èitalia 58 – Il Primo Periodico dell'Italia nel Mondo

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www.italplanet.it

I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

MULTILINGUAL EDITION PARTNER EDITORIALE

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ISSUED IN

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Dal Mezzogiorno

segnali di

ottimismo Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno X - n. 58 - e 3,00

Signs of Optimism from the South of Italy

SPECIALE PAESE

IL MINISTRO CLAUDIO SCAJOLA:

Mediterraneo, spazio e risorsa vitale per il Made in Italy Mediterranean, a Vital Resource for Italian Products 9 SEZIONI PAESE

èItalia for USA

Appuntamenti:

èItalia for CANADA èItalia for RUSSIA èItalia for BRASILE èItalia for FRANCIA èItalia for GERMANIA èItalia for REGNO UNITO èItalia for INDIA èItalia for AUSTRALIA

Salerno, 24/28 Ottobre 2009

Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana




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SOMMARIO

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ANNO X - N. 58 - LUGLIO-AGOSTO 2009

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STORIA DI COPERTINA o zzogiorn Dal Me

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Dal Presidente Napolitano, una costante lezione su come sia possibile essere strettamente legato alla propria terra d’origine, e, allo stesso tempo, fiducioso nell’Europa unita e nel ruolo del nostro Paese a livello internazionale

n. 739 Milano

/1999 del 26/11

- ISSN

656 - Anno 1972-2

X - n. 58

Signs of Optimisme from thly of Ita South

Aut. Trib.

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PAESE SPECIALE

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anche on line su www.italplanet.it

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Salerno,Ottobre 2009 24/28

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XVIII CONVENTION MONDIALE DI ASSOCAMERESTERO A SALERNO

MSC, qualità Made in Italy

SOPHIA LOREN, Madrina da Oscar

SPECIALE MEDITERRANEO

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Editoriale Italia Bella Dal Quirinale Dalla Farnesina Eventi Italiani nel Mondo Triennale Borghi d’Italia Arte della Tavola Moda Mondo Motori Sport èItalia for Italy èItalia for USA èItalia for Canada èItalia for Russia èItalia for Brasile èItalia for Francia èItalia for Germania èItalia for Regno Unito èItalia for India èItalia for Australia

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di / by Giorgio Mulè La rubrica di Maria Grazia Cucinotta / The column by Maria Grazia Cucinotta Orgoglioso del “mio” Mezzogiorno / Proud of “my” southern Italy Per la ripresa più riforme e meno incentivi / More reforms and fewer incentives for the upturn èItalia in Mongolia con “Exploro ergo sum” / èItalia in Mongolia with “Exploro ergo sum” Eccellenze napoletane oltreoceano / Neapolitan excellence abroad Un autunno tra gioielli di carta e sedie-collage / Autumn between paper jewels and collage chairs Àlbori, bianco avamposto di paradiso / Àlbori, a White Outpost of Paradise Una “strada nuova” in tema di sicurezza alimentare / A “new way” on the subject of food safety Facciamo sistema in nome della moda italiana / Fashion is working for the recovery Orgogli italiani per il Salone di Francoforte / Italian pride at the Frankfurter Motor Show Lippi, Capello, Trapattoni / Lippi, Capello, Trapattoni Sinergie qualificate per un business di successo / Qualified synergies for successful business Portiamo il Made in Italy nel lontano Ovest / We have carried the Made in Italy in the far West Fare business guardando alle “nicchie culturali” / Doing business and looking at niche products La crisi e le sue ripercussioni sul mercato russo / Кризис и его влияние на российский рынок La missione Confindustria e Sistema Italia in Brasile/ A missão Confindustria e o Sistema Itália no Brasil Uscire dalla crisi: possibile, ma solo se uniti / Sortir de la crise, c’est possible mais seulement si nous sommes unis! I settori immuni dalla crisi / Gewinnstreben trotz Finanzkrise Borsa Italiana e LSE: un modello di partnership / Borsa Italiana and LSE: a partnership model India, la nuova frontiera dell’export italiano / India, the new frontier for Italian exports E.T. chiama, l’Australia risponde / E.T. calls and Australia answers

9 SEZIONI PAESE Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Londra, Los Angeles, Monaco, Mosca, Mumbai, Nizza, San Paolo, Sydney, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero. Coordinamento Editoriale CCIE Gaetano Fausto Esposito ASSOCAMERESTERO USA – UFFICIO DI CORRISPONDENZA

c/o la redazione di America Oggi Domenico Delli Carpini

èItalia for USA Camera di Commericio Italiana di Los Angeles Presidente: Phil Bartenetti Segretario Generale: Letizia Miccoli

èItalia for BRASILE Camera di Commercio Italiana di San Paolo Presidente: Edoardo Pollastri Segretario Generale: Francesco Paternò

èItalia for REGNO UNITO Camera di Commercio Italiana di Londra Presidente: Leonardo Simonelli Santi Segretario Generale: Helen Girgenti

èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana di Toronto Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina

èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Daniele Vaccarino Segretario Generale: Agostino Pesce

èItalia for INDIA Camera di Commercio Italiana di Mumbai Presidente: Narinder Nayar Segretario Generale: Sergio Sgambato

èItalia for RUSSIA Camera di Commercio Italo-Russa Presidente: Rosario Alessandrello Segretario Generale: Michele Brustia

èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana di Monaco Presidente: Annamaria Andretta Segretario Generale: Alessandro Marino

èItalia for AUSTRALIA Camera di Commercio Italiana di Sydney Presidente: Nick Di Girolamo Segretario Generale: Nicola Carè

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Tiratura media n. 200.000 copie - Diffusione media n. 196.000 copie - Bimestrale, 6 numeri all’anno. Distribuzione in edicola e in abbonamento.

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EDITORIALE

IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO

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Fondatore - Direttore Editoriale Domenico Calabria Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi Ă…

Condirettori Rosario Alessandrello Gaetano Lo Russo 5.)/.#!-%2%

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Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Dino Alias, Valerio Alias (Motori), Eunice Cappelletti, Giovanni Cocco, Pina Costa, Sandro Greco da Fonseca, Umberto Forte, Francesco Fusco, Silvana Genzone, Marco Mastella, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Piero Piccardi, Corine Potrich, Flavio Ramella, Giuseppe Rochira, Camilla Sala, Pietro Viola, Paul Wicks, Franco Zuccalà (Sport)

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Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Boris Biancheri, Mario Boselli, Giovanni Castellaneta, Pietro Celi, Piergiacomo Ferrari, Rosario Messina, Giorgio Mulè, Giuseppe Tripoli, Michele Valensise Art Director Marco Marino Grafica Deborah Bianchi Traduzioni Erica Giamello, Spike Bds Eleonora Biondi (èItalia for Canada) Stampa Comp-Editoriale Veneta

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ncora una sfida. E ancora l’occasione per fare il punto della situazione. La sfida è quella del 2010, l’anno della ripresa, come giĂ lo hanno battezzato in tanti. L’occasione è quella della Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. PerchĂŠ questo appuntamento ci dice chiaramente ed esattamente qual è lo stato di salute della nostra imprenditoria. E d’altronde soltanto chi è nella trincea del commercio, chi vive quotidianamente a stretto contatto con la realtĂ , ci può dire in che direzione stiamo andando. I segnali sono tutti positivi. A un anno dal fallimento di Lehman Brothers, la finanza è tornata a galoppare. La Borsa, che soffre per prima in caso di crisi ma è anche la prima a decretare che il declino è finito, ha ricominciato a recuperare ed è sula buona strada per superare il livello pre-crack. La strada è lunga, certo. Ma l’ottimismo, da questo autunno alla primavera del prossimo anno, è d’obbligo. PerchĂŠ non si tratta di un ottimismo di maniera, in quanto accompagnato da precisi e concordanti dati provenienti dalle istituzione piĂš diverse da una parte all’altra del pianeta. Le Camere di Commercio sparse in tutto il mondo ci dicono che non solo la voglia di ripresa c’è, ma che, seppur senza entusiasmi, è il momento di tornare a credere. In veritĂ i nostri imprenditori non hanno mai smesso di farlo. Non solo resistendo all’ondata di crisi, ma reagendo nel migliore dei modi: investendo cioè sui propri prodotti, cercando allo stesso tempo occasioni per espandersi. Ăˆ la strada giusta, questa. Ăˆ la strada del rilancio.

Distribuzione Messaggerie Internazionali SpA Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. + 39 02.3664.2071 eitalia@italplanet.it PubblicitĂ Italplanet by Intl. Media Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. +39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it

EDITORIALE DI GIORGIO MULĂˆ

Guardiamo al 2010 con ottimismo

PARTNER EDITORIALE

MEDIA PARTNER

DIFFUSIONE Diffusa in 200.000 copie in Italia e all’estero a: Ministeri, Regioni, Province e Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour Operators, Ambasciate e Consolati, 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e loro soci, Uffici ENIT e ICE, aziende italiane leaders nel mondo. In edicola in Italia, negli USA e in Canada.

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Compilare e inviare a Fill in the form and send it to: èItalia – Via Foscolo, 4 – 20121 MILANO – ITALY – eitalia@italplanet.it – fax +39 02 7200.0223 SI! Mi abbono a èItalia: 2 ANNI (12 numeri, bimestrale) al prezzo di e 36,00 YES! I subscribe to èItalia: 2 YEARS (12 issues, bimonthly) at the price of e 36,00 Cognome e Nome Surname and Name Via Address

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LA RUBRICA DI MARIA GRAZIA CUCINOTTA, AMBASCIATRICE D’ITALIANITÀ

ITALIA BELLA

A Venezia ha vinto l’Italianità

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edizione di quest’anno del Festival di Venezia, a cui ho avuto l’onore di fare da madrina, era iniziata con grandi aspettative per il cinema italiano, soprattutto grazie ad un regista straordinario come Giuseppe Tornatore, che, con il suo “Baaria”, è stato ancora una volta in grado di rappresentare la nostra bella Sicilia in un modo positivo, lontano dai troppo spesso esibiti stereotipi. Alla fine, anche se queste aspettative sono state deluse, ritengo che l’Italianità abbia vinto lo stesso. Ha vinto in ogni caso “Baaria”, acclamatissimo e subito scelto per rappresentare il nostro Bel Paese al Festival del Cinema di Toronto. Hanno vinto due giovani attrici, una italianissima come Jasmine Trinca, che si è aggiudicata il Premio Mastroianni, e una italianizzata come Ksenia Rappoport, non a caso lanciata proprio da Tornatore con “La sconosciuta” e qui a Venezia in gara con “La doppia ora” del bravissimo esordiente Giuseppe Capotondi. Infine, la Coppa Volpi maschile, consegnata a Colin Firth, attore britannico ma dal cuore assolutamente italiano: è stato infatti nella nostra lingua che ha ringraziato per il riconoscimento, e ha espresso gratitudine anche nei confronti del nostro Paese, che, oltre ad una moglie bellissima e a due splendidi bambini, gli ha dato la cultura, la letteratura, il grande cinema, l’arte, la cucina. È vero, insomma, le statuette sono state poche, ma il nostro eccezionale patrimonio culturale ha fatto ancora una volta parlare di sé, e in termini assolutamente… da vincitore!

MARIA GRAZIA CUCINOTTA, AMBASSADOR OF ITALY IN THE WORLD

The Italian spirit won in Venice had the honor to be the patroness of the last Venice Film Festival, which started with great expectations for Italian cinema, especially thanks to the presence of an extraordinary filmmaker as Giuseppe Tornatore, who with his movie “Baaria” succeeded again in representing the beauty of Sicily in a positive way, without exploiting the typical stereotypes. Eventually, even if expectations were not reached, I think that the Italian spirit was the winner in any case. “Baaria” was an enormous success and was chosen to represent our country at the Toronto International Film Festival. Two young actresses won awards: Italian, Jasmine Trinca, won the Mastroianni Prize, while Russian, Ksenia Rappoport, who became famous in Italy thanks to Tornatore with the movie, “The Other Woman,” was awarded in Venice as Best Actress for her role in the movie “The Double Hour” by the great filmmaker Giuseppe Capotondi. Finally, the Volpi Cup for the Best Actor was won by Colin Firth, a British actor with an Italian heart: he held his speech in Italian expressing his special thanks to Italy, which gave him a beautiful wife and two wonderful children, as well as culture, literature, great cinema, art and cuisine. Actually, we gathered a few awards, but our extraordinary cultural heritage was once again the main protagonist... and the real winner!

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

A Milano la Conferenza Italia-America Latina e Caraibi L’integrazione latinoamericana sarà il tema centrale della IV edizione della Conferenza Nazionale Italia-America Latina e Caraibi, in programma a Milano il 2 e 3 dicembre prossimi, organizzata dal MAE in collaborazione con le istituzioni lombarde (Regione, Comune e Camera di Commercio), con la RIAL (Rete Italia-America Latina), con l’IILA (Istituto Italo-Latinoamericano) e con il CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale). I lavori saranno articolati in due Sessioni Plenarie istituzionali (quella di apertura, incentrata sul tema della cooperazione tra Italia ed America Latina, e quella di chiusura, sulle prospettive delle relazioni dell’Unione Europea con i Paesi latinoamericani e sul ruolo dell’America Latina nel nuovo scenario mondiale) ed in quattro Gruppi di Lavoro (PMI, infrastrutture ed energia, patrimonio culturale e ricerca, cooperazione transfrontaliera e ambiente). www.conferenzaitaliaamericalatina.org

IN MILAN THE ITALY-LATIN AMERICA AND CARIBBEAN CONFERENCE

The integration of Latin Americans will be the main topic of the 4th Italy-Latin America and Caribbean National Conference, which is taking place in Milan on December 2 and 3. The event is organized by MAE in collaboration with the Lombard institutions (Region, Commune and Chamber of Commerce), RIAL (Italy-Latin America network), IILA (Italian-Latin American Institute) and CeSPI (Center for International Political Studies). The meetings will be divided into two institutional plenary sessions (the opening session is dedicated to cooperation between Italy and Latin America, while the closing session is about possible relations between European Union and Latin American Countries and the role of Latin American in the new world scenery) as well as in four workshops (SMEs, infrastructure and energy, cultural heritage and research, across-the-border cooperation and environment). www.conferenzaitaliaamericalatina.org.

A Milano, i libri e gli autori italiani più amati nel mondo

La cucina, parte essenziale della cultura di un popolo Conoscono le “debolezze” di presidenti e primi ministri, di sovrani e principi, degli uomini e delle donne più potenti del mondo. Ma esclusivamente... a tavola! Stiamo parlando del Club des Chef des Chefs, che raduna i cuochi dei Capi di Stato e di governo del mondo, accolti lo scorso 21 luglio in Quirinale dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel corso dell’incontro, il Presidente Napolitano ha tenuto a sottolineare l’importanza della tradizione gastronomica per la storia dei diversi Paesi, “un aspetto non trascurabile delle peculiarità nazionali che noi vogliamo siano conservate anche nell’epoca della globalizzazione”. Il Capo dello Stato si è poi detto contrario alla cucina internazionale, in quanto le tradizioni gastronomiche nazionali e regionali sono “parte essenziale della tradizione culturale, dell’identità culturale dei nostri paesi e dei nostri popoli, così diversi tra loro”.

CUISINE, AN ESSENTIAL ELEMENT OF THE CULTURE OF A POPULATION They know the “weaknesses” of presidents and prime ministers, kings and prices, of the most powerful women and men in the world. But only those related to... food! We are talking about the Club des Chefs des Chefs, which gathers the chefs of presidents and premiers of all over the world. The association visited the Quirinale on July 21. During this meeting President Giorgio Napolitano pointed out the importance of traditional gastronomy for the history of different Countries: “It is an aspect of national characteristics that should not be omitted if we want to preserve them in this period of globalization.” The President of the Italian Republic declared himself against international cuisine, since the Italian national and regional gastronomic traditions are “a basic element of our traditional culture and of the cultural identities of our towns and populations, which are so different.”

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Fino al prossimo 20 ottobre, la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano ospita la mostra “Copy in Italy. Autori italiani nel mondo dal 1945 a oggi”, promossa dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. La mostra mette in evidenza la diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo nella seconda metà del XX secolo, centrando l’attenzione sugli scrittori italiani più conosciuti e amati all’estero. Da Primo Levi a Umberto Eco, da Italo Calvino a Roberto Saviano, da Giovannino Guareschi ad Andrea Camilleri, da Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Gianni Rodari, l’Italia del secondo dopoguerra ha infatti esportato autori e opere che si sono impresse nella memoria collettiva e hanno contribuito a definire l’immagine dell’Italia all’estero. Grazie al lungo lavoro di ricerca, il visitatore può ammirare oltre 1500 copertine, 120 pannelli espositivi, 500 immagini, più di 180 volumi esposti, raccontati da oltre 20 autori.

IN MILAN, THE MOST BELOVED ITALIAN BOOKS AND AUTHORS Until next October, 20 the Braidense National Library of Milan will host the exhibition “Copy in Italy. Italian Authors throughout the world 1945-2009,” promoted by the Arnoldo and Alberto Mondadori Foundation. The exhibition shows the diffusion of the Italian language and culture in the world in the second half during the 20th Century, focusing on the attention of the most popular and beloved Italian writers abroad. From Primo Levi to Umberto Eco, from Italo Calvino to Roberto Saviano, from Giovannino Guareschi to Andrea Camilleri,

from Giuseppe Tomasi di Lampedusa to Gianni Rodari. Italy in the second post-war period exported authors and works which became part of a collective cultural heritage and contributed to shape the image of Italy abroad. Thanks to a large body of research, the visitor can admire over 1500 covers, 120 exhibition panels, 500 images and over 1800 books which are narrated by more than 20 authors.


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John Malkovich “scommette” su Prato

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John Malkovich sbarca a Prato, questa volta, però, in veste di stilista. Realizzerà infatti insieme a partner della cittadina toscana una nuova linea di abbigliamento “tecnobohoemian”, come la definisce lui stesso, il cui debutto è fissato per gennaio. La nuova linea di abbigliamento si chiamerà “Roqk” e, come ha spiegato lo stesso attore, “sarà pensata e prodotta a Prato”. Nella città tessile l’attore, regista e produttore cinematografico era già venuto a maggio, proprio per seguire il progetto che sta lanciando in collaborazione con lo stilista pratese Riccardo Rami. “Prato – ha affermato ancora – sta vivendo un momento non facile, ma la situazione sta cambiando. Gli imprenditori stanno investendo su nuove tecnologie e nuovi prodotti”. La ricetta per uscire dalla crisi? “Cercare di reagire, puntando sulla creatività”.

La NIAF “adotta” i giovani dell’Abruzzo

Grazie al NIAF/Abruzzo Adopt-A-Student Program, sono oltre 100 gli studenti dell’Università de L’Aquila che potranno proseguire il loro iter scolastico presso gli atenei degli Stati Uniti grazie a borse di studio complete. Come ha spiegato Arthur J. Furia, Consigliere Generale della NIAF e Vice Presidente per l’area del Sud-Est, “la nostra Fondazione prosegue nel suo obiettivo di raccogliere i fondi necessari per aiutare questi studenti meritevoli. Ventotto giovani stanno ora studiando presso diverse università americane, ma aspettiamo un nuovo gruppo per la primavera del 2010”. L’iniziativa fa seguito al viaggio compiuto a Roma e in Abruzzo lo scorso 29 aprile dal Presidente della NIAF, Joseph V. Del Raso, e dal Segretario Generale, John F. Calvelli, durante il quale avevano illustrato il progetto ai rappresentanti delle Istituzioni italiane e dell’Ambasciata americana in Italia, al fine di permettere agli studenti abruzzesi di proseguire i loro studi negli Stati Uniti.

NIAF “ADOPTS” STUDENTS FROM ABRUZZI JOHN MALKOVICH “BETS” ON PRATO John Malkovich arrives in Prato, this time as a fashion designer. He will create together with Tuscan partners a new “technobohemian” clothing collection, as he defined it, the debut is scheduled for January. The name of this new clothing collection is “Roqk,” as the actor said, “It will be developed and produced in Prato.” The actor, filmmaker and film producer had already visited the Tuscan town in the heart of the textile area in May in order to follow the project which he is launching in collaboration with the fashion designer from Prato, Riccardo Rami. “Prato – he said – is experiencing a difficult period, but things are changing. Entrepreneurs are investing in new technologies and new products.” What is the secret to get out of the crisis? “We should try to react, betting on creativity.”

Thanks to the NIAF/Abruzzo Adopt-A-Student Program over 100 students from the University of L’Aquila will be able to pursue their course of studies at universities in the United States with full scholarships. As Arthur J. Furia, Councillor General of NIAF and Vice President for the South-East area, said, “Our foundation continues to pursue its aim of gathering the necessary funds to help these deserving students. Twenty-eight students are already studying at different American universities, and we are waiting for another group by spring 2010.” This initiative followed a visit paid by NIAF President Joseph V. Del Raso and Secretary General John F. Calvelli to Rome and to Abruzzi, during which they explained the project to representatives of Italian institutions and the American Embassy in Italy, in order to enable the students from Abruzzi to continue their studies in the United States.

La Triennale di Milano apre a Incheon Lo scorso 15 settembre, alla presenza delle massime autorità della Repubblica Italiana e della Repubblica della Corea del Sud, è stata inaugurata Triennale Incheon, nuova sede della Triennale di Milano. L’edificio, progettato da Atelier Mendini e Archiban, occupa un’area di 6.000 mq, destinata ad ospitare la prima

interpretazione del Triennale Design Museum, uno spazio per mostre temporanee, un bookstore, un caffè e un ristorante. La realizzazione di Triennale Incheon si colloca nell’ambito di Milano Design City, vasto progetto di cui sono protagonisti prestigiosi istituti culturali milanesi.

“Credo che in città-mondo, come Incheon, Shanghai, New York – ha commentato Davide Rampello, Presidente della Triennale di Milano – sia necessario rappresentare l’Italia attraverso un luogo destinato alla promozione e alla valorizzazione di arte, architettura, design e moda, ma anche del mondo dell’impresa e del turismo. Sono convinto che la Triennale di Milano, con Triennale Incheon, diventerà un modello da seguire e un punto di riferimento”.

THE TRIENNALE OF MILAN OPENS IN INCHEON On September 15, before representatives of the most important Italian and South Korean institutions, the Triennale Incheon, the new seat of the Triennale of Milan, was opened. The building was headed by Atelier Mendini and Archiban. It has a surface of 6,000 square meters which will house the first interpretation of the Triennale Design Museum, a venue for temporary exhibition, a bookstore, a coffee bar and a restaurant. The building of Triennale Incheon belongs to the ambitious project of Milano Design City, which focuses on prestigious cultural institutes of Milan. “I think that in cosmopolitan cities such as Incheon, Shanghai and New York, it is necessary to represent Italy through a space destined to the promotion and enhancement of art, architecture, design and fashion, as well as enterprises and tourism. I believe that the Triennale of Milan will become a model and a point of reference with Triennale Incheon,” said Davide Rampello, President of the Triennale of Milan.

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DAL QUIRINALE

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IN LINEA CON IL SUO PREDECESSORE CARLO AZEGLIO CIAMPI

Proud of “my” southern Italy

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here’s a subtle but luminous thread of ideals which unites the presidency of Carlo Azeglio Ciampi, brilliantly carried out up to three and a half years ago, started by Giorgio Napolitano, the current President of the Republic. “I’m proud of being someone from Livorno in in Livorno, Italian in Italy and European in Europe,” Mr Ciampi often repeated. And Mr Napolitano has understood how to nourish and unite two passions, two specializations, in his long and prestigious political career – that for “his” southern Italy, with the unresolved question of the endemic social-economic backwardness which afflicts it, and international politics. “I will never be the president of just the majority that elected me; I’ll have attention and respect for all of you, for all the ideal and political positions that you express; I’ll put all my energy into the general interest to be able to count on the trust of the representatives of the people and Italians without distinction,” said Mr Napolitano in his speech of installation as President of the Italian Republic on May 15, 2006. And what he’s done what he said, sometimes upsetting those on opposite sides who hoped for “favorable” treatment of one kind or another, receiving instead only balance, impartiality and a very high institutional sense from him. In the 1980s, as member of the Overseas Affairs Commission of the Chamber of Deputies and, up to 1996, of the Italian delegation at the North Atlantic Assembly, he expressed his competence and passion for international politics at a very high level. He was President of the Italian Council of the European Movement from 1995. In 1988, he faced the problems emerging in the years of the thaw between the East and West with the Reagan presidency in the USA and the Gorbachev leadership in the USSR in his book “Oltre i vecchi confini” (Beyond Old Borders). The conferences held in the United States after the fall of the Berlin Wall and the Communist regimes in central and eastern Europe are collected in the book “Europa e America dopo l’89” (Europe and America after 1989) from 1992. Lastly, in 2002, he published “Europa Politica” (Political Europe) in the midst of his engagement as President of the Constitutional Affairs Commission of the European Parliament.

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© Foto Oliverio

IN LINE WITH HIS PREDECESSOR CARLO AZEGLIO CIAMPI

Orgoglioso del “mio” Mezzogiorno DAL PRESIDENTE NAPOLITANO, UNA COSTANTE LEZIONE SU COME SIA POSSIBILE ESSERE STRETTAMENTE LEGATO ALLA PROPRIA TERRA D’ORIGINE, E, ALLO STESSO TEMPO, FIDUCIOSO NELL’EUROPA UNITA E NEL RUOLO DEL NOSTRO PAESE A LIVELLO INTERNAZIONALE di Domenico Calabria

C’

è un sottile ma luminoso filo ideale che unisce il settennato di Carlo Azeglio Ciampi, così brillantemente svoltosi fino a tre anni e mezzo fa, con quello iniziato allora dell’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Io sono orgoglioso di essere livornese a Livorno, Italiano in Italia, europeo in Europa”, soleva ripetere Ciampi. E Napolitano, nella sua lunga e prestigiosa carriera politica, ha saputo costantemente alimentare e coniugare due passioni, due specializzazioni: quella per il “suo” Mezzogiorno, con l’irrisolta questione dell’arretratezza socio-economica endemica che lo affligge, e quella per la politica internazionale. “Non sarò in alcun momento il Presidente solo della maggioranza che mi ha eletto; avrò attenzione e rispetto per tutti voi, per tutte le posizioni ideali e politiche che esprimete; dedicherò senza risparmio le mie energie all’interesse generale per poter contare sulla fiducia dei rappresentanti del popolo e dei cittadini italiani senza distinzione di parte”, disse Napolitano nel discorso di insediamento come Presidente della Repubblica Italiana, il 15 maggio 2006. E quel che disse ha fatto, a volte scontentando chi, dalle opposte fazioni, auspicava trattamenti “di favore” dell’un segno o dell’altro, ricevendo invece sempre e solo dal Colle equilibrio, imparzialità e altissimo senso istituzionale. Negli Anni Ottanta, come membro della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati e fino al ’96 della delegazione italiana all’Assemblea dell’Atlantico del Nord, ha espresso ad altissimo livello la sua competenza e la sua passione per la politica internazionale. Dal 1995 è stato Presidente del Consiglio Italiano del Movimento europeo. Nel 1988, il suo libro “Oltre i vecchi confini” ha affrontato le problematiche emerse negli anni del disgelo tra Est e Ovest, con la presidenza Reagan negli USA e la leadership di Gorbaciov nell’URSS. Nel libro “Europa e America dopo l’89”, del 1992, sono raccolte le conferenze tenute negli Stati Uniti dopo la caduta del muro di Berlino e dei regimi comunisti in Europa centrale e orientale. Infine, nel 2002, ha pubblicato il libro “Europa politica”, nel pieno del suo impegno come Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo.


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PITTSBURGH, 24-25 SETTEMBRE 2009 – VERTICE DEL G20

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l summit di Pittsburgh ha posto ai rappresentanti dei venti Paesi più industrializzati una sfida già in qualche modo delineatasi a Londra durante i lavori del G20 dei Ministri delle Finanze e dei banchieri centrali a inizio settembre: proprio ora che si manifestano i primi segni di miglioramento della situazione economica internazionale, l’impegno per costruire un percorso di crescita comune per le economie mondiali deve compiere un ulteriore scatto. Il futuro assetto economico-finanziario dovrà essere il risultato di un reale cambiamento, che non nasce solo dalla reazione verso quei banchieri e capitani della finanza internazionale ritenuti responsabili dell’attuale crisi dell’economia mondiale. L’impegno deve essere quello di costruire un modello di sviluppo che consenta una più effettiva partecipazione di tutte le economie, cercando di raccordarle con obiettivi possibili e condivisibili. I segnali emersi nel corso degli ultimi vertici internazionali sono però contraddittori: da un lato, unanime è il plauso per l’inversione di tendenza di alcuni indicatori, quali il ritrovato clima di fiducia delle imprese: le previsioni di incremento del Pil mondiale che, secondo il FMI, dovrebbe tornare a crescere nel 2010 intorno al 3%; dall’altro, i governi stentano a trovare un accordo sulle exit strategies da attuare per ridurre gradualmente gli stimoli fiscali una volta che la ripresa si sarà stabilizzata. Purtroppo, anche il principio del “chi rompe paga”, cioè che i top manager delle banche, principali responsabili della crisi, debbano contribuire a sostenere i costi delle misure necessarie per superarla, proposto dai governi francese, tedesco e italiano, non riesce ad andare oltre le mere affermazioni di principio. Per non parlare poi di provvedimenti come la limitazione del bonus per i finanzieri, oppure l’affermazione della responsabilità personale dei banchieri e la trasparenza delle loro retribuzioni. Ad ostacolare la definizione di nuove regole del gioco contribuiscono sia le reticenze di Paesi quali la Gran Bretagna, che non vuole adottare il pugno di ferro contro coloro che gestiscono la principale fonte di reddito nazionale, cioè la finanza; sia l’attitudine a vedere il bicchiere mezzo pieno espressa dall’amministrazione statunitense, secondo cui i 787 miliardi di dollari di incentivi pubblici all’economia hanno portato ad “un’espansione degli scambi commerciali, a un miglioramento e alla stabilizzazione dei mercati finanziari”, dimenticando quanto pesa, in termini di capacità di consumo e quindi di crescita dell’intera economia, un costante aumento della disoccupazione (+9,7% solo nel mese di agosto, il dato più elevato dal 1983). La ripresa va stimolata e non solo con gli incentivi, ma con le necessarie riforme strutturali, affinché lo sviluppo futuro sia eticamente ed economicamente sostenibile e i deficit pubblici siano riportati a livelli più contenuti. Il vertice di Pittsburgh sembra mettere ancora una volta in stand-by la definizione concreta delle nuove regole, e il rischio è che ciò faccia riemergere vecchi fantasmi che la crisi avrebbe dovuto mettere a tacere per sempre.

DALLA FARNESINA

Per la ripresa più riforme e meno incentivi SOLO ATTRAVERSO REGOLE CONCRETE E PRESTABILITE, SARÀ POSSIBILE CREARE UN TERRENO COMUNE PER LA CRESCITA FUTURA di Camilla Sala

PITTSBURGH, SEPTEMBER 24-25 2009, G20 SUMMIT

More reforms and fewer incentives for the upturn

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he Pittsburgh summit has given the representatives of the 20 most industrialized countries a challenge which was already outlined in a certain way in London during the work of the G20 of Finance Ministers and central bankers at the beginning of September. Now that there are the first signs of an improvement in the international economic situation, the commitment to building a path of common growth for world economies must take a further leap forward. The future economic-financial structure should be the result of a real change, which doesn’t arise just from the reaction to those bankers and captains of international finance held responsible for the current crisis in the world economy. The commitment must be that to construct a development model which allows a more effective participation by all the economies, trying to unite them with possible aims that can be shared. The signals coming out of the latest international summits are, however, contradictory. On one side, the praise for the inversion in the trend of some indicators, A common such as the renewed climate of trust in businesses and, the forecast for the inground for future crease in the world GDP which, according to the IMF, should start growing again at around 3% in 2010, is unanimous; on the other, governments find it difficult to growth can only reach an agreement on the exit strategies to implement to gradually reduce the be created tax stimuli once the upturn has stabilized. Unfortunately, the principle “You break through real, it, you buy it,” i.e., that the top managers of the banks, mainly responsible for the economic crisis, should contribute to supporting the costs of the measures necpre-set rules essary to overcome it, put forward by the French, German and Italian governments, isn’t able to go beyond the mere statements of principle. Not to mention the provisions such as the limitation of the bonus for financiers, or the statement of personal responsibility of bankers and the transparency of their salaries. The reticence of countries like Great Britain, which doesn’t want to adopt an iron fist against those managing the main sources of national income, i.e. finance, contribute to blocking the definition of new rules of play. Both the tendency of the American administration to see the glass half full, which claims that US$ 787 billion of public incentives for the economy have led to “an expansion commercial trade, and the improvement and stabilization of financial markets”, forgetting the weight of a steady increase in unemployment (+9.7% in August alone, the highest figure since 1983), in terms of consumer ability and hence growth in the whole economy. The upturn should be stimulated and not just with incentives, but with the necessary structural reforms so that future development is ethically and economically sustainable, and public deficits are returned to more contained levels. The Pittsburgh summit seems to put the real definition of the new rules on stand-by once more, and the risk is that will exhume old ghosts which the economic crisis should have laid to rest for ever.

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25-09-2009

EVENTI

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SI È CONCLUSO IL “MONGOLIA CHARITY RALLY” A CUI HA PARTECIPATO ANCHE IL TEAM MILANESE

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THE “MONGOLIA CHARITY RALLY” WITH THE PARTICIPATION OF THE TEAM FROM MILAN HAS ENDED

èItalia in Mongolia with “Exploro ergo sum” Our magazine arrived in Ulaan Baatar with Tommaso, Giovanni and Lorenzo. A long adventure that, as they say, “has been a pleasure to carry out”

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ver 14 thousand kilometers, through eleven countries for a 40-day journey. These are the figures given by the “Exploro Ergo Sum” team (www.exploroergosum.it), i.e. Tommaso Goisis, Giovanni Scolari and Lorenzo Fumarola, three young men from Milan who left in July to take part in the “Mongolia Charity Rally,” a charitable non-competitive rally culminating in Ulaan Baatar, the capital of Mongolia. “It has been a great and challenging adventure that let us experience strong emotions,” says Tommaso. “An intense journey, sometimes strenuous, in particular if we think about the long queues at the border check points, but it gave us the opportunity to see some unique landscapes. In particular, while traveling through Kazakhstan and Uzbekistan and into Mongolia, we were deeply struck by the differences between the big, modern cities, which resemble ours, and the countryside, marked by huge expanses of corn fields that seemed like a blast from the past.” An intense experience, especially when we consider that the three young men spent most nights in a tent. “This choice – as Tommaso explains – made our achievement even more exciting and emotional.” Obviously enough, this journey allowed the three young men to meet very different cultures and people, “with whom – Tommaso recognizes – it was often difficult to communicate.” But everything became easy when we were sitting in a tent, drinking goats’ milk together: words seemed useless and we understood each other in spite of the language and cultural differences,” Their long adventure was, as they say, “a joy to carry out.” Moreover in Ulaan Baatar, where they arrived on August 17, they were able to visit the emergency center of Save the Children, to whom they decided to assign the money they gathered during their enterprise. Our magazine èItalia went with them and, loyal to its mission of making Italy popular in the world, crossed most of Europe and Asia by their side, finally reaching the coveted destination. We, therefore, congratulate them and hope they will enjoy many other adventures like this one.

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èItalia in Mongolia con “Exploro ergo sum” LA NOSTRA RIVISTA HA RAGGIUNTO ULAAN BAATAR INSIEME A TOMMASO, GIOVANNI E LORENZO. UNA LUNGA AVVENTURA, CHE, AMMETTONO, “È STATA UNA GIOIA PORTARE A TERMINE”

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ltre 14mila chilometri attraverso undici Paesi, per quaranta giorni di viaggio. Questi alcuni dei “numeri” che hanno visto protagonista l’ “Exploro ergo sum” team (www.exploroergosum.it), ovvero Tommaso Goisis, Giovanni Scolari e Lorenzo Fumarola, i tre giovani milanesi partiti alla fine di luglio per prendere parte al “Mongolia Charity Rally”, rally non competitivo a scopo benefico, con meta finale Ulaan Baatar, capitale della Mongolia. di Flavio Ramella “È stata un’esperienza stupenda, impegnativa, che ci ha dato emozioni forti”, racconta Tommaso. “Un viaggio intenso, a volte stancante, soprattutto se ripensiamo alle lunghe attese ai passaggi di frontiera. Ma che ci ha permesso di vedere paesaggi indescrivibili. In particolare, attraversando Paesi come il Kazakhstan, l’Uzbekistan, e poi arrivando in Mongolia, siamo rimasti profondamente colpiti dalle differenze tra le grandi città, moderne e molto simili alle nostre, e le campagne, contraddistinte da enormi distese di grano, e dove sembra di fare un tuffo nel passato”. Un’esperienza intensa, resa ancora più forte dal fatto che i tre giovani hanno trascorso la maggior parte delle nottate del loro viaggio in tenda. “Una scelta – come spiega ancora Tommaso – che ha reso questa nostra impresa ancora più emozionante e ricca di sensazioni, in quanto ci ha permesso di vivere più intensamente il rapporto con la natura di quei luoghi”. Come è naturale, questo viaggio ha permesso ai tre giovani di venire a contatto con culture e genti molto diverse, “con le quali – ammette Tommaso – era spesso difficile comunicare. Ma tutto diventava semplice quando ci si trovava seduti dentro una tenda, a bere insieme latte di capra: le parole sembravano non servire, e ci si capiva comunque, nonostante la lingua e le differenze culturali”. La loro è stata una lunga avventura, che, ammettono, “è stata una gioia portare a termine”. Tanto più che a Ulaan Baatar, che hanno raggiunto lo scorso 17 agosto, hanno potuto anche visitare la casa di accoglienza gestita da Save the Children a cui hanno deciso di destinare i soldi raccolti grazie a questa loro impresa. Ricordiamo che, ad accompagnarli, c’era anche la nostra rivista, èItalia, che, fedele alla sua missione di portare l’Italia nel mondo, ha attraversato al loro fianco gran parte dell’Europa e dell’Asia, fino all’agognata meta. Non possiamo quindi che rivolgere loro i nostri complimenti, e l’augurio che questa non sia altro che una delle tante avventure che li vedrà protagonisti!


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25-09-2009

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AD OTTOBRE, APRIRÀ LA TAVOLA ROTONDA SULL’INNOVAZIONE ORGANIZZATA A FIRENZE

IMPRENDITRICE DI SUCCESSO, MOGLIE E MADRE, IMPEGNATA NELLA VITA CULTURALE DELLA SUA FIRENZE, È ORA SOCIA ONORARIA DEL NOSTRO NETWORK di Patrizia Angelini, Presidente di IWW

IWW

Al Festival della Creatività con Elisabetta Fabri

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arà Elisabetta Fabri, imprenditrice di primo piano del Made in Italy nel settore alberghiero, ad aprire la tavola rotonda sull’innovazione organizzata da IWW-Italian Women in the World, nell’ambito del Festival della Creatività, in programma dal 15 al 19 ottobre a Firenze. Ora socia onoraria di Italian Women in the World, Elisabetta Fabri è da diversi anni alla guida del primo gruppo italiano alberghiero, Starhotels, creato da suo padre, Ferruccio Fabri, nel 1980. Proprio da suo padre, Elisabetta ha ereditato una grande passione ed un forte senso di responsabilità, in un settore dove, tuttavia, l’Italia fa fatica ad imporsi sul panorama internazionale. L’avventura inizia a Firenze con la prima struttura: Tuscany, in onore alla Toscana. Poi, anno dopo anno, il successo. E oggi Starhotels conta 22 alberghi nel cuore delle più grandi città: 20 in Italia, uno a Parigi e uno a New York. Proprio alla sua determinazione, si deve il successo americano: fu infatti Elisabetta a decidere, nel 1992, di acquistare un albergo a Manhattan, The Michelangelo: 179 camere e 28 appartamenti, che esportano l’italianità nel cuore della Grande Mela. Un anno fa, inoltre, l’apertura del ristorante “Insieme”, indicato come uno dei 100 migliori ristoranti al mondo. Le acquisizioni di immobili, il franchising ed il management contract sono diventati una prassi nella politica aziendale. E in un momento di crisi dove altri operatori impongono una “strategia di marketing aggressiva”, la solidità della catena alberghiera “firmata” Fabri continua a distinguersi, con una particolare attenzione ai costi di gestione, alla cura italiana nella ristorazione e nell’arredamento, all’innovazione e all’ecosostenibilità. L’interior design di ogni albergo è diverso perché rispecchia lo spirito della città. Tra questi, da segnalare il caso del prestigioso Grand Hotel di Trieste, che ha di recente ospitato il Meeting dei Ministri degli Esteri del G8. Sposata e madre di due gemelli, nella sua città natale, Firenze, Elisabetta Fabri è inoltre attiva nel promuovere e supportare le arti e la musica, è socia dell’associazione “Amici degli Uffizi” che sostiene l’acquisizione, il restauro e la promozione del patrimonio artistico della Galleria, ed è una sostenitrice dell’Ente Maggio Musicale Fiorentino, uno dei più importanti enti musicali d’Europa. Info: IWW press@italianwomenworld.com - www.italianwomenworld.com

IN OCTOBER A ROUND TABLE CONFERENCE ON INNOVATION ORGANIZED BY ITALIAN WOMEN IN THE WORLD.

At the Festival della Creatività with Elisabetta Fabri

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lisabetta Fabri, top entrepreneur in the Italian hotel industry sector, will open the round table conference on innovation organized by the IWW-Italian Women in the World during the Festival della Creatività, which takes place in October, from the 15th to the 19th, in Florence. As an honorary member of Italian Women in the World, Elisabetta Fabri has, for several years, been leading the most important Italian hotel industry group, Starhotels, founded by her father Ferruccio Fabri in 1980. From her father she inherited a great passion and a strong sense of responsibility, working in a field which has been problematic for Italy in attaining successful results on an international level. Her career started in Florence with her first hotel, Tuscany, dedicated to her region. Year after year, her success grew and grew. Nowadays, Starhotels has 22 hotels in the heart of the largest cities: 20 in Italy, one in Paris and one in New York. Her American success is a result of her tenacity: it was Elisabetta who decided in 1992 to purchase a hotel in Manhattan, The Michelangelo: 179 rooms and 28 apartments, which exports the Italian spirit to the very center of the Big Apple. Last year the restaurant “Insieme” was opened: it is listed as one of 100 best restaurants in the

Successful entrepreneur, wife and mother of twins, she plays an active role in the cultural life of her city, Florence, and has become honorary member of our network

Patrizia Angelini con Elisabetta Fabri

world. Purchase of real estate, franchising and management contracts has become the normal procedure for many of the company’s policies. In this critical moment, while other operators have adopted an “aggressive marketing strategy”, the soundness of the Fabri hotel chain still stands out for its particular attention to management costs and to the very Italian care for details in catering, furnishings, innovation and environmental sustainability. Each hotel has a different interior design, since it mirrors the spirit of its city. It is worth mentioning the fact that the prestigious Grand Hotel in Trieste has recently hosted the G8 Meeting of the Ministries of Foreign Affairs. She is married and has twins, furthermore Elisabetta Fabri plays a very active role in her native city, Florence, especially in promoting arts and music: she is a member of the association “Amici degli Uffizi,” which supports the purchase, restoration and promotion of the artistic heritage of the Galleria degli Uffizi, and she also supports the Ente Maggio Musicale of Florence, one of the most important organizations in the field of music in Europe. Info IWW: info@italianwomenworld.com www.italianwomenworld.com

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28-09-2009

ITALIANI NEL MONDO

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UNA RICERCA ITALIANA NEGLI USA: UNA PROTEINA POTREBBE COMBATTERE IL TUMORE AL CERVELLO E

MALA

Eccellenze napoletane o “I

cervelli in fuga” – ormai è cosa nota – rappresentano un fenomeno purtroppo crescente nel nostro Paese. È un problema di cui si parla in molte occasioni, proponendo soluzioni diverse, più o meno plausibili. Ma l’argomento rientra a pieno titolo nelle cronache quando proprio a dei “cervelli italiani in fuga” si devono scoperte che potrebbero significativamente cambiare la nostra vita, fornendo un contributo importante alla ricerca. IL CASO: ANTONIO IAVARONE E ANNA LASORELLA. Tra le tante storie di “cervelli fug-

giti”, il più recente – e importante, in termini di possibili conseguenze nel mondo della medicina – è quello di Antonio Iavarone e Anna Lasorella, due ricercatori napoletani che, dieci anni fa, hanno deciso di abbandonare, seppur a malincuore, l’Italia, per crearsi una nuova vita e una nuova carriera negli Stati Uniti. Presso la divisione di Oncologia pediatrica dell’Università Cattolica di Roma, dove entrambi lavoravano, si sono infatti scontrati con episodi di nepotismo che hanno messo a repentaglio la loro autonomia scientifica e professionale. Da qui, la decisione di partire. E, al di là dell’oceano, chi veramente vale va avanti, come dimostra la loro storia: prima il trasferimento presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York, dove hanno proseguito le loro ricerche; poi, i successi professionali, il riconoscimento, le pubblicazioni su riviste scientifiche di primo piano, il trasferimento presso il Columbia University Medical Centre, ancora studio e ricerche, fino all’importante scoperta riportata sulle pagine del prestigioso settimanale Nature, e che si è tra l’altro guadagnata la copertina della rivista Developmental Cell. I due ricercatori, compagni nella vita (sono marito e moglie) così come nella professione, hanno infatti scoperto che una proteina responsabile della crescita del cancro svolge anche un sorprendente ruolo nel ripristinare la capacità dei neuroni di rigenerarsi: una scoperta fondamentale, che potrebbe aprire nuove vie alla cura dei danni al midollo spinale o a malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer. Secondo la loro ricerca, infatti, la proteina detta Id, responsabile della crescita dei tumori, avrebbe una “doppia faccia”, in quanto sembra che sia anche in grado di ristabilire la capacità dei neuroni di rigenerarsi dopo un danno alla spina dorsale o in presenza di patologie neurologiche. “La nostra scoperta – spiega infatti Iavarone, professore associato di Neurologia all’Istituto di Genetica oncologica della Columbia e ricercatore capo – suggerisce che lo stesso processo che la proteina Id utilizza per far proliferare il cancro, potrebbe potenzialmente essere utilizzato per rimettere in moto gli assoni che sono stati danneggiati del cervello e della spina dorsale”. La loro ricerca ha inoltre evidenziato che un enzima presente nelle normali cellule – chiamato APC – di solito distrugge le proteine Id subito dopo che sono state prodotte, mentre le cellule tumorali mostrano un livello molto elevato di proteine Id. “Ciò – ha spiegato ancora Iavarone – suggerisce che, reintroducendo l’enzima APC nelle cellule cancerose, si potrebbe eliminare la

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QUESTA VOLTA NON PARLIAMO DI BUSINESS ED EVENTI CULTURALI, BENSÌ DI “CERVELLI”: IL CASO DI DUE RICERCATORI NAPOLETANI, CHE IN AMERICA HANNO POTUTO APPROFONDIRE I LORO STUDI, FINO A RAGGIUNGERE RISULTATI CHE POTREBBERO CAMBIARE LA STORIA DELLA MEDICINA di Gaetano Lo Russo proteine Id e arrestare la crescita delle cellule tumorali, e quindi la progressione della malattia”. ECCO PERCHÉ I CERVELLI FUGGONO (E NON RITORNANO). Come accennato, Antonio

Iavarone e Anna Lasorella sono solo un caso fra i tanti. La “fuga dei cervelli” – in inglese brain drain – è infatti ormai un fenomeno comune, che non riguarda però solo l’Italia. L’espressione è stata infatti formulata nel 1963 dalla Royal Society per riferirsi all’esodo di scienziati e ricercatori britannici verso gli Stati Uniti. I motivi sono i più diversi: le scarse risorse disponibili per le attività di ricerca; le migliori condizioni economiche offerte; le prospettive di un più rapido sviluppo di carriera; la possibilità di svolgere attività di ricerca non coltivate in patria; il maggiore riconoscimento del proprio ruolo. In realtà, in molti Paesi, più che di “brain drain”, si parla oggi di “brain exchange”, ovvero di un “interscambio di menti”: in sostanza, ogni Paese esporta determinate competenze ma Antonio ne importa altre che fanno Iavarone sì che, in qualche modo, lo scambio sia paritario. Se però in Paesi come gli USA per ogni emigrato entrano circa 20 immigrati qualificati, e nel Regno Unito questo rapporto è quasi di parità, l’Italia rientra tra i Paesi a saldo negativo: per ogni cervello che entra, ne esce circa uno e mezzo. Il problema – come mette in luce il “Rapporto Italiani nel Mondo 2008” promosso dalla Fondazione Migrantes – è che, con il trascorrere del tempo, l’ipotesi di un rientro diventa sempre meno una possibilità: a 5 anni dalla laurea, sono infatti 52 su 100 i laureati occupati all’estero che considerano molto improbabile il loro ritorno. Anche in questo caso, i motivi sono purtroppo noti: l’eccessiva burocratizzazione della ricerca, le carenza di tecnologie e laboratori, la chiusura del mondo universitario e la conseguente assenza di posti adeguati, e, non ultimi, motivi personali e familiari.


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25-09-2009

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MALATTIE COME IL MORBO DI ALZHEIMER

e oltreoceano La copertina del numero di Developmental Cell dedicato alla ricerca di Iavarone e Lasorella

ITALIAN RESEARCH IN THE USA - A PROTEIN COULD BEAT BRAIN TUMORS AND ILLNESSES LIKE ALZHEIMER’S DISEASE

Neapolitan excellence abroad

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he “brain drain” is now well-known and is, unfortunately, a growing phenomenon in Italy. It’s a problem which has often been discussed, with different, more or less plausible, solutions. Generally, the subject enters the news when Italian brains are responsible for discoveries which could significantly change our lives, making important contributions to research. CASE HISTORY: ANTONIO IAVARONE AND ANNA LASORELLA. Among the many stories of “brains” which have been “drained” the most recent – and important, in terms of possible consequences in the world of medicine – is that of Antonio Iavarone and Anna Lasorella. These two researchers from Naples reluctantly decided to leave Italy 10 years ago to create a new life and career in the United States. They had run up against episodes of nepotism in the Paediatric Oncology division of the Catholic University of Rome, where they both worked which had a negative effect on their scientific and professional independence. As a result, they decided to leave. In America, they were able to show their true worth, as their story shows. They first went to the Albert Einstein College of Medicine of New York, where they continued their research; then the professional successes, recognition, publications in leading scientific journals, the move to the Columbia University Medical Center, more studies and research, and then the important discovery reported in the pages of the prestigious weekly Nature which, among other things, earned the cover of the journal Developmental Cell. The two researchers, partners in life and at work, then discovered that a protein responsible for the growth of the tumor also has a surprising role in restoring the ability of neurons to regenerate – a fundamental discovery which could open new paths to the cure of damage to the spinal chord or neurological illnesses such as Alzheimer’s disease. According to their research, the protein known as ID, responsible for the growth of tumours, could be “two-faced” as it seems that it is also able to re-establish the ability of neurons to regenerate after damage to the spinal chord or when there are neuAnna Lasorella rological pathologies. Dr. Iavarone, associate professor of Neurology at the Institute of Oncological Genetics of Columbia and head of research said, “Our discovery suggests that the same process that the protein ID uses to make the cancer proliferate could potentially be used to restart the axis cylinders damaged in the brain and the spinal chord.” Their research has also highlighted that an enzyme, called APC, in normal cells usually destroys ID proteins immediately after they’ve been produced, while tumor cells show a very high level of ID proteins. “This suggests that, by reintroducing the APC enzyme to cancerous cells, the ID protein could be eliminated and the growth of tumor cells arrested and, therefore, the progression of the disease,” continued Dr Iavarone. WHY BRAINS DRAIN (AND DON’T RETURN). As indicated, Antonio Iavarone and Anna Lasorella are just one of many cases. The “brain drain” is a common phenomenon which doesn’t just concern Italy. The expression was formulated by the Royal Society in 1963 to refer to the exodus of British scientists and researchers to the United States. There are many reasons – the scarce resources available for research, the better economic conditions offered the prospects of faster career development, the opportunity to carry out research work not cultivated in the native country and greater recognition of one’s role. In reality, rather than “brain drain,” people now speak of “brain exchange” in many countries today. Every country exports certain competences and imports others which ensure that, in some way, the exchange is equal. However, if about 20 qualified immigrants enter for every emigrant in countries like the USA, and this ratio is almost equal in the United Kingdom, Italy is among the countries with a negative balance – about one and a half brains leave for every one that arrives. The problem, as highlighted by the “Rapporto Italiani nel Mondo 2008” (Italians in the World Report 2008) promoted by the Fondazione Migrantes, is that, as time passes, the hypothesis of a return becomes less and less likely. Five years from the degree, 52% of the graduates working abroad consider their return most unlikely. The reasons are also well-known in this case – the excessive bureaucratization of research, the lack of technologies and laboratories, the closure of the university world and the resulting absence of adequate posts and, by no means last, personal and family reasons.

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25-09-2009

RIFLETTORI SULLE DONNE

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L’ATTRICE È STATA CHIAMATA AD INAUGURARE A BARCELLONA LA NUOVA MSC SPLENDIDA

Sophia Loren, madrina da Oscar S

ophia Loren non è brava solo davanti a una macchina da presa. È uno dei personaggi più conosciuti nel mondo, una bandiera dell’Italianità. Non a caso è stata scelta come madrina di “Splendida”, la nuova superammiraglia della flotta MSC Crociere, inaugurata all’inizio di luglio nel porto di Barcellona. Si tratta della decima nave della flotta, la più grande, insieme con la sua gemella MSC Fantasia, mai costruita per un armatore europeo. Per l’attrice, non è una novità, visto che – come ci ha ricordato – è stata madrina di ben sette capolavori da crociera. E, in pubblico, tesse le lodi della nostra nazione: “Noi siamo i più bravi – dice – perché sappiamo fare bene tante cose, abbiamo fantasia e capacità. Siamo bravi nel costruire le automobili, nella moda, nella cucina, se permettete anche nel cinema… in tanti campi”. A Barcellona, la regina è stata lei, Sophia: bella, maestosa, insomma semplicemente… splendida! Ad omaggiarla, i giornalisti di tutto il mondo, così come le oltre tremila persone che l’attendevano nell’anfiteatro della nave, in piedi per tributarle un lungo applauso. Migliaia gli scatti dei fotografi; e centinaia i cineoperatori che l’hanno ripresa per 23 minuti filati. E lei, elegante e sorridente, ha risposto con grazia, ma anche con molto acume, alle domande dei presenti, anche le più insidiose. “Il segreto della sua bellezza?”, ha cinguettato una signorina. “Un segreto, appunto”, è stata la risposta sibillina. “Lei è stata la più grande attrice europea…”, ha esordito un’altra giornalista, subito interrotta dalla Loren: “Vuol dire del mondo”. “Alla sua età altre dive son finite, lei resiste”, ha continuato l’inviata. Altra risposta tagliente: “So scegliere”. Poi ha cominciato a parlare di “Nine”, il film ispirato al celebre “8 e mezzo” di Federico Fellini, diretto dal regista Rob Marshall e tratto dal musical portato in scena negli anni Ottanta. Sul set al fianco di Sophia, anche Penelope Cruz, Daniel Day Lewis, Nicole Kidman. “Grazie a questa pellicola, che abbiamo finito di girare all’inizio del 2009, sono entrata nel mondo di Fellini, un regista che conoscevo bene, ma con cui, per un motivo o per l’altro, sono sfumati diversi progetti che allora avevamo. Gli attori sono stati bravissimi, e, a mio parere, abbiamo realizzato veramente un bel film, che, secondo molti, potrebbe vincere l’Oscar. Verrà presentato il 25 novembre a New York. Nessuno di noi aveva fatto finora un musical. È stato difficile. Ognuno ha recitato senza la presenza degli altri. Solo Daniel Day Lewis è sempre in scena ed è un grande attore. E abbiamo lavorato bene. Ora speriamo nell’Oscar…”.

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Un accenno è andato anche al suo progetto di portare sul grande schermo la vita di sua madre. “Fare un film è un grosso impegno, bisogna studiare, calarsi nella parte”, ha raccontato. “Adesso sto pensando a una storia particolare, quella di mia madre, una delle cose più belle della mia vita. Farò il ruolo di mammà; per l’attrice che interpreterà me, vedremo. Di sicuro, sarà un film al cento per cento italiano”. Non poteva infine mancare un accenno a Michael Jackson: “Con lui se n’è andato un mondo meraviglioso, elegante, distinto. Non so immaginare un mondo senza Michael. In effetti lui non se n’è andato: ci ha lasciato la sua musica, con la quale ha raggiunto alte vette. La sua è stata una vita di fatica e dolore. Io non credo alle brutte cose che sono state dette, penso ancora a Michael da vivo e da grande amico. Era una persona di grande animo e dal cuore grande”. Un ultimo riferimento alla Spagna, Paese che ha accolto questo straordinario battesimo, ennesima testimonianza dell’eccellenza Made in Italy. “Sono riconoscente alla Spagna – ha dichiarato la Loren dinanzi ad un’ispanica platea nuovamente accalorata dalle sue parole – perché vi ho girato il mio primo film in inglese, lingua che allora non parlavo, con Cary Grant e Frank Sinatra: ‘Orgoglio e passione’. Torno spesso in Spagna per vedere i luoghi dove ho lavorato”. Quando ha terminato di parlare, la platea l’ha applaudita lungamente, entusiasta di questa grande diva, ma, soprattutto, di questa straordinaria donna, sul set come nella vita. © ph. ivansarfatti.com

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Franco Zuccalà con Sophia Loren

L’ATTRICE HA ELOGIATO LE ECCELLENTI DOTI DELL’ITALIA, CHE “PRIMEGGIA NEL CAMPO DELLE AUTO, DELLE NAVI DA CROCIERA, DELLA CUCINA, DELLA MODA, DELLO SPORT, DEL TURISMO E... DEL CINEMA”. POI, UN RIFERIMENTO AL SUO NUOVO FILM, “NINE”: “SPERO DI VINCERE UN ALTRO OSCAR” di Franco Zuccalà

THE ACTRESS INAUGURATED THE NEW MSC SPLENDIDA IN BARCELONA

Sophia Loren, an Oscar patroness

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ophia Loren is great not only in front of a camera. She is one of the most well-known personalities in the world, a symbol of Italian style. It is not by chance that she was chosen as the patroness of “Splendida,” the new flagship of the MSC Crociere fleet, which was unveiled at the beginning of July in Barcelona Harbor. Together with its twin sister MSC Fantasia, it is the tenth ship of the fleet, the biggest ever built by a European ship-owner. For the actress, this is not a novelty considering that, as she mentioned, she has been the patroness of seven other cruise ships. Furthermore, she praised our country in public: “We are the best – she says – because we know how to do many things, we have imagination and creativity. We are good at making cars, working with fashion, cooking, and, if you don’t mind my saying so, also in cinema… that’s a lot of fields.” In Barcelona she, Sophia, was the queen: beautiful, magnificent, simply… wonderful! Journalists from all over the world were there to pay tribute to her, as well as the over three thousand people who waited for her in the theatre in the ship; everybody stood to render a long applause. Thousands of clicks by photographers and hundreds of cameramen captured her on film for 23 minutes. She, elegant and smiling, answered with grace and acuity the questions of those present, even the trickiest ones. She praised Italy’s excellent talents “What is the secret of your beauty?” twittered a young lady. “A secret, that’s right” “in the fields of automotive, cruise was the sibylline answer. “You’ve been the greatest actress in Europe…” another journalist started out, but ships, cooking, fashion, sports, she was suddenly interrupted by Loren herself: “In the world, you mean.” tourism and… cinema”. Then, “At your age many other stars are finished, you hold out,” continued the corre- referring to her latest film, “Nine” she spondent. Another sharp answer: “I know how to choose.” said: “I hope to win another Oscar” Then she began to talk about “Nine,” the film inspired by the famous “8 e mezzo” of Federico Fellini, directed by Rob Marshall and taken from the musical of the 80s. In the cast, with Sophia there are Penelope Cruz, Daniel Day Lewis and Nicole Kidman. “Thanks to this film, which was finished at the beginning of 2009, I entered Fellini’s world, a director that I used to know very well, but with whom several projects could not be carried out for this or that reason. The actors were great and I think we have made a very good film that could even win an Oscar according to many people. It will be presented on November 25 in New York. None of us had made a musical before. It was difficult. Everyone played alone. Only Daniel Day Lewis was always on stage, he is a great actor. And we worked well. Now we are longing for an Oscar…” She also mentioned her project to put her mother’s life on screen. “Making a film is a great commitment, you have to study and get inside one’s character,” she said. “Now I am thinking about a particular story, that of my mother, one of the most beautiful things in my life. I will play the role of mammà; as for the actress playing me, we will see. It will for sure be a 100% Italian movie.” Finally, she couldn’t avoid mentioning Michael Jackson: “A wonderful, elegant, refined world has gone with him. I can’t imagine a world without Michael. Actually he hasn’t really gone; he left us his wonderful music. His life was made up of work and sorrow. I do not believe all the bad things that have been said about him. I like to think about Michael as if he were alive, as a great friend of mine. He was a person with a great heart and soul.” She also mentioned Spain, the country which hosted this extraordinary ceremony for an extraordinary Made in Italy product. “I am grateful to Spain – said Loren in front of an excited Hispanic audience – because I made my first film in English here, in a language that I didn’t know then, with Cary Grant and Frank Sinatra: ‘Pride and Passion.’ I often come to Spain to see the places where I worked.” When she finished her speech, the audience cheered for a long time, excited about the great diva, but especially for this woman, who is extraordinary both on the set and in private life.

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LEADER NEL MERCATO DELLE CROCIERE NEL MEDITERRANEO, VANTA LA FLOTTA PIÙ MODERNA AL MONDO, CON

PARLA PIERFRANCESCO VAGO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI MSC CROCIERE, CHE PROMETTE: “PRESTO TORNEREMO A BATTERE LA BANDIERA TRICOLORE”. CON UN GUADAGNO DI IMMAGINE ANCHE PER IL NOSTRO SISTEMA TURISTICO di Gianluca Ferraris, da Economy 3/09/09

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uore sorrentino, pragmatismo genovese, mentalità svizzera. Risultato: un timoniere che è riuscito a trasmettere la sua formazione cosmopolita anche alla creatura che guida da cinque anni esatti. Lo capisci quando Pierfrancesco Vago, 48 anni, per giustificare l’ottimo stato di salute di MSC Crociere, sia rispetto al già buon andamento del mercato crocieristico sia a quello – assai più deludente – del turismo italiano, tira in ballo quello che i guru della comunicazione chiamano marketing identitario: “Se in sei anni abbiamo decuplicato i passeggeri e a giugno abbiamo toccato il miliardo di euro di ricavi – racconta Vago – è perché i nostri passeggeri, quando acquistano un biglietto delle nostre navi, cercano e trovano anche un bel pezzo di atmosfera italiana, dalla cucina al servizio, indipendentemente da quale mare stiano solcando”.

Per un gruppo la cui capofila ha sede a Ginevra e che schiera quasi esclusivamente navi battenti bandiera panamense, è un po’ azzardato ergersi ad alfiere duro e puro del Made in Italy. Non trova?

Anche a noi piacerebbe esporre il tricolore sulla nostra flotta: ci aiuterebbe a comunicare meglio la nostra italianità. E ci guadagneremmo anche dal punto di vista fiscale. È una questione della quale abbiamo già parlato con i ministri Giulio Tremonti e Michela Brambilla, ottenendo peraltro ottimi riscontri. Tanto che la situazione potrebbe sbloccarsi già in autunno. Con il ministro del Turismo avete parlato anche della crisi che sta investendo il settore?

Certo. Anche se per nostra fortuna ci muoviamo in controtendenza rispetto al mercato, è nel nostro interesse che le cose riprendano a girare meglio per tutti. Ma cosa dovrebbe fare il governo italiano per rilanciare il proprio sistema turistico?

Per prima cosa, dovrebbe farsi un giro in Costa Azzurra. Se Monaco, Cannes e Nizza hanno quadruplicato il numero di visitatori in dieci anni mentre la riviera ligure o la costiera amalfitana, che sono molto più belle, soffrono di emorragia da turisti, significa che c’è un problema evidente. La promozione inefficace, vecchia questione...

