èitalia 65 – Il Primo Periodico dell'Italia nel Mondo

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Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica Italiana

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - ISSN 1972-2656 - Anno XI - n. 65 - e 6,00

FOCUS CINA




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SOMMARIO

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ANNO XI - N. 65 - SETTEMBRE-OTTOBRE 2010

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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita nella Repubblica Popolare Cinese: “Dobbiamo proiettarci pienamente nel nuovo scenario, offrendo opportunità straordinarie per lo sviluppo dell’economia italiana, europea e mondiale”. Il servizio a pag 10

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© photo Livio Anticoli

20 Intervista a Mario Resca

Cento anni di imprese per l’Italia

Focus Cina

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Editoriale Italia Bella Dal Quirinale Dalla Farnesina Riflettori sulle donne Bel Paese Borghi d’Italia Triennale Moda Mondo Motori Sport èItalia for Italy èItalia for Brasile èItalia for USA èItalia for Canada èItalia for Russia èItalia for Francia èItalia for Germania èItalia for Regno Unito èItalia for India èItalia for Australia

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53 di / by Giorgio Mulè La rubrica di Maria Grazia Cucinotta The Column by Maria Grazia Cucinotta In Cina, una missione di amicizia A Mission of Friendship in China A confronto con i Protagonisti Italiani nel Mondo A Discussion with Leading Italians Around the World La moda si tinge di... Tricolore! Fashion in... Three Colours! Italia, paese di arte e cultura Italy, Country of Art and Culture A Cisternino per immergersi nella poesia del sud In Cisternino to Dive into the Poetry of the South Brasilia. Un’utopia realizzata. 1960-2010 Brasilia. Creation of a Utopia. 1960-2010 La moda italiana e la Cina: una strada percorribile Italian Fashion and China, a Road that Can Be Run Auto d’epoca, fascino senza età Vintage Cars, Ageless Enchantment Superpippo, il re italiano del gol Superpippo, the Italian Goal King Con l’export di qualità vinceremo la crisi Quality Exports Will Beat the Crisis Vini e design brasiliani protagonisti a Milano O vinho e o design brasileiros protagonistas em Milão La California alla scoperta dei vini autoctoni italiani California Looks Forward to Discovering Traditional Wine of Italy ICCO Forward: l’esperienza al servizio dei giovani ICCO Forward: Experience Mentors Young Professionals I due Forum Два Форума Distretti industriali italiani, un modello per la Francia Districts industriels italiens, un modèle pour la France Germania: integrazione della comunità italiana Deutschland: Integration der Italienischen Gemeinschaft Italia e Regno Unito sulla strada della ripresa Italy and UK on the Path of Recovery La tecnologia italiana a supporto della crescita agricola indiana Italian Technology Supporting Indian Agriculture Growth Un 2010 all’insegna di intese e collaborazion 2010 Under the Banner of Agreements and Collaboration

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9 SEZIONI PAESE Redazioni presso le Camere di Commercio Italiane di: Londra, Los Angeles, Monaco, Mosca, Mumbai, Nizza, San Paolo, Sydney, Toronto. In collaborazione con le Istituzioni italiane all’estero. Coordinamento Editoriale CCIE Gaetano Fausto Esposito ASSOCAMERESTERO

èItalia for USA Camera di Commercio Italiana di Los Angeles Presidente: Agostino Magni Segretario Generale: Letizia Miccoli

èItalia for BRASILE Direttore Editoriale: Amb. Luiz Henrique Pereira da Fonseca

èItalia for CANADA Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Presidente: George Visintin Segretario Generale: Corrado Paina

èItalia for FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Nizza Presidente: Daniele Vaccarino Segretario Generale: Agostino Pesce

èItalia for RUSSIA Camera di Commercio Italo-Russa Presidente: Rosario Alessandrello Segretario Generale: Flavio Ramella

èItalia for GERMANIA Camera di Commercio Italiana di Monaco Presidente: Annamaria Andretta Segretario Generale: Alessandro Marino

èItalia for REGNO UNITO Camera di Commercio Italiana di Londra Presidente: Leonardo Simonelli Santi Segretario Generale: Helen Girgenti èItalia for INDIA Camera di Commercio Italiana di Mumbai Presidente: Narinder Nayar Segretario Generale: Sergio Sgambato èItalia for AUSTRALIA Camera di Commercio Italiana di Sydney Presidente: Nick Di Girolamo Segretario Generale: Nicola Carè

Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Tiratura media n. 200.000 copie - Diffusione media n. 196.000 copie - Bimestrale, 6 numeri all’anno. Distribuzione in edicola e in abbonamento.

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EDITORIALE

“Made in”, una vittoria a 360 gradi

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EDITORIALE DI GIORGIO MULÈ

C’

è chi l’ha definita un’importante battaglia di civiltà giuridica, chi ne ha elogiato i risvolti positivi per i consumatori, e chi l’ha lodata in quanto vittoria per l’industria manifatturiera. Di sicuro, l’approvazione da parte del Parlamento Europeo dell’etichettatura obbligatoria per le merci di provenienza extra UE – ovvero l’obbligatorietà del “Made in” – rappresenta una vittoria per il nostro Sistema Paese nel suo complesso. Questo perché tutela le grandi imprese, ma soprattutto quelle piccole e medie, che costituiscono il vero tessuto economico italiano ma che, allo stesso tempo, sono state quelle più provate dalla crisi economica mondiale e dalla concorrenza delle economie emergenti – in primis, la Cina, da cui del resto proviene la maggior parte dei prodotti “tarocchi” che troviamo nel nostro Paese. Ma anche perché gli interessi nazionali sono stati tutelati in sede europea da una squadra bipartisan, unita nell’obiettivo finale – oserei dire una rarità, nel nostro attuale sistema politico. Una vittoria italiana, infine, in quanto avanzata nel 2003 dal Vice Ministro Adolfo Urso, presentata formalmente dall’Italia nel 2005, durante il vertice del Wto di Cancun, e portata avanti con grande lavoro e impegno dalla relatrice Cristiana Muscardini. Insomma, un vanto nostro, di cui andare assolutamente fieri, che non potrà che giovare all’industria manifatturiera – si pensi, soprattutto, al fatto che il “Made in” sarà applicato su prodotti considerati “punte di diamante” della nostra produzione, come il tessile, le calzature, l’arredamento, la ceramica – e, naturalmente, a tutto vantaggio anche del consumatore, che potrà finalmente riconoscere senza alcun dubbio cosa è prodotto in Italia. Ma si tratta anche di un primo passo per un’Europa che vuole rilanciarsi, investendo nell’economia reale, nella propria capacità produttiva e nella propria cultura imprenditoriale.

IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO Fondatore - Direttore Editoriale Domenico Calabria Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi Condirettori Rosario Alessandrello Mario Boselli Gaetano Lo Russo Capo Redattore Centrale Ghileana Galli Redazione Dino Alias, Valerio Alias, Mauro Aprile, Gianfranco Bertoni, Geneviève Buffon, Eunice Cappelletti, Giovanni Cocco, Pina Costa, Maria Grazia Cucinotta, Sandro da Fonseca, Umberto Forte, Silvana Genzone, Giuseppe Masci, Gloriano Mazzè, Umberto Mucci, Piero Piccardi, Flavio Ramella, Fabio Renzi, Giuseppe Rochira, Camilla Sala, Roberto Spingardi, Pietro Viola, Paul Wicks, Franco Zuccalà Senior Contributors Carlo Azeglio Ciampi (primo editoriale di èItalia), Boris Biancheri, Giovanni Castellaneta, Pietro Celi, Massimo D’Aiuto, Ferruccio Dardanello, Piergiacomo Ferrari, Pier Francesco Guarguaglini, Sergio Luciano, Rosario Messina, Giorgio Mulè, Ermete Realacci, Claudio Scajola, Augusto Strianese, Giuseppe Tripoli, Adolfo Urso, Michele Valensise Art Director Marco Marino Grafica Anna Grasso, Silvia Mastropietro Traduzioni Erica Giamello, Spike Bds Stampa Postel SpA Editore e Abbonamenti Newscorp International Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. + 39 02.3664.2071 eitalia@italplanet.it Pubblicità Italplanet by Intl. Media Srl Via Foscolo 4 - 20121 Milano Tel. +39 02.3657.1696 marketing@italplanet.it

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ITALIA BELLA – LA RUBRICA DI MARIA GRAZIA CUCINOTTA, AMBASCIATRICE D’ITALIANITÀ

Un aiuto concreto, tra L’Aquila e Haiti

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Aquila ed Haiti. Due realtà molto lontane, ma colpite da un dramma comune: il terremoto. Indubbiamente gli esiti sono ben diversi, e legati al fatto che, tra nord e sud del mondo, sono ancora molte, purtroppo, le cose diverse. Tuttavia tengo a segnalare due iniziative che, seppur distanti, testimoniano la volontà di andare avanti e di ridare speranza. La prima si è svolta alla fine di settembre a L’Aquila, ed è stata l’inaugurazione della Maison Le Sartore, nella tendopoli di Murata Gigotti a Coppito. Qui, un gruppo di donne, grazie all’associazione ADONAI di Milano, ha dato vita ad un ambizioso progetto, finalizzato al rilancio dell’economia locale. L’atelier sta infatti realizzando una collezione di moda e vede impegnate numerose donne aquilane, la cui volontà è di comunicare al mondo intero che la gente d’Abruzzo non si fa abbattere e conserva la propria dignità anche nei momenti più difficili. L’altro progetto è partito da Roma ma aveva come obiettivo Haiti: sto parlando della V edizione di “Run for Food”, organizzata in collaborazione, tra gli altri, con la FAO e con il Programma Alimentare Mondiale (PAM). Domenica 17 ottobre, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, migliaia di podisti hanno corso per la popolazione haitiana. I fondi raccolti, tra iscrizioni e donazioni, serviranno infatti a finanziare il progetto “Alberi da frutto per Haiti”, lanciato non solo per sottolineare la necessità di piantare alberi in Haiti, ma anche per fornire un sostegno pedagogico ai bambini e promuovere l’istruzione nel Paese. Due iniziative diverse, storie diverse alle spalle, ma un unico obiettivo: aiutare a rialzarsi chi è caduto, e correre insieme verso il futuro.

MARIA GRAZIA CUCINOTTA, AMBASSADOR OF ITALY IN THE WORLD

Real Aid from Aquila and Haiti

A

quila and Haiti. Two very distant places struck by a common drama – an earthquake. The outcomes are undoubtedly very different, linked to the fact that there are, unfortunately, still many differences between the north and south of the world. Nevertheless, I’d like to highlight two events which, although distant, bear witness to the desire to go on and restore hope. The first was held in Aquila at the end of September; it was the inauguration of the Maison Le Sartore, in the Murata Gigotti tent-camp at Coppito. Here, through the ADONAI association of Milan, a group of women started an ambitious project, aimed at relaunching the local economy. The atelier is producing a fashion collection and involves several women from Aquila, whose desire to let the whole world know that the people of Abruzzi won’t be

beaten and keep their dignity, even at the most difficult times. The other project started from Rome but was targeted Haiti – the 5th edition of ‘Run for Food’, organised in collaboration with, amongst others, the FAO and the World Food Programme. On Sunday 17 October, in conjunction with World Food Day, thousands of people ran for the population of Haiti. The funds collected, both enrolments and donations, will be used to finance the ‘Fruit-trees for Haiti’ project, launched not just to underline the need to plant trees in Haiti, but also to give a pedagogical support to children and promote education in the country. These are two different events, with different stories, but a sole aim – help those who’ve fallen to get up and run towards the future together.

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NEWS

Scatti di Sicilia nel cuore della Cina

Al vaglio la nascita di una università italo-egiziana Si è conclusa con un incontro col Ministro egiziano dell’Istruzione Hany Helal, all’Università del Cairo, la visita di tre giorni in Egitto del Sottosegretario agli Affari Esteri, Stefania Craxi. Durante l’incontro è stato affrontato il tema della nascita della prima università italo-egiziana, un progetto, ha osservato il Sottosegretario, sul quale Italia ed Egitto “stanno spendendo grandi energie con molta convinzione”, e per il quale si sta lavorando sugli aspetti tecnicogiuridici, in vista del quarto vertice bilaterale italoegiziano che si terrà a Luxor in febbraio. Stefania Craxi si è detta “molto fiduciosa” sul progetto dell’università, che rappresenta una “priorità” della cooperazione italo-egiziana.

ITALIAN-EGYPTIAN UNIVERSITY UNDER CONSIDERATION The three-day visit to Egypt by Stefania Craxi, Under-Secretary for Foreign Affairs, ended with a meeting with Hany Helal, Egyptian Education Minister at the University of Cairo. The topic of the foundation of the first Italian-Egyptian university was discussed during the meeting which, according to the Under-Secretary, is a project on which Italy and Egypt, “Are spending a lot of energy with great conviction,” and on which work is being done on the technical-legal aspects, given the fourth ItalianEgyptian bilateral summit to be held in Luxor in February. Stefania Craxi said she was “very hopeful” about the university project, which is a ‘priority’ of Italian-Egyptian co-operation.

“La Sicilia in 50 immagini”: cinquanta fotografie riprodotte su tela, per un viaggio intorno e dentro l’Isola alla scoperta della sua vera identità, del suo animo e della sua magia. Una mostra, quella del fotografo catanese Paolo Barone, che, dopo San Paolo del Brasile, approda stavolta in Cina. Per tutto il mese di ottobre, infatti, l’esposizione è stata allestita a Pechino, presso l’Istituto Italiano di Cultura; a seguire, tappe a Tianjin, a novembre, e a Chongqing, a dicembre. Negli scatti di Barone, ritroviamo l’inestimabile patrimonio siciliano, fatto di tradizioni popolari, di arte architettonica e di cultura mediterranea. Connotate da un forte contrasto di luci e ombre, nonché dalla vivacità del colore, le immagini del maestro catanese suscitano un incredibile impatto emozionale.

PHOTOS OF SICILY IN THE HEART OF CHINA ‘Sicily in 50 photos’ – 50 photographs reproduced on canvas, for a trip in and around the island to discover its real identity, soul and magic. This time, the exhibition by photographer Paolo Barone, of Catania, is opening in China, after San Paolo, Brazil. The show could be seen at the Italian Cultural Institute in Beijing throughout October; the following stops will be in Tianjin in November and Chongqing in December. The priceless heritage of Sicily, made of popular traditions, architectural art and Mediterranean culture, can be found in Barone’s shots. Denoted by a strong contrast of light and shadow, and also the vivacity of the colour, the images of the maestro from Catania arouse an incredible emotional impact.

Ricerca e innovazione, priorità per i nostri popoli “In Italia cresce la consapevolezza dell’esigenza di accordare una decisa priorità alla ricerca e all’innovazione, pur nei limiti che il rigore della finanza pubblica impone”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo ad Oporto al VI Simposio Cotec Europa, a cui ha partecipato insieme al Re di Spagna e al Presidente del Portogallo. “Per l’Italia – ha aggiunto il Presidente Napolitano – come per gli altri Paesi europei, la ricerca e l’innovazione tecnologica rappresentano sfide vitali per la sopravvivenza dell’industria continentale, il benessere dei nostri popoli, in definitiva per preservare, rinnovandolo, il modello economico e sociale che ha reso sin qui unico il progetto d’integrazione comunitaria”.

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RESEARCH AND INNOVATION, A PRIORITY FOR ITALIAN “Awareness of the need to agree a clear priority in research and innovation is growing in Italy, although within the limits that the rigour of public finance imposes,” said Giorgio Napolitano, President of the Republic, speaking at the 6th Simposio Cotec Europa in Oporto, which he took part in with the King of Spain and the President of Portugal. He added, “Research and technological innovation are vital

challenges for the survival of continental industry and the well-being of our peoples, for Italy as for the other European countries, i.e., to conserve, renewing it, the economic and social model which has, to date, made the community integration project unique.”


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Sulle tavole cinesi, gli spaghetti “minacciano” il riso Sono più che quadruplicate le esportazioni di pasta in Cina negli ultimi dieci anni (+339% dal 2000 al 2009), che hanno superato i 3 milioni di chili all’anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione del World Pasta Day, dalla quale si evidenzia che la tendenza alla crescita, nel Paese dove c’è chi sostiene siano stati inventati gli spaghetti, continua nei primi sette mesi del 2010 con un aumento record del 26%. La pasta – sottolinea la Coldiretti – è entrata nelle abitudini alimentari in tutti i continenti, anche se i consumatori più appassionati di pasta italiana sono i tedeschi, seguiti nell’ordine dai francesi, dagli inglesi, dagli statunitensi e dai giapponesi.

L’olio italiano di qualità conquista gli USA

Ha riscosso un grande successo la presentazione ai buyer dell’offerta di eccellenza degli oli extra vergini di oliva tracciati Unaprol I.O.O% qualità italiana, svoltasi nell’ambito del Vinitaly US Tour. Grazie alla collaborazione tra Unaprol e Veronafiere, sia a Philadelfia che a New York l’olio extra vergine di oliva è andato in scena con prove di degustazione e mini corsi di assaggio, ed è stato protagonista di workshop rivolti a consumatori e buyer. “Gli Stati Uniti – ha dichiarato Massimo Gargano, Presidente di Unaprol – rappresentano, con oltre il 54% del volume e per il 56% del valore, il principale mercato di sbocco per l’olio extra vergine di oliva di qualità Made in Italy e continuano ad essere il mercato più interessante da presidiare per consolidare il primato italiano dell’alta qualità”.

QUALITY ITALIAN OIL CONQUERS THE USA The presentation to buyers, occurring in the sphere of the Vinitaly US Tour, of the offer of excellence of extra virgin olive oils traced Unaprol (Union of Associations of Oil Producers) I.O.O% Italian quality met with great success. The extra virgin olive oil was ‘on stage’ with tastings and mini sampling courses, and was the star of workshops aimed at consumers and buyers as a result of the collaboration between Unaprol and Veronafiere, both in Philadelphia and New York. Massimo Gargano, president of Unaprol, commented, “The United States are the main market for quality Italian extra virgin oil, with more than 54% of the volume and 56% of the value, and continue to be the most interesting market to oversee to consolidate the Italian primacy of high quality.”

Alla scoperta dei Paesaggi d’Autore SPAGHETTI ‘THREATENS’ RICE ON CHINESE TABLES The export of pasta to China in the last 10 years has more than quadrupled (+339% from 2000 to 2009), exceeding 3 million kilos a year. This is the result of an analysis by Coldiretti disclosed on World Pasta Day, from which it can be seen that the tendency to grow in the country where some maintain that spaghetti was invented, has continued in the first seven months of 2010 with a record increase of 26%. Coldiretti has stressed that pasta has become part of food habits in all continents, although the most enthusiastic consumers of Italian pasta are the Germans, followed by the French, British, Americans and Japanese, in this order.

