medicinali. Nei tempi passati per Ippocrate, medico pensatore greco, le piante erano rimedio fondamentale per guarire, così come Paracelso, che per curare i problemi emotivi dei suoi pazienti aveva preparato rimedi con la rugiada raccolta dai fiori, di primo mattino. Nell'ottocento era Hahnemann che usava erbe e piante nelle sue preparazioni ma solo recentemente viene riconosciuto a Edward Bach il merito di aver scoperto i trentotto rimedi floreali. Comune denominatore e principio base delle teorie sviluppate da questi ricercatori era che la salute e il benessere provengono dall'interno e dipendono dall'armonia tra corpo, mente ed emozioni: il pensiero richiama l'emozione così che pensiero ed emozione condizionano gli atteggiamenti e i comportamenti che abbiamo, come ci muoviamo o come reagiamo agli eventi ordinari e straordinari della vita. I fiori sono una manifestazione esterna di particolari modelli della forza vitale, modelli che si esprimono in noi nella forma di pensieri e sentimenti. L'idea che un fiore incarna un pensiero non è così nuova. È implicita, per esempio, nella tradizione dell' amor cortese medievale che idealizzava la rosa, nelle associazioni sentimentali del linguaggio dei fiori vittoriano. Ma la suggestione è in questo caso molto maggiore. Molti fiori hanno una qualità particolare che è l'esatto equivalente di un'emozione umana. Bach se ne accorse e scoprì che i fiori del mimmolo, per esempio, erano una rappresentazione positiva della paura umana. Vale a dire che scoprì che l'emozione umana della paura è contrastata dal fiore del mimmolo: manifesta esternamente quel che potremmo chiamare coraggio. Potremmo scegliere di accettare ciò più come una verità poetica, affermando che i fiori sono una metafora di questa emozione umana.


Ma le piante sono più di una metafora, rappresentano proprio un pensiero. Sono la presenza fisica di una forma di pensiero. Come tutte le forme di pensiero sono, in una certa misura, interattive. Possiamo essere influenzati nel pensiero che rappresentano, ma le possiamo anche influenzare con la forza del modello che noi rappresentiamo. La floriterapia è una Medicina Complementare che presenta caratteristiche e modalità di impiego peculiari I rimedi floreali agiscono solo a livello vibrazionale I rimedi floreali agiscono ripristinano, ciascuno in maniera specifica, le vibrazioni energetiche proprie dello stato di salute Come un'orchestra si può accordare su un la di un diapason così le gocce di essenza introdotte nel corpo fanno risuonare l'impronta energetica del fiore nel nostro sistema vibrazionale, accordandolo. Quale è l’effetto delle Essenze Floreali? L'effetto più immediatamente percepibile delle essenze floreali è quello di affinare le nostre capacità di capire cosa c'è di sbagliato dentro di noi. Da questa migliore comprensione, o maggiore consapevolezza deriva un aumento della nostra vitalità ed energia attraverso la creazione spontanea di pensieri positivi. I fiori tendono a rimuovere stati d'animo ed emozioni negative che contribuiscono all'insorgenza delle malattie. I fiori possono essere più propriamente considerati "una cura per l'anima" e quindi una terapia non sostitutiva ma complementare di altri metodi terapeutici. ​ENERGIA E MATERIA L'energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato.

E = m c2

Questa è la formula con la quale Einstein ha rivoluzionato la fisica classica introducendo la fisica della relatività. Secondo tale formula, che ci indica una equivalenza fra energia e massa, ogni corpo che ha una massa ha anche un'energia. Una quantità piccolissima di materia può produrre una enorme quantità di energia. Materia ed energia sono indissolubilmente legate fra loro e trasformabili una nell'altra; la nostra realtà, in ogni suo aspetto e a ogni suo livello, è un dualismo di materia ed energia. Ogni processo del nostro universo può essere studiato sia dal punto di vista materiale sia da quello energetico, ma per poterlo descrivere scientificamente in modo corretto non si deve trascurare che i due aspetti, materiale ed energetico, sono uniti. Nella formula di Einstein compare la velocità della luce al quadrato che rappresenta una costante che lega l'energia ai fotoni. Se si considera l'energia proveniente da una sorgente luminosa, essa è data


dalla formula:

E=hf

dove f è la frequenza delle radiazioni emesse e h è la costante di Plank. Si può quindi ritenere che:

massa  energia  frequenza Un corpo di massa m non solo ha energia E, ma è in grado di emettere o assorbire frequenza f. In natura la materia può apparire inerte, ma lo è solo a livello macroscopico; se pensiamo al livello ultramicroscopico, alle particelle elementari in perpetuo movimento e interazione, possiamo renderci conto che in natura tutto è vibrazione. La materia, come dimostrato da Einstein, ha, quindi, una dimensione energetica; quindi anche la materia di cui è costituito un organismo vivente può ricevere, immagazzinare o cedere energia. Tale energia è direttamente connessa con la frequenza ed è conseguentemente portatrice di informazioni. Un organismo, pertanto, recepisce come energia e quindi informazioni tutto ciò che dall'esterno influisce su di esso e a sua volta emette energia e di conseguenza informazioni. Gli organi del corpo umano emettono quindi informazioni che possono essere legate a organi o strutture sane e quindi rappresentano informazioni fisiologiche, oppure possono essere generate da situazioni patologiche (oscillazioni di disturbo). Le energie, e quindi le informazioni fisiologiche o patologiche, possono essere opportunamente captate dal corpo mediante elettrodi, studiate e rielaborate elettronicamente. Sappiamo che ogni forma materiale è tale perché c'è una forma di energia che la sostiene. Infatti, se non c’è energia non c'è materia: l'energia sostiene la materia e la materia si trasforma in energia.

È una relazione circolare; le due cose non sono separate: se c'è una, c'è anche l'altra. Non è possibile l'esistenza di una delle due forme senza l'altra. E’ di estrema importanza, quindi, avere un'idea chiara di come avvengono, all'interno dell'organismo, le interazioni tra energia e materia e tra materia e energia. Ciò è fondamentale perché la patologia avviene sempre per una alterazione del flusso di energia-materia. La vita è, quindi, vibrazione. All'interno della cellula esistono varie strutture in grado di emettere vibrazioni elettromagnetiche: le proteine con il loro legame HH, i microtubuli caricati negativamente all'esterno e positivamente all'interno, il


reticolo microtrabelcolare, i mitocondri, vere e proprie stazioni radio, in cui l'actina che li compone forma strutture che cambiano continuamente, variando la frequenza di emissione; la membrana cellulare e soprattutto il DNA, potente antenna ricetrasmittente, che emette biotofoni e radiazioni ultradeboli coerenti (radiolaser) che sostengono la vita cellulare. Secondo la legge della Biorisonanza, l'organismo emette continui messaggi elettromagnetici e biofotonici e ne riceve continuamente dall'ambiente che lo circonda. Questi messaggi vibratori e frequenziali possono avere influssi positivi o negativi sull'organismo stesso e produrre modificazioni nei suoi sistemi biologici che, attraverso vari complessi a base glicoproteica e fosfolipidica (mediatori frequenziali) trasmettono questo segnale vibratorio al DNA, il quale lo analizza e lo confronta con le sue proprie vibrazioni ed emette un segnale di risposta positivo o negativo per la vita cellulare. ​COERENZA ELETTRODINAMICA QUANTISTICA "Oneness" - l’Uno è Infinito In questo capitolo presentiamo uno dei contributi più rilevanti che la fisica quantistica ha offerto alla visione unitaria della realtà. Una delle basi olistiche più significative e strutturate, che ci permette di comprendere come vi sia una profondissima interrelazione tra ogni elemento fisico (campo-particella) che costituisce la realtà. La teoria della coerenza elettrodinamica quantistica ci permette anche di comprendere l’evoluzione in termini unitari dalle particelle elementari all’organizzazione della vita biologica. La fisica quantistica dice che il numero elevatissimo (tendente all’infinito) di campi-particelle rappresentano una Unità. L’identità dell’"uno" e del "molteplice". I concetti quantistici di vuoto e di campo implicano il concetto di "Oneness", di Unità. Questo fondamentale contributo della fisica quantistica rappresenta una concezione profondamente olistica dell’esistenza. La coerenza elettrodinamica diventa la diretta concretizzazione della oneness sul piano fisico. La Oneness: l’universo come campo quantistico unitario La Oneness emerge dalla comprensione profonda del concetto di campo quantistico. L'Universo è un unico campo. Il campo é la Oneness dell’Universo. La Oneness é il trionfo dell'unità, é l'unità del mondo, è che il mondo é UNO e le particelle e ogni fenomeno sono un aspetto di questa Oneness. In altre parole, il mondo é uno, e tu lo parcellizzi con la tua scelta di osservarlo in una certa maniera. L’osservatore non vede più tutto il mondo, ma vede un pezzo, ne taglia una porzione e vede cosa succede in quel pezzo...ma ciò non significa che tu rompi o disgreghi l’unità dell’Uno, l’origine é l’Uno e questa é la base del Tutto. La materia e il campo sono gli stessi in tutto l’Universo... La coerenza é la realizzazione piena e totale della Oneness. Secondo la teoria quantistica dei campi avanzati, a cui siamo arrivati, c’è questo campo "Uno", nello spazio-tempo, la Oneness. La coerenza nasce proprio dalla stessa struttura concettuale di questi campi che poi, per miracolo, si realizza come fatto reale della natura e quindi come eneratore di fenomeni osservati. Quindi i campi quantistici che descrivono la realtà fisica Una, lo fanno in questa forma unitaria in cui pezzi diversi vengono correlati, in maniera ben definita e coerente, con altri pezzi di spazio e di tempo. La coerenza é appunto questa realizzazione della teoria quantistica dei campi, un "Avatar", inteso come "incarnazione", matrice, epifania del divino. La Oneness, attraverso la coerenza, avrebbe la possibilità di tenere insieme il mondo, quindi da questo punto di vista la coerenza é il punto forte... La teoria della coerenza elettrodinamica quantistica ha a che fare con l’interazione fra campi di materia e campi elettromagnetici all’unisono, su certe frequenze portanti particolari, con certe relazioni di fase. La teoria della coerenza


elettrodinamica quantistica é una particolare realizzazione dell’aspetto coerente della teoria quantistica dei campi a cui inizialmente avevamo dato il nome di "superradianza", termine coniato da Robert H. Dicke, fisico di Princeton che fu il primo a concepire questo comportamento coerente, di oscillazioni in fase, fra sistemi atomici e campi elettromagnetici, che poi ha portato al laser e ad altre scoperte. Di fatto, avrebbe dovuto chiamarla iporadianza, perché a differenza di quello che succede al laser, che lavora in uno stato eccitato, il campo elettromagnetico non viene proiettato al di fuori del sistema, come un raggio laser che esce, ma rimane intrappolato nel sistema atomico e ne garantisce un’evoluzione coerente. Per cui il campo elettromagnetico coerente e interiorizzato é il collante dei sistemi, degli individui atomici fra loro. La vita é quindi un delicato equilibrio tra coerenza e non coerenza. Il campo quantistico universale: la base fisica dell’unità La teoria quantistica dei campi è la risposta più profonda finora storicamente proposta al problema dell’"uno" e del "molteplice". L’Universo è descritto da un insieme di campi quantistici, ognuno dei quali si estende indefinitamente nello spazio e nel tempo. Mentre nella fisica classica il mondo fisico è concepito come un aggregato di oggetti, ognuno localizzato nello spazio e nel tempo, nella fisica quantistica ogni elemento fondamentale della realtà è coesteso con l’intero universo e possiede una Oneness intrinseca che si manifesta tipicamente nell’aspetto ondulatorio del campo. Il campo quantistico ha infatti una duplice caratterizzazione; è un insieme di quanti, di granuli che forniscono l’"intensità" del campo, ma è anche governato da una "fase" (che, rozzamente, definisce il modo di oscillare del campo) che emerge spontaneamente dalla dinamica globale dell’insieme dei quanti. Il numero preciso dei quanti e la fase non possono essere simultaneamente definiti (questa "indeterminazione", scoperta da Heisenberg, è la proprietà più peculiare della teoria quantistica), per cui la enucleazione di un numero ben definito di quanti (punto di vista atomistico-locale) distrugge la possibilità di definire una "fase" e con essa distrugge la connessione cosmica. Il punto di vista locale e quello globale sono perciò aspetti complementari nell’ambito della teoria quantistica dei campi. L’universo, profondamente uno, può anche essere visto, in un limite, come insieme di realtà individuali separate. Coerenza elettrodinamica: il "dialogo sottile" come principio fisico della co-evoluzione Gli stati fisici più vicini all’esistenza della Oneness sono gli stati coerenti in cui un insieme indefinito di "particelle" è descritto da una fase ben definita nello spazio e nel tempo, che assicura un comportamento correlato e cooperativo (di qui il nome coerenza) di tutti i componenti che, nel processo, perdono la loro natura di individui separati. La coerenza è perciò quella realizzazione della teoria quantistica dei campi che privilegia gli aspetti unitari, è una materializzazione della Oneness. La proprietà della coerenza elettrodinamica è stata dapprima studiata nel campo di quelle interazioni tra atomi e campo elettromagnetico che rendono possibile la realizzazione del laser; la "superradianza", cioè la produzione di un campo elettromagnetico eccezionalmente intenso e concentrato su un numero ristretto di modi di oscillazione, è una manifestazione della coerenza. Un altro aspetto è quello alla base della condensazione della materia nei liquidi e nei solidi a partire dai gas; in questo caso il nome dovrebbe essere "subradianza" poiché il campo elettromagnetico, invece di essere proiettato all’esterno è tenuto all’interno di reazioni - i "domini di coerenza" - in cui gli atomi si muovono collettivamente, governati da una "fase" da essi stessi generata; esempio di autoregolazione nella natura, in contrasto con l’intervento "dall’esterno" tipico della mentalità della fisica classica. Inoltre questi "domini di coerenza" non vanno visti come "monadi" nell’universo; essi hanno porte e finestre. Il campo informatico del potenziale vettore