Sarà vecchia, ma il collo di bottiglia è tutto lì. Viviamo su una penisola, per giunta piazzata al centro del Mediterraneo, che è la prima area di utilizzo delle navi da crociera per quattro mesi l’anno. Abbiamo spiagge magnifiche che possiamo lasciare per abbracciare in due ore città d’arte, campagne impagabili oppure le montagne più belle d’Europa. Potremmo campare tutti quanti di turismo, se solo lo volessimo. E invece... E invece? MSC CROCIERE: NUMERI IN CRESCITA. Dopo una crescita senza precedenti, oggi MSC Crociere vanta la flotta di navi da crociera più moderna al mondo, con 10 unità in funzione e un’altra (la Magnifica, costruita nei cantieri francesi di Saint-Nazaire) che sarà consegnata nel 2010. Quest’anno la compagnia (nata dalle ceneri del gruppo Lauro, oggi fa capo al gruppo svizzero Mediterranean Shipping Company, controllato dalla famiglia Aponte) è stata quella che ha messo a segno i tassi di crescita più alti: 1 miliardo di euro di fatturato e 1,2 milioni di passeggeri nell’anno fiscale 2008/2009, con una balzo del 39% rispetto al 2007/2008. Il piano industriale fino al 2012 prevede oltre 5 miliardi di nuovi investimenti.

MSC CROCIERE – GROWING NUMBERS. After unprecedented growth, MSC Crociere now has the most modern fleet of cruise liners in the world with 10 ships operative and another (the Magnifica, built in French shipyards at Saint-Nazaire) to be delivered in 2010. This year, the company (which arose from the ashes of the Lauro group and now part of the Swiss Mediterranean Shipping Company group, controlled by the Aponte family) has had the highest rates of growth – Euro 1 billion revenue and 1.2 million passengers in the 2008/2009 tax year, with a leap of 39% compared to 2007/2008. The industrial plan to 2012 forecasts new investment of more than 5 billion Euros.

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E invece ci ritroviamo senza una strategia integrata che spieghi ai clienti di tutto il mondo quello che le ho appena detto io in due parole. Del resto, se alberghi, porti turistici, agriturismi e aerei quest’anno fossero stati più pieni, probabilmente ne avrebbe beneficiato anche il comparto crocieristico. Voi però continuate a crescere. Quale pensa sia la vostra ricetta vincente?

Il turismo crocieristico è più anticiclico perché destagionalizzato: anche se il mercato tende a concentrarsi in estate, nell’arco dei dodici mesi il tasso di riempimento delle nostre navi sfiora comunque il 100%. In tempi di restrizione della spesa media sono importanti anche le tecniche di pricing per la famiglia: da noi i ragazzi fino a 18 anni non pagano e il costo medio per gli adulti è di 100 euro al giorno, ma sempre con un servizio a 5 stelle. Ma così non si rischia di abbassare troppo il target dell’offerta, perdendo i segmenti più ricchi?

L’ultimo servizio che abbiamo lanciato, MSC Yacht Club, va proprio incontro a quella fascia di pubblico che ama la crociera, ma alla logica dell’all inclusive preferisce privacy e servizi dedicati come suite, piscina privata e maggiordomo personale. Del resto, sulle nostre navi c’è spazio per accontentare le esigenze più diverse.


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ONDO, CON 10 NAVI ATTUALMENTE IN FUNZIONE E UN’ALTRA IN CONSEGNA NEL 2010

Sulle nostre navi, cuore italiano, qualità Made in Italy LEADER IN THE MEDITERRANEAN CRUISE MARKET, WITH THE MOST MODERN FLEET IN THE WORLD OF 10 SHIPS CURRENTLY OPERATIONAL AND ANOTHER DUE FOR DELIVERY IN 2010

Quality Italian products on ships with an Italian heart Pierfrancesco Vago

Pierfrancesco Vago, managing director of MSC Crociere, promised, “We’ll soon be back flying the Italian flag.” With improved status for Italian tourism

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orrentine heart, Genoan pragmatism and Swiss mentality – the result? A helmsman who has succeeded in transferring his cosmopolitan training to the life that he’s led for exactly five years. It’s understandable when Pierfrancesco Vago, 48, calls what communication experts call identity marketing into question to justify the optimal state of health of MSC Crociere, with respect to the rising trend in the cruise market and the rather disappointing one of Italian tourism, “If we’ve increased the number of passengers ten times in six years and we reached Euro 1 billion turnover in June, it’s because our passengers look for and find a sizeable piece of Italian atmosphere, from the cuisine to the service, irrespective of which sea they’re in, when they buy a ticket on one of our ships.” Don’t you think it’s difficult for a group whose parent company is based in Geneva and which has ships almost exclusively under the Panama flag to rise as true standard-bearer for Italian products? We’d love to fly the Italian flag on our fleet. It would help us to communicate our Italian nature better. And we’d also gain from the tax point of view. We’ve already discussed the matter with the ministers Giulio Tremonti and Michela Brambilla, with excellent feedback. The situation could even change as soon as the autumn. Have you talked to the Minister for Tourism about the depression hitting the sector? Of course. Even if, luckily, we are moving in the opposite direction to the market, it’s in our interests for things to start to go well for everyone once more. What should the Italian government do to relaunch its tourist system?

Firstly, it should take a look at the Côte d’Azur. If Monaco, Cannes and Nice have quadrupled the number of visitors in 10 years while the Ligurian Riviera or the Amalfi coast, which are much more beautiful, are suffering from a haemorrhage of tourists, it means that there is obviously a problem. Ineffective promotion... an old question It may be old, but the bottleneck is all there. We live on a peninsula that’s also in the middle of the Mediterranean, the first area used by liners for four months a year. We’ve got magnificent beaches which we can leave and, in a couple of hours, visit art cities and invaluable countryside or the most beautiful mountains of Europe. We could all live off tourism, if only we wanted to, but... But? But we haven’t got an integrated strategy which explains what I’ve just said briefly to customers from all over the world. On the other hand, if hotels, tourist ports, farm holidays and aircraft had been fuller this year, the cruise sector would probably have benefitted too. Yet you continue to grow. What do you think is your winning recipe? Cruise tourism is more anti-cyclical because it doesn’t have seasons. Even if the market tends to be concentrated in summer, the level at which our ships are full touches 100% over twelve months. In a period in which average spending is lower, the pricing techniques for the family are also important. Young people up to 18 don’t pay and the average cost for adults is Euro 100 a day, but always with a 5-star service. But doesn’t that risk lowering the target of the offer too much, losing the richer sectors? The latest service we’ve launched, MSC Yacht Club, moves towards that part of the public which loves cruises, but with the logic of all-inclusive prefers privacy and dedicated services such as a suite, private swimming pool and a personal butler. On the other hand, there’s room to satisfy all sorts of different requirements on our ships.

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ALLA SCOPERTA DELLE NUOVE MOSTRE ALLESTITE NEGLI SPAZI DEL TRIENNALE DESIGN MUSEUM

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un autunno “caldo” quello che si prospetta per il Triennale Design Museum. A partire da settembre, infatti, prende il via una serie di appuntamenti di primo piano che senza dubbio animeranno la prossima stagione culturale milanese. GIOIELLI DI CARTA. Il primo appuntamento, aperto al pubblico presso il Triennale DesignCafé dal 16 settembre al 25 ottobre, è con la mostra “Gioielli di carta”, che presenta la più completa rassegna dedicata al gioiello di carta attraverso i progetti di sessanta designer provenienti da tutto il mondo. Piegata, ricamata, intrecciata, cucita, spugnata, plissettata, fustellata, riciclata, incollata, acquerellata, la carta assume decori e forme insospettabili: rarefatte come gli origami di Nobuko Murakami, eleganti come i plissé di Janna Syvanoja e di Daniele Papuli o le gorgiere dell’olandese Nel Linnsen, fiorite come le geometrie di Sandra di Giacinto o materiche come le texture di Ritsuko Ogura, gioiose come i fiori di Ana Hagopian, i collage di Feroci Design o gli spettri del polacco Andrzej Szadkowski, concettuali come le composizioni di Fritz Maierhofer. Il gioiello di carta impone una riflessione sulla preziosità, non più affidata ai metalli e alle gemme, bensì al progetto che rappresenta il filo conduttore della mostra. La vulnerabilità della carta si presta a riflessioni progettuali solitamente distanti dal mondo del gioiello, come la sostenibilità, l’ecologia, la valorizzazione territoriale. Inoltre, permette di esplorare linguaggi e temi trasversali a molte discipline: l’ornamento, il colore, la forma, la superficie, le texture. MARTINO GAMPER. Degna di nota la mostra

di Martino Gamper, che porterà in Triennale, dal 6 ottobre all’8 novembre, i lavori di questo designer di fama internazionale, originario di Merano ma dal 1997 residente a Londra. Gamper è una figura eccentrica, che nei suoi lavori interseca arte, design e artigianato. Il progetto “100 Chairs in 100 Days” è stato presentato per la prima volta nell’ottobre 2007 a Londra, in una casa di epoca vittoriana. In 100 giorni ha riconfigurato il disegno di 100 sedie abbandonate e da lui recuperate nel corso di due anni. Le sedie derivano da una sorta di “col-

Un autunno tra gioielli di carta e sedie-collage GLI INCONSUETI MONILI DI 60 DESIGNER MONDIALI, LA PERSONALE DELL’ECCENTRICO MARTINO GAMPER E UN NUOVO GIOVANE ESPONENTE DEL DESIGN ITALIANO CONTEMPORANEO lage” di pezzi di design storici e realizzazioni anonime. Il suo intento è trasformarne il carattere e la funzionalità per investigare le potenzialità progettuali che derivano dalla fusione di diversi elementi stilistici e strutturali a cavallo fra l’artigianato e la ricerca. L’installazione “Total Trattoria” porta invece a un ripensamento degli spazi conviviali. Gamper ama infatti preparare cene per colleghi e amici, proponendo accostamenti di ingredienti insoliti, allestiti in cucine attrezzate dentro negozi e studi, gallerie e musei. Una serie di tavoli singoli, da lui disegnati, uniti fra loro, formano un unico lungo tavolo che si snoda negli spazi espositivi. Insieme ai suoi amici e grafici Maki Suzuki, Kajsa Stahl e Alex Rich, cucina per i suoi ospiti, dando così vita a delle vere e proprie performance. In occasione della personale milanese, inoltre, Martino Gamper ha realizzato un progetto inedito, in cui si confronta per la prima volta con lo spazio domestico attraverso un environment

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avvolgente e seducente, in cui l’attenzione è concentrata sull’ambiente nella sua totalità. “MA DOVE SONO FINITI GLI INVENTORI? LORENZO DAMIANI”. Prosegue invece nello

spazio del CreativeSet il ciclo di mostre dedicato al design italiano contemporaneo. Questa volta tocca a Lorenzo Damiani, i cui lavori saranno esposti dal 23 settembre al 25 ottobre. In tutto, 18 progetti, di cui due inediti appositamente realizzati, che documentano l’universo creativo del giovane designer, classe 1972, già noto per aver esposto i suoi lavori in numerose mostre, e aver partecipato, ottenendo premi, a diversi concorsi (tra questi, il “Compasso d’Oro” – Premio Progetto Giovane-Compasso d’Oro nel 1998, Segnalazione nel 2001 e poi nel 2008; il “Good Design Award” al Chicago Athenaeum; il “Young&Design” a Milano – Primo Premio, 2001 e 2004). I progetti Flex e OnlyOne sono nella sezione Design della collezione permanente del Museo di Chicago. Ha inoltre collaborato con diverse aziende (tra cui Acqua di Parma, Abet Laminati, Erreti, Coop, Illy Caffè, IB Rubinetterie, Tabu, Tod’s).

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1 ANGELA SIMONE Scapigliata collana, cartoncino ondulato nero spruzzato argento, raffia argentata, 2009 2 LORENZO DAMIANI OnlyOne 3 MARTINO GAMPER Total Trattoria

DISCOVERING THE NEW EXHIBITIONS MOUNTED IN THE VENUES OF THE TRIENNALE DESIGN MUSEUM

Autumn between paper jewels and collage chairs

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he Triennale Design Museum is waiting for a Original “hot” autumn. Starting in September, a series of ornaments by 60 new events will liven up the cultural life of Milan. PAPER JEWELS. The first engagement is with the exhi- international bition “Gioielli di carta” (paper jewels) from September designers, the 16 to October 25 at the Triennale Design Museum: this personal is the most complete exhibition which has ever been orexhibition of the ganized on paper jewels, hosting works by sixty designeccentric artist ers from all over the world. Folded, embroidered, intertwined, sewn, sponged, Martino Gamper pleated, punched, recycled, glued or painted with waterand a new, young colors: paper can take on unexpected decorations and shapes, which can be rarefied like the origami by Nobuko representative of Murakami; elegant like the plissé by Janna Syvanoja and contemporary Daniele Papuli or the ruffs by the Dutch Nel Linnsen; with Italian design floral patterns like the geometric shapes by Sandra di Giacinto; with a strong three-dimensional character like the textures by Ritsuko Ogura; joyful like the flowers by Ana Hagopian, the collages by Feroci Design or the ghosts by the Polish Andrzej Szadkowski; or conceptual like the compositions by Fritz Maierhofer. Paper jewels force us to think about preciousness from another point of view: their value is not bestowed by the quality of metals and gems, but by their design, which is the fil rouge of the exhibition. The vulnerability of paper gives us the opportunity to think about issues that are not usually considered at all in the world of jewels, such as sustainability, ecology and territorial development. Furthermore, the exhibition enables us to explore languages and topics which are common to several disciplines: ornament, color, shape, surface and texture. MARTINO GAMPER. Martino Gamper’s personal exhibition at the Triennale from October 6 to November 8 is without doubt worth a mention. This world-famous designer was born in Merano, but in 1997 he moved to London: Gamper is an eccentric

artist who melds art, design and craft skills into his works. His project “100 Chairs in 100 Days” was presented for the first time in a Victorian house in London, in October 2007. In 100 days he re-designed 100 chairs which had been thrown away and collected by him over two years. The chairs are made up of a sort of “collage” with pieces of historical designs and anonymous parts. His aim is that of changing their character and functionality to investigate the power of designs which are derived from the fusion of different stylistic and structural elements, between craft and research. The installation “Total Trattoria” is a new perspective on convivial venues. Gamper likes to prepare dinners for colleagues and friends, proposing unusual ingredients and cooking in kitchens which are mounted in shops and studios, galleries and museums. He designed a series of single tables which can be connected to form a unique, long table that extends through the venues of the exposition. Together with his fiends Maki Suzuki, Kajsa Stahl and Alex Rich, all graphic designers, he cooks for his guests, giving life to live performances. On the occasion of his personal exhibition in Milan, Martino Gamper carried out a brand new project about domestic space: it was the first time for him, and he created a fascinating and comfortable environment which focuses on single elements rather than on space. “MA DOVE SONO FINITI GLI INVENTORI? LORENZO DAMIANI.” The cycle of exhibitions dedicated to contemporary Italian design continues in the venues of CreativeSet. The current one is dedicated to Lorenzo Damiani, whose works will be presented from September 23 to October 25. The exhibition includes 18 projects, two of them have been carried out especially for the occasion, and it documents the creative universe of this young designer, born in 1972, who became famous for having taken part in several exhibitions and contests (he has been awarded several prizes, such as “Compasso d’Oro”- Young Design Plaque-Compasso d’Oro in 1998, candidate in 2001 and in 2008; “Good Design Award” at the Chicago Athenaeum; “Young&Design” in Milan – First Prize, 2001 and 2004). His projects Flex and OnlyOne are in the Design section of the permanent exhibition in the Chicago Museum. He has also collaborated with several companies (such as Acqua di Parma, Abet Laminati, Erreti, Coop, Illy Caffè, IB Rubinetterie, Tabu and Tod’s).

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OLTRE 140MILA PRESENZE, OSPITI INTERNAZIONALI DI ALTISSIMO LIVELLO, GRANDI ANTEPRIME MONDIALI. E

MORE THAN 140,000 ATTENDEES, INTERNATIONAL TOP GUESTS, GREAT WORLD PREMIERES. AND NOW, ALL EYES FIXED ON THE 40TH FESTIVAL

Giffoni Film Festival, the history of a success

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ourteen days of great premieres (such as “Harry Potter and the Half-Blood Prince,” “S.Darko,” “GForce,“ “Ice Age 3”) and international guests (such as Christina Ricci, Baz Luhrman, Raoul Bova, Winona Ryder, Giovanna Mezzogiorno, Sergio Castellitto); 2,800 young participants aged between 3 and 21 from 39 countries and 150 Italian cities, more than 140,000 attendees (60% more than last year), a great showing in the media all around the world. We could sum up the 39th Giffoni Film Festival as follows: the film festival that from July 12th to the 25th brought the best of the film world production for kids to the historical location in the province of Salerno. A record edition, as the creator and artistic director of the festival, Claudio Gubitosi pointed out, showing his satisfaction for an event which has been followed and praised at world level (on the other hand François Truffaut’s remark entered history when in 1982 he wrote “of all film festivals Giffoni is the most necessary”), but that every year it is able to renovate and improve itself. TOWARDS THE 40TH FESTIVAL. Even if everyone’s eyes are already on the next Festival, the 40th anniversary, Gubitosi prefers to avoid any announcement and explains that “for the 40th anniversary there will not be any celebrations, as I hate this expression.” Although he gives some early news: from the dates, July 12-24, 2010 – confirming the 14-day formula – to the presence of the double section – as it was this year, one devoted to children up to the age of 13, and the other addressed to kids between 13 and 21. “For the 40th anniversary we will revise, in our own way, the history of the festival since, in 1982, when Truffaut arrived, In 1971, when the eighteenpeople used to bring chairs from home, where there year-old Claudio Gubitosi was no air conditioning in the cinema, the town grew little by little, together with the Festival and people used to created this film event go to the coffee bar with the stars. The 40th anniversary addressed to young people – sums up Gubitosi – will be a story told by the people and made by them, few who have believed in this Festival.” people would have bet on its IT WAS 1971... Going back in time, what strikes us about the GFF is the obstinacy of its creator, who, al- future. But… ready in 1971 at the early age of 18, had very clear ideas: creating a meeting point where young people could talk about cinema and, through the cinema, talk about themselves. To his advantage there was almost nothing: a village – Giffoni Valle Piana – with no more than 10,000 people, far from the tourist circuits and lacking cultural treasures; a general interest towards cinema for young people was almost nonexistent; and there were few films and scarce economic resources. The first editions were “poor” and the Giffoni Film festival appeared to be – dare we say – a family-run event. Nonetheless things have changed. Gubitosi’s willingness, his enthusiasm and the affection the festival arouses among “fedelissimi” supporters, as well as an idea about cinema which does not allow compromise (films must be addressed to kids and the jury is made up only of kids), allow the GFF to open up new possibilities. Year after year the festival changes from being just a regional meeting to an international event of great scope with the participation of leading figures (Truffaut himself will pave the way to personalities such as Robert De Niro, Sergio Leone, Michelangelo Antonioni, Alberto Sordi) who came here just to meet the kids and discuss the most varied topics with them, rather than to present their own works in the contest. Even the choice of the submitted themes changes: from the fairy tales of the first editions to films about the difficult discovery of the world by young people. With the building of the headquarters, the Cittadella del Cinema, the festival becomes a cultural center that produces new creations all year round. GIFFONI WORLD ALLIANCE. If the first thirty years of the Giffoni Film Festival were committed to lead the World to Giffoni, this new period follows an inverted procedure: bringing Giffoni into the world. In 2000 we saw the first “field test” in Berlin. Then, year after year, the US (first Miami, then Los Angeles, with the “Giffoni Hollywood”), Australia (in Adelaide and later in Sydney, where the Giffoni-Australia Association was founded), Albany (that is going to host the fifth Festival in October), Poland (where Giffoni is organizing the first international cinema and TV forum for kids in November), and Dubai have been involved. An increasingly active and concrete system has created a strong network of relationships between young people of different cultures, offering them the opportunity to grow as citizens in a world with fewer borders and open to difference.

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ORA, O

Giffoni F

storia d Claudio Gubitosi

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uattordici giorni di grandi anteprime (tra cui “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”, “S.Darko”, “G-Force”, “L’Era Glaciale 3”) ed ospiti internazionali (tra i tanti, Christina Ricci, Baz Luhrman, Raoul Bova, Winona Ryder, Giovanna Mezzogiorno, Sergio Castellitto); 2.800 giovani dai 3 ai 21 anni provenienti da 39 nazioni e 150 città italiane, oltre 140 mila presenze (il 60% in più rispetto allo scorso anno), una visibilità sui media di tutto il mondo. Potremmo riassumere così la 39ª edizione del Giffoni Film Festival, la rassegna cinematografica che, dal 12 al 25 luglio, ha portato anche quest’anno, nell’ormai storica location in provincia di Salerno, il meglio della produzione mondiale cinematografica per ragazzi. Un’edizione da record, come ha tenuto a sottolineare il creatore e tuttora Direttore Artistico del Festival, Claudio Gubitosi, che non nasconde la propria soddisfazione per un appuntamento seguito ed elogiato a livello mondiale (è del resto entrato nella storia il commento del regista François Truffaut, che già nel 1982 scriveva che “di tutti i festival del cinema, quello di Giffoni è il più necessario”), ma che ogni anno è in grado di rinnovarsi, e di superare se stesso.


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ORA, OCCHI PUNTANTI SULL’EDIZIONE NUMERO 40

i Film Festival di un successo NEL 1971, QUANDO UN DICIOTTENNE CLAUDIO GUBITOSI HA CREATO QUESTO EVENTO DEDICATO AL CINEMA RIVOLTO AI GIOVANI E FATTO DAI GIOVANI, IN POCHI AVREBBERO SCOMMESSO SU UN SUO FUTURO. E INVECE… di Gloriano Mazzè

VERSO LA 40ª EDIZIONE. Se gli occhi di

tutti sono ora rivolti alla prossima edizione, quella del quarantennale, Gubitosi preferisce evitare ogni annuncio in tal senso, e spiega che “per i 40 anni non ci sarà nessuna celebrazione perché odio questo termine”. Qualche anticipazione, però, la fornisce: dalle date, ovvero dal 12 al 24 luglio 2010 – confermando la formula dei 14 giorni – alla presenza della doppia sezione – come quest’anno, una dedicata ai più piccoli fino ai 13 anni e l’altra rivolta ai ragazzi dai 13 ai 21 anni. “Per i 40 anni rivedremo a modo nostro la storia di questo festival da quando nel 1982, l’anno in cui arrivò Truffaut, la gente si portava le sedie da casa, nel cinema non c’era l’aria condizionata, il paese cresceva pian piano assieme al Festival e si andava al bar con le star. Il quarantennale – conclude Gubitosi – sarà un racconto fatto da persone che in questo Festival ci hanno creduto”. ERA IL 1971… Andando indietro nel tempo,

ciò che colpisce del GFF è di sicuro la caparbietà del suo creatore, che già nel 1971, a soli 18 anni, aveva le idee ben chiare: creare un punto d’incontro in cui i giovani potessero parlare di cinema e attraverso il cinema parlare di loro stessi. A suo favore, pressoché nulla: un paese

– Giffoni Valle Piana – con non più di 10.000 abitanti, lontano dai circuiti turistici e privo di tesori culturali; un interesse in generale verso il cinema per ragazzi pressoché inesistente; poche pellicole; esigue risorse economiche. Le prime edizioni sono, quindi, “povere”, e il Giffoni Film Festival si presenta come un evento – oseremmo dire – a conduzione e a diffusione familiare. Eppure, presto le cose cambiano. La volontà di Gubitosi, l’entusiasmo e l’affetto che il Festival suscita tra i “fedelissimi” e, soprattutto, un’idea che non ammette compromessi (i film devono essere per ragazzi e la giuria è di soli ragazzi), permettono al GFF di aprirsi nuove strade. Anno dopo anno, il Festival si trasforma da una manifestazione poco più che regionale ad un evento di respiro internazionale, a cui aderiscono personalità di grande spicco (sarà proprio Truffaut ad “aprire la strada” a personaggi come Robert De Niro, Sergio Leone, Michelangelo Antonioni, Alberto Sordi), che vengono non per presentare le proprie opere in concorso, ma semplicemente per incontrare i ragazzi e discutere con loro dei temi più disparati. Cambia anche la sensibilità nella scelta dei temi proposti: dalle favole delle prime edizioni, si passa a film che raccontano la difficile scoperta del mondo da parte dei più giovani.

Con la nascita della Cittadella del Cinema, sua sede e centro operativo, il Festival diventa, oltre che un evento stagionale, un centro culturale che produce iniziative durante tutto l’anno. GIFFONI WORLD ALLIANCE. Se i primi trent’anni del Giffoni Film Festival sono andati verso l’idea di portare il Mondo a Giffoni, la seconda fase segue un procedimento inverso: portare Giffoni nel Mondo. Ecco allora, nel 2000, la prima “prova sul campo” a Berlino. Poi, anno dopo anno, si aggiungono gli Stati Uniti (prima Miami, poi Los Angeles, con la nascita di “Giffoni Hollywood”), l’Australia (ad Adelaide e quindi a Sydney, dove viene fondata l’Associazione Giffoni-Australia) e, ancora, l’Albania (che ad ottobre ospiterà la quinta edizione del Festival), la Polonia (dove, a novembre, Giffoni organizzerà il primo forum internazionale di cinema e tv per ragazzi), Dubai. Un network sempre più attivo e solido, che ha dato vita ad un’intensa rete di scambi tra ragazzi di diverse culture, offrendo loro una possibilità in più per crescere come cittadini di un mondo con meno confini e aperto alla differenza.

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UNA DELLE PIÙ INCANTEVOLI METE TURISTICHE DEL MONDO, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO

Minori

Da Positano a V alla scoperta d Praiano

Amalfi

Atrani

Vietri sul Mare

INCASTONATA FRA LE ROCCE E AFFACCIATA SU UN MARE LIMPIDO, TRA SPLENDIDE BAIE ED INSENATURE, LA COSTIERA AMALFITANA OFFRE UN PAESAGGIO DI RARA BELLEZZA, IMPREZIOSITO DA TESTIMONIANZE STORICHE ED ARCHITETTONICHE di Ghileana Galli

Positano

Ravello


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a Vietri sul Mare della “Divina”

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n eccezionale esempio di paesaggio mediterraneo, con uno scenario di grandissimo valore culturale e naturale dovuto alle sue caratteristiche spettacolari ed alla sua evoluzione storica”. Queste le caratteristiche che hanno permesso alla Costiera Amalfitana di essere iscritta, fin dal 1997, nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

ALLA SCOPERTA DELLA COSTIERA AMALFITANA… Considerata

la perla della Campania, la Costiera Amalfitana è nota in tutto il mondo, meta ogni anno di turisti che restano affascinati dalla sua bellezza paesaggistica e naturale. Della Costiera Amalfitana fanno parte dodici comuni: Amalfi, Atrani, Cetara, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare. Di grande fascino la conformazione geologica e ambientale di questa fascia di terra, una strada incastonata tra le rocce che regala scorci unici su piccoli paesi, baie ed insenature che si affacciano su un mare azzurro che fa da contrasto alla verde macchia mediterranea dei monti. Le bellezze paesaggistiche fanno da sfondo a testimonianze storico-artistiche che ne ripercorrono la storia e ne rappresentano l’identità delle origini. …DA NORD A SUD. Prima tappa è Positano, piccolo borgo dal sug-

gestivo centro storico, incastonato in un angolo di paradiso tra le ripide scogliere e il mare; poi Praiano, di origini medievali, con le chiese di San Luca e San Gennaro ed i relativi Belvedere; e Furore, caratte-

Furore

rizzato da una zona abitata a monte e da un nucleo sulla costa, il “Fiordo”. Oltrepassata Conca dei Marini, il paese della sfogliatella, con la sua splendida Grotta dello Smeraldo, impensabile non fare tappa ad Amalfi, vero e proprio cuore della Costiera, celebre storicamente per essere stata una delle Repubbliche Marinare che si contendevano il controllo del Mediterraneo. L’attuale centro urbano di Amalfi corrisponde a quello della città medievale, e può essere considerato una sorta di museo vivente, dal momento che conserva, alquanto intatte, le testimonianze architettoniche ed urbanistiche del suo passato, come chiese e cappelle, monasteri e conventi, dimore dell’aristocrazia mercantile medievale, torri e mura. Il suo monumento per eccellenza è il complesso della Cattedrale, formato da due basiliche (una più antica, dedicata alla Vergine Assunta, risalente al IX secolo, e un’altra del 987, anch’essa a tre navate e dedicata all’Apostolo Andrea) accostate e un tempo comunicanti. Nella parte più interna, oggi detta Valle dei Mulini, sono tuttora presenti le imponenti vestigia delle antiche cartiere amalfitane che, sin dal XIII secolo, producevano la celebre “carta a mano”, mediante processi tecnologici appresi dal mondo arabo e migliorati in loco. Proseguendo verso sud, incontriamo la minuscola Atrani, incassata nella valle del Dragone, dove si svolgeva la cerimonia di investitura dei dogi amalfitani; poi Ravello, con i tesori d’arte delle sue chiese millenarie, con i giardini fioriti di Villa Rufolo e la sua caratteristica Terrazza dell’Infinito sul mare di Villa Cimbrone, già ammirata da Boccaccio, che la celebrò nel Decameron; e, ancora, Scala, fondata intorno al IV sec. dai Romani che andavano alla conquista di Costantinopoli, e per questo considerato il paese più antico della Costiera. Più a sud, ecco Minori, con la Basilica di Santa Trofimena e la Villa Romana del I sec. d.C., che contiene preziosi reperti, mosaici e decorazioni tuttora ben conservati; poi Maiori con la Collegiata di Santa Maria a Mare ed il Castello di San Nicola de Thoro Plano; e, più all’interno, Tramonti, dal bellissimo centro storico. Il nostro viaggio toccherà infine Cetara, pittoresco borgo marinaro, noto come il paese della colatura delle alici; per concludersi a Vietri sul Mare, famosa fin dal Rinascimento per la notevole presenza di industrie artigianali legate alla ceramica, tra cui la famosa “ceramica Solimene”.

ONE OF THE MOST BEAUTIFUL HOLIDAY DESTINATIONS IN THE WORLD, SINCE 1997 PART OF THE UNESCO WORLD HERITAGE

From Positano to Vietri sul Mare, to discover the “Divina” Set among the rocks and facing the clear sea, between wonderful bays and coves, the Amalfi Coast offers breathtaking scenery, which is made even more precious by historical and architectural elements n exceptional example of Mediterranean landscape, with a very important cultural and natural background shaped by unique features and a special historical evolution”. These are the characteristics which have enabled the Amalfi Coast to become a candidate for the UNESCO World Heritage in 1997. DISCOVERING THE AMALFI COAST… Considered the pearl of Campania, the Amalfi Coast is famous all over the world, and every year many tourists are fascinated by its beautiful scenery. Twelve communes belong to the Amalfi Coast: Amalfi, Strani, Cetara, Furore, Maiori, Minori, Positano, Paiano, Ravello, Scala, Tramonti and Vietri sul Mare. The geological and environmental structure of this stretch of coastline is extremely fascinating, with a road that winds through the rocks and offers spectacular views on small villages, bays and coves overlooking the light-blue sea, which, in turns, contrasts with the green shades of the Mediterranean scrub on the mountains. This beautiful natural landscape is the ideal backdrop to historical and artistic attractions which recall the local history and origin. …FROM NORTH TO SOUTH. The first stop is in Positano, a small village with a fascinating historic center set in a marvelous position be-

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tween steep cliffs and the sea; then we have Praiano, which dates back to the Middle Ages with its Churches dedicated to Saint Luca and Saint Gennaro and their Belvedere, and Furore, which is set partly on a mountain and partly on the coast, with the so called “Fiordo”. After Conca dei Marini, a village famous for its “sfogliatella” (filled pastry) and its marvelous “Emerald Grotto,” you cannot miss a visit to Amalfi, the very heart of the Coast, which became famous as one of the Maritime Republics that controlled the Mediterranean Sea. The present built-up area corresponds to the medieval village, so Amalfi can be considered as a sort of living museum, since it perfectly preserves its ancient architectonic and urban elements, such as churches, chapels, monasteries and convents, residences of the most important medieval merchants, towers and walls. Its most famous attraction is the complex of the Cathedral, which is made up of two neighboring basilicas (the older one is dedicated to the Vergine Assunta and dates back to the IX Century, while the other was built in 987 with three naves and is dedicated to the Apostle Andrew) and in the past were communicating. In the innermost part of the Coast, called Mill Valley, there are the imposing remains of the ancient Amalfi paper mills: from the XIII Century they produced

the famous paper made of cloths through technical processes which had been learned from the Arabs and improved on here. Continuing southwards you will find the little village of Atrani, set in the Dragon Valley, where the investiture ceremony for the doges of Amalfi took place. Ravello offers its artistic masterpieces preserved in thousand-year old churches and its “Infinite Terrace” overlooking the sea of Villa Cimbrone, as well as the gardens of Villa Rufolo: Boccaccio was enchanted by this place and celebrated it in his Decameron. Scala was built around the IV Century by the Romans who were on their way to Constantinople, and for this reason it is considered the most ancient settlement on the Coast. Continuing southwards you find Minori with the Basilica of Saint Trofimena and the Roman Villa of the 1st century A.D., which preserves precious remains, well-preserved mosaics and decorations, and Maiori with the Church of St. Mary a Mare and the Castle of Saint Nicholas of Thoro Plano. Slightly inland we find Tramonti with its marvelous historic center. Our tour continues to Cetara, a picturesque seaside village famous for its anchovies, and ends in Vietri sul Mare, which has become popular since the Renaissance period for its pottery handicrafts, such as the “Solimene ceramics.”

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AL MUSEO ARCHEOLOGICO, FINO AL 12 DICEMBRE 2009

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LA COLLEZIONE FARNESE RIAPRE A NAPOLI La Venere Callipigia, l’Atlante Farnese, i Tirannicidi, l’Ercole di Lisippo, fino al monumentale Toro Farnese. Sono alcuni dei capolavori facenti parte della Collezione Farnese che sarà riaperta al pubblico presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Iniziata da Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III (1543-1549), la Collezione Farnese è una delle più grandi, se non addirittura la maggiore raccolta storica di sculture antiche del mondo, formatasi nel Rinascimento e rimasta sostanzialmente intatta. Si compose nell’arco di un cinquantennio, grazie a confische, donazioni, acquisti sul mercato antiquario, ma soprattutto ai tanti rinvenimenti venuti alla luce nel corso degli scavi effettuati per la risistemazione urbanistica di Roma. Dapprima destinata ad abbellire il nascente Palazzo Farnese, la Collezione passò poi ai Borbone di Napoli, e trasferita quindi nel capoluogo campano, diventando parte del patrimonio artistico della famiglia regnante. Il percorso espositivo comprende più di trecento sculture presentate in corrispondenza alla loro tipologia e al loro contesto di provenienza. Il visitatore avrà così modo di percorrere un itinerario che si snoda attraverso le diverse sedi che nel corso del tempo hanno ospitato la Collezione; ma potrà anche apprezzare le punte di eccellenza, le molte opere di qualità altissima che ne segnano le tappe, e percepire gli interessi, i temi propri della cultura dell’epoca.

The Farnese Collection opens again in Naples The Callipygian Venus, the Farnese Atlas, the Tyrannicides, Hercules by Lysippos and the magnificent Farnese Bull. These are just some of the masterpieces belonging to the Farnese Collection, which will open again to the public at the Archaeological Museum of Naples. Started by Alessandro Farnese, who became Pope Paul III (1543-1549), the Farnese Collection is one of the largest – perhaps the largest – historical collection of antique works of sculpture in the world: it was completed in the Renaissance period and has been preserved almost intact up to now. The works were brought together in the space of about fifty years through confiscations, donations, and purchases in the antiquarian markets, but especially to the large number of archaeological discoveries made during the urban reorganization of Rome. First it was destined to ornate the new Palazzo Farnese, then the Collection became the property of the Bourbons of Naples and it was later moved to Campania, becoming part of the artistic heritage of the royal family. The exhibition includes over three hundred works of sculpture, which are presented in relation to their category and their place of origin. This way, the visitor has the chance to make an itinerary through the several locations of the collection over the centuries, appreciating at the same time the masterpieces, the interests and the cultural topics of that time.


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Campania

CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), il Club dei Borghi più belli d’Italia è sorto dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si tratta dell’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, ma che rappresenta al meglio il dipanarsi della nostra storia millenaria, e dove è possibile trovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi.

CLUB OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY Founded in 2001 by the Council for Tourism of the national association of Italian communes (ANCI), the Club of the most beautiful Villages in Italy was created with the aim to promote the fantastic heritage of History, Arts, Culture, Environment and Traditions of small Italian villages, which are mostly excluded from the main tourists itineraries. This is another face of Italy, which is often hidden and unknown, but which better represents our millenary history, where you can find atmosphere, smells and tastes that make up our typicalness and which are worth feeling with all your senses.

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Il Club dei Borghi più Belli d’Italia è membro di Symbola - Fondazione per le Qualità Italiane.


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UNA FRAZIONE APPARTATA DI VIETRI SUL MARE, A 300 METRI DI ALTITUDINE, IN CUI SI RESPIRA L’ARIA DEI TEMPI

Àlbori, bianco avamposto di paradiso U

n grumo di case colorate di fronte al mare, addossate le une alle altre e strette tra viuzze e vicoletti, costruiti in base alla strategia difensiva degli arabi, che si interrompono in uno slargo dove, ancora oggi, la sera, si ritrovano gli abitanti. Così si presenta Àlbori, frazione di Vietri sul Mare abbarbicata sul versante orientale di una valle dominata dal Monte Falerzio. Se l’infedeltà alle forme, alle armonie, ai colori del Mediterraneo, è grande nella caotica Vietri e, purtroppo, in molti punti della pur bella Costiera Amalfitana, qui ad Àlbori, in posizione più appartata, a 300 metri di altitudine, si respira l’aria dei tempi antichi. Qui, tra le verdi pendici del Monte Falerzio, è possibile passeggiare tra cappelle votive dedicate ai santi protettori e ammirare i panorami di Campania felix che includono sempre l’infinito azzurro del Tirreno. Marinara è sicuramente l’origine del borgo, come testimonia l’attuale Marina di Àlbori. Del resto, tra le incerte origini del toponimo, la più affascinante è quella che lo fa derivare da Arvo, un argonauta al seguito di Giasone che, attratto dalla bellezza del luogo, vi si sarebbe stabilito dopo una tempesta. Ma probabilmente gli abitanti, terrorizzati dai continui blitz dei pirati saraceni, decisero successivamente di rifugiarsi più a monte, dove costruirono l’attuale borgo. UNA MINIATURA DELL’ETERNO RICHIAMO DEL MEDITERRANEO.

Gli edifici in pietra e calce, sormontati dalle caratteristiche tegole napoletane, sono stati oggetto di studio da parte di numerosi architetti. Il nuovo paese, infatti, ha mantenuto l’architettura mediterranea originaria, con case a volta dai colori decisamente vivi, che servivano a farle riconoscere da lontano ai propri abitanti quando, ottimi naviganti, si allontana-

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IL PAESE HA MANTENUTO L’ARCHITETTURA MEDITERRANEA ORIGINARIA, CON CASE A VOLTA DAI COLORI DECISAMENTE VIVI, STRETTE TRA VIUZZE E VICOLETTI di Umberto Forte vano da esse o vi si riavvicinavano dopo lunghi periodi trascorsi in mare. Nel periodo invernale, quando la navigazione non era possibile, gli abitanti si dedicavano all’agricoltura, coltivando quel poco di terreno che riuscivano a strappare alla montagna. La felice combinazione di mare e monte è dunque la caratteristica di Àlbori. Ma anche in questo piccolo angolo di Mediterraneo è possibile trovare pregevoli tesori d’arte. Nella piazza sorge la chiesa dedicata a Santa Margherita, giovane martire di Antiochia, al cui interno si possono ammirare pregevoli affreschi di scuola napoletana, di cui fu esponente illustre il decoratore barocco Francesco Solimena (1657-1747). ÀLBORI A TAVOLA. Siamo, come diceva Goethe, nella terra dove fioriscono i limoni, che qui hanno sapore e profumo speciali (si chiamano “sfusati”) e danno il classico limoncello della Costa di Amalfi. Il menù caratteristico prevede le penne “alla cuppitiello” (con salsa di verdure di stagione), le pietanze a base di pesce insaporite da succo di limone amalfitano, le “palle di ciuccio”, caratteristiche crocchette di patate agrodolci. Il tutto accompagnato da vini di produzione locale.

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THE SECLUDED HAMLET OF VIETRI SUL MARE, 300 METERS ABOVE SEA LEVEL, WHERE ONE BREATHES THE AIR OF ANCIENT TIMES

Àlbori, a White Outpost of Paradise The village has maintained the brightly colored houses of the original Mediterranean architecture, squeezed between narrow streets and alleys

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cluster of colored buildings facing the sea, huddled against each other and squeezed between narrow streets and alleys, built to form a strategic defense against the Arabs. It opens up into a square where the townsfolk still come to gather in the evening. This is Àlbori, a hamlet of the town of Vietri

o Lo scroscio fluente del limpido torrente, l’eco sfumato del ritmo incalzante, la vela lontana che sfuma all’orizzonte nel contrasto del celeste e dell’azzurro picchiettato di bianchi spruzzi. I colori – il giallo fiorito, il verde, l’ocra, gli umori e i sospiri della terra, la forza della pietra, mescolata all’antico sudore, ci hanno donato un attimo di pace sospesa nell’infinito. Autore: Vincenzo Tafuri Vietri sul Mare (SA)

sul Mare, perched on the eastern side of a valley, at the foot of Mount Falerzio. While chaotic Vietri displays unfaithfulness to the forms, harmonies and colors of the Mediterranean along the still beautiful Amalfi coast, here in Àlbori, in a more secluded location at 300 meters above sea level, one breathes the air of ancient times. The eye meets the green slopes of Mt. Falerzio, where one can pleasantly stroll among the votive chapels dedicated to patron saints with views of Campania Felix that include the infinite blue of the Tyrrhenian sea. The village is surely of a marine origin, as is evident from the current day Àlbori Marina. What’s more, among uncertain origins

of the name, the most fascinating conjecture is that it comes from Arvo, one of Jason’s Argonauts. Following a storm, he was attracted by the beauty of the area and decided to settle there. It is probable that the inhabitants decided to take refuge higher up after being continually terrorized by the raids of Saracen pirates. THE ETERNAL CALL OF THE MEDITERRANEAN IN MINIATURE. The stone and mortar buildings, topped with the characteristic Neapolitan roof tiles, have been studied by many architects. The new village has, in fact, maintained the brightly colored houses of the original Mediterranean architecture, which made it possible for the villagers, who were excellent sailors, to recognize their homes when sailing away or when returning after long periods at sea. In the winter months, when sailing was not possible, the people cultivated whatever bits of land were tillable on the mountainside. Àlbori is thus characterized by the happy combination of sea and mountains, but it also holds art treasures. Standing on the square is the church dedicated to St. Margaret, the young martyr of Antioch. Inside the church there are admirable frescoes by the Neapolitan school; an illustrious exponent of this school was the Baroque decorator Francesco Solimena (1657-1747). ÀLBORI AT TABLE. We are in the land where lemons blossom, to quote Goethe. Here they have a special flavor and fragrance (they are called “sfusati”) and are used to make the classic “limoncello” (lemon liqueur) of the Amalfi Coast. A typical menu includes “penne alla cuppitiello” (pasta with a sauce of fresh greens in season), fish flavored with the juice of Amalfi lemons, and “palle di ciuccio,” sweet-and-sour potato croquettes, all accompanied by locally-produced wines.

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ARTE DELLA TAVOLA

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uando si parla della Campania e della sua enogastronomia, la prima specialità che viene in mente è senza dubbio la pizza, vanto della tradizione culinaria napoletana. Ma questo territorio può in verità vantare, oltre a all’incomparabile bellezza dei suoi paesaggi, anche una straordinaria varietà di prodotti tipici, molti dei quali godono del riconoscimento comunitario.

ECCELLENZE DI TERRA E DI MARE. Impossibile

non citare la Mozzarella di Bufala Campana (DOP), il Carciofo di Paestum (IGP), il Limone Costa d’Amalfi e il Limone di Sorrento (entrambi IGP), il Pomodoro di San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino (DOP), la Mela Annurca Campana (IGP), la Nocciola di Giffoni (IGP), il Caciocavallo Silano (DOP), l’olio d’oliva Colline Salernitane (DOP). Se la terra offre quindi una straordinaria varietà di prodotti, non di meno ne propone il mare. Se, per esempio, optiamo per la Costiera Amalfitana, ecco allora che è possibile assaporare il pesce azzurro, le alici e il tonno, preparato con fantasia e ancora come tradizione comanda, sott’olio, al peperoncino, marinato… una vera delizia! E poi, come non citare i piatti a base di baccalà, le zuppe, i polipetti, la classica impepata di cozze!

Delizie campane in tavola DALLA MOZZARELLA DI BUFALA AL LIMONCELLO, DAI PIATTI DI PESCE AI BABÀ: UN TRIPUDIO DI SAPORI PER UNA CUCINA RICCHISSIMA E DALLA LUNGA TRADIZIONE

di Domenico Calabria

DAI PRIMI PIATTI AI VINI. Anche tra i lattici-

ni troviamo dei veri e propri “capolavori” per il palato: oltre alla sopraccitata – e famosissima – mozzarella di bufala, ecco il caciocavallo silano, la provola affumicata, il “burrino incamiciato” (simile al caciocavallo con all’interno del burro) e i “burrielli” (bocconcini di mozzarella molto dolci che vengono conservati sotto latte all’interno di anfore di terracotta). Tra i salumi, invece, tipici di questo territorio sono il “capocollo” (insaccato ottenuto dal muscolo dorsale dei suini con l’aggiunta di peperoncino e semi di finocchio); le “cervellatine” (impasto di carne suina, vino rosso e lardo, simili a delle salsicce) ed il celebre “salame tipo Napoli” (a base di carne di vitello, carne di suino, peperoncino e semi di finocchio). Tra i primi piatti, naturalmente regina è la pasta, ancora meglio se condita con un ricco ragù di carne; celebre anche la “pasta alla sorrentina”, con salsa di pomodoro e scamorza. Ricchissima è anche la lista dei dolci: dal Babà, una soffice pasta intrisa di rhum, alla celebre pastiera napoletana, preparata con ricotta, canditi, cioccolato e chicchi di grano bollito; e, ancora, la sfogliatella – riccia, se preparata con pasta sfoglia, oppure frolla, se preparata con la frolla – e gli Struffoli, dolcetti natalizi al miele, fritti e guarniti con confetti colorati. Il tutto, naturalmente, va accompagnato dagli ottimi vini che questa terra – grazie al suo clima, alla sua conformazione, alla sua tradizione – produce. Oggi i vini di denominazione di origine sono circa una ventina, ma i veri fiori all’occhiello sono il Taurasi Docg, dal colore rubino intenso, il Greco di tufo e il Fiano di Avellino Docg, questi ultimi due bianchi che ben si accostano alle specialità di pesce. Infine, per concludere il pasto, impossibile non deliziarsi con un bel bicchiere di Limoncello (liquore dolce ottenuto dalla macerazione in alcool delle scorze del limone, miscelata in seguito con uno sciroppo di acqua e zucchero), la cui paternità è contesa tra sorrentini, amalfitani e capresi; ma degni di nota sono anche il Nocillo, o Nocino di Sorrento (liquore ottenuto dalla macerazione in alcool di noci verdi) e la Grappa Falanghina (ottenuta dalle vinacce di falanghina).

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Mastercup e “Donation Cup” per i bambini del Gambia di Mascia Consorte, Responsabile Progettazione e Fund Raising del Comitato Italiano per il PAM

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astercup, il celebre torneo interaziendale di calcio a sette che riunisce molte importanti sigle del panorama aziendale italiano, sostiene quest’anno l’impegno del Programma Alimentare Mondiale (WFP) di fornire pasti scolastici ai bambini del Gambia. Un esempio di responsabilità sociale che coinvolge aziende del calibro di Fiat, Lavazza, L’Oreal, Mondadori, solo per citarne alcune. A loro sarà dedicata la Donation Cup, la “coppa della solidarietà” messa in palio per quell’azienda che avrà apportato, alla fine del torneo, il


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Delicacies from Campania

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hen talking about Campania and its enogastronomy, everyone will probably think first about pizza, which is an element of pride for the Neapolitan culinary tradition. Nevertheless, this territory can boast not only of the breathtaking beauty of its landscape, but of an extraordinary variety of typical products, many of which have been awarded with European quality labels. AN EXTRAORDINARY RANGE OF PRODUCTS. We must therefore mention the Mozzarella di Bufala Campana (DOP), the Carciofo di Paestum (IGP artichoke), the Limone Costa d’Amalfi and the Limone di Sorrento (both IGP products), the Pomodoro di San Marzano of the Agro Sarnese-Nocerino (DOP tomato), the Mela Annurca Campana (IGP apple), the Nocciola di Giffoni (IGP hazelnut), the Caciocavallo Silano (DOP cheese) and the olive oil Colline Salernitane (DOP). The land offers an extraordinary range of products, but so does the sea. If you visit the Amalfi Coast you can sample pelagic fish, such as anchovies and tuna prepared with creativity and according to traditional recipes: preserved in oil, with chilies, marinated... just delicious! Do not miss other fish specialties such as salted cod, soups, small octopuses and the classic mussels with pepper! FROM MAIN COURSES TO WINES. Among milk products too we can find great “masterpieces” for the palate: besides the aboveFrom buffalo mozzarella mentioned and world-famous buffalo-mozzarella, we also have cato limoncello, from fish ciocavallo silano, provola affumicata (smoked), “burrino incamiciadishes to babà: a triumph of to” (similar to caciocavallo but filled with butter) and “burrielli” (mild flavors for a very rich cuisine mozzarella balls preserved in milk in terracotta amphoras). Among the sausage meats we can find “capocollo” (obtained from the back with an old tradition muscle of the pig with the addition of chilies and fennel seeds), the “cervellatine” (mixture of pork, red wine and lard, similar to salsiccia) and the very famous “salame Napoli” (veal, pork, chilies and fennel seeds). Talking about main courses, we have to mention pasta which is the “Queen” and is often served with a tomato and meat sauce or “alla sorrentina,” with tomato sauce and scamorza cheese. The dessert menu is endless: from Babà, soft pastries saturated in rum, to the famous pastiera napoletana prepared with ricotta cheese, candied fruit, chocolate and boiled wheat, to the sfogliatella, which can be “riccia” if prepared with puff pastry or “frolla” if done with shortcrust, and to the Strufoli, typical Christmas sweets prepared with honey, deep-fried and garnished with hundreds and thousands. Everything must be served with the great wines which are produced in the region blessed by the local climate, a combination of the land and tradition. At present, the wines awarded with a quality seal are around twenty, the most prestigious ones are the ruby red Tarausi Docg and two white wines which go very well with fish specialties, Greco di Tufo and Fiano di Avellino Docg. Finally, we suggest you end the meal by sipping some delicious Limoncello (sweet lemon liqueur made with lemon peels macerated in alcohol and to which is added a syrup of water and sugar), whose invention is claimed by Sorrento, Amalfi and Capri, or some Nocillo or Nocino di Sorrento (a liqueur obtained from the alcoholic maceration of green walnuts) and Grappa Falanghina (made from the must of falanghina).

suo distintivo contributo di solidarietà. Parallelamente al torneo sportivo si terrà infatti una competizione virtuale che coinvolgerà tutte le aziende partecipanti, le quali gareggeranno a favore del progetto “pasti scolastici” del WFP: una sorta di “torneo nel torneo” che, il giorno della premiazione, vedrà salire sul “podio”, a fianco della squadra che si sarà distinta per le sue prestazioni calcistiche, l’azienda che avrà garantito più pasti scolastici ai bambini del Gambia. Ogni azienda aderente potrà scegliere il meccanismo interno di contribuzione: chiedere ai propri dipendenti di donare un’ora del proprio lavoro attraverso la devoluzione automatica in busta paga, con il raddoppio della cifra da parte dell’azienda; oppure promuovere una raccolta spontanea di fondi tra i dipendenti; o, ancora, destinare al progetto un budget aziendale; o sostenere il progetto attraverso la propria campagna natalizia. L’azienda che avrà raccolto la cifra più alta pro-capite, sarà decretata vincitrice della Donation Cup. La premiazione avverrà contestualmente a quella di Mastercup e l’azienda premiata riceverà la “Coppa della solidarietà” del WFP.

Mastercup and “Donation Cup” for Gambia’s children

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astercup, the famous 7 on 7 soccer competition among companies in which many Italian enterprises take part, is supporting the World Food Program (WFP) project which concerns supplying meals to school for the children of Gambia. It is an example of social responsibility which involves important companies such as Fiat, Lavazza, L’Oreal and Mondadori, just to mention a few. The Donation Cup will be dedicated to these children, and it will be awarded to the company which will have given the largest contribution by the end of the championship. A virtual “solidarity competition” will take place parallel to the soccer championship: all the companies will take part in it to support the WFP project “meals at school.” This “competition within the competition” intends to award the team with the best sports performance and the team which will ensure the largest quantity of meals at school for the children of Gambia. Each participating company can choose their donation method: they can ask their employees to give one hour of their working time by donating a part of their wages automatically, in this case the company will double the donated sum with its own contribution, or they can promote a voluntary collection among its employees. Furthermore, they can assign a part of the company budget to the project or they can support the project through their Christmas campaign. The company which collects the highest sum per head, will be the winner of the Donation Cup. The awarding ceremony will take place together with the awarding ceremony of the Mastercup, and the winning company will receive the “Solidarity Cup” by the WFP.

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ARTE DELLA TAVOLA

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UNA SPERANZA DAL MEETING DI RIMINI PER L’AMICIZIA TRA I POPOLI

Una “strada nuova” in tema di sicurezza alimentare ZAIA: “IL MODELLO DI AGRICOLTURA CHE VOGLIAMO, E CHE PUÒ INDICARE LA STRADA PER VINCERE LA FAME, È QUELLO FONDATO SULLE IDENTITÀ PRODUTTIVE E TERRITORIALI” di Mirco Battistella

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ell’ambito del Meeting di Rimini per l’Amicizia tra i Popoli, giunto quest’anno alla 30ª edizione, si è tenuto il 28 agosto l’incontro “Certezza e sicurezza alimentare: la sfida del nuovo millennio”, al quale hanno partecipato Luca Zaia, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il professor Luigi Campiglio, pro-rettore dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, e la professoressa Ana Lydia Sawaya, del Cren, il Centro di Educazione e Riabilitazione Nutrizionale di Avsi, a San Paolo del Brasile. A dirigere i lavori dell’incontro, Marco Lucchini, direttore del Banco Alimentare. L’incontro ha messo in luce quanto la tematica “sicurezza alimentare” sia di attualità, e ha delineato la strada che l’esecutivo italiano intende percorrere per contribuire a far fronte a questo problema mondiale.

risultano, in questa direzione, “la battaglia per l’etichettatura di tutti i prodotti, che è una battaglia di civiltà, e il contrasto fermo ad ogni forma di agropirateria e di frode, contro chi vorrebbe attentare alla nostra salute. Così come la difesa della nostra identità produttiva in sede Wto”. Il Ministro ha concluso il suo intervento ricordando che “in Italia circa il 13% della popolazione si trova in seria difficoltà e si spreca l’equivalente di 600 mila pasti al giorno”, e lanciando quindi un appello affinché si operi “una rivoluzione”, diventando “da cittadini consumisti, cittadini consumatori, con una nuova autocoscienza. Non pretendiamo più la mela perfetta, o la rugiada sull’insalata del supermercato. Piuttosto, consumiamo locale, consumiamo di stagione. La prossimità e la stagionalità sono lo strumento migliore per combattere gli sprechi, aiutare l’ambiente e migliorare la redditività dei contadini”.

IL CIBO NON DEVE ENTRARE NEI MERCATI FINANZIARI. Come

ha tenuto a sottolineare il Ministro Zaia, “in un mondo in cui 1,2 miliardi di persone sanno cosa sono i crampi della fame e circa tre milioni di individui ogni anno muoiono perché non hanno da mangiare, la vera questione è cosa si debba fare per porre fine a questa vergogna. Per uscire dall’emergenza alimentare, noi proponiamo una strada nuova, che non è più quella degli aiuti a pioggia”. La valida alternativa, per il Ministro, è la “strategia dello sviluppo dell’agricoltura, antidoto indispensabile allo strapotere dell’economia di carta. Se il cibo entra nei mercati finanziari e diventa oggetto di speculazioni, allora significa che siamo in un mondo che ha perso i suoi valori. Il modello di agricoltura che vogliamo, e che può indicare la strada per vincere la fame, è quello fondato sulle identità produttive e territoriali, sia perché in questo modo si difende l’economia dei territori, sia perché si garantisce ai cittadini la salubrità e la qualità dei cibi”. DIFENDIAMO L’IDENTITÀ PRODUTTIVA DEL NOSTRO PAESE. Il

Ministro Zaia ha quindi espresso l’avversione, da parte dell’Italia, per l’omologazione dell’alimentazione e per gli Ogm, mentre fondamentali

Il Ministro Luca Zaia

HOPE FROM THE RIMINI MEETING FOR FRIENDSHIP AMONG THE PEOPLES

A “new way” on the subject of food safety

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n August 28, during the 30th annual Rimini Meeting for Friendship Among the Peoples, there was a meeting entitled “Food Certainty and Safety - the Challenge of the New Millennium,” in which Luca Zaia, Minister for Agricultural, Food and Forestry Policies, professor Luigi Campiglio, pro-rector of the Università Cattolica Sacro Cuore, Milan, and Ana Lydia Sawaya, from the Centre for Education and Nutritional Rehabilitation of AVSI, San Paolo, Brazil took part. The meeting was led by Marco Lucchini, director of the Food Bank. The meeting threw light on how current the theme “food safety” is, and outlined the path which the Italian government intends to take to contribute to facing this worldwide problem. FOOD MUSTN’T ENTER THE FINANCIAL MARKETS. As the minister, Mr. Zaia highlighted, “in a world in which 1.2 billion people know what hunger means and about three million die each year because they don’t

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Mr Zaia: “The agricultural model we want, and which can point the way to beating hunger, is that founded on production and area identity” have anything to eat, the real question is what should be done to end this shame. We suggest a new path, which is no longer that of masses of aid, to leave the food emergency behind.” For Mr. Zaia, the valid alternative is the “strategy of developing agriculture, an essential antidote to superpower of the paper economy. If food enters the financial markets and becomes subject to speculation, this means that we’re in a world which has lost its values. The agricultural model we want, which could point the way to beating hunger, is one based on production and area identities, both because lo-

cal economies can be defended in this way and the wholesomeness and quality of the food can be guaranteed.” WE’LL DEFEND THE PRODUCTION IDENTITY OF ITALY. Mr. Zaia, the minister, then expressed Italy’s aversion to the homologation of food and GMOs while “the battle for labelling all products, which is a battle of culture, and the firm move against all forms of agro-piracy and fraud, against those who want to damage our health is fundamental. like the defense of Italian production identity in the World Trade Organization.” The minister ended his speech recalling that with “about 13% of the population in Italy is in serious economic difficulty and the equivalent of 600,000 meals are wasted every day.” He launched an appeal for “a revolution” to change from “… consumerists to consumers with a new self-awareness. Let’s no longer demand the perfect apple or dew on the salad from the supermarket. Instead, let’s eat local, and seasonal, produce. Local produce in season is the best way of fighting waste, helping the environment and improving the income of the farmers.”


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MODA

Facciamo sistema in nome della

moda italiana A cura della

Sfilata in Piazza della Scala a Milano, Giugno 2009: la moda ha sfilato in piazza per il grande pubblico. Collezione Parah Noir P-E 2009


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MODA

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UN SOSTEGNO OPERATIVO E SOLUZIONI REALI PER TUTELARE E, INSIEME, DARE NUOVO SLANCIO AL SETTORE

Anche la m lavora p CONCRETO, IN QUESTO SENSO, L’IMPEGNO DELLA CNMI, CHE, PER VOCE DEL SUO PRESIDENTE MARIO BOSELLI, HA STRETTO INTESE CON GOVERNO, BANCHE E ICE, PER ACCOMPAGNARE LE IMPRESE VERSO UNA NUOVA FASE DI RILANCIO di Emanuela Schiavi

Tra le istituzioni con cui la CNMI collabora a livello nazionale, di primaria importanza è il rapporto che si è venuto a creare – e che negli ultimi anni si è via via rafforzato – con l’Amministrazione Comunale di Milano. In particolare, grazie al costante interessamento del Sindaco Moratti e degli Assessori Finazzer Flory, Rossi Bernardi e Terzi, il Comune si impegna quotidianamente a promuovere la moda con iniziative mirate, e a migliorare l’accoglienza nel capoluogo lombardo di stampa e buyer durante la Fashion Week.

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i continua a parlare di crisi, ma si parla anche di ripresa. Dopo le ferie estive, il cuore degli Italiani è ancora pieno di incertezze, ma nel mondo della Moda c’è anche tanta speranza nel futuro perché i “fondamentali” del settore sono solidi. Purtroppo, però, non possiamo esimerci dal notare che sia il comparto a valle, quello del pret-à-porter di alto livello e degli accessori, sia e soprattutto il comparto a monte, quello del tessile composto da piccole-medie imprese che producono filati, tessuti e semilavorati tessili, siano ancora visibilmente in difficoltà. La situazione di grave sofferenza viene messa alla luce dai numeri: a valle la flessione del fatturato è nell’ordine del 10-15%, a monte la perdita di fatturato è addirittura superiore al 20-30%. CNMI sente molto forte la necessità di aiutare il settore che rappresenta ed è impegnata su tutti i fronti per fornire un sostegno operativo e concreto alle aziende, cercando di trovare soluzioni che permettano di resistere e di agganciarsi alla ripresa.

DA CNMI, UN IMPEGNO A VARI LIVELLI: ABI, GOVERNO, MERCATO ESTERO. Non a caso, Camera Nazionale

della Moda Italiana è stata la prima, il 21 aprile di quest’anno, a lanciare ufficialmente all’ABI una concreta proposta di “stand still”, chiedendo il mantenimento dei fidi in essere alle aziende associate al 31 dicembre 2008 per un periodo da definire. Inoltre si è attivata un’ulteriore iniziativa nei confronti del Governo. Al Presidente

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del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, Mario Boselli, Presidente dell’Associazione, ha espresso la necessità, dopo l’intervento in materia di credito, alla luce della gravità della situazione, di realizzare un’ulteriore azione straordinaria, una sorta di “Piano Marshall” per il settore moda. Boselli è convinto che, sul piano occupazionale, l’Italia abbia tenuto fin qui anche grazie agli ammortizzatori sociali. Ora però, per poter affrontare i prossimi mesi che saranno ancora difficili, bisogna attivare altre iniziative rivolte alle aziende. Il “Piano Marshall” suggerito da Boselli prevede operazioni di natura temporale limitata, ma significative dal punto di vista fiscale, quali la sospensione dell’IRAP. Si tratterebbe di ridurre il costo del lavoro e quello dell’energia, anche solo per un anno, per resistere alla crisi. Camera Nazionale della Moda Italiana è impegnata inoltre sul fronte dell’internazionalizzazione a promuovere l’immagine e la vendita della moda italiana all’estero. In quest’ottica CNMI ha sottoscritto un accordo quadro di settore insieme al Ministero dello Sviluppo Economico e in collaborazione con l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE). La domanda che tutti si stanno ponendo per il 2010 è: “ripresa forte o ripresa debole?”. La risposta positiva è che, comunque, di ripresa si parla, e ciò anche grazie alla Camera Nazionale della Moda Italiana, che non sta a guardare ma sta operando con il massimo impegno per favorirla.


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ORE

a moda a per la ripresa REAL SUPPORT AND CONCRETE SOLUTIONS TO PROTECT AND RE-LAUNCH THE SECTOR

Fashion is working for the recovery A concrete commitment comes from the CNMI, its President Mario Boselli signed agreements with the government, banks and ICE to take the enterprises towards a relaunch

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eople are still talking about the crisis, but recovery does not seem too far off. After the summer holidays, Italians are still uncertain, but in the world of fashion there is much hope for the future, since the “foundations” of the sector are well consolidated. Unfortunately, we have to state that the base and the top of the sector, i.e. top-level pret-à-porter and accessories and small to medium-sized enterprises which produce yarns, fabric and semi-finished textiles, still have many problems. This critical situation is outlined by the numbers: in the lowest division the revenue has dropped by 10-15%, while at the top division the loss is over 20-30%. CNMI feels the need to help its sector and is making an effort to supply real and concrete support to the companies, trying to find solutions that can enable them to resist and start to recover. FROM CNMI ACTIONS IN SEVERAL DIRECTIONS: ABI, GOVERNMENT, FOREIGN MARKET. The National Chamber for Italian Fashion (CNMI) was the first organization which made ABI a concrete “stand-alone” proposal on April 21, 2009, asking to maintain the credit allowed for an undefined period for the associated companies on December 31, 2008. They started yet another initiative with the government. President of the Chamber, Mario Boselli expressed to Prime Minister Silvio Berlusconi and Minister of Economic Development Claudio Scajola, the need for an intervention with regards to credit. Considering the gravity of the situation, this extraordinary action would be sort of All’inizio di settembre, nell’ambito delle iniziative finalizzate all’internazionalizzazione a “Marshall Plan” for the fashion sector. del Sistema Moda italiano, CNMI, grazie alla Boselli thinks that employment in Italy has maintained, up to now, collaborazione con l’ICE, ha promosso un an acceptable level thanks to “social shock absorbers.” Nevertheimportante evento nel cuore di Tokyo, più less, from now on, companies will need other measures to cope, to precisamente nella nuova Tokyo Spiral Hall. In take them through the next few months, which will continue to be tale occasione, sono state presentate le critical. collezioni Primavera-Estate 2010 di tre giovani The “Marshall Plan” suggested by Boselli includes temporary stilisti selezionati nell’ambito della terza measures which play a significant role from the fiscal point of view, edizione dell’”Incubatore della Moda”: such as the suspension of the payment of IRAP (regional tax on Cristiano Burani (nella foto una sua creazione), productive activities). Labor and energy costs should be reduced for Mauro Gasperi e Cristina Miraldi. L’iniziativa verrà presto replicata in altri at least one year, in order to be able to face the crisis. The National importanti città, quali Dehli, Mosca, Parigi, Chamber for Italian Fashion is also undertaking actions towards inBerlino. ternationalization and promotion of the image and sales of Italian fashion abroad. For this reason CNMI has signed a frame agreement with the Ministry of Economic Development in collaboration with the Italian Institute for Foreign Trade (ICE). Everybody’s question for 2010 is: “Will recovery be fast or slow”? The positive answer is that, no matter what happens, we are talking about recovery, and we owe a debt to the National Chamber for Italian Fashion, which is working very hard to achieve it.