Centinaia di itinerari, una banca dati multimediale, un sito internet, una mostra itinerante e diverse pubblicazioni per raccontare l’Emilia-Romagna di Verdi, la Toscana di Dante, la Liguria di De Andrè, la Sardegna di Grazia Deledda, la Sicilia di Pirandello, e centinaia di altri grandi personaggi. Sono i “Paesaggi d’autore” (www.paesaggidautore.it) raccolti da sette Regioni italiane per valorizzare il proprio patrimonio culturale e proporre un’offerta turistica congiunta di itinerari coordinati e legati a luoghi celebrati da grandi personaggi della letteratura, dell’arte, del cinema e della musica. Diciannove i percorsi di viaggio interregionali, i “Grand Tour”, e centinaia quelli proposti nelle singole regioni. Il progetto interregionale “Paesaggi d’autore”, di cui l’Emilia-Romagna è capofila, coinvolge Lombardia, Liguria, Toscana, Basilicata, Sicilia e Sardegna.

DISCOVERING ‘ITINERARIES IN THE LANDSCAPES OF AUTHOR’ Hundred of itineraries, a multimedia databank, an internet site, an itinerant show and various publications to recount the Emilia-Romagna of Verdi, the Tuscany of Dante, the Liguria of De Andrè, the Sardinia of Grazia Deledda and the Sicily of Pirandello, and hundreds of other great figures. These are the ‘Itineraries in the Landscapes of Author’ (www.paesaggidautore.it) collected by seven Italian Regions to enhance their cultural heritage and suggest a tourist offer united with coordinated itineraries connected to famous places celebrated by great figures of literature, art, cinema and music. There are 19 interregional routes and hundreds proposed by the individual regions. The interregional ‘copyrighted’ landscapes project, of which Emilia-Romagna is the leader, involves Lombardy, Liguria, Tuscany, Basilicata, Sicily and Sardinia.

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DAL QUIRINALE

“Q

uesto Padiglione ha fatto fare una bella figura all’Italia, e questo è importante. Qui c’è una meravigliosa rappresentazione del meglio del nostro patrimonio, passato e presente, delle capacità italiane di progettare e di costruire in modo creativo. Capacità e patrimonio che suscitano molto rispetto in Cina”. Sono le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della sua visita al Padiglione Italiano all’Expo di Shanghai, uno dei momenti centrali della sua settimana di incontri e di appuntamenti nella Repubblica Popolare Cinese. Nel corso della Visita di Stato che l’ha visto impegnato dal 24 al 30 ottobre, Napolitano ha fatto tappa in quattro città, Pechino, Shanghai, Macao, Hong Kong, e ha avuto incontri con i massimi rappresentanti del Governo cinese, a partire dal Presidente Hu Jintao. Con lui, ha spiegato il Presidente Napolitano, “ho insistito molto sul ruolo dell’Unione Europea nel rapporto con la Cina, di fronte alle sfide globali, di fronte ad appuntamenti molto importanti e impegnativi, come quello del G20 fra poche settimane a Seoul”. “È inutile dire – ha proseguito il Capo dello Stato – che ho messo molto l’accento sul ruolo che l’Italia svolge e intende svolgere all’interno dell’Unione Europea, facendosi particolarmente attivo promotore di un rapporto aperto di comprensione e di collaborazione con la Cina”. Infine il Presidente Napolitano si è detto convinto della necessità di “superare delle rigidità che oggi appaiono anche un po’ anacronistiche, di fronte ad una realtà che preme e ha l’esigenza di proiettarsi pienamente nel nuovo scenario, offrendo opportunità straordinarie per lo sviluppo dell’economia italiana, europea e mondiale”. In agenda, anche la visita alla Scuola Centrale del Partito Comunista cinese e il ricevimento offerto in onore del Presidente Napolitano dall’Associazione del Popolo Cinese per l’Amicizia

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In Cina, una missione d’amicizia COSÌ IL PRESIDENTE NAPOLITANO HA DEFINITO LA VISITA DI STATO CHE L’HA VISTO IMPEGNATO, DAL 24 AL 30 OTTOBRE, NELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE

di Domenico Calabria

con i Paesi Stranieri, durante il quale il Capo dello Stato ha tenuto a ricordare la vicinanza storica tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare Cinese – “sono quasi coeve, e sono entrambe nate al termine di un profondo travaglio interno e di una sofferta lotta di liberazione” – e, insieme, il comune percorso “compiuto perseguendo pace, prosperità e sviluppo armonioso. Di qui la comune aspirazione a continuare insieme sulla strada intrapresa”. Non potevano naturalmente mancare gli incontri con la locale comunità italiana: la visita a Pechino, all’Ambasciata d’Italia, all’Istituto Italiano di Cultura e alla mostra “Tianjin – una città italiana in Cina”, così come la visita alla tomba di Matteo Ricci; poi, a Macao, la mostra “Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella Cina dei Ming”, che la Regione Marche ha voluto dedicare, nel 400° anniversario della sua scomparsa, alla figura del missionario gesuita che nel Paese asiatico gode di una fama pari solo a quella di Marco Polo; infine, a


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A Mission of Friendship in China President Napolitano defined the state visit made to the People’s Republic of China from 24 to 30 October in this way

“T

his Hall has made Italy make a good impression, and this is important. Here, there’s a wonderful portrayal of the best of our heritage, past and present, of Italian ability to design and construct creatively. Ability and heritage that stir up a great deal of respect in China.” These were the words of Giorgio Napolitano, President of the Republic, when he visited the Italian Hall at the Shanghai Expo, one of the focal points of his week of meetings and appointments in China. During the state visit from 24 to 30 October, the Head of State visited four cities – Beijing, Shanghai, Macao and Hong Kong – and met leading representatives of the Chinese government, starting with the president, Hu Jintao. President Napolitano explained that, “I’ve insisted a lot on the role of the European Union in the relationships with China, in the face of the global challenges, very important and serious appointments, like that with the G20 in a few weeks’ time in Seoul. It’s obvious that I’ve stressed the role that Italy plays and intends to perform in the European Union, making itself a particularly active promoter of an open relationship of understanding and collaboration with China.” Lastly, President Napolitano said he was convinced of the need to, “Overcome the rigidity which now appears a little anachronistic, in the face of a pressing reality that needs to project itself fully onto the new scenario, offering extraordinary opportunities for the development of the Italian, European and world economies.” On the agenda, there was also a visit to the Central School of the Chinese Communist Party and the reception offered

Hong Kong, l’incontro con una rappresentanza della comunità italiana, in particolare di imprenditori. Proprio a tal proposito, intervistato da Tv7 Raiuno, il Presidente Napolitano si è detto “colpito dall’alto livello di molti rappresentanti di imprese italiane in Cina: sono manager di prim’ordine, sono persone che tra l’altro, in molti casi, conoscono da anni l’Asia, che si muovono a loro agio anche in settori molto diversi, innanzitutto certo l’industria manifatturiera, ma non solo”. Ma l’appuntamento più atteso dal Presidente Napolitano – come egli stesso aveva ammesso a inizio missione – era proprio la visita all’Expo. “Anche i massimi dirigenti cinesi – ha dichiarato con orgoglio – mi hanno parlato del successo del Padiglione Italiano. Un successo che credo sia dovuto non solo alla bella struttura dell’edificio, ma anche a tutto ciò che qui dentro vive: il lavoro di Italiani che trasmettono una carica di simpatia come pochi altri al mondo sanno fare”. “Ora – ha aggiunto il Presidente – contiamo moltissimo su quello che l’Italia si prepara a fare per l’Expo di Milano 2015”. Per questo, bisogna essere “pronti a prendere questo testimone ed iniziare la nostra corsa per fare un Expo non irraggiungibile con le cose viste qui a Shanghai, ma all’altezza del nostro prestigio, delle nostre aspettative del mondo e delle nostre possibilità”.

in honour of President Napolitano by the Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries, during which the President underlined the historic vicinity of the Italian and Chinese Republics, “They are almost contemporary, and both started at the end of a period of profound internal upheaval and a painful struggle of liberation,” and, the common path, “taken in the pursuit of peace, prosperity and harmonious development. Hence the common aspiration to continue the path taken together.” Obviously, there were also meetings with the local Italian community – the visit to Beijing, the Italian Embassy, the Italian Culture Institute and the exhibition “Tianjin – an Italian city in China,” and the visit to the tomb of Matteo Ricci. In Macao, there was the visit to the exhibition “Matteo Ricci. Meeting of civilisations in the China of the Ming,” which the Regione Marche has dedicated to the Jesuit missionary, who is as famous as Marco Polo in China, on the 400th anniversary of his death. Lastly, there was the meeting with representatives of the Italian community, in particular businessmen, in Hong Kong. On this, President Napolitano said he was, “struck by the high level of many representatives of Italian companies in China. They are leading managers, people who, in many cases, have known Asia for years and move freely in very different sectors, in particular the manufacturing industry but also others,” during an interview for TV7 of Raiuno. However, President Napolitano’s most eagerlyawaited appointment – as he admitted at the beginning of the mission – was the visit to the Expo. “The top Chinese leaders,” he said proudly, “spoke to me of the success of the Italian Hall. A success that I believe is due not only to the beautiful structure of the building but also to all that is inside – the work of Italians who transmit kindness and pleasantness as few others in the world. Now we’re counting a great deal on what Italy is preparing to do for the Milan Expo 2015 so there’s a need to be ready to take this baton and start our race to make an Expo that’s not inaccessible, like the things seen here in Shanghai, but matches our prestige, our expectations of the world and our possibilities.”

In queste pagine, alcuni momenti della Visita di Stato del Presidente Napolitano nella Repubblica Popolare Cinese.


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150°

TRICOLORE DAY:

Io c’ero

èItalia PER IL 150°: UN GRANDE ED UNICO CONTRIBUTO ALLE CELEBRAZIONI DEL 150° DEL NOSTRO STATO NAZIONALE èItalia/150th - A great, unique contribution to the 150th celebrations of Italy èItalia, defined by the foreign press as “The Flag of Italian Information in the World,” had to be at the great historical and values appointment, promoting a day on the Tricolore (the Italian flag) and what it means for national pride through what the most significant symbol of the country represents. It was a unique event that invited Italians around the world to the show off their flag: on buildings which aren’t “institutional” homes, voluntary associations, religious communities, companies and the other places of aggregation – anywhere there was something Italian! 150th - TRICOLORE Day - I was there A world social-cultural aggregation event celebrating Italians in the world and rediscovering the values expressed by the national symbol. TRICOLORE Day. Maria Grazia Cucinotta, the Ambassador of being Italian, gave an exceptional testimonial and, with the support of the Italian diplomatic-consular network abroad, invited the millions of Italians in the world to be united and become Ambassadors of being Italian wherever they are, on the same day. In this way, they can embrace the values symbolized by the flag, which has become a banner of peace and aid throughout the world, as well as the countless humanitarian missions conducted by Italy. I was there. To bear witness to the feelings that unite Italians. The Tricolore is the “symbol of the unity and indivisibility of the Republic and the values of democracy and solidarity solemnly confirmed by our Constitution.” (Giorgio Napolitano, President of the Republic) The day. Display of the Italian flag on institutional offices of Italian Embassies and Consulates and Italian associations and projection of a video clip arranged by Maria Grazia Cucinotta on topic of the flag. There will also be pictures from documentaries on the flag around the world as a symbol of peace, introduced by a short period of reflection for the reading of the message of Giorgio Napolitano, President of the Republic of Italy on the 150th anniversary. The message will then be spread through the five continents inside thousands of “Tricolore Kits” containing the Italian flag and a “Values Dictionary” on the principles which make every Italian a true “Ambassador of being Italian” wherever they live and work. The date of TRICOLORE Day is currently being decided with the Ministry of Foreign Affairs.

èItalia, definita dalla stampa estera la “Bandiera dell’Informazione Italiana nel Mondo”, non poteva mancare a questo grande appuntamento di storia e di valori, promuovendo, attraverso quello che rappresenta il simbolo più significativo del Paese, una giornata interamente dedicata al Tricolore e a quanto esso significa per l’orgoglio nazionale. Un’iniziativa unica per invitare gli Italiani nel mondo all’esposizione della bandiera anche sulle facciate non istituzionali: le proprie case, le associazioni di volontariato, le sedi religiose, le aziende e le altre entità di aggregazione… ovunque ci sia Italianità! 150° - TRICOLORE Day: Io c’ero. Un evento mondiale di aggregazione socio-culturale dedicato agli Italiani nel Mondo, per la riscoperta dei Valori espressi dal nostro simbolo nazionale. TRICOLORE Day: con la nostra Ambasciatrice di Italianità, la testimonial d’eccezione Maria Grazia Cucinotta, e il supporto della rete diplomaticoconsolare italiana all’estero, si invitano i milioni di Italiani nel mondo ad essere tutti uniti e, in uno stesso giorno, a diventare “Ambasciatori di Italianità” ovunque essi si trovino, facendo propri i valori racchiusi in questo simbolo oramai diventato vessillo di Pace e di aiuto nel mondo, anche attraverso le innumerevoli missioni umanitarie condotte dal nostro Paese. Io c’ero: a testimoniare i sentimenti che ci uniscono... Il Tricolore è “simbolo dell’unità e indivisibilità della Repubblica e dei valori di democrazia e di solidarietà solennemente sanciti dalla nostra Costituzione” (Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica) La giornata: presso le sedi Istituzionali delle nostre Ambasciate, dei Consolati e delle Associazioni italiane, l’esposizione della bandiera italiana e la proiezione di un videoclip curato da Maria Grazia Cucinotta dedicato alla Bandiera, corredato da immagini documentaristiche sulla sua presenza nel mondo come simbolo di Pace, saranno introdotte da un breve momento di raccoglimento per la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano dedicato al 150°. Il messaggio sarà successivamente diffuso nei cinque continenti, all’interno di migliaia di “Kit del Tricolore”, contenenti la bandiera italiana ed un “Dizionario dei Valori” sui principi che fanno di ogni Italiano un vero “Ambasciatore di Italianità” ovunque egli viva e lavori. La data del TRICOLORE Day è in corso di definizione con le Istituzioni coinvolte.

150° TRICOLORE DAY: Io c’ero è un’iniziativa di

www.italplanet.it


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DALLA FARNESINA

A Discussion with Leading Italians Around the World Alfredo Mantica, Under-Secretary, represented the Foreign Ministry at the conference held at Villa Manin

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A confronto con i Protagonisti Italiani nel Mondo

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lla fine di ottobre, Villa Manin (Udine) è stata, per due giorni, una piccola capitale mondiale. Questa, infatti, è stata la sede prescelta per la “Conferenza dei Protagonisti Italiani nel Mondo”, voluta dal Ministero degli Esteri e dalla Regione Friuli Venezia Giulia: un’occasione di incontro e di confronto tra 80 personalità di origini italiane provenienti da oltre 28 Paesi. Al centro dei dibattiti, che li hanno visti rapportarsi con i rappresentanti dell’Italia a vari livelli e in vari ambiti, l’immagine del Sistema Italia: come è percepita all’estero, come è possibile migliorare quell’immagine, come le eccellenze italiane nel mondo possono contribuire a questo processo. Ai partecipanti ha inviato un saluto il Ministro Franco Frattini – assente, in quanto impegnato nella Visita di Stato in Cina a fianco del Presidente Napolitano – il quale ha sottolineato che la presenza degli emigranti di successo “è per noi un incoraggiamento a superare le difficoltà che la crisi globale ha imposto a tutti noi. È il segno di un’Italia vincente che continua, e per la quale noi dobbiamo fare di più”. “Questi due giorni – ha spiegato Frattini – serviranno al Ministero e al Sistema Italia per avere da voi una testimonianza diretta della vostra esperienza della nostra presenza all'estero, dell'immagine del Paese, di quanto si faccia o non si faccia per corrispondere alle vostre aspettative, e per rendere efficace e organica l'azione del sistema Italia”. Arappresentare il Ministero degli Esteri a Villa Manin è stato il Sottosegretario

IL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTICA HA RAPPRESENTATO IL MINISTERO DEGLI ESTERI IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA SVOLTASI A VILLA MANIN di Geneviève Buffon

Alfredo Mantica, il quale ha tenuto a ricordare che questo appuntamento ha permesso di riunire “i due grandi filoni dell'emigrazione, per rappresentare la parte migliore dell'Italia nel mondo”: da una parte, l’emigrazione “classica, per necessità, che a volte si tenta di dimenticare”, dall’altra “quella in ‘business class’”, rappresentata da chi all’estero ha avuto successo e da chi ci va per cogliere nuove opportunità. Tra le varie esperienze di eccellenza italiana, il Sottosegretario ha citato le nostre missioni militari all'estero, l'Unità di Crisi della Farnesina, i tanti italiani (specie giovani) vincenti in vari settori. “Vogliamo capire con voi – ha affermato – con la vostra concretezza, quali sono i punti di debolezza del nostro sistema”. Il Sottosegretario Mantica ha poi ricordato che “siamo sicuramente la più grande potenza culturale a livello mondiale”, ma ha anche sollevato un dubbio: “sappiamo sfruttare al meglio questo patrimonio? Quanto conta il Made in Italy?”. Da qui, il valore di incontri come questo. “Vogliamo che il Paese sia più competitivo – ha concluso – e anche per questo il Ministero degli Esteri darà vita (dall’1 dicembre) alla Direzione generale sul Sistema Paese e anche da ciò ci attendiamo dei risultati positivi”.

t the end of October, Villa Manin (Udine) was a little world capital for two days. The site was chosen for the ‘Conference of Leading Italians in the World,’ set up by the Ministry of Foreign Affairs and the Friuli Venezia Giulia Region. It was an opportunity for 80 people of Italian origin from more than 28 countries to meet and discuss. The image of Italy how it’s seen from abroad, how that image can be improved, and how Italian excellences in the world can contribute to this process – was at the centre of the debates (which saw the guests interacting with representatives of Italy at all levels and in various spheres). Franco Frattini, Minister of Foreign Affairs, who was unable to attend as involved in the state visit to China at President Napolitano’s side, sent a message to participants in which he stressed that the attendance of the successful emigrants “is, for us, an encouragement to overcome the difficulties that the world crisis has imposed on all of us. It’s the mark of a winning Italy that is continuing and for which we must do more. These two days will help the Ministry and Italy to have a direct witness from you of your experience of us abroad, the image of the country, of how much is done or not done to meet your expectations and to make the work of Italy more effective and organic.” The Ministry of Foreign Affairs was represented at Villa Manin by the Under-Secretary, Alfredo Mantica, who recalled that this appointment had enabled “two great threads of emigration, to represent the best part of Italy in the world,” to be reunited. On one hand, there is the ‘classic’ emigration “arising out of need which, at times, we try to forget,” and, on the other, “that in the ‘business class’”, represented by those who’ve been successful abroad and those who go abroad to seize new opportunities. The Under-Secretary cited Italian military missions abroad, the Ministry of Foreign Affairs Crisis Unit, the many Italians (particularly young people) winning in various sectors among the different experiences of Italian excellence. “We want to understand with you,” he said, “with your reality, what are the weak points of our system.” He then recalled that, “We’re certainly the greatest cultural power at world level,” adding, “But do we know how to exploit this heritage in the best way? How much do Italian products count?” And the value of such meetings lies in this “We want the country to be more competitive,” he concluded, “And so the Ministry of Foreign Affairs will start the General Direction of the country system (from 1 December) and we’re expecting positive results from this as well.”

