èitalia 48 – Il Primo Periodico dell'Italia nel Mondo

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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

M U LT I L I N G U A L E D I T I O N

ENIT PARTNER EDITORIALE

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano - ANNO VIII - N. 48 - E 6,19

ISSN 1972-2656

DISTRIBUITO IN ITALIA CON

Arte italiana in movimento

A Roma, la statua di Vibia Sabina, uno dei capolavori restituiti all’Italia; a New York, “L’Annunciazione” di Guido Reni

ITALIAN ART IN MOTION In Rome, the statue of Vibia Sabina, one of the masterpieces returned to Italy; in New York, the “Annunciation” by Guido Reni

ISSUED IN 48 COUNTRIES

èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia

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USA CANADA RUSSIA BRASILE GERMANIA REGNO UNITO

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SOMMARIO

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ANNO VIII – N.48 – NOVEMBRE DICEMBRE 2007 M U LT I L I N G U A L E D I T I O N

I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

ENIT PARTNER EDITORIALE

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano - ANNO VIII - N. 48 - E 6,19

ISSN 1972-2656

DISTRIBUITO IN ITALIA CON

Arte italiana in movimento

Sfide imprenditoriali, tra Italia e Bulgaria Entrepreneurial challenges between Italy and Bulgaria

12 L’ALTRA ITALIA

28 MADE IN ITALY

Sulle tracce degli Italiani d’Australia Italians discover Australia

Paesi emergenti: il lusso è Made in Italy Emerging Countries: luxury is Made in Italy

14 BEL PAESE

In Rome, the statue of Vibia Sabina, one of the masterpieces returned to Italy; in New York, the “Annunciation” by Guido Reni

Salerno, terra di storia, arte, cultura Salerno, land of history, art and culture

ISSUED IN 48 COUNTRIES

USA CANADA RUSSIA BRASILE GERMANIA REGNO UNITO

Un’Italiana d’America, tra Milano e il Massachusetts An Italian woman in America, traveling between Milan and Massachusetts

Quando ad emigrare è l’arte... When art emigrates...

ITALIAN ART IN MOTION

for for for for for for

27 ASSOCAMERESTERO

13 L’ALTRA ITALIA

A Roma, la statua di Vibia Sabina, uno dei capolavori restituiti all’Italia; a New York, “L’Annunciazione” di Guido Reni

èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia èItalia

10 RIFLETTORI SULLE DONNE

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16 ARTE DELLA TAVOLA

Anche on line su www.italplanet.it

Sua Eccellenza l’Asti Spumante “Her Excellency” Asti Spumante

STORIA DI COPERTINA

18 BEL PAESE

Mentre a Roma viene inaugurata la mostra “Nostoi. Capolavori ritrovati”, dedicata a quei tesori archeologici trafugati dall’Italia ma finalmente rientrati in patria, l’Istituto Italiano di Cultura di New York ospita “L’Annunciazione” di Guido Reni, proveniente dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

Costiera Amalfitana, da vivere e da gustare The Amalfi Coastline, to experience and taste

19 BEL PAESE E l’arte nutre il sistema produttivo Art nourishes the production system

20 CINEMA & CULTURA Tradurre “Il Gattopardo”, 50 anni dopo Translating “Il Gattopardo” after fifty years 21 MONDO MOTORI Bologna saluta il Motor Show numero 32 Bologna hosted the 32nd Motor Show

03 EDITORIALE Tanti auguri per un 2008 più “virtuoso”

24 CALCIO ITALIANO

04 NEWS Da www.italplanet.it/news

06 DAL QUIRINALE Forze Armate, un impegno concreto per la pace Armed Forces, a concrete commitment to peace

Donadoni: “Agli Europei andremo per vincere” Donadoni: “We will win at the European Championship”

ÈITALIA FOR ITALY

23

L’Europa riparte da Lisbona Europa makes a new start in Lisbon

Così puntiamo a rendere competitivo il Sistema Italia This is how we aim to make the Italian System competitive

08 DALLA FARNESINA

26 ASSOCAMERESTERO

Quale futuro per la rete diplomaticoconsolare italiana? What is the future for the Italian diplomatic-consular network?

Per un “percorso virtuoso”, a fianco delle aziende A “virtuous” journey along with our enterprises

07 IN EUROPA

30 ISNART A Napoli, è di scena l’ospitalità Hospitality is on stage in Naples

31 ENI Medvedev al Cremlino, valore aggiunto per Scaroni Medvedev at the Kremlin, “added value” for Scaroni

32 SYMBOLA Da Milano, un’immagine positiva dell’Italia che fa From Milan, a positive image of Italy at work

34 EXPOCTS Bit 2008, sempre più internazionale Bit 2008 is even more international

36 EXPOCTS Riflettori accesi su Milano: è di scena la moda Spotlights on Milan: fashion is on stage

Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi Condirettori Rosario Alessandrello, Mauro Aprile, Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Francesco Fusco Coordinamento Editoriale e Gestione Contenuti Web-Site Ghileana Galli Redazione Valerio Alias, Leonora Barbiani, Silvana Genzone, Gloriano Mazzè,

INTERVENTO DI AMANDA VANSTONE, AMBASCIATORE D’AUSTRALIA IN ITALIA. La vicinanza con il continente asiatico, i costi bassi e concorrenziali, e la forte presenza italiana lo rendono un Paese ideale per fare affari

D

urante la mia breve permanenza in Italia, ho potuto apprezzare le eccellenti opportunità commerciali e di investimento che esistono tra i nostri due Paesi. La natura di tali scambi riguarda le imprese individuali, sebbene le amministrazioni nazionali e locali siano in grado di incentivare la creazioni delle giuste condizioni per massimizzare le opportunità di scambio. In passato gli europei consideravano l’Australia un Paese lontano, mentre ora lo vedono come un Paese vicino all’Asia, il motore dell’economia mondiale; di conseguenza, l’Australia funge da ponte perfetto verso tali prosperosi mercati. In Australia gli idiomi asiatici,

Sydney

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SPECIALE AUSTRALIA

43 Australia, un “ponte perfetto” verso l’Asia Australia, a “perfect bridge” into Asia 45 Australia, un’onda da cavalcare Let’s ride the Australian wave

46 Il “Lazio Life Style” conquista Sydney “Lazio Life Style” conquers Sydney

47 Il Made in Lazio volerà anche da Viterbo Made in Lazio will also fly from Viterbo

49 Australia: così lontana, eppure così vicina Australia: so far, yet so close

50 Più sostegno per più Made in Italy nel mondo More support for more Made in Italy in the world

37 CAMERA DELLA MODA

SPECIALE FRANCIA

L’export della moda tra dollaro e Paesi BRIC Fashion export, from the dollar to BRIC Countries

ITALIA-FRANCIA: INTESE A TUTTO CAMPO A NIZZA INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA A PARIGI, LUDOVICO ORTONA. Firmati importanti accordi in materia di sicurezza, difesa, formazione, ricerca, immigrazione. In primo piano, l’accordo tra ENEL ed EDF nel settore energetico

I

l XXVI vertice italo-francese, svoltosi il 30 novembre scorso a Nizza, ha consentito di imprimere un rinnovato impulso alle relazioni fra i due Paesi. Il vertice si è svolto infatti all’insegna dell’amicizia e della cordialità, ed è stato contraddistinto dalla concretezza degli argomenti affrontati e dalla ricchezza dei risultati raggiunti. In particolare, sono stati firmati alcuni importanti accordi e dichiarazioni congiunte in materia di sicurezza e difesa, immigrazione, formazione degli insegnanti e nei settori della ricerca spaziale e dell’energia. Nel settore dell’immigrazione, si è ribadita l’esigenza di un maggior coordinamento fra i due Paesi e

39 ARTE ITALIANA Con Carla Venosta, il design incontra il sociale With Carla Venosta, design meets social work

40 BUONITALIA Il Made in Italy alla volta del Sol Levante Made in Italy embarks on the Rising Sun

41 OCCAM Da Milano per lo sviluppo dell’Africa OCCAM, from Milan for the development of Africa

IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO Fondatore Domenico Calabria

SPECIALE AUSTRALIA

AUSTRALIA, UN “PONTE PERFETTO” VERSO L’ASIA

Parigi, la Cattedrale di Notre-Dame

51

SPECIALE FRANCIA

51 Italia-Francia: intese a tutto campo a Nizza Italy-France: wide-ranging agreements in Nice

53 Un accesso facilitato al mercato francese Assistance in accessing the French market

SEZIONI PAESE

Umberto Mucci, Maria Josè Mutti, Paola Rossi, Raffaella Serventi, Claudia Svampa, Lucy Tattoli, Franco Zuccalà

Art Director Federica Pensieri Grafica Marco Marino

IN COLLABORAZIONE CON AMBASCIATE, CONSOLATI, ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA E CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO.

Senior Contributors Claudio Angelini, Giancarlo Aragona, Mario Boselli, Giovanni Castellaneta, Angelo Di Stasi, Gaetano Esposito, Silvana La Bella, Sergio Luciano, Giorgio Mulè, Giuseppe Rochira, Gabriele Sardo, Ronald P. Spogli, Vittorio Surdo, Francesco Talò, Michele Valensise, Giancarlo Elia Valori

Traduzioni Studio MVM, Erica Giamello, SPIKE

Direttore èItalia International Mauro Aprile

Stampa Comp-Editoriale Veneta Editore, Pubblicità e Abbonamenti VOICES s.r.l. Via F.lli Bronzetti, 21 20129 Milano Tel. 02.70003310 Fax 02.70003909 eitalia@italplanet.it

Segreteria di Redazione Clara Biazzi

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Post. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Tiratura media n. 200.000 copie Diffusione media n. 196.000 copie - Bimestrale, 6 numeri all’anno. Distribuzione in abbonamento.

èItalia for USA

èItalia for RUSSIA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Rosario Alessandrello Camera di Commercio Italo-Russa Via Silvio Pellico, 8 20121 Milano Tel: +39 02 86995240 info.ccir@fondazione-italiarussia.it

DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Alberto Comini Italy-America Chamber of Commerce 730 Fifth Avenue, Suite 600 NY 10019 New York Tel: +1 212 4590044 info@italchamber.org UFFICIO DI CORRISPONDENZA

c/o la Redazione di America Oggi 55 Bergenline Ave. Westwood, NJ 07675 Tel: +1 212 268 0250

èItalia for BRASILE DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Edoardo Pollastri Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di San Paolo Av. Paulista, 2073 - Conjunto Nacional Horsa II 24° andar 01311-940 - San Paolo Tel: +55 11 31790130 eitalia@uol.com.br


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Italia-Francia: un nuovo “patto

per l’energia” Italy-France: a new “pact for energy”

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Con BNL-BNP Paribas, il

Pagina 3

74 FIERA MILANO Successo per il top del design campano al Miami Art Basel Success for Campania top design at Miami Art Basel

mondo è a portata di mano With BNL-BNP Paribas, the world is at

ÈITALIA FOR CANADA

your fingertips

57

Imprese italiane e fiscalità

francese Italian enterprises and French tax regulations

61

Salerno-Costa d’Amalfi: un

nuovo aeroporto per il Mezzogiorno

75

Cooperazione scientifica e tecnologica: ultimi sviluppi Scientific and technological cooperation: the last developments

Southern Italy

62

78

La coscienza della crisi

Crisis awareness

ÈITALIA FOR USA

65

Tappa alla Casa Bianca per il Presidente Napolitano Stop at the White House for the President Napolitano

67 DAL CONSOLATO A New York, la forte Italia di oggi In New York, the strong Italy of today

68 AMCHAM-USA IN ITALIA A Milano per l’American Chamber Transatlantic Award 2007 In Milan for the American Chamber Transatlantic Award 2007

69 Da Pisa, gli Stati Uniti sono più vicini The United States are even closer from Pisa

70 FINMECCANICA In prima linea per la sicurezza marittima In the front line for maritime safety

71Monongah. Ma è Darr la tragedia dimenticata Monongah. But Darr is the forgotten tragedy

Da Toronto, un impegno concreto per l’ambiente From Toronto, a concrete commitment to help the environment

80 NEWS CANADA

ÈITALIA FOR RUSSIA

83

La Russia sceglie l’Italia anche per gli investimenti

85 Atelier Sangalli, il lusso di indossare l’arte

86 CCIR Investimenti russi in Italia: realtà recente e prospettiva importante RUSSIA

ÈITALIA FOR BRASILE

91 Agroalimentare: un settore dalle enormi potenzialità Agro-alimentício: um setor de enormes potencialidades

94 CCIE SAN PAOLO Il mare è nostro O mar é nosso

96 NEWS BRASILE

PARTNER EDITORIALE èItalia for CANADA DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Annamaria Andretta Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera Ottostr. 1 - 80333 München Tel: +49 89 96166170 info@italcam.de

èItalia for USA Media partner del progetto

“Partnership for Growth” promosso dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia In edicola negli USA con AMERICA OGGI e con il NY Times

èItalia for REGNO UNITO DIRETTORE EDITORIALE/EDITOR

Presidente Leonardo Simonelli Santi The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom 1 Princes Street - W1B 2AY Londra Tel. +44 20 74958191 info@italchamind.org.uk

Meseberg Neujustierung der Zusammenarbeit auf Schloss Meseberg

107 Grazie al turismo, rafforziamo i rapporti tra Italia e Regno Unito We strengthen the bonds between Italy and the United Kingdom through tourism

102 CCIE MONACO

109 INDESIT COMPANY

Energie rinnovabili: il nostro impegno per il 2008 Emeuerbare Energien: unser Engagement für 2008

Il mercato inglese continua a premiare Indesit Company The English market continues to reward Indesit Company

104 NEWS GERMANIA

110 CCIE LONDRA La finanza Made in Italy alla conquista della City Finance Made in Italy at the conquer of the City

112 NEWS REGNO UNITO

EDITORIALE di Giorgio Mulè

Tanti auguri per un 2008 più “virtuoso” L’anno che sta per chiudersi non è di certo stato tra i più facili, ma non sono del resto mancati anche dei segnali positivi. Che speriamo possano rafforzarsi nell’anno che sta per iniziare

88 NEWS

USA

èItalia for GERMANIA

ÈITALIA FOR REGNO UNITO

CCIE TORONTO

72 NEWS

Presidente Nivo Angelone Camera di Commercio Italiana di Toronto 80 Richmond Street West, Suite 1502 - M5H 2A4 Toronto Tel: +1 416 789 7169 info.toronto@italchambers.ca

99 La collaborazione riparte da

77 In viaggio, tra corpi, menti, confini Traveling across bodies, minds and borders

Salerno-Costa d’Amalfi: a new airport for

ÈITALIA FOR GERMANIA

èItalia pubblica gli articoli di

A

lla fine di ogni anno tutti ci guardiamo indietro per fare un bilancio dei mesi appena trascorsi. È un buon esercizio sottoporsi a un esame di coscienza e verificare ciò che di buono è stato realizzato e, soprattutto, quello che invece non si è riusciti a fare. Diciamo subito che il 2007 non passerà alla storia per essere stato un anno indimenticabile. Anzi. La congiuntura economica, le difficoltà delle famiglie per far quadrare i conti, l’instabilità (e spesso la rissosità) in politica, ci consegnano un anno di transizione. Ovviamente non tutto negativo. Il sistema delle piccole imprese, pur tra mille difficoltà, continua a tenere alta la bandiera della qualità e della capacità di fare impresa anche all’estero. Si registra sempre più la spinta a consorziarsi e a presentarsi agli interlocutori come un blocco unico. In questo senso non si può che salutare con estrema soddisfazione la creazione di distretti industriali in tutte le regioni del Paese e, in particolare, in quelle del meridione. Proprio i distretti rappresentano la trincea avanzata per avere la capacità di aggredire e conquistare i mercati all’estero. E questo perché queste realtà industriali sanno concentrare quanto di meglio può esprimere la nostra imprenditoria: sul fronte della qualità, innanzitutto, ma anche su quello della concorrenza. È ovvio che, mai come in questo caso, l’unione fa la forza. La speranza per il nuovo anno è che si persegua con determinazione ancora maggiore questa strada. Che, ovviamente, deve essere agevolata da un percorso virtuoso che soltanto la politica può preparare. Attraverso una legislazione ad hoc che sappia proteggere e incentivare ancora di più i nostri imprenditori. Buon 2008 a tutti!

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04-05 News

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NEWS

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Al Quirinale, i protagonisti della qualità Made in Italy

Nasce a Milano il Triennale Design Museum Un luogo destinato a diventare uno dei punti di riferimento di un’attività che si pone come momento d’incontro tra arte, industria e società. Per rappresentare e valorizzare la molteplicità di espressioni del design italiano, spesso mutevoli e contraddittorie, è nato ufficialmente lo scorso 6 dicembre il Triennale Design Museum. Il Museo “metterà in scena” il design italiano attraverso un sistema di rappresen-

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale, alla presenza del Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee, Emma Bonino, i vincitori del “Premio Leonardo” e dei “Premi Leonardo Qualità Italia” 2007. Come ha sottolineato Napolitano, “la parola chiave di questo incontro che ha accomunato rappresentanti di realtà ed esperienze così diverse è qualità: qualità del produrre, del fare industriale, artigianale e artistico, del produrre e del creare ai livelli più alti”. Il Presidente della Repubblica ha quindi consegnato il “Premio Leonardo” 2007 a Giorgetto Giugiaro; i “Premi Leonardo Qualità Italia” 2007 a Roberto Bertazzoni, a Matteo Marzotto, a Fabio Perini, a Isabella Seragnoli; il “Premio alla Carriera” al Maestro Franco Zeffirelli.

The leaders of quality Made in Italy visit the Quirinale Giorgio Napolitano, President of the Republic of Italy, received the winners of the “Premio Leonardo” and the “Premi Leonardo Qualità Italia” 2007 at the Quirinale, his official residence, in the presence of the Minister of International Trade and European Policies, Emma Bonino. As Napolitano stressed, “the key word of this meeting which has brought together representatives of such different areas and experiences is quality – quality in production, of being industrial, handcrafted and artistic, of producing and creating at the highest levels”. The President of the Republic then awarded the “Premio Leonardo” 2007 to Giorgetto Giugiaro, the “Premi Leonardo Qualità Italia” 2007 to Roberto Bertazzoni, Matteo Marzotto, Fabio Perini and Isabella Seragnoli, and the “Premio alla Carriera” to Maestro Franco Zeffirelli.

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tazioni che si rinnoveranno ogni 12-18 mesi, cambiando ogni volta i temi-chiave (tra le tematiche già individuate, La legione straniera; L’Editoria del design; I Materiali autarchici; Le gallerie d’arte e di design), gli ordinamenti scientifici, gli allestimenti.

The Triennale Design Museum opens in Milan A place destined to become one of the reference points of an activity which presents itself as a meeting point between art, industry and society. The Triennale Design Museum, dynamic and able to offer visitors glimpses, points of view and unpublished, diversified paths was officially opened on 6 December in Milan. The Museum puts Italian design “on stage” through a system of representations which will be renewed every 1218 months, changing the key topics (topics already identified include The Foreign Legion; Publishing design; Autarchic materials; Art and design galleries), scientific orders and settings every time.

In mostra a Roma i “Capolavori ritrovati” Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli hanno inaugurato la mostra “Nostoi.Capolavori ritrovati”, al Palazzo del Quirinale dal 21 dicembre al 2 marzo 2008. La mostra presenta 67 capolavori d’archeologia rientrati nel nostro Paese a seguito degli accordi raggiunti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con importanti musei americani e con collezionisti d’arte internazionali. La parola greca “Nostoi”, legata ai poemi epici che raccontavano il ritorno degli eroi greci in Patria dopo la distruzione di Troia, si riferisce infatti alla sorte di queste straordinarie opere d’arte antica che, dopo essere state illecitamente trafugate, sono tornate finalmente in patria, grazie allo sforzo congiunto del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, della Magistratura, della Diplomazia Culturale. L’esposizione permetterà di ammirare veri e propri capolavori: basti pensare che alcune delle opere in mostra sono degli hapax, reperti privi di simili, o equivalenti, in qualsiasi collezione del mondo.

“Recovered masterpieces” on display in Rome The President of the Republic, Giorgio Napolitano, and the Minister of Cultural Heritage and Activities, Francesco Rutelli unveiled the exhibition, “Nostoi. Recovered masterpieces”, which will be at Quirinale Palace, from December 21st until March 2nd 2008. 67 archaeological masterpieces are displayed in the exhibition, which were returned to our Country following agreements reached by the Minister of

MAE e FVG per la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo Una Dichiarazione d’Intenti relativa a iniziative culturali all’estero è stata firmata a Roma tra il Ministero degli Affari Esteri - Direzione generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, con il Direttore Generale Gherardo La Francesca, e la Regione Friuli Venezia Giulia, rappresentata dall’Assessore alla Cultura, Roberto Antonaz. La Dichiarazione di Intenti prevede che fra il Ministero e la Regione si svolgano periodiche consultazioni, volte ad assicurare il sistematico scambio di informazioni sulle rispettive attività di promozione della cultura e dell’immagine dell’Italia all’estero, e una sempre più proficua collaborazione fra la Regione e la rete di Ambasciate, Consolati ed Istituti Italiani di Cultura. È stato inoltre confermato che nel prossimo mese di marzo l’Istituto Italiano di Cultura di New York ospiterà una mostra su Afro Basaldella.

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04-05 News

22-12-2007

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

È “friulano” il nuovo edificio BMW a Monaco di Baviera

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A firmare il nuovo edificio simbolo della BMW a Monaco di Baviera è stata un’azienda friulana, la Interna Contract di Tavagnacco (Udine), che ha realizzato gli arredi chiaviin-mano per la avveniristica sede del marchio automobilistico, impiegando imprese, artigiani e maestranze provenienti tutte dal Friuli Venezia Giulia per un totale di 3 milioni di commessa. L’edificio è stato presentato alla stampa alla presenza dell’Assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, che si è congratulato con vertici e collaboratori di Interna. “È il Friuli che vince non solo con il lavoro e il sacrificio ma anche con l’innovazione, la qualità e la tecnica sui mercati mondiali”. Interna ha battuto aziende concorrenti anche tedesche, facendo valere le proprie credenziali: l’azienda friulana aveva infatti già eseguito progetti equivalenti in Germania per Daimler Chrysler, Volkswagen, Siemens.

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THE NEW BMW BUILDING IN MUNICH IS “FRIULANO”

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The interior of the new building, symbol of BMW in Munich, has been designed by Interna Contract of Tavagnacco (Udine), Friuli, which has created turnkey furnishing for the futuristic offices of the car company involving businesses and craftsmen from Friuli Venezia Giulia for a total of 3 million orders. The building was unveiled to the press in the presence of Enrico Bertossi, the Regional Councillor for Businesses, who congratulated the management and collaborators of Interna saying, “Friuli wins not just through work and sacrifice but also with innovation, quality and technique in world markets”. Interna beat competing companies, including German ones, asserting itself for its credentials – the company had already carried out equivalent projects in Germany for Daimler Chrysler, Volkswagen and Siemens.

Cultural Heritage and Activities with important American museums and international art collectors. The Greek word “Nostoi”, is linked to epic poems that narrated the return of Greek heroes to their native country after the destruction of Troy. As a matter of fact, it refers to the destiny of these extraordinary ancient works of art that were finally returned to their native land, after having been unlawfully stolen, thanks to the joint effort of the Carabinieri for the Protection of Cultural Heritage, the Magistracy, and Cultural Diplomacy. It will be possible to admire real masterpieces at the exhibition: you only have to think that some of these works that are on display are hapax, finds with no counterparts or equivalents in any collection in the world.

“Azzurro” e “Volare” le più cantate nel mondo Qual è la canzone italiana più cantata all’estero? La risposta sembra già scritta ancor prima di leggere i risultati del sondaggio mensile proposto dal sito Internet della Società Dante Alighieri: al primo posto “Azzurro” di Adriano Celentano con il 12% delle preferenze, al secondo “Volare” di Domenico Modugno con l’11,5%. Il ritornello, quindi, è sempre lo stesso e in giro per il mondo le canzoni “classiche” del panorama della musica italiana sono davvero le più amate. Scorrendo la classifica finale del sondaggio, infatti, dopo il terzo posto di Eros Ramazzotti con “Musica è” (un più che discreto 8%), si incontrano altri tre motivi a dir poco “tradizionali”: “O Sole mio” di Enrico Caruso (4%), “Sapore di sale” di Gino Paoli (3,5%) e “Abbronzatissima” di Edoardo Vianello (2,5%).

“AZZURRO” AND “VOLARE” SUNG MOST IN THE WORLD What is the Italian song sung most abroad? The answer seems to have been given before reading the results of the monthly survey proposed by the Web site of the Società Dante Alighieri. In first place there is “Azzurro” by Adriano Celentano with 12% of preferences and “Volare” by Domenico Modugno, in second place with 11.5%. The refrain is, therefore, the same, and the “classic” songs in the panorama of Italian music around the world are really the best loved. Running down the final classification of the survey, third place is given to Eros Ramazzotti with “Musica è” (a more average 8%), and then there are another three “traditional” tunes – “O Sole mio” by Enrico Caruso (4%), “Sapore di sale” by Gino Paoli (3.5%) and “Abbronzatissima” by Edoardo Vianello (2.5%).

MAE AND FVG FOR THE PROMOTION OF THE IMAGE OF ITALY IN THE WORLD A Declaration of Intent relating to cultural initiatives abroad has been signed in Rome between the Minister for Foreign Affairs, General division for Cultural Promotion and Co-operation (director general Gherardo La Francesca) and the Friuli Venezia Giulia Region, represented by Roberto Antonaz, Councillor for Culture. The Declaration of Intent sets out periodic consultations between the Ministry and the Region, aimed at ensuring the systematic exchange of information on the respective activities of cultural promotion and the image of Italy abroad, and an increasingly profitable collaboration between the Region and the network of embassies, consulates and Italian Cultural Institutes. It was confirmed that the Italian Cultural Institute of New York will host an exhibition on Afro Basaldella next March.

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24-12-2007

DAL QUIRINALE

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CELEBRAZIONI PER LA GIORNATA DELL’UNITÀ D’ITALIA AL VITTORIANO E AL QUIRINALE

Forze Armate, un impegno concreto per la pace Il Presidente Napolitano ha sottolineato i pericoli del terrorismo. “Serve coesione nazionale per contribuire alla costruzione di un nuovo ordine mondiale” di Dino Alias CELEBRATIONS FOR ITALIAN UNIFICATION DAY AT VITTORIANO AND QUIRINALE

Armed Forces, a concrete commitment to peace President Napolitano underlined the dangers of terrorism. “National cohesion is needed in order to contribute to a new world order” eace, legality and values towards human dignity all constitute new, global emergencies today that even our country has to face “with renewed national cohesion and a concrete commitment to building a new world order”. Giorgio Napolitano spoke in duel roles as President of the Republic and as Commander of the Armed Forces, on the occasion of the 4th of November anniversary, which is a deeply, heartfelt date – together as National Unification Day, War Decoration and military values of the Armed Forces Holiday in which Soldiers fighting in services are commemorated – which calls to mind crucial and touching moments in the history of Italy. The President pointed out the hotbeds of tension, due to the country that might require added intervention soon on the part of our military for the “worsening of the Afghanistan situation, by impending, grave uncertainties in the region that clutches Iraq and Iran, from heightened conflict flare ups in the nearby Balkans, to the persistence of tension on the Lebanese political and institutional front, to the agonising crisis dragging on in the Middle East”, and underlined the sacrifice and important role of the armed forces, “that has faced up to international terrorism and a multitude of cases of instability and regional wars for years now”. All of this was mentioned to exalt “the high levels of efficiency, preparation and professionalism”, that allow our soldiers, sailors, airmen and airwomen, carabiniers and financial guard officers not only to face the complexity of challenges but to be recognised around the world as “ambassadors” of peace and freedom. The immeasurable importance given to the annual occasion of November 4th, considering that we are buried in technological commotion, confirms the continued expression in a wide reaching, cosmic and spiritual way, underlining, today as in yesteryears – 89 years after the achievement of Italian Unification – the loyalty and mission of the Armed Forces.

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ace, legalità e valori della dignità umana sono oggi le nuove emergenze globali che anche il nostro Paese deve affrontare “con un nuovo sforzo di coesione nazionale e un concreto impegno per contribuire alla costruzione di un nuovo ordine mondiale”. Ha parlato nella duplice veste di Presidente della Repubblica e di Comandante delle Forze Armate, Giorgio Napolitano, cogliendo l’occasione della ricorrenza del 4 novembre. Una data vivamente sentita – insieme Giornata dell’Unità nazionale, dei Decorati al valor militare, della Festa delle Forze Armate, in cui si celebrano i Combattenti – e che rievoca un momento fondamentale e toccante della storia d’Italia. Il Presidente ha indicato al Paese i focolai di tensione che potrebbero richiedere presto interventi aggiuntivi ai nostri militari per “l’aggravarsi della situazione in Afghanistan, dall’incombere di gravi incognite nella regione che abbraccia l’Iraq e l’Iran, dal riaccendersi di acute contrapposizioni nei vicini Balcani, dal persistere di tensioni nel quadro politico e istituzionale libanese, dal trascinarsi di una crisi lacerante nel Medio Oriente”, e ha sottolineato il sacrificio e il ruolo importante delle forze armate, “che da anni fanno fronte alla minaccia del terrorismo internazionale e a molteplici fenomeni di instabilità e di guerra regionale”. Tutto questo lo ha detto per esaltare “gli alti livelli di efficienza, preparazione e professionalità”, che consentono ai nostri soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, non solo di far fronte alla complessità delle sfide, ma di essere indicati, nel mondo, come “ambasciatori” di pace e di libertà. È oltremodo significativo constatare che, nonostante siamo immersi nel tumulto del progresso tecnologico, l’annuale ricorrenza del 4 novembre riesce ancora ad esprimere un respiro cosmico e spirituale, evidenziando, oggi come ieri – a distanza di 89 anni dal compimento dell’Unità Nazionale – la fedeltà e la missione delle Forze Armate. NASIRIYAH, QUEL SACRIFICIO PER CREARE LA DEMOCRAZIA Quattro anni fa avveniva l’attentato terroristico in cui persero la vita 19 Italiani Non si è spento il ricordo. Al contrario, la tragedia del 12 novembre a Nasiriyah, è sempre viva nella memoria della gente. Un dolore che l’intera Nazione italiana ha rivissuto con sincera e commossa partecipazione. “Sono sentimenti forti e sinceri di gratitudine verso i nostri soldati – ha detto il Ministro della Difesa Arturo Parisi in occasione dell’inaugurazione del monumento ai caduti di Nasiriyah – che hanno bagnato col loro sangue quelle terre lontane e le hanno, così, legate per sempre al nostro cuore e alla nostra memoria”. I volti di quei valorosi 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili italiani, resteranno incancellabili nel cuore della gente. Come non saranno dimenticati i loro ideali, di pace, libertà, giustizia e democrazia. NASIRIYAH, THAT SACRIFICE FOR CREATING DEMOCRACY The terrorist attack of four years ago in which 19 Italians lost their lives The memory has not faded. On the contrary, the 12th of November tragedy in Nasiriyah is still very much alive in peoples’ memories. The entire Italian nation relived the pain with sincere and moving participation. “Strong and sincere sentiments of gratitude expressed towards our soldiers – as said by Minister of Defence Arturo Parisi at the inauguration of the War Memorial for soldiers killed in battle at Nasiriyah – who shed their blood on that far away land, and that has forever tied our hearts to our memory”. The faces of those 12 brave carabiniers, 5 serving the Army and 2 Italian civilians are indelibly pressed in the hearts of people. Their ideals of peace, freedom, justice and democracy won’t easily be forgotten either.


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SI APRE UN NUOVO, IMPORTANTE, CAPITOLO, NELLA STORIA DELL’UNIONE EUROPEA

IN EUROPA

Copyright : © European Community, 2007

L’Europa riparte da Lisbona

Copyright : © European Community, 2007

Foto di gruppo a Lisbona. Sotto, il Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso

I leader dei Ventisette hanno firmato nella capitale portoghese il nuovo trattato istituzionale dell’UE, che sostituisce la bozza di Costituzione bocciata nel 2005 nei referendum in Francia e Olanda di Sergio Luciano, Direttore di Economy

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n sussulto di speranza dopo due anni di sfiducia. La firma del Trattato di Lisbona tra i governi dei 27 Stati Membri dell’Unione Europea rappresenta davvero, per un continente socialmente e politicamente stanco e confuso, un’iniezione di ottimismo. Anche per la deliberata volontà di non rinunciare, nella bozza della futura “Costituzione europea”, a quel richiamo ai valori fondanti che distinguono oggi l’Europa nel mondo: “L’U-

nione si fonda – recita l’articolo 1 bis del Trattato – sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini”. C’è solo da sperare, e da adoperarsi, affinché entro il giugno del 2009, data prevista per le prossime elezioni europee, gli Stati ratifichino il Trattato: prospettiva né sicura né facile, ma essenziale per renderlo operativo. Rilevanti le novità politiche introdotte. La carica del Presidente del Consiglio Europeo passerà dall’attuale, insignificante, semestre di mandato – che la svuota di ogni funzionalità politica – a ben due anni e sei mesi, il che renderà il Presidente europeo una figura-chiave della politica mondiale. Rilevante anche la scelta di estendere a molti, nuovi ambiti – per esempio sulla politica giudiziaria e sulla sicurezza interna – il principio del voto a maggioranza qualificata, per cui una decisione potrà essere presa con l’accordo del 55 degli Stati e senza diritti di veto per nessuno. Giustizia e sicurezza interna sono due tra i nuovi campi d’azione che il Trattato riserva al Consiglio. Altri ambiti nuovi e qualificanti, quelli della lotta ai cambiamenti climatici e la solidarietà nel settore dell’energia – che comporterà un mercato più integrato a livello europeo.

AN IMPORTANT CHAPTER OPENS ONCE AGAIN IN THE HISTORY OF THE EUROPEAN UNION

Europe makes a new start in Lisbon ray of hope after two years of mistrust. The signature of the Treaty of Lisbon between the governments of the 27 Member States of the European Union truly represents a boost of optimism for a socially and politically tired and confused continent. It also attests the deliberate will to not give up, in the draft of the future “European Constitution”, the appeal to the established values that distinguish Europe in the world today: “The Union shall be founded – recites article 1b of

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the Treaty – on the values of respect for human Council will pass from the current, insignificant, sedignity, liberty, democracy, equality, the rule of law mester term – that empties it of any political usefuland respect for human rights, including the rights ness – to two years and six months, which will renof persons belonging to minorities. These values der the European President a key-figure in world are common to Member States in a society in politics. The choice of to broaden many, new topics, for example judicial politics which pluralism, non-discrimiand internal security, was also nation, tolerance, justice, soliThe leaders of the 27 darity, and equality between signed in the Portuguese substantial. The main one being that a decision can be taken with women and men prevail”. capital the new treaty the agreement of 55 of the States, It’s only left to hope and do our institutional of the EU without veto rights for anyone. best, so that before June 2009, that substitutes the Justice and internal security are the date predicted for the next constitutional draft among several new topics that European elections, the States rejected in 2005 in the Treaty refers to the Council. ratify the Treaty: a prospect, not referendums in France Other new key topics include the definite and not easy, but essenand Holland fight against climate changes and tial to make it functional. The new politics introduced by the treaty are substan- solidarity in the energy sector – which will create a tial. The term of the President of the European more integrated market throughout Europe.

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INTERVISTA AL SEGRETARIO GENERALE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI, AMB. GIAMPIERO MASSOLO

Quale futuro per la rete diplomatico-consolare italiana? di Domenico Calabria

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on il 2008, la Farnesina punta alla riorganizzazione della rete diplomatico-consolare, una misura necessaria “per garantire una maggiore accessibilità, affidabilità ed efficienza degli uffici”, ma che richiede “una complessiva riorganizzazione dei processi”. Il tutto, “a fronte di risorse decrescenti per il comparto pubblico”. Ne abbiamo parlato con l’Ambasciatore Giampiero Massolo, dallo scorso mese di luglio Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri. Da tempo viene ribadita la necessità di una riorganizzazione della rete diplomatico-consolare. Quali sono, a Suo parere, le maggiori urgenze in questo senso? L’avvio di una ristrutturazione della rete diplomatico-consolare alla luce dell’attuale contesto geopolitico è stato disposto con la Legge Finanziaria 2007, al fine di razionalizzare i costi di funzionamento del Ministero. Sono state pertanto attuate o programmate alcune misure di razionalizzazione, da concludere entro il 2008, consistenti per la maggior

parte in accorpamenti di uffici come Bastia, Il Cairo, Lipsia, e più avanti Bedford, Edmonton, Esch-sur-Alzette, Innsbruck, con sedi vicine e di maggiori dimensioni. Da tali misure sono attesi in parte risparmi per l’erario ed in parte risorse per l’apertura di nuove sedi, quali un’Ambasciata in Moldova e un Consolato Generale a Mosca, dove la nostra Ambasciata emette oggi circa 250.000 visti l’anno. Si tratta di misure rilevanti, ma che non risolvono la natura strutturale dei problemi di funzionamento della rete. Ci troviamo infatti oggi di fronte ad una duplice sfida. Siamo chiamati, da un lato, a svolgere con crescente efficacia il ruolo di snodo centrale della proiezione esterna del Paese che è proprio della Farnesina, offrendo, attraverso la rete diplomatico-con-

INTERVIEW WITH THE GENERAL SECRETARY OF THE MINISTER OF FOREIGN AFFAIRS, AMBASSADOR GIAMPIERO MASSOLO

What is the future for the Italian diplomatic-consular n 2008, the Farnesina will focus on the reorganization of the diplomatic-consular network, a necessary measure “to guarantee optimum accessibility, dependability, and efficiency in the offices”, but that calls for “a complex reorganization of processes”. All of this, “when facing dwindling resources for public services”. We spoke about it with Ambassador Giampiero Massolo, General Secretary of the Ministry for Foreign Affairs since July. For some time, the necessity of a reorganization of the diplomatic-consular network has been reiterated. In your opinion, what are the most urgent tasks? The beginning of a reorganization of the diplomatic-consular network in light of the current geopolitical situation was provided for in the 2007 Budget, in order to reduce the Ministry’s operational costs. Consequently, some downsizing was carried out or scheduled to conclude in 2008, consisting for the major part in combination of offices in Bastia, Cairo, Leipzig, and later on in Bedford, Edmonton, Esch-sur-Alzette, and Innsbruck with nearby offices to cover wider areas. Certain steps are on hold in part due to revenue savings and in part due to resources reserved for opening new offices, including an Embassy in Moldova and a General Consulate in Moscow, where today our Embassy issues around 250,000 visas a year. These are substantial steps, but do not resolve the basic structure of operation problems in the network. In fact, today we find ourselves facing a twofold challenge. On one hand, we are called to perform the Farnesina’s very role as central junction of the external projection of the country with increased efficiency, offer-

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ing increasingly diverse and complete services to citizens and enterprises through the diplomatic-consular network. On the other hand, facing dwindling resources for public services, we must continually refine spending. In order to be able to reach certain objectives without modifying the network’s foreign structure, we have begun to study a fresh approach to the optimisation of existing resources. However, to achieve this, an adequate increase in resources is necessary from this point forward. Given the current context of spending, it appears more realistic to work with the current financial provisions and personnel already in place. We cannot neglect addressing the problem seriously and should concentrate resources on a few minor offices with intentions to improve the quality of services. Consequently, this underlines the need to downsize which could guarantee improved accessibility, dependability, and efficiency of the offices, in such a way as to compensate for operational costs, brought about by the major distance of the offices themselves. It is a finish line that can be reached, but only by a complex reorganization of the processes, through simplification and streamlining of procedures, wider use of technology, and reinforcement of institutional communication. An in depth dialogue in parliamentary headquarters has begun concerning these themes. In this scenario, which specific innovations are predicted for the consular sector? The initiatives that we are adopting to guarantee consular services better adapted to the changing demands of users are characterized by an important in-

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ASSOLO solare, servizi sempre più diversificati e com- solari, quali l’anagrafe consolare, il passaporto pleti ai cittadini ed alle imprese. Dall’altro, a elettronico, i sistemi contabilità attiva. Il nuovo fronte di risorse decrescenti per il comparto Sistema integrato delle funzioni consolari, depubblico, dobbiamo ricercare una sempre mi- nominato SIFC, è in via di predisposizione ed gliore qualità della spesa. entrerà a regime entro il 2008. Con l’adozione Per poter raggiungere tali obiettivi senza del SIFC si creeranno le condizioni per impormodificare l’assetto della rete all’estero abbia- tanti sviluppi successivi, per i quali stiamo già mo posto allo studio misure di ulteriore otti- elaborando progetti e programmando attività, mizzazione delle risorse esistenti. Di queste ul- compreso l’avvio della sperimentazione per l’etime, tuttavia, sarebbe necessario fin d’ora un rogazione ai cittadini di servizi consolari on liadeguato incremento. ne. Quest’ultimo è evidenCon dotazioni finanziatemente un obiettivo di rie e di personale invagrande importanza all’inNon possiamo non porci riate, come appare inveterno della strategia comseriamente il problema di ce più realistico ipotizplessiva che ho delineato. concentrare le risorse su zare nell’attuale conteSe ne stanno attualmente un numero di uffici sto della spesa, non posapprofondendo tutte le minore, ma rafforzato siamo non porci seriapossibilità a breve e memente il problema di dio termine, alla luce delnella qualità dei servizi concentrare le risorse su la normativa vigente e delun numero di uffici mile tecnologie disponibili. nore, ma rafforzato nelNel corso dell’ultima la qualità dei servizi. Ne deriva l’esigenza di da- Riunione dei Segretari Generali dei Minire corso ad un’opera di razionalizzazione che steri degli Esteri dei Paesi dell’UE, da Lei possa garantire al tempo stesso una maggiore presieduta a Roma, tra i temi in agenda vi accessibilità, affidabilità ed efficienza degli uf- era un confronto sulle modalità per svifici, in modo da compensare gli eventuali costi luppare un approccio sistemico e coerenper l’utenza, rappresentati dalla maggiore di- te alla diplomazia economica e culturale, stanza degli uffici stessi. È un traguardo rag- che coinvolga la rete diplomatico-consogiungibile, ma per il quale è necessaria una lare, le amministrazioni pubbliche e il setcomplessiva riorganizzazione dei processi, in- tore privato. Che cosa comporterebbe? tesa come semplificazione e snellimento delle Abbiamo ritenuto utile promuovere una riprocedure, un più ampio impiego delle tecno- flessione con i partners europei su problemalogie informatiche ed il potenziamento della tiche che sapevamo essere comuni a tutti, cocomunicazione istituzionale. Su tali tematiche me quello di aprire il Ministero ad un dialogo è stato avviato un approfondito dialogo in sede organico con le varie componenti della soparlamentare. cietà e della pubblica amministrazione. L’oIn questo quadro, quali specifiche innova- biettivo che tutti i Ministeri degli Esteri si zioni sono previste nel settore consolare? pongono, con diverse sfumature in dipenLe iniziative che stiamo adottando per ga- denza dai diversi contesti nazionali, è quello rantire servizi consolari più adeguati alle mu- di coinvolgere il mondo delle imprese, della tate esigenze dell’utenza muovono da un’im- cultura, insieme alle altre amministrazioni portante innovazione sul piano tecnico. Si trat- dello Stato e delle autonomie, la stessa società ta della realizzazione di una piattaforma inte- civile, nell’identificazione degli interessi, nelgrata delle procedure di lavoro relative ai servi- l’elaborazione delle strategie e nell’azione zi offerti agli Italiani all’estero dagli uffici con- concreta. Grazie alla rete di uffici all’estero, il

Ministero degli Esteri è chiamato a svolgere un ruolo centrale ed insostituibile nel guidare ed accompagnare tali processi. Non possiamo pensare, oggi, che il Paese, nelle sue diverse componenti, e le amministrazioni pubbliche si muovano isolatamente sulla scena internazionale. I processi di globalizzazione non lo consentono più. Con i colleghi europei abbiamo constatato l’esigenza condivisa di una collaborazione strutturata ed organica con le altre amministrazioni, il mondo delle imprese e della cultura. Ciò ha portato all’individuazione di aree di possibile intensificata cooperazione tra i Ministeri degli Esteri europei per scambiare idee (una “banca delle idee”) e best practices basate sulle rispettive esperienze ed iniziative. Quali sono le iniziative intraprese dalla Farnesina in proposito? Intendiamo mettere a profitto il patrimonio rappresentato dalla pluralità dei soggetti nazionali, pubblici e privati, interessati alle relazioni con l’estero, attivando sinergie per fornire quel valore aggiunto di coerenza che è l’essenza della “centralità” della Farnesina. Per far questo, con la legge finanziaria in corso abbiamo previsto la possibilità di una presenza temporanea di esperti di altre Amministrazioni nelle sedi diplomatiche e consolari, anche a carico delle Amministrazioni di provenienza, per le professionalità non presenti al Ministero e per esigenze che non sono proprie del Ministero degli Esteri ma delle strutture invianti. In secondo luogo, stiamo valorizzando la rete dei consiglieri diplomatici presenti presso altre Amministrazioni dello Stato e locali, oltre che presso alcune importanti realtà del settore privato. È stato da ultimo creato alla Farnesina un gruppo di lavoro “Sistema Paese”, che si riunirà all’inizio del prossimo anno, aperto alla partecipazione di altre Amministrazioni centrali e territoriali, e soggetti pubblici e privati interessati alle tematiche che di volta in volta saranno affrontate, in campo economico, tecnologico, culturale, socio-migratorio.

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network? novation on the technical plain, setting up an integrated platform of work procedures related to consular services offered to Italians living abroad, including consular registry, electronic passports, and active accounting systems. The new integrated system of consular functions, named SIFC, is in the set-up phase and will become functional in 2008. With the adoption of SIFC, conditions are created for important consequential developments for which we are already planning projects and activities, including an experimental trial for the disbursement of consular services to citizens on line. This is obviously an important goal at the heart of the complex strategy that I have described. We are currently broadening its short and long term capabilities to meet current norms of available technology. During the last Meeting of the General Secretaries of Foreign Ministers in the European Union Countries over which you presided in Rome, among the topics on the agenda you addressed, there was a discussion on the method for developing a systemic and coherent approach to the economic and cultural diplomacy that includes the diplomatic-consular network, public administration, and the private sector. What would this involve? We find it useful to promote dialogue with European partners on problems we know to be common to all, such as encouraging a sincere dialogue between the Ministry and the various components of society and public administration. The goal that all the Foreign Ministers propose, with differences coloured by the various national contexts, is to involve the world of business and culture, as well as other national administrations, and independent groups to identify interests,

plan strategies, and take concrete action. Thanks to the network of offices abroad, the Minister of Foreign Affairs is called to manage a central and invaluable role to guide and accompany certain processes. Today, we cannot suppose that the country, in its different components, and the public administration moves alone on the international scene. The processes of globalisation no longer allows for that. With European colleagues, we have established a common requirement for a collaborative and organic structure with other administrations, the business world, and culture. That led to the specification of areas of possible intensified cooperation between European Foreign Affairs Ministers in an exchange of ideas (an “ideas bank”) and best practices based on respective experience and initiatives. What are the initiatives upon which the Farnesina plans to embark? We intend to take advantage of the heritage represented by the plurality of national groups, public and private, interested in foreign relations, effecting synthesis for supplying the added value of coherence that is at the heart of the Farnesina’s role. To do this according to the current budget, we have considered the possibility of a temporary presence of experts from foreign diplomatic administrations and consular networks, as well as national administrations, for positions not within the Ministry but within the corresponding structures. Secondly, we are optimizing the network of diplomatic advisors present through other administrations of national and local governments, in addition to some important figures from the private sector. Finally, a “National System” task force was created at the Farnesina that will meet together at the beginning of next year, open to the participation of other central and territorial administrations, and interested public and private figures to address themes one by one concerning the economy, technology, culture, and immigration.

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RIFLETTORI SULLE DONNE L’ITALIA? UN PAESE CHE NON DÀ ABBASTANZA SPAZIO AI GIOVANI, ANCORA POCO PROPENSO

Un’Italiana d’America,

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Co-Direttore del MIT-Italy Program, e lecturer al dipartimento di scienze politiche del MIT, Serenella Sferza si divide tra l’Italia e gli Stati Uniti, puntando ad incrementare i rapporti tra università, aziende e centri di ricerca dei due Paesi di Lucy Tattoli

ITALY? A COUNTRY THAT DOESN’T ALLOW YOUTH TO HAVE A CHANCE AND IS STILL NOT VERY WILLING TO WELCOME

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An Italian woman in America, traveling between Milan and y experience is the result of many factors. At the beginning, I was curious and I wanted to rise to the challenge. Then, affective relations and my professional engagement made me decide to stay. Nevertheless, I still don’t consider this choice the final one, even after many years”. With these words Serenella Sforza sums up her experience. At present, she is Co-Director of MIT-Italy Program – an organization of Massachusetts Institute of Technology which was created to increase the relationships and exchanges of students and best practice between one of the world’s most important universities for research and Italy. She was born and grew up in Milan, after her graduation at Università Statale, she entered MIT with a Fullbright scholarship. And she is still here. In spite of everything, she definitely consider herself a “Milanese”. Mrs. Sferza, what drove you to take up this ex-

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perience in the United States, and why did you decide to live here? At the beginning, it was a sort of a “forced exile”: my professor advised me to leave, since in Italy I wouldn’t have had the same opportunities to get on in my job. Despite the fact that I have been living in the United States for more than twenty years, I don’t consider myself American, I didn’t even appeal for American citizenship. At the end of my PhD, I tried to return to Italy and I entered many competitions for researchers, I was always the applicant with the best grade among those who hadn’t been chosen… Maybe a successful result would have taken me home again. But instead I’m here! You have been working in one of the most important American universities, but you still have regular relations with Italian universities and Research centers. Which are the most remarkable differences in this field between Italy and the Unit-

ed States? Which is the strong and weak point of each system? With regards to the United States, it is a system that sets a high value on meritocracy and egalitarianism. Especially youth, also when they are foreigners, are offered more opportunities, their role and abilities are better enhanced. On the other hand, if we don’t consider the most famous universities, the level of American education is generally rather low, and the enrolment in the best institutes is very expensive. Of course, this fact plays an important role – which is not always positive – in the choice of a student’s career, since they are usually heavily in debt when they complete their studies. In Italy there is definitely a more gerontocratic system of patronage, in which young people are neither given adequate opportunities nor encouragement, even if they have a very high level of education, as I can often see when they come to MIT to do research.


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AD OSPITARE PROFESSIONALITÀ STRANIERE E CHE SOTTOVALUTA LE SUE CAPACITÀ DI ATTRAZIONE

tra Milano e il Massachusetts

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a mia esperienza è frutto di una combinazione di fattori. All’inizio c’è stata la curiosità, la volontà di vincere una sfida. Poi, la nascita di rapporti affettivi, così come l’impegno professionale, mi hanno portata a decidere di restare. Ma anche dopo tanto tempo non la reputo una scelta definitiva”. Così Serenella Sferza, oggi a capo del MIT-Italy Program – struttura del Massachusetts Institute of Technology preposta a incrementare i rapporti e gli scambi di studenti e “best practice” tra una delle più importanti università di ricerca del mondo e l’Italia – riassume la sua esperienza. Nata e cresciuta a Milano, una volta laureatasi all’Università Statale, è entrata al MIT grazie ad una borsa di studio Fullbright. E qui la troviamo tutt’oggi. Anche se lei stessa confessa di dichiararsi “assolutamente milanese”. Dottoressa Sferza, che cosa l’ha convinta a intraprendere questa esperienza negli Stati Uniti, e, soprattutto, a trasformarla in una scelta definitiva di vita? All’inizio, si è trattato di un “esilio imposto”: fu infatti il mio stesso docente a consigliarmi di partire, perché in Italia non avrei avuto le stesse opportunità di far carriera. Tuttavia, nonostante siano ormai più di vent’anni che vivo negli Stati Uniti, non mi considero americana, al punto che non ho neanche la cittadinanza. Alla fine del dottorato ho fatto un tentativo di rientro partecipando a diversi concorsi da ricercatore in Italia, arrivando sempre e comunque prima dei non vincenti... Sarebbe forse bastato un risultato solo di poco diverso per riportarmi a casa. Ed invece, eccomi qui! Pur lavorando in una delle più importanti università americane, ha costanti rapporti con gli atenei e gli istituti di ricerca italiani. Quali sono, a suo parere, le differenze più significative, in questo ambito, tra Italia e Stati Uniti? Qual è il maggior punto di forza, così come il maggior difetto, di ciascun sistema? Per quanto riguarda gli Stati Uniti, si tratta di un sistema che mette in primo piano valori come la meritocrazia e l’egualitarismo. In particolare, ai giovani, anche stranieri, vengono offerte maggiori opportunità, vengono maggiormente valorizzati il loro ruolo e le loro capacità. D’altro canto, se si escludono le università più famose, il livello dell’istruzione americana in generale è abbastanza basso, mentre i costi di accesso alle scuole migliori sono indubbiamente molto alti, il che condiziona, in senso non sempre positivo, le scelte di carriera degli studenti che ne escono seriamente indebitati. Per quanto riguarda l’Italia, vige senza dubbio un sistema più clientelistico e gerontocratico, in cui i giovani non vengono adeguatamente valorizzati e spronati, anche se si tratta – come mi capita spesso di constatare quando vengono a fare ricerca al MIT – di studenti preparati ad altissimo livello. Sull’esempio americano, anche in Italia si sta puntando a far incontrare sempre di più università e aziende. A suo parere, si stanno vedendo i primi risultati in questo senso?

Si tratta di un fenomeno ancora “embrionale” per quanto riguarda l’Italia, che purtroppo coinvolge ancora solo le grandi aziende, e spesso grazie a finanziamenti dello Stato. Ce ne accorgiamo soprattutto in occasione della nostra annuale European Career Fair, evento in cui si incontrano studenti universitari e post universitari provenienti dalle migliori università americane, e rappresentanti di aziende europee di alto livello. Mentre sono molte e attivissime le aziende francesi, tedesche o spagnole che vi partecipano, quelle italiane sono poche e, finora, timorose: vengono, guardano, ma tornano in Italia a “mani vuote”. Forse a frenare sono anche gli stipendi non proprio “competitivi” riservati in Italia a laureati e ricercatori. Questo rappresenta senza dubbio un grossissimo limite del sistema italiano, soprattutto per quanto riguarda le lauree scientifiche che tutti i Paesi cercano di incoraggiare in quanto essenziali alla competitività e all’innovazione. Ma spesso l’Italia non si rende conto di essere considerata una meta molto interessante: può infatti contare su dei veri e propri centri di eccellenza, e dovrebbe quindi sfruttare meglio questa sua capacità di attrazione. Purtroppo, da una parte, gli Italiani sono poco disposti a “rischiare” portando all’interno delle loro strutture menti straniere; dall’altra c’è ancora molto ignoranza sulle enormi possibilità che questi scambi possono offrire, e su cosa è possibile fare per incrementare questi rapporti. Quali sono le strutture italiane con cui maggiormente collaborate? Da tempo, collaboriamo con il Politecnico di Milano, con il quale abbiamo anche avviato il Progetto Roberto Rocca, che mira ad incentivare il flusso a doppio senso di idee, progetti e cervelli e collaborazioni di lunga durata. Grazie alla Fondazione Rocca, siamo in grado di finanziare periodi di ricerca al MIT per dottorandi e post-doc del Politecnico e viceversa, e di attivare progetti di ricerca comuni tra i docenti delle due istituzioni. Tramite il Consorzio Italia-MIT collaboriamo inoltre con una ventina di Università e Scuole di dottorato, dalla Statale di Milano alla Scuola Superiore Sant’Anna. Tra i nostri partners ci sono anche istituzioni terrritoriali quali l’Agenzia di Sviluppo Trentino; fondazioni, quali la Tronchetti Provera, scuole di management, quali il CUOA, e imprese quali Fiat e Ferrari, con la quale abbiamo recentemente organizzato un bellissimo workshop a Maranello, per discutere sulla Ferrari del futuro. Siamo inoltre costantamente alla ricerca di nuovi partners che ci consentano di portare portare “più MIT in Italia e piu Italia al MIT”. Tra le iniziative alle quali stiamo lavorando, c’è, per esempio, la realizzazione presso il MIT di una mostra su design e tecnologia italiane. Pensa mai ad un suo ritorno definitivo in Italia? Sinceramente, non riesco a stare lontana da Milano più di tre o quattro mesi, e, come ho già detto, non mi considero americana. Non escludo quindi la possibilità di ritornare in Italia. Ma non nascondo neanche che questo ruolo di “ponte” tra Italia e Stati Uniti mi piace ancora molto.

FOREIGN PROFESSIONALS. IT UNDERVALUES ITS ATTRACTION

lan and Massachusetts Following the American model, also Italy is trying to put universities in touch with enterprises. What do you think about the first results of this campaign? It is still an embryonic phenomenon in Italy. Unfortunately, it involves only large enterprises, and these projects are often financed by the State. We notice it especially on the occasion of our yearly European Career Fair, an event during which university and PhD students of the best American universities and representatives of important European enterprises can meet. While French, German and Spanish companies participate in great numbers and with enthusiasm, Italian firms are few, and up to now they have been rather shy: they come, look around and go back to Italy empty-handed. Maybe the low and non-competitive salaries granted to graduates and researchers in Italy also act as a check.

This is without doubt an enormous limitation of the Italian system, especially with regards to graduates in the scientific sectors, who are encouraged in all other Countries, since they are essential for competitiveness and innovation. Nevertheless, Italy often doesn’t realize that it is an interesting Country: there are excellent centers, and the country should better exploit its attraction potential. Unfortunately, Italians are not willing to take the risk of taking on foreign professionals in their staffs; there is still a lot of ignorance about the huge possibilities that these exchanges could offer and about what could be done to increase these relations. With which Italian institutes do you mostly collaborate? We have been collaborating with the Politecnico of Milan for a long time, with which we have also started the Roberto Rocca Project: it aims to provide incentives for the exchange of ideas, projects and brains in a long-term perspective. Thanks to Fondazione Rocca we can support research stays at MIT for undergraduate and postgraduate students of the Politecnico and vice versa, and we can start common

research projects among lecturers of the two institutes. Through Consorzio Italia MIT we also collaborate with about twenty Universities and PhD Institutes, from the Statale of Milan to the Scuola Superiore Sant’Anna. Among our partners, there are also local institutions such as Agenzia di Sviluppo Trentino, foundations, e.g. Tronchetti-Provera, management schools such as CUOA, and enterprises such as Fiat and Ferrari. With the latter we have recently organized a beautiful workshop in Maranello to discuss the Ferrari of the future. We are always looking for new partners to enable us to bring “more MIT to Italy and more Italy to MIT”. Among our new initiatives there is an exhibition on Italian design and technologies at MIT. Have you ever considered the idea of a decisive come back to Italy? I’m speaking sincerely, I can’t stay away from Milan for more than three or four months; as I have already told you, I don’t feel American. So I don’t exclude the possibility of a return to Italy. But I have to admit that I still really enjoy my role as a “bridge” between Italy and the United States.

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L’ALTRA ITALIA

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MIGRANTI “DEFINITIVI”, MA CHE NON HANNO MAI DIMENTICATO LE LORO ORIGINI

Sulle tracce degli Italiani d’Australia

Forse in pochi lo sanno, ma Sydney deve la maggior parte dei suoi edifici ad un architetto friulano. Ed esistono cittadine in cui il 60% della popolazione è di origine italiana di Ghileana Galli

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onostante la distanza geografica, l’Italia e l’Australia possono contare su uno stretto legame, che affonda le sue radici in particolare nel periodo del secondo dopoguerra, quando si scatenò l’emigrazione di massa. Naturalmente, chi decideva di partire per questa lontana terra, lo faceva con l’intenzione di stabilirvisi definitivamente, e quindi convinto della necessità di adeguarsi il meglio possibile a questa nuova realtà, di diventarne parte integrante. Ciò, però, non significò abbandonare le proprie origini, anzi. MELBOURNE E SYDNEY. La dimostrazione ci arriva da Melbourne, la città australiana dove più numerosa è la comunità italiana (è qui che si concentra circa il 90% degli Italiani presenti nello stato del Victoria), ma dove soprattutto i nostri connazionali si sono “fatti notare” per i successi ottenuti a livello economico e politico: sono ben 3 i ministri di origini italiane, senza contare i numerosi sottosegretari e deputati. Di non minore peso è la presenza italiana a Sydney, “tradita” sia dalle insegne dei numerosi ristoranti e dai menù dei tanti bar, sia dalla storia di molti suoi edifici. Qui, infatti, ben noto è il nome di Rinaldo Fabbro, architetto di origine friulana che raggiunse l’Australia nel 1949. A lui si deve l’introduzione del cemento armato nelle costruzioni, e, attraverso la sua azienda edile, la FabbroStone, costruì la maggior parte degli edifici che oggi caratterizzano Sydney, come la celebre Australia Square, dalla caratteristica forma circolare, che sorge nel centrale “business district”, famosa per essere stata, dal 1967 (anno della sua costruzione) al 1976, il palazzo più alto della città.

New Italy Memorial (New South Wales)

IL CASO DI GRIFFITH. Ma esistono anche piccoli paesi che oggi sono considerati dei veri e propri baluardi di italianità. È il caso, per esempio, di Griffith, nel New South Wales. Qui la nostra emigrazione iniziò ancora prima, verso il 1913, e oggi il 60% dei circa 25mila abitanti che la popolano, è di origine italiana (per la maggior parte, veneti e calabresi); inoltre, l’italiano è la seconda lingua ufficiale, ed è insegnato a scuola a fianco dell’inglese. Oggi Griffith è soprattutto associata al buon vino e al buon cibo e – guarda caso – italianissimi sono i nomi di alcune delle più importanti aziende vinicole della zona, come Zappacosta, De Bortoli e Casella. Ma non solo: a marcare ulteriormente il legame con l’Italia, la nascita nel 2002 del Griffith Italian Museum, voluto dal sindaco John Dal Broi (di origine veneta) per testimoniare il grande contributo che gli Italiani hanno dato al Paese. Qui sono stati raccolti numerosi oggetti e documenti appartenuti alle prime famiglie italiane che hanno raggiunto questo angolo d’Australia; inoltre il Museo ospita corsi di lingua ed eventi dedicati alla cultura italiana.