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MONDO MOTORI

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PER LA GIOIA DEGLI APPASSIONATI DI SUPERCAR MADE IN ITALY

ESPECIALLY FOR THE FANS OF SUPERCARS MADE IN ITALY

Italian pride at the Frankfurter IAA Ferrari 458 and Maserati GranCabrio made their debut at the prestigious German event

T

Orgogli italiani per il Salone di Francoforte

È

stata una presenza importante quella dei motori Made in Italy alla kermesse tedesca. Le supercar italiane disegnate da Pininfarina scoprono le carte in casa Porsche e Mercedes, che hanno presentato le rinnovate 911 Turbo e GT3 e l’attesissima SLS. Due vetture differenti, le italiane. La sportivissima a cielo aperto della Casa del Tridente ha quattro posti veri con il passo (la distanza fra gli assi delle ruote) fra i più lunghi della sua categoria per garantire il massimo del comfort e il piacere di viaggiare con il vento fra i capelli, stando seduti nel salotto della Maserati GranCabrio. L’ultima vettura scoperta della Casa di Modena era una spider presentata otto anni fa; quella volta il design era firmato da Giorgetto Giugiaro. In passato le Maserati avevano sedotto gli appassionati con le linee audaci e le prestazioni da sportive vere come la Ghibli del 1968, la Mistral del 1964, la 3500 GT Vignale del 1960 e la A6G Frua di dieci anni prima, tutte rigorosamente con la capote in tela come il nuovo modello di Pininfarina. La Gran Cabrio diventa così il terzo modello della gamma Maserati e si affianca alla berlina Quattroporte e alla coupé HANNO DEBUTTATO AL Granturismo. Al pari delle recenti Quattroporte S e GranTurismo S, la GranCabrio monta la ver- PRESTIGIOSO APPUNTAMENTO sione di maggior cilindrata del V8 modenese, un TEDESCO LA FERRARI 458 E LA 4,7 litri in grado di sviluppare 440 cavalli. MASERATI GRANCABRIO LA NOVITÀ DI CASA FERRARI. La Ferrari è

di Valerio Alias una berlinetta due posti secchi audace, anche nello stile firmato da Pininfarina con la collaborazione tecnica di Michael Schumacher: segna il ritorno delle grandi “bocche” sul frontale, ma azzarda anche elementi ultramoderni, come i fari anteriori a led a forma di “scimitarra”, la calandra divisa a metà da due grandi prese d’aria, la linea del tetto arcuata e tagliente, i tre scarichi al centro del posteriore. A Maranello volevano un’auto esagerata, che segnasse un’epoca, ed ecco la 458 Italia. Dove 45 sta per la cilindrata (4500 cc), 8 è il numero dei cilindri (V8 a iniezione diretta), e Italia, come dichiara il presidente Luca Cordero di Montezemolo, è un messaggio d’amore: “Abbiamo voluto dedicare all’Italia una vettura bella, dalle prestazioni straordinarie. Con un livello di innovazione mai raggiunto da nessuna Ferrari prima d’ora. Un tributo sia all’Italia e alle sue caratteristiche uniche che rendono il lavoro, i prodotti e l’intero Paese sinonimo di eccellenza, creatività e qualità nel mondo, e sia a Enzo Ferrari che amava molto identificare le sue auto con la nazione, al punto da concludere tutte le sue conferenze stampa con il famoso ‘Viva l’Italia!’”. Patriottismo a parte, c’è davvero di che essere orgogliosi di una macchina del genere perché qui i primati sono davvero tanti, a partire dalla potenza massima di 570 Cv, portati a ben 9000 giri/minuto: siamo a 127 CV/litro di potenza specifica, un primato assoluto non solo per la gamma e la storia Ferrari, ma per tutto il mondo dell’auto.

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he participation of Made in Italy engines at the German motor show was very important. The Italian supercars designed by Pininfarina unveil their secrets in the land of Porsche and Mercedes, which showed the most recent versions of 911 Turbo and GT3 as well as the long-awaited SLS. Two very different Italian cars. The open-top sports car by Maserati seats four and has one of the longest wheelbases (the distance between the centers of the front and rear wheels) ever built in its category to ensure the best driving comfort and the pleasure of travelling with the wind in your hair while sitting in the lounge of the Maserati GranCabrio. The last time that the car manufacturer from Modena presented a cabriolet was eight years ago, with a sportscar designed by Giorgetto Giugiaro. In the past, Maserati used to conquer its lovers with a bold design and high motor performances, such as Ghibli in 1968, Mistral in 1964, 3500 GT Vignale in 1960 and A6G Frua in 1950, all with a fabric roof, like the latest model by Pininfarina. GranCabrio is the third series by Maserati, together with the Quattroporte sedan and Granturismo coupé models. Like the Quattroporte S and the Granturismo S, the GranCabrio is also equipped with the most powerful 4.7 L, 440 CV V8 motor. THE NOVELTY FROM FERRARI. The new Ferrari is a small and bold two-door sedan, the design is also by Pininfarina, and Michael Schumacher contributed in developing its technical features: the large frontal “mouth” is a typical feature of old models, but it also leaves space for ultra-innovative elements, such as the “scimitar-shaped” LED headlights; the radiator grill divided into two parts by two large air vents; the roof design, which is very curved and aerodynamic; and the three exhaust outlets in the central part of the rear. In Maranello they wanted to develop a unique, epoch-making car, and the new 458 Italia was created. 45 indicates the cubic capacity (4500 cc), 8 is the number of cylinders (V8, direct injection engine) and Italia, according to President Luca Cordero di Montezemolo, is a message of love: “We wanted to dedicate this beautiful car with extraordinary performance to Italy. This car has the highest degree of innovation ever reached by a Ferrari up to now. This is a tribute both to Italy and its unique characteristics which make Italian work, products and country a synonym of excellence, creativity and quality to the entire world. It is also a tribute to Enzo Ferrari, who liked so much to identify his cars with this nation that he used to terminate all his conferences with the famous motto “Viva l’Italia!” Patriotism aside, they can really be proud of this car, which claims so many records, starting from the maximum power of 570 CV which can reach the speed of 9000 rpm: 127 CV/litre, which is an outstanding power output not only for its series and the history of Ferrari, but for the world of cars in general.


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DUE SICURI CON AZZURRI E INGHILTERRA: L’IRLANDA DOVRÀ SUPERARE LO SPAREGGIO

SPORT

Lippi, Capello, Trapattoni

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l calcio italiano ha ripreso quota. Contro la Bulgaria si son visti gioco e gol. Ma c’è dell’altro, nel panorama generale del pallone: non è mai successo che contemporaneamente tre allenatori italiani partecipassero ai Mondiali alla guida di tre Nazionali diverse. Succederà molto probabilmente in Sudafrica. L’incognita riguarda Trapattoni, che potrebbe perdere lo spareggio con una delle migliori otto seconde (per ora Svezia, Grecia o Lettonia, Slovenia o Irlanda del Nord, Russia, Bosnia, Croazia, Francia, Norvegia o Scozia) oppure arrivare nono, se dovesse perdere con Italia e Montenegro, e non giungere a giocarsela sino in fondo. Vedremo, perché il meccanismo è molto complesso. Noi facciamo il tifo per lui. In ogni caso c’è la sicurezza che Lippi sarà sulla panchina azzurra, Capello su quella inglese e Trapattoni all’80 per cento su quella dell’Irlanda. Già, il Trap (con l’Italia) e Cesare Maldini (col Paraguay) erano stati contemporaneamente ai Mondiali del 2002 in Giappone-Corea. Comunque vada, è già un bel successo per il nostro calcio, i cui tecnici sono fra i più preparati al mondo. Capello ha stupito gli inglesi non solo per aver imparato in fretta i quasi 200 verbi irregolari della loro lingua, ma soprattutto per aver vinto tutte le partite del girone di qualificazione, rifilando cinque gol alla Croazia, che nel 2008 li aveva umiliati, eliminandoli dagli Europei. Santo, anzi baronetto, subito. L’Italia dovrà chiudere al primo posto il girone, per goderne dei vantaggi nel sorteggio dei gironi che si disputeranno in Sudafrica, e poi prendere una decisione sulla “vexata quae-

stio” degli oriundi, che implica posizioni politiche non facili. Ora c’è in ballo la questione Amauri, in attesa del passaporto italiano, l’autocandidatura di Thiago Motta e qualche altro caso che potrebbe presto sorgere perché, documenti alla mano, anche Diego, Ledesma ecc., sono in grado di aspirare alla maglia azzurra. Che fare? Il presidente federale Abete, al contrario di Lippi, che ha detto di non volere allargare troppo il fronte degli oriundi, ha dichiarato che “Chi è cittadino italiano ha titolo per essere convocato”. Il che, tradotto nella pratica, significa che tutti possono essere convocati, ma poi la scelta tecnica toccherà al tecnico. Le quotazioni degli uomini di Lippi sono salite. Pirlo (il cervello del gioco) fa ottime cose se ha De Rossi alle spalle – una volta si parlava di coesistenza difficile fra i due – e se il blocco Juve tutt’attorno funziona. Marchisio è stato un bell’acquisto e Grosso un bel ritorno. L’Ital-Juve fa pensare ai tempi in cui in Nazionale si trasferiva il “Grande Torino” (nel maggio 1948 proprio a nella città FORSE TRE sabauda la Nazionale vinse con dieci granata più in porta Sentimenti IV della Juve, e in seguito ALLENATORI ci fu qualche infiltrato come Annovazzi, ITALIANI AI Parola, Eliani, Carapellese e qualche altro), oppuMONDIALI DEL re la Juve degli Scirea, dei Rossi, degli Zoff (con Oriali, Marini, Antognoni, Graziani di altre squaSUDAFRICA dre) che vinse i Mondiali del 1982. Chissà che non si ripeta il prodigio avvenuto di Franco Zuccalà in Spagna.

TWO ARE CERTAIN WITH ITALY AND ENGLAND - IRELAND SHOULD WIN THE PLAY-OFF

Lippi, Capello and Trapattoni There could be three Italian coaches at the World Cup in South Africa

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talian football has regained status. There was “game” and goals against Bulgaria. But there was also something else going on in the general landscape of football – there have never been three Italian coaches leading the teams of three different countries before in the World Cup. This will very likely happen in South Africa. The question mark is over Mr Trapattoni, who could lose the play-off with one of the best second-placed teams (for now, Sweden, Greece or Latvia, Slovenia or Northern Ireland, Russia, Bosnia, Croatia, France, Norway or Scotland) or arrive ninth, if he should lose against Italy and Montenegro, and not have the chance to play to the end. We’ll see, because it’s a very complex mechanism. We’ll cheer for him. In any case, it’s certain that Mr Lippi will be on the Italian bench, Mr Capello on the English one and Mr Trapattoni has an 80% chance of being on the Irish one. Mr “Trap” (with Italy) and Cesare Maldini (with Paraguay) were at the World Cup at

the same time in Japan-Korea in 2002. Whatever the result, it’s already a great success for Italian football, whose technicians are among the best prepared in the world. Mr. Capello surprised the English not just because he has learned almost 200 English irregular verbs quickly but, above all, for winning all the matches in the qualifying round, including five goals against Croatia, the same team that humiliated the English in 2008, kicking them out of the European Championship. He should be canonized, or rather knighted, immediately. Italy must finish first in the round to have the best in the draw for the next round to be played in South Africa, and then take a decision on the “vexata quaestio” of the foreigners of Italian descent, which implies far from easy political positions. At present, there’s the question of Amauri, who is waiting for an Italian passport, the self-candidaFRANCO ZUCCALÀ

ture of Thiago Motta and some other cases which could soon arise because, documents in hand, Diego, Ledesma etc., are also able to aspire to the Italian shirt. What’s to be done? Unlike Lippi, who’s said that he doesn’t want to extend the number of foreigners of Italian descent, Mr Abete, the federal president, has stated that, “A person who is an Italian citizen can be called up.” In practice, this means that everyone can be called up, but then it’s up to the coach to make the technical choices. The status of Lippi’s men has risen. Pirlo (the brain of the game) does excellent things if backed by De Rossi – once there was talk of a difficult coexistence – and the Juventus block around works. Marchisio was a good acquisition and Grosso a great return. Juventus-Italy recalls the time in which the “Great Torino” transferred onto the national side (in May 1948, Italy won in Turin with 10 grenades and Sentimenti IV of Juventus in goal, and then there were a few infiltrators like Annovazzi, Parola, Eliani, Carapellese and one or two others), or the Juventus of Scirea, Rossi and Zoff (with Oriali, Marini, Antognoni and Graziani of other teams) which won the World Cup in 1982. Who knows if there won’t be a prodigious repeat of what happened in Spain.

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FILM FESTIVAL BERGAMO

Il cinema brasiliano si racconta a Bergamo

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omenica 19 luglio, il Festival Internazionale del Cinema d’Arte di Bergamoha “incontrato” il Brasile, Paese Ospite dell’edizione 2009 con un focus sullo Stato del Mato Grosso do Sul. Un “gemellaggio culturale” alla presenza di importanti figure: l’Ambasciatore Luiz Henrique da Fonseca, Console Generale del Brasile, e Luciana Druzina, direttore dell’associazione brasiliana di cinematografia d’animazione. La serata ha preso il via con un dibattito sul cinema e sulla cultura brasiliana, e sui punti di contatto con quella italiana. “La cultura brasiliana è molto vasta – ha tenuto a sottolineare a tal proposito l’Ambasciatore da Fonseca – in quanto frutto dell’incontro tra più culture e popoli diversi. Anche per questo motivo, vanta molti punti di contatto con la cultura italiana”. Luciana Druzina ha da parte sua evidenziato le somiglianze che vi sono tra il cinema brasiliano e quello italiano, soprattutto nella volontà di raccontare la propria terra e di dare voce alla realtà socio-politica del proprio Paese, tipica del Neorealismo. Una linea comune, seppur espressa attraverso percorsi diversi: più legata alle proprie radici e alle proprie tradizioni per quanto riguarda il Brasile, più romantica per quanto riguarda l’Italia.

IL NEOREALISMO ITALIANO MESSO A CONFRONTO CON LA PRODUZIONE DI GLAUBER ROCHA ALL’INSEGNA DELLA DENUNCIA POLITICA E SOCIALE: DUE CULTURE, PERCORSI SIMILI DI ESPRESSIONE di Sandro Greco da Fonseca

(Deus e o Diabo na Terra do Sol) diretto nel 1964 da Glauber Rocha, capolavoro della cinematografia brasiliana ed internazionale. Nella pellicola, ambientata nel nord-est del Brasile, Rocha segue il tracciato della siccità attraverso una coppia di contadini alla ricerca della liberazione. Artista versatile – fu scrittore, sceneggiatore, critico cinematografico, regista, attore – Rocha ha sempre avuto il coraggio di esprimere con forza i temi politici nei suoi film. Non a caso GLAUBER ROCHA. Proprio in questa direzio- era solito dire che “l’arte non è solo talento, ma ne si inseriva il film che è stato successivamen- soprattutto coraggio”. Nato nel 1939 e morto, a te proiettato: “Il dio nero e il diavolo biondo” soli 42 anni, nel 1981, fu uno dei padri del Cinema

Novo, celebre movimento cinematografico che segnò un profondo rinnovamento del cinema brasiliano. Al centro dei suoi lavori, solitamente ambientati nelle secche regioni del nord-est e nelle grandi città, vi era infatti la fascia più povera della popolazione brasiliana. Censurato in patria (polemiche sorsero nel 1967 per il suo “Terra em transe”, giudicato sovversivo nei confronti della Chiesa), è costretto ad emigrare in Europa, dove ha collaborato con importanti nomi del cinema dell’epoca (tra questi, anche Carmelo Bene) e ha conosciuto nuovo successo: nel 1969, con “O Dragão da Maldade Contra o Santo Guerreiro” – racconto popolare basato sulle tradizioni e sulla religione mistica dei nativi – si è infatti aggiudicato la Palma d’Oro a Cannes come miglior regista. Sintetizzano il suo pensiero alcune sue celebri citazioni, come “Sognare è l’unico diritto che non può essere vietato”, così come “Più forte di tutto è il potere del popolo”. È passato alla storia il suo atteggiamento polemico e ribelle, liberamente espresso nelle sue opere, che del resto l’hanno reso uno dei più grandi registi brasiliani di tutti i tempi. www.tempoglauber.com.br

Brazilian cinema shown in Bergamo Italian Neorealism and Glauber Rochas’s movies denounce social and political crimes: two cultures with similar ways of expression

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n Sunday, July 19, the Festival Internazionale del Cinema d’Arte in Bergamo “met” Brazil, Guest Country for the 2009 Festival, which focused on the Mato Grosso do Sul State. It was a sort of “cultural twinning” with important personalities: the Ambassador Luiz Henrique da Fonseca, Consul General of Brazil, and Luciana Druzina, Director of the Brazilian Association of Animation Cinema. The evening started with a debate on Brazilian cinema and culture, as well as its common themes with Italian cinema. “Brazilian culture has a very broad concept – said Ambassador da Fonseca – since it is the result of the encounter of several different cultures and populations. For this reason it also shares many common points with Italian culture.” Luciana Druzina highlighted the similarities between the Brazilian and the Italian cinema, especially in their way of focusing on the land and giving voice to socio-political conditions of their country, which is a typical feature of Neorealism. It is a common

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thread, even if it is expressed in different ways: Brazil is more tied to its roots and traditions, while Italy is more romantic. GLAUBER ROCHA. The film showing which took place after the debate perfectly fit in this setting: “Black God, White Devil” (Deus e o Diabo na Terra do Sol) directed in 1964 by Glauber Rocha, a masterpiece of Brazilian and international cinema. The movie was set in the northwest of Brazil, and Rocha filmed the itinerary of drought through a couple of farmers in search of freedom. Rocha was a versatile artist – writer, scriptwriter, film critic, filmmaker, actor – he always dared to give voice to political issues in his movies. He used to say that “art is not only talent, but mainly courage.” Born in 1939, he died in 1981 at the age of 42. He was of one of the founders of Cinema Novo, a famous cinematographic movement that marked a turning point in Brazilian cinema. Most of its works were set in the dry regions of the Northwest and in large cities, and revolved around the poorest of the Brazilian population. Censored in his country (his movie “Terra em Transe” of 1967 gave rise to a controversy, being considered subversive against the Church), he was compelled to emigrate to Europe, where he worked with important personalities of that time (such as Carmelo Bene) and again attained great success: in 1969 with “O Dragão da Maldade Contra o Santo Guerreiro” – a folk story based on the traditions and mystic religion of the native populations – he won the Palme d’Or in Cannes as best filmmaker. Some of his most famous quotations best express his thought: “Dreaming is the only right one cannot forbid” and “Stronger than anything is the power of the people”. His polemical and rebel attitude characterized all his works: it made him one of the most famous, as well as one of the best Brazilian filmmakers of all time.


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IL RILANCIO DEL PROCESSO DI BARCELLONA È UN OBIETTIVO IMPORTANTE PER I PAESI DELL’AREA

Un’opportunità di sviluppo condiviso Editoriale di Rosario Alessandrello

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l 20 e 21 luglio scorso a Milano si è svolto il Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo. Al centro dei dibattiti, tre temi fondamentali: interconnessione e mercato energetico, ed energie rinnovabili; le piccole e medie imprese come motore dello sviluppo e gli strumenti a sostegno delle PMI, a partire dai grandi progetti in materia di infrastrutture e dal ruolo del sistema finanziario; infine, la necessità di considerare l’area del Mediterraneo come un’opportunità di sviluppo condiviso. Come confermava la presenza di buona parte dei Ministri del Governo italiano e dello stesso Presidente del Consiglio, nonché di personalità istituzionali di diversi Paesi del Mediterraneo, questo evento ha assunto un ruolo di primo piano. Un ruolo necessario, dopo che, con la crisi, i riflettori sono stati puntati su quest’area, sia attraverso la Francia di Sarkozy – con l’inizio della sua presidenza europea ed il rilancio del Processo di Barcellona con la costituzione dell’Unione per il Mediterraneo - sia attraverso gli USA di Barack Obama – con il suo discorso del giugno 2009 al Cairo. Si tratta di due atti che evidenziano la necessità di creare in quest’area, dove si sono sviluppati molti fattori di instabilità, le condizioni per un modus vivendi, e perciò aumentarne il livello di integrazione come precondizione necessaria per andare nella direzione di una governance positiva del mondo.

Vi è poi una ragione di carattere più strettamente economico, rappresentata dall’utilità per l’intera economia globale di recuperare allo sviluppo una porzione rilevante (oggi, 470 milioni; fra 15 anni, 520 milioni) della popolazione mondiale. L’entrata nel novero delle economie cosiddette emergenti di Paesi come l’Egitto o il Marocco, avrebbe un significato molto positivo per l’economia dell’intero pianeta, e, ovviamente, in modo ancora più diretto, per l’economia europea. Ed è bene ricordare anche che alcuni Paesi di questa regione sono ricchi di risorse energetiche naturali e risorse finanziarie. Se si riflette, sono ormai passati dieci anni dalla Carta di Barcellona, ma si è via via registrata una perdita di peso relativo del processo di integrazione del Mediterraneo “allargato” con l’Europa. E le cause sono almeno tre: da una parte, lo spostamento dell’interesse dei Paesi dell’UE verso l’Europa dell’Est dopo la caduta del muro di Berlino; poi, la crescita tumultuosa delle economie asiatiche nello stesso periodo; infine, la progressiva riduzione degli impegni finanziari europei nello sviluppo della regione, sempre in relazione ai flussi di capitali provenienti da altre aree del mondo. Ritengo quindi che l’approccio europeo previsto nell’ultimo documento del G8 sia da considerarsi il più adatto ad affrontare questo problema, in quanto nasce dall’equilibrata combinazione di sviluppo economico e sviluppo politico-civile, di aiuti allo sviluppo ed evoluzione in senso democratico dei Paesi recipienti.

The need for an “extended” Mediterranean he Economic and Financial Forum for the Mediterranean was held in Milan July 20 and 21. Three essential themes were at the center of the debate – interconnection and the energy market, and renewable energy; small and medium enterprises as the motor of development and the tools to support the SME’s, starting from the large infrastructure projects and the role of the financial system; lastly, the need to consider the Mediterranean area as an opportunity for shared development. As confirmed by the attendance of most of the ministers in the Italian government, including the Prime Minister, as well as institutional figures from different Mediterranean countries, this event had a leading role. A necessary role after the spotlight had been focused on the area as a result of the economic crisis through both Nicholas Sarkozy’s France, with the start of his European presidency and the relaunch of the Barcelona Process with the foundation of the Mediterranean Union, and U.S. President Barack Obama’s speech in Cairo in June 2009. These two events highlight the need for the creation of the conditions of modus vivendi in this area, where many factors of instability have developed and, as a result, the level of integration must be increased as a necessary precondition to moving in the direction of positive world governance. There is also a more strictly economic reason – the necessity for the entire global economy to recover a relevant part of world population for development (470 m today, 520 m in 15 years). The entrance to the circle of the so-called emerging economies of countries like Egypt or Morocco would be very positive for the economy of the whole planet and, obviously, even more directly for the European economy. It should also be recalled that some countries in this area are rich in natural energy and financial resources. Ten years have passed since the Barcelona Charter but there has been a slow but sure loss of weight relating to the process of integration of the “extended” Mediterranean with Europe. There are at least three reasons – on one side, the shift in the interest of EU countries towards eastern Europe after the fall of the Berlin Wall, then, the tumultuous growth of Asian economies in the same period and, lastly, the progressive reduction of European financial commitments in the development of the region in relation to the flows of capital from other areas of the world. Therefore, I consider that the European approach set out in the last document of the G8 should be considered as the most suitable way to approach this problem, as it arises from the balanced combination of economic and political-civil development, aids to development and evolution in a democratic sense of the receiving countries.

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Claudio Scajola

Mediterraneo, spazio e risorsa vitale per il Made in Italy I NUOVI EQUILIBRI GEOECONOMICI RENDONO URGENTE UN CONSOLIDAMENTO DEL RUOLO DELLE NOSTRE IMPRESE SULLA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO. SOLO COSÌ RILANCEREMO LA NOSTRA ECONOMIA, CONTRIBUENDO AD UN REALE SVILUPPO NEI PAESI DELL’AREA di Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico

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nergia, piccole imprese, infrastrutture: ecco il “triangolo magico” dei rapporti economici dell’Italia con i Paesi dell’area mediterranea, soprattutto con la sponda sud del Mare Nostrum, che sta ridiventando centrale nell’economia globale con la crescita degli scambi eurasiatici. Le merci che dalla Cina, dall’India, dalle altre economie orientali, arrivano in Europa attraverso il Canale di Suez, incontrano subito l’Italia, che sta diventando una vera “porta dell’Europa” verso l’Asia. Dobbiamo utilizzare i nuovi equilibri geopolitici e geoeconomici per consolidare questo ruolo del nostro Paese, creando un vero e proprio “partenariato strategico” con i principali Paesi della sponda sud del Mediterraneo. In questa prospettiva, la nuova politica energetica del Governo Berlusconi sta già portando l’Italia a diventare una piattaforma di scambio e di transito dell’energia, un vero e proprio “ponte energetico” tra Mediterraneo ed Europa, grazie ai nuovi gasdotti GAL-

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L’INTERVENTO DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, CLAUDIO SCAJOLA

SI tra Algeria e Sardegna e ITGI con Grecia, Turchia e la regione del Caspio; grazie agli elettrodotti che collegheranno la Tunisia con la Sicilia, e il Montenegro e l’Albania con la dorsale elettrica dell’Adriatico; grazie ai progetti di collaborazione sulle energie rinnovabili, soprattutto solare ed eolico, già avviati con Libia, Egitto, Tunisia e Balcani. Un’altra area di intensa collaborazione riguarda le piccole e medie imprese e i distretti produttivi, di cui l’Italia è considerata a buon diritto la patria. La creazione di distretti e reti di dimensione euro-mediterranea può rappresentare uno strumento aggiuntivo per promuovere opportunità di scambio, di dialogo e di sviluppo per i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Abbiamo già compiuto importanti passi in questa direzione, grazie all’accordo con l’Egitto per la creazione di un “Distretto mediterraneo della pesca”, e al programma di collaborazione con la Libia, dove saranno costituite quattro aree economiche speciali e dove esporteremo il modello dei distretti produttivi italiani.

C’è infine il grande tema delle infrastrutture, nelle quali le nostre imprese di costruzione stanno recuperando le importanti posizioni del passato anche nell’area euromediterranea. Dal metrò di Algeri ai nuovi centri universitari libici, dalle dighe e dagli acquedotti in Marocco alle autostrade in Algeria e Anatolia, le nostre imprese sono impegnate in numerosi dei principali progetti infrastrutturali dei Paesi del Sud del Mediterraneo. E l’Italia finanzierà e realizzerà la nuova autostrada costiera libica, che fa parte dello storico accordo tra il Presidente Berlusconi e il Colonnello Gheddafi che ha finalmente chiuso il contenzioso postcoloniale. Energia, sviluppo delle piccole imprese, infrastrutture, sono gli assi della nostra politica economica euromediterranea di cui si è discusso a Milano a metà luglio al summit con il Presidente Berlusconi e il Presidente egiziano Mubarack: progetti concreti e già avviati, che aiuteranno le nostre imprese a uscire dalla crisi e consentiranno ai Paesi mediterranei di avviare un proprio percorso di sviluppo, di occupazione e di benessere.

THE SPEECH BY CLAUDIO SCAJOLA, MINISTER FOR ECONOMIC DEVELOPMENT

Mediterranean, a vital resource for Italian products

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nergy, small companies, infrastructure – this is the “magic triangle” of the economic relationships of Italy with countries in the Mediterranean area, particularly the southern side of the sea which is once more becoming central in the global economy with the growth of Eurasian trade. Goods arriving in Europe through the Suez Canal from China, India and other eastern economies immediately meet Italy, which is becoming a true “gateway to Europe” for Asia. We should use the new geo-political and geo-economic balances to consolidate this role of Italy, creating a true “strategic partnership” with the main countries on the south of the Mediterranean. From this perspective, the new energy policy of the Berlusconi government is already leading Italy to become a platform for the exchange and transit of energy, a real “energy bridge” between the Mediterranean and Europe due to the new GALSI gas ducts between Algeria and Sardinia and ITGI with Greece, Turkey and the Caspian area, the electro-ducts which will connect Tunisia with Sicily, Montenegro and Albania with the electrical backbone of the Adriatic, and the collaboration projects on renewable energy, particularly solar and wind power, already started with Libya, Egypt, Tunisia and the Balkans. Another area of intense collaboration concerns small and medium companies and the production areas, of which Italy is rightly considered the home. The creation of Euro-Mediterranean-sized districts and networks could be an additional tool for promoting opportunities for trade, dialogue and development for countries on the southern bank of the Mediterranean. Italy has already taken important steps in this direction, through the agreement with Egypt for the creation of a “Mediterranean Fishing District” and the collaboration program with Libya, where four special economic areas will be set up and where Italy will export the model of the Italian production districts. Lastly, there is the large subject of infrastructure, in which Italian construction companies are regaining the significant positions of the past, also in the EuroMediterranean area. Italian companies are involved

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The new geo-economic balances make consolidation of the role of Italian companies on the southern side of the Mediterranean urgent. The Italian economy can only be relaunched in this way, contributing to the real development of the countries in the area in many of the main infrastructure projects of the southern Mediterranean countries, from the Algiers underground to the new Libyan university centres, Moroccan dams and aqueducts to motorways in Algeria and Anatolia. Italy will finance and create the new Libyan coastal motorway, which is part of the historic agreement between the Prime Minister Berlusconi and Colonel al-Gaddafi, which finally closed the post-colonial dispute.

Energy, development of small companies and infrastructure are the axes of the Italian Euro-Mediterranean economic policy discussed in Milan in midJuly in the summit with Prime Minister Berlusconi and the Egyptian President Mubarak. Real projects already started which will help Italian companies to leave the economic crisis behind them and allow Mediterranean countries to start their own course of development, employment and well-being.


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UN ESEMPIO DI COME CREARE SOLIDE PARTNERSHIP TRA LE DUE SPONDE DEL MARE NOSTRUM

UNIONCAMERE

La qualità come opportunità per crescere UNIONCAMERE SOSTIENE IL PROGETTO DI CREAZIONE DI UN DISTRETTO MEDITERRANEO DELLA QUALITÀ PROMOSSO DAL MIPAF PER IL SETTORE AGROALIMENTARE di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

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n una fase difficile per la nostra economia come quella che stiamo attraversando, lo sviluppo di intese, partnership e collaborazioni è di vitale importanza per sostenere le nostre imprese sui mercati internazionali, quelli su cui si gioca davvero la competitività del Paese. Se questa capacità di dialogare è fondamentale per favorire le alleanze tra realtà similari, come possono essere i distretti industriali e le aziende che vi operano, essa è altrettanto determinante per rendere più efficace l’azione di enti, istituzioni e associazioni che, nei rispettivi ambiti, hanno l’obiettivo di promuovere il Made in Italy: Ministeri, governi regionali, associazioni di categoria, camere di commercio italiane e italo-estere. Per competere con successo sui mercati globali, è sempre più necessario sviluppare questa attitudine alla collaborazione, sia tra le imprese all’interno dei territori sia, naturalmente, tra governi e istituzioni di Paesi diversi. In questo quadro, estremamente complesso e competitivo, il rischio che si corre spesso è quello di puntare verso realtà sia geograficamente che culturalmente molto distanti dalla nostra, che possono offrire grandi opportunità ma che costringono le nostre aziende – soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni – ad affrontare difficoltà non indifferenti. In questo modo si finisce per trascurare le tante opportunità dei mercati a noi più prossimi, in particolare quelli dell’area mediterranea. I Paesi affacciati sul Mediterraneo, infatti, condividono molti aspetti della loro storia, della loro cultura, delle loro tradizioni. Un patrimonio bimillenario di esperienze vissute grazie al Mare Nostrum una risorsa che ha sempre rappresentato più un colFERRUCCIO legamento che non un ostacolo allo sviluppo dei DARDANELLO rapporti commerciali. A queste basi si sommano oggi comuni interessi economici, che possono ulteriormente svilupparsi attraverso partnership in settori strategici per il nostro Made in Italy. È il caso delle produzioni agroalimentari, in cui, proprio di recente, si è realizzato un importante esempio di collaborazione istituzionale tra Unioncamere e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la creazione di un Distretto Mediterraneo della Qualità. Il progetto – che coinvolge diverse regioni italiane ed è condiviso con Grecia, Cipro, Egitto e Paesi del Maghreb – punta a rendere più efficace l’interscambio commerciale e a costruire relazioni di business “preferenziali” tra Italia e i Paesi del Mediterraneo. L’iniziativa è partita da due filiere “pilota” – quelle dell’olio di oliva e dell’ortofrutta – e dall’apertura verso i Paesi mediterranei della Borsa Merci Telematica. In questo scenario, il sistema camerale svolgerà un ruolo attivo, offrendo alle aziende interessate le proprie competenze in materia di tutela e trasparenza del mercato e la lunga tradizione di impegno sul territorio per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità. Un distretto della qualità sulle due sponde del Mediterraneo, promosso dal nostro Paese, è uno strumento concreto per la favorire la diffusione delle nostre produzioni all’estero e per innalzare la qualità dei prodotti dei Paesi terzi. Un progetto importante, quindi, che deve però costituire solo un punto di partenza per offrire alle nostre imprese una sorta di binario preferenziale nei rapporti di collaborazione con le imprese dei Paesi a noi più prossimi e dalle grandi possibilità di sviluppo nei prossimi anni.

AN EXAMPLE OF HOW TO CREATE SOLID PARTNERSHIPS BETWEEN THE TWO BANKS OF THE MEDITERRANEAN SEA

Quality as an opportunity for growth n such a difficult time for the Italian economy as the present, the development of understandings, partnerships and collaborations is of vital importance for the support of Italian companies in the international markets where the competitivity of the country is really at play. If this ability to talk is essential for promoting alliances between similar companies, such as industrial areas and the companies operating there, it’s equally decisive in making the work of agencies, institutions and associations more effective. These groups, in their respective spheres – ministries, regional governments, sector associations, Italian and Italian-foreign chambers of commerce together have the mission of promoting Italian products. It’s increasingly necessary to develop this ability in collaboration to compete successfully in global markets, both among companies in countries and, naturally, between governments and institutions of different countries. In this extremely complex and competitive framework, the risk which is often run is that of aiming at companies geographically and culturally distant from Italy. These may offer great opportunities but force Italian companies, particularly small and medium ones, to face considerable difficulties. In this way, many opportunities in the markets nearest to Italy, above all those in the Mediterranean area, are ignored. The countries on the Mediterranean share many aspects of their history, culture and traditions. A 2000-year old common heritage and experience near Mediterranean, a resource which has always been more of a connection rather than an obstacle to the development of commercial relationships. Today, common economic interests are added to this base which can be further developed through partnerships in strategic sectors for Italian products. Food production is one such case with the recent important example of institutional collaboration between Unioncamere and the Ministry of Agricultural, Food and Forestry Policies for the creation of a Mediterranean Quality District. The project involves different Italian regions and is shared with Greece, Cyprus, Egypt and Maghreb countries. It aims to make the commercial interchange more effective and construct “preferential” business relations between Italy and Mediterranean countries. The initiative started from two pilot lines – olive oil and fruits and vegetables – and the opening of the Telematic Goods Exchange to Mediterranean countries. In this scenario, the chamber system will play an active role, offering interested companies its competences in protection and transparency of the market and the long tradition of commitment to the country for the enhancement of quality food products. A quality district on both banks of the Mediterranean, promoted by Italy, would be a real tool in favoring the spread of Italian production abroad and raise the quality of other countries’ products. This is, therefore, an important project which must, however, only be the starting point to offer Italian companies a sort of preferential track in collaborative relationships with the companies in close proximity to Italy and the great opportunities for development in the next few years.

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UN MERCATO VICINO, DALLE ENORMI POTENZIALITÀ

Creiamo “ponti” tra l’Italia e il Mediterraneo

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a storia del nostro paese è sempre stata nel Mediterraneo, tanto che si è affermata la definizione dell’Italia come “paese euro-mediterraneo”, destinato a svolgere il ruolo di “ponte tra Nord europeo e bacino del Mediterraneo”. Negli ultimi dieci anni le esportazioni italiane nell’Area del Mediterraneo sono raddoppiate, raggiungendo nel 2008 un valore di circa 25 miliardi di euro; crescita inferiore solo a quella registrata dalla Spagna, che però si attesta su valori delle vendite inferiori (pari ad 11 miliardi di euro). Attualmente sono circa 23 mila le imprese italiane esportatrici nella sponda sud del Mediterraneo, in aumento del 9% negli ultimi cinque anni. Mentre il Mediterraneo veniva messo al centro di specifiche politiche regionali, prima con il Processo di Barcellona del 1996 e poi con il lancio dell’Unione per il Mediterraneo nel 2008 da parte della presidenza di turSegretario Generale di Assocamerestero no francese dell’Unione Europea, le PMI italiane sono andate oltre, riempiendo di contenuti ciò che altrimenti sembrava destinato a rimanere dichiarazione d’intenti e dando vita, progetto LE CAMERE DI COMMERCIO dopo progetto, ad una rete di competenze, professionalità e interessi condivisi sulle due sponITALIANE ALL’ESTERO, PROPRIO de del Mediterraneo. PER IL LORO CARATTERE La liberalizzazione degli scambi e la moderBINAZIONALE, POSSONO nizzazione del loro quadro regolamentare intraprese dai Paesi rivieraschi hanno senza dubbio RAPPRESENTARE UN RIFERIMENTO stimolato le relazioni commerciali con l’estero, DI PRIMO PIANO PER LE PMI modificando in maniera sostanziale il loro approcINTERESSATE A CRESCERE IN cio in ambito economico di tipo statalista. Se infatti aumenta progressivamente lo spazio lasciaQUESTA IMPORTANTE AREA to all’iniziativa privata, ci sono ancora margini di crescita per le nostre imprese di piccole e medie dimensioni in quest’Area. Così l’Italia si presenta ai partners mediterranei con un modello di sviluppo che ha saputo valorizzare il territorio e renderlo una risorsa per produzioni di eccellenza attraverso l’esperienza dei distretti, ma anche come luogo d’origine di prodotti Made in Italy, per i quali queste realtà rappresentano una straordinaria opportunità. Si tratta infatti di mercati di prossimità, dove quindi i costi di gestione del business sono ridotti, in cui si trovano circa 300 milioni di potenziali consumatori. Molto finora è stato fatto per promuovere le relazioni tra l’Italia e il Mediterraneo, ma la partita è ancora aperta e la posta in gioco è alta, vista soprattutto la crescente presenza nell’area di investimenti di economie emergenti come la Cina e l’India, e più recentemente anche di Germania e Francia. Sta al nostro Paese giocare bene le sue carte, valorizzando al meglio le proprie caratteristiche e tenendo conto che un ruolo importante svolge nell’area anche avere la capacità di fare sintesi di messaggi culturali, che poi trovano una loro ricaduta sul mercato. In questo senso le Camere di Commercio Italiane all’Estero lì presenti, proprio per il loro carattere binazionale, possono dare un forte supporto allo sviluppo di una posizione di “ponte”, anche dal punto di vista della “cultura del fare business” su questi territori. di GAETANO FAUSTO ESPOSITO

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A NEIGHBOURING MARKET OF ENORMOUS POTENTIAL

We’re creating “bridges” between Italy and the Mediterranean Italian Chambers of Commerce Abroad can be a leading reference for SMEs interested in growing in this important area because of their bi-national nature

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he history of Italy has always been in the Mediterranean to the extent that the definition of Italy as a “Euro-Mediterranean country.” It maintains its role as the bridge between northern Europe and the Mediterranean basin. In the last 10 years, Italian exports in the Mediterranean area have doubled, reaching a value of 25 billion Euros in 2008. Only Spain, which had lower sales figuresEuro 11 billion-has shown more growth. Currently, about 23,000 Italian companies export to the south side of the Mediterranean, an increase of 9% in the last five years. While the Mediterranean was at the center of specific regional policies, firstly with the Barcelona Process in 1996 and then with the launch of the Union for the Mediterranean in 2008 by the French presidency of the European Union, Italian SMEs went further, building on what would otherwise have remained only a declaration of intent while initiating project after project, a network of competences, professionalism and shared interests on both sides of the Mediterranean. The liberalization of trade and the modernization of the regulatory framework undertaken by the rim countries has undoubtedly stimulated commercial relationships abroad, substantially modifying their approach in a state economic sphere. If the space left to private initiative progressively increases, there are still margins of growth for Italian SMEs in the area. So Italy goes to Mediterranean partners with a development model which has been able to enhance the area and make it a resource for the products of excellence through the experience of the districts, but also as the place of origin for Italian products for which these are an extraordinary opportunity. These are neighbouring markets, where the costs of business management are therefore reduced, with about 300 million potential consumers. A great deal has been done to promote relations between Italy and the Mediterranean, but the match is still ongoing and the results at stake are high, given the growing presence in the investment area of emerging economies like China and India in particular and, more recently, Germany and France. It’s up to Italy to play its cards well, enhancing its features in the best way and taking into consideration that an important role in the area is the ability to summarize cultural messages, which then have an effect on the market. In this sense, the Italian Chambers of Commerce Abroad there, due to their bi-national nature, can give strong support in the development of the “bridge” position, also from the point of view of the “culture of doing business” in these areas.


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A ROMA, NEL 2010, LA SECONDA EDIZIONE DEL FORUM ECONOMICO DEL MEDITERRANEO

CONFINDUSTRIA

Parte dal Mediterraneo il rilancio dell’economia italiana

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tichettato nel mondo arabo come il “mare bianco di mezzo” e a noi più noto come Mare Nostrum, il Mediterraneo è oggi molto di più di un luogo geografico al centro tra Vecchio Continente, Africa e Medio Oriente. Parliamo infatti di un’area che, nella sua totalità, produce una ricchezza pari a quella del Brasile e superiore a quella dell’India e che, in un periodo di congiuntura economica negativa, continua ad avere tassi di crescita positivi. Un’area che attira più investimenti diretti esteri dell’intero Mercosur e che gioca un ruolo fondamentale nell’attuale partita energetica che si tiene sullo scacchiere internazionale. Un’area attraverso i cui porti transita un terzo del commercio mondiale. Ecco perché i nostri imprenditori guardano oggi di Paolo Zegna, Vice Presidente Confindustria al Mediterraneo con rinnovato interesse, conper gli Affari Internazionali sapevoli delle opportunità che i mercati della sponda sud offrono sia dal punto di vista della collaborazione commerciale ed industriale, che degli investimenti. Certamente, la regione non è affatto omogenea e le opportunità differiscono da Paese a Paese in modo piuttosto marcato. Nonostante ciò, in un’ottica di rilancio dell’economia italiana, le nostre aziende devono guardare ai mercati vicini con la lungimiranza necessaria ed approfittare delle numerose occasioni di business che si presentano, in particolar modo in quei settori del Made in Italy per cui l’Italia è ben nota nel mondo. Questo vale soprattutto per le PMI, la cui dimensione rappresenta – in questi mercati – un vantaggio competitivo. Il modello italiano è guardato infatti con favore da questi Paesi, che considerano le nostre aziende partner naturali per contribuire allo sviluppo dei sistemi imprenditoriali locali, tramite collaborazioni industriali, trasferimento di know how e tecnologia. Al fine di segnalare le opportunità offerte alle nostre aziende da questi mercati, Confindustria realizzerà a Roma, nel 2010, la seconda edizione del Forum Economico del Mediterraneo, tenutosi a Palermo nel febbraio 2006. Sarà un evento dedicato al business, con una intera giornata riservata agli incontri bilaterali tra imprese italiane e mediterranee. A dispetto della difficile situazione internazionale, abbiamo infatti il dovere di guardare positivamente al futuro, essere concreti e determinati per costruire il nostro domani.

DAI SUOI PORTI TRANSITA UN TERZO DEL COMMERCIO MONDIALE, E QUI SI PRODUCE UNA RICCHEZZA A QUELLA DELL’INDIA. ECCO PERCHÉ LE NOSTRE PMI DEVONO SCOMMETTERE IN QUEST’AREA

THE SECOND EDITION OF THE MEDITERRANEAN ECONOMIC FORUM IN ROME, IN 2010

The relaunch of the Italian economy starts from the Mediterranean One-third of world trade transits its ports; it produces wealth greater than of India. This is why Italian SME’s must wager on this area

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abelled in the Arab world as “white sea in the middle” and better known to Italians as Mare Nostrum, the Mediterranean is now much more than a geographical place at the centre between the Old World, Africa and the Middle East. We’re talking about an area which, overall, produces wealth equal to that of Brazil and greater than that of India and which, in a negative economic situation, continues to have positive growth rates. It’s an area which attracts more direct foreign invest-

ment than the whole Mercosur, and plays a fundamental role in the current energy match on the international chessboard. And one-third of world trade transits through its ports. This is why Italian businessmen are now looking at the Mediterranean with renewed interest, aware of the opportunities that the markets of the southern banks offer both from the point of view of commercial and industrial collaboration, and investment. The region is certainly not homogenous and there are clear differences in opportunities from country to country. Despite this, Italian companies must look to nearby markets with the necessary farsightedness and take advantage of the numerous business opportunities which come up, particularly in those sectors of Italian products which are well-known around the world, from the point of relaunching the Italian economy.

This is especially true for the SME’s, whose size is – in these markets – a competitive advantage. The Italian model is looked on favourably in these countries, which consider Italian companies natural partners for contributing to the development of local entrepreneurial systems, through industrial collaboration, transfer of expertise and technology. To indicate the opportunities offered to Italian companies in these markets, Confindustria will hold the second edition of the Mediterranean Economic Forum in Rome, in 2010, the first was held in Palermo in February 2006. It will be an event focussing on business with a full day for bilateral meetings between Italian and Mediterranean companies. Despite the difficult international situation, we have the duty to look to the future positively, to be definite and determined in building tomorrow for Italy.

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“BISOGNA AIUTARE LE AZIENDE A RESISTERE, GETTANDO UN PONTE AL DI LÀ DELLA CRISI”

Per il tessile, un “network d’area” PER BOSELLI, LE DIMENSIONI DELLE PMI, PUR CON LE LORO VIRTÙ, RISCHIANO DI RAPPRESENTARE UN LIMITE. PER QUESTO, BISOGNA PUNTARE AD ALLEANZE STRATEGICHE di Domenico Calabria

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ettecentomila addetti per 70 mila imprese che nel 2008 hanno generato un fatturato di 66.500 milioni di Euro ed un saldo attivo della bilancia commerciale di 16.000 milioni di Euro: questi i numeri che contraddistinguono le PMI del settore tessile-abbigliamento-moda italiano. Ad affermarlo è stato il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli, intervenendo al Milano Med Forum 2009. Per Boselli, questi ultimi mesi non sono stati semplici per il settore, in particolare se si pensa che, nella maggior parte dei casi, si ha a che fare con piccole e medie imprese (in media si parla di aziende con 10 addetti), messe sempre più a dura prova dalla crisi generalizzata, dalla realtà di mercati altamente competitivi e da una riduzione del credito. L’auspicio del Presidente della CNMI è che quindi, “dopo una rapida discesa, possa verificarsi un’altrettanto rapida ripresa”, dal momento che “una durata lunga della crisi significherebbe un drastico ridimensionamento dell’intera filiera”. In ogni caso, il Presidente Boselli preferisce “considerazioni e proposte più razionali ed oggettive, partendo da un presupposto: quello secondo il quale la competizione si gioca più su macro-aree che fra singoli Paesi”. Da qui, la necessità di avvalersi per l’Italia di un network “di prossimità”, che miri a costituire una piattaforma industriale (manifatturiera) integrata fra Sud CEE e Nord Africa”. I casi di successo testimoniati già non mancano: “uno dei primi 5 gruppi operanti in Italia – ha affermato Boselli, evitando di fare nomi – produce un cospicuo 70% operando nel bacino del Mediterraneo Area Nord dell’Africa con buoni risultati. L’auspicio è che modalità ed esempi del genere si diffondano per contribuire a risolvere la crisi per quanto possibile”. Senza dimenticare la necessità – prioritaria – di chiedere a tutte le Istituzioni, banche comprese, “di supportare le aziende, gettando un ponte al di là della crisi”.

“COMPANIES NEED TO BE SUPPORTED BY GIVING THEM A CHANCE IN THE POST-CRISIS PERIOD”

A Mediterranean “network area” for the textile sector

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to refer to “more rational and even hundred thouMARIO BOSELLI objective proposals, starting sand people who work from the assumption that in 70 thousand entercompetition exists to a higher prises have attained a extent among macro-areas turnover of 66,500 million than among single Couneuros and a credit balance of tries.” 16,000 million euros: these For this reason, Italy needs a are the figures that character“proximity network” which inize SMEs in the textiles-clothtends to build an industrial ing-fashion sector in Italy. platform (for the manufacturThese data were given by Presidente della ing sector) and should be inthe President of the NaCamera Nazionale tegrated between the southtional Chamber for Italian della Moda Italiana ern area of the EEC and North Fashion, Mario Boselli, during his speech at the Milano Med Forum Africa. These markets are characterized by strong flexibility and mobility of human re2009. For Boselli, these last few months have sources, which brings many advantages to been quite difficult in this field, especially if the competitiveness of their production we think that, in most cases, we are talking systems, being at the same time a fair soabout small to medium-sized enterprises lution from the point of view of social is(according to the above-mentioned data, sues, since it prevents the migration of rethese companies have on average 10 em- sources and their families, which has wellployees), which have been strongly hit by known related costs and consequences.” Some successful cases support the validthe general crisis, globalized and highly competitive markets and by the reduction ity of this solution: “One of the first 5 groups in Italy – said Boselli without menof credit. The President of the NCIF hopes that “af- tioning the brand names – produces 70% ter a sudden drop, it could be possible to of its turnover by operating in the Mediterexperience a sudden recovery too,” since ranean Area-North Africa with good results. “a long-lasting crisis until the second half of We hope that this policy and such exam2010 – as foreseen by some economists, ples will spread, in order to solve the crisis who sometimes make mistakes – would as much as possible.” This proposal does not intend to set mean a drastic restructuring of the whole aside the absolute urgency to ask all instisector.” In any case, instead of such “rather emo- tutions, including banks, to “support comtional and irrational considerations”, as panies by giving them a chance for the President Boselli defined them, he prefers post-crisis period.”


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GIÀ FINANZIATE 500 IMPRESE, E SVILUPPATE PARTECIPAZIONI IN CIRCA 120 SOCIETÀ

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SIMEST a supporto delle imprese nel Mediterraneo

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ell’attività finanziaria e di assistenza che SIMEST sviluppa a fianco delle imprese italiane all’estero, si evidenzia un crescente interesse verso i mercati del Mediterraneo meridionale, un’area che già ha assunto un ruolo importante per l’Europa e l’Italia in particolare. Le nostre attività, infatti, sono crescenti ed hanno raggiunto ad oggi un livello già consistente. SIMEST ha infatti sviluppato con le imprese italiane partecipazioni in circa 120 società per investimenti complessivi nei diversi Paesi per oltre 3 miliardi di euro e finanziamenti a 500 imprese italiane per circa 4 miliardi e 100 milioni di euro, relativi ad esportazione di macchinari ed impianti, sviluppo commerciale e studi di fattibilità. Tra i settori, emergono macchinari e attrezzature industriali, ingegneria civile, tessile-abbigliamento e meccanico-elettromeccanico. Le collaborazioni nell’area sono molteplici e importanti, sia con entità omologhe estere, che con istituti di credito e agenzie per l’attrazione degli investimenti, con l’obiettivo di fornire alle imprese italiane un servizio di “business scouting”. Questo servizio è gratuito per le imprese e viene finanziato attraverso i dividendi che SIMEST eroga al Ministero dello Sviluppo Economico, in qualità di azionista di maggioranza. Naturalmente le nostre attività all’estero si svolgono in sinergia con Confindustria, ABI, ICE, SACE e le principali banche italiane. In questa ottica di supporto integrato alle imprese italiane, e in particolare alle PMI che vogliono operare nell’area del Mediterraneo, ma anche del Golfo Persico, abbiamo messo a punto, insieme a BNL- Gruppo BNP Paribas e Assafrica & Mediterraneo, l’iniziativa “30° parallelo”, che già in questo primo anno ha portato all’avvio di numerosi progetti. Inoltre, a livello formativo, contribuiamo, con nostri esperti, alla preparazione di nuove leve della Farnesina e dei funzionari esteri delle banche, e da alcuni anni abbiamo attivato due master, uno per Financial & Business Analyst, in collaborazione con SDA Bocconi e “La Sapienza”, e l’altro, “Master in Internazionalizzazione e comunicazione del sistema produttivo nell’Area del Mediterraneo”, presso l’Università per Stranieri di Perugia rivolto a laureati sia dei Paesi del Mediterraneo che italiani.

LE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO NELL’AREA PER LE AZIENDE ITALIANE, ANCHE DI PICCOLE E MEDIE DIMENSIONI, SONO MOLTEPLICI di Massimo D’Aiuto, Amministratore Delegato di SIMEST S.p.A.

500 COMPANIES ALREADY FINANCED, AND HOLDINGS IN ABOUT 120 COMPANIES DEVELOPED

SIMEST supporting Mediterranean companies There are many development opportunities for Italian companies in the area, including small and medium ones

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here has been growing interest in southern Mediterranean markets, an area which has already taken on an important role for Europe and Italy in particular, in the financial and assistance work SIMEST has developed alongside Italian companies abroad. The work of the agency is growing and today has already reached a consistent level. SIMEST has developed holdings in about 120 companies with Italian businesses in different companies for more than 3 billion Euros and financing for 500 Italian companies of about 4.1 billion Euros, relating to the

export of machinery and installations, commercial development and feasibility studies. The industrial machinery and installations, civil engineering, textileclothing and mechanical-electromechanical sectors are among those emerging. There are many important collaborations taking place in the area with both homologous foreign bodies and credit institutes and agencies for the attraction of investment with the goal of supplying Italian businesses with a “business scouting” service. This is free for companies and is financed through the dividends that SIMEST gives to the Ministry of Economic Development as majority shareholder. Naturally, the work of SIMEST abroad is in synergy with Confindustria, ABI, ICE, SACE and the main Italian banks. From the point of view of integrated

support to Italian companies, in particular SMEs, which want to work in the Mediterranean area, but also in the Persian Gulf, we have finalized the initiative “30° parallel” with BNL-BNP Paribas group and Assafrica & Mediterraneo, which has already led to the start-up of a number of different projects. In addition, at a training level, with our experts, we contribute to the preparation of new generations in the Foreign Office, overseas officials of banks and, some years ago, we started two Master’s Programs: Financial & Business Analyst, in collaboration with SDA Bocconi and La Sapienza, and “Master in Internationalization and Communication of the Production System in the Mediterranean Area” at the University for Foreigners, Perugia, aimed at graduates from Mediterranean countries and Italians.

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NELL’AREA MEDITERRANEA, PARTNERSHIP CONSOLIDATE E UNA PRESENZA COMMERCIALE DIFFUSA

Obiettivo Libia per Finmeccanica SICUREZZA, ENERGIA, MODERNIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE: QUESTI ALCUNI DEGLI AMBITI IN CUI LE AZIENDE DEL GRUPPO SONO DA TEMPO IMPEGNATE

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l Mediterraneo è un’area strategica e instabile allo stesso tempo. Risulta infatti sempre più necessaria una protezione integrata dei confini meridionali dell’Europa in funzione di contrasto ai flussi migratori clandestini, di lotta anti-terrorismo e di ostacolo ad attività illecite di vario genere. La combinazione di questi fattori determina un ripensamento del concetto di sicurezza che si traduce in un costante incremento generalizzato delle spese per la difesa e in massicci investimenti nella modernizzazione delle infrastrutture dedicate. Ma il Mediterraneo è anche il transito e l’approdo delle grandi reti internazionali di gasdotti ed oleodotti e del trasporto via mare di ogni genere di materie prime verso l’Europa. Un enorme e complesso sistema da mettere in sicurezza per non pregiudicare i commerci, la stabilità ed il benessere complessivo dell’area. Il Gruppo Finmeccanica si inserisce in questo contesto con le proprie competenze, con partnership consolidate e una presenza commerciale diffusa.

di Pier Francesco Guarguaglini

Il Vice A.D. di LIA, Mustafa Zarti, con il Presidente e A.D. di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini

FINMECCANICA IN LIBIA. In questo scenario i rapporti tra Finmeccanica e Libia negli ultimi anni si sono rafforzati, e le aziende del Gruppo hanno già colto diverse opportunità. In particolare, nell’ambito del programma avviato dal Governo libico per la realizzazione in più fasi di un sistema di sorveglianza e controllo dei confini marittimi e terrestri, AgustaWestland ha fornito 10 elicotteri A109 Power, in una configurazione dedicata al controllo delle frontiere, mentre un ATR 42 MP Surveyor di Alenia Aeronautica è utilizzato dal corpo della General Security per il pattugliamento marittimo. Inoltre AgustaWestland è attiva in Libia con la LIATEC, una joint venture per la fornitura di tecnologia e servizi di addestramento e per la realizzazione di un nuovo stabilimento per l’assemblaggio degli elicotteri. Risalgono al 2007 gli accordi con il Governo libico per la creazione di una joint venture nel settore dell’elettronica per la difesa e sicurezza, al fine di realizzare sistemi integrati per l’homeland security, per la sorveglianza di infrastrutture sensibili, per le telecomunicazioni e automazione postale. Il 2009 ha visto ulteriormente crescere la collaborazione e la presenza delle aziende Finmeccanica in Libia. Nel luglio scorso, Ansaldo STS si è aggiudicata un’importante commessa, per un valore di 541 milioni di euro, per la realizzazione dei sistemi di segnalamento, telecomunicazioni e alimentazione relativi a due linee ferroviarie. Grazie a questo successo, Finmeccanica diventa il principale partner delle Ferrovie Libiche nella realizzazione della nuova rete ferroviaria nazionale, aprendo la strada a nuove e interessanti opportunità di business per tutte le aziende del Gruppo. Infine il Memorandum of Understanding siglato da Finmeccanica e dal fondo sovrano libico LIA (Libyan Investment Authority) suggella una nuova fase di collaborazione con gli accordi per la promozione di attività congiunte in Libia e in altri Paesi del Medio Oriente e dell’Africa nei settori dell’aerospazio, dell’elettronica, dei trasporti e dell’energia. In quest’ambito, gli accordi tra i due Governi per il monitoraggio dei confini meridionali della Libia, volti a contrastare l’immigrazione clandestina, aprono interessanti prospettive per il Gruppo Finmeccanica, che può mettere a disposizione le soluzioni ad alta tecnologia sviluppate dalla SELEX Sistemi Integrati nei sistemi di sorveglianza e controllo che utilizzano tecnologie radar e satellitari.

CONSOLIDATED PARTNERSHIPS AND WIDESPREAD COMMERCIAL PRESENCE IN THE AREA

Libya, the aim for Finmeccanica

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he Mediterranean is a strategic yet unstable area. Integrated protection of the southern borders of Europe is increasingly necessary to rebuff flows of illegal immigrants, fight terrorism and block illegal activities of various kinds. The combination of these factors has led to a rethinking of the concept of security which translates into the steady general increase in defence costs and massive investment in the modernisation of the dedicated infrastructure. However, the Mediterranean is also the transit point and port for large international networks of gas ducts and oil pipelines and the sea transport of every type of raw material into Europe. It’s an enormous, complex system to make secure so as not to compromise trade, stability and the overall well-being of the area. The Finmeccanica group has entered this context with its competences, consolidated partnerships and extensive commercial presence. FINMECCANICA IN LIBYA. In this scenario, the relationship between Finmeccanica and Libya has strengthened in recent years, and group companies have already seized various opportunities. In particular,

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Security, energy and modernization of the infrastructure – just some of the areas in which group companies have been working for some time AgustaWestland has supplied 10 A109 Power helicopters, in a configuration for border controls, while an ATR 42 MP Surveyor from Alenia Aeronautica is used by the general security body for maritime patrols, all within the program implemented by the Libyan government for a surveillance and control system for marine and land borders, to be created in various stages. In addition, AgustaWestland works in Libya with LIATEC, a joint venture for the supply of technology and training services and the creation of a new factory for helicopter assembly. The agreements with the Libyan government for the creation of a joint venture in the defense and security electronics sector, aimed at setting up integrated systems for homeland security, the surveillance of sensitive infrastructure, telecommunications and postal automation, date from 2007.

In 2009, there has been further growth in the collaboration and existence of Finmeccanica companies in Libya. In July, Ansaldo STS won an important order, worth Euro 541 million, for the creation of signalling, telecommunications and power supply systems relating to two railway lines. As a result of this success, Finmeccanica has become the main partner the Libyan railways in the creation of the new national railway network, opening the way to new and interesting business opportunities for all group companies. Lastly, the Memorandum of Understanding signed by Finmeccanica and the Libyan sovereign fund Libyan Investment Authority (LIA) has sealed a new stage of collaboration with agreements for the promotion of joint activities in Libya and other countries in the Middle East and Africa in the aerospace, electronics, transport and energy sectors. In this area, the agreements between the two governments on monitoring the southern borders of Libya, aimed at fighting illegal immigration, have opened interesting perspectives for the Finmeccanica group, which can make available the high technology solutions developed by SELEX Sistemi Integrati in surveillance and control systems using radar and satellite technology.


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UN SETTORE CHE OFFRE GRANDI OPPORTUNITÀ AD AZIENE E ISTITUZIONI DI ENTRAMBE LE SPONDE

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el “Mediterranean Energy Perspectives” dell’OME – unico studio annuale dedicato al sistema energetico del Bacino – abbiamo individuato due sfide fondamentali. Innanzitutto soddisfare l’aumento dei consumi che, nonostante la crisi, proseguirà nei Paesi del Sud, a seguito dell’incremento demografico e del rapido sviluppo infrastrutturale ed urbanistico. Paesi destinati a rappresentare il 42% della domanda di energia mediterranea al 2030, con 1.385 TWh di consumi elettrici previsti, e un fabbisogno stimato di nuova capacità di generazione per 255 GW che, se non ci saranno discontinuità con le politiche energetiche del passato, impiegheranno prevalentemente combustibili fossili. Il contenimento delle emissioni di CO2 è quindi la seconda sfida da affrontare. Al 2030, infatti, i Paesi del Sud, che oggi contribuiscono per un terzo delle emissioni, vedranno aumentare la propria quota al 47%.

ENEL

Energie “verdi”, motore di sviluppo del Mediterraneo

EFFICIENZA ENERGETICA, RINNOVABILI, SVILUPPO DELLE INTERCONNESSIONI.