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ITALIANITÀ Ducati Factory – Davide Monteleone

Cento anni

di imprese per l’Italia

Un’immagine dimostrativa sull’abitabilità interna della nuova FIAT 500, 1957.

“P

enso che il lavoro, anche prima della rivoluzione industriale, sia il tema centrale della vita dell’uomo. Ne determina i comportamenti, le abitudini, influenza la società nel suo evolversi e ne modifica gli scenari”. Con queste parole Gabriele Basilico spiega le motivazioni che l’hanno spinto ad aderire al progetto promosso da Confindustria nel suo centenario, e che hanno portato all’allestimento della mostra “Cento anni di imprese per l’Italia. Immagini e sguardi d’autore”, già allestita alla Triennale di Milano e ora, fino al 14 novembre, ospitata presso il Museo dell’Ara Pacis a Roma. Gabriele Basilico è però solo uno dei dodici artisti che hanno preso parte al progetto, realizzando scatti inediti che affrontassero il tema macro dello sviluppo attraverso temi e situazioni particolari. Le immagini dei suoi elicotteri (il tema a lui affidato era “Agusta Westland”) si affiancano a quelle dedicate al restauro di antiche locomotive (“Italvapore, Pistoia”, Berengo Gardin), alla storia dello scooter italiano (“Piaggio, Pontedera”, Luca Campigotto), ai Campi Flegrei (Mimmo Jodice), al mare come elemento simbolico dell’Italia (“Rive d’Italia”, Giorgia Fiorio), ai cantieri sotterranei della capitale (“Metropolitana, Roma”, Massimo Vitali). L’insieme è un incontro per molti versi spettacolare tra mondo dell’industria, soggetti evocativi, realismo e suggestioni. Ad introdurre questi scatti – che costituiscono la cosiddetta “seconda mostra” – troviamo le oltre trecento immagini selezionate da Cesare Colombo, uno dei maggiori esperti di storia della fotografia, per accompagnare il visitatore in un viaggio attraverso cento anni di storia del nostro Paese. Attraverso 23 aree tematiche, il visitatore/spettatore viene messo di fronte a volti, situazioni, luoghi industriali, prodotti, simboli, che vanno da un’Italia che non esiste più fino alla rappresentazione di un’Italia che sta

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DOPO MILANO, ARRIVA A ROMA LA MOSTRA PER IL CENTENARIO DI CONFINDUSTRIA. UN VIAGGIO FOTOGRAFICO ALLA SCOPERTA DELL’ITALIA DEL LAVORO, TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO, CON IMMAGINI STORICHE E SCATTI “AD HOC” REALIZZATI DA DODICI TRA I MAGGIORI FOTOGRAFI ITALIANI di Gloriano Mazzè

nascendo proiettata nel futuro. E che permettono di comprendere come l’industria sia stata protagonista del cambiamento anche, forse soprattutto, per l’incidenza sul quotidiano, sul costume, sul sociale. Come ha tenuto a sottolineare Alessandro L a t e r z a , P re s i d e n t e d e l l a C o m m i s s i o n e Cultura di Confindustria e responsabile degli eventi del Centenario, questa mostra “si basa sul binomio tradizione-innovazione: l’arte contemporanea interpreta e rilegge la storia dell’industria italiana. Abbiamo voluto evidenzia-

re che la qualità italiana ha dimensioni e riconoscimenti internazionali. E che il nostro modo di intendere l’impresa è un mix di creatività, sfide, tecnologia e tradizione. Tutti elementi che l’arte contemporanea esprime benissimo e che sono in primo piano nell’esposizione composta da due sezioni: una storica e un’altra contemporanea. Lo sguardo al passato e la proiezione al futuro”. Il salone da ballo in prima classe sulla Motonave Saturnia, anni Trenta. (Archivio TCI)


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Silvestre Loconsolo. Operaie della Sit Siemens in sciopero, 1969. (Archivio Camera del Lavoro Milano)

Gianni Berengo Gardin

A Century of Businesses for Italy

Marghera Olivo Barbieri

The exhibition on the centenary anniversary of Confindustria is reaching Rome after a stop in Milan. A photographic voyage taking you through the discovery of Italy that works, in the past, present and future, with historic pictures and ‘ad hoc’ snapshots taken by 12 of the greatest Italian photographers

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abriele Basilico explained the reasons why he supported the project promoted by Confindustria in its 100th year which led to the setting up of the exhibition “A Century of Businesses for Italy. Original pictures and author’s views” that say “I think that, even before the Industrial Revolution, work was the central subject of man’s life. It decided behaviour and habits, influenced society in its evolution and changed scenarios.” After being on display at the Triennale of Milan, the exhibition can now be seen until November 14 at the Ara Pacis Museum in Rome. Gabriele Basilico is just one of 12 artists taking part in the project, taking new photos on the macro theme of development through particular subjects and situations. The pictures of his helicopters (he was entrusted with the subject “Agusta Westland”) can be found alongside those on the restoration of antique locomotives (“Italvapore, Pistoia,” Berengo Gardin), the history of the Italian scooter (“Piaggio, Ponted-

era,” Luca Campigotto), the Campi Flegrei (Mimmo Jodice), the sea as a symbolic element of Italy (“Rive d’Italia – Italian Shores”, Giorgia Fiorio), and the underground building sites of the capital (“Metropolitana, Roma – the Rome Underground, Massimo Vitali). All these form a spectacular meeting between the world of industry, evocative topics, realism and suggestion. Introducing these photos, which make up the so-called “second exhibition,” there are more than 300 pictures chosen by Cesare Colombo, one of the greatest experts on the history of photography, which accompany the visitor on a journey through 100 years of the history of Italy. The visitor/spectator is confronted with the faces, situations, industrial places, products and symbols ranging from an Italy which no longer exists to the depiction of an Italy which is arising, projected towards the future through 23 topic areas. They enable us to understand how industry, perhaps more than any other factor, has been a leader of change which has impacted daily life, habits and social life. Alessandro Laterza, president of the Commission Cultural of Confindustria and organizer of the centenary events, stressed that the exhibition “is based on the binomial tradition-innovation. Contemporary art interprets and rereads the history of Italian industry. We wanted to highlight that Italian quality has international dimensions and recognition and that our way of understanding business is a mix of creativity, challenge, technology and tradition. These are all elements that contemporary art expresses very well and that are in the foreground in the exhibition, which is made up of two sections – a historical one and a contemporary one. A look at the past and the projection into the future.”

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RIFLETTORI SULLE DONNE

La moda si tinge di… LA FASHION DESIGNER BETTA GUERRERI, PROPRIETARIA DEL MARCHIO GIO’ GUERRERI, HA VOLUTO OMAGGIARE IL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA PRESENTANDO IL TUBINO TRICOLORE di Ghileana Galli

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Fashion in… Three Colours!

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hile Italy is preparing for 2011 to celebrate the 150th anniversary of National Unification in great style, there are also those who, inspired by the symbol of Italy, have made the Tricolore (the Italian national flag) something to flaunt… on the catwalk! Betta Gio’ Guerreri, the stylist universally known as the ‘queen of the sheath dress,’ recently presented her latest creation – a Tricolore sheath dress. “Fashion has consumed tonnes of ink writing Made in Italy, but how many American, Russian and French flags are there? Their colours have inspired thousands of collections,” said the fashion designer from Milan. Starting from these assumptions, she put her creativity ‘at the service’ of the Italian flag, making green-white-red the synonyms of charm, elegance and sensuality – which have always been the guiding themes of her creations. “We like to please ourselves and give pleasure to others, particularly those who love us,” is the philosophy animating the work of Betta Guerreri, owner of the fashion brand inherited from her mother and author of all the Gio’ Guerreri collections. They are very elegant clothes with a cut able to enhance the femininity and ability to seduce of any woman, without exhibitionism or straining. Her husband defines her as, “An engineer of the female body,” because of her ability to make the best of women and

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The fashion designer Betta Guerreri, owner of the brand Gio’ Guerreri, wanted to pay homage to the 150th anniversary of the Unification of Italy by presenting a ‘Tricolore’ sheath dress conceal the defects. Today, Betta Guerreri designs three collections – prêt à porter, light couture (a range of exclusive dresses from cocktail to evening, but with a reasonable cost) and Betta Beach, little dresses for the seaside with matching costumes. SUCCESS ABROAD. Just a few days from its launch, the tricolore sheath was enormously successful. However, what’s really worth thinking about, is that, in addition to Italian customers, those showing their appreciation of the creation labelled Gio’ Guerreri were Eastern European customers in particular. As the stylist said, “Just think that in Ukraine, Elena Gumenyuk, head of the Domino Group, the most important chain of extra-luxury multi-brand boutiques, ordered tens of them. She wants to dedicate her shop windows to Italy for the presentation of Spring-Summer 2011 fashion. People abroad love Italians and they also love the Tricolore. Perhaps we should learn from them.” www.gioguerreri.it

entre l’Italia si prepara per il 2011, per celebrare in grande stile il 150° anniversario dell’unità nazionale, c’è chi, ispirandosi al massimo simbolo del nostro Paese, ha fatto del Tricolore un vanto… da passerella! Stiamo parlando di Betta Gio' Guerreri, la stilista universalmente nota come “la regina del tubino”, che ha recentemente presentato la sua ultima creazione: il tubino tricolore. “La moda ha consumato tonnellate di inchiostro scrivendo Made in Italy, ma quante bandiere americane, perfino russe, francesi: i loro colori hanno ispirato migliaia di collezioni”, spiega la fashion designer milanese, che, proprio partendo da questi presupposti, ha messo la sua creatività “al servizio” della nostra bandiera, facendo del verde-bianco-rosso i sinonimi di fascino, eleganza, sensualità – da sempre i principiguida delle sue creazioni. “A noi basta piacersi, piacere e piacere soprattutto a chi ci ama” è del resto la filosofia che anima il lavoro di Betta Guerreri, proprietaria del marchio di moda ereditato dalla madre e autrice di tutte le collezioni Gio’ Guerreri. Abiti di grande eleganza e dal taglio in grado di valorizzare la femminilità e la capacità di seduzione di ogni donna, senza esibizionismi o forzature. “Un ingegnere del corpo femminile”, come la definisce il marito, per la sua capacità di valorizzare il meglio delle donne ed occultarne i difetti. Oggi Betta Guerreri disegna tre collezioni: il pret à porter, la light couture (una linea di abiti da cocktail e da sera esclusivi, ma a costi ragionevoli) e la Betta beach, vestitini da mare con costumi abbinati. SUCCESSO OLTRECONFINE. A pochi giorni dal lancio, il tubino tricolore ha riscosso subito un enorme successo. La cosa su cui vale la pena riflettere, però, è che, al di là dei clienti italiani, a dimostrare il proprio apprezzamento nei confronti della creazione firmata Gio' Guerreri sono stati soprattutto i clienti dell’Est Europa. Come racconta ancora la stilista, infatti, “basti pensare che Elena Gumenyuk, che in Ucraina è a capo della Domino Group, la più importante catena di boutique multimarca di extra lusso, ne ha già ordinati a decine: vuole dedicare le sue vetrine per la presentazione della moda primavera estate 2011 all'Italia. All’estero amano molto gli Italiani e amano anche il Tricolore. Forse dovremmo impararlo anche noi”. www.gioguerreri.it


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FIRENZE, GALLERIA DEGLI UFFIZI www.uffizi.firenze.it

È uno dei musei più famosi del mondo. Imperdibile il Corridoio Vasariano, il corridoio sospeso realizzato dal Vasari nel 1565, che collega gli Uffizi con Palazzo Vecchio e con Palazzo Pitti. THE UFFIZI GALLERY, FLORENCE This is one of the most famous museums in the world. The Vasari Corridor, the suspended corridor created by Vasari in 1565 connecting the Uffizi to Palazzo Vecchio and Palazzo Pitti, mustn’t be missed. MILANO, PINACOTECA DI BRERA www.brera.beniculturali.it

Uno dei più importanti musei del mondo per le sue prestigiose raccolte di pittura antica e moderna, nel 2009 ha festeggiato i duecento anni dalla sua fondazione. THE BRERA ART GALLERY, MILAN One of the most important museums in the world because of the prestigious collections of ancient and modern art. It celebrated the 200th anniversary of its foundation in 2009.

NAPOLI, MUSEO DI CAPODIMONTE www.museo-capodimonte.it

Il nucleo originario, costituito dalla prestigiosa Collezione Farnese, è stato integrato in seguito con numerose acquisizioni ed acquisti. È un unicum nel panorama museale europeo per la commistione fra arte antica ed esperienze artistiche più recenti.

L’Italia, p di arte e MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

CAPODIMONTE MUSEUM, NAPLES The original nucleus, consisting of the prestigious Farnese Collection, was later integrated with countless acquisitions and purchases. It is unique in the panorama of European museums because of the mixture between ancient art and more recent artistic experiences.

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Ministro del Turismo


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Italy, Country of Art and Culture

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taly is a synonym for art, culture and history. Rome, Florence, Assisi, Venice, Siena, Pisa, and Naples are some of its most renowned cities of art, but the whole Nation can boast breath-taking beauties: 95,000 monumental churches, 40,000 fortresses and castles, 30,000 historical residences, 36,000 archives and libraries, 20,000 historical cities and towns, 5,600 museums and archaeological sites, and 1,500 convents. Tourists can explore and discover the private residences of ancient and noble families; visit world-famous museums; explore impressive archaeological sites, to immerse themselves in an exciting, grandiose past. Italy offers an exciting journey through time, from the Ancient Greeks and Romans to the present day.

ROMA, MUSEI CAPITOLINI www.museicapitolini.org

La loro nascita viene fatta risalire al 1471, quando Papa Sisto IV donò al popolo romano un gruppo di statue bronzee di grande valore simbolico. Le collezioni hanno uno stretto legame con la città di Roma, da cui proviene la maggior parte delle opere.

a, paese e e cultura

L’

Italia è sinonimo di arte, cultura, storia. Roma, Firenze,Assisi,Venezia, Siena, Pisa, Napoli, sono solo le più note città d’arte del Paese, ma l’intero territorio è disseminato di centri storici di incomparabile bellezza: 95.000 chiese monumentali, 40.000 fra rocche e castelli, 30.000 dimore storiche, 36.000 fra archivi e biblioteche, 20.000 centri storici, 5.600 musei ed aree archeologiche, 1.500 conventi. Si possono effettuare viaggi alla scoperta di residenze private di antiche e nobili famiglie, visitare musei conosciuti a livello mondiale, scoprire eccezionali siti archeologici. Un emozionante viaggio dai tempi degli antichi romani e greci, fino ad arrivare ai giorni nostri.

THE CAPITOLINE MUSEUMS, ROME Their foundation dates back to 1471 when Pope Sixtus IV donated a group of bronze statues of great symbolic value to the people of Rome. The collections are closely linked to the city of Rome, where most of the works come from.

VENEZIA, GALLERIE DELL’ACCADEMIA www.gallerieaccademia.org

Ospita la più ricca collezione di dipinti veneziani e veneti, comprendente capolavori di Bellini, Giorgione, Veronese, Tintoretto, Tiziano, Tiepolo, Canaletto. Qui è inoltre conservato il celeberrimo Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. THE GALLERIES OF THE ACCADEMIA, VENICE This hosts the richest collection of paintings from Venice and Veneto, and includes masterpieces by Bellini, Giorgione, Veronese, Tintoretto, Tiziano, Tiepolo and Canaletto. In addition, the famous Vitruvian Man by Leonardo da Vinci is also conserved here. èItalia

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BEL PAESE

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errarese, 64 anni, da sette anni Presidente di Confimprese ma con alle spalle una lunga carriera fra editoria, finanza, alta moda, dallo scorso mese di luglio Mario Resca è stato nominato Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un manager “messo al servizio” della cultura, come molti l’hanno definito, che ha ben chiaro il suo obiettivo: rivalorizzare e rendere più competitivo il sistema culturale italiano.

Dottor Resca, cosa l’ha spinta ad accettare l’incarico offertole dal Ministro Bondi? Dopo aver lavorato per decenni per importanti realtà private, portando ovunque la mia attitudine al problem solving, in grado cioè di riorganizzare situazioni di criticità, fissando obiettivi e ottenendo risultati, ho scelto di accettare la sfida di lavorare per la “cosa pubblica”, in primo luogo perché dopo tante esperienze con società estere volevo mettere la mia esperienza a servizio dell’Italia, e in secondo luogo perché ritengo che i Beni Culturali nel nostro Paese siano evidentemente sotto valorizzati. Mi affascinava la sfida di riportare l’Italia al vertice internazionale del comparto. Secondo recenti dati, benché i musei romani costino di meno rispetto a quelli di Parigi, Londra e Madrid, e gli orari di apertura siano i più lunghi in assoluto, l’affluenza media di visitatori ha registrato un -5%. Quali sono, a suo parere, le principali cause di questo fenomeno? Ci sono diversi fattori che negli anni hanno contribuito ad allargare il divario di affluenza di pubblico che ci separa dai più grandi musei europei e mondiali. Le principali cause, a mio parere, sono da ricollegare ad una comunicazione poco efficace e ad una eccessiva frammentazione del nostro sistema museale. Aquesto si aggiunga che non basta allungare gli orari di visita per invogliare italiani e turisti stranieri: l’idea di entrare in un museo con un bookshop ben fornito, una caffetteria accogliente e dei servizi igienici puliti è, per il moderno turista culturale, altrettanto importante che ammirare un bel quadro. Per questo i vincitori dei bandi dei servizi aggiuntivi, da poco chiusi, dovranno garantire tutte queste caratteristiche. Molti accusano l’offerta turistica italiana di essere poco competitiva e di offrire pochi servizi rispetto ai competitors esteri. Lei cosa ne pensa? Ritiene sia possibile valorizzare congiuntamente cultura, turismo e business? Il turismo culturale deve assolutamente essere un traino per l’economia nazionale. Oltre a rappresentare il 30% dell’intero comparto, incide per il 13% sul Pil nazionale, con 203 miliardi di euro fatturato. Purtroppo l’Italia, nonostante la sua ampia offerta culturale, non fa ancora parte dei Paesi con più ingressi turistici. Quello che manca è un sistema di raccordo che coordini tutto l’indotto che ruota intorno alla cultura: dall’hotellerie all’enogastronomia, dai trasporti all’editoria. La collaborazione con il Ministero del Turismo è assolutamente strategica in questo senso. Ad esempio stiamo lavorando per fornire tutti i contenuti culturali del grande portale Italia.it, vetrina fondamentale per attrarre turismo internazionale.