“DEFINITIVE” MIGRANTS, ALTHOUGH THEY HAVE NEVER FORGOTTEN THEIR ORIGIN Perhaps few know it, nevertheless, Sydney is indebted to an architect from Friuli for the major part of its buildings. Moreover, cities exist in which 60% of the population is of Italian origin n spite of the geographical distance, Italy and Australia can count on one close bond, which plunges its roots back to the post-war period of the Second World War in particular, a period when mass emigration broke out. Naturally, those who decided to leave for this far land, did it with the intention of taking up residence there forever, and so, were convinced of the necessity of adapting in the best possible way to this new reality, and to become an integral part of it. That, however, did not signify the abandonment of their origins, but quite the opposite. MELBOURNE AND SYDNEY. The proof reaches us from Melbourne, the Australian city where the Italian community is the greatest (around 90% of Italians currently in the state of Victoria are gathered here), however it is principally where our compatriots “made themselves known” for success achieved on

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Italians discover Australia an economic and political level: there are 3 ministers of Italian origin, not including several undersecretaries and deputies. The Italian presence in Sydney is not in any way less important, “betrayed” both by the signs of various restaurants and by menus of many bars, and also by the history of a lot of their buildings. The name of Rinaldo Fabbro is well known here in fact, an architect of Friulan origin who arrived in Australia in 1949. We owe the introduction of reinforced concrete in buildings to him, and, by means of his construction company, FabbroStone, he constructed the major part of buildings that characterise Sydney today. For example, the renowned Australia Square, from the characteristic circular form, that lies in the central “business district,” famous for having been, from 1967 (the year of its construction) until 1976, the highest building in the city. THE GRIFFITH CASE. Nevertheless, small places also exist nowadays that are considered real bastions of Italian spirit. It is the case of Griffith, for ex-

ample, in New South Wales. Here, our emigration began earlier still, about 1913, and today around 60% of the 25 thousand inhabitants that populate it, are of Italian origin (Venetians and Calabrians for the most part); furthermore, Italian is the second official language, and it is studied at school along with English. Today, Griffith is above all associated with good wine and good food and – as chance would have it – the names of some of the most important companies in the wine industry are very Italian, such as Zappacosta, De Bortoli and Casella. But it doesn’t end there. To further emphasise the link with Italy, the Griffith Italian Museum was born in 2002, sought by the mayor John Dal Broi (of Venetian origin) in order to testify the great contribution that Italians have made to the Country. Various objects and documents belonging to the first Italian families that reached this corner of Australia have been collected here; additionally, the Museum houses language courses and events dedicated to Italian culture.


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PARIGI, TRA XIX E XX SECOLO, CROCEVIA DI IDEE… E DI GRANDI ITALIANI Alcune delle opere presenti nella mostra “Gli Italiani di Parigi”.

PARIS BETWEEN THE 19TH AND THE 20TH CENTURIES: A CROSSROADS OF IDEAS AND GREAT ITALIANS

When art emigrates…

1 - Massimo Campigli, Giocatrici di ping pong (1951) 2 - Filippo De Pisis, Fiori (1938) 3 - Giorgio De Chirico, Silente in un paese (1944)

he relationships between Italy and France have always been very frequent and lively because of their geographic position and common historical-cultural origin. The Alps have never been a real obstacle, they have always allowed for exchanges of people, goods and ideas. And a particular exchange between Italy and France – the one that concerns artists and new values in the artistic world – was the protagonist of an exhibition that took place in the Town of Cherasco, in the province of Cuneo, up to December 9th and which was entitled “Italians of Paris”. This important exhibition was of international prominence and offered a journey across the pictorial works by some very important artists and intellectuals of the 19th and 20th centuries. 2 Spurred on by a desire of innovation through the challenge of the radically new impressionistic technique, many Italians left Italy to move towards Paris, which in the late 19th Century was an exciting cosmopolitan center. FROM DE NITTIS TO “MODÌ”. In 1867 Giuseppe De Nittis displayed his works at the mythical exhibition organized by the French photographer Nadar, but he reached the peak of his fame during the Universal Expo in 1878, where he exhibited eleven paintings. In 1871 Giovanni Boldini also moved to Paris, where he became famous as an elegant and celebrated portraitist; in 1874 he was joined by Federico Zandomeneghi from Venice, who had tighter and longer-lasting relations with the impressionist and post-impressionist milieu, taking part in all the exhibitions organized by the movement continuously from 1879. Medardo Rosso, who had been living in Paris since 1887, was the first Italian sculptor to impose his style on the European scene. Modigliani – with his French pseudonym “Modì” – arrived in Paris in 1906, and he brought the latest ideas of Matisse and Picasso to his Italian friends; he didn’t imitate these new young maestros, but he studied them with attention and admiration. The same can be said for De Pisis, De Chirico, Carrà, Savinio, Campigli, Severini and Tozzi, the protagonists of the exhibition of Italian artists that in a specific historical period – the 1920s – were called the “Italians of Paris”. Modigliani is considered the emblematic figure of an artist who had been educated in the classical culture and the Italian pictorial tradition and who – after having assimilated cubism, the plasticity of African sculpture and the emphasis of color of the Fauves – created an aristocratic and elegant style that made him unique and universal.

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Quando ad emigrare è l’arte… Modigliani, Medardo Rosso, Carrà, De Chirico: a loro, “Italiani di Parigi”, è stata dedicata l’eccezionale mostra allestita a Cherasco

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rapporti tra Italia e Francia sono sempre stati intensissimi, complice la vicinanza geografica, ma anche le comuni radici storicoculturali. Le Alpi, del resto, non hanno mai rappresentato un reale ostacolo, permettendo in ogni tempo i movimenti e gli scambi di persone, merci, idee. E proprio ad un particolare scambio tra Italia e Francia – quello di artisti e di nuovi valori nel mondo dell’arte – era dedicata la mostra che la Città di Cherasco, nel cuneese, ha ospitato fino allo scorso 9 dicembre, dal significativo titolo “Gli Italiani di Parigi”. Una mostra di grande impatto, di portata internazionale, che ha permesso un confronto fra l’opera pittorica di alcune importanti personalità artistiche e culturali del XIX e XX secolo. DA DE NITTIS A “MODÌ”. Spinti da una volontà di rinnovamento attraverso il confronto con la novità strutturale della tecnica impressionista, sono infatti stati molti i nostri connazionali che hanno lasciato l’Italia, per rivolgersi, a partire dalla fine dell’Ottocento, verso quella città cosmopolita e ricca di fermenti che era all’epoca Parigi. Nel 1867 Giuseppe De Nittis espose nella storica mostra del fotografo Nadar, ma toccò il culmine della sua fama all’Esposizione Universale del 1878, dove espose undici sue tele. Sempre nel 1871 si trasferisce stabilmente a Parigi anche Giovanni Boldini, che diventa famoso come ritrattista elegante e alla moda; lo raggiunge nel ‘74 il veneziano Federico Zandomeneghi, che avrà i legami più duraturi e profondi con l’ambiente impressionista e post-impressionista, partecipando ininterrottamente dal 1879 a tutte le mostre del movimento. Da parte sua, Medardo Rosso, a Parigi dall’87, è il primo scultore italiano a far sentire la sua voce, imponendo il proprio stile nel panorama europeo. Allo stesso modo Amedeo Modigliani – “francesizzato” con lo pseudonimo di Modì – giunse a Parigi nel 1906 e agli amici italiani portò le novità di Matisse e Picasso, non imitando l’opera di questi nuovi giovani maestri ma studiandoli con attenzione e ammirazione. Così come faranno De Pisis, De Chirico, Carrà, Savinio, Campigli, Severini, Tozzi e attorno ai quali si dipana il percorso di mostra degli Italiani che in un dato momento storico, intorno agli anni Venti del Novecento, vennero definiti “Gli Italiani di Parigi”. La figura di Modigliani viene vista come il simbolo dell’artista che, nutrito di cultura classica e formatosi sulla tradizione figurativa italiana, fatti propri il cubismo, la plasticità della scultura africana ed il cromatismo Fauves, giunge ad una sigla aristocratica ed elegante che lo ha reso unico ed al contempo universale.

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DAL SUD ITALIA, NEL CUORE DEL MEDITERRANEO

Salerno, terra di storia, arte, cultura Famosa per aver ospitato la prima istituzione medica dell’Europa cristiana, è oggi la seconda città della Campania per popolazione e uno dei più importanti centri del Mezzogiorno di Silvana Genzone

LA CITTÀ E LE SUE BELLEZZE. Suggestivo e straordinario, il centro storico di Salerno, con il suo dedalo di vicoli, le chiese ed i palazzi nobiliari, è stato gradualmente ristrutturato ed oggi è un centro vivace della vita cittadina grazie anche alle caratteristiche botteghe e ai locali che lo animano fino a tarda notte. Tanti sono però i tesori d’arte e cultura preservati nel cuore antico della città, a partire dal Duomo, cattedrale romanica edificata nel 1084, che, con i suoi mosaici e le sue tarsie policromatiche, costituisce uno dei rari esempi di architettura arabo-normanno. Il centro storico della città è inoltre disseminato di chiese e cappelle, molte delle quali edificate nel Medioevo e oggetto di ristrutturazione nel periodo barocco, e quindi testimoni di entrambi i periodi architettonici. La città è anche ricca di parchi e aree verdi, in parte esito delle moderne disposizioni del piano regolatore urbano, in parte anch’esse frutto della ricca storia della città. Tra questi, impossibile non citare i giardini che circondano la Villa Comunale, luogo di incontro e ritrovo dei salernitani, oggetto di un notevole progetto di restauro botanico ed architet-

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alerno è una sintesi affascinante di quanto il Mediterraneo possa offrire a tutti coloro che vogliano conoscerlo più da vicino. La città si propone sempre più come una comunità accogliente per i turisti ed i visitatori di tutto il mondo, ai quali offre splendide coste, una storia affascinante, un importante centro universitario, così come un ricco patrimonio artistico. CENNI STORICI. Prima insediamento etrusco-sannitico, poi colonia romana con il nome di Salernum; quindi, con le invasioni barbariche, dominio bizantino, e, a partire dal 646 d.C., sotto il dominio longobardo, parte del Ducato di Benevento. Sotto il dominio normanno, a partire dall’XI secolo, Salerno divenne il centro più importate dell’Italia meridionale, acquistando enorme visibilità: venne costruita una nuova reggia, Castel Terracena, ed il Duomo in stile arabo-normanno. E proprio in questo periodo venne fondato uno dei vanti della città e della penisola intera: la Scuola Medica Salernitana, che rappresentava la prima istituzione medica dell’Europa cristiana, ed è considerata l’antenata delle Università europee. A Salerno, porto di mare aperto agli influssi del mondo arabo e bizantino, la Scuola trovò terreno fertile per far rifiorire l’arte medica; qui si tornò a studiare Ippocrate e Galeno, ed era possibile seguire lezioni di docenti provenienti da tutto il Mediterraneo. SALERNO CAPITALE D’ITALIA. Il salto è senza dubbio molto lungo, e più giustificato da una questione di spazio che non di interesse storico. Ma è senza dubbio importante ricordare, tra i vanti di questa città, il fatto di essere stata Capitale d’Italia subito dopo lo sbarco alleato, dal 10 febbraio al 15 luglio 1944. All’inizio del 1944 l’Italia da Monte Cassino in su era infatti ancora occupata dai tedeschi, e in questo contesto la città di Salerno fu scelta per ospitare i primi governi del dopoguerra. In questi cinque mesi di Salerno capitale, il Re Vittorio Emanuele III alloggiò a Villa Guariglia, una villa gentilizia a Raito, frazione di Vietri sul Mare, e partecipò alla vita politica salernitana. Alfonso Menna, che fu sindaco di Salerno negli anni Cinquanta, era solito dire che l’idea di costruire il lungomare di Salerno era venuta anche dal Re d’Italia.

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Alcuni punti di interesse di Salerno. Dall’alto, in senso orario: il lungomare; Via Botteghelle, in pieno centro storico; la zona del porto; il campanile del Duomo.


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tonico nel corso degli anni Novanta. Di grande interesse, anche storico, il Giardino della Minerva, probabilmente il primo orto botanico d’Europa, realizzato nel Medioevo nell’ambito della Scuola Medica Salernitana, e oggi giardino didattico dall’architettura settecentesca, da cui si gode un’incantevole vista sul mare. Ancor più spettacolare è la visuale che si può invece godere dal Castello di Arechi, anch’esso di età medievale (VIII secolo). Situato ad un’altezza di circa 300 metri sul livello del mare, domina infatti tutta la città, offrendo una splendida panoramica sull’intero golfo di Salerno. IL MARE. Il mare è la principale risorsa della città nonché il cardine su cui ruota la sua identità. Il porto di Salerno è uno dei più attivi del Tirreno, movimentando circa 7 milioni di tonnellate di merci all’anno, e coprendo anche un traffico su lunghe tratte, in particolare da e per l’Australia, la Nuova Zelanda, l’Estremo Oriente, il Nord Europa, il Centro, Nord e Sud America e l’Africa Occidentale. Da Salerno partono inoltre quotidianamente navi per tra-

sporto passeggeri sulle tratte da e per Malta, Tunisi, Palermo, Messina e Olbia. In via di sviluppo anche il settore della croceristica. IL TURISMO. La posizione di cerniera tra la Costiera amalfitana e la Costiera Cilentana, e la prossimità di luoghi turistici di richiamo (Pompei, Paestum, la Certosa di Padula, il Parco nazionale del Cilento) fanno di Salerno un’importante meta turistica del Mezzogiorno, sia a livello nazionale che internazionale. Nel corso degli ultimi anni la ricettività alberghiera è in crescita, mentre il recupero del centro storico ha contribuito al proliferare di botteghe artigiane, locali e ristoranti che animano la città vecchia fino a tarda notte, per tutto l’arco dell’anno. Le attrattive che offre la città sono soprattutto di carattere paesaggistico, e il lungomare è senza dubbio una di queste. Ristrutturato completamente nel 1990, è una fra i più lunghi d’Italia, interamente adibito ad isola pedonale e per questo frequentato, sia in estate che in inverno, da moltissime persone che amano fare una passeggiata a diretto contatto con il mare.

FROM THE SOUTH OF ITALY, IN THE HEART OF THE MEDITERRANEAN

Salerno, land of history, art and culture Famous for having hosted the first Christian European medical institution, today it is the city with the second largest populace in Campania, and one of the most important towns in the south of Italy alerno is a fascinating synthesis of what the Mediterranean can offer to all those who want to get to know it more intimately. The city presents itself as an ever more welcoming community for tourists and visitors from all over the world, to whom it offers splendid coasts, a fascinating history, and an important university centre, along with a rich artistic heritage. HISTORICAL OUTLINE. First, there was the Samnite-Etruscan settlement, then the Roman colony under the name of Salernum; afterwards, Byzantine rule in the midst of the barbarian invasions, and, it was part of the Duchy of Benevento, under Lombard dominion, as of 646 AD. Under Norman control, from the XI century, Salerno became the most important town in southern Italy, acquiring enormous visibility: Castel Terracena, a new royal palace, was constructed, and the Arab-Norman style cathedral. Furthermore, it was precisely in this period that one of the glories of the city and of the entire peninsula was established: the Schola Med-

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ica Salernitana, which represented the first medical school in Christian Europe, and is considered the forefather of European Universities. Salerno was a maritime port, open to influences from Arab and Byzantine worlds, and so the school found fertile ground to make medical skills blossom again; Hippocrates and Galen returned to study here, and it was possible to attend lessons by professors originating from all areas of the Mediterranean. SALERNO, THE CAPITAL OF ITALY. The jump is undoubtedly great, and justified, more by a question of space than historical interest. But it is unquestionably important to remember, among the splendours of this city, the fact that it was the Capital of Italy immediately after the Allied landings, from 10 February until 15 July 1944. At the beginning of 1944, Italy was indeed still occupied by the Germans from Monte Cassino upwards, and because of this, the city of Salerno was chosen to host the first governments of the post-war period. In the five months during which Salerno was the capital, King Vittorio Emanuele III stayed in Villa Guariglia, a noble villa in Raito, a hamlet of Vietri sul Mare, and participated in Salerno’s political life. Alfonso Menna, who was mayor of Salerno in the Fifties, frequently said that the idea of building the promenade in Salerno also came from the King of Italy. THE CITY AND ITS BEAUTY. The historical centre of Salerno is suggestive and extraordinary with its maze of alleyways, churches and noble palaces. It was gradually restructured and nowadays it is a lively centre of urban life, also thanks to the characteristic shops and the bars that bring it to life until late every night. There are a lot of art and cultural treasures preserved in the ancient heart of the city, from the Duomo, a Romanesque cathedral built in 1084 that, with its mosaics and polychromatic marquetry, is constituted as one of the rare examples of Arab-Norman architecture. The historical centre of the city is, in addition, scattered with churches and chapels, many of which were built in the Middle Ages, and were the focus of renovation in the baroque period, therefore bear witness to both architectural periods. The city also has plenty of parks and green areas, in part the result of the modern disposition to urban land use, and partly the fruit of the rich history of the city. Among these, the gardens that surround the Villa Comunale must be

mentioned, the meeting-place for Salerno’s inhabitants. They were the focus of a noteworthy botanical and architectural renovation project during the Nineties. The Giardino della Minerva is also of great historical interest, probably the first botanical garden in Europe, completed in the Middle Ages, for the Schola Medica Salernitana, and today is a didactic garden of eighteenth-century architecture, from which an enchanting sea view can be enjoyed. Still more spectacular is the view that one can instead enjoy from the Arechi Castle, which also derives from the Medieval Ages (VIII century). In fact, it dominates the whole city, situated at a height of around 300 metres above sea level, offering a splendid panoramic of the entire gulf of Salerno. THE SEA. The sea is the city’s principal resource as well as the hinge on which its identity revolves. The port of Salerno is one of the most active of the Tyrrhenian Sea, shifting around 7 million tonnes of merchandise each year. Long distance traffic also passes through it, in particular to and from Australia, New Zealand, the Far East, northern Europe, Central Europe, North and South America and Western Africa. In addition, ships leave daily from Salerno, transporting passengers on route to and from Malta, Tunisia, Palermo, Messina and Olbia. The cruise sector is also on its way to being expanded. TOURISM. Its perfect position between the Amalfi Coast and the Cilentana Coast, and the proximity of attractive tourist locations (Pompei, Paestum, the Carthusian monastery of Padula, Cilento National Park) make Salerno an important tourist destination in the south of Italy, both on a national and international level. Over the last few years, the hotel accommodation capacity is growing, while the repossession of the historical centre has contributed to the flourishing number of handicrafts workshops, clubs and restaurants that liven up the old city until late into the night, all the year round. The attractions that the city offers are, above all, the nature of the landscape, and the seafront, is without doubt one of these. Completely restructured in 1990, it is one of the longest in Italy, entirely given over to pedestrians, and because of this it is frequented, both in summer and in winter, by may people who love to go for a walk while in direct contact with the sea.

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ARTE DELLA TAVOLA DAL CUORE DEL PIEMONTE, TRA LE COLLINE DI LANGHE, ROERO E MONFERRATO, UN PROTAGONISTA

Sua Eccellenza l’Asti Spumante Nella terra che fu di Pavese e Fenoglio, ricca di sapori e profumi, le vigne, curate con attenzione e passione, danno vita a vini di straordinario pregio, come l’Asti DOCG di Maria Josè Mutti

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DI ALTISSIMO GRADIMENTO

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l Piemonte è terra di vini per definizione, dove nasce un numero considerevole di prodotti enologici di alto livello. Questa caratteristica fa sì che quasi ogni singola area possa vantare la presenza di un vitigno pregiato, con il quale in alcuni casi finisce per identificarsi. Le Langhe, il Monferrato e il Roero in particolare, sono terre generose, ospitano gli impianti all’origine di una buona parte dei migliori vini piemontesi e in una porzione importante di quelle colline si trovano i fitti filari di “uve moscato” da cui nasce l’Asti Spumante, o meglio Asti DOCG. Il Vino è il risultato di una felice combinazione di fattori riconducibili alla natura ed all’intervento dell’uomo. La coltivazione delle uve richiede cura, attenzione e molta passione. La scelta di perseguire l’obiettivo della qualità comporta la riduzione, in un preciso momento della maturazione, della quantità dei grappoli germinati da ogni pianta per permettere ai rimanenti di concentrare al meglio la percentuale zuccherina e le caratteri-

stiche varietali. Langhe, Roero e Monferrato sono dunque la culla dell’Asti Spumante. Le colline che ne caratterizzano il paesaggio sono simili per composizione geologica e minerale dei terreni, ma decisamente diversa per la disposizione dei pendii: si alternano profili impervi, più accessibili e terrazzati, morbidi. Questa è terra di colline di nebbie, ma anche di sole bruciante, terra di nocciole, di carni eccellenti, funghi e tartufi cercati in un rituale religioso silenzio con il fedelissimo cane. Panorami scrutati da occhi tormentati come quelli di un grande Cesare Pavese, nato a Santo Stefano Belbo, o ironici come quelli del langarolo di Alba Beppe Fenoglio. Paesaggi attraversati in lungo e il largo dal torinese Mario Soldati, che in questa zona veniva a cercare l’eccellenza della tavola piemontese per raccontarla poi, da entusiasta Pittore Descrittore, prima sulle pagine di libri e giornali e poi nelle prime pionieristiche trasmissioni televisive in “bianco e nero”. Come ci sembrano lontani questi ricordi, ma come sentiamo ed assaporiamo ancora, in qualsia-

si evento, il dolcissimo e profumato calice di Asti Spumante! Sono 52 i comuni nei quali chi opera in vigna può fregiarsi della dizione ufficiale Asti DOCG, 9 in provincia di Alessandria, 27 in provincia di Asti, 16 in provincia di Cuneo. 10.000 ettari coltivati a moscato bianco in 4 zone: attorno a Santo Stefano Belbo, con colline dai profili arrotondati e un versante molto ripido; nell’area di Canelli, con vallate più ampie e pendii meno scoscesi; il cuore della terza è Nizza Monferrato, con un disegno collinare molto dolce; l’ultima, che si estende a partire da Acqui Terme, presenta vallate strette con profili abbastanza pendenti. Nella vita ci sono sempre occasioni importanti, ricche di emozioni, che vorremmo non finissero mai e per questo, dopo avervi accompagnato in un breve viaggio nel territorio dell’Asti, dove la dolcezza nasce dalla terra, in questi momenti gioiosi ci uniamo in un oceano di bollicine per augurare a voi tutti un 2008 colmo di serenità, salute, prosperità, amore, pace e tanta tanta fortuna.

A HIGHLY AGREEABLE STAR FROM THE HEART OF PIEDMONT AND THE ROLLING LANGHE, ROERO AND MONFERRATO HILLS

“Her Excellency” Asti Spumante In the land rich in flavours and scents, that once was Pavese and Fenoglio are the carefully tended vines that give life to extraordinary high quality such as in Asti DOCG (Registered and Certified Designation of Origin)

he Piedmont region is exceptional wine country by definition, where a great number of high-level wine products are born. This characteristic enables each and every area the possibility of boasting the presence of a valued vine which in some cases the locality is identified with. The Langhe, Monferrato and Roero areas in particular, are generous lands and home to structures that are at the foundation for a large portion of the best wines in Piedmont, in fact a sizable part of those hills is where row upon row of “uve moscato” (“muscat grapes”) is found, which Asti Spumante, or better yet Asti DOCG come from. The wine is the outcome of a pleasant combination of factors tied to nature and man’s intervention. Care, attention and a lot of passion are all required in the cultivation. The choice in persevering the goal for quality demands the reduction in the quantity of germinated grape bunches of each plant at a specific moment of the ripening, so that the sugar percentage and varietal characteristics are concentrated in the best possible way in the remaining ones. Langhe, Roero and Monferrato are therefore the cradle of Asti Spumante. The hills that distinguish the landscape are similar in the geological and mineral composition of the land, but decidedly different as far as the way hills slope and face: sharp contours alternate with more accessible, smooth terraces. This is foggy hill land, but also burning sun, land of hazelnuts, excellent meats, mushrooms and truffles searched for in ritualistic, almost religious silence with ever-faithful dogs. These are landscapes scanned by the

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tormented eyes of the great Cesare Pavese, born in Santo Stefano Belbo, or the ironic ones of Beppe Fenoglio from the town on Alba in the Langhe area. Landscapes criss-crossed long and wide by Mario Soldati of Turin, who used to come to these hills seeking delicacies of Piedmont cooking to then tell all about it as an enthusiastic “Depictive Painter”, first on the pages of books and newspapers and later in pioneering “black and white” television broadcasts. Those memories seem so far away, yet every time, on any occasion, we taste a flute shaped champagne glass of ultra sweet, fragrant Asti Spumante we are reminded! There are 52 municipal districts in which those working the vines bear the official Asti DOCG title, 9 in the Alessandria province, 27 in the Asti province, and 16 in the Cuneo province, with 10,000 cultivated hectares of white muscat in 4 zones: around Santo Stefano Belbo, on hills of rounded contours and a very steep slope; in the Canelli area, with more wide open valleys and less drastic inclines; Nizza Monferrato is in the heart of the third one; with very gentle, hilly slopes; the last one extends out from Acqui Terme, with narrow valleys and slopes that are quite steep. There are always important occasions in every life, full of emotions that we wish would never end. So after taking you on a brief journey through Asti territory, where sweetness is born from the land, we would like to come together in an ocean of bubbles to wish all of you a wonderful 2008, full to the brim with serenity, health, love, peace and lots and lots of luck.

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A VIETRI SUL MARE, UN ANGOLO DI PARADISO, TRA LE BONTÀ E GLI INGREDIENTI DELLA TRADIZIONE

Costiera Amalfitana, da vivere e da gustare Dal 1996, Shaker produce limoncello e prodotti dal gusto e dalla genuinità garantiti. E, per chi cerca relax, ecco i soggiorni del prestigioso agriturismo “Villa Divina” di Ghileana Galli

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Vietri sul Mare, una delle “perle” della Costiera Amalfitana, è possibile riscoprire ed apprezzare uno dei prodotti tipici della tradizione di questa calda terra: il Limone Costa d’Amalfi, tutelato dall’Unione Europea che ha concesso il marchio collettivo di Indicazione Geografica Protetta. Proprio qui, infatti, opera dal 1996 la Shaker (www.shaker.it), dinamica azienda che, nel giro di pochi anni, è stata in grado di coniugare con equilibrio tradizione e tecnologia nella produzione e commercializzazione di prodotti a base di agrumi ed erbe aromatiche. E proprio una tecnica all’avanguardia unita ad una antica ricetta, danno vita al pregiato “Limoncello della Costiera Amalfitana”. Ma non solo. Dalle caratteristiche coltivazioni a terrazza della Costiera Amalfitana provengono anche i profumatissimi mandarini che una attenta lavorazione artigianale trasforma in “Mandarinetto della Costiera Amalfi-

tana”; e di non minor pregio sono l’Amaro al Nocino e quello al Fernet, o, ancora, il Liquore al Finocchietto o quello al Lauro. Per i più golosi, inoltre, il consiglio è di gustare i Babà al Limoncello o al Mandarinetto, che fanno incontrare gli aromi unici dei liquori al limone o al mandarino “firmati” Shaker alla tradizione insuperabile del simbolo della pasticceria campana; ma anche la Crema al Cioccolato e la Crema al Limone, dalla leggera gradazione alcolica, ideali per guarnire dolci e gelati, o da guastare a fine pasto. VILLA DIVINA. Se la Shaker fa della tradizione la sua “carta vincente”, non minor valore conferisce agli ingredienti utilizzati per la realizzazione dei suoi prodotti. Per questo, il gruppo imprenditoriale salernitano, di cui la Shaker fa parte, comprende anche un’azienda agricola certificata, “‘O Cammariello”, da cui provengono gran parte delle materie prime. La tenuta agricola – comprendente limoneti, uliveti, frutteti e bosco mediterraneo lungo una superficie di sette ettari – ospita inoltre un prestigioso agriturismo “Villa Divina” (www.villadivina.com): cinque villini immersi nel verde, ad alcune centinaia di metri dalla casa padronale, destinati a coloro che voglio godere della splendida vista sul mare, e, allo stesso tempo, del contatto con la vegetazione, tra alberi secolari e curatissimi giardini, senza però fare a meno di quei confort che rendono impareggiabile una vacanza. Gli ospiti possono inoltre accedere alla bellissima piscina della casa padronale, caratterizzata da un’originale geometria “a sfioro”; così come hanno la possibilità di visitare le innumerevoli bellezze offerte dalla Costiera Amalfitana e Cilentana effettuando escursioni in pulmino o in barca verso le più incantevoli destinazioni.

IN VIETRI SUL MARE, A LITTLE CORNER OF PARADISE BETWEEN EXCELLENCE OF INGREDIENTS AND TRADITION

The Amalfi Coastline, to experience and taste Shaker has produced limoncello (the typical lemon liquor) and delicious products of guaranteed authenticity since 1996. For those looking for relaxation, sea and nature, there is the prestigious “Villa Divina” holiday farm for stays n Vietri sul Mare, one of the “pearls” of the Amalfi Coastline, it is possible to rediscover and appreciate one of the traditional products typical of this warm land: the Limone Costa d’Amalfi (The Amalfi Lemon Coast), protected and awarded the collective trademark of Protected Geographical Indication by the European Union. It is right here in fact that Shaker (www.shaker.it) has operated since 1996, the dynamic company that has been able to combine technology and tradition in the production and commercialisation of citrus and aromatic herb based products in a balanced way, in just a few short years. Advanced technology together with an ancient recipe that goes back so far that time has forgot, meld perfectly in giving life to the superior “Limoncello della Costa Amalfitana”. Not only though. From the cultivated terraces of land that distinguish the area, also come the extremely fragrant mandarin oranges, that with careful, loving work by hand transform into “Mandarinetto della Costiera Amalfitana” (Mandarin flavoured liquor); of no less value is the Amaro al Nocino (walnut liquor) and the Fernet version, or better yet the Liquore al Finocchietto (fennel flower) or with laurel. For those with more of a sweet tooth, a taste of Babàin Limoncello or in Mandarinetto

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is highly suggested, unique aromas that come together in lemon and mandarine liquors “designed” by Shaker made in the incomparable tradition, emblematic of the Campania’s pastry shop; but also the Chocolate Cream and the Lemon Cream, with a slight alcoholic content, ideal for decorating desserts and ice creams, or as an after dinner taste treat instead of coffee. VILLA DIVINA. Tradition is Shaker’s “winning card” but ingredients utilised for creating their products are of no less importance, for this reason the Salerno entrepreneurial group that Shaker is part of, also includes a certified agricultural company called “‘O Cammariello”, where most of the raw ingredients come from on 7 hectares of farm land – comprised of lemon, grape, fruit groves and a Mediterranean forest – and hosts a prestigious farm holiday “Villa Divina” (www.villadivina.com): five small villas immersed in lush greenery, just a few hundred metres from the main manor, fixed residence of the family owners, perfect for those who want to enjoy the splendid sea view, and at the same time have contact with unspoilt vegetation amongst secular trees and extremely well tended gardens, without giving up any of the comforts that make any holiday incomparable. Guests also have free access to the beautiful swimming pool at the manor, characterised by a unique “spillway” geometry; just as they can visit the countless splendours that the Amalfi Coastline and Cilentana (the coastline between the Gulf of Salerno and Policastro) have to offer, with bus excursions or by boat to the most enchanting destinations.


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ALLA SCOPERTA DI UNA DELLE TRADIZIONI ENOGASTRONOMICHE PIÙ RICCHE D’ITALIA

E l’arte nutre il sistema produttivo

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“Sardegna incontra Roma”, una iniziativa socioculturale che valorizza le “eccellenze” isolane di Dino Alias

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Franca Pinna

uando si dice che Franca Pinna, una delle interpreti più sensibili e appassionate del canto tradizionale folk, è l’ambasciatrice della Sardegna – presente in tutto il suo splendore artistico – si afferma una verità consolidata, ampiamente documentata dall’intensa attività canora che l’erede di Maria Carta ha saputo e voluto interpretare proiettando i valori e la storia d’ogni composizione melodica oltre le barriere dello spazio e del tempo. Lo ha fatto con un percorso di tappe significative. Scandite dai successi nelle più importanti platee nazionali e internazionali. Per ultima, quella romana del 20 e 21 ottobre scorso, nell’incantevole cornice della monumentale piazza Sempione, nel cuore dello storico quartiere Montesacro-Nomentano. Abbiamo avuto il privilegio di assistere ad alcune sue performance, “Nanneddu meu, Non potho riposare, Deus ti salvet Maria”, che hanno deliziato il folto pubblico presente alla kermesse “Sardegna incontra Roma”, iniziativa socioculturale

Il coro di Aglientu

nata da una “folgorazione” del poliedrico Giorgio Ariu e del dinamico Ivanoe Meloni, presidente del circolo Acrase, per valorizzare le tradizioni isolane e il suo sistema produttivo. All’incontro tra romani e la nutrita comunità sarda del IV Municipio, che conta oltre 1750 famiglie di prima generazione, sono intervenuti, tra gli altri, Giorgio Cugusi, vicepresidente del Consiglio comunale di Cagliari, i sindaci di Assemini e di Usellus, e l’assessore comunale alle politiche sociali del comune del capoluogo sardo, ai quali ha fatto gli onori di casa Alessandro Cardente, presidente del locale municipio. La manifestazione, impreziosita dalla partecipazione degli uomini politici e dalle migliori espressioni delle tradizioni popolari isolane, ha vissuto momenti toccanti, allorquando nella suggestiva parrocchia dei SS. Angeli Custodi è stata celebrata una messa cantata in sardo dal Coro di Aglientu, con la regia attenta ed efficiente del maestro Giovanni Puggioni. La loro conclusione con l’Ave Maria è stata un prodigio di partecipazione vitalizzante di questi abili professionisti. E gli effetti del loro singolare repertorio, assieme ad una appropriata scenografia arricchita dalla voce di Franca Pinna, hanno determinato una sorta di compenetrazione appassionata che è risultata, tutto sommato, essere autentica condivisione d’amore e devozione alla Vergine. Una espressione di plauso a scena aperta al “Coro”, con una particolare sottolineatura per Giovanni Puggioni e Giuseppe Sotgiu. Tutti bravissimi, anche gli altri artisti che hanno preso parte alla kermesse: da Benito Urgu ad Alverio Cau, dalla giovane cantante Maria Giovanna Cherchi al Gruppo folk di Uta. Compresi gli espositori di prodotti enogastronomici e oggetti dell’artigianato. Questa grande festa ha avuto il merito di consacrare l’importanza di una iniziativa socio-culturale destinata non solo a conferire prestigio alle nobili tradizioni popolari della paradisiaca Terra sarda, ma ad assumere il significato di “energia trainante” nell’ottica di una innegabile valorizzazione del suo sistema produttivo nei mercati globali.

A GRAND FESTIVITY, AMID MUSIC, TRADITION, HANDICRAFTS AND GOURMET CUISINE

Art nourishes the production system “Sardinia encounters Rome,” a socio-cultural initiative appreciating insular “excellence”

hen it is said that Franca Pinna, one of the most notable and passionate interpreters of traditional folk singing, is the ambassador of Sardinia – appearing in all of his artistic splendour – a well-established truth is affirmed, well-grounded in the intense musical energy that the successor of Maria Carta was aware of and wanted to interpret, showing the merits and history of every melodic composition, as well as the barriers of space and time. She did this in significant stages. Successfully examined by the most important national and international audiences. Last October 20th and 21st was the most recent of all with a roman audience, in the enchanting setting of the monumental piazza Sempione, in the heart of the historical quarter Montesacro-Nomentano. We had the privilege of assisting some of his performances, “Nanneddu meu, Non potho riposare, Deus ti salvet Maria,” that delighted the large audience present at the celebration “Sardinia encounters Rome,”a socio-cultural endeav-

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our originating from a “sudden intuition” from the multitalented Giorgio Ariu and the dynamic Ivanoe Meloni, president of the Acrase group, to increase the value of insular traditions and its production system. At the meeting between the Romans and the large Sardinian community of the IV municipality, including more than 1750 first-generation families, Giorgio Cugusi, vicepresident of Cagliari’s town council, the mayors of Assemini and Usellus, and the councillor for social politics of Cagliari, to whom house honours were made, Alessandro Cardente, president of the local town council, were present, among others. The exhibition, was enhanced by the participation of political men and the finest displays of popular island traditions, and witnessed touching moments, when, the charming parish of SS. Angeli Custodi celebrated a mass sung in Sardinian by the Aglientu Choir, under the devoted and proficient direction of the chorus master Giovanni Puggioni. The final Ave Maria was a marvel of invigorating participation by

these skilled professionals. Also, the effects of their exceptional repertoire, along with an appropriate stage enriched by the voice of Franca Pinna, determined a passionate penetration that appeared to be, all things considered, an authentic sharing of love and devotion to the Virgin. There was a demonstration of applause in the middle of the scene of the “Choir,” with particular emphasis on Giovanni Puggioni and Giuseppe Sotgiu. They were all fantastic, in addition, the other artists that took part in the celebration: from Benito Urgu to Alverio Cau, from the young singer Maria Giovanna Cherchi to the folk group from Uta. Including the wine and food and handicrafts exhibitors. This great event deserves praise for devoting importance to a sociocultural initiative, not only intended to bestow prestige on noble popular traditions from the Sardinian idyllic Land, but also to elevate the significance of “leading strength” from the point of view of an undeniable increase in the value of its global market production system.

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33° PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE MONDELLO

33RD MONDELLO INTERNATIONAL LITERATURE PRIZE

Translating “Il Gattopardo” after fifty years The Jury’s Special Award was jointly given to the “great Sicilian” of France, Jean-Paul Manganaro, for the French translation, and to Elena Dmitrieva for the Russian translation n the double 50th anniversary of the death of Prince Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1957) and the posthumous publication of his masterpiece “Il Gattopardo” (The Leopard) (1958), Giovanni Puglisi, the President of the Banco di Sicilia Foundation, as well as president of the Jury of Literature Experts, announced two great changes at the 33rd edition of the Mondello International Literature Prize: the acquisition of the Prize by the Foundation in order to “guarantee the stability and soundness that it deserves” (from 1975, the tribute was awarded to writers, such as Brodskij, Lessing, Naipaul, Heaney, Kenzaburo Oe, Coetzee who then won the Nobel Prize in Literature), and the transformation of the Prize into the Award for Translation, that will be changed round from this year: “the award is no longer merely awarded to an Italian translator of a foreign piece of work, but also to a translator of an Italian work into a foreign language.” All too often, translators are not adequately valued by publishing houses themselves, and so, in order to give the work of translators the prominence that it deserves, the Banco di Sicilia Foundation organised an international convention entitled “Translating Il Gattopardo? Giuseppe Tomasi di Lampedusa fifty years later”, in collaboration with the Fondazione Andrea Biondo. At the literary banquet, the Italian and European translators and scholars participated in two rounds, chaired respectively by the musicologist Gioacchino Lanza Tomasi (The many languages of “Il Gattopardo”) and by the great critic Salvatore Silvano Nigro, professor of literature at Pisa’s Scuola Normale Superiore (Tomasi: the “great Sicilian”). The objective was to display how “Il Gattopardo,” which was published posthumously in 1958 after Elio Vittorini’s notorious critique, was received abroad. JEAN-PAUL MANGANARO. The speech had an extraordinary opening in the company of the great essayist and translator Jean-Paul Manganaro, joint winner of the Jury’s Special Award, along with Elena Dmitrieva, whom we must thank for 130 translations of Italian novels alone, not counting all of the essays of the great representatives of twentieth-century French literature and philosophy (above all Gilles Deleuze). Manganaro was accompanied by the editor of Seuil, one of the most important French editorial milestones, who will print a superb book on cinema by Fellini, “Federico Fellini - Romance”, next year. He confessed that the only time that he cried in his whole life was translating Gadda and the chapter of “Il Gattopardo” on the death of the Prince, that, he explained, is strongly linked to the work that he dreams of translating more than anything, which is one of the short stories by Lampedusa “Il professore e la Sirena”, also known as Lignea, that Manganaro considers “the greatest short story from the whole of the Italian twentieth-century.”

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Jean-Paul Manganaro

Tradurre “Il Gattopardo”, 50 anni dopo Il Premio Speciale della Giuria va ex aequo, per la traduzione in francese, al “gran siciliano” di Francia Jean-Paul Manganaro, e, per la traduzione in russo, a Elena Dmitrieva di Mauro Aprile

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el doppio 50° anniversario della morte del Principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1957) e della pubblicazione postuma del suo capolavoro Il Gattopardo (1958), il Presidente della Fondazione Banco di Sicilia, nonché presidente della Giuria, Giovanni Puglisi, ha annunciato due grandi novità in occasione della 33° edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello: l’acquisizione da parte della Fondazione del Premio, per “garantirgli la stabilità e la solidità che merita” (dal 1975 il riconoscimento è infatti stato conferito a scrittori che poi avrebbero vinto il Nobel per la letteratura, come Brodskij, Lessing, Naipaul, Heaney, Kenzaburo Oe, Coetzee), e la trasformazione del Premio per l’opera di Traduzione, che da quest’anno inverte la marcia: “il premio non più ad un traduttore italiano di un’opera straniera, bensì ad un traduttore di opera italiana in lingua straniera”. Per dare il rilievo necessario all’opera dei traduttori – troppo spesso non valorizzati adeguatamente dalle stesse case editrici – La Fondazione Banco di Sicilia, in collaborazione con la Fondazione Andrea Biondo, ha organizzato un convegno internazionale intitolato “Tradurre il Gattopardo? Giuseppe Tomasi di Lampedusa cinquant’anni dopo”. Al convivio letterario hanno partecipato in due tornate – moderate rispettivamente dal musicologo Gioacchino Lanza Tomasi (Le molte lingue del Gattopardo) e dal grande critico Salvatore Silvano Nigro, ordinario di letteratura presso la Scuola Normale Superiore di Pisa (Tomasi: il “gran siciliano”) – traduttori e studiosi italiani e europei. Obiettivo: mettere in luce come Il Gattopardo – pubblicato postumo nel 1958 dopo la celebre stroncatura di Elio Vittorini – sia stato recepito all’estero. JEAN-PAUL MANGANARO. Una luce speciale ha avuto l’intervento con Il grande saggista e traduttore Jean-Paul Manganaro, vincitore ex aequo con Elena Dmitrieva del Premio Speciale della Giuria, a cui si devono 130 traduzioni solo di romanzi italiani, senza contare tutti i saggi dei più grandi rappresentanti della letteratura e della filosofia francese del Novecento (Gilles Deleuze su tutti). Manganaro, accompagnato dall’editor di Seuil, una delle più importanti pietre miliari dell’editoria di Francia – per la quale l’anno prossimo darà alle stampe un libro superbo sul cinema di Fellini, “Federico Fellini - Romance” – ha confessato che in tutta la sua vita ha pianto solo traducendo Gadda e per il capitolo de Il Gattopardo sulla morte del Principe, a cui – ha spiegato – si lega con potenti rimandi l’opera che più di tutte sognerebbe di tradurre: uno dei racconti di Lampedusa “Il professore e la Sirena”, noto anche come Lignea, che Manganaro considera “il più grande racconto di tutto il Novecento italiano”.


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SUCCESSO A TUTTO CAMPO PER IL SALONE INTERNAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI BOLOGNA

Dagli Stati Uniti all’Asia, le case automobilistiche non si sono lasciate sfuggire questo appuntamento. Naturalmente in prima linea le italiane di Valerio Alias

MONDO MOTORI

Bologna saluta il Motor Show numero 32

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i rinnova il consueto appuntamento con le anteprime delle Case automobilistiche al Motor Show 2007, che anche quest’anno è stato scelto come teatro di numerose “prime visioni”. Ben 100 le novità presenti, di cui 7 mondiali e 6 europee. Le proposte delle Case automobilistiche italiane fanno da padrone in una kermesse mondiale, dove tutti mettono in campo le novità del momento. Il polo fieristico bolognese è una sorta di passerella dove gli ospiti internazionali sfilano con l’abito migliore. La concorrenza italiana è forte, trainata da numeri importanti, il Made in Italy nel settore automotive non è meno competitivo dei colossi tedeschi e america-

ni che si presentano al Motor Show con le armi migliori. I teutonici si mostrano con le maestose berline, arrivano imponenti SUV Made in Usa da oltreoceano e i giapponesi presentano le piccole ibride a energia alternativa. E L’ITALIA? FIAT, Alfa Romeo, Lancia, Maserati e Ferrari su tutte, trainano i nostri colori, forti di un design auto all’avanguardia, dove le concept innovative francesi farebbero meglio a studiare un po’ d’italiano. Gli stand di casa nostra fanno un figurone, Alfa Romeo in prima fila, al debutto con Alfa 147 Ducati Corse, una serie speciale nata dalla proficua collaborazione tra due grandi marchi italiani che hanno scritto pagine memo-

rabili nella storia delle competizioni internazionali. FIAT gioca la carta 500 e, sull’onda del successo, mette in mostra la vettura che quest’estate ha affrontato l’undicesima edizione di “Overland” insieme ai famosi automezzi Iveco di colore arancione e alla mitica Itala, che nel 1907 trionfò nello storico raid Pechino-Parigi. La scuderia di Maranello gioca in casa, ed arricchisce la kermesse bolognese con le sue sculture a quattro ruote. Regina tra le regine è la F430 Scuderia, somma sintesi di efficacia in pista, al cui sviluppo ha contribuito nientemeno che Michael Schumacher. A farle compagnia, la Ferrari 599 GTB Fiorano: motore V12 anteriore e trazione posteriore, ossia la storia del Cavallino.

ALL-ROUND SUCCESS AT THE INTERNATIONAL AUTOMOBILE FAIR IN BOLOGNA

Bologna hosted the 32nd Motor Show From the United States to Asia, the automotive companies did not let this opportunity go by. Naturally, the Italian companies were on the frontlines

he usual appointment with previews from automotive companies took place at the Motor Show 2007, chosen again this year as the stage for numerous “first appearances” – an impressive 100 new designs presented, 7 international and 6 European. Offers from the Italian companies played lord and master at this international fair where everyone features their latest products. The fair centre of Bologna became a sort of fashion runway where the international guests strutted their best clothing. Italian competition was strong, led by important figures, Made in Italy is no less competitive in the automotive sector than the German or American industry giants which presented their best weapons at the motor show. The Germans showed off with majestic sedans, overpowering SUVs represented Made in the USA, and the Japanese presented little hybrids and alternative energy. AND ITALY? FIAT, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, and Ferrari above all, drove our colours, displaying an avant-garde auto design in which innovative concepts implied that the French had better study a little Italian. Italian companies’ display stands were impressive, Alfa Romeo first and foremost with the debut of Alfa 147 Ducati Corse, a special series born of the profitable collaboration between two large Italian labels which wrote memorable pages in the history of the international competition. FIAT played the 500 card, plus, riding a wave of success, displayed the car that this summer confronted the eleventh edition of “Overland” together with the famous Iveco orange motor vehicle and the mythic Itala that in 1907 triumphed in the historic Peking-Paris raid. Ferrari played at home, and enriched the fair in Bologna with its four wheeled sculptures. Queen of the queens is the F430 Scuderia, synthesis of efficiency on the racetrack, owing part of its development to none other than Michael Schumacher. To accompany it, the Ferrari 599 GTB Fiorano: V12 anterior motor and posterior traction, namely the history of the little horse.

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CALCIO ITALIANO

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IN SVIZZERA E AUSTRIA QUASI UN CAMPIONATO DEL MONDO

Donadoni: “Agli Europei andremo per vincere” Se farà bene agli Europei (difficilissimo il girone degli Azzurri), il c.t. guiderà la Nazionale anche ai Mondiali di Franco Zuccalà

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l 2008 sarà un anno importante per il nostro calcio, che dovrà affrontare un difficilissimo girone agli Europei, contro Francia, Olanda e Romania. Si giocherà in Svizzera e Austria, ma le prime partite le disputeremo in terra elvetica e l’esordio sarà con l’Olanda il 9 giugno a Berna. Poi in settembre cominceranno le qualificazioni per i Mondiali del 2010 in Sudafrica, e qui la sorte è stata più benevola con gli Azzurri: nel girone di qualificazione ci sono infatti Bulgaria, EIRE, Cipro, Georgia e Montenegro. Il c.t. azzurro Roberto Donadoni sa che da lui ci aspettiamo un “buon” Europeo e, per non esagerare, diciamo che, solo se arriverà fra i primi tre, renderà tutti soddisfatti. Con Francia, Olanda e Romania agli Europei ci sarà da stare poco allegri… Mi aspettavo un sorteggio difficile, ma non solo per noi. E così è stato. Del resto, se si eccettuano Brasile e Argentina, ci saranno le squadre più forti del mondo. Il gruppo azzurro è però fortissimo sia tecnicamente che moralmente: noi giocheremo per vincere. Meglio è andato il sorteggio per i Mondiali... Non si può dire che siamo stati sfortunati, ma sono tutti avversari tignosi, pur non avendo una grande tradizione. Anche perchè per noi italiani anche le cose più facili diventano pericolose. Da qui a giugno vedremo delle novità in azzurro ? Seguo sempre i Del Piero e i Cassano che hanno già dei precedenti notevoli, ma guardo anche ai giovani che stanno maturando: Palladino, Montolivo, Rosina, Pazzini. In realtà i posti da aggiudicare sono solo cinque o sei su 23; lo zoccolo duro della Nazionale esiste già: Buffon e Amelia i portieri (Curci o Abbiati il terzo); Cannavaro, Materazzi, Barzagli, Panucci, Oddo, Zambrotta in difesa (Chiellini e Grosso in attesa); Gattuso, Pirlo, Ambrosini, De Rossi, Camoranesi e Perrotta a centrocampo (Aquilani e Montolivo nomi possibili); Toni, Di Natale, Iaquinta in attacco (Del Piero, Cassano, Pazzini, Gilardino e Quagliarella per uno o due posti). Il c.t. azzurro è così, non si lascia mai andare. “Non abbiamo fatto nulla di trascendentale”, aveva detto dopo la vittoria di Glasgow e il primo posto nel girone di qualificazione agli Europei. Donadoni ha fatto dimenticare persino Nesta e Totti, instaurando una nuova regola: non ci sono diritti acquisiti, gioca chi merita. “Ero sicuro del carattere del gruppo”, aveva dichiarato dopo Glasgow. “Non so se vinceremo, ma credo che potremo lottare con tutti alla pari, è un gruppo formidabile: ho solo lavorato con entusiasmo”. Ma il suo futuro, lui lo sa, dipenderà dagli Europei: per Donadoni gli esami, come dice una pièce dell’immortale Eduardo, non finiranno mai.

ALMOST A WORLD CHAMPIONSHIP IN SWITZERLAND AND IN AUSTRIA

Donadoni: “We will win at the European Championship”

Franco Zuccalà

If he does well in the European Championship (the qualifying round for the Italian team is very difficult), the coach will lead the National team to the World Championship too

008 will be a significant year for soccer in Italy, the team will have to face a very difficult qualifying round to get into the Europe Cup: against France, the Netherlands and Rumania it won’t be easy at all. The matches will take place in Switzerland and in Austria, the first matches will be played in the Swiss Confederation and the first team Italy will meet is the Netherlands on the 9th of June in Bern. In September the qualifying rounds for the World Championship in 2010 will start in South Africa, but this time the Italian team has been luckier: they will meet Bulgaria, EIRE, Cyprus, Georgia and Montenegro. Coach Roberto Donadoni is aware of the fact that Italians expect him to achieve good results in the Eu-

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ropean Championship, a place within the first three would make everybody happy. You’ll have to work hard against France, the Netherlands and Rumania at the European Championship… I expected a difficult qualifying round, but not only for us. And so it is. Except for Brazil and Argentina, all the strongest teams in the world will be there. Our national team is very strong both from a technical and emotional point of view: we will play to win. You had more luck at the draw for the World Championship… We can't say we were unlucky, but our rivals are quite stubborn, even if they don't have a long soccer tradition. The Italian team has to be careful, even the simplest challenges could become dangerous. Are we going to see any significant change from now to June? I always consider Del Piero and Cassano with attention, since they have already given remarkable results, but I also look at young players who are maturing: Palladino, Montolivo, Rosina and Pazzini. Anyone can get in: they just have to work hard. Actually, vacancies are only five or six out of 23, since the core of the National team has already been

formed: goalkeepers Buffon and Amelia (Curci or Abbiati will be the third); Cannavaro, Materazzi, Barzagli, Panucci, Oddo and Zambrotta will defend (Chiellini and Grosso are still waiting); Gattuso, Pirlo, Ambrosini, De Rossi, Camoranesi and Perrotta will play in midfield (Aquilani and Montolivo could be introduced); Toni, Di Natale and Iaquinta will attack (Del Piero, Cassano, Pazzini, Gilardino and Quagliarella will compete for one or two vacancies). The Italian coach has always been inclined to understatement: “We haven't done anything special” he said after their victory in Glasgow and their first place in the qualifying round for the European Championship. Donadoni made us get over Nesta and Totti by establishing a new rule: there are no vested rights, the ones who deserve it will play. “I was confident about the character of the group” he said after Glasgow's match. “I don't know if we will win, but I think we can fight on equal terms against our rivals, the team is extraordinary: I have only worked with enthusiasm”. However, Donadoni knows how it works: his future will depend on the European Championship, and quoting a play by the unforgettable Eduardo De Filippo we could say that for him exams will never end.


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PROMOSSO DA

FISCALITÀ, LIBERALIZZAZIONE, SOSTEGNO ALLE PMI, PROMOZIONE DEGLI INVESTIMENTI

EDITORIALE

La meccanica strumentale tiene alto il Made in Italy ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente del Comitato Consultivo di Assocamerestero

Nella classifica WTO-UNCTAD del commercio internazionale, il Made in Italy è stato rivalutato al punto di occupare la seconda posizione dopo la Germania di una graduatoria elaborata basandosi sui 14 principali macrosettori che determinano il commercio internazionale. In sostanza questa classifica, basata sul “Trade performance index (Tpi)”, restituisce un po’ di smalto all’Italia e conferma la nostra forza sui mercati esteri, in settori ad esempio come la meccanica strumentale. Ci possiamo togliere così qualche soddisfazione dopo tanti profeti di sventura e troppo “declinismo”. L’indice Tpi tiene conto non solo del valore assoluto dell’interscambio, ma anche della dimensione dei vari Paesi e della loro specializzazione, nonché di eventuali elementi di debolezza derivanti dall’eccessiva concentrazione dell’export su pochi prodotti o mercati di destinazione. I risultati della classifica mettono al primo posto la Germania, che conquista ben otto primi posti e un secondo posto nella competitività sul totale dei 14 macrosettori analizzati. L’Italia conquista la seconda posizione, piazzandosi per tre volte al secondo posto (nella meccanica non elettrica; in quella elettrica, inclusi gli elettrodomestici; e nei prodotti miscellanei, che includono gioielli e occhiali). Inoltre mette a segno anche un terzo posto (con i manufatti di base, che includono anche comparti come i prodotti in metallo, i marmi e le piastrelle). Per chiarezza, questa analisi ci mette al posto giusto poiché siamo quasi sempre bistrattati dalle principali classifiche internazionali che, spesso, non sono dei veri e propri indici sul livello competitivo, ma tendono invece ad analizzare il livello di attrattività del Paese.

Così puntiamo a rendere competitivo il Sistema Italia Intervista al Viceministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Pinza di Domenico Calabria

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ostenere maggiormente le piccole e medie imprese, “componenti fondamentali per il rilancio del sistema produttivo italiano”; rilanciare la ricerca; puntare sulle liberalizzazioni e sullo sgravio fiscale. Sono queste alcune delle necessità messe in luce dal Viceministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Pinza per aiutare le nostra aziende ad essere più presenti all’estero. Perché solo così il Sistema Italia sarà in grado di vincere le sfide dei mercati mondiali. Viceministro Pinza, in questi giorni sono emersi dati confortanti sull’andamento dell’export italiano, dove in particolare le PMI fanno registrare ottimi risultati. Le imprese italiane negli ultimi dieci anni hanno compiuto un importante processo di ristrutturazione ed oggi si cominciano a vedere importanti risultati. Il Governo è consapevole del ruolo svolto dalle imprese piccole e medie, che sono componenti fondamentali per il rilancio del sistema produttivo italiano. L’obiettivo a cui abbiamo lavorato, e continuiamo a lavorare, è stato quello di passare dalla logica della domanda, tipica del precedente governo e risultata fallimentare, alla politica dell’offerta e cioè di potenziamento della capacità del nostro sistema produttivo di competere sui mercati mondiali. Oggi servono certamente imprese più patrimonializzate, a cui offrire la possibilità di crescere e garantire, là dove serve, la possibilità di un accrescimento delle capacità tecnologiche e soprattutto di internazionalizzazione. In che modo? Siamo intervenuti per migliorare la competitività del mondo delle imprese tramite la leva fiscale. Prima di tutto, con una sostanziale riduzione del cuneo fiscale, che interviene direttamente sulla struttura dei costi dell’azienda, e con la manovra in fase di approvazione, mediante una sostanziale semplificazione del regime fiscale, che per molte imprese, soprattutto quelle vincenti nella sfida internazionale, si concretizzerà con una sensibile riduzione del carico fiscale grazie al taglio dell’aliquota di oltre 5 punti percentuali. È chiaro, però, che agire sulla leva fiscale non è sufficiente. E quindi? È indispensabile intervenire sul rilancio della ricerca, abbiamo il progetto Industria 2015 che ha movimentato e sta movimentando una serie innumerevole di progetti di portata internazionale, che possono costituire il volano per l’attrazione di imprese leader nei mercati internazionali. Inoltre vi è la necessità di iniziative nel campo finanziario e di interventi volti a valorizzare quanto messo in opera. Si tratta di misure che stanno attirando l’attenzione di molti operatori internazionali, che finalmente cominciano a vedere in questo Paese condizioni di normalità per gli investimenti, anche di lungo periodo, come quelli in infrastrutture. Un quadro complesso a cui mancano ancora degli elementi! A cosa si riferisce in particolare? Alle liberalizzazioni. Le piccole imprese saranno le prime a trarre vantaggio dall’elimina-

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zione delle ingessature esistenti, che provocano un aggravio dei costi per servizi ed energia stimati in circa il 15%-20% in più rispetto agli altri Paesi europei. Liberalizzare significa risparmiare sui costi di gestione: un percorso che intendiamo proseguire nei settori dell’energia, del risparmio, delle professioni e dei servizi pubblici. Inoltre sarà utile impiegare e potenziare strumenti quali i consorzi di garanzia fidi, che le imprese si sono liberamente date e che possono facilitare l’accesso al credito. In un simile contesto ha ancora senso parlare dei distretti? Certamente. Occorrerà potenziarne la funzione perché non sono affatto superati nella generalità. Sono però cambiati gli scenari di riferimento, per cui il distretto dovrebbe essere inteso non più solo in una logica territoriale, ma sostenere l’internazionalizzazione. Dove guarda oggi il nostro Commercio estero? Nei primi dieci mesi dell’anno, le nostre esportazioni nei Paesi extraeuropei sono cresciute del 12,6%, con picchi del 30% in Russia e del 26% nei Paesi Opec. Un fenomeno che sta trasformando i consueti scenari ed imponendo una modifica delle strategie. La Turchia, ad esempio, sta diventando un mercato di grande interesse, pari al doppio dell’intera America Latina, e comunque superiore a quello cinese o giapponese. Cosa si può fare per migliorare la capacità di penetrazione delle nostre imprese? Per quanto riguarda i flussi commerciali, la presenza all’estero delle imprese italiane non sembra perfettamente incrociare la dimensione dei mercati di sbocco. Alla fine del 2005, infatti, le principali mete degli investimenti diretti all’estero sono costituite dai mercati maturi, ma meno dinamici, come quello statunitense con oltre il 20%, mentre i nostri principali partner commerciali risultano sottostimati nelle scelte delle imprese. Ad esempio, in Russia vengono indirizzati circa il 2,3% degli investimenti diretti all’estero, contro una quota del nostro export del 7%, così come in Turchia si concentra neanche il 2% degli investimenti, contro il 5% dell’export. Allo stesso modo, la presenza di investimenti diretti nei Paesi Opec non supera il 5% del totale extra-Ue, contro l’abbondante 12% dei flussi delle nostre esportazione. È quindi importante che sia lo Stato che le organizzazioni preposte, si pongano l’obiettivo di penetrare in questi mercati, avvicinando le imprese e promuovendo reciproci investimenti diretti. In proposito, non ritiene che il mondo finanziario sia una componente oramai fondamentale anche per il futuro delle imprese? Certamente. Basti pensare solo al ruolo che stanno avendo nel mondo i fondi di private equity. In Italia ha preso il via anche il Mercato Alternativo Capitali (MAC), che si rivolge proprio al mondo delle imprese medie e piccole, a dimostrazione dei cambiamenti in atto. Inoltre, lo scorso aprile è nato il Comitato di Piazza Finanziaria, in cui sono rappresentati i più importanti esponenti del mondo finanziario italiano a livello privato ed istituzionale. Il Comitato, da me presieduto, è nato proprio per l’urgenza di garantire un intervento coordinato e stabile in un settore che interessa sempre più la vita economica del nostro Paese. Si trattava anche di ridurre le lacune esistenti nei rapporti con le istituzioni europee: è infatti fondamentale, per essere competitivi, intervenire come Sistema Paese nella fase di formazione delle direttive. Effetti che si avvertono su tutto il mondo delle imprese, non solo quelle finanziarie. Basti vedere quale rivoluzione hanno comportato direttive quali la Mifid, l’Opa e la Trasparency.

Roberto Pinza

La Turchia sta diventando un mercato di grande interesse, pari al doppio dell’intera America Latina, e comunque superiore a quello cinese o giapponese

ROSARIO ALESSANDRELLO – CHAIRMAN OF THE ASSOCAMERESTERO ADVISORY COMMITTEE

The mechanical instruments sector elevates Made in Italy n the WTO-UNCTAD (World Trade Organisation-United Nations Conference on Trade and Development) ratings of international commerce, Made in Italy has been re valued to the point of occupying the second position after Germany in a list that was compiled concentrating on 14 main macro sectors that determine international commerce. In essence, this chart, based on the “Trade performance index (Tpi)”, restores a little lustre to Italy and confirms our strength on foreign markets in areas like mechanical instruments for example. We can certainly

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breathe a sigh of satisfied relief after so much pessimism on the part of others and too much tendency in “declining”. The Tpi index keeps in mind not only the absolute value of import-export trade, but also the size of various countries and their specialisation, as well as any eventual element of weakness due to excessive concentration of export on few products or destination markets. Rating results place Germany in first place, receiving a good eight first places and a second place in competitiveness of the 14 total macro sectors analysed.

Italy won a solid second place for the third time (in mechanics, not electronics; in electronics, including electrical household appliances; and in miscellaneous products, jewellery and eyeglasses inclusive), leaving a mark also in third place (with base manufacturing including sections such as metal products, marble and tiles). For the record, this analysis puts us in the right place, since we tend to be ill treated by the most important international ratings that are not exactly true indicators on a competitive level, but lean towards analysing the countries’ level of attraction instead.