Per lo sviluppo sostenibile e omogeneo in tutto il Mediterraneo, occorrerà allora lavorare su tre direttrici. L’efficienza energetica, di PIERO GNUDI elemento essenziale per accompagnare lo sviluppo della sponda sud, dove si dovrà creare un sistema di generazione efficiente, a basse emissioni, e una rete di trasmissione con perdite ridotte. Lo sviluppo delle energie rinnovabili Presidente soprattutto nella sponda dell’Observatoire Sud, dove ci sono tutte Méditerranéen de le condizioni naturali l’Energie (OME) ideali, eliminando da subito le cause che possono ostacolarne il pieno impiego: dalla riduzione progressiva dei sussidi indiretti alle fonti convenzionali, all’introduzione e implementazione di sistemi di incentivo di tipo regolatorio simili a quelli europei. Per esempio, la direttiva 28 del 2009 dell’UE, che prevede la possibilità di computare l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili al di fuori della Comunità, ai fini del conseguimento degli obiettivi degli Stati membri, a condizione che vi sia il trasferimento fisico dell’energia. E proprio lo sviluppo delle interconnessioni è il terzo, indispensabile strumento. Una concreta iniziativa per lo sviluppo energetico del Bacino, è il Piano Solare che, lanciato nel 2008 nell’ambito dell’Unione per il Mediterraneo, prevede di individuare progetti per 20 GW di nuova capacità rinnovabile al 2020. Efficienza energetica, rinnovabili e interconnessioni possono essere dunque il motore della ripresa e garanzia di sviluppo omogeneo nelle due sponde del Mediterraneo. Aziende e Istituzioni su entrambe le sponde non devono perdere questa importante opportunità.

L’AUMENTO DEI CONSUMI, L’INCREMENTO DEMOGRAFICO E IL RAPIDO SVILUPPO URBANISTICO E INFRASTRUTTURALE, IMPLICANO, PER IL PROSSIMO FUTURO, NUOVE SCELTE IN CAMPO ENERGETICO

A SECTOR WHICH OFFERS GREAT OPPORTUNITIES TO COMPANIES AND INSTITUTIONS ON BOTH SIDES

“Green” energy, development engine of the Mediterranean

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e identified two basic challenges in “Mediterranean Energy Perspectives” from the Observatoire Méditerranéen de l’Energie (OME), the only annual study on the energy system in the Mediterranean Basin. The first challenge is the satisfaction of the increase in energy consumption which, despite the depression, will continue in southern countries following demographic growth and rapid urban and infrastructure development. These countries will represent 42% of the demand for energy in the Mediterranean by 2030 with a forecast 1,385 TWh of electricity consumed, and an estimated need for new generation capacity of 255 GW which will mainly use fossil fuels, unless there is discontinuity with the energy policies of the past. This leads us to the second challenge, the problem of containing CO2 emissions. By 2030, southern countries will see their share increased to 47%, compared to the third of the emissions today. ENERGY EFFICIENCY, RENEWABLE, DEVELOPMENT OF INTERCONNECTIONS. So there are three directions in which to work for sustainable and homogenous development throughout the Mediterranean. Energy efficiency, an essential element to accompany the development of the southern banks where a system of efficient, low emission generation must be created, and a network of transmission with reduced losses. The development of renewable energy, particularly on the southern side, where there are all the ideal natural conditions, immediately eliminating causes which may impede full use – from the progressive reduction of indirect subsidies to conventional sources to the introduction and implementation of incentive systems of a regulatory type similar to European ones. For example, EU Directive 28/2009, which foresees the possibility of calculating electricity produced from renewable sources outside the Community, in order to achieve the objectives of member states, on condition that the energy is physically transferred. The third, essential item is the development of interconnections. The Solar Plan is a definite initiative for energy development in the Mediterranean Basin; launched in 2008 in the sphere of the Union for the Mediterranean, this sets out the identification of projects for 20 GW of new, renewable capacity by 2020. Energy efficiency, renewable and interconnections could therefore be the motor for the upturn and guarantee of homogenous development in the Mediterranean. Companies and institutions on both sides mustn’t miss this important opportunity.

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VARATO NEL MAGGIO 2008, AD OGGI HA TOTALIZZATO CIRCA 215.000 REGISTRAZIONI

Nuovi servizi per www.registroimprese.it

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ww.registroimprese.it è il portale realizzato da InfoCamere con l’obiettivo di mettere a disposizione di tutti l’intero patrimonio informativo delle Camere di Commercio sul mondo imprenditoriale italiano e non solo (oltre al Registro Imprese, quello dei Protesti, dei Marchi e Brevetti, l’EBR – European Business Register – contenente informazioni su circa 18 milioni di imprese in 21 Paesi europei, ed altri ancora). Attraverso www.registroimprese.it è possibile inoltre l’invio delle pratiche telematiche, tra cui la Comunicazione Unica per la nascita d’impresa, valida anche per Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL e Albo Artigiani. Ciò che distingue questo servizio delle Camere di Commercio dalle altre banche dati o dai siti web è la fonte: il Registro delle Imprese, ufficiale e garantito dalla legge. I numeri parlano da soli: 9 milioni di persone nel Registro (imprenditori, soci, amministratori, sindaci e dirigenti); oltre 6 milioni di imprese registrate; 900.000 bilanci depositati ogni anno. Varato nel maggio 2008, ad oggi il nuovo portale di accesso ai servizi telematici nazionali delle Camere di Commercio ha totalizzato circa 215.000 registrazioni, 3.500.000 visite ed un totale di 22.800.000 pagine visitate. Per avvicinare alle informazioni economico-legali anche utenti occasionali e per rendere sempre più semplice la fruizione del servizio, collegandosi al portale www.registroimprese.it è possibile ottenere via e-mail in pochi minuti informazioni puntuali su una impresa (visure ordinarie o storiche), senza la necessità di registrarsi al servizio. È sufficiente selezionare l’impresa di proprio interesse ed effettuare il pagamento con carta di credito; il prezzo di una visura ordinaria varia dai 3 ai 5 euro (a seconda della natura giuridica dell’impresa) e nel giro di pochi minuti si riceverà l’informazione nella propria casella di posta elettronica. Consultando www.registroimprese.it si possono ricercare gratuitamente le aziende iscritte al Registro delle Imprese, partendo dalla loro denominazione, e richiedere ad un prezzo molto contenuto approfondimenti quali bilanci, statuti, informazioni sui soci, amministratori. Un gruppo di specialisti è al lavoro quotidianamente per rendere il portale sempre più usabile e ricco di funzionalità. Da ottobre 2009 il servizio si arricchisce di nuovi strumenti: una ricerca potenziata delle imprese per prodotti e servizi commercializzati e la visualizzazione delle imprese all’interno di mappe sul territorio italiano. Oltre alle informazioni su singole aziende è possibile ottenere elenchi di imprese in un comodo formato editabile (Excel® o altro), selezionate in base a vari parametri di ricerca (localizzazione geografica, natura giuridica, settore di attività) e conoscere le variazioni più importanti intervenute in un dato periodo di tempo nella vita delle singole aziende (cessazione, liquidazione, fallimento, variazioni delle cariche, trasferimenti). Il tutto, utilizzando sistemi di pagamento avanzati e sicuri.

IL PORTALE DI ACCESSO AL PATRIMONIO INFORMATIVO DEL SISTEMA CAMERALE REALIZZATO PER LE CAMERE DI COMMERCIO DA INFOCAMERE

LAUNCHED IN MAY 2008, THERE ARE NOW ABOUT 215,000 REGISTRATIONS

New services for www.registroimprese.it The access portal for the information in the Chamber system created by InfoCamere for Chambers of Commerce

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he portal www.registroimprese.it was created by InfoCamere with the aim of making all the information of Chambers of Commerce on the Italian entrepreneurial world and more (in addition to the Business Register there are also those on Unpaid Items, Brands and Patents, and the European Business Register-EBR containing information on about 18 million businesses in 21 European countries, and still others). In addition, electronic dossiers, including the Single Declaration for the set-up of a business, also valid for the Tax Collection Agency, INPS, INAIL and the Roll of Craftsmen can be sent through the portal. This service of the Chambers of Commerce is distinguished from other databases or web-sites by its sour-

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ce – the Business Register, official and guaranteed by law. The numbers speak for themselves. There are 9 million people in the Register (businessmen, partners, directors, auditors and senior managers), more than 6 million businesses registered and 900,000 balance sheets lodged every year. Launched in May 2008, the new access portal to the national electronic services of Chambers of Commerce has totalized about 215,000 reg istrations, 3,500,000 visits and a total of 22,800,000 pages visited. Accurate information on a company (standard searches or those for past records) can be obtained through the portal www.registroimprese.it by e-mail in just a few minutes. To bring occasional users closer to eco-

nomic-legal information, and make enjoyment of the service even easier, it’s not necessary to register for it. Just choose the company you’re interested in and make payment with a credit card – the cost of a standard search varies from Euro 3 to 5 (depending on the juridical form of the company); the information requested will arrive in the in-box of your e-mail in just a few minutes. Searches can be made for companies enrolled in the Business Register, starting from their name, free of charge through the portal. Additional information, such as balance sheets, statutes, and information on partners and directors, can be obtained at a very convenient price. A group of specialists works daily to make the portal more usable with a wide range of functions. The service will be enriched by new tools from October 2009 with an improved search for companies by the products and services sold and the display of companies on maps showing Italy.


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ITALIAN FORUM FOR WOMEN ENTREPRENEURS DELL’EUROPA SUD ORIENTALE E BALCANICA, CASPIO E CAUCASO - BARI,12-14 SETTEMBRE 2007

IMPRESA AL FEMMINILE: Le Camere di Commercio Italiane all’Estero

Viale Regina Margherita, 279 00198 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it

Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese

la “sfida” riparte da Bari

Partner editoriale

Argentina Australia Austria Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Cina - Hong Kong Colombia Costarica Ecuador Egitto Francia Germania Giappone Grecia Honduras India Israele Lussemburgo Malta Marocco Messico Nicaragua Olanda Paraguay Perù Portogallo Regno Unito Rep. Ceca Rep. Dominicana Rep. di Serbia Rep. Slovacca Romania Russia Singapore Spagna Stati Uniti Sud Africa Svezia Svizzera Thailandia Tunisia Turchia Ungheria Uruguay Venezuela

Dopo Milano, sarà la città pugliese ad ospitare la

Buenos Aires – Córdoba – Mendoza – Rosario seconda edizione del Forum dedicato alle donne Adelaide – Brisbane – Melbourne – Perth – Sydney imprenditrici: una realtà importante, ma che va Vienna sostenuta con i giusti mezzi Bruxelles Belo Horizonte – Florianópolis – Porto Alegre – Rio de Janeiro – San Paolo marzo, a Milano, protagoniste sono Sofia state le imprenditrici provenienti dai Paesi del sud del Mediterraneo, dal Golfo Montreal – Toronto – Vancouver – Winnipeg Persico e dal Medio Oriente; a settemSantiago bre, a Bari, toccherà invece a quelle dell’Europa Sud Orientale e Balcanica, dal Caspio e Pechino dal Caucaso. Comune il punto di partenza, come Hong Kong sottolinea lo stesso Ministro Emma Bonino, prima sostenitrice dell’iniziativa: “l’imprenditoria femmiBogotà nile rappresenta una realtà forte, vibrante ed in costanSan José te evoluzione, che va sostenuta perché ha i numeri Quito per diventare un motore importante di crescita economica e civile per i nostri Paesi. Una realtà frizIl Cairo zante e dinamica, ma spesso giovane e quindi priva Lione – Marsiglia – Nizza – Parigi del bagaglio di relazioni, specialmente internazionali, che costituisce un patrimonio immateriale, ma Francoforte sul Meno – Monaco di Baviera critico per le imprese”. Tokyo Da quanto detto, ben si comprende il valore del secondo Italian Forum for Women Entrepreneurs, Atene – Salonicco promosso dal Ministero del Commercio Internazionale Tegucigalpa in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Mumbai Commercio Estero per il 13 e 14 settembre, in concomitanza con la Fiera del Levante, nella città puglieTel Aviv se storicamente considerata la porta dell’Italia per i Lussemburgo Paesi balcanici. Se Milano, sede della prima edizione del Forum, La Valletta Casablanca Città del Messico Managua Amsterdam Asuncion Lima Grazie alla profonda conoscenza dei Lisbona mercati e del loro tessuto imprenditoriale, Londra le Camere di Commercio italiane all’estero Praga sono un interlocutore fondamentale per la Santo Domingo promozione del made in Italy nel mondo. The creator of the Belgrado Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative “breathing shoe” Bratislava e progetti per facilitare l’ingresso tells to “é Italia” the birth of the Bucarest e il consolidamento delle imprese italiane company from Mosca sui mercati mondiali. Veneto current Singapore today in 68 Countries from USA Thanks to their substantial knowledge Barcellona – Madrid to China, and since of markets and their entrepreneurial spirit, Chicago – Houston – Los Angeles – Miami – New York the Italian Chambers of Commerce abroad Johannesburg are fundamental to the promotion of Stoccolma Made in Italy throughout the world. Zurigo Each year they conduct more than 2000 Bangkok initiatives and projects in order to facilitate Tunisi the entrance and solidification of Italian Istanbul – Izmir enterprises in foreign markets. Budapest Montevideo Caracas 49

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74 Camere 48 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 300.000 Contatti d’affari


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AD OGGI, CIRCA 33 I PROGETTI PRESENTATI DALLE CCIE, CHE COINVOLGONO 60 STRUTTURE CAMERALI ITALIANE

Sinergie qualificate per un business di successo di Sandro Pettinato, Dirigente Area Servizi Finanziari, Infrastrutture e Internazionalizzazione di Unioncamere AT THE MOMENT, ABOUT 33 PROJECTS

As a result of the project Chamber Partnership, the Italian and Italian-Foreign Chambers of Commerce are making experience and competences available to entrepreneurs, offering the best investment and consolidation opportunities in global markets

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he Chamber Partnership project, inaugurated at the beginning of 2009 by Unioncamere and Assocamerestero, aims at close collaboration between the two systems to make the support for companies increasingly incisive and personalized. Offering them a path helps them to operate competitively from Italy to the foreign markets. This new project line responds to the requirement for both greater coordination of promotional events created by Italian companies and rationalization of the operations abroad hoped for by the Italian government expressed in the Development Law presented by Minister Scajola last July. MORE THAN 30 PROJECTS AND 60 STRUCTURES INVOLVED. Greater need for promotional work, better coordination between those involved and an increase in commercial missions were highlighted in a recent survey conducted by Assocamerestero and Unioncamere on the consequences of the international recession on the trend in Italian products among the recipes against the recession identified by the businesspeople interviewed. The Chamber Partnership promotes the

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GRAZIE AL PROGETTO CHAMBER PARTNERSHIP, LE CAMERE DI COMMERCIO – ITALIANE E ITALO-ESTERE – METTONO A DISPOSIZIONE DEGLI IMPRENDITORI ESPERIENZE E COMPETENZE, OFFRENDO LE MIGLIORI OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO E DI CONSOLIDAMENTO SUI MERCATI GLOBALI

Al momento sono circa 33 i progetti presentati dalle CCIE, che coinvolgono 60 strutture camerali italiane. I programmi operativi riguardano, in particolare, la realizzazione di iniziative di outgoing e incoming, quali delegazioni imprenditoriali in Italia e all’estero, visite aziendali e incontri BtoB, e vedono coinvolte almeno due strutture del sistema camerale italiano, che lavoreranno a stretto contatto con una CCIE. Per quanto riguarda i settori di interesse, le iniziative proposte si concentrano sui tradizionali comparti di specializzazione italiani, come la moda, l’agroalimentare, la meccanica, l’arredo-casa e la nautica.

I

UN INTERSCAMBIO DI CONOSCENZE, ESPERIENZE E RAPPORTI.

l progetto Chamber Partnership, inaugurato all’inizio del 2009 da Unioncamere e Assocamerestero, punta alla stretta collaborazione tra i due sistemi per rendere l’azione di supporto alle aziende sempre più incisiva e personalizzata, offrendo loro un percorso che dall’Italia fino ai mercati esteri le aiuti ad operare in modo competitivo. Questa nuova linea progettuale risponde all’esigenza sia di un maggior coordinamento delle iniziative promozionali realizzate dal Sistema Italia, sia di una razionalizzazione degli interventi sull’estero auspicata dal Governo italiano ed espressa già nella Legge Sviluppo presentata dal Ministro Scajola nel luglio scorso.

OLTRE 30 PROGETTI E 60 STRUTTURE COINVOLTE. In una recente indagine condotta da Assocamerestero e Unioncamere sulle conseguenze della crisi internazionale sull’andamento del Made in Italy, si evidenzia, tra le ricette anticrisi individuate dagli imprenditori intervistati, una maggiore necessità di azioni promozionali, un miglior coordinamento tra i soggetti che le realizzano ed un aumento delle missioni commerciali. Chamber Partnership favorisce proprio il consolidamento del raccordo tra sistema camerale italiano e Camere di Commercio Italiane all’Estero, e consente quindi di utilizzare al meglio i canali e le reti presenti all’estero, sfruttando le sinergie tra risorse pubbliche e private per veicolare in modo più efficace il Made in Italy sui mercati internazionali.

Il valore aggiunto dell’iniziativa è dato dal patrimonio di conoscenze che le due reti camerali mettono a disposizione degli imprenditori italiani: da un lato, la conoscenza che le Camere di Commercio Italiane hanno delle nostre imprese, dei mercati di loro interesse e delle loro potenzialità di sviluppo in termini di proiezione sui mercati esteri; dall’altro, l’esperienza che le Camere di Commercio Italiane all’Estero, grazie al loro radicamento sul territorio e alla loro attività di orientamento strategico, hanno delle dinamiche che animano i mercati internazionali, dei segmenti produttivi che offrono le migliori opportunità di investimento e delle iniziative di consolidamento su cui puntare, soprattutto in questa delicata fase congiunturale. CHAMBER LINK, PRIMA ESPERIENZA DI SUCCESSO. Chamber

Partnership rappresenta dunque un ulteriore step nel percorso che il sistema camerale – italiano e italiano all’estero – sta attuando per assicurare alle imprese un supporto di qualità, ma anche di immediata fruizione. Questo percorso è iniziato con Chamber Link, un progetto che negli ultimi quattro anni ha visto le Camere di Commercio Italiane e Italiane all’Estero scambiarsi know-how e fare networking per rafforzare la condivisione di esperienze e best practice nella promozione delle imprese italiane sui mercati internazionali, fornendo servizi di informazione e orientamento a circa 1.000 imprese italiane attraverso country presentation, seminari, workshop, visite aziendali e incontri one-to-one.

ato, mere

CTS

HAVE BEEN PRESENTED BY ICCA INVOLVING 60 ITALIAN CHAMBER STRUCTURES

Qualified synergies for successful business consolidation of the union between the Italian Chamber system and the Italian Chambers of Commerce Abroad (ICCA). This enables the channels and networks overseas to be used in the best way, exploiting the synergies between public and private resources to steer Italian products more effectively in international markets. At the moment, there are about 33 projects presented by the ICCA involving 60 Italian chamber structures. The operating programs concern the creation of outgoing and incoming initiatives, particularly business delegations in Italy and abroad, company trips and B2B meetings, and see at least two structures of the Italian Chamber system involved, working closely with an ICCA. As far as the sectors of interest are concerned, the events suggested concentrate on the traditional areas of Italian specialization like fashion, food products, mechanics, interior furnishing and sailing. AN INTERCHANGE OF KNOWLEDGE, EXPERIENCES AND RELATIONSHIPS. The added value of the event is from the heritage of knowledge which the two Chamber networks make available to Italian businesspeople – on one side, the knowledge that Italian Chambers of Commerce have of Italian businesses, their markets and development potential in projecting to foreign markets. On the other hand, there is the experience that the Italian Chambers of Commerce Abroad have in the dynamics animating international markets, and the production sectors offering the best investment opportunities and consolidation initiatives to focus on, particularly in the current delicate short-term stage, due to their roots in the area and their work of strategic orientation.

CHAMBER LINK, THE FIRST SUCCESSFUL EXPERIENCE. Chamber Partnership is a further step in the path the Italian and Italian-Foreign Chamber systems are implementing to ensure quality support for businesses with immediate satisfaction. This path has started with Chamber Link, a project which has seen the Italian and Italian-Foreign Chambers exchange ex-

pertise and do networking to strengthen the sharing of experience and best practice in the promotion of Italian companies in international markets in the last four years. Information and orientation services are supplied to about 1,000 Italian companies through country presentations, seminars, workshops, company visits and one-to-one meetings.

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MINCOMES

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“UN TERRITORIO PERFETTO DI SBOCCO PER L’EXPORT DEL MADE IN ITALY”

Africa, una priorità per il Governo italiano LO DIMOSTRANO LE RECENTI MISSIONI ECONOMICO-ISTITUZIONALI IN MOZAMBICO E ANGOLA, COSÌ COME IL PESO CHE HA AVUTO L’UNIONE AFRICANA AL RECENTE VERTICE DEL G8 di Pietro Celi, Direttore Generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico

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a tempo il Governo italiano sta rivolgendo grande attenzione al continente africano. Un’attenzione che si concretizza nelle numerose iniziative attivate in termini di aiuto allo sviluppo, ma anche nella priorità assegnata all’Africa in occasione del recente Vertice del G8, così come nelle numerose missioni economiche organizzate nelle ultime settimane. A fornire una linea comune alle iniziative citate è il Piano Africa, di recente presentato dal Ministro Claudio Scajola e dal Vice Ministro Adolfo Urso, finalizzato a cogliere nuove opportunità e di diversificare la penetrazione delle nostre imprese sul mercato africano. “L’Africa – aveva spiegato Urso – rappresenta un mercato molto interessante, non solo perché è rimasto ai margini della crisi mondiale, dal momento che la sua crescita è basata quasi tutta sullo sviluppo dell’economia reale, ma perché ha bisogno di infrastrutture e logistica e perché si presenta come un territorio perfetto di sbocco per l’export del Made in Italy”. Il Piano, infatti, intende operare secondo una logica di “sviluppo condiviso”, cioè creare o innovare le infrastrutture necessarie a interscambiare le risorse naturali, culturali, imprenditoriali, tecnologiche ed energetiche dei Paesi target. In tale direzione, si inseriscono le recenti missioni del Ministro Scajola a Johannesburg e Maputo. In Sud Africa, la presenza dei PIETRO CELI nostri grandi gruppi è massiccia (tra questi, Finmeccanica, Pirelli, Ansaldo Energia, Gruppo Fiat, Magneti Marelli, Techint Tecnologies, MSC, Parmalat, Luxottica, Ferrero), ma esistono ancora opportunità per le nostre imprese in vista di due importanti appuntamenti: nel 2010, infatti, il Paese ospiterà i Mondiali di Calcio FIFA e la prima edizione del Tributo alla Mille Miglia in Africa. Due opportunità che vanno sfruttate. In Mozambico, invece, il Ministro ha visitato il padiglione italiano allestito dall’ICE alla Fiera Internazionale FACIM, uno dei più grandi della rassegna; e ha firmato un protocollo di collaborazione con il Ministro Namburete, per lo sviluppo di strategie comuni e per rinsaldare i rapporti nel campo delle energie tradizionali ed alternative. “Nella missione – ha sottolineato il Ministro – abbiamo avuto incontri ad alto livello, finalizzati alla crescita dell’interscambio con una maggiore attenzione nei confronti delle imprese italiane, soprattutto piccole e medie. Vogliamo aiutare l’Africa a crescere per crescere assieme”. Sulla stessa linea, la missione svoltasi all’inizio di settembre in Angola, che ha visto questa volta il Vice Ministro Urso a Luanda: la più numerosa che il nostro Paese abbia mai effettuato nell’Africa australe, con 60 imprese ed 80 operatori economici al seguito, che hanno dato vita a 500 incontri B2B. Anche qui, le opportunità per il Made in Italy sono numerose, dal momento che le autorità angolane puntano a diversificare i settori cardine del loro sviluppo: non più solo petrolio e gas, ma anche infrastrutture ed agroindustria. Questo interesse si è concretizzato nei numeri: oltre 120 imprenditori del Paese africano si sono infatti mostrati interessati a joint-venture con le PMI italiane. “È questo un motivo di orgoglio per il nostro know-how. Per il Sistema Italia – ha affermato il Vice Ministro – l’Angola può diventare un avamposto strategico per crescere in tutto il mercato dell’Africa sub-sahariana”.

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“A PERFECT AREA FOR THE EXPORTS OF MADE IN ITALY”

Africa, a priority to the Italian Government

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he Italian Government has been paying great attention to the African continent for several years. This attention has been expressed through many initiatives to help their development, but also through the priority given to Africa on the occasion of the recent G8 summit, as well as frequent economic missions organized in the last few weeks. The Africa Plan set the common guidelines for the mentioned initiatives; it has been recently presented by Minister Claudio Scajola and by Vice-Minister Adolfo Urso. The project intends to seize all the opportunities and to diversify the penetration of our enterprises into the African market. “Africa – explained Urso – represents a very interesting market, not only because it has been on the sideline of the crisis, as its growth is based mostly on the development of real economy, it needs infrastructures and facilities and is a perfect area for Made in Italy.” The Plan aims to work according to the logic of “shared development,” i.e. to create or change the infrastructures that are necessary to exchange the natural, cultural, entrepreneurial, technological and energy resources of the target countries. Minister Scajola’s recent missions to Johannesburg and Maputo achieved this objective. In South Africa the presence of our big companies is immense (e.g. Finmeccanica, Pirelli, Ansaldo Energia, Gruppo Fiat, Magneti Marelli, Techint Tecnologies, MSC, Parmalat, Luxottica, Ferrero), but there are still opportunities for our enterprises for two important dates in the near future: in 2010, the country is hosting the FIFA World Championship and the first edition of the Mille Miglia Tribute in Africa. Two opportunities not to be missed. In Mozambique, the Minister visited the Italian pavilion of ICE at the FACIM International exhibition – among of the biggest ones in the exhibition; he also signed a collaboration protocol with Minister Namburete for the development of common strategies and to consolidate the relationships in the field of both traditional and alternative energy. “During the mission – Recent institutional and underlines the Minister – we had top level meetings focusing on the growth economic missions in of interchange involving Italian enterprisMozambique and Angola es, especially small and medium-sized have confirmed it, so has enterprises. We want to help Africa grow and grow together.” the significance of the The same policy was adopted for the African Union in the last mission in Angola at the beginning of September, when Vice Minister Urso G8 summit went to Luanda: the biggest mission ever done in Southern Africa, with 60 enterprises and 80 agents who set up 500 B2B meetings with Angolan counterparts. Here too there are many opportunities for Made in Italy, since the Angolan government aims to diversify their sectors of development: not only oil and gas, but also infrastructures and agro-industry. This interest took on a concrete form in figures: more than 120 entrepreneurs from this African Country showed their interest to joint-ventures with Italian small and medium-sized enterprises. “We can be proud of this result – said the Vice Minister – this way Angola can become a strategic outpost to expand into all the Sub-Saharan market.”

Lavori in vista dei Mondiali di Calcio del 2010


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DAL WEB, IL NUOVO STRUMENTO LANCIATO DA ISNART-UNIONCAMERE

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“Forum del Turismo” una community aperta a tutti

UNO SPAZIO INNOVATIVO, DOVE CONDIVIDERE IDEE E PROGETTI di Giovanni Antonio Cocco, Direttore Generale dell’Isnart

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n nuovo strumento on-line, moderno e al passo con i tempi, pensato per diventare punto d’incontro e di discussione (non solo virtuale) aperto alle Camere di Commercio italiane e italiane all’estero e agli operatori ad esse iscritte. Con il “Forum del Turismo”, lanciato da Isnart-Unioncamere, si mettono così in contatto fra di loro le più diverse categorie: operatori del settore viaggi, Camere di Commercio italiane e internazionali, mondo accademico, opinion leader, persone interessate all’argomento a vario titolo. In quest’ottica Isnart ha realizzato un sito di cosiddetto “community web” (vedi sito internet www.isnart.it), utilizzando software open source, in linea con le più

avanzate proposte della comunità scientificoinformatica mondiale. Forte dunque l’impatto comunicativo, grande la semplicità di fruizione da parte dell’utente. Quali gli obiettivi del Forum? Dare vita a un “magazzino” dove condividere idee e progetti. E proprio grazie alla scelta dello strumento web e della comunità on-line, le esigenze e le idee che emergeranno, seguiranno una ben precisa linea di processo che parte dal basso. Inoltre, attraverso questa iniziativa, Isnart pensa di contribuire in modo propositivo al dibattito scientifico sul turismo, sviluppando le sue relazioni con gli attori istituzionali e con le imprese e dando nel contempo visibilità alle azioni realizzate dal sistema camerale e dalle istituzioni locali a favore del turismo. Grazie al Forum gli utenti potranno poi partecipare a discussioni già avviate sui temi più importanti dell’attualità e del mondo del turismo e potranno suggerire nuovi spunti ai moderatori, affinché si aprano nuovi dibattiti. In più, saranno a disposizione degli utenti studi, libri, testi e relazioni di enti, istituti, studenti e privati; dati statistici aggiornati di Isnart sul turismo italiano e internazionale; specifiche schede di presentazione dei diversi tipi di turismo (per esempio quello nautico, oppure l’influenza che ha il cinema sul mondo delle vacanze); descrizione di specifici progetti realizzati dalle diverse Camere di Commercio provinciali. Per concludere, è stata realizzata una sezione riservata del Forum a cui si parteciperà su richiesta, che prevede il proprio intervento in un panel (realizzato e gestito con i seri criteri propri della metodologia di ricerca e coordinato da esperti sociologi) in cui si potrà sondare in maniera scientifica le opinioni degli utenti sui più diversi argomenti che riguardano il mondo del turismo. Molti dei risultati delle ricerche svolte attraverso il panel forniranno lo spunto per i dibattiti che si svolgeranno pubblicamente nel Forum.

FROM THE WEB, THE NEW TOOL LAUNCHED BY ISNART-UNIONCAMERE

“Forum del Turismo,” an open community

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e are glad to introduce a new, up-to date, online tool that is expected to become a (not only virtual) meeting point open to Italian and international chambers of commerce and their operators. With the “Forum del Turismo” launched by Isnart-Unioncamere different categories of operators can be put in contact: tour operators, Italian and international chambers of commerce, the academic world, opinion leaders and anyone who is interested in this topic. Isnart has developed a so called “community web” (web site www.isnart.it) using open-source software which complies with the latest requirements by the scientific and IT community. Great communication impact, simple interface for the user. What are the objectives of the Forum? It aims to create a “warehouse” to stock and share ideas and projects. Thanks to the choice of the web and the online community, the needs and ideas that are submitted will be processed starting from the base. Furthermore, through this initiative Isnart intends to contribute in a positive way to the scientific debate on tourism by developing its relations with institutions and enterprises, giving at the same time insight to the projects carried out by the Chambers and the local institutions to promote tourism. Thanks to the Forum, users

will be able to take part in discussions on important topics relating to the current situation and the world of tourism, and they can suggest new ideas to the moderators in order to open new debates. Furthermore, studies, books, documents and surveys by institutions, students and private researchers will be put at the users’ disposal, as well as updated data by Isnart on Italian and internaAn innovative tional tourism, presentations on several kinds of tourism (such as cruise tourism or the influence of cinspace where ema on holiday destinations) and the descriptions of everyone can specific projects carried out by the provincial Chambers share ideas and of Commerce. Finally, a section of the Forum is reserved for participrojects pation on demand: a panel (which will be carried out and managed according to the most serious research criteria by experienced sociologists) will be provided to analyze in a scientific way the users’ opinion on several topics related to tourism. The results of this research conducted through the Forum will supply ideas for public debates on the same platform.

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NUMERI DA RECORD, CHE RESTERANNO NELLA STORIA DELLA MARINERIA

Un nuovo “sogno” firmato Fincantieri AL GRUPPO ITALIANO SI DEVE LA NUOVA COSTRUZIONE DI “CARNIVAL DREAM”, AMMIRAGLIA DELLA COMPAGNIA AMERICANA, MA ANCHE LA NAVE DA CROCIERA PIÙ GRANDE MAI REALIZZATA IN ITALIA. di Francesco Fusco

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gni progetto è un sogno, ogni nave è un sogno, quello antico dell’uomo che domina il mare. Non è troppo diversa la storia della costruzione di “Carnival Dream”, nuova ammiraglia di Carnival Cruise Line, che con le sue 130.000 tonnellate di stazza lorda è la nave da crociera più grande mai realizzata in Italia e da Fincantieri. Del resto, se è vero che in pochi settori come nella cantieristica navale il singolo prodotto riesce ad essere così rappresentativo dell’industria che lo realizza, allora parlare di una nave che realizza un sogno significa, più in generale, parlare di Fincantieri, uno dei gruppi navalmeccanici più grandi e diversificati al mondo, leader nel settore in cui opera. Fincantieri non è nuova a questo genere di imprese. Per limitarsi a un solo esempio, nel 1996 fu il primo costruttore al mondo a superare la soglia delle 100.000 tonnellate di stazza lorda con “Carnival Destiny”, la più grande nave da crociera al mondo quando venne varata. Da allora si è continuamente superata, costruendo navi sempre più innovative nella consapevolezza che conseguire un record significa solo partire più forti verso nuovi traguardi. Raccontare la storia di “Carnival Dream”, è raccontare in realtà tante storie, non solo quella delle 50 navi da crociera consegnate da Fincantieri dal 1990 ad oggi

e delle altre 12 unità che saranno costruite di qui al 2012. Si racconta infatti anche una tradizione che conta più di 7.000 navi di varie tipologie realizzate in oltre 200 anni di attività e, soprattutto, il lavoro di tutte quelle persone che, giorno dopo giorno, hanno contribuito a raggiungere questi successi. CARNIVAL DREAM. 130.000 tonnellate di stazza lorda, 306 metri di lunghezza, 62 metri sul livello del mare, 2.558 cabine per 4.633 ospiti e 1.367 componenti dell’equipaggio, una velocità massima di 22,5 nodi. Già solo i numeri di “Carnival Dream” sono indicativi di un’impresa che resterà impressa nella storia della marineria. Ma non sono solo le sue dimensioni. Il sogno comincia dal design, con un profilo inedito dalle linee tondeggianti e armoniose che delineano uno scafo fatto sì per dominare il mare, ma anche per mettere il passeggero a diretto contatto con esso. Si potrà infatti percorrere l’intero perimetro della nave attraverso una passeggiata situata al ponte 5, mentre al ponte 4 sono state allestite le cabine dotate di balcone privato. Innovativo anche il lay-out delle sale pubbliche, che si aprono verso l’esterno come mai era accaduto prima. Particolarissimo,

all’ultimo ponte della nave, il water park con uno schema a quattro scivoli. NON SOLO NAVI DA CROCIERA. Con 10.500 dipendenti nel mondo, dei quali 9.400 solo in Italia, 2 centri di progettazione, 9 stabilimenti in Italia, altri 4 negli Stati Uniti e una partecipazione in un cantiere sul Mare del Nord, Fincantieri è attiva anche nella costruzione di navi da trasporto e traghetti di ultima generazione, navi militari di superficie e sommergibili e, da tempi più recenti, mega yacht. Affianca l’attività di costruzione a quella di riparazione e trasformazione navale, inoltre produce sistemi e componenti per applicazione tanto marina quanto industriale.

RECORD NUMBERS FOR A COMPANY WHICH WILL MARK THE HISTORY OF THE NAVY

A new “dream” labelled Fincantieri

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ach project is a dream; each ship is a dream, the old The Italian group has dream of the man who dominates the sea. The stoconstructed ry of the construction of “Carnival Dream,” the new flagship of Carnival Cruise Line, with 130,000 gross ton- “Carnival Dream,” nage and the largest cruise liner ever built in Italy and by the new flagship of Fincantieri, is not so different. On the other hand, if it’s true the American that in few other sectors other than shipbuilding can an individual product succeed in being so representative of the company, but also industry that creates it, then speaking of a ship that makes the biggest cruise a dream come true usually means talking about Fincantieri, one of the largest and most diversified naval-me- liner ever built in Italy chanical groups in the world, leader in its sector. Fincantieri is not new to this type of enterprise; just to give one example, in 1996, it was the first shipbuilder in the world to exceed the gross weight of 100,000 tons with “Carnival Destiny,” the largest liner in the world when it was launched. Since then, it’s continued to exceed itself, building ever more innovative ships, in the awareness that gaining a record only means starting from a stronger position for new horizons. Telling the story of “Carnival Dream” is like telling many stories, not

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just that of the 50 liners delivered by Fincantieri since 1990 with another 12 units to be built in the next three years. There’s a tradition that speaks of more than 7,000 ships of various types constructed in more than 200 years of production and, in particular, the work of all those people who, day after day, have contributed to achieving this success. CARNIVAL DREAM. 130,000 gross tonnage, 306 metres long, 62 meters above sea level, 2,558 cabins for 4,633 guests and 1,367 crew members, and a maximum speed of 22.5 knots. The numbers alone of “Carnival Dream” indicate an enterprise which will remain in naval history. But it’s not just the size. The dream starts with the design, with an unusual profile with rounded and harmonious lines which delineate a hull made to dominate the sea, but also to put passengers into direct contact with it. There is a walkway on deck 5 which runs the entire perimeter of the ship while there are cabins with private balconies on deck 4. The lay-out of the public areas is also innovative as these open outwards, something which has never happened before. The water park, on the last deck, is very special and has four slides. NOT JUST CRUISE LINERS. Fincantieri has 10,500 employees around the world of which 9,400 are in Italy, 2 design centers, 9 factories in Italy, another 4 in the USA and a shipyard holding on the North Sea. The company also builds latest generation transport ships and ferries, military surface vessels and submarines and, more recently, mega yachts. It also repairs and transforms ships and produces systems and components for marine and industrial applications.


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UNA PROPOSTA PER FAVORIRE LA COMPETITIVITÀ DEL PAESE

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sattamente un anno fa, in occasione del 34° workshop di Villa d’Este a Cernobbio, AgustaWestland, società di Finmeccanica, annunciò di promuovere una ricerca denominata VertiPass e coordinata da Ambrosetti al fine di analizzare il contributo che i moderni mezzi a decollo verticale possono offrire alla crescente necessità di mobilità espressa dall’Italia e le condizioni per cui questo sviluppo potesse realizzarsi. VertiPass è partito dalla constatazione che, nel nuovo contesto economico-sociale, ciò che conta, ai fini competitivi, è la capacità che un Paese ha di promuovere la conoscenza, la creatività e l’innovazione. Creatività e innovazione sono peraltro prodotti di un contesto in grado di garantire connessioni tra luoghi e persone, scambi di idee, interazioni qualificate e, in ultima istanza, crescita e sviluppo. La capacità di territori, regioni e città di essere meglio interconnessi con altri luoghi simili è dunque la chiave per incrementare la loro attrattività nei confronti dei talenti e, di conseguenza, la loro competitività. La mobilità è quindi strumentale alla competitività e l’ala rotante è uno dei mezzi principali del futuro per la mobilità in territori fortemente antropizzati. L’ A L A R O TA N T E : U N M O D E L L O D I MOBILITÀ INNOVATIVO. VertiPass ha

raggiunto il suo obiettivo avanzando cinque concrete proposte che intendono migliorare la competitività del Paese, promuovendo un modello di mobilità innovativo che sfrutti anche il volo verticale, un’opzione sino ad oggi non sfruttata in Italia. La maturità tecnologica del mezzo ad ala rotante fa di questo momento la fase cerniera con un nuovo modo di concepire la mobilità, di cui il volo verticale rappresenta l’aspetto più innovativo. Le cinque proposte affrontano i nodi cardine del sistema di mobilità e sono un contributo fattivo e positivo al processo d’integrazione in esso dell’ala rotante. Le proposte attengono alle più significative aree di intervento: infrastrutture, aerovie e procedure di volo, consenso dell’opinione

AGUSTAWESTLAND

Vertipass: più collegati, più competitivi AGUSTAWESTLAND E THE EUROPEAN HOUSE-AMBROSETTI HANNO PRESENTATO A CERNOBBIO I RISULTATI DELLA RICERCA PER LO SVILUPPO DEL TRASPORTO AEREO A DECOLLO VERTICALE di Francesco Fusco pubblica. Alcune di queste proposte hanno già determinato importanti azioni di sviluppo concreto a favore dell’utilizzo pubblico del mezzo ad ala rotante. L’attuazione delle cinque proposte delineate da VertiPass incentiverebbe la mobilità elicotteristica in Italia in un complessivo progresso del sistema di mobilità nazionale. Ipotizzando che da qui al 2015 questo consenta di creare un network integrato di trasporto elicotteristico nelle aree più critiche per la mobilità del Paese, in grado di soddisfare parte della domanda di mobilità e contribuire ad accrescere il grado di accessibilità del territorio, si otterrebbe un beneficio annuo per il Paese compreso tra 3 e 9 miliardi di Euro. AgustaWestland, in quanto Industria leader nel settore dell’ala rotante, porterà avanti tutti gli approfondimenti e le azioni individuate nel rapporto VertiPass per lo sviluppo del settore e degli operatori che in esso operano e come contributo allo sviluppo della competitività del Paese.

A PROPOSAL TO PROMOTE THE COMPETITIVITY OF THE COUNTRY

Vertipass: better connected, more competitive

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xactly one year ago, at the 34th Villa d’Este workshop at Cernobbio, AgustaWestland, a Finmeccanica company, announced the promotion of research named VertiPass, coordinated by Ambrosetti, aimed at analyzing the contribution that modern vertical take-off aircraft can offer to the growing need for mobility expressed by Italy, as well as the conditions in which this development could occur. VertiPass started from the observation that what counts for competitive purposes in the new economic-social context is the ability that a country has to promote knowledge, creativity and innovation. Creativity and innovation are, moreover, products of a context able to ensure connections between people and places, exchanges of ideas, qualified interaction and, last but not least, growth and development. The ability of areas, regions and towns to be better interconnected with other similar places is, therefore, the key to increasing their attraction to talented people and, consequently, their competitivity. So, mobility is instrumental in competitivity, and the rotary wing is one of the main means of transport for the future of movement in man-made areas. THE ROTARY WING: AN INNOVATIVE MOBILITY MODEL. VertiPass has reached its objective, putting forward five real proposals which are meant to improve the competitivity of the country, promoting an innovative model of mobility which also exploits vertical flight, an option which has not yet been taken up in Italy. The technological maturity of the rotary wing aircraft makes the current time the link to a new way of perceiving mobility, with vertical flight being the most innovative aspect. The five proposals address the basic points of the mobility system and are a feasible and positive contribution to the process of integration of the rotary wing to it. The proposals refer to the most important areas of operation – infrastructure, airways and flight procedures and the consensus of public opinion. Some of them have already led to significant developments in favor of the public use of rotary wing aircraft. The fulfilment of the five proposals outlined by VertiPass would be an incentive to the use of helicopters in Italy in the overall progress of the system of national mobility. If we hypothesize that, by 2015, this will enable an integrated helicopter transport network to be created in the most critical areas for mobility in the country, able to satisfy part of the demand for mobility and contributing to the growth in the degree of accessibility of the country, an annual benefit for the country of between Euro 3 and 9 billion would be obtained. AgustaWestland, as industry leader in the rotary wing sector, will continue with all the analyses and work identified in the VertiPass report for the development of the sector and the operators in it as a contribution to the development of the competitivity of Italy.

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UN’ASSOCIAZIONE DI PROFESSIONISTI UNITI PER LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA ITALIANA

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a compiuto vent’anni l’International Trade Development AssociationASSOCORCE. L’Associazione, nata nel 1989, è composta da professionisti ed esperti formati nei master “COR.C.E.” Corsi di specializzazione in commercio estero dell’ICE-Istituto Nazionale per il Commercio Estero. Obiettivo dell’Associazione, affermare i valori dell’internazionalizzazione come strumento di sviluppo economico-sociale, di collaborazione e di progresso generale. In questa direzione, l’Associazione ha realizzato in questi anni numerose iniziative (seminari, incontri, pubblicazioni, corsi), sia in Italia che all’estero, volte a diffondere la cultura dell’internazionalizzazione a vari livelli e non solo fra gli “addetti ai lavori”. Recentemente l’ASSOCORCE si è data nuovi organi associativi: Presidente Gian Carlo Bertoni; Vice Presidente Gianluigi Liberati,Vice Presidente Esecutivo e Segretario Giacomo Primo Sciortino. Nel Comitato Direttivo siedono inoltre il Past President Giovan Battista Guerra, Tiziana De Marino, Francesco Perini ed Eleonora Sollinger. Per l’occasione, abbiamo incontrato il nuovo Presidente Gian Carlo Bertoni.

Assocorce

i primi vent’anni

GIAN CARLO BERTONI, NEOELETTO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE, PARLA DELLE INIZIATIVE REALIZZATE FINORA, E DEGLI OBIETTIVI E DEI PROGRAMMI PER IL PROSSIMO FUTURO

Dott. Bertoni, lei è stato recentemente nominato Presidente dell’ASSOCORCE ed è stato membro del Comitato Direttivo per molti anni. Che bilancio fa di quanto fatto finora, e che progetti prevede per i prossimi cinque anni del suo mandato?

Il bilancio di questi anni trascorsi è decisamente positivo. Con la presidenza di Nino Guerra sono state realizzate molte importanti iniziative, il cui buon esito è da attribuirsi all’impegno degli organi di gestione ed in primo luogo del Segretario Giacomo Sciortino. Il forte spirito di collaborazione che lega i membri del Comitato Direttivo ha dato in questi anni un forte slancio ideale alla vita associativa. Il nostro passato rappresenta la solida base per il proseguimento delle attività, ma è anche impegno e responsabilità importanti per il futuro dell’Associazione: un’Associazione di professionisti, senza fini di lucro, tutti impegnati a contribuire allo sviluppo dell’economia italiana e a promuovere la cooperazione internazionale. Il programma che mi propongo di realizzare nel corso del mio mandato avrà due punti fondamentali: un ulteriore rafforzamento dell’irrinunciabile naturale rapporto con l’ICE e la valorizzazione delle competenze dei soci dell’ASSOCORCE. Desidero ricordare che l’ASSOCORCE può anche contare sul valido supporto operativo dei colleghi della rete dei Coordinatori d’Area che operano anche all’estero. L’interazione di queste due linee di attività consentirà alla nostra Associazione di affrontare adeguatamente le sfide dell’internazionalizzazione del terzo millennio. Quali saranno quindi i primi atti della sua presidenza?

Innanzitutto dovremo, con il contributo dei membri del Comitato Direttivo, procedere alle nuove nomine del Comitato d’Onore e del Comitato Scientifico. Questi due organismi hanno dimostrato nel corso degli anni passati la grande importanza del loro ruolo nella vita associativa. Successivamente, daremo il via al programma biennale di attività concordato, che ci vedrà collaborare con vari enti economici ed associativi ed evidentemente con l’ICE. Organizzeremo momenti di informazione sulle problematiche dell’internazionalizzazione e realizzeremo documentazione di servizio per gli operatori.

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GIAN CARLO BERTONI. Cinquantanove anni, romano, attuale Direttore del Dipartimento Promozione e Marketing della SIMEST, ha

Gian Carlo Bertoni, newly-elected president of the association, talks of the initiatives to date, and the aims and programmes for the near future

maturato esperienze professionali nell’area delle attività internazionali finanziarie e commerciali in Italia ed all’estero, prima nel Gruppo Fiat e quindi nel Gruppo BNL.

Assocorce, the first 20 years

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he International Trade Development Association (ASSOCORCE) is 20 years old. The association was started in 1989 and consists of professionals and experts trained in ‘CORCE’, specialization courses in overseas trade of the Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE, the Italian Institute for Foreign Trade). The aim of the association is to assert the values of internationalization as a tool of economic-social development, collaboration and general progress. In the last 20 years, the association has held many events (seminars, meetings, publications and courses) in this direction, both at home and abroad, aimed at spreading the culture of internationalization at various levels, and not just among “staff.” Recently, ASSOCORCE has appointed new Executive – President Gian Carlo Bertoni, Vice President Gianluigi Liberati, and Executive Vice President and Secretary Giacomo Primo Sciortino. The past president Giovan Battista Guerra, Tiziana De Marino, Francesco Perini and Eleonora Sollinger are also part of the Steering Committee. We met the new President Gian Carlo Bertoni. Mr Bertoni, you were recently appointed president of ASSOCORCE and you’ve been a member of the Steering Committee for many years. What’s your comment on what has been done to date, and what projects do you expect in the next five years of your appointment? The balance of the last few years is decidedly positive. There have been many important events during the presidency of Nino Guerra whose successful tenure should be attributed to the commitment of the management bodies and, most of all, secretary Giacomo Sciortino. The strong spirit of collaboration uniting the members of the Steering Committee has given considerable momentum to the life of the association in recent years. Our past is a solid base for the continuation of the work but it is also considerable commitment and responsibility for the future of the association. This is a non-profit association of professionals, all of whom are committed to contributing to the development of the Italian economy and promoting international cooperation. The programme I intend to complete during my appointment will have two basic points - further strengthening of the inalienable natural relationship with ICE and the enhancement of the competences of ASSOCORCE members. I’d like to recall that ASSOCORCE can also count on the valid operational support of colleagues of the Area Coordinators network who also work abroad. The interaction of these two lines of work will allow our association to face the challenges of internationalization in the third millennium in an adequate manner. What will be the first priorities during your presidency? Firstly, we must make the new appointments to the Honours and Scientific Committees with the contribution of the members of the Steering Committee. Over the years, these two bodies have shown the great importance of their role in the life of the association. Then we’ll start the two-year programme of agreed work which will see us collaborating with various economic and association bodies and, obviously, with ICE. We’ll organize information meetings on the problems of internationalization and we’ll create service documents for operators.


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COMUNICAZIONE, CONOSCENZA E INTERNAZIONALIZZAZIONE SONO OGGI LE PAROLE D’ORDINE

L’OPERATORE FIERISTICO LEADER IN ITALIA PUNTA A CRESCERE ANCORA, ANCHE ALL’ESTERO

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FIERA MILANO

Con Fiera Milano un nuovo modo di fare business

ocalizzazione sul cliente, declinata su due principali aree di intervento: internazionalizzazione e servizi. È questa la linea d’azione a cui Fiera Milano affida il suo sviluppo. “Terminata con successo la fase della realizzazione del nuovo quartiere e delle sue infrastrutture di supporto, ora dobbiamo sfruttare appieno le formidabili potenzialità della rinnovata Fiera Milano”, afferma l’A.D. Enrico Pazzali, al timone fino ad aprile 2012. “La chiave del successo sarà il cliente. Dobbiamo lavorare molto sui servizi fieristici e congressuali per garantire mostre professionali, congressi e attività formative sempre più all’altezza di esigenze di promozione, sviluppo e comunicazione in continua evoluzione”. L’idea sottostante è che la tradizionale “mostra vetrina” sia ancora insostituibile. Ma non più sufficiente. Espositori e visitatori professionali chiedono alle manifestazioni B2B di essere innanzitutto un tramite per costruire relazioni di business, approfondire i trend di mercato e gli sviluppi della tecnologia, aggiornare il modello organizzativo aziendale, accedere a costi contenuti ai mercati esteri. In breve, chiede comunicazione, conoscenza e internazionalizzazione. In questo contesto si inserisce lo sforzo di Fiera Milano, che nel 2008 ha avviato una joint venture strategica con la Fiera di Hannover in Cina e in India. Qui Fiera è oggi coorganizzatore di una quindicina di manifestazioni professionali, attraverso due società locali in partnership con il socio tedesco. Ora l’attenzione si sposta su altri mercati particolarmente promettenti: Brasile, Russia,

ENRICO PAZZALI

Turchia e Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Ma non è tutto. L’operatore fieristico leader in Italia guarda con massima attenzione anche al mercato interno e alle imprese italiane. Ecco perché Fiera Milano si sta muovendo su due fronti. Da un lato, Fondazione Fiera Milano ha messo a disposizione 20 milioni di euro a valere sull’esercizio 2009 (e 40 nel triennio 2009-2011), destinati a iniziative speciali finalizzate a sostenere la presenza degli espositori alle mostre. Dall’altro, Fiera Milano ha negoziato con il gruppo bancario Intesa Sanpaolo una convenzione in virtù della quale i clienti possono accedere a prestiti agevolati per un importo compreso tra i 10mila e i 750mila euro, destinati al finanziamento delle spese relative alla partecipazione ad un evento fieristico o congressuale.

L’impegno di Fiera Milano non finisce però qui. Ne fa parte anche la disciplina ancora più rigida dei costi e la massimizzazione dell’efficienza. Il recente avvicendamento triennale ai vertici di Fiera Milano ha infatti coinciso con il lancio dell’aggregazione entro fine anno di quattro società del Gruppo attive nell’organizzazione di mostre: Fiera Milano International, Fiera Milano Tech, Fiera Milano ExpoCTS e Rassegne. Nascerà così nell’universo Fiera un unico gestore di eventi espositivi, con un giro d’affari annuo di circa 100 milioni di euro, che si colloca tra i protagonisti assoluti in Europa. E che consente non solo una più efficace focalizzazione sul core business, ma anche l’eliminazione di duplicazioni e la riduzione dei costi di struttura, con benefici effetti attesi sulla gestione.

THE LEADING FAIR ORGANIZATION IN ITALY AIMS AT FURTHER GROWTH, AT HOME AND ABROAD

A new way of doing business with Fiera Milano

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ocussing on the customer, stated in two main areas - internationalization and services. This is the line of action which Fiera Milano is entrusting its growth to. “Now that the stage of the creation of the area and the support infrastructure has been successfully completed, we must fully exploit the formidable potential of the renovated Milan Fair,” said Enrico Pazzali, managing director, who will guide the organisation for the three years to April 2012. “The key to success will be the customer. We must work hard on the fair and conference services to ensure professional exhibitions, congresses and training work which is increasingly able to meet the requirements of promotion, development and communication in continuous evolution.” The underlying idea is that the traditional “exhibition showcase” still can’t be replaced but is no longer enough. Exhibitors and professional visitors ask for B2B events to be, in particular, a go-between to build business relationships, analyze market trends and developments in technology, update the company organizational model, and access foreign markets with contained costs. In short, they ask for communication, knowledge and internationalization. The efforts of Fiera Milano are moving in this direction; it signed in 2008 the strategic joint venture with the Hanover Fair in China and India. The

Fiera is now co-organizer of 15 professional events through two local companies in partnership with its German partner. Attention has now moved to other particularly promising markets- Brazil, Russia, Turkey and countries on the south side of the Mediterranean. And that’s not all. The leading fair operator in Italy is carefully considering the internal market and Italian companies. This is why Fiera Milano will move on two fronts. On one hand, Fondazione Fiera Milano has made Euro 20 m available for the 2009 accounting period (and Euro 40 m for the period 2009-2011), for special events to support attendance of exhibitors at exhibitions. On the other hand, Fiera Milano has negotiated a convention with the banking group Intesa Sanpaolo as a result of which customers can access facilitated loans for an amount between Euro 10,000 and 750,000, for financing the expenses relating to their participation in a fair or congress. However, the commitment of Fiera Milano doesn’t end here. Very strict discipline on costs and the maximization of efficiency also contribute. The recent three-year rotation in the top management of Fiera Milano coincided with the launch of the aggregation of four companies of the group working in exhibition organization (Fiera Milano International, Fiera Milano Tech, Fiera Milano ExpoCTS and Rassegne) by the end of the year. In this way, a single manager of exhibitions, with an annual turnover of about Euro 100 million, will be created in the Fair universe which will be one of the European leaders. It will allow not only more effective focus on the core business but also the elimination of duplications and the reduction of structural costs with beneficial effects expected for management.

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UN’ATTIVITÀ COMPLEMENTARE, PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY

SIMEST-Assocamerestero collaborazione consolidata SULLA BASE DELL’ACCORDO FIRMATO NEL 2007, SONO STATE REALIZZATE NUMEROSE INIZIATIVE COMUNI, AL FINE DI FORNIRE CONCRETO SOSTEGNO ALLE IMPRESE ITALIANE NEI 48 PAESI DOVE OPERANO LE 78 CCIE

I Giancarlo Lanna, Presidente di SIMEST

l peggio dovrebbe ormai essere alle spalle, se si considerano gli ultimi dati Eurostat che registrano l’Italia al di sopra della media Ue per quanto attiene l’export e se si valutano le previsioni Ocse che indicano l’Italia e la Francia tra i primi Paesi europei ad agganciare la ripresa. Si deve dunque accelerare ulteriormente la collaborazione tra Associazioni, Istituzioni e imprese, anche e soprattutto sul versante dell’internazionalizzazione. Le aziende italiane hanno affrontato la sfida della globalizzazione attraverso la qualità, posizionandosi nelle fasce più alte del mercato, così, se da una parte hanno sostan-

A COMPLEMENTARY ACTIVITY FOR THE INTERNATIONALIZATION OF MADE IN ITALY

SIMEST-Assocamerestero, a consolidated collaboration

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he worst period should be over, according to the latest data by Eurostat: Italy scores above the EU-average, and according to the OECD’s forecasts, Italy and France should be among the first countries to recover. For this reason, it is necessary to boost collaboration among associations, institutions and enterprises, especially from the point of view of internationalization. Italian companies have faced the challenge of globalization, betting on quality and reaching the highest segment of the market: on the one hand they have survived in spite of the crisis, on the other hand they have developed more complex needs and are now in search of more complex services for internationalization. This is why the complementarity between the activities of SIMEST and Assocamerestero must be increased. This collaboration has already been consolidated thanks to the agreement signed in 2007 for the development of common projects internationalization services sector. In the following two years after the drawing-up of the agreement, they have organized several video-conferences to promote SIMEST ’s offer of products to develop concrete initiatives for the support of Italian enterprises in the 48 Countries where 78 Italian Chambers of Commerce Abroad work, building a network of over 23,000 Italian and foreign enterprises. It is a world of companies in which our SMEs can get contacts to carry out investments and establish trade relations with the financial support of SIMEST. “Thanks to the collaboration with Assocamerestero, with the widespread and consolidated diffusion of its subsidiaries in the world – said President of SIMEST, Giancarlo Lanna – we could find interesting investment projects; as a public and private investment company for the development and promotion of Italian enterprises abroad, we have seized these opportunities offering our technical and financial support to carry out these projects.” According to Italian Law 99, approved by Parliament on July 23, 2009, regarding development and internationalization, regions are allowed to create venture capitals funds for the internationalization of enterprises, which, managed by Simest, will increase the contribution level, presently 49%, up to 70%, the limit of the participation shares in investment projects that are carried out abroad by the enterprises which are located in the so called “target 1” areas. “From this point of view – concluded Giancarlo Lanna – I have many expectations from the 18th World Convention of Assocamerestero which is taking place in Salerno: these meetings could stimulate the concretization of this new tool, which would be very useful especially for companies in Southern Italy. SIMEST is ready to start.”

Following the agreement signed in 2007, many common initiatives have been carried out to supply concrete support to Italian enterprises in the 48 countries where 78 CCIEs work

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zialmente tenuto nonostante la crisi, dall’altra hanno maturato esigenze più complesse e si sono orientate verso servizi per l’internazionalizzazione sempre più complessi. Ecco quindi che la complementarietà tra l’attività di SIMEST e quella di Assocamerestero deve dar luogo ad una sempre maggiore collaborazione. Un “lavorare insieme” peraltro già consolidato sulla base dell’accordo firmato nel 2007, per sviluppare iniziative congiunte nel quadro dei servizi per l’internazionalizzazione. A due anni da quell’accordo sono state realizzate videoconferenze per la diffusione della conoscenza dell’offerta dei prodotti SIMEST, al fine di sviluppare iniziative concrete a sostegno delle imprese italiane nei 48 Paesi dove operano le 78 Camere di Commercio Italiane all’Estero che associano oltre 23mila imprese italiane ed estere. Un mondo di aziende con le quali le nostre PMI possono collegarsi per realizzare investimenti e stabilire scambi commerciali con il supporto finanziario di SIMEST. “La collaborazione di Assocamerestero, grazie alla capillare e radicata presenza delle sue associate nel mondo – afferma il Presidente di SIMEST, Giancarlo Lanna – ci ha in molti casi segnalato interessanti progetti di investimento che, in qualità di finanziaria pubblico-privata per lo sviluppo e la promozione delle attività delle imprese italiane all’estero, abbiamo colto offrendo il nostro supporto tecnico e finanziario per la loro realizzazione”. La recente Legge n. 99 che il Parlamento ha approvato il 23 luglio 2009 in materia di sviluppo ed internazionalizzazione prevede che le Regioni possano costituire fondi di venture capital per l’internazionalizzazione delle imprese che, affidati alla gestione di SIMEST, contribuiscono ad elevare fino al 70%, dall’attuale 49%, il limite delle quote di partecipazione detenibile nei progetti di investimento realizzati all’estero dalle aziende localizzate nelle cosiddette zone ad obiettivo 1. “In tal senso – auspica e conclude Giancarlo Lanna – questa 18ª Convention Mondiale di Assocamerestero che si tiene a Salerno mi fa ben sperare: gli incontri che vi si terranno potrebbero essere uno stimolo ad avviare la realizzazione di questo nuovo strumento che ora per le aziende del Sud sarebbe quanto mai opportuno ed appropriato. Per quanto ci riguarda, la SIMEST è pronta”.


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A SALERNO, DAL 24 AL 28 OTTOBRE 2009, LA XVIII CONVENTION MONDIALE DELLE CCIE

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Made in Italy il futuro si gioca sul territorio

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IN QUESTA DELICATA FASE CONGIUNTURALE, LA CONVENTION RAPPRESENTA UN MOMENTO DI RIFLESSIONE PER LE ISTITUZIONI NAZIONALI E LOCALI SUL RUOLO CHE IMPRESE E TERRITORI POSSONO SVOLGERE di Augusto Strianese, Presidente della CCIAA di Salerno

ade in Italy e territori oltre la crisi: nuovi mercati e alleanze concrete”: questo il tema al centro della XVIII Convention mondiale che, dal 24 al 28 ottobre, vedrà a Salerno, ospiti della nostra Camera, i rappresentanti delle 74 Camere di Commercio Italiane presenti in 48 Paesi. Il tema scelto racchiude in sé tre elementi fondamentali su cui si giocherà lo sviluppo dell’economia italiana nell’immediato futuro: il Made in Italy, in termini di eccellenza che il nostro tessuto produttivo è in grado di esprimere; i territori, in cui si originano prodotti che ne riproducono le caratteristiche, le tradizioni e la cultura; e le alleanze, non solo tra imprese, ma anche tra imprese e soggetti di promozione, che, soprattutto nell’attuale fase congiunturale, costituiscono una risorsa fondamentale per lo sviluppo del business, in Italia e all’estero. In questa delicata fase congiunturale, la Convention vuole infatti rappresentare un momento di riflessione per le istituzioni nazionali e locali sul ruolo che imprese e territori possono svolgere per promuovere una crescita mondiale basata sull’economia reale, fatta di imprese, prodotti (non finanziari), con l’obiettivo concreto di aiutare le PMI italiane ad elaborare strategie di risposta e di sviluppo che le mettano in grado di fronteggiare una competizione diversa dal passato. Ma non solo. La Convention di quest’anno segna infatti il proseguimento ideale di un dialogo avviato sette anni fa, quando Salerno ospitò già una precedente Convention che ha dato importanti frutti nella gestione di politiche promozionali per il territorio. Un dialogo cui l’incontro diretto tra le Camere e gli operatori economici della provincia di Salerno darà ora un’ulteriore concretezza, mettendo ancora una volta in luce il valore e le potenzialità non solo del “Made in Campania”, bensì dell’intero Mezzogiorno: una terra ricca, sempre più orientata all’internazionalizzazione, e le cui aziende si sono dimostrate in più occasioni partner solidi e qualificati. Il nostro operato, anche in questa occasione, sarà finalizzato a dimostrare il nostro impegno per il Mezzogiorno, che deve sì passare attraverso la qualificazione del territorio e la creazioni di reti, ma soprattutto attraverso un rafforzamento della sua immagine e dei suoi prodotti all’estero, aspetti che danno un contributo determinante a favorire più ampi processi di apertura della società locale.

THE 18TH WORLD CCIE CONVENTION IN SALERNO FROM OCTOBER 24-28 2009

Italian products, the future is based on areas and alliances In this delicate short-term stage, the Convention is a time for reflection for national and local institutions on the role which businesses and areas could have

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talian products and areas after the crisis – New markets and firm alliances” is the subject at the center of the 18th World Convention which will bring representatives of 74 Italian Chambers of Commerce from 48 countries together in Salerno from October 24-28, 2009. There are three basic elements in the subject on which the development of the Italian economy in the immediate future will be played out. Italian products, in terms of the excellence that the Italian production base is able to express; the areas in which products that reproduce the features, traditions and culture originate; and the alliances, not just between companies but also between companies and promotional bodies which, particularly in the current short-term phase, are a fundamental resource for the development of business, in Italy and abroad.

In this delicate short-term stage, the Convention is a time for reflection for national and local institutions on the role which businesses and areas could have in promoting world growth based on the real economy, made of companies and products (not financial ones) with the firm goal of helping Italian SME’s to expand reply and development strategies which enable them to face competition different from the past. These aspects become particularly urgent for southern Italian economies, which are less open internationally compared to other areas of the country and, as a result, risk having greater difficulty in locking onto a season of future growth based on internationalization in a consistent manner. The institutional scenario is that of the reform of the internationalization promotional bodies which falls in the right stage for uniting new support action abroad with

support for development processes in southern Italian areas. In this context, networks based on trust, like the Italian Chambers of Commerce abroad will have an important role in making the connections between companies and areas of different countries more substantial and stable - a condition of strategic importance for increasing competitivity and full deployment of the international potential of the South and, as a result, the whole country. This year, the convention marks the ideal continuation of an exchange which started seven years ago, when Salerno hosted a previous Convention which produced significant results in the management of promotional policies for the area. There will be additional benefits from the direct meeting between the Chambers and businesses in the province of Salerno because its commitment to southern Italy helps increase the value of the area, particularly through the strengthening of its image and products abroad. These aspects play a key role in promoting the local society.