Il campo elettromagnetico intrappolato ha con sé un compagno inseparabile, il "potenziale vettore", quantità totalmente non misurabile nell’ambito della fisica classica, ma che, nella teoria quantistica dei campi, influenza la fase di un sistema coerente. Il potenziale vettore, a differenza del campo, non è intrappolato, esso si estende ad una ampia regione circostante, senza trasportare energia ma solo informazioni, ma esercitando una sua "influenza sottile", potremmo dire informatica, modificando la fase dei sistemi coerenti presenti. Tra i vari sistemi coerenti si apre perciò la possibilità di un "dialogo sottile", una comunicazione senza scambio di energia, che coinvolge solo le fasi, che sfugge perciò ad ogni misura di tipo parcellare e può essere percepita solo da chi si pone in un ambito ondulatorio. Accanto all’ordine della coerenza si pone il disordine del mondo gassoso, degli atomi isolati, localizzati "qui ed ora", sottoposti al regime della collisione, della fluttuazione termica e, nel loro insieme, portatori di una temperatura e di una entropia. La materia vivente è una sintesi tra coerenza e non coerenza. Negli interstizi dei domini di coerenza dell’acqua, le molecole disciolte, inizialmente non coerenti, si muovono seguendo il richiamo selettivo, secondo un codice di risonanza tra frequenza, dei domini di coerenza, fino a costruire membrane dotate di loro propria coerenza e perciò capaci di attirare, secondo le stesse leggi, altre molecole che con le loro interazioni chimiche mutano la natura dei protagonisti e, attraverso la proprietà generale della coerenza, le fasi e i modi di oscillazione dei campi coinvolti. L’"influenza sottile" del potenziale vettore si incarica poi di correlare tra loro tutte queste strutture coerenti nell’unità del vivente. Nell'acqua liquida semplice, la frequenza oscillatoria del campo responsabile della coesione delle molecole è una sola; quando abbiamo a che fare con più sistemi, ognuno con la sua frequenza, tenendo presente anche che cambiano nel tempo, cominciamo ad avere un insieme di "note" che variano nel tempo e non sono più singole, ma accordi, voci, messaggi. Sembra l'archetipo della vita: da un insieme slegato di oggetti individuali, a un oggetto che è un "tutto". Questa può essere una delle strade per capire l’emergere della coscienza dalla materia. MENTE E COSCIENZA Fino a pochi decenni fa, la sfera dei contenuti e degli stati coscienti non era reputata un oggetto adeguato di indagine scientifica. Essa appariva troppo sfuggente, troppo imparentata con concetti metafisici per poter essere ricondotta al modello naturalistico delle leggi universali e al rigore dei metodi e delle procedure di controllo in uso nella scienza. A partire dagli anni '80, tuttavia, il vertiginoso progresso delle neuroscienze ha portato conferme sperimentali sempre più numerose sul legame esistente tra fenomeni cerebrali e processi mentali. Nello stesso tempo, le realizzazioni sempre più spinte nel campo dell'intelligenza artificiale hanno alimentato la speranza di poter riuscire a riprodurre almeno in parte tali facoltà per mezzo di macchine computazionali controllate da sofisticati programmi informatici. Acquisita in tal modo una solida base fisiologica di riferimento, l'indagine sulla mente e sulla coscienza ha cessato di essere considerata un argomento di pura speculazione filosofica, per entrare a pieno titolo nel campo della ricerca scientifica. Malgrado i progressi finora ottenuti, una autentica comprensione dei fenomeni mentali appare ancor oggi un traguardo piuttosto lontano. Poiché se è vero che numerose esperienze indicano una stretta correlazione tra i nostri stati mentali e le attività rilevate in specifiche aree cerebrali, è altrettanto vero che tale correlazione non ci dice molto circa il rapporto causale esistente tra i due domini di fenomeni. La correlazione non spiega come da un insieme di eventi, che si svolgono impersonalmente all'interno dei neuroni cerebrali seguendo le leggi generali della fisica, si possa giungere alla soggettività dell'individuo, alla formazione di un ente personificato, in grado di vivere in prima persona i diversi


tipi di esperienza. Non solo: in che modo (o in che senso) un ente virtuale, costituitosi nel dominio della soggettività, diviene capace di agire causalmente sugli oggetti del mondo fisico attraverso una volontà, per certi versi autonoma? Gli autori - scienziati e filosofi - che attualmente si interessano al problema della coscienza e degli stati mentali sono moltissimi, ed estremamente variegata è la gamma delle loro posizioni. Ci limitiamo ad indicarne alcune tra le più significative nell'ambito dell'attuale dibattito. JOHN ECCLES

John Eccles è considerato il più significativo rappresentante contemporaneo della concezione dualista dell'essere umano, che ha come lontano predecessore Cartesio. Com'è noto, Cartesio sosteneva che il corpo umano, allo stesso modo dei corpi degli animali, può venire assimilato a una macchina che funziona in base a principi puramente meccanici. L'uomo, tuttavia, secondo la prospettiva cartesiana, si distingue dagli animali in quanto è provvisto di un'anima immateriale che ha la capacità di influenzare il corpo; il luogo in cui l'anima e il corpo comunicano tra loro è la ghiandola pineale. Eccles sostiene che le facoltà superiori dell'uomo, e in particolare l'autocoscienza, non possono essere spiegate facendo riferimento esclusivamente all'attività della corteccia cerebrale. Egli ipotizza l'esistenza di una mente autocosciente, entità in grado di influire sui diversi blocchi funzionali formati dai neuroni, e nello stesso tempo di subire l'influenza dell'attività di questi. In particolare, la mente autocosciente sarebbe costantemente impegnata nella lettura selettiva di ciò che avviene nei diversi centri cerebrali. Essa selezionerebbe questi centri in base alla propria attenzione e ai propri interessi, integrando tale selezione per realizzare istante per istante l'unità dell'esperienza cosciente Per Eccles, quindi, l'unità dell'esperienza cosciente non deriva da una sintesi finale operata a livello neuronale, bensì dall'attività di integrazione svolta dalla mente autocosciente in base a quanto essa legge selettivamente nei diversi blocchi funzionali del cervello L'interazione tra le aree cerebrali e la mente autocosciente va considerata nei due sensi, in quanto questa svolge sia il ruolo di attivazione che di ricezione: in altre parole, essa è in grado, da una parte, di esercitare un controllo sul comportamento e, dall'altra, di ricevere informazioni in relazione agli stimoli sensoriali provenienti dall'esterno e agli stati emozionali interni. Secondo Eccles, le influenze della mente autocosciente sui centri cerebrali e viceversa sarebbero di entità estremamente debole, tanto da essere trascurate nella formulazione delle ipotesi della fisica e da non poter essere rivelate mediante gli strumenti attualmente disponibili Recentemente Eccles ha cercato di affrontare con maggior rigore scientifico la questione della natura di tali influenze e delle modalità con cui queste agirebbero. Egli sostiene che le parti costituenti i neuroni sono abbastanza piccole per essere fatte rientrare nelle leggi che regolano la meccanica quantistica Eccles è consapevole dei punti deboli della prospettiva da lui delineata. Dichiara infatti che, anche ammettendo l'esattezza del collegamento mente-cervello, questa è ancora estremamente inadeguata. Ad esempio, non si ha una chiara idea della natura della mente capace di esercitare le influenze ipotizzate, né di


spiegare come un determinato Io si trovi in rapporto esclusivamente con un dato cervello. ANTONIO DAMASIO

Il punto di partenza di Damasio, sostenuto dall'osservazione di diversi casi clinici, è che il cervello non può essere studiato senza tener conto dell'organismo a cui appartiene e dei suoi rapporti con l'ambiente. Per Damasio, lo studio delle funzioni cognitive, e in particolare della coscienza, ha subito per lungo tempo l'influsso di una tradizione filosofica che può essere fatta risalire a Cartesio. Questi ci propone, infatti, una concezione che separa nettamente la mente dal corpo, attribuendo alla prima, addirittura, un fondamento non materiale. L'errore di Cartesio è stato quello di non capire che la natura ha costruito l'apparato della razionalità non solo al di sopra di quello della regolazione biologica, ma anche a partire da esso e al suo stesso interno. Il processo decisionale (ad esempio quello di compiere una scelta tra due o più alternative), secondo Damasio, è spesso ben lontano da quello di un'analisi che consideri minuziosamente i pro e i contro di ciascuna scelta. Il più delle volte, in special modo quando abbiamo a che fare con problemi complessi, dai molteplici risvolti personali e sociali, siamo portato ad utilizzare una strategia diversa che fa riferimento agli esiti di passate esperienze, nelle quali riconosciamo una qualche analogia con la situazione presente. In tale processo, la scelta è quindi condizionata dalle risposte somatiche emotive, avvertite a livello soggettivo, che vengono utilizzate, non necessariamente in maniera consapevole, come indicatori della bontà o meno di una certa prospettiva: i sentimenti somatici normalmente accompagnano le nostre aspettative del possibile esito delle varie opzioni di una decisione da prendere; in altre parole, i sentimenti fanno parte in qualche modo del contrassegno posto sulle varie opzioni; in tal modo i marcatori somatici ci servono come strumento automatico che facilita il compito di selezionare opzioni vantaggiose dal punto di vista biologico. Lo stretto legame esistente tra l'apparato della razionalità - e quindi della capacità di decidere - e quello posto alla base delle emozioni e dei sentimenti, viene confermato, secondo Damasio, anche dalla pratica neurologica. Egli ci riporta il caso di pazienti con danni nella regione prefrontale che sembravano aver perduto le capacità di provare alcune delle più comuni emozioni connesse al vivere sociale. Negli stessi pazienti, pur rimanendo integre le altre facoltà cognitive superiori (attenzione, memoria, intelligenza), l'assenza di emozioni si accompagna quasi di regola all'incapacità di decidere in situazioni che riguardano i propri interessi o quelli degli altri. La coscienza, nel modello di Damasio, è studiata in funzione di due componenti fondamentali: l'organismo e l'oggetto, insieme alle relazioni che si sviluppano tra loro nel corso delle loro interazioni. In tale prospettiva, la coscienza consiste nella costruzione di conoscenze rispetto a due aspetti: - l'organismo che entra in relazione con qualche oggetto; - l'oggetto coinvolto nella relazione che causa un cambiamento nell'organismo. Comprendere la biologia della coscienza significa quindi capire in che modo il cervello riesce a rappresentare le due componenti - organismo e oggetto - e in


che modo si stabilisce la relazione tra questi. Secondo Damasio, la coscienza inizia come un sentimento, un tipo particolare di sentimento, ma comunque qualcosa di assimilabile a questo, anche se non completamente sovrapponibile alle altre modalità sensoriali rivolte al mondo esterno. In ogni caso, coscienza ed emozione non sono separabili, poiché la prima è indissolubilmente legata al sentimento del corpo. A Damasio va senz'altro riconosciuto il merito di aver contribuito a introdurre il corpo nella discussione scientifica sulla coscienza. L'idea che l'organismo partecipi all'esperienza cosciente rompe nettamente con una tradizione che vuole la mente ben distinta dal corpo e restituisce alla coscienza stessa i requisiti biologici indispensabili per farne un oggetto di studio scientifico. DANIEL DENNETT