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La cultura deve creare business PARLA MARIO RESCA, DIRETTORE GENERALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI di Pietro Viola


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Lei dà grande importanza all’internazionalizzazione del sistema culturale italiano, come dimostrano i contatti che ha già avuto con istituzioni museali in USA, Germania, Emirati Arabi, Cina, Inghilterra. Quali i risultati più importanti finora ottenuti? Sicuramente possiamo definire storico l’accordo di cooperazione culturale che da poco abbiamo siglato con la Cina. Le due più grandi potenze mondiali a livello di patrimonio culturale si sono messe ad un tavolo e hanno costruito un partenariato pluriennale finalizzato allo scambio di mostre e collezioni, professionalità e progetti espositivi. Ma soprattutto abbiamo ottenuto in concessione uno spazio espositivo nel nuovo grande Museo Nazionale della Cina di Piazza Tien an Men, che sarà una finestra permanente sulla cultura italiana per tutto l’Oriente. Ovviamente, secondo uno spirito di reciprocità,

offriremo alla Cina un prestigioso spazio espositivo a Palazzo Venezia, al fine di ospitare un museo statale della cultura cinese. All’Expo di Shanghai, l’Italia e la sua cultura hanno ottenuto risultati straordinari. A cosa si deve questo successo? Lo giudica un “modello ripetibile”? Assolutamente sì. Il Made in Italy è ovunque sinonimo di bellezza, eleganza e cultura. Per questo dobbiamo lavorare per far conoscere di più nel mondo le grandi potenzialità del nostro Paese e riportarlo al posto che gli compete nella classifica delle destinazioni turistiche. Riguardo l’Expo vorrei ricordare il grande contributo fornito dal MiBAC attraverso il prestito di alcuni capolavori del Canaletto e la mostra che ha messo vicini gli Ori provenienti dal Museo Archeologico di Taranto insieme alla collezione vintage di Bulgari.

Culture Must Create Business

Many people accuse the Italian tourist system of not being very competitive and offering few services compared to foreign competitors. What do you think? Do you think that culture, tourism and business can be enhanced jointly? Cultural tourism must absolutely become a driving force for the national economy. In addition to being 30% of the whole sector, it accounts for 13% of the GDP, with 203 billion Euros invoiced. Unfortunately, despite the wide cultural offer, Italy is still not among the countries with higher tourist levels. What is missing is a system of connection which coordinates the whole supply chain around culture – from hotels to wine and food, and transport to publishing. Collaboration with the Ministry of Tourism is absolutely strategic from this point of view. For example, we’re working to supply all the cultural contents of the great Italia.it portal, an essential showcase for attracting international tourism. You place great importance on the internationalization of the Italian cultural system, as the contacts which have already been made with museums in the USA, Germany, United Arab Emirates, China and Great Britain show. What are the most important results obtained to date? We can certainly call the cultural cooperation agreement we’ve recently signed with China historic. The two great world powers, in terms of cultural heritage sat at a table and set up a multi-year partnership aimed at the exchange of exhibitions and collections, professionalism and exhibition projects. However, in particular, we obtained a concession for an exhibition space in the large new National Museum of China in Piazza Tien an Men, which will be a permanent window on Italian culture for the whole of the East. Obviously, we’ll make a reciprocal offer to China of a prestigious exhibition area in Palazzo Venezia so that we can host a state museum of Chinese culture. Italy and its culture obtained extraordinary results at the Shanghai Expo. Why was it so successful? Do you think the model can be repeated? Definitely. Italian products are a synonym of beauty, elegance and culture everywhere. As a result, we must work to make the great potential of Italy known around the world and take it back to its rightful place in the classification of tourism destinations. As far as the Expo is concerned, I’d like to recall the great contribution made by MiBAC through the loan of some Canaletto masterpieces and the exhibition that placed the gold from the Archaeological Museum of Taranto alongside the Bulgari vintage collection.

An interview with Mario Resca, director general for the Enhancement of Cultural Heritage of the Ministry of Cultural Heritage and Environmental Conservation

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ario Resca, 64, was appointed director general for the Enhancement of Cultural Heritage of the Ministry of Cultural Heritage and Environmental Conservation last July after seven years as president of Confimprese. He also has a long career in publishing, finance and high fashion behind him. Many have defined him as a manager ‘put at the service’ of culture with his aim very clear – revalue the Italian cultural system and make it more competitive. Mr Resca, what prompted you to accept the appointment offered by the Minister Sandro Bondi? I chose to accept the challenge of working for public administration, after decades of working for leading private companies, taking my aptitude for problem solving all over the place, i.e., able to reorganize critical situations, setting objectives and obtaining results, for two main reasons. Firstly, I wanted to put my experience at the service of Italy after a lot of experience with foreign companies and, secondly, because I believe that the cultural heritage of Italy is clearly undervalued and so the challenge of taking Italy back to the top of the international sector fascinated me. According to recent data, although the museums in Rome cost less than those in Paris, London and Madrid, and the opening hours are the longest, the average number of visitors has shown a fall of 5%. What do you think are the main reasons for this? There are various factors which, over the years, have contributed to the widening gap in the number of visitors compared to other great European and world museums. I think the main causes can be connected to inefficient communication and excessive fragmentation of the Italian museum system. And it’s no longer enough to just extend the opening hours to attract Italian and foreign tourists; for the modern cultural tourist, the idea of entering a museum with a well-stocked bookshop, an attractive café and clean toilets is just as important as admiring a beautiful painting. As a result, the winners of the recently closed bids for additional services must be able to guarantee all these features.

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ITALIA TURISMO

The Relaunch of Southern Italy is also Via the Museums A real project, to bring together the historical-cultural and the landscapenatural wealth of many Italian places, creating real ‘added value’

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taly has a cultural and artistic heritage unique in the world, the result of continuous stratification for more than 2500 years, due to the rich complexity of its history. This is a priceless treasure which, from the 1970s-1980s, has changed from an asset for the élite to a cultural resource available to everyone. In some areas of the country, like most of southern Italy, this wealth is combined with the unique nature of the countryside and the pleasant way of life, features which make many Italian areas excellent destinations for those who love to mix cultural discovery with less arduous activities. Attempts at connecting the attraction of the cultural heritage with appeal of the landscape and nature to create real ‘added value’ in the south of Italy have been made for many years. If there is a real desire to preserve and increase Italian competitivity in the world tourism market, it’s no longer possible to remain indifferent to some of the most important patrimonies in southern Italy. There is the only colony of Sparta in Magna Graecia (Taranto and its great museum), the archaeological museum considered to be among the most beautiful in the world (the National Archaeological Museum of Naples), the opulence of 3 ancient cities with streets as wide as the lanes of a modern motorway (the excavations in Sibari), the virtuous abilities in archaeological restoration and conservation (the restoration center of Sassari), the magic of religious art (like that of L’Aquila), the modernity of the pre-Roman Italic civilizations (like that of the Daunian peoples exhibited at Melfi) and these are just some of the ‘excellences’ that, if taken to the level of the world standard of cultural offers, would become the main motors of development of some areas of southern Italy. Some pilot projects, sought by the Ministry for Heritage and Culture and the Ministry of Economic Development, through the Department for Development and Economic Cohesion intended to contribute to this aim are ready. The overall project, created by Invitalia, concerns 19 possible ‘museum centers of excellence’ identified in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardinia and Sicily. To date, 95 operations have already been planned (that for L’Aquila, concerning the provisional site of the Museo Nazionale d’Abruzzo (National Museum of Abruzzi), destroyed by the earthquake in 2009) is particularly important. The project aims at strengthening the quality of the museum offer and contributing to the economic and social growth of the areas concerned through structural operations that also ensure a better balance between protection, conservation, promotion and cost effectiveness. A totality of works and operations that will be able to give the right and necessary shine to Italy, to show the best of the country and exalt its charm, which is still unique in the world.

ROBERTO SPINGARDI

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Passa dai musei il rilancio del Mezzogiorno UN PROGETTO CONCRETO, PER FAR INCONTRARE LA RICCHEZZA STORICO-CULTURALE E QUELLA PAESAGGISTICO-NATURALE DI NUMEROSISSIME NOSTRE LOCALITÀ, CREANDO UN REALE “VALORE di Roberto Spingardi, AGGIUNTO” Presidente di Italia Turismo

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Italia, grazie alla ricca complessità della sua storia, si ritrova a possedere un patrimonio culturale ed artistico unico al mondo. Un tesoro inestimabile, che si è trasformato da bene elitario a risorsa culturale alla portata di tutti a partire dagli anni Settanta-Ottanta. A questa ricchezza, in alcune zone del Paese, come in gran parte del Mezzogiorno, si abbina poi l’unicità del paesaggio e la piacevolezza del “way of life”: caratteristiche che fanno di molte nostre località destinazioni eccellenti per chi ama unire la scoperta culturale allo svago meno impegnativo. Riuscire a connettere l’attrattività del patrimonio culturale con quella del paesaggio e della natura è un obiettivo che si cerca, da molti anni, di innescare per creare reale “valore aggiunto” nel Mezzogiorno. Se si vuole veramente conservare ed accrescere la competitività italiana nel mercato del turismo mondiale, non è più possibile restare indifferenti verso alcuni dei più importanti patrimoni del Mezzogiorno: l’unica colonia di Sparta in Magna Grecia (Taranto e il suo grande museo), il Museo Archeologico considerato tra i più belli del mondo (il Museo Archeologico Nazionale

di Napoli), l’opulenza di tre città antiche con strade larghe quanto le corsie delle autostrade moderne (gli scavi di Sibari), le virtuose capacità nel restauro e nella conservazione archeologica (il centro di restauro di Sassari), la magia dell’arte religiosa (come quella posseduta a L’Aquila), la modernità delle civiltà italiche preromane (come quella delle popolazioni Daune esposta a Melfi) sono alcuni esempi della “eccellenze” che, se portate al livello degli standard mondiali dell’offerta culturale, diventano i principali motori di sviluppo di alcuni territori del Mezzogiorno. Proprio per contribuire a tale obiettivo, sono pronti alcuni progetti pilota voluti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Ministero per lo Sviluppo Economico, attraverso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica. Il Progetto complessivo, realizzato da Invitalia, riguarda 19 possibili “Poli museali di eccellenza” individuati in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ad oggi, sono stati già progettati 95 interventi (tra questi, particolarmente significativo è quello per l’Aquila, che riguarda la sede provvisoria del Museo Nazionale d’Abruzzo, distrutto dal sisma del 2009). Il Progetto punta a potenziare la qualità dell’offerta museale ed a contribuire alla crescita economica e sociale dei territori interessati, attraverso interventi strutturali che garantiscano, peraltro, un migliore equilibrio tra tutela, conservazione, promozione ed economicità. Un insieme di opere ed interventi che potranno dare il giusto e necessario lustro al nostro Bel Paese, per mostrare il meglio dell’Italia ed esaltare il suo fascino, ancora unico al mondo.


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Puglia

CLUB DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), il Club dei Borghi più belli d’Italia è sorto dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si tratta dell’Italia minore, quella a volte più sconosciuta e nascosta, ma che rappresenta al meglio il dipanarsi della nostra storia millenaria, e dove è possibile trovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi. CLUB OF THE MOST BEAUTIFUL VILLAGES IN ITALY Founded in 2001 by the Council for Tourism of the National Association of Italian Communes (ANCI), the Club of the most beautiful Villages in Italy was created with the aim to promote the fantastic heritage of History, Arts, Culture, Environment and Traditions of small Italian villages, which are mostly excluded from the main tourists itineraries. This is another face of Italy, which is often hidden and unknown, but which better represents our millenary history, where you can find atmosphere, smells and tastes that make up our typicalness and which are worth feeling with all your senses.

Cisternino

Il Club dei Borghi più Belli d’Italia è membro di Symbola - Fondazione per le Qualità Italiane


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BORGHI D’ITAILA

A Cisternino per immergersi nella

poesia del sud I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA. LA GUIDA 2010 È ora disponibile la Guida 2010 “I Borghi più Belli d’Italia”. Un vademecum essenziale per conoscere gli angoli meno noti – ma non per questo meno suggestivi – della nostra Bella Italia, tra siti ricchi di storia, arte, cultura, tradizioni popolari. Una Guida che offre informazioni di carattere pratico, dà indicazioni sui luoghi – rocche, castelli, mura, incantevoli approdi – più suggestivi da vedere, ma anche su strutture alberghiere, B&B, agriturismi, ristoranti, trattorie, botteghe in cui acquistare prodotti tipici. La Guida può essere acquistata sul sito www.editriceromana.com. È disponibile anche la versione in inglese, a e 18,00 + spese postali, da richiedere direttamente al Club dei Borghi (info@borghitalia.it).

2010 GUIDE “THE CHARME OF HIDDEN ITALY” The 2010 Guide “The Charme of Hidden Italy” is now available. It’s an essential guidebook for discovering the less wellknown – but not less evocative – corners of Italy and includes sites rich in history, art, culture and popular traditions. It’s a guide which offers practical information, gives suggestions for the most evocative places – fortresses and castles, city walls and enchanting destinations – to see but also on hotels, B&Bs, farm holiday centers, restaurants, trattorias and shops where traditional products can be bought. The guide is available on-line: www.editriceromana.com. The English version, e18.00 + p&p, can be obtained directly from the Club dei Borghi (info@borghitalia.it).

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NELL’ENTROTERRA SEPPUR A POCHI CHILOMETRI DAL MAR ADRIATICO, CISTERNINO APPARE COME UN GROVIGLIO DI PICCOLE CASE BIANCHE ARROCCATE SULLA COLLINA, PARTE INTEGRANTE DELLA INCANTEVOLE VALLE D’ITRIA

di Umberto Forte


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In Cisternino

to Dive into the Poetry of the South

A few kilometers inland from the Adriatic Sea, Cisternino appears to be a tangle of small white houses perched on the hill, an integral part of the enchanting Valle d’Itria

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B

orgo medievale affacciato sulla Valle d’ I t ria, Cisternino è un c lassic o esempio di “architettura spontanea”, d o v e n o n c i s o n o a rc h i t e t t i c h e seguono un piano prestabilito ma rapporti umani da tessere, tra le case imbiancate a calce e i vicoli stretti, tra i cortili ciechi e le scalette esterne, tra gli archi e i balconi fioriti.

A SPASSO PER IL BORGO. Nel centro storico del borgo, gli edifici di maggior pregio sono la torre e la chiesa che si affacciano sulla piazza. La Torre normanno-sveva, recentemente restaurata, è alta 17 metri ed è stata eretta nell’XI secolo dai Normanni, poi ricostruita in larga parte sul finire del XIV sec. e rimaneggiata più volte nelle epoche successive. Sulla sua sommità è posta una piccola statua di S. Nicola benedicente. La Chiesa di S. Nicola, nota come Chiesa Madre, è stata edificata nel XII sec. sulla precedente chiesa dell’VIII sec., di cui oggi restano le fondazioni, e modificata nel corso del tempo. Dell’originario impianto restano importanti tracce all’interno. Magnifiche le due sculture in pietra viva di Stefano da Putignano: il tabernacolo dedicato alla Madonna del cardellino (1517) e un altro più piccolo con putti ed Ecce Homo. Meritano una sosta il Palazzo vescovile (1560

c.a.), con facciata in stile tardo-rinascimentale su cui si notano gli stemmi del vescovobarone; il Palazzo del Governatore (sec. XVI), dall’elegante prospetto a triplice balconata con elementi decorativi rinascimentali; i palazzetti nobiliari delle famiglie Pepe e Cenci; la chiesetta di S. Lucia (sec. XVII). Importante per il culto locale è la chiesetta romanica della Madonna d’Ibernia, sorta intorno al 1100 a 3 km. dal centro abitato. A questo santuario è legata una leggenda: sarebbe infatti stata proprio la Vergine, con una apparizione, ad indicare il luogo esatto dove sarebbe sorto il santuario a lei dedicato. Il terreno attorno è ricco di ceramiche e reperti risalenti ad epoca romana e medievale.

isternino is a medieval village overlooking the Valle d’Itria and is a classic example of “spontaneous architecture,” where there are no architects following a preset plan but human relationships to be built among chalk-washed houses and narrow streets, closed courtyards and external staircases, arches and flower-decked balconies. A WALK IN THE VILLAGE. The most important buildings in the historic center of the village are the tower and church which overlook the square. The recently restored Norman-Swabian tower is 17 meters high and was erected in the 11th century by the Normans. It was largely reconstructed at the end of the 15th century and reworked more than once in the succeeding periods. There is a small statue of St. Nicholas giving a blessing on its summit. The church of St. Nicholas, also known as the Chiesa Madre, was built in the 12th century on the preceding 8th century church, of which only the foundations remain today, and altered over the years and there are significant traces of the original layout inside. The two stone sculptures by Stefano da Putignano – the tabernacle dedicated to the Madonna with Goldfinch (1517) and another smaller one with putti and Ecce Homo are magnificent. It’s worth stopping at the Archbishop’s Palace (c. 1560) with a late Renaissance-style façade on which the coat-ofarms of the bishop-baron, the Governor’s Palace (16th century) with an elegant front with a triple balcony with decorative Renaissance elements, the noble homes of the Pepe and Cenci families, and the little 17th century church of St Lucia. The local Romanesque church of the Madonna d’Ibernia, dating from c. 1100 and 3 km from the center of the village, is important for local worshippers. There is a legend attached to this sanctuary – apparently there was an apparition of the Virgin Mary in which she indicated the exact site of the sanctuary that would be dedicated to her. The land around the area is full of ceramics and other finds dating from the Roman and Medieval periods. CISTERNINO FOOD. In line with traditional cuisine from Puglia, Cisternino has a varied range of quality food. Traditional dishes include the classic orecchiette (pasta) in a sauce or accompanied by turnip tops, a broad bean puree served with chicory, and “gnummereddi” (rolls of grilled lamb) while capocollo (among cold meats) and pecorino (sheep’s cheese), ricotta cheese, fresh ricotta and caciocavallo (among the cheeses) are all worthy of note. Naturally, all are always accompanied by a good local wine.