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SPECIALE

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A CITTÀ DI SALERNO. Salerno è una sintesi affascinante di quan-

to il Mediterraneo possa offrire a tutti coloro che vogliano conoscerlo più da vicino. Negli ultimi anni, la città ha puntato molto sul risanamento urbanistico: antichi monumenti e chiese sono stati restaurati; nuovi parchi e giardini inaugurati nei quartieri cittadini; numerosi gli spazi recuperati per attività artistiche, culturali e ricreative. Nel suggestivo centro storico, possono scorgersi tanto le tracce della antica storia cittadina, tanto il fervore di botteghe artigiane e locali di aggregazione artistico-culturale e musicale. Oggi, attraverso i vicoli e le piazze, le chiese e i palazzi, si può leggere il passato cittadino, e si può percepire la testimonianza dello splendore, della floridezza economica, sociale e culturale dei secoli passati.

UNA PROVINCIA DA SCOPRIRE. La parte a nord del capoluogo si divi-

de tra la incantevole quanto famosa Costiera Amalfitana e il retrostante Agro Nocerino Sarnese, la seconda zona pianeggiante insieme a quella definita propriamente Piana del Sele. Quest’ultima, una terra fino al Novecento paludosa, è oggi zona ad elevata produttività agricola e di forte richiamo turistico, grazie soprattutto alla presenza di Paestum, un’area archeologica tra le più importanti d’Italia. La Piana del Sele si incunea poi tra i Monti Picentini, definiti il “serbatoio di acqua potabile” del sud Italia, ed il Cilento. Ma altrettanto affascinanti sono anche i numerosissimi parchi, primo fra tutti quello del Cilento e Vallo di Diano, nei quali l’impatto dell’uomo sulla natura risulta essere tra i meno invasivi al mondo. Non bisogna però dimenticare che la provincia di Salerno è anche un luogo ricco di storia e tradizioni. Colonia greca, poi etrusca, infine romana, ebbe il suo massimo riconoscimento in tutto il mondo in quanto culla della famosa Scuola Medica Salernitana (IX secolo), da molti considerata la madre delle moderne università. PRODUZIONI E ARTIGIANATO. A livello economico, la provincia saler-

nitana si contraddistingue per la diffusa tendenza all’imprenditoria, con una significativa presenza di ditte individuali e piccole aziende. Il settore agroalimentare, quello artigianale artistico e quello turistico rappresentano i capisaldi dell’economia regionale; è inoltre diffusa su tutto il territorio la produzione della plastica, del tessile e del calzaturiero. Per quanto riguarda il settore agroalimentare – sviluppato principalmente nell’Agro Nocerino Sarnese, nella Piana del Sele e nel Cilento – particolare rilevanza rivestono il comparto conserviero (per il pomodoro), quello lattiero caseario, vitivinicolo, olivicolo e della produzione della pasta. In quanto territorio di antiche tradizioni, la provincia di Salerno vanta un artigianato unico e di altissima qualità, i cui prodotti sono spesso vere opere d’arte, esportati in tutto il mondo: la ceramica (in particolare, a Vietri sul Mare), la moda (celebre la Moda Positano, allegra e vivace), il ricamo (il tombolo nella zona dei Picentini), la lavorazione del ferro battuto e del rame (in particolare nel Parco Nazionale del Cilento e nella Valle dell’Irno), la produzione di carta a mano (storiche le cartiere di Amalfi). EXPORT. L’alto livello qualitativo di queste produzioni fa sì che esse rappresentino oltre il 50% dell’export provinciale. Il territorio con la maggiore concentrazione di “aziende export” è l’Agro Nocerino Sarnese (39,37%), seguito da Salerno (17%), dalla Piana del Sele (14,63%), dalla Valle dell’Irno (6,27%), dalla Costiera Amalfitana (5,78%), dal Cilento (4,88%), dal Vallo di Diano (5,16%), dai Picentini (3,48%), dal Tanagro (3,41%).

Salerno, terra di cultura, di tradizioni, di business UNA PROVINCIA ETEROGENEA E DALLA LUNGA STORIA, CHE GUARDA AL FUTURO SENZA DIMENTICARE LE PROPRIE ORIGINI di Domenico Calabria TURISMO. Il paesaggio estremamente variegato e la ricchezza storicoculturale fanno sì che la provincia di Salerno sia in grado di offrire pacchetti turistici di diverso tipo: balneari, ambientali, storici, archeologici, enogastronomici, termali. Sul fronte balneare la Costiera Amalfitana fa da richiamo principale ai flussi in arrivo, seguita dalle aree naturalistiche tutelate dal parco del Cilento e Vallo di Diano.

THE CITY AND SURROUNDING AREA, PRODUCTIONS, TRADITIONS OF

Salerno, land of culture, traditions and business

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HE CITY OF SALERNO. Salerno is a fascinating synthesis of how much the Mediterranean can offer all those who want to get it know it better. In recent years, the city has focused on its renovation – old monuments and churches have been restored, new parks and gardens inaugurated in different parts, and many areas regained for artistic, cultural and recreational activities. In the suggestive historic center, both traces of the old history of the city and the fervor of hand-

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craft workshops and bars/cafés of an artistic-cultural and musical nature can be found. Today, the city’s past can be read in the streets and squares, churches and old buildings and a testimony of the splendor and the economic, social and cultural boom of the past centuries can be seen. A PROVINCE TO DISCOVER. The area north of the city is divided between the enchanting and famous Amalfi coast and the inland Agro Nocerino Sarnese, the second plain area defined as Piana del Sele. The

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HANDCRAFTS AND TOURISM

A heterogeneous province and a long history which looks to the future without forgetting its origins latter, a marshland up until the 20th century, is now a high-yield agricultural area and tourist attraction because of Paestum, one of the most important archeological areas in Italy. The Piana del Sele is between the Picentini mountains, defined as the “drinking water reservoir” for southern Italy, and the Cilento. However, the many parks, particularly those of Cilento and Vallo di Diano, where human impact on the environment is one of the least invasive in the world, are equally fascinating.

It shouldn’t be forgotten that the province of Salerno is also rich in history and traditions. It was a Greek colony, then Etruscan and lastly Roman; the highspot of international recognition was the worldfamous Medical School of Salerno (9th century), considered by many to be the precursor of modern universities. PRODUCTION AND HANDCRAFTS. The economy of the province of Salerno features a tendency for entrepreneurship with many one-man and small companies. The food sector, artistic handcrafts and tourism are the highlights of the regional economy; in addition, the production of plastics, textile and footwear is widespread throughout the area. The food sector is mainly developed in Agro Nocerino

Sarnese, Piana del Sele and Cilento with the sectors of conserves (tomatoes), dairy produce, wines, olives and pasta production. As the province of Salerno is an area of old traditions, it boasts unique and very high quality handcrafts with products which are often true works of art exported around the world, including ceramics (in particular, at Vietri sul Mare), fashion (the lively and vivacious fashion of Positano is well-known), embroidery (lace pillows in the Picentini area), wrought iron and copper work (in particular in the National Park of Cilento and in the Irno Valley), and the production of hand-made paper (the Amalfi paperworks are historical). EXPORTS. The high quality of this production ensures that it accounts for more than

50% of exports from the province. The area with the greatest concentration of ‘exporting companies’ is Agro Nocerino Sarnese (39.37%), followed by Salerno (17%), Piana del Sele (14.63%), Valle dell’Irno (6.27%), the Amalfi coast (5.78%), Cilento (4.88%), Vallo di Diano (5.16%), Picentini (3.48%), and Tanagro (3.41%). TOURISM. The extremely varied countryside and the historical-cultural wealth ensure that the province of Salerno is able to offer tourist packages of various kinds beaches, environmental, historical, archaeological, food and wine, and health in the spas. The Amalfi coast is the main attraction for arriving visitors followed by the natural areas protected by the Cilento and Vallo di Diano Park.

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L’iniziativa è stata realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea POR CAMPANIA FESR 2007-2013 - Obiettivo operativo 7.2

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INFORMARE PER COMPETERE COME DIFENDERE ED ESPORTARE IL MADE IN ITALY NEL MONDO PATTO PER IL SISTEMA PAESE: èItalia ed Assocamerestero insieme per raccordare l’informazione delle Camere di Commercio Italiane all’estero e del mondo imprenditoriale italiano, in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico, con le Ambasciate, i Consolati, Unioncamere e le Istituzioni italiane preposte alla promozione del Sistema Italia nel Mondo.

Lo Speciale su “Il Sole 24 Ore”

La prima puntata di ItalPlanet su TSat-Sky 901

Sono intervenuti il Ministro Claudio Scajola, il Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa Rosario Alessandrello, il Segretario Generale di Assocamerestero Gaetano Fausto Esposito, l’AD di Simest Massimo D’Aiuto, il Presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, il Presidente di Federlegno Rosario Messina.

DAL 2005 UNA STORIA DI SUCCESSO EDITORIALE Dopo gli Speciali Paese pubblicati dal 2005 ad oggi e sostenuti con successo dai relativi convegni nei Paesi interessati, èItalia prosegue per il 2009 la pubblicazione degli Speciali Paese in abbinata con Il Sole 24 Ore e il programma ItalPlanet sul canale satellitare TSat-Sky 901, captato in circa cento Paesi del mondo. La scelta di realizzare una pubblicazione in abbinata a Il Sole 24 Ore ed il supporto del canale satellitare, permette di ampliare ancora di più il bacino di utenza garantito da èItalia con l’autorevolezza del prestigioso quotidiano finanziario e del grande pubblico di Sky. I primi Speciali Paese – Gran Bretagna, Russia, USA e Mediterraneo – sono disponibili anche online sul sito www.italplanet.it. I prossimi appuntamenti: Brasile > Germania > India > Cina ItalPlanet Via Ugo Foscolo, 4 – 20121 Milano – Tel. +39.02.3657.1696 – marketing@italplanet.it


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UNA RACCOLTA DI RACCONTI CHE, TRA FANTASIA E RICORDI, TRA ANEDDOTI E CURIOSI PERSONAGGI, PERMETTONO UN TUFFO INDIETRO NEL TEMPO, NELL’ITALIA DELLA PROVINCIA E TRA GLI ITALIANI DEL DOPOGUERRA

Sognando La Merica

el 2009 l’America è ancor a un sogno, oppure grazie allaTV, a internet e ai film ormai non ha più segreti per nessuno? Il tema resta sullo sfondo del bel libro di racconti di Paolo Tordi intitolato “Sognando la Merica”, appena uscito dalla Ibiskos Editrice Risolo di Empoli. Umbro di Narni,professore di Lettere ma soprattutto da più di trent’anni navigatore della politica e dell’impresa italiana, Tordi raccoglie con il linguaggio della memoria – a metà strada tra Giovanni Guareschi ed i film di Dino Risi – flash della provincia alla fine della guerra. È una galleria di aneddoti e personaggi – descritti con stile vivace, godibilissimo e con una naturale disposizione all’ironia – che sembra di toccare con mano tanto sono vicini grazie a un’arguta scelta dell’autore, che mischia i ricordi con l’attualità, il vero e il verosimile, suonando le note delle piazze d’Italia ma anche l’atmosfera complice del negozio del barbiere e delle piccole botteghe che oggi ancora esistono anche nelle grandi città. La raccolta di racconti è stata presentata a Roma nella storica libreria Bibli in Trastevere da un panel d’eccezione, con il segretario della CISL Raffaele Bonanni,il Presidente emerito della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, il conduttore di Mi manda RAI Tre Andrea Vianello ed il critico Stefano Mecenate. Il coordinatore del dibattito, Simone Bemporad, ha scritto con Paolo Tordi nel 1995 il libro “Tanto paga Pantalone. Storia del caso Efim”. Presente non solo l’autore ma anche un “ospite” d’eccezione, proveniente da quella provincia italiana di cui sopra: insieme al libro ha fatto il suo debutto un nuovo vino, ennesimo capolavoro dell’enologo Carlo Ferrini, premiato come numero uno al mondo lo scorso anno a New York dalla rivista Wine Enthusiast. È il “Madonna Nera” prodotto a Montalcino da Porsenna srl. Il Madonna Nera è stato l’unico vino toscano servito al recente summit del G8, che ha segnato la prima visita di Obama in Italia. Sognando la Merica, appunto…

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Dreaming of America s America still a dream in 2009? Have TV, Internet and movies already unveiled all its secrets? This is the leading topic of the beautiful collection of short stories by Paolo Tordi “Sognando la Merica,” (Dreaming of America) published by Ibiskos Editrice Risolo of Empoli. Born in Narni, Umbria, a professor of Italian literature and an expert of Italian politics and economics over the last thirty years, Tordi offers, through the language of memories – which reminds us of Giovanni Guareschi and the movies by Dino Risi – snapshots of the Italian province in the post-war period. It is a sequel of characters and facts that are described though a lively, ironic and pleasing style: they seem so real thanks to the witty choice of the author to mix memories with the present and reality with fiction, as well as giving voice to the Italian “piazze” and to the barber’s shops and the small drugstores which still survive even in large cities. This collection of short stories was presented in Rome in the historical bookshop, Bibli, in Trastevere by a unique panel, including the CISL Secretary Raffaele Bonanni; the President of the Constitutional Court Antonio Baldassarre; the TV moderator of “Mi manda RAI Tre” Andrea Vianello; the critic, Stefano Mecenate. Simone Bemporad, the coordinator of the debate, coauthored with Paolo Tordi, “Tanto paga Pantalone. Storia del caso Efim” in 1995. The presentation was attended by the author and by an “exceptional guest” one that comes from the Italian province described in the book: it is a new wine created by the oenologist Carlo Ferrini, which was elected the number one wine in the world by the magazine Wine Enthusiast last year. Its name is “Madonna Nera” and is produced in Montalcino by Porsenna srl. Madonna Nera was the only Tuscan wine served during the last G8 Summit, where on that occasion President Obama paid his first official visit to Italy. Dreaming of America, indeed…

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PAOLO TORDI ha avuto ruoli di vertice nel terzo polo industriale pubblico italiano, l’EFIM, oggi confluito in Finmeccanica. Amministratore di numerose società, è stato coordinatore nazionale dei dirigenti del Gruppo Industriale, Consigliere Nazionale della Confederazione Italiana Dirigenti d’Azienda (CIDA) e della Federmanager di Roma. Ha pubblicato nel 1995, con Simone Bemporad, il libro “Tanto paga pantalone. Storia del caso Efim”, prefazione del Sen. Prof. Guido Calvi, che è stato presentato presso la sala stampa estera a Roma da rappresentanti del governo, del parlamento, del sindacato e del giornalismo ed ha avuto notevole eco sulla stampa. Il libro è stato utilizzato in molti processi della tangentopoli del tempo e citato in lavori d’inchiesta. Ha scritto per quotidiani e riviste. Vive a Terni e lavora a Roma. Paolo Tordi has had leading positions in the third most important Italian industry, EFIM, which merged into Finmeccanica. He worked as CEO of several companies and was the national coordinator of the managers of Gruppo Industriale, National Councillor of the Italian Confederation of Enterprise Managers (CIDA) and Federmanager in Rome. In 1995, together with Simone Bemporad, he published the book entitled “Tanto paga Pantalone. Storia del caso Efim,” with a foreword by Senator Guido Calvi. The book was presented to the foreign press in Rome, to representatives of the government, Parliament, the labor union and to journalists, attaining considerable success. This work was used as evidence during several trials connected to “tangentopoli” (widespread corruption in Italy in the early 90s) and quoted in investigations. He wrote for newspapers and magazines. At present he lives in Terni and works in Rome.


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Da oltre vent’anni, portiamo il Made in Italy nel lontano Ovest La IACCW promuove e sviluppa rapporti commerciali tra l’Italia e gli Stati Uniti, con particolare riguardo alla California, uno degli Stati economicamente più vitali non solo degli USA, ma del mondo

Editoriale di Phil Bartenetti Presidente della Italy-America Chamber of Commerce West

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iamo lieti di poter presentare la Italy-America Chamber of Commerce West – IACCW ai lettori di èItalia. La nostra Camera è nata a Los Angeles nel 1987 e nel corso degli anni ha visto una crescita costante delle sue attività e della sua gamma di servizi. La IACCW ha sviluppato vari modelli e strategie per realizzare la sua missione di favorire, promuovere e sviluppare rapporti commerciali tra l’Italia e gli Stati Uniti, concentrandosi in particolare sugli Stati dell’Ovest e del Sud Ovest degli USA. Abbiamo costruito negli anni delle solide alleanze con diverse regioni italiane e continuiamo ad intensificare le nostre relazioni con altri partner. Attualmente i principali partners italiani della IACCW sono: Fiera Milano, con un ufficio di rappresentanza operativo dal 1997; la Regione Puglia, con un Desk operativo da marzo 2009; il Centro Estero Veneto; Sviluppumbria; la CCIAA Perugia; la CCIAA Pescara; la CCIAA Pisa; la CCIAA Vicenza; la CCIAA Parma; Promos-Azienda Speciale della CCIAA Milano. La IACCW è inoltre in grado di fornire contatti diretti in altre aree di primario interesse commerciale all’interno del nostro territorio di competenza. Esiste un attivo Chapter a Phoenix, Arizona, ed un’estensione della nostra presenza nelle zone di San Diego e San Francisco, due aree della California particolarmente importanti per la loro vitalità economica. È noto che, se la California fosse uno stato indipendente, sarebbe tra le prime otto economie al mondo. Ad affiancarmi nella gestione della IACCW un gruppo altamente qualificato di Consiglieri di Amministrazione formato da Joe Cerrell (Chairman), Gino Gaudio (Vice Presidente), Valeria Cobb (Segretario), Ugo Mamolo (Tesoriere), Riccardo Gallo (Assistente Tesoriere), Paola De Mari, Gessica Guidi, Sassan Masserat, Marcella Spinotti. Segretario Generale da giugno 2008 è Letizia Miccoli. In questo periodo di interessante sfida economica ci auguriamo di poter continuare a collaborare con i nostri partner, sia qui che in Italia, per favorire le opportunità di crescita. EDITORIAL

For over twenty years, we have carried the “Made in Italy” in the far West e welcome this opportunity to introduce the Italy-America Chamber of Commerce West (IACCW) to the readers of èItalia. The Chamber has operated from Los Angeles since 1987 and has experienced a constant growth in its activities and scope of services. The IACCW has developed various approaches and strategies to fulfill its mission of fostering, promoting and developing commerce and trade between Italy and the United States, with particular emphasis on the West and Southwest United States. We have built strong relationships with a number of Italian regions and are continuing to cultivate other relationships. Our current and most relevant Italian partners are: Fiera Milano (with a representative office since 1997); Regione Puglia (with a Desk since March 2009); Centro Estero Veneto; Sviluppumbria; CCIAA Perugia; CCIAA Pescara; CCIAA Pisa; CCIAA Vicenza; CCIAA Parma; Promos – Special Agency of CCIAA Milano. Our Chamber is able to provide direct contacts with key areas within our zone of responsibility. There is an active Chapter in Phoenix, Arizona and growing presences in San Diego and San Francisco, California. This is a particularly important area because of its economic vitality. By most estimates, if California were a separate nation, its economy would rank within the top eight of all world economies. A highly qualified Board of Directors supports me in managing the IACCW: Joe Cerrell (Chairman), Gino Gaudio (Vice President), Valeria Cobb (Secretary), Ugo Mamolo (Treasurer), Riccardo Gallo (Assistant Treasurer), Paola De Mari, Gessica Guidi, Sassan Masserat, Marcella Spinotti. Since June 2008, Letizia Miccoli is Executive Director. In these interesting and trying economic times we look forward to working with our contacts both here and in Italy to expand growth and opportunities.

The IACCW promotes and develops commerce and trade between Italy and the United States, with particular emphasis on California, one of the most economically vital states not only in the U.S. but in the world

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on è frequente, anche se nessuno è forse disposto ad ammetterlo, vedere una collaborazione stretta e produttiva tra soggetti pubblici e privati, e tra essi ed il Sistema Italia all’estero, quale quella che ha portato alla realizzazione, a Los Angeles, del progetto “Italian Living | Umbria”. L’iniziativa, che il 23 luglio scorso ha visto l’inaugurazione di uno spazio espositivo nel più prestigioso palazzo commerciale californiano, il Pacific Design Center in West Hollywood, consentirà ad un gruppo di circa 40 aziende umbre del comparto arredi, decori e materiali pregiati da costruzione, di dare avvio ad una presenza non episodica ma in prospettiva poliennale, in uno dei mercati più interessanti al mondo per reddito pro capite e conseguente potere d’acquisto. Si è partiti dalla considerazione, apparentemente scontata, che un’iniziativa a vantaggio di un settore che è rappresentato in Umbria da oltre 400 aziende avrebbe dovuto privilegiare l’analisi della domanda del mercato di riferimento – quello californiano – e tagliare su di esso l’offerta. In collaborazione con l’AIA, l’Associazione degli Architetti californiani, si è quindi lavorato per mettere a punto una serie di elementi chiave per l’accesso al mercato. Tra questi, ovviamente confermati la qualità e la creatività italiane, ma grande rilevanza hanno pure mostrato la flessibilità produttiva e – più importante di tutti – la capacità di personalizzare i prodotti per soddisfare al meglio le attese del cliente. Su questa base, è stata poi proposta alle imprese umbre la partecipazione al progetto. Tutto questo percorso è stato realizzato in stretta collaborazione tra Regione Umbria, ICE, CCIAA di Perugia, Centro Estero dell’Umbria, Sviluppumbria, Italy America Chamber of Commerce West. CALIFORNIA, UN MERCATO DOVE CRESCERE. L’interesse delle aziende umbre al mer-

cato californiano si basa essenzialmente su due ragioni: la prima è rappresentata dalle facilitazioni prodotte dall’Accordo di Collaborazione Economica in essere da alcuni anni tra Regione Umbria e Stato della California – che evidenzia tra l’altro la necessità di facilitare in ogni modo lo sviluppo delle piccole e medie imprese. La seconda è la consapevolezza, a parte le ovvie considerazioni legate all’attuale crisi economica globale, che si tratta dell’area di mercato statunitense in cui l’edilizia residenziale, sia in termini di nuove costruzioni che di ristrutturazioni e restauri, è tradizionalmente più ampia e più viva. Oggi poi ciò che è “trendy” a Los Angeles è esportato a New York e nella East Coast. Inoltre le aree di mercato limitrofe alla California, a cominciare dal Nevada e dall’Arizona, sono quelle che, nei mesi precedenti al crack Lehman Brothers, mostravano il maggior sviluppo del prodotto interno lordo. Per queste ragioni già dal 2005 erano state realizzate da Sviluppumbria in California iniziative sia di “promozione integrata” che di “marketing territoriale” in collaborazione con l’ICE, con la Italy America Chamber of Commerce West e con l’Istituto Italiano di Cultura. Il progetto Italian Living | Umbria poggia su più “gambe” tutte essenziali: n la collaborazione con la già citata AIA, l’Associazione degli Architetti della California, e con ASID, l’Associazione degli Interior Designers; n lo spazio espositivo al Pacific Design Center, che porterà gli architetti e gli interior designers californiani a diretto contatto con le produzioni e la capacità produttiva dell’Umbria;

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di Le Segr

Debutta a Los A “Italian Living | U n la strategia di comunicazione che vedrà Italian Living | Umbria “main sponsor” della Design Awards Ceremony-AIA il prossimo 21 ottobre a Los Angeles, strategia che prevedeva anche l’ospitalità dell’incontro preparatorio di quell’evento, svoltosi l’11 settembre 2009, e che ha visto la presenza nello showroom umbro di oltre cento studi di architettura.

ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC 10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 - Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 - Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net - www.iaccw.net

INTERNATIONAL COLLABORATION

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lthough it is not very common to find a close and productive collaboration between public and private partners in Italy and the “Italian System” abroad, the project “Italian Living | Umbria” in Los Angeles, California, is the successful result of such collaboration. The initiative saw its inauguration on July 23rd 2009 with the opening of a Showroom in the most prestigious commercial building in California, the Pacific Design Center in West Hollywood. The Showroom will allow a group of 40 Umbrian companies in the furnishing, décor, interior designer and building industries to maintain a continuous presence in one of the most interesting markets in the world for per capita income and purchasing power. The origin of the project was based on the consideration that an initiative in favor of a sector represented in Umbria by more that 400 manufacturing companies should have analyzed the requests of the targeted market in California, in order to al-

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L’inaugurazione dello showroom “Italian Living | Umbria”. Da destra: Phil Bartenetti, Presidente della Italy-America Chamber of Commerce West; l’On. Nicola Faganello, Console Generale d’Italia a Los Angeles; Amelia Argenziano, della CCIAA Perugia; Michele Lapalorcia di Sviluppumbria.

CIRCA 40 AZIENDE UMBRE DEL COMPARTO ARREDO “UFFICIALIZZANO” LA LORO PRESENZA STABILE IN UNO DEI MERCATI PIÙ PROMETTENTI PER IL LORO SVILUPPO di Letizia Miccoli, Segretario Generale della CCIE di Los Angeles

s Angeles | Umbria”

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CON (H)IT WEEK LOS ANGELES, L’ITALIAN WAY OF LIFE… IN MUSICA

(H)IT WEEK LOS ANGELES: OCTOBER 13-18, 2009

La Italy-America Chamber of Commerce West è partner istituzionale di (H)it Week Los Angeles, che, dal 13 al 18 ottobre prossimo, celebrerà la creatività italiana in molteplici settori, uniti da un filo conduttore d’eccellenza: la musica. La manifestazione porterà a Los Angeles alcuni degli artisti più rappresentativi della scena musicale italiana contemporanea, quali Franco Battiato (che il 18 ottobre si esibirà al Broad Stage di Santa Monica), Negrita, Giovanni Allevi, Afterhours, Africa Unite, Linea 77, Calibro 35, Belladonna, The Niro, Jwh e molti altri. In tutto, sei giorni e sei notti di concerti, sessioni acustiche, master classes nei principali atenei di Los Angeles, ma anche cinema, letteratura, arte, design, fashion show ed itinerari enogastronomici che abbracceranno tutta Los Angeles in nome del migliore Italian Way of Life. Teatro del festival saranno alcune delle più prestigiose location di Los Angeles come il Fonda Theatre, il Broad Stage, il Purple Lounge, lo Standard West Hollywood, il Gibson Showroom, l’Istituto Italiano di Cultura, la USC (University of Southern California) e due secret location che ospiteranno eventi eccezionali. L’evento è organizzato da Francesco Del Maro per Music Experience Roma S.r.l. e Mela Inc. con il supporto istituzionale di: Consolato Italiano a Los Angeles, Istituto Italiano di Cultura, Istituto per il Commercio con l’Estero, Italy-America Chamber of Commerce West, Regione Piemonte, Federazione dell’Industria musicale Italiana, Associazione Fonografici italiani, Scf. Realizzato grazie a sponsor come Ducati, Acqua Panna, Spumanti Ferrari, Aperol, Illy Caffè, Gibson, Paiste, Caprai, Guffanti, East River Apartments, Drei Donà, Dw, Bella Italia, Mark Bass, Wal Cor Chocolate, Villa Massa, Dimensione Triade, Eccola, Baglio di Pianetto. I Media partner sono Kcrw, L.a. Weekly, Kennedy & Castro, Rockol, Musica e Dischi. www.hitweek.it

The Italy-America Chamber of Commerce West is the Institutional partner of (H)IT WEEK Los Angeles, which from October 13 to 18 will celebrate Italian creativity in multiple sectors with the focus on Music. The Festival brings to Los Angeles some of Italy’s most celebrated musicians as representatives of Italy’s contemporary music scene, such as Franco Battiato (who will perform on October 18 at the Broad Stage in Santa Monica), Negrita, Giovanni Allevi, Afternhours, Africa Unite, Linea 77, Calibro 35, Belladonna, The Niro, JWH and many others. Six days and six nights of concerts, DJ sessions, master classes at leading Los Angeles based Universities, cinema, literature, art, design, a fashion show and food and wine tastings that will take place throughout the city of Los Angeles in order to promote the finest of the Italian Way of Life. Festival venues include trendy LA locales such as the Music Box at the Fonda, the Broad Stage, the Purple Lounge at the Standard Hotel in West Hollywood, the Gibson Showroom, the Italian Cultural Institute, USC (University of Southern California) and two undisclosed locales for private events. The event is produced by Francesco Del Maro of Music Experience Roma S.r.l. and Mela, Inc. and presented under the Auspices of the Italian Consulate in Los Angeles with the support of the Italian Cultural Institute, the Italian Trade Commission, the Italy-America Chamber of Commerce West, the Region of Piedmont, the Federation of the Italian Music Industry, The Italian Association of Record Labels. This event has been generously championed by the following sponsors: Ducati, Acqua Panna, Spumanti Ferrari, Aperol, Illy Caffe’, Gibson, Paiste, Caprai, Guffanti, East River Apartments, Drei Dona’, Dw, Bella Italia, Mark Bass, Wal Cor Chocolate, Villa Massa, Dimensione Triade, Eccola, Baglio di Pianetto. Media sponsors are the famed LA radio station 89.9 KCRW, the Los Angeles Weekly, Kennedy & Castro, Rockol, and Musica e Dischi. www.hitweek.it

BETWEEN SUBJECTS OF THE “ITALIAN SYSTEM”

Debut of “Italian Living | Umbria” in Los Angeles low the companies to adapt their products to the market requests. The collaboration with the AIA, American Institute of Architects, has allowed identifying and creating a series of key elements to access the market. Among these elements, the Italian quality and creativity have undoubtedly been confirmed, but high interest and importance have been given to product flexibility and, most of all, to the ability of the companies to personalize their products to better adapt to the clients’ requests. Based on this market analysis and on the identification of the key elements, the project was then presented to the companies in Umbria. The entire process has been implemented in close collaboration with the Region of Umbria, ICE, Chamber of Commerce of Perugia, Centro Estero Umbria,

Sviluppumbria, and the Italy-America Chamber of Commerce West. CALI F O R N IA, A MAR K ET THAT GROWS WITH YOU. The interest of the Umbrian companies in the California market is based mainly on two aspects: the first one is the result of the benefits and advantages deriving from the Economic Collaboration Agreement between the Region of Umbria and the State of California, which highlights also the mutual goal to facilitate the economic development of small and medium companies. The second aspect is based on the

knowledge that, notwithstanding the concerns related to the present global economic crisis, California is the area of the US in which residential construction is traditionally more lively and extensive, both in the new construction and in the renovation markets. Today, what is “trendy” in Los Angeles is exported to New York and to the East Coast. Additionally, the areas around California, such as Nevada and Arizona, are the ones that were showing the highest growth in GDP right before the Lehman Brothers’ crack. This is why already in 2005 Sviluppumbria had developed in California several initiatives of “integrated promotion” and “territorial marketing” of the Region of Umbria, together with ICE, the Italy-America Chamber of Commerce West and the Italian Cultural Institute.

The “Italian Living | Umbria” project walks on many “legs”, all of which are essential for its success: n The collaboration with the above mentioned AIA, the American Institute of Architect, and with ASID, the Association of the Interior Designers; n The Showroom at the Pacific Design Center, which will bring Californian Architects and Interior Designers in close contact with the products and the product ability of Umbria; nThe communication strategy, which will see “Italian Living | Umbria” as the main sponsor of the Design Award CeremonyAIA on October 21st, 2009 in Los Angeles. The strategy has already included the organization of a pre-event, which was hosted on September 11, 2009 inside the Showroom and saw an attendance of more than 100 architectural firms.

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NUOVI APPUNTAMENTI, PER DIFFONDERE INFORMAZIONE E OPPORTUNITÀ TRA I SOCI

DAGLI AMCHAM TALKS AL TRANSATLANTIC AWARD GALA DINNER, TANTI GLI EVENTI, GLI INCONTRI E LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA di Pietro Viola

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opo la pausa estiva, dalla sede milanese di Via Cantù si sono poste le basi per la programmazione autunnale delle attività dell’American Chamber of Commerce in Italy. Soddisfacenti risultati e nuove proposte sono infatti emersi dall’ultimo incontro organizzato a giugno durante l’assemblea annuale dei soci. Ne abbiamo parlato con il Presidente Umberto Paolucci.

Un autunno all’insegna del rinnovamento posizionamento marchi). Inoltre stiamo lavorando all’organizzazione del Transatlantic Award Gala Dinner, che si svolgerà a Milano il 3 dicembre, per il quale abbiamo rivolto un invito particolare al nuovo Ambasciatore USA in Italia, David Thorne. Per i primi mesi del 2010 abbiamo già in programma un grande evento chiamato “Brain Calling Fair”, durante il quale gio-

vani studenti, meritevoli e con idee innovative, possono incontrare i top manager delle più importanti multinazionali, al fine di favorire uno scambio proficuo di know-how e risorse. Da una recente rilevazione è emerso che il turnover dei soci AmCham rappresenta circa il 2% del Pil italiano. Un dato molto importante…

Ciò conferma il ruolo di primaria importanza ricoperto da AmCham nell’economia nazionale. Ma lo consideriamo solo un punto di partenza su cui costruire una più vasta rete di aziende e studi professionali interessati alle relazioni ItaliaUSA. Le principali economie avanzate, compresa la nostra, stanno attraversando un periodo di cambiamenti strutturali non indifferenti, che hanno naturalmente ripercussioni sul modo di “fare business” delle imprese. È quindi tenendo conto di questi scenari che puntiamo ancora di più su nuove iniziative, per diffondere informazione e opportunità tra i nostri soci.

Presidente Paolucci, come prosegue il percorso di rinnovamento dell’AmCham?

L’AmCham si sta rinnovando in maniera significativa, come dimostrano i numerosi eventi organizzati nel corso dell’anno, a cui ha partecipato un alto numero di soci. Sono stati introdotti nuovi format di incontri, tra cui gli AmCham Talks, appuntamenti di approfondimento culturale; in aggiunta verranno introdotti a breve i Power Breakfast, incontri informali presso le sedi delle più importanti multinazionali presenti in Italia. In tutto, oltre 50 eventi l’anno, che testimoniano il crescente ruolo che Amcham ricopre nell’economia nazionale. Entro l’anno prevediamo di iniziare una nuova iniziativa editoriale e di rinnovare il nostro sito web, rendendo entrambi più fruibili, consultabili e per quanto riguarda il sito web, più interattivo.

Come valuta l’insediamento del nuovo ambasciatore USA in Italia?

Abbiamo sempre collaborato, e continueremo a collaborare attivamente, con la Missione diplomatica statunitense in Italia, con l’obiettivo comune di favorire e sviluppare le relazioni economiche, culturali e politiche tra i due Paesi. Storicamente l’Ambasciatore USA in Italia ricopre anche la carica istituzionale di Presidente Onorario di American Chamber, e questo è un altro segno distintivo dei forti legami istituzionali e di amicizia che legano le nostre organizzazioni e i nostri due Paesi. www.amcham.it

Quali saranno le principali iniziative in programma per il quarto trimestre 2009

Nell’ambito degli Amcham Talks, presenteremo le recenti opere editoriali di Franco Bruni (economia post crisi), Parag Khanna (relazioni internazionali), Antonio Calabrò (l’industria italiana post crisi) e Mirko Nesurini (brand e

NEW EVENTS TO INFORM THE MEMBERS AND GIVE THEM NEW OPPORTUNITIES

Autumn is bringing a renewal

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fter the summer break, in the Milan office of Via Cantù, the foundations for the autumn program of the activities of the American Chamber of Commerce in Italy were laid. During the last meeting in June, on the occasion of the yearly members’ assembly, they achieved satisfactory results and made new proposals. We talked about it with President Umberto Paolucci.

President Paolucci, how does the renewal of Amcham continue?

From the AmCham Talks to the Transatlantic Award Gala Dinner: many scheduled events, meetings and initiatives

AmCham is significantly changing, as demonstrated by the large number of events which were organized last year: they were attended by many members. New kinds of meeting have been introduced, such as the AmCham Talks, which focus on culture; in the near future we will start with the Power Breakfasts: informal meetings at the Italian premises of the largest multinationals. Over 50 events a year testify that AmCham is playing a more and more important role in the national economy. By the end of the year, we intend to start a new publishing project and renovate our website, making it more user-friendly, easier to consult and more interactive.

Which are the main projects for the fourth quarter of 2009? Within the AmCham Talks we will present the latest works by Franco Bruni (postcrisis economy), Parag Khanna (international relations), Antonio Calabrò (post-crisis Italian industry) and Mirko Nesurini (brands and brand positioning). Further-

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more, we are working for the organization of the Transatlantic Award Gala Dinner, which is taking place in Milan on December, 3: we invited as a special guest the new USA Ambassador in Italy, David Thorne. For the first two months of 2010 we have already scheduled a great event, “Brain Calling Fair,” during which deserving young students with innovative ideas can meet the top managers of the most important multinational companies, in order to promote a useful exchange of know-how and resources.

According to a recent survey, the income of AmCham members corresponds to around 2% of the Italian GDP. This is a very significant fact… It confirms the essential role played by AmCham in the national economy. Nevertheless, we consider it just as a starting point in order to build a broader network of enterprises and professional associations who are interested in relations between Italy and the USA. The main advanced economic systems, our economy included, are experiencing a period of important structural changes, which of course will influence the way of “making business” of enterprises. Considering this background, we intend to bet more and more on new initiatives to inform our members and give them new opportunities.

What do you think about the installation in office of the new USA Ambassador in Italy? We have always collaborated and will continue to collaborate with the US diplomatic mission in Italy, with the common aim of promoting and developing the economic, cultural and political relations between the Countries. Traditionally, the USA Ambassador in Italy is also the Honorary President of the American Chamber, and this is another sign of the strong institutional and friendly ties between our organizations and our two countries. www.amcham.it


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Da NY a Chicago, l’Italia promuove le sue eccellenze Nel mese di luglio, l’ENIT-Agenzia e il suo ufficio di New York hanno supportato una serie di iniziative volte alla promozione dell’immagine turistica italiana sul mercato americano. Dopo l’impegno del Buy Veneto, le eccellenze italiane sono state protagoniste a Chicago, dal 17 al 19 luglio, in occasione di “Italian Style”, tre giornate dedicate a moda, arte, enogastronomia, intrattenimento Made in Italy. A New York, il 21 luglio presso il Barbetta, il più antico locale di origine italiana della città, si è invece svolta una giornata dedicata alla Regione Piemonte, con incontri b2b tra operatori regionali e seller americani. Il 25 luglio, infine, lo sport è stato occasione per la presentazione della Regione Lombardia a Boston, in occasione del derby Inter-Milan durante la “World Football Challenge”.

FROM NY TO CHICAGO, ITALY PROMOTES ITS EXCELLENT PRODUCTS In July, ENIT and its office in New York backed a series of projects intended to promote the image of Italy from a tourist’s point of view to the American market. After the “Buy Veneto” initiative, excellent Italian products took center stage in Chicago, from July 17-19, at the “Italian Style” event, three days dedicated to the promotion of superior Italian products in several sectors, from fashion to enogastronomy to entertainment. On July 21, Barbetta, the oldest Italian restaurant in New York City, dedicated a day to the Piedmont region, with a workshop and B2B meetings between regional operators and American sellers. Finally, on July 25, sport had the opportunity to introduce the region of Lombardy to Boston, with the Inter-Milan football match in the “World Football Challenge”.

Terzo AW139 per i vigili del fuoco di Los Angeles AgustaWestland, società di Finmeccanica, ha annunciato che il Los Angeles Fire Department ha siglato un contratto per l’acquisto di un terzo AW139. Il nuovo elicottero si andrà ad aggiungere agli altri due già in servizio, utilizzati per attività antincendio, MEDEVAC (evacuazione medica) e missioni di ricerca e salvataggio a Los Angeles e nei dintorni. Il nuovo elicottero verrà costruito presso lo stabilimento di AgustaWestland a Philadelphia, in Pennsylvania.

THIRD AW139 FOR THE FIREMEN OF LOS ANGELES AugustaWestland, a Finmeccanica company, announced at the Airborne Law Enforcement Association’s yearly conference, that the Los Angeles Fire Department had signed a contract for the purchase of a third AW139. The new helicopter will join two other Finmeccanica AW139 helicopters used for firefighting duties, MEDEVAC (medical evacuation) and research and rescue missions in the Los Angeles vicinity. The new helicopter will be built at the AugustaWestland plant in Philadelphia, Pennsylvania.

David Thorne, nuovo Ambasciatore americano a Roma

A New York e in California due nuove associazioni venete

“Sono davvero onorato ed entusiasta di essere di nuovo in Italia, questa volta in veste di Ambasciatore designato a rappresentare gli Stati Uniti d’America presso la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino. L’Italia è stata la mia seconda patria, e il mio amore per l’Italia è secondo soltanto a quello che nutro per il mio paese”. Così si è espresso David Thorne, chiamato a sostituire Ronald Spogli nel nostro Paese, presentando le proprie credenziali al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il nuovo ambasciatore, 64 anni, conosce molto bene l’Italia: ha vissuto a Roma quando il padre era diplomatico, incaricato da Eisenhower di amministrare il Piano Marshall nel nostro Paese.

In occasione della seconda Giornata dei “Veneti nel Mondo” svoltasi alla fine di agosto ad Asiago, l’Assessore regionale ai flussi migratori, Oscar De Bona, ha annunciato la recente costituzione a New York di una nuova Comunità dei Veneti e di una seconda in California. “Era un tassello che mancava e che da tempo cercavamo di concretizzare”, ha affermato soddisfatto De Bona. “Ci siamo riusciti, superando anche taluni ritardi sul fronte della burocrazia Usa. In definitiva, è il risultato che conta e questo lo abbiamo ottenuto. Il passo successivo è incontrare, quanto prima, coloro che hanno aderito, con entusiasmo, ad iscriversi ai due Comitati”.

DAVID THORNE, THE NEW AMERICAN AMBASSADOR IN ROME “I feel really enthusiastic and honored to be in Italy again, this time as Ambassador of the United States of America in Italy and in the Republic of San Marino. Italy is my second home country, and my love for Italy is second only to my love for my own Country”. With these words David Thorne, who replaced Ronald Spogli in our Country, introduced himself to the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano. The new Ambassador, who is 64 years old, knows Italy very well: he lived in Rome when his father was a diplomat appointed by Eisenhower with the administration of the Marshall Plan in our country.

IN NEW YORK AND IN CALIFORNIA TWO NEW ASSOCIATIONS OF VENETI On the occasion of the second Day dedicated to the “Veneti in the World” which took place at the end of August in Asiago, Oscar De Bona, Regional Councillor of Migration policy, announced the formation of a new association in New York of Veneti as well as the formation of a second association in California. “It was a project that we had already developed some years ago, and we have been trying to carry it out for a long time” said De Bona with satisfaction. “We have succeeded in realizing this dream, overcoming many obstacles due to the US bureaucracy. The most important thing is that we have achieved our result. The next step is meeting those who have enthusiastically joined the two communities.”

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DESTINAZIONE IL MONDO

La Bandiera dell’informazione italiana nel Mondo. Al suo interno 9 Sezioni Paese dedicate a: USA – BRASILE – FRANCIA – CANADA – AUSTRALIA – GERMANIA – REGNO UNITO – RUSSIA – INDIA

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èItalia integra i propri contenuti con 9 sezioni Paese pubblicate in edizioni multilingue – Inglese, Russo, Portoghese, Tedesco e Francese. Al loro interno, le rubriche fisse, curate dalle Camere di Commercio I t a l i a n e d e i P a e s i d i r i f e r i m e n t o , o ff ro n o un’informazione sugli aspetti socio-culturali, economici e di interscambio con l’Italia. A completamento, ampi servizi riguardanti le realtà e le iniziative italiane nel mondo. Anche on-line www.italplanet.it

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PROMOSSO DA

Fare business guardando alle “nicchie” culturali Grazie alla Greater Toronto Business Alliance, la nostra Camera punta a superare il locale cercando la collaborazione delle tre principali comunità imprenditoriali della città – quella cinese, quella portoghese e quella indiana

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a città di Toronto si è distinta negli anni per il livello di integrazione creatosi tra i diversi gruppi etnici presenti nella città. Indubbiamente Toronto rappresenta la città multiculturale per eccellenza, esempio per tutto il mondo di come sia possibile creare un ambiente coeso ed armonioso per la convivenza di diverse realtà culturali. Ma vi è di più. Nel vivace villaggio globale, Toronto rappresenta proprio la città del futuro, dove con naturalezza si incontrano e convivono le diverse comunità etniche. Tale equilibrata convivenza non si esaurisce nella pacifica vita quotidiana, ma rappresenta le fondamenta per la creazione anche di una più proficua integrazione del business. In questo scenario, il ruolo delle camere di commercio che rappresentano i vari gruppi etnici si è evoluto nella promozione di prodotti e servizi in un mercato che, da un lato, ha un aspetto globale, omogeneo, quasi privo di forma e lineamenti, ma, dall’altro, assume anche un aspetto specifico, distintivo e delineato per un prodotto definibile di nicchia. La camera, dunque, nel presentare un prodotto italiano, non si rivolge solo ad un mercato che sia etnicamente simile: spesso, infatti, nella storia dei prodotti italiani sono stati gruppi culturali diversi ad alimentarne il mercato. Un esempio? Basti pensare al successo del Made in Italy, sicuramente determinato dalla rilevante presenza della comunità di riferimento nella zona metropolitana, ma indubbiamente sostenuto dalle preferenze di una comunità come quella ebraica che, per esempio, sia per stile che per qualità, ne ha sempre apprezzato il trend. Ciò mostra chiaramente come l’ottica del business sia diretta non solo alla vastità del mercato offerta dalla globalizzazione. Come si è appena dimostrato, il mercato va inteso non solo nella sua accezione più generale, ossia la capacità di spingersi a toccare più in là, ma è sinonimo anche di offerta indirizzata alle nicchie culturali, alle quali è bene prestare attenzione e sulle quali è opportuno intervenire. In questa prospettiva , la Camera di Commercio Italiana di Toronto ha dato vita al progetto GTBA, Greater Toronto Business Alliance, gruppo che riunisce altre tre principali comunità imprenditoriali della città: la Toronto Chinese Business Association, la Federation of Portuguese Canadian Business and Professionals e l’Indo Canada Chamber of Commerce. Questa “quadrangolazione” permetterà un business più consapevole e allo stesso tempo più intenso, attento ed organizzato, allo scopo di superare la soglia di una promozione solo locale per arrivare ad una diffusione più efficace nel raggio d’azione dell’intero Nord America. La GTBA rappresenta, poi, il tramite fondamentale con le istituzioni e le imprese del Paese d’origine, ponte di comunicazione e insostituibile ragguaglio. Per la Camera di Commercio Italiana, la partnership GTBA con le camere delle comunità di maggior peso di Toronto risulta un’esperienza unica di consulenza, sia per quanto concerne la dimensione del business nazionale in relazione ai rispettivi Paesi d’origine dei partner, sia in una visione di respiro mondiale. EDITORIAL

Editoriale di George Visintin Presidente della Camera di Commercio Italiana di Toronto

Doing business and looking at niche products oronto has always been well known for the high level of integration among the many diverse ethnic groups present. Without a doubt Toronto represents a multicultural city of excellence, an example for the rest of the world of how it is possible to create a cohesive and harmonious atmosphere in the reality of cultural diversity. But there is more to it than that. In the lively global village Toronto represents a city of the future, a city where diverse ethnic communities can encounter and coexist naturally. Such a balanced cohabitation does not exhaust itself in reconciled daily life, but instead represents the foundation for the creation of even more profitable business integration. In such a scenario, the role of the Chambers of Commerce representing the various ethnic groups, evolved with the promotion of products and services in a market that on one hand has a global aspect: homogeneous, almost deprived of shape and form, but on another assumes a specific aspect, distinctive and outlined for a niche product. Therefore while presenting an Italian product, the Chamber not only caters to a market that is ethnically alike: in fact often in the story of Italian products there have been diverse cultural groups that helped in market growth. An example of this would be the success of Made in Italy. A success surely determined by the relevant presence of the Italian community in the city, but without a doubt sustained by the preference of the Israeli community who, for example, has always appreciated the trend for its style and quality. As mentioned above, the market should be understood not only in its general meaning, namely the capacity to push itself to go above and beyond, but is synonymous also of the offer directed to the cultural niches, to those where it is good to pay attention as to where opportunity arises. In this prospective, the Italian Chamber of Commerce in Toronto has given life to the GTBA project: Greater Toronto Business Alliance, a group that reunites the principles of entrepreneurial community in the city, namely the Toronto Chinese Business Association, the Federation of Portuguese Canadian Business and Professionals, and the Indo Canada Chamber of Commerce. This new body will allow to do business with a greater awareness and at the same time, one in a more organized manner for the purpose to surpass the threshold of a local promotion and to arrive at a more effective spread within the whole of North America. The GTBA represents the fundamental link with the institutions and enterprises of the country of origin, bridge for communication, and irreplaceable comparison. For the Italian Chamber of Commerce of Toronto, the GTBA partnership representing the chambers of some of the most important majorities in Toronto, results in an experience of consultancy not only nationally as bridges with the respective countries of origin of the partners. It will embrace a worldwide vision.

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DALLA RIVISTA CAMERALE PARTNERS, L’ESPERIENZA DI TONY GAGLIANO E DAVID PECAUT

© Photo: John Reeves

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David Pecaut e Tony Gagliano

RedBall Project Toronto by Kurt Pershke

Un duo “il-Luminato”

NEL 2004 I PRIMI PASSI. Pecaut, senior partner e managing director del Boston Consulting Group, è chair del Toronto City Summit Alliance (TCSA) – una nota coalizione di collaboratori civici che vogliono migliorare la qualità di vita nella città, impegnandosi in cause quali la promozione di iniziative “verdi”, una migliore integrazione degli immigrati, case popolari. Anche Gagliano arriva al mondo dello spettacolo, facendosi notare culturalmente come “outsider”. Gestisce la St. Joseph Communication, la più grande tipografia commerciale in Canada e casa editrice di numerose riviste, compresa Toronto Life. Anche Gagliano, come Pecaut, crede che Toronto possa essere un posto migliore e pensa che promuovere la cultura e la diversità sia la strada giusta da percorrere. Toronto, in quel periodo, stava ancora riprendendosi dall’epidemia che l’aveva provata. Era l’anno della SARS, che si era rivelata letale per decine di persone. La città era isolata, nessuno voleva venire a Toronto. Il turismo era scom-

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parso da un giorno all’altro a causa della notizia di un possibile contagio. Settanta aziende avevano chiuso. Il settore turistico era crollato. “Questo era il clima in cui è nata Luminato”, spiega Gagliano a Partners. “Io e David eravamo d’accordo sul fare qualcosa per creare fiducia nella nostra città, e pensammo che l’idea migliore fosse quella di organizzare un festival”. Gagliano e Pecaut erano più interessati a creare una norma per la città ed erano convinti, come dice Pecaut, “che dovevamo fare le cose in grande o non iniziarle proprio”. Il primo Luminato ha messo quindi in programma più di 100 eventi, rivelandosi uno dei maggiori festival di questo genere al mondo. L’Ontario ha deciso di investi-

DA ORMAI TRE ANNI, NEL MESE DI GIUGNO, TORONTO SI ANIMA CON PRESTIGIOSI EVENTI ARTISTICI. UNA “RINASCITA” CHE PUNTA A FARE DELLA CITTÀ UNA CAPITALE CULTURALE A LIVELLO MONDIALE di Paul French

re un milione di dollari come capitale iniziale, e successivamente ha fornito altri 15 milioni dopo il primo anno, per assicurarsi che il festival non fosse solo un evento straordinario. Nel secondo anno anche il governo federale è salito a bordo. La programmazione va dalla danza cubana ai ritmi della musica globale, dal teatro scozzese alle arti dell’avanguardia; gli eventi si svolgono nei locali più e meno spaziosi della città, e questo sta creando una consapevolezza della diversità cittadina. L’impatto economico del primo progetto Luminato è stato di 78 milioni di dollari, stando alle cifre ricavate dal festival. Luminato si vanta di essere molto accessibile al pubblico. La maggior parte dei festival si sostengono finan-

© Photo: Joris Jan Bos

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ony Gagliano e David Pecaut stanno dando prova di essere costruttori di città per eccellenza. Entrambi appartengono al mondo del business e sono promotori di una mente civica. Ad entrambi piace smuovere le cose e far sognare un po’ di più gli abitanti di Toronto. Questo è uno dei motivi per cui hanno fondato Luminato, il nuovo appuntamento cittadino del mese di giugno. Il programma della terza edizione comprendeva il Cirque du Soleil, The Netherlands Dans Theater, l’ultimo show di Robert Lepage.

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© Photo: Erick Labbe

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FROM THE QUATERLY ISSUE OF THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE OF TORONTO, THE EXPERIENCE OF TONY GAGLIANO AND DAVID PECAUT

Dynamic duo: illuminating Luminato

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ony Gagliano and David Pecaut are proving to be city-shapers par excellence. Both businessmen are civicminded boosters who like to shake things up and dare Torontonians to dream a little larger. That’s what they set out to do when they launched the Luminato, Toronto Festival of Arts & Creativity in 2007. Now in its third outing, this annual June festival of international performance and visual arts is quickly gaining must-see status. This year’s lineup includes acts like

Lipsynch

ziariamente con le vendite dei biglietti ai box-office per circa il 40%: le entrate del nostro festival sono invece solo del 10%, visto che la maggior parte degli eventi è offerta gratuitamente. Il resto dei 12 milioni di dollari di bilancio annuale deriva da sponsor, governo e donatori. UN NUOVO MECENATISMO PRIVATO. Gagliano e Pecaut stanno inoltre sfruttando il loro amore per la città per far interloquire le persone giuste in maniera produttiva. L’investimento di un miliardo di dollari in progetti relativi al Royal Ontario Museum, al Four Seasons Centre for Performing Arts e all’Art Gallery of Ontario, ha inaugurato una nuova era di donatori privati. Luminato ha infatti trovato cinquanta famiglie e imprese che volessero contribuire con 100.000 dollari; e ciò è servito per innescare un finanziamento governativo. Gagliano ha utilizzato un approccio simile per finanziare Galleria Italia presso l’AGO, raccogliendo 5 milioni di dollari da dieci famiglie italo-canadesi – compresa la sua. VERSO UN NUOVO PROGETTO: IL CANADA PRIZE. Ora questo

duo dinamico ha di mira un altro mega-progetto che intende confermare il ruolo di Toronto quale destinazione culturale. Il Canada Prize sarà niente meno che il premio più ricco del mondo per gli artisti emergenti, un appuntamento annuale per Toronto. “Saranno le Olimpiadi internazionali per l’arte”, dice Gagliano. Pecaut e Gagliano hanno negoziato un finanziamento pari a 25 milioni di dollari da Ottawa per studiare e iniziare il progetto. “Si tratta di un collegamento tra il marchio Canada con l’arte e la creatività – ecco lo scopo di questo premio”, dice Pecaut, aggiungendo che una possibile data di lancio per il Canada Prize è comunque ancora ad alcuni anni di distanza. www.luminato.com

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For the past three years, in the month of June, Toronto hosted prestigious artistic events. A “renaissance” that aims to make the city a cultural capital in the world Cirque du Soleil, the Nederlands Dans Theater, Canada’s largest celebration of the guitar and a nine-hour play from Robert Lepage. FIRST STEPS IN 2004. Pecaut, senior partner and managing director at Boston Consulting Group, sidelines as chair of the Toronto City Summit Alliance (TCSA) — a much-hailed coalition of civic leaders who want to improve life in the city by promoting causes like green initiatives, better integration of immigrants and affordable housing. Gagliano also comes to the world of show biz beating the drum for culture as an outsider. He runs St. Joseph Communications, Canada’s largest commercial printing house and publisher of a host of magazines, including Toronto Life. He, too, believes Toronto could be a better place than it is and thinks promoting culture and diversity is the way to go. Both men are successful and well-connected in political circles. But to discover their shared vision, these future partners first had to meet one another. Toronto at the time was reeling in the aftermath of a public health crisis. SARS had taken dozens of lives and made the city a pariah in the eyes of the international traveller. Tourism evaporated overnight as media reports stoked a fear of contagion. Seventy companies went bankrupt, tourism revenues fell by $500 million. “This was the climate in which Luminato was born,” Gagliano tells Partners. “David and I both agreed something had to be done to restore confidence in our city, and we agreed a festival was the way to go.” These men were interested in creating a legacy for the city and they were con-

vinced, as Pecaut puts it, “that we had to go big or go home.” The first Luminato programmed more than 100 events, vaulting it out of the gate as one of the biggest festivals of its kind in the world. Ontario contributed $1 million in seed money, then the province came back with another $15 million after the first year to ensure the festival wouldn’t be just an overnight sensation. The federal government came on board in year two. The range of programming, from Cuban dance to global music rhythms, Scottish theatre and cutting-edge art, in venues large and small throughout the city, is generating awareness of the city’s diversity. The economic impact of the first Luminato was $78 million, according to figures supplied by the festival. Luminato prides itself on being accessible to the public. Whereas most festivals rely on the box office for up to 40 per cent of their revenues, this one budgets only 10 per cent, with the majority of its programs offered free of charge. The rest of the $12 million annual budget comes from sponsors, government and donors. A N EW PRIVATE PATRONAGE. Pecaut and Gagliano are leveraging their love of the city to get people to chip in and make things happen. The $1 billion investment in projects at the Royal Ontario Museum, Four Seasons Centre for the Performing Arts, the Art Gallery of Ontario and others ushered in a new era of private donor support, he says, which Luminato tapped by getting fifty families and companies to contribute $100,000 each as a means to trigger government funding. Gagliano used a similar approach for Galleria Italia at the AGO by raising $5 million from ten Italian-Canadian families — his own among them — to finance the showpiece gallery. TOWARDS A NEW PROJECT: THE CANADA PRIZE. Now this dynamic duo has its sights on another mega-project meant to build on Toronto’s status as a cultural destination. The Canada Prize will be nothing less than the world’s richest award for emerging artists, an annual occasion for Toronto to show off and bask in the limelight as host. “It will be the Olympics for international art,” Gagliano says. Pecaut and Gagliano wrangled a $25 million commitment from Ottawa to study and fund the project. “This is about linking the brand of Canada with the arts and creativity — that’s what this prize will do,” says Pecaut, adding that a launch date for the Canada Prize is still a few years away.

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Cento studenti di Toronto ospiti a Spoleto

ONE HUNDRED STUDENTS FROM TORONTO HOSTED IN SPOLETO

Dal 13 luglio al 2 agosto, 110 tra studenti ed accompagnatori del Centro Scuola e Cultura Italiana “Dante Alighieri” del Columbus Centre di Toronto, sono stati a Spoleto per frequentare corsi, della durata di 90 ore, riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione dell’Ontario ai fini del Diploma. Nel periodo di permanenza, gli studenti canadesi hanno avuto a loro disposizione gli impianti sportivi presenti in città (piscina comunale, campo di calcetto, ecc.), e hanno potuto prendere parte ad escursioni turistiche nel territorio, visitando Assisi, Perugia, Todi, Orvieto. L’aspettativa è che i rapporti tra la città di Spoleto e il Columbus Centre possano strutturarsi, consolidarsi e in un prossimo futuro allargarsi alla città di Toronto nel suo complesso, aprendosi ad attività commerciali e turistiche oltre che educative e culturali.

La toscana IDS investe a Montreal La società di ingegneria aerospaziale Ingegneria dei Sistemi (IDS) di Pisa, specializzata nella ricerca applicata ai campi elettromagnetici, investirà circa 12 milioni di euro a Montreal, dove prevede di creare 50 nuovi posti di lavoro. IDS, presente in una ventina di Paesi, ha intenzione di gestire da Montreal le operazioni nordamericane del gruppo tramite IDS North America Ltd, società recentemente costituita. Montreal, del resto, ospita già il distretto aerospaziale più importante del Canada con 200 imprese e 42.500 posti lavoro; inoltre è sede di importanti centri di ricerca canadesi del settore, tra cui la Canadian Space Agency, e di organismi internazionali tra i quali l’ICAO (International Civil Aviation Organization), la IATA (International Air Transport Association) e l’IBAC (International Business Aviation Council).

IDS FROM TUSCANY IS INVESTING IN MONTREAL The aerospace engineering company Ingegneria dei Sistemi (IDS) of Pisa, which is specialized in the research in electromagnetic fields, is investing around 12 million euros in Montreal, offering 50 new workplaces. IDS has branches in other twenty countries and intends to manage the Group’s operations in North America from Montreal through the recently founded IDS North America Ltd. Montreal already hosts the most important aerospace district in Canada, with 200 companies and 42,500 employees; furthermore, it houses important Canadian research institutes in this field, such as the Canadian Aerospace Agency, and international organizations, such as ICAO (International Civil Aviation Organization), IATA (International Air Transport Association) and IBAC (International Business Aviation Council).

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From July 13 to August 2, 110 students and tutors from the “Dante Alighieri” Italian School and Cultural Center of the Columbus Center in Toronto, were hosted in Spoleto to attend 90-hour certification courses acknowledged by the Ministry of Education of Ontario. During their stay, the Canadian students

ENVIRONMENT: ALSO OTTAWA SUPPORTS THE GLOBAL CCS INSTITUTE

Ambiente: anche Ottava per il Global CCS Institute Il Premier canadese Harper ha annunciato al Summit del G8 a L’Aquila che il Canada contribuirà al finanziamento dell’organizzazione mondiale creata recentemente per il perfezionamento delle tecnologie di cattura e di stoccaggio del biossido di carbonio. Il Canada si unisce così all’Australia e ad altri sedici Paesi, tra cui l’Italia, e ad oltre 80 grandi imprese e associazioni industriali, per fondare il Global Carbon Capture and Storage Institute (GCCSI). La cattura e stoccaggio del biossido di carbonio fa parte del piano del Governo per ridurre, entro il 2020, le emissioni di gas a effetto serra del 20%. Il piano di azione economico del Canada prevede investimenti di un miliardo di dollari canadesi (e 640 milioni) per la ricerca di energie pulite; più della metà della somma finanzierà progetti di cattura e stoccaggio del biossido di carbonio su larga scala.

The Canadian Prime Minister Harper announced at the G8 Summit in L’Aquila that Canada will contribute to the financial support of the international organization that has been recently founded for the improvement of technologies for the capture and storage of carbon dioxide. Canada, in this way, joins Australia and another sixteen countries – Italy is in the group too – and 80 large enterprises and industrial organizations to found the Global Carbon Capture and Storage Institute (GCCSI). Carbon capture and storage is part of the Government’s plan to reduce the emissions of greenhouse gas by 20% by 2020. Canada’s financial plan includes investments of one billion Canadian dollars (640 million euros) for research in the field of clean energy: over half of this sum will support massive projects for carbon capture and storage.


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were able to access all the local sports facilities (communal swimming pool, soccer pitch, etc.) and take part in guided tours to discover the territory, with visits to Assisi, Perugia, Todi and Orvieto. The relations between Spoleto and the Columbus Center are expected to strengthen and, in the near future, be extended to the city of Toronto, laying the basis for trade and tourist interests, as well as educational and cultural activities.

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Andrea Bargnani rinnova con i Toronto Raptors Andrea Bargnani ha rinnovato per altri cinque anni il contratto che lo lega ai Toronto Raptors. A partire alla stagione 2010-11, il “mago” romano guadagnerà un totale di cinquanta milioni di dollari, cifra che lo inserisce di buon grado tra i pilastri dei Raptors dei prossimi anni. Ad esprimere soddisfazione per l’accordo – frutto di una trattativa molto breve – è stato lo stesso cestista italiano, che si è detto molto contenta all’idea di rimanere a Toronto. “Mi trovo benissimo – ha dichiarato – mi piace la città e i tifosi”. Molto soddisfatto anche il General Manager dei Raptors, Bryan Colangelo, che vede in Bargnani uno dei punti fermi sul quale costruire la formazione che giocherà la NBA del 2009/2010.

ANDREA BARGNANI RENEWS HIS CONTRACT WITH TORONTO RAPTORS Andrea Bargnani has renewed his contract with the Toronto Raptors for another five years. Starting with the 2010-2011 season, the Roman “magician” will earn fifty million dollars, a sum which makes him one of the “pillars” of the Raptors for the next few years. The contract was signed after short negotiations; the Italian basketball player is very satisfied with it and is glad to remain in Toronto. “I like living here very much – he said – I like the city and the supporters.” Also the General Manager of the Raptors, Bryan Colangelo, is very satisfied, since he considers signing Bargnani a milestone for the team’s NBA playoff aspirations for the 2009/2010 season.