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TAX REGULATION, LIBERALIZATION, SUPPORT OF SMES, AND INVESTMENT PROMOTION

This is how we aim to make the Italian system competitive

upporting small and medium sized enterprises even more is one of the “fundamental components in re- launching the Italian production system”; in re launching research; in aiming at liberalisation and on tax relief. These are a few of the necessities highlighted by Vice-Minister of Economy and Finance Roberto Pinza to aid our companies in becoming more present abroad. This is the only way the Italian System will be able to overcome challenges on worldwide markets.

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Vice-Minister Pinza, comforting data has surfaced in the past few days regarding the trend in Italian export, where SMEs are experiencing excellent results. Italian enterprises have undergone an important process of restructuring over the past ten years and today are starting to see significant results. The Government is aware of the role that small and medium sized enterprises fill as fundamental components for re launching the Italian production system. The goal that we have worked towards and continue to work towards, moves from logic to demand, typical of the previous government which proved a failure, to the politics of supply and thus the strengthening of capabilities of our productive system in competing on worldwide markets. Today we certainly need companies with increased equity so that they have the possibility to grow and be guaranteed, where necessary, of the possibility of increasing technological capabilities and above all of internationalisation. In what way? We intervened to improve competitiveness in the business world through the tax handle. First off, with a substantial reduction of the tax wedge, which operates directly on the structure of the company’s costs, and with the manoeuvre that is in the approval phase, through a substantial simplification of the tax system, which for many companies, above all those excelling in international challenges, will materialise in a drastic reduction in the tax wedge thanks to rate cut of over 5 percentage points. It is clear though, that acting on the tax handle is not enough. Therefore? Intervening on re launching research is essential, we have the “Industria 2015” project, that has set into motion and is actively working on a series of countless projects of international range, which might possibly be the driving force behind attracting enterprise leaders from the international market. Furthermore there is the need for initiatives in the financial

field and ones that are directed towards increasing appreciation for what has already been set to work. We are dealing with measures that many international operators are being attracted to, who finally see in this country conditions of normalcy for investments, even long term, as in the case of infrastructures. It is quite a complex picture with a lot of elements still missing! Referring to what exactly? Referring to liberalisations. Small businesses will be the first to benefit from elimination of regulations already set in plaster, which provoke an increase in service and energy costs estimated at about 15%-20% compared to other European countries. Liberalising means saving on running costs: a road we plan to continue on in the areas of energy, savings, professions and pubInterview of lic services. It will furthermore be useful Vice-Minister to employ and increase tools of Economy like consortiums to guarantee credit lines, that companies and Finance are freely given which can faRoberto Pinza cilitate access to credit. Does it still make sense to talk about districts? It certainly does. An increase in their functions is needed being that they aren’t universally obsolete in the least. The landscape of references has changed however; therefore the district should be conceived not only in terms of territory but also in support of internationalisation. Where is our foreign Commerce looking to today? Our export to non-European countries in the first ten months of the year grew by 12.6%, with peaks at 30% in Russia and 26% in Opec countries. This phenomenon is transforming the usual backdrop and imposing a shift in strategies. Turkey, for example is becoming a market of great interest, equal to as much as double that of all of Latin America, and higher than the Chinese and Japanese ones in any case. What can be done to improve penetration capabilities of our enterprises? As far as commercial flow goes, the presence of Italian businesses abroad does not seem to live up to outlet markets. At the end of 2005, in fact, the main targets of investments directed abroad were made up of mature markets, but less dynamic, like the one on the United States with over 20%, while our main commercial partners turn out to be underrated in choice by businesses. For example, around 2.3% of investments directed abroad end up in Russia, against the 7% quota of our export, just like in Turkey where investments is concentrated in not even 2%, against 5% in export. At the same time, presence of investments directed to Open Countries does not exceed 5% of the total non-EU, against a generous 12% flow in our exportation. It is therefore crucial that both the State and the organisations they are in charge of, set goals of penetrating these markets, of unifying enterprises and promoting reciprocal direct investments. While on the subject, would you agree that the financial world represents a fundamental component at this point, also for the future of enterprises? Certainly. Just consider the role private equity funds have in the world. In Italy the green light has been given to the Mercato Alternativo Capitali (MAC), which is addressed to small and medium sized businesses in particular, proof that change is under way. Furthermore, the Comitato (Committee) di Piazza Finanziaria was created last April, where the most important exponents of the Italian financial world are represented, both on a private and institutional level. The Committee, presided over by myself, was born out of the urgent need to guarantee stable and coordinated intervention in a sector that the economic life in our country is more and more interested in. It was also a question of filling the already existing gap in relations with European institutions: it is essential for remaining competitive, to intervene as “Italy System”did in the formative and directive phases, effects of which are felt on the entire business world, not only the financial ones. It is enough to recall the magnitude of revolutions carried out by executives in Mifid, l’Opa and Trasparency.

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ASSOCAMERESTERO 16ª CONVENTION MONDIALE DELLE CCIE - LIVORNO, 10-16 NOVEMBRE 2007

NASCE LA PRIMA WEB TV ITALIANA PER LE PMI

Per un “percorso virtuoso”, a fianco delle aziende I 250 delegati esteri e ospiti nazionali presenti, e gli oltre 1.800 incontri tra le CCIE e le aziende locali, testimoniano il successo di questo appuntamento di Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero

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a Convention di quest’anno, che ha visto riunirsi a Livorno Presidenti e Segretari Generali delle 73 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) presenti in 48 Paesi, per un totale di 250 delegati esteri e ospiti nazionali, ha rappresentato un’importante occasione per tracciare un bilancio dell’attività finora svolta. Si è evidenziato nei fatti che il desiderio di intraprendere un “percorso virtuoso”, che favorisca l’internazionalizzazione delle imprese italiane, si sta traducendo in realtà – anche attraverso la collaborazione con i soggetti pubblici e privati impegnati a livello nazionale e locale nella promotion – e sta portando i suoi frutti, grazie allo spirito costruttivo e alla perseveranza con cui sono stati perseguiti standard qualitativi sempre più elevati nell’organizzazione di iniziative promozionali e nell’erogazione di servizi da parte delle CCIE. Gli argomenti affrontati quest’anno, che hanno declinato il tema de “L’economia dei Territori nella globalizzazione: reti e infrastrutture per competere”, testimoniano inoltre come lo sguardo del sistema camerale sia rivolto al futuro, ovvero a dotare il nostro Paese degli strumenti più idonei per far fronte alle sfide poste da un sistema globale fortemente competitivo: lo sviluppo di reti infrastrutturali, logistiche e distributive adeguate rappresenta infatti un presupposto essenziale per una maggiore competitività dei territori italiani, fondamentale a sua volta per incrementare il flusso di investimenti esteri diretti in Italia e far sì che il Paese sia inserito nelle grandi direttrici del commercio internazionale. L’attenzione rivolta ad ampliare la proiezione internazionale del tessuto produttivo italiano anche sui mercati maggiormente distanti – da un punto di vista geografico e per tipologie di consumo – si è inoltre concretamente tradotta negli oltre 1.800 incontri tra le CCIE e le aziende locali, a testimonianza del ruolo di primo referente nell’ambito dell’internazionalizzazione che le CCIE si sono conquistate sul campo grazie al costante presidio dei mercati esteri e alla profonda conoscenza delle loro dinamiche.

È stata annunciata a Livorno, la nascita di due nuove iniziative finalizzare a fare sistema puntando sulla comunicazione. La prima fa seguito all’accordo siglato tra Rai International e Assocamerestero, e prevede la diffusione, attraverso Rai International, dell’attività della rete camerale italiana all’estero attraverso il patrimonio di notizie ed esperienze di cui sono depositarie le business community aggregate dalle CCIE. Ciò permetterà un’informazione più qualificata e tarata sulle necessità informative delle collettività italiane all’estero. Grazie invece ad una più stretta collaborazione tra Assocamerestero, la rivista èItalia ed il portale ItalPlanet, è prevista la nascita della prima web tv italiana per le piccole e medie imprese. Il portale, facendo leva sui contributi delle CCIE e sfruttando le moderne tecnologie, darà vita ad un sistema di condivisione e di gestione di documenti multimediali a disposizione delle comunità d’affari e degli Italiani residenti all’estero.

THE FIRST ITALIAN WEB TV FOR SMES HAS BEEN CREATED The creation of two new communication-based initiatives that aim to create a network was announced in Livorno. The first initiative is part of an agreement which was signed in Livorno between Rai International and Assocamerestero. Rai International will provide the diffusion of the activity of CCIEs through news and experiences from the business communities associated with CCIEs. This will allow for more qualified information that will also be based on the information requirements of the Italian communities abroad. The second initiative is a direct collaboration among Assocamerestero, the magazine èItalia and the portal ItalPlanet to create the first Italian web TV for small and medium-sized enterprises. The portal will create, with the support of CCIE and modern technology, a system of sharing and management of multimedia documents, which will be at the disposal of business communities and Italians abroad.

16TH CCIE WORLD CONVENTION IN LIVORNO, NOVEMBER, 10TH-16TH 2007

A “virtuous” journey along with our enterprises his year, on the occasion of the Convention, the Presidents and Secretary Generals of the 73 Italian Chambers of Commerce Abroad (CCIE), which have their offices in 48 Countries, met in Livorno, totalling 250 foreign and Italian representatives. The event was an important opportunity to take stock of the activities that have been started so far. The project of a “virtuous journey” to enhance the internationalization of Italian enterprises is being carried out together with the collaboration of public and private parties who are engaged in their international and local promotion. Its good results are

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due to the positive attitude and perseverance with which higher and higher quality standards have been pursued by CCIE with regards to promotional initiatives and services. The topic this year was “Economy in the globalization area: networks and infrastructure to be competitive”, the Chamber System is looking ahead in order to endow our Country with the most suitable tools to challenge a global system which is highly competitive: the development of suitable infrastructural, logistic and distribution networks is essential for Italy and it is also essential to increase foreign investments in Italy and allow the Country to

become one of the main protagonist of international trade. The project of increasing the internationalization of the Italian production also in distant markets – because of their geographical position or their different consumption typology – has been carried out through over 1,800 meetings between CCIE and local companies, bearing witness to the fact that CCIE have become the first interlocutors in the field of internationalization, and they have conquered this position through their continuous attention to foreign markets and their profound knowledge of their dynamics.


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20-21 NOVEMBRE 2007 - 10° CEI SUMMIT ECONOMIC FORUM

Sfide imprenditoriali, tra Italia e Bulgaria Alla cooperazione tra i due Paesi è stato dedicato il Seminario speciale promosso dalla CCIE di Sofia nell’ambito dell’evento annuale organizzato dal Segretariato Progetti InCE

di Tiziana Carlino, Segretario Generale della CCIE in Bulgaria

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l 20 e 21 novembre scorso, il Palazzo della Cultura di Sofia ha ospitato il 10° CEI Summit Economic Forum, evento annuale organizzato dal Segretariato Progetti InCE (Iniziativa Centro Europea) in stretta collaborazione con la Presidenza bulgara dell’InCE per l’anno 2007 e con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). Il Forum – organizzato in parallelo con la Tavola Rotonda dei Ministri dell’Economia ed il Vertice dei Capi di Governo dei 18 Paesi membri dell’Iniziativa – funge da piattaforma di supporto per la promozione delle strategie InCE di sostegno alla cooperazione regionale, alla transizione economica e al dialogo politico, coinvolgendo partecipanti di alto livello quali leader industriali, delegazioni governative, istituzioni finanziarie, legali, consulenti e professionisti. Se al Forum hanno preso parte più di 1700 partecipanti bulgari e stranieri, significativa è stata la presenza italiana, coordinata dalla Camera di Commercio Italiana in Bulgaria e dall’ICE. Proprio la Camera di Sofia ha del resto promosso e organizzato il Seminario speciale “Italy-Bulgaria: Entrepreneurial Challenge”, unico evento bilaterale nell’ambito del Summit, dedicato alle opportunità imprenditoriali nella cooperazione tra Bulgaria e Italia, con particolare attenzione ai settori dell’energia, delle infrastrutture e dei trasporti. IMPRESE E FONDI EUROPEI. Nello specifico, il Seminario ha messo in luce l’esperienza italiana nella realizzazione di progetti cofinanziati attraverso Fondi strutturali europei, con particolare riguardo alle prospettive che essi offrono alle piccole e medie imprese intenzionate a posizionarsi in maniera sempre più competitiva sui mercati internazionali. A tal riguardo, il Ministero del Commercio Internazionale ha promosso la realizzazione di Progetti Speciale nei “Paesi di nuova adesione alla UE”, finalizzati all’individuazione di possibili progetti di collaborazione con imprese italiane, da co-finanziare con i predetti Fondi strutturali e di coesione che, per il periodo 2007-2013 per la Bulgaria, ammontano a circa 6,7 miliardi di euro. In particolare, per la Bulgaria, sono attivi presso la CCIE in Bulgaria e l’ICE dei “Desk Fondi Strutturali”, che forniscono informazioni e assistenza agli operatori italiani interessati a cogliere le nuove opportunità offerte dall’allargamento dell’Unione Europea. Interventi di primo piano hanno accompagnato la discussione: al Seminario sono infatti intervenuti, tra gli altri, il Presidente della Camera di CCIE in Bulgaria Marco Montecchi, l’Ambasciatore d’Italia in Bulgaria Gian Battista Campagnola, il Presidente delegato alle aree dell’Europa Centro Orientale per Unioncamere Antonio Paoletti, il Direttore dell’ICE di Sofia Fabrizio Camastra, nonché rappresentanti di istituzioni italiane, quali il Ministero del Commercio Internazionale, Uniontrasporti e il Segretariato Tecnico del Corridoio VIII, e dell’imprenditoria italiana presente in Bulgaria, come Daniela Konova, in rappresentanza della Generali Bulgaria, Alex Car, per la Italcementi Bulgaria, e Jean Talmon, per Astaldi Spa. Soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa dal Presidente della CCIE in Bulgaria Marco Montecchi, che ha colto anche l’occasione per evidenziare la sempre più massiccia presenza di imprenditori italiani nel Paese, circa 1000 società, e il crescente interscambio che caratterizza i rapporti tra Italia e Bulgaria, che ha raggiunto nell’ultimo anno un ammontare di tre miliardi di euro.

NOVEMBER 20TH-21ST 2007 - 10TH CEI (CENTRAL EUROPEAN INITIATIVE) SUMMIT ECONOMIC FORUM

Entrepreneurial challenges between Italy and Bulgaria ast November 20th and 21st, the Cultural Palace in Sofia hosted the 10th annual CEI Summit Economic Forum, the annual event organised by InCE Projet Secretary Office in close collaboration with the Bulgarian President Office of the InCE for the year 2007 with the European Bank for Development and Reconstruction (EBRD). The Forum – organised concurrently with the Ministers of Economy Round Table with Heads of Government from the 18 Initiative member states – serving as a support platform for InCE promotional strategies supporting regional cooperation, economic transition and political dialogue, involving high level participants such as industrial leaders, government delegations, financial institutions, attorneys, consultants and professionals. Italian attendance was significant among the 1,700 Bulgarian and foreign participants that took part in the Forum, coordinated by the Bulgarian Italian Chamber of Commerce and ICE. It was the Sofia Chamber after all, that promoted and organised the special Seminar “Italy-Bulgaria: Entrepreneurial Challenge”, the only bilateral event held during the Summit, dedicated to entrepreneurial opportunities through Bulgarian and Italian cooperation, with particular attention to areas of energy, infrastructure and transport. ENTERPRISES AND EUROPEAN FUNDS. The Seminar specifically highlighted the Italian experience in carrying out projects co-financed through European structural Funds, particularly regarding prospects offered to small and medium sized businesses with the intention of competing on international markets. Precisely for this purpose, the Ministry of International Commerce has approved the setting up of Special Projects in “newly joined countries to the EU” aimed at identifying possible collaboration projects with Italian businesses, to be co-financed with the above-mentioned Structural Funds and Cohesion Funds for the period of 2007-2013 for Bulgaria, amounting to approximately 6.7 billion Euros. “Structural Funds Desks” for Bulgaria in particular, are operating at the CCIE in Bulgaria and at the ICE Office, providing information and assistance to Italian operators interested in taking advantage of new opportunities arising from expansion of the European Union. First hand interventions accompanied the discussions: in fact, among those involved were President of the CCIE in Bulgaria, Marco Montecchi, the Ambasador of Italy in Bulgaria, Gian Battista Campagnola, President Delegate to Central Eastern European areas for Unioncamere, Antonio Paoletti, Director of ICE Sofia, Fabrizio Camastra, none other than representatives from Italian institutions such as the Ministry of International Commerce, Uniontrasporti (Transport Union) and the Technical Secretariat of Pan European Corridor VIII, and from Italian Entrepreneurial activities present in Bulgaria, like Daniela Konova representing Generali Bulgaria, for Italcementi Bulgaria, Alex Car, and Jean Talmon, for Astaldi Spa. President of the CCIE in Bulgaria, Marco Montecchi expressed great satisfaction for the success of the event, and took the opportunity to underline the ever greater numbers of Italian entrepreneurs present in the country, around 1000 companies, and the growing import-export trade that characterises relations between Italy and Bulgaria, reaching three billion Euros over the last year.

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MADE IN ITALY

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DA PIAGGIO AD ARMANI, DA LUXOTTICA A BURANI: PRODUZIONI D’ÉLITE, CHE PIACCIONO SEMPRE

Paesi emergenti: il lusso è Made in Italy

La debolezza del dollaro sposta la finanza verso l’euro, creando opportunità nei Paesi delle nuove ricchezze. Ma occorre comprendere le esigenze dei mercati e superare il “nanismo” delle nostre aziende di Francesco Fusco

Alcuni gioielli della ditta Calgaro, azienda controllata da Mariella Burani Fashion Group

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l valore dell’euro continua a salire, facendo spostare l’interesse verso la nuova moneta forte soprattutto da parte di quelli che ancora vengono definiti Paesi affluenti. E ciò spalanca una grande opportunità per la nostra industria del lusso. Se ne sono accorte quasi tutte le aziende che hanno iniziato una corsa verso quei mercati in cui l’Italian Style viene sempre più apprezzato da una enorme massa di potenziali consumatori. India, Cina, Russia, Brasile, Medio Oriente, Golfo Persico, diventano mete obbligate per le aziende che vogliono crescere. Le maggiori hanno già fatto i loro passi, riuscendo a imporre il loro brand, forti, oltre che economicamente, di una capacità produttiva e logistica che consente loro di fare i conti con i grandi numeri. Seguendo l’esempio di Piaggio con la sua Vespa, di Brembo, Indesit, Mapei, Marazzi, Finmeccanica che con insediamenti industriali e joint ventures sono state le antesignane dell’internazionalizzazione, ecco che anche attività minori per dimensioni, ma apprezzate per i loro prodotti, stanno facendosi largo in quei mercati. Soprattutto in quel mercato del “lusso” che le nuove opulenze richiedono.

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MODA, GIOIELLI, GUSTO: DA LUXOTTICA A LAVAZZA. Una delle prime è stata Luxottica, che a forza di acquisizioni si è impadronita di brand famosi, di catene di distribuzione negli USA e che ha aperto in Cina 300 punti vendita. Poi c’è la moda, e con essa il design, l’architettura, l’arredamento, i gioielli. Armani, oggetto del desiderio soprattutto in Russia e Cina, continua ad aprire enormi flagshops, alberghi e ristoranti; lo stesso fanno Versace – che, oltre che con il suo pret-à-porter, arreda le grandi catene alberghiere del Golfo – o Mariella Burani – che con la sua pelletteria si è insediata a Mosca – e, ancora, Zegna – che ha aperto decine di punti vendita e siti produttivi in Cina, dove i nuovi ricchi stravedono per i suoi abiti da uomo. Per quanto riguarda i gioielli, quelli di Bulgari sono ormai visti come uno status symbol, quasi oggetti di culto; ma grande apprezzamento suscitano anche quelli di Morellato, che in India si è associato con Gitanjali Gems, o Gioielli d’Italia del Gruppo Burani, che in Cina ha aperto un suo flagshop associandosi a imprenditori locali.

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DI PIÙ AI “NUOVI RICCHI”

FROM PIAGGIO TO ARMANI, FROM LUXOTTICA TO BURANI: ELITE PRODUCTIONS THAT THE “NOUVEAUX RICHES” LIKE MORE AND MORE

Emerging Countries: luxury is Made in Italy The Euros’ value continues to rise, shifting interest towards the new, strong currency on the part of those countries that are still defined as affluent. All of this opens doors of great opportunity for our luxury industry. Almost all the companies that have started in the race towards those markets have become aware of it, markets in which Italian style is appreciated by an enormous mass of potential consumers. India, China, Russia, Brazil, the Middle East, and the Persian Gulf have become regular destinations for companies that desire growth. The bigger ones have already made their move, and been able to assert their brand in a strong way, other than economically speaking, and in a productive and logistic capacity that allows them to remain competitive. Following Piaggio’s example with its Vespa, that of Brembo, Indesit, Mapei, Marazzi and Finmeccanica with industrial sites and joint ventures, have become the forerunners of internationalisation, even those smaller sized but appreciated just the same for their products, are broadening their horizons in those markets, especially in the “luxury” market on demand by the new wealthy. FASHION, JEWELLERY, AND TASTE: FROM LUXOTTICA A LAVAZZA. One of the first to appropriate famous brands was Luxottica though acquisition of distribution chains in the USA, and in opening 300 sales points in China.

Then there is fashion, and with it comes design, architecture, furnishing, and jewellery. Armani, the object of desire above all in Russia and China, continues to open huge flagship stores, hotels and restaurants; Versace is doing the same – beyond its pret-à-porter, also does the furnishing for the big, Golfo hotel chain – or Mariella Burani – with her leather goods, has settled into Moscow – and Zegna once again – has opened up ten or so sales points and production sites in China where the nouveaux riches are crazy about her clothing for men. As far as jewellery is concerned, those by Bulgari are considered status symbols by now, almost as objects of worship; Morellato is also very appreciated, and in India has become partnered with Gitanjali Gems, or Gioielli d’Italia of Gruppo Burani, who in China has opened its flagship store partnered with local entrepreneurs. There are some who desire transferring Italian “taste” of fine Italian cuisine to those countries as well, like Lavazza did in investing 100 million Euros to compete with American giant, Starbucks, completing two Indian chains, la Barista, with 150 sales points, and the Fresh & Honest Cafè, specialised in vending machines with 300 thousand cups sold every day. STEPS TO TAKE. Good marketing certainly represents one of the winning cards, as a way of analysing the goal to reach, in understanding the tendency and the spending power. It

Vi è anche chi vuol trasferire in quei Paesi il “gusto” italiano della buona tavola, come ha fatto Lavazza, che, investendo 100 milioni di euro per far concorrenza al gigante americano Starbucks, ha rilevato due catene indiane, la Barista, con 150 punti vendita, e la Fresh & Honest Cafè, specialista nella distribuzione automatica con 300mila tazzine di caffè al giorno. I PASSI DA COMPIERE. Un buon marketing rappresenta di sicuro una delle carte vincenti, in modo da analizzare il target da raggiungere, comprenderne inclinazioni e la capacità di spesa. Non basta sapere che in India esiste già una massa di oltre cento milioni di persone, con una capacità di spesa superiore alla media occidentale, e che in Cina si affacciano numerosi i multimiliardari. Comprendere il mercato, ravvisarne le potenzialità, individuare i punti di forza, costituiscono il primo passo da compiere. Uno dei modi migliori è trovare un partner locale, con il quale interloquire e sviluppare il proget-

is not enough to be aware that there exists a mass of over one hundred million people in India,with a spending power higher than the western average, and that there are numerous multibillionaires turning up in China. Understanding the market, recognising the potential, and identifying the strong points are all part of the first step to be taken. One of the best ways is to find a local partner to join in with and develop the project. The Italian Chambers of Commerce Abroad or ICE (National Institute for Commerce Abroad) can be helpful in finding partners. Now the second step: making oneself known is necessary, and visible and reachable as well, by creating a brand that is easily purchasable in the mind of the market. Then get ready for consumer response, which can be extremely positive. This is where the need to face a size change comes into play, from going from a familial level to an industrial position, able to follow demands, and satisfy them possibly with ad hoc productions. MERCHANT BANKS AND PRIVATE EQUITY. This is where finance comes into the game, that of merchant banks and private equity, that furnish the means necessary for growth and accompanying business development. The world is out there, within arms reach, ready to accommodate Made in Italy, especially in the area of luxury and Italian Style. Ferrari, an object of desire in all four corners of the world, is a perfect example.

to. Per trovarlo possono essere utili le Camere di Commercio Italiane all’Estero o l’ICE. Quindi il secondo passo: bisogna farsi notare, essere visibili e raggiungibili, creare un brand che sia facilmente acquisibile nella memoria del mercato. Poi prepararsi alla risposta dei consumatori, che può essere estremamente positiva. Qui entra in gioco la necessità di affrontare un cambiamento di dimensione, passare da un livello familiare a una statura industriale, capace di seguire le richieste, assecondarle, magari con produzioni ad hoc. MERCHANT BANK E PRIVATE EQUITY. Allora entra in gioco la finanza, quella delle merchant bank e dei private equity, per fornire i mezzi necessari alla crescita e accompagnare lo sviluppo del business. Il mondo è lì, a portata di mano, pronto ad accogliere il Made in Italy, specialmente quello del lusso e dell’Italian Style. La Ferrari, oggetto desiderio di molti ai quattro angoli del mondo, ne è un esempio.

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TERZA EDIZIONE PER IL RICONOSCIMENTO NATO PER PREMIARE LE STRUTTURE TURISTICHE DI QUALITÀ

A Napoli, è di scena l’ospitalità In una serata di gala – insieme spettacolo e occasione di promozione del territorio – è stato assegnato all’Hotel Principe di Catania il Premio Ospitalità Italiana 2007 di Ghileana Galli

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l’Hotel Principe, albergo a quattro stelle di Catania, il vincitore assoluto dell’edizione 2007 del Premio Ospitalità Italiana, istituito dall’Isnart (Istituto Nazionale di Ricerche sul Turismo)-Unioncamere e assegnato al termine di una selezione durata tutto l’anno tra 4.000 strutture turistiche che hanno ricevuto il Marchio di Qualità. La premiazione è avvenuta presso la Camera di Commercio di Napoli, nel corso di una serata di gala presentata dal vicedirettore del Tg2, Marcello Masi, e dalla showgirl napoletana Barbara Chiappini. Dieci le categorie selezionate, dagli alberghi da due a cinque stelle, fino ai ristoranti tipici, regionali, internazionali e agriturismi. Il vincitore assoluto è stato deciso dal pubblico votante in sala con appositi palmari forniti dall’Istituto Piepoli e dai votanti via web, grazie anche alla diretta video su Internet. Secondo classificato, l’Hotel Villa Raffaello di Perugia (categoria alberghi a due stelle) e, al terzo posto, il ristorante tipico regionale “L’angolo d’Abruzzo” di Carsoli (L’Aquila). TRE ANNI DI MIGLIORAMENTI. Soddisfazione per la serata e per questa terza edizione del Premio è stata espressa dal Direttore Generale di Isnart, Giovanni Antonio Cocco, a parere del quale “in questi anni, abbiamo assistito a numerosi miglioramenti. C’è infatti stata una escalation in termini di Province e strutture coinvolte – dalle 45 Camere di Commercio iniziali alle 80 attuali – così come nel tempo è evoluto il disciplinare, che è diventato più esigente, per adeguarsi alle richieste dei clienti. E le strutture ricettive si sono adeguate, dimostrandoci di tenere in gran conto il Marchio di Qualità, dal momento che si tratta di un riconoscimento oggettivo e, soprattutto, riconosciuto e assegnato in base al giudizio DEL pubblico. Un’altra cosa che ci ha fatto molto piacere è stato constatare che gli stessi turisti che hanno espresso la loro opinione sulle strutture sono

aumentati: dai 20mila della prima edizione ai 100mila di quest’ultima. E non sono mancati anche tanti stranieri. Tutti numeri che ci fanno capire che stiamo andando nella giusta direzione”. La stessa serata di premiazione, avvenuta quest’anno a Napoli, ha riscosso grande successo, sia grazie alla presenza di personaggi dello spettacolo – i comici di Zelig Antonio & Michele, Manuela Aureli, Teresa De Sio e Fabio Molfesi; Fausto Sarli, inoltre, ha fatto sfilare tre modelle con abiti da gran sera in esclusiva nazionale – sia grazie alla volontà di coinvolgere direttamente il territorio, anche attraverso filmati e spot dedicati alla promozione della Regione. “Ma il nostro obiettivo – spiega ancora Giovanni Antonio Cocco – è di realizzare un evento sempre più spettacolare, in cui lo stesso territorio sia protagonista, e in cui la promozione dell’eccellenza turistica si affianchi alla promozione della cultura, dell’enogastronomia e – perché no – dei personaggi che meglio lo rappresentano. Da qui, la nostra volontà – dopo Roma, Bari, e quest’anno Napoli – di portare il nostro premio in tutta Italia”.

La serata di premiazione

THIRD EDITION FOR RECOGNITION AND AWARDING QUALITY TOURIST FACILITIES

Hospitality is on stage in Naples

I vincitori dell’edizione 2007 del Premio Ospitalità Italiana

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otel Principe, the four-star hotel in Catania, was the absolute winner of the 2007 Premio Ospitalità Italiana (Italian Hospitality Prize) edition, established by Isnart (National Institute of Tourism Research)-Unioncamere and was awarded at the end of a long selection that lasted all year between 4,000 tourist facilities that received the Marchio di Qualità. The awards took place at the Naples Chamber of Commerce during the gala evening presented by Vice Director of Tg2 (TV news), Marcello Masi, and Barbara Chiappini, TV hostess and entertainer from Naples. There were ten categories selected, from two to five star hotels, up to traditional, regional and international restaurants, and holiday farms. The absolute winner was decided by public voting in the audience, with hand held voting devices furnished by the Piepoli Institute especially for the occasion, and by voters via web, thanks also to live video on Internet. Second place went to Hotel Villa Raffaello of Perugia (two star hotel category) and third place to the typically regional restaurant “L’angolo d’Abruzzo” in Carsoli (L’Aquila). THREE YEARS OF IMPROVEMENTS. Isnart General Director Giovanni Antonio Cocco expressed satisfaction for the evening and third edition of the Prize, and states, “we have witnessed much improvement in these years. There has actually been an escalation in terms of Provinces and facilities involved – from the initial 45 Chambers of Commerce to the actual 80 – just like how regulations have evolved over time, becom-

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ing more demanding so as to adapt to customer requests. Facilities have adapted too, demonstrating that they care about the Marchio di Qualità and keep it in mind, being that it deals with an objective acknowledgement, above all recognition based on the publics’ judgement. Another thing that really pleased us was that the same tourists that expressed their opinion on the facilities increased in numbers: from 20 thousand the first edition, to 100 thousand this last one. There was certainly no lack of foreigners either. All numbers that make us understand that we are moving in the right direction”. The great success of the evening was also due to the presence of personalities from the entertainment world – like comedians from the TV show Zelig, Antonio & Michele, Manuela Aureli, Teresa De Sio and Fabio Molfesi; Fausto Sarli, furthermore, had three models on the runway modelling grand gala gowns presented exclusively on a national level – thanks also to the strong will of involving the territory directly, through films and commercials dedicated to the promotion of the Region. “Our goal – as Giovanni Antonio Cocco goes on to explain – is to create an event that is more and more spectacular, in which the territory itself is the star, where the promotion of tourism excellence goes side by side with culture, food and wine connoisseurship – and why not? – With personalities that best represent it. Our desire from here on - after Rome, Bari, and Naples this year - is to take our award all over Italy”.


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DA POTENTE CAPO DELLA GAZPROM A PRESIDENTE DELLA CONFEDERAZIONE RUSSA

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Medvedev al Cremlino, valore aggiunto per Scaroni di Francesco Fusco

L’amicizia sincera fra i due, trasforma l’AD di Eni in un ambasciatore del nostro Paese verso la Confederazione Russa

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mitri Medvedev, il potente capo della Gazprom, la compagnia petrolifera russa dalla quale dipendono buona parte degli approvvigionamenti di gas e petrolio europei, e in particolare italiani, stando alle notizie riportate dalla stampa, si appresta a diventare presidente della Confederazione Russa, prendendo il posto di Putin alla scadenza del suo mandato. E questi, dopo la vittoria schiacciante della sua lista al Parlamento di Mosca, si appresta a diventare primo ministro. La notizia potrebbe avere un rilievo solo di politica internazionale, ma per il nostro Paese assume un significato particolare grazie all’Amministratore Delegato dell’ENI, Paolo Scaroni. Infatti, come d’altro canto hanno ripetuto ambedue, sia il presidente di Gazprom che l’AD di Eni, al di là dei rapporti di affari fra le due

grandi compagnie petrolifere che stanno portando avanti progetti congiunti, sono riusciti a creare un clima di sincera amicizia, non solo fra le due società ma anche a livello personale. Paolo Scaroni non ha considerato Medvedev solo come una controparte con la quale condurre in porto accordi redditizi per la sua Società, ma ha saputo trasformare questo rapporto in qualcosa di molto personale, basato su una sincera, reciproca, fiducia. Il presidente della compagnia che detiene la proprietà del petrolio e del gas russi, vincendo la naturale diffidenza che abitualmente sorge tra due controparti quando si tratta di affari così notevoli per i capitali coinvolti e per i futuri coinvolgimenti, ha compreso che la professione di amicizia esternata da Scaroni con le sue azioni aveva basi solide e non celava propositi occulti. Scaroni intendeva continuare su basi sempre più consistenti un rap-

Paolo Scaroni con Dmitri Medvedev

porto nato ai tempi di Mattei, facendolo diventare un percorso da condurre assieme, Eni e Gazprom, verso il futuro, assicurando così al partner una strada per incrementare i rapporti con l’Europa, e all’Italia quegli approvvigionamenti tanto necessari per la nostra dipendenza energetica.Questa candidatura di Medvedev a Presidente della Confederazione Russa assume quindi un significato particolare, e fornisce a Paolo Scaroni quel cosiddetto “valore aggiunto” che un manager di successo cerca di conquistare con il suo lavoro. Ma dà anche all’Italia un “ambasciatore” fuori dai canali diplomatici ufficiali verso un Paese con il quale intendiamo avere sempre più proficui interessi di scambio. Un ambasciatore del quale Medvedev si fida, e al quale Scaroni potrà sempre rivolgersi con chiarezza sapendo che le sue parole non verranno fraintese.

FROM THE POWERFUL HEAD OF GAZPROM TO PRESIDENT OF THE RUSSIAN CONFEDERATION

Medvedev at the Kremlin, “added value” for Scaroni The sincere friendship between the two makes the Ceo of ENI a sort of Italian ambassador to the Russian Confederation

ccording to the press, Medvedev, the powerful head of Gazprom, the Russian oil company on which the majority of gas and petroleum provisions Europe depends, particularly Italy, is preparing to become president of the Russian Confederation, taking Putin’s place at the end of his term. Putin then, after the overwhelming victory of his party in Moscow’s Parliament, is preparing to become prime minister. The news could be only of interest to international politics, but for our country it assumes significance because of ENI’s Ceo, Paolo Scaroni. In fact, both the president of Gazprom and the Ceo of ENI, above and beyond business deals between the two large oil companies that are cooperating on projects, were able to create a climate of sincere friendship, not only between the two companies but also on a personal level. Paolo Scaroni did not consider Medvedev as only a counterpart with whom to close profitable deals for his company, but knew how to transform their relationship into something very personal, based on a sincere, mutual confidence. The president of the company who controls Russian oil and of gas, winning over the natural distrust that naturally rises between two counterparts in business concerns of future involvement between such note-worthy capitals, concluded that the friendship demonstrated by Scaroni was solidly based and did not conceal hidden purposes. Scaroni meant to persistently continue the basis of a relationship begun in times of Mattei, making it become a journey to conduct together, ENI and Gazprom, towards the future, in this way assuring his partner a way to build relationships in Europe, while assuring Italy those provisions so necessary for our energy dependency. This candidacy of Medvedev to President of the Russian Confederation, therefore, assumes significance, and gives Paolo Scaroni that so called “added value” that a successful manger tries to achieve in his work. But it also gives Italy an “ambassador” outside of official diplomatic channels to a country with which we intend to have increasingly profitable interests of exchange. An ambassador whom Medvedev trusts, and a position in which Scaroni could always manage sincerely knowing that his words would not be misunderstood.

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A FIERAMILANO CIRCA 24.000 VISITATORI, 80 CONVEGNI, 600 REALTÀ RAPPRESENTATE

Da Milano, un’immagine positiva dell’Italia che fa FIERAMILANO: ABOUT 240,000 VISITORS, 80 MEETINGS, 600 REPRESENTED REALITIES

Grande successo per la prima edizione della Campionari a delle Qualità Italiane

From Milan a positive image of Italy at work A great success for the first Trade Fair of Italian Quality taly: the winner of Quality. “The Trade Fair of Italian Quality” ended on Sunday the 25th of November in the Fieramilano quarter in Rho, giving to about 240,000 visitors and participants of the meetings a positive and concrete image of Italy which is appreciated abroad: a Country which pays attention to the main topics of interest, to tradition and to innovation, and which is able to exploit its culture and its large variety of productions. The first Fair of its kind was organized by Fiera Milano EXPOCTS and promoted by the Symbola Foundation: 15 regional stands displayed about 600 realities which were represented by exhibitors and events, while over 350 speakers took part in more than 80 meetings and conferences at several stands. “We have won the challenge of quality – said Ermete Realacci, President of Symbola – the success of the Trade Fair confirms that this kind of Italy really exists, and it is able to face the future. We have to bet on these talents to promote our Country and to enhance not only research and innovation, but also our traditional know-how. The Trade Fair of Italian Quality should be regarded as a stage to the candidacy of Milan for Expo 2015, which is a challenge for the whole Country System”. Visitors were fascinated by our wine and food realities. Refined, gluttonous, traditionalist, health fanatic and eco-friendly gourmets had the chance to sample the best of our production in 35 tasting sessions. Nevertheless, Italian excellence is not only in wine and food, since 5 great new projects aroused the interest of the public and the institutions: a natural gas motor scooter, a low cost and low environmental impact house of 100 square meters for Euro 100,000, project Industria 2015 that plans the industry of the future in our Country, Hydrolab, which is the first hydrogen plant for the production of energy in situ, and Km0, a project that enhances local produce and lowers the environmental impact of transport. Projects pass from words to action at the Fair Trade of Italian Quality: the project AzzeroCo2 is Carbon Neutral, having completely neutralized the 840 tons of Co2 by planting about 1000 trees in Parco Nord in Milan. The Fair also displayed two beautiful photographic exhibitions: “Eni 1957-2007, Fifty years of Trade Fair” and “Italian Lovers” with pictures by William Willinghton. The next appointment with the Trade Fair of Italian Quality will be in spring 2009 in Fieramilano, enjoy the emotion of discovering the side of Italy that uses Quality to challenge the future.

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di Clara Biazzi

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ince l’Italia della Qualità. “La Campionaria delle Qualità Italiane” ha chiuso domenica 25 novembre, nel quartiere Fieramilano a Rho, regalando ai circa 24.000 visitatori e partecipanti ai convegni una fotografia positiva e concreta dell’Italia che piace all’estero, attenta ai grandi argomenti di attualità, dalla tradizione all’innovazione, che sa fare della cultura e della sua varietà produttiva un punto di forza. A questa prima edizione, organizzata da Fiera Milano EXPOCTS e promossa da Fondazione Symbola, 15 piattaforme territoriali hanno messo in mostra le circa 600 realtà rappresentate tra presenze espositive e eventi, mentre oltre 80 appuntamenti tra convegni e incontri negli stand hanno visto avvicendarsi 350 relatori. “La sfida della qualità è riuscita” – ha commentato Ermete Realacci, presidente di Symbola. “Il successo della Campionaria ci dice che quest’Italia c’è, è forte e sa affrontare con coraggio il futuro. È su questi talenti che dobbiamo puntare per rilanciare il nostro Paese, per valorizzare, insieme alla ricerca e all’innovazione, anche le cose migliori che sappiamo fare e che fanno parte della nostra tradizione. La Campionaria delle Qualità Italiane, deve essere vista anche come una tappa di avvicinamento alla candidatura di Milano per l’Expo 2015, una sfida per tutto il sistema paese”.

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I visitatori sono rimasti affascinati dal percorso nel mondo dell’enogastronomia del nostro Paese. Palati sopraffini, golosi, tradizionalisti, salutisti ed ecologisti hanno potuto conoscere il meglio delle produzioni in circa 35 degustazioni. Ma le eccellenze italiane non passano solo dalla buona tavola: 5 i grandi nuovi progetti presentati che hanno riscosso l’interesse del pubblico e delle istituzioni, dallo scooter a metano alla casa di 100mq a 100.000 euro, a basso costo e basso impatto ambientale; dal progetto Industria 2015 per disegnare il futuro industriale del nostro Paese, a Hydrolab, il primo insediamento a idrogeno per la produzione in loco di energia, fino a Km0, un progetto che valorizza la produzione agricola locale e diminuisce l’impatto dei trasporti. Argomenti che alla Campionaria delle Qualità passano dalle parole ai fatti: la manifestazione con AzzeroCo2 è Carbon Neutral , avendo completamente neutralizzato le 840 tonnellate di CO2 prodotte con la piantumazione di circa 1000 alberi nel Parco Nord di Milano. Il percorso espositivo è stato valorizzato da due belle mostre fotografiche: “Eni 1957-2007, Cinquant’anni di Campionaria” e “Italian Lovers”, con scatti di William Willinghton. L’appuntamento con La Campionaria delle Qualità Italiane è a primavera 2009 a Fieramilano, per rinnovare l’emozione di conoscere quell’Italia che fa della sua Qualità la sfida per affrontare il futuro.


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APPUNTAMENTO PRESSO IL QUARTIERE FIERAMILANO A RHO DA GIOVEDÌ 21 A DOMENICA 24 FEBBRAIO 2008

Bit 2008, sempre più I risultati record della scorsa edizione confermano Bit come la più grande esposizione al mondo del prodotto turistico italiano. Una leadership che promette di essere ulteriormente rafforzata

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n evento sempre più internazionale, che valorizzerà in modo ancora più efficace tanto il prodotto turistico italiano, sempre presente ai massimi livelli istituzionali e di business, quanto l’offerta internazionale, che nella passata edizione ha visto numerose new entry tra i Paesi presenti. Così si presenta l’edizione 2008 di Bit-Borsa Internazionale del Turismo, in programma presso il quartiere Fieramilano a Rho da giovedì 21 a domenica 24 febbraio. Forte dei risultati record registrati nel 2007 – 150mila presenze complessive provenienti da 145 Paesi, 108mila gli Operatori Professionali dei quali 20.500 esteri, 5.000 espositori provenienti da 122 Paesi – Bit sta preparando anche quest’anno un calendario ricco di eventi e appuntamenti. Tra le prime anticipazioni, la conferma del calendario giovedì-domenica e della formula multitarget cha hanno ottenuto dagli operatori un riscontro estremamente positivo: 4 giorni dedicati agli operatori e un intero weekend aperto anche al pubblico dei viaggiatori, che nei nove padiglioni della manifestazione, potrà godere di un’offerta articolata e completa. UN CONCEPT ESPOSITIVO UNICO.“Con Bit, nei nostri 27 anni di storia, abbiamo dato vita ad un concept espositivo unico, che ha visto crescere costantemente i visitatori di an-

BIT IS IN FIERAMILANO QUARTER IN RHO FROM THURSDAY, 21ST TO SUNDAY, 24TH FEBRUARY 2008

Bit 2008 is even more international The record results of last year confirm that Bit is the largest fair for the Italian incoming tourism in the world. Its leadership will be even more consolidated

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he event is becoming even more international, since it will promote even more effectively Italian tourism resources, which is always very successful in the institutional and business category, as well as the international offer, which during the last fair was increased through the participation of many new Countries. This will be the outline of Bit-International Tourism Exchange 2008, which will take place in Fieramilano quarter in Rho from Thursday, 21st to Sunday, 24th February. Record figures were obtained in 2007: 150 thousand visitors from 145 Countries, 108 thousand professional operators of which 20,500 were foreigners, 5,000 exhibitors from 122 Countries; Bit is going to present a rich program of events in 2008 too. Advance information gives us the dates of the fair – from Thursday to Sunday – and the multi-target formula has been confirmed. The latter obtained an extremely positive feedback from dealers: 4 days will be dedicated to professional operators and the fair will be open to the public at the week-end, so travelers can find an articulated and complete proposal in the 9 pavilions of the fair. A UNIQUE EXHIBITION CONCEPT. “With Bit we have created over 27 years a unique exhibition concept, the number of our Visitors has been increasing from year to year until it reached record figures last year” said Corrado Peraboni, CEO of Fiera Milano-EXPOCTS. “With a strategy of internationalization that has been recently carried out, Bit has consolidated its position among the most important events for this sector in the world not only during the 4 days of the fair in Milan. This allows us to further understand the markets and to meet the Exhibitors' requirements even more dynamically”. BIT TOURISM AWARD IS BACK. Considering the huge success obtained last year, the Bit Tourism Award will take place this year too. The Award is promoted

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internazionale no in anno fino ai numeri record della scorsa edizione”, commenta Corrado Peraboni, AD di Fiera Milano-EXPOCTS. “Grazie anche alla strategia di internazionalizzazione che abbiamo portato avanti negli ultimi anni, Bit ha confermato sempre più il proprio posizionamento tra le primissime realtà del settore a livello mondiale, e non solo nei quattro giorni di manifestazione a Milano. Tutto ciò ci permette di conoscere ancora più da vicino i mercati e soddisfare le esigenze degli Espositori in modo sempre più dinamico”. RITORNA IL BIT TOURISM AWARD. Forte del successo della prima edizione, viene riconfermato l’appuntamento con il Bit Tourism Award, il riconoscimento promosso da Fiera Milano-EXPOCTS in collaborazione con Panorama Travel, che punta a valorizzare le eccellenze del sistema turistico italiano. L’Award prevede una doppia votazione: una per il pubblico di viaggiatori (che dovrà decretare la città o la regione italiana preferita, il viaggio in Italia più desiderato, la città e la nazione estera preferita, e le destinazioni “da sogno”) e una riservata alle Agenzie (che premieranno le migliori compagnie aeree, di navigazione e di autonoleggio, le mete congressuali e destinazioni preferite, il catalogo più curato e funzionale, il Tour operator a cui affidare il miglior cliente e quello a cui affidare il viaggiatore più esperto). Previsti, inoltre, quattro premi speciali assegnati da apposite giurie tecniche: L’uomo dell’anno del turismo, la Miglior campagna pubblicitaria (già presenti lo scorso anno), il Miglior evento e il Miglior sito italiano nel turismo. I risultati delle votazioni saranno resi noti il 20 febbraio 2008, alla vigilia di Bit, quando, durante la Serata di Gala, verranno premiate le diverse categorie.

BUYITALY, IL WORKSHOP DEL PRODOTTO ITALIA PIÙ AMATO DAGLI OPERATORI. Da 22 anni, Buyitaly è uno dei momenti chiave di Bit. Occasione d’incontro per eccellenza tra un’ampia e qualificata offerta del prodotto Italia e la migliore domanda internazionale (nel 2007, vi hanno preso parte 520 buyer di 58 Paesi), Buyitaly si pone non solo come un’opportunità unica di business mirato, ma anche come un qualificato osservatorio sui trend del settore. E, in vista dell’edizione 2008, Buyitaly affina ulteriormente il suo concept da sempre vincente: il workshop durerà infatti due giornate suddivise per categoria di offerta, e vi potranno partecipare esclusivamente operatori dell’offerta invitati dalle Regioni di appartenenza, che rientrino nei severi criteri di selezione e che promuovano i servizi turistici della Regione. PRIMA EDIZIONE PER IL WORKSHOP BUY CLUB INTERNATIONAL. Si tratta di un nuovo appuntamento internazionale rivolto a buyer nazionali ed esteri appartenenti alla categoria delle associazioni, pensato con lo scopo di alimentare il business attraverso un canale distributivo mai affrontato a livello internazionale. Oltre 150 tra rappresentanti di cral aziendali, circoli, dopolavori, club, associazioni di categoria, sportive e culturali, sci club, avranno la possibilità di incontrarsi con più di 300 seller nazionali ed esteri. NASCE CERTICIBIT, “ATLANTE” DEL PRODOTTO GENUINO E GARANTITO. Con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero della Salute, e in collaborazione con il Touring Club, Bit 2008 ospiterà Certicibit, un nuovo evento dedicato al

by Fiera Milano-EXPOCTS in collaboration with Panorama Travel and it aims to give prominence to excellent facilities in the Italian tourism network. Awards will be given according to a double assessment: one from the travelers (who will have to award their favorite Italian city or region, their dream destination in Italy, their favorite foreign city and Country and their dream destination abroad) and one from the Agencies (which will award the best airlines, shipping lines and car rental companies, the favorite destination for tourism and business, the most accurate and practical catalog, the Tour operator for the best customer and the best Tour operator for the most expert traveler). Four special awards will be given by a specific technical jury: The Man of the Year for Tourism and The Best Advertising Campaign (which were created last year), The Best Event and The Best Italian Site for Tourism. The results will be made public on February, 20th 2008 on the opening evening of Bit during the Gala party where the prize-giving for the different categories will take place. BUYITALY, THE DEALERS FAVORITE WORKSHOP ON ITALIAN PRODUCTS. Buyitaly has been one of the most significant events of Bit for 22 years. It is an excellent meeting opportunity for a diversified and qualified offer of Italian products and the best international demand (in 2007 520 buyers from 58 countries participated). Buyitaly is not only a unique chance for specific business, but also a very qualified observatory on trends in this sector. In 2008 Buyitaly will further improve its winning concept: the workshop will last two days, which will be divided according to the different categories of the offer. Only dealers who have been invited by their respective Regions, selected through strict criteria and who promote tourism in their Region are allowed to participate.

turismo delle buone abitudini alimentari e delle produzioni di qualità. Certicibit nasce per farsi portatore della filosofia del mangiar bene, non solo come principio di benessere e qualità della vita ma anche come elemento che completa e caratterizza un’offerta turistica qualificata come è quella italiana. BIT 2008, SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE. Proseguendo nella sua strategia di internazionalizzazione, Bit è presente a tutti i momenti chiave del settore a livello mondiale. Dopo la partecipazione nel corso del 2007 all’ITB di Berlino e al Mitt a Mosca, lo scorso settembre Bit ha preso parte, per la prima volta, allo JATA di Tokio, una delle fiere più importanti dell’Asia; mentre, dal 12 al 15 novembre, si è presentata a Londra, in occasione del WTM. Ultima tappa prima dell’appuntamento milanese sarà Madrid, dove, dal 30 gennaio al 3 febbraio 2008, si svolge il Fitur. A dimostrazione dell’apertura verso l’internazionalizzazione, Bit conferma inoltre, anche per questa edizione, la partnership con dieci testate estere specializzate a copertura dei maggiori mercati europei e di alcuni Paesi extracontinentali considerati strategici.

FIRST TIME FOR THE BUY CLUB INTERNATIONAL WORKSHOP. This new international event is dedicated to national and international buyers who belong to associations; its aim is to increase business through a distribution channel that has never been taken into consideration on an international level. More than 150 representatives of company recreation associations, clubs, working men's clubs, trade associations, sports and cultural clubs and ski clubs will have the opportunity to meet over 300 national and international sellers. CERTICIBIT, AN ATLAS OF GENUINE AND CERTIFIED PRODUCTS, HAS BEEN CREATED. Under the aegis of the Ministry for the Environment and Protection of the Territory and the Sea, the Minister for Agricultural, Food and Forestry Policies and the Minister of Health and in collaboration with Touring Club, Bit 2008 will present Certicibit, a new event dedicated to tourists who look for genuine and high quality food. Certicibit has been created since the philosophy of genuine food is a cornerstone for wellness and quality of life as well as a qualified Italian offer for tourists. BIT 2008 IS EVEN MORE INTERNATIONAL. Following its internationalization strategy, Bit is present at all the most important events in the world in the tourism field. After having taken part in ITB in Berlin and in Mitt in Moscow in 2007, in September Bit participated for the first time in JATA in Tokyo, one of the most important Asian fairs. From November 12th to 15th Bit was in London on the occasion of WTM. The last destination before the event in Milan will be Madrid, where Fitur takes place from January 30th to February 3rd. Consolidating its internationalization Bit confirms for the next fair, its partnership with 10 foreign specialized magazines to reach the most important European markets and some strategic extra-European Countries.

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A FIERAMILANOCITY DAL 21 AL 24 FEBBRAIO 2008

AT FIERAMILANOCITY FROM FEBRUARY 21ST TO 24TH 2008

Spotlights on Milan: fashion is on stage MilanoVendeModa returns, an event not to be missed by manufacturers and designers that want to increase their visibility on an international level. “46...52 Plusize” takes place at he same time

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rom February 21st to 24th 2008 spotlights will illuminate the city of Milan, confirming yet again its position as main centre of fashion worldwide. MilanoVendeModa 2008 will take place at the FieraMilanoCity precisely over these dates, dedicated to Prêtà-porter Women Autumn/Winter 2008/2009. Considered the most important prêt-àporter showcase in the world, MilanoVendeModa will once again become the point of contact and confrontation for manufacturers, designers, specialised buyers and media who will be presented with a careful, excellent quality selection of collections, both for originality in design as well as for materials and precision in workmanship, in an event that happily combines suggestive fashion and business opportunities. A meeting that is the last word in fashion worldwide, a not to be missed event for manufacturers and designers that desire gaining visibility on an international level. Once again, for this first 2008 edition, the sections that contributed to making MilanoVendeModa the commercial and institutional showcase point of reference for the fashion industry in all its multifaceted glory, will be reintroduced: Luxury, where collections are presented that are dedicated to a classic, demanding and refined public, without seeming old, that searches out precious fabrics, super fine yarns, but also prints, decorations, and embroidery; Trend is the most heterogeneous and transversal of the proposals, in following seasonal trends and is intended for a public that loves “fishing” amongst different styles; LT, presents collections distinguished by sophistication and quality, innovative for the selection of materials and sizes which come together creating the most unusual effects; and finally Accessories, a section entirely dedicated to everything in retail related to the multifaceted world of fashion accessories – bags, hats, foulards, scarves, costume jewellery, belts, and leather goods. In light of the huge success of the past editions, the first fair for larger sizes, “46...52 Plusize” will take place at the same time as MilanoVendeModa. The larger size segment, once a market niche, has become a great opportunity for companies to be able to satisfy consumers with a wide and varied selection that is finally fashionable. Beyond the already rich array of offerings that MilanoVendeModa promises, there will be plenty of opportunity for confrontation and discussion, catwalk shows and meetings with the great number of international buyers always present.

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Riflettori accesi su Milano: è di scena la moda Torna MilanoVendeModa, evento irrinunciabile per aziende produttrici e stilisti che vogliono incrementare la loro visibilità internazionale. In contemporanea, “46...52 Plusize”

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al 21 al 24 febbraio 2008, riflettori puntati sulla città di Milano, che si riconferma, ancora una volta, quale centro principale del fashion a livello mondiale. È infatti in queste date che, presso FieraMilanoCity, si svolgerà MilanoVendeModa 2008, dedicata del Prêt-à-porter donna Autunno/Inverno 2008/2009. Considerata la più importante vetrina prêt-à-porter nel mondo, MilanoVendeModa sarà ancora una volta punto d’incontro e di confronto per aziende produttrici, stilisti, buyer specializzati e media, ai quali verrà offerta una selezione accurata e qualitativamente eccellente di collezioni, sia per originalità di disegno sia per materiali impiegati e accuratezza di lavorazione, in un evento che coniuga felicemente suggestioni fashion e opportunità di business. Un appuntamento che detta legge nel mondo della moda, un evento irrinunciabile per aziende produttrici e stilisti che vogliono incrementare o acquisire visibilità a livello internazionale. Anche per questa prima edizione 2008, verranno riproposte le sezioni che hanno contribuito a rendere MilanoVendeModa la vetrina commerciale e istituzionale di riferimento per il settore moda in tutte le sue sfaccettature: Luxury, in cui vengono presentate collezioni dedicate ad un pubblico classico, senza essere vecchio, esigente e ricercato, che va alla ricerca di tessuti preziosi, filati finissimi ma anche stampe, decorazioni, ricami; Trend, la sezione più eterogenea e trasversale nella proposta, che segue le tendenze di stagione, destinate ad un pubblico a cui piace “pescare” tra diversi stili; LT, che presenta collezioni caratterizzate da ricercatezza e qualità, innovative nella scelta dei tagli e dei materiali che si abbinano tra loro con effetti inusuali; infine Accessories, sezione interamente dedicata a tutto ciò che è dettaglio, all’accessorio moda declinato in tutte le sue sfaccettature – borse, cappelli, foulard, sciarpe, bigiotteria, cinture, pelletteria. Visto il successo riscosso nella passate edizioni, in contemporanea a MilanoVendeModa ritorna anche “46...52 Plusize”, il primo salone delle taglie comode. Da nicchia di mercato, il segmento taglie comode diventa una grande opportunità per tutte le aziende capaci di soddisfare le consumatrici, con un’offerta ampia e variegata, finalmente alla moda. A completare la già ricca offerta di MilanoVendeModa, non mancheranno infine sfilate e momenti di confronto e discussione con i sempre numerosi buyer internazionali presenti.


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IL PRESIDENTE MARIO BOSELLI FA IL BILANCIO 2007

L’export della moda, tra dollaro e Paesi BRIC di Francesco Fusco

CAMERA DELLA MODA

La continua discesa del biglietto verde penalizza le nostre esportazioni, che si rifanno rivolgendosi ai mercati emergenti, oltre che all’Europa

“U

n anno sostanzialmente positivo, partito bene sul trend del 2006 e che ha subito un rallentamento nella seconda metà del 2007”. Così il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli, ci porge un bilancio dell’anno che sta per concludersi. Luci ed ombre, determinate da un dollaro in continua discesa. E poiché il mercato statunitense è uno dei più importanti sbocchi per la moda italiana, il rischio è una grave penalizzazione del settore. “L’effetto maggiore – replica Boselli – che è e sarà certamente negativo, è il deprezzamento della valuta americana rispetto all’Euro; ciò rende i nostri prodotti più cari su tutti i mercati dell’area Dollaro, non solo negli USA. È quindi prevedibile un calo dei consumi finali, e di conseguenza delle nostre esportazioni”. Questo significa che un ulteriore accrescimento del valore dell’euro avrà effetti negativi sul settore? La risposta non è delle più incoraggianti: “Noi, come Camera Nazionale della Moda Italiana, abbiamo fatto due simulazioni: una con il cambio USD/Euro a 1,47 e una a 1,55 e non pensiamo (o speriamo) che possa andare oltre. Da un calcolo grezzo e semplificato, che non tiene conto di altri fattori, come la dinamica del commercio mondiale e i possibili effetti ritardati, durante la fase di rivalutazione dell’Euro del 2002-2003, si avrebbero le seguenti conseguenze: con un cambio a 1,47 i 40,655 milioni di Euro del 2006 (a un cambio medio di 1,26 nel corso dell’anno) si riducono a 37,792 milioni, con una perdita secca di 2,863 milioni, pari a -7%. Se poi la parità si attestasse a una media di 1,55, allora la perdita di fatturato passerebbe a 3,730 milioni, cioè un 9,2% in meno, portando il nostro export a soli 36,925 milioni. La speranza è che non si arrivi al cambio 1,55 e che le strategie di riposizionamento e di buona gestione delle aziende del settore possano ridurre queste variazioni negative”. OBIETTIVO BRIC. Sorge spontaneo chiedere se la cosiddetta Area BRIC (Brasile-Russia-India-Cina) riuscirà a riequilibrare le sorti del settore. Boselli si mostra più ottimista: “La crescita delle economie di questi Paesi potrà essere temperata dagli effetti negativi del cambio come sopra detto, ma sarà senza dubbio comunque positiva ed importante in generale, e quindi anche per il mercato delle moda. Comunque – conclude – la Camera Nazionale della Moda Italiana continuerà le sue azioni di promozione del prodotto moda Made in Italy sia con iniziative qualificate sui mercati esteri, sia organizzando nel migliore dei modi i sei eventi annuali a Milano per i buyers e la stampa internazionali: i due Milano Moda Donna, nella splendida location del Fashion Milano Center di via Gattamelata, i due Milano Moda Uomo e i due nuovi appuntamenti con Milano Moda Showroom, che raddoppiano la durata da 10 a 20 giorni grazie al successo ottenuto nell’ultima edizione”.

PRESIDENT MARIO BOSELLI ASSESSES THE 2007 BUDGET

Fashion export, from the dollar to BRIC Countries

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t has been a good year all around, that took off on the right foot in 2006 and then underwent a slow down right away in the second half of 2007”. President of the National Chamber for Italian of Fashion, Mario Boselli presents the budget for the year that is just about to wind up. The continued decline of the dollar is responsible for bright spots and dark patches. Risk of the sector being penalised, is due to the fact that that the United States market is one of the most important outlets for Italian fashion. “The depreciation of the American tender in respect to the Euro, causes the biggest effect – as Boselli repeats – which is and will certainly continue to be negative; and thus makes our products more expensive on all markets in the Dollar area, not only in the USA. A fall in final consumption is foreseeable, and in our export as a result”. Does this mean that further growth of the Euros’ worth will have negative effects on the sector? The answer is not very encouraging: “As the National Chamber for Italian Fashion, we have made two trials: one with a USD/Euro exchange of 1.47 and one of 1.55 and we don’t think (or

hope) that it can surpass that. Now, from a gross and China) Area will be able to equalise the fate of the simplified calculation, that does not keep the effects sector. Boselli is a bit more optimistic: “The ecoof other factors in mind, like the dynamic of the nomic growth of these Countries could be curbed worldwide commerce and the possible delayed ef- by the negative effects of the exchange, as menfects, during the phase of revaluation of the Euro tioned above, but will be, without a doubt, positive from 2002-2003, we would have the following con- and important in general, and therefore for the fashion market as well in any case. sequences: with an exchange at The continued decline Anyhow – in wrapping up – the Na1.47, the 40.655 million Euros from of the green back tional Chamber for Italian of Fash2006 (at an average exchange of penalises our export, ion will continue on with its promo1.26 over the course of the year) reand compensates tional activity of Made in Italy fashduce to 37.792 million, with a net by turning to emerging ion products, by both distinloss of 2.863 million, equal to -7%. If markets, beyond the guished initiatives targeted at forthe parity subsequently stabilises at European one eign markets, and by organising in an average of 1.55, then the the best way possible, the six, anturnover losses would move to 3.730 million, which is 9.2% less, taking our export to nual events in Milan for buyers and international just 36.925 million. The hope is that we don’t get to an press: the two Milano Moda Donna in the spectacuexchange of 1.55 and that the repositioning strate- lar location of the Fashion Milano Centre in Via Gatgies and good running of the companies in the sec- tamelata, the two Milano Moda Uomo and the two new dates with Milano Moda Showroom, which tor can reduce this negative fluctuation”. THE BRIC AREA. It is only natural to question doubles the length from 10 to 20 days, thanks to the whether the so-called BRIC (Brazil-Russia-India- success of the last edition”.