CISTERNINO A TAVOLA. In linea con la tradizionale cucina pugliese, Cisternino presenta un’offerta gastronomica variegata e di qualità. Tra i piatti tradizionali emergono le classiche orecchiette al sugo o accompagnate con le cime di rapa; le fave cotte a purè e servite con le cicorie; gli “gnummereddi” (involtini d’agnello arrostiti sui carboni); degni di nota, inoltre, tra i salumi il capocollo, mentre, tra i formaggi, il pecorino, il cacio ricotta, la ricotta fresca e il caciocavallo. Il tutto, sempre naturalmente accompagnato dal buon vino locale.

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MIPAAF MADE IN ITALY

A Torino, il cibo buono, pulito, giusto IL MINISTRO GALAN, INAUGURANDO IL SALONE DEL GUSTO, SI È COMPLIMENTATO CON SLOW FOOD, UN MOVIMENTO CAPACE DI CONTRASTARE L’OMOLOGAZIONE DEL GUSTO E DI VALORIZZARE LA CULTURA di Giuseppe Masci DEI TERRITORI

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Good, Clean, Correct Food in Turin As he inaugurated the Salone del Gusto, Minister Galan complimented Slow Food, a movement able to fight the homologation of taste and enhance local culture

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iancarlo Galan, Minister of Agriculture, Food and Forestry, defined the 8th annual Salone del Gusto held in Turin, the appointment on agri-food created and promoted by Slow Food under the banner of the principles of “good, clean and correct” as “the most beautiful aspect of our incomparable country.” As he inaugurated the fair in Turin, Mr Galan underlined the importance of the event which places “local products and biodiversity to the fore,” and the strength of Slow Food which “lies in the greatness of small local companies, which have been able to fight the forced invasion imposed by a certain, and certainly not attractive, homologation of taste.” The Minister considers Slow Food as, “a true dam raised with great effort and wise foresight, to block the overflow of food globalization,” a movement “so able and cohesive that it is able to discuss with powerful food multi-nationals on the same level; a movement which has grown from the roots, the offspring of the same land which proudly offers us its fruits, which we are celebrating today.” Minister Galan then seized the chance to spotlight the three aims he believes are central to the re-launch

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of the Italian agri-food sector, starting from the unequivocal point of view that makes us more authoritative in front of the European Community. The Minister recalled that he had been to Brussels and Strasbourg several times and he had faced important subjects like the new Common Agricultural Policy and compulsory origin labelling there. Mr Galan said he was certain that there could be some assistance for producers from the new Decree Law on transparency in labelling, as a result of which consumers will know the exact origin of the food they buy. In addition, a solution of the milkquota question, which doesn’t harm those who have always respected the law, and protection for smallscale fishermen, who could be penalised by the new Community regulations, are essential for the Minister. Mr Galan ended his speech by saying that he believed in, “a free and peaceful exchange among the various positions which often see those concerned with agriculture, nutrition and food opposed to each other. In other words, I believe in the full transparency of the different positions because this is essential and the justification of every good policy, in that good policy which is the only true and unique resource available to agriculture, Italy and the whole planet.”

Torino, “la faccia più bella del nostro ineguagliabile Paese”. Con queste parole il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha definito il Salone del Gusto, l’appuntamento dedicato all’agroalimentare ideato e promosso da Slow Food all’insegna dei principi del “buono, pulito e giusto”. Inaugurando l’appuntamento torinese, quest’anno alla sua ottava edizione, il Ministro Galan ha sottolineato l’importanza di questo evento, che mette in primo piano “i prodotti locali e le biodiversità”, e la forza di Slow Food, che “risiede nella grandezza delle piccole realtà territoriali, che sono state capaci di contrastare l’invasione coatta imposta da una certa, e di sicuro non affascinante, omologazione del gusto”. Per il Ministro, Slow Food rappresenta “una vera e propria diga innalzata, con grandi sforzi e saggia lungimiranza, al fine di arginare lo straripamento della globalizzazione alimentare”, un movimento “capace e coeso”, “cresciuto dal basso, figlio di quella stessa terra che ci offre orgogliosa i propri frutti, quelli che oggi festeggiamo”. Il Ministro Galan ha quindi colto l’occasione per mettere in luce i tre obiettivi a suo parere centrali per il rilancio del comparto agroalimentare italiano, a partire da un punto di vista univoco che ci renda più autorevoli di fronte alla Comunità Europea. Il Ministro ha infatti ricordato di essere stato più volte a Bruxelles e a Strasburgo, e di aver affrontato in queste sedi tematiche importanti quali la nuova Politica agricola comune (Pac) e l’etichettatura d’origine obbligatoria. Per Galan, un aiuto ai produttori potrà arrivare dal nuovo decreto legge sulla trasparenza delle etichette, grazie alla quale i consumatori sapranno l’origine esatta degli alimenti che acquisteranno. Per il Ministro, risultano inoltre di fondamentale importanza una risoluzione della questione quote latte che non danneggi chi ha sempre operato nella norma, e una tutela dei piccoli pescatori che potrebbero essere penalizzati dalle nuove regole comunitarie. Concludendo il suo intervento, il Ministro Galan si è detto fiducioso “nel confronto sereno e liberale tra le diverse posizioni che spesso contrappongono tra loro quelli che si occupano di agricoltura, alimentazione e cibo. Credo insomma – ha dichiarato – nella più completa trasparenza delle diverse posizioni, perché questo è il fondamento e la giustificazione di ogni buona politica, in quella buona politica che è la sola, unica, vera risorsa a disposizione dell’agricoltura, dell’Italia e dell’intero pianeta”.


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BACI DI DAMA 300 gr. di nocciole tostate e tritate, 300 gr di farina, 200 gr. di zucchero, 200 gr. di burro, una bustina di lievito per dolci, un uovo. Per la crema: un uovo, cacao amaro, farina. Versate in una ciotola la farina, le nocciole, lo zucchero, il burro ammorbidito, la bustina di lievito e l’uovo; amalgamate bene gli ingredienti e impastate per qualche secondo. Formate delle mezze sfere, poggiatele in un tegame ricoperto dalla carta da forno e cuocetele per 10 minuti a 150°. Fate una crema con un uovo, cacao amaro, e farina quanto basta per ottenere una buona consistenza, usate questa crema per attaccare due mezze sfere quando le toglierete dal forno. Conservare i baci di dama al fresco.

seconds. Form half spheres, put them into a tray lined with baking paper and bake for 10 minutes at 150°C/300°F. Make a cream with the egg, plain chocolate and enough flour to obtain a good consistency. Use this cream to attach two half spheres together when they are removed from the oven. Keep the Baci di dama in a cool place.

BACI DI DAMA 300 gm roasted and chopped hazel nuts, 300 gm selfraising flour, 200 gm sugar, 200 gm butter, 1 egg. Cream: 1 egg, plain chocolate, flour. Put the flour, hazel nuts, sugar, softened butter and egg into a bowl; blend the ingredients well and knead them for a few

Flavors of Piedmont PANISSA VERCELLESE

Local recipes

350 gr. di fagioli borlotti, 350 gr. di riso, 50 gr. di lardo, 100 cl. di brodo di carne, 1 salamino sotto grasso, 1 cotica di maiale ben raschiata, 1 cipolla, 2 cucchiai d’olio d’oliva, 1 noce di burro, pepe nero. Diluire il brodo con 50 cl. di acqua, unirvi i fagioli e la cotica, coprire e cuocere a fuoco basso. In un tegame mettere olio, burro, cipolla affettata finemente, lardo pestato e il salamino sminuzzato. Soffriggere senza colorire e unire il riso, mescolare e coprire con il brodo di cottura dei fagioli. Proseguire la cottura aggiungendo di tanto in tanto brodo e fagioli. A fine cottura unire i fagioli rimasti e servire con pepe macinato.

PANISSA VERCELLESE 350 gm “Borlotti” beans, 350 gm rice, 50 gm lard, 100 cl meat broth, 1 “salamino” sausage in fat, 1 well-scraped pork rind, 1 onion, 2 spoons of olive oil, 1 nob of butter, black pepper. Dilute the broth with 50 cl water, add the beans and pork rind, cover and cook over a low heat. Put the oil, butter, finely chopped onion, crushed lard and finely chopped sausage in a pan. Fry without coloring and add the rice; mix and cover with the broth from the beans. Continue cooking adding broth and beans from time to time. When cooked, add the remaining beans and serve with ground black pepper.

Sapori del Piemonte LE RICETTE DEL TERRITORIO

CROCCHETTE PADANE 300 gr. di carne trita di vitello, 200 gr. di pane raffermo, 80 gr. di mortadella, 1 bicchiere di latte, 1 uovo + 1 tuorlo, pan grattato, 100 gr. di Grana Padano grattugiato, prezzemolo tritato, noce moscata, sale, pepe. Ammorbidire nel latte, il pane raffermo, aggiungere noce moscata, sale, pepe ed amalgamare attentamente, ottenendo

un composto uniforme. In una terrina, porre carne e mortadella tritate, prezzemolo e pane ammorbidito, Grana Padano, uova sbattute e miscelare adagio. Del composto ottenuto, fare delle palline grandi come una noce, passare nel pan grattato e friggere in olio molto caldo, appiattendo la forma. Scolare su carta assorbente e servire.

CROCCHETTE PADANE 300 gm minced veal, 200 gm dry bread, 80 gm Mortadella, 1 glass milk, 1 egg + 1 yolk, breadcrumbs, 100 gm grated Grana Padano cheese, chopped parsley, nutmeg, salt and pepper. Soften the dry bread in the milk, add nutmeg, salt and pepper and blend carefully to obtain a smooth mixture. Put the minced meat and Mortadella, parsley, softened bread, Grana Padano and beaten egg in a bowl and mix slowly. Make balls the size of a walnut from the mixture thus obtained, roll them in the breadcrumbs and fry in very hot oil, flattening the shape. Drain on kitchen paper and serve.

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TRIENNALE ANTICORPI. ANTIBODIES. FERNANDO E HUMBERTO CAMPANA 1989-2010

Foto di Iwan Baan tratte da Brasilia – Chandigarh Living with Modernity, Lars Müller Publishers 2010

Inaugurata poco più di un mese fa, sta riscuotendo grande attenzione anche un’altra mostra che La Triennale dedicata al Brasile, più precisamente a due dei massimi esponenti del design brasiliano: i fratelli Fernando e Humberto Campana. Aperta al pubblico fino al 16 gennaio 2011, la mostra “Anticorpi. Antibodies” illustra i tratti salienti della loro opera dal suo avvio, nel 1989, ad oggi, mettendo in luce le tematiche a loro più care, quali il riciclaggio, la fusione di materiali naturali e materiali sintetici e l’integrazione delle culture. Già i loro primi lavori, mobili-sculture dal sapore brutalista e surrealista, hanno fatto da subito scalpore sulla scena artistica di San Paolo. Nei successivi decenni i fratelli Campana si sono conquistati un posto fra i designer contemporanei più famosi, trasponendo il loro linguaggio unico e inconfondibile all’interno di una vasta produzione di mobili, lampade e installazioni che ha fatto ottenere loro numerosi riconoscimenti. La mostra allestita alla Triennale fornisce l’occasione per scoprire la complessità del loro lavoro e le loro fonti di ispirazione.

ANTICORPI. ANTIBODIES. FERNANDO AND HUMBERTO CAMPANA 1989-2010

Foto Marcel Gautherot, Instituto Moreira Salles Casa de Lucio Costa, Rio de Janeiro

Inaugurated little more than a month ago, another exhibition on Brazil at the Triennale is attracting great attention – to be precise two of the greatest exponents of Brazilian design the brothers Fernando and Humberto Campana. The show ‘Anticorpi. Antibodies’is open to the public until 16 January 2011 and illustrates the salient features of their work from the beginning, in 1989, to date, highlighting the subjects dearest to them, such as recycling, the fusion of natural and synthetic materials and the integration of cultures. Their first works, furniture-sculptures with a brutalist and surrealist taste, immediately shocked the artistic scene in San Paolo. Over the subsequent decades, the Campana brothers have won a place among the most famous contemporary designers, transposing their unique and unmistakeable language within a vast production of furniture, lamps and installations which have earned them many awards. The exhibition at the Triennale gives the opportunity to discover the complexity of their work and their sources of inspiration. “Anticorpi. Antibodies”

Foto Marcel Gautherot, Instituto Moreira Salles

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Brasilia. Un’utopia realizzata. 1960-2010

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na mostra sulla capitale brasiliana a cinquant’anni dalla sua realizzazione, che ne descrive la storia affascinante all’incrocio tra vicende politiche, culturali e sociali di un Brasile in tumultuosa espansione. Si presenta così “Brasilia. Un’utopia realizzata. 1960-2010”, l’esposizione allestita presso La Triennale di Milano dal 12 novembre 2010 al 23 gennaio 2011. La mostra si articola lungo un percorso cronologico, dall’epoca coloniale a oggi, affiancando a materiali tecnici e documenti storici, aneddoti, storie personali, oggetti e testimonianze della vita quotidiana nella città costruita nel deserto del Planalto. I documenti, i disegni, i materiali fotografici e audio-video raccolti per la mostra costruiscono la tesi e il significato dell’esposizione: Brasilia è la realizzazione di una utopia a lungo inseguita, è una città-capitale realizzata in un solo coraggioso atto di fondazione, che oggi si presenta come una città giovane, piena di contraddizioni e al tempo stesso di energia. La mostra apre il campo a una riflessione non solo su una stagione dell’architettura e dell’urbanistica, fortemente segnata dal Movimento Moderno, ma anche, più in generale sul rapporto tra gli spazi della città e la vita che li anima. Quattro le sezioni che costituiscono la mostra: si inizia con “Il progetto di una nuova città”, in cui ci si interroga sulle motivazioni economiche e politiche che hanno portato alla decisione


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Lucio Costa e Juscelino Arquivo Público do Distrito Federal

Sito vuoto, Arquivo Público do Distrito Federal

CINQUANT’ANNI DOPO L’INAUGURAZIONE DELLA CAPITALE BRASILIANA, LA TRIENNALE NE RIPERCORRE L’ECCEZIONALE COSTRUZIONE E I DIBATTITI CHE NE SEGUIRONO ATTRAVERSO UNA MOSTRA CHE RIMARRÀ APERTA LA PUBBLICO FINO AL 23 GENNAIO 2011 di una nuova capitale e alla scelta della sua localizzazione, per proseguire con “La costruzione di Brasilia capitale”, che comprende foto d’epoca, memorie personali e schizzi del suo principale artefice, Oscar Niemeyer, e ripercorre l’eccezionalità delle vicende che hanno accompagnato le quaranta settimane di lavoro. La terza sezione della mostra, “Brasilia al centro del dibattito” prende il via dall’inaugurazione della città, per soffermarsi sulle disquisizioni – entusiastiche, ma anche critiche – del post costruzione. Infine, “Brasilia oggi”, sezione che chiude la mostra e allo stesso tempo invita a riflettere sulla città cinquant’anni dopo la sua realizzazione, leggendone criticamente il funzionamento della struttura urbana dal punto di vista sociale e il significato simbolico alla luce di mezzo secolo di distanza. La mostra si avvale di materiali provenienti da numerosi enti e Fondazioni brasiliani e di contributi di importanti fotografi; accanto a materiali documentari sulla città, la mostra prevede inoltre una interessante selezione musicale e di video d’epoca e attuali, tra cui il recente film del regista Adirley Queirós, “Rap, o Canto da Ceilândia” sulle condizioni di vita degli abitanti di Ceilandia, una delle città satellite intorno a Brasilia. La mostra “Brasilia. Un’utopia realizzata. 19602 0 1 0 ” è re a l i z z a t a c o n l a c o l l a b o r a z i o n e dell’Associazione Brazil Planet.

Foto di Iwan Baan tratte da Brasilia – Chandigarh Living with Modernity, Lars Müller Publishers 2010

Brasilia. A Utopia come True. 1960-2010 Fifty years after the inauguration of the Brazilian capital, the Triennale reviews its exceptional construction and the discussions which followed in an exhibition that will stay open to the public until 23 January 2011

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n exhibition on the Brazilian capital 50 years after its creation, which describes the fascinating history at the crossroads of the political, cultural and social events of a Brazil in tumultuous expansion. The exhibition ‘Brasilia. A Utopia Come True.19602010’ has been set up at the Triennale, Milan from 12 November 2010 to 23 January 2011. The exhibition is divided along a chronological path, from the colonial period to today, flanking technical material and historical documents, anecdotes, personal stories, items and evidence of daily life in the city built in the desert of Planalto. The documents, drawings, photographic and audio-video material collected for the show make up the theory and meaning of the exhibition – Brasilia is the creation of a long sought-after utopia, it’s a capital city created in a single, courageous act of foundation which, today, is a young city, full of contradictions yet, at the same time, full of energy. The show opens the field to a reflection not only on a season of architecture and town-planning, strongly marked by the Modern Movement, but also, more generally, on the relationship between the spaces of the city and the life that animates them. There are four sections in the exhibition – it starts with ‘The project for a new city’ in which questions are asked about the economic and political reasons leading to the decision for a new capital and the choice of its position, continuing with ‘The construction of the capital Brasilia’, which includes photos of the time, personal memories and sketches by its main artificer, Oscar Niemeyer, followed by the exceptional nature of the events which accompanied the 40 weeks of work. The third section of the exhibition, ‘Brasilia at the centre of discussion’ starts with the inauguration of the

city, lingering over the comments – enthusiastic but also criticisms – of the post-construction. Lastly, ‘Brasilia today’, the section concluding the show and also invites reflection on the city 50 years on, with a critical reading of the operation of the urban structure from the social point of view and the symbolic meaning in the light of the distance of a half century. The exhibition uses material from many Brazilian bodies and foundations and contributions of important photographers; the show also sets out an interesting musical selection and videos old and new, including the recent film of the director Adirley Queirós ‘Rap, o Canto da Ceilândia’ on the conditions of life among the inhabitants of Ceilandia, one of Brasilia’s satellite cities, alongside the documentary materials. The exhibition ‘Brasilia. A Utopia Come True.19602010’ has been created with the collaboration of the Brazil Planet Association.