A Montreal i documentari di Pier Paolo Pasolini Nell’ambito della XI edizione dei Rencontres internationales du documentaire de Montréal (www.ridm.qc.ca), il locale Istituto Italiano di Cultura annuncia la realizzazione di una rassegna dedicata ad uno dei massimi scrittori, sceneggiatori e registi italiani del Novecento: Pier Paolo Pasolini. Tra i film in programma dall’11 al 21 novembre prossimo, “Comizi d’amore” (inchiesta sulla sessualità nell’Italia degli anni ‘60 che ha come motore i tabù e l’ipocrisia dell’epoca sul sesso e lo spirito analitico e corrosivo del cineasta), “Appunti per un film sull’India”, documentario sull’India prodotto dalla Rai), “Appunti per un’Orestiade africana” (in cui il regista immagina di prendere degli appunti nel corso di un sopralluogo per un film che girerà in Africa, una versione contemporanea dell’Orestiade di Eschilo) e “Sopralluoghi in Palestina per il film: Il Vangelo secondo Matteo” (assemblaggio del materiale documentaristico sulle tracce di Cristo in Palestina per il film Il Vangelo secondo Matteo del 1954).

THE DOCUMENTARIES BY PIER PAOLO PASOLINI IN MONTREAL During the 11th Montreal’s International Documentary Film Festival (www.ridm.qc.ca), the local Institute of Italian Culture announced the organization of a festival dedicated to one of the most important Italian writers, playwrights and filmmakers of the Twentieth Century: Pier Paolo Pasolini. From Novembre 11-21 the following film shows are scheduled: “Love Meetings” (a survey on sexuality in Italy in the 60s which focuses on taboos and hypocrisy about sex according to the analytical and critical spirit of the filmmaker), “Notes for a Film on India,” a documentary on India produced by RAI, “Notes Towards an African Orestes,” in which the filmmaker imagines taking notes during an on-the-spot investigation for a film to be made in Africa, a contemporary version of The Oresteia by Aeschylus, and “Inspections in Palestine for the film: the Gospel according to Saint Matthew,” which is the combination of the documentaries on Christ’s life in Palestine for the film The Gospel according to Saint Matthew of 1954.

A Vancouver torna Flavours of Italy Per il settimo anno consecutivo, la Italian Chamber of Commerce in Canada (www.iccbc.com) propone “Flavours of Italy”, una serie di appuntamenti che, per un intero mese a partire dalla metà di ottobre, celebreranno le eccellenze dell’enogastronomia italiana a Vancouver. Tanti gli appuntamenti in programma presso i maggiori Liquor Store del territorio, con iniziative dedicate ai più prestigiosi vini italiani, che affiancheranno squisiti assaggi della cucina tricolore. Ma non solo: non mancheranno infatti anche eventi dedicati alla moda, alla gioielleria, agli ultimi “fashion trends” italiani. Ospite d’onore di quest’anno, la Calabria, presente alla rassegna con aziende del settore moda e dell’agroalimentare.

FLAVORS OF ITALY IS BACK IN VANCOUVER For the seventh consecutive year the Italian Chamber of Commerce in Canada (www.iccbc.com) presents “Flavors of Italy,” a series of events that will celebrate the excellent products of Italian enogastronomy in Vancouver for a month, starting from mid October.

Many programs dedicated to the most prestigious Italian wines will take place at the main local liquor stores, together with delicious samples of Italian cuisine. Not only wine and food: the event includes also shows dedicated to fashion, jewellery and the latest Italian “fashion trends.” This year the guest of honor is Calabria, which is taking part in the event with the sectors of fashion and food & agriculture.

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PROMOSSO DA

La crisi e le sue ripercussioni sul mercato russo La realtà industriale e finanziaria del Paese, oltre al forte deflusso di capitali, ha fatto sì che la Russia sentisse in maniera non indifferente i contraccolpi della situazione internazionale

Editoriale di Rosario Alessandrello Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa

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ei primi sette mesi dell’anno il PIL in Russia è diminuito del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2008 e la produzione industriale è calata del 14,2%. Questi dati testimoniano che l’impatto della crisi globale sul Paese è stato superiore a quello registrato dalle altre economie emergenti (BRIC), nonostante l’ampia portata delle misure di stimolo adottate dal Governo – cioè 7% di PIL, secondo le stime della Banca Mondiale. Le cause di tutto questo sono diverse. Di sicuro pesa il fatto che le industrie russe sono di grande dimensione, poco diversificate e legate ai processi di estrazione ed esportazione di materie prime, quindi al calo dei relativi prezzi. Da ciò deriva il calo degli indici di Borsa e del gettito fiscale, con un forte deficit del bilancio federale e svalutazione del Rublo. In secondo luogo, bisogna considerare che, nell’ultimo trimestre del 2008, si è verificato un forte deflusso di capitali, pari a circa 130 miliardi di $ USA. Tale deflusso sarebbe stato in parte indotto dai manager delle grandi imprese con sede legale e indebitamento all’estero, che avrebbero sottratto capitali alle proprie imprese in Russia per poi beneficiare degli aiuti di Stato. Basta ricordare che negli ultimi anni la maggior parte delle imprese russe ha fatto ricorso a finanziamenti in Euro e Dollari USA che risultavano notevolmente meno onerosi di quelli in Rubli. Tale investimento si è rivelato insostenibile con la crisi finanziaria. Per la prima volta negli ultimi cinque anni (dal 2004), il totale degli attivi esteri della Russia ha superato il volume degli obblighi finanziari nei confronti degli investimenti stranieri. Secondo i dati della Banca Centrale Russa, nell’arco degli anni 2001-2008, il volume degli attivi esteri russi è aumentato di quattro volte. La crisi ha deprezzato gli attivi esteri della Russia dal 2008 del 21% e i debiti del 46%. La crisi ha cambiato tutto e ha permesso alla Russia di diventare da Paese debitore, al netto-creditore. Un’altra causa deriva dalle debolezze strutturali del sistema finanziario. Il sistema bancario è infatti largamente pubblico, scarsamente efficiente e troppo frammentato (si parla di un migliaio di Banche). Senza i massicci aiuti di Stato sarebbe probabilmente collassato. Infatti German Gref, Presidente della Sberbank (la più grande banca russa), ha avviato a partire dal 2010 un programma di ammodernamento tecnico interno della sua banca con nove compiti chiave da svolgere: 1) stabilizzazione del portafoglio; 2) aumento dell’efficienza; 3) sviluppo di nuove attività finanziarie; 4) incremento della quota di mercato; 5) incremento dell’utile netto; ecc. I suddetti compiti sono stati presi in esame durante la riunione del “Collegio” di Sberbank che si è svolto in settembre. Mikhail Kopejkin, Vice Presidente di Vnesheconombank, ha illustrato il programma statale finalizzato ad aumentare di quattro volte il totale dei crediti concessi alle PMI russe. Il programma prevede infatti la partecipazione di 60 banche, che dovranno concedere crediti per 40 miliardi di Rubli.

Кризис и его влияние на российский рынок первые семь месяцев этого года ВВП России снизился на 10,2% по сравнению с

Bаналогичным периодом 2008 года, в то время как промышленное производство

сократилось на 14,2%. Приведенные цифры позволяют сделать вывод о том, что, по сравнению с другими странами БРИК, России в наибольшей степени пострадала от экономического кризиса, даже несмотря на принятые Правительством антикризисные меры: Всемирный банк прогнозирует снижение ВВП на 7%. Причин сложившейся ситуации много. Несомненно, имеет значение тот факт, что российские крупнейшие промышленные предприятия не диверсифицированы, связаны с добычей и экспортом первичного сырья, а значит зависимы от снижения соответствующих цен. Все это приводит к понижению биржевых показателей и доходов с налоговых поступлений, к дефициту государственного бюджета и девальвации рубля. Необходимо учитывать и то, что в последнем триместре 2008 года было замечено увеличение оттока капитала, который составил 130 млрд. долларов. В качестве одной из возможных причин столь мощного оттока капитала можно назвать тот факт, что руководители крупных компаний осуществляют перевод денег за рубеж для того, чтобы воспользоваться помощью государства. В последние годы большинство российских компаний получают иностранные займы в евро или долларах, поскольку это намного выгодней, чем в рублях. Впервые за последние пять лет (с 2004 года) общая стоимость внешних активов России превысила объем обязательств перед зарубежными инвесторами. Согласно данным Центробанка РФ, за последние восемь лет объем российских активов за рубежом вырос в 4 раза. С 2008 года кризис обесценил внешние активы России на 21%, обязательства России перед другими странами потеряли 46% стоимости. Кризис все изменил, и Россия превратилась из страны-должника в страну-кредитора. Еще одна причина непосредственно вытекает из структурной слабости финансовой системы. Российская банковская система неэффективна, имеет фрагментарную структуру (тысячи разных банков), при этом значительное количество банков принадлежит государству. Без поддержки государства ее функционирование представляется маловероятным. В частности, Герман Греф, Президент Сбербанка (крупнейшего российского банка), разработал программу внутренней технической модернизации банка на 2010 год. Эта программа содержит 9 ключевых задач: 1) стабилизация качества портфеля; 2) рост эффективности; 3) развитие новых финансовых бизнесов; 4) увеличение доли рынка; 5) увеличение чистой прибыли и т.д. Ключевые приоритеты были рассмотрены на заседании коллегии банка, состоявшемся в сентябре. Михаил Копейкин, Вице-президент «Внешэкономбанка», продемонстрировал государственную программу, имеющую своей целью увеличение в 4 раза общего количества кредитов, выдаваемых российским предприятиям малого и среднего бизнеса. В программе планируется участие 60 банков и увеличение размера кредитование до 40 млрд. рублей. èItalia

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MOSCA, 5 SETTEMBRE 2009, PRIMO INTERNATIONAL BACKYARD FOOTBALL TOURNAMENT

I bambini del Mondo scelgono lo Sport PER UNA GIORNATA, NELLO STADIO MOSCOVITA “LUZHNIKI”, PROTAGONISTI ASSOLUTI SONO STATI I BAMBINI DI 5 NAZIONI IN CONFLITTO, A CUI SI È AFFIANCATA L’ITALIA. UNA DIMOSTRAZIONE CONCRETA DI COME UNA PARTITA DI CALCIO POSSA DIVENTARE SINONIMO DI SOLIDARIETÀ E AMICIZIA TRA I POPOLI di Michele Brustia, Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Russa

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abato 5 settembre lo stadio moscovita “Luzhniki” ha ospitato il primo “International Backyard Football Tournament”, in occasione del quale sono scesi in campo bambini di 12 e 13 anni di sei Nazioni, Italia inclusa. Tra i patrocinatori, le maggiori federazioni calcistiche internazionali (FIFA, UEFA) e l’italiana FIGC, Comune di Mosca e Ministero degli Esteri MICHELE Russo. Hanno sostenuto BRUSTIA l’iniziativa nomi eccellenti del panorama istituzionale russo e internazionale: Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri; Arkady Dvorkovich, Primo Assistente del Presidente russo; Sergey Naryshkin, Capo dell’Ufficio Esecutivo Presidenziale; Vitaly Mutko, Ministro dello Sport e Presidente della Federcalcio russa; Yury Luzhkov, Sindaco di Mosca; Joseph Blatter, Presidente della FIFA; Michel Platini, Presidente UEFA; Vittorio Claudio Surdo, Ambasciatore d’Italia in Russia. L’evento è stato organizzato da “Sport Express”, il principale quotidiano sportivo russo, e dal centro “Futuro”, che dal 1998 realizzano attività ludico-sportive dedicate ai ragazzi. Questa prima edizione internazionale si è svolta con la collaborazione della Camera di Commercio Italo-Russa. Tra i patrocinatori italiani: il Comune di Bari, lo Sportello Russia della CCIAA di Bari e la Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia”. Gli Sponsor della squadra nostrana: UniCredit Bank, Imperial Fashion, Centergross e Alitalia. QUANDO LA SOLIDARIETÀ PASSA ATTRAVERSO LO SPORT. “Children’s Sport United

World!”: questo il motto della manifestazione e, non a caso, hanno calcato il suolo dello stadio moscovita bambini di nazioni in conflitto: Russia, Georgia, Ossezia, Palestina, Israele e,

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con esse, anche l’Italia. Il messaggio di solidarietà è stato amplificato dalla presenza della squadra NPDD, acronimo di “Novo-Petrovsky Destsky Dom”, istituto moscovita in cui trovano accoglienza bambini orfani e diversamente abili. Per quanto riguarda la formazione italiana, sono scesi in campo dodici bambini provenienti dalla Regione Puglia selezionati in collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Senza Pensieri” e allenati da Sergey Aleinikov, centrocampista storico, ex-nazionale dell’Unione Sovietica (con la quale ha disputato ben 77 match), che ha militato in Juventus e Lecce. La scelta della Regione Puglia è stata dettata dai forti legami che questa terra ha intessuto con la Federazione Russia su vari livelli: cultura (ricordiamo il Festival della Cultura Russa di Bari), economia (sono sempre più numerose le iniziative in questo senso), religione (legata soprattutto al culto di San Nicola di Bari), ed oggi anche sport. GRANDI E PICCOLI IN CAMPO, IN NOME DELL’AMICIZIA INTERNAZIONALE. Il tor-

neo, dedicato ai bambini, non ha tralasciato momenti di grande spettacolo con protagoni-

sti eccellenti giocatori, anch’essi dilettanti ma di una fascia d’età “over 13”: si sono infatti scontrate la formazione “Rosich”, composta dai nomi più in vista del Governo Russo, con una squadra internazionale, in cui si sono cimentati i portabandiera delle delegazioni ospiti. Per l’Italia sono stati schierati l’Ambasciatore d’Italia in Russia, Vittorio Claudio Surdo, il Segretario Generale e il Responsabile della Puglia e Sud Italia della Camera di Commercio Italo-Russa, rispettivamente Michele Brustia e Rocky Malatesta.


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МОСКВА, 5 СЕНТЯБРЯ 2009, МЕЖДУНАРОДНЫЙ ФУТБОЛЬНЫЙ ТУРНИР ДВОРОВЫХ КОМАНД

Дети мира выбирают спорт

На один день дети из пяти конфликтующих стран мира, а также из Италии, стали главными героями стадиона «Лужники». Данное мероприятие является демонстрацией того, как футбольный матч может стать синонимом солидарности и дружбы между народами. субботу 5 сентября на московском стадионе «Лужники» состоялся первый Международный футбольный турнир дворовых команд, в рамках которого на поле вышли подростки 12-13 лет из шести стран, среди которых Италия.Турнир прошел под патронатом крупнейших международных федераций футбола (ФИФА, УЕФА), а также итальянской федерации FIGC, мэрии Москвы и Министерства иностранных дел Российской Федерации. Данную инициативу поддержали представители различных государственных учреждений России и Италии: Министр иностранных дел РФ Сергей Лавров, помощник Президента РФ Аркадий Дворкович, глава администрации Президента РФ Сергей Нарышкин, Министр спорта РФ и Президент Российской Федерации футбола Виталий Мутко, мэр города Москвы Юрий Лужков, президент ФИФА Йозеф Блаттер, президент УЕФА Мишель Платини и посол Италии в России Витторио Клаудио Сурдо.Турнир был организован крупнейшей ежедневной спортивной газетой «Спорт-экспресс» и центром «Будущее», который занимается реализацией детских спортивных мероприятий, при сотрудничестве с Итало-российской торговой палатой. Среди представителей итальянской стороны, оказавших поддержку в проведении мероприятия: мэрия города Бари, «Отдел информации Россия» CCIAA города Бари и Фонд «Центр развития итало-российских отношений». Спонсорами команды выступили UniCredit Bank, Imperial Fashion, Centergross и Alitalia. КОГДА СОЛИДАРНОСТЬ НАХОДИТ СВОЕ ВЫРАЖЕНИЕ В СПОРТЕ. Девиз турнира – «Дети мира выбирают спорт!» – выбран не случайно, поскольку на поле московского стадиона вышли ребята из разных стран, находящихся в состоянии конфликта: России, Грузии, Осетии, Палестины, Израиля, а также Италии. В турнире приняла участие команда Новопетровского детского дома (НПДД), московского учреждения для детей-сирот и детей с задержкой в развитии. Что касается итальянской команды, то в матче приняли участие ребята из региона Пулья, выбранные в сотрудничестве с Ассоциацией непрофессионального спорта“Senza Pensieri”. Тренером команды выступил Сергей Алейников, профессиональный футболист, полузащитник, в прошлом входящий в сборную СССР (за которую провел 77 матчей), выступал за клубы «Ювентус» и «Лечче». Выбор региона был обусловлен тесными связями Пульи с Российской Федерацией в самых разных областях: культуры (следует отметить Фестиваль русской культуры, проходящий в Бари), экономики (многочисленные инициативы), религии (Базилика Св. Николая в Бари), а теперь еще и спорта. ВЗРОСЛЫЕ И ДЕТИ НА ПОЛЕ ВО ИМЯ МЕЖДУНАРОДНОЙ ДРУЖБЫ. В рамках турнира, посвященного детям, также состоялся футбольный матч возрастной категории“over 13”: между командой «Росич», состоящей из членов российского правительства, и международной сборной представителей стран-участниц турнира. С итальянской стороны в сборную вошли посол Италии в Москве Витторио Клаудио Сурдо, Генеральный Секретарь Итало-РоссийскойТорговой Палаты Микеле Брустиа и Председатель отделения Палаты региона Пулья и юга Италии Роки Малатеста. Несмотря на то, что в последний момент Министр иностранных дел РФ Сергей Лавров не смог принять участие в турнире, российская команда, возглавляемая Аркадием Дворкович («правая рука» Президента РФ Дмитрия Медведева), доминировала на протяжении всего матча, в итоге одержав победу со счетом, который не позволяет усомниться в превосходстве: 8-1. Мероприятие завершилось церемонией награждения детской команды-победителя (российская команда одержала победу над командой Грузии со счетом 2-1, заняв тем самым первое место, команда Италии завоевала бронзовую медаль), за которой последовало подписание международного меморандума по программе «Дети мира выбирают спорт». Данное мероприятие получило широкий отклик в российских СМИ, которые подчеркнули общественную значимость инициативы: турнир является частью проекта российского правительства под названием «Будущее России», цель которого - отвлечь детей от улицы, предложив им альтернативу в виде спорта в атмосфере солидарности и международной дружбы. Ведь только дети, с присущей им непосредственностью, способны обратиться с призывом к единству и взаимному уважению.

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Nonostante la defezione all’ultimo momento del Ministro degli Affari Esteri, Sergey Lavrov, la formazione russa, capitanata da Arkady Dvorkovich (“braccio destro” del Presidente russo Dmitry Medvedev), ha dominato la partita vincendo con un risultato che non lascia dubbi: 8-1. L’evento si è concluso con la cerimonia di premiazione della squadra giovanile vincitrice (la formazione russa ha battuto la Georgia per 2-1, aggiudicandosi il primo posto; medaglia di bronzo per l’Italia), a cui è seguita la sottoscrizione del Memorandum Internazionale “I bambini del Mondo scelgono lo Sport”. L’iniziativa, alla sua prima edizione, ha avuto ampia risonanza nei media russi, che ne hanno messo in rilievo la connotazione “sociale”: il torneo, infatti, rientra nel più ampio progetto del Governo russo, denominato “Futuro della Russia”, che ha lo scopo di fornire ai bambini un’alternativa alla strada, avviandoli alla pratica dello sport in un clima di solidarietà e amicizia internazionale. Un messaggio di unione e rispetto reciproco che solo i bambini, con la loro spontaneità, sono in grado di lanciare.

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NEWS RUSSIA

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

La moda italiana a Mosca per CPM “Made in Italy at CPM”: questa l’area speciale allestita da Ente Moda Italia in occasione di CPM Collection Première Moscow, svoltosi a Mosca dal 6 al 9 settembre. Protagoniste dello spazio, aziende d’eccellenza della moda italiana, che hanno proposto le loro collezioni di abbigliamento e accessori uomo, donna e bambino per la Primavera-Estate 2010. Il salone moscovita si è consolidato negli anni come il punto di riferimento indiscusso per il mercato russo e dell’Europa dell’Est, come piattaforma in cui vengono presentate circa 1.000 collezioni provenienti da 29 Paesi, e in grado di attirare un pubblico di oltre 15.000 buyer all’ultima edizione. Il mercato russo rimane uno dei punti di riferimento più importanti per l’export della moda Made in Italy, e i ritmi di crescita delle ultime stagioni lo hanno testimoniato, così come il +8% circa registrato nel 2008.

ИТАЛЬЯНСКАЯ МОДА В МОСКВЕ НА CPM “Made in Italy на CPM”: с 6 по 9 сентября в рамках специализированной выставки CPM – Сollection Premiere Moscow был открыт национальный павильон Made in Italy при поддержке Ente Moda Italia. Вниманию посетителей были предложены коллекции мужской, женской и детской одежды сезона весна-лето 2010 от ведущих итальянских брендов. На CPM, по праву являющейся ведущей международной выставкой для рынков России и Восточной Европы, были представлены более 1.000 брендов из 29 стран мира. В этом году выставку посетили более 15.000 потенциальных

байеров. Российский рынок по-прежнему остается одной из отправных точек в экспорте сектора моды Made in Italy, о чем свидетельствует и его рост в последние сезоны, составивший около 8% в 2008 году.

Rimarrà aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2010, presso il Museo del Tessuto di Prato, la mostra “Lo Stile dello Zar. Arte e moda tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo”. Si tratta di un grande evento espositivo, realizzato in collaborazione con i più prestigiosi musei russi – l’Ermitage e il Museo di Arte Russa di San Pietroburgo, il Museo del Cremlino e la Galleria Tretiakov di Mosca – oltre a numerose istituzioni italiane, come il Polo Museale Fiorentino. La mostra, che riunisce circa 150 opere, illustra la nascita e lo sviluppo dei rapporti culturali, delle relazioni commerciali e diplomatiche tra l’Italia e l’antica Moscovia, maturati attraverso il canale del commercio delle stoffe italiane.

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La IX edizione dell’International Aviation and Space Saloon – MAKS, si è tenuta dal 18 e il 23 agosto a Zhukovskij, cittadina nei dintorni di Mosca. Ambasciatore dell’Italia nella giornata inaugurale non solo Vittorio Claudio Surdo, ma anche le Frecce Tricolori, che hanno meravigliato il pubblico con le loro acrobazie. La manifestazione è una delle più prestigiose a livello internazionale e si svolge con il supporto delle massime autorità della Federazione Russa. Presente il Premier Putin, che ha visitato personalmente lo stand italiano. Il salone è stato visitato da 550.000 persone. Protagonisti indiscussi i nuovi velivoli aerospaziali “Made in Russia”, anche se l’interesse della manifestazione non si limita alla semplice ammirazione della potenza russa in campo tecnologico: molte e promettenti sono le prospettive di cooperazione che si aprono in questo settore.

Poesia e fotografia, dalla Ru

“Lo Stile dello Zar” in mostra a Prato

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Zhukovskij ospita la IX edizione del MAKS International Aviation and Space Saloon

Dal 30 settembre all’11 ottobre, il Castello Sforzesco ospita la mostra fotografica “L’anima russa di Iosif Brodskij nelle fotografie di Sergey Bermeniev”, che comprende le opere tratte dall’ultimo servizio che, negli anni Novanta, il fotografo Sergey Bermeniev ha dedicato al poeta, drammaturgo e premio Nobel Iosif Brodskij. Sergey Bermeniev fa parte dell’élite mondiale dei fotografi ritrattisti. Nel 2001 ha conseguito il più alto premio del giornalismo fotografico della Russia, l’“Occhio d’oro della Russia” per la serie di ritratti “Leader mondiali” e per l’inestimabile contributo alla fotografia professionale nazionale. L’esposizione – organizzata dalla Fondazione per le iniziative sociali e culturali, dalla Direzione dei programmi internazionali di Mosca e dalla

«ЦАРСКИЙ СТИЛЬ» НА ВЫСТАВКЕ В ПРАТО В Музее Тканей в Прато проходит выставка «Царский стиль. Искусство и мода между Италией и Россией с 14 по 18 век», открытая публике до 10 января 2010 года. Данное мероприятие организовано при сотрудничестве с крупнейшими русскими музеями: музеем Эрмитаж, Санкт-Петербургским музеем русского искусства, Кремлевским музеем, Третьяковской галереей Москвы, а также различными итальянскими учреждениями, среди которых музей Polo Museale Fiorentino. Выставка, на которой были представлены около 150 произведений, является демонстрацией становления и дальнейшего укрепления культурных, торговых и дипломатических отношений между Италией и древней Москвой, которые получили свое развитие во многом благодаря торговле итальянскими тканями.


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ЖУКОВСКИЙ ПРИНИМАЕТ 9-ЫЙ МАКС – МЕЖДУНАРОДНЫЙ АВИАЦИОННОКОСМИЧЕСКИЙ САЛОН С 18 по 23 августа в подмосковном городе Жуковский состоялся Международный авиационно-космический салон МАКС-2009. На открытии салона присутствовал посол Италии в РФ Витторио Клаудио Сурдо, а итальянские пилоты из группы «Фречче Триколори» удивили публику, показав фигуры высшего пилотажа. Авиакосмический салон в Жуковском является одним из наиболее престижных на международном уровне и проводится при содействии высших органов государственной власти России. Премьер-министр Владимир Путин почтил своим присутствием итальянский стенд. Общее число посетителей салона, на котором также были представлены новые самолеты “Made in Russia”, составило около 550.000 человек. Однако выставка имеет своей целью не только восхищение мощью отечественной техники: в данной области открываются многочисленные перспективы сотрудничества.

lla Russia al cuore di Milano Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” di Milano – rientra nel programma “Milano-San Pietroburgo”, organizzato con il patrocinio della consorte del Presidente della Federazione Russa, Svetlana Medvedeva.

ПОЭЗИЯ И ФОТОГРАФИЯ, ИЗ РОССИИ В СЕРДЦЕ МИЛАНА С 30 сентября по 11 октября в Замке Сфорцеско проходит выставка фотографий «Русская душа Иосифа Бродского в фотографиях Сергея Берменьева», на которой будут представлены работы из последней фотосессии знаменитого русского поэта, драматурга, нобелевского лауреата Иосифа Бродского. Сергей Берменьев входит в мировую элиту фотографов-портретистов. В 2001 году получает высшую награду фотожурналистики России «Золотой глаз России» за портретную серию «Ведущие деятели в мире» и за неоценимый вклад в российскую профессиональную фотографию. Выставка, организованная Фондом социальных и культурных инициатив, Дирекцией международных программ города Москвы и Фондом «Центр развития итало-российских отношений», входит в программу «Милан – Санкт-Петербург», проходящую под патронатом супруги Президента РФ Светланы Медведевой.

La Russia protagonista allo Stresa Festival Nell’ambito dell’edizione 2009 dello Stresa Festival, una delle più importanti manifestazioni nel panorama dei festival europei di musica classica, l’Associazione Le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore ha inserito nel programma il concerto dedicato alle musiche di Sergej Rachmaninov, che si è svolto il 5 settembre a Stresa. La Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” ha concesso il patrocinio al Festival Musical di Stresa, e particolarmente al concerto di Sergej Rachmaninov. In quella occasione il direttore artistico del Festival, Gianandrea Noseda, ha diretto la “sua” BBC Philharmonic Orchestra nella “prima” italiana dell’opera giovanile Aleko e nella sinfonia L’Isola dei Morti.

РОССИЯ - ГЛАВНОЕ ДЕЙСТВУЮЩЕЕ ЛИЦО НА ФЕСТИВАЛЕ В СТРЕЗЕ В рамках Фестиваля-2009 Ассоциация «Le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore» включила в программу концерт, посвященный музыке Сергея Рахманинова, который состоялся 5 сентября в 20.30 в Стрезе во Дворце Когрессов. Фонд «Центр развития итало-российсих отношений» предоставил поддержку фестивалю и в особенности концерту Сергея Рахманинова. По данному случаю художественный руководитель фестиваля, Джанандреа Нозеда, выступил дирижером «своего» Филармонического оркестра BBC в итальянской премьере оперы «Алеко» и симфонии «Остров мертвых».

“Serata Russa” a Milano Il 29 settembre la sala Colonne del Westin Palace Hotel di Milano ha fatto da cornice alla tradizionale “Serata Russa”, evento di gala patrocinato dalla Signora Svetlana Medvedeva, consorte del Presidente della Federazione Russa, organizzato dalla Fondazione per le iniziative sociali e culturali, dalla Direzione dei programmi internazionali della Federazione Russa, dalla Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” e dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. Durante la serata – a cui hanno preso parte esponenti delle istituzioni russe e italiane, oltre che imprenditori, professionisti del mondo della moda e della stampa italiana – sono stati organizzati diversi momenti dedicati ai vari aspetti della cultura russa, dalla moda all’arte, alla musica. A completare il tutto, come da tradizione, una cena di gala e un’asta di beneficenza. L’evento rientra nell’ambito delle iniziative del programma “Milano-San Pietroburgo”.

«РУССКИЙ ВЕЧЕР» В МИЛАНЕ 29 сентября в зале Colonne отеля Westin Palace в Милане состоялся традиционный «Русский вечер», торжественное событие, проводимое под патронатом супруги Президента РФ Светланы Медведевой. Данное мероприятия было организовано Фондом социальных и культурных инициатив, Дирекцией международных программ города Москвы, Фондом «Центр развития итало-российских отношений» и Национальной Палатой Моды Италии.

Вечер почтили своим присутствием видные общественные и политические деятели Италии и России, представители бизнес-элиты, Домов Моды Италии, а также СМИ. В программу вечера были включены мероприятия, посвященные различным аспектам русской культуры, начиная модой и заканчивая искусством, музыкой. Гостям был предложен ужин, а в завершении мероприятия состоялся благотворительный аукцион. Данное мероприятие входит в программу «Милан – СанктПетербург».

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Istituzioni e rappresentanti del Governo accompagneranno nel Paese circa 200 imprese Made in Italy. Segno che l’Italia si sta accorgendo del valore che il Brasile riveste nell’economia globale

Editoriale di Edoardo Pollastri Presidente della Camera di Commercio Italiana di San Paolo

La missione Confindustria e Sistema Italia in Brasile

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opo il grande successo riportato dalla missione economica che si è svolta nel 2007, e che ha segnato il ritorno della Confindustria come attore importante, tra le istituzioni italiane, nell’interscambio bilaterale tra le PMI dei nostri Paesi, dal 9 all’11 novembre prossimo, con la collaborazione della FIESP-Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo, dell’ICE-Istituto Italiano per il Commercio Estero, della Promos di Milano, delle Camere di Commercio di Torino e di Pordenone, dell’Unioncamere Veneto, e della Camera Italo Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura, si svolgerá nuovamente una missione economica multisettoriale che vedrà la partecipazione di circa 200 imprese. Questa missione rappresenta bene il rinnovato interesse che l’Italia, il suo sistema economico e le PMI nutrono nei confronti del Brasile e, in senso lato, dell’intera America Latina. Il Brasile è infatti, tra i Paesi del BRIC, se non quello che ha avuto il maggior tasso di crescita negli ultimi anni, quello che per vari motivi rappresenta il possibile partner più affidabile, e col quale affinità di tipo culturale, etnico ed economico, offrono garanzie di continuitá e di stabilitá. Il mercato di riferimento è infatti in grande espansione e la crescita delle fasce di consumo relative alle classi medie e medio-basse che si è verificata negli ultimi anni è stata la maggiore tra i Paesi in via di sviluppo. Inoltre, il Brasile ha raggiunto una rilevante stabilità politica, economica e monetaria, ed essendo estremamente ricco di risorse umane, minerali, agricole, industriali, offre interessanti prospettive di crescita sostenibile per un lungo periodo. Parteciperanno alla missione il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il Vice Ministro con delega all’Internazionalizzazione, Adolfo Urso, e tutte le piú importanti istituzioni italiane quali SACE, Simest ed ABI. La Camera Italo Brasiliana parteciperà attivamente all’organizzazione della missione, e desideriamo sottolineare che già da anni abbiamo segnalato le grandi opportunità che questo mercato offre, anche in periodi in cui la nostra voce non raccoglieva l’odierna unanimità di consensi. EDITORIAL

A missão Confindustria e o Sistema Itália no Brasil pós a bem sucedida missão econômica realizada em 2007 e que marcou a volta da Confindustria no desenvolvimento de um papel importante entre as instituições italianas no intercâmbio bilateral entre as PME de nossos países, nos próximos dias 9, 10 e 11 de novembro de 2009, com a colaboração da FIESP-Federação das Indústrias do Estado de São Paulo, do ICE-Instituto Italiano para o Comércio Exterior, da Promos de Milão, das Câmaras de Comércio de Turim, de Pordenone, da Unioncamere Veneto, e da Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio, Indústria e Agricultura, se realizará novamente uma missão econômica multissetorial que terá a participação de aproximadamente 200 empresas. Esta missão representa bem o renovado interesse que a Itália, o seu sistema econômico e as PME nutrem em relação ao Brasil e paralelamente à toda a América Latina. De fato, o Brasil está entre os países do BRIC, se não por aquele que teve a maior taxa de crescimento nos últimos anos, mas como aquele que, por vários motivos, representa o possível parceiro mais confiável e com o qual se tem afinidade de tipo cultural, étnico e econômico que oferecem garantias de continuidade e de estabilidade. O mercado de referência realmente se encontra em grande expansão e o crescimento que se observou nos últimos anos das faixas de consumo relativas às classes média e média baixa foi o maior entre os países em desenvolvimento. Além disso, este país alcançou uma relevante estabilidade econômica e monetária, e sendo extremamente rico em recursos humanos, minerais, agrícolas e industriais, oferece interessantes perspectivas de crescimento sustentável por um longo período. Participarão da missão, o Ministro do Desenvolvimento Econômico On. Scajola e o Vice Ministro para a Internacionalização On. Urso, e todas as mais importantes instituições italianas como Sace, Simest e ABI. A Câmara Ítalo-Brasileira participará ativamente da organização da missão e queremos destacar que já há anos evidenciamos as grandes oportunidades que este mercado proporciona, mesmo nos períodos em que a nossa voz não acolhia a unanimidade atual dos consensos.

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Progetto Piemonte Minas: esplorando nuove energie

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o scorso 23 luglio sono arrivati a Belo UN GRUPPO DI GIOVANI Horizonte, Minas Gerais, 15 studenti PIEMONTESI È STATO IN MINAS italiani del corso di ingegneria chimica GERAIS PER TRARRE INSEGNAMENTI e meccanica del Politecnico di Torino. Per un mese i giovani hanno partecipato a visiDA UN SETTORE DI ECCELLENZA te tecniche a grandi imprese locali ed a moduDELLO STATO BRASILIANO li di formazione specifici presso le università di Minas Gerais, nel settore delle energie rinnovabili. Secondo il Segretario di Stato di Scienza, Tecnologia e Istruzione Superiore di Minas Gerais, Alberto Duque Portugal, lo Stato possiede un grande potenziale per la produzione di energie rinnovabili: “Abbiamo eccellenti condizioni climatiche, oltre a competenze tecniche e scientifiche, una posizione geografica strategica ed un parco industriale consolidato”. Gli studenti hanno dimostrato molto interesse nei confronti di questo settore e delle possibilità offerte. Come ha tenuto a sottolineare Paolo Carletto, studente di ingegneria chimi© Divulgação/Secretária de Desenvolvimento Econômico Minas Gerais. ca, “le fonti di energia da biomassa stanno guadagnando visibilità in Italia ed il Paese ha interesse a perfezionarsi. Questa conoscenza sarà molto importante per il nostro inserimento nel mercato di lavoro”. Per il Presidente della Camera Italo-brasiliana di Minas Gerais, Giacomo Regaldo, l’interscambio è fondamentale per i giovani e per entrambe le economie. “Questi giovani – ha affermato – partecipano ad un importante interscambio di conoscenze nel loro ramo di attività e hanno così l’opportunità di sperimentare la realtà di business e di insegnamento di un altro Paese. La Camera si mette sempre a disposizione dei due Governi per supportare tali iniziative, perché, come mediatori tra le due economie, abbiamo anche il dovere di rendere prioritarie le azioni che aggregano conoscenza e condivisione di know-how”. Il Progetto Piemonte Minas rientra nel Programma Jovens Minheiros Cidadãos do Mundo, realizzato dalla Segreteria per lo Sviluppo Economico di Minas Gerais. Nella sua prima edizione, il programma ha inviato in Piemonte studenti del corso di design, grazie ad un accordo di cooperazione tecnico-scientifica firmato tra i due governi. La Camera Italo Brasiliana di Minas Gerais, nel ruolo di Antenna Piemonte Brasile, ha fatto da intermediario per il progetto in Minas Gerais. www.italcam.com.br

Projeto Piemonte Minas: Explorando Novas Energias

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o dia 23 de julho desembarcaram em Belo Horizonte, Minas Gerais, 15 estudantes italianos dos cursos de engenharia química e engenharia mecânica do Politécnico de Turim. Durante um mês os jovens participaram de visitas técnicas em grandes empresas e de módulos de formação específicos em universidades mineiras, na área de energias renováveis. Segundo o Secretário de Estado de Ciência, Tecnologia e Ensino Superior de Minas Gerais, Alberto Duque Portugal, o estado possui um grande potencial para a produção de energias renováveis “Temos boas condições climáticas, competências técnicas e científicas, uma posição geográfica estratégica e um parque industrial consolidado”, afirma o secretário. Os alunos se mostraram muito interessados no setor e nas possibilidades oferecidas: “A área de biomassa vem ganhando destaque na Itália e o país tem interesse em se aperfeiçoar. Este conhecimento será muito importante para nossa inserção no mercado de trabalho”, afirmou Paolo Carletto, estudante de engenharia química. Para o Presidente da Câmara Ítalo-brasileira de Minas Gerais, Giacomo Regaldo, o intercâmbio é de ex-

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trema importância para os jovens e para as duas economias “estes jovens participam de uma intensa troca de conhecimentos em seu ramo de atividades e possuem a oportunidade de experimentar o real ambiente de negócios e de ensino de outro país. A Câmara se coloca à disposição dos dois governos para sempre apoiar tais iniciativas, pois que como mediadores entre as duas economias, também temos o dever de priorizar ações que agreguem conhecimento e compartilhamento de know-how”. O Projeto Piemonte Minas é uma edição do Programa Jovens Mineiros Cidadãos do Mundo, realizado pela Secretaria de Desenvolvimento Econômico de Minas Gerais. Em sua primeira edição, o programa enviou para o Piemonte alunos mineiros do curso de design, através de um acordo de cooperação técnica e científica assinado pelos dois governos. A Câmara Ítalo-brasileira de Minas Gerais, como Antena Piemonte, fez o acompanhamento de todo o projeto em Minas Gerais. CÂMARA ÍTALOBRASILEIRA DE COMÉRCIO, INDÚSTRIA E ARTESANATO DE MINAS GERAIS Rua Piauí, 2019 - 5º piano - Funcionários 30150-321 Belo Horizonte Tel.: +55.31.32875143/2212 - Fax:+55.31.32872211 www.italiabrasil.com.br - info@italiabrasil.com.br

Obiettivo Sud America per le PMI italiane IL PARTENARIATO D’AREA ACCA PROMUOVE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE A GRANDI PROGETTI IN SINERGIA CON GLI ATTORI DEL SISTEMA ITALIA

Objetivo América do Sul para as PME italianas A partership da área ACCA promove a internacionalização das pequenas e médias empresas por meio da participação em grandes projetos em sinergia com os atores do Sistema Itália

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Câmara de Comércio Italiana de Santa Catarina aderiu à Partnership da área ACCA, a aliança realizada entre as Câmaras de Comércio Italianas no Exterior da área Ande, Caribe e Centro América (ACCA). O objetivo da aliança é aquele de facilitar a participação de empresas italianas de pequeno e médio porte nas licitações internacionais, através de parcerias com empresas latino-americanas e formação de consórcios. A tal propósito, as Câmaras que fazem parte da Aliança se comprometem a fornecer informações sobre oportunidades de negócios nos setores de infraestrutura e logística no Brasil e nos países da América Latina; organizar missões, encontros de negócios, feiras e eventos do setor, a fim de favorecer contatos


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a Camera di Commercio Italiana di Santa Catarina ha aderito al Partenariato d’Area ACCA, l’alleanza realizzata fra le Camere di Commercio Italiane all’Estero dell'Area Ande Caraibi e Centro America (ACCA). L’obiettivo di tale alleanza è quello di facilitare la partecipazione delle aziende italiane di piccola e media grandezza alle gare d’appalto internazionali, attraverso le partnership con le aziende latino-americane e la formazione di consorzi. Al tal scopo, le Camere che fanno parte dell’Alleanza si impegnano a fornire informazioni sulle opportunità di business nei settori delle infrastrutture e della logistica in Brasile e nei Paesi dell’America Latina; ad organizzare missioni, incontri d’affari, fiere ed eventi di settore, al fine di agevolare i contatti con le istituzioni e le aziende italiane interessate a partecipare alle gare d’appalto internazionali; a fornire servizi di consulenza nello sviluppo di strategie appropriate per lo sviluppo delle opportunità di business; a promuovere la costituzione di joint venture e consorzi tra le aziende italiane e brasiliane nel settore delle infrastrutture e della logistica, finalizzati alla partecipazione a gare d’appalto internazionali; ad assistere le aziende nella ricerca di finanziamenti. Grazie anche a tale supporto, il Partenariato d’Area ACCA sostiene e promuove, nelle forme più efficaci, lo sviluppo economico delle piccole e medie imprese italiane, potendo esse contare su una solida rete di contatti e di collegamenti in loco, su servizi avanzati, su professionisti di alto livello attivi nell’intera area ed esperti nei principali settori dell’economia regionale. Per maggiori informazioni, contattare la Camera Italiana di SC (Claudia o Rogéria) telefonicamente al 48.3222.2898 oppure via e-mail all’indirizzo info@brasitaly.org.

Imprese venete all’attacco del mercato brasiliano PROMOSSA UNA MISSIONE DI 17 AZIENDE; PER LA MAGGIOR PARTE, SI TRATTA DELLA PRIMA “ESPERIENZA” BRASILIANA

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l Centro Estero Veneto e Padova Promex hanno schierato 17 imprese per lo “sbarco” in Brasile, con il supporto della Camera di Commercio Italiana Rio Grande do Sul-Brasile, responsabile dell’organizzazione degli incontri con aziende riograndensi. Si tratta di imprese venete di alto livello, che coprono diversi settori, molto specializzate e dotate di tecnologia all’avanguardia. Solo pochissime hanno già operato in Brasile e in modo limitato rispetto alle potenzialità aziendali; per le altre si tratta del primo approccio con il mercato brasiliano. La missione è composta da 14 imprese di piccole dimensioni, 2 di media grandezza e una grande, tutte comunque molto determinate e pronte agli incontri in agenda a cui la CCIRS ha lavorato per almeno quattro mesi. Dobbiamo evidenziare l’e-

strema cura e la professionalità con cui la CCIRS ha condotto le varie analisi di mercato, di prodotto e le selezioni, per offrire alle aziende venete un matching adeguato con più di 50 imprese locali. Un elogio speciale va inoltre al Centro Estero Veneto e a Padova Promex, con cui collaboriamo da tempo, per la loro professionalità e per la solidità dei rapporti che li lega al contesto imprenditoriale d’una Regione e d’una Provincia d’altissimo rilievo economico-produttivo, vanto per l’intera Italia. www.ccirs.com.br

www.brasitaly.org

com instituições e empresas italianas interessadas em participar de licitações internacionais; fornecer serviços de assessoria na elaboração de estratégias apropriadas para o desenvolvimento de oportunidades de negócios; promover a formação de joint-ventures e consórcios entre empresas italianas e brasileiras do setor de infra-estrutura e logística, visando a participação em licitações internacionais; auxiliar as empresas na busca de financiamentos. Graças a este suporte, a partnership da Área ACCA sustenta e promove, nas formas mais eficazes, o desenvolvimento econômico das pequenas e médias empresas italianas, podendo estas contar com uma sólida rede de contatos e de colegamentos in loco, com serviços avançados, professionistas de alto nível ativos na inteira área e especialistas nos principais setores da economia regional. Mais informações: Câmara Italiana de SC – Cláudia ou Rogéria - Tel: 48 3222 2898 – info@brasitaly.org. CÂMARA ITALIANA DE COMÉRCIO E INDÚSTRIA DE SANTA CATARINA Rua Darval M. de Souza, 703 - 1 andar, centro Florianópolis - SC Tel: +55.48.3222-2898 info@brasitaly.org- www.brasitaly.org

Empresas do Vêneto ao ataque do mercado brasileiro

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entro Estero Veneto (Centro de Internacionalização das Câmaras de Comércio da Região do Vêneto) e Padova Promex (Agência para a internacionalização das empresas da Câmara de Comércio da Província de Padova), alinharam à 17 empresas para desembarcarem no Brasil com o suporte da Câmara de Comércio Italiana Rio Grande do Sul-Brasil, responsável pela organização dos encontros de negócios com empresas gaúchas. Trata-se de empresas de vários setores, de alto padrão, muito especializadas e dotadas de tecnologia de ponta. Somente poucas delas já atuaram no Brasil e de maneira limitada em comparação ao potencial empresarial. Para a maioria, trata-se da primeira abordagem ao mercado brasileiro. A missão é formada por 14 pequenas empresas, 2 medias e 1 grande, todas muito motivadas e disponíveis aos encontros agendados pela CCIRS com um trabalho seletivo de pelo menos 4 meses. Salientamos o cuidado e o profissionalismo da CCIRS na execução das diversas analises de mercado, de produto e de seleção, para oferecer as empresas italianas o melhor matching com mais de 50 empresas locais. Tributamos um elogio especial ao Centro Estero Veneto e a Padova Promex, que temos o orgulho de ter há tem-

po como nossos parceiros, para o profissionalismo e a solidez dos vínculos que os liga ao contexto empresarial de uma Região e de uma Província de altíssima relevância econômica e produtiva, orgulho da Itália inteira. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA RIO GRANDE DO SUL BRASILE Avenida Cristovão Colombo, 2240, Complesso 801 Palazzo Unicenter - Zona Floresta 90560-002 Porto Alegre (RS) Tel. +55.51.32754575 - Fax +55.51.32754555 desk@ccirs.com.br - www.ccirs.com.br

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DAL CONSOLATO

Itália-Brasil: Novas oportunidades de investimento no País Sul-Americano em foco

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m 8 de setembro, na sede da Assolombarda (Associação dos Industriais da Lombardia) em Milão, por iniciativa da Confederação das Indústrias Italianas (Confindustria), realizou-se um encontro preparatório para a missão empresarial italiana que, no mês de novembro, visitará o Brasil e o Chile. A missão, formada por cerca de 200 empresários , é promovida pela Confindustria, pelo ICE (Instituto de Promoção para o Comércio Exterior) e pela ABI (Associação Bancária Italiana), e estará em São Paulo nos dias 9 , 10 e na manhã de 11 de novembro, onde será realizado o “Business Forum ItaliaBrasil”, organizado em colaboração com a FIESP. Em seguida, a delegação prosseguirá para Santiago, onde permanecerá até 12 de novembro. Apresentaram a iniciativa: Giuseppe Castelli (Conselheiro Delegado para as relações internacionais da Confindustria) e Giovanni Sacchi (Diretor do ICE em São Paulo). Estiveram presentes na reunião preparatória cerca de 80 empresários lombardos de diversos setores, ativos no intercâmbio econômico Brasil-Itália e Itália-Chile, além de vários jornalistas. O encontro proporcionou uma ocasião para reiterar a importância crucial que reveste a criação de relações privilegiadas com o Brasil para a economia e para as empresas italianas. Apesar do crescimento contínuo nos últimos anos – cerca de 30% das exportações italianas para o Brasil em 2008 – na verdade, existem ainda muitas oportunidades a serem cultivadas – considerado o fato de que, atualmente, a Itália tem uma participação no mercado brasileiro abaixo de 3 %. POR QUE INVESTIR NO BRASIL? As razões podem ser múltiplas. Em primeiro lugar, o Brasil está entre os maiores produtores e exportadores de alimentos e energia limpa, e dispõe das maiores reservas de água doce. Se fizéssemos uma lista dos dez primeiros países do mundo em termos de extensão territorial, população e produto interno bruto (PIB), apenas três países estariam simultâneamente nas três listas: Brasil, Estados Unidos e China. Desses, apenas o Brasil e os Estados Unidos poderiam classificar-se como democracias multiétnicas, e somente a China tem mais países vizinhos do que o Brasil. O mercado brasileiro deve ser considerado privilegiado para a internacionalização das empresas italianas, tanto por ser um país de cultura próxima e de presença italiana consolidada, quanto pela estabilidade econômica e oportunidades de investimento em setores inovadores (como os da saúde e das energias renováveis, por exemplo, que coincidem com os objetivos da Expo 2015). O governo brasileiro tem como objetivo prioritário o Programa de Aceleração do Crescimento (PAC), que prevê investimentos na realização de infra-estruturas e de aquisição de tecnologia. Tais investimentos representam oportunidades reais de crescimento para as empresas que operam no Brasil através de parcerias. É importante recordar que o Brasil será a sede da Copa do Mundo de 2014, e há previsão de grandes investimentos para a renovação de instalações esportivas e de turismo. Sabe-se que o papel do diplomático é o de facilitar e promover as relações entre os agentes econômicos, sociais e culturais. Nesse sentido, o Consulado Geral do Brasil em Milão, com jurisdição sobre todo o Norte da Itália, não oferece somente os serviços consulares e de assistência à comunidade brasileira, mas também cuida das relações econômicas, através de seu Setor de Promoção Comercial (SECOM), e culturais, através do Instituto Brasil-Itália (IBRIT).

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Italia-Brasile: Focus su nuove opportunità di investimento nel Paese sudamericano di Luiz Henrique da Fonseca, Console Generale del Brasile a Milano

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o scorso 8 settembre, nella sede di Assolombarda a Milano, su iniziativa della Confindustria, si è svolto un incontro preparatorio alla missione imprenditoriale italiana che, nel prossimo mese di novembre, toccherà il Brasile ed il Cile. La missione, che conterà circa 200 imprenditori, è promossa da Confindustria, ICE e ABI, e farà tappa a San Paolo nei giorni 9 e 10 e nella mattina dell’11 novembre, dove avrà luogo il “Business Forum ItaliaBrasile” organizzato in collaborazione con la FIESP (Confindustria di San Paolo). A seguire, la delegazione partirà per Santiago, dove rimarrà fino al 12 novembre. Hanno presentato l’iniziativa Giuseppe Castelli (Consigliere Delegato alle Relazioni Internazionali della Confindustria) e Giovanni Sacchi (Direttore dell’ICE di San Paolo). Erano presenti circa 80 imprenditori lombardi di diversi settori, attivi nell’interscambio economico tra BrasileItalia e Italia-Cile, così come diversi giornalisti. L’incontro ha rappresentato l’occasione per ribadire l’importanza fondamentale che riveste, per l’economia e le imprese italiane, la creazione di rapporti privilegiati con il Brasile. Nonostante la crescita continua negli ultimi anni – circa il 30% dell’export italiano verso il Brasile nel 2008 – esistono, infatti, ancora numerose opportunità da coltivare – considerato il fatto che oggi l’Italia non supera una quota di partecipazione sul mercato brasiliano pari al 3%. PERCHÉ INVESTIRE IN BRASILE? Le risposte “IL PARTENARIATO CON possono essere numerose. Prima di tutto, il Brasile è annoverato tra i più importanti produttori ed IMPRESE BRASILIANE È LA VIA esportatori di alimenti e di energia pulita, dispoPRIVILEGIATA PER ACCEDERE nendo delle maggiori riserve di acqua dolce. Se ALLE POTENZIALITÀ DEL facessimo un elenco dei primi dieci Paesi al mondo in termini di estensione territoriale, di popoMERCATO BRASILIANO” lazione e di prodotto interno lordo (PIL), soltanto tre Paesi comparirebbero simultaneamente nei tre elenchi: Brasile, Stati Uniti e Cina. Di questi, solamente il Brasile e gli Stati Uniti potrebbero classificarsi come democrazie multietniche, mentre unicamente la Cina ha più Paesi limitrofi del Brasile. Il mercato brasiliano deve essere inoltre considerato privilegiato per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sia in quanto Paese di cultura vicina e di presenza italiana consolidata, sia per la stabilità economica e per l’opportunità di investimento in settori innovativi (quali l’health-care e le energie rinnovabili ad esempio, che coincidono con gli obiettivi dell’Expo 2015). Il Governo brasiliano ha come meta prioritaria il Programma di Accelerazione della Crescita (PAC), il quale prevede investimenti nella realizzazione di infrastrutture e nell’acquisizione di tecnologia. Tali investimenti rappresentano opportunità concrete di crescita per le aziende che operano in Brasile in partnership. Senza dimenticare che il Brasile sarà la sede dei Mondiali di Calcio 2014, con grandi investimenti previsti per il rinnovamento degli impianti sportivi e turistici. È noto che il ruolo diplomatico è quello di facilitare, nonché stimolare i rapporti tra i diversi agenti economici, sociali e culturali. In tal senso, il Consolato Generale del Brasile a Milano, con giurisdizione su tutto il Nord Italia, si occupa non solo dei servizi consolari e di assistenza alla comunità brasiliana, ma anche dei rapporti economici, per mezzo del suo Settore di Promozione Commerciale (SECOM), e di quelli culturali, tramite l’Istituto Brasile-Italia (IBRIT).


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IL PROGRAMMA MS IMPRENDITORE E LA CORAGGIOSA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNATORE PUCCINELLI

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Mato Grosso do Sul, il luogo ideale dove investire e vivere

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otto la guida del Governatore André Puccinelli, il Mato Grosso do Sul sta vivendo un periodo di grande prosperità, risultato di ingenti investimenti in progetti di infrastrutture strategiche che prevedono lo sviluppo continuo e sostenibile, preservando l’ambiente. Questi progetti, previsti dall’attuale Governo dello Stato, avanzano ad un ritmo rapido e, sommati agli incentivi fiscali per la creazione di nuove imprese, creano le condizioni ideali per attrarre nuove industrie. La coraggiosa politica di incentivi promossa dal Governatore Puccinelli mira a promuovere lo sviluppo economico, ad incentivare la trasformazione dei prodotti primari in alto valore aggiunto, ad ampliare, diversificare e interiorizzare la base produttiva incoraggiando lo stanziamento di nuove industrie e la creazione di occupazione e di reddito per la popolazione, in modo da promuovere l’inclusione sociale attraverso il lavoro. Questa politica è consolidata nel Programma Statale di Sviluppo dell’Industrializzazione, del Lavoro, dell’occupazione e del reddito – MS Empreendedor. Grazie ad esso, si è ottenuta una notevole crescita e diversificazione del parco industriale dello Stato, che ha mutato il profilo dell’economia, con un forte incremento delle attività industriali, e il consolidamento delle attività commerciali e dei servizi. I risultati concreti ottenuti dal programma fanno della regione un luogo estremamente attraente per gli investitori nazionali ed internazionali, anche in rapporto ad altri Paesi e regioni brasiliane in fase di sviluppo. JONATHAS SOARES DE CAMARGO

Per informazioni/ Para informações Governo do Estado de Mato Grosso do Sul Rappresentanza in Italia per l’Europa Representação na Itália para a Europa Via Ugo Foscolo, 4 - 20121 Milano ph. +39.02.36 57.1756 - fax +39.02.7200.0223 ms.gov@italplanet.it

di Jonathas Soares De Camargo, Sovrintendente dell’Industria, Commercio, Turismo e Agricoltura dello Stato del Mato Grosso do Sul

LE GRANDI OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO OFFERTE DA UNO STATO NUOVO, MODERNO E MOLTO DINAMICO La politica degli incentivi nel Mato Grosso do Sul ha reso possibile l’installazione di oltre 400 diversi tipi di industrie nel corso degli ultimi anni, e numerosi di questi progetti industriali hanno avuto una rilevanza internazionale – basti citare l’installazione del complesso di cellulosa e carta nel Comune di Três Lagoas. Gli incentivi del Programma MS Imprenditore sono definiti nella Legge Complementare e sono concessi alle aziende che intendono avviare o ampliare

le loro strutture per un periodo di 15 anni. Non bisogna inoltre dimenticare che, a livello comunale, esistono specifiche politiche di attrazione degli investimenti, che prevedono, tra le altre cose, la donazione di terreni all’interno delle aree industriali, l’esenzione fiscale e la formazione di personale qualificato. A trentadue anni dalla sua fondazione, lo Stato del Mato Grosso do Sul vive una nuova fase di progresso, sostenuta dallo strenuo lavoro condotto da dal Governatore André Puccinelli, che ha saputo porre le basi di una fase di fiducia e credibilità, promuovendo lo sviluppo e il benessere delle persone. Tutto ciò fa del Mato Grosso do Sul un ottimo luogo dove investire e vivere.

O PROGRAMA MS EMPREENDEDOR E A ARROJADA POLÍTICA ECONÔMICA DO GOVERNADOR PUCCINELLI

Mato Grosso do Sul, um ótimo lugar para investir e viver

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ob a liderança do Governador André Puccinelli, o Mato Grosso do Sul vive um momento de grande prosperidade, fruto dos fortes investimentos em projetos estratégicos de infra-estrutura, que propiciam o desenvolvimento continuo e sustentável, preservando o meio-ambiente. Estes projetos, planejados pela atual administração estadual, avançam em ritmo acelerado, que somados a incentivos fiscais para a implantação de novos empreendimentos, criam as condições ideais para a atração de novas indústrias. A arrojada política de incentivos ao desenvolvimento econômico conduzida pelo Governador Puccinelli visa a estimular a transformação dos produtos primários em produtos de maior valor agregado; ampliar, interiorizar e diversificar a base produtiva incentivando a instalação de novas indústrias; gerar emprego e renda para a população, promovendo assim, a inclusão social pelo trabalho. Esta política esta consolidada no Programa Estadual de Fomento à Industrialização, ao Trabalho, ao Emprego e à Renda – MS Empreendedor. Para o Superintendente de Indústria, Comércio, Turismo e Agricultura do Estado, Jonathas De Camargo, este Programa tem

contribuído grandemente para o crescimento e diversificação do parque industrial estadual, mudando o perfil da economia, com o crescimento vigoroso da atividade industrial e consolidando as atividades de comércio e serviços. Ele acredita que os resultados práticos obtidos pelo Programa, fazem a região extremamente sedutora aos investidores nacionais e internacionais, mesmo quando comparado aos demais países e regiões brasileiras em desenvolvimento. A política de incentivos sul-mato-grossense foi responsável pela instalação de mais 400 indústrias de diferentes segmentos ao longo dos últimos anos, sendo que alguns projetos industriais de relevância internacional – como a instalação do complexo de celulose e papel no município de Três Lagoas. Quanto aos incentivos do Programa MS Empreendedor, estão definidos em Lei Complementar e são concedidos às indústrias que se instalarem ou ampliarem suas instalações, pelo prazo de até 15 anos. Não esquecendo que no âmbito dos municípios, existem políticas próprias para atração de investimentos, que prevêem, entre outras, a doação de áreas em núcleos industriais, isenção tributária e capacitação de mão-de-obra a ser contratada. Mato Grosso do Sul, ao completar 32 anos de fundação, vive um novo tempo de progresso, alicerçado por muito trabalho sob a liderança do dinâmico Governador André Puccinelli, que soube construir um momento de confiança e credibilidade, promovendo o desenvolvimento e o bem estar das pessoas. Isso tudo, faz do Mato Grosso do Sul, um ótimo lugar para investir e viver.

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NEWS BRASILE

Gherardo La Francesca, nuovo Ambasciatore d’Italia a Brasilia Gherardo La Francesca è il nuovo Ambasciatore d’Italia a Brasilia. La nomina è stata resa nota dal Ministero degli Affari Esteri italiano a seguito del gradimento del Governo brasiliano. Nato a Roma nel 1946, La Francesca è entrato in carriera diplomatica nel 1974. Tra gli incarichi ricoperti, dal 1978 è stato Reggente presso il Consolato in Atene-Pireo, poi confermato nella stessa sede con patenti di Console e, dal 1981, ha prestato servizio a Buenos Aires. Dopo alcuni anni presso il Ministero a Roma, è tornato all’estero nel 1990, prima al Cairo, e poi, dal 1994, a Tokyo come Ministro Consigliere. Dopo alcuni anni al Ministero (dal 1998 al 2001), è stato nominato nel 2001 Ambasciatore a Nicosia; successivamente, nel 2005, è stato alle dirette dipendenze del Direttore Generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente e, successivamente, coordinatore della “Task Force Iraq”. Nel 2006, è stato nominato Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale.

GHERARDO LA FRANCESCA, NOVO EMBAIXADOR ITALIANO EM BRASÍLIA Gherardo La Francesca é o novo Embaixador italiano em Brasília. A nomeação foi anunciada pelo Ministério das Relações Exteriores italiano, após a aprovação do Governo Brasileiro. Nascido em Roma, em 1946, La Francesca começou a fazer parte do serviço diplomático em 1974. Entre os seus cargos exercidos, em 1978 foi Regente do Consulado em AtenasPireu, posteriormente confirmado na mesma sede exercendo o cargo de Cônsul e, a partir de 1981, prestou serviço em Buenos Aires. Depois de alguns anos no Ministério de Roma, retornou ao exterior em 1990, primeiro no Cairo e depois, em 1994, em Tóquio como Ministro Conselheiro. Sucessivamente (de 1998 a 2001), foi nomeado em 2001, Embaixador em Nicósia; em 2005, foi o colaborador direto do Diretor Geral dos Países do Mediterrâneo e Oriente Médio e posteriormente coordenador da “Task Force Iraq”. Em 2006 foi nomeado Diretor Geral para a Promoção e a Cooperação Cultural.

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Nello scorso mese di luglio, la Camera di Commercio Italiana di Santa Catarina ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico italiano. Creata dal suo Presidente, Renato Timm Marins, e dal Vice-Presidente, Mauro Beal, e grazie all’impegno del segretario generale Antonio Muratore, la nuova Camera di Santa Catarina entra così a far parte del network di 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) operanti in 48 Paesi dei cinque continenti. La creazione di questa nuova Camere conferma quindi il grande interesse dei due Paesi a mantenere vivi e sempre più intensi i rapporti in ambito culturale, così come commerciale. La presenza di milioni di Italiani e di loro discendenti negli Stati di Santa Catarina e Paranà, del resto, fa della regione un polo commerciale di estremo interesse per la promozione delle relazioni bilaterali.

Una nuova CCIE per il Brasile

UMA NOVA CCIE PARA O BRASIL No mês de julho, a Câmara de Comércio Italiana de Santa Catarina obteve do Ministério do Desenvolvimento Econômico italiano, seu reconhecimento oficial. Criada pelo atual Presidente, Renato Timm Marins, e pelo Vice-Presidente, Mauro Beal, e graças ao esforço do Secretário Geral, Antonio Muratore, a Câmara Italiana de Santa Catarina passa a fazer parte do sistema integrado das 74 Câmaras de Comércio Italianas no Exterior (CCIE), presentes em 48 países, nos cinco continentes. A criação desta Câmara confirma o grande interesse dos dois países em manterem vivas e cada vez mais intensas as suas relações, tanto no âmbito cultural, quanto comercial. A presença de milhões de italianos e descendentes nos estados de Santa Catarina e Paraná faz da região um pólo comercial de extremo interesse para a promoção das relações bilaterais.

L’italiana Iveco (Gruppo FIAT) e la brasiliana Itaipu Binacional hanno presentato lo scorso 28 agosto a Foz do Iguaçu (PR) la versione elettrica del furgone Daily. La partnership tra le due società si propone di esplorare le possibilità di utilizzare energia elettrica per il trasporto di merci e passeggeri. Il camion elettrico, una evoluzione di sviluppo della versione elettrica della Palio è un progetto pioniere nel trasporto di merci con zero emissioni di inquinanti nel mercato latino-americano. Il prototipo del Daily elettrico è dotato di tre batterie Zebra, può percorrere 100 km a pieno carico e raggiungere la velocità massima di 70 km/h. Il tempo per ricaricare la batteria è di otto ore. FIAT e Itaipu Binacional stanno ora cercando soluzioni alternative con i fornitori per sviluppare il progetto, che comprende punti di fornitura di energia elettrica e una politica di tagli fiscali.