Dennett non ritiene che ci sia una sostanziale differenza tra il modo di operare di un calcolatore e quello del cervello umano. In entrambi i casi si tratta di sistemi fisici (composti da un certo numero di sottosistemi). Non ha importanza il tipo di materiale con cui tali sistemi sono costruiti, bensì la funzione che essi svolgono. Dennett non nega l'utilità di attingere dati dalla soggettività individuale, ma nello stesso tempo ci invita a considerare con sospetto questi dati. L'evidenza con cui essi si presentano a un determinato soggetto non costituisce affatto una garanzia circa la loro veridicità. La capacità introspettiva della coscienza potrebbe addirittura essere frutto di un'illusione e noi non avremmo modo di smascherarla se ci affidassimo soltanto ad essa. Il fatto è che noi non abbiamo esperienza diretta di quanto avviene sulla nostra retina, nelle nostre orecchie, sulla superficie della nostra pelle. Nella nostra effettiva esperienza rientra soltanto il prodotto finito di questi diversi processi di interpretazione. Per concludere, la qualità dell'essere coscienti, per Dennett deriva unicamente da un certo tipo di organizzazione funzionale, e non dal fatto che si abbia a che fare con un cervello organico piuttosto che con un cervello costituito da un calcolatore elettronico. Egli non trova una differenza sostanziale tra le due realizzazioni, essendo le loro attitudini legate all'insieme dei processi fisici che si svolgono in esse e non al materiale con cui sono costruiti. Non c'è altro da considerare, poiché le esperienze coscienti si identificano totalmente con gli eventi portatori di informazione al loro interno. ROGER PENROSE


Il punto di partenza di Penrose è l'osservazione che i computer portano a termine i compiti assegnati utilizzando procedure e algoritmi predefiniti: la loro attività consiste unicamente nell'esecuzione di operazioni logiche e di calcoli, sulla base di specifiche regole fornite dalla programmazione. L'attività della mente umana, benché in grado di svolgere anche operazioni di questo tipo, si mostra capace di giungere a conclusioni che non sono riconducibili alla mera computazione. Poniami la domanda se esista un numero dispari che sia la somma di due numeri pari. Gli esseri umani riescono abbastanza facilmente a giungere alla soluzione, e cioè che non si può mai ottenere un numero dispari dalla somma di due o più numeri pari. Ma come perveniamo a questa conclusione? Non certo effettuando tutte le possibili prove, dal momento che esse sono infinite, bensì ricorrendo alle nostre facoltà intuitive, che ci consentono in qualche modo di "vedere" la verità senza utilizzare procedure algoritmiche. Un computer programmato in funzione di tale compito, invece, continuerebbe ad eseguire operazioni per un tempo illimitato, sulla base degli algoritmi forniti, perché non saprebbe quando fermarsi. Secondo Penrose, la comprensione matematica (che poi non è altro che un caso particolare della più generale capacità di comprensione della mente umana) non è in alcun modo sovrapponibile a un processo puramente computazionale, basato sull'esecuzione di algoritmi. Lo stesso si può dire della coscienza, della creatività e anche della volontà, che presuppongono attività che non hanno nulla a che vedere con la computazione. Penrose si dichiara convinto che sia necessaria una nuova teoria fisica prima di compiere autentici progressi nella spiegazione dei fenomeni mentali come la comprensione o la coscienza: "Perché la fisica sia in grado di contenere qualcosa di così estraneo al presente quadro scientifico come il fenomeno della coscienza, ci dobbiamo attendere un mutamento profondo - che alteri le fondamenta stesse delle nostre opinioni filosofiche sulla natura della realtà". Secondo Penrose, il candidato più probabile per produrre il cambiamento auspicato sembrerebbe essere una teoria quantistica della gravità, ancora da scoprire, che potrebbe gettare nuova luce su fenomeni come la coerenza quantistica o la non località. Detti fenomeni potrebbero essere implicati in comportamenti non computabili che interesserebbero i microtuboli, strutture interne dei neuroni, capaci di favorire le particolari condizioni richieste per il verificarsi di questo tipo di fenomeni. BENJAMIN LIBET

Benjamin Libet, insieme ad alcuni collaboratori, in una serie di esperimenti condotti nei primi anni '80, si poneva l'obiettivo di trovare delle relazioni quanto più possibili precise tra l'esperienza cosciente e l'attivazione di determinate zone cerebrali.


Le indagini sul campo condotte da Libet possono essere generalmente divise in due fasi principali: 1. Ricerche tese a mettere in rapporto la percezione cosciente di stimoli sensoriali (tattili) con i relativi correlati neurali. Libet trovò che le stimolazioni a livello cutaneo venivano percepite consapevolmente dal soggetto soltanto dopo circa 150 msec. dopo il loro inizio, mentre non veniva avvertita alcuna sensazione se lo stimolo durava meno di 150 msec. In un'altra serie di esperimenti, in cui i soggetti erano stimolati con deboli correnti per mezzo di elettrodi inseriti direttamente in zone circoscritte della corteccia note per il loro coinvolgimento nella sensazione cutanea, Libet rilevò invece un intervallo di tempo di circa 0,5 sec. tra la sollecitazione e la relativa esperienza avvertita a livello cosciente. Anche in questo caso, se la sollecitazione aveva una durata inferiore, non veniva percepita coscientemente dal soggetto. 2. Ricerche che miravano a individuare la relazione tra l'intenzione cosciente - la volontà del soggetto - di compiere determinati movimenti e l'attivazione di specifici gruppi neuronali, segnalata da potenziali elettrici misurati con elettrodi collocati sul cranio. Come indicatore. Libet utilizzò il cosiddetto potenziale di preparazione, scoperto da Kornhuber e Deecke nel 1965 e osservato in corrispondenza di tutte le azioni volontarie. Gli esperimenti, condotti con diverse varianti, su alcuni studenti volontari, consistevano essenzialmente in questo. Al soggetto veniva chiesto, in istanti scelti liberamente, di muovere un dito o di piegare un polso. Nello stesso tempo egli doveva prender nota del momento esatto in cui era sorta la decisione di compiere il movimento, individuando il punto preciso occupato da un punto luminoso in rotazione su uno schermo. Sulla base di questo dispositivo sperimentale, Libet potè accertare che esiste un notevole intervallo temporale, non solo tra il manifestarsi del potenziale di preparazione, che indica un'attivazione neurale tesa a predisporre una determinata azione e l'inizio dell'azione stessa (non meno di 0,5 sec.), ma anche tra la prima comparsa del potenziale di preparazione e l'affiorare alla coscienza dell'intenzione di "voler" compiere l'azione: l'intenzione sorge circa 300-350 msec. dopo la prima comparsa del potenziale di preparazione. Le conclusioni tratte da Libet furono che le azioni volontarie incominciano a livello neurale, come segnalato dal potenziale di preparazione, e solo successivamente (dopo almeno 300-350 msec.) il soggetto diviene consapevole dell'intenzione di agire. Se tuttavia l'attività cerebrale preposta all'azione volontaria si manifesta prima del sorgere della volontà di agire, questa appare piuttosto una conseguenza dell'attività stessa, e non il fattore che la determina. E' facile rendersi conto che, in tale prospettiva, la concezione di un soggetto in grado di agire in maniera autonoma appare irrimediabilmente compromessa. Libet suggerisce di assegnare al libero arbitrio un ruolo più ridotto rispetto a quello ad esso riconosciuto tradizionalmente: il libero arbitrio non consisterebbe nella capacità di dare il via all'azione, bensì nella possibilità di decidere nel momento del manifestarsi dell'intenzione cosciente (300-350 msec. dopo l'inizio del potenziale di preparazione, ma 150-200 msec. prima dell'effettivo inizio dell'azione), se dar corso all'azione o se inibirla. Il ruolo della volontà - del libero arbitrio - si svolgerebbe, nell'ottica libettiana, soltanto nel senso del controllo, dell'inibizione, nei confronti di azioni che vengono predisposte, in maniera del tutto inconscia, a livello neuronale. Gli esperimenti di Libet, al di là delle conclusioni di questi raggiunte - conclusioni del resto non condivise da molti autori - hanno comunque una notevole componente innovativa. Essi, infatti, pongono la base per un'indagine sulla coscienza che cerchi di conciliare l'esigenza del rigore scientifico, quindi dell'oggettività, con quella di dare il giusto rilievo a una delle principali caratteristiche della coscienza: la sua dimensione soggettiva. Questo spiega la cura posta da Libet nell'affiancare sempre il monitoraggio strumentale delle attività a livello neuronale con i resoconti introspettivi riportati dai soggetti in


esame. Concludendo, vale la pena di osservare che Libet è stato il primo ad operare una distinzione, di fatto, tra coscienza passiva, riferita alla rilevazione consapevole delle diverse sollecitazioni agenti a un determinato istante sull'organismo, e coscienza attiva, che può essere fatta coincidere con la volontà. Libet non ha mai utilizzato i termini "passivo" e "attivo" parlando della coscienza, ma approntando due serie di esperimenti per studiare separatamente questi due aspetti, mostra implicitamente di aver colto la fondamentale diversità tra questi due aspetti della coscienza. Il processo di prendere coscienza, quindi, crea un lievissi​mo ed impercettibile ritardo tra quello che vediamo e sentia​mo e quello che sappiamo di aver visto e sentito. Cosa avviene in questo lasso di tempo ?

Secondo Rodolfo Llinas, direttore del Dipartimento di Fisiologia e Biofisica della New York University, entrano nella coscienza-consapevolezza solo quelle informazioni che le cellule nervose corticali ritrasmettono al talamo in modo sincrono, sintonizzandosi tutte sulla stessa frequenza d’onda: una modulazione intorno ai 40 Hertz. Il rumore di fondo continuo delle altre cellule, trasmesso su altre lunghezze d’onda, resta, invece, escluso dalla coscienza. Secondo Llinas la raccolta di queste informazioni è fatta da un anello di cellule: il nucleo intralaminare del talamo.

Qui ha origine un treno d’impulsi nervosi, che, simile ad un fascio radar, fa il giro completo del cervello ogni 12,5 millisecondi. Ogni giro esplica il recruitment (reclutamento) di tutte le informazioni, presenti nelle diverse aree specializzate del cervello: corteccia visiva, sensitiva, uditiva, ecc, sono sincronizzate dalla Mente sulla stessa lunghezza d’onda ~ 40 Hertz). La coscienza, quindi, non è un luogo fisico, ma un tempo e una frequenza che accordano le diverse sensazioni all’unisono tra loro. Ma se la MENTE come fonte di riflessione critica e creativa non è identificabile con il CERVELLO BIOLOGICO, che rapporto c’è tra MENTE e CERVELLO, visto che sia l’io soggettivo-biologico che l’io cosciente-creativo, utilizzano nella vita quotidiana il cervello per interagire con il mondo esterno ?