Foto Marcel Gautherot, Instituto Moreira Salles

si ringrazia per la collaborazione

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ISNART

L’Isnart per una certificazione di qualità europea L’OBIETTIVO DEL FORUM EUROPEO DEL TURISMO È DI UTILIZZARE LE ESPERIENZE POSITIVE GIÀ INTRAPRESE DAI VARI PAESI – ITALIA IN PRIMIS – PER CREARE PRINCIPI E IMPEGNI APPLICABILI AL SETTORE DEL TURISMO IN TUTTA EUROPA di Giovanni Antonio Cocco Direttore Generale ISNART

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afforzare il ruolo dell’Europa come destinazione leader nel turismo” è la tematica prescelta per il IX Forum Europeo del Turismo, in programma a Malta il 18 e 19 novembre. Una tematica a cui, a livello nazionale, Isnart sta dedicando da tempo attenzione, in particolare attraverso il marchio di qualità per le imprese turistiche. Inserendosi in tale direzione, l’intento “politico” del Forum è quello di sviluppare un marchio europeo per un turismo di qualità, così come previsto dalla Commissione nel giugno 2010, quando si è deciso di basarsi sulle esperienze nazionali esistenti, con lo scopo di aumentare la fiducia (e la sicurezza) dei consumatori nei confronti dei prodotti turistici europei. Un modo, questo, per premiare gli sforzi già fatti da quegli imprenditori che basano il loro lavoro quotidiano sulla qualità dei servizi offerti e sulla soddisfazione

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del cliente. In tal senso Isnart, in virtù dell’ormai consolidata diffusione sul territorio nazionale del marchio “Ospitalità Italiana” (marchio che oggi viene attribuito a oltre 5400 imprese del settore ricettivo e della ristorazione) e avendo constatato come Francia e Spagna si muovano nella stessa direzione e come simili certificazioni siano presenti anche in Germania e Austria, ha suggerito un percorso che possa condurre all’armonizzazione del livello qualitativo tra gli stati membri. Tutto ciò nell’ottica di ottenere un marchio di qualità di respiro europeo. Più nello specifico, Isnart propone di partire dal riconoscimento e dalla creazione di un preciso catalogo dei differenti criteri di certificazione adottati dai diversi Paesi, per poi federare tali sistemi, nel rispetto delle singole legislazioni e identità nazionali. In secondo luogo, Isnart suggerisce di individuare insieme un ventaglio di criteri comuni della qualità. L’obiettivo è quindi quello di favorire l’integrazione a livello europeo tra i diversi marchi, nel rispetto totale dei sistemi di classificazione esistenti e ottenendo nel contempo un modello unitario di marchio turistico, che sia trasparente e certo, in quanto certificato e riconosciuto nei differenti stati membri e aperto a nuove adesioni. Un ulteriore significativo passo verso l’Europa come “destinazione unica”, caratterizzata da qualità e sostenibilità (principio questo affermato peraltro nell’Agenda 21 per un turismo sostenibile e competitivo – Commissione Europea del 19 ottobre 2007).

Isnart for an European Quality Certification The aim of the European Tourism Forum is to use the positive experience of various countries – Italy first and foremost – to create standards and regulations applicable to the tourism sector throughout Europe

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he topic chosen for the 9th European Tourism Forum, to be held in Malta on 18 and 19 November, is “Europe, the world’s No 1 tourist destination – a new political framework for tourism in Europe.” Isnart has been paying attention to the subject, at the national level, in particular through the quality brand for tourism companies. By moving in this direction, the “political” intention of the Forum, is to develop a European brand for quality tourism, as planned by the Commission in June 2010. It was decided then to use existing knowledge of recognized quality to increase the confidence GIOVANNI (and safety) of conANTONIO COCCO sumers in European tourism products. It’s one way of rewarding the efforts already made by the businessmen who base their daily work on the quality of the services offered and customer satisfaction. As a result of this and the consolidated spread of the “Italian Hospitality” brand, which has been earned by more than 5,400 companies in the hotel and catering sector throughout Italy, and after noting how France and Spain are moving in the same direction and that there are similar certificates in Germany and Austria, Isnart suggested a path which could lead to the harmonization of the quality level among member countries. All this is with a view to obtaining a Europe-wide quality brand. In greater detail, Isnart suggests starting from the recognition and creation of a precise catalogue of the different certification criteria adopted by different countries and then to federate the systems, respecting the individual legislations and national identities. Secondly, Isnart suggests identifying a range of common quality criteria together. Therefore, the aim is to promote integration at European level between the different brands, fully respecting the existing classification systems while, at the same time, obtaining a unitary tourism brand model that is transparent and consistent as it is certified and recognized in the different member states and open to new members. It is a further significant step towards Europe as a “single destination” featuring quality and sustainability (a principle also confirmed in Agenda 21 for sustainable and competitive tourism, European Commission of 19 October 2007).


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CNMI

La moda italiana e la Cina: una strada percorribile

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er valutare le concrete opportunità d’affari che si aprono al vero Made in Italy, al vero stile italiano, è necessario definirlo. La Camera della Moda ha coniato una definizione, “il Bello Ben Fatto”. La nostra eccellenza sta qui: in una sapiente tradizione di lavoro che sa unire la qualità estetica e immateriale, legata alla nostra storia, il cosiddetto “effetto rinascimento”, alla qualità dell’innovazione tecnica dei prodotti, della loro eccellente materialità. Il nostro Paese ha raggiunto livelli di successo unici, pur essendo senza materie prime e con un costo del lavoro e dell’energia fra i più alti al mondo. Al di là delle incredibili capacità imprenditoriali degli italiani, i fattori che hanno portato al successo il Made in Italy sono la vena creativa e l’esperienza tecnologica, due aspetti che, opportunamente combinati, hanno permesso di realizzare una particolare alchimia definibile come “creatività tecnologica”. Ciò serve a spiegare, anche in una prospettiva futura, che non tutto si gioca sul fattore prezzo e sui costi. Ciò è valido mediamente per tutta la filiera, ma è riferibile soprattutto alla parte tessile, filati e in particolare tessuti italiani, che sono certamente i migliori al mondo.

STORIA E TECNOLOGIA, PER DARE VITA ALL’ECCELLENZA. Riflettendo sulla singolare dinamica del Made in Italy nei settori legati ai consumi per la persona (abbigliamento, arredamento, ecc.), in molti hanno più volte sottolineato l’influsso positivo delle tradizioni storiche e, in particolare, del sopraccitato “effetto rinascimento”. In pratica, vivere in un Paese che vanta il più ricco patrimonio monumentale del mondo costituisce una specie di scuola collettiva che sviluppa il senso per l’estetica e le cose belle. Da qui nasce l’importante influsso creativo. L’elemento tecnologico, invece, si sviluppa attraverso la completezza e l’integrità della filiera tessile, il meccanotessile e la ricerca applicata: l’Italia continua a presidiare con successo tutte le fasi del ciclo tessile-abbigliamento, dalla produzione dei filati e dei tessuti alla confezione dei vestiti, passando per la cruciale fase del finissaggio. In Italia, inoltre, esiste un’importante industria meccanica (meccanotessile), che produce gli impianti utilizzati dalle aziende tessili, e proprio la vicinanza fra i produttori dei macchinari e gli utilizzatori è stata spesso determinante per le innovazioni proprie del settore moda. Non bisogna inoltre dimen-

Francesca Liberatore

TENENDO SEMPRE BENE IN MENTE LE QUALITÀ DEL NOSTRO SETTORE TESSILE-ABBIGLIAMENTO, È POSSIBILE VALUTARE CON ATTENZIONE E LUNGIMIRANZA LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAL MERCATO CINESE di Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana

ticare che, se gli stilisti italiani devono il loro successo alla loro bravura, al loro entusiasmo, alla loro determinazione oltre che a un po’ di fortuna, un ruolo determinante l’hanno avuto e l’hanno tutt’oggi i filati ed i tessuti della filiera italiana. La scelta strategica, anche dei maggiori stilisti internazionali è stata, ed è ancora, quella di comperare il tessile italiano, e lo stesso discorso può valere anche per altri semilavorati, pellami, etc.

LA MODA ITALIANA E LA CINA. Partendo da questi presupposti, quali sono quindi le opportunità d’affari che il mercato cinese offre al sistema tessile-abbigliamento-moda italiano? Per gli operatori cinesi ci sono importanti possibilità, oltre che di occuparsi della produzione di capi Styled in Italy e della distribuzione dei prodotti Made in Italy di livello alto ed altissimo (come già avviene), anche di distribuire collezioni di stilisti meno noti, ma che offrono prodotti dai pregevoli contenuti creativi, e semilavorati di qualità, fili e tessuti, dei quali abbiamo parlato sopra. La filiera tessile-abbigliamento italiana, come dimostrano i dati, è infatti in grado di esportare prodotti di grande interesse commerciale a tutti i livelli: da capi ed accessori finiti, ai filati e tessuti delle più svariate composizioni e caratteristiche estetiche e funzionali. Il Made in Italy è una storia di talenti, di tradizioni di gusto, di cultura dell’eleganza, di maestria artigianale, di prontezza innovativa, di cura del dettaglio, di creatività e di intelligenza tecnica. Camera Nazionale della Moda Italiana rappresenta questa tradizione e questa cultura, in Italia e nel mondo.

Mario Boselli

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Mauro Gasperi

Italian Fashion and China, a Road that Can Be Run The opportunities offered by the Chinese market can be carefully assessed with farsightedness, always bearing in mind the quality of the Italian fabric-clothing sector

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definition must be made of the true Italian product, the true Italian style to assess the real business opportunities opening to it. The Fashion Chamber has coined a definition ‘Wellmade Beauty.’ Italian excellence lies there, in a skilful tradition of work that knows how to unite the aesthetic, intangible quality, linked to Italian history, the socalled ‘renaissance effect,’ with the quality of the technical innovation of the products and their excellent materiality. Italy has reached unique levels of success, although

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it has no raw materials and with labour and energy costs among the highest in the world. Beyond the incredible entrepreneurial ability of the Italians, the factors leading to the success of Italian products are the creative vein and technological experience, two aspects which, opportunely combined, have enabled a special alchemy, which can be defined as ‘technological creativity’ to be generated. This explains why not everything can be based on the price factor and costs, also looking to the future. That’s valid on average for the whole supply chain, but particularly refers to the textile, yarn and, especially, Italian fabric part, which are certainly among the best in the world. HISTORY AND TECHNOLOGY, TO GIVE LIFE TO EXCELLENCE. Many people have often highlighted the positive influence of historical traditions and, in particular, the ‘renaissance effect’ mentioned above when thinking about the singular dynamics of Italian products in the sectors connected to consumption for the person (clothing, furnishing, etc.). In effect, living in a country which boasts the richest heritage of monuments in the world forms a sort of collective school which develops the feeling for aesthetics and beautiful things. The important creative influence arises from this. The technological element, however, develops through the completeness and integrity of the textile supply chain, mechanical-textile and applied research – Italy continues to successfully supervise all the stages of the textile-clothing cycle, from the production of the yarn and fabrics to the production of the clothes, via the crucial finishing stage. In addition, there is an important mechanical industry in Italy (mechanical-textile) which produces all the plant used by textile companies, and the vicinity of the producers of machinery and the users has often been decisive for the innovations in the fashion sector. It shouldn’t be forgotten either, if Italian stylists owe their success to their skill, enthusiasm and their determination as well as a bit of luck, the yarns and fabrics of the Italian supply chain have had – and still have – a decisive role. The strategic choice, even by major international stylists, was – and is – to buy Italian fabric, and the same applies to other semi-processed items, skins, etc. ITALIAN FASHION AND CHINA. Starting from these assumptions, what are the business opportunities offered by the Chinese market for the Italian textile-clothing-fashion system? There are important opportunities for Chinese businessmen, in addition to being concerned with the production of garments styled in Italy and the distribution of high and very high quality Italian products (as already happens), there is also the distribution of the collections of less wellknown stylists, who offer products with valuable creative content, and quality semi-finished products, yarns and fabrics, mentioned above. The Italian textile-clothing supply chain, as the data shows, is able to export products of great commercial interest at all levels – from completed garments and accessories to yarns and textiles of the most varied composition and aesthetic and functional features. Italian products tell a story of talent, traditions of taste, the culture of elegance, craftsmanship, innovative readiness, attention to detail, creativity and technical intelligence. The National Chamber for Italian Fashion represents this tradition and culture, in Italy and the world.

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Il Tricolore s IN MOSTRA, 24 INTERPRETAZIONI DELLA NOSTRA BANDIERA, CREATE DAI PIÙ GRANDI STILISTI ITALIANI

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n occasione del 150° anniversario della Festa della Repubblica, Camera Nazionale della Moda Italiana offre 24 interpretazioni del Tricolore, disegnate e create dai più grandi stilisti italiani. All’interno della mostra “Omaggio al Tricolore”, aperta al pubblico dal 3 novembre 2010 al 6 gennaio 2011, si inserisce la sezione “Espressioni di stile sul tema della bandiera italiana”, che riunisce le 24 opere in una esposizione unica e rara, che rappresenta un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore. Come ha tenuto a sottolineare il Presidente della CNMI, Mario Boselli, “la Moda non è solo un fenomeno di costume, ma è anche un fatto culturale e sociale, e le sinergie tra arte, cultura e moda sono sempre più attuali. Per questo CNMI ha invitato gli stilisti italiani ad esplorare nuovi percorsi e a ‘prendere ago e filo’ per vestire e interpretare la bandiera italiana secondo il proprio stile. Il risultato, tipico del prodot-


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e sfila al Vittoriano to Made in Italy, si distingue per l’alta qualità della produzione, i materiali, il taglio, le finiture e la cura dei particolari, e rispecchia quello che io chiamo il Bello ben Fatto”. Ventiquattro maison italiane, rappresentative del Prêt-à-porter alto, hanno risposto con entusiasmo alla sfida e hanno contribuito con la loro interpretazione del Tricolore, per creare 24 vere e proprie opere d’arte.

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Mara

A cura della

The Tricolore on Display at the Vittoriano

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he National Chamber for Italian Fashion offered 24 interpretations of the Tricolore (the Italian national flag), designed and created by the greatest Italian stylists, for the 150th anniversary of the Italian Republic. There is a section ‘Expressions of style on the theme of the Italian flag,’ which collects 24 works in a rare and unique exhibition, representing a priceless historical and cultural heritage, in the display ‘Omaggio al Tricolore’ (Homage to the Tricolore), open to the public from November 3, 2010 to 6 January 6, 2011. As Mario Boselli, president o f the NCIF, stressed, “Fashion is not just a question of costume,

An exhibition of 24 interpretations of our Flag created by the greatest Italian stylists but it is also a cultural and social fact, and the synergies between art, culture and fashion are increasingly current. For this reason, NCIF invited Italian stylists to explore new routes and ‘take needle and thread’ to dress and interpret the Italian flag in their own style. The result, typical of Italian products, can be identified by the high quality of the production, the materials, cut, finishing and the attention to detail, and reflects what I call Well-made Beauty.” Twenty-four Italian maisons, representing high level prêt-à-porter, enthusiastically responded to the challenge and contributed with their interpretation of the Tricolore, creating 24 true works of art.

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MONDO MOTORI

Auto d’epoca, fascino senza età

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nche quest’anno gli appassionati di bolidi d’altri tempi hanno avuto di che deliziarsi gli occhi in occasione di “Auto e Moto d’epoca”, la cui XXVII edizione si è svolta lo scorso ottobre, richiamando, come ogni anno, migliaia di visitatori. Ha superato il migliaio, come di consueto, anche il numero delle auto esposte, tutte in vendita, alcune con valori superiori al milione. Un salone dei record insomma, che catalizza l’attenzione degli appassionati grazie anche ad appuntamenti di prestigio, come i festeggiamenti per il 60° anniversario della Lancia Aurelia, che hanno visto esposti gli esemplari più importanti, dalla B12 alla B24 Spider proveniente dal museo del marchio. Ma anche l’arrivo di una vera regina, la colossale Fiat SB4 Eldridge, più nota come “Mefistofele”, la famosa auto da record del 1923 con maxi motore 21.700 cc. Inoltre uno spazio riservato alle rarissime Isotta Fraschini: ben nove esemplari unici, un modello anteguerra e sei modelli per ripercorrere la storia della serie 8 (8, 8 A, 8AS, 8ASS e 8B), insieme ai due famosi prototipi della metà degli Anni Novanta (Isotta T 8 Spider con motore Audi). Il successo del salone di Padova dovrebbe, però, far riflettere: in questo show gli organizzatori non hanno più un centimetro espositivo libero. E fra il pubblico c’è una grande componente giovanile: un’auto d’epoca per un ragazzo non è solo un mezzo per distinguersi, ma anche un modo per circolare pagando bollo e assicurazione ridotti. Non solo: quando la si rivende, un’auto d’epoca garantisce il recupero di tutti i soldi spesi. I costruttori di auto nuove dovrebbero forse riflettere, perché in questo settore la crisi non esiste davvero. I marchi storici, le italiane Maserati e Ferrari o le classiche dal fascino “British” Jaguar e Aston Martin, macchine che si distinguono fortemente una dall’altra per scelte tecniche prima ancora che di design (cosa impossibile oggi), sono diventate introvabili. Ma parliamo anche di gente che viene a questi saloni dell’auto e ci rimane per ore, ammaliata: se infatti la visita di un salone dell’auto cosiddetto “contemporaneo” è in media di tre, quattro ore, qui si superano le sei ore! D’altra parte a Padova non ci sono solo auto classiche, ma un mondo di accessori, libri, modellismo, parti di ricambio, arredamento. E ad ammirare questi oggetti arrivano da tutto il mondo: quest’anno si sono accreditati una comitiva di 60 persone dall’Iran e due voli charter dal Giappone. Insomma, se il mercato delle auto nuove segna il passo, quello delle vetture d’interesse storico non conosce crisi. E dopo i clamorosi successi alle aste d’estate (una per tutte, la Ferrari California venduta a 7 milioni di euro, ben al di sopra della sua quotazione ufficiale) il successo di “Auto e Moto d’epoca” è un’ulteriore testimonianza dello stato di salute del settore.