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PUBBLICATO PER LA CASA EDITRICE ELECTA “30 PROGETTI DI DISEGNO INDUSTRIALE ITALIANO”

Con Carla Venosta, il design incontra il sociale Per due volte insignita del prestigioso “Compasso d’Oro”, ha sempre cercato di tradurre le nuove tecnologie in un sistema di oggetti che trascenda il problema stesso. E, grazie alla Fondazione Europea Guido Venosta, ha trasferito nell’impegno non profit gli strumenti tipici del profit di Paola Rossi

ARTE ITALIANA

Carla Venosta

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hissà quanti hanno in casa una “poltrona BI”, o sulla scrivania un servizio in argento “Excalibur”, o in cucina, su un tavolo apribile “Renzo e Lucia”, la tisaniera Samo, e non immaginano che quegli oggetti sono le creazione di una signora dall’aspetto gentile, che può fregiarsi sin dal 1988 del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana, vincitrice di due Compassi d’Oro (1979 e 1981), e di tanti altri premi, che la pongono nell’olimpo dei designer italiani. Si chiama Carla Venosta, nome acquisito dal marito Guido, economista e top manager di Pirelli per trent’anni, al quale si deve la fondazione e lo sviluppo dell’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro; e adesso si appresta a pubblicare, condensati in un libro, trenta dei suoi tanti progetti di strutture e di oggetti industriali. Carla si è formata dapprima alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, e quindi in Inghilterra, seguendo i principi ispiratori di Beatrice Webb e di William Morris, la prima animatrice del dibattito socio-culturale inglese, il secondo iniziatore del rapporto tra il sociale, l’arte e la produzione industriale. Quando nel 1975 lascia l’Inghilterra, dove ha vissuto assieme al marito, per tornare in Italia e aprire qui il suo studio di design, pur non avendo conseguito la laurea in architettura, viene subito accolta dall’ADI, l’Associazione per il Design Industriale. È l’inizio di una attività senza soste, fatta di trasposizione di idee in oggetti della vita quotidiana, strutture industriali, e perfino in macchine elettromedicali computerizzate, o nell’arredo fisso di una centrale elettrica. Colleziona premi che vengono a riconoscere la qualità dei suoi progetti, e che trovano spesso la loro vetrina nella manifestazione “Abitare il tempo” di Verona, o nelle varie mostre in Italia e all’estero. Nel 2000 ha dato vita alla Fondazione Europea Guido Venosta, per sviluppare il patrimonio ideale del marito scomparso sui rapporti tra economia di mercato e non profit, e, grazie ad essa, conferisce ogni anno il premio “Il Ponte”, una scultura tagliata al laser che forma il logo “Dal profit al non profit” disegnata dalla stessa Carla Venosta. Un oggetto d’acciaio, come la forte personalità di questa gentile signora.

“30 ITALIAN INDUSTRIAL DESIGN PROJECTS” ISSUED BY THE PUBLISHING HOUSE ELECTA

With Carla Venosta, design meets social work Decorated twice by the prestigious “Compasso d’Oro,” she has always strived to turn the new technology into a system of objects going beyond the problem itself. Moreover, thanks to the European Foundation Guido Venosta, she transferred the means into a non-profit context that had been typically linked to the profit sector ho knows how many people have a “poltrona BI” in their homes, or an “Excalibur” silver service on the desk, or a Samo herbal teapot on an extendable “Renzo e Lucia” table in the kitchen, and they cannot imagine that these objects were created by a lady with a fair appearance, who, since 1988, has been adorned with the title of “commendatore” of the Italian Republic, winner of two Compassi d’Oro (1979 and 1981), and of many

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other awards, that are given to the elite Italian designers. She is called Carla Venosta, a name acquired from her husband Guido, economist and top manager of Pirelli for thirty years, to whom we are indebted for the foundation and development of AIRC, Italian Association for Cancer Research; and now she is prepared to publish, condensed in one book, thirty of her many projects of industrial structures and objects. At first, Carla formed the Politecnico in Milan’s Faculty of Architecture, and consequently, in England, following her main inspirers Beatrice Webb and William Morris, the first was the first organiser of the English socio-cultural debate, and the second was the initiator of the connection between social work, art and industrial production. She left England in 1975, where she lived together with her husband, in order to return to Italy and open her design studio here. Even though she had not obtained a degree in architecture she was immediately

welcomed by ADI, Association for Industrial Design. It was the beginning of non-stop activity, from the transposition of ideas into everyday objects, industrial structures, and even into computerised electromedical machines, or into the fixed furnishings of an electrical centre. She collected awards that were given in order to acknowledge the quality of her products, and that can often be found in display cases of the exhibition “Abitare il Tempo” in Verona, or in various exhibitions in Italy and abroad. In 2000, she gave life to the European Foundation Guido Venosta, in order to develop the ideal legacy of her deceased husband on the relationship between the economic market and non profit, and, thanks to him, gives the award, “Il Ponte” every year, a sculpture cut by laser that forms the logo “Dal profit al non profit” designed by Carla Venosta herself. It is a steel object, reminiscent of the strong personality of this kind lady.

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VINITALY JAPAN: BUONITALIA A FIANCO DI ICE, VERONAFIERE E FIERE DI PARMA

Il Made in Italy alla volta del Sol Levante A Tokyo, presentato a stampa e operatori il manuale per sommelier in lingua giapponese realizzato da Buonitalia insieme all’AIS-Associazione Italiana Sommelier di Ghileana Galli

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ltre 80 aziende, il 31% in più dello scorso anno, hanno preso parte all’edizione 2007 di Vinitaly Japan, l’iniziativa promozionale dedicata all’enologia Made in Italy che si è svolta a Tokyo lo scorso 27 novembre. A fianco di ICE, Veronafiere e Fiere di Parma, organizzatori della tappa nipponica del Vinitaly World Tour in Asia – che è successivamente approdato anche in Cina – non poteva mancare Buonitalia, che, insieme all’AIS-Associazione Italiana Sommelier ha colto l’occasione per presentare un manuale per sommelier in giapponese realizzato dalle due Istituzioni, che, come ha spiegato lo stesso Presidente di Buonitalia, Emilio De Piazza, vuole essere uno strumento “per dare la possibilità ai sommelier giapponesi di conoscere le peculiarità delle nostre produzioni vinicole. I testi che abbiamo realizzato sono una vera e propria novità letteraria per il Giappone, abituato a impiegare libri di derivazione francese, pur in presenza di un movimento culturale e professionale molto attento al cibo e al vino italiano. Mi auguro quindi – ha tenuto a sottolineare De Piazza – che questa iniziativa in cui crediamo fermamente possa davvero rivelar-

si in un ottimo canale per formare in Giappone sommelier di scuola italiana e per aggiornare già quelli operativi”. La giornata è poi proseguita all’insegna di incontri, workshop e seminari di degustazione per i principali operatori e per la stampa life style: dai vini veneti ai toscani con il Brunello di Montalcino in testa, ai vini della Sicilia fino all’olio toscano. E il risultato finale non può che essere valutato positivamente, così come ha evidenziato ancora il Presidente di Buonitalia. “Il Giappone – ha infatti dichiarato De Piazza – ha da sempre dimostrato un grande interesse per lo stile di vita italiano, confermato anche dal grande successo riscosso dalla Primavera Italiana in Giappone che ha visto protagonisti nel Sol Levante la cultura, l’arte, la tradizione e la creatività delle produzioni Made in Italy per diversi mesi”. “In questo contesto di interesse, curiosità e passione nei confronti di ciò che è italiano –

ha proseguito – si inserisce il crescente aumento di consumo da parte della popolazione giapponese dei prodotti agroalimentari della nostra terra, primo fra tutti il vino. L’Italia, oggi, è infatti fra i maggiori esportatori di vino in Giappone classificandosi al secondo posto nella scala delle preferenze dopo la Francia e godendo di una ‘market share’ elevata con ancora grandi spazi di crescita considerato ad esempio il mercato statunitense dove la grande qualità dei vini italiani ha conquistato il primato. Da qui, l’importanza di una iniziativa come questa, sotto l’egida di Vinitaly che costituisce ormai, anche sul mercato nipponico, un marchio sempre più forte, che fa da apripista alla commercializzazione in Asia di vino, olio e prodotti alimentari rigorosamente Made in Italy”. Nel corso della tappa giapponese del Vinitaly, inoltre, Buonitalia ha presentato agli operatori del settore ed alle Istituzioni italiane il proprio Programma promozionale nel Paese del Sol Levante che partirà a marzo 2008 con la partecipazione alla manifestazione fieristica internazionale di Foodex e con il lancio del progetto “Spuntino Italiano” a partire dalle città di Tokyo e Osaka.

VINITALY JAPAN: BUONITALIA ALONGSIDE ICE, VERONAFIERE AND FIERE DI PARMA

Made in Italy embarks on the Rising Sun ore than 80 companies, 31% more than last year, took part in the est in the Italian lifestyle, also confirmed by the huge success of Primavera 2007 edition of Vinitaly Japan last November 27th, the promotional Italiana (Italian Spring Events taking place over a few months) in Japan with initiative in Tokyo dedicated to the art of Made in Italy wine making. culture, art, and the tradition and creativity of Made in Italy productions as Alongside ICE, Veronafiere and Fiere di Parma, organisers of the Japanese the main stars in Japan”. “Added to this sphere of interest, curiosity and passion in regards to stopover of Vinitaly World Tour in Asia was Buonitalia, an absolute must as a presence, together with that of AIS (Italian Sommelier Association) which sub- everything Italian – he went on – is the growing increase in consumption of agricultural and food products from our land by the Japansequently also descended on China – they took the opporese population, wine being first and foremost. Italy is today, tunity of presenting a manual for sommelier in Japanese, A manual for sommelier in fact, among the biggest exporters of wine to Japan, seccreated by two Institutions, as President of Buonitalia, in the Japanese language, ond only to France in terms of preference, enjoying a high Emilio De Piazza himself expressed. created by Buonitalia ‘market share’ with even more opportunities of growth takThe aim is that it be an instrument “in giving Japanese together with AIS, was ing into consideration, for example, the United States’ marsommelier the possibility of getting to know the distinctive presented to the press ket, where high quality Italian wines have conquered the qualities of our wine industry productions. The text that we and operators in Tokyo leadership. Consequently, the importance of initiatives like managed to accomplish is a true literary novelty for Japan, this one under the protective wing of Vinitaly, represents, used to utilising books of French derivation, even within the context of a cultural and professional movement that is highly attentive even on the Japanese market at this point, an ever stronger mark of qualito Italian food and wine. My hope is that this initiative we firmly believe in, will ty, which paves the way in Asia for the commercialisation of wine, oil and actually prove to be an excellent channel in training Japanese sommelier in food products, scrupulously Made in Italy”. During the Japanese stopover of Vinitaly, Buonitalia in addition, presented the Italian school of thought, and update those that are already active”. The day went on to include meetings, workshops, and seminars in tast- its own promotional program in the land of the Rising Sun, to operators of the ing for leading operators and life style press and media. The final verdict sector and Italian institutions, which will start up in March of 2008 with particiwas nothing less than positive, as the President of Buonitalia underlined pation in Foodex, the International fair event, and the launching of the “Spuntionce again. “Japan – as De Piazza stated – has always shown great inter- no Italiano” project, which will start from the cities of Tokyo and Osaka.

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INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL COMITATO PROMOZIONE E SVILUPPO, PIERGIACOMO FERRARI

OCCAM

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a Addis Abeba a Kigali, OCCAM (Observatory for Cultural and Audiovisual Communication in the Mediterranean and in the World) è stato impegnato nella presentazione dei suoi progetti per lo sviluppo dell’Africa in occasione di due importanti eventi: il lancio della Partnership Unione Europea-Africa sulle infrastrutture e Connect Africa Summit, dove era l’unica organizzazione italiana invitata. Ne abbiamo parlato con il Presidente del Comitato Promozione e Sviluppo di OCCAM, Piergiacomo Ferrari.

Pierpaolo Saporito e Piergiacomo Ferrari al Summit di Kigali

Da Milano per lo sviluppo dell’Africa Implementare il progetto dell’ICT Village e attivare nuove iniziative di telemedicina, telescuola ed e-banking. In linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell’ONU di Lucy Tattoli

Dottor Ferrari, quali sono stati i principali temi che avete affrontato nel corso di questi due appuntamenti? Abbiamo parlato dei progetti di telemedicina, di e-governance e di telescuola che abbiamo avviato, e che stiamo cercando di ampliare; ma proprio durante questi incontri è emersa una richiesta di microcredito ed e-banking su cui ora intendiamo lavorare. Del resto, l’ICT Village da voi realizzato a Sambaina, in Madagascar, è ormai considerato un modello. State pensando a nuovi sviluppi in questo senso? L’ONU, tra i suoi Obiettivi di Sviluppo del Millennio, comprende anche la creazione di oltre un milione di villaggi digitalizzati sparsi in tutto il mondo. È senza dubbio un obiettivo ambizioso, ma a cui stiamo lavorando, avviando iniziative analoghe a quella di Sambaina anche nel Centro-Sud America e in Nord Africa. Inoltre, intendiamo coinvolgervi anche i comuni d’Europa: ogni città capoluogo potrebbe infatti collegarsi a 200 ICT Village, e mettere le proprie strutture e le proprie risorse – scuole, ospedali, banche, etc. – al servizio di questo progetto. Si potrebbero inoltre avviare “collegamenti mirati”, per esempio in base alle risorse produttive, alle specificità territoriali (per esempio, un comune specializzato nella produzione di riso potrebbe essere collegato ad un ICT Village dove si coltiva riso, e così via). OCCAM è una realtà accreditata a livello mondiale, ma ancora poco conosciuta in Italia... È una cosa di cui ci rammarichiamo, anche perché il Presidente di OCCAM, Pierpaolo Saporito ha contatti nel mondo al massimo livello, senza dimenticare che, al di là degli scopi umanitari, OCCAM si occupa anche di favorire lo sviluppo sostenibile attraverso investimenti mirati: tante opportunità che potrebbero essere “messe al servizio” delle aziende italiane, e che potrebbero aprire nuovi, importanti, ambiti di collaborazione. Per ora, stiamo lavorando a rafforzare e formalizzare i nostri accordi con gli istituti e i centri di ricerca lombardi, e in particolare con l’area milanese, dove del resto abbiamo la nostra sede mondiale. Quali sono i vostri prossimi appuntamenti? Alla fine di novembre, il Presidente Pierpaolo Saporito ha preso parte, prima, al Cairo International Film Festival, e poi a Roma, presso il Senato, al convegno su “Il ruolo della Telemedicina nella lotta alle malattie e nella promozione della salute”. Ci stiamo inoltre preparando per la VIII Conferenza Mondiale Infopoverty che si terrà il 17 e 18 aprile al Palazzo di Vetro di New York, dove faremo un rendiconto delle iniziative già avviate, e illustreremo i progetti a cui intendiamo lavorare nei mesi successivi.

AN INTERVIEW WITH PIERGIACOMO FERRARI, PRESIDENT OF THE PROMOTION AND DEVELOPMENT COMMITTEE

OCCAM, from Milan for the development of Africa rom Addis Abeba to Kingali, OCCAM (Observatory for Cultural and Audiovisual Communication in the Mediterranean and in the World) has been employed to present its projects for development in Africa on the occasion of two important events: the beginning of the Partnership on infrastructure between the European Union and Africa and the Connect Africa Summit, where OCCAM was the only Italian organization to be invited. We spoke about it with Piergiacomo Ferrari, President of OCCAM Promotion and Development Committee. Mister Ferrari, which topics did you face during these two events? We discussed the projects on telemedicine, egovernance and e-learning that we have already started and that we are trying to extend, but during one of these meetings we were asked about microcredit and e-banking projects, and we are going to work on these subjects. Your ICT Village in Sambaina, Madagascar, is considered an example to follow. Are you thinking about new developments in this direction?

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Among the UN Millennium Development Goals there is also the creation of over one million digital villages in the world. It is certainly a very ambitious objective, but we are working on its achievement by starting up initiatives that are similar to that in Sambaina in Central and Southern America and in Northern Africa too. Furthermore, we also intend to involve the European municipalities: every capital city could be connected to 200 ICT Villages and share its structures and resources – such as schools, hospitals, banks – with this project. Specific connections could also be started, for example, according to the production resources and the particularity of an area (i.e. an area which is specialized in the production of rice could be connected with an ICT Village in which rice is cultivated, and so on). OCCAM is considered a reliable organization all over the world, but in Italy only a few people know about it... We really regret this fact, because Pierpaolo

Saporito, President of OCCAM, has contacts at institutional level in the whole world, and besides its humanitarian goals OCCAM also promotes sustainable development through targeted investments: these opportunities could be seized by Italian companies and could open new important spaces for collaboration. At present, we are working to consolidate and formalize our agreements with institutes and research centers in Lombardy, especially in the area of Milan, where our headquarters is located. What are your next appointments? At the end of November President Pierpaolo Saporito went first to the Cairo International Film Festival and then to the Senate in Rome to take part in a conference on “The role of telemedicine against disease and to promote health”. We are preparing for the 8th Infopoverty World Conference, which will take place in the Glass Palace in New York on the 17th and 18th of April, where we will sum up the initiatives which have already been introduced and discuss the projects we intend to develop in the following months.

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Ci siamo fatti in sette per portare l’informazione italiana nel mondo

èItalia, definita dalla stampa estera “la Bandiera dell’informazione italiana nel Mondo” ha attivato al suo interno le nuove Sezioni Paese dedicate a USA – RUSSIA – BRASILE CANADA – GERMANIA – REGNO UNITO – AUSTRALIA

Partner editoriale ASSOCAMERESTERO IN EDICOLA: in Italia con il settimanale ECONOMY negli USA con America OGGI e il NY Times Edizioni VOICES Via F.lli Bronzetti 21- 20129 Milano Tel +39.02.70003310 voices@italplanet.it www.italplanet.it

Le Sezioni Paese di èItalia sono pubblicate in edizioni multilingue: Inglese, Russo, Portoghese e Tedesco. Lo sviluppo del piano editoriale, finalizzato ad approfondire gli aspetti socio-culturali, economici e di interscambio con i vari Paesi, è realizzato con il contributo delle Camere di Commercio Italiane dei Paesi di riferimento, in collaborazione con la rete diplomatico-consolare: Ambasciate, Consolati e IIC. Tale informazione di servizio è rivolta principalmente alla business community italiana interessata a nuovi mercati. Affiancandosi ai contenuti generali della rivista, le Sezioni Paese costituiscono un’ulteriore opportunità di promozione di tutto il Sistema Italia.

Anche online sul sito www.italplanet.it

REDAZIONI èItalia for USA Direttore Editoriale Presidente Alberto Comini Italy-America Chamber of Commerce 730 Fifth Avenue, Suite 600 NY 10019 New York Tel. +1 2 12 4590044

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èItalia for AUSTRALIA Direttore Editoriale Presidente Frank Carioti Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia inc. Level 20, 44 Market Street NSW 2000 Sydney Tel. +61 2 92625744

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SPECIALE AUSTRALIA

AUSTRALIA, UN “PONTE PERFETTO” VERSO L’ASIA INTERVENTO DI AMANDA VANSTONE, AMBASCIATORE D’AUSTRALIA IN ITALIA. La vicinanza con il continente asiatico, i costi bassi e concorrenziali, e la forte presenza italiana lo rendono un Paese ideale per fare affari

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urante la mia breve permanenza in Italia, ho potuto apprezzare le eccellenti opportunità commerciali e di investimento che esistono tra i nostri due Paesi. La natura di tali scambi riguarda le imprese individuali, sebbene le amministrazioni nazionali e locali siano in grado di incentivare la creazioni delle giuste condizioni per massimizzare le opportunità di scambio. In passato gli europei consideravano l’Australia un Paese lontano, mentre ora lo vedono come un Paese vicino all’Asia, il motore dell’economia mondiale; di conseguenza, l’Australia funge da ponte perfetto verso tali prosperosi mercati. In Australia gli idiomi asiatici,

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SPECIALE AUSTRALIA in particolare quello cinese, sono parlati da un’ampia parte della popolazione. In effetti, il nuovo Primo Ministro australiano parla correntemente il mandarino. A causa delle forti migrazioni italiane verso l’Australia, le imprese italiane possono facilmente trovare personale qualificato e multilingue per i contatti diretti con l’Italia e l’Asia. L’Australia viene riconosciuta a livello internazionale come un ambiente con costi bassi e concorrenziali, ed ideale per fare affari. Siamo indubbiamente un “ponte perfetto” verso l’Asia. Il commercio e gli investimenti tra Italia e Australia riguardano un’ampia serie di prodotti e servizi. Il settore chiave dell’energia, tuttavia, mi colpisce particolarmente per via del potenziale che possiede per uno sviluppo sostanziale degli affari. L’Italia è soltanto uno dei molti Paesi in Europa che si trova a dover seriamente considerare il proprio mix energetico. L’Australia può offrire capacità commerciali e di ricerca di alto livello nei settori dell’energia solare, eolica e nello sviluppo delle tecnologie per il carbone pulito. Il ruolo che ricopre l’Ambasciata è quello di far incontrare imprenditori italiani ed australiani, investitori, accademici e funzionari, per aumentare la consapevolezza rispetto alle suddette questioni e per facilitare lo sviluppo degli affari.

A SPEECH BY THE AUSTRALIAN AMBASSADOR TO ITALY, AMANDA VANSTONE

Australia, a “perfect bridge” into Asia The nearess to Asian Continent, the low and competitive prices and the strong Italian presence make it the ideal Country for business agreements n my short time in Italy, I have been able to appreciate the excellent opportunities that exist for trade and investment between our two countries. The nature of this exchange is a matter for individual companies, but national and local governments can help create the right conditions to maximize the opportunities. In the past Europeans considered Australia to be a distant country but now see it as being close to Asia, the engine room of the world economy. Australia provides the perfect bridge into these thriving markets. Asian languages, particularly Chinese, are widely spoken in Australia. In fact, our new Prime Minister speaks fluent Mandarin. Because of extensive Italian migration to Australia, Italian companies can easily find qualified multilingual staff to deal directly with Italy and Asia. Australia is recognised internationally as a cost competitive, business friendly location. We are indeed a “ponte perfetto” into Asia. Trade and investment between Italy and Australia covers a broad range of products and services. However, the key area of energy strikes me as having the potential for substantial business development. Italy is just one of many European countries which is having to seriously consider its energy mix. Australia has commercial and research excellence to offer in fields such as solar power, wind energy, and the development of clean coal technologies. The Embassy has a role in bringing together Italian and Australian businesspeople, investors, academics, and officials to raise awareness of these issues and to do business.

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PARLA FRANK CARIOTI, PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA A SYDNEY

AUSTRALIA, UN’ONDA DA CAVALCARE

S Frank Carioti

La stabilità politica, la vicinanza – anche culturale – con la Cina, e le condizioni normative, tributarie e burocratiche agevoli, ne fanno un mercato dalle enormi potenzialità

e dovessi illustrare con un esempio il vantaggio di investire in Australia, utilizzerei un’immagine evocativa del nostro lifestyle: un’onda oceanica che monta, aumenta di volume, e non chiede altro se non di essere cavalcata da imprenditori ed industriali che, dosando audacia e accortezza, sappiano domarla e trarne giovamento. Al pari di un’onda, infatti, leconomia australiana, da diversi anni a questa parte, unitamente al comparto asiatico, sta conoscendo una fase di crescita progressiva e importante. Rispetto ad altri Paesi egualmente toccati dal boom economico, l’Australia si distingue per la presenza di fattori decisamente attraenti per un investitore estero, soprattutto in un’ottica di lungo termine. Mi riferisco, nello specifico, a una solida stabilità politica, alla vicinanza e affinità culturale col colosso cinese, a condizioni normative, tributarie e burocratiche agevoli, ideali per intraprendere un affare. I PREGI DEL SISTEMA AUSTRALIA. L’Australia attualmente gode del miglior rapporto di interscambio con l’estero degli ultimi 30 anni; negli ultimi cinque, gli investimenti stranieri diretti nel Paese sono aumentati del 155%, del 29% nel solo biennio 2006/2007. Le procedure per avviare un business richiedono solo due giorni, contro la media di 15 giorni degli altri membri dell’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development); il tasso di disoccupazione si è assestato in modo strutturale al di sotto del 5,5% e la forza lavoro è altamente qualificata. Le restrizioni ai prodotti

di mercato sono ai livelli minimi, così come minima è l’influenza dello Stato nel settore economico; molto bassa è anche l’imposizione fiscale, il che certamente facilita e stimola l’ingresso degli stranieri nel nostro mercato. Dal 2001, inoltre, vige il cosiddetto R&D Tax Concession, un sistema che permette alle imprese di detrarre fino al 175% delle spese qualificate in caso di investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo. In rapida ascesa, nell’ultimo periodo, è anche il settore immobiliare: il valore di case e terreni acquistati in Australia con capitali esteri supera il miliardo di dollari. Le prospettive maggiori, tuttavia, rimangono legate al ramo delle infrastrutture, sia energetiche che viarie. L’Australia, viste le vaste dimensioni del suo territorio e la grande varietà di climi e ambienti, rimane un Paese nel quale molto deve ancora essere fatto per garantire strutture adeguate e pienamente efficienti. A questo riguardo, la nostra Camera di Commercio, in collaborazione con Assocamerestero, darà il proprio contributo a un sistema informativo integrato per la segnalazione di appalti ed early warnings internazionali, a supporto delle imprese interessate. L’attività della nostra associazione diviene pertanto di primaria importanza: il susseguirsi di nuove iniziative come l’apertura di desks convenzionati con le Camere italiane, nuove missioni commerciali, nuovi progetti, consente alle aziende dell’una e dell’altra sponda dell’oceano di fare networking, di infittire la rete di rapporti, di attingere a un bacino di opportunità nuove, a tutto beneficio delle relazioni commerciali tra in nostri due Paesi.

FRANK CARIOTI, PRESIDENT OF THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE IN SIDNEY SPEAKS

Let’s ride the Australian wave f I had to make an example about the advantage of investing in Australia, I’d use a very evocative image of our lifestyle: an ocean wave which is rising and surging, inviting entrepreneurs and industry managers to ride it with daring and foresight to tame and exploit it. Like a wave, the Australian economy has been progressively and remarkably growing together with the Asian markets in recent years. Compared to other Countries which have experienced an economic boom, Australia is characterized by decidedly attractive factors for foreign investors, especially for those who consider long-term relations. I am referring especially to its political stability, its vicinity and cultural affinity with the huge reality of China, and to its favorable legislative, fiscal and bureaucratic conditions, which are ideal to start up a business. Its political AUSTRALIA’S ADVANTAGES. At the moment, Australia takes advantage of the best stability, its import-export trade conditions within the last 30 years; in the last five years foreign incultural vicinity vestments in the Country have increased by 155% and by 29% in the two-year period to China and its 2006/2007 alone. The procedures to start up a business require only two days, against favorable the average 15 days which are necessary in the other member countries of the OECD legislative, (Organization for Economic Co-operation and Development). The structural unemployfiscal and ment rate has settled down under 5.5% and the workforce is highly qualified. bureaucratic Trade restrictions are at minimum levels, as well as the influence of the State in the ecoconditions nomical field. Also taxation is very low, which stimulates foreigners to enter our market. make it a Furthermore, since 2001 the so called R&D Tax Concession, a system that allows entermarket with a prises to deduct up to 175% of expenses destined to research and development projhuge potential ects, has come into force. The property market has also been increasing in recent times: the value of houses and lots purchased in Australia with foreign capital is over one billion dollars. Nevertheless, the most important potential is in the field of energy and road infrastructure. Due to the huge proportions of its territory and to the great variation of its climate and environment, Australia is a Country in which there is still much to do to guarantee suitable and fully effective structures. With regard to this, our Chamber of Commerce in collaboration with Assocamerestero will give its contribution to an integrated information system in order to communicate calls for tenders and international early warnings to support our companies in these sectors. Considering the economic background, the activity of our association is of primary importance: the launch of new initiatives, such as the opening of desks that have an agreement with the Italian Chambers, new trade missions and new projects allows Italian and Australian companies to create a network, increase their relations and exploit new opportunities, which will improve the trade relationship between the two Countries.

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DESIGN, MODA, ARREDO, GIOIELLERIA: QUESTO IL “MADE IN LAZIO” SU CUI PUNTARE

IL “LAZIO LIFE STYLE” CONQUISTA SYDNEY Francesco De Angelis

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oda, arredamento, oggettistica, gioielleria, ma anche agroalimentare e terziario: questi sono alcuni dei settori-chiave in cui si esprime il Design System italiano, una risorsa in grado di coniugare creatività e tradizioni, innovazione e tecnologia e di rappresentare al meglio il Made in Italy, Made in Lazio nel mondo”. Così Francesco De Angelis, Assessore alla Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato della Regione Lazio, sottolinea il valore di “Lazio Life Style in Australia”, manifestazione organizzata nell’ambito delle politiche di internazionalizzazione del sistema economico laziale che, tra il 6 e l’8 novembre, ha portato a Sydney le eccellenze imprenditoriali e produttive regionali. L’evento, promosso da Sviluppo Lazio S.p.A. in collaborazione con ICE, e realizzato in accordo tra Regione Lazio e Ministero del Commercio Internazionale, si è sviluppato in tre giornate, rese possibili anche grazie alla collaborazione dell’ADI (Associazione per il disegno industriale), di AltaRoma e di Oro di Roma. Non meno preziosa, la presenza di oggetti rappresentativi di 70 aziende laziali – 49 del settore oreficeria, 21 di design industriale e sei stilisti: Renato Balestra, Ettore Billotta, Grimaldi Giardina, Litrico, Susanna Lisio, Stretch Couture. Si è iniziato il 6 novembre quando, nello spazio espositivo della Dolton House, è stata allestita la mostra “Industrial Design, Fashion & Jewellery Made in Italy”. Contestualmente, le imprese laziali hanno incontrato rappresentanti australiani e buyers, ed è stata organizzata una presentazione economica dello Stato del New South Wales e della Regione Lazio. Altro evento di successo è stata la sfilata di alta moda tenutasi presso il Museum of Contemporary Arts, che ha visto la partecipazione di oltre 400 ospiti. “Lazio Life Style in Australia” ha così costituito un’importante opportunità per individuare nuovi progetti rivolti al mercato australiano, uno scenario per certi versi nuovo (l’export laziale in Oceania è pari all’1%, in linea alla media italiana, seppur con un picco rilevante nella Provin-

Il Design, una delle eccellenze regionali, è stato giudicato la “carta vincente” per promuovere le politiche di internazionalizzazione e penetrare nuovi mercati, come quello australiano cia di Roma, che raggiunge il 3,2%), ma dalle enormi potenzialità. Come ha sottolineato il Presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori, il progetto ha costituito anche un’occasione per fare sistema. “Il Design – ha spiegato – viene proposto come una delle carte vincenti del Made in Italy, non solo dei comparti tradizionalmente collegati a questa sigla, ma di tutta la rete delle piccole e medie imprese ad esso collegate”; allo stesso tempo, è visto “come elemento chiave per lo sviluppo economico, per stimolare l’integrazione progettuale tra sistema istituzionale ed imprenditoriale”.

DESIGN, FASHION, FURNISHINGS, JEWELLERY: THIS IS WHERE “MADE IN LAZIO” FOCUSES ITS SPOTLIGHT

“Lazio Life Style” conquers Sydney

Gioielli “Made in Lazio” in mostra a Sidney

Design, one of the regional excellences, was deemed the “winning card” in promoting the internationalisation of politics and penetrating new markets, such as the Australian one

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ashion, interior decoration, gifts and fan- Couture. It began on the 6th of November when the cy goods, jewellery, but also agricultural exhibition “Industrial Design, Fashion & Jewellery and food as well as the service sector: Made in Italy” was prepared in the expository space these are some of the key-sectors in which the Ital- of Dolton House. Appropriately, the companies from ian Design System expresses itself, a resource ca- Lazio met Australian representatives and buyers, pable of combining creativity and traditions, innova- and an economic presentation was organised for tion and technology and of representing Made in the State of New South Wales and Lazio Region. AnItaly, Made in Lazio in the best way, in the world.” This other successful event was the high fashion show is how Francesco De Angelis, Consillor for Small held in the Museum of Contemporary Arts, which and Medium Enterprises, Commerce and Handi- more than 400 guests attended. “Lazio Life Style in crafts from Regione Lazio, underlines the value of Australia” has established, in this way, an important “Lazio Life Style in Australia”, an exhibition organ- opportunity to locate new projects directed at the ised in the political sphere of the internationalisation Australian market, a backdrop for a variety of new diof Lazio’s economic system, which brought entre- rections (export from Lazio to Oceania is at a rate of preneurial excellence and regional products to Syd- 1%, in line with the Italian media, even if, with a conney between the 6th and 8th of November. siderable peak in the Province of Rome, it reaches The event, promoted by Sviluppo Lazio S.p.A. in 3.2%), other than the enormous potential. As the collaboration with ICE, and carried out in agreement president of Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori, with a plan between Lazio Region and the Ministry underlined, the project was established also an ocfor International Commerce, spread over three days, casion to make a point. “Design – he explained – is made possible also thanks to the collaboration of proposed as one of the winning cards of Made in Italy, not only in sections tradiADI (Italian Association for Industionally connected to this brand trial Design), AltaRoma and Oro di REGIONE LAZIO Assessorato alle Pmi, name, but all of the network of Roma. The presence of objects, Commercio e Artigianato small and medium enterprises representative of 70 companies to be linked”; at the same time, it from Lazio, were not any less preis seen “as a key element for cious – 49 from the goldsmith sececonomic growth, to incite the tor, 21 from industrial design and integration of design among the six designers: Renato Balestra, institutional and entrepreneurial Ettore Billotta, Grimaldi Giardina, system”. Litrico, Susanna Lisio, Stretch

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IL CAPOLUOGO DELLA TUSCIA OSPITERÀ IL TERZO SCALO AEROPORTUALE REGIONALE

IL MADE IN LAZIO VOLERÀ ANCHE DA VITERBO

Mancini: “Adesso occorre procedere in tempi rapidi per realizzare sia l’aeroporto che le infrastrutture a servizio del nuovo scalo”

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orgerà a Viterbo il terzo scalo aeroportuale del Lazio. Lo ha annunciato il 26 novembre il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, al termine di un incontro con il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Secondo uno studio recentemente pubblicato da King Sturges (Airport Property Market Survey 2008) sono proprio gli aeroporti regionali europei a vedere il maggior livello di crescita, grazie al continuo incremento della mobilità transeuropea e all’aumento delle compagnie low-cost. Secondo l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo Claudio Mancini, “si tratta di una decisione storica per lo sviluppo del nostro territorio. Con il terzo aeroporto del Lazio si darà un nuovo impulso al turismo. Adesso occorre procedere in tempi rapidi per realizzare sia l’aeroporto che le infrastrutture a servizio del nuovo scalo”. Secondo l’Assessore si tratta di una scelta che permetterà “la

valorizzazione di Viterbo e della Tuscia come meta d’arte e di destinazione turistica”. UNA SFIDA DA VINCERE. Quella dell’aeroporto di Viterbo è una sfida anche per l’azione di marketing territoriale che Sviluppo Lazio svolge nell’ambito delle azioni cofinanziate dal Docup Lazio per l’attrazione di investimenti produttivi nelle aree dell’attuale Obiettivo 2. Per la Provincia di Viterbo, Angelo Cappelli, Assessore alla Pianifica-

zione territoriale, Sviluppo economico, Attività produttive (artigianato, industria, commercio), Turismo, Innovazione, Reti e Sistemi informatici, Edilizia scolastica, Politiche comunitarie, ha commentato: “Le esperienze di altri aeroporti regionali nazionali ed europei ci insegnano che va colta sin d’ora l’occasione di creare, attraverso le opportune sinergie fra pubblico e privato, tutte le necessarie opportunità di investimento, che non riguardano solamente la specifica infrastrutturazione delle opere aeroportuali, ma anche tutto ciò che rappresenta il necessario corollario ad iniziative di questo tipo. Con Sviluppo Lazio stiamo avviando una prima ricognizione relativamente ad una possibile costruzione di offerta di pacchetti localizzativi da promuovere sui mercati esogeni per attivare investimenti sostenibili e creatori di sviluppo e valore aggiunto per l’economia del territorio. La presenza di partner qualificati di livello internazionale è destinata a dare quell’apertura di finestra sul mondo che il nostro territorio ha saputo dimostrare negli anni”. Per il marketing territoriale di Sviluppo Lazio, quella del nuovo scalo aeroportuale rappresenta l’occasione per incrementare l’offerta territoriale del viterbese con il confezionamento di prodotti, da concertare con gli attori dello sviluppo economico locale e regionale, tenendo conto delle esperienze europee che in questo settore si sono dimostrate vincenti. In base alle vocazioni territoriali, programmi di sviluppo alberghiero, di businesspark, di insediamenti industriali, sono solo alcuni dei possibili progetti da mettere a punto con le istituzioni, anche guardando all’importante diversificazione della natura degli investimenti tradizionali nelle sole aree cosiddette “fuori-aeroporto”.

THE CAPITOL OF TUSCIA WILL HOST THE THIRD REGIONAL AIRPORT TERMINAL

Made in Lazio will also fly from Viterbo he third airport terminal in Lazio will take form Mancini: “Now we need gional, national and European airports teach us that it is in Viterbo, as announced by Minister of Trans- to move forward quickly important to take advantage of the opportunity of creating, through favourable synergy between private and port, Alessandro Bianchi on November 26th, at to build the airport, public realms up until now, as well as all necessary inthe end of a meeting with Lazio Regional President, infrastructures and vestment opportunities regarding not only specific inPiero Marrazzo. services for the new frastructures of the airport terminal works, but also According to a study recently published by King terminal” everything that proves necessary in correlation to initiaSturges (Airport Property Market Survey 2008), Eurotives of this type. We are starting up an initial investigation with Sviluppo pean regional airports are actually the ones experiencing most Lazio, related to the possible building of packaging offers, localised in growth, thanks to the continued increase of trans-European mobility promoting on exogenous markets in order to trigger sustainable investand low cost companies. According to Claudio Mancini, Regional ments and development creators, with added value for the economy of Councillor for Economic Development, Research, Innovation and the territory. Tourism, “this signifies an historic decision for the development of our The presence of qualified partners on an international level for develterritory, allowing for a renewed thrust in tourism with the third Lazio opment of productive initiatives supporting the airport project is desairport. Now we need to move forward quickly to build both the airport tined to open a window on the world, a confirmation that our territory and infrastructures and services for the new terminal”. According to has known how to do this over the years.” the Councillor, the choice will facilitate “the promotion and increase in For Sviluppo Lazio territorial marketing, the new airport terminal value of Viterbo and Tuscia, so that the art city can take off and the terrepresents an opportunity in increasing territorial offers in the Viterbo ritory become a tourist destination”. area with the packaging of products orchestrated with principle charA CHALLENGE TO WIN. The Viterbo Airport is also a challenge for acters of local and regional economic development, while keeping territorial marketing strategies that Sviluppo Lazio is carrying out in European experiences in mind, through timely deeds of benchmarkthe area of operations co-financed by Docup Lazio for attracting proing, and successful European experiences in this sector. duction investments in the current Obiettivo 2 area. The list of possible projects to focus on together with For the Viterbo Province, Angelo Cappelli, Councilinstitutions include territorial based vocations, hotel lor of Territorial Planning, Economic Development, development projects, business-parks, and setting up Production Activities (handcrafts, industry, and comof industries, just to name a few, also in light of signifimercial), Tourism, Innovation, Networks and IT Syscant diversification in the nature of traditional investtems, Building for Educational Facilities, and Commuments in the so called “airport-vicinity” area alone. nity Politics, commented: “The experience of other re-

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SECONDO SACE, L’EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE CRESCERÀ DELL’8,2% NEI PROSSIMI 4 ANNI

AUSTRALIA: COSÌ LONTANA, EPPURE COSÌ VICINA Un mercato in espansione che, per la sua posizione geografica, può diventare un “ponte” per il Made in Italy verso il sud-est asiatico

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a sua capitale, Canberra, dista più di 16mila chilometri da Roma, eppure l’Australia non è poi così lontana per le imprese italiane. Lo dimostrano i dati sulla crescita del Made in Italy nel Paese: se l’Australia resta ancora nella parte bassa della lista dei Paesi verso cui l’Italia esporta (solo l’1% dei nostri flussi sono diretti verso quel mercato), le prospettive per il futuro sono molto promettenti. Le previsioni contenute in un rapporto dell’Ufficio Studi SACE – la società che assicura il business italiano nel mondo – sull’export italiano parlano infatti di un aumento dell’8,2% medio l’anno per i prossimi quattro anni verso il Paese. Secondo i dati diffusi dall’Istat, nei primi otto mesi del 2007 le vendite italiane verso l’Australia hanno intanto fatto registrare un incremento del 14,4%, a conferma della fase economica molto positiva che il Paese sta vivendo: il tasso di crescita stimato per il PIL australiano nel 2007 è superiore al 4%, fra i più elevati negli ultimi quindici anni. DALL’AUSTRALIA VERSO I MERCATI DELL’EST. I settori di punta dell’export italiano verso il continente sono la meccanica strumentale, gli apparecchi elettrici, i mezzi di trasporto e i metalli, segmenti molto vivaci del nostro export che stanno contribuendo a farci guadagnare spazi importanti su un mercato in crescita. L’importanza dell’Australia, inoltre, sta nella sua estrema vicinanza geografica con mercati strategici e in forte espansione come la Malesia, l’Indonesia e la Corea, tra i più promettenti nell’area del sud-est asiatico per tasso di crescita del PIL e della domanda interna di beni di cui l’Italia è un importante produttore, come appunto le macchine e gli apparecchi meccanici. Per aiutare le imprese ad affrontare un mercato lontano ma ricco di opportunità, SACE può fornire strumenti di assicurazione del credito e cauzioni, nonché prodotti mirati a supporto degli investimenti diretti all’estero: per rendere il mercato australiano sempre più vicino alle aziende italiane.

ACCORDING TO SACE, ITALIAN EXPORT TO THE COUNTRY WILL GROW BY 8.2% IN THE NEXT 4 YEARS

Australia: so far, yet so close A market in expansion, which thanks to its position, could become a “bridge” for Made in Italy towards South East Asia ts capitol, Canberra, is 16 thousand kilometres away from Rome, yet Australia is not that far for Italian businesses. Data on growth of Made in Italy in the country prove it: if Australia continues to remain on the lower part of the list of countries that Italy exports to (only 1% of our flow is directed towards that market), prospects for the future are promising. Predictions contained in the report by SACE Study Offices – the company that insures Italian businesses around the world –

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talk about an 8.2% increase on average in Italian export towards the country for the next four years. According to data released by Istat (Italian National Statistical Institute), Italian sales to Australia registered an increase of 14.4% in the first eight months of 2007, confirming the extremely positive economic period the country is experiencing: the estimated growth rate for the Australian GDP in 2007 is higher than 4%, among the highest in the past fifteen years. FROM AUSTRALIA TO ASIAN MARKET. Key areas of Italian export towards the continent are mechanical instruments, electronic devices, forms of transport and metals, extremely lively segments for

our export that are contributing to our gaining important ground on a market in expansion. The importance of Australia, moreover, is in its exceptional geographic closeness to rapidly expanding strategic markets such as Malaysia, Indonesia and Korea, among the most promising in the South East Asian area for GDP growth rate and internal demand for goods that Italy is an important producer of, precisely machinery and mechanical devices. In order to aid companies facing far away markets that, however, offer a wealth of opportunity, SACE can provide the means to insuring credit and deposits, not to mention products aimed at supporting investments directed abroad: to bring the Australian market even closer to Italian companies.

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IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI È DECISIVO PER LA COMPETITIVITÀ DELLE NOSTRE AZIENDE

PIÙ SOSTEGNO PER PIÙ MADE IN ITALY NEL MONDO

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economia italiana, come è noto, si fonda sull’universo delle Pmi, che, rappresentando il 97,8% delle imprese manifatturiere nazionali, sono una risorsa in termini di ricchezza e di occupazione decisamente superiore a quelle europee. Nel recente Rapporto Pmi realizzato da Unioncamere e Tagliacarne, il dato occupazionale, ad esempio, è uguale al doppio della media europea per incidenza sul mercato del lavoro del settore. È pertanto necessario sostenere queste aziende, che devono avere la possibilità di crescere per svilupparsi e restare competitive. E questa crescita passa dalla capacità di favorire l’innovazione tanto dei processi produttivi quanto attraverso una maggiore sinergia con Università e centri di ricerca, e politiche che consentano un abbattimento dei tempi di ammortamento, indispensabili al rinnovamento tecnologico.

te del mercato internazionale. Le istituzioni nazionali hanno quindi il dovere di sostenere i processi virtuosi, attraverso la promozione, presso altri Paesi, di reciproci investimenti diretti, e attraverso una politica di incentivo fiscale e di accesso al credito.

PRIVATIZZAZIONI E INFRASTRUTTURE. La competitività delle nostre Pmi dipende anche dal modo in cui il Governo affronterà il tema delle liberalizzazioni, che oggi rappresenta una grande occasione per le nostre aziende di vedere abbattuto quell’aggravio di costi per servizi ed energia che pesa sulle spalle dei piccoli imprenditori italiani per un 15%-20% in più rispetto ai colleghi europei. Va infine sottolineata l’importanza dello sviluppo delle reti infrastrutturali per la crescita delle Pmi italiane, anche nella prospettiva di alleviare il gap economico e soLe PMI sono la forza del ciale tra Centro-Nord e Mezzogiorno. Il sistema camerale italiano ha posto da sempre sistema economico italiano, ma al centro delle sue riflessioni e del suo lavonecessitano di mezzi, infrastrutro lo sviluppo del territorio, che diventa sviture e strumenti adeguati per luppo dinamico e diffuso nella misura in cui si fa attraverso le reti e attraverso la collabopoter crescere all’estero razione tra imprese ed istituzioni.

FARE RETE. Un altro passaggio decisivo è costituito dalla capacità di aggregazione delle aziende, di valorizzare il sistema delle filiere, di riscoprire il ruolo dei distretti come punto di incontro di esigenze produttive e commerciali, per far fronte alla competizione del mercato globale. Questa considerazione è rafforzata dai segnali di ripresa evidenziati nel 2006-2007 dalle imprese che hanno sviluppato relazioni con quelle della cosiddetta Middle class (piccola aziende, particolarmente dinamiche e destinate a divenire medie) e con le imprese esportatrici. Al momento questi risultati hanno riguardato principalmente le aziende del nord, che a loro volta hanno fatto registrare perfomance esportative nettamente superiori a quelle del Mezzogiorno, dimostrando una diversa caGiuseppe Tripoli, pacità di penetrazione all’estero. Se infatti le Segretario Generale di esportazioni italiane extra-Ue sono cresciute Unioncamere del 12,6% nei primi dieci mesi dell’anno, e secondo le stime di Assocamerestero anche nel primo trimestre 2008 faranno registrare un buon trend, ciò non vuol dire che la presenza delle imprese italiane all’estero sia adeguata alle nostre potenzialità, e soprattutto alla richiesta di Made in Italy da par-

THE ROLE OF INSTITUTIONS IS CRUCIAL FOR THE COMPETITIVENESS OF OUR COMPANIES

More support for more Made in Italy in the world he Italian economy, as it is well-known, is based on the world of SMEs, which represent 97.8% of the national manufacturing businesses, and are a resource in terms of wealth and employment, undoubtedly superior to European ones. In the recent SME Report by Unioncamere and Tagliacarne, the occupational data, for example, is equivalent to double the European average regarding effect on the market in the employment sector. It is therefore necessary to support these businesses, which must have the possibility of growing in order to expand and remain competitive. Furthermore, this growth depends on the ability to assist innovation along with production processes through a major synergy with universities and research centres, and politics that consent to a reduction amortization time, indispensable to technological redevelopment. MAKING NETWORK. Another conclusive shift was established by the capability of the company’s union, of valuing the production process system, to rediscover the role of the recruiting centre as a meeting point of production and commercial require-

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ments, in order to get ahead of the competition on the global market. This is reinforced by the signs of renewal highlighted in 2006-2007 by the businesses that developed relations with the so-called Middle class (a small company, particularly dynamic and destined to become medium) and with exporting firms. At the time, these results principally concerned northern companies that registered export performance clearly superior to those in the south of Italy, demonstrating a different capacity of foreign market penetration. In fact, if, Italian exportation outside of the European Union grew 12.6% in the first ten months of the year, and, according to the Assocamerestero evaluation, also in the first quarter of 2008 they will register a good trend. That does not mean that the presence of Italian businesses abroad is the equation of our potential, and above all to the demand for Made in Italy on the international market. Therefore national institutions must maintain honourable processes, through promotion, in other countries, mutual direct invest-

ments, and through politics with a fiscal incentive and credit access. LIBERALISATIONS AND INFRASTRUCTURES. The competitiveness of our SMEs also depends on the way in which the government faces the theme of liberalisation, which represents a great occasion today for our businesses to see the rise in costs for services and energy eliminated, something that weighs on the shoulders of the small Italian entrepreneurs 15%-20% more in respect to European colleagues. The importance of the development of infrastructure systems is emphasised as a way for Italian Small and Medium Enterprises to grow, also with the prospect of raising the social and economic gap between the North-Central Italy and the south of Italy. The Italian Chamber system has always placed the development of the territory at the centre of its reflections and work, which will become a dynamic and widespread expansion in the measure in which it is achieved, across networks and through the collaboration of businesses and institutions.


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ITALIA-FRANCIA: INTESE A TUTTO CAMPO A NIZZA INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA A PARIGI, LUDOVICO ORTONA. Firmati importanti accordi in materia di sicurezza, difesa, formazione, ricerca, immigrazione. In primo piano, l’accordo tra ENEL ed EDF nel settore energetico

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l XXVI vertice italo-francese, svoltosi il 30 novembre scorso a Nizza, ha consentito di imprimere un rinnovato impulso alle relazioni fra i due Paesi. Il vertice si è svolto infatti all’insegna dell’amicizia e della cordialità, ed è stato contraddistinto dalla concretezza degli argomenti affrontati e dalla ricchezza dei risultati raggiunti. In particolare, sono stati firmati alcuni importanti accordi e dichiarazioni congiunte in materia di sicurezza e difesa, immigrazione, formazione degli insegnanti e nei settori della ricerca spaziale e dell’energia. Nel settore dell’immigrazione, si è ribadita l’esigenza di un maggior coordinamento fra i due Paesi e

Parigi, la Cattedrale di Notre-Dame

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SPECIALE FRANCIA

Parigi, Place de la Concorde

la necessità di adottare posizioni comuni in ambito europeo. In campo energetico, è stato sottoscritto un accordo fra ENEL ed EDF che, fra l’altro, consente al gruppo italiano di partecipare alla realizzazione in Francia del primo impianto nucleare di nuova generazione “Epr”. Con riferimento a questo accordo, si è parlato significativamente di una “pace energetica” che consente di porre fine ad un periodo in cui non erano mancati contrasti e incomprensioni che avevano gettato un’ombra sullo sviluppo delle relazioni industriali fra i due Paesi. Va inoltre sottolineato che l’accordo riveste anche un valore emblematico in quanto conferma l’impegno congiunto per rafforzare la cooperazione bilaterale in un settore di evidente e primaria importanza. Visioni politiche comuni sono emerse anche sui principali temi dell’attualità internazionale che sono stati affrontati durante il vertice (dal Kosovo al Libano, dal processo di pace in Medio Oriente all’Afghanistan e al Ciad). Il Presidente Sarkozy ha anche preannunciato una sua visita ufficiale a Roma per il 20 dicembre. Un’occasione per incontrare i Primi Ministri Prodi e Zapatero, ed il Presidente della Commissione, Barroso, al fine di approfondire il progetto francese di Unione Mediterranea. A questo proposito, l’Italia ritiene necessario approfondire la dimensione mediterranea dell’Unione Europea, riequilibrando verso sud la politica europea che negli ultimi anni, in ragione del processo di allargamento, è apparsa eccessivamente sbilanciata verso altre aree geografiche. In conclusione, al termine del vertice – svoltosi significativamente a Nizza in occasione del bicentenario della nascita di Garibaldi – è emerso un sentimento di ritrovata sintonia fra i due Paesi, che si è tradotto nell’impegno comune ad accrescere la concertazione sui principali temi internazionali, nonché la cooperazione bilaterale in molteplici e rilevanti settori di attività.

A SPEECH BY THE ITALIAN AMBASSADOR IN PARIS, LUDOVICO ORTONA

Italy-France: wide-ranging agreements in Nice he 26th Italian-French summit which was held on November, 30th in Nice gave the opportunity to enhance relations between the two Countries. The summit took place in a warm and friendly atmosphere and it was characterized by relevant topics and concrete results. Some important agreements and joint declarations on safety and defense, immigration, teachers’ training and research in the fields of space and energy were signed. In the sector of immigration, both countries confirmed the need of a better coordination and common positions in the European framework. With regards to energy, an agreement which was signed between ENEL and EDF allows the Italian group to participate in the building of the first new generation “Epr” nuclear power station in France. This agreement ends a period of disagreements and misunderstanding which risked compromising any future industrial relations between the two Countries, it is also of highly significant and symbolic value, since it confirms a

T Important agreements on safety, defense, education, research and immigration have been signed, and the agreement between ENEL and EDF in the energy sector is in the foreground

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common effort to consolidate the bilateral collaboration in a very important field. Common political views also emerged during the discussion on the main current international affairs (from Kosovo to Lebanon, from the peace process in the Middle East to Afghanistan and Chad). President Sarkozy announced his official visit to Rome on December, 20th. It will be an opportunity to meet Prime Ministers Prodi and Zapatero and the President of the European Commission, Barroso, in order to develop the French Project of a Mediterranean Union. With regards to this, Italy reckons that it will be necessary to enhance the Mediterranean profile of the European Union by shifting European politics to the south, since in recent years they seem to have been overbalanced to the advantage of other geographical areas due to its extension. In conclusion, the summit – which was organized in Nice on the occasion of the bicentenary of the birth of Garibaldi – ended with a new feeling of agreement between the two Countries, resulting in a common effort to increase dialogue on the main international topics as well as in a bilateral cooperation in several important fields.


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PARLA LAURA KAVAFYAN, SEGRETARIO GENERALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI PARIGI

UN ACCESSO FACILITATO AL MERCATO FRANCESE

Le Galeries Lafayette di Parigi

Ricerca partner, organizzazione di workshop, partecipazione a fiere così come ad eventi di gala: ecco come la Camera supporta le aziende italiane che vogliono installarsi oltralpe

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a Camera di Commercio Italiana per la Francia è presente sulla piazza parigina da oltre 120 anni, per aiutare le piccole e medie imprese italiane a sfruttare le opportunità offerte dalla vetrina e dai riflettori puntati sulla capitale. Un ponte di collegamento e, allo stesso tempo, una porta di entrata nel mercato francese, con le caratteristiche di un ufficio di rappresentanza e di una società di servizi. Un mercato nel quale l’italianità si è inserita già da anni e continua a riscuotere grande successo. Il valore aggiunto dei prodotti italiani di qualità raggiunge una visibilità paragonabile solo a poche altre realtà mondiali. Compito della Camera di Commercio Italiana non è solo quello di favorire l’interscambio fra i due Paesi, bensì aiutare i nostri prodotti trovare i partners ideali, le potenzialità e le idee ad uscire dal contesto locale e provinciale nelle quali operano e affrontare insieme la sfide dei mercati internazionali e le opportunità che essi offrono, fornendo, con la nostra esperienza, utili strumenti di competitività. L’Italia già da parecchi anni si conferma come il secondo partner commerciale della Francia, segnando anche nel primo semestre 2007 un incremento rilevante delle esportazioni e degli investimenti nel mercato transalpino. Il valore delle nostre produzioni e la rivalutazione dell’immagine percepita dagli operatori francesi ha permesso ai prodotti italiani di imporsi nel mercato francese. A fianco dei settori dell’economia italiana tradizionalmente conosciuti per le importanti esportazioni (industria automobilistica e meccanica, chimica e siderurgica), altri prodotti già da tempo sono apprezzati dal mercato francese, come l’agroalimentare, il design, il tessile e la moda. I francesi apprezzano lo stile ed il gusto italiano, tanto che si stanno sempre più affinando nella ricerca di prodotti eccellenti, rivolti ad un pubblico di nicchia. La Camera, dal canto suo, oltre alla classica attività di assistenza alle imprese, favorendone la presenza a fiere campionarie e workshop, cerca sempre di più di riunire la business community italiana, attorno ad eventi “people”, come le serate di Gala. Evento faro del 2007 è stato quello che, lo scorso ottobre, nelle suggestive sale dell’Automobile Club de France, ha riunito oltre 200 imprenditori italo-francesi, che hanno avuto modo di ascoltare un oratore di eccezione come Luca Cordero di Montezemolo. Eventi di questo genere permettono alla Camera sia di accrescere positivamente la sua immagine nei confronti dei vari attori che operano sul mercato dell’internazionalizzazione, sia di permettere a chi non conosce la nostra attività di scoprire un valido supporto alle varie difficoltà che le aziende incontrano venendo ad installarsi in Francia.

THE INTERVENTION OF LAURA KAVAFYAN, PRESIDENT OF THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE IN PARIS

Assistance in accessing the French market Partner research, organisation of workshops, and participation at fairs, such as gala events: this is how the Chamber supports Italian companies that wish to establish themselves beyond the Alps he Italian Chamber of Commerce in France has been present on the Parisian market for more than 120 years, in order to help Italian small and medium enterprises to make the most of the opportunities offered by the window and by the spotlights aimed at the capital. It is a connection bridge and, at the same time, a door of entry to the French market, with the characteristics of a delegation office and a service company. It is a market in which the Italian character has already inserted itself for years, and continues to achieve great success. The value added to quality Italian products reaches a visibility comparable only to a few other global set-ups. The Italian Cham-

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ber of Commerce does not only assist exchanges between the two countries, but also helps our products to find ideal partners, reach their potential and support the intention of moving out of the local and provincial context in which they operate, and also, to together deal with the challenges of international markets, and the opportunities that they offer, providing, with our experience, useful competitive implements. Italy has been confirmed as the second commercial partner of France for many years, also signalling a considerable increase in exportations and investments in the transalpine market in the first half of 2007. Italian products became successful on the French market due to how French operators value our production and appreciate the image. The French have appreciated other products for some time, such as agriculture and food, design, textiles and fashion, together with the Italian economy sectors traditionally known for important exportations (automobile and mechanics in-

dustry, chemical industry and iron and steel industry). The French value Italian style and taste, just as they are always improving the research of excellent products, aimed at a niche market. The Chamber does more than characteristically assisting business. It also supports the presence of workshops and trade fairs, continually searching to reassemble the Italian business community, at “people” events, such as Gala evenings. The highlight of 2007, took place last October in the charming rooms of the Automobile Club de France, where more than 200 Italian-French entrepreneurs gathered, where they had the chance to listen to an excellent orator such as Luca Cordero from Montezemolo. Events of this kind permit the Chamber both to positively enlarge its image in the face of various participants that operate on the international market, and permit those who do not know about our activity to discover strong support in the various difficulties that companies encounter when coming to settle in France.

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VERSO UN “MERCATO EUROPEO DELL’ENERGIA PIÙ APERTO E COMPETITIVO”

ITALIA-FRANCIA: UN NUOVO “PATTO PER L’ENERGIA” TOWARDS A “MORE OPEN AND COMPETITIVE EUROPEAN ENERGY MARKET”

Italy-France: a new “pact for energy” The important agreement signed by Enel and Edf in Nice allows the Italian Group to participate in the building of the first new generation EPR he summit between Italian Prime Minister Romano Prodi and French President Nicolas Sarkozy in Nice cleared up recent misunderstandings on energy between the two Countries. The summit resulted in an agreement on the development of an interconnection of electric energy between France and Italy as well as in a definitive agreement on collaboration for the EPR program and the building of new combined cycle power plants signed by CEO of Enel Fulvio Conti and CEO of Edf Pierre Gadonneix. This agreement allows the Italian Group to participate in the building of the first new generation EPR (European Pressurized water Reactor) nuclear power station with a possibility to take part in the next five plants and between 30% and 40% of a new mid-merit production from two new combined cycle natural gas plants, which are being built in France, reaching a total amount of about 1,400 MW. The French company will have the opportunity to take part in projects and absorb energy which is produced by new Enel power plants which have similar characteristics in Europe and in the Mediterranean area. Enel’s 12.5% stake in the building of the EPR project in Flamanville, which will be put into operation in 2012 with a power of 1,600 MW, will allow the Italian energy provider to obtain know-how and the right of user for EPR technology through the involvement of technicians of the Italian Group both in the design, building and operation stages. Edf will develop a training program for them on current and EPR nuclear technology. And that is not all. Enel will have at its disposal 600 MW from 2008 as an advance of the energy that will be produced by the EPR plant in Flamanville, and the energy quantity will gradually increase to 1,200 MW in 2012. This virtual energy will be gradually replaced by the EPR plants that will be put into operation. This important agreement “will contribute to the growth of a more open and competitive European market” said Fulvio Conti. “For Enel, this is an opportunity to access the most up-to-date nuclear technology and to lay the foundations for a significant presence in France”. Enel has been present in France for quite a long time with Erelis, a company that will build wind plants for up to 500 MW. Furthermore, the Italian company owns 5% of the French power stock exchange Powernext and is one of the main operators in electric energy trading in the Country with over 1,000 MW exchanged in 2006.