La modalità più semplice per rispondere a questa doman​da è il paragone con il Computer. Il CERVELLO con la sua struttura organico-biologica è assi​milabile all’HARDWARE di un calcolatore, in cui si immetto​n o i dati provenienti dagli organi di senso e dal mesenchima, ed in cui il frutto dell’elaborazione della mente, viene tradot​to in fisicità, per l’OUTPUT finale. La MENTE è invece il PRO​GRAMMA DI ELABORAZIONE DATI interposto al Terminale-Cervello è cioè l’UNITÀ CENTRALE-ELETTROMAGNETICA DELL’INTERO CALCOLATORE (SOFTWARE). Il “Cervello Elettromagnetico” è molto suscettibile alle informazioni coerenti in grado dì modificare l’entropia del sistema. Queste informazioni possono essere apportate in maniera determinante dai Fiori di Bach. I Fiori, sintonizzando l’indi​viduo sul proprio ritmo di base, lo aiutano ad entrare in con​tatto con il proprio SÈ e a prefiggersi obbiettivi più coerenti con il proprio progetto esistenziale. I Fiori ci ripulìscono dagli schemi esterni condizionanti che sin dalla prima infanzia ci hanno diretto e spesso “castra​to” Cosi ripuliti siamo in grado di affrontare la vita con più energia, determinazione e scopi precisi. ​LA VITA DI EDWARD BACH La vita di Edward Bach assomiglia per certi aspetti ad una fiaba a lieto fine. Tuttavia questo uomo sensibile, animato da un sincero desiderio di essere utile all'umanità, dovette passare nella sua vita momenti davvero difficili. Era nato nella campagna del Galles nel 1886 e le biografie scritte su di lui raccontano dell'estrema sensibilità manifestata fin da piccolo per tutti gli esseri viventi, piante e animali inclusi.

Appena laureato in medicina era già un patologo, batteriologo e immunologo di chiara fama, insoddisfatto però dal tipo di cure che somministrava, da lui giudicate palliative e ininfluenti sulle reali cause delle malattie. Per questo decise di dedicarsi alla ricerca, abbandonando la pratica ospedaliera Il suo lavoro appassionato gli procurò ulteriore fama e incarichi, tra i quali la direzione dell'ospedale londinese dove si era laureato e che contava ben quattrocento posti letto. La sua fibra non resse ai ritmi massacranti e nel 1917, dopo una drammatica serie di episodi, gli fu diagnosticato un tumore, già trasformatosi in metastasi. I mesi da vivere erano pochi. Riprese comunque a lavorare ancora più intensamente proprio perché il tempo a disposizione per terminare le ricerche era poco. Nonostante le previsioni dei medici, però, i mesi passavano e lui era ancora vivo, anzi il tumore era anche regredito! Da questa esperienza e dalla lettura dell'opera del fondatore dell'omeopatia, il tedesco Samuel Hahnemann, Bach, trovò conferma ai dubbi che aveva sempre nutrito sulla metodologia della medicina ortodossa e capì come la passione per


uno scopo e la forza dello spirito siano fondamentali per vincere la malattia.

Fu così che decise di trasferire l'intuizione del medico tedesco alle sue scoperte entusiasmanti. Ormai famoso e all'apice della sua carriera si ritirò nella campagna gallese, riscoprendo l'amore per la natura che lo aveva animato durante la sua infanzia. Fu allora e nel corso degli anni successivi che individuò 38 piante, i cui estratti opportunamente preparati erano in grado di riequilibrare emotivamente e procurare un miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti, fino alla loro completa guarigione. Aveva cinquant'anni quando nel 1936, Bach morì nel sonno. Erano passati quasi vent'anni dal giorno in cui i suoi colleghi gli avevano pronosticato pochi mesi di vita. IL PENSIERO DI EDWARD BACH "Non vi è una vera guarigione senza un cambiamento nel modo di vivere, senza la pace dell'anima, senza una sensazione di gioia interiore" (E. Bach). Sono passati quasi settant'anni da quando Bach mise per iscritto il suo pensiero sulla salute, e mai come oggi lo stesso rimane fortemente attuale e valido. La medicina ufficiale -anche Edward Bach ne ha fatto parte- non ha certamente contribuito a educare alla guarigione, anzi ha divulgato ulteriormente il concetto di malattia inteso come sintomo da sopprimere sul nascere; non ha cercato di dare alla malattia il giusto peso e significato, perché non si è interrogata sul senso dell'esistenza. Basti pensare alle pubblicità che offrono farmaci per mal di testa o a quelle sui digestivi, che in un momento rimettono in piena efficienza per rituffarsi nella competizione. Liberarsi da ciò che crediamo di essere, e che ci costringe a fare una vita diversa da ciò per cui siamo stati chiamati su questa terra, è la via per la vera guarigione che è la condizione indispensabile per essere se stessi realizzando così il piano divino predisposto per noi. In "Guarisci te stesso" Edward Bach sostiene che: "La principale ragione del fallimento della scienza medica moderna consiste nel fatto che si impernia sui sintomi e non sulle cause. Nel corso dei secoli, la natura reale della malattia è stata mascherata dal materialismo: ciò ha facilitato l'estendersi dei danni da essa provocati; poiché non la si è mai aggredita alla sua origine. I metodi materialisti non arriveranno mai alla radice della malattia per la semplice ragione che la malattia alla sua origine non è materiale". Lo stato mentale negativo è, quindi, la causa prima dell'alterato equilibrio che poi porterà alla malattia. Essendo esso negativo, è il risultato di un conflitto tra l'Anima e la Mente.


Il volere dell'uomo si esplica in azioni che dipendono dalla sua volontà, dal suo libero arbitrio. L'uomo è libero, ma è anche libero di errare, ossia di contraddire la sua reale natura: la Mente, pertanto, quale espressione della volontà, della personalità, può entrare in conflitto con l'Anima, quale espressione dell'Unità, del TAO secondo la medicina cinese. "Vediamo così che sono possibili due errori fondamentali. Dissociazione tra la nostra anima e la nostra personalità e fare un torto agli altri, perché ciò è un peccato contro l'Unità. Ciascuno di essi provoca il conflitto che conduce poi alla malattia". Come Bach espone chiaramente, il punto di svolta è che l'uomo guarisca dalla malattia, comprendendone la radice spirituale: la malattia è concepita come un segnale indicatore di una deviazione individuale dal cammino evolutivo spirituale. LO SVILUPPO DELLA FLORITERAPIA DOPO EDWARD BACH Dopo la morte di Bach assistiamo ad un duplice sviluppo della floriterapia: da una parte vi è l’approfondimento del significato dei 38 fiori di Bach e lo studio delle sue possibili applicazioni. Dall’altra parte assistiamo allo sviluppo di nuovi kit di essenze floreali. RICARDO OROZCO ED IL PRINCIPIO TRANSPERSONALE Il Principio Transpersonale (PT) è un tipo di principio che non è inerente alla forma particolare di essere della persona, ma che va al di là della personalità ed è quindi esente da contenuti mentali o emozionali, perché li precede.

Il PT è un concetto o schema primordiale (universale e generico) che precede altri principi, come quelli emozionali, mentali, cellulari, fisici, ecc. La necessità di questo concetto, secondo Orozco, è dovuta all'intento di trovare altre parole o un gruppo di parole che riescano a spiegare (all'incirca) la qualità vibrazionale del fiore di Bach prima di interagire con chi lo prende. Come rappresentazione concettuale della qualità vibratoria del fiore, il PT esprime livelli energetici molto sottili non ancora "manipolati" o tradotti dai corpi sottili del ricettore. Ad esempio l’azione dell'essenza di Cherry Plum a ogni livello è: Perdita del controllo / Caos quindi il PT di Cherry Plum è Perdita del controllo / Caos Questa perdita del controllo può essere "adottata" dalla mente e integrata al suo funzionamento o ancor più chiaramente, può impregnare il nostro sistema emozionale. Allora parleremo di paura di perdere il controllo, di paura di impazzire, ecc. In questo caso non possiamo parlare di PT, ma piuttosto di principio emozionale. Il PT può evidenziarsi in un gruppo cellulare. Nel caso di Cherry Plum, la perdita del controllo cellulare, è proprio ciò che


troviamo come fatto principale nei cancri. Possiamo anche riscontrare il PT di Cherry Plum, per esempio, come caos ormonale, nel funzionamento anarchico di un certo organo, nel sistema muscolo-scheletrico, nel sistema nervoso.

PRINCIPI TRANSPERSONALI

LE ESSENZE FLOREALI NEL MONDO Tutte le diverse collezioni di fiori si ispirano ai principi della floriterapia di Bach, scopritore e pioniere di questa straordinaria disciplina. La letteratura è ricca di riferimenti alla floriterapia: i fiori di Bach provengono dall'Inghilterra e comprendono 38 rimedi ed un rimedio di emergenza, formato da 5 fiori. Le omonime essenze vengono ottenute utilizzando acqua pura di fonte come "serbatoio" per immagazzinare le "vibrazioni energetiche" dei fiori estratte dalla sottile energia dinamizzante del sole. La storia e i principi sono ormai noti e pertanto non saranno oggetto del nostro discorso. Molto meno conosciuti sono invece i numerosissimi rimedi sorti in seguito, dopo gli anni Settanta, grazie alle scoperte di ricercatori che hanno saputo cogliere le proprietà terapeutiche dei fiori dei loro paesi. Nascono così i fiori californiani, italiani, alaskesi, indiani, francesi, australiani e molti altri e su alcuni di questi focalizzeremo la nostra attenzione. Queste essenze floreali non agiscono in funzione della composizione chimica del liquido, ma attraverso l'energia vitale dei fiori "intrappolata" nella soluzione acquosa che ne costituisce la base. L'impatto sull'organismo non è diretto a livello biochimico, come invece accade per i farmaci, ma a livello di interferenza di onde energetiche mirate a stimolare un effetto di "self healing" piuttosto che forzare modificazioni chimiche. Ciò non esclude che l'azione delle essenze possa condurre anche ad alterazioni a livello fisiologico, comunque mai forzate, ma scaturite da una evoluzione interiore. I rimedi floreali agiscono in profondità sull'essere delle persone e il loro impiego richiede quindi una attenzione particolare rispetto alla medicina convenzionale e a molti rimedi naturali. L'accuratezza della diagnosi, della prescrizione ed una attenta osservazione continua con eventuale modifica e ottimizzazione dei rimedi somministrati sono alla base di una terapia efficace. Alle essenze floreali scoperte in questi ultimi anni si deve il grande merito di arricchire la gamma dei rimedi di Bach, permettendo agli operatori di intervenire


in modo ancora più mirato sulle molteplici sfumature individuali degli stati d'animo negativi. Questi, infatti, presentano una profonda variabilità tra le diverse persone e sono in continua evoluzione per adeguarsi alle incessanti trasformazioni dell'ambiente, della società e della coscienza collettiva e dello spirito del tempo. Le nuove collezioni nascono quindi per un duplice ordine di motivi: prima di tutto per valorizzare la flora dei paesi del mondo, ispirandosi al concetto che qualche decina di fiori tipici di alcune aree dell'Inghilterra non siano sufficienti ad esaurire l'immensa varietà della flora mondiale; in secondo luogo si prefiggono di affrontare il maggior numero possibile di stati d'animo. Alcune collezioni hanno raggiunto un elevato grado di sviluppo, disponendo di un vasto e dettagliato repertorio e di una propria materia medica. Ognuna di queste deve comunque essere considerata aperta a continui sviluppi ed approfondimenti. Le essenze californiane Alla fine degli anni settanta l'opera di Bach era poco conosciuta (solo tre libri erano stati pubblicati) ed ancora poco apprezzata. Nonostante ciò, nel 1979, un gruppo di ricercatori della California guidati da Richard Katz e Patricia Kaminsky,

intraprese uno studio sulla flora californiana e delle limitrofe regioni nordamericane che li condusse ad individuare complessivamente 103 nuove essenze. A questi studiosi va riconosciuto il merito di avere in questo modo contribuito alla diffusione di questo approccio terapeutico. L'impegno di Katz e Kaminsky si spinse infatti fino alla fondazione di una associazione, la Flower Essence Society (FES), i cui intenti sono favorire l'uso delle essenze floreali come catalizzatori di salute e di crescita; condividere le informazioni acquisite con gli operatori, i ricercatori e le altre persone interessate al loro utilizzo; fornire un punto di incontro per coloro che sono interessati a trovare nuove applicazioni alle intuizioni di Bach, che l'associazione riconosce ed accetta; sostenere la ricerca scientifica per la preparazione di nuove essenze e per la sperimentazione di nuovi modi di usarle. Le essenze della FES sono ormai note in tutto il mondo come "fiori californiani" o Flower Essence Society Quintessentials, il cui repertorio è uno dei più ampi oggi disponibili per una singola collezione. Il termine Quintessentials è un chiaro riferimento alla tradizione alchemica, secondo cui i rimedi sarebbero prodotti dall'azione combinata dei quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) più un quinto, rappresentato dalla coscienza dell'uomo, oggetto di questa "terapia dell'anima". I rimedi sono preparati secondo il metodo di Bach con i fiori originari di un vasto e ricco territorio ai piedi della Sierra Nevada, dove sorge il quartier generale della società. Il repertorio completo comprende 103 rimedi floreali suddivisi in 5 kit, un kit supplementare di essenze sperimentali, alcuni oli di derivazione floreale ed una crema Self-Heal. Una fitta rete di collaboratori internazionali si presta a collaudare i nuovi rimedi secondo un preciso programma di ricerca che li ha fatti conoscere in tutto il mondo, rendendoli i più noti, studiati e sperimentati dopo i fiori di Bach. Questa collezione è nata come integrazione dei rimedi di Bach e viene usata nello stesso modo e spesso impiegata in sinergia, come la FES stessa consiglia. L'assunzione dei rimedi deve preferibilmente avvenire al risveglio o prima di coricarsi, nei momenti di riposo o prima dei pasti. La posologia standard è di quattro volte al giorno, ma può essere aumentata al bisogno o ridotta a due per i