Iveco presenta il primo cam dell’America Latina

IVECO APRESENTA O PRIMEIRO CAMINHÃO ELÉTRICO DA AMÉRICA LATINA A italiana Iveco (FIAT) e a brasileira Itaipu Binacional apresentaram em 28 de agosto, em Foz do Iguaçu (PR), a versão elétrica do caminhão Daily. A parceria das duas empresas tem o objetivo de explorar as possibilidades da utilização da energia elétrica no transporte de carga e de passageiros. O caminhão elétrico, uma evolução de

desenvolvimento da versão elétrica do Palio, é pioneiro no transporte de carga com emissão zero de poluentes no mercado latino-americano. O protótipo do Daily Elétrico é equipado com três baterias Zebra, pode percorrer 100 quilômetros com carga completa e atinge a velocidade máxima de 70


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

A Benevento omaggio a Oscar Niemeyer La città di Benevento ha ospitato, fino allo scorso 22 settembre, la mostra itinerante “101% Oscar Niemeyer: l’Arte di Progettare”. L’esposizione, autentico tributo al lavoro l’architetto brasiliano nato a Rio de Janeiro nel 1907, presentava diverse tavole di progetto e un modello architettonico del costruendo Auditorium di Ravello, terza opera italiana di Niemeyer, affiancati a disegni preliminari e tavole di progetto del Teatro Civico di Vicenza, elaborato nel 1978 da Niemeyer assieme all’architetto vicentino Federico Metterle (con cui ebbe una collaborazione lunga più di trent’anni) e mai realizzato. Sono altresì presenti alcuni studi sullo skyline di Brasilia e schizzi di singoli edifici, viste del progetto per il ponte dell’Accademia di Venezia, schizzi per mobili (tra cui quello di un tavolo tutt’oggi in produzione) ed oggetti di design. Diverse opere d’arte pittoriche, realizzate da Niemeyer tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, arricchivano la mostra.

EM BENEVENTO, UMA HOMENAGEM A OSCAR NIEMEYER A cidade de Benevento sediou até 22 de setembro, a mostra itinerante “101% Oscar Niemeyer: A arte de projetar”. A exposição, um tributo autêntico à obra do arquiteto brasileiro nascido no Rio de Janeiro, em 1907, apresenta diversos projetos e um modelo arquitetônico do Auditório Ravello, a terceira obra italiana Niemeyer, ao lado de desenhos preliminares e projetos do Teatro Cívico de Vicenza, elaborado em 1978 por Niemeyer e o arquiteto de Vicenza, Frederico Metterle (com o qual teve uma longa colaboração de mais de trinta anos) e nunca realizado. Além disso, há também alguns estudos sobre o skyline de Brasília e esboços de edifícios, imagens do projeto para a ponte da Academia de Veneza, desenhos de móveis (incluindo o de uma mesa até hoje em produção) e objetos de design. Várias obras de arte pictóricas realizadas por Niemeyer nos anos sessenta e setenta do século passado, enriquecem a mostra.

o camion elettrico

Dal 10 al 12 settembre, un gruppo di aziende brasiliane del settore tessile ha preso parte ad una missione imprenditoriale a Milano, promossa dalla Federazione dell'Industria dello Stato del Paraná – FIEP, con il sostegno del Settore di Promozione Commerciale del Consolato Brasiliano di Milano (SECOM). La missione – promossa in funzione dell’importanza che il settore riveste nelle economie di entrambi i Paesi, così come negli scambi commerciali tra Italia e Brasile – contava la presenza di circa 25 imprenditori brasiliani, accompagnati, tra gli altri, dal Segretario Generale della FIEMS (Federazione delle Industrie del Mato Grosso do Sul), José Francisco Veloso Ribeiro. Obiettivo: la ricerca di nuove tendenze nel settore, così come di nuove collaborazioni commerciali e per uno scambio di know-how.

Il tessile brasiliano punta su Milano

O TÊXTIL BRASILEIRO APOSTA EM MILÃO De 10 a 12 de setembro, um grupo de empresas brasileiras do setor do têxtil fez parte de uma missão empresarial em Milão, promovida pela Federação das Indústrias do Estado do Paraná – FIEP, com o apoio do Setor de Promoção Comercial do Consulado Brasileiro de Milão (SECOM). A missão – promovida em função da importância que o setor reveste na economia de ambos os países, como também nos intercâmbios comerciais entre a Itália e o Brasil – contava com a presença de cerca 25 empresários brasileiros, acompanhados, entre outrros, do secretário geral da FIEMS (Federação das Indústrias do Mato Grosso do Sul), José Francisco Veloso Ribeiro. Objetivo: verificar as novas tendências no setor, procurar novas colaborações comerciais e intercâmbio de Know-how.

Il Veneto per l’operazione “SOS Santa Catarina” Per prestare soccorso alla popolazione dello Stato di Santa Catarina, colpita nel novembre 2008 da una devastante alluvione, la Regione Veneto e il Comune di Silea hanno avviato un’articolata operazione di solidarietà, in collaborazione con le Associazioni venete dell’emigrazione. Grazie ad essa, come ha spiegato l’Assessore ai Flussi migratori Oscar De Bona, sono stati raccolti oltre 30mila euro, che sono stati portati a Santa Catarina lo scorso 7 settembre, in occasione della missione regionale per l’assemblea delle Associazioni venete. Inoltre, la Regione ha avviato ben 4 progetti di cooperazione e ha accolto la richiesta del Governo di Santa Catarina per collaborare nella creazione di un vero sistema di protezione civile. In quest’ambito, il Veneto organizzerà nel 2010 un inviando a Santa Catarina esperti di difesa seminario e un corso di formazione specifica, idrogeologica volontari.

REGIÃO DO VENETO: OPERAÇÃO “SOS SANTA CATARINA”

km/h.O tempo para recarregar a bateria é de oito horas. A Fiat e a Itaipu Binacional agora buscam soluções alternativas com os fornecedores para desenvolver o projeto, o que inclui postos de abastecimento de energia elétrica e políticas de redução de impostos.

Para prestar socorro à população do Estado de Santa Catarina, atingida em novembro de 2008 por uma devastadora enchente, a Região do Veneto e o Município de Silea organizaram uma grande operação de solidariedade com a colaboração das Associações da região para a emigração. Graças à esta, como explicado pelo Assessor de Fluxos Migratórios, Oscar De Bona, foram arrecadados mais de 30 mil euros, trazidos à Santa Catarina no dia 7 de setembro, em ocasião da missão regional das assembléias das Associações da Região do Veneto. Além disso, a Região enviou 4 projetos de cooperação e acolheu o pedido do Governo de Santa Catarina para colaborar na criação de um verdadeiro sistema de proteção civil. Neste contexto, a Região do Veneto organizará, em 2010, um seminário e um curso de formação específica, trazendo à Santa Catarina especialistas voluntários da defesa hidrogeológica.

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O BRASIL se apresenta para o mundo: nasce

BRAZIL Planet BRAZIL Planet, a primeira revista do Brasil no mundo, nasce para aprofundar informações sobre o “Planeta Brasil”, de modo que o leitor possa saber mais sobre este país já considerado uma das maiores potências culturais e econômicas do planeta. A BRAZIL Planet pretende apresentar o Brasil sobre todos os pontos de vista: um Brasil diferente, cheio de oportunidades em todas as regiões, mesmo aquelas pouco conhecidas, e que representam, de acordo com vários estudos internacionais, o maior potencial para o desenvolvimento sustentável do mundo. Essa constatação, apoiada por parceiros de grande porte do universo das instituições públicas e privadas, permitirá promover em um novo modo, integrado e unitário, o que agora aparece como a economia emergente mais confiável do mundo. A BRAZIL Planet, com uma tiragem de 200.000 exemplares (suplemento de ItalPlanet – èItalia) distribuídos no Brasil e no exterior, em edição bilíngue (português e inglês), tem como objetivo promover o imenso patrimônio humano, cultural e dos recursos naturais relacionados às grandes oportunidades econômicas no setor do turismo, da cultura, do agroflorestal, das infra-estruturas, das energias renováveis, dos imóveis etc., com um serviço de informações que proporcionará à comunidade internacional o acesso constante da visão de todo o sistema brasileiro.

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Apresentação: BRAZIL Planet, impressa em edição bilínque português e inglês, com seções inteiramente dedicadas aos vários Estados, vem distribuída em 200.000 cópias no Brasil e no exterior em 48 países através da rede de distribuição de ItalPlanet – èItalia by INTL.Media a: rede diplomática e consular do Brasil no mundo (Embaixadas, Consulados e entes de turismo) aos governadores e secretarias dos Estados brasileiros, tour operators, agências de viagem, associações empresariais, associações de categoria e culturais, empresas, além de ser enviada a um file de endereços em colaboração com as Instituições públicas e privadas brasileiras. Formato da página impressa: base 240mm x 340mm de altura (+ 5mm de suplemento colorido) – pdf em alta resolução (300 dpi) – font – prova de cor digital. Publicação também nos sites: www.brazilplanet.com.br e www.italplanet.it


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PROMOSSO DA

Uscire dalla crisi: possibile, ma solo se uniti Una politica chiara e coraggiosa deve sommarsi ad un “impegno di sistema”, che coinvolga banche, camere di commercio, enti locali, associazioni di categoria. Senza dimenticare l’importanza dei “vecchi” mercati europei per le nostre PMI

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a congiuntura economica mondiale, nonostante i primi segni di ripresa, rimane altamente nebulosa. Certamente, perché l’Italia possa uscire dalla crisi, occorre una spinta importante, occorre sostenere sempre più le nostre imprese, in particolare le piccole e medie; ma è fondamentale che a sostenerle sia prima una politica chiara e coraggiosa, e poi tutto il sistema: dagli enti locali agli istituti di credito, dalle camere di commercio alle associazioni di categoria. Queste ultime, in particolare, svolgono un ruolo importante, sia nel far circolare le informazioni – che in questo periodo sono un bene estremamente prezioso – che nel rappresentare un punto di incontro e di mediazione tra imprese, istituzioni e banche, vigilando sull’affidabilità e lo sviluppo del sistema economico-produttivo. Le Camere di Commercio Italiane all’Estero in questo stanno facendo la loro parte. L’apertura verso l’esterno, la ricerca di partner al di là dei confini nazionali e la conquista di nuovi mercati, sono fattori che possono accelerare notevolmente la ripresa economica. Non è un caso infatti che, nonostante questo periodo di difficoltà, le Camere italiane all’estero, e particolarmente quelle dell’arco alpino – da Nizza a Vienna, passando per Zurigo e Monaco di Baviera – danno forti segnali di vitalità e continuano a crescere. Disponiamo di una ricchezza, il Made in Italy, che, a livello di qualità e di innovazione, non è secondo a nessuno nel mondo, e non sfruttarla significherebbe rinunciare ad una grande leva di crescita e sviluppo. La Francia, ma in generale tutti i Paesi europei, racchiudono un’enorme potenzialità in questo senso, in quanto si tratta dei primi mercati subito oltre i confini nazionali, quelli più facilmente raggiungibili. Questo è stato il leitmotiv del mio mandato da Presidente dell’Area Europa: ricordare alle istituzioni italiane l’importanza dei nostri mercati. Che non vuol dire abbandonare le avventure in Asia o in Sud America, ma semplicemente continuare a rafforzare i legami con la vecchia Europa, legami che rimangono trainanti per le nostre PMI. Durante il mio mandato ho inseguito l’obiettivo di sfruttare al massimo questa potenzialità, e mi auguro che i miei successori, così come tutti gli altri attori, svolgano la propria parte, perché il più grande freno allo sviluppo sarebbe cedere alla tentazione di curare ciascuno il proprio giardino, dimenticando che un oceano è composto da tante gocce. EDITORIAL

Sortir de la crise, c’est possible mais seulement si nous sommes unis! Editoriale di Nicola Caprioni, Rappresentante delle Camere di Commercio Italiane d’Europa

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a conjoncture économique mondiale, malgré les premiers signes de reprise, demeure hautement nébuleuse. Pour que l’Italie puisse sortir de la crise, une impulsion est certainement nécessaire. Il faut toujours davantage soutenir nos entreprises, en particulier celles petites et moyennes, qui apparaissent comme étant la grande richesse du tissu économique italien. Il est cependant fondamental qu’une politique claire et courageuse les soutienne, de même que l’ensemble du système, soit que tous les acteurs participent activement à la relance de l’économie, des organismes locaux aux institutions de crédit, des chambres de commerce aux associations professionnelles. Ces dernières jouent un rôle important, aussi bien pour la circulation d’informations – qui sont un bien extrêmement précieux en cette période de crise – que du fait qu’elles représentent un point de rencontre et de médiation entre les entreprises, les institutions et les banques, surveillant la fiabilité et le développement du système économico-productif. Les Chambres de Commerce Italiennes à l’étranger jouent, elles aussi, un rôle majeur. L’ouverture vers l’extérieur, la recherche de partenaires au delà des frontières nationales et la conquête de nouveaux marchés sont des facteurs qui peuvent accélérer de manière notoire la reprise économique. Ce n’est pas, en effet, un hasard si, malgré cette période de difficulté, les Chambres Italiennes à l’étranger, et particulièrement celles de l’arc alpin, de Nice jusqu’à Vienne, en passant par Zurich et Munich, donnent des signaux forts de vitalité et continuent à croître. Nous disposons de cette richesse, le Made in Italy, qui, au niveau de la qualité et de l’innovation, n’est semblable à aucune autre au monde et, ne pas l’exploiter signifierait renoncer à un levier majeur de croissance et de développement. La France, mais en général tous les pays européens, renferment une potentialité énorme en ce sens, puisqu’il s’agit des premiers marchés directement au delà des frontières nationales, qui sont donc plus facilement accessibles. Ceci a été le leitmotiv de mon mandat en tant que Président de l’Aire Europe: rappeler aux institutions italiennes l’importance de nos marchés, ce qui ne signifie pas abandonner les aventures en Asie ou en Amérique du Sud, mais simplement continuer à renforcer les liens avec la vieille Europe, qui demeurent déterminants pour la survie de nos PME. Au cours de mon mandat, j’ai poursuivi l’objectif d’exploiter au mieux cette potentialité, et je souhaite que mes successeurs, tout comme l’ensemble des autres acteurs, apportent eux aussi leur contribution. Le plus grand frein au développement serait, en effet, de céder à la tentation de prendre soin, chacun, de son propre jardin, étant donné qu’un océan est composé de tant de gouttes d’eau…

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A LUGLIO, LA XII ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI

Passaggio di testimone alla guida della Camera PER LA CCIE, UN BILANCIO ASSOLUTAMENTE POSITIVO, PRINCIPALMENTE LEGATO AD UN AUMENTO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE. ELETTO ANCHE IL NUOVO PRESIDENTE, DANIELE VACCARINO

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ello scorso mese di luglio ha avuto luogo la XII Assemblea generale dei soci della Camera di Commercio Italiana di Nizza Sophia Antipolis Costa Azzurra. Bilancio e resoconto dell’attività svolta, sistema economico, punto sulle relazioni economiche italofrancesi ed elezione del nuovo consiglio d’amministrazione, sono stati i principali argomenti dell’assemblea. Il bilancio 2008 mostra una Camera in piena forma: una buona capacità di autofinanziamento ed un fatturato in continua crescita nonostante la crisi economica. Risultati ottenuti grazie all’elevata professionalità ed alla capacità di adattamento della Camera, che è riuscita nel corso degli anni ad ideare servizi ad hoc per le imprese. La crescita è dovuta principalmente ad un aumento delle attività svolte: consulenza, attività di comunicazione, fiere, turismo, formazione, servizi alle imprese. Attività che il neoeletto presidente, Daniele Vaccarino, proseguirà nel segno della continuità, e per le quali ha ringraziato il suo predecessore, Nicola Caprioni, che gli ha consegnato un’associazione dal bilancio di 1.600.000 euro, con 13 impiegati ed oltre 300 aderenti.

IL NUOVO PRESIDENTE. Imprenditore torinese, Daniele Vaccarino è Vicepresidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa – con delega ai rapporti con le camere di commercio e all’internazionalizzazione, Vicepresidente della Camera di Commercio di Torino e Presidente della CNA-associazione provinciale di Torino. Daniele Vaccarino, già Vice Presidente della Camera di Nizza, punta ad ottenere gli stessi risultati del suo predecessore, sottolineando come “la Camera abbia un ruolo importante nel processo di integrazione tra la Francia e l’Italia e, in un periodo di crisi, rappresenta un importante aiuto per le imprese. Il nostro obiettivo – ha dichiarato Vaccarino chiudendo l’Assemblea camerale – è di divenire ancora più determinanti nei rapporti transfrontalieri, per aiutare le imprese a superare la crisi”.

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EN JUILLET LA DOUZIÈME ASSEMBLÉE GÉNÉRALE DES ADHÉRENTS

Passage de relais au sommet de la Chambre

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a douzième Assemblée Générale des adhérents de la Chambre s’est tenue en juillet dernier. Les bilans, le comptes-rendus de l’activité réalisée, l’élection du nouveau Conseil d’Administration et une réflexion sur les relations économiques franco-italiennes étaient les points principaux de l’ordre du jour. Le bilan 2008 montre une Chambre en pleine forme: une bonne capacité d’autofinancement, et un chiffre d’affaires en constante augmentation dans un contexte de crise économique. Des résultats obtenus grâce au professionnalisme et à la capacité d’adaptation de la Chambre qui, en dix ans, a réussi à constituer une gamme de services ad hoc pour les entreprises. Une croissance principalement due à une diversification des activités: conseil, activité de communication, foires, tourisme, formation, services aux entreprises. Des activités que le nouveau Président entrant, Daniele Vaccarino, poursuivra sous le signe de la continuité. M. Vaccarino a tenu à remercier le Président sortant, Nicola Caprioni, qui lui

confie une association de 1.600.000 euros de bilan, 13 employés permanents et plus de 300 adhérents. LE NOUVEAU PRESIDENT. Daniele Vaccarino est un entrepreneur turinois, Vice-Président National de la Confédération de l’Artisanat et des Petites et Moyennes Entreprises (CNA) – délégué aux relations avec les Chambres de Commerce nationales et internationales –, Président de la CNA de la Province de Turin et Vice-Président de la Chambre de Commerce de Turin. Déjà Vice-Président de la Chambre de Nice, M. Vaccarino souhaite obtenir les mêmes résultats que son prédécesseur, en soulignant “le rôle important de la Chambre dans l’intégration entre la France et l’Italie, surtout dans une période de crise, puisqu’elle représente une aide précieuse pour les entreprises. Notre objectif est de devenir encore plus déterminant dans les rapports transfrontaliers, pour aider les entreprises à surmonter la crise”, a déclaré M. Vaccarino dans son discours de clôture de l’Assemblée Générale.


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IN FRANCIA IL SAVOIR FAIRE ITALIANO NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

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Apre i battenti a Nizza il Club Edilizia

a Camera di Commercio Italiana di Nizza, nel perseguire la propria attività di sostegno alle imprese, ha deciso di creare dei “club” nei quali riunire le imprese che operano in uno stesso settore, e che condividono gli stessi interessi. Tra questi, vi è il Club Edilizia, destinato a radunare le imprese italiane del settore edile, interessate ad espandersi o già impiantate in Francia. Il mercato francese delle costruzioni ha registrato un lieve calo nel primo semestre 2009 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; tuttavia, non si può parlare di crisi, ma semplicemente di attesa, in quanto i lavori sono stati solo sospesi o posticipati. Inoltre il governo ha stanziato ingenti fondi anticrisi, molti dei quali destinati a rilanciare il settore. Ciò rende il mercato francese molto appetibile per le imprese italiane, anche se la rigida burocrazia francese rappresenta ancora un grosso ostacolo, soprattutto per le imprese che non hanno le competenze e le conoscenze adeguate. Il Club Edilizia nasce appunto con l’obiettivo PROMOSSO DALLA CAMERA di formare ed informare le imprese italiane su DI COMMERCIO ITALIANA, come affrontare al meglio il mercato e la legislazione francese, in particolare attraverso la SI PROPONE DI RIUNIRE raccolta e diffusione di informazioni sulle gare E COORDINARE TUTTE LE d’appalto; ma intende anche agevolare la par- IMPRESE DEL SETTORE tecipazione a fiere e saloni del settore, nonché rappresentare e difendere gli interessi e i bisogni di tali imprese presso le istituzioni francesi. Il Club Edilizia riunisce imprese altamente qualificate, che hanno il compito di mostrare ai cugini francesi il savoir faire italiano nel settore delle costruzioni. A tal proposito, in occasione di BioGrasse, la fiera dedicata allo sviluppo sostenibile della città di Grasse, le imprese del Club hanno unito le proprie forze a quelle dell’architetto francese Jerome Bernard per progettare e costruire una “casa ecologica” a basso impatto ambientale.

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI NIZZA 11, avenue Baquis, quartier des Musiciens 06000 Nice Tel. +33.4.97030370 - Fax +33.4.97038788 nice@ccinice.org www.ccinice.org

Nella pagina accanto, da sin.: il Tesoriere Christian Bruot, il Direttore Agostino Pesce, il nuovo Presidente Daniele Vaccarino, il Presidente uscente Nicola Caprioni, il fondatore della Camera Enea Loreti, il responsabile fiere e saloni Nicholas Placidi. In questa pagina, due momenti del convegno a cui ha preso parte il Club Edilizia nell’ambito di BioGrasse.

EN FRANCE LE “SAVOIR-FAIRE” ITALIEN DANS LE SECTEUR DE LA CONSTRUCTION

Le Club Bâtiment ouvre ses portes à Nice

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a Chambre de Commerce Italienne de Nice, dans le cadre de son activité de soutien au développement des entreprises, a décidé de créer des clubs sectoriels qui réunissent les entreprises ayant les mêmes objectifs et intérêts. Parmi ces derniers, le Club Bâtiment a pour but de régrouper les entreprises italiennes du secteur de la construction et de l’aménagement d’intérieur qui veulent se développer en France, ou qui y sont déjà installées. Il est vrai que le marché de la construction a enregistré une baisse significative au premier semestre 2009, par rapport à la même période l’année précédente, mais nous ne pouvons pas parler de crise. Il s’agit d’une période d’attente puisque les chantiers n’ont été que suspendus ou reportés, mais pas annulés. De plus le gouvernement a débloqué des fonds anticrise en grande parti destinés à relancer ce secteur. Ce qui rend le marché français très attractif pour les entreprises italiennes. Cependant, la bureaucratie française représente encore un obstacle majeur, notamment pour les entreprises qui n’ont pas les compétences et les connaissances pour y faire face. Le Club Bâtiment a été crée pour informer et former les entreprises italiennes afin de les aider à mieux s’orienter dans le marché et la législation française. En particulier, le Club diffuse les informations sur les appels d’offre, facilite la participation aux foires et salons du secteur, et s’occupe de représenter et de défendre les intérêts de ces entreprises auprès des institutions françaises, rôle non moins négligeable! Le Club Bâtiment réunit des entreprises hautement qualifiées, devant montrer aux cousins français le “savoir-faire” italien dans le secteur de la construction. A ce propos, à l’occasion de BioGrasse, le salon de l’art de vivre et du développement durable, qui se déroule chaque année à Grasse, les entreprises du club ont uni leurs forces à celles de l’architecte français Jérôme Bernard pour penser et réaliser une “maison écologique” à bas impact environnemental.

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Costa Azzurra, regina del turismo di lusso

Nuove aperture francesi per Stefanel

Stefanel si rafforza Oltralpe. La società italiana attiva nel settore dell’abbigliamento ha infatti avviato in Francia lo sviluppo del canale distributivo grazie ad accordi in concessione con i department store di lusso Galeries Lafayette e Printemps. Stefanel affianca così ai 4 store monomarca situati a Parigi, Lorient, Annecy e Le Touquet, altri 11 corner in Lafayette e Printemps distribuiti nelle principali città, tra cui Parigi, Lione, Strasburgo e Marsiglia. Entro la fine del 2009 sono inoltre previste altre 10 aperture che porteranno a 25 i corner della società veneta di abbigliamento in terra francese.

NOUVELLES OUVERTURES EN FRANCE POUR STEFANEL Stefanel se renforce Outre-Alpes. La société italienne active dans le secteur de l’habillement a, en effet, démarré le développement en France du canal de distribution grâce à des accords en concession avec les secteurs du luxe des Galeries Lafayette et du Printemps. Stefanel ajoute

ainsi aux quatre magasins monomarque situés à Paris, Lorient et au Touquet, 11 points de vente supplémentaires aux Galeries Lafayette et au Printemps dans les principales villes de France, parmi lesquelles Paris, Lyon, Strasbourg et Marseille. Avant la fin de l’année 2009, 10 autres ouvertures sont prévues, ce qui portera donc à 25 les points de vente de la société vénitienne d’habillement, en France.

Nuovo ulteriore riconoscimento per le strutture alberghiere del dipartimento delle Alpi Marittime: quattro alberghi della Costa Azzurra hanno infatti esposto la loro quinta stella. In agosto il Segretario di Stato con delega al turismo, Hervé Novelli, ha visitato gli hotel per ufficializzare il riconoscimento, premiando quattro strutture di lusso: il Negresco di Nizza, il Carlton di Cannes, il Bastide Saint Antoine di Grasse e l’Imperial Garoupe di Cap-d’Antibes. Questi alberghi sono così entrati a far parte della lista dei 26 hotel cinque stelle di Francia. Con i 4 hotel che già avevano ottenuto la quinta stella, il totale per il dipartimento sale a 8, il che significa che un terzo degli alberghi di lusso francesi è concentrato in Costa Azzurra.

Tiziano, Tintoretto, Veronese… Rivalità a Venezia Il Museo del Louvre di Parigi ospita, dal 17 settembre 2009 al 4 gennaio 2010 la mostra “Tiziano, Tintoretto, Veronese... Rivalità a Venezia”. L’esposizione intende fare il punto sulla pittura veneziana nella seconda metà del XVI secolo, epoca in cui gli artisti della Laguna furono protagonisti di una sintesi unica, adattando il manierismo dell’Italia centrale alla loro visione naturalistica del mondo. Attraverso la scelta di temi comuni particolarmente cari ai Veneziani del “secolo d’oro”, sono confrontate le creazioni di Tiziano – genio inventivo, il cui stile in vecchiaia viene sconfitto da un rinnovamento costante – di Tintoretto – genio dinamico che maturò un’arte dall’energia sovrumana – e di Veronese – genio decorativo, la cui gamma e serenità apollinea hanno affascinato gli artisti del XX secolo.

TITIEN, TINTORET, VÉRONÈSE... RIVALITÉS À VENISE Le Musée du Louvre (Paris) accueille, à partir du 17 septembre 2009 et ce jusqu’au 4 janvier 2010 l’exposition “Titien, Tintoret, Véronèse... Rivalités à Venise”. Cette-dernière entend faire le point sur la peinture vénitienne dans la seconde moitié du XVIe siècle, époque au cours de laquelle les artistes de la lagune opèrent une synthèse unique adaptant le maniérisme de l’Italie centrale à leur vision naturaliste du monde. A travers un choix de thèmes communs particulièrement chers aux Vénitiens du “siècle d’or”, les créations de Titien, génie inventif, dont le style de vieillesse déroute par son renouvellement constant, Tintoret, génie dynamique, qui mûrit un art d’une énergie surhumaine et Véronèse, génie décoratif, dont la palette et la sérénité apolliniennes ont fasciné tous les artistes jusqu’au XXe siècle, sont comparées.

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CÔTE D’AZUR: REINE DE L’HÔTELLERIE HAUT DE GAMME Une nouvelle reconnaissance pour les structures touristiques des Alpes Maritimes: quatre hôtels azuréens ont obtenu leur cinquième étoile. Le secrétaire d’État au tourisme, Hervé Novelli, est venu en août afin d’officialiser la distinction, honorant les quatre établissements de luxe: le Négresco de Nice, le Carlton de Cannes, la Bastide Saint-Antoine de Grasse et l’Imperial Garoupe du Cap d’Antibes. Ces quatre hôtels font désormais partie de la liste des vingt-six cinq-étoiles en France. Avec les quatre hôtels qui avaient déjà obtenu la cinquième étoile, le total monte à huit dans le département, représentant un tiers des hôtels haut de gamme de France.


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Ad Avignone per “Tech Fruits and Légumes” Si terrà, ad Avignone, il 7 e l’8 dicembre, l’evento “Tech Fruits et légumes – Prima Edizione degli Incontri d’Affari Euro-Mediterranei, Tecnologie e Innovazione”. L’iniziativa – cofinanziata dal Programma europeo “Invest in Med” – intende promuovere il settore agro-industriale della filiera frutta e verdura, con un accento sulla sicurezza e sulla qualità alimentare, sull’ambiente e sui progetti innovativi che interessino il packaging e la logistica. Nel team di lavoro internazionale, forte è la presenza italiana: oltre alla Camera di Commercio Italiana di Marsiglia, promotrice del progetto, e alla partnership della Camera di Commercio Italiana di Casablanca in Marocco, importante è il contributo organizzativo della Camera di Commercio di Parma, tra l’altro sede permanente dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.

A AVIGNON POUR “TECH FRUITS AND LÉGUMES” Les 7 et 8 décembre prochains, se tiendra “Tech Fruits et légumes – Première édition des Rencontres d’Affaires Euro-Méditerranéennes, Tecnologies et Innovation”. L’initiative – cofinancée par le programme européen “Invest in Med” – entend promouvoir le secteur agro-industriel de la filière fruits et légumes, avec un accent porté sur la sécurité et la qualité alimentaire, sur l’environnement et les projets innovants qui s’intéressent au packaging et à la logistique. Dans de travail international, la présence italienne est forte: en plus de la Chambre de Commerce Italienne de Marseille, promotrice du projet et du partenariat de la Chambre de Commerce Italienne de Casablanca, au Maroc, la contribution à l’organisation de la Chambre de Commerce de Parme, entre autre siège permanant de l’Agence Européenne pour la Sécurité Alimentaire, est, elle aussi, à souligner.

In autunno, da Bergamo si vola a Lione Blue Air, compagnia aerea che da cinque anni opera in Italia nei principali aeroporti, ha inaugurato a settembre la nuova rotta Bergamo-Lione, che testimonia la volontà della compagnia di orientarsi verso il traffico business e posizionarsi tra i primi vettori low cost presenti sullo scenario europeo. “Bergamo-Lione – commentano dalla società – è una rotta desiderata da molti e da molto tempo, e che non è mai stata servita da nessun operatore. Trattandosi di una rotta con una componente importante di traffico business, Blue Air comincia ad operarla con due frequenze settimanali, il lunedì e il mercoledì, con la disponibilità di aumentare il numero di frequenze in qualsiasi momento per soddisfare le esigenze dei passeggeri”.

CET AUTOMNE, VOL POUR LYON DEPUIS BERGAME Blue Air, compagnie aérienne qui, depuis 5 ans opère en Italie dans les principaux aéroports, a inauguré en septembre la nouvelle ligne Bergame-Lyon qui témoigne de la volonté de la compagnie de s’orienter vers l’aviation d’affaires et de se positionner parmi les premiers vecteurs low cost présents sur la scène européenne. “Bergame-Lyon – commente la société – est une ligne désirée depuis longtemps par de nombreuses personnes mais qui n’a jamais été desservie par aucun opérateur. Blue Air lance donc un tel vol étant donné qu’il s’agit d’une ligne importante d’aviation d’affaires, avec une fréquence de deux fois par semaine, les lundi et mercredi, avec la disponibilité de l’augmenter à n’importe quel moment pour satisfaire les exigences des passagers”.

Italia e Francia: si rafforza la collaborazione Il 9 luglio, a Nizza, su iniziativa del Console Generale d’Italia, Agostino Chiesa, e della Camera di Commercio, ha avuto luogo il primo incontro tra il Ministro Claudio Scajola e il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, nominato Ministro dell’Industria dal Presidente Sarkozy nel giugno scorso. Erano presenti anche il Vice Presidente del Parlamento francese, Rudy Salles, e il Presidente della Camera di Commercio Italiana di Nizza, Daniele Vaccarino, accompagnato dal suo Direttore Generale Agostino Pesce. I due ministri hanno discusso

a lungo dei fruttuosi rapporti sociali, economici e culturali tra i due Paesi, esprimendo apprezzamento per l’attività svolta dalla CCIE di Nizza e riconoscendone la dinamicità e l’efficacia all’interno degli scambi transfrontalieri. Il Ministro Scajola ha inoltre invitato il collega francese a ricambiare la visita, proponendo la creazione di una tavola rotonda tra istituzioni e imprese delle regioni transfrontaliere, per discutere delle future possibilità di collaborazione, in particolare sul tema delle infrastrutture.

ITALIE ET FRANCE: RENFORCEMENT DE LA COLLABORATION

Le 9 juillet dernier, à Nice, à l’initiative du Consul Général d’Italie, Agostino Chiesa, et de la Chambre de Commerce, la première rencontre entre le Ministre Claudio Scajola et le Député-Maire de Nice, Christian Estrosi, nommé Ministre de l’Industrie par le Président Sarkozy en juin dernier. A cette rencontre, ont également assisté le Vice-Président du Parlement français, Rudy Salles et le Président de la Chambre de Commerce Italienne de Nice, Daniele Vaccarino, accompagné par son directeur, Agostino Pesce. Les deux ministres ont discuté longuement des rapports sociaux, économiques et culturels très fructueux entre les deux pays. Tous deux ont exprimé leur satisfaction quant aux activités de la Chambre Italienne de Nice, soulignant son dynamisme et son efficacité dans le cadre des échanges transfrontaliers. Le Ministre Scajola a, de plus, invité le collègue français à le retrouver en Italie, proposant la création d’une table ronde entre institutions et entreprises de la région transfrontalière afin de discuter des possibilités de collaboration futures et des infrastructures.

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I settori immuni alla crisi A dispetto della recessione globale, importanti comparti dell’economia italiana e tedesca registrano crescite esplosive: in Germania sono l’industria ottica, farmaceutica e meccanica; in Italia, la flotta mercantile e il settore crocieristico

Editoriale di Annamaria Andretta Presidente della Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera

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ai bilanci di fine estate della Banca Centrale Europea, sono al momento due le nazioni ad uscirne con i migliori voti in pagella: la Germania e la Francia. In entrambi i Paesi il Pil è cresciuto dello 0,3% durante il secondo trimestre del 2009, nonostante il bilancio globale rimanga negativo per tutti (il Fondo Monetario Internazionale prevede una severa recessione a livello mondiale nel 2009 e una graduale ripresa nel 2010). In Italia il Pil è sceso dello 0,5% rispetto al trimestre invernale, e del 6% rispetto allo scorso anno. Sebbene la caduta in basso sia rallentata rispetto alle prognosi, si preannuncia un autunno “molto doloroso”, così lo ha definito la Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. Ma non tutti i settori economici soccombono alla recessione. Sia in Italia che in Germania emergono bilanci e prognosi in positivo in merito ad importanti comparti dell’economia. In Germania, l’Istituto d’Economia Tedesco (IW) ha pubblicato un ranking dei 35 settori vincenti a dispetto della crisi, ponendo al primo posto l’industria medico-ospedaliera e ottica, al secondo quella farmaceutica e al terzo le costruzioni di macchinari. Si tratta di settori con un elevatissimo margine di investimento e innovazione, che permette loro di rimanere competitivi a livello mondiale. Basti pensare che l’industria farmaceutica tedesca investe giornalmente in ricerca e innovazione oltre 13 milioni di Euro. Nel 2008 sono stati spesi, complessivamente, oltre 4 miliardi di Euro, pari al 13,2% del fatturato complessivo. In Italia sono la flotta mercantile e il settore crocieristico a viaggiare a gonfie vele. Il bacino del Mediterraneo è per entrambi la chiave del successo: a 4.000 miliardi di Euro ammonta il Pil del commercio in questa area nella quale sono presenti oltre 1000 aziende italiane, con un fatturato annuo di 10 miliardi di Euro. In 10 anni il tonnellaggio della flotta mercantile italiana è cresciuto del 62,5%, il fatturato del 61,2% e i dipendenti diretti del 72%. Per il 2010 è previsto un incremento del 69% della movimentazione di container. Di pari passo cresce anche il settore crocieristico in Europa. Anche qui è l’Italia a farla da padrona. Dei 14,2 miliardi di Euro fatturato complessivo registrato nel 2008 (un cifra record!), ben 4,3 miliardi sono attestabili al Bel Paese. I porti italiani, primo fra tutti quello di Civitavecchia, sono i più trafficati del Mediterraneo. EDITORIAL

Gewinnstreben trotz Finanzkrise aut den spätsommerlichen Bilanzen der Europäischen Zentralbank gibt es derzeit nur zwei Nationen, die zufriedenstellende Noten in ihren Wirtschaftszeugnissen vorweisen können: Deutschland und Frankreich. In beiden Ländern in das Bruttoinlandsprodukt während der letzten drei Monate des Jahres 2009 um 0,3% gestiegen. Dennoch bleibt die globale Bilanz negativ. (Der Internationale Währungsfonds sagt eine gravierende Weltrezession während des ganzen Jahres 2009 vor. Eine langsame Verbesserung sei erst für 2010 zu erwarten). In Italien ist das Bruttoinlandsprodukt um 0,5% im Vergleich zum Winterquartal und um 6% im Vergleich zum Vorjahr gesunken. Obwohl sich der Sturz nach unten langsamer gestaltet als noch vorher vermutet, erwartet Italien “ein schmervoller Herbst”, so die Worte der Präsidentin des Industrieverbandes, Emma Marcegaglia. Aber nicht alle Wirtschaftsbereiche sind von der Finanzkrise betroffen. Sowohl in Italien wie auch in Deutschland legen einige wichtige Wirtschaftssparten positive Bilanzen und Prognosen vor. In Deutschland hat das Deutsche Wirtschaftsinstitut (IW) eine Rankingliste von 35 Sektoren veröffentlicht, die trotz Finanzkrise Gewinne machen. An erster Stelle befinden sich die Medizin – und Optikindustrie, an zweiter die Pharmaindustrie und an dritter Stelle der Maschinenbau. Es handelt sich dabei um drei Wirtschaftssegmente, die ein hohes Maß an Investitions- und Forschungsmaßnahmen charakterisiert. Das ermöglicht den Firmen, in der Weltwirtschaft konkurrenzfähig zu bleiben. Für Forschung und Innovation geben die deutschen Pharmaunternehmen täglich über 13 Millionen Euro aus. Im Jahr 2008 hat die gesamte Branche über 4 Milliarden Euro investiert. Das entspricht etwa 13,2% des Gesamtumsatzes. In Italien machen die Handelsflotte und die Schifffahrtsindustrie enorme Gewinne. Der Schlüssel zum Erfolg ist in beiden Fällen das Mittelmeerbecken. Das Bruttoinlandsprodukt dieser Gegend beträgt jährlich 4.000 Milliarden Euro. Über 1.000 italienische Unternehmen sind hier tätig, welche einen Jahresumsatz von insgesamt 10 Milliarden Euro generieren. Während der letzten zehn Jahre ist der Tonnengehalt der italienischen Handelsflotte um 62,5% gewachsen, der Umsatz um 61,2% und die Festanstellungen um 72% gestiegen. Für das Jahr 2010 wird im Bereich der Containerbewegung ein Wachstum von 69% erwartet. Parallel dazu entwickelt sich in Europa die Schifffahrtsindustrie in rasanter Weise. Auch in diesem Fall spielt Italien die Hauptrolle. Von 14,2 Milliarden Euro europäischen Gesamtumsatzes im Jahr 2008 (eine Rekordzahl!), sind allein Italien 4,3 Milliarden Euro zuzuschreiben. Die italienischen Häfen sind die meistverkehrten des Mittelmeers. Civitavecchia kommt dabei an erster Stelle.

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DAL 24 AL 27 SETTEMBRE SI SONO CELEBRATE LE SPECIALITÀ BAVARESI, PRIME FRA TUTTE LA BIRRA

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l sodalizio economico italo-bavarese apre le strade a nuove sinergie culinarie passando sí per i piaceri della tavola, ma invertendo questa volta la rotta dei sapori. Sono state infatti le eccellenze gastronomiche bavaresi a deliziare in terra italica – e non teutonica – i palati dei buongustai italiani, e ciò attraverso un evento promozionale unico nel suo genere: la “Festa Bavarese”, un vero e proprio festival dedicato alla birra e alle specialità bavaresi, concepito dalla Ascom Confcommercio Genova, associazione sindacale da sempre attiva nell’organizzazione di eventi di animazione urbana volti alla promozione e alla valorizzazione del capoluogo ligure. FESTA BAVARESE: LA CCIE DI MONACO TRA GLI ORGANIZZATORI. Pertanto, dal 24 al 27 settembre, nel pieno centro storico del

capoluogo ligure, si respirava aria bavarese. I visitatori hanno potuto degustare le tradizionali salsicce bianche di Monaco, lo stinco di maiale grigliato, i formaggi tipici nonché il famosissimo Bretzel, il biscotto di pane salato simbolo della Baviera e dell’Oktober Fest. La Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera è stata ben lieta di fungere da braccio operativo del Ministero delle Politiche Agricole Bavaresi nel supportare le aziende del settore agroalimentare interessate a far conoscere i propri prodotti agli estimatori italiani. La Festa Bavarese ha infatti rappresentato un ottimo trampolino di lancio promozionale sia per i produttori del settore che per i consorzi turistici bavaresi, potendo entrambi, grazie all’evento, sondare l’interesse di turisti e consumatori italiani nei confronti dell’enogastronomia e delle mete turistiche bavaresi. Per facilitare la nascita di sinergie commerciali, la Ascom e la CCIAA di Genova hanno organizzato, lo scorso 23 settembre, un momento d’incontro tra gli espositori bavaresi e gli operatori del settore italiani (importatori, grossisti, ristoratori).

A Genova si degusta bavarese

CON HB, LA QUALITÀ È GARANTITA. Il prodotto trainante del

festival è stata senza dubbio la birra bavarese, sempre più apprezzata dai consumatori italiani. L’Italia, lo ricordiamo, è il mercato d’esportazione più importante per la birra tedesca in generale. Negli ultimi anni, in particolare, si è assistito ad un notevole aumento delle quote di esportazione verso l’Italia. Tra il 2002 e il 2008 si è registrato un incremento del 45,94%, passando da 164 milioni e 848 mila Euro di valore importato a 240 milioni e 582 mila Euro, di cui quasi la metà (110 milioni e 732 mila Euro) per l’acquisto di birra bavarese. In questo senso, sia Genova che Monaco di Baviera colgono in pieno le potenzialità del mercato, e lo fanno in nome di una partnership ancor prima culturale che economica. È infatti a Genova che nasce nel 2005 la PROSIT srl, la prima e ad oggi unica birreria in Italia, nonchè la prima in tutta Europa, a potersi fregiare del tradizionale marchio bavarese HB, ossia Hofbräuhaus. La Hofbräuhaus, nata nel 1589 per volontà di Guglielmo V, Duca di Baviera, è divenuta nei secoli l’unica “Birreria Statale della Baviera”. La sua produzione viene infatti controllata dallo Stato Bavarese tramite il Ministero delle Finanze bavarese. L’apertura della birreria genovese HB è stata permessa solo a seguito del sopralluogo di Karl Heinz Zenger, Direttore Generale in persona dell’HB München, che ha individuato nei titolari genovesi quelle motivazioni e quell’intesa culturale non riscontrate altrove. La Hofbräuhaus ha supportato la Festa Bavarese in qualità di sponsor privato. LA BIRRA BAVARESE CONQUISTA GENOVA – E L’ITALIA. Nel

concepire l’evento, Genova ha dimostrato di essere al passo con i tempi, individuando nel crescente apprezzamento della birra in generale, e di quella tedesco-bavarese in particolare, la nascita di un nuovo approccio al consumo di questa bevanda da parte del cittadino italiano. Sta nascendo in Italia la cultura della birra, vista non più come una semplice bibita per dissetarsi, ma come bevanda ideale di un pasto da consumare sia in casa che fuori. Da una recente indagine dell’Istituto di Ricerca Makno & Consulting, commissionata dalla rivista Birra Info, si evince che 3 italiani su 4 organizzano cene da buongustai a casa. Oltre il 60% di questi gourmet domestici propone birra ai propri invitati. Il consumo della birra si sta inoltre destagionalizzando. Nel quadrimestre maggio-agosto 2008, si è bevuto meno del 46% del totale annuo di birra, contro l’oltre 49% del 2006, mentre i consumi del primo bimestre sono saliti, nello stesso triennio, dal 9,4% all’11,6%. Un approccio che influenza positivamente l’importazione verso l’Italia della buona birra bavarese, un prodotto di qualità e ricco di diverse tipologie di sapori. Un successo commerciale che auguriamo anche al resto dell’enogastronomia bavarese.

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CON LA “FESTA BAVARESE”, GENOVA E MONACO DI BAVIERA COLGONO IN PIENO IL NUOVO TREND DEL MERCATO BIRRARIO ITALIANO di Alessandro Marino, Segretario Generale della CCIE di Monaco di Baviera

ZWISCHEN DEM 24. UND 27. SEPTEMBER FEIERTE DIE LIGURISCHE

Mit dem „Bayerischen Fest” trafen Genua und München den neuen Trend des italienischen Biermarktes

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er italienisch-bayerische Wirtschaftsbund öffnet den Weg zu neuen kulinarischen Verbindungen. Zwar steht der gastronomische Genuss im Zentrum der neuen Synergien, doch diesmal gingen die Geschmäcker in die entgegengesetzte Richtung: nicht italienische, sondern bayerische Köstlichkeiten wurden auf italienischem Boden den Gaumen des italienischen Publikums beglücken. Es geschah im Rahmen eines einzigartigen Promotionevents: die „Festa Baverese” (Bayerisches Fest), ein Festival, das ganz und gar dem bayerischen Bier und den bayerischen Spezialitäten gewidmet war. Konzipiert wurde die Veranstaltung vom Einzelhandelsverband Ascom Confcommercio Genova, der sich seit jeher um Veranstaltungen zur Promotion der ligurischen Hauptstadt kümmert. DAS BAYERISCHE FEST: DIE ITALIENISCHE HANDELSKAMMER MÜNCHEN UNTER DEN

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HAUPTSTADT DIE BAYERISCHEN SPEZIALITÄTEN, INSBESONDERE DAS BIER!

In Genua genießt man Bayerisch VERANSTALTERN. So wehte zwischen dem 24. und 27. September, mitten im historischen Zentrum Genuas, bayerischer Wind. Die Besucher des bayerischen Festes konnten die traditionelle Münchner Weißwurst, die gegrillte Schweinshaxe, die typisch bayerischen Käsesorten und nicht zuletzt die berühmte Brezel probieren - die gewundene Laugenbrotspezialität, die zum Symbol Bayerns und des bayerischen Oktoberfestes geworden ist. Gerne unterstützte die Italienische Handelskammer München im Auftrag des Bayerischen Landwirtschaftsministeriums die bayerischen Firmen aus dem Lebensmittel- und Tourismusbereich, die ihre Angebote dem italienischen Publikum präsentierten.

Das Bierfest diente nämlich als hervorragende Plattform für die bayerischen Herstellerbetriebe und Tourismusverbände, um ihre Marktchancen beim italienischen Publikum zu testen. Die Veranstaltung am Vortag des Bierfestes mit dem Einzelhandelsverband Genova (ASCOM) und der CCIAA Genova bereicherte die Initiative und gab den Ausstellern die Möglichkeit, sich mit ihrem Angebot den italienischen Händlern und Gastronomen zu präsentieren und wichtige Geschäftskontakte zu knüpfen. DAS HB ALS QUALITÄTSGARANT. Zentrales Produkt der viertätigen Veranstaltung war zweifelsohne das bayerische Bier, welches bei den italienischen Konsu-

menten einen immer größeren Stellenwert erntet. Italien ist, nicht zu vergessen, für das deutsche Bier der wichtigste Exportmarkt. Insbesondere in den letzten Jahren hat der Exportsatz vom deutschen Bier nach Italien erheblich zugenommen. Zwischen 2002 und 2008 sind die Exportzahlen um 45,94% gestiegen. 2002 hat Deutschland Bier in Höhe von 164.848.000 Euro nach Italien exportiert. 2008 betrug der Exportsatz 240.582.000 Euro – allein 110.732.000 Euro davon hat Italien für den Import vom bayerischen Bier ausgegeben. Das Bierfest unterstrich diese positive Marktentwicklung und zeigte wie Genua und München diese für sich nutzen wollen. Und das taten sie in erster Linie im Namen einer kulturellen Partnerschaft. Genua ist nämlich die Stadt, in der 2005 PROSIT srl gegründet wurde. PROSIT ist das erste und derzeit einzige Bierlokal in Europa außerhalb deutscher Grenzen, das den traditionellen bayerischen Brand HB (Hofbräuhaus) tragen darf. Das Hofbräuhaus wurde 1589 vom bayerischen Herzog Wilhelm V. ins Leben gerufen und ist durch die Jahrhunderte hinweg die einzige „staatliche Brauerei Bayerns” geworden. Ihre Bierproduktion wird in der Tat vom bayerischen Finanzministerium kontrolliert. Die Eröffnung eines italienischen Hofbräuhauses in Genua ist ausschließlich dank der Genehmigung von Karl Heinz Zenger, dem Generaldirektor vom HB München, möglich gewesen. Er hat in den ligurischen Geschäftspartnern die richtigen Beweggründe und die kulturelle Affinität gefunden, die anderswo gefehlt hatten. Das Hofbräuhaus unterstützte das bayerische Bierfest als Privatsponsor. DAS BAYERISCHE BIER EROBERT GENUA – UND GANZ ITALIEN. Durch diesen Event zeigte sich Genua als Stadt, die voll und ganz mit dem Zeitgeist geht. Die Veranstalter haben erkannt, dass der zunehmende Erfolg des deutschen Biers in Italien, und insbesondere des bayerischen Biers, dafür spricht, dass der italienische Konsument heute ganz anders mit diesem Getränk umgeht. In Italien entsteht derzeit eine neue Bierkultur: Bier gilt somit nicht mehr als bloßer Durststiller, sondern als Begleitgetränk für Hauptmahlzeiten, zu Hause wie im Restaurant. Laut der Umfrage des italienischen Trendforschungsinstituts Makno & Consulting behaupten drei von vier Italienern, Gourmet-Abende bei sich zu Hause zu veranstalten. Über 60% dieser privaten Spitzenköche bieten ihren Gästen Bier an. Außerdem erstreckt sich der Bierkonsum in Italien außerhalb der heißen Monate. Zwischen Mai und August 2008 haben die Italiener weniger als 46% des jährlichen Bierkonsums getrunken. 2006 waren es noch 49%. Dagegen ist der Bierverbrauch in den Monaten Januar und Februar der letzen drei Jahre von 9,4% auf 11,6% gestiegen. Auch dies ist ein Zeichen dafür, daß die Italiener das gastronomische Potential des Biers erkannt haben. Dies führt zu einem bewußteren und differenzierten Bierverbrauch. Der neue Trend überträgt sich positiv auf den deutschen und insbesondere auf den bayerischen Bierexport nach Italien. Denn das bayerische Bier ist ein Qualitätsprodukt, voll von unterschiedlichsten Geschmackstypologien. Wir wünschen dem Rest der bayerischen Gastronomie einen ebenso tollen Verkaufserfolg.

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MONACO DI BAVIERA Monaco di Baviera - Sede Centrale Sede Centrale - Ottostrasse 1 - 80333 München Tel.: +49 89 96166170 - Fax: +49 89 2904894 info@italcam.de Stoccarda - Ufficio Regionale per il Baden Württemberg Lenzhalde 69 - 70192 Stuttgart Tel.:+49 711 2268042 - Fax:+49 711 2268079 stuttgart@italcam.de

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Michele Valensise nuovo Ambasciatore d’Italia in Germania Michele Valensise è il nuovo Ambasciatore d’Italia a Berlino. La nomina è stata ufficializzata nello scorso mese di luglio. Calabrese di Polistena (Reggio Calabria), Michele Valensise, 57 anni, inizia la carriera diplomatica nel 1975. Nel 1978 è in Brasile, dove fa esperienza nel settore della comunicazione e in quello economico, e tre anni dopo viene trasferito a Bonn, presso la cancelleria politica. A Roma, dal 1987 al 1991, è capo della Segreteria del Sottosegretario di Stato agli Esteri e poi, fino al 1997, è a Bruxelles come Primo Consigliere alla Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’UE. Nel suo percorso professionale spiccano due delicati incarichi: quello di consigliere all’Ambasciata di Beirut, alla metà degli anni Ottanta; e quello di Ambasciatore in Bosnia-Erzegovina nel 1997, subito dopo la cessazione delle ostilità. Di nuovo a Roma nel 1999, Valensise ha ricoperto l’incarico di capo del Servizio stampa e informazione del Ministero, e di portavoce del ministro degli Esteri. Prima di giungere a Berlino, ha ricoperto per 5 anni l’incarico di Ambasciatore d’Italia in Brasile.

MICHELE VALENSISE NEUER BOTSCHAFTER ITALIENS IN DEUTSCHLAND Michele Valensise ist neuer Botschafter Italiens in Berlin. Dies wurde im Juli offiziell bekannt gegeben. Der 57-Jährige Valensise stammt aus dem kalabresischen Polistena. Seine diplomatische Karriere begann 1975. Drei Jahre später wurde Valensise erstmals nach Brasilien versetzt, wo er in den Bereichen Kommunikation und Wirtschaft beschäftigt war. Wiederum drei Jahre später zog es Valensise in die damalige deutsche Bundeshauptstadt Bonn. Daraufhin war er für einige Jahre in Rom als leitender Beamter des Außenministeriums tätig. 1997 schließlich arbeitete er in Brüssel als leitender Berater der ständigen Vertretung Italiens bei der EU. Zwei große Herausforderungen charakterisieren Valensises politische Karriere: Zum einen sein Posten als Botschaftsrat Mitte der 80er Jahre in Beirut, zum anderen seine Funktion als Botschafter in Bosnien-Herzegowina im Jahr 1997, direkt nach Beendigung der kriegerischen Auseinandersetzungen auf dem Balkan. Zurück in Rom, leitete Valensise ab 1999 das Pressebüro des Außenministeriums und wirkte als dessen Pressesprecher. Bevor er nun als neuer Botschafter nach Berlin versetzt wird, war Valensise fünf Jahre lang italienischer Botschafter in Brasilien.

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Sambonet salva Rosenthal L’azienda Rosenthal – produttore tedesco di porcellane e insolvente da gennaio di quest’anno – è salva. Dopo che Rosenthal ha dovuto ridurre 300 posti di lavoro e il 20% della gamma di prodotti aziendali, sembra ora sicuro un nuovo inizio per l’azienda. Con 50 milioni di euro, il produttore di pentolame professionale e posate Sambonet Paderno Industria S.p.A. di Orfengo (NO), sotto la direzione dei fratelli Coppo, ha rilevato l’azienda tedesca con 1200 dipendenti, come tutti i diritti di marchio e brevetti. “La produzione rimarrà in Germania – la direzione invece in Italia”, ha dichiarato Franco Coppo. La gamma dei prodotti della Sambonet Paderno sarà così arricchita dai prodotti di porcellane eleganti, bicchieri e accessori per la tavola della marca Rosenthal.

SAMBONET RETTET ROSENTHAL Der im Januar insolvent gewordene Porzellanhersteller Rosenthal AG ist gerettet. Nachdem im letzten halben Jahr noch 300 Arbeitsplätze abgebaut und die Produktpalette des Unternehmens um 20 % reduziert werden mußten, scheint nun ein Neuanfang für Rosenthal sicher. Mit rund 50 Millionen Euro übernahm der italienische Kochtopf- und Besteckhersteller Sambonet Paderno Industrie S.p.A. aus Orfengo (Novara), unter der Leitung Franco und Pierluigi

Coppo, den deutschen Porzellan-Produzenten mit seinen 1200 Angestellten, allen Markenrechten und Patenten. „Die Produktion soll in Deutschland bleiben – die Richtung aber von Italien vorgegeben werden”, so Franco Coppo. Das Angebotsspektrum des internationalen Marktführers Sambonet Paderno im Bereich von innovativen Design-Artikeln für Tisch und Küche wird sich durch die Produktpalette von elegantem Porzellan, Gläsern und Tischaccessoires der Marke Rosenthal in Zukunft bestens ergänzen.

Energia solare dall’Africa Lo scorso 13 luglio si è tenuto a Monaco di Baviera un incontro tra 12 società industriali, banche e assicurazioni, in occasione del quale è stato firmato un protocollo d’intesa per lo sviluppo dell’iniziativa Desertec. Siemens, Deutsche Bank, Münchner Rück, E.on e RWE tra i fondatori del consorzio e protagonisti dell’incontro. L’ambizioso progetto ha l’obiettivo di coprire entro il 2050 il 15% del fabbisogno energetico europeo tramite la realizzazione di impianti ad energia solare nel sud del Mediterraneo (Africa e Medio Oriente) con investimenti di circa 400 miliardi i euro. L’iniziativa prevede, entro la fine di ottobre, la costituzione di una società responsabile (Desertec Industrial Initiative – DII), che includa anche altre aziende e azionisti di diversa nazionalità.

SOLARENERGIE AUS AFRIKA Es ist eines der aufsehenerregendsten Vorhaben des

Energiesektors: In München wurde am 13. Juli das Solarprojekt “Desertec” ins Leben gerufen. Dieses sieht vor, künftig Strom aus


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STARTSCHUß IN FRANKFURT FÜR INCANTINA

InCantina parte da Francoforte Dal 24 settembre Francoforte ospita InCantina, l’innovativa location nel cuore della città che propone una combinazione tra wine bar e wine shop, unica nel suo genere. Il locale, situato presso lo Skyper Carré, offre al pubblico sia un punto di ristorazione e di vendita con vini e prodotti tipici dell’Emilia Romagna, sia un fitto calendario di degustazioni, eventi e serate a tema. InCantina è il marchio creato per un ambizioso progetto di internazionalizzazione avviato nell’ambito di una collaborazione tra imprenditori privati e l’Enoteca Regionale Emilia Romagna. La sede di Francoforte di InCantina rappresenta la prima tappa del progetto pilota, che si pone l’obiettivo di promuovere il prodotto enogastronomico dell’Emilia Romagna nei maggiori poli finanziari europei.

Am 24. September wurde in Frankfurts Innenstadt – beim Skyper Carré – InCantina eröffnet, eine einzigartige Kombination aus Wine-Bar und WineShop. InCantina bietet ihren Gästen Gastronomie und Verkauf von Weinen und Produkten der Emilia Romagna. Zugleich dient sie als Location für Verkostungen, Events und Themenabende. InCantina ist die Marke eines Internationalisierungsprojekt, das von privaten Investoren und der Enoteca Regionale Emilia Romagna getragen wird. Das Frankfurter Lokal ist der Startschuß eines Pilotprojekts zur Förderung der typischen Produkte der Emilia Romagna in den Finanzmetropolen Europas.

Botticelli protagonista d’eccezione a Francoforte Dal 13 novembre 2009 al 28 febbraio 2010 il Museo Städel di Francoforte ospiterà l’eccezionale mostra dedicata ad uno dei massimi esponenti del Rinascimento italiano: Sandro Botticelli. La mostra comprenderà ben 80 opere di Botticelli e dei suoi allievi o contemporanei, illustrando i generi, le tecniche e le sfide tecniche affrontate dal pittore. Tra i capolavori che sarà possibile ammirare, la “Minerva coi centauri” degli Uffizi, la “Madonna Guidi” del Louvre, il ritratto di Giuliano de’ Medici della National Gallery di Washington, e l’eccezionale “Maria con bambino” dalla National Gallery di Scozia. Per l’occasione, verranno inoltre ricomposte le quattro enormi tavole di Zenobio del Botticelli, provenienti rispettivamente dal Metropolitan Museum di New York, dalla National Gallery di Londra e dalla Pinacoteca di Dresda.

BOTTICELLI-AUSSTELLUNG IN FRANKFURT Vom 13. November bis 28. Februar 2010 zeigt das Städel Museum in Frankfurt eine außerordentliche Ausstellung, die einem der herausragenden Meister der italienischen Renaissance gewidmet ist: Sandro Botticelli. Die Sammlung umfaßt rund 80 Werke, die von Botticelli selbst stammen, aber auch von seinen Schülern und Zeitgenossen. Gezeigt werden verschiedene Maltechniken und technische Herausforderungen, denen sich der Künstler in einzelnen Werken stellte. An Meisterwerken können unter anderem „Minerva und der Kentaur” (Uffizien), „Madonna Guidi” (Louvre), das Porträt Giuliano de’ Medicis (National Gallery Washington) sowie „Maria mit Kind” (National Gallery of Scotland) bewundert werden. Für die Ausstellung werden zudem die vier großen „Zenobio”Bildtafeln zusammengefügt, die aus dem Metropolitan Museum (New York), der National Gallery (London) und der Gemäldegalerie Dresden angeliefert werden.

Cinema! Italia! – Tournée in Germania nordafrikanischen Sonnenkraftwerken nach Europa zu leiten. Zwölf Großkonzerne, unter anderem Siemens, Deutsche Bank, Münchner Rück, E.on und RWE, wollen gemeinsam Strom aus Solar- und Windenergie vor allem in den Wüsten Nordafrikas gewinnen und nach Europa liefern. Bis zum Jahr 2050 sollen dadurch 15% des europäischen Energiebedarfs gedeckt werden. Geplant ist, die Sonnenstromkraftwerke in elf Jahren ans Netz gehen zu lassen. Die Kosten dafür werden auf 400 Milliarden Euro geschätzt. Die Desertec Industrial Initiative soll bis Ende Oktober als eine GmbH entstehen. Nach der Gründung ist die Aufnahme weiterer internationaler Unternehmen geplant.

Sotto il patronato dell’Ambasciata italiana in Germania, si sta svolgendo il 12° film-festival Cinema! Italia!. In 27 città tedesche vengono presentati sei film in versione originale con sottotitoli in tedesco. Tra metà settembre e metà dicembre, saranno ospiti in Germania registi e produttori per presentare le loro opere. Tramite voto scritto degli spettatori verrà premiato il film che avrà riscosso maggior successo. Questo infine sarà distribuito nelle sale cinematografiche tedesche – come è stato l’anno scorso per il film “Il vento fa il suo giro”. La tournée è sostenuta dall’Ambasciata Italiana a Berlino, dagli Istituti Italiani di Cultura e dai Consolati Generali in Germania, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’Istituto per il Commercio Estero con il progetto Filmare a Berlino.

CINEMA! ITALIA! – TOURNEE IN DEUTSCHLAND Unter der Schirmherrschaft der Italienischen Botschaft in Berlin findet im Herbst zum zwölften Mal das Cinema! Italia!-Filmfestival statt. Auf der Tournee durch Deutschland, die Mitte September begonnen hat und bis Mitte Dezember dauert, werden in 27 Städten sechs aktuelle italienische Kinofilme in Originalfassung mit deutschem Untertitel vorgestellt. Während der Tournee stellen Regisseure und Filmschaffende ihre Filme

auch persönlich vor. Anhand eines Stimmzettels können die Besucher ihren Publikums-Lieblingsfilm wählen, der dann Einzug in den deutschen Kinoverleih nehmen wird – so wie es im letzten Jahr „Il vento fa il suo giro (Der Wind zieht seinen Weg)”. Unterstützt wird die Tournee durch die Italienische Botschaft in Berlin, die italienischen Kulturinstitute und Generalkonsulate in Deutschland, dem Ministerium für Kulturgüter und Kulturbetrieb in Rom und dem Italienischen Institut für Außenhandel mit dem Projekt Filmare in Berlin.

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FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FILATELIA ITALIA 2009.

Dal 21 ottobre a Roma, vieni a fare la storia del francobollo.

Palazzo dei Congressi 21-25 ottobre 2009

www.italia2009.it

L’attesa è terminata. Con Italia 2009, Roma diventa così la capitale mondiale del francobollo dove da appassionato filatelico o da semplice curioso scoprirai collezioni prestigiose da tutto il mondo. Inoltre, l’evento sarà arricchito da 5 giornate tematiche dedicate alla lingua italiana, allo sport, al collezionismo, alla musica, all’Europa con la presenza di ospiti speciali. Non perdere l’appuntamento con la grande filatelia.