T Firmato a Nizza un importante accordo tra Enel e Edf, che dà accesso al Gruppo italiano al primo impianto nucleare di nuova generazione EPR A cura di Enel Relazioni Esterne

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l summit di Nizza tra il primo ministro italiano Romano Prodi e il presidente francese Nicolas Sarkozy, ha permesso di superare le recenti incomprensioni tra i due Paesi in tema di energia. Il vertice ha visto, infatti, oltre all’accordo per lo sviluppo dell’interconnessione di energia elettrica tra Francia e Italia, le firme del CEO di Enel, Fulvio Conti, e del PDG di Edf, Pierre Gadonneix, sull’accordo definitivo di collaborazione per il programma EPR e per la realizzazione di nuove centrali a ciclo combinato. L’intesa raggiunta dà accesso al Gruppo italiano al primo impianto nucleare di nuova generazione EPR (European Presurizzed water Reactor), con una opzione per i successivi cinque, e a una quota compresa tra 30% ed il 40% di nuova capacità produttiva mid-merit da due centrali a ciclo combinato alimentate a gas, attualmente in corso di realizzazione in Francia, per un totale di circa 1.400 MW. Alla società francese offre invece la possibilità di partecipare a progetti e ritirare energia prodotta da nuove centrali Enel con caratteristiche simili in Europa e nell’area del Mediterraneo. La partecipazione del 12,5% alla realizzazione del progetto EPR di Flamanville, che entrerà in esercizio nel 2012 e sarà dotato di una potenza pari a 1.600 MW, permetterà a Enel di acquisire il know how e il diritto di uso della tecnologia EPR, attraverso il coinvolgimento, sia nella fase di progettazione e costruzione degli impianti, che nella fase successiva di esercizio, dei tecnici del Gruppo italiano. A loro sarà dedicato da Edf un programma di formazione sulla tecnologia nucleare, sia quella attuale che quella EPR. Ma non basta. Per Enel, quale anticipo della capacità che verrà prodotta dall’impianto EPR di Flamanville, è difatti prevista la disponibilità di 600 MW a partire dal 2008, con volumi progressivamente crescenti fino a raggiungere 1.200 MW nel 2012. Una capacità virtuale che verrà progressivamente sostituita da quella proveniente dagli impianti EPR che entreranno in funzione. Un accordo importante che “contribuirà alla crescita di un mercato europeo dell’energia più aperto e competitivo”, ha detto Fulvio Conti. “Per Enel, in particolare, vuol dire avere accesso alla più avanzata tecnologia nucleare oggi disponibile e creare le basi per una significativa presenza in Francia”. Un piede in Francia Enel già ce l’ha da diverso tempo, con Erelis, una società che ha nel suo “carniere” 500 MW di impianti eolici da realizzare. La Società italiana possiede inoltre il 5% della borsa elettrica francese Powernext ed è uno dei principali operatori nel trading di energia elettrica nel Paese con oltre 1.000 MW intermediati nel solo 2006.

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UNA BANCA PRESENTE IN 85 PAESI, E CON ACCORDI CON 90 BANCHE EUROPEE

CON BNL-BNP PARIBAS, IL MONDO È A PORTATA DI MANO A BANK ACTIVE IN 85 COUNTRIES, AND WITH PARTNERSHIPS WITH 90 EUROPEAN BANKS

With BNL-BNP Paribas, the world is at your fingertips

di Francesco Fusco

Italian Desk, Cash Management, and Trade Center are available to clients that must or want to operate in an increasingly global scene nternationalisation” is the slogan that the majority of companies are claiming in order to reach the top of a market that by now has no borders in regards to interchanges. To have a bank available in 85 countries, and with partnerships with 90 European banks, means to have a tool in hand capable of speeding up exchanges, making and receiving on line payments, avoiding long waits for closing deals quickly, in nothing less than real time actually. The integration of BNL with the international BNP Paribas Group offers just this to clients of the glorious Italian institution, but not only this highly necessary tool. THE ITALIAN DESK. The Corporate Division of BNL makes this opportunity possible through the Italian Desk equipped with Italian speaking operators who work directly from BNL branches and subsidiaries of BNP Paribas throughout the world. A staff of people dedicated to this service which, together with Cash Management launched this October, allows large, medium, and small corporate groups to carry out their market development projects and manage their international activities. In countries where the Italian Desk is not yet completely functional, the client assistance is furnished by local personnel of BNP Paribas, trained to help Italian clients or by highly qualified personnel at all the banks with which BNP Paribas maintains collaborative ties. In other words, Italian clients will have the world within reach for their business activities. To learn more, Italian clients can turn to the nearest BNL branch or write to italiandesk@bnl mail.com, or contact the various Italian Desks already set up abroad. In addition, In June BNL presented a subsequent service to enterprises: the “Trade Center” active in Milan, Rome, Bologna, Florence, and Naples which added to the 85 BNP Paribas branches already in 55 countries throughout the world. The Ceo of BNP Paribas Baudouin Prot, President of BNL Luigi Abete, and Ceo of BNL JeanLaurent Bonnafé attended the occasion, highlighting the commercial interchange of Italy in 2006 which reached the impressive sum of 675 billion Euros. The new service of BNL-BNP Paribas aims to make this figure grow, opening new channels for Italian companies. Like we said, the world at your fingertips.

Italian Desk, Cash Management e Trade Center sono a disposizione della clientela che deve o vuole operare in modo sempre più globale

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nternazionalizzazione. È la parola d’ordine che la maggior parte delle aziende sta perseguendo per essere all’altezza di un mercato ormai senza frontiere per quanto riguarda gli interscambi. Avere a disposizione una banca presente in 85 Paesi, e con accordi con 90 banche europee, significa avere in mano uno strumento capace di velocizzare gli scambi, effettuare e ricevere pagamenti on line, evitare lunghe attese per portare a termine velocemente, addirittura in tempo reale, tanti affari. L’integrazione di BNL nel Gruppo internazionale BNP Paribas offre appunto alla clientela della gloriosa istituzione italiana, ma non soltanto ad essa, questo strumento tanto necessario.

GLI ITALIAN DESK. La Divisione Corporate di BNL mette sul piatto questa opportunità attraverso gli Italian Desk, dotati di operatori che parlano italiano e che operano direttamente attraverso le filiali di BNL e le sussidiarie di BNP Paribas in tutto il mondo. Uno staff di persone dedicate a questo servizio che, unitamente a quello del Cash Management lanciato nell’ottobre scorso, consente a gruppi aziendali grandi, medi e piccoli di perseguire i loro progetti di sviluppo sui mercati e di gestire le loro attività sulle piazze internazionali. Nei Paesi dove ancora l’Italian Desk non è operativo completamente l’assistenza clienti verrà fornita dal personale locale della BNP Paribas, addestrato per assistere la clientela italiana o attraverso personale altamente qualificato di tutte le banche con le quali BNP Paribas intrattiene legami di collaborazione. In altre parole, la clientela italiana avrà per i suoi affari il mondo a portata di mano. Per saperne di più la clientela italiana potrà rivolgersi alla più vicina filiale di BNL oppure scrivere a italiandesk@bnlmail.com, oppure contattare i vari Italian Desk già operativi all’estero. BNL in giugno aveva inoltre presentato un ulteriore servizio alle imprese: i “Trade Center”, attivi a Milano, Roma, Bologna, Firenze e Napoli, che si sono così aggiunti agli 85 di BNP Paribas già presenti in 55 Paesi nel mondo. In quella occasione, che aveva visto la presenza dell’A.D. di BNP Paribas Baudouin Prot, del Presidente di BNL Luigi Abete, e dell’A.D. di BNL Jean-Laurent Bonnafé, era stato messo in luce come l’interscambio commerciale dell’Italia nel 2006 ha raggiunto la bella cifra di 675 miliardi di euro. Il nuovo servizio di BNL-BNP Paribas mira a far crescere questa cifra, aprendo nuovi canali per le aziende italiane. Come dire il mondo a portata di mano.


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I NETWORK DI KWGA S.P.A. E DI ROCHIRA E PARTNERS AL SERVIZIO DELLE AZIENDE ITALIANE

IMPRESE ITALIANE E FISCALITÀ FRANCESE

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e imprese italiane che desiderano lasia indirette (TVA, cioè l’IVA, la cui aliquoPiccolo vademecum vorare o installarsi in Francia, sono ta ordinaria attuale è il 19,6%), sia quelle sottoposte alla legge e al fisco francedirette sul reddito (attualmente è il 34,43% dedicato alle imprese se articolato in due amministrazioni per le società). italiane che desiderano del Ministero dell’Economia e delle Si tratta dunque di un’impresa sottolavorare o installarsi in Finanze che riscuote, gestisce e controlla le imstante interamente al diritto francese. Doposte attraverso la Direzione Generale delle Imvrà farsi conoscere presso un centro CFE Francia poste (DGI) per la Tassa sul Valore Aggiunto (Centre de formalité des entreprises) che (TVA) e che stabilisce e controlla anche le imporaggruppa le formalità amministrative di Giuseppe Rochira ste dirette che vengono incassate dalla Direzio(Imposte, registro del commercio, URSne della Contabilità Pubblica. SAF, ASSEDIC, etc.). La DGI è rappresentata in ogni dipartimento da una Direzione dei L’impresa dovrà indirizzarsi, se commerciale, alle Camere di Servizi Fiscali (DSF). Le obbligazioni di natura fiscale delle impre- Commercio e Industria; se artigianale, alle Chambres de Métiers; se se italiane che operano in Francia dipendono dalla convenzione società civile, alle cancellerie dei tribunali di commercio e dei trifranco-italiana, ratificata con Legge n. 20 del 7 gennaio 1992. La no- bunali di prima istanza. zione sulla quale si fonda la legislazione, come per tutte le imprese La convenzione del 1992 stipulata tra i Governi italiano e francedell’OCSE, è quella di impianto stabile. se anche per prevenire le evasioni e le frodi fiscali, all’art. 24 elimina la doppia imposizione dell’impresa italiaSE L’IMPRESA ITALIANA NON È IMPIANTATA na che ha una propria organizzazione in STABILMENTE IN FRANCIA, se non dispone di alFrancia. cuna sede d’affari o, al massimo, ha un semplice deNel calcolare le proprie imposte sul reddiposito o una sede di rappresentanza, non ha adempito specificate nell’articolo 2 della convenziomenti fiscali da fare in Francia e, quindi, non deve pane medesima, l’impresa può includere nella gare imposte dirette; dovrà versare la TVA allo stato base imponibile di tali imposte il reddito profrancese solo per le operazioni commerciali o le predotto in Francia, deducendo dalle imposte stazioni di servizi, previa designazione di un proprio così calcolate l’imposta sui redditi pagata in rappresentante fiscale, che a sua volta sia assoggettaFrancia. to alla TVA, il quale si impegnerà ad adempiere le forTale deduzione, tuttavia, non può superare malità dichiarative e di pagamento per conto di essa. la quota di imposta italiana attribuibile ai predetti elementi di reddito. SE L’IMPRESA ITALIANA HA UNA SEDE STABIL’ultima delle novità del fisco francese è il fiLE IN FRANCIA, è sottoposta interamente alla giusco telematico, che consente ai contribuenti di risdizione francese e considerata come un’impresa avere accesso a tutti i servizi in linea dell’Amfrancese. Le operazioni commerciali saranno inteministrazione tributaria, semplicemente, dalramente imponibili, dovendosi applicare le imposte la stessa pagina del sito Internet. THE KWGA S.P.A. AND ROCHIRA AND PARTNERS NETWORKS AT THE SERVICE OF ITALIAN COMPANIES

Italian enterprises and French tax regulations A small manual dedicated to Italian enterprises interested in working or establishing a business in France. talian enterprises interested in working or setting up business in France fall under French law and tax authority as articulated by two administrations, the Department of Economy and Finance that collects, runs and controls taxes through the General Management of Taxes for Added Value Tax (VAT) establishing and controlling direct taxes that are collected by the Administration of Public Accounting. DGI is represented in every department by an Administration of Fiscal Services. Obligations of a fiscal nature for Italian enterprises operating in France are regulated by the French-Italian agreement, ratified by Law number 20 of Janu-

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ary 7, 1992. The concept, on which legislation is founded, as in the case of all OECD enterprises, is that of a permanently established enterprise. IF THE ITALIAN ENTERPRISE IS NOT PERMANENTLY ESTABLISHED IN FRANCE and does not have any business branches or, at most, has a simple warehouse or a representative office, does not have any fiscal obligations to carry out in France and, therefore, must not pay taxes directly, but must deposit the VAT to the French state only for commercial operations or services rendered, subject to designation of ones own fiscal representative, who is in turn subjected to the VAT, which commits to fulfilling declaratory formalities and payment for such. IF THE ITALIAN ENTERPRISE HAS A PERMANENT HEADQUARTERS IN FRANCE, it falls entirely under French jurisdiction and is considered as a French enterprise. Commercial operations will be entirely taxable, with the duty of taxes being applied both indirectly (VAT, which means IVA, the ordinary current rate is 19.6%), as well as that intended as income (currently at 34.43% for companies). Therefore it is, in essence, an enterprise completely under French law, which must make itself known to a CFE (Centre de formal-

ité des entreprises) that compiles administrative (Taxes, registry of commerce, URSSAF, ASSEDIC. If commercial, the enterprise must address to the Chamber of Commerce and Industry; if handcraft in nature, to the Chambres de Métiers; if a non stock corporation, to the chancellor court of commerce and court of first instance. The agreement of 1992 stipulated between the Italian and French Governments, to prevent evasion and fiscal fraud, in article 24, abolishes double taxation of the Italian enterprise with its own organisation in France. In calculating ones own taxes as specified in article 2 by the agreement of the same, the enterprise can include at the base, such taxable income produced in France, deducting from the taxes calculated as such the taxes on income paid in France. Such deduction, nevertheless, must not exceed the amount of Italian tax attributable to the aforesaid elements of income. The latest novelty from the French tax authorities is the computerised tax authority, which allows taxpayers to have access to all services on line for Taxation Administration, easily, from the same page on the Internet site.

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Unificare l’Europa. Un’opera fondamentale.

50 anni fa, con la firma dei Trattati di Roma del 1957, si compiva un passo decisivo verso l’Unione Europea. Oggi, un Foglietto celebra questo fondamentale anniversario. È dedicato agli appassionati e a tutti coloro che sanno ancora appassionarsi.


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LA “TERRA DEI MITI” PUNTA A CONQUISTARE UN RUOLO CENTRALE NEL MEDITERRANEO

Affiancandosi all’unico scalo operativo esistente, il NapoliCapodichino, riuscirà a soddisfare un traffico crescente, stimato in 1,5 milioni di passeggeri all’anno

AEROPORTO DI SALERNO

Salerno-Costa d’Amalfi: un nuovo aeroporto per il Mezzogiorno di Augusto Strianese, Presidente Società Aeroporto di Salerno-Pontecagnano

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a prossima apertura a voli di linea e charter dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi fa guardare con grande speranza al cambiamento che interesserà un ampio territorio. In provincia di Salerno contribuirà a completare un sistema di infrastrutture adeguato alla posizione geografica, a un ruolo centrale nel Mediterraneo e alla funzione storica di porta del Mezzogiorno d’Italia. Il territorio, compresa parte della Basilicata e della Calabria, attendeva da tempo la conclusione dei lavori di potenziamento dell’aeroporto, nato nel 1926 come campo di fortuna e utilizzato a lungo come scuola di volo e per fini militari, ma poi, dopo la seconda guerra mondiale – durante la quale fu dapprima obiettivo e poi base aerea degli alleati nella prima capitale dell’Italia libera – abbandonato. Il suo recupero iniziò nel 1962, quando si diffuse la convinzione che l’aeroporto, opportunamente ammodernato e adeguato, avrebbe potuto rilanciare l’economia locale. Le ini-

ziative messe in atto nei decenni successivi e le opere realizzate, portarono nel 1989 all’inserimento dell’aeroporto fra gli scali di interesse nazionale ed internazionale e al decreto di apertura al traffico nazionale. Ma vennero accumulati problemi e ritardi tali da far rischiare la fine di ogni prospettiva. Nel 2002 gli Enti locali ripresero con decisione in mano la questione, e le iniziative messe in atto per superare una situazione pre-fallimentare e per completare i lavori previsti, trovarono conforto, nel 2003, nel rapporto finale sul Sistema Aeroportuale della Campania, che stima una consistente crescita della domanda di trasporto aereo in regione: dai 5,1 milioni di passeggeri del 2001 ai 7,5 del 2010 e agli 11,7 del 2020. INCREMENTARE GLI SPOSTAMENTI VERSO SUD. Affiancandosi all’unico scalo operativo esistente, il Napoli-Capodichino – che, malgrado il recente potenziamento del-

l’infrastruttura, non consentirà nei prossimi anni l’intero soddisfacimento della domanda –, si prevede che l’aeroporto salernitano soddisferà un traffico di 1,5 milioni passeggeri all’anno, attraendo maggiori spostamenti verso Sud e gestendo meglio le punte stagionali di traffico turistico, in particolare quello rivolto alle due fasce costiere della provincia (di Amalfi e del Parco Nazionale del Cilento) e alle zone archeologiche di Paestum e Velia, tutti territori dichiarati Patrimonio dell’Umanità. Senza raccontare quante difficoltà siano state superate giorno per giorno, si può riassumere dicendo che, con l’approvazione dei progetti delle opere civili, la concessione di finanziamenti e il termine dei lavori previsti, alla fine del 2007 è stato centrato l’obiettivo di completare l’infrastruttura e renderne possibile l’apertura al traffico di linea e charter. La provincia di Salerno, la “terra dei miti”, è così ancora più vicina e pronta a sostenere le sfide della globalizzazione.

Salerno-Costa d’Amalfi: a new airport for Southern Italy he opening for scheduled and charter flights of the Salerno-Costa d’Amalfi airport in the near future brings new hopes for the positive change that will involve a vast area. It will contribute to complete an infrastructure system in the province of Salerno that will suit its geographic position, the central position in the Mediterranean area and the historical role as the gateway to Southern Italy in this region. This area, which includes part of the Basilicata and Calabria regions, has been waiting for the end of the development work of the airport for a long time, this was built in 1926 as an emergency landing field and used as a flying school and for military purposes for a long time. During the Second World War, it was first a target and then an air base for the allied forces for the first capital city of the part of Italy that had already been freed, then in the post-war period it fell into disuse. In 1962 the restoration work was started, since it was a shared opinion that a suitably modernized airport could have relaunched the local economy. The initiatives and works in the following years resulted in the introduction of the airport among national and international terminals, it was declared ready to open for national flights in 1989. Nevertheless, serious problems and delays risked jeopardizing any future prospects. In 2002, local organizations decided to firmly face up to the problem, and initiatives were carried out to recover from a situation which was on the verge of

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bankruptcy and to complete the scheduled projects. In 2003, they were supported by the final report on the Airport system in the Campania region, which estimated a constant growth of demand for air transport in the area: from 5.1 million passengers in 2001 to 7.5 million in 2010 and to 11.7 millions in 2020. INCREASING TRVELS TO SOUTHERN ITALY. The airport of Salerno will flank the sole operative terminal in the region, Napoli-Capodichino, which in spite of recent implementations won’t meet the demand completely in the next few years. The new airport will adsorb a yearly air traffic of 1.5 million passengers, contributing to promote flights to Southern Italy and to better manage the seasonal peaks due to the influx of tourists, particularly towards the two coastal strips of the province (Amalfi and National Park ofl Cilento) and towards the archaeological sites of Paestum and Velia, which have been included in the Unesco World Heritage. Despite countless difficulties, which have been overcome day by day, it is possible to state that with the approval of the projects for civil works, the granting of loans and the completion of the scheduled works, at the end of 2007 the objective will be achieved: the structure will be completed and it will be possible to open it for scheduled and charter flights. The province of Salerno, the land of myths, has become closer and is ready to cope with the challenge of globalization.

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È ITALIA INTERNATIONAL UN SEGNALE DI RISVEGLIO PER UNA NUOVA QUALITÀ DELLA VITA ITALIANA

Grazie a Invest your talent in Italy, il Sistema Italia delle istituzioni, delle università e delle imprese si è presentato compatto in India. E ha dimostrato che il talento e l’abilità del Belpaese non sono assolutamente “malati”, come qualcuno invece suggerisce

La coscienza della c di Mauro Aprile

le. Guarda caso, quel punto di forza che ora la diagnosi critica del NYT mette in dubbio. Ho potuto appurare che in ognuno dei rappresentanti della delegazione del Sistema Italia (tra questi, emblematica anche la presenza di alcuni accademici stranieri che hanno sposato la causa dell’eccellenza del Belpaese), la coscienza della crisi del Sistema Italia c’è. Con la differenza che, partendo dallo stesso canovaccio del malanno italiano descritto dal columnist del NYT, questi però sono determinati a trovare una soluzione, innanzitutto mettendo in luce quanto di eccellente esiste nelle rispettive esperienze dell’Italia. E lo fanno in squadra, in uno spirito di competizione, ma anche di cooperazione.

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entre dalle solenni colonne del NYT l’untore Ian Fisher traccia con la sua penna il segno della peste sulla porta del Belpaese – la diceria della tristezza, della rabbia e del malessere all’interno del più invidiato life style del mondo: quello italiano – diagnosticando clinicamente e criticamente ai suoi abitanti persino il più pericoloso dei sintomi, quale è il tramonto del “will for the future”, io, in qualità di filmmaker e direttore di èItalia Intl. Magazine (distribuito in USA proprio dal NYT), mi trovo paradossalmente in viaggio nell’iperdinamico subcontinente indiano, nientemeno al seguito di una missione di Sistema Italia per la formazione, battezzata Invest Your Talent in Italy. Oltre al documentario da realizzare in India per promuovere a livello internazionale l’alta formazione universitaria italiana, l’ultimo giorno modererò per la Indo-Italian Chamber of Commerce e Elle India, all’interno dell’annuale serie di grandi eventi di Festa Italiana/Italian Festival (per promuovere e facilitare l’interscambio e le relazioni economico-culturali tra i due Paesi), un panel internazionale proprio sul life style e la cultura italiana a confronto con quello indiano nella competizione con uno stile di vita omologato sul piano globale. LA FORMAZIONE ITALIANA IN MISSIONE IN INDIA. Il Sistema Paese Italia è rappresentato da istituzioni, università e imprese. Tocchiamo le principali città indiane, realizzando un roadshow con gli studenti e i professori per promuovere l’Italia come brand dell’istruzione, in una gara contro storici concorrenti quali USA, Regno Unito e Germania. La domanda di fondo degli studenti e delle famiglie indiane è: perché mai venire in Italia dove l’inglese, al di fuori degli atenei in cui si tengono questi master, non è parlato dalla più parte delle persone? La risposta: l’alto livello di formazione; l’offerta di borse di studio; e inoltre: la possibilità di vivere nel Belpaese l’Italian life style, dall’abbigliamento, al cibo, alla cultura, all’atmosfera gioiosa in genera-

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L’effetto è talmente credibile e tangibile da raccogliere migliaia di adesioni di studenti indiani. Una ricetta di umiltà e meritocrazia che sembra averla vinta. LETTURA DI UNA DIAGNOSI. UNA PROGNOSI POSSIBILE. Che gli Italiani esprimano un crescente sentimento di malessere mi pare, in questo senso, solo un bene per il futuro del Paese stesso. L’Italia tossisce, sì, zoppica – come asserisce il NYT, guai a negarlo – e tutto ciò è ancora più evidente in una signora che, sul palcoscenico della vita, per classe, eleganza e stile, non ha mai avuto rivali a livello internazionale.


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a crisi Ma il sintomatico fastidio significa crescente indignazione e vergogna: quel sentimento primario e archetipico – la vergogna secondo Primo Levi – da cui sola è possibile una rinascita, una ripresa, una resistenza artistica e politica insieme. Quella del NYT è una pagina di letteratura clinica e critica molto importante. Potrebbe essere l’indizio e l’annunzio scritto – guardando la terra dalla luna – di una svolta antropologica degli Italiani: capire nell’etimo greco che ogni cittadino è innanzitutto un politico in prima persona. E che, in quanto tale, deve scegliere da sé contro la facile debolezza del sangue, il cancro peggiore che fomenta il nepotismo e il familismo italiano. Tutto ciò vuol dire anche rovesciare finalmente il rapporto tra elettori ed eletti, i quali devono così rendicontare il loro lavoro, i loro impegni e le loro scelte. Mi piacerebbe poter esclamare presto che in Italia non ci sono più capponi per Don Abbondio. Oggi però gli Italiani sono pronti anche a qualche amputazione pur di liberarsi del marcio. E questa è una speranza. Il cambiamento, però, non dobbiamo aspettarcelo dall’alto, ma a partire dalle nostre singole capacità di rinuncia a privilegi e raccomandazioni dei pochi (anche quelle della nostra famiglia) contro le pari opportunità dei tanti (gli altri, gli stranieri). Alla politica bisogna pertanto chiedere coraggio, lungimiranza e capacità di leadership. Abbiamo bisogno di una filosofia morale e politica che sia, per dirla con una definizione di Amartya Sen, di “capability approach”, perché sia permessa a ciascuno la capacità di conversione di beni primari e libertà formali in “functionings”, e quindi di realizzazione effettiva dei propri fini. Perché un buon assetto sociale si misura e si valuta nei termini di quanta libertà individuale e capacità di scelta effettiva consente alle persone. I cacciatori italiani di talenti indiani, di cui sopra, non sono andati dall’altra parte del mondo per regalare caramelle o cioccolata. Sono andati per attrarre e tutelare il più importante degli investimenti per l’II partecipanti al panel talia: il talento dell’umanità. internazionale sul life style e la cultura italiana Nel momento in cui il cittasvoltosi a Mumbai dino italiano qualunque avrà il coraggio di sbattere fuori di casa e dall’azienda il proprio figlio o protetto incapace e arrogante, per dare invece l’opportunità al merito, al sudore e ai sacrifici dell’eccellenza, straniero o italiano che sia, pur di salvaguardare il talento, la volontà per il futuro – anche a costo di andarlo a cercare dall’altra parte del mondo – allora l’Italia smetterà di invecchiare alla velocità della luce, ritornando a vociare in strada di creature di gioia.

SIGNS OF REAWAKENING FOR A NEW ITALIAN QUALITY OF LIFE

Crisis awareness hile plague-spreader Ian Fisher inscribes a mark of Black Death on the door of Italy with his pen in the solemn New York Times column – with rumours of sadness, anger and internal illness within the most envied lifestyle of the world: the Italian one – clinically diagnosing its inhabitants with the most dangerous of symptoms, the decline of the “will for the future”, I, as a filmmaker and director of èItalia Intl. Magazine (distributed in the USA through the New York Times to be exact), find myself paradoxically travelling in the super dynamic Indian subcontinent, none other than following a Sistema Italia training mission and for christening Invest Your Talent in Italy. Beyond making a documentary in India to promote higher Italian education on an international level, I will be moderating the last day for the Indo-Italian Chamber of Commerce and Elle India, as part of the annual series of big party events for the Festa Italiana/Italian Festival (to promote and facilitate import and export as well as economic-cultural relations between the two countries), including an international panel precisely on life style and Italian culture compared to the Indian one, which is competing with a standardised life style on a global level. MISSION TO INDIA FOR ITALIAN EDUCATION. Institutions, universities and enterprises represent Sistema Paese Italia. We touch on major Indian cities in encounters carried out as “road shows” with students and professors to promote Italy as an educational brand, fighting against historic competitors such as the USA, United Kingdom, and Germany. The core question made by Indian students and their families is: why go to Italy in the first place, where English is not even spoken for the most part outside of these Universities and Institutions where Master courses are held? The answer is: for the high level of education; scholarships offered; and furthermore: for the opportunity of living and experiencing the Italian, “Belpaese” lifestyle, from clothing, to food, to culture, to the overall joyful atmosphere. A case in point being that what the New York Times questions is exactly that precise quality. What I have been able to verify is that each individual representative of the Sistema Italia committee (among these is the emblematic presence of several professors from the foreign academic world who support the cause of excellence in Italy) is aware of the crisis that exists within Sistema Italia.With the difference that, in light of the so called ailing Italian scenario described by the New York Times columnist, these people are determined to find solutions, above all by highlighting the multitude of excellence that does exist in their respective experiences of Italy. Their working in teams achieves this, with a competitive, yet cooperative spirit. The effect is so believable and tangible that thousands of Indian students have been recruited, in a mix of humility and meritocracy that seems to have won them over. READING DIAGNOSIS. A POSSIBLE PROGNOSIS. That Italians express a growing feeling of “sickness” seems to me, in this sense, to represent only a good thing for the future of the country itself. Italy is coughing, yes indeed, and limping a little – as the New York Times claims, no denying this – all the more evident in a grand dame that has never had rivals on an international level on the stage that is life, regarding class, elegance and style. But the symptomatic annoyance means growing indignation and shame: that primal and archetypal sentiment – shame according to Primo Levi – from which the only thing possible is rebirth, renewal, and artistic and political resistance all at once. The New York Times piece is a very significant clinical and critical page of literature that could very well be a hint or forewarning in writing – when looked at from a wider angle – of an anthropological turning point for Italians: to comprehend that in Greek etymology, every citizen is above all a diplomat in first person, and as such, must choose for themselves versus the easy weakness of blood ties, the worst cancer that instigates nepotism and Italian familism (family spirit). All of this also means that the relationship between voters and the elected finally becomes overturned, and their work, commitments and choices must be accounted for. I would love to be able to exclaim soon that there are no more gifts being sacrificed in the name of corruption in Italy. These days however, Italians are ready and willing to make certain amputations, as it were, to free themselves of the rot and decay, and this shows great hope. We must not expect the change to come from high up, but rather from our own, single capability of renouncing privileges and easy connections for a rare few (even from our own family) as opposed to equal opportunity for everyone (others, and foreigners). Therefore courage, capability of leadership and a forward thinking approach must be demanded from the government. We need to adopt a moral and political philosophy, as Amartya Sen put it, with a “capability approach”, so that everyone is allowed the power of turning primary goods and formal liberties into “functionings”, thus a carrying out of ones own purposes. Because a good social structure is measured on and judged in terms of how much individual freedom and ability of choice is actually allowed to the people. The above mentioned Italian head hunters of gifted Indians, did not go to the other side of the world to give away gumdrops and chocolates, they went to attract attention and safeguard investments of utmost importance for Italy: the talent of humanity. Once the average Italian citizen gets enough courage to kick their own kid or arrogant and incompetent protected ones out of the house or company, in order to give merit a chance, to hard work and sweat, and make sacrifices for excellency, whether foreign or Italian, for the sake of safeguarding talent alone and the will for the future – even at the cost of going half way around the world to find it – only then will Italy quit aging at the speed of light, and return to shouting in the streets as joyful creatures.

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A Gianluigi Gabetti il “Business and Culture Award” ALBERTO COMINI Presidente della Italy-America Chamber of Commerce

L’annuale Cena di Gala della Camera rappresenta il momento culminante delle nostre attività nel corso dell’anno. Il 16 novembre 2007 abbiamo festeggiato il 120° anniversario di questo storico evento presso la Rainbow Room. Alla serata hanno partecipato più di 300 ospiti, tra cui membri della Camera, rappresentanti delle istituzioni italiane a New York, importanti leader della politica e dell’economia italiani e statunitensi e membri della stampa straniera e locale. Il Gala è anche l’occasione in cui assegnamo il nostro prestigioso premio “Business and Culture Award”. Questo riconoscimento è uno dei tanti modi in cui la Camera di Commercio Italo-Americana si impegna a promuovere iniziative imprenditoriali, economiche e commerciali tra Stati Uniti e Italia. Tramite questo premio possiamo contribuire a diffondere la conoscenza dell’Italia e della sua cultura, nonché i risultati di aziende e di uomini e donne d’affari italiani in entrambi i Paesi. Il “Business and Culture Award” è stato conferito a Gianluigi Gabetti, Presidente del Consiglio di Amministrazione di IFIL Investments, per il ruolo da lui svolto nell’efficace consolidamento dei legami culturali

© Foto di Vito Catalano

di Nome e cognomeItalo-Americana autore di Commercio

Il Presidente Napolitano con l’Ambasciatore Castellaneta

Tappa alla Casa Bianca per il Presidente Napolitano In visita negli Stati Uniti, il Capo dello Stato ha incontrato il Presidente USA e la Speaker della Camera Nancy Pelosi, così come numerosi esponenti della collettività italo-americana di Giovanni Castellaneta, Ambasciatore d’Italia a Washington

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al 10 al 12 dicembre, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha compiuto una visita ufficiale a Washington su invito rivoltogli dal Presidente Bush in occasione dell’incontro al Quirinale dello scorso giugno. A Washington il Presidente – accompagnato dal Vice Presidente del Consiglio, On. Massimo D’Alema – ha incontrato il Presidente Bush alla Casa Bianca, a Capitol Hill la Speaker della Camera dei Rappresentanti, l’italo-americana Nancy Pelosi, ed una nutrita delegazione di “Congressmen” dei due partiti. Egli ha poi preso parte ad un dibattito in Ambasciata con esponenti dei “think-tanks” di Washington organizzato dal German Marshall Fund ed ha inaugurato, sempre in Ambasciata, una mostra di porcellane storiche di Richard Ginori provenienti dal Museo di Doccia. La sera, ha avuto luogo a Villa Firenze un pranzo con più di ottanta ospiti americani del mondo della politica, dell’economia, dell’informazione e della cultura. Nel corso del-

EDITORIAL

Gianluigi Gabetti honored with the “Business and Culture Award” The Italy-America Chamber of Commerce’s Annual Gala Dinner represents the culmination of our year’s activities. On November 16, 2007, we celebrated the 120th anniversary of this storied event at the Rainbow Room. The evening was attended by over 300 guests, including chamber members, representatives of New York’s Italian institutions, prominent government and business leaders from both the U.S. and Italy, and members of the foreign and local press. The Gala is also the occasion on which we present our prestigious “Business and Culture Award”. This prize is one of the many ways in which the Italy-America Chamber of Commerce strives to promote joint economic and commercial ventures between the United States and Italy. By presenting this award, we are able to advance the knowledge of Italy, its culture and the achievement of Italian companies and business men and women in both countries This year’s “Business and Culture Award” was presented to Gianluigi Gabetti, Chairman of the Board of Directors of IFIL Investments, for his role in actively strengthening economic and cultural ties between Italy and the U.S. during the course of his successful decades-long career. IFIL is the investment company of the Agnelli Group. Listed on the Italian stock

exchange, IFIL is one of the major investment holding companies in Europe, managing a portfolio that includes investments in Fiat, Sequana Capital, Sga, IntesaSanpaolo, Banca Leonardo, Cushman & Wakefield, Juventus and Alpitour, worth a total of approximately 10 billion Euro. As Chairman of the Board of Directors of IFIL, Mr. Gabetti plays a fundamental role in the strategic coordination of the company’s investments. Under his guidance, IFIL’s current portfolio is the result of a strategy based on diversification, with a series of investments in various countries across a range of sectors, including: financial services; food; retail; cement; business products and services; and tourism and leisure. We also recognized four member companies celebrating membership milestones with our organization at the event: L. Della Cella Co., Inc. (50 Year Membership Award); and Ernst & Young, Fratelli Rossetti and Pierluigi Abiad and Associates (25 Year Membership Awards). Luciano Donatelli, President of the Industrial Union of Biella, was also on hand to present former U.S. Ambassador to Italy, Richard Gardner, with a special collection of custom textiles from Biella, in recognition of his lifelong commitment to increasing cultural and diplomatic ties between Italy and the United States. The 2007 event was one of our organization’s most successful and bestattended Galas in recent history and was a memorable evening for all who attended. We hope you will be able to join us next year!

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FOR USA

ed economici tra Italia e USA nel corso della sua carriera decennale. IFIL è la società di investimenti del Gruppo Agnelli: quotata in Borsa, è una delle maggiori società finanziarie di investimenti in Europa e gestisce un portfolio che comprende investimenti in Fiat, Sequana Capital, Sga, Intesa Sanpaolo, Banca Leonardo, Cushman & Wakefield, Juventus e Alpitour, per un valore totale di circa 10 miliardi di euro. In qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione di IFIL, Gabetti ha un ruolo fondamentale nella coordinazione strategica degli investimenti della società. Sotto la sua egida, il portfolio attuale di IFIL si presenta come il risultato di una strategia basata sulla diversificazione, con una serie di investimenti in svariati Paesi in una gamma di settori che comprende servizi finanziari, alimentari, distribuzione, edilizia, prodotti e servizi aziendali, turismo e intrattenimento. Sono stati conferiti riconoscimenti anche a quattro aziende socie della Camera che, in occasione di questo evento, hanno celebrato traguardi importanti per collaborazione con la nostra organizzazione: L. Della Cella Co. Inc. (Premio per i 50 anni di associazione), Ernst & Young, Fratelli Rossetti e Pierluigi Abiad and Associates (Premio per i 25 anni di associazione). Luciano Donatelli, Presidente dell’Unione Industriali di Biella, ha fatto dono all’ex ambasciatore USA in Italia Richard Gardner di una speciale collezione di tessuti personalizzati prodotti a Biella, come riconoscimento del suo costante impegno volto a far crescere i legami culturali e diplomatici tra Italia e Stati Uniti. L’evento del 2007 è stato uno dei nostri Gala più riusciti e con maggiore affluenza degli ultimi anni, una serata indimenticabile per tutti i presenti. Speriamo di avervi con noi l’anno prossimo!

la visita il Capo dello Stato ha anche incontrato esponenti della collettività italiana, funzionari italiani presso le IFI ed il personale dell’Ambasciata. Da ultimo si è recato al sacrario del Milite Ignoto di Arlington per deporre una corona di fiori. La cerimonia si è svolta in una atmosfera solenne, salutata da 21 colpi di cannone e con un picchetto d’onore di trecentosettanta militari in uniforme da parata. La visita è stata quindi coronata da pieno successo ed il colloquio con il Presidente Bush ha rappresentato un’ulteriore conferma della tradizionale vicinanza tra i nostri Paesi e della profondità dell’amicizia che lega i nostri popoli, accomunati da visioni convergenti sulle relazioni internazionali cui fa da sfondo la condivisione dell’importanza di un rafforzamento della partnership transatlantica. Il Presidente Bush ha a sua volta sottolineato l’eccellenza delle relazioni bilaterali e la loro valenza strategica, testimoniata dalla cooperazione in atto nei vari teatri di crisi, dai Balcani all’Afghanistan, riconoscendo il rilevantissimo impegno dell’Italia per la stabilità e la sicurezza mondiali. In Congresso, nel cordialissimo colloquio con la Speaker Pelosi, e diversi suoi colleghi (tra i quali i democratici Pascrell e Arcuri ed i repubblicani Fossella e Putnam), il Capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sulla nostra costante adesione ai valori transatlantici, mentre gli interlocutori americani hanno tenuto a sottolineare le loro origini italiane ed il loro attaccamento al nostro Paese, portatore di civiltà e di valori che hanno arricchito l’America. Il Capo dello Stato ha quindi ricordato alla Speaker l’invito a visitare l’Italia estesole dal Presidente della Camera, e le ha confermato la viva aspettativa di poterla incontrare in tale occasione al Quirinale.

Gianluigi Gabetti

Stop at the White House for the President Napolitano in formal uniform. he President of the Republic, Giorgio NapoliThe visit achieved great success and the meettano, made an official visit to Washington, On a visit to the United ing with President Bush represented further confirfrom December 10th to 12th, at the invitation of States, the Head of State mation of the traditional closeness between our President Bush, which was made at their meeting at met the American Countries and the strong friendship that links our Quirinale Palace last June. President and the Speaker nations. The President was accompanied by the Vice Presof the House Nancy Pelosi, They are united by converging opinions regardident of the Council, MP Massimo D’Alema in Washand numerous ing international relations, at the basis of which is ington, where he met President Bush at the White representatives of the Italothe common commitment of strengthening the House, the Speaker of the House of RepresentaAmerican community transatlantic partnership. tives, Italo-American Nancy Pelosi on Capitol Hill, When his turn came, President Bush emphaand a large delegation of “Congressmen” from two sised the excellence of the bilateral relationship different parties. Afterwards, he took part in a debate and their strategic worth, demonstrated by the cowith representatives of Washington’s “think-tanks,” operation in progress in various crisis situations, from the Balkans to at the Embassy, organised by the German Marshall Fund, and while there, Afghanistan, acknowledging Italy’s extremely significant commitment to he also unveiled an exhibition of antique porcelain by Richard Ginori global stability and security. which came from the Museum in Doccia. The Head of State called attention to our constant adherence to transatThere was a dinner at Villa Firenze in the evening, with more than eighty lantic values, while the American interlocutors decided to highlight their American guests from the world of politics, economy, information and Italian origins and their attachment to our Country, the bearer of culture culture. and values that have enriched America, at the cordial meeting with the The Head of State also met representatives of the Italian community, Speaker Pelosi, and some other colleagues (including Democrats Italian officials from IFIs and Embassy personnel, during the visit. Pascrell and Arcuri and Republicans Fossella and Putnam) in Congress. Finally, he went to the Tomb of the Unknown Soldier in Arlington NaThe Head of State then reminded the Speaker of the invite to visit Italy, tional Cemetery to lay down a wreath of flowers. made by the President of the House, and she confirmed her intense anThe ceremony was marked by a solemn atmosphere with 21 gunshots ticipation of meeting on that occasion at Quirinale Palace. and a guard of honour consisting of three hundred and seventy soldiers

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IL 12 E 13 DICEMBRE, VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO

A New York, la forte Italia di oggi

ON DECEMBER 12TH AND 13TH, THERE WAS A VISIT FROM THE PRESIDENT OF THE REPUBLIC GIORGIO NAPOLITANO

© Foto di Vito Catalano

In New York, the strong Italy of today

Il Presidente Napolitano al Consolato. Alla sua destra, il Console Francesco M. Talò

Negli incontri con la collettività, il Presidente Napolitano ha dato voce ad un Paese impegnato, che guarda con fiducia al futuro di Francesco Maria Talò, Console Generale d’Italia a New York

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DAL CONSOLATO

attenzione alla cultura, il rapporto con la collettività italiana e l’impegno a comunicare un’immagine aggiornata dell’Italia, hanno rappresentato i tratti dominanti della tappa newyorkese della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano negli Stati Uniti. Questi elementi si sono armonicamente integrati in occasione del ricevimento in onore del Presidente tenutosi il 12 dicembre all’Italian Academy della Columbia University, centro di eccellenza negli scambi accademici, culturali e scientifici tra l’Italia e gli Stati Uniti, di cui il Capo dello Stato è Presidente Onorario. Ad accoglierlo, tra i circa duecento ospiti, borsisti e personalità della Columbia University ed un’ampia rappresentanza della comunità italiana. Il Presidente Napolitano ha ribadito l’eccellente stato delle relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti, menzionando la comune partecipazione a missioni di pace internazionali, e a ha ringraziato i presenti per la loro operosità e per il contributo recato all’immagine dell’Italia negli Stati Uniti. Il 13 dicembre si è aperto con un incontro al Council on Foreign Relations, dove il professor Richard Gardner (Columbia University), Ambasciatore in Italia dal 1977 al 1981, ha condotto l’incontro di fronte a giornalisti, uomini d’affari e studiosi di questioni internazionali. Il Capo dello Stato ha riaffermato con forza la sua fiducia nel nostro Paese e nei nostri imprenditori per far fronte all’attuale, difficile congiuntura, sottolineando la vitalità del nostro Sistema Paese e ricordando i successi ottenuti dalla nostra industria proprio negli Stati Uniti soprattutto nei settori tecnologicamente più avanzati. Alcuni familiari delle vittime italiane degli attacchi dell’11 settembre 2001 hanno suscitato un’intensa commozione quando, di fronte ad una scultura posta all’ingresso del Consolato in memoria dei caduti, hanno ricordato i propri cari insieme al Capo dello Stato, presente una folta rappresentanza delle istituzioni italiane negli USA. L’American Society of the Italian Legions of Merit ha quindi fatto dono di una moneta da un ECU d’oro, a testimonianza del riconoscimento per l’impegno europeistico del Presidente Napolitano. Presso l’Istituto Italiano di Cultura, il Capo dello Stato ha infine inaugurato, insieme al nuovo Direttore Renato Miracco e al Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, la mostra del dipinto “L’Annunciazione” di Guido Reni. In definitiva, ritengo che la visita abbia riaffermato l’intensità del legame bilaterale e l’importanza delle relazioni culturali in una città come New York, da sempre sensibile allo straordinario patrimonio culturale italiano, non mancando di sottolineare il ruolo della collettività italiana per stabilire rapporti di cooperazione sempre più intensi e fecondi in tutti i settori. Nei suoi incontri, il Presidente della Repubblica ha contribuito a dissipare i dubbi sul futuro del nostro Paese, riconoscendo le sfide che ci attendono, ma mettendo in luce anche gli aspetti positivi che caratterizzano oggi l’Italia. È questa l’impostazione alla quale intendo conformare la mia azione, fiducioso nelle possibilità del nostro Paese e nelle opportunità che esso potrà trovare nell’area di New York.

he dominating features represented in the New York stage of President of the Republic Giorgio Napolitano’s visit to the United States were attention to culture, the relationship with the Italian community, and the promise to convey an up-todate image of Italy. These elements were harmoniously integrated at the reception held in honour of the President on December 12th, at Columbia University’s Italian Academy, centre of excellence in academic, cultural and scientific exchanges between Italy and the United States, of which the Head of State is honorary president. There were approximately two hundred guests there to welcome him: scholarship holders, important people from Columbia University and an ample representation of the Italian community. President Napolitano reaffirmed the excellent state of relations between Italy and the United States, referring to the mutual participation in international peace missions, and he also thanked those present for their industriousness and for the contribution to the Italian image in the United States. December 13 opened with a meeting at the Council on Foreign Relations, where Professor Richard Gardner (Columbia University), Ambassador in Italy from 1977 until 1981, conducted the meeting in front of journalists, businessmen and scholars of international affairs. The Head of State strongly reaffirmed his faith in our country and entrepreneurs concerning their confrontation of the current, difficult situation. He highlighted the vitality of our Italian industry and recalled the success our industry achieved in the United States, above all in the most technologically advanced sectors. Some family members of Italian victims, of the September 11 2001 attacks, stirred up intense emotion when they remembered their loved ones, together with the Head of State, in front of a sculpture placed at the entrance to the Consulate in memory of those fallen. Italian institutions in the USA were also strongly represented. The American Society of the Italian Legions of Merit presented an ECU gold coin, which was a testimony to the recognition of President Napolitano’s commitment to Europeanism. The Head of State, together with the new Director Renato Miracco and the President of the Marche Region Gian Mario Spacca finally unveiled Guido Reni’s painting the “Annunciation” at the Italian Cultural Institute. After all, I believe that the visit reaffirmed the intensity of the bilateral bond, and the importance of cultural relations in a city like New York, which has always been receptive to the extraordinary Italian cultural heritage. The role of the Italian community in stabilising more and more intense and prolific cooperative relationships in all sectors must not be forgotten. The President of the Republic helped to dispel doubts on the future of our country in his meetings, by acknowledging the challenges that await us, but striving to underline the positive aspects that also characterise Italy today. I aim at basing my actions on this foundation, confident in our Country’s possibilities and in the opportunities that it can find in the New York area.

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PRESENTI L’AMBASCIATORE RONALD P. SPOGLI ED IL MINISTRO ANTONIO DI PIETRO

P A Milano per l’American Chamber Transatlantic Award 2007 Premiati in una serata d’eccezione i vincitori dell’edizione 2007 del riconoscimento istituito dall’AmCham

remiazione e premiati di grande prestigio per la seconda edizione degli American Chamber Transatlantic Awards 2007. I riconoscimenti, assegnati dall’American Chamber of Commerce in Italy, sono stati consegnati nel corso di una cena di gala alla presenza di circa 350 invitati, tra cui il Presidente di AmCham Umberto Paolucci, l’Amministratore Delegato di AmCham Paolo Catalfamo e alcuni membri del board della Camera di Commercio: Federica Olivares, AD delle Edizioni Olivares; Paolo Petrone, GM di Mattel Italia; Gian Battista Merlo, AD di Exxon Mobile. Presente, inoltre, il Console Generale a Milano A. Daniel Weygandt. L’Ambasciatore Americano in Italia, Ronald P.Spogli, ha presenziato tutta la cerimonia e illustrato, in un discorso introduttivo, i principali progetti della propria missione in Italia. “La presenza del Ministro Di Pietro e dell’Ambasciatore Spogli alla premiazione del secondo American Chamber Transatlantic Award è un riconoscimento del valore che il Premio sta assumendo”, ha dichiarato il Presidente Umberto Paolucci. “È nostro intento fare in modo che questo Premio diventi un punto di riferimento per una business community, italiana e americana, sempre più impegnata in sfide globali e transnazionali”. I PREMIATI. Il Premio è stato quest’anno conferito a Nerio Alessandri, Presidente di Technogym, azienda leader nel mondo nella produzione di attrezzature per il fitness e la riabilitazione biomedica (Categoria Industria); a Ferruccio Ferragamo, Presidente e A.D. della Salvatore Ferragamo, simbolo dell’Italian Style nel mondo (Categoria Creatività); a Paolo Pascale, Presidente di Tecnam Aeronautica, leader mondiale nella costruzione di piccoli aerei (Categoria Emerging Company); a Keith Christiansen, del Metropolitan Museum of Art di New York, per oltre un ventennio l’ambasciatore più eloquente dell’arte europea e della cultura italiana a New York organizzando alcune fra le mostre più prestigiose come quelle su Caravaggio o Gian Battista Tiepolo (Categoria Arte e Cultura); a Sergio Dompé, Presidente e Amministratore Delegato di Dompé Farmaceutica, una delle aziende italiane leader nelle biotecnologie in tutto il mondo. “Il Premio – ha tenuto a sottolineare l’AD di Amcham, Paolo Catalfamo – nasce dalla volontà di dare rilievo agli esempi di successo ed eccellenza che caratterizzano la dialettica ItaliaUSA. Eccellenza che si esprime a diversi livelli, non soltanto e non prevalentemente in settori industriali. Il Premio diventa così una testimonianza del profondo legame socio-culturale che lega gli Stati Uniti all’Italia : un connubio vitale, ricco di stimoli e da sempre fondato sulla condivisione di un patrimonio di riferimenti storico-culturali comuni”.

AMBASSADOR RONALD P. SPOGLI AND MINISTER ANTONIO DI PIETRO AMONG PRESENT

In Milan for the American Chamber Transatlantic Award 2007 Winners of the 2007 edition for recognition by the AmCham Institution were awarded in an outstanding evening wards and highly prestigious people awarded, for the second edition of the American Chamber Transatlantic Awards 2007. The acknowledgements, granted by the American Chamber of Commerce in Italy, were awarded during a gala dinner of over 350 invited guests, among which was AmCham President, Umberto Paolucci, AmCham CEO Paolo Catalfamo and various board members from the Chamber of Commerce: Federica Olivares, CEO of Edizioni Olivares; Paolo Petrone, General Manager of Mattel Italy; and Gian Battista Merlo, CEO of Exxon Mobile. A. Daniel Weygandt, Milan Consul General was also present. American Ambassador in Italy, Ronald P.Spogli presided over the entire ceremony and explained the main projects of his own mis-

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sion in Italy in an opening speech. “The presence of Minister Di Pietro along with that of Ambassador Spogli at the second annual awards of the American Chamber Transatlantic Award, shows recognition of the value placed on the Award”, President Umberto Paolucci stated. “It is our intention that this award become a point of reference for a business community that is more and more committed to global challenges and dealings, both Italian and American”. This year the Award was bestowed on Nerio Alessandri, President of Technogym, leading company in the world of fitness and biomedical rehabilitation equipment production (Industrial Category); to Ferocious Ferragamo, President and CEO of Salvatore Ferragamo, symbol of Italian Style the world over (Creativity Category); to Paolo Pascale, President of Tecnam Aeronautica, worldwide leader in small airplane construction (Emerging Company Category); to Keith Christiansen, from

the Metropolitan Museum of Art in New York, who has been the most eloquent ambassador of art and Italian culture in New York for more than twenty years, having organised some of the most prestigious exhibitions such as Caravaggio or Gian Battista Tiepolo (Art and Culture Category); to Sergio Dompé, President and CEO of Dompé Farmaceutica, one of the leading Italian companies in biotechnology in the entire world. “The Award – Amcham CEO, Paolo Catalfamo took care in underlining – started from the desire to emphasise the importance of examples of success and excellence that distinguish Italian-USA dialectics, excellence that is expressed on various levels, not chiefly and only in industrial sectors. The Award symbolises therefore, a testimony to the deep, social-cultural ties that bond the United States to Italy: a vital and highly stimulating union, which has always been based on sharing the patrimony of common historical and cultural references”.


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INTERVISTA ALL’A.D. PIER GIORGIO BALLINI

SAT PISA

Da Pisa, gli Stati Uniti sono più vicini

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a Toscana è più vicina agli Stati Uniti grazie all’Aeroporto Galilei di Pisa. Dopo l’avvio, nello scorso mese di giugno, del nuovo collegamento da Pisa per New York effettuato dalla statunitense Delta Airlines, è degli scorsi giorni l’annuncio che, dall’11 maggio 2008, i voli settimanali che uniranno l’aeroporto toscano e la Grande Mela passeranno da quattro a cinque. Ne abbiamo parlato con Pier Giorgio Ballini, Amministratore Delegato della Società Aeroporto Toscano (S.A.T.) Galileo Galilei S.p.A., a Livorno in occasione della XVI Convention delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Dottor Ballini, perché ha deciso di prendere parte alla Convention di Assocamerestero? Quest’anno la Convention era dedicata al tema “Economia dei territori e globalizzazione: reti e infrastrutture per competere”, e, essendo il nostro aeroporto la più grande infrastruttura toscana al servizio del territorio, abbiamo giudicato imprescindibile la nostra presenza. Nel 2006 l’aeroporto Galileo Galilei ha registrato un traffico di oltre 3 milioni di passeggeri e ha operato, nella stagione estiva 2006, con 22 compagnie aeree; 53 le destinazioni verso cui si può volare partendo da Pisa, 44 delle quali internazionali. Un altro importante dato è costituito dal numero di frequenze di voli settimanali, che, se nel 2006 erano 360, nel 2007 sono aumentate a 418. E sono dati che puntiamo ad incrementare. Tra le nuove tratte, c’è ora anche il collegamento Pisa-New York. La tratta Pisa-New York è stata inaugurata il 1° giugno 2007, ed è l’unico volo non stop dalla Toscana per gli Stati Uniti. Senza dimenticare che la Delta Airlines, la compagnia

di Lucy Tattoli

Pier Giorgio Ballini

Cinquantatre le destinazioni disponibili da e per l’aeroporto toscano, compresa la nuovissima tratta Pisa-New York. E i numeri sono destinati a crescere aerea statunitense che effettua il collegamento, offre poi da New York fino a 40 coincidenze al giorno per chi intendesse proseguire il proprio viaggio verso altri aeroporti negli Stati Uniti. Siamo già molto soddisfatti dei risultati più che positivi del servizio. Basti dire che, nel periodo 1° giugno -11 novembre 2007, sono stati oltre 31.700 i passeggeri che hanno volato su questa tratta, con un fattore di carico che si attesta quasi all’80%, e rappresenta un incentivo alla crescita turistica e commerciale

della regione: il 70% dei nostri passeggeri è infatti di nazionalità americana. E da maggio i voli settimanali Pisa-New York saranno ulteriormente incrementati. Proprio il successo riscosso in questi pochi mesi ha portato la Delta a decidere di aumentare da quattro a cinque le frequenze del collegamento a partire dal prossimo orario estivo. Una decisione importante, che costituisce per noi la migliore conferma del successo della capacità dell’Aeroporto Galilei di essere il “gateway” della Toscana anche per voli intercontinentali. La rotta Pisa-New York ricopre del resto un ruolo fondamentale anche per il trasporto merci: il collegamento rappresenta infatti un’importante opportunità per gli spedizionieri e i trasportatori che trattano prodotti tessili, pelletteria e alimentari, produzionichiave per il Sistema Toscana.

INTERVIEW WITH THE CEO PIER GIORGIO BALLINI

The United States are even closer from Pisa The Pisa-New York route was inaugurated on June 1st, 2007 and is the only, nonuscany is now closer to the United States thanks to the Pisa Galilei Airport. After start up of the new connection from Pisa to New York last June, stop flight from Tuscany to the United States, keeping in mind that Delta Airlines, the carried out by Delta Airlines, weekly flights uniting the Tuscan airport to United States airline company that carries out the connection, then offers up to 40 the Big Apple will go from four to five from May 11th, 2008 on, as recently an- connection flights from New York daily for those who plan on continuing their journounced. We spoke with Pier Giorgio Ballini, CEO of the Tuscan Airport Com- ney to other airports in the United States. We are already quite satisfied with the overpany (S.A.T.) Galileo Galilei S.p.A. in Livorno during the occasion of the XVI whelmingly positive results from the service. It is sufficient to say that over 31,700 passengers flew this route from June 1st – November 11th, 2007, with a load factor Convention of Italian Chambers of Commerce Abroad. Doctor Ballini, why did you decide to take part in the Convention of As- that witnessed almost 80%, representing an incentive to tourist and commercial socamerestero? growth in the region: 70% of our passengers are in fact, of American nationality. The convention was dedicated to the subject of “Territorial economies and Weekly flights from Pisa-New York will be further augmented from May on. globalisation: networks and infrastructures for competing”, and being that our It was precisely the success over these few months that pushed Delta in deairport is the largest Tuscan infrastructure servicing the territory, we found it in- ciding to increase the frequency of connection from four to five, starting from next evitable that we be present. The Galileo Galilei Airport registered traffic of over 3 summers’ schedules. This important decision constitutes the best confirmation million passengers in 2006, and operated with 22 airline companies over the for the successful running capabilities of the Galilei Airport in being the “gateway” summer season; there are 53 destinations to fly to from Pisa, 44 are internation- to Tuscany, as well as for Intercontinental flights. The Pisa-New York route is proval. Other important data is shown by the frequency in numbers of weekly flights, ing once again to have a fundamental role in goods transportation: the connecwhich were 360 in 2006 and increased to 418 in 2007, and tion represents actually, an important opportunity for shipping we are pushing to increase this data even more. agents and transporters that deal in textile products, and Among new routes is the one connecting Pisa-New leather and food goods, which are key-productions in the York now. Tuscan System. www.pisa-airport.com

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FINMECCANICA COMPETENZE ED ESPERIENZE AL SERVIZIO DELL’ITALIA E DELL’UE.

In prima linea per la sicurezza marittima SELEX Sistemi Integrati ha realizzato in Italia, con il contributo della Guardia Costiera e la collaborazione di altre aziende del Gruppo, il più vasto sistema di protezione costiera al mondo

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a sicurezza marittima è al centro di molti progetti di ricerca e sviluppo che l’Unione Europea promuove. In particolare, nel contesto della politica marittima dell’Unione, adottata il 10 ottobre 2007, il programma SEASAME si prefigge di riunire e coordinare gli obiettivi e gli attori più interessati allo sviluppo di una politica di sicurezza marittima a livello europeo. In quest’ottica, il Memorandum di Intesa, sottoscritto il 30 novembre scorso, tra Finmeccanica e Thales per dare vita ad una cooperazione innovativa nel settore, ha un importante significato per le aziende del Gruppo Finmeccanica e in particolare per SELEX Sistemi Integrati, grazie alle competenze che l’azienda possiede nella produzione ed integrazione di sistemi navali e di sorveglianza per la sicurezza del traffico marittimo, delle coste e delle aree portuali. IL VTS. Uno dei più significativi esempi di controllo territoriale realizzati da SELEX Sistemi Integrati è il Vessel Traffic System, il sistema di controllo del traffico marittimo. Il VTS è basato su livelli di controllo multipli, da quello locale, a quello di area a

quello centrale, tutti in grado di interagire, per supportare un coordinamento ed una decisione operativa, secondo la missione assegnata. La società ha realizzato in Italia, con il contributo della Guardia Costiera e la collaborazione di altre aziende del Gruppo, il più vasto sistema di protezione costiera al mondo, in grado di garantire la copertura capillare e in “real time” di 7.500 km di coste italiane. Il VTS italiano è costituito da un centro nazionale istallato presso la Centrale Operativa del Comando Generale delle Capitanerie di Porto a Roma, da 14 Centri d’Area disposti presso altrettante sedi di Direzioni Marittime, verso cui convergono le informazioni raccolte da 82 siti locali, da 100 siti sensori e da tre unità mobili, ed è in funzione in numerosi Paesi. Le ricadute economiche, politiche, ambientali di un tale sistema raggiungono cifre impressionanti: una significativa riduzione degli incidenti, che provocano alcune volte perdite di vite umane e ingenti danni materiali; ma anche la riduzione del 30% dei tempi di carico e scarico delle navi, con un aumento conseguente del 20% della produttività per le compagnie di navigazione; la diminuzione della congestione e dell’inquinamento dei porti; un’efficace interfaccia con le altre strutture di trasporto di terra, su rotaia o su gomma, che agiscono in uno snodo portuale. Senza considerare, infine, una previsione occupazionale di migliaia di lavoro tra diretto e indotto e un piano di sviluppo tecnologico continuo. SELEX SISTEMI INTEGRATI NEL MONDO. Recentemente SELEX Sistemi Integrati si è aggiudicata un contratto per la fornitura del sistema VTS alla Guardia Costiera dello Yemen per la sorveglianza delle coste yemenite sul Mar Rosso. Le forniture, negli anni precedenti, di sistemi VTS alla Grecia e a San Pietroburgo, il successo di luglio 2005 ottenuto dal VTS in Polonia e un vasto piano di espansione commerciale, testimoniano l’eccellenza di SELEX Sistemi Integrati.

COMPETENCE AND EXPERIENCE FOR ITALY AND EUROPE

In the front line for maritime safety afety at sea has been promoted by the European Union through several research and development projects. Particularly, following the sea policy of the Union which came into force on the 10th of October 2007, the SEASAME program plans to put together and coordinate the main aims and the protagonists who are mostly involved in the development of a policy for safety at sea at a European level. The Memorandum of Understanding which was signed on 30th November 2007 by Finmeccanicaand Thales to start an innovative cooperation in this field is very important for the companies of Finmeccanica, especially for SELEX Sistemi Integrati, since this firm has a special competence in the production and integration of naval and surveillance systems for the safety of sea traffic, coasts and harbors. VTS. The Vessel Traffic System, a control system of sea traffic, is one of the most significant examples of territorial control which was developed by SELEX Sistemi Integrati. VTS is based on multiple control levels,

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from local control to the control of an area to general control, all these levels can interact to support a coordination and an operative decision according to the mission. The company has implemented in Italy with the contribution of the coastguard and the collaboration of other companies of the Group, the largest system of coastal protection in the world, which can guarantee a widespread and real time control of 7,500 km along the Italian coasts. The Italian VTS is composed of the national center that was installed at the Incident Room of the Harbor Office General Headquarters in Rome, 14 Area Centers which are located at as many harbor master’s offices and collect information gathered from 82 local sites, 100 sensor sites and three mobile units. It is in operation in many Countries. The economical, political and environmental results produced by this system are remarkable: a significant reduction in the number of accidents, which can

cause casualties and considerable damage, a 30% reduction in the time employed to load and unload ships with a consequent 20% increase in productivity for shipping companies, a lowered level of traffic congestion and pollution in harbors, an effective interface with other land transport companies, both rail and road haulage, that work in harbor junctions. Furthermore, it is possible to develop thousands of workplaces both in the main structures and in the allied activities, as well as a permanent technological development project. SELEX SISTEMI INTEGRATI IN THE WORLD. SELEX Sistemi Integrati has recently won a contract for the supply of the VTS system to the coastguard in Yemen for the surveillance of the Yemeni coasts on the Red Sea. SELEX Sistemi Integrati has attained an excellent quality level, in previous years it supplied VTS systems to Greece and St Petersburg, in 2005 the company met with great success in Poland and it has been developing an extended trade expansion project.