bambini. L'uso esterno delle essenze, efficace come quello interno, può essere condotto impiegando come base una crema neutra o la crema di Self-Heal e facendo applicazioni sulla parte interessata o, in modo più mirato, sui punti di agopuntura. Una applicazione sulla parte interna dei polsi permette di applicare la crema e di assumere i rimedi senza togliere i vestiti o assumere le gocce per via orale. Le principali indicazioni dei fiori californiani sono: stress, traumi emotivi, squilibri emotivi, molti problemi connessi alle relazioni interpersonali, tristezza e sfiducia in sé stessi, problemi della sfera sessuale, aspetti interiori legati alla spiritualità. Le essenze australiane Anche note sotto il nome di Living Essences of Australia, queste essenze sono state repertorizzate a partire dal 1977 da Vasudeva Barnao, affiancato dal 1983 dalla moglie Kadambii. I due coniugi sono anche i fondatori della Australian Flower Essence Academy, che organizza anche corsi di specializzazione.

La maggior parte di queste essenze provengono da fiori caratteristici delle regioni sud occidentali dell'Australia, ricchissime di flora selvatica. Il kit completo è costituito da 84 essenze, ma sono disponibili molti kit specifici che raggruppano le essenze in base alle problematiche che sono in grado di risolvere. Una serie di combinazioni possono essere impiegate per fare bagni: General Stress, Children, Couples, General Energy Combination, Babies. Altre combinazioni possono essere vaporizzate nell'ambiente: Bed Spray, Personal Spray, Family Room Spray, Work Spray. I Barnao cercano di fondere nei loro prodotti i principi guida della floriterapia di Bach e le tradizioni millenarie degli aborigeni australiani. Il popolo dei Nyoongah, per esempio, utilizza fin dalla notte dei tempi medicamenti simili agli attuali rimedi floreali. Il metodo impiegato per la produzione di alcune delle Living Essences of Australia è infatti differente da quello tradizionale: durante una intervista, Vasueda Barnao ha rivelato che è possibile preparare le essenze dal fiore vivo, senza che vi sia diluizione e scambio di materia tra l'acqua e il fiore, ma soltanto trasferimento di "vibrazioni energetiche". Questa scuola australiana presenta una caratteristica innovativa di integrazione tra floriterapia ed agopuntura. Nelle Floral Acu Maps vengono presentate le corrispondenze tra le essenze e i punti di agopuntura. La tecnica, usata anche in altre scuole, consiste nell'applicare le essenze sui punti e si rivela particolarmente efficace per i disturbi da stress, sindrome premestruale e fenomeni di dipendenza. Le essenze floreali australiane di questa collezione si sono rivelate particolarmente efficaci nella terapia del dolore: sembra che le statistiche confermino che alcuni rimedi funzionino bene quanto la morfina, senza però presentarne gli effetti collaterali. Le altre indicazioni principali sono la cura delle conseguenze dei traumi a lungo termine e i problemi derivanti dai rapporti interpersonali, grazie all'azione rilassante e stimolante verso l'apertura sociale tipica di molti rimedi. Essenze specifiche sono indicate anche per la frustrazione, l'insensibilità, la superbia o il complesso di inferiorità. Trovano una loro soluzione anche alcuni problemi d'amore e dell'adolescenza. Le modalità di somministrazione seguono i canoni classici.


I fiori della prateria australiana, il bush, sono stati oggetto degli studi del naturopata australiano Ian White e della moglie Karen, che ne hanno tratto una collezione di essenze denominata Australian Bush Flower Essences. I 61 rimedi di cui è composta sono preparati con la flora spontanea di una delle zone più ricche di tutto il pianeta, secondo i principi della floriterapia e delle tradizioni locali ed impiegando il metodo di Bach. Lo stesso White definisce le proprie essenze come "catalizzatori per risolvere stati emozionali negativi e per sviluppare abilità intuitive". Le indicazioni riguardano la crescita personale, la valorizzazione delle potenzialità personali, la tristezza, la debolezza, lo stress, i problemi di sfiducia ed interpersonali. Indicazioni specifiche sono i problemi connessi alla sessualità ed alla capacità di concentrazione e meditazione. Per la scelta dell'essenza appropriata, egli consiglia l'indagine kinesiologica del Touch For Health sorretta dall'intuizione personale, "a gut feeling", e da un paziente lavoro di analisi. I rimedi di questa collezione hanno un effetto più incisivo se assunti singolarmente, anche se sono disponibili rimedi composti da più essenze, fino a sei. Tutte le essenze sono indicate sia per uso interno che esterno e se ne consiglia l'assunzione di 7 gocce al mattino e 7 alla sera per un periodo di due settimane. Le essenze francesi La collezione degli Elixirs Deva è nata grazie all'opera ed alle ricerche del francese Philippe Deroide, iniziate nel 1986 ai piedi del massiccio di Vercors, sulle Alpi francesi. A Deroide si deve riconoscere il merito di avere organizzato nel 1990 a Parigi la prima conferenza internazionale di floriterapia.

Il repertorio di questa collezione è molto vasto, ma comprende rimedi condivisi con altre collezioni. Il nucleo centrale è rappresentato da 97 rimedi ottenuti per la maggior parte da fiori originari delle Alpi e da un piccolo numero di fiori selvatici di altre aree della terra, in comune con la collezione della FES. Altri 33 nuovi rimedi, aggiunti recentemente, sono in parte comuni alla collezione Australian Bush Flower Essences. I classici 38 rimedi di Bach compaiono nel repertorio, anche associati ad altre essenze specifiche per formare 7 formule composte, i Complexes Floraux Deva. La scuola francese si affida alla tradizione erboristica medievale e rinascimentale per la scelta dei fiori e dei rimedi. Il sottile rapporto che lega l'uomo alla natura ed ai fiori in particolare, individuato dalle cosiddette "segnature", viene spesso tramandato dalla tradizione e talvolta evidenziato da analogie rivelate dalla sensibilità popolare o del ricercatore stesso. La preparazione degli Elixirs segue i canoni di Bach, con le differenze che il brandy impiegato presenta una gradazione inferiore e sono anche disponibili in soluzione di olio vegetale o linfa d'acero.


Le applicazioni generali comprendono la paura, lo stress, la sfiducia, la debolezza emotiva e le difficoltà nelle relazioni interpersonali. Alcuni rimedi di questa collezione sono particolarmente indicati per problemi connessi alla sfera sessuale ed alla gravidanza, mentre altri sono indicati per problemi che accompagnano scelte morali. Le essenze indiane Due medici indiani, Rupa e Atul Shah, dopo aver conosciuto, studiato ed apprezzato i fiori di Bach, vollero ricercare nella loro terra dei fiori da cui potere estrarre essenze altrettanto valide. La lussureggiante flora delle pendici dell'Himalaya ha prodotto così, per ora, 51 nuove essenze floreali, note con il nome di Aum Himalayan Sanjeevini Essences.

Altre 47 formulazioni composte completano la collezione. Il metodo di preparazione si discosta da quello originale e prevede l'introduzione del fiore intero in un'ampolla di vetro in cui si versa l'acqua del fiume sacro, il Gange. L'agente conservante è il brandy, ma esiste anche una preparazione non alcolica a base di miele. Nelle indicazioni dei rimedi traspare l'influenza della religione e della cultura indiana, tanto che molte prescrizioni ne fanno esplicito riferimento. I campi generali d'azione sono quelli classici, mentre quelli specifici riguardano la scarsa sensibilità, la durezza verso il prossimo, la sessualità e i problemi religiosi. Le essenze dell'Alaska Steven Johnson, pompiere specializzato americano, conobbe i fiori di Bach nel 1980, nel tentativo di risolvere alcuni problemi di salute.

Il risultato fu talmente incoraggiante che lo spinse ad approfondire l'argomento entrando in contatto con le pubblicazioni della Flower Essence Society della Sierra Nevada e ad appassionarsi di floriterapia. La possibilità di lavorare a contatto con la natura e in ambienti ricchi di flora spontanea fece "germogliare" l'idea ed il desiderio di regalare al mondo l'essenza dei fiori di quelle terre meravigliose. Nacque così nel 1984, a Homer, l'Alaskan Flower Essence Project, per coordinare la ricerca e la preparazione di nuove essenze floreali su tutto il territorio dell'Alaska. L'Alaska è un paese immenso, con una densità di popolazione bassissima e condizioni climatiche rigidissime. Gran parte della zona centrale dello stato è occupata da una landa desertica semiarida, la tundra, con temperatura media di appena -4°C. Due fattori permettono a questa distesa inospitale di diventare in estate un tappeto fiorito: la presenza costante della luce solare ed il permafrost, un terreno permanentemente ghiacciato che fornisce allo strato fertile soprastante l'acqua necessaria alla vita vegetale. Vaste foreste di conifere ricoprono le aree meno ostili. In un ambiente così difficile le piante devono sviluppare strategie di sopravvivenza straordinarie, stimolate da una energia particolare che nasconde proprietà curative non comuni. Nel corso dei dieci anni di ricerca occorsi per la preparazione delle essenze della collezione, Johnson ed i suoi collaboratori si sono impegnati per cercare di capire i rapporti esistenti tra i diversi ambienti nei quali i fiori crescono e le proprietà terapeutiche che


racchiudono. Nascono così i tre kit di 72 essenze complessive che costituiscono la base della collezione: Il Kit 1 è composto da 24 essenze ottenute da fiori originari della zona del lago Minchumina ai piedi del monte McKinley, nel cuore dello stato, e nel Fairbanks. Questa zona presenta un clima mutevole con sbalzi termici fortissimi e, nonostante ciò, è ricchissima di specie floreali. Le essenze di questi fiori ci aiutano a trasformare i nostri modelli fondamentali in senso positivo ed equilibrato. Le 24 essenze del Kit 2 derivano da fiori dell'area della Kachemak Bay e nelle zone nei pressi della comunità di Bettles, nel nord del paese. L'escursione termica è qui ancora più forte, l'estate è di brevissima durata e venti gelidi sferzano i territori. Le specie vegetali si adattano accelerando il loro ciclo vitale e rimanendo nane, per sfruttare i pochi giorni di sole e per resistere al vento. Le essenze preparate con questi fiori sono dunque caratterizzate da una forza che spinge a liberarsi da ogni resistenza all'accettazione della vita, in ogni momento e situazione. Il Kit 3 contiene ancora 24 essenze di fiori che vivono in habitat particolari e rari: sono essenze che agiscono su aspetti più sottili e spirituali della nostra vita. Dodici essenze di fiori verdi offrono sostegno per la liberazione dal dolore e dalla tensione repressi. Tre essenze sono preparate soltanto con il polline dei fiori, la parte che racchiude la più elevata concentrazione del principio attivo "energetico", che può aiutare ad eliminare le resistenze interiori ed elevare lo spirito. Le tre essenze preparate da fiori di piante carnivore, dotate di grande capacità di adattamento, aiutano a superare le limitazioni mentali ed emotive. Infine le sei essenze ambientali, preparate "con un processo di sintonizzazione, accordo co-creativo e solarizzazione", combinano in modo unico gli elementi aria, terra, fuoco, acqua con altre energie celesti che si manifestano nei ghiacciai, nei temporali, nelle luci del nord e nel sole di mezzanotte. Queste essenze hanno un'azione fortemente catalizzatrice e rivitalizzante e sono quindi indicate nei casi di mancata risposta ad altre terapie o interventi di tipo ricostituente. Esse possono essere proficuamente abbinate ai rimedi floreali ed ai nuovi elisir di gemme. La ricerca prosegue e la collezione è in continua evoluzione. Le modalità di assunzione sono quelle classiche. ​E SSENZE FLOREALI DEL BUSH AUSTRALIANO (AUSTRALIAN BUSH) ALPINE MINT BUSH (Prostanthera cuneata)