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Borsa Italiana e LSE: un modello di partnership A due anni dalla fusione, vengono finalmente apprezzati i benefici di questa operazione, così come l’importante apporto fornito dall’Italia

I Editoriale di Leonardo Simonelli Santi Presidente della Camera di Commercio Italiana di Londra

ntegrazione e complementarietà tra sistemi e opportunità di sviluppo in specifici settori rappresentano gli elementi chiave della fusione tra Borsa Italiana e London Stock Exchange (LSE), un’operazione che può essere considerata un modello da seguire per realizzare appieno quella “partnership” tra Italia e Regno Unito da sempre auspicata. È anche un esempio dell’apporto che l’Italia può fornire nel campo dei servizi finanziari, che a volte, dispiace dirlo, non viene immediatamente apprezzato. Sebbene la fusione tra Borsa Italiana e LSE risalga a circa due anni fa, solo ora – anche per il cambio di CEO – sembrano essere riconosciuti anche dal gruppo incorporante (LSE) i benefici dell’integrazione, derivanti principalmente dalla complementarietà delle attività svolte prima della fusione dai due exchanges. L’integrazione delle competenze del LSE, caratterizzato tradizionalmente dal mercato cash equity, con quelle nel campo dei derivati, dei titoli di stato e nel post trading in cui Borsa Italiana ha notevole esperienza e forti vantaggi competitivi, rappresenta un primo punto di forza dell’operazione. Risultano inoltre importanti le opportunità di sviluppo di settori specifici in ciascuno dei due Paesi, attraverso l’estensione delle aree di competenza e specializzazione dei due mercati. Significativo risulta a tale proposito lo scarso sviluppo del segmento retail nei mercati organizzati del Regno Unito, che rappresenta quindi un’opportunità di espansione per il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT). L’esempio di Borsa Italiana mostra come l’individuazione, nel Regno Unito e in Italia, così come in altri Paesi, di aziende che offrano occasioni di complementarietà e la cui integrazione consenta di combinare skills e competenze diverse e di espandere la propria attività in settori e aree geografiche differenti, rappresenti un’opportunità per far crescere, qualitativamente oltre che quantitativamente, non solo il sistema produttivo italiano ma anche l’intero sistema Italia. EDITORIAL

Borsa Italiana and LSE: a partnership model Two years after the merger the benefits, as well as the important contribution made by Italy, can be appreciated ntegration and synergy between systems and development opportunities in specific sectors represent the key elements of the merger between Borsa Italiana and London Stock Exchange (LSE), a deal which can be considered a model in the achievement of the desired goal of a winning “partnership” between Italy and the United Kingdom. It is also an example of the contribution Italy can provide the Financial Services Industry which sometimes, it must unfortunately be said, is not always fully appreciated. Although the merger between Borsa Italiana and LSE took place two years ago, only now – also due to a change in CEO – does the buyer company (LSE) seem to understand all the benefits of integration which derived primarily from the complementary nature of the two organisations’ activities prior to their fusion. The merger of LSE’s activities, traditionally cash equity market focused, with those related to derivatives, treasury bills, and post-trading in which Borsa Italiana was particularly experienced and had a significant competitive advantage, represents an initial important point of strengthen of the transaction. Furthermore, the opportunities to develop specific sectors in both countries and increase the range of activities and specialisation available in both markets are very important. It is relevant, in this regard, that the retail market has always been underdeveloped in the UK, thus providing a great opportunity for the expansion of the Italian electronic market for bonds and treasury bills (MOT – Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato). The example provided by Borsa Italiana shows that in the UK and in Italy, as in other countries, the ability to identify companies which can offer opportunities for synergies and, through their integration, new skill combinations and diverse competencies, in order to expand their activities to different sectors and geographical areas, represents a great opportunity to develop not only Italian business capacity but also the overall Italian economy, both qualitatively as well as quantitatively.

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A LONDRA, 16 OTTOBRE 2009, LA CONFERENZA ANNUALE DELLA CCIE SUL TEMA “NEW APPROACH TO

La sede della London Stock Exchange.

Alleanza, parola d’ordine per una nuova crescita di Helen Girgenti, Segretario Generale della CCIE di Londra

LA CRISI ECONOMICA GLOBALE HA MESSO IN DISCUSSIONE IL VIGENTE SISTEMA ECONOMICO. DA QUI, L’ESIGENZA DI UN RINNOVAMENTO, CHE PASSA ATTRAVERSO LE INTESE STRATEGICHE E UNA FINANZA PIÙ ETICA

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a crisi finanziaria ha evidenziato come la globalizzazione sia una realtà: un evento iniziato in un Paese fa sentire i suoi effetti praticamente in tutto il globo, tramite reazioni a catena estremamente rapide. Non si tratta più solo di una globalizzazione finanziaria, con il denaro merce movibile per eccellenza, ma anche di carattere economico e sociale, con casi sempre più frequenti di spostamenti di opportunità, posti di lavoro, speranze, culture. La crisi sta pertanto producendo effetti macroeconomici e geopolitici di grande rilevanza, accelerando e/o invertendo tendenze già in atto da tempo.

L’IMPORTANZA DI ALLEANZE STRATEGICHE. La finanza è globale, l’economia è glo-

bale. Ecco allora che ci si potrebbe chiedere se è ancora attuale èItalia per noi che lavoriamo a Londra. Ebbene, ritengo che èItalia for Regno Unito sia importante per mantenere vivo il valore dei rapporti bilaterali. Alla Camera crediamo che, proprio perché il mercato è globale e la concorrenza e i problemi sono globali, per gli operatori nazionali sia importante ricercare alleanze strategiche. L’impressione che abbiamo è che la crisi abbia accentuato la possibilità di collaborazione tra operatori italiani e operatori inglesi. Da un lato, dopo un lungo periodo di de-industrializzazione, l’Inghilterra sta ora lavorando alla produzione di beni con la nascita di nuo-

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GLOBAL SOCIAL ECONOMIC GROWTH”

ve aziende, rimanendo un Paese che favorisce gli investimenti esteri e che vede gli investitori italiani sempre molto interessati. Il deprezzamento della sterlina ha poi reso gli investimenti più convenienti e la produzione più competitiva. ANCHE LA FINANZA CERCA LE INTESE.

Anche nel settore finanziario, la joint-venture nata tra la London Stock Exchange (LSE) e la Borsa di Milano sta mostrando come le esperienze italiane, soprattutto nell’intermediazione tra piccoli operatori, possano servire ad una crescita della Borsa Unificata che si giova del grande mercato della City. Ridivengono poi attuali anche i valori della finanza delle Banche del Monte e delle Casse di Risparmio di ispirazione sociale, così come affermato nell’enciclica del 6 luglio da Papa Benedetto XVI, che chiama gli uomini della finanza a riscoprire i fondamenti etici della loro attività. A Londra, inoltre, opera la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD), che quest’anno ha deciso di aumentare di altri 7 miliardi di dollari le proprie erogazioni a favore dei Paesi dell’Est Europa, proprio quelli dove naturalmente operano molte aziende italiane.

emeriti oratori, tra i quali il professor Robert Leonardi (London School of Economics and Political Science), Richard Stovin-Bradford (Lex Column, Financial Times), il Cardinale Giovanni Lajolo (Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato della Città del Vaticano), Massimo D’Aiuto (Amministratore delegato e CEO di SIMEST); Ornella Barra (CEO della Pharmaceutical Wholesale Division Alliance Boots), Shaukat Aziz (Primo Ministro del Pakistan), Ignazio Visco (Vice Direttore Generale della Banca d’Italia), Sir Win Bischoff (Presidente del Lloyds Banking Group); Sen. Maurizio Sacconi (Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali). È chiaro che ci troviamo in un periodo difficile, con grosse preoccupazioni soprattutto per la perdita di posti di lavoro nel mondo occidentale. L’uscita dalla crisi sarà lenta e alcuni degli entusiasmi passati non torneranno perché illusori, ma la ripresa è legata soprattutto all’aumento della collaborazione internazionale.

ALLA RICERCA DI UN “NUOVO APPROCCIO”. Proprio per dibattere questi temi, la 31ª

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LONDRA

Conferenza Annuale della Camera di Commercio Italiana per la Gran Bretagna, che si terrà a Londra il 16 ottobre, avrà come titolo: “New approach to global social economic growth” e vedrà la partecipazione di

1 Princes Street - London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk - www.italchamind.org.uk

IN LONDON, OCTOBER 16, 2009, THE ANNUAL CONFERENCE OF THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY FOR THE UK ON “A NEW APPROACH TO GLOBAL SOCIAL ECONOMIC GROWTH”

Alliance, password for new growth

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he financial crisis highlighted how globalisation The global crisis has become a reality: an event started in one has challenged country rapidly affected all the economies around the world in a chain reaction. Nor is it just fi- the existing nancial globalisation, with currency as the most impor- economic tant trading tool, it is also a question of economic and system. Hence social globalisation, with more and more frequent movement in opportunities, jobs, hopes and cultures. the need for a This crisis is creating very significant effects on both renewal through macroeconomic and geopolitical levels, speeding up strategic and/or reversing trends already in progress for a long alliances and period of time. THE IMPORTANCE OF STRATEGIC ALLIANCES. more ethical Finance is global, the economy is global, that is why we finance wonder if èItalia is still functioning for those of us who are in London. èItalia for Regno Unito emphasises the importance of bilateral relationships. At the Chamber we believe that because the market is global and the competition and issues are global, it is important that players in different countries build strategic partnerships. We believe that the crisis highlighted opportunities for collaboration between Italian and British companies. On the one hand, after a long period characterised by de-industrialisation, Britain is now producing manufactured goods and companies are being set up, making it still an attractive country for foreign investments by Italian investors. Furthermore, sterling depreciation makes investments more attractive and manufacturing more competitive. ALSO LOOK FOR FINANCIAL AGREEMENTS. In the financial industry as well, the joint venture between the London Stock Exchange and Borsa Italiana demonstrates how the Italian experience, especially for small companies, can lead to the

growth of a single Stock Exchange and benefit from the great opportunities which the City of London offers. What is now becoming relevant again today are the traditional values evident in the lending practices of the Banche del Monte and Casse di Risparmio, led by social concerns, and which Pope Benedetto XVI highlighted in his Encyclical of 6th July 2009 in calling upon the financial community to return to ethical fundamentals in business activities. This year the European Bank for Reconstruction and Development (EBRD) – headquartered in London – increased its funding in favour of Eastern European countries, where many Italian companies are doing business, by an additional $7 billion. IN SEARCH FOR A “NEW APPROACH.” The 31st Annual Conference of the Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK, to be held in London on October 16, 2009, will discuss these issues. The title of the conference is: “A New Approach for Global Economic and Social Growth” and the following emeritus speakers will take part: Professor Robert Leonardi (London School of Economics and Political Science); Richard Stovin-Bradford (Lex Column, Financial Times); Cardinal Giovanni Lajolo (President of the Pontifical Commission for Vatican City State and President of the Governorate of Vatican City State); Massimo D’Aiuto (Managing Director and CEO of SIMEST SpA); Ornella Barra (CEO of the Pharmaceutical Wholesale Division, Alliance Boots); H E Shaukat Aziz (Former Prime Minister of Pakistan); Ignazio Visco (Deputy General Manager of Banca d’Italia); Sir Win Bischoff (Chairman of Lloyds Banking Group). The guest of honour at the lunch following the conference will be Sen. Maurizio Sacconi, Italian Minister for Labour, Health and Social Policies. It is clear that we are facing a difficult period with considerable concerns especially in relation to the dramatic increase in unemployment in Western economies; the way out of this crisis will be slow and some former enthusiasms will not return because of their illusionary nature. Recovery is above all directly linked to an increase in international collaboration.

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Fare affari a Glasgow

Il Piemonte a Biopartnering Europe Il Centro Estero per l’Internazionalizzazione Torino-Piemonte parteciperà a Londra, dall’11 al 13 ottobre prossimo, al Biopartnering Europe, uno dei più importanti eventi nel settore delle biotecnologie. L’Agenzia Piemonte, in qualità di Silver Sponsor del Biopartnering, sarà presente con uno spazio espositivo, ed illustrerà le conoscenze e la posizione d’avanguardia raggiunta dalla regione nella produzione e ricerca nel settore delle

biotecnologie. Inoltre, martedì 13 ottobre, delegati del Centro Estero terranno un workshop che illustrerà, tra le altre cose, l’innovativo strumento finanziario (Contratto di

Insediamento) che favorisce lo sviluppo degli investimenti, le sovvenzioni e gli incentivi dedicati alle aziende estere interessate ad investire in Piemonte o a costituirvi una società.

PIEMONTE AGENCY FOR INVESTMENT, EXPORT AND TOURISM AT BIOPARTNERING EUROPE

La Camera di Commercio Italiana ha aperto un nuovo ufficio nella costa occidentale della Scozia, precisamente a Glasgow, considerata la capitale commerciale della regione. Situato a circa 70 km. dalla principale filiale scozzese di Edimburgo, il nuovo ufficio, operativo dallo scorso luglio, intende offrire migliori servizi commerciali e di comunicazione nella zona, e seguire più da vicino la comunità italiana presente. Il nuovo ufficio è situato presso lo studio legale Franchi Law LLP, 24 St Enoch Square, Glasgow, G1 4DV. Per qualsiasi informazione, è possibile rivolgersi a Martina Missiato via e-mail (glasgow@italchamind.org.uk) o telefonando al numero +44 (0) 141.221.7296.

Invest in Torino Piemonte will participate at Biopartnering Europe, the leading event for the biotechnology industry, which will be held in London, QEII Conference Centre, on 11-13 October 2009. The Piemonte Agency, in the capacity of Silver Sponsor, will have an information desk in the exhibition area during a two-day span to showcase the Region in the north-west of Italy. Piemonte will illustrate its know-how and cutting edge position for production and research in biotechnology, as well as its innovative financial tool (Regional Investment Contract) to encourage the arrival and development of investments in the industry, incentives and grants and the help that they can provide in the setting up of a company in Italy. In addition to the exhibition space, delegates of Piemonte Agency will host a workshop at BioPartnering Europe, on the morning of Tuesday 13th October.

Alberto Sughi protagonista a Londra Fino al prossimo 11 ottobre, l’Istituto Italiano di Cultura di Londra ospita un’importante mostra dedicate ad Alberto Sughi, considerato uno degli assoluti protagonisti della storia dell’arte in Italia nell’ultimo mezzo secolo. In mostra, dipinti, tempere, disegni, realizzati a partire dalla fine degli anni Cinquanta, che illustrano la sua particolare ricerca stilistica nell’immediato dopoguerra. Pittore autodidatta, Sughi, nell’ambito del dibattito fra astratti e figurativi, scelse con decisione la strada del realismo. I suoi dipinti rifuggono tuttavia ogni tentazione sociale, mettendo piuttosto in scena momenti di vita quotidiana senza eroi, e puntando verso una riflessione sul tempo e sul senso della esistenza.

ALBERTO SUGHI PROTAGONIST IN LONDON The Italian Cultural Institute in London is hosting, until the 11th October, an important exhibition dedicated to Alberto Sughi considered one of the absolute protagonists of art history in Italy in the last half century. On view, oil and tempera paintings and drawings done after the

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post second world war period, which show his particular research of style. Sughi, a self-taught painter, in the dispute between abstract and figurative artists, firmly chose the movement of realism. However, his paintings shrink from any social temptation, putting on show moments of everyday life without heroes and moving towards a reflection on time and the meaning of life.

DOING BUSINESS IN GLASGOW The Italian Chamber of Commerce has now opened an office on the West coast of Scotland in what is known to be its commercial capital, Glasgow. Only 70 km away from the main Scottish Branch in Edinburgh, the new office opened last July with the aim to offer a wide range of services to the local businesses and large Italian community. The office is located within the legal firm Franchi Law LLP, 24 St Enoch Square, Glasgow, G1 4DV. For further information please contact Martina Missiato via email (glasgow@italchamind.org.uk) or telephone +44 (0)141 221 7296.


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Alla scoperta del Veneto, tra golf ed enogastronomia

DISCOVERING THE VENETO REGION: FROM GOLF TO GASTRONOMY During the month of July “The Veneto Fine Wine & Cuisine Golf Tour 2009” presented and promoted the region of Veneto in Scotland. The road show was held on several locations – Royal Aberdeen, Scotland (5 July), Royal Automobile Club, Epsom (11 July), Royal Dublin GC, Dublin (14 July) – with the aim to promote 40 golf clubs of the Veneto Region along with typical agri-food products. The road show attracted numerous golf lovers and people interested in the Region, offering them the opportunity to enter a competition to win places at the European Golf Road Show Final in Venice, 2-4 October 2009. The initiative has proved to be extremely successful for the promotion of the gold resorts and the traditional culture and cuisine as well as promoting the Veneto as a tourism destination.

Royal Aberdeen, Scotland (5 luglio); Royal Automobil Club, Epsom (11 luglio); Royal Dublin GC, Dublino (14 luglio): queste alcune delle tappe che hanno visto protagonista la carovana di “The Veneto fine Wine & Cuisine Golf Tour 2009” per promuovere l’immagine e l’offerta dei 40 golf club veneti e dei prodotti agroalimentari tipici della regione. La proposta sportiva, turistica ed enogastronomica veneta ha così raggiunto la nazione più golfista del mondo, per offrire agli appassionati l’opportunità di una sfida i cui vincitori avranno il diritto di partecipare, dal 2 al 4 ottobre, alla finale di Venezia del roadshow golfistico europeo voluto dalla Regione. Forte il successo dell’iniziativa: sono infatti stati in molti a richiedere informazioni sui pacchetti turistici appositamente studiati, tra arte, cultura, località termali, marine e montane.

A scuola guida tra le vie di Londra in Fiat 500 Damiani apre in Old Bond Street Damiani, marchio italiano noto a livello mondiale per i suoi gioielli di alta gamma, ha annunciato l’apertura di una nuova prestigiosa boutique monomarca nel cuore pulsante di Londra, in Old Bond Street 11. La boutique si sviluppa su due piani, ed è caratterizzata da un elegante rivestimento di velluto e da un soffitto realizzato in un particolare ottone bronzato. “Oggi Damiani è presente in tutto il mondo con oltre 50 negozi monomarca nelle più importanti città”, ha commentato Guido Damiani, Presidente e CEO del Gruppo. “Londra è una di quelle location dove non potevamo mancare, e la scelta di Old Bond Street risponde alla nostra volontà di presidiare le aree più ‘in’ per lo shopping”.

DAMIANI OPENS IN OLD BOND STREET Damiani, the Italian brand known worldwide for its high-end jewellery, has announced the opening of a prestigious new flagship boutique in the heart of London, 11 Old Bond Street. The shop is spread over two floors and is characterized by an elegant velvet covering and a ceiling made of a special bronze brass. “Today Damiani is present all over the world with over 50 flagship stores in major cities,” said Guido Damiani, President and CEO of the Group. “London is one of those locations where we could not miss, and the choice of Old Bond Street responds to our desire to be within the areas most ‘in’ for shopping.”

BSM e Fiat hanno dato il via ad una collaborazione che vedrà Fiat come nuovo fornitore della flotta per BSM (British School of Motoring), une delle più popolari scuole guida nel Regno Unito. Fiat fornirà 14.000 vetture a BSM nel corso dei prossimi quattro anni, la maggior parte delle quali saranno Fiat 500 . Inoltre, l’accordo comprende un’offerta speciale (uno sconto esclusivo di £ 500 su tutti i nuovi modelli) per i principianti automobilisti che desiderano acquistare una Fiat, rendendo così la serie ancora più accessibile ed economica. “Questo accordo – ha spiegato Andrew Humberstone, Amministratore Delegato di Fiat Group Automobiles UK – ci mette esattamente dove vogliamo essere – nelle strade delle città della Gran Bretagna, dimostrando ai nuovi automobilisti il piacere di guidare una nuova Fiat”.

DRIVING SCHOOL TAKES TO THE ROADS OF LONDON IN FIAT 500 BSM and Fiat have announced their partnership which will see Fiat as the new fleet provider for BSM (the British School of Motoring), the UK’s most popular driving school. Fiat will provide BSM with 14,000 cars over the next four years, most of them the award-winning Fiat 500. The new partnership will include a special offer for learner drivers wishing to purchase a Fiat once they have passed their test. The car manufacturer is offering an exclusive £500 discount on all new Fiat models to BSM learners, making the range even more accessible and economical for new drivers. “This new agreement – explained Andrew Humberstone, Managing Director, Fiat Group Automobiles UK – puts us right where we want to be – in the High Streets of Britain’s towns and cities, demonstrating to new motorists the delights of driving a new Fiat.”

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India, la nuova frontiera dell’export italiano

Editoriale di Narinder Nayar, Presidente della Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry

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ono felice di annunciare che, a partire da questo numero, la Camera di Commercio e Industria Indo-Italiana fornirà il proprio contributo con una sezione dedicata all’India. L’India è stata relativamente risparmiata dalla crisi finanziaria globale, dalla quale i Paesi sviluppati sembrano riprendersi soltanto ora. Ciò è stato possibile grazie al sistema bancario indiano, come quello italiano poco propenso al rischio, e alla presenza di un enorme mercato interno. Questo è decisamente il momento giusto per sottolineare il ruolo che l’India può avere nell’economia mondiale e per approfondire la conoscenza di un Paese complesso e per molti versi ancora misterioso. Con una popolazione che supera il miliardo e un tasso di crescita del PIL ancora florido pari al 6,5%, quella indiana sta dimostrando di essere una delle economie più dinamiche a livello globale, grazie anche alla sua classe media in crescita esponenziale e alle sempre maggiori aperture del Paese agli investimenti internazionali. In questo contesto, occorre considerare due fattori, che rappresentano le linee guida per calibrare la bilancia commerciale tra India e Italia, e pianificare le azioni da intraprendere in futuro al fine di rafforzare il commercio bilaterale. Nel 2008-09 si stima che le importazioni indiane dall’Italia abbiano superato per la prima volta le esportazioni verso l’Italia, registrando uno straordinario aumento del 15% rispetto all’anno precedente, nonostante la flessione finanI dati ci dimostrano che il ziaria globale. Tuttavia, le importazioni dall’Italia commercio bilaterale tra India e rappresentano uno scarso 1,8% delle importazioni totali verso l’India. Queste cifre dimoItalia è orientato nella giusta strano che il commercio bilaterale tra India e direzione, ma la strada da Italia è orientato nella giusta direzione, ma la percorrere è ancora lunga strada da percorrere è ancora lunga: nello scenario attuale, la forza economica indiana dovrebbe essere un punto di riferimento per le politiche commerciali italiane, e alle aziende italiane dovrebbe essere fornito il supporto necessario, specialmente in settori quali il design, l’agroalimentare e l’industria alimentare, l’industria automobilistica, l’edilizia, le infrastrutture e il turismo, in cui l’esperienza e la tecnica italiane sono riconosciute a livello mondiale. In tale contesto, la nostra Camera è in prima linea da oltre 40 anni in questo ambiente per favorire la promozione di relazioni bilaterali tra India e Italia in tutti i campi. Nel corso dei decenni siamo cresciuti e siamo diventati una delle maggiori Camere di Commercio italiane all’estero, e continueremo a lavorare con entusiasmo per ottenere risultati sempre migliori.

EDITORIAL

India, the new frontier for Italian exports Figures tell us that bilateral trade between India and Italy is headed in the right direction, but there is still a long way to go am delighted that from this issue on the Indo-Italian Chamber of Commerce & Industry will be contributing a section dedicated to India. India has been relatively well cushioned against the global financial crisis, from which developed countries seem to be recovering only now. This has been possible thanks to India’s conservative banking system – not unlike Italy – coupled with a gigantic internal market. This is indeed an opportune time to highlight the role India can play in world economics and to deepen the understanding of a complex, and in many ways still mysterious, country. With a population of over a billion, and a still healthy GDP growth rate of 6.5%, the Indian economy is proving to be one of the most dynamic globally, with its middle class growing exponentially, as the country opens up more and more to international investments. Within this framework, two factors have to be considered as guidelines to gauge the commercial balance between India and Italy and the actions to be taken in the future to strengthen their bilateral trade. In 2008-09 Indian imports from Italy are estimated to outweigh the Indian exports to Italy for the first time, recording a whopping increase of 15% with respect to the previous year, in spite of the global financial downturn. However, imports from Italy still represent a meagre 1.8% of total Indian imports. These figures tell us that bilateral trade between India and Italy is headed in the right direction, but there is still a long way to go: in today’s scenario, India’s economic strength should be a point of reference for Italian trade policies and the right support should be provided to Italian companies, especially in sectors such as design, agri-food and food processing, automotive, building materials, infrastructure and tourism, where Italian expertise and technology are recognised worldwide. Against this backdrop, our Chamber has been at the forefront of promoting bi-lateral relations between India and Italy in all fields for more than 40 years. Over the decades we have grown into one of the largest Italian chambers of commerce abroad, and we look forward to continue playing our role in this success story.

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THE INDO-ITALIAN CHAMBER: UN NETWORK AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI ECONOMICI

Grazie a noi, India e Italia p I l ruolo di rilievo che la Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry ha saputo ritagliarsi nella promozione delle relazioni bilaterali tra i due Paesi trova le sue fondamenta nei numerosi contatti e collaborazioni che, negli anni, è stata in grado di costruire in Italia e in India con società, imprenditori, consulenti e professionisti, associazioni industriali e Camere di commercio locali, nonché con enti istituzionali, sia a livello centrale che a livello regionale. Tale ruolo trova le sue radici in una conoscenza profonda del mercato indiano, unita a una singolare capacità di “leggerlo e interpretarlo” da una prospettiva italiana. Analogamente, la relazione che la Camera ha con diversi enti intermedi italiani e la conoscenza dei diversi contesti presenti nelle regioni italiane, costituiscono il valore aggiunto che la Camera offre alle imprese indiane interessate a collaborazioni con controparti italiane. MADE IN ITALY: MODA, BUON CIBO, MA ANCHE TECNOLOGIA E INNOVAZIONE. Nel corso delle attività di promozione di tali settori

in India, emerge con sempre maggiore urgenza il bisogno di aumentare la consapevolezza di ciò che l’Italia può offrire in fatto di tecnologia e di innovazione, fattore che non sempre è sufficientemente noto in India. L’ampio riconoscimento dell’Italia come il Paese del buon cibo e del buon vivere, infatti, tende a mettere in ombra il legame esistente tra i “prodotti del Made in Italy” e la tecnologia che ne ha permesso il successo. Senza dubbio il genio creativo italiano gioca un ruolo fondamentale e insostituibile. Tuttavia, dietro un mobile ben fatto, un abito di marca o un veicolo dal design innovativo, c’è anche un alto livello di esperienza tecnologica. L’industria italiana vanta quindi un livello ineguagliabile di offerta di tecnologia “a servizio” dei settori tradizionali del Made in Italy, dai macchinari tessili alla lavorazione del marmo, dalle macchine per la gioielleria alla produzione di arredamento, dalle subforniture ai prodotti per la conservazione dei cibi. L’Italia è inoltre impegnata in attività di ricerca e innovazione tecnologica in diversi campi, dall’aerospaziale alle bio e nano tecnologie, settori che fanno registrare forti tassi di crescita e in cui la stessa India è profondamente interessata. Emerge da ciò il bisogno di incrementare la consapevolezza fra gli operatori indiani delle competenze e specializzazioni che l’Italia offre in termini di tecnologia ed innovazione.

PROMOZIONE, INFORMAZIONE, RICERCHE DI MERCATO, ASSISTENZA: QUESTI ALCUNI DEI SERVIZI CHE LA CAMERA OFFRE PER INCREMENTARE LA COLLABORAZIONE – ECONOMICO-COMMERCIALE E NON SOLO - TRA I NOSTRI DUE PAESI di Sergio Sgambato, Segretario Generale della CCIE di Mumbai

INVESTIMENTI E JOINT VENTURE. Allo stesso modo, sempre mag-

giore è l’interesse da parte delle aziende indiane nei confronti dell’Italia e delle opportunità di investimento che essa può offrire, e sono diverse le aziende del subcontinente presenti in Italia con propri uffici nei settori dell’IT, delle infrastrutture, del settore auto e del design. In tale contesto, la Camera è impegnata in prima linea nel far circolare informazioni fra le imprese italiane e quelle indiane e nell’agire come intermediario sia in semplici transazioni commerciali sia nella costituzione di partnership più complesse, collaborazioni industriali o joint venture finanziarie. La Camera svolge inoltre una intensa attività di promozione, fatta di seminari e di specifiche azioni di assistenza nell’identificazione di contatti selezionati per l’avvio di relazioni commerciali o industriali in India o in Italia. Ricerche di mercato, assistenza legale e giudiziaria, supporto operativo e di marketing, sono solo alcuni dei servizi che la Camera offre. ESPERIENZE DI SUCCESSO: FESTA ITALIANA. Recentemente la

Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry è venuta all’attenzione del pubblico grazie ad alcuni eventi “simbolo”. Per esempio, da diversi anni organizza Festa Italiana, nel marzo 2010 alla sua ottava edizione, un’iniziativa che ha l’obiettivo di mostrare il meglio dell’Italia in India e di aumentare la consapevolezza di ciò che l’Italia può offrire alla comunità indiana tramite un “festival contenitore” che racchiuda al suo interno diverse tipologie di eventi promozionali. Questa intensa attività ha portato alla costituzione di una fitta rete di contatti fra operatori italiani e indiani, contatti che la Indo-Italian Chamber of Commerce & Industry vuole far crescere e fruttare, per poter così sostenere e incrementare il flusso commerciale italo-indiano e gli investimenti tra i due Paesi.

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THE INDO-ITALIAN CHAMBER: A NETWORK FOR THE PROMOTION OF BI-LAT

India and Italy will be closer thanks to us Promotion, information, market research, assistance: these are some of the services offered by the Chamber to increase collaboration between our countries in the fields of business, trade and much more

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he important role the Indo-Italian Chamber of Commerce & Industry has attained in the promotion of bilateral relations between the two Countries is based on the large number of contacts and collaborations that it carried out in Italy and in India with companies, entrepreneurs, experts and professionals, industrial associations and local chambers of commerce, as well as with central and regional institutions. This po-

sition entails deep knowledge of the Indian market coupled with extraordinary skills to “read and interpret” it from an Italian perspective, which is made possible through the presence on its Board of Directors of representatives of the main Italian and Indian companies. In the same way, relations between the Chamber and several Italian trade organizations and the knowledge of different backgrounds in the Italian regions are a sort of

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a più vicine THE INDO-ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY

La nostra rete in India

Bengal Chemicals Compound – 502, Veer Savarkar Marg, Prabhadevi - 400 025 Mumbai INDIA Tel: +91.22.24368186 - Fax: +91.22.24368191 iicci@indiaitaly.com - www.indiaitaly.com

THE INDO-ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY

Fondata nel 1966 Sette uffici in tutta l’India Oltre 1100 soci Piu di 60 professionisti 15 Desk: CAMERA DI COMMERCIO DI FORLÌ-CESENA CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO CEIP Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte CEV Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto CONFINDUSTRIA MACERATA – POLIEXPORT ENIT Ente Nazionale per il Turismo ICIF Italian Culinary Institute for Foreigners INDITALIA una partnership tra le aziende speciali delle Camere di Commercio di Milano, Firenze e Vicenza. INFOPOINT EUROSPORTELLO RAVENNA IPACK-IMA & CENTREXPO ISTITUTO MARANGONI STUDIO BROLI UBI BANCA UNIVERSITÀ BOCCONI Affiliata ad Assocamerestero

ON OF BI-LATERAL RELATIONS “added value” that the Chamber can offer to Indian enterprises that are interested in developing relations with Italian companies. MADE IN ITALY: FASHION AN D QUALITY F O O D, B UT ALSO TECHNOLOGY AND INNOVATION. During the promotional campaigns for these sectors in India, we noticed the need to increase the awareness of what Italy can offer in the field of technology and innovation, which is not always widely recognized in India. Italy is largely known as the country of quality food and lifestyle, and this fact tends to overshadow the connection between Made in Italy products and the technology behind them. Without doubt Italian creative genius is a ba-

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sic key factor; nevertheless, behind a beautiful piece of furniture, a high fashion dress or a car with innovative design there is always a high degree of technological experience. Italian industry can boast a very high level of technological “services” in traditional sectors of Made in Italy, from textile machinery to marble processing; from machinery used in the manufacture of jewellery to furniture; from building materials to products for food processing and conservation. Furthermore, Italy is strongly committed to research activities and innovation technologies in several fields, such as aerospace, biotechnologies and nanotechnologies, which register high growth rates and in which India is also very interested. This enables us to understand that we have to increase the degree of awareness among the Indian operators regarding skills and specializations that Italy has to offer in terms of technology and innovations.

I NVESTM ENTS AN D JOI NT VENTURES. In the same way, Indian companies are more and more interested in Italian companies as investment possibilities. Several enterprises of the Indian peninsula which work in the fields of IT, infrastructure, automotive and design have offices in Italy. Against this backdrop, the Chamber has been at the forefront of promoting communication between Indian and Italian enterprises and acting as a go-between, both in simple trade relations and in the building of more complex partnerships, industrial collaboration and financial joint ventures. The Chamber also carries out an intensive promotional activity which consists of seminars and specific assistance in the selection of contacts to start up a business or industrial relations in India or in Italy. Market research, legal counseling, legal aid, operative and marketing support are just some of the many services offered by the Chamber.

SUCCESSFUL EXPERIENCES: FESTA ITALIANA. The Indo-Italian Chamber of Commerce & Industry has recently become well known in India and in Italy thanks to some public events. For example, for eight years now, the Chamber has organized Festa Italiana (Italian Festival). The next Festival will take place in March 2010. This program aims to show the best of Italy in India and to increase awareness of what Italy can offer to the Indian community through a festival that includes several varied promotional events. This intense activity has built a tight network of contacts among Italian and Indian operators: the Indo-Italian Chamber of Commerce & Industry intends to develop these contacts both through specific interventions and through further support and extension of the generated level of interest, in order to increase Indo-Italian trade relations and investments.

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Fiat India, rinata e rivitalizzata Fino a qualche anno fa, se si parlava di Fiat in India, si pensava alle Fiat 1100, i taxi gialli e neri che si sono andati moltiplicando per le strade di Mumbai per più di mezzo secolo. Più di recente, grazie alla Palio, introdotta nel 1998, Fiat è riuscita a puntare sul segmento di nicchia delle berline di classe e di lusso. Oggi Fiat India, una joint venture paritaria tra Fiat e Tata Motors, ha rilanciato il suo ruolo sul mercato indiano. L’introduzione di auto come la Fiat 500 (alla fine dello scorso anno), la Fiat Linea (all’inizio di quest’anno) e la Grande Punto (nel giugno 2009) ha consolidato la posizione dell’azienda nel competitivo mercato indiano, aiutandola a riposizionarsi come produttore di vetture eleganti e sicure. Grazie a questi lanci sul mercato indiano, e all’attenzione per design, guidabilità e prezzi, Fiat India è oggi uno dei produttori all’avanguardia nel segmento indiano dell’auto.

FIAT INDIA – REBORN AND REVITALIZED Until the recent past, if you said Fiat in India, it conjured up the Fiat 1100, the yellow and black taxis that have plied Mumbai’s roads for more than half a

century. More recently Fiat struck a classier note with the Palio, introduced in 1998, which initiated a niche segment of classy and luxurious hatchbacks. Now Fiat India, a 50-50 joint venture of Fiat and Tata Motors, has re-launched itself in the

Indian market. The introduction of cars such as the Fiat 500 (late last year), Fiat Linea (introduced earlier this year) and Grande Punto (June 2009) has consolidated Fiat’s position in an aggressive auto market and has helped Fiat

La Banca Popolare di Vicenza sigla un patto con la maggiore banca indiana La firma dell’accordo tra BPVI e SBI. Nella foto, Fausto Maritan (il terzo da sin.) e Samuele Sorato (al centro).

La Banca Popolare di Vicenza (BPVI) è la prima banca italiana a firmare un accordo di collaborazione con la State Bank of India (SBI), la più grande banca commerciale dell’India. Secondo l’AD e Direttore Generale di BPVI, Samuele Sorato, l’attenzione della Banca nei confronti delle PMI italiane ha contribuito al raggiungimento di migliori risultati nel corso dell’ultimo esercizio,

nonostante le turbolenze nei mercati finanziari globali. Fausto Maritan, Responsabile delle Relazioni Internazionali e Correspondent Banking di BPVI, ha inoltre osservato che la banca è soddisfatta dei progressi che ha realizzato in India negli ultimi tre anni, durante i quali la sua attività è notevolmente cresciuta. Il suo auspicio è che, dopo la firma dell’accordo con SBI, la BPVI sarà in grado di assistere un numero crescente di imprenditori indiani ed italiani interessati a stringere legami con aziende italiane.

BANCA POPOLARE DI VICENZA INKS PACT WITH MAJOR INDIAN BANK Banca Popolare di Vicenza (BPVI) is the first Italian bank to sign a cooperation agreement with State Bank of India (SBI), India’s largest commercial bank. According to BPVI CEO and General Manager Samuele Sorato, the bank’s focus on small and medium sized companies in Italy has helped it to show improved results in the last financial year, despite turbulence in global financial markets. BPVI’s Head of International Relations and Correspondent Banking, Fausto Maritan, noted that the bank is happy with the progress it has achieved in India in the past three years, during which period its business has grown manifold. He hoped that after signing the cooperation agreement with SBI, BPVI will be able to assist more Indian and Italian entrepreneurs interested in forging ties with Italian companies.

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to reposition itself as a manufacturer of stylish and safe cars. Thanks to these launches in India, to its design, driveability, and prices, Fiat India is now one of the frontrunners in the Indian auto segment.

Un seminario sul diritto del lavoro in India A luglio, la Camera di Commercio Indo-Italiana, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a New Delhi, ha organizzato una tavola rotonda sul tema “Costruire relazioni armoniose e responsabili nel settore del lavoro: la strada da percorrere”. Il seminario è stato presieduto dall’Ambasciatore d’Italia in India, Roberto Toscano, e ha visto la partecipazione di Sudha Pillai, Segretario al Lavoro e all’occupazione del Governo indiano, e di Diljeet Tito, Presidente della Camera di Commercio Indo-Italiana per la regione settentrionale. L’idea alla base del

Da sin.: Salvatore Ianniello (Rappresentante dell’ENIT in India); Giampaolo Cutillo (Console Generale d’Italia a Mumbai); Narinder Nayar (Presidente della Camera).


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Dall’India, una delegazione di buyers del settore abbigliamento L’evocativa Villa 100 Finestre di Filottrano (Marche) ha contribuito a rendere ancora più fiorente la collaborazione indo-italiana, ospitando una delegazione commerciale indiana. Organizzata dalla Camera di Commercio Indo-Italiana, in collaborazione con la Confartigianato di Ancona e Ancona Promuove, in occasione di “100 Finestre”, esposizione di abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori, la delegazione era composta da cinque rappresentanti di alcuni dei più importanti rivenditori indiani: Shoppers Stop, Globus, Life Style Stores, ITC Life Style e Spencer’s Retail, interessati ad abbinare il loro nome alla aziende italiane di moda e lifestyle. Il loro interesse è stato ulteriormente stimolato grazie a business meeting che hanno permesso loro di visitare gli stabilimenti per verificare di persona il livello della produzione.

L’ENIT punta su Bollywood

A BUYERS’ DELEGATION FROM INDIA IN THE APPAREL SECTOR The evocatively nick-named Villa 100 Finestre in Filottrano (Marche) emerged as fertile ground for yet more Indo-Italian partnerships to flourish in, when it welcomed a trade delegation from India. Organised by the Indo-Italian Chamber, in collaboration with Confartigianato Ancona and Ancona Promuove, on the occasion of 100 Finestre, an exhibition of apparel, footwear, leather goods and accessories, the delegation comprised representatives of five of some of the largest retailers from India: Shoppers Stop, Globus, Life Style Stores, ITC Life Style and Spencer’s Retail, keen to be associated with Italian fashion and lifestyle firms. Their interest was further whetted through business meetings that led them to visit the manufacturing units themselves to check the standard of production.

A SEMINAR ON LABOUR LAWS IN INDIA The Indo-Italian Chamber of Commerce, in collaboration with the Italian Embassy in New Delhi, organized a panel discussion, “Building a Harmonious and Responsible Labour-Industry Relationship: The Road Ahead,” in July. The seminar was chaired by the Ambassador of Italy to India, Roberto Toscano, attended by Ms Sudha Pillai, Secretary, Labour and Employment, Government of India, and Mr Diljeet Titus, Chairman, Northern Region Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry. The idea behind the seminar was to enhance the image of India as a destination for Foreign Direct Investments. The discussion provided insights into the present labour-employer relationships in India, manufacturing practices, the trend of trade unions in India vis-à-vis Italy, functioning and procedures within the Indian Legal System, and the required labor reforms to be undertaken by the government of India. seminario era quella di migliorare l’immagine dell’India quale meta di investimenti diretti esteri. La discussione ha fornito spunti in merito all’attuale stato dei rapporti di lavoro in India, alle pratiche di produzione, al ruolo dei

sindacati in India a confronto con quelli in Italia, al funzionamento e alle procedure all’interno del sistema giuridico indiano, e alle riforme richieste al Governo indiano in materie di lavoro.

Salvatore Ianniello (Rappresentante dell’ENIT in India, a sin.) con il premio Oscar Resul Pookutty (vicino a lui) agli Awards.

In questi ultimi anni, l’ENIT in India ha lavorato a stretto contatto con l’industria di Bollywood per promuovere le più belle località italiane come locations per le riprese di film. Recentemente, il nome dell’ENIT è stata associato a due film di enorme successo, “Bachna Ae Haseeno” e “Kambakkht Ishq”: il primo ambientato tra Venezia, la Puglia e Roma nel 2007, mentre il secondo è stato girato a Vicenza e Venezia nel periodo tra settembre e ottobre 2008. Entrambi i film potevano annoverare, nel cast, celebri star di Bollywood, e la seconda pellicola ha visto tra gli interpreti anche una leggenda hollywoodiana: Sylvester Stallone. Nel giugno 2009, l’ENIT ha inoltre partecipato agli International Indian Film Academy Awards a Macao, dove ha organizzato un pranzo speciale dedicato a produttori, registi, studi e finanziatori indiani.

ENIT BETS ON BOLLYWOOD In the last few years, ENIT – Italian Government Tourist Board in India has worked closely with the Bollywood film industry to promote Italy’s most beautiful locations as a destination for film shooting. Recently, ENIT has been associated with two huge blockbuster films, “Bachna Ae Haseeno” and “Kambakkht Ishq,” the first was shot in Venice, Puglia and Rome in 2007 and the second in Vicenza and Venice in September-October 2008. Both movies starred top Bollywood actors whilst the second one also starred Hollywood legend Sylvester Stallone. In June 2009, ENIT attended the International Indian Film Academy Awards in Macau, where it hosted a special lunch for Indian producers, directors, studios and film financers.

Con l’ITOCI, uniti per promuovere la “destinazione Italia” I maggiori tour operator indiani si sono “alleati” con il Consolato Generale d’Italia a Mumbai e con l’ENIT, in un’iniziativa degna di nota: la creazione dell’ITOCI-Consiglio dei Tour Operator Indiani per l’Italia. Questa organizzazione è unica nel suo genere, in quanto vede riuniti tutti gli operatori del settore in una piattaforma di lavoro comune che mira ad un obiettivo condiviso: promuovere l’Italia. L’ITOCI è un’organizzazione no-profit formata da tour operator professionisti indiani che propongono l’Italia come destinazione turistica. Il Consiglio, composto dall’ENIT – fondatore e membro onorario a vita – e dai principali tour operator, si propone di creare una forte alleanza per contribuire a promuovere l’Italia in India.

WITH ITOCI, UNITED TO PROMOTE “DESTINATION ITALY” In a landmark initiative, major Indian tour operators have come together with the Italian Consulate General in Mumbai and ENIT – Italian Government Tourist Board, to convene ITOCI – Indian Tour Operators Council for Italy. No similar organisation exists where all industry partners are gathered on the same platform working towards a single goal: to promote Italy. ITOCI is a non-profit organisation of professional Indian tour operators offering Italy as a destination. The council, comprising ENIT – Italian State Tourist Board, founder and honorary lifetime member, and key tour operators, aims to create a strong alliance to help promote Italy in India.

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E.T. chiama, l’Australia risponde Insieme al Sud Africa, è candidata ad ospitare il più grande centro di osservazione nella storia della radioastronomia. Un progetto di straordinario valore – scientifico ed economico – a cui anche l’Italia è pronta a fornire il proprio contributo

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sistono altre forme di vita intelligente nell’Universo? Cosa accadde esattamente dopo il Big Bang? Qual è l’origine e l’evoluzione del magnetismo cosmico? Queste sono solo alcune delle fondamentali domande a cui il progetto SKA (Square Kilometre Array), uno dei più ambiziosi mai concepiti a livello internazionale, sarà in grado di rispondere. L’Australia, insieme al Sud Africa, è uno dei due Paesi candidati ad ospitare il più grande centro di osservazione nella storia della radioastronomia, un’infrastruttura estremamente complessa, che prevede la costruzione di circa 4.000 antenne, dislocate su una superficie che andrà dal Western Australia alla Nuova Zelanda, e che funzioneranno come un unico, immenso radiotelescopio. Come ricordava alcuni mesi fa a Sydney il Viceministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso, dopo aver aderito al progetto e firmato un memorandum d’Intesa con il Ministro australiano per l’Innovazione e la Ricerca, lo SKA rappresenta “un’opera del valore di oltre 2 miliardi di euro, che vede l’Italia protagonista sia attraverso la partecipazione scientifica, guidata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, sia nella competizione industriale, con l’impegno del gruppo Finmeccanica”. È facile infatti immaginare le ricadute positive, in termini scientifici ed economici, che un’iniziativa di tale portata comporterà sia per l’Australia che per i Paesi aderenti. D’altro canto, a conferma della determinazione a raggiungere l’ambizioso risultato, solo poche settimane dopo la visita di Urso, in New South Wales è stato inaugurato il telescopio di ultima generazione detto Skymapper, che nei prossimi 5 anni eseguirà la prima mappatura digitale completa del cielo australe. Sotto un altro aspetto, marcatamente più sensazionalistico, una certa risonanza internazionale ha destato l’iniziativa promossa dal governo australiano durante la recente settimana nazionale della scienza, ovverosia la possibilità di inviare sms ai (presunti) abitanti del pianeta Gliese 581d dalla stazione di tracking spaziale della NASA presso Canberra. Un ulteriore indizio che sta a indicare come l’Australia si senta già proiettata alla conquista dello spazio. Un’impresa a cui anche l’Italia è pronta a prendere parte da protagonista. EDITORIAL

E.T. calls and Australia answers Together with South Africa, Australia is a candidate to host one of the largest observation centers in the history of radio astronomy. It is a project of extraordinary scientific and economic value, and Italy will contribute too. s there other intelligent life in the universe? What happened exactly after the Big Bang? What is the origin and the evolution of cosmic magnetism? These are just some of the basic questions that are expected to be answered by the SKA (Square Kilometer Array) project, one of the most ambitious projects in this field that has ever been developed on an international level. Australia and South Africa are the two candidate countries to host the largest observation center in the history of radio astronomy, which will be an extremely complex structure with approximately 4,000 antennae placed in an area that will stretch from Western Australia to New Zealand and will act as one huge radio telescope. As Adolfo Urso, Vice Minister for Economic Development, said in Sydney some months ago after having taken part in the project and signed an agreement with the Australian Minister for Innovation and Research, SKA represents “a task worth over 2 billion euros and which involves the role of Italy in a leading role both through its scientific participation, led by the National Institute for Astrophysics, and industrial competition through the commitment of Finmeccanica” It is easy to imagine the positive effects that will be achieved in scientific and economic terms by this initiative, both for Australia and for the participating countries. Furthermore, to confirm the commitment to achieving this ambitious result, a few weeks after Urso’s visit, a new generation telescope, Skymapper, was unveiled in New South Wales. It will carry out the first complete digital map of the southern skies. Considering another more sensational aspect, an initiative promoted by the Australian government during the national science week aroused interest on an international level, since it proposed to send SMS messages to the inhabitants of the planet Gliese 581d (if there are any) from the space tracking station of NASA near Canberra. This demonstrates Australia’s readiness to conquer space. Italy, too, is ready to take part in this mission in a starring role.

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Editoriale di Nick Di Girolamo Presidente della Camera di Commercio Italiana di Sydney


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OPPORTUNITÀ DI BUSINESS NEL SETTORE DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

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Ricerca: passi da gigante, tra Italia e Australia

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n vaccino universale contro l’influenza da somministrarsi per via nasale. Lenti a contatto rivestite di cellule staminali per riparare le cornee danneggiate. Delle “superverdure” anticancro contenenti il 40% in più di antiossidanti. Questi sono solo alcuni dei recenti risultati ottenuti dalla dinamica comunità scientifica australiana. A conferma della crescente credibilità che l’Australia sta acquisendo nel panorama scientifico internazionale, il CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation) è entrato recentemente a far parte, primo organismo non europeo, dell’High Tech Europe, un consorzio che riunisce agenzie di ricerca, federazioni industriali, università e aziende produttrici di beni strumentali, istituito al fine di incoraggiare l’utilizzo di tecnologie innovative ed emergenti nel settore del “food processing”. Negli ultimi anni, sull’asse Italia-Australia, un ottimo lavoro di avvicinamento tra le rispettive realtà è stato svolto dall’Ufficio dell’Addetto Scientifico dell’Ambasciata Italiana a Canberra, diretto dall’Ing. Nicola Sassatelli. Sono stati in primo luogo istituiti un’associazione denominata ARIA (Associazione per la ricerca fra Italia e Australia), che riunisce 200 fra ricercatori e studenti di entrambi i Paesi, e un apposito bollettino informativo trimestrale della comunità scientifica in Australasia. Sono stati realizzati inoltre diversi progetti di scambio, seminari e conferenze tematiche, come l’Australian-Italian Robotics Workshop, svoltosi a Sydney nel novembre del 2008. Investimenti di una certa rilevanza, in un senso e nell’altro, sono già stati effettuati, in passato, aprendo la strada a future collaborazioni in materia di ricerca applicata; le regioni, in questo senso, hanno giocato un ruolo propulsivo di grande importanza, trovando peraltro negli stati federali australiani grande spirito di cooperazione. La comunità scientifica italiana e quella australiana, che può vantare un network molto valido di centri di ricerca e università, oltre a un’ottima disponibilità di risorse pubbliche, devono proseguire lungo il sentiero dello sviluppo di strategie comuni, al fine di generare nuove opportunità di business nel settore dell’innovazione tecnologica.

ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY IN AUSTRALIA INC

Level 20, 44 Market Street - Sydney NSW 2000 Tel +61 2 9262 5744 info@icciaus.com.au - www.icciaus.com.au

LE NOSTRE COMUNITÀ SCIENTIFICHE STANNO DA TEMPO LAVORANDO A STRETTO CONTATTO,DANDO VITA AD UN NETWORK DI COLLABORAZIONIED INVESTIMENTI DI PRIMO PIANO di Nicola Caré, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Sydney

BUSINESS OPPORTUNITIES IN THE TECHNOLOGICAL INNOVATION SECTOR

Research: giant leaps between Italy and Australia

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universal vaccine for influenza for administered nasally, contact lenses covered in stem cells to repair damaged corneas, and “super, anti-cancer vegetables” with 40% more antioxidants. These are just some of the recent results obtained by the dynamic Australian scientific community. The Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), the first non-European agency, has recently become part of High Tech Europe, a consortium uniting research agencies, industrial federations, universities and asset production companies, set up to encourage the use of innovative and emerging technologies in the food processing sector, which confirms the growing belief that Australia is gaining ground in the international scientific panorama. In recent years, excellent work to bring Italy and Australia closer has been carried out by the Scientific Staff Office of the Italian Embassy in Canberra, directed by Nicola Sassatelli. First, the Association for Research between Italy and Australia (ARIA) was set up, uniting 200 researchers and students from both countries, and a special quarterly information bulletin from the scientific community in Australasia was launched. Various exchange projects, seminars and conferences on a theme have also been created such as the Australian-Italian Robotics Workshop, held in Sydney in November 2008. A significant investment has already been established, opening the way to future collaboration in applied research. From this point of view, the Regions have had a driving role of great importance finding a great spirit of cooperation in the Australian federal states. The Australian scientific community, which boasts a strong network of research centers and universities as well as optimal availability of public resources, joins with the Italian one continuing along the path of developing common strategies to generate new business opportunities in the technological innovation sector.

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INTERVISTA A STEFANIA CRAXI, SOTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI, IN MISSIONE A SYDNEY

Obiettivo Australia per il Sistema Italia OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE E UN’AZIONE PIÙ SINERGICA TRA I VARI ATTORI DEL MADE IN ITALY: SOLO COSÌ SARÀ POSSIBILE INCREMENTARE I GIÀ SOLIDI RAPPORTI TRA I NOSTRI DUE PAESI di Luigi Mariani, Media Liaison Officer - Camera di Commercio Italiana a Sydney

O

rizzonte Australia. Dopo la visita del Viceministro Urso del maggio scorso, è stato il turno di Stefania Craxi, Sottosegretario agli Esteri, che, tra il 28 e il 30 luglio, ha fatto tappa in Nuova Zelanda e poi a Sydney. Al centinaio di rappresentanti della comunità d’affari locale presenti al Business Luncheon organizzato in suo onore dalla Camera di Commercio Italiana, Stefania Craxi ha ribadito quanto siano strategicamente importanti le relazioni fra Italia e Australia.

In alto, Stefania Craxi durante il suo intervento alla CCIE di Sydney. Sopra, con il Segretario Generale della Camera, Nicola Carè. Nella pagina accanto, da sin., Alessandro Falchetto (Vice Console), Maria Lucia Corneli (Vice Console), Enzo Luongo (Direttore Enit), Rossana Dora (Funzionario Consolato), Benedetto Latteri (Console a Sydney), Stefania Craxi, Nicola Caré, Claudio Pasqualucci (Direttore ICE).

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Sottosegretario Craxi, perché il Governo italiano sta puntando sul rilancio dell’area australiana, soprattutto in questa non semplice fase dell’economia internazionale?

L’Australia è da sempre un importante partner politico e commerciale dell’Italia: Italia e Australia condividono gli stessi valori e affrontano le stesse sfide. Ma esistono notevoli potenzialità per sviluppare ulteriormente i nostri rapporti, e i programmi australiani nel campo delle infra-

strutture, dell’energia e delle materie prime offrono considerevoli opportunità. Nel 2008, l’interscambio bilaterale ha superato i 7 miliardi di dollari australiani; l’Italia è l’undicesimo Paese esportatore in Australia ed il terzo europeo, dopo Regno Unito e Germania. I flussi di investimenti diretti esteri fra i due Paesi sono in costante crescita. Qui a Sydney ho visitato gli stabilimenti produttivi di Ferrero e Prysmian, due esempi di successo dell’imprenditoria italiana in Australia. Ma si pensi anche ad Ansaldo STS e Parmalat nel Queensland, a IVECO nel Victoria, ad ENI nel Western Australia. L’interscambio è cresciuto nei primi mesi del 2009 nonostante la difficile congiuntura economica globale. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione della solidità delle sinergie createsi fra i nostri sistemi economici ed industriali. Quali progetti ha messo in cantiere il Governo italiano per sostenere le PMI in quest’area?

Già in occasione della visita in Australia del


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Viceministro Urso è stata promossa una missione imprenditoriale cui hanno partecipato oltre trenta aziende, che hanno avuto incontri con possibili partner australiani. Contiamo di organizzare, nel prossimo futuro, eventi che favoriscano la conoscenza del mercato australiano in Italia e di quello italiano in Australia. Se ne è parlato in occasione dell’incontro a L’Aquila tra il Presidente Berlusconi e il Premier Rudd: l’idea è quella di lanciare un “business forum” bilaterale per sfruttare a pieno le reciproche potenzialità dell’Australia come ponte per i mercati asiatici e dell’Italia per l’Europa. In Australia c’è una fortissima comunità italiana che ha saputo radicarsi sul territorio, al punto da avere un grande peso in termini politici ed economici. A suo parere, questo fenomeno può influire sullo sviluppo dei rapporti futuri fra Italia e Australia?

La comunità italo-australiana può fornire reti e relazioni importanti. Centinaia di migliaia di nostri emigranti si sono integrati con successo in Australia e hanno contribuito alla sua crescita e sviluppo. Le radici italiane sono oggi intrecciate nel tessuto sociale australiano e sono una delle specificità del suo multiculturalismo. I rapporti tra i due Paesi sono eccellenti e, grazie agli oltre novecentomila australiani di background italiano, possono contare su una marcia in più anche e soprattutto nel settore economico, per estendere e consolidare l’apprezzamento nei confronti dell’Italia e delle tante eccellenze che possiamo vantare. È in atto una razionalizzazione del Sistema Italia all’estero, in chiave di risparmio delle risorse e aumento della sussidiarietà. Conferma questa tendenza?

Occorre ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili e adeguare strutture e strumenti a esigenze nuove. Nella realtà australiana la sfida più attuale per quanto concerne la nostra collettività è quella dell’assistenza agli anziani: secondo alcune stime, oltre centomila nell’arco del prossimo ventennio. Sono problemi che richiedono risposte concrete e integrate con il welfare australiano. Sul piano economico, le nostre cinque Camere di Commercio in Australia sono uno strumento essenziale, ma sussistono ancora margini per lo sviluppo di maggiori sinergie tra di esse in linea con i nostri obiettivi di incremento dei rapporti tra i due Paesi. Importante è anche il coordinamento delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Governo italiano. È chiaro che favoriamo sinergie durature fra tutti gli enti del Sistema Italia che qui operano – Ambasciata, Consolato, uffici ICE ed ENIT, Istituto di Cultura e Camera di Commercio. Per questo, è importante concentrare le risorse e lavorare, ognuno nella propria specificità, in una direzione comune, promuovendo un’efficace attività promozionale dell’immagine dell’Italia.

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AN INTERVIEW WITH STEFANIA CRAXI, UNDERSECRETARY FOR FOREIGN AFFAIRS, ON A MISSION TO SYDNEY

Objective Australia for the Italian System

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ustralian horizon. After Vice Secretary Urso’s visit last May, Stefania Craxi, Undersecretary for Foreign Affairs, made stops in New Zealand and in Sydney from July 28th to the 30th. To the hundred representatives of the local business community who took part in the Business Luncheon organized for her by the Italian Chamber of Commerce, Stefania Craxi confirmed how strategically important the relations between Italy and Australia are. Undersecretary Craxi, why is the Italian Government heading for the Australian area, especially in this difficult period for international economy? Australia has always been an important political and commercial partner for Italy: Italy and Australia share the same values and face the same challenges. Nevertheless, there are new possibilities to further develop our relationship and the Australian programs in the fields of infrastructures, energy and raw materials offer significant opportunities. In 2008 the bilateral exchange exceeded 7 million Australian dollars; Italy is the 11th exporting country in Australia and the third European one, following the UK and Germany. The flow of direct foreign investments between the two countries is steadily increasing. Here in Sydney, I have visited the plants of Ferrero and Prysmian, two successful examples of Italian entrepreneurial activity. But we should think about Ansaldo STS and Parmalat in Queensland, IVECO in Victoria, and ENI in Western Australia as well. The interchange has improved in the first months of 2009, in spite of the difficult global economic circumstances. It is a further demonstration of the solidity of the synergies between our economic and industrial systems. What kind of projects is the Italian Government initiating to support SME’s in this area? On the occasion of Vice Secretary Urso’s visit, an entrepreneurial mission has already been promoted and over thirty companies took part in it, making contacts with possible Australian partners. We are going to organize, in the very near future, events to support the acquaintance of the Australian market in Italy and of the Italian market in Australia. We talked about this on the occasion of the summit between President Berlusconi and Prime Minister Rudd in L’Aquila: the idea is to promote a bilateral “business forum” in order to fully take advantage of the capacities of Australia as a bridge to the Asiatic markets as well as Italy as a link in European markets. In Australia there is a significant Italian community who succeeded in taking root in the territory, to the extent that they have important economic and Optimization of resources and a political power. Do you think this phenomenon could more synergy among the various influence the development of future relationships beactors of Made in Italy: this is the tween Italy and Australia? The Italo-Australian community can contribute with an imonly way to improve the solid portant network of relationships. Hundreds of thousands of relationship between our two our emigrants have integrated with success in Australia and have contributed to its growth and development. The Italian countries roots are now intertwined to the Australian social structure and are a characteristic of its multiculturalism. The relationship between the two countries are excellent and, thanks to the 900 thousand Australians with Italian backgrounds, it can rely on a cut above the rest especially in the economic sectors, in order to extend and consolidate the appreciation of Italy and of the many excellencies we can boast of. A rationalization of “Italian System” abroad has been carried out in order to spare resources and improve subsidiarity. Do you confirm this tendency? It is important to optimize the available resources and to adjust structures and instruments to new needs. In the Australian situation the current challenge, as far as our community is concerned, is care for the elderly: according to some figures, elderly people will number over 100 thousand in the next twenty years. It’s a problem requiring concrete answers which should be integrated to the Australian welfare. On the economic level our five Chambers of Commerce in Australia are an important means, but still there are margins of development for new synergies among them in line with our goals for improving the relationship between the two countries. The coordination of financial resources at the Italian Government’s disposal is important as well. It is clear that we support long lasting synergies among all the organizations of the “Italian System” working here – Embassy, Consulate, ICE and ENIT offices, Institute of Italian Culture and Chamber of Commerce. For this reason, it is important to concentrate the resources and to work, each in its own sector, in a common direction, supporting an effective promotional activity for the Italian image.


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NEWS AUSTRALIA

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Per Luxottica, 65 punti vendita in Australia Luxottica, leader nell’ottica di fascia alta, lusso e sportiva, e Myer, leader australiano nel settore della distribuzione, hanno firmato un accordo che prevede l’apertura di 65 punti vendita Sunglass Hut (30 già entro novembre; i restanti 35 nei mesi successivi) all’interno dei grandi magazzini di fascia alta Myer in Australia. “Siamo particolarmente soddisfatti dell’accordo con Myer, un’icona nel settore della distribuzione in Australia, che ci consente di rafforzare ulteriormente la nostra presenza nella regione”, ha commentato Chris Beer, Chief Executive Officer Australasia, Asia e Sud Africa di Luxottica.

Il Formai de mut alla conquista di Sydney Dall’Alta Valle Brembana a Sydney. È infatti volata alla volta dell’Australia una partita di venti forme di “Formai de mut DOP dell’Alta Valle Brembana”, formaggio a pasta semicotta dal sapore delicato, poco salato, prodotto esclusivamente con latte di vacca intero. Ad annunciarlo è stato Umberto Pelizzoli, Presidente del Consorzio di Tutela, che ha fatto sapere che l’ordine è giunto da un Italiano, importatore in Australia di formaggi italiani di alta qualità, che ha una boutique a Sydney ed è fornitore di clientela d’élite, in particolare ristoranti.

L’Australia a scuola di spritz Lo spritz va alla conquista dell’Australia. Dopo le missioni esplorative dell’autunno 2008, una trentina di aziende venete, accompagnate dai consorzi di promozione turistica, ha presentato le eccellenze enogastronomiche regionali alla più importante fiera del settore di Melbourne, la Good Food & Wine Show, sotto l’egida della Regione e con il pieno sostegno del Veneto Club, associazione dei Veneti in Australia, e dell’Italian Chamber of Commerce & Industry. Nello spazio regionale è stato proposto il meglio dei prodotti e dell’enogastronomia veneti, con assaggi preparati dagli allievi dell’istituto alberghiero Maffioli di Castelfranco Veneto (Treviso), che hanno tenuto anche una lezione sulla preparazione dello spritz, l’aperitivo ormai divenuto simbolo del Veneto nel mondo nel campo delle bevande.

65 SHOPS IN AUSTRALIA FOR LUXOTTICA Luxottica, leader in premium, luxury and sports eyewear, and Myer, Australian leader in the marketing sector, signed an agreement for the opening of 65 Sunglass Hut shops (30 of them by November, the other 35 in the following months) in the top class Myer Stores in Australia. “We are particularly happy with the agreement with Myer, an icon in the sector of distribution in Australia, that enables us to strengthen our position in the area,” commented Chris Beer, Luxottica’s Chief Executive Officer Australasia, Asia and South Africa.

FORMAI DE MUT ON ITS WAY TO SEIZE SYDNEY From Alta Valle Brembana to Sydney. A stock of twenty whole cheeses of “Formai de mut DOP dell’Alta Valle Brembana” – a half-cooked cheese with a delicate flavour, not too salty, produced with full-cream cows’ milk – has actually left for Australia. The announcement was made by Umberto Pelizzoli, President of the Protection Consortium. He revealed that the order arrived from an Italian importer of high quality Italian cheese in Australia, who owns a food boutique in Sydney and is the supplier for an elite clientele, in particular for restaurants.

Parmalat cresce sul mercato australiano Parmalat Food Products Pty Ltd, controllata di Parmalat, ha completato l’acquisizione di alcune attività di National Foods nel settore del latte fresco localizzate in New South Wales e

PARMALAT’S GROWTH ON THE AUSTRALIAN MARKET Parmalat Food Products Pty Ltd, a controlled company of Parmalat, completed the takeover of

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in South Australia. L’acquisizione include impianti di produzione, marchi e network di distribuzione, e si unisce ad altre operazioni di successo di Parmalat SpA in Australia.

some assets of National Foods in the fresh milk sector in New South Wales and South Australia. The takeover includes production equipment, brands and distribution network, and follows other successful operations by Parmalat SpA in Australia.

AUSTRALIA IS LEARNING ABOUT SPRITZ

Spritz is going to conquer Australia. After the exploratory expeditions in autumn 2008, some thirty companies from Veneto, together with the Promotion Consortium, presented the wine and food regional excellences at the most important exhibition of the sector in Melbourne, the Good Food & Wine Show, under the aegis of the Region and the support of the Veneto Club and the Italian Chamber of Commerce & Industry. In the show room of the region, the best wine and food products from Veneto were presented, with tasting sessions prepared by the students of “Maffioli” School for Tourism and Catering in Castelfranco Veneto (Treviso). They also gave a lesson on how to prepare a spritz, the aperitif now becoming the symbol of Veneto in the drinking sector.




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