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UN’ENNESIMA TRAGEDIA DELLA NOSTRA EMIGRAZIONE, CHE PURTROPPO IN POCHI RICORDANO ANOTHER TRAGEDY OF OUR EMIGRATION, UNFORTUNATELY ONLY A FEW REMEMBER

Monongah. But Darr is the forgotten tragedy December 1907. At Monongah, in the State of West Virginia, in mines 6 and 8, a terrible explosion caused the death of 361 miners, 171 were Italian immigrants from Sicily, Campania, Calabria, Puglia and Abruzzi. In just a few hours an epic tragedy unfolded, unequalled in the history of Italian emigration in the United States. Or, at least that’s what most believe. The truth is that Monongah was a much more serious tragedy than that in Marcinelle, Belgium, where 136 Italians perished. But, in spite of the historic dimensions of the “massacre”, it took almost a century before someone took this appalling disaster to the newspapers. And honestly, if it hadn’t been for the obstinacy of the local people who wanted it to be remembered at all costs, Monongah would still be buried in anonymity. But, tragically, in the history of our emigration, Monongah is not alone. The trail of tears is a raging river which runs silently and along its way tells stories of unspeakable suffering and exceptional courage, buried stories of death which cry for justice, in spite of being forgotten. They are stories without end, telling of lives full of difficulty and misery, of hardships and abuse, as well as courage, like the story of Darr. The news of a century ago is graphic in its description of the events and in the drama reveals the secret pain which is still excruciating today: “Another disaster has hit today in the mining zone of Pittsburgh”, you read in the United Press bulletin from 19 December 1907. “In an explosion which took place at 11.30 this morning in the Darr mine, over 400 men were buried. The mine is still in flames and we don’t believe there are survivors. The Darr mine is the property of the Pittsburgh Coal Co. in Jacob’s Creek, between the railroad crossings of Pittsburgh and Lake Erie. Of the 400 miners buried under the wreckage, 100 are American, the others are mainly Italian... The cause of the explosion is not yet known”. In just a few minutes, in the deafening silence of death, a tragedy of monstrous proportions unfolded. However the official number of victims is not known, the majority are still unknown today for the simple reason that miners didn’t usually descend alone, but often brought with them their children, nephews, or cousins who were not yet registered or simply illegal. In light of these factors, and if research by mining disaster experts and news from that time are considered, the “Italian” victims at Darr could “overshadow” those at Monongah. But Darr remains a tragedy buried in anonymity. This doesn’t take anything away from the “massacre” at Monongah. On the contrary, we are writing today, one hundred years later, so that also the Darr tragedy can pass into history and its victims, the Italians which came before us, can enjoy the same respect, veneration and consideration as the victims at Monongah.

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Monongah. Ma è Darr la tragedia dimenticata Dieci giorni dopo Monongah, un altro disastro colpì la zona mineraria di Pittsburgh, più precisamente la miniera di Darr. Quasi quattrocento morti, la maggior parte dei quali italiani Per gentile concessione di America Oggi

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Dicembre 1907. A Monongah, nello Stato del West Virginia, nelle miniere numero 6 e 8, una terribile esplosione causa la morte di 361 minatori, 171 dei quali italiani emigrati dalla Sicilia, dalla Campania, dalla Calabria, dalla Puglia e dagli Abruzzi . In poche ore si consuma una tragedia epocale che non ha eguali nella storia dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti. O, almeno così si crede. Fatto sta che Monongah è una tragedia ben più grave di quella di Marcinelle, in Belgio, dove perirono 136 italiani. Ma, nonostante le dimensioni storiche del “massacro”, è dovuto trascorrere quasi un secolo perchè qualcuno portasse l’immane disastro alle cronache dei giornali. E, onestamente, se non fosse stata per l’ostinazione di gente comune che voleva a tutti i costi “non dimenticare”, Monongah sarebbe rimasta ancora sepolta nell’anonimato. Ma, tragicamente, nella storia della nostra emigrazione non c’è solo Monongah. Il tracciato delle lacrime è un fiume in piena che scorre silenzioso e che nel suo percorso narra storie di indicibile sofferenza e di eccezionale coraggio. Sono storie di morte, storie sepolte, che gridano giustizia, malgrado l’oblio. Storie senza fine, vite fatte di stenti e di miserie, di angherie e di soprusi. Per tanti anche di coraggio come le storie di Darr. Le cronache di un secolo fa sono grafiche nella descrizione degli eventi e nella loro drammaticità svelano i segreti di dolori ancora oggi lancinanti: “Un altro disastro ha colpito oggi la zona minera-

ria di Pittsburgh”, si legge nel bollettino dell’United Press del 19 dicembre 1907. “In una esplosione verificatasi alle 11.30 di stamani nella miniera di Darr, sono stati sepolti oltre 400 uomini. La miniera è ancora in fiamme e non crediamo ci siano dei superstiti. La miniera di Darr è di proprietà della Pittsburgh Coal Co. è in zona Jacob’s Creek, tra gli incroci ferroviari di Pittsburgh e Lake Erie. Dei 400 minatori sepolti sotto le macerie, 100 sono americani, gli altri sono in maggioranza italiani... Non sono ancora note le cause dell’esplosione”. In pochi minuti, nel silenzio assordante della morte nera, si consuma una tragedia dalle proporzioni mostruose. Il numero ufficiale delle vittime, tuttavia, non si è mai saputo. La maggior parte sono ancora oggi ignoti. Per il semplice motivo che i minatori non scendevano da soli, ma spesso portavano con loro i figli, i nipoti, i cugini non ancora registrati o addirittura illegali. Alla luce di questi fattori e se le stime degli studiosi dei disastri minerari e le cronache del tempo fanno testo, le vittime “italiane” di Darr potrebbero “oscurare” le vittime di Monongah. Ma Darr rimane una tragedia sepolta nell’anominato. Questo non toglie nulla alla “strage” di Monongah. Al contrario, lo scriviamo oggi, a cento anni di distanza, affinché anche il dramma di Darr possa passare alla storia e le sue vittime, gli Italiani che ci hanno preceduto, possano godere dello stesso rispetto e delle stessa venerazione e considerazione delle vittime di Monongah.

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Dall’Italia a San Diego con gusto Il meglio dell’enogastronomia lombarda di qualità sarà in mostra dal 13 al 15 gennaio al “Fancy Food Show” di San Diego, in California, per una tre giorni di spettacoli, degustazioni ed eventi dedicati all’arte tutta italiana della buona tavola. L’iniziativa è realizzata da Promos, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, nell’ambito degli accordi di programma tra Regione Lombardia e Ministero del Commercio Internazionale, in collaborazione con ICE. Ventuno aziende lombarde nei settori formaggi, vini, olio, riso, pasta e spumanti saranno protagoniste di una serie di eventi correlati al “Fancy Food Show”: dagli stand con esposizione di prodotti ai seminari di enogastronomia tenuti da chef di fama internazionale, dalle degustazioni di vini e formaggi alle serate “del gusto”, tutto promosso attraverso una campagna d’immagine che abbina cibo e moda italiana, in collaborazione con l’Istituto Marangoni di Milano.

From Italy to San Diego with taste The best of Lombard quality wine and food will be on display at the “Fancy Food Show” in San Diego, California, from 13 to 15 January 2008 for three days of shows, tasting and events dedicated to the Italian art of good food. The initiative has been created by Promos, a special company for international activities of the Milan Chamber of Commerce, working in the sphere of programmed agreements between the Lombardy Region and the International Trade Ministry, in collaboration with ICE. Twenty-one Lombard companies operating in the cheese, wine, oil, rice, pasta and sparkling wine sectors will be “on stage” in a series of events related to the “Fancy Food Show”. From stands with displays of products to wine and food seminars held by internationally famous chefs, from wine to cheese tasting to the “taste” evenings, everything will be promoted through an image campaign combining food and fashion, in collaboration with the Istituto Marangoni of Milan.

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A San Francisco il secondo store americano di Dainese Dalla moto allo sci, dalla moto d’acqua alla mountain bike, il mondo Dainese punta sempre più sul mercato americano, e lo dimostra inaugurando il secondo negozio oltreoceano, più precisamente a San Francisco, che si va ad aggiungere a quello presente fin dal 2004 a Orange County, a sud di Los Angeles. Il nuovissimo D-Store è il più grande tra i negozi di proprietà a marchio Dainese: un’area di 500 metri quadri che ospita tutte le ultime collezioni dell’azienda vicentina. Come ha tenuto a sottolineare Alessandro Zamuner, direttore commerciale Dainese USA, “con questa operazione Dainese, già leader in molti mercati internazionali, vuole dare un segnale importante al mercato americano, potenzialmente uno dei più interessanti per il futuro sviluppo globale del nostro marchio”.

The second American Dainese store opens in San Francisco From motorbikes to skiing, from water scooters to mountain bikes, the world of Dainese is increasingly focussed on the American market, as the recent inauguration of the second shop, San Francisco, shows joining the one opened in Orange County, south of Los Angeles, in 2004. The new D-Store is the largest Dainese-brand shop and covers 500 square metres hosting all the latest collections of the northern Italian company. As Alessandro Zamuner, commercial director of Dainese USA stressed, “Dainese, which is already a leader in many international markets, wanted to give the American market an important signal with this operation as it is potentially one of the most interesting for the future global development of our brand”.

“The Magnificent Piranesi” a Los Angeles

L’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles dà il proprio patrocinio a una mostra di incisioni originali e libri rari di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), dal titolo “The Magnificent Piranesi”, che si tiene al J. Paul Getty Museum fino al 10 marzo 2008. La mostra, realizzata grazie alla ricca collezione di stampe, disegni e volumi di cui il Getty Research Institute dispone, illustra la poliedrica attività di Giovanni Battista Piranesi: architetto, cartografo, esperto conoscitore di scenografia, calcografia e incisione, egli indirizza tutto il suo operato all’evocazione dello spirito dell’antica Roma, creando con l’acquaforte un’opera unica, di grande originalità, stile ed espressione personale.

Tra le opere in mostra, si segnala una straordinaria tavola raffigurante la Colonna Traiana di Roma, con le sue scene a spirale tratte dalle spedizioni in Dacia dell’imperatore Traiano.

“The Magnificent Piranesi” in Los Angeles The Italian Culture Institute of Los Angeles is sponsoring an exhibition of original etchings and rare books of Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) entitled “The Magnificent Piranesi”, held at the J. Paul Getty Museum until 10 March 2008. The exhibition, created from the rich collection of prints, drawings and books in the Getty Research Institute, illustrates the blocky work of Giovanni Battista Piranesi: architect, cartographer, expert connoisseur of stage design, chalcography and etching. He targeted all his work on the evocation of the spirit of ancient Rome, creating a unique, highly original work with style and personal expression with nitric acid. The works on display include an extraordinary table figuring Trajan’s Column in Rome with spiral scenes from the Emperor Trajan’s expeditions to Dacia.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Maserati vola sull’onda californiana Al Salone dell’Automobile di Los Angeles, svoltosi nello scorso mese di novembre, non poteva di certo mancare una delle eccellenze del settore automobilistico a firma italiana: la Maserati. E proprio il prestigioso appuntamento americano è stato l’occasione per presentare al mercato statuni-

tense le sue ultime creazioni, a partire dalla Quattroporte Sport GT S, versione ridisegnata per prestazioni sportive di alto livello, e la magnifica GranTurismo. Non poteva poi mancare il modello che ha già riscosso ampi consensi in tutto il mondo, la Quattroporte Automatica versione Executive GT. Per Maserati gli Stati Uniti sono il maggior mercato al mondo, con circa il 40% delle vendite totali; e, all’interno degli Stati Uniti, quello della California, e in particolare di Los Angeles, è il maggior mercato.

Maserati flies on a Californian wave Maserati, one of the stars of the Italian automobile industry, could certainly not miss the Los Angeles Auto Show, held in November. The prestigious American appointment provided the opportunity to present the latest creations to the American market, starting with the Quattroporte Sport GT S, the version redesigned for high level sports performance, and the magnificent GranTurismo. The Executive GT version of the Quattroporte Automatica, the model which has received acclaim around the world, couldn’t not be there either. The United States is the largest market in the world for Maserati, with about 40% of total sales; within the US, California and, in particular Los Angeles, is the largest market.

“L’ANNUNCIAZIONE” ARRIVA A NEW YORK Dal 13 dicembre al 10 gennaio, “L’Annunciazione” di Guido Reni, proveniente dalla pinacoteca di Ascoli Piceno, sarà esposta presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York. A tagliare il nastro della mostra è stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Come ha tenuto a sottolineare il Presidente delle Marche Gian Mario Spacca, la mostra “rappresenta un evento culturale di grandissimo prestigio per proseguire l’attività di promozione della cultura e dell’identità della comunità marchigiana in Nord America. Ancora una volta la cultura caratterizzerà la presenza marchigiana nel mondo: una carta da visita che identifica le Marche con la storia e ricchezza del suo straordinario territorio”. Dopo New York, “L’annunciazione” verrà esposta per alcune settimane presso l’Università di Yale.

prestigious cultural event in a continuance of promotional activities in North America centred on the culture and identity of the community from the Marches. Once more, culture represents the Marches in the world: it is the calling card that

Una sofisticata e dinamica opportunità offerta da Salsomaggiore Terme in vista dello sviluppo propulsivo del World Trade Center, di cui è candidata in esclusiva per le province di Parma e di Piacenza. È partita secondo questa doppia strategia anche l’idea che sottende al bando di concorso indetto dal Comune della città turistico-termale per le borse di studio anno 2007 del valore di 2.000 Euro, vinte da due giovani salsesi, Alberto Adorni (25 anni) e Dora Vernazza (23 anni), che hanno così potuto seguire, nel mese di dicembre, un seminario a New York, cui seguirà un progetto sul campo della durata di un mese, il tutto finalizzato alla pianificazione delle azioni del WTC. “Il WTC rappresenta uno strumento privilegiato per capacità di fare rete, promuovendo e conquistando nuovi segmenti di interesse”, ha commentato il Sindaco Massimo Tedeschi, che segue da vicino ogni step del percorso. “Questi elementi si aggiungono alla capacità di attrarre investimenti e creare opportunità di business favoriti dalla contestualità internazionale in cui il WTC si muove dal 1970”.

From Salsomaggiore to New York with WTC

The “Annunciation” arrives in New York From December 13th to January 10th, the “Annunciation” by Guido Reni will be exhibited at the Italian Cultural Institute in New York on loan from the gallery in Ascoli Piceno. President of the Republic, Giorgio Napolitano was there to cut the ribbon at the exhibit. As the President of the Marche Region, Gian Mario Spacca underlined the show “represents a highly

Con il WTC, da Salsomaggiore a New York

identifies our region along with its history and extraordinary landscape.” After New York, the “Annunciation” will be displayed for several weeks at Yale University.

A sophisticated and dynamic opportunity offered by Salsomaggiore Terme, given the push towards development of the World Trade Centre, for which the town is the exclusive candidate for the provinces of Parma and Piacenza. The idea behind the tender announced by the Salsomaggiore Terme City Council for scholarships in 2007 worth Euro 2,000 and won by two young people from the town, Alberto Adorni (25) and Dora Vernazza (23) is also this double strategy. They followed a seminar in New York, held in December, to be followed by a project of one month in the field, all financed by the planning of the WTC work. “The WTC is a privileged tool for the ability to create a network, promoting and conquering new segments of interest”, commented the mayor Massimo Tedeschi, who is following each step closely. “These elements add to the ability to attract investment and create business opportunities favoured by the international context in which WTC has moved since 1970”.

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PRESENTATO DA REGIONE CAMPANIA-ASSESSORATO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E FIERA MILANO

Successo per il top del design campano al Miami Art Basel Un’occasione promozionale unica per le aziende campane del settore che, in contemporanea con la mostra, hanno avuto un fitto programma di incontri b2b

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a Campania e la Florida? Sempre più vicine: è quanto emerge dalle attività commerciali sempre più strutturate che vedono la Campania come la Regione del Mezzogiorno più attiva nella promozione internazionale nello Stato della Florida. Già nel 2004 il Porto di Napoli e quello di Miami hanno chiuso un accordo per scambio di know how sull’accoglienza e la sicurezza nel turismo crocieristico, settore in cui Miami è leader mondiale e Napoli sta diventando uno dei grandi player europei. Nel 2006 Sprint Campania ed Enterprise Florida hanno chiuso un accordo per la cooperazione nel biotech e nel settore aerospaziale, che porta subito dopo Alenia ad annunciare la produzione in Florida dello Spartan, il nuovo aereo di trasporto della US Army. Ultimo tassello, il successo ottenuto da Interior Design by Mundus Vivendi, che ha rappresentato uno dei maggiori eventi che hanno animato il Miami Design District durante la settimana di Art Basel, che si è svolta a Miami dal 4 al 9 dicembre. L’evento, presentato dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania e da Fiera Milano, ha avuto il suo lancio americano a Miami, dopo tre anni di esibizioni alla Triennale di Milano, nei giorni di Art Basel, un evento ormai imperdibile per gli addetti ai lavori e gli appassionati di tutto il mondo di arte e design. Per l’evento, lo showroom di Poltrona Frau è stato riconvertito in una Kunder Camera dove brillavano, sapientemente illuminati, gli oggetti Made in Campania, ammirati dalle migliaia di visitatori che hanno invaso le strade del Design District di Miami per l’intera settimana. Quindici designers emergenti provenienti dalla Campania hanno creato oggetti per la casa ispirati al Vesuvio ed alla forza degli elementi che il grande vulcano racchiude e simbolizza. L’evento ha rappresentato un’occasione promozionale unica per le aziende campane del settore che, in contemporanea con la mostra, hanno avuto un fitto programma di incontri b2b, organizzati dalla Camera di Commercio Italiana a Miami, Ufficio di Rappresentanza di Fiera Milano.

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Da sin., Flavio Riva (Eurostands), Luciano Califano (Regione Campania), Marco Rocca (Console Generale Italiano a Miami), Concetta Caravello (Fiera Milano), Giovanni Turturiello (Vice Console Italiano a Miami), Emilia Belfiore (Regione Campania), Giuseppe Prestipino (Regione Campania)

PRESENTED BY THE CAMPANIA AUTHORITIES FOR AGRICULTURE AND COMMERCIAL ACTIVITIES AND FIERA MILANO

Success for Campania Top design at Miami Art Basel

he Region of Campania and Florida are becoming increasingly closer commercial partners due to series of recent events. This clearly demonstrates that Campania is the most proactive region in southern Italy actively seeking commercial ties with Florida. In 2004, the port authorities of Naples and Miami signed an agreement addressing the transfer of “know-how” regarding reception and security issues in cruise tourism, a sector in which Miami is considered the world’s leader and Naples is a major player in Europe. In 2006, Sprint Campania and Enterprise Florida signed an agreement addressing cooperation in the fields of biotech and aerospatial technology. Shortly thereafter, Alenia announced its plan to produce the Spartan – the U.S. Army’s newest aircraft – in Florida. Lastly, the Campania Authorities for Agriculture and Commercial Activities together with Fiera Milano presented an exhibition entitled “Interior Design by Mundus Vivendi” in Miami, an event which was held at the Triennale of Milan for the previous three years. This unique exhibition, which arrived in Miami during Art Basel week (December 4-9), proved to be a “must see” for designers, architects, and other professionals of the world of art and design. For this very special occasion, Poltrona Frau’s showroom was transformed in a veritable world of wonder in which all of the Made in Campania pieces glistened under a beautiful display of lights, admired by thousands of passers-by in Miami’s Design District. A group of up-and-coming designers from the Region of Campania created objects for home decor inspired by Mount Vesuvius and the power of the elements which characterize and symbolize this great volcano. Interior Design by Mundus Vivendi proved to be a unique promotional opportunity for the Campania companies which are simultaneously taking part in a series of business meetings organized by the ItalyAmerica Chamber of Commerce in Miami, a representative office for Fiera Milano.

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EDITORIALE

MADE IN ITALY: NON SOLO OTTIMO VINO E DESIGN

Obiettivo: ambiente NIVO ANGELONE Presidente della Camera di Commercio Italiana di Toronto

Oggi qualsiasi prodotto pretende di essere rispettoso dell’ambiente e chiunque si fa paladino della causa ecologista, tanto che negli ultimi anni, dopo decenni di buio, la nube di ignoranza e di apatia sembra definitivamente dissolta. Ma poiché viviamo in un tempo di revisione e di diffidenza politica, non crediamo ci sia una base di reale e sincera presa di coscienza. Preferiamo alimentare la nostra ricerca di colpevoli. Ed è quanto mai sospettoso che tutti si facciano portabandiera di “sostenibilità”, di Nome e cognome autore “responsabilità sociale” e “good governance”, come di molte altre cause dai nomi importanti, come se stessero combattendo contro un muro di disonestà e negligenza. Non voglio essere cinico. Ma preferisco concentrarmi su cosa possa essere concretamente realizzato, piuttosto che sulla mera ricerca del colpevole o della disonestà. E in primis, sono interessato a come il Canada competa in eccellenza con gli altri Paesi e a come la nostra comunità si prepari a queste sfide. La realtà canadese, e la stessa comunità italocanadese, ci forniscono esempi di persone e settori economici che non stanno solamente soddisfacendo nuove aspettative e norme: sono di esempio, un modello, e mostrano la strada da seguire. Per troppi anni abbiamo saputo, ma non abbiamo fatto abbastanza, se non addirittura nulla. Ed ora che siamo sommersi da flussi continui di informazioni e contro informazioni, è necessario più dibattito e meno dogmatismo. Per questo la Camera di Commercio Italiana di Toronto si impegna attivamente nel rendere maggiormente consapevole la comunità d’affari. Nel 2008 si terranno una serie di letture incentrate sull’interrelazione tra business ed ambiente, con particolare attenzione alle energie alternative e al riciclaggio. Inoltre da quest’anno, la Camera darà un riconoscimento a coloro che si sono maggiormente distinti in questi campi, istituendo un premio per gli imprenditori che non stanno solo salvaguardando l’ambiente, ma stanno creando una nuova speranza per un ambiente, un tessuto sociale e uno scenario economico migliori. La nostra organizzazione vuole essere una guida in quella che è diventata una comunità di leader. E il tempo per farlo è ora.

Cooperazione scientifica e tecnologica: ultimi sviluppi Negli ultimi due anni, una serie di intese ed accordi bilaterali ha aperto nuove e solide vie alla collaborazione tra Italia e Canada anche in questi importanti settori di Gabriele Sardo, Ambasciatore d’Italia a Ottawa

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a cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Canada rappresenta uno dei settori più qualificanti nei rapporti bilaterali tra i due Paesi. Una rinnovata fase di dialogo si è aperta a partire dal giugno 2005, con la conclusione di quattordici accordi bilaterali siglati a Ottawa e Toronto dall’allora Ministro dell’Istruzione, della Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e che a oggi hanno portato al finanziamento di cinque progetti di ricerca integrati nei settori della fisica, della biochimica, delle nanotecnologie e dell’ottica. Tale dialogo ha subito poi una notevole accelerazione nel corso dell’ultimo anno, grazie anche alle tre visite effettuate in Canada dal Ministro per l’Innovazione e le Riforme nella Pubblica Amministrazione,

Gabriele Sardo

EDITORIAL

Mission: the environment hese days every type of product claims to be respectful of the environment and anyone can champion the ecological cause, so much that in the last few years after decades of darkness, the cloud of ignorance has lifted and indifference seems to have dissolved for good. But being that we live in a time of reassessment and political diffidence we don’t really believe that there has been a true and sincere realization. We prefer to increase the witch hunt for the guilty. The fact that everyone is flying their flag of “sustainability”, “social responsibility” and “good governance”, has never been more under suspicion, just like many other causes with important names, as if they were fighting against a wall of dishonesty and negligence. I don’t want to be cynical, but I prefer concentrating on what can actually be done concretely, rather than merely searching for the guilty party or for dishonesty. First off, I am interested in how Canada competes in excellence with

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other countries while our country gears up for the challenge. The Canadian reality, and the Italian-Canadian community itself, provides us with examples of people and economic sectors that are not only living up to new expectations and regulations: they are an example, a model, and demonstrate the path to follow. We have known for far too many years, but have not done enough, if not just short of nothing. And now that we are buried by a constant flow of information and counter information, the time has come to have more discussion and less dogmatism. For this reason, the Toronto Italian Chamber of Commerce is actively committed to making the business community more aware. A series of lectures concentrating on the interrelation between business and the environment will take place in 2008, with particular attention paid to alternative energy and recycling. Furthermore, from this year on, the Chamber will also award whoever distinguishes themselves the most in these areas, by instituting a prize for the entrepreneurs that are not only safeguarding the environment, but are creating new hope for the environment, a social fabric and better economic landscape. Our organisation wants to be a guide in that which has become a community of leaders. And the time to do it is now.

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Luigi Nicolais, in occasione delle quali si è affrontato il tema delle collaborazioni industriali in settori a elevato contenuto tecnologico, con particolare riferimento alle sinergie tra i distretti tecnologici più avanzati dei rispettivi Paesi. Nel corso dell’ultima missione, che ha avuto luogo alla fine dello scorso mese di novembre, il Ministro Nicolais è stato accompagnato da oltre venti aziende italiane rappresentative dei comparti biotecnologico, informatico, elettronico, aerospaziale e delle nanotecnologie, le quali hanno avuto più di cento incontri bilaterali con le corrispondenti controparti canadesi. A conferma del rinnovato clima di cooperazione, tale iniziativa ha fatto seguito a una precedente missione di imprenditori canadesi in Italia, che hanno visitato importanti distretti industriali in Lazio e in Campania negli stessi giorni in cui si è tenuto a Roma il Tavolo Canada. Accanto alla collaborazione industriale nei comparti ad elevato contenuto tecnologico, occorre anche fare riferimento ad altre importanti iniziative, come la recente intesa sulla genomica siglata tra Genoma Canada e l’Istituto Superiore di Sanità, e il negoziato per la sigla di un accordo-quadro sulla cooperazione in materia sanitaria. Le iniziative elencate stanno contribuendo a fornire in Canada una immagine dell’Italia diversa rispetto al passato. Anche grazie al fattivo ruolo di questa Ambasciata, comincia ad emergere presso i nostri interlocutori l’immagine di un Paese – il nostro – in grado di esportare non solo ottimo vino e design, ma anche e soprattutto tecnologie ed expertise nella ricerca scientifica applicata.

MADE IN ITALY: NOT ONLY QUALITY WINE AND DESIGN

Scientific and technological cooperation: the last developments In the last two years, a series of treaties and bilateral agreements has created new concrete possibilities for collaboration between Italy and Canada in these important sectors too

he scientific and technological cooperation between Italy and Canada is one of the most qualifying sectors in bilateral relations between the two Countries. A new dialogue was opened at the end of June 2005 with the conclusion of fourteen bilateral agreements in Ottawa and Toronto by the former Minister of Education, University and Research Letizia Moratti. They resulted in the fi-

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nancial support for five research projects which are integrated in the fields of physics, biochemistry, nanotechnology and optics. Such dialogue has remarkably developed during the last year, thanks also to the three visits to Canada by the Minister for Public Administration Reform and Innovation Luigi Nicolais, which offered the opportunity to discuss industrial cooperation in high-tech fields, especially referring to synergies between the best technological sectors in the Countries. During his last mission at the end of November, Minister Nicolais was accompanied by a representation of over twenty Italian firms that work in the fields of biotechnology, computer sciences, electronics, aerospace and nanotechnologies which had more than one hundred bilateral meetings with Canadian companies working in the same fields. The aim of this mission was to con-

solidate cooperation, and it followed a previous mission of Canadian entrepreneurs, who visited important industrial areas in the Lazio and Campania Regions in the same period as the “Tavolo Canada” summit in Rome. Besides industrial collaboration in high-tech fields, other important initiatives have to be mentioned too, such as the recent agreement on genomics signed by Genoma Canada and Istituto Superiore di Sanità and negotiations about a frame agreement on cooperation in the sector of health-care. The above listed initiatives contribute to promote the image of Italy in Canada, which is quite different from that of the past. Thanks to the active role of the Embassy, the image of our Country in Canada is starting to become successful, communicating that our Country can export not only quality wine and design, but also technologies and expertise in applied scientific research.


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PRESENTATO A MILANO “L’ALFABETO DEL VIAGGIATORE”

In viaggio, tra corpi, menti, confini La figura del viaggiatore è protagonista assoluta della raccolta di aforismi o brevi poesie in prosa firmata da Corrado Paina

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ome si potrebbe delineare la figura del viaggiatore? Perché intraprende un viaggio? Di che cosa va alla ricerca? Che cosa porta con sé in questa esperienza? Difficile dare una risposta. Ogni viaggiatore è spinto dalle proprie motivazioni, ha delle mete, degli obiettivi personali, che lo rendono diverso dagli altri. Eppure esiste una “essenza del viaggiatore”, qualcosa che lo rende allo stesso tempo unico eppure uguale agli altri, qualcosa che lo spinge dove gli altri sono già stati, qualcosa che lo porta a vedere cose che gli altri viaggiatori hanno già visto, e che lo porta a provare sensazioni che gli altri hanno già provato. E proprio al viaggiatore – una figura indubbiamente affascinante, che ha impegnato anima e corpo di molti scrittori, da Omero ai giorni nostri – Corrado Paina ha voluto dedicare il suo ultimo libro, presentato di recente a Milano, presso Spazio Forma-Centro Internazionale di Fotografia, intitolato “L’alfabeto del viaggiatore”, una raccolta di aforismi o brevi poesie in prosa (in inglese e italiano a fronte) sul “viaggiatore dei corpi, delle menti, dei confini”. Un libro che è, allo stesso tempo, una piccola opera d’arte, dal momento che all’ingegno letterario di Corrado Paina – che “ha tradotto, trascritto e pensato nelle due lingue” – si affianca la creatività di Sandro Martini, che ha curato le immagini del libro. Il risultato finale lo si deve, infine, a Diego Torri, che ha curato la stampa del volume nella nuova collana “Il Baco da Seta”, Silvia Edizioni. Del resto, chi meglio di Corrado Paina poteva raccontare il viaggiatore? Nato a Milano nel 1954, nel 1987 si è trasferito a Toronto, in Canada, dove attualmente è Executive Director presso la Camera di Commercio Italiana a Toronto e Editorial Director della rivista “Partners”. Una vita divisa fra due Paesi, una professione che lo porta spesso in giro per il mondo, un’esistenza da costante viaggiatore. Essere

Perchè viaggia il viaggiatore? C’è qualcosa che interrompe la linea retta e attira il viaggiatore. Un nome, un fiume, un punto. Il viaggiatore è anche un viaggiatore di esseri umani e ne attraversa corpi e anime. Piazza Ducale - Vigevano

Carta geografica Il viaggiatore non legge quasi mai la carta geografica del paese in cui sta viaggiando. Preferisce leggere le cartine di altri paesi perché lui non é interessato alla meta ma al viaggio. E poi non sopporta i confini, le dogane, la storia dei paesi. Per lui il mondo é tutto meravigliosamente uguale nella sua incoerenza. Holguín

CULTURA

Being Why does the traveler travel? There is something that breaks the straight line and lures him. A name, a river, a point. The traveler is also a traveler of human beings. He crosses their bodies and souls. Piazza Ducale - Vigevano

Map The traveler doesn’t read (almost never) the map of the country where he is traveling. He prefers to read the maps of other countries because he is not interested in borders. He is not interested in the customs or in the history of the countries. To him they are like strait jackets on the unknown. Only the names and the sound lure his childish restlessness. To him the world is utterly beautiful in its inconsistency. Holguín

“THE ALPHABET OF THE TRAVELER” WAS PRESENTED IN MILAN

Traveling across bodies, minds and borders ow could the traveler’s character be described? themselves body and soul into this topic, from Homer to contemWhy set out on a journey? What is the traveler porary artists, and to this figure Corrado Paina decided to dedicate looking for? What does the traveler take with his last book (recently presented in Milan at Spazio Forma – Interhim/her? It is difficult to answer. Each traveler has his/her national Centre for Photography), which is entitled “The Alphabet reasons, destinations and personal goals which make of the Traveler”. It is a collection of aphorisms or short poems in them different. Nevertheless, there is a sort of “traveler’s prose (in English with Italian parallel text) about the “traveler of bodies, minds and borders”. The book is at the same essence”, something that makes time a work of graphic arts, since the literary talent them unique but at the same The traveler’s time like each other, somecharacter is the main of Corrado Paina – who “translated, wrote out and thought in two languages” – was flanked by the thing that spurs them to protagonist of the creativeness of Sandro Martini, who provided the places which have alcollection of illustrations for the book, and by Diego Torre, who ready been visited by aphorisms or short edited the final result for the new series “Il Baco da others, something that poems in prose by Seta” by Silvia Edizioni. makes them want to see Corrado Paina Corrado Paina is certainly the right man to relate things which have alto the traveler’s figure: he was born in Milan in 1954 ready been seen by other travelers, and that makes them feel and in 1987 he moved to Toronto, Canada. At present he is Execuemotions that have already been felt by tive Director at the Italian Chamber of Commerce of Toronto and the others. The traveler – this fascinating Editorial Director of the “Partner” magazine. Paina is a man with a character – has played a fundamental life in two Countries and a job that often takes him around the world, role in the lives of many writers, who threw and above all he is a constant traveler.

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LEO DELZOTTO E LA TRIDEL CORPORATION: UN ESEMPIO DI COME IL BUSINESS SI POSSA METTERE

Da Toronto, un impegno concreto per l’ambiente

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Le iniziative messe in campo dalla locale Camera di Commercio Italiana per premiare quegli “Italo-Canadesi che hanno fatto la loro parte per il nostro pianeta”

Il Presidente della Tridel, Leo DelZotto, alla presentazione, nello scorso mese di luglio, a Scarborough, del "condominio verde" Metrogate

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a Camera di Commercio Italiana di Toronto si impegna a migliorare la consapevolezza rispetto all’ambiente nella comunità imprenditoriale della GTA (Grater Toronto Area). Nel 2008 terremo una serie di conferenze sul tema business e ambiente, concentrandoci sulle energie alternative e il riciclaggio. Da quest’anno, inoltre, la Camera riconoscerà coloro che si sono distinti in questi campi, istituendo un premio per gli imprenditori che non soltanto proteggono ciò che rimane dell’ambiente attuale, ma creano anche nuove speranze per un ambiente e un panorama aziendale migliori e un tessuto sociale più forte. La nostra organizzazione e la nostra rivista vogliono essere leader in quella che è diventata una comunità di leader. È arrivato il momento di schierarci in prima linea”. Così si legge nell’editoriale a firma di Corrado Paina, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Toronto, che apre l’ultimo numero di Partners, rivista ufficiale della Camera. Un impegno concreto, che viene messo in pratica fin dalle pagine successive, dedicate agli “Italo-Canadesi che hanno fatto la loro parte per il nostro pianeta”. E Leo DelZotto, a capo della Tridel Corporation, è uno di costoro. Qui di seguito, l’articolo a firma di Paul French, che la rivista Partners gli ha dedicato.

LEO DELZOTTO AND TRIDEL CORPORATION: AN EXAMPLE OF HOW BUSINESS CAN WORK FOR THE PLANET EARTH

From Toronto, a concrete commitment to help the environment These are the initiatives seized by the local Italian Chamber of Commerce to award the “Italian-Canadians doing their part for our planet” he Italian Chamber of Commerce of Toronto is committed to improving environmental awareness in the GTA’s business community. In the year 2008 we will hold a series of lectures on business and the environment, with a focus on alternative energy and recycling. From this year on, the Chamber will recognize those who have excelled in these fields, instituting an award to entrepreneurs who are not only protecting what is left of our current environment, but creating new hope for a better environment, business landscape and a stronger social fabric. Our organization and our magazine want to be leaders in what has be-

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come a community of leaders. And the time to lead is now”. This is a part of the editorial by Corrado Paina, Secretary General of the Italian Chamber of Commerce of Toronto, which was published in the last issue of Partners, the official magazine of the Chamber. Their concrete commitment is immediately put into practice in the following pages, which are dedicated to the “Italian-Canadians doing their part for our planet”. Leo DelZotto, President of Tridel Corporation, is one of them. As follows you can read the article by Paul French which was dedicated to him by Partners. THE DEVELOPER: LEO DELZOTTO AND TRIDEL CORPORATION. When you think about greenhouse gas emissions and the warming effect they have on the climate, the usual suspects come to mind: the automobile and industry smokestacks. Think again. Fifty percent of all emissions come from the construction and operation of buildings. As polluters, apartments and condominium towers don’t present the same fouling image but developers are moving quickly to cast their projects in a clean and green light. One of the country’s biggest condo developers, Tridel Corporation, has embraced the movement to make all future projects conform to internationally recognized environmental standards. “Up until ten years ago, those numbers never meant anything to me, we weren’t hiding from it, it just wasn’t an industry concern”, says Leo DelZotto, President of Tridel. “We’ve built so many buildings

since the 1950s and the way they were built leaves a lot of opportunity to improve on the emissions and energy they consume.” A turning point came around the dawn of the new millennium when DelZotto says consumers’ expectations of what a building should be changed and the company responded. “We were doing some things to improve the efficiency but with the LEED system, we had a benchmark to reach.” Under the Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) program, builders adhere to certain codes that enable them to have certified green residential buildings. Tridel’s LEED project-one of the country’s first-is underway where Wellesley Hospital once stood in downtown Toronto. Called Verve, this condo uses environmentallyfriendly resources such as plank laminate floating floors, which consume fewer natural resources than normal hardwood, and green label Olefin fibre broadloom in place of conventional carpeting. “Much of what makes a building green is invisible to the customer,” DelZotto explains. Things like a heat recovery system that recycles vented air, nontoxic paints, better coatings on thermal windows and using rain water to irrigate garden space. Other improvements are more evident, such as the use of Australian dual-flush toilets that produce either 1.5 or 3 litres of water. DelZotto cites this innovation as an example of how going green creates spin-offs in other sectors. “Importing toilets from

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AL SERVIZIO DEL PIANETA IL COSTRUTTORE: LEO DELZOTTO E LA TRIDEL CORPORATION. Quando si pensa alle emissioni di gas serra e all’effetto di riscaldamento globale che questi hanno sul clima, ci vengono in mente i soliti sospetti: i fumi industriali e delle automobili. Ripensiamoci. Il 50% di tutte le emissioni deriva dalla costruzione di edifici e dai loro consumi. Come fonti di inquinamento, appartamenti e condomini non presentano la stessa immagine ripugnante, ma le società immobiliari si stanno affrettando a presentare i loro progetti sotto una luce pulita ed ecologica. Uno dei maggiori costruttori di condomini del Paese, la Tridel Corporation, ha abbracciato il movimento per conformare tutti i progetti futuri agli standard ambientali riconosciuti a livello internazionale. “Fino a dieci anni fa, quei numeri per me non significavano nulla, non ci stavamo nascondendo, semplicemente non eravamo un’azienda industriale” dice Leo DelZotto, Presidente della Tridel. “Abbiamo costruito tantissimi edifici a partire dagli anni Cinquanta, e il modo in cui questi sono stati costruiti lascia ampi spazi a miglioramenti riguardo alle emissioni e al consumo energetico”. Si è arrivati a un punto di svolta all’alba del nuovo millennio, quando DelZotto ha esposto le aspettative dei consumatori rispetto a cosa doveva cambiare in un edificio. E l’azienda ha risposto. “Stavamo facendo qualcosa per migliorare l’efficienza, ma con il sistema della LEED, dovevamo raggiungere un obiettivo”. All’interno del programma della Leadership in Energy and Environmental Design (LEED), i costruttori aderiscono ad alcuni codici che consentono loro di avere edifici certificati dal punto di vista ambientale. Il progetto LEED della Tridel – uno tra i primi del Paese – è in corso d’opera nel luogo dove sorgeva il Wellesley Hospital nella downtown di Toronto. Questo condominio, dal nome Verve, utilizza risorse ecologiche come pavimenti galleggianti in doghe laminate, che consumano meno risorse naturali rispetto al normale legno duro, e pavimenti tessili in fibra di olefina di marchi ecologici al posto della moquette convenzionale. “Molto di ciò che rende un edificio ecologico non è visibile all’occhio del cliente”, spiega DelZotto. Come un sistema di recupero che ricicla aria di scarico, vernici non tossiche, isolanti migliori su finestre termiche e l’utilizzo di acqua piovana per irrigare il giardino. Altri miglioramenti sono più evidenti, come l’utilizzo di gabinetti a doppio scarico australiani che rilasciano 1,5 o 3 litri d’acqua. DelZotto cita questa innovazione quale esempio di come la tendenza ecologica influenzi anche altri settori. “Importare gabinetti dall’altra parte del mondo è sbagliato nei confronti dell’ambiente, ma nel momento

in cui si crea la domanda del mercato l’industria si adegua” afferma DelZotto, aggiungendo che tali impianti sono ora prodotti in Nord America. Queste innovazioni edilizie sono lontane anni luce dai giorni in cui i genitori di DelZotto (ci sono altri due fratelli nell’azienda di famiglia, da cui deriva il nome “tridel”) immigrarono in Canada dal Friuli nel 1927. Il padre era muratore e lavorò al Park Plaza Hotel. “ Se mai decideranno di abbattere quell’edificio, voglio comprare un mattone”, dice sorridendo DelZotto, nato in Canada. Al momento, il progetto ecologico più ambizioso dell’azienda è Metrogate, un’area di circa 7 ettari tra la Highway 401 e la Kennedy Avenue che avrà 2000 unità in edifici bassi e a più piani. La portata del progetto, incentrato su un parco di oltre 8000 metri quadrati, è così ampia da essere candidato al livello successivo di certificazione ambientale, un progetto pilota detto LEED ND o Neighbourhood Development. Lo spazio è ripartito in modo da poter collegare la località a una linea ferroviaria dell’azienda di trasporti GO Transit che possa indurre i compratori a rinunciare al consueto spazio del parcheggio sotterraneo, anche se vivranno in un quartiere periferico come Scarborough. “IL MERCATO E L’INDUSTRIA SI MUOVONO CON NOI”. “Dieci anni fa non era possibile vendere un’unità che non avesse il parcheggio in un condominio nella downtown”, dice DelZotto. “Oggi posso pensare che nuovi sviluppi su una linea di transito nella downtown porteranno a un taglio del 50% della necessità di quegli spazi. Con lo sviluppo intensivo della città, possedere un’automobile diventa sempre meno appetibile, inoltre camminare fa bene alla salute”. DelZotto ammette che i miglioramenti e gli ultimi ritrovati della tecnica, come le applicazioni a risparmio energetico, i tetti “verdi” e i pavimenti in materiali reperiti in loco, incideranno sul prezzo, ma al momento non sa dire con quale entità. “Il mercato e l’industria si stanno muovendo con noi”, dice, aggiungendo che non si preoccupa di cosa sta facendo la concorrenza per accrescere le proprie iniziative ecologiche. Tridel detiene circa il 10% del mercato dei nuovi condomini nella GTA, in cui ha concentrato la sua crescita negli ultimi 20 anni. Inoltre, il leader sessantasettenne pensa che le prospettive siano rosee per costruire condomini. “Un costruttore è l’essere umano più ottimista sulla terra. Prevede il futuro con un pio desiderio e un pensiero pratico”. Per ora la maggior parte dei pensieri rivolti al futuro sono decisamente mirati a continuare sulla via dell’ecologia e ad abbassare il tasso di emissioni degli edifici da quel 50%. (Questo articolo è stato pubblicato con il consenso di Partners – Edizione Ottobre 2007, rivista ufficiale della Camera di Commercio Italiana di Toronto)

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Metrogate, il progetto ecologico più ambizioso della Tridel Corporation

half-way around the world is wrong for the envi- unit that didn’t have parking in a downtown conronment but when market demand is created, in- do,” he says. “Today, I can predict that new develdustry adapts,” he says, adding the fixtures are opments on a downtown transit line won’t need fifty percent of those spaces. As the city intensinow produced in North America. These building innovations are a long way from fies, owning a car is becoming less attractive and the days when the DelZottos’ parents (there are besides, it’s healthier to walk.” DelZotto admits the improvements and uptwo other brothers in the family business, which is where the name ‘tridel’ comes from) immigrated to grades in things like energy-efficient appliances, Canada from Friuli in 1927. Their father was a brick- green roofs and locally sourced flooring will affect layer and worked on the Park Plaza Hotel. “If they pricing but he’s not prepared to say by how much. ever tear that building down, I want to buy a brick,” “The market and the industry are moving with us,” he says, adding he doesn’t concern himself says the Canadian-born DelZotto with a smile. The company’s most ambitious green develop- with what the competition is doing to intensify ment to date is Metrogate, a 17-acre community their own green initiatives. Tridel has about ten percent of the new condoat Highway 401 and Kennedy Avenue that will minium business in the GTA, where it has focused have 2,000 units in low and high-rise buildings. The scope of the project, which is centered its growth for the past 20 years. And the 67-year-old around a two-acre park, is so large it is a candidate executive thinks the outlook is bright for building for the next level of environmental designation, a pi- condos into the sky. “A developer is the most optilot project called LEED ND, or Neighbourhood De- mistic human being on earth. You’re always forevelopment. Space is being allocated to eventually casting for the future and there’s wishful thinking and link the site to a GO train line that may induce buyers practical thinking.” For now, much of that forward to forego the customary underground parking thinking is focused squarely on going green-and bringing that fifty percent space even though they will emission rate from buildings be living in car-dependent Camera di Commercio down a notch or two. Scarborough. Italiana di Toronto 80 Richmond Street West, “THE MARKET AND THE (This article has been re-printed Suite 1502 - M5H 2A4 Toronto INDUSTRY ARE MOVwith the permission of Partners Tel. +1.416.789.7169 – October 2007, the official Fax +1.416.789.7160 ING WITH US.”“Ten years magazine of the Italian Chaminfo.toronto@italchambers.ca ago, you could not sell a ber of Commerce of Toronto) www.italchambers.ca

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A Toronto, “Al cinema con ‘L’altra Italia’” Visto il successo delle passate edizione, l’Associazione “L’Altra Italia”, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Toronto, presenta la terza edizione della rassegna “Al cinema con ‘L’Altra Italia’”. La rassegna comprende una serie di proiezioni dedicate ai film italiani di recente produzione, e che hanno riscosso particolare successo da parte di pubblico e critica. Tra i prossimi film in programma, si segnalano “NuovoMondo” di Emanuele Crialese (11 gennaio 2008), “IL 7 e L’8” di Giambattista Avellino (1 febbraio), “Mi fido di te” di Massimo Venier (7 marzo), “Mio fratello è figlio unico” di Daniele Luchetti (4 aprile) e “Saturno Contro” di Ferzan Ozpetek (3 maggio).

TORONTO, “AT THE CINEMA WITH ‘L’ALTRA ITALIA”’ Thanks to the success of its past editions, the “L’Altra Italia” Association in collaboration with the Italian Institute of Culture of Toronto will present the third edition of the review “Al cinema con ‘L’Altra Italia’”. The review includes a series of showings dedicated to recently produced Italian films which have been particularly successful with the public and critics. Among the next films on the program are “NuovoMondo” by Emanuele Crialese (January 11), “The 7 and the 8” by Giambattista Avellino (February 1), “I trust you” by Massimo Venier (March 7), “My brother is an only child” by Daniele Luchetti (April 4) and “Saturn in opposition” by Ferzan Ozpetek (May 3).

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A Montreal nel 2010 il 21° Congresso Mondiale dell’Energia La cerimonia di chiusura del Congresso Mondiale dell’Energia a Roma ha fatto da sfondo al passaggio di testimone al Canada, Paese che ospiterà il 21° Congresso Mondiale dell’Energia dal 12 al 16 settembre 2010. Montreal per la seconda volta avrà l’onore di ospitare un evento di tale rilevanza dopo essere stata sede del 14° Congresso Mondiale dell’Energia nel 1989. “Il Canada è protagonista di primo piano sulla scena mondiale dell’energia. Il Comitato organizzatore del 21° Congresso Mondiale dell’Energia è già all’opera insieme ai suoi partner per assicurare il massimo successo dell’evento”, ha dichiarato Richard Drouin, presidente del comitato organizzatore di Montreal 2010. A questo importante appuntamento è prevista la partecipazione di oltre 3500 delegati provenienti da tutti i Paesi del mondo.

MONTREAL WILL HOST THE WORLD ENERGY CONGRESS IN 2010 At the closing ceremony in Rome of the World Energy Congress, the torch was passed to the next Congress Host. Canada will have the privilege of organizing this major event in Montreal from September 12-16, 2010, the 21st Congress. This is the second time Montreal has hosted the World Energy Congress, previously the 14th Congress in 1989. “Canada is a key player on the world energy scene. The Organizing Committee of the 21st World Energy Congress is already at work, and is mobilizing all its partners to make this event a success,” commented Richard Drouin, Chair of the Montreal 2010 Organizing Committee. More than 3500 delegates are expected from around the world.

Energia: intesa tra Provincia di Trento e British Columbia Costruire le basi per una cooperazione proficua e duratura su un tema cruciale per lo sviluppo di territori con esigenze e caratteristiche geo-economiche e ambientali simili quali il Trentino e la British Columbia. È con questo obiettivo che la Provincia autonoma di Trento e la provincia canadese della British Columbia hanno firmato a Roma, in occasione del World Energy Congress, un Protocollo d’Intesa per l’avvio di una collaborazione in materia di tecnologie ambientali e sviluppo sostenibile. Le due Province – rappresentate dall’Assessore alla programmazione, ricerca e innovazione, Gianluca Salvatori, e dal Ministro per l’energia, miniere e risorse petrolifere della British Columbia, Richard Neufeld – hanno così posto le basi per l’avvio di una collaborazione istituzionale e tra i soggetti della ricerca operanti nelle due regioni sui temi della ricerca scientifica e tecnologica legata all’edilizia sostenibile, delle fonti rinnovabili di energia e della mobilità sostenibile.

ENERGY: AGREEMENT BETWEEN THE PROVINCE OF TRENTO AND BRITISH COLUMBIA To build the foundations for a profitable and lasting cooperation on a crucial theme for the development of territories with needs and geo-economic features and environments similar to those of Trentino and British Columbia. With this objective, in occasion of the World Energy Congress in Rome, the autonomous Province of Trento and the Canadian Province of British Columbia have signed a protocol agreement for the start of collaboration on sustainable environmental technologies and development. The two provinces, represented by the Administrator of programming, research and innovation, Gianluca Salvatori, and the Minister of energy, mining and oil resources of British Columbia, Richard Neufeld, have laid the foundation for a new collaboration between institutions and among researchers working in the two regions, on the topics of scientific and technological research tied to sustainable construction, sources of renewable energy and sustainable transportation.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

Presepi italiani in mostra al Columbus Centre L’arte del presepe in mostra a Toronto. Fino al prossimo 13 gennaio, il Columbus Centre, Joseph D.Carrier Art Gallery, ospiterà infatti quindici presepi provenienti da alcune regioni italiane, realizzati con tecniche e materiali diversi, dall’argilla al legno intarsiato al legno scolpito. A questi, si aggiungeranno una serie di presepi provenienti dal Sud America, dalle Filippine, dall’Africa. La mostra – che intende ricordare il primo presepio fatto da San Francesco d’Assisi nel XIII secolo – è frutto di una collezione personale che si è ingrandita nel corso degli anni, fino a contenere 50 presepi artigianali di diversa manifattura.

Il Molise incontra i Molisani del Nord America “È bello constatare ancora una volta negli incontri ufficiali con le istituzioni locali, con il mondo dell’economia e gli esponenti della cultura che ho avuto qui a Montreal, come nei giorni scorsi a Toronto, che la comunità molisana è apprezzata e rispettata a tutti i livelli”. Lo ha detto il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio. intervenendo ad un incontro con la comunità molisana di Montreal, a conclusione della missione che l’ha condotto, all’inizio del mese di dicembre, in Nord America. Il Presidente Iorio ha quindi parlato dei progetti da portare avanti in termini di scambi culturali ed economici tra il Molise e le sue comunità in Canada. In particolare, ha posto l’accento sul ruolo dei giovani, con i quali “si gioca la grande partita dei prossimi anni. Una scommessa – ha continuato il Presidente Iorio - che intendiamo raccogliere e vincere con l’aiuto dell’Università e di tutti i centri d’eccellenza nel campo culturale, economico, scientifico e tecnologico che operano nella nostra regione”.

THE MOLISE MEETS THE MOLISANI OF NORTH AMERICA ITALIAN NATIVITY SCENES ON DISPLAY AT THE COLUMBUS CENTRE The art of the Nativity will be on display in Toronto until 13th January. The Columbus Centre’s Joseph D.Carrier Art Gallery is hosting fifteen nativities coming from various Italian regions, made with different techniques and materials, from clay to inlaid and sculpted wood. Also on display are a series of South American, Philippine and African nativities. The art show, a reminder of the first nativity made by Saint Francis of Assisi in the XIII century, is the fruit of a personal collection which has grown over time, now containing 50 different handmade nativities.

Scambio di ricercatori tra Trieste e Montreal L’attività del CBM – società consortile pubblico-privata che coordina il Distretto Tecnologico di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia Giulia – è stata al centro di un’importante missione a Montreal, guidata dal Ministro delle Riforme e delle Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais e organizzata dalla Camera di Commercio Italiana in Canada, da Confindustria e da Adriq (Association de la Recherche Industrielle du Québec). A Montreal, il CBM ha avuto modo di presentare le proprie attività a numerose istituzioni e, soprattutto, ad aziende del settore delle Scienze della vita: in particolare, con l’Università di Montreal sono stati definiti alcuni programmi di scambio di ricercatori e con il Parco scientifico “La Cité de la Biotecnologie et de la Santé Humaine du Montréal Métropolitain” sono stati valutati alcuni progetti di interesse comune.

“It’s wonderful to once again notice, during the official meetings that I’ve had here in Montreal with local institutions, the economic world and cultural representatives, as in the previous days in Toronto, that the Molisana community is appreciated and respected on all levels”. This was said by the President of the Molise Region, Michele Iorio, during a meeting with the Molisana community of Montreal, at the conclusion of his trip to North America at the beginning of December. President Iorio then spoke about plans to go ahead with cultural and economic exchanges between Molise and its community in Canada. In particular, he stressed the role of the youth, with whom “the great game of the next years will be played. A bet” continued President Iorio, “that we intend to win with the help of the Universities and all the centres of excellence in the cultural, economic, scientific and technological sectors which operate in our region”.

Exchange of researchers between Trieste and Montreal The activities of CBM – a public and private consortium which coordinates the Technological District of Molecular Biomedicine in Friuli Venezia Giulia – was at the centre of an important mission in Montreal, led by the Minister of Reforms and Innovations in Public Administration, Luigi Nicolais and organized by the Italian Chamber of Commerce in Canada, the Confindustria and Adriq (Association of Industrial Research in Quebec). In Montreal, CBM was able to present its activities to numerous institutions, above all, to companies in the life sciences sector. In particular, various researcher exchange programs were outlined with the University of Montreal and various programs of common interest were discussed with the scientific park “La Cité de la Biotecnologie et de la Santé Humaine du Montréal Métropolitain”.

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Colori compositi


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RUSSIA EDITORIALE

La Russia di Putin, un Paese che cresce

SIDERURGIA, TRASPORTI, IMMOBILIARE, TURISMO: QUESTI I SETTORI PIÙ INTERESSATI

ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente della Camera di Commercio Italo-russa

L’ISTAT ha rilasciato i dati relativi all’andadell’interscambio di mento Nome e cognome autorecon i Paesi extra

UE relativi ai primi dieci mesi del 2007. Le statistiche confermano l’ottimo andamento delle relazioni commerciali tra Russia e Italia, con riferimento soprattutto alla dinamica delle nostre esportazioni. La favorevole congiuntura economica si riflette in un costante incremento della domanda interna e dei consumi. Questi ultimi, in particolare, continuano a crescere a tassi sostenuti (+15%). La richiesta di prodotti di qualità influisce positivamente sulle nostre esportazioni, contribuendo ad attenuare un saldo strutturalmente negativo dovuto alla dipendenza energetica del nostro Paese. In questo numero non possiamo non commentare però i risultati elettorali per l’elezione della Duma del 2 dicembre scorso. Nei media occidentali, quando si parla del trionfo alle ultime elezioni della Duma per il partito di Vladimir Putin, ci si dimentica che nel maggio del 1999 il capo del governo russo di allora non riuscì a trovare crediti per un Paese alla vigilia della bancarotta. Questo Paese è oggi una delle economie più dinamiche che cresce al ritmo del 7% all’anno, con i conti a posto e le riserve in valuta pregiata più alte al mondo dopo quelle di Cina e Giappone. I salari degli impiegati pubblici sono più che raddoppiati e pagati regolarmente, e Mosca è diventata una delle più brillanti capitali europee. Gli oligarchi che avevano letteralmente saccheggiato il patrimonio industriale e le risorse naturali del Paese sono stati espropriati e esonerati e le ricchezze nazionali sono ritornate sotto il controllo dello Stato. È vero che è in atto un recupero di orgoglio nazionale che reclama un ruolo di grande potenza e che della grande potenza esprime talvolta l’arroganza; ma questo è conseguenza anche delle umiliazioni subite durante gli anni Novanta con Gorbaciov ed Eltsin, che sono responsabili del passaggio dalla povertà comunista sovietica a quella ancora peggiore post-comunista e dissipatrice dei beni dello stato. Ora è il momento migliore per ricordare alla Russia che uno sviluppo economico bisognoso di investimenti esteri, l’ammissione nel WTO, il giusto coinvolgimento della Russia nelle grandi questioni internazionali, e un livello di effettiva democrazia interna sono due facce della stessa medaglia. Così come è legittimo che la Russia difenda i suoi interessi, ma lo è con l’equilibrio di un responsabile membro del G8. Il potere a Mosca non vale e non tollera l’isolamento, e questo vale anche per l’occidente.

La Russia sceglie l’Italia, anche per gli investimenti di Vittorio Surdo, Ambasciatore d’Italia a Mosca

Un fenomeno crescente, che testimonia lo stato di salute della nostra economia e l’attrattiva esercitata sugli investitori della Federazione

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l recente incontro tenutosi a Mosca tra il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ed il Presidente Putin ha confermato che i rapporti tra Italia e Russia stanno vivendo una stagione di straordinario dinamismo, caratterizzata non solo da convergenze sui principali temi di politica internazionale, ma anche da una costante e progressiva evoluzione della dimensione quantitativa e qualitativa delle interazioni in campo economico. Negli ultimi anni si è registrato un significativo salto di qualità nei rapporti economici russo-italiani, non più limitati alla sfera commerciale e ad una ripartizione di ruoli reciprocamente vantaggiosa in cui il mondo imprenditoriale italiano ricopre, da un lato, quello di esportatore di macchinari e beni di consumo e, dall’altro, di importatore di prodotti energetici e materie prime. Parallelamente a questo assodato e vitale schema di scambi commerciali, il cui brillante andamento continua ad influire in modo rilevante sullo sviluppo dei due Paesi, l’eccellente livello delle relazioni bilaterali ha dato impulso a più ampie ed approfondite forme di interdipendenza. All’aumento dello spessore e della visibilità degli investimenti italiani in Russia, si affianca infatti un rilevante flusso di capitali russi in Italia. Basti ricordare solo alcune delle più significative operazioni realizzate: l’azienda siderurgica Lucchini è stata acquisita da Severstal, la Palini & Bertoli (società produttrice di lamiere in acciaio) da Yevrazholding, Eurallumina da Rusal, la Gondrand (attiva nel settore dei trasporti) da ABC. A seguito dell’accordo di partenariato sottoscritto con l’ENI, Gazprom ha inoltre ot-

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tenuto la facoltà di accedere al mercato italiano della distribuzione del gas, mentre sono sempre più consistenti gli investimenti russi nei settori italiani dell’immobiliare e del turismo. Il radicamento di investimenti produttivi russi nel nostro Paese – in condizioni di parità con gli altri concorrenti italiani e stranieri – costituisce senz’altro la più concreta testimonianza dello stato di salute della nostra economia e dell’attrattiva esercitata sugli investitori della Federazione. Questi ultimi, a loro volta, dimostrano crescente consapevolezza delle opportunità offerte dal “Sistema Italia”, esente da atteggiamenti di stampo protezionistico e capace di fornire alle Società russe la possibilità di differenziare la produzione in un contesto di interdipendenza vantaggiosa per entrambi i Paesi. ǶȄȏȌǿȞ ȋȄȑǿȊȊȒȏȂȇȞ ȑȏǿȌȐȎȍȏȑ ȌȄȃȁȇȅȇȋȍȐȑț ȑȒȏȇȆȋ Ȝȑȍ ȐǿȋȚȄ ȇȌȑȄȏȄȐȌȚȄ ȐȓȄȏȚ

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LA PIĂ™ PURA MAESTRIA SARTORIALE “MADE IN MILANâ€? ARRIVA AL CUORE DI MOSCA

ATELIER SANGALLI

Atelier Sangalli, il lusso di indossare l’arte di Sara Bordoni

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al 1972 l’Atelier Sangalli (www.ateliersangalli.it) è la culla dell’eleganza piĂš elitaria, adorata non soltanto dalle gentildonne meneghine: per poter sfoggiare un abito unico, realizzato secondo le regole auree dell’artigianato sartoriale, le signore dell’alta societĂ londinese, statunitense e messicana affrontano volentieri un viaggio a Milano. Tradizione familiare e modernitĂ imprenditoriale si sono sposate nel 2005 grazie a Federico Sangalli, trentacinquenne inventore della Couture Ă Porter e fautore della riuscita espansione del brand negli USA, in Francia, Olanda e Germania; per il biennio 2008/2009 Sangalli ha pianificato la distribuzione della linea in Cina e a Dubai, ma l’obiettivo principe è indubbiamente la Russia. “Il mio desiderio – dichiara Federico Sangalli – è presentarmi in terra russa attraverso un evento davvero speciale, cui sto giĂ lavorandoâ€?. Un’apoteosi del lusso offerta con raffinatezza: è la giusta definizione dello stile Sangalli? SĂŹ, perchĂŠ comprende l’orgoglio di difendere il Made in Italy, anzi il “Made in Milanâ€? e le sue maestranze superbe. Non trovo altrove la medesima percezione del dettaglio, lo splendore del ricamo a mano o l’abilitĂ di valorizzare materiali giĂ di per sĂŠ preziosi. Lei ha alle spalle studi classici e una laurea in giurisprudenza: come è diventato stilista? Ho avuto la fortuna di apprendere fin da bambino le tecniche dell’alta moda da mia zia Maria, che ancora supervisiona la realizzazione dei capi su misura per le clienti dell’Atelier. Nel 2001 ebbi l’idea di applicare alla pelle le stesse procedure di lavorazione del tessuto inventando inauditi plissĂŠ, onde e drappeggi; in breve mia moglie Barbara scoprĂŹ che i nostri capi prĂŞt-Ă -porter avevano fatto tendenza e che venivano presi come riferimento dagli esperti di cool hunting. Quale strategia di comunicazione avete scelto? Il buon gusto e collaborazioni artistiche, come quella con la danzatrice Luciana Savignano, per la quale sono stati disegnati i costumi di “Dreamtime Carillonâ€? oltre che del favoloso “Luminare Minusâ€?, spettacolo su coreografie di Emanuela Tagliavia e musiche originali di Giampaolo Testoni allestito lo scorso settembre al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Arte e ricerca, l’armonia perfetta.