La funzione curativa di questa Essenza è quella di ringiovanire tutti coloro che svolgono una mansione lavorativa che implica la responsabilità verso altre persone. Questa Essenza, quindi, rivitalizza l’individuo, donando entusiasmo e un amore rinnovato per quello che si fa. E’, quindi, utile per prevenire anche eventuali crolli fisici. KEY NOTE: STATI DI ESAURIMENTO MENTALE ED EMOZIONALE, PERDITA DELLA GIOIA DI VIVERE, SENSAZIONE DI SUBIRE IL CARICO DEGLI ALTRI ANGELSWORD (Lobelia gibbosa)


Angelsword elimina la confusione e l’incomprensione, permettendo di percepire le sensazioni con il cuore e con la coscienza dell’anima. L’essenza ha una duplice valenza: come “Angel sword” (spada dell’Angelo) taglia via e quindi rimuovere la parte psichica negativa o altre fonti che interferiscono con una chiara comunicazione con l’Io evoluto (esempio avviene nel caso di perdita del contatto con la realtà). come “Angels word” (parola dell’Angelo) opera ripristinando l’Aura e l’energia generale che l’avvolge. Al contempo, elimina ogni energia intrusiva che eventualmente prenderebbe piede se l’Aura avesse delle lacerazioni. KEY NOTE: CONFUSIONE EMOTIVA E SPIRITUALE DOVUTA A INFLUENZE ESTERNE, PERDITA DELLA CAPACITA' DI PERCEZIONE AUTUMN LEAVES Autumn Leaves permette di udire, vedere e sentire il contatto con l’aldilà e di essere aperti alla guida che ci viene offerta.

Favorisce anche il viaggio e il passaggio in modo molto profondo. Inoltre questa essenza aiuta il passaggio dal piano fisico al mondo spirituale. KEY NOTE: DIFFICOLTA' NEL PASSAGGIO DALLO STATO, FISICO AL MONDO SPIRITUALE

BANKSIA ROBUR (Banksia robur)

Questo rimedio riguarda situazioni che, temporaneamente, danno luogo a stanchezza, avvilimento o depressione, in persone che normalmente sono molto dinamiche E’ utilile nel trattamento della “sindrome da stanchezza cronica”. KEY NOTE: CADUTA DELLA CAPACITA DI INIZIATIVA E DELL'ENTUSIASMO IN PERSONE DINAMICHE


BAUHINIA (Lysiphyllum Cunninghami)

Bauhinia permette di apprezzare le persone, i loro usi e costumi, se risultano essere differenti dai propri o comunque se si discostano da ciò che è considerato familiare. Questo rimedio offre la possibilità alle persone di divenire più flessibili nella veduta e nella concezione delle cose e più aperte a considerare nuovi punti di vista. Bauhinia aiuta a ripristinare la funzionalità della valvola ileo-cecale. KEY NOTE: INCAPACITA' MENTALE, RIGIDITA'

AD

ACCETTARE

I

CAMBIAMENTI,

CHIUSURA

BILLY GOAT PLUM (Planchonia Careya) L’Essenza Billy Goat Plum è utile quando una persona prova sensazioni di avversione o repulsione verso se stessa.

Tale repulsione può essere legato alla sfera della sessualità o alle emozioni ad essa correlate E’ bene rammentare che l’uso di questa Essenza non è limitato alla sfera sessuale, ma è indicato verso ogni sensazione di avversione verso se stessi o il proprio fisico. Billy Goat Plum è utile, usato topicamente, nelle affezioni epidermiche, (es. l’acne). KEY NOTE: MANCANZA DI ACCETTAZIONE DEL PROPRIO CORPO, VERGOGNA E RIFIUTO DI SE STESSI E DELLA SFERA DELLA SESSUALITA'

BLACK EYED SUSAN (Tetratheca Ericifolia)


Black eyed susan è utile per le persone iperattive, impazienti verso gli altri, e soprattutto sono caratterizzate da un perenne lavorio mentale. Black-Eyed Susan permette di rallentare i ritmi ed è quindi un’ottimo rimedio per lo stress. Può essere utilizzato nella malattia da deficit di attenzione e nell’ipercinesi dei bambini. KEY NOTE: IMPAZIENZA, SENSAZIONE CHE IL TEMPO NON BASTI MAI, RITMI DI VITA STRESSANTI BLUE BELL (Wahlenbergia Species)

Bluebell è utile per chi ha bloccato le proprie emozioni, per chi è rigido, eccessivamente controllato o represso nei sentimenti. Bluebell è, inoltre, utile per i bambini che si rifiutano di dividere i propri. Dal punto di vista fisico l’essenza bilancia la funzionalità del sistema venoso e del cuore. KEY NOTE: BLOCCO EMOZIONALE PER PAURA DI DISPERDERE I PROPRI SENTIMENTI BOAB (Adansonia gibbosa) Boab elimina gli schemi di pensiero negativi risultanti dal retaggio familiare.

Boab “smantella” i residui degli spettri di traumi o esempi familiari che sono ben lontani da ciò che è sano in termini educativi. Boab è utile per le persone che hanno subito abusi, persecuzioni o sono state vittime di pregiudizi ed aiuta, inoltre, ad eliminare le energie negative presenti negli ambienti. KEY NOTE: RIMUGINAZIONE SU ESPERIENZE NEGATIVE DEL PASSATO, INCAPACITA' A SUPERARE UN EPISODIO NEGATIVO, VITTIMISMO


BORONIA (Boronia ledifolia)

Boronia da chiarezza di pensiero e serenità mentale. E’ il rimedio adatto per coloro che hanno pensieri ossessivi. E’ utlile, quindi nell’insonnia da rimuginazioni mentali. Va usata anche quando questi pensieri “ossessivi” sono rivolti verso un’altra persona, ad esempio dopo la rottura di un rapporto affettivo. KEY NOTE: PENSIERI OSSESSIVI, INFATUAZIONI, FISSAZIONI BOTTLEBRUSH (Callistemon linearis)

Bottlebrush ha la forma di uno scovolino e come tale aiuta a fera pulizzia, aiuta a spazzare via il passato permettendo, così di accogliere nuove esperienze. Dal punto di vista fisico Bottlebrush ha un’azione elettiva sul colon. KEY NOTE: STATICITA' E SATURAZIONE EMOTIVA, OPPRESSIONE DI FRONTE AI CAMBIAMENTI DELLA VITA

SENSAZIONE

DI

BUSH FUCHSIA (Epacris longiflora) Bush Fuchsia agisce migliorando la comunicazione interemisferica cerebrale; è, quindi, utile nei casi di dislessia.

Altre utilizzi possono essere la perdita di concentrazione o di una tendenza ad appisolarsi Bush Fuchsia migliora la chiarezza del linguaggio e la comunicazione.


Dal punto di vista fisico ribilancia l’ipofisi. KEY NOTE: INCAPACITA' DI BILANCIARE IL LATO LOGICO E RAZIONALE CON QUELLO INTUITIVO E CREATIVO

BUSH GARDENIA (Gardenia megasperma)

Bush Gardenia ridà vita alla passione nelle relazioni. Aiuta, quindi, a riunire le coppie che si stanno allontanando. Questa Essenza aiuta a guardarsi negli occhi senza segreti e a cogliere cosa l’altro stia facendo o provando e cosa sia necessario fare per riunirsi. Bush Gardenia può essere ustato anche per riconsolidare i legami familiari alterati. KEY NOTE: PER CHI CONSIDERA SCONTATO L'AMORE DEI PROPRI CARI, PER CHI NON RIESCE A PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI, EGOISMO E NARCISISMO BUSH IRIS (Patersonia longifolia)

Bush Iris blocca il chakra della gola, ed il chakra della testa. Bush Iris aiuta ad andare avanti nella vita coraggiosamente, con la consapevolezza ed il conforto di non essere sole. E’ un Essenza molto utile quando ci si trova ad affrontare il passaggio all’aldilà, quando la paura della morte induce ad un forte attaccamento alla vita, che provoca uno stato di grande sofferenza e sconforto. Dal punto di vista fisico Bush Iris agisce sul sistema linfatico, diminuendo la stasi cellulare, e sull’epifisi. KEY NOTE: PAURA DELLA MORTE, MATERIALISMO, ESTREMISMO CHRISTMAS BELLS (Blandfordia nobilis) Christmas Bell dona permette di manifestatre i propri desideri.


E’ utile, quindi, a chiunque stia sperimentando un senso di mancanza sia a livello emozionale che a livello materiale. Anche il nome stesso della pianta Christmas Bell, evoca un periodo dell’anno che tradizionalmente è associato alla gioia di dare e ricevere. KEY NOTE: SENSO DI PERDITA’, INCAPACITA’ A MANIFESTARE I PROPRI DESIDERI ​CROWEA (Crowea saligna)

Crowea ha un effetto calmante ed è quindi il remedio di elezione per l’ansia e lo stress. Tale azione si esplica anche sul piano fisico. Crowea è, infatti, un ottimo rimedio per l’ulcera gastrica e altri disturbi dello stomaco dove regola la produzione di acido cloridrico. Crowea ha, inoltre, un effetto miorilassante. KEY NOTE: PREOCCUPAZIONI, PERDITA DELL'EQUILIBRIO, MANCANZA DI SICUREZZA, SENSAZIONE DI INADEGUATEZZA, ANSIA DAGGER HAKEA (Hakea teretifolia)

Dagger Hakea è il rimedio per coloro che provano ancora vecchi. Favorisce l’elaborazione e la conseguente risoluzione di particolari situazioni cariche di risentimento e astio. Sul piano fisiologico, é un rimedio detossificante: agisce drenando e stimolando il fegato. KEY NOTE: INCAPACITA' A PERDONARE O DIMENTICARE, SENSO DI AMAREZZA DOG ROSE (Bauera rubioides) Dog Rose agisce sulle paure e le fobie (Mimulus). Può, quindi, essere utilizzata


dalle persone timide.

L’aspetto positivo di questa Essenza Floreale è l’attitudine all’avventura, che prepara ad affrontare la vita con uno spirito impavido, seppur prudente, di fronte ad ogni sfida. Sul piano fisiologico, ha un effetto drenante sui reni. KEY NOTE: PER CHI HA NUMEROSE PAURE, PER CHI E' INSICURO, TIMIDO ED APPRENSIVO, PER CHI E' ASSALITO DA TIMORI INFONDATI ​DOG ROSE OF THE WILD FORCES (Bauera sessiflora)

Dog Rose of Wild Forces è indicato per la paura di perdere il controllo. Dog Rose of Wild Forces aiuta ad esercitare un maggiore controllo sulle emozioni. KEY NOTE: PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO, SOFFERENZA SENZA UNA CAUSA APPARENTE

FIVE CORNERS (Styphelia trifora)

Five Corners serve a riconquistare la confidenza con la propria bellezza interiore ed esteriore. Five Corners aiuta ad accettare la propria interiorità, ad aumentare la propria autostima, per poi apprezzare la propria bellezza a tutti i livelli. KEY NOTE: SCARSA AUTOSTIMA, REPULSIONE VERSO SE STESSI FLANNEL FLOWER (Actinotus helianthi)


Flannel Flower viene utilizzato in quelle situazioni in cui vie è un rifiuto al contatto o alla vicinanza fisica. Molto spesso tale rifiuto può essere dovuto a violenza. Questa Essenza aiuta nell’espressione dei sentimenti sia con le parole sia con lo sviluppo della sensibilità, della gentilezza, del contatto e dell’attività sessuale. Sul piano fisico Flannel Flower agisce sui testicoli. KEY NOTE: PER CHI NON AMA IL CONTATTO FISICO CON GLI ALTRI E NON SI TROVA A PROPRIO AGIO CON LA PROPRIA INTIMITA' FISICA ED EMOZIONALE, DIFFICOLTA' AD ESPRIMERE I SENTIMENTI ​FRESHWATER MANGROVE (Barringtonia acutangula)