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L’ANNUALE KERMESSE PADOVANA DELL’AUTO STORICA È STATA ANCHE QUEST’ANNO UN GRANDE SUCCESSO, META DI APPASSIONATI DA TUTTO IL MONDO di Valerio Alias

Vintage Cars, Ageless Enchantment The annual Vintage Car show in Padua was once more a great success this year and a destination for fans from all over the world

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nce again, fans of old cars were able to feast their eyes at ‘Auto e Moto d’epoca’ (Vintage Car and Bike Show), whose 27th edition was held in October, attracting, as every year, thousands of visitors. As usual, the number of vehicles exhibited exceeded 1,000; all were for sale and some were valued at over 1,000,000 Euros. In other words, it was a record-breaking show which catalyzed the attention of fans with prestigious appointments, like the celebrations for the 60th anniversary of the Lancia Aurelia, with all the most important models on display, from the B12 to the B24 Spider from the Lancia museum. There was also the arrival of a real queen, the giant Fiat SB4 Eldridge, better known as ‘Mefistofele,’ the famous record-breaking car of 1923 with a maxi 21,700 cc motor. In addition, there was space for the extremely rare Isotta Fraschini: there were nine unique models, a pre-war model and six which retrace the history of the Series 8 (8, 8A, 8AS, 8ASS and 8B), with two famous prototypes from the middle of the

1990s (Isotta T8 Spider with Audi engine). The success of the Padua salon should remind us, however, that the organizers don’t have even a centimeter of free space in this show. Youth abound at these shows – a vintage car is not just a way of standing out for a young man, but also a way of getting around paying lower road tax and insurance. In addition, when a vintage car is sold, there’s a guarantee that all the money spent will be recouped. New car constructors should, perhaps, reflect, as there really is no economic crisis in this sector. The historic brands, the Italian Maserati and Ferrari or Jaguar and Aston Martin, the classics of ‘British’ charm, cars which are very different from each other because of technical choices even before that of design (something which is impossible today), have become almost unheard of. Let’s talk about the people who visit these car shows and stay there for hours, spellbound. The average visit to a so-called ‘contemporary’ car show is for three-four hours while the average Padua show visit easily lasts more than six hours! On the other hand, there aren’t just classic cars in Padua but a world of accessories, books, modelling, spare parts and furnishing. People come from all over the world to admire these things – this year, there was a group of 60 people from Iran and two charter flights from Japan. In other words, if the new car market is marking time, the vintage car market doesn’t know what crisis means. After the clamorous successes at the summer auctions (for example, the Ferrari California sold for 7 million Euros, well above the official listing), the success of ‘Auto e Moto d’epoca’ is an additional testimony to the health of the sector.


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SPORT

Superpippo, il re italiano del gol di Franco Zuccalà

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ippo Inzaghi 70. Quando il 3 novembre, con una doppietta, ha ribaltato il risultato della sfida col Real Madrid, Superpippo ha tirato fuori le maglie col numero 69 e 70. Aveva appena superato il tedesco Gerd Muller e lo spagnolo Raul (69 reti) nella graduatoria dei goleador delle coppe europee, e Marco Van Basten nel Milan (124) in quella dei cannonieri rossoneri. Allora mi sono A 37 ANNI, FILIPPO INZAGHI HA ricordato della prima intervista che SUPERATO GERD MULLER E RAUL gli feci dopo un Atalanta-Juventus FRA I GOLEADOR EUROPEI, VAN della stagione 1996-97. Era la penultima giornata di camBASTEN FRA QUELLI ROSSONERI. pionato, la Juventus di Lippi stava È UNO DEI SUPERCANNONIERI DI volando verso lo scudetto, l’Atalanta, TUTTI I TEMPI allenata da Mondonico, si era già salvata grazie ai suoi gol (22, che poi sarebbero diventati 24 con la doppietta alla Reggina nell’ultima giornata). Pippo aveva costretto la sua futura squadra a inseguire (poi aveva pareggiato Iuliano) ed era già un cannoniere affermato, anche se in serie C-1 e B. Dopo l’esordio in B col Piacenza, 13 centri con Leffe e Verona, 15 col Piacenza e 2 col Parma in A. Pippo (nato a Piacenza il 9 agosto 1973) aveva 24 anni ed era già maturo per giocare in una “grande”. Forse gli avevano fatto fare troppa gavetta. Aveva voluto dividere la sua gloria con Carrera, Morfeo, Lentini e tutti i suoi compagni nerazzurri che lo avevano aiutato a esplodere a suon di gol. Certo, di strada ne avrebbe fatta tanta: due scudetti, Champions, Supercoppa, Mondiale di Club ecc. con Juve e Milan. Ma soprattutto è diventato, il 3 novembre 2010, con 315 gol, il quarto goleador di tutti i tempi del calcio italiano dietro Silvio Piola (364), Peppino Meazza (338) e Roberto Baggio (318). Forse Superpippo non è stato altrettanto fortunato in Nazionale: 57 presenze, 14 gol. Ma è il calcio… Dopo la serata col Real Madrid, Pippo ha detto di sentirsi “un bambino di 37 anni” e di voler continuare a giocare “fin quando mi sentirò fisicamente così”. Ma qual è il segreto di Pippo per restare un “bambino”? La bresaola e la pasta a tavola. E nella vita privata? Aver lasciato perdere le discoteche ed essersi sistemato con Alessia Ventura, la sorella di Simona. Pippo è scaramantico, ma il terzo posto (dietro Piola e Meazza) nella graduatoria dei goleador italiani di tutti i tempi, ora appartenente a Roby Baggio, è a soli tre gol. Purtroppo dopo il record si è infortunato seriamente: ce la farà ad acciuffarlo?

Superpippo, the Italian Goal King

FRANCO ZUCCALÀ

At 37, Filippo Inzaghi has overtaken Gerd Muller and Raul among top European scorers and Van Basten among the Milan ones, thus confirming he’s one of the all-time greats

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ippo Inzaghi 70. When he overturned the result of the match against Real Madrid with a double on 3 November, Superpippo pulled out jerseys with the numbers 69 and 70. He’d just overtaken the German Gerd Muller and the Spaniard Raul (69 goals) in the list of top scorers in European cups, and Marco Van Basten of Milan (124) in the AC Milan list. Then I remembered the first interview with him after an Atalanta-Juventus match in the 1996-97 season. It was the penultimate days of the championship, Lippi’s Juventus was flying high to the Shield and Atalanta, trained by Mondonico, had already been saved by Pippo’s goals (22, which would then become 24 with the double against Reggina on the last day). Pippo had forced his future team to run behind (then Iuliano equalled)

and he was already a confirmed goal scorer, although in leagues C-1 and B. After the debut in B with Piacenza, 13 centres with Leffe and Verona, 15 with Piacenza and 2 with Parma in A. Pippo (born in Piacenza on 9 August 1973) was 24 and already mature enough to play in a ‘great’ team. Perhaps he’d been forced to be an apprentice for too long, considering that others not as good as him in the teams had arrived much earlier. He said he was happy to fly – he was top scorer ahead of Montella, Balbo, Tovalieri, Signori, Negri, Mancini, Djorkaeff, Chiesa, Luiso and Weah to name but a few. And he was to soar even higher with Juventus and Milan.

He wanted to share his glory with Carrera, Morfeo and Lentini and all his Inter club-mates who had helped him to explode to the sound of goals. He’s certainly come a long way – two Shields, Champions, Super Cups, World Club Championships etc. with Juve and Milan. But, in particular, he became the fourth top scorer of all time in Italian football with 315 goals on 3 November 2010, behind Silvio Piola (364), Peppino Meazza (338) and Roberto Baggio (318). Perhaps Superpippo hasn’t been as lucky in the national side - 57 appearances and 14 goals. But that’s football… After the evening with Real Madrid, Pippo said that he felt like, “a child of 37,” and that he wanted to carry on playing, “all the time I physically feel like this.” But what’s Pippo’s secret in remaining a ‘child’? Bresaola and pasta. And his private life? Forgetting discos and starting to go out with Alessia Ventura, Simona’s sister, whom he’ll soon be marrying; they got engaged some time ago. Pippo is superstitious, but the third place (behind Piola and Meazza) in the list of Italian all-time top scorers currently belongs to Roby Baggio, just three goals away, so at his feet. We’ll see for the rest.

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L’Italia nel Piatto di Giovanni Antonio Cocco, Direttore Generale di Isnart Editoriale di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

Trasformare l’ospitalità italiana nel mondo in uno strumento di tutela e di promozione del nostro Made in Italy. Questo l’obiettivo del progetto “Ospitalità italiana, Ristoranti italiani nel mondo” al quale stiamo lavorando con passione. Grazie a questa iniziativa, chi ha intrapreso la strada della gastronomia di qualità all’estero, va davvero ad assumere anche un ruolo economico di fondamentale interesse per l’economia nazionale, contribuendo a valorizzare l’immagine dell’Italia nel suo complesso, tanto come meta turistica che come terra di origine di produzioni di qualità, agroalimentari e non. Transforming Italian hospitality around the world into a tool to protect and promote Italian products is the aim of the project ‘Italian Hospitality, Italian Restaurants around the World’ on which we’re enthusiastically working. As a result of this enterprise, those who have gone down the road of quality gastronomy abroad really take on an economic role of fundamental interest for the Italian economy, contributing to enhancing the image of Italy overall, as both a tourist destination and the place of origin of quality food and non-food products.

Per maggiori informazioni For more information info@isnart.it www.isnart.it

Marchio Ospitalità italiana per più di 1.000 ristoranti italiani nel mondo

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breve distanza dal suo varo, sono più di mille i ristoranti selezionati e certificati nell’ambito del progetto “Ospitalità Italiana. Ristoranti Italiani nel Mondo”, curato da Unioncamere con il supporto operativo di Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) e con il coinvolgimento delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, coordinate da Assocamerestero. Grazie a questo progetto, quanti sognano un viaggio in Italia possono “assaggiare” i sapori più genuini del nostro Paese: veicolare i valori dello “stile italiano” di accoglienza attraverso la tutela della qualità delle nostre produzioni, del saper fare legato alla tradizione italiana e ai luoghi di origine della nostra gastronomia, costituisce infatti la peculiarità di questa importante iniziativa. La cultura della tavola è diventata nel tempo un simbolo dell’ospitalità e dell’acco-

glienza di casa nostra e va dunque difesa, protetta e promossa.

Italian Hospitality Brand for more than 1000 Italian Restaurants Around the World

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hortly after its launch, the project ‘Italian Hospitality, Italian Restaurants around the World’ has already selected and certified more than 1000 ‘Italian Restaurants in the World’. The project is guided by Unioncamere with the operational support of the National Institute for Tourist Research (ISNART) with the involvement of the Italian Chambers of Commerce Abroad, co-ordinated by Assocamerestero. The aim of the project is to let those dreaming

of a trip to Italy ‘taste’ the most genuine flavors of the country. Spreading the values of ‘Italian style’ through the protection of the quality of Italian products, the know-how linked to Italian tradition and the places of origin of Italian food make up the particular nature of this important initiative. When people speak of Italy, many associate it with culture and scenic beauty, as well as good wine and food. It is a heritage of history, tradition and local links which must be protected.

10 regole d’oro

10 Golden Rules

Dieci i “comandamenti” che regolano i criteri fondamentali per la valutazione (e la conseguente eventuale certificazione): 1) nel ristorante deve essere presente almeno una persona che sappia relazionarsi con il pubblico in lingua italiana; 2) l’ambiente deve contenere uno o più elementi distintivi di casa nostra (quadri, foto, complementi di arredo, design, etc.); 3) le portate inserite nel menù devono essere scritte anche in corretta lingua italiana; 4) la percentuale di piatti e ricette della nostra tradizione non può essere inferiore al 50%; 5) deve essere presente la descrizione di almeno cinque ricette del Belpaese nel menù; 6) la carta dei vini deve contenere almeno il 20% (in ogni caso non meno di cinque tipi) di etichette italiane DOP o IGP; 7) disponibilità in sala di olio extravergine nazionale; 8) il capo cuoco deve essere qualificato (con attestato o provata esperienza) per la preparazione di piatti tipici del Belpaese; 9) il ristoratore si impegna a valorizzare la cultura delle denominazioni d’origine protetta di casa nostra; 10) fornire un elenco di tutti i prodotti enogastronomici italiani DOP e IGP utilizzati nel ristorante.

The “Ten Commandments,” i.e. the essential requirements for the assessment (and the possible certification) of the restaurants are as follows: 1) the presence in the restaurant of at least one person who can speak to clients in Italian; 2) an interior that includes one or more typical Italian items (paintings, pictures, accessories, design items); 3) menu entries written in correct Italian language; 4) at least 50% of the menu must consist of traditional Italian dishes and recipes; 5) the description of at least five Italian recipes has to be reported in the menu; 6) the wine list has to include at least 20% of Italian DOP or IGP labels (in any case no less than five types of wine); 7) Italian extra-virgin olive oil has to be at the customers’ disposal; 8) the chef must to be qualified (through a certification or proven experience) for the preparation of typical Italian dishes; 9) the restaurateur agrees to promote Italian designations of protected origin; 10) the presentation of a list containing all the Italian DOP and IGP enogastronomic products which are used in the restaurant.


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ITALIAN FORUM FOR WOMEN ENTREPRENEURS DELL’EUROPA SUD ORIENTALE E BALCANICA,

IMPRESA AL FEMMINILE: Le Camere di Commercio Italiane all’Estero

Viale Regina Margherita, 279 00198 Roma Tel +39 06 44231314 Fax +39 06 44231070 info@assocamerestero.it

la “sfida” riparte da Bari

Un network qualificato per l’internazionalizzazione delle imprese

Partner editoriale

Argentina Australia Austria Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Cina - Hong Kong Colombia Costarica Ecuador Egitto Emirati Arabi Uniti Francia Germania Giappone Grecia India Israele Lussemburgo Malta Marocco Messico Nicaragua Olanda Paraguay Perù Portogallo Regno Unito Rep. Ceca Rep. Dominicana Rep. Moldova Romania Russia Serbia Singapore Slovacchia Spagna Stati Uniti Sud Africa Svezia Svizzera Thailandia Tunisia Turchia Ungheria Uruguay Venezuela

Milano, sarà la città pugliese ad ospitare la Buenos Aires – Córdoba – Mendoza –Dopo Rosario seconda edizione del Forum dedicato alle donne Adelaide – Brisbane – Melbourne – Perth – Sydney imprenditrici: una realtà importante, ma che va Vienna sostenuta con i giusti mezzi Bruxelles Belo Horizonte – Florianópolis – Porto Alegre – Rio de Janeiro – San Paolo marzo, a Milano, protagoniste sono Sofia state le imprenditrici provenienti dai Montreal – Toronto – Vancouver – Winnipeg Paesi del sud del Mediterraneo, dal Santiago Golfo Persico e dal Medio Oriente; a Pechino settembre, a Bari, toccherà invece a quelle dell’Europa Sud Orientale e Balcanica, dal Hong Kong Caspio e dal Caucaso. Comune il punto di partenza, Bogotà come sottolinea lo stesso Ministro Emma Bonino, San José prima sostenitrice dell’iniziativa: “l’imprenditoria Quito femminile rappresenta una realtà forte, vibrante ed Il Cairo in costante evoluzione, che va sostenuta perché ha i numeri per diventare un motore importante di creSharjah scita economica e civile per i nostri Paesi. Una realtà Lione – Marsiglia – Nizza – Parigi frizzante e dinamica, ma spesso giovane e quindi Francoforte sul Meno – Monaco di Baviera priva del bagaglio di relazioni, specialmente interTokyo nazionali, che costituisce un patrimonio immateriale, ma critico per le imprese”. Atene – Salonicco Da quanto detto, ben si comprende il valore del Mumbai secondo Italian Forum for Women Entrepreneurs, Tel Aviv promosso dal Ministero del Commercio Internazionale Lussemburgo in collaborazione con l’Istituto nazionale per il La Valletta Commercio Estero per il 13 e 14 settembre, in conCasablanca Città del Messico Managua Amsterdam Asuncion Lima Lisbona Grazie alla profonda conoscenza dei Londra mercati e del loro tessuto imprenditoriale, Praga le Camere di Commercio italiane all’estero Santo Domingo sono un interlocutore fondamentale per la Chisinau promozione del made in Italy nel mondo. The creator of the Bucarest “breathing shoe” Ogni anno realizzano oltre 2000 iniziative Mosca tells to “é Italia” the e progetti per facilitare l’ingresso birth of the Belgrado company from e il consolidamento delle imprese italiane Singapore Veneto current sui mercati mondiali. Bratislava today in 68 Countries from USA Barcellona – Madrid to China, and since Thanks to their substantial knowledge Chicago – Houston – Los Angeles – Miami – New York of markets and their entrepreneurial spirit, Johannesburg the Italian Chambers of Commerce abroad Stoccolma are fundamental to the promotion of Zurigo Made in Italy throughout the world. Bangkok Each year they conduct more than 2000 Tunisi initiatives and projects in order to facilitate Istanbul – Izmir the entrance and solidification of Italian Budapest enterprises in foreign markets. Montevideo Caracas

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75 Camere 49 Paesi 140 Uffici 24.000 Associati 300.000 Contatti d’affari

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ASSOCAMERESTERO

Con l’export di qualità vinceremo la crisi

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ade in Italy: il valore dell’Autenticità tra storia e innovazione”, ovvero, come declinare al futuro gli elementi di tradizione, storia e cultura che esso esprime e che hanno reso l’Italia sinonimo nel mondo di qualità, creatività e originalità? Questo il tema su cui si sono confrontati sistema camerale, soggetti della promozione e imprese durante la XIX Convention delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, che si è tenuta a Parma dal 23 al 27 ottobre scorso, organizzata dalla Camera di Commercio di Parma in collaborazione con Unioncamere e Assocamerestero. Lo scenario post-crisi ha aperto nuovi spazi di mercato, che ci orientano sempre più verso un export di qualità, capace di intercettare le esigenze di consumo più sofisticate che si stanno diffondendo a livello mondiale, sia nei Paesi industrializzati, sensibilizzati ad un consumo più consapevole ed attento alla componente “valoriale” (la visione dell’azienda che questi incorporano, la sostenibilità ambientale e sociale del processo produttivo, etc.), sia nelle economie emergenti, dove tassi di sviluppo elevati stanno accrescendo il potere d’acquisto e, dunque, il bacino di consumatori locali. LA FORZA DELLA “TRADIZIONE CHE GUARDA AL FUTURO”. L’agroalimentare è il settore che meglio di altri incarna il binomio di tradizione e innovazione, proprio grazie al valore aggiunto che creano la genuinità, il saper fare tradizionale ed i luoghi di origine della nostra gastronomia, unite all’utilizzo di tecniche di produzione e macchinari all’avanguardia nel processo di lavo-

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MOMENTI DI CONFRONTO E SPUNTI DI RIFLESSIONE EMERSI DALLA XIX CONVENTION DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO, CHE SI È TENUTA A PARMA ALLA FINE DI OTTOBRE di Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero

razione della materia prima e nel packaging, e all’attenzione al contesto in cui si consuma italiano (che coinvolge anche comparti come l’arredo-design) che rendono il nostro prodotto unico al mondo e, soprattutto, riconoscibile. È proprio sulla “tradizione che guarda al futuro” che caratterizza questo comparto che si è concentrato il Convegno del 25 ottobre. Il dibattito ha dato modo alle Camere e agli altri soggetti della promotion di discutere e condividere strategie e proposte progettuali in vista di una sempre più necessaria rimodulazione dell’azione di promozione, chiamata ad affrontare le principali problematiche collegate al comparto, come ad esempio l’individuazione dei canali distributivi più adeguati e la lotta alla contraffazione, e a coniugare anch’essa tradizione ed innovazione negli strumenti utilizzati per veicolare il Made in Italy nel mondo. LE CCIE A CONFRONTO CON LE AZIENDE. Accanto alla definizione di nuove linee di attività promozionale, la concretezza del business, in una giornata, – il 26 ottobre – interamente dedi-