Federico Sangalli con Luciana Savignano

Materiali preziosi, ricami unici e la sorprendente invenzione della Couture Ă Porter. E la donna diventa capolavoro ÇŽČ?Č?Č?Č‘Č?Č„ ČŽČ?Č?Č‘ČŒČžČ…ČŒČ?Č„ ȇČ?ȉȒČ?Č?Č‘Č Č? ´0DGH LQ 0LODQÂľ Č Č?Č„Č?ČƒČ•Č„ ÇŤČ?Č?Č‰Č Čš

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ITALIA-RUSSIA: UN LEGAME ECONOMICO SEMPRE PIÙ STRETTO, ORMAI STRATEGICO

Investimenti russi in Italia: realtà recente e prospettiva importante di Maurizio Stecco, Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Russa

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ino a pochissimi anni fa, la Federazione Russa (e non parliamo della preesistente Unione Sovietica) era considerata esclusivamente come mercato interessante per la penetrazione commerciale o per le forniture all'Italia di materie prime. I primi investimenti diretti italiani, le prime joint-ventures, risalgono agli anni Novanta; ma una vera intensificazione si è avuta solo nell'ultimo decennio, dopo l'uscita della Russia dal default finanziario. E comunque anche gli investimenti diretti italiani erano rimasti relativamente limitati rispetto al livello delle relazioni commerciali: mentre l'Italia è il secondo o terzo partner della Russia, come investimenti si collocava sotto al decimo posto.

Ci troviamo sempre più di fronte ad una situazione di interconnessione tra queste due economie, che non potrà che crescere

ENI, ENEL E I NUOVI INVESTITORI. Tale situazione è in parte mutata quest'anno, con i forti investimenti in campo energetico di ENI ed ENEL, che si sono andati ad aggiungere ad una presenza molto numerosa anche di piccole e medie aziende nei settori più svariati: elettrodomestici, piastrelle, lavorazione del legno, chimica, e molta presenza commerciale e terziaria. Non dimentichiamo poi gli investimenti delle due maggiori banche italiane: Intesa-Sanpaolo e Unicredit. Il quadro più generale degli investimenti diretti stranieri in Russia riflette un andamento simile: secondo i dati UNCTAD, lo stock di investimenti diretti stranieri in Federazione Russa era nel 1990 pari a 0 (su un totale mondo di 1.800 mld di $), nel 2000 di 32 miliardi (su un totale di 5.800) e di 198 nel 2006 (su un totale di 12.000). I tassi di crescita sono quindi estremamente più rapidi del panorama mondiale: dal 2000 al 2006 si sono sestuplicati, mentre nel mondo raddoppiavano. Il fenomeno interessante è l'inizio degli investimenti russi all'estero: praticamente nulli nel 1990, erano di circa 20 miliardi nel 2000 e di quasi 160 nel 2006. Tra il 2005 e il 2006 sono aumentati del 41% e rappresentano il 96% di tutti i flussi di investimento in uscita dai Paesi dell'Europa sud-orientale e della CSI. La Federazione Russa è ora il secondo maggior investitore tra le economie definite in “transizione”. Nel 2006 quasi il 5% degli investimenti nell'Unione Europea da fuori Unione Europea erano di provenienza russa. I Paesi maggiori destinatari sono gli Stati Uniti, Cipro, l'Olanda, la Gran Bretagna e la Germania. Anche l'attività strettamente di M&A cross-border comincia ad essere consistente: oltre 250 milioni di $ in uscita nel 2006, contro i 1.250 in entrata.

OBIETTIVO FILIERA PER I “GIGANTI” RUSSI. Le multinazionali russe più attive sono minerarie, manifatturiere e finanziarie: basti pensare a società come Gazprom, Lukoil, Norilsk Nickel, Evraz, Severstal, Rusal, ma anche alle banche russe che hanno acquistato in Ucraina e Kazakhstan, e alle società di telefonia MTS, Altimo e Vimpelcom. La fusione tra Rusal e Sual (entrambe russe) con la svizzera Glencore ha creato nel 2007 il leader mondiale nell'alluminio e nell'allumina. Un aspetto interessante delle acquisizioni russe è che, a differenza della maggior parte delle fusioni e acquisizioni intraprese dai Paesi industrializzati che creano consolidamenti orizzontali, esse creano spesso un consolidamento verticale, una integrazione di filiera. Nel campo del petrolio e del gas, i colossi russi si stanno affacciando in modo significativo, ed è a tutti noto il problema della proprietà e dell'accesso alle infrastrutture di trasporto, con le prese di posizione dell'Unione Europea ed i problemi delle forniture ai Paesi di transito. Questa espansione internazionale ha certamente una valenza strategico-politica per il Paese, ma, come sottolinea anche il Presidente Putin, sono soprattutto le imprese private russe ad avere intrapreso la strada dell'internazionalizzazione, e non solo i giganti pubblici. Su questo sfondo più generale, quale è stato lo sviluppo della presenza di aziende della Federazione Russa in Italia? Un recente rapporto della società ATKearney ha studiato il fenomeno degli investimenti dei paesi RIC, ed identifica tre fasi: Una prima fase a cavallo degli anni ’60, che si può definire di “bandiera”, con una presenza limitata alle compagnie aeree: Aeroflot apre in Italia nel 1965. Una seconda fase “episodica” tra gli anni ’80 e ’90, con l'arrivo di operatori di natura diversa: per la Russia si tratta di una banca, la Vnesheconombank, che nel 1989 apre un suo ufficio di rappresentanza, il primo in Europa occidentale. La terza fase inizia alla fine degli anni ’90, per gli altri Paesi, e dal 2005 per la Federazione Russa. In questa terza fase, tuttora in crescita e sviluppo, si affacciano in Italia Severstal (Lucchini), Rusal (Eurallumina), Evraz (Palini&Bertoli), Renova (Energetic Source e Marina

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Blu) e un paio di altri investimenti minori nel settore dei beni di consumo (tessile e alimentare). Le aziende italiane di proprietà russa si caratterizzano per una dimensione media elevata sia per fatturato (355 Mln di euro) che per dipendenti (1123).

Maurizio Stecco

ITALIA-RUSSIA, ECONOMIE INTERCONNESSE. Ma questa è la punta dell'iceberg: di rilevazione molto più difficile vi è una grande quantità di investimenti immobiliari (inizialmente in Costa Smeralda, poi in Toscana ed ora anche sui Laghi), nella nautica e in attività commerciali. Si sta quindi creando una situazione di interconnessione tra le due economie, che non potrà che crescere e portare alla stabilizzazione dei rapporti. L'attrattività dell'Italia per i capitali russi, a tutti i livelli, è significativa, sia per motivi culturali e commerciali, sia per favorire una maggiore integrazione di filiera: essendo l'Italia, come dicevamo, il secondo partner commerciale della Federazione Russa, è logico attendersi che la compenetrazione delle due economie si accentui. Siamo quindi di fronte a fenomeni strutturali, di cui vanno capiti sia gli effetti che le ulteriori potenzialità. Ricordiamo anche l'interesse manifestato in una certa fase sia per Telecom che per Alitalia. A livello micro, le forze in gioco sono già sufficientemente forti da proseguire ad alimentare gli investimenti: vanno individuate modalità di promozione e di prestazione di servizi che ne favoriscano una crescita armonica e priva di rischi. A livello industriale e finanziario più elevato, la Federazione Russa non presenta i rischi di competitività commerciale delle aziende indiane o cinesi. Più probabile è invece il proseguire di fenomeni di consolidamento globale di alcuni settore manifatturieri, e risulta importante cercare di attirare in Italia centri decisionali o di ricerca in settori in cui il nostro Paese possa vantare competenze di eccellenza, a livello sia di distretti industriali che di parchi tecnologici e di Centri di R&D. Anche questo servirà a consolidare ancor più lo stretto collegamento, ormai divenuto strategico, tra le nostre due economie.

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NEWS

22-12-2007

12:44

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RUSSIA

Le Marche in prima linea per Sochi 2014 Il villaggio olimpico di Sochi 2014 potrebbe “parlareâ€? marchigiano. Un’ipotesi concreta, dopo che una delegazione della Regione Marche ha incontrato a Mosca i rappresentanti istituzionali della Provincia di Dmitrov, tra cui Leonid Tyagachev, Presidente del Comitato olimpico Sochi 2014 e Ministro per lo Sport della Federazione Russa. Le industrie marchigiane sono particolarmente interessate a collaborare alla costruzione del villaggio olimpico, potendo contare sul polo industriale di Dmitrov, dove le autoritĂ locali mettono a disposizione delle nostre imprese 70 ettari di terreno con le infrastrutture necessarie. I rappresentanti russi verranno prossimamente nelle Marche per approfondire l’intero progetto.

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Ad Orio al Serio arrivano i “charter della neveâ€? Dal 22 dicembre sono tornati i charter della neve, che con frequenza settimanale trasportano i turisti diretti nelle localitĂ invernali della Bergamasca, e piĂš estesamente della Lombardia e del vicino Trentino. Tra i voli previsti, uno da Vilnius (capitale della Lituania) effettuato da Varela con un Boeing 737-300, e due da Mosca, operanti rispettivamente da Kras Air con B 737-300 e da Rossiya con Tupolev 154, che effettuerĂ il collegamento fino a sabato 12 gennaio 2008. Un altro volo da Mosca, della VIM Airlines con B757-200, è limitato alle giornate del 2 e del 12 gennaio 2008.

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LA REGIONE DI VOLOGDA INCONTRA LE IMPRESE MILANESI Lo scorso 13 dicembre, la Camera di Commercio ItaloRussa ha ospitato una delegazione ufficiale della Regione di Vologda in visita a Milano, guidata dalla Presidente della Camera di Commercio e Industria della Regione di Vologda Galina Dmitrievna Teleghina. Nell’ambito di tale iniziativa, si sono svolti alcuni incontri d’affari tra i componenti della delegazione e aziende aderenti alla Camera di Commercio Italo-Russa e alla Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russiaâ€?. In particolare, hanno suscitato interesse alcuni settori, ritenuti piĂš consoni alla creazione di future collaborazioni, quali: piastrelle, ceramiche e sanitari; tessile; lavorazione del legno; centri commerciali e supermercati (settore agroalimentare).

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22-12-2007

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La fotografia di Alexander Rodchenko in mostra a Torino Lo Shenker Culture Club di Torino ospita fino al prossimo 6 gennaio 2008 la mostra fotografica “Alexander Rodchenko - Museum Series Portfoliosâ€?. In tutto, cinquantotto fotografie, scattate tra il 1924 e il 1947, che riportano in primo piano la figura di uno dei fondatori del Costruttivismo e della grafica russa. Artista dai multipli talenti – scultore, pittore, grafico, “designerâ€? – è uno dei grandi pionieri della fotografia moderna. Con lui lo scatto si confronta con la composizione, le linee di fuga spingono lo sguardo verso prospettive audaci. A Torino sono esposte le trenta fotografie del Portfolio Classic Images, pubblicato nel 1994, e ventotto fotografie della serie Portraits, Rodchenko and his Circle, pubblicate nel 1998. La mostra ha ricevuto il Patrocinio della CittĂ di Torino.

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Russian Machines a caccia di partner in Piemonte Settanta imprese piemontesi della filiera auto hanno partecipato, lunedÏ 10 dicembre a Torino, al convegno di presentazione della RM-Systems, società di Russian Machines, uno dei piÚ grandi gruppi manifatturieri russi che opera nei settori automotive, ferrovia, aeronautica ed aerospazio, con 20 stabilimenti produttivi, 130.000 dipendenti, un fatturato di 6,5 miliardi di dollari previsto nel 2007. Scopo del Gruppo, individuare partner per l’ammodernamento dei propri processi produttivi e prodotti, per l’approvvigionamento diretto di componenti per il Gruppo GAZ (che produce circa 300.000 vetture all’anno) e aperti ad una collaborazione su lungo termine. L’appuntamento rientrava in From Concept to Car, progetto della Camera di Commercio di Torino realizzato operativamente dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione con il contributo comunitario Docup a regia regionale.

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Stabiae Romana in mostra all’Hermitage Duecento reperti provenienti dall’area pompeiano stabiese saranno in mostra fino al 30 marzo 2008, nelle sale di uno tra i piĂš prestigiosi musei del mondo: l’Hermitage di San Pietroburgo. La rassegna è un evento eccezionale: per la prima volta vengono infatti proposti nelle ex Repubbliche sovietiche materiali archeologici delle cittĂ seppellite dal Vesuvio nel 79 dopo Cristo. In mostra, alcuni affreschi provenienti da Villa di Arianna, Villa San Marco, dalla villa in localitĂ Petraro, dall’altra di Carmiano, da Sant’Antonio Abate. Accanto alle pitture, saranno poi esposti vasellame e suppellettili, oggetti di bronzo, vasi e brocche di vetro, gli amorini in stucco dalla villa del Petraro, reperti in osso. L’esposizione è organizzata dalla Regione CampaniaAssessorato al Turismo ed ai Beni Culturali, dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei e dalla Fondazione RAS.

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DAL 3 AL 5 DICEMBRE, LA VISITA DEL MINISTRO PALO DE CASTRO IN BRASILE

EDITORIALE

Così si consolida la partnership di successo Italia-Brasile Sen. EDOARDO POLLASTRI Presidente della Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo

Il 26 novembre 2007 si è tenuta a Brasilia la Seconda riunione del Consiglio Brasile-Italia per la Cooperazione Economica, Industriale, Finanziaria e per lo Sviluppo, che si inserisce nel contesto dei lavori in preparazione della visita di Stato che il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva realizzerà in Italia nell’aprile del 2008. Le due Parti hanno convenuto circa l’importanza che la visita di Stato del Presidente Lula rivestirà rispetto all’intensificazione e al consolidamento dei rapporti bilaterali, dal momento che costituirà l’occasione per l’implementazione del Meccanismo di consultazioni al più alto livello politico previsto nella Dichiarazione congiunta sottoscritta nel marzo scorso. Sono state evidenziate la frequenza e la fluidità dei contatti mantenuti negli ultimi mesi tra la alte autorità dei due Paesi, nonché l’importanza di continuare nel lavoro di concretizzazione della collaborazione bilaterale strategica. Nell’ambito dei rapporti commerciali bilaterali, sono stati valutati i risultati della missione in Italia dei rappresentanti degli imprenditori brasiliani (FIESP e FIEMG), realizzata nell’ottobre del 2006, e della missione di Confindustria in Brasile, avvenuta nel marzo del 2006. È stato confermato che una nuova missione di Confindustria in Brasile dovrà avvenire nel marzo del 2008, con particolare attenzione ai settori delle infrastrutture e dell’energia. È stata inoltre annunciata l’intenzione di organizzare un forum economico e imprenditoriale Italia-Brasile nel corso della visita di Stato del Presidente della Repubblica. La delegazione brasiliana ha poi presentato il Programma per l’Accelerazione della Crescita economica (PAC), facendo in particolare riferimento al settore dei trasporti. La Parte italiana ha manifestato un forte interesse per partecipare ai grandi progetti previsti dal PAC. In questo contesto ha reso nota l’intenzione di organizzare in Italia, nel primo trimestre 2008, una Conferenza

Agroalimentare: un settore dalle enormi potenzialità Il nostro auspicio? Una maggiore apertura del mercato brasiliano ai nostri prodotti. Ma anche lo sviluppo di capacità produttive o di imprese congiunte in loco di Michele Valensise, Ambasciatore d’Italia in Brasile

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a recente, proficua, visita in Brasile del nostro Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Paolo De Castro (3-5 dicembre 2007) e gli approfonditi contatti che egli ha sviluppato con le autorità brasiliane, mi danno lo spunto per alcune considerazioni sulle potenzialità dei nostri rapporti con il Brasile nel settore agroalimentare. Lo sviluppo della cooperazione bilaterale nei settori agroalimentare e agroindustriale è una delle priorità ribadite dal recente Consiglio italo-brasiliano di cooperazione economica, tenutosi a Brasilia il 26 novembre, e sarà nell’agenda della prossima visita del Presidente Lula in Italia. In questo momento, registriamo un notevole disavanzo nell’interscambio commerciale di prodotti agroalimentari con il Brasile. A fronte di importazioni italiane pari, nel 2006, a quasi 800 milioni di euro, abbiamo esportato in Brasile prodotti agroalimentari italiani pari a solo una sessantina di milioni di euro. L’attuale squilibrio, che si ripresenta in maniera proporzionale anche nei dati relativi ai primi otto mesi del 2007, richiede una riflessione sulla dinamica di questa specifica area del commercio bilaterale, ma offre anche evidenti opportunità di crescita. SITUAZIONE DI SQUILIBRIO. Il volume delle nostre importazioni dimostra il bisogno che abbiamo in Italia di prodotti agricoli brasiliani. I nostri acquisti dal Brasile potrebbero ulteriormente aumentare in settori come quello dell’importazione di bovini vivi, pregiati ed economicamente competitivi. Queste sono le prospettive che offriamo agli amici brasiliani, con l’auspicio di una maggiore apertura anche di questo mercato ai nostri prodotti. Un rinnovato rapporto di cooperazione nel settore agroalimentare passa attraverso un più agevole accesso sul mercato brasiliano di nostri prodotti quali insaccati, vini, pasta, olio e altre componenti della dieta mediterranea. Altro terreno promettente è quello dello sviluppo di capacità produttive o di imprese congiunte in loco. Si delineano, infatti, opportunità rilevanti per le imprese italiane interessate a insediarsi in Brasile e contribuire all’arricchimento delle produzioni locali. Per fare tutto ciò è importante la disponibilità del Brasile, come noi possiamo offrire al Brasile un aiuto anche nell’ambito dell’Unione Europea. Di queste concessioni di mutuo interesse sono fatti i rapporti di collaborazione strategica, come quello che l’Italia vanta con questo grande Paese.

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sulle infrastrutture rivolta al mondo imprenditoriale, che avrà l’obiettivo di divulgare le opportunità di cooperazione nelle aree di progettazione, costruzione e miglioramento delle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e logistiche. La Parte brasiliana ha inoltre messo in risalto le opportunità di investimento nei settori delle infrastrutture e servizi che saranno creati in vista della realizzazione dei Campionati del mondo di Calcio del 2014 in Brasile. Le Parti si sono accordate circa lo studio di forme adeguate a garantire di Nome e cognome autore una più effettiva utilizzazione delle linee di finanziamento SIMEST-BNDES, destinate alla creazione di joint ventures tra imprese italiane e brasiliane nel settore delle infrastrutture. La Parte brasiliana ha inoltre evidenziato l’importanza di rendere maggiormente operativo il protocollo firmato nel marzo del 2007 tra la Banca del Brasile e la Società Assicurazione dei Crediti alle Esportazioni (SACE). Inoltre, le Parti hanno trovato un accordo per implementare il Memorandum d’intesa firmato dal Ministero per le Attività produttive italiano e dal Ministero per lo Sviluppo, Industria e Commercio Estero brasiliano sulla cooperazione industriale, commerciale e dei servizi attraverso la costituzione di una Commissione imprenditoriale italobrasiliana. Le parti hanno suddiviso i lavori in due gruppi: uno rivolto alla scienza e tecnologia, e l’altro riguardo alla cooperazione allo sviluppo. Per quanto riguarda il gruppo rivolto alla scienza e tecnologia, le parti hanno ribadito l’importanza che il tema ha per lo sviluppo delle rispettive società, e hanno preso l’impegno di promuovere e rafforzare ulteriormente la partecipazione dei due Paesi ai meccanismi esistenti per la collaborazione Brasile-Unione Europea. Per quanto riguarda il gruppo di lavoro sulla cooperazione allo sviluppo, è stata sottolineata l’importanza della cooperazione bilaterale sia per l’approccio partecipativo sia per la capacità di trasformarsi in politiche pubbliche. In tale senso sono state ripercorse le iniziative in atto e in via di negoziazione, come per esempio quelle che riguardano il programma biodiversità, che si preoccupa della conservazione e valorizzazione delle risorse fito-genetiche di interesse agroalimentare e industriale, e quello riguardante il programma di prevenzione e controllo degli incendi nella foresta amazzonica. Inoltre sono state discusse forme di cooperazione trilaterale e decentrata al fine di ottimizzare ancora di più gli scambi in termini di sviluppo, consolidando così la partnership di successo Italia-Brasile.

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O nosso desejo? Uma maior abertura do mercado brasileiro para os nossos produtos. Mas também o desenvolvimento de capacidades produtivas ou de empresas associadas em loco

EDITORIAL

Assim se consolida a o dia 26 de novembro de 2007 aconteceu em Brasília a Segunda reunião do Conselho Brasil-Itália para a Cooperação Econômica, Industrial, Financeira e para o Desenvolvimento, que se insere no contexto dos trabalhos preparativos para a visita de Estado que o Presidente Luiz Inácio Lula da Silva fará a Itália em abril de 2008. As duas partes concordaram quanto à importância que a visita de Estado do Presidente Lula terá no sentido de intensificar e consolidar as relações bilaterais. Esta visita será a ocasião para a implementação do Mecanismo de consulta do mais alto nível político, previsto na Declaração conjunta, assinada em março passado. Foram destacadas a freqüência e a fluidez dos contatos mantidos nos últimos meses entre as altas autoridades dos dois países, além da importância de continuar o trabalho de concretização da colaboração bilateral estratégica. No âmbito das relações comerciais bilaterais foram avaliados os resultados da missão na Itália dos representantes dos empresários brasileiros (FIESP e FIEMG), realizada em outubro de 2006, e da missão da Confindustria no Brasil, que ocorreu em março de

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DE 3 A 5 DE DEZEMBRO, A VISITA DO MINISTRO PALO DE CASTRO NO BRASIL

Agro-alimentício: um setor de enormes potencialidades recente, proveitosa, visita ao Brasil do nosso Ministro das Políticas Agrícolas, Alimentícias e Florestais, Paolo De Castro (3-5 de dezembro de0 2007) e os contatos que ele desenvolveu com as autoridades brasileiras, me ajudam a fazer algumas considerações sobre as potencialidades das nossas relações com o Brasil no setor agro-alimentício. O desenvolvimento da cooperação bilateral nos setores agro-alimentício e agro-industrial é uma das prioridades assinaladas pelo recente Conselho ítalo-brasileiro de cooperação econômica, ocorrido em Brasília dia 26 de novembro, e estará na agenda da próxima visita do Presidente Lula à Itália.

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SITUAÇÃO DE DESEQUILÍBRIO. Neste momento, registramos um notável desequilíbrio no intercâmbio comercial de produtos agro-alimentícios com o Brasil. Frente às importações italianas, iguais em 2006 a quase e 800 milhões, exportamos para o Brasil produtos agro-alimentícios italianos correspondentes a cerca de e 60 milhões. O atual desequilíbrio, representado de maneira proporcional também nos dados relativos aos primeiros oito meses de 2007, requer uma reflexão sobre a dinâmica desta específica área do comércio bilateral, mas oferece oportunidades evidentes de crescimento. O volume das nossas importações demonstra a necessidade italiana de produtos agrícolas brasileiros. As nossas aquisições do Brasil poderiam aumentar ulteriormente em setores como o da importação de bovinos vivos, apreciados e economicamente competitivos. Estas são as perspectivas que oferecemos aos amigos brasileiros, desejando uma maior abertura deste mercado também aos nossos produtos. Uma renovada relação de cooperação no setor agro-alimentício passa através de um fácil acesso ao mercado brasileiro dos nossos produtos, como embutidos, vinhos, maçarão, óleo de oliva e outros componentes da dieta mediterrânea. Outro terreno promissor é o do desenvolvimento das capacidades produtivas ou das empresas associadas em loco. Delineiam-se, de fato, oportunidades relevantes para as empresas italianas interessadas em se sediar no Brasil e contribuir ao enriquecimento das produções locais. Para fazer tudo isto é importante a disponibilidade do Brasil, assim como de nossa parte podemos oferecer ao Brasil uma ajuda no âmbito da União Européia. Estas concessões de interesse mútuo formam as relações de colaboração estratégica, como a que a Itália tem com este grande país.

Michele Valensise

parceria de sucesso Itália-Brasil 2006. Foi confirmado que uma nova missão da Confindustria no Brasil deverá acontecer em março de 2008, com uma atenção especial aos setores de infraestrutura e energia. Foi também anunciada a intenção de organizar um fórum econômico e empresarial Itália-Brasil, durante a visita de Estado do Presidente da República. A delegação brasileira apresentou o Programa de Aceleração do Crescimento econômico (PAC), fazendo particular referência ao setor dos transportes. A parte italiana manifestou um grande interesse em participar dos grandes projetos previstos pelo PAC. Neste contexto considerou a intenção de organizar na Itália, no primeiro trimestre de 2008, uma conferência sobre as infraestruturas destinadas ao mundo empresarial, que terá como objetivo divulgar as oportunidades de cooperação nas áreas de projeto, construção e melhoramento das infraestruturas rodoviárias, ferroviárias, portuárias, aeroportuárias e logísticas. Além disso, a parte brasileira colocou em evidência as oportunidades de investimento nos setores de infraestrutura e serviços, que serão criados no Brasil em vista da realização da Copa do Mundo de

Futebol de 2014. As partes acordaram também em relação ao estudo de formas adequadas para garantir uma efetividade maior na utilização das linhas de financiamento SIMEST-BNDES, destinadas à criação de joint ventures entre empresas italianas e brasileiras, no setor das infraestruturas. A parte brasileira destacou a importância de tornar mais atuante o protocolo assinado em março de 2007, entre o Banco do Brasil e a Sociedade de Seguros dos Créditos às Exportações (SACE). E assim concordaram em implementar o Memorando de intenções, assinado pelo Ministério italiano das Atividades Produtivas e pelo Ministério para o Desenvolvimento, Indústria e Comércio Exterior brasileiro, sobre a cooperação industrial, comercial e de serviços através da constituição de uma Comissão empresarial ítalo-brasileira. As partes dividiram os trabalhos em dois grupos: um voltado para a ciência e a tecnologia e o outro referente à cooperação para o desenvolvimento. Quanto ao grupo voltado à ciência e tecnologia, as partes concordaram em relação à importância

que o tema tem para o desenvolvimento das respectivas sociedades, e as delegações assumiram o compromisso de promover e reforçar ulteriormente a participação dos dois países nos mecanismos existentes para a colaboração BrasilUnião Européia. Em relação ao grupo de trabalho referente à cooperação para o desenvolvimento, foi enfatizada a importância das cooperações bilaterais, tanto para a abordagem participativa, quanto para a capacidade de transformação em políticas públicas. Neste sentido foram retomadas as iniciativas em curso e aquelas em via de negociação, como por exemplo, as que dizem respeito à biodiversidade, que se preocupa com a conservação e a valorização dos recursos fito-genéticos de interesse agro-alimentício e industrial, e aquelas referentes ao programa de prevenção e controle dos incêndios na floresta amazônica. Finalmente foram também discutidas formas de cooperação trilaterais e descentralizadas, com o objetivo de otimizar ainda mais as trocas em termos de desenvolvimento, consolidando assim a parceria de sucesso Itália-Brasil.

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IL PAESE HA LA MAGGIOR ESTENSIONE COSTIERA DEL CONTINENTE, E CIÒ HA PERMESSO LO SVILUPPO

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ecentemente la rivista “Brasileiros” ha pubblicato un Dossier sulle risorse del mare brasiliano. In effetti il mare é strettamente collegato con la storia del Brasile. Scoperto nell’epoca delle grandi navigazioni, il Paese ha la maggior estensione costiera del continente, e questo fatto ha permesso lo sviluppo di diversi settori economici. È opinione comune che il Brasile sia esteso 8,5 chilometri quadrati. Il dato è certo, ma è opportuno accrescere i circa 3,6 milioni di chilometri quadrati della zona economica esclusiva (ZEE) oceanica, nella quale la sovranità è economica, e tutte le risorse presenti nell’acqua, nel suolo e nel sottosuolo sono di proprietà del Paese costiero. Nel sottosuolo marino della piattaforma continentale, ricerche preliminari hanno mostrato la possibile esistenza di minerali importanti come il cobalto, il ferro, il nichel, il manganese.

Petrolio, pesca, itticoltura e turismo: tutti settori che fanno del mare brasiliano un’importante risorsa per il Paese. Ma che presentano anche enormi potenzialità di crescita di Francesco Paternò, Segretario Generale della CCIE di San Paolo

AUTOSUFFICIENZA PETROLIFERA. Il settore petrolifero che si è sviluppato nel sud e nel sud-est del Paese, principalmente con l’accresciuta capacità brasiliana di esplorare il mare sia in acque rase sia in acque profonde, ha fornito al Paese la tanto sospirata autonomia. Attraverso l’impresa statale Petrobras, è stata raggiunta nel 2006 l’autosufficienza petrolifera. Questo marco storico è di grande significato non solo economico, giacchè il Paese adesso risparmia annualmente 40 milioni di dollari prima spesi con il petrolio, ma anche in termini di autosufficienza nel campo dei combustibili, settore in cui il Paese fornisce il 40% della matrice energetica all’economia nazionale. Questa performance si deve all’accresciuta capacità tecnologica, ed oggi il Brasile controlla ogni processo legato all’estrazione petrolifera a grandi profondità, e ha ottenuto il record mondiale con un pozzo che nella Bacia de Santos raggiunge i 2853 metri. LA PESCA. Il settore della pesca, che è responsabile per il 2% del PIL nazionale, non ha avuto lo sperato sviluppo a causa di problemi alle infrastrutture O PAÍS POSSUI A MAIOR EXTENSÃO COSTEIRA DO CONTINENTE, E ESTE FATO PERMITIU O DESENVOLVIMENTO

O mar é nosso Petróleo, pesca, piscicultura e turismo: setores que fazem com que o mar brasileiro seja uma importante reserva para o País. Mas que apresentam, também, um enorme potencial de crescimento. ecentemente a revista “Brasileiros” publicou um dossier sobre os recursos do mar brasileiro. Na verdade, o mar está extremamente ligado à história do país. Descoberto na época das grandes navegações, o país possui a maior extensão costeira do continente, e este fato permitiu o desenvolvimento de diversos setores econômicos. Todos sabem que o Brasil possui uma extensão de 8,5 km2. O dado é correto, mas é necessário acrescentar os cerca de 3,6 milhões de km2 da zona econômica exclusiva (ZEE) oceânica, na qual a soberania é econômica, e todos os recursos presentes na água, no solo e no subsolo são de propriedade do país costeiro. Pesquisas preliminares mostraram a possível existência de minerais importantes como o cobalto, o ferro, o níquel, e o manganês no subsolo marinho da plataforma continental. O setor petrolífero que se desenvolveu no sul e sudeste do país, principalmente com o aumento da capacidade do país de explorar o mar seja em águas rasas que em águas profundas, concedeu ao Brasil a tão desejada autonomia.

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AUTO-SUFICIÊNCIA PETROLÍFERA. PETROLÍFERA Através da empresa estatal Petrobrás, o país atingiu em 2006, a auto-suficiência petrolífera. Este marco histórico é de grande significado não só econômico, já que agora o país economiza anualmente 40 milhões de dólares, antes gastos com o petróleo, mas também em termos de auto-suficiência no campo dos combustíveis, setor cujo país fornece 40% da matriz energética à economia nacional. Esta performance se deve ao aumento da capacidade tecnológica e, atualmente o Brasil controla cada processo ligado à extração petrolífera de grandes profundidades e, obteve o recorde mundial com um poço na Bacia de Santos que atinge 2.853 metros. A PESCA. O setor da pesca, que é responsável por 2% do PIB nacional, não obteve o desenvolvimento esperado por causa de problemas de infra-estrutura e falta de investimentos necessários para melhorar as tecnologias de transformação e conservação do produto. Apesar de que nos últimos anos, o setor da pesca oceânica não tenha crescido, segundo os analistas, o setor ainda tem um grande potencial. A dúvida é se o custo-benefício deste processo valerá a pena. A PISCICULTURA. A alternativa válida é representada pelo único setor que atualmente está em rápido desenvolvimento e conta com altos investimentos e tecnologia: o setor da piscicultura que, no país, é voltado principalmente à criação de moluscos e crustáceos, mas pode expandir a atividade também para peixes. Começou a se desenvolver nos anos setenta, mas ainda não tinha condições propícias, já que o regime militar favorecia as exportações. Nos

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DI DIVERSI SETTORI ECONOMICI to una pionieristica esperienza che coniuga la conservazione ambientale e l’itticoltura per mezzo di un’avanzata tecnologia. La regione ha anche trovato l’appoggio delle comunità locali che, riunite nella “Cooperativa dos Produtores de Ostra de Cananéia”, hanno permesso l’incremento della produzione allevando, per esempio, nel 2005, 79 tonnellate di ostriche. Grazie alla sua costante attenzione per l’ambiente e alla sua efficienza economica, la Cooperativa ha vinto nel 2002 il “Prêmio Iniciativa Equatorial” istituito dal Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite e consegnato durante la Riunione Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile. Il settore impiega già più di 3 milioni di persone (direttamente o indirettamente) e ha ancora un ampio potenziale di crescita che dipende da investimenti più rilevanti.

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e alla mancanza di investimenti necessari per migliorare le tecnologie di trasformazione e conservazione del prodotto. Anche se negli ultimi anni il settore della pesca oceanica non è cresciuto, secondo gli analisti il settore ha ancora un grande potenziale. Il dubbio è se il costo-beneficio di questo processo varrà la pena. L’ITTICOLTURA. Alternativa valida è rappresentata dall’unico settore che attualmente è in rapido sviluppo e conta su alti investimenti e tecnologia: il settore dell’itticoltura, che è diretto principalmente all’allevamento di molluschi e crostacei, ma può espandere l’attività anche sui pesci. Iniziò a svilupparsi negli anni Settanta, ma non ebbe allora condizioni propizie, giacchè il regime militare favoriva le esportazioni. Negli anni Novanta, con l’apertura dei mercati di import-export, ha trovato principalmente a Santa Catarina e San Paolo condizioni ottimizzate di sviluppo. Attualmente Santa Catarina è il maggior produttore di molluschi del Paese, avendo movimentato nel 2005, 1945 tonnellate di molluschi. La seconda maggior produzione è localizzata a San Paolo, nella “Reserva Extrativista de Mandira” localizzata nell’Area di Protezione Ambientale (APA) Cananéia-Iguape-Peruíbe. Motivata dal fatto di trovarsi in un’APA, questa regione ha realizza-

UN ALTO POTENZIALE TURISTICO. MA SALVAGUARDIAMO L’AMBIENTE. L’esteso mare brasiliano ha, però, anche un’altra caratteristica fondamentale, non solo per il Paese ma per il mondo intero: è l’habitat naturale di specie uniche al mondo. La biodiversità locale è così grande che è già stato ribattezzato “Amazzonia Azzurra”. E, come l’Amazzonia terrestre, sta subendo i danni causati dallo sviluppo. L’inquinamento delle acque, la pesca predatoria ed il turismo in aree ecologicamente protette stanno richiamando sempre più l’attenzione globale su questi problemi che rischiano di distruggere un ecosistema unico. Oltretutto il potenziale turistico del Brasile è straordinario. Le coste del Paese si estendono per oltre 7500 chilometri, e vanno dall’emisfero nord trovandosi al di sopra della linea dell’equatore, fino all’emisfero sud, oltrepassando il tropico del Capricorno. Il potenziale turistico di questa fascia costiera, in molte aree assolutamente inesplorata, può trasformare il Paese al pari delle confinanti zone caraibiche: grande opportunità di investimenti per gruppi turistici internazionali. Le discussioni su possibili soluzioni che rispettino gli ecosistemi e la natura sono in corso, ma é necessario che si crei una coscienza ambientale che capisca che il prezzo della crescita non può essere la natura, ma che, al contrario, la natura é una grande risorsa economica.

DE DIVERSOS SETORES ECONÔMICOS UM ALTO POTENCIAL TURISTICO. MAS PROTEJAMOS O AMBIENTE. anos oitenta, com a abertura dos mercados de import-export obteve melhoPorém, o extenso mar brasileiro ainda possui uma outra característica fundares condições de desenvolvimento, principalmente em Santa Catarina e São mental, não apenas para o país, mas também para o mundo: é o habitat natuPaulo. ral de espécies únicas no mundo. Atualmente Santa Catarina é o maior produtor de moluscos do país tendo A biodiversidade local é tão grande que já é chamada de “Amazônia Azul” e movimentado em 2005, 1.945 toneladas de moluscos. como a Amazônia terrestre está sofrendo os danos causados pelo desenvolviA segunda maior produção se encontra em São Paulo na “Reserva Extratimento. A poluição das águas, a pesca predatória e o turismo em áreas ecolovista de Mandira” localizada na Área de Proteção Ambiental (APA) Cananéiagicamente protegidas estão, cada vez mais, chamando a atenção do mundo Iguape-Peruíbe. para estes problemas que poderiam destruir um ecossistema único. Motivada pelo fato de se encontrar em uma APA, esta região, no Estado de Além de tudo, o potencial turístico do Brasil é extraordinário. São Paulo, realizou uma experiência pioneira que une a conservação ambienAs costas do país estendem-se por mais de 7.500 Km e beiram o hemisfério tal e a piscicultura através de uma avançada tecnologia. norte posicionando-se acima da linha do Equador e chegam ao hemisfério sul A região também contou com o apoio das comunidades locais que reuniultrapassando o trópico de Capricórnio. das na “Cooperativa dos Produtores de Ostra de Cananéia” têm ajudado no O potencial turístico desta faixa costeira, em muitas áreas absolutamente aumento da produção criando, por exemplo, em 2005, 79 toneladas de osinexploradas, pode transformar o país no equivalente às zonas limítrofes caritras, graças à sua preocupação ecológica e à sua atuação e eficiência econôbenhas: grandes oportunidades de investimento para grupos turísticos intermica, a Cooperativa venceu, em 2002, o “Prêmio Iniciativa Equatorial” instinacionais. tuído pelo Programa para o Desenvolvimento das Camara Italo-Brasileira de As discussões sobre as possíveis soluções que Nações Unidas e entregue durante a Reunião MunComercio e Industria respeitam os ecossistemas e a natureza estão em dial para o Desenvolvimento Sustentável. Av. Paulista, 2073 andamento, mas é necessário que se crie uma consO setor já emprega mais de 3 milhões de pessoConjunto Nacional Horsa II – 24° andar 01311-940 San Paolo ciência ambiental que entenda que o preço do cresas (direta ou indiretamente) e ainda tem muito poTel. +55.11.31790130 - Fax +55.11.31790131 cimento não pode ser a natureza e, pelo contrário, a tencial de crescimento dependendo de investimenitalcam@italcam.com.br natureza é um grande recurso econômico. tos mais significativos. www.italcam.com.br

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Milano e Rio de Janeiro sono più vicine “L’America centro-meridionale è da tempo uno dei nostri principali partner commerciali. È un legame solido tra due aree geograficamente distanti, ma culturalmente e storicamente vicine”. Così Bruno Ermolli, Presidente di Promos, Azienda speciale della Camera di commercio di Milano, parla del mercato sudamericano, e dell’importanza che esso riveste per l’Italia. Proprio partendo da questo presupposto, si comprende meglio il valore dell’accordo di cooperazione firmato alla fine di novembre tra Promos-Camera di commercio di Milano e il Sebrae di Rio de Janeiro per lo sviluppo dei distretti industriali della moda da spiaggia, del mobile e delle rocce ornamentali dello Stato carioca. L’accordo fa del resto seguito all’esperienza positiva del progetto pilota sul trasferimento del modello produttivo dei distretti industriali lombardi avviato con successo nel 2001 nel distretto carioca di Nova Friburgo.

MILÃO E RIO DE JANEIRO ESTÃO MAIS PRÓXIMAS “A América centro-meridional é há muito tempo um dos nossos principais parceiros comerciais. É um vínculo sólido entre duas áreas geograficamente distantes, mas culturalmente e historicamente próximas”. Assim Bruno Ermolli, Presidente da Promos, Empresa Especial da Câmara de Comércio de Milão, fala sobre o mercado sul-americano, e da importância que este reveste para a Itália. Partindo deste pressuposto, compreende-se melhor o valor do acordo de cooperação assinado no final de novembro entre Promos-Câmara de Comércio de Milão e o Sebrae de Rio de Janeiro para o desenvolvimento dos distritos industriais da moda de praia, do móvel e das rochas ornamentais do Estado carioca. O acordo continua a experiência positiva do projeto piloto sobre a transferência do modelo produtivo dos distritos industriais da Lombardia, iniciado com sucesso em 2001 no distrito carioca de Nova Friburgo.

Umbria Jazz arriva nella “favela. E la “favela” ringrazia “Complimenti a tutti voi che vi siete accollati la responsabilità di organizzare un evento di portata quale ‘Umbria Jazz’ in favela: è il primo passo verso una comunione di intenti che ci auguriamo non rimanga episodio unico”. Lo scrive Barbara Olivi, Presidente dell’Associazione Onlus “Il sorriso dei miei bimbi” e Direttrice Sociale dell’Ong “Unione delle Donne” della “Rocinha” (con i suoi 60 mila abitanti la più grande “favela” di Rio de Janeiro e probabilmente del Sud America) a proposito del concerto che Stefano Bollani ha tenuto per “Umbria Jazz” sabato 1 dicembre nella favela “Pereira da Silva” di Rio. Ma non solo. Enorme successo ha riscosso anche l’esibizione di Bollani svoltasi presso il Bourbon Street Jazz Club di San Paolo, dove si è esibito di fronte a tanti immigrati umbri, che hanno risposto compatti all’appello di Umbria Jazz, “testimonial d’eccezione” dell’accordo di cooperazione che l’Umbria (insieme a Toscana, Marche, Emilia Romagna e Liguria) ha stipulato con il Governo Federale del Brasile.

UMBRIA JAZZ CHEGA NA FAVELA. E A FAVELA AGRADECE “Agradecimentos a todos vocês que assumiram a responsabilidade de organizar um evento da dimensão como o ‘Umbria Jazz’ na favela: é o primeiro passo em direção a uma comunhão de intenções, que desejamos não seja a única.” Escreve Barbara Olivi, Presidente da Associação “Onlus - Il sorriso dei miei bimbi” e Diretora Social da Ong “União de Mulheres” da “Rocinha” (com seus 60 mil habitantes, a maior favela do Rio de Janeiro e provavelmente da América do Sul) sobre o concerto que Stefano Bollani realizou por “Umbria Jazz”, sábado dia 1 de dezembro na favela “Pereira da Silva” de Rio. Mas não só, enorme sucesso teve também a exibição de Bollani ocorrida no Bourbon Street Jazz Club de São Paulo, onde se exibiu frente a muitos imigrados da Úmbria, que responderam juntos ao apelo de Umbria Jazz, “testimonial d’eccezione” sobre o acordo de cooperação que a Umbria (juntamente a Toscana, Marche, Emilia Romagna e Ligúria) estipulou com o Governo Federal do Brasil.

Mondiali 2014: “Brasile scelta vincente”

MUNDIAL 2014: “BRASIL ESCOLHA VENCEDORA”

Si è detto soddisfatto per la scelta del Brasile come Paese ospitante dei mondiali di calcio del 2014, il senatore Edoardo Pollastri, eletto nella Circoscrizione Estero ripartizione America Meridionale e da trent’anni residente a San Paolo. “È una scelta importante – ha detto il Senatore – che aumenta il prestigio di un Paese come il Brasile, che negli ultimi anni ha saputo imporsi come player fondamentale nel mercato mondiale. Con l’organizzazione dei campionati di calcio del 2014, il Brasile sarà al centro dell’attenzione di tutto il mondo e saprà presentarsi preparato a questo grande evento calcistico. I mondiali in Brasile – ha sottolineato Pollastri – avranno senza dubbio ricadute economico-commerciali molto positive, oltre a portare maggiore occupazione e turismo da tutto il mondo”.

Disse estar satisfeito pela escolha do Brasil como País que hospedará o mundial de futebol de 2014, o Senador Edoardo Pollastri, eleito na circunscrição Exterior Divisão América Meridional e há 30 anos residente em São Paulo. “É uma escolha importante – referiu o Senador – que aumenta o prestígio de um país como o Brasil, que nos últimos anos soube se impor como player fundamental no mercado mundial. Com a organização dos campeonatos de futebol de 2014, o Brasil será o centro das atenções de todo o mundo e saberá se apresentar preparado para este grande evento futebolístico. A copa do mundo no Brasil – salientou Pollastri – indubitavelmente terá conseqüências econômico-comerciais muito positivas, além de trazer mais empregos e turismo de todo o mundo”.

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FIAT punta sul Brasile Destinazione Brasile per la FIAT. Il gruppo italiano ha infatti annunciato di voler investire 5 miliardi di real (circa 1,9 miliardi in euro), per ingrandire la megafabbrica di Betim, nello Stato di Minas Gerais, che è il più grande stabilimento del mondo con il marchio del Lingotto. L’operazione fa parte di un più vasto piano di investimenti per complessivi 6,4 miliardi di real (2,4 miliardi di euro) che il gruppo italiano intende indirizzare nell’area dell’America Latina tra il 2008 e il 2010. Di recente, la Banca statale brasiliana ha stanziato 600 milioni di real per finanziare l’ampliamento dell’impianto, e la Banca di sviluppo di Minas Gerais altri 800 milioni. Con l’operazione decisa al Lingotto la fabbrica sarà ulteriormente estesa per passare dall’attuale capacità produttiva di 3000 vetture al giorno a 5.200 auto.

In Brasile la terza edizione di “Venezia Cinema Italiano” “Ancora un’iniziativa italiana che va incontro ad un forte desiderio del pubblico brasiliano e a una priorità dell’azione italiana per promuovere all’estero la lingua e la cultura del nostro Paese”. Con queste parole l’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Michele Valensise ha commentato l’iniziativa che ha portato, tra novembre e dicembre, una selezione di film della 64ª Mostra d’Arte Cinematografica, in alcune delle più importanti città brasiliane: oltre a San Paolo, quest’anno la rassegna si è infatti estesa a Rio de Janeiro, Brasilia e Recife. Grazie alla rassegna, alcune pellicole in programma hanno anche trovato un distributore in Brasile, cosicché al successo di pubblico e di critica, “Venezia Cinema Italiano” ha unito quest’anno anche il successo commerciale.

NO BRASIL A TERCEIRA EDIÇÃO DE “VENEZIA CINEMA ITALIANO” “Mais uma iniciativa italiana que vai ao encontro de um grande desejo do público brasileiro e de uma prioridade de ação italiana para promover no exterior a língua e a cultura do nosso país”. Com estas palavras o Embaixador da Itália no Brasil, Michele Valensise, comentou a iniciativa que trouxe, entre novembro e dezembro, uma seleção de filmes da 64ª Mostra de Arte Cinematográfica, em algumas das mais importantes cidades brasileiras: além de São Paulo, este ano a mostra estendeu-se para o Rio de Janeiro, Brasília e Recife. Graças à exposição, algumas películas no programa encontraram um distribuidor no Brasil, desta forma ao sucesso de público e de crítica, “Venezia Cinema Italiano” acrescentou este ano também o sucesso comercial.

FIAT APOSTA NO BRASIL Destino Brasil para a FIAT. O grupo italiano, de fato, anunciou que quer investir R$ 5 bilhões (cerca de e 1,9 bilhões), para ampliar a mega-fábrica de Betim, no Estado de Minas Gerais, que é o maior estabelecimento do mundo com a marca do “Lingotto”. A operação faz parte de um amplo plano de investimentos pelo total de R$ 6,4 bilhões (e 2,4 bilhões) que o grupo italiano pretende endereçar à área da América Latina entre 2008 e 2010. Recentemente, o Banco Estadual brasileiro dedicou R$ 600 milhões para financiar a ampliação da instalação, e o Banco de Desenvolvimento de Minas Gerais, outros R$ 800 milhões. Com a operação decidida no Lingotto, a fábrica será ulteriormente ampliada, para passar da atual capacidade de produção de 3.000 carros ao dia a 5.200.

Missione brasiliana per gli Emiliano-Romagnoli nel mondo Si è svolta a fine novembre la missione in Brasile della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo guidata dalla presidente Silvia Bartolini, che ha toccato le città di Porto Alegre, Rio de Janeiro e San Paolo. Numerosi gli appuntamenti a cui la delegazione ha preso parte, come il concerto “Arturo Toscanini Recital”, per celebrare il cinquantesimo anniversario della morte del celebre compositore Arturo Toscanini; il convegno “La legislazione e la politica rivolta alle donne che hanno subito violenza: confronto tra le esperienze della Regione Emilia-Romagna e il Brasile”, e l’incontro con i componenti del Circolo Italiano di San Paolo, durante il quale si è discusso del ruolo dei giovani, e degli strumenti a disposizione delle comunità all’estero per comunicare con la Regione, come la rivista ER, il sito degli Emiliano-romagnoli nel mondo e Radioemiliaromagna.

Missão brasileira para os “EmilianoRomagnoli” no mundo Ocorreu no final de novembro a missão no Brasil da Consulta dos “Emiliano-Romagnoli” no Mundo guiada pela presidenta Silvia Bartolini, que se realizou nas cidades de Porto Alegre, Rio de Janeiro e São Paulo. Numerosos foram os encontros aos quais a delegação participou, como o concerto “Arturo Toscanini Recital”, para celebrar o qüinquagésimo aniversário da morte do célebre compositor Arturo Toscanini; o seminário “A legislação e a política voltada às mulheres que sofreram atos de violência: comparação entre as experiências da Região EmiliaRomagna e o Brasil”, e o encontro com os componentes do “Circolo Italiano” de São Paulo, durante o qual discutiu-se sobre o papel dos jovens, e dos instrumentos à disposição das comunidades no exterior para se comunicar com a Região, como a revista ER, o site dos “Emilianoromagnoli” no mundo e “Radioemiliaromagna”.

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EDITORIALE

2008: la “locomotiva Germania” non si ferma ANNAMARIA ANDRETTA Presidente della CCIE di Monaco di Baviera

Il climaedicognome nervosismo conseguente alla crisi di Nome autore dei Subprime negli USA ha investito anche la Germania, anche se in misura contenuta. Se i più scettici, di fronte alla crisi immobiliare statunitense, hanno paventato che l’economia tedesca ne venisse travolta, tuttavia questi timori appaiono esagerati. E per il 2008 si prevede una progressione dell’economia tedesca di circa il 2%. A supporto delle previsioni dell’Istituto per l’economia di Colonia, che prevede uno scenario tutto sommato positivo per le aziende tedesche, giocano un ruolo fondamentale tre aspetti. Anzitutto le previsioni che l’economia statunitense – e gli USA costituiscono un mercato importante per i prodotti tedeschi – non subirà un tracollo grazie alla buona redditività delle aziende ed alla situazione del mercato del lavoro. D’altro canto, la misura contenuta in cui le banche tedesche si sono trovate coinvolte negli effetti della crisi dei Subprime statunitensi ed il peso ridotto di tale fenomeno sui loro bilanci dovrebbero far sì che non ci siano degli sviluppi negativi sui costi per l’accesso al credito da parte delle aziende tedesche. Inoltre, tutto indica che l’economia mondiale è destinata a crescere anche nel 2008 in maniera consistente ad un tasso del 7%. Di questo ne continuerà a beneficiare sicuramente l’export di prodotti Made in Germany: le aziende esportatrici tedesche manterranno quindi un trend di crescita, trainando anche tutto il sistema di subfornitori. Il 2008 inizierà inoltre all’insegna di un alleggerimento della pressione fiscale per le imprese grazie all’entrata in vigore della riforma che riguarda le società di capitali. Il passaggio da un carico fiscale complessivo del 39% al 30% offrirà condizioni migliori ed aumenterà per gli investitori esteri l’attrattività della Germania. In un tale contesto le imprese italiane che hanno rapporti commerciali con la Germania devono preoccuparsi per i futuri sviluppi di questo mercato? Per tutti i motivi sopra riportati, ritengo che, se effetti negativi sull’import dall’Italia ci dovessero essere, è ragionevole pensare che avranno una portata molto circoscritta ad alcuni singoli settori. Due ulteriori dato a conforto: la previsione che in Germania anche gli investimenti in macchinari da parte delle imprese continueranno ad aumentare del 6,5%, unita a quella di una crescita dell’import tedesco nel prossimo anno pari al 7,8% (quindi superiore anche alla crescita registrata nel 2007) dovrebbero farci guardare con atteggiamento di fiducia all’anno che sta per iniziare.

L’INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA IN GERMANIA, ANTONIO PURI PURINI

La collaborazione riparte da Meseberg Il Vertice italo-tedesco è stato un’importante occasione per “ricalibrare il rapporto tra i due Paesi”, in ambito politico come in quello economico

Antonio Puri Purini

I

l Vertice bilaterale di Meseberg del 20 novembre scorso – a cui l’Ambasciata a Berlino ha dedicato tante energie negli ultimi mesi – ha finalmente spezzato il troppo lungo interludio che durava nelle nostre consultazioni intergovernative dall’autunno 2004 e ha impresso una nuova discontinuità positiva al nostro rapporto bilaterale. La presenza al Vertice del Presidente del Consiglio e dei Ministri degli Esteri, dello Sviluppo Economico e dei Trasporti, ci ha consentito di individuare numerosi settori di collaborazione su cui lavoreremo concretamente nei prossimi mesi: la politica estera, l’innovazione tecnologica, l’energia, lo spazio, la logistica, i trasporti intermodali. Per la prima volta, alla tradizionale componente intergovernativa si è aggiunta la presenza di alcuni imprenditori ed istituzioni di ricerca che mostrano come, all’eccellente collaborazione fra i due Governi, si aggiunge un’altrettanto intensa e vitale interconnessione fra i nostri sistemi produttivi, logistici e di ricerca spaziale. Alla colazione di lavoro offerta a Meseberg dal Cancelliere Merkel al Presidente Prodi si sono così aggiunti gli amministratori delegati di Unicredit Group Alessandro Profumo e di Deutsche Bank Josef Ackermann, delle Ferrovie italiane e tedesche Moretti e Mehdorn, nonché

LEITARTIKEL

2008: die “Lokomotive Deutschland” ist nicht zu bremsen Die durch die Subprime-Krise in den USA geweckte Nervosität erreichte in abgeschwächter Form auch Deutschland. Befürchtungen der Skeptiker, die deutsche Wirtschaft würde von der amerikanischen Immobilienkrise stark beschädigt, traten also nicht ein. Und für 2008 wird ein deutsches Wirtschaftswachstum von 2% erwartet. Laut dem Kölner Institut der Deutschen Wirtschaft (IW) steht den deutschen Unternehmen ein gutes Jahr bevor. Dabei spielen nach Meinung des Instituts drei Aspekte eine Rolle: Erstens die Prognose darüber, dass der US-Markt – immerhin ein wichtiger Exportpartner für deutsche Produkte – dank der Leistungsfähigkeit der amerikanischen Unter nehmen und der Arbeitsmarktsituation nicht einbrechen wird. Zweitens die Tatsache, dass die Bankenwelt in Deutschland nur in abgeschwächter Form von der Subprime-Krise betroffen war und daher für deutsche Unternehmen keine negativen Kostenentwicklungen bei Krediten zu erwarten sind. Drittens weist laut IW für 2008 alles auf ein weiteres Wachstum der Weltwirtschaft um 7% hin und von diesem Aufschwung werden in erster Linie die Exporte des „Made in Germany” profitieren. Daher ist davon auszugehen, dass die deutschen Exportunternehmen ihren Wachstumstrend beibehalten und somit das Gesamtsystem ihrer Zulieferer auf dieser Welle mitnehmen werden. Hinzu kommt, dass zu Beginn des neuen Jahres eine Unternehmensteuerreform für Kapitalgesellschaften in Kraft tritt, und die Steuersätze für diese Unternehmen von derzeit 39% auf 30% gesenkt werden. Für ausländische Investoren wird Deutschland als Standort noch attraktiver. Müssen sich italienische Unternehmen Sorgen um ihre Handelsbeziehungen mit Deutschland machen? Aus den oben genannten Gründen bin ich überzeugt, falls tatsächlich negative Entwicklungen für italienische Importe eintreten sollten, so würden diese nur marginal einige wenige Bereiche betreffen. Vertrauen lässt sich außerdem aus folgenden zwei Daten schöpfen: Für Deutschland werden 2008 sowohl steigende Investitionen in Maschinen (+ 6,5%) erwartet als auch ein weiteres Anwachsen der Importe (+7,8%). Gute Gründe, um dem neuen Jahr hoffnungsvoll entgegen zu blicken.

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FOR GERMANIA il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Bignami ed il CEO del Deutsches Zentrum für Luft-und Raumfahrt Wörner. La loro partecipazione ha dato al vertice un’ulteriore connotazione di concretezza, tanto più apprezzabile perché concentrata su temi specifici, su scadenze, su sfide comuni. Ad esempio, la presenza di Profumo e Ackermann ha consentito di approfondire le prospettive di ulteriore integrazione dei mercati del credito e della finanza in Europa, tanto più necessarie a seguito delle recenti turbolenze finanziarie. A mio avviso, proprio le attuali crisi ci devono rendere più consapevoli dell’importanza dell’Euro (oltre il 46% delle nostre esportazioni è diretto verso l’Eurozona) e della necessità di affiancare al governo europeo della moneta una politica di vigilanza e di regolamentazione dei mercati altrettanto integrate. GLI ACCORDI. Sono stati inoltre conclusi due importanti accordi di collaborazione: il primo, fra le agenzie spaziali dei nostri due Paesi, si propone di avviare una collaborazione strutturata per quanto riguarda la partecipazione ai grandi programmi europei nei settori dell’osservazione della Terra, dei lanciatori, della ricerca spaziale, delle scienze della vita; il secondo, in campo ferroviario, prevede il rafforzamento della cooperazione nella gestione del traffico merci e passeggeri fra Italia e Germania. Anche le nostre associazioni degli industriali, Confindustria e Bundesverband der Deutschen Industrie, pur non presenti a Meseberg, hanno siglato il 20 novembre una dichiarazione congiunta, che fa stato dei comuni interessi dei nostri sistemi manifatturieri, sempre più evidenti nel contesto dell’economia globale. Il Vertice italo-tedesco ha rappresentato un’occasione utile ed opportuna per ricalibrare il rapporto tra i due Paesi, nel segno della concretezza e delle affinità esistenti sul piano economico come su quello politico. Si tratta ora di lavorare alacremente affinché le prossime consultazioni intergovernative rappresentino l’occasione per liberare ancora di più quel potenziale inespresso rappresentato dalla solida complementarità delle nostre economie, basate su sistemi industriali maturi,a forte dipendenza energetica, incardinati sulle esportazioni di prodotti manufatti.

BEITRAG DES ITALIENISCHEN BOTSCHAFTERS IN DEUTSCHLAND, ANTONIO PURI PURINI Durch die Teilnahme dieser Wirtschaftsleute erhielt das Treffen eine noch konzentriertere Dimension, zumal bestimmte Themen, Fristen und gemeinsame Herausforderungen konkret angesprochen werden konnten. So wurde dank der Teilnahme von Profumo und Ackermann die Aussicht auf eine weitere Integration der Kredit- und Finanzmärkte in Europa diskutiert; eine solche Integration ist unbedingt notwendig, auch hinsichtlich der aktuellen Turbulenzen in diesen Märkten. Nach meiner Auffassung müssen wir uns im Hinblick auf die momentanen Finanzkrisen der Bedeutung des Euros bewußt sein (über 46% unserer Exporte richten sich an die Eurozone). ür die Vorbereitungen des Gipfels zwischen Deutschland und Italien Die europäische Währungspolitik muss von einer integrierten Aufsichtsam 20. November im brandenburgischen Schloss Meseberg, dem und Regulierungspolitik der Märkte begleitet sein. Gästehaus der deutschen Bundesregierung, hatte die Italienische DIE VEREINBARUNGEN. Zwei weitreichende KooperationsvereinbarunBotschaft in Berlin viel Energie aufgebracht. Die lange Zeitspanne seit den gen zwischen Deutschland und Italien betreffen zum eiletzten Regierungskonsultationen im Herbst 2004 wurnen die Luft- und Raumfahrt und zum andern den Bahnde somit unterbrochen und den Beziehungen zwischen sektor. Die eine sieht eine Kooperation zwischen den unseren Ländern eine positive Kontinuität verliehen. Deutschjeweiligen Luft-und Raumfahrtagenturen hinsichtlich Durch die Teilnahme des italienischen Ministerpräsiitalienischer europäischer Projekte zur Erdbeobachtung und Weltdenten, des italienischen Außen- und des WirtschaftsGipfel zur raumforschung vor; die zweite bezieht sich auf eine verministers sowie des Verkehrsministers konnten mehreFeinabstimmung stärkte Zusammenarbeit im Waren- und Personenverre Punkte vertieft werden, an denen wir in den kommender politischen kehrsmanagement. Außerdem unterzeichneten die den Monaten nun intensiv arbeiten werden: aktuelle und beiden Industrieverbände Confindustria und der Themen der Außenpolitik, der Bereich der technologiBundesverband der Deutschen Industrie eine Erkläschen Innovation, das Energieproblem sowie Fragen wirtschaftlichen rung über gemeinsame Interessen im verarbeitenden rund um Logistik und intermodalen Verkehr. Beziehungen Gewerbe, die es hinsichtlich des wachsenden EinflusErstmals nahmen neben Mitgliedern der beiden Reses der Globalisierung zu verteidigen gilt. gierungen auch Wirtschaftsleute und Vertreter der ForDer deutsch-italienische Gipfel auf Schloss Meseschung an den Treffen teil. Verbindungen zwischen berg bot eine gute Gelegenheit, die Möglichkeiten der Zusammenarbeit Deutschland und Italien bestehen eben nicht nur auf politischer Ebene, zwischen unseren beiden Nationen in politischer und wirtschaftlicher Hinsondern auch in den Bereichen der Produktion, der Logistik und der Luftsicht neu zu justieren. raumforschung. So nahmen am gemeinsamen Mittagessen auf Schloss Jetzt gilt es, eifrig das gemeinsam Beschlossene umzusetzen, damit die Meseberg neben Bundeskanzlerin Angela Merkel und dem Ministerpräsinächsten Regierungsgespräche das bislang noch ruhende Potential undenten Romano Prodi auch Alessandro Profumo (Unicredit Group), Josef serer beider Wirtschaftssysteme wecken kann, die sich gegenseitig erAckermann (Deutsche Bank), Mauro Moretti (Ferrovie dello Stato) und gänzen, die beide auf hervorragend strukturierten Industriesystemen baHartmut Mehdorn (Deutsche Bahn) sowie Giovanni Fabrizio Bignami sieren, die beide massiv sowohl von Energie als auch vom Export abhän(Agenzia Spaziale Italiana) und Johann-Dietrich Wörner (Deutsches Zengig sind. trum für Luft- und Raumfahrt) teil.