Fresh Water Mangrove libera dal pregiudizio mentale. Una delle caratteristiche fondamentali di Fresh Water è quella di aprire la mente all’idea che vi sono altre vie per agire e percepire ogni stimolo, totalmente diverse da quelle che venivano stimate come le uniche vie possibili. KEY NOTE: PER PERSONE CHE HANNO IL CUORE SBARRATO A CAUSA DI PREGUDIZI E NON PER ESPERIENZE PERSONALI FRINGED VIOLET (Thysanotus tuberosus)

Fringed Violet ripristina l’aura danneggiata dopo uno shock od un trauma. L’Essenza può anche essere utilizzata anche a distanza di tempo dal trauma. Per estenzione, Fringed Violet è utile a coloro che hanno subito un’amputazione e che possono sviluppare un disturbo della consapevolezza corporea, come la sindrome da arto fantasma. E’ un rimedio eccellente per chi si sente prosciugato dagli altri o per chi si lascia influenzare dai problemi altrui. KEY NOTE: STRESS, ALTERAZIONI DELL'AURA, ESAURIMENTO SCATENATO DA PERSONE O EVENTI GREEN ESSENCE (Miscela di erbe aromatiche)


Green Essence ripulisce l’organismo aiutandolo ad eliminare eccessiva fermentazione, muffe e parassiti. La posologia orale è di 5 gtt. prima dei pasti principali per due settimane. La Green Essence può essere usata topicamente in caso di eczemi, psoriasi o infezioni fungine. KEY NOTE: PROBLEMI DOVUTI A DISORDINI INTESTINALI O CUTANEI ​GREEN SPIDER ORCHID (Caladenia dilatata)

Green Spider Orchid rende più ricettivi: predispone alla comunicazione con il regno spirituale. Green Spider Orchid aiuta l’individuo a captare le informazioni essenziali per raggiungere il nuovo livello di conoscenza. Green Spider Orchid può liberare dagli incubi, terrori e fobie. KEY NOTE: INCUBI O FOBIE GREY SPIDER FLOWER (Grevillea buxifolia)

Grey Spider Flower è indicato negli stati di terrore associati ad un’ansia estrema e destabilizzante: terrore o panico. Grey Spider Flower è indicato in casi di terrore che arriva improvvisamente (attacco di panico). L’azione del fiore è molto . KEY NOTE: TERRORE PANICO

GYMEA LILY (Doryanthes excelsa)


Gymea Lily consente di attingere dalla nostra energia e ottenere la forza di essere se stessi Ci permette di raggiungere e perseguire lo scopo della nostra vita. Gymea Lily aiuta rimanere focalizzati e decisi su quello che dobbiamo e vogliamo veramente fare La Gymea toglie le barriere di paura che possiamo avere nei confronti delle persone che detengono il potere KEY NOTE: PERSONE ARROGANTI, DOMINANTI PREPOTENTI, ALLA CONTINUA RICERCA DI ATTENZIONE HIBBERTIA (Hibbertia pendunculata) Hibbertia utile in tutti quei casi in cui divorano informazioni e filosofie nel continuo inseguimento dell’apprendimento che spesso tende a renderli fanatici. La finalità di questo sforzo è solo per dimostrare di essere superiori agli altri.

Questa Essenza è per coloro che sono inflessibili nel seguire i propri ideali, dimostrando auto-rifiuto e auto-repressione. Questa rigidità mentale è spesso riflessa in una rigidità corporea. Sul piano fisico regola le paratiroidi. KEY NOTE: PERSONALITA' RIGIDA, ECCESSIVA AUTODISCIPLINA ILLAWARA FLAME TREE (Brachychiton acerifolius)

Illawarra Flame Tree è il rimedio per chi si sente rifiutato e che quindi, prova una profonda negazione di Sé. Illawarra Flame Tree aiuta a realizzare il proprio potenziale senza sentirsi schiacciati dalle responsabilità. KEYNOTE SENSAZIONE DI ESSERE RIFIUTATI E DI ESSERE LASCIATI IN DISPARTE, PAURA DELLE RESPONSABILITÀ


ISOPOGON (Isopogon anethifolius)

Isopogon serve a recuperare abilità dimenticate: agisce sulla memoria del passato. In questo senso potrebbe essere utile l’Alzheimer o quando vi è una diminuzione delle capacità mnemoniche. Isopogon può anche essere usato quando non riesce ad imparare dalle esperienze. Un altro uso di Isopogon è per coloro che hanno bisogno di dominare e controllare gli altri. KEY NOTE: INCAPACITA' AD IMPARARE DALLE ESPERIENZE DEL PASSATO DIFFICOLTA' A RELAZIONARSI CON GLI ALTRI, RECUPERO DI CAPACITA’ DIMENTICATE JACARANDA (Jacaranda mimosaefolia) Jacaranda è indicato per chi ha grande difficoltà a prendere decisioni, perché cambia costantemente idea e non riesce a seguire una sola direzione. Alla base del problema vi è insicurezza sulla giusta decisione da prendere, e panico, pensando di aver fatto la scelta sbagliata. E’ utile, inoltre, per la svraeccetazione.

Dal punto di vista fisico Jacaranda può essere utile per l’ernia iatale, ed il reflusso gastrico-esofageo. KEY NOTE: PERSONALITÀ MUTEVOLE, IMPRESSIONE DI GIRARE IN TONDO, SOVRAECCITAZIONE.

KANGAROO PAW (Anigozanthos manglesii)


Kangaroo Paw è utilizzato nelle persone insensibili e sorde ai problemi altrui. Kangaroo Paw aiuta a comprendere come agire appropriatamente in tutte le situazioni. KEY NOTE: MANCANZA DI "SAVOIR-FAIRE", GOFFAGGINE, INSENSIBILITA’ ALLE NECESSITÀ DELLE ALTRE

KAPOK BUSH

Kapok Bush è utilizzato quando non si riesce ad affrontare e non accettare le sconfitte. Questa Essenza può essere usata quando vi è la tendenza a rinunciare ad affrontare una situazione. Kapok Bush agisce sulla mancanza di forza di volontà. Kapok Bush aiuta le persone a rispondere positivamente ai cambiamenti della vita, invita a non mollare e ad andare avanti fino a quando una soluzione non è stata trovata. KEY NOTE: APATIA, RASSEGNAZIONE, SCORAGGIAMENTO LICHEN (Parmelia spec.)

Lichen è utile per liberarsi dalle energie che ci legano al mondo terrestre e che creano un senso di disorientamento di fronte al confine tra mondo terrestre e piano spirituale. Lichen aiuta ad essere consapevoli, cercare e seguire la Luce nel momento della morte fisica. E’ utile prima della morte in quanto ci assiste nella separazione che avviene tra corpo fisico e corpo eterico LITTLE FLANNEL FLOWER (Actinotus minor)

Little Flannel Flower consente di esprimere la giocosità e la libertà di pensiero.


Può essere preso dai bambini che sono cresciuti troppo velocemente e che tendono a far propri i dispiaceri del mondo. Little Flannel Flower aiuta a recuperare l’innocenza e la voglia di giocare. Little Flannel Flower è utile anche per gli adulti aiutandoli ad abbandonare l’inibizione a giocare con se stessi. KEY NOTE: PER CHI RIFIUTA IL BAMBINO CHE E' DENTRO DI SE' MACROCARPA (Eucalyptus macrocarpa)

Macrocarpa può aiutare a ricaricare e rivitalizzare il corpo. Il rimedio Macrocarpa è un ottimo tonico per le persone che semplicemente hanno bisogno di un “tirami su”. Questa Essenza sembra avere un’affinità con le ghiandole surrenali. KEY NOTE: PER PERSONE ESAURITE, STANCHE E DEPRESSE MINT BUSH (Prostanthera striatiflora)

Mint Bush è ottimo quando ci si trova in un momento della vita in cui si vaga da una parte ad un’altra nella confusione e nel dilemma. KEY NOTE: DISORDINE, CONFUSIONE, DISORIENTAMENTO

MONGA WARATAH (Telopea mongaensis) Monga Waratah aiuta a trovare la forza interiore che ci permette di agire liberamente. Neutralizza le condizioni negative che tolgono energia, che rendono eccessivamente dipendenti dagli altri, insicuri nell’agire.


Monga Waratah è utile per rafforzare la propria volontà. KEY NOTE: INCAPACITA' A FARE LE COSE DA SOLI E CONTINUO BISOGNO DEGLI ALTRI, DIPENDENZA

MOUNTAIN DEVIL (Lambertia formosa)

Mountain Devil aiuta a sviluppare l’amore incondizionato e l’accettazione degli altri attraverso il perdono. Mountain Devil può essere usato in tutti gli stati in cui vi sia mancanza d’amore. Mountain Devil allontana l’odio, la collera e altri sentimenti che bloccano l’espressione dell’amore. Mountain Devil agisce anche sulla gelosia. KEY NOTE: PER PERSONE ACCECATE DALL'ODIO, DALLA RABBIA E DALLA GELOSIA E DAL RANCORE MULLA MULLA (Ptilotus atripicifolius)

Il Ptilotus cresce nelle zone desertiche e fiorisce con il caldo; quindi è molto utile per problemi fisici e psichici legati al caldo. Quindi può essere ustato per scottature solari, anche non recenti, ed ogni qualvolta vi sia una sensazione bruciante (es. vaginiti, eczemi o vampate di calore in menopausa, febbre alta Mulla Mulla, inoltre, proteggere dalle radiazioni. KEY NOTE: TRAUMI PSICOFISICI ASSOCIATI ALL'ESPOSIZIONE AL CALORE ED AL SOLE OLD MAN BANKSIA


Questo è un rimedio per le persone tristi e pletoriche, che spesso hanno scarsa energia e che sono lente nei movimenti ed estremamente pigre. L’Essenza Old Man Banksia è come una scintilla nella vita di queste persone e aiuta a riguadagnare la potenza perduta. KEY NOTE: PER PERSONE SCORAGGIATE, STANCHE, FIACCHE, INDOLENTI PAW PAW (Carica Papaya)

Paw Paw è il rimedio per l'assimilazione e l'integrazione. A livello psichico favorisce l’assimolazione di nuove idee ed informazioni, particolarmente dove c’è una tendenza a farsi sopraffare dalla qualità e dalla quantità delle informazioni. A livello fisico facilita l’assimolazione di cibo. Questa essenza dove essere usata quando uno non può risolvere un problema in quanto facilita i processi intuitivi. KEY NOTE: PER CHI SI SENTE OBERATO E SOMMERSO DALLE DECISIONI PEACH FLOWERED TEA-TREE (Leptospermum squarrosum)

Peach-Flowered Tea Tree è per chi ha oscillazioni di umore, per gli ipocondriaci. Aiuta a a sviluppare la stabilità, l’azione e l'impegno. Il Peach Flowered Tea Tree è utile anche per quelli a cui manca la volontà di continuare qualcosa per cui inizialmente avevano grande entusiasmo. Questa Essenza favorisce il bilanciamento. A livello fisico questa azione riequilibrante si manifesta sul pancreas. KEY NOTE: PROGETTI

SBALZI DI UMORE E IPOCONDRIA, PERDITA DI INTERESSE NEI

PHILOTHECA (Philotheca salsolifolia)


Philotheca permette di accettare il riconoscimento delle proprie imprese. Philotheca è utile per chi ha difficoltà ad accettare se stesso, non riuscendo ad accogliere i complimenti Ha un effetto sul sistema linfatico. KEY NOTE: ECCESSIVA GENEROSITA', RICONOSCIMENTI DA PARTE DEGLI ALTRI

DIFFICOLTA'

AD

ACCETTARE

I

PINK MULLA MULLA (Ptilotus exaltatus)

Pink Mulla Mulla è indicato per chi ha subito una ferita spirituale profonda e ancora irrisolta. A livello emozionale, Pink Mulla Mulla è indicato per coloro che tendono a “ricoprirsi di spine” nel tentativo di tenere le altre persone lontane. Pink Mulla Mulla è indicato a chi tende a proteggersi dalla possibilità di essere sfruttato. KEY NOTE: PRESENZA DI FERITE EMOZIONALI PROFONDE, PER PERSONE CAUTE, DIFFIDENTI, PERMALOSE PORTATE AD ALLONTANARE CHI LE CIRCONDA PER NON ESSERE ULTERIORMENTE FERITE RED GREVILLEA (Grevillea speciosa)

Red Grevillea è il rimedio per chi si sente dipendenti da qualcuno o qualcosa. Dà forza nell’allontanarsi da situazioni negative. Red Grevillea può essere appropriato in molte situazioni, ad esempio quando si sta svolgendo un lavoro che non si ama, ma che non si ha il coraggio di lasciare.


Queste persone sanno di cosa hanno bisogno, ma non sanno come cambiare la situazione in cui si trovano. Agisce bilanciando l’articolazione temporo-mandibolare ed ha una azione riequilibrante sulla valvola ileo-cecale. KEY NOTE: SENSAZIONE DI BLOCCO, ECCESSIVA CRITICHE, DIPENDENZA DAGLI ALTRI

SENSIBILITA'

ALLE

RED HELMET ORCHID (Corybas dilatatus)

Red Helmet aiuta i padri a relazionarsi con i figli, attenuando la stanchezza mentale dovuta a troppo lavoro, per potere così disporre di più attenzione nel rapporto. Ma non aiuta solo i padri, è utile anche con tutti quelli (bambini e adulti) che hanno problemi con l’autorità. Ovviamente Red Helmet Orchid non aiuta solo il padre a relazionarsi con il figlio, ma anche il figlio a stabilire un contatto con il padre. KEY NOTE: PROBLEMI IRRISOLTI CON IL PADRE, RIBELLIONE E PROBLEMI NEI CONFRONTI DELLE AUTORITA E DELLA LEGGE RED LILLY

Red Lily aiuta a bilanciare il piano spirituale e materiale rimettendoci in sintonia con il mondo terreno. Quindi va usato in quelle situazioni in cui si ha la testa fra le nuvole o si sogna ad occhi aperti. Quando si manca d’interesse per il presente e si vive in una dimensione fantastica. Red Lily produce la sensazione di essere con i piedi per terra e focalizzati nel presente. KEY NOTE: PERSONE VAGHE, INDECISE, PORTATE A SOGNARE AD OCCHI APERTI RED SUVA FRANGIPANI


Red Suva Frangipani è specifica per i momenti relazionali contraddistinti da grande difficoltà e intensa freddezza. E’ come se questo rimedio creasse un momento al di fuori di questa situazione di crisi. Sul piano fisico agisce calmando le zone in cui è facile somatizzare il disagio psicologico. Per estenzione, Red Suva può essere preso per la paura e la tristezza che si ha quando si perde chi si ama. KEY NOTE: IN CASO DI UNA RELAZIONE FREDDA O GIA' FINITA, QUANDO SI PERCEPISCONO I PRIMI SINTOMI, DELLE PENE E DEI TORMENTI D'AMORE ROUGH BLUEBELL

Rough Bluebell aiuta ad esprimere pienamente l’amore insito in se stesse e ad insegnare ad amare e a sfruttare le proprie potenzialità. Questa Essenza è anche indicata per coloro che manipolano gli altri, subdolamente o apertamente, mettendo se stessi e i propri desideri al primo posto, anche se questo può causare sofferenza e dolore a chi gli sta intorno. Questa Essenza è per chi assume un ruolo di martire nei rapporti, per chi ama controllare gli altri e per personalità egoistiche, che pretendono molto, ma che non sanno ricambiare. KEY NOTE: PER PERSONE CHE FERISCONO, MANIPOLANO, SFRUTTANO IL PROSSIMO SHE OAK

She Oak ha un effetto riequilibrante sulle ovaie Viene quindi utilizzata in tutte quelle situazioni, psichiche o fisiche, in cui è alterata tale funzione: fertilità, irregolarità del ciclo, menopausa. KEY NOTE:


SILVER PRINCESS

Silver Princess è utile quando siamo incerti sulla via da dare alla nostra vita: quando siamo ad un punto cruciale e non siamo sicuri di quale passo fare. Inoltre Silver Princess aiuta le persone a trovare nuove direzioni nel momento in cui la maggior parte degli obiettivi è stata conseguita. KEY NOTE: SENSAZIONE DI NON AVERE SCORAGGIAMENTO, PERDITA DELLA DIREZIONE

UNO

SCOPO

NELLA

VITA,

SLENDER RICE FLOWER

Slender Rice Flower aiuta a portare in un gruppo armonia e cooperazione e a vincere ideologie come il razzismo e rimediare alla scarsa disponibilità che può verificarsi all’interno di un’unione di qualsiasi genere, per permettere di vedere le diverse sfaccettature di una questione o di una situazione. A livello fisico aiuta l’energia scorrere in quei punti in cui si è verificato un taglio. Inoltre nella cicatrice sono anche conservate le emozioni dell’evento che l’ha accompagnata, che possono essere neutralizzate grazie ad un trattamento con Slender Rice Flower. KEY NOTE: INTOLLERANZA RAZIALE, MENTALITA' RISTRETTA SOUTHERN CROSS

Southern Cross lavora sul risentimento e sull’autocommiserazione. E’ utile quando si pensa che la vita sia stata molto cattiva, che il destino non sia stato favorevole.


In queste situazioni si pensa che lo sforzo per vivere sia poco o per nulla utile. Questa sensazione di essere schiacciati e raggirati dalla vita porta al vittimismo ed ad un sentimento di rassegnazione. KEY NOTE: VITTIMISMO, RISENTIMENTO SPINIFEX

Spinifex ha un’azione “antibiotica-disinfettante”: parassiti, infezioni fungine, micro-organismi e scarti del metabolismo. Può essere usato topicamente su tutte le affezioni della pelle (acne, eczema, herpes e psoriasi) o per disinfettare tagli e ferite. KEY NOTE: SENSAZIONE DI ESSERE VITTIMA DI MALATTIE STURT DESERT PEA

Sturt Desert Pea risana le ferite psichiche profonde. Sturt Desert Pea fa riaffiorare e ci permette quindi di affrontare ricordi tristi, vecchie ferite e dispiaceri. Sul piano fisico agisce sui polmoni. KEY NOTE: TRAUMI PROFONDI, TRISTEZZA E SOFFERENZA

STURT DESERT ROSE

Sturt Desert Rose ci aiuta a seguire le nostre convinzioni fornendoci la forza necessaria per essere onesti con se stessi. Sturt Desert Rose è il rimedio per l’autostima e per il senso di colpa, che può


assumere la forma di rimpianto KEY NOTE: SENSO DI COLPA ED AMAREZZA PER AZIONI COMPIUTE NEL PASSATO, PER PERSONE PARTICOLARMENTE INFLUENZABILI SUNDEW

Sundew viene usato quando non si ha chiaro il punto focale di una situazione. CI aiuta ad essere meno vaghi, indecisi ed a porre maggior attenzione ai dettagli. E’ un ottimo rimedio per chi ha idee chiare su quello che si dovrebbe fare, ma che ha difficoltà a determinare i dettagli Per estensione Sundew è utile per le persone che sono soggette a svenimenti o a perdita temporanea della coscienza Sundew, Bush Fuchsia, Bush Iris e Isopogon assunti in combinazione aiuteranno non solo a sognare più spesso, ma anche a ricordare i sogni. KEY NOTE: CONTRO L'INDECISIONE, LA TENDENZA MANCANZA DI ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE

A

RINVIARE,

LA

SUNSHINE WATTLE

Sunshine Wattle ci fa godere della bellezza del presente, donandoci fiducia per il futuro. E’ il rimedio per coloro che hanno avuto difficoltà nel passato e che portano le proprie esperienze negative dal passato al presente. Sunshine Wattle è un ottimo rimedio quando la vita è temporaneamente difficoltosa, quando niente di buono sembra succedere o quando la vita sembra essere una grande battaglia. KEY NOTE: SENSAZIONE DI DOVER SEMPRE LOTTARE

SYDNEY ROSE


La caratteristica di Sydney Rose è quella di aiutare a realizzare che, ad un livello spirituale profondo non c’è separazione tra tutti gli esseri umani. KEY NOTE: SENSAZIONE DI SICUREZZA E DI PACE

TALL MULLA MULLA

Tall Mulla Mulla è per chi è solito prendere qualunque direzione per conquistare un senso di pace. Si tratta di una personalità piuttosto labile, disposta a sostenere ciò che gli altri vogliono sentirsi dire per paura dei conflitti. Per tale paura amano stare soli. A livello fisico questo rimedio è specifico per i problemi di circolazione e i problemi respiratori. Questa Essenza aiuterà quindi a riossigenare i tessuti e le cellule di tutto il corpo. KEY NOTE: PAURA DI USCIRE E DI INTERAGIRE CON GLI ALTRI, RIFIUTO DI MESCOLARSI CON PIU' PERSONE TALL YELLOW TOP

Tall Yellow Top è specifico per vissuti di isolamento e solitudine. Questa Essenza è indicata nell’alienazione, caratterizzata da una mancanza di connessione o di senso di appartenenza. E’ inoltre indicato per la mancanza d’amore, in quanto aiuta a riconnettere la sfera cognitiva a quella emozionale. Tall Yellow Top è indicato in tutti i casi in cui vi è un senso di non appartenenza o di rifiuto da parte degli altri e nei casi in cui vi è una mancanza del senso di “casa”. KEY NOTE: ALIENAZIONE, SOLITUDUNE, ISOLAMENTO


TURKEY BUSH

Turkey Bush è il rimedio per la creatività. Sbocca l’energia creativa, aiuta a superare le limitazioni e a prendere contatto con l’ispirazione creativa. Questa forza creativa può essere un potentissimo strumento per usufruire di una forza guaritrice in molte situazioni. KEY NOTE: BLOCCO CREATIVO PER PERDITA DI FIDUCIA NELLE PROPRIE CAPACITA' WARATAH (Talopea Speciosissima)

Waratah aiuta ad avere coraggio. Va utilizzato nei casi di disperazione profonda in quanto permette di ritrovare la fiducia ed il coraggio per andare avanti. Waratah può anche essere utilizzato per evitare il rigetto in caso di trapianto d’organo. KEY NOTE: PROFONDA DISPERAZIONE INCAPACITA' A REAGIRE ALLE CRISI

CON

PERDITA

SPERANZA

ED

WEDDING BUSH

Questa Essenza è per le persone che hanno difficoltà ad impegnarsi nelle relazioni con gli altri, nell’impiego lavorativo, nella famiglia o anche nelle proprie mete o scopi. Wedding Bush serve per tenere in piedi una relazione. KEY NOTE: DIFFICOLTA' AD IMPEGNARSI NELLE RELAZIONI


WILD POTATO BUSH Wild Potato Bush è indicato per chi non si trova in armonia con il proprio corpo. Spesso, questi soggetti sentono il bisogno di andare al di là delle proprie limitazioni fisiche, come se il corpo li trattenesse e li opprimesse.

Questa Essenza è indirizzata alla frustrazione dovuta alle restrizioni. Wild Potato Bush è appropriato per i paraplegici e per quelli che sono oppressi o che sono afflitti da una malattia che limita il proprio fisico. Può essere utile nell’ultimo periodo della gravidanza, quando le condizioni fisiche limitano taluni movimenti o danno disagi, come cattiva digestione o frequente necessità di urinare. KEY NOTE: SENSAZIONE DI OPPRESIONE, DI IMPRIGGIONAMENTO IN UN CORPO CHE NON CI APPARTIENE PIU'

WISTERIA

Questo rimedio è rivolto soprattutto alle donne che prediligono ostentare un’immagine da macho, negando il proprio reale aspetto. Wisteria è per le donne che non si sentono a loro agio o che vivono con tensione la loro sessualità. Questa continua tensione le porta a non riuscire a godere dell’intimità. In molti casi, purtroppo, queste sensazioni sono direttamente attribuibili a precedenti abusi sessuali o violenze. KEY NOTE: PER DONNE CHE NON SI SENTONO A PROPRIO AGIO CON LA PROPRIA SESSUALITA', DISAGIO PER LA PROPRIA FISICITA' YELLOW COWSLIP ORCHID


Yellow Cowslip è utile per chi indirizza le proprie energie soprattutto all’intelletto, bloccando i sentimenti. Un tale sbilanciamento porta ad essere eccessivamente critici tanto da apparire meschini e scettici. Sul piano fisico Yellow Cowslip Orchid bilancia la ghiandola pituitaria. KEY NOTE: PER PERSONE PORTATE A CRITICARE E A GIUDICARE


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