Neujustierung der Zusammenarbeit auf Schloss Meseberg

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UN ULTERIORE SPAZIO PER LE COLLABORAZIONI TRA ITALIA E GERMANIA

Energie rinnovabili: il nostro impegno per il 2008 Sono numerosi i vantaggi e le possibilità di investimento nel campo energetico in Germania, nazione ai vertici mondiali in questo settore di Alessandro Marino, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Monaco

S

i è conclusa lo scorso 12 ottobre la fiera internazionale Renewable Energy 2007 (Chiba - Giappone), uno dei principali offshore-event nell’ambito delle energie rinnovabili, in cui aziende tedesche del settore hanno partecipato con uno stand collettivo organizzato da Invest in Germany, agenzia di promozione del governo tedesco, presentando così al mercato internazionale i vantaggi e le possibilità di investimento nel campo energetico in Germania, nazione ai vertici mondiali per lo sfruttamento di queste fonti.

fonti rinnovabili è stata pari al 12%, mantenendosi così in linea con gli obiettivi del governo federale che ha previsto entro il 2010 di raggiungere il 12,5% della produzione di sola energia elettrica da fonti rinnovabili. Quali sono i fattori che hanno consentito alla Germania di raggiungere tale posizione? In primo luogo il forte sviluppo della ricerca tecnologica, unitamente ad un alta specializzazione della forza lavoro, nonché ai chiari obiettivi posti dal governo, tradotti poi in programmi concreti di incentivazione e sviluppo.

NUMEROSI INCENTIVI. Con la Legge sulle Energie Rinnovabili ENERGIE RINNOVABILI. Il mercato delle energie rinnovabili in (EEG) del 29 marzo 2000, che regola il livello di remunerazione delGermania sta conoscendo negli ultimi anni un vero e proprio boom. l’energia elettrica ottenuta dalle diverse fonti rinnovabili, il governo Con un fatturato complessivo di circa 22,9 miliardi di Euro, un volu- tedesco ha imposto ai gestori della rete elettrica di acquistare e metme di esportazioni pari a 6 miliardi di Euro e circa 214.000 persone tere in circolazione per una durata di vent’anni l’elettricità prodotta impiegate nel settore nel 2006, la Germania si attesta ai vertici nelle da fonti rinnovabili a prezzi prefissati. Tale legge ha dunque stimoclassifiche internazionali e in particolar molato l’acquisto di energia elettrica prodotta do al primo posto nel mercato del fotovolda fonti rinnovabili, creando cosí le basi per CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MONACO DI BAVIERA taico, dell’eolico e delle biomasse. L’utilizzo un ulteriore sviluppo del mercato. consapevole dell’energia così come l’investiUlteriori incentivi nello sviluppo di tecnoMonaco di Baviera - Sede Centrale mento nella ricerca di fonti energetiche allogie e impianti per la produzione di energia Sede Centrale - Ottostrasse 1 - 80333 München ternative sono ormai diventati una delle sfitermica da fonti rinnovabili sono assicurati, Tel.: +49-(0)89 96166170 de centrali del XXI secolo, trasformandosi inoltre, dal Marktanzeizprogramm del 26 noFax: +49-(0)89 2904894 info@italcam.de in un vero e proprio fattore economico. vembre 2003, programma statale che solo Stoccarda - Ufficio Regionale Nel 2006 in Germania le energie rinnovanel 2007 ha messo a disposizione 213 miliowww.italcam.de per il Baden Württemberg bili hanno rappresentato circa l’8% della ni di Euro per l’incentivazione all’acquisto di Lenzhalde 69 - 70192 Stuttgart produzione energetica complessiva, menimpianti. Uno dei settori che negli ultimi anTel.:+49-(0)711 2268042 - Fax:+49-(0)711 2268079 stuttgart@italcam.de tre la quota di energia elettrica prodotta da ni è cresciuto in maniera significativa è sta-

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MÖGLICHKEITEN DEUTSCH-ITALIENISCHER KOOPERATION

Erneuerbare Energien: unser Engagement für 2008 Zahlreiche Vorteile und Investitionschancen im deutschen Energiesektor - Deutschland Spitzenreiter der Branche. m 12. Oktober endete im japanischen Chiba die Internationale Messe Renewable Energy 2007, eine der bedeutendsten Offshore-Veranstaltungen zum Thema Erneuerbare Energien. Deutsche Unternehmen präsentierten am Gemeinschaftsstand der staatlichen Marketinggesellschaft Invest in Germany Chancenvielfalt und Investitionsmöglichkeiten auf dem deutschen Markt. Seit Jahren erfährt in Deutschland der Sektor der regenerativen Energien in Deutschland einen regelrechten Wirtschaftsboom und hat dem Land die weltweite Führungsposition in diesem Bereich beschert. Mit einem Gesamtumsatz von 22,9 Mrd. Euro, einem Exportvolumen von 6 Mrd. Euro und rund 214.000 Beschäftigten im Jahr 2006 steht Deutschland im internationalen Vergleich an der Spitze bei Photovoltaik, Windenergie und Biomasse. Ein verantwortungsvoller Energiehaushalt und die technische Entwicklung alternativer Energiequellen sind inzwischen zentrale Herausforderungen des 21. Jahrhunderts. So bildeten diese Fragen in Deutschland eine eigene bedeutende Wirtschaftsbranche heraus. Im Jahr 2006 stammten in Deutschland 8% der gesamten produzierten Energie aus erneuerbaren Energiequellen; die aus alternativen Quellen erzeugte Elektroenergie lag bei 12%. Somit liegt die Bundesregierung voll im Plan, der vorsieht, dass bis 2010 ein Anteil von 12,5% der produzierten Elektroenergie aus erneuerbaren Energien gewonnen werden soll. Aber wie konnte Deutschland diese Spitzenposition erreichen? Die Antwort liegt in der starken technologischen Entwicklung, der Spezialisierung der Arbeitskräfte, aber auch in der klaren Perspektive der Bundesregierung, und der Umsetzung in effektive Subventionierungs- und Entwicklungsprogramme. Das Gesetz zu den erneuerbaren Energien, Erneuerbare-Energie-Gesetz (EEG) vom 29. März 2000 regelt die Abnahme und Vergütung von Strom, der aus erneuerbaren Energien gewonnen wurde. Das EEG verpflichtet die Stromversorgungsunternehmen in Deutschland, für einen Zeitraum von 20 Jahren Strom anzubieten, der aus erneuerbaren Energien gewonnen wurde. Darüber hinaus muss dieser Strom zu festgesetzten Preisen vergütet werden. Mithilfe des EEG wurde somit ein Anreiz zum Kauf von Strom aus erneuerbaren Energiequellen geweckt und ein entsprechender Markt in Deutschland geschaffen. Darüber hinaus wurden mit dem sogenannten Marktanreizprogramm vom 26. November 2003 Zuschüsse für den Bau von Anlagen zur Wärmeerzeugung aus erneuerbaren Energien gewährt. So stellte das Programm allein im Jahr 2007 rund 213 Mio. Euro zur Förderung von Wärmeanlagen bereit. Einer der Bereiche, die in Deutschland innerhalb der letzten Jahre zu einem wahren Wachstumsmarkt wurden, ist die Photovoltaikindustrie. Mit insgesamt 7.000 Unternehmen, 35.000 Beschäftigten und eine Exportquote von 34% im Jahr 2006 zählt Deutschland vor Japan und den USA zu den Weltmarktführern im Solarstromsektor. Federführend innerhalb Deutschlands ist der süddeutsche Raum mit Bayern und Bade-Württemberg, wo sich fast zwei Drittel der bundesweit installierten PV-Leistung befinden. In Bayern wurde außerdem im Juni 2005 mit dem Solarpark Bavaria die größte Photovoltaikanlage der Welt eingeweiht, mit einer installierten PV-Leistung von 10 MW. Welche bessere Möglichkeit für Kontaktanbahnungen mit deutschen Geschäftspartnern des EE-Sektors könnte es demnach für italienische Unternehmen geben, als die Teilnahme an der Fachmesse für Solartechnik INTERSOLAR 2008 in München (12.-14. Juni)? Die INTERSOLAR ist die ideale Plattform für Unternehmen, die sich über Neuheiten und Trends der Branche informieren möchten. In Italien sind innovative Formen erneuerbarer Energie, wie Wind- und Solarenergie, trotz des hohen Potentials noch nicht hinreichend entwickelt. Hingegen sichert sich die Wasserenergie mit einem Anteil von rund 75% an der Stromerzeugung aus erneuerbaren Energiequellen den Löwenanteil. Ein Erfahrungsaustausch zwischen deutschen und italienischen Firmen und die Möglichkeit, sich mit deutschem Know-How insbesondere in den Bereichen Wind- und Solarenergie auseinander zu setzen, können einen wichtigen Beitrag zur Weiterentwicklung der Branche in Italien leisten. Deshalb beabsichtigt unsere Kammer, im Lauf des Jahres 2008 weitere interessante Projekte auch in diesem Bereich auf den Weg zu bringen.

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to, inoltre, quello del fotovoltaico, in cui la Germania conferma il suo ruolo di leadership davanti a Giappone e Stati Uniti, con un totale di 7.000 aziende attive nel settore, 35.000 occupati ed una quota export del 34% nel 2006. In particolar modo, è il Sud della Germania l’area che presenta la maggiore concentrazione di impianti solari: infatti quasi i 2/3 della potenza installata complessiva a livello nazionale si concentra nel Baden-Württemberg e nella Baviera. In quest’ultimo Land è stata inoltre inaugurata, nel giugno del 2005, la centrale fotovoltaica più grande al mondo con 10 MW potenza installata. ASPETTANDO INTERSOLAR 2008. Pertanto, quale migliore occasione si può offrire agli imprenditori italiani per allacciare contatti con partners tedeschi del settore se non la partecipazione alla fiera dell’energia solare Intersolar, che si terrà a Monaco di Baviera dal 12 al 14 giugno 2008? Questa rappresenterà la piattaforma ideale per le aziende del settore, consentendo di presentare le ultime innovazioni tecnologiche, ad un pubblico internazionale. Nonostante le enormi potenzialità, in Italia è infatti ancora poco sviluppato l’utilizzo delle energie rinnovabili più innovative (solare ed eolica) mentre l’energia idroelettrica rappresenta la parte “da leone” con una quota di circa il 75% della produzione di energia elettrica da fonti alternative. Nella convinzione dell’opportunità di rafforzare lo scambio di esperienze fra imprese italiane e tedesche, beneficiando in particolare del know-how dell’industria tedesca nel settore dell’eolico e del fotovoltaico, la nostra Camera ha pertanto inteso di indirizzare il proprio impegno per il 2008 verso lo sviluppo di progetti anche in questo settore.

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GERMANIA

Cinquanta candeline per la “Dante” di Augsburg Mezzo secolo di impegno profuso per la diffusione della lingua e della cultura italiane in Germania. Questo è l’importante traguardo raggiunto dal Comitato della Società Dante Alighieri di Augsburg, in Baviera, e festeggiato con una cerimonia svoltasi presso l’Augustana Saal, nel centro cittadino, alla presenza del Vicesindaco della città, Klaus Kirchner, della Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Monaco, Ornella Orlandoni, e del Segretario Generale della “Dante”, Alessandro Masi. Dopo i saluti del Segretario Generale Masi, che ha sottolineato l’importanza dei rapporti tra Italia e Germania, specialmente in quest’anno in cui si festeggia il cinquantenario dei Trattati di Roma, sono stati presentati i 50 anni di storia della “Dante” attraverso la proiezione di foto e documenti storici, tra cui quello della fondazione avvenuta l’8 luglio 1957.

FÜNFZIG KERZEN FÜR DIE „DANTE” Sein feierliches Jubiläum für 50 Jahre Verbreitung der italienischen Kultur beging das Comitato di Augsburg der Società Dante Alighieri. An der Würdigung im Augustana Saal nahmen Augsburgs Bürgermeister Klaus Kirchner, die Direktorin des Italienischen Kulturinstitutes in München, Ornella Orlandoni, und Alessandro Masi, Geschäftsführer der Società Dante Alighieri, teil. In seinem Grußwort betonte Masi die hervorragenden kulturellen Beziehungen zwischen Deutschland und Italien und verwies auf den 50. Jahrestag der Römischen Verträge, der ebenfalls heuer gefeiert wurde. In Form von Bildern und historischen Dokumenten, darunter die Gründungsurkunde vom 8. Juli 1957, wurde die 50-jährige Geschichte der Società Dante Alighieri im Zeitraffer präsentiert.

L’aeroporto di Monaco parla italiano con Air Dolomiti È nato www.aeroportodi monaco.it, il primo sito in lingua italiana di un hub internazionale. Il progetto è curato da Air Dolomiti assieme allo scalo tedesco per promuovere l’aeroporto bavarese in Italia, ed è il primo esempio di comunicazione online integrata tra una compagnia regionale ed un aeroporto internazionale. In costante crescita nel panorama mondiale dei grandi aeroporti, l’hub di Monaco cavalca la classifica europea degli scali con maggior numero di passeggeri transitati, piazzandosi al 7° posto. Il Terminal 2 concentra tutta l’attività di Lufthansa e dei vettori appartenenti a Star Alliance: anche Air Dolomiti opera nel nuovo Terminal e riveste la responsabilità dei collegamenti tra Monaco e gli scali regionali italiani, con un prodotto mirato alle frequenze, alla puntualità e alla grande qualità del servizio. FLUGHAFEN MÜNCHEN SPRICHT ITALIENISCH Als erste italienischsprachige Website eines internationalen Flughafens wurde das Portal www.aeroportodimonaco.it ins Leben gerufen. Mit dieser gemeinsamen Initiative von Air Dolomiti und dem Flughafen München soll der Flughafen München in Italien verstärkt beworben werden. Somit gilt das Projekt als Vorreiter für integrierte Online-Kommunikation zwischen einer regionalen Fluggesellschaft und einem internationalen Flughafen. Mit einem ständig ansteigenden Passagieraufkommen steht der Flughafen München im europäischen Vergleich an siebter Stelle. Auf den Terminal 2 konzentriert sich die Tätigkeit der Lufthansa und deren Partnerairlines (Star Alliance). Auch Air Dolomiti ist im neuen Terminal 2 angesiedelt und verantwortet von dort aus mit Service, hoher Frequenz, Pünktlichkeit und Qualität die Flugverbindungen zwischen München und einer ganzen Reihe italienischer Flughäfen.

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“Cinema! Italia!”, successo in terra tedesca Dopo le tappe di Stoccarda, Costanza, Karlsruhe e Heidelberg, la rassegna cinematografica “Cinema! Italia!” è stata ospitata, dal 6 al 12 dicembre, per la prima volta anche a Tubinga, nota città universitaria del Baden-Württemberg. In contemporanea la rassegna itinerante, organizzata da Made in Italy-Roma e partita lo scorso settembre da Amburgo, si è svolta a Friburgo, altro storico centro universitario del Land meridionale. Realizzata con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, la manifestazione ha rappresentato un’importante occasione per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto la più recente produzione della cinematografia italiana: tra i film in calendario, erano infatti presenti “N - Io e Napoleone” di Paolo Virzì, “La terra” di Sergio Rubini, “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino e “Romanzo criminale” di Michele Placido.

“Cinema! Italia!”: Erfolg auf deutschem Boden Nach Aufführungen in Stuttgart, Konstanz, Karlsruhe und Heidelberg fand vom 6. bis 12. Dezember die Wander-Filmschau „Cinema! Italia!” erstmals gleichzeitig auch in den beiden badenwürttembergischen Universitätsstädten Freiburg und Tübingen statt. Ausgangspunkt des Festivals, das von Made in Italy-Roma organisiert wurde, war im September die Hafenstadt Hamburg. „Cinema! Italia!”, das zusammen mit dem Italienischen Kulturinstitut in Stuttgart veranstaltet wurde, zeigte einem breiten Publikum die neuesten Filmproduktionen aus Italien, wie etwa „N - Io e Napoleone” (Regie: Paolo Virzì), „La terra” (Sergio Rubini), „L’amico di famiglia” (Paolo Sorrentino) und „Romanzo criminale” (Michele Placido).

È altoatesino il “vignaiolo dell’anno” Rendendo omaggio a una vera leggenda della viticoltura, la rivista tedesca Diners Club Magazin ha conferito il suo ambito premio di “vignaiolo dell’anno” all’altoatesino Alois Lageder. Il titolare dell’omonima Tenuta di Magrè, alle propaggini meridionali della provincia di Bolzano, “non è un vignaiolo qualsiasi – si legge nella motivazione della giuria – ma un pioniere della viticoltura di qualità e, al tempo stesso, un noto mecenate”. Hans Christian Meiser, editore della rivista, parlando alla premiazione a Monaco di Baviera, ha affermato: “Ciò che contraddistingue il premiato è il risultato di un approccio globale alla professione, imperniato sulla sostenibilità, il rispetto della natura, la valorizzazione della biosfera e la responsabilità nei confronti delle generazioni future”.


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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS

A Oberstdorf, un premio al miglior formaggio italiano da export In occasione della 5ª Olimpiade dei Formaggi di Montagna, manifestazione promossa dal 2002 dal Caseus Montanus (il Centro Internazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei formaggi di montagna) e svoltasi a Oberstdorf, in Baviera, una giuria della ONAF-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi, ha assegnato il “Premio Buonitalia per il Miglior Formaggio da Esportazione” a cinque formaggi italiani. Primo classificato il Parmigiano reggiano DOP prodotto dal caseificio del Parco di Castelnuovo ne’ Monti (RE); secondi classificati a pari merito la Fontina DOP, della Cooperativa Produttori latte e Fontina della Valle d’Aosta, e il formaggio Piave, prodotto dalla Cooperativa Lattebusche di Busche di Cesiomaggiore (BL); terzi classificati – sempre pari merito – il Fiore Sardo DOP, della Società Fratelli Frai di Siliqua (CA) e il Taleggio DOP, prodotto da Castagna srl Selezione Formaggi di Ornavasso (VB).

OBERSTDORF KÜRT DEN BESTEN ITALIENISCHEN EXPORT-KÄSE Fünf italienische Käse wurden im Rahmen der fünften Olympiade der Bergkäse in Oberstdorf von der Jury der ONAF (Nationale Organisation der Käseverkoster) mit dem “Buonitalia Preis für den besten Export-Käse” ausgezeichnet. Die Käseolympiade wurde im Jahr 2002 von Caseus Montanus (Internationales Zentrum zum Schutz und zur Aufwertung der Bergkäse) ins Leben gerufen. Der ersten Platz ging dabei an den Parmigiano Reggiano DOP der Käserei Castelnuovo ne’ Monti; auf Platz zwei lagen punktgleich die Fontina DOP (Cooperativa Produttori latte e Fontina della Valle d’Aosta) und Piave (Cooperativa Lattebusche di Busche di Cesiomaggiore); den dritten Rang belegten wiederum punktgleich der sardische Fiore Sardo DOP (Società Fratelli Frai di Siliqua) und der Taleggio DOP (Castagna srl Selezione Formaggi di Ornavasso).

Il nuovo concept dei negozi Geox sbarca in Germania È stato inaugurato a Francoforte il nuovo Geox Shop, il primo in Germania realizzato in linea con il nuovo concept retail. Un concept vincente che ha ricevuto al MAPIC – il più importante evento a livello mondiale del Real Estate – il prestigioso Mapic Award nella categoria “Clothing / Fashion and Retail”. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato da una giuria internazionale che ha premiato Geox per lo straordinario store concept e l’espansione ambiziosa. Con i suoi 300 metri quadrati, lo shop di Francoforte rappresenta il più grande store Geox a livello europeo. Una cornice ideale per dare ancora più risalto ai prodotti Geox, da quelli tradizionali alla nuova linea di abbigliamento, per un “total look che respira”. Il mercato tedesco è il più grande in Europa per Geox dopo quello italiano, e ha fatturato nei primi nove mesi dell’anno oltre 87 milioni di euro.

NEUES KONZEPT DER „GEOX”-LÄDEN IN DEUTSCHLAND In Frankfurt wurde der deutschlandweit erste Shop der italienischen Schuh- und Bekleidungsmarke „Geox” nach neuem Konzept eröffnet. Die weltweit bedeutendste Fachmesse für Einzelhandelsimmobilien, MAPIC, ehrte Geox für dieses Konzept in der Kategorie „Clothing, Fashion and Retail” sogar mit einem Sonderpreis. Als Begründung nannte die internationale Jury die „Außergewöhnlichkeit des Ladenkonzeptes” und das „strebsame Wachstum” der Marke. Mit 300 Quadratmetern ist der Frankfurter Geox-Shop einer der europaweit größten, wo die Bandbreite der Geox-Palette von der traditionellen bis hin zur allerneuesten Linie angeboten wird. Deutschland ist für Geox nach Italien der wichtigste Markt: zwischen Januar und September 2007 wurde dort ein Umsatz von über 87 Mio. Euro erzielt.

Winzer des Jahres ist Südtiroler Mit dem Südtiroler Weinbauer Alois Lageder wählte das Diners Club Magazine eine wahre Legende zum Winzer des Jahres 2007. Im Süden der Provinz Bozen liegt Lageders Weinbaubetrieb “Tenuta di Magrè”. Die Jury war sich einig, dass Lageder “nicht irgendein Winzer”, sondern “ein regelrechter Pionier des Weinbaus von Qualität und zugleich ein großer Kunstmäzen” sei. Herausgeber Hans Christian Meiser sagte bei der feierlichen Verleihung in München: „Was unseren Preisträger besonders hervorhebt, ist das Ergebnis eines ganzheitlichen Konzepts aus nachhaltigem Handeln, Respekt vor der Natur, Wertschätzung des Lebensraums und Verantwortung gegenüber den kommenden Generationen.”

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L’ITALIA È UNA DELLE METE PREFERITE DAI TURISTI BRITANNICI

EDITORIALE

Da oltre 120 anni al servizio del Made in Italy LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della Italian Chamber of Commerce & Industry for the UK

Siamo soddisfatti di unirci al gruppo delle Camere di Commercio che dall’estero di Nome e cognome autore che, tramite èItalia, comunicano con l’Italia e tra di loro in un processo di rete che vuole sempre più dare una dimensione internazionale al nostro Paese. Tra l’altro, il Regno Unito è un partner antico dell’Italia, prezioso e intelligente alleato sia da un punto di vista politico che economico. La nostra Camera è stata fondata a Londra oltre 120 anni fa, il 26 ottobre 1886. Le parole dell’allora Ambasciatore che, nel momento della sua inaugurazione, puntualizzò come la missione della Camera fosse quella di assistere lo sviluppo dell’Italia sfruttando gli eccellenti rapporti con la Gran Bretagna, sono ancora più valide adesso che l’Italia è una nazione affermata industrialmente e all’avanguardia in molti settori, sia per tecnologia che per stile. Nel Regno Unito sono attualmente presenti 660 sussidiarie di aziende italiane, alle quali si aggiunge un numero elevato, anche se di difficile quantificazione, di aziende di piccola dimensione di proprietà di Italiani residenti nel Regno Unito. Il turnover delle sussidiarie censite è di circa 15 miliardi di sterline, con FIAT e Finmeccanica che figurano anche tra i principali esportatori inglesi. Nel prossimo numero di èItalia forniremo i dati dell’interscambio commerciale tra i due Paesi, mentre per il momento ci preme sottolineare come il Regno Unito rappresenti per l’Italia un mercato in forte sviluppo. È un mercato aperto, con acquirenti che provengono da tutte le parti del mondo, e competitivo, ma dove il nostro gusto, il nostro modo di vivere, piace molto. In Gran Bretagna, oltre all’Ambasciata, sono presenti due Consolati generali, consoli, viceconsoli, consoli onorari, un ufficio ICE, un ufficio ENIT, due Istituti Italiani di Cultura (Londra ed Edimburgo) e un alto numero di associazioni che rappresentano gli “Italians”. La Camera è parte integrante del sistema Italia e pubblica una rivista con collaborazioni aperte agli altri partner del Sistema, chiamata appunto Partnership Italy-UK. Inoltre ha costituito il Club di Londra, che riunisce Italiani di successo e organizza incontri conviviali per ospiti d’onore. La Camera ha 120 anni, ma lo staff è giovane e cerca di adeguarsi ad un mondo che cambia rapidamente, e di portare avanti con dedizione ed efficienza i suoi compiti.

Grazie al turismo, rafforziamo i rapporti tra Italia e Regno Unito Ambasciata e ENIT promuovono durante l’anno numerosi eventi dedicati alle nostre Regioni, abbinando la promozione turistica a quella culturale e agroalimentare di Giancarlo Aragona, Ambasciatore d’Italia a Londra

L’edizione 2007 del World Travel Market

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l turismo costituisce un importante volano delle relazioni italobritanniche, sia come fattore di approfondimento della conoscenza reciproca, sia per il contributo significativo che esso apporta, come industria di servizi, alla crescita dell’interscambio bilaterale. Circa 3,5 milioni sono i cittadini britannici che viaggiano annualmente verso l’Italia, con una tendenza espansiva che si protrae ormai da un quinquennio, seppure con intensità variabile. A ciò corrisponde un flusso crescente di cittadini italiani che visitano annualmente il Regno Unito, stimati a circa 1,2 milioni, con particolare ma non esclusivo riferimento all’area di Londra, sia a scopo di vacanza, sia per lo studio o il perfezionamento dell’inglese. ITALIA, TRA LE METE PREFERITE. La crescita dei flussi è stata fortemente aiutata dallo sviluppo dei voli “low cost”, che negli ultimi anni hanno collegato un numero elevato di città italiane e britanniche di pic-

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FOR REGNO UNITO

EDITORIAL

At the service of “Made in Italy” for over 120 years We are very satisfied to become part of the group of foreign Chambers associated with Italy and amongst them, thanks to èItalia, in a strong link so that in a net process it is possible to give a greater international dimension to our country. The United Kingdom is an ancient partner of Italy, a valuable one both from the political and economic point of view. Our Chamber was established in London 120 years ago, on 26 October 1886. The words of the then Ambassador at the inauguration ceremony defined the mission of the Chamber as the natural interface for assisting the development of Italy thanks to the excellent relationships with the British Italian community in the UK, are even more valid now that Italy is a nation strongly industrialised and in many sectors in the vanguard whether it is technology or style. In the United Kingdom these are currently 660 subsidiaries of Italian companies, to which can be added a high number, even if it is difficult to quantify it, of small companies of Italian residents in the UK. The turnover of the Italian subsidiaries is about £15 billion with FIAT and Finmeccanica featuring among the main British exporters. In the 2008 first issue of èItalia the trade data between the two countries will be provided, whilst for the moment one can underline that the UK represents for Italy a market in strong development. It is an open market (with buyers coming from all parts of the world) and a very competitive one but where our way of life and products, are very popular. In Great Britain, apart from the Embassy, there are two Consulates General, Consuls, Vice-Consuls, Honorary Consuls, an ICE office, the ENIT office, two Italian Institutes of Culture (London and Edinburgh) and a high number of associations representing the “Italians”. The Chamber is an integral part of the Italian system and publishes a magazine with the open collaboration of other partners in the system, appropriately called “ItalyUK Partnership”. Additionally the Chamber manages the Club di Londra which has as members successful Italians and it organises meetings with interesting Guests of Honour. The Chamber is 120 years old, but the staff are young and seek to be up-to-date in a world that is changing rapidly and are committed to fulfil with dedication and efficiency the tasks and requests which are put to them every day.

cole e medie dimensioni, rendendo possibile l’offerta di nuovi itinerari turistici a costi competitivi. Un altro importante fattore è costituito dall’ingente volume di acquisti immobiliari effettuati dai cittadini inglesi nelle Regioni del centro-nord e, più recentemente, anche in quelle del Meridione. Alla base dell’attrazione dei turisti britannici verso l’Italia, vi è in primo luogo l’interesse per il nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, nonché per la nostra tradizione culinaria e vinicola. Conseguentemente, le destinazioni preferite dei turisti britannici sono le principali città d’arte, le zone dei grandi laghi, la costiera amalfitana e gli itinerari enogastronomici. Che l’Italia sia tra le primissime mete desiderate dai turisti inglesi è confermato dai premi frequentemente attribuiti alle nostre località turistiche dalle riviste specializzate britanniche e dai numerosi servizi sul nostro Paese pubblicati sugli inserti dei principali quotidiani. CON WTM , L’ITALIA DEL TURISMO È A LONDRA. L’attività di promozione turistica dell’Italia, cui l’Ambasciata e l’Ufficio dell’ENIT dedicano grande attenzione, si esplica nel Regno Unito attraverso una serie di eventi dedicati a singole Regioni, in cui la dimensione turistica è spesso combinata con quella della promozione culturale ed agroalimentare. Il momento topico dell’anno è costituito dalla Fiera turistica internazionale “World Travel Market”, nell’ambito della quale il padiglione italiano è tradizionalmente uno dei più rappresentativi. All’edizione del 2007 (a Londra dal 12 al 16 novembre), hanno partecipato venti Regioni italiane. Allo scopo di conferire a tale partecipazione un unico filo conduttore, nel padiglione allestito dall’ENIT sono state presentate in anteprima, su un apposito maxischermo, le immagini della mostra fotografica sui Siti italiani UNESCO, la cui apertura è prevista a Roma nel 2008. Nel giorno di apertura della Fiera, si è inoltre svolto un dibattito all’Istituto Italiano di Cultura di Londra sulle opportunità e sugli oneri di gestione di tali Siti, con la partecipazione di esperti britannici ed italiani. In tal modo, oltre a conseguire una maggiore visibilità della presenza italiana alla fiera, sottolineata dagli organi di informazione, si è ottenuto di riunire la partecipazione degli Enti territoriali italiani intorno ad un tema di comune interesse e si è potuto lanciare nel contempo un segnale di valorizzazione dell’offerta culturale italiana, in linea con le preferenze manifestate dai turisti britannici.

ITALY IS ONE OF THE FAVOURITE DESTINATIONS OF BRITISH TOURISTS

Throughout the year, the Embassy and ENIT organize numerous events dedicated to our regions, linking tourism with the promotion of our culture, cuisine, and winemaking traditions

ourism is an important part of the ItalianBritish relationship, as both a factor in the deepening of reciprocal knowledge, and for the significant contribution that it yields, for example in the service industry, towards growth of bilateral interchange. About 3.5 million British citizens travel annually towards Italy, with an increasing tendency that has persisted by now over a five year period, even if at varying intensities. Along with that, there is a growing number of Italian citizens who annually visit the United Kingdom, estimated at around 1,2 million with particular but not exclusive reference to the area of London, whether for vacation purposes or for the study or perfecting of English. ITALIA AMONG THE FAVOURITE DESTINATION. The growth in numbers was strongly influenced by the development of “low cost” flights over the last few years that have connected an increasing number of small and medium sized Italian and British cities, making new tourist itinerary

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We strengthen the bonds between Italy and the United Kingdom through tourism by Giancarlo Aragona, Italian Ambassador in London offers at competitive costs possible. Another important factor was constituted by the great volume of real estate purchases made by English citizens in the north central, and more recently, southern regions. The basic attraction of British tourists to Italy, is first and foremost an interest in our artistic, cultural, and natural heritage, not to mention our culinary and winemaking traditions. Consequently, the favourite destinations of British tourists are the main historic cities, the lake district, the Amalfi coast, and the food and wine itineraries. That Italy is among the most sought after destinations of English tourists is confirmed by the frequent mentions of our tourist locations in specialized British magazines, plus numerous advertisements of our country printed on the inserts in main newspapers. WITH WTM, ITALIAN TOURISM IS IN LONDON. Italian tourist promotion activities, to which the Embassy and the ENIT office dedicate great attention, are carried out in the United Kingdom through a series of events dedicated to single regions, in which the tourist dimension is often com-

bined with the promotion of culture and food and wine. The main event of the year is the international tourist fair “World Travel Market” where the Italian pavilion is traditionally one of the most representative. At the 2007 edition (in London from November 12th to the 16th) twenty Italian regions participated. With the goal of bestowing a unique underlying theme to the participants, in the ENIT pavilion images from a show scheduled to open in Rome in 2008 featuring photographs of Italian UNESCO sites were previewed on a large screen. On the opening day of the Fair, a debate took place at the Italian Cultural Institute in London about the opportunities and honours of management of such sites with the participation of British and Italian experts. In this way, in addition to grating maximum visibility to the Italian presence at the fair, represented by information agencies, it managed to centre the participation of the italian territorial offices around a theme of common interest and at the same time was able to launch a sign of promotion of Italian culture in line with the preferences demonstrated by British tourists.


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IN GRAN BRETAGNA E IRLANDA, UN’ORGANIZZAZIONE TRA LE PIÙ EFFICIENTI IN EUROPA

INDESIT COMPANY

Il mercato inglese continua a premiare Indesit Company Design, innovazione e ottimo rapporto qualità/prezzo sono le caratteristiche che più hanno fatto apprezzare la società italiana anche oltremanica

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ndesit Company, fondata nel 1975 dall’attuale Presidente Vittorio Merloni e presente nel mondo con oltre 17.000 persone, 18 stabilimenti e 24 sedi commerciali, è il secondo produttore in Europa per quota di mercato e il quinto nel mondo. L’Azienda, guidata in UK e Irlanda dal Managing director Enrico Vita, può contare nel mercato britannico su un’organizzazione tra le più efficienti in Europa. Dopo l’acquisizione del marchio Hotpoint e dei siti produttivi di GDA (General Domestic Appliances), specializzati nella produzione di frigoriferi, cucine, lavabiancheria e asciugabiancheria, Indesit oggi è leader in UK, il più grande mercato europeo di elettrodomestici, dove progetta, produce, distribuisce milioni di apparecchi e fornisce assistenza a oltre tre milioni di nuovi clienti ogni anno.

NUMEROSI PREMI. Nel corso dell’ultimo biennio, Indesit Company ha ottenuto importanti riconoscimenti che ne confermano la leadership: nel 2006, in occasione dei Comet Awards, si è aggiudicata i premi Best Training e Best Supplier, per l’impegno nei confronti del mercato retail britannico e per l’investimento nella formazione di team cooperativi e motivati in grado di raggiungere risultati tangibili e di ottenere le migliori performance. Inoltre l’Azienda ha ricevuto, in UK, dall’Independent Electrical Retailer Magazine il premio Trade Communication Award per la migliore campagna stampa e televisiva. Nel 2007 la Società ha vinto, per il secondo anno consecutivo, il Best Technology Award al Grand Designs Live di Londra, il più importante appuntamento per il design e l’innovazione, grazie al nuovo forno 48 cm. Nello stesso anno la rivista Which?, punto di riferimento per i consumatori inglesi nell’acquisto degli elettrodomestici per la casa, ha assegnato ad una cucina Indesit Company il Best Buy per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Inoltre la lavabiancheria Indesit Moon è stata premiata come Kitchen Product of the Year ai Designer Awards 2007, importante riconoscimento conferito annualmente dal magazine Designer, rivista inglese punto di riferimento per architetti, progettisti e disegnatori. L’ambito riconoscimento è stato assegnato a Moon come prodotto dell’anno per le novità tecnologiche e di design, unite alla semplicità di utilizzo.

Enrico Vita, UK & Ireland Managing Director

PROMOZIONE E SOCIALE. Quest’estate Moon è stata anche protagonista di una campagna di comunicazione non convenzionale nel più famoso quartiere di Londra, Covent Garden, con un evento esclusivo che ha coinvolto direttamente il pubblico. Indesit Company persegue un modello di sviluppo sostenibile puntando a favorire il progresso sociale delle realtà in cui opera: una delle iniziative che meglio esprime lo spirito della Società in UK è il sostegno dato a ChildLine, l’associazione inglese nata a difesa dei minori maltrattati.

IN GREAT BRITAIN AND IRELAND LIES AN ORGANISATION AMONG ONE OF THE MOST EFFICIENT IN EUROPE

The English market continues to reward Indesit Company ndesit Company was founded by the current Chairman Vittorio Merloni in 1975, and is the second largest European producer by market share and the fifth in the world. It operates through 18 production facilities and 24 commercial branches worldwide and employs over 17,000 people. The Company, managed in the UK and Ireland by the Managing director Enrico Vita, can count on an organisation among the most efficient in Europe in the British market. After the acquisition of the brand Hotpoint and some GDA (General Domestic Appliances) production facilities, specialists in the production of refrigerators, kitchens, washing machines and household electrical appliances, today Indesit is marketing leader in UK, where it designs, produces and distributes millions of appliances and provides assistance to more than three million new clients each year. NUMEROUS AWARDS. Over the previous two years, Indesit Company has won significant awards that con-

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firm its leadership: in 2006, on the occasion of the Comet Awards, it was awarded prizes for Best Trainingand Best Supplier, for its commitment to the British retail market, and for investment forming of cooperative and motivated teams capable of attaining tangible results and achieving paramount performances. Furthermore, the Company received in the UK the Trade Communication Awardfor the best press and television campaign by the Independent Electrical Retailer Magazine. In 2007, the company won, for the second year running, the Best Technology Awardat London’s Grand Designs Live, the most important event regarding design and innovation, thanks to the new oven 48cm. In the same year, the magazine Which?, point of reference for English consumers when purchasing electrical appliances for the house, assigned an Indesit Company kitchen as the Best Buy, recommended for its excellent quality-price ratio. Moreover, the washing machine Indesit Moon was giv-

en the prize for Kitchen Product of the Year at the Designer Awards 2007, an important honour awarded annually by the magazine Designer, English reference magazine for architects, planners and designers. The extent of appreciation that was given to Moon as product of the year was on account of new technology and design, combined with simplicity of use. PROMOTION AND SOCIAL ISSUES. This summer Moon was also the protagonist of an unconventional advertisement campaign in the most famous area of London, Covent Garden, by way of an exclusive event that directly involved the public. Indesit Company pursues a sustainable development model aiming at the growth of society in the world in which it operates: one of the activities that best conveys the spirit of the Company in the UK has been the backing of ChildLine, the English association set up to defend victims of child abuse.

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IL RUOLO E L’ATTIVITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL REGNO UNITO

La finanza Made in Italy alla conquista della City Un rapporto, quello in ambito bancario e finanziario, che affonda le radici ai tempi del Rinascimento. Ma che oggi si punta a rendere più solido e proficuo

di Leonardo Simonelli Santi, Presidente Helen Girgenti, Segretario Generale, della Italian Chamber of Commerce & Industry for the UK

THE ROLE AND THE ACTIVITY OF THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY FOR THE UK

Finance Made in Italy at the conquer of the City financial institutions present, coming from diverse nations and increasingly n our first contribution to èItalia we wish to refer to the services of the Chamfrom the emerging nations. ber, but in particular underline the importance of the financial sector in LonAt the end the number established has stabilised around 400 banks and fidon and how the Chamber has taken note of this importance. nancial institutions, varying constantly the importance of single countries and The City has stood at the centre of global finance for centuries changing with the specialisation of the institutions. No longer are there the “bowler hats” or the times its own services. Similarly to Florence and Venice and other Eurothe discount houses, but ever more prevalent is the technopean financial centres banking started to finance commerlogical aspect of hedging the financial risk and maximising cial exchanges, but as the difference from Venice which A relationship in terms of the return on assets by the use of derivative products. had its major development from the crusades, the imporbanks and finance that ITALIAN BANKS IN LONDON AND THE ROLE OF THE tance of the City increased considerably after the discovhas been rooted since the CHAMBER. In the 1980’s the Italian numerical presence ery of America and the growth of the British Empire. In the Renaissance, but that reached its peak with more than thirty banks; subsequent19th century from commerce and from the undertakings of today is aimed at ly the number declined notably towards the current seven conquests of territories and markets the emphasis of the fibecoming closer and branches and two representative offices, even if at the benancing was directed towards the industrial companies more profitable. ginning of 2008 Mediobanca has the intention of opening a and the world of mining (coal, iron, gold, and diamonds). branch. In the first part of the 20th century, the world of shares and The Italian banks are now bigger and cover the national territory with thoubonds got the upper hand with a growing rising of institutional investors comsands of branches as a result of mergers and acquisitions. Unicredit-Banca di ing from pension and insurance funds. After the Second World War the marRoma and Intesa SanPaolo IMI can be considered as European Banks with a ket for Eurodollars and more in general of funds provided from non-residents strong presence outside Italy following their international acquisitions (particwas created by which the City moved from a national centre towards a more ularly in the New Europe). international market place. It has been natural therefore that the Chamber has turned its attention toThe Italian banks (Banca Commerciale being the first) arrived in the first half ward the City in particular towards the Italian banks in London, also thanks to of the last century, even if Lombard Street indicates the presence of Florentine its close relationship with the Bank of Italy. and Milanese bankers who were operating in London from the Renaissance. The heads of the major institutions are members of the Board of the ChamIn the last fifty years the City has witnessed a great increase in the number of

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n questo nostro primo contributo a èItalia, desideriamo illustrare i servizi della Camera, ma vogliamo in particolare soffermarci sull’importanza che a Londra riveste la finanza, e come la Camera prenda atto di questo valore. La City è stata al centro della finanza mondiale per secoli, cambiando nei tempi i propri servizi. Nata come Firenze e Venezia e altri centri europei per finanziare gli scambi commerciali, a differenza di Venezia – che trasse il suo maggiore sviluppo dalle crociate – la City crebbe molto tempo dopo la scoperta delle Americhe e la crescita dell’impero britannico. Nell’Ottocento, dal commercio e dalle imprese di conquista di territori e mercati, l’enfasi dei finanziamenti si diresse verso le imprese industriali e il mondo delle miniere (carbone, ferro, oro, diamanti). Nel primo Novecento il mondo azionario e obbligazionario presero il sopravvento, con un notevole incremento di investitori istituzionali costituiti dal crescente peso delle assicurazioni e dei fondi pensionistici. Dopo la seconda guerra mondiale nacque il mercato degli eurodollari e, più in generale, di fondi posseduti dai non residenti, per cui la City passò da piazza di rilevanza nazionale a piazza sempre più internazionale. Le banche italiane (prima fra tutte, la Banca Commerciale) sono arrivate nella prima metà del secolo scorso, anche se Lombard Street ricorda la presenza di banchieri fiorentini e milanesi che operavano a Londra già dal Rinascimento. Negli ultimi cinquant’anni la City ha visto aumentare moltissimo il numero delle istituzioni finanziarie presenti, provenienti da nazioni diverse e sempre più da quelle emergenti. Alla fine il numero si è stabilizzato intorno alle 400 banche o istituzioni finanziarie, variando costantemente il peso dei singoli Paesi e la specializzazione delle istituzioni. Non ci sono più le bombette o le discount houses, perché sempre più prevale l’aspetto tecnologico di copertura del rischio finanziario e di massimizzazione del rendimento mediante l’uso di prodotti derivati. Negli anni Ottanta la presenza numerica italiana ha raggiunto il suo picco con oltre trenta tra filiali e uffici di rappresentanza; in seguito il numero è diminuito notevolmente fino a raggiungere le 7 filiali più due uffici di rappresentanza attuali, anche se all’inizio del 2008 Mediobanca ha in progetto di aprire una filiale.

La Borsa di Londra

ber whilst the Treasurers and Auditors have been always acting in the banking sector. With the help of the banks the Chamber organises seminars and debates on the theme of new financial products and their implications with the most important event being the Banking and Industry Conference carrying on with success up to the present 29th edition. This closeness to the banks helps greatly even in the Chamber’s daily work assisting our exporters and investors when there is a need for prompt information and the need to utilize even complicated financial products. The Italian banks present in London are: Banca Carige; Banca di Roma; Banca d’Italia; Banca Popolare Italiana; Banco Popolare di Verona e Novara; Intesa Sanpaolo Imi; Monte dei Paschi di Siena; Unicredit; BPU Banca. To these we add the subsidiaries in Dublin, where it is possible to have numerous fiscal advantages: Banca Popolare di Milano; Banca Popolare di Vicenza Scarl; Banca Popolare dell’Emilia Romagna; San Paolo IMI-Intesa Asset Management; Assicurazioni Generali; Italmobiliare Spa; Mediolanum Assicurazioni; Banca Monte dei Paschi di Siena; Unicredito Italiano; Veneto Banca Srl. THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY FOR THE UNITED KINGDOM

1 Princes Street W1B 2AY Londra Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk www.italchamind.org.uk

LE BANCHE ITALIANE A LONDRA E IL RUOLO DELLA CAMERA. Le banche italiane presenti sono ora più grandi e coprono l’intero territorio nazionale con migliaia di branch, come risultato di successive operazioni di merger e acquisizioni. Unicredit-Banca di Roma e Intesa Sanpaolo IMI sono poi da considerarsi banche europee, dal momento che, proprio per le acquisizioni compiute all’estero (specialmente nella Nuova Europa), sono ampiamente presenti fuori d’Italia. La Camera si è quindi naturalmente rivolta con grande interesse alle banche italiane a Londra, anche grazie al suo stretto rapporto con la Banca d’Italia. I responsabili delle maggiori istituzioni sono consiglieri della Camera, come pure il tesoriere e i revisori dei conti sono stati sempre operatori del settore bancario. Insieme alle banche vengono inoltre organizzati seminari e convegni sul tema dei nuovi prodotti finanziari e delle loro implicazioni. L’evento più importante è la Conferenza Bancaria e Industriale, giunta con successo alla sua 29ª edizione, che ogni anno riunisce grandi banchieri italiani e stranieri. Questa vicinanza alla banche ci aiuta molto anche nel quotidiano lavoro di assistenza ai nostri esportatori e ogni qualvolta ci sia bisogno di una puntuale informativa e di utilizzare prodotti finanziari anche sofisticati. Le banche presenti a Londra sono: Banca Carige; Banca di Roma; Banca d’Italia; Banca Popolare Italiana; Banco Popolare di Verona e Novara; Intesa Sanpaolo Imi; Monte dei Paschi di Siena; Unicredit; BPU Banca. A queste si aggiungono le sussidiarie a Dublino, dove come è noto, è possibile sfruttare numerosi vantaggi fiscali. Si tratta di: Banca Popolare di Milano; Banca Popolare di Vicenza Scarl; Banca Popolare dell’Emilia Romagna; San Paolo IMIIntesa Asset Management; Assicurazioni Generali; Italmobiliare Spa; Mediolanum Assicurazioni; Banca Monte dei Paschi di Siena; Unicredito Italiano; Veneto Banca Srl.

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I marmi di Mark Humphrey, da Pietrasanta a Londra A Londra, pregiati marmi italiani diventano veri e propri “gioielli”. Martedì 15 gennaio 2008, l’Istituto Italiano di Cultura della City inaugurerà l’evento “Mark Humphrey: Sculptures for Interior Jewels”, prima mostra interamente dedicata all’affermato designer inglese, che presenterà una nuova serie di sculture realizzate a Pietrasanta, cittadina toscana rinomata in tutto il mondo per le sue pregiate produzioni in marmo. Il risultato è un’esposizione assolutamente suggestiva, resa unica dall’alta qualità del materiale utilizzato, dall’attenzione per il dettaglio e dalla collaborazione dei migliori artigiani nella creazione delle opere.

The Mark Humphrey marbles, from Pietrasanta to London Precious Italian marbles become true “jewels” in London. The Italian Cultural Institute in the City will inaugurate the event “Mark Humphrey: Sculptures for Interior Jewels” on Tuesday 15 January 2008, the first exhibition entirely dedicated to the wellknown British designer who will present a new series of sculptures made in Pietrasanta, the Tuscan town world-famous for its highly-prized marble production. The result is a truly suggestive exhibition, made unique by the high quality of the material created, the attention to detail and the collaboration of the best craftsmen in the production of the works.

Endesa, acquisizione dell’anno Enel e il partner iberico Acciona si sono aggiudicate il premio "Financial Times e MergerMarket M&A Award of the Year". La giuria del prestigioso premio ha riconosciuto l’acquisizione della compagnia elettrica spagnola Endesa da parte di Enel e Acciona come miglior operazione di Merger and Acquisition del 2007. Alla serata di premiazione, che si è tenuta a Londra lo scorso 13 dicembre, hanno partecipato le principali banche di investimento, oltre a studi legali, gruppi di private equity e società di PR internazionali. A ritirare il premio per Enel sono stati il Responsabile dell’International M&A Paolo Pallotti e il Capo della Comunicazione di Acciona, Juan Ramón Silva Ferrada. I finalisti sono stati giudicati da un panel di 13 esperti composto dai maggiori imprenditori nel settore dell’M&A, capi redattori del Gruppo Financial Times oltre a senior businessmen internazionali.

ENDESA, ACQUISITION OF THE YEAR ENEL and its Iberian partner Acciona have won the “Financial Times and MergerMarket M&A Award of the Year”. The jury of the prestigious award has recognised their acquisition of the Spanish electrical company Endesa as the best Merger and Acquisition operation of 2007. The main investment banks, lawyers, private equity groups and international PR companies took part in the evening of the award, held in London on 13 December. Paolo Pallotti, the International M&A manager for ENEL and Juan Ramón Silva Ferrada, head of communications for Acciona, collected the award on behalf of their companies. The finalists were judged by a panel of 13 experts consisting of the leading entrepreneurs in the M&A sector, editorial chiefs from the Financial Times group and senior international businessmen.

Italia “Favourite European Country” Dopo il secondo posto nei Condé Nast Traveller Readers’ Awards, assegnato qualche mese fa, l’Italia turistica ha messo a segno un nuovo successo aggiudicandosi il primo premio nella categoria “Favourite European Country” dei prestigiosi Daily & Sunday Telegraph Travel Awards. L’ambito primo premio è stato consegnato all’ENIT di Londra durante una cerimonia di gala tenutasi presso l’elegante Magma Congress Centre di Tenerife. Il Daily Telegraph è il quotidiano di qualità più letto nel Regno Unito, con una tiratura di circa 880.200 copie ed un numero stimato di 2.106.000 lettori, e gli Awards, votati sulla base di questionari compilati dai lettori sulle loro esperienze e preferenze, sono considerati tra i più importanti del settore e premiano il meglio dell’industria turistica in tutti i suoi molteplici aspetti.

ITALY - THE “FAVOURITE EUROPEAN COUNTRY” After second place in the Condé Nast Traveller Readers’ Awards, assigned a few months ago, tourist Italy has gained another success by winning the first prize in the “Favourite European Country” category of the prestigious Daily & Sunday Telegraph Travel Awards. The sought-after first prize was awarded to the London ENIT during a gala ceremony held at the elegant Magma Congress Centre in Tenerife. The Daily Telegraph is the most read quality newspaper in the United Kingdom with a circulation of about 880,200 copies and an estimated 2,106,000 readers. The Awards, voted on the basis of questionnaires compiled by readers on their experiences and preferences are considered among the most important in the sector and award prizes to the best of the tourist industry in all its many aspects.

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DA WWW.ITALPLANET.IT/NEWS LONDRA, METROPOLI CHE NON SI FERMA MAI Volete conoscere ogni angolo di Londra, le strade dello shopping, i quartieri centrali e quelli più periferici, ma anche i suoi musei, i suoi locali, i suoi parchi, insomma tutto ciò che anima e rende unica questa città? Se la possibilità di un viaggio non è immediata, il consiglio è di entrare in libreria e cercare “Londra. Viaggio in una metropoli che non si ferma mai” (Einaudi), saggio di Roberto Bertinetti, docente di Letteratura inglese a Trieste, nel quale si raccontano e si esplorano i mille volti di una città che cambia senza sosta. Bertinetti analizza la capitale di segno postmoderno e quella di matrice più tradizionale, offre una sintesi dell’evoluzione dei consumi e narra le ultime tendenze nella moda e nell’architettura.

È Fabio Capello il nuovo coach della Nazionale inglese

London, a metropolis that never stops If you want to know every corner of London, where to shop, central and suburban areas, museums, pubs and clubs, and parks -i.e., everything that makes this city unique, but you can’t leave for it yet, we advise looking for “Londra. Viaggio in una metropoli che non si ferma mai” (London. Trip to a metropolis that never stops; Einaudi), by Roberto Bertinetti, lecturer in English Literature in Trieste, in which the thousand facets of the constantly changing city are narrated and explored. Bertinetti analyses the post-modern and more traditional capital, offers a synthesis of the evolution in habits and narrates the latest trends in fashion and architecture.

EasyJet: nuove rotte Olbia-Bristol e Pisa-Londra È già possibile prenotare tutti i voli di EasyJet, compagnia aerea low-cost leader in Europa, in partenza sulle rotte da/per l’Italia fino a ottobre 2008. Tra le nuove rotte per la stagione estiva, il collegamento da Olbia a Bristol, che verrà inaugurato il 26 aprile 2008 con tre frequenze settimanali (martedì, giovedì, sabato) e il collegamento tra Pisa e Londra Luton, che verrà inaugurato il 30 marzo con frequenza giornaliera. Verranno inoltre reintrodotti con la stagione estiva i collegamenti in partenza da Cagliari verso Londra Luton; da Olbia verso Londra Gatwick; e da Rimini verso Londra. Con il lancio dei voli estivi, diventano ben 60 le rotte che EasyJet opera da 13 dei maggiori aeroporti italiani. Di queste, 54 sono internazionali e 6 quelle interne (Bari, Cagliari, Catania, Napoli, Olbia e Palermo).

EASYJET: NEW ROUTES OLBIA-BRISTOL AND PISA-LONDON All flights on routes to/from Italy can already be booked with EasyJet, the European leader in low-cost flights, up to October 2008. The new routes for the summer season include the Olbia-Bristol connection, to be inaugurated on 26 April 2008, with three flights per week (Tuesday, Thursday, Saturday) and Pisa-London Luton, to be inaugurated on 30 March with daily departures. In addition, the Cagliari-London Luton, Olbia-London Gatwick and Rimini-London connections will be reintroduced for the summer season. With the summer flights, EasyJet will operate 60 routes from 13 of the largest Italian airports of which 54 will be international and six internal (Bari, Cagliari, Catania, Napoli, Olbia and Palermo).

Presentato dalla Football Association come un tecnico di “grande esperienza, forte personalità, capace di gestire la pressione internazionale e soprattutto un vincente”, Fabio Capello ha la valigia ormai pressoché pronta. A partire da gennaio, infatti, il 61enne italiano sarà in terra britannica per ricoprire il suo nuovo incarico di allenatore dell’Inghilterra. La prima prova sul campo per Capello sarà un’amichevole contro la Svizzera a Wembley in febbraio, mentre avrà tempo fino a settembre per sperimentare soluzioni e formare un gruppo, prima dell’inizio delle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2010 in Sudafrica. “Sono felice, è un sogno che si realizza”, è stato il commento di Capello, che si è già posto un primo, importante obiettivo: imparare a parlare bene l’inglese.

Fabio Capello is the new English coach Fabio Capello, introduced by the Football Association as a coach of “great experience, strong personality, able to handle international pressure and, above all, a winner” has already prepared his bags. The 61-year-old Italian will be in Britain from January 2008 to cover the new position of coach for England. Capello’s first test will be a friendly against Switzerland at Wembley in February while there will be time until September to try out solutions and form a group before the start of the qualifications for the World Cup 2010 in South Africa. “I’m happy, it’s a dream come true,” he commented. His first objective? Learn to speak English well.

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I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O

The èItalia magazine, defined by the foreign press as “the flag carrier of Italian information to the world”, was launched in 1999 to promote Italy’s economic, tourism and cultural heritage and to enable the international community to have an ongoing and general picture of System Italy. 47.qxd pag 01 COPERTINA

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MONDO LIA NEL

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La rivista èItalia, definita dalla stampa estera “la Bandiera dell’informazione italiana nel mondo”, nasce nel 1999 per promuovere il patrimonio economico, turistico e culturale italiano, permettendo alla comunità internazionale di avere costantemente una visione generale del Sistema Italia.

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PERIODIC IL PRIMO

ENIT PARTNER EDITORIALE IN ITALIA CON

E 6,19 VIII - N. 47 - Milano - ANNO 20/b Legge 662/96 art. 2 comma Postale - 45% - Sped. Abb. n. 739 del 26/11/1999 Aut. Trib. Milano

ISSN 1972-2656

DISTRIBUITO

Campioni

L’apprezzamento del Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi (con un messaggio appositamente scritto per il primo numero), l’interesse mostrato da parte del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero del Commercio Internazionale e delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, confermano il prezioso ruolo della distribuzione mirata della rivista, che raggiunge direttamente nei loro Paesi gli Italiani residenti all’estero, le nostre Istituzioni e la business community rappresentata primariamente dalle aziende socie delle Camere di Commercio Italiane, a cui si offre, attraverso i contenuti generali della rivista, un’informazione aggiornata del nostro Sistema Paese. RTINA STORIA DI COPE

MONDO ITALIANI NEL

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Flavio From the left: (Fincantieri), Giuseppe Bono Scaroni (Eni), (Enel), Paolo (Finmeccanica) Fulvio Conti Guarguaglini Pierfrancesco COUNTRIES ISSUED IN 48

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SPECIALE INDIA CINA

abbinata Pubblicato in con Economy

Caratteristiche e diffusione: Bimestrale a colori, in edizione multilingue, la rivista è diffusa in 200.000 copie in Italia ed all’estero a: Ministeri, Regioni, Province e ai Comuni capoluogo, Associazioni di categoria, CCIAA, Biblioteche, Tour operators e Agenzie di viaggio, Ambasciate e Consolati, Camere di Commercio Italiane all’Estero e loro Soci, uffici ENIT e ICE, Aziende leaders. In edicola: negli USA èItalia viene diffusa con il quotidiano America Oggi e con il NY Times, e in Italia con il settimanale Panorama Economy. La scelta di Economy permette di ampliare ancora di più il bacino di utenza garantito da èItalia con un settimanale che per autorevolezza e diffusione raggiunge il mondo delle piccole e medie imprese, oltre a essere riconosciuto come interlocutore serio e affidabile dalle grandi aziende. Inoltre è on-line all’interno del sito www.italplanet.it

CAMPAGNA ABBONAMENTI Da compilare e inviare a: Redazione èItalia - VOICES Via F.lli Bronzetti, 21 - 20129 MILANO ITALY

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The appreciation of President Emeritus Carlo Azeglio Ciampi – who penned a special message for the debut issue of èItalia – the interest expressed by the Ministry for Foreign Affairs, the Ministry for Foreign Trade and the Italian Chambers of Commerce Abroad confirm the valuable role played by the magazine and its targeted distribution in the countries with resident Italian communities, our institutions and the business community, primarily made up of the member companies of our Chambers of Commerce, to whom our publication provides a general content that highlights the latest developments and news in the sphere of System Italy. Features and Circulation data: Full-colour, two-monthly multilanguages magazine of which 200,000 copies are distributed both abroad and in Italy, to the government Ministries, the Regions, Provinces and Capital Cities, Industry Associations, Chambers of Commerce (CCIAA), Libraries, Tour Operators and Travel Agencies, Embassies and Consulates, the Italian Chambers of Commerce Abroad and their members, the offices and branches of ENIT and ICE as well as to the major corporates. The magazine is currently published in Italian and English and there are plans to progressively enrich it with sections in Russian, Portuguese and German. Distribution: èItalia magazine is distributed in U.S. newsstands as a supplement to America Oggi and NY Times, and in Italy as a supplement to Panorama Economy. The choice of Panorama Economy enables us to further broaden the èItalia guaranteed reader base, thanks to the distribution of this authoritative weekly business magazine to the world of small and medium enterprise as well as its role as a serious and reliable channel for the larger companies. You can also visit the online edition of èItalia at the website: www.italplanet.it.



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Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano

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APRILE Lunedì

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IL PORTALE DELL’ITALIA NEL MONDO

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AGOSTO Lunedì

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VICINI AI SIMBOLI DELLO STATO Il Tricolore non è semplice insegna di Stato. È un vessillo di libertà, di una libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e civiltà.

Fratelli d’Italia di Goffredo Mameli

Fratelli d’Italia,

Uniamoci, amiamoci,

l’Italia s’è desta,

l’Unione, e l’amore

dell’elmo di Scipio

rivelano ai popoli

s’è cinta la testa.

le vie del Signore;

Dov’è la vittoria?

giuriamo far libero

Le porga la chioma,

il suolo natio:

che schiava di Roma

uniti per Dio

Iddio la creò.

chi vincer ci può?

rit. Stringiamoci a coorte,

Dall’Alpi a Sicilia

siam pronti alla morte.

dovunque è Legnano;

Siam pronti alla morte,

ogn’uom di Ferruccio

l’Italia chiamò.

ha il core, ha la mano,

Stringiamoci a coorte,

i bimbi d’Italia

siam pronti alla morte.

si chiaman Balilla,

Siam pronti alla morte,

il suon d’ogni squilla

l’Italia chiamò, sì!

i Vespri suonò.

Noi siamo da secoli

Son giunchi che piegano

calpesti, derisi,

le spade vendute:

perché non siam popolo,

già l’Aquila d’Austria

perché siam divisi.

le penne ha perdute.

Raccolgaci un’unica

Il sangue d’Italia,

bandiera, una speme:

il sangue Polacco

di fonderci insieme

bevé, col Cosacco,

già l’ora suonò.

ma il cor le bruciò.

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OTTOBRE Lunedì

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NOVEMBRE Lunedì

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DICEMBRE Lunedì

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Fax +39.02.70003909

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