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Quality Exports Will Beat the Crisis

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ade in Italy: il valore dell’Autenticità tra storia e innovazione’ (Italian products – the value of authenticity in history and innovation) i.e., how to put the elements of tradition, history and culture which have made Italy a synonym of quality, creativity and originality into the future tense. The Chamber system, people from promotion and companies discussed this topic during the 19th Convention of the Italian Chambers of Commerce Abroad (CCIE), held in Parma from 23-27 October, organised by the Parma Chamber of Commerce in collaboration with Unioncamere and Assocamerestero. The post-economic crisis scenario has opened new market areas increasingly orienting us to quality exports, able to intercept the most sophisticated consumer demands that are spreading at world level, both in industrialised countries, aware of more conscious consumption and careful of the value component (the company vision incorporated, environmental and social sustainability of the production process, etc.), and emerging economies, where high rates of development are increasing the purchase power and, therefore, the pool of local consumers. THE STRENGTH OF ‘THE TRADITION LOOKING TO THE FUTURE.’ Food is the sector which best embodies the expression tradition and innovation through the added value creating genuine nature, the traditional expertise and the places of origin of Italian gastronomy, plus the use

Times for discussion and points for reflection from the 19th Convention of the Italian Chambers of Commerce Abroad, held in Parma at the end of October of production techniques and cutting-edge machinery in processing the raw materials and packaging, the care of the context in which Italian things are eaten (involving sectors such as furnishing and design) making the Italian product unique in the world and, above all, recognisable. The Convention of 25 October concentrated on the ‘tradition looking to the future’ which is a feature of this sector. The discussion enabled the Chambers and others from promotion discuss and share strategies and suggestions for projects in view of the increasing need to remodel promotion work, called to face the main problems connected with the sector, for example, the identification of the most appropriate distribution channels and the fight against falsification, and to combine tradition and innovation to the tools used to spread Italian products around the world. THE CCIE AND COMPANIES. Alongside the definition of new lines of promotional work, and the practicability of business, a full day (26 October) was given to direct meetings between CCIE delegates and local businessmen.

cata agli incontri diretti tra i delegati delle CCIE e gli imprenditori locali. Circa 600 incontri tra 120 imprese e 60 CCIE: questi i numeri di un appuntamento importante per valorizzare un territorio come quello di Parma, che ha saputo sfruttare con successo le sue peculiarità, e mettere a disposizione delle imprese l’esperienza e la sensibilità maturata dalle Camere grazie al costante presidio dei mercati esteri in cui operano. AUGUSTO All’appuntamento di STRIANESE quest’anno la rete delle CCIE si è presentata cresciuta e con una maggiore vicinanza alle imprese, grazie anche al processo di riforma del sistema camerale, che ha ulteriormente rinsaldato il legame già esistente tra Camere di Commercio in Italia e all’estero. Per avere un ruolo sempre maggiore nell’economia mondiale, le imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, hanno bisogno di un’assistenza costante e fortemente qualificata. Molti sono gli attori, sia pubblici che privati, deputati a supportarle in tal senso. Pochi sono, però, i soggetti realmente radicati nei mercati esteri e, quindi, più capaci di intercettarne le evoluzioni e le opportunità che vi si presentano. Questo è il valore aggiunto della nostra rete. Nella doppia veste di imprenditori e di soggetti istituzionali al servizio delle imprese, noi ben comprendiamo le esigenze degli opera-

There were about 600 meetings between 120 companies and 60 CCIE on a day which was important for further enhancing an area like Parma, which has been able to successfully exploit its special nature and make the experience and sensitivity acquired by the Chambers through the constant watch over the foreign markets in which they operate available. This year, the CCIE network showed that it has grown and is closer to businesses, also through the reform process of the Chamber system, which has further strengthened the existing bond between Italian and foreign Chambers of Commerce. Companies, particularly small- and medium-sized ones, need constant and highly qualified assistance to have an increasing role in the world economy. There are many players, both public and private, who can support them in this. However, there are few which are really rooted in foreign markets and so more able to intercept the evolutions and opportunities arising in them. This is the added value of our network. We fully understand the needs of traders as we wear two hats – those of the businessman and the institutional bodies serving companies, and we can supply highly personalised services. So the Chamber system in Italy and overseas is a true passe-partout, able to open doors of success abroad to companies, accompanying them in every stage of the complex process of internationalisation, from the identification of the most promising sectors to the selection of the most reliable partners to take root and do business in international markets.

tori economici, e siamo in grado di fornire servizi altamente personalizzati. Il sistema camerale in Italia e all’estero rappresenta quindi un vero e proprio passepartout, in grado di spalancare alle aziende le porte del successo oltreconfine, accompagnandole in ogni fase del complesso processo di internazionalizzazione, dall’individuazione dei settori più promettenti, fino alla selezione dei partner più affidabili per radicarsi e fare affari sui mercati internazionali.

Alcuni momenti della Convention di Parma

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ITALIA FOR ITALY

Made in, una vittoria storica per l’Italia IMPORTANTE PER IL NOSTRO PAESE, CHE FU IL PRIMO, SETTE ANNI FA, A PROPORRE L’ETICHETTATURA OBBLIGATORIA PER LE MERCI EXTRA-UE; MA SOPRATTUTTO UN’ULTERIORE TUTELA PER IMPRESE E CONSUMATORI di Domenico Calabria

Made in, a Historic Victory for Italy Important for Italy, which was the first to suggest compulsory labelling for non-EU goods seven years ago but, above all, additional protection for companies and consumers

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n important tool, which protects Italian industry from counterfeits and unfair competition, and enables consumers to make transparent, conscious purchases. So the favourable vote of the European Parliament on the regulation for compulsory labelling for non-EU goods could only be welcomed. It’s an important result, arriving after a process lasting seven years – Adolfo Urso, the deputy minister for Production, made the suggestion for a Community regulation making an indication of the country of origin compulsory at Palermo in 2003. In 2005, the formal proposal of the Commission was presented by Peter Mandelson, Commissioner for Trade, during the WTO summit in

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Cancun and, five years later, on 30 September 2010, there was the successful vote (after a number of failed attempts) with a large majority by the International Trade Commission, on the report of Hon. Muscardini on the ‘Made in…’ regulation (19 votes for, 2 abstentions and 2 against). Lastly, on 21 October, the European Parliament gave it the green light, even if the last word lies with the EU Council, which could decide by the end of the year. Naturally, Mr Urso is satisfied as he has followed the long road of ‘Made in…’ over the last seven years. He defined it as, “an extraordinary victory obtained with a large majority – 525 votes for it.” The deputy minister also stressed that it was “a victory obtained through the commitment of the Hon. Cristiana Muscardini and the Euro-MPs Rinaldi and Susta. A bipartisan team that favoured Italian industry, on one hand, and the consumer on the other, who will, at long last, know the origin of the products he’s buying.” The products involved in the regulation fall within the main sectors of excellence of Italian products – from footwear to clothing, screws, bolts and taps to furniture and lamps, from gold jewellery to ceramics. “At long last we can play on an equal footing,” stressed the deputy minister, “fighting unfair competition and allowing Europe to align itself with what other competitors like the United States, Japan and China do with compulsory labelling.”

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no strumento importante, che tutela l’industria italiana dalla contraffazione e dalla concorrenza sleale, e permette ai consumatori di fare acquisti trasparenti e consapevoli. Non poteva quindi che essere accolto con grande soddisfazione il voto favorevole del Parlamento Europeo al regolamento sull’etichettatura obbligatoria per le merci extraUE. Un risultato importante, che arriva dopo un iter lungo sette anni: è infatti nel 2003 a Palermo, nel corso del vertice Euromed, che il Vice Ministro alle Attività Produttive, Adolfo Urso, avanzò la proposta di adottare un regolamento comunitario che rendesse obbligatoria la dicitura del Paese d’origine. Nel 2005, durante il vertice del Wto di Cancun, la presentazione della proposta formale della Commissione da parte del Commissario al Commercio, Peter Mandelson, e, cinque anni dopo, il 30 settembre 2010 – dopo diversi tentativi andati a vuoto – il voto a larga maggioranza, da parte della Commissione Commercio Internazionale, della relazione dell’onorevole Muscardini sul regolamento “made in” (19 voti a favore, 2 astenuti, 2 contrari). Lo scorso 21 ottobre, infine, il via libero del Parlamento Europeo, anche se l’ultima parola spetta al Consiglio Ue, che potrebbe pronunciarsi entro la fine dell’anno. Soddisfatto, naturalmente, il Vice Ministro Urso, che in questi sette anni ha seguito il lungo percorso del “made in”. “Una vittoria straordinaria – l’ha definita – ottenuta a larghissima maggioranza: 525 voti a favore”. Il Vice Ministro ha inoltre tenuto a sottolineare il fatto che è stata “una vittoria ottenuta grazie all’impegno dell’on. Cristiana Muscardini e degli europarlamentari Rinaldi e Susta. Un gioco di squadra bipartisan che gioverà, da una parte, all’industria italiana e, dall’altra, al consumatore, che saprà finalmente l’origine dei prodotti che acquista”. I prodotti interessati dal regolamento rientrano nei principali settori di eccellenza del Made in Italy: dalle calzature all’abbigliamento, da viti, bulloni e rubinetteria a mobili e lampade, da oreficeria a prodotti della ceramica. “Finalmente giocheremo ad armi pari – ha sottolineato in conclusione il Vice Ministro Urso – combattendo il fenomeno della concorrenza sleale e permettendo all’Europa di allinearci a quanto già fanno con l’obbligo dell’etichettatura altri competitor come Stati Uniti, Giappone e la stessa Cina”.


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Sweet-toothed Caracas! The Venezuelan capital will host the second edition of Chocco Venezuela, the most famous Caribbean show for fans of the ‘food of the gods’ from December 3 to 5

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hocco Venezuela 2010, the date for greedy people! The second edition of the most famous cocoa and chocolate show in the Caribbean, organized by the Venezuelan-Italian Chamber of Commerce, will take place in the Venezuelan capital of Caracas from December 3 to 5. The Italian Ambassador in Venezuela and Giorgio Trevisi, president of CAVENIT, will inaugurate the exhibition, proud to reiterate the happy alliance between high quality Italian technological experience and the international excellence of Venezuelan raw materials. For many people, this is celebration becomes the opportunity to taste an infinity of products in chocolate that the master craftsmen chocolate-makers from the best regions of Venezuela know how to create. This time, there will also be the opportunity participate in the many activities which will take place in the different salons: Cucina in Vivo, the Bitter Cocoa Tasting Salon, the Dark Chocolate Tasting Salon, the Health and Well-being Salon, the Art Salon and the Chocolounge. There are also many events planned which are inspired by the ‘food of the gods’. In addition, there will also be important Italian guests, such as the Master Chocolatiers Mirco Della Vecchia, from Belluno, and Silvio Bessone, of Cuneo, who will take the chair to show Venezuelan colleagues, and the public, how to improve the quality of their products, creating economic partnerships and opening new channels of supply for a direct relationship, without intermediaries. Another special guest will be Cristina Poggio, president of the Fondazione Piazza dei Mestieri of Turin, an educational foundation particularly attentive to social inclusion policies and the prevention of the different forms of youth dissatisfaction, which will hold a presentation entitled ‘El Chocolate que cambia la vida’. So, over the three days, the exhibition will be an opportunity to gather more than 5,000 visitors, national and international chocolatiers committed to promoting the production of local cocoa: sustainable, in equilibrium with the planet and respecting the knowledge passed on from generation to generation.

Golosissima Caracas! DAL 3 AL 5 DICEMBRE, LA CAPITALE VENEZUELANA OSPITERÀ LA SECONDA EDIZIONE DI CHOCCO VENEZUELA, LA PIÙ FAMOSA KERMESSE CARAIBICA DEDICATA AGLI APPASSIONATI DEL “CIBO DEGLI DEI” di Daniela Martino

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hocco Venezuela 2010, appuntamento per i golosi! Si svolgerà dal 3 al 5 dicembre nella capitale venezuelana, Caracas, la più famosa kermesse dedicata al cacao e al cioccolato dei Caraibi, già alla sua seconda edizione, organizzata dalla Camera di Commercio Venezuelana-Italiana. Ad inaugurare la manifestazione saranno l’Ambasciatore Italiano in Venezuela e Giorgio Trevisi, Presidente della CAVENIT, fieri di ribadire il felice connubio tra l’esperienza tecnologica italiana di alta qualità e l’eccellenza internazionale della materia prima venezuelana. Un appuntamento che per molti diventa l’occasione per gustare un’infinità di prodotti al cioccolato che i numerosi stand dei cioccolatieri artigianali provenienti dalle migliori regioni del Venezuela sanno creare. In tale occasione, sarà inoltre possibile prendere parte alle numerose attività che si snoderanno nei diversi Saloni: il Salone dedicato alla Cucina in Vivo, il Salone degustazioni Cacao Bitter, il Salone degustazioni Cacao Fondente, il Salone Salute e Benessere, il Salone d’Arte e la Chocolounge. Tantissimi poi gli eventi in programma che traggono ispirazione dal “cibo degli dei”. Da segnalare, inoltre, la presenza di prestigiosi invitati italiani, come i Maestri Cioccolatieri Mirco Della Vecchia, di Belluno, e Silvio Bessone, di Cuneo, che saliranno in cattedra per illustrare ai colle-

ghi venezuelani, e al numeroso pubblico, come migliorare la qualità del loro prodotto, creando partnership economiche e aprendo nuovi canali di approvvigionamento per un rapporto diretto, senza intermediari. Altra invitata speciale sarà Cristina Poggio, presidente della Fondazione Piazza dei Mestieri di Torino, fondazione con finalità educative particolarmente attenta alle politiche di inclusione sociale e alla prevenzione delle diverse forme di disagio giovanile, che terrà una presentazione dal titolo “El Chocolate que cambia la vida”. La kermesse sarà quindi l’occasione per riunire, nel corso delle tre giornate, oltre 5.000 visitatori, cioccolatieri nazionali ed internazionali, impegnati a promuovere la produzione del cacao locale: sostenibile, in equilibrio con il pianeta e rispettoso dei saperi tramandati di generazione in generazione.

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UNIONCAMERE

Dalla rete camerale, l’Ateneo per chi lavora UNIVERSITARS MERCATORUM È LA OPEN UNIVERSITY AL SERVIZIO DEL MONDO IMPRENDITORIALE, ITALIANO E ITALO-ESTERO. UNO STRUMENTO IMPORTANTE PER VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO, CHE NASCE DALLE IMPRESE PER LE IMPRESE di Claudio Gagliardi, Segretario

Sede dell’Ateneo

Generale di Unioncamere

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n nome antico per un Ateneo giovane e innovativo che, seguendo le traiettorie di sviluppo del sistema delle imprese, si accinge a superare le frontiere nazionali per raggiungere le comunità italiane o di origine italiana presenti nel mondo. Questo è Universitas Mercatorum, l’Università telematica delle Camere di commercio, nata nel 2006 con l’obiettivo di dare un contributo concreto alla crescita delle competenze delle risorse umane che operano in azienda, recuperando – e attualizzando – il ruolo tradizionalmente svolto dal mondo camerale nello sviluppo della formazione continua. Un impegno che, peraltro, si inserisce anche nella tradizione delle altre Camere di commercio europee e che ha portato Universitas ad aderire, nel giugno scorso, a UNIMED-Unione delle Università del Mediterraneo, la rete di collegamento tra le Università di quest’area che ha lo scopo di promuovere programmi didattici e scientifici comuni, finalizzati al rilascio di diplomi post-universitari. Ma, oltre a “far sponda” con gli altri atenei che si affacciano sul Mare Nostrum, Universitas quest’anno opererà anche nel quadro del progetto Mint, affidato dal Ministero del Lavoro ad un raggruppamento di agenzie del sistema camerale e diretto ad offrire percorsi di formazione a distanza ai cittadini italiani residenti all’estero. Oltre a queste, molte sono le novità per il 2010 dell’Ateneo telematico delle Camere di commercio. In primo luogo, l’offerta formativa raddoppia, in quanto il corso di laurea presenta due differenti percorsi di studio: “Gestione delle Imprese” e “Amministrazione delle Imprese pubbliche e private e controllo delle performances”. Per gli iscritti entro ottobre, la possibilità di fare richiesta di accesso a 100 borse di studio messe a disposizione specifiche categorie di lavoratori. Infine, entro il primo trimestre del 2011 su tutto il territorio nazionale verranno attivati 30 Sportelli, denominati “Università delle Imprese”. Un canale che consentirà, tra l’altro, di favorire la raccolta dei fabbisogni professionali provenienti dai diversi territori.

Il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello all’inaugurazione dell’A.A. 2009/2010, con il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Antonio Catricalà in qualità di ospite d’onore.

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The University for Those Who Work from the Chamber Network Universitas Mercatorum is the Open University at the service of the Italian and Italian-foreign entrepreneurial world. An important instrument to enhance human capital, arising from companies for companies

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n old name for a young, innovative university that, following the development trajectories of the companies system, is preparing to move outside national borders to reach Italian or communities of Italian-origin around the world. Universitas Mercatorum, the computer-based university of the Chambers of Commerce, launched in 2006 with the aim of making a real contribution to the growth of the competences of human resources operating in companies, recuperating – and bringing up to date – the role traditionally carried out by the Chamber world in the development of continuous training. This tradition, in keeping with the tradition of the other European Chambers of Commerce, led Universitas to join the Union of Mediterranean Universities (UNIMED), the network connecting universities in this area, last June. UNIMED has the purpose of promoting common teaching and scientific programs, aimed at the issue of post-university diplomas. However, other than “beaching” with other universities which overlook the Mediterranean, Universitas will also work in the framework of the Mint project this year. This was entrusted to a group of agencies in the Chamber system by the Ministry of Labour and is offering remote training courses to Italian citizens living abroad. In addition to this, there are several other new items for the computer-based university of the Chambers of Commerce for 2010. Firstly, the training available will double, as the degree course will have two different study paths – “Business Management” and “Administration of Public and Private Companies and the Check on Performance.” Those enrolling by the end of October can apply for one of the 100 scholarships made available to specific categories of workers. Lastly, 30 desks will be activated throughout Italy by the end of the first quarter of 2011. These will be known as the “Companies University” which will develop paths towards the promotion of the collection of professional needs in different areas.


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FINMECCANICA

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er la prima volta Finmeccanica entra nei prestigiosi indici di sostenibilità Dow Jones Sustainability Indexes World e Europe, che valutano le performance delle aziende leader in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Un risultato particolarmente importante, visto che il Dow Jones Sustainability Index World include solo il 10% delle 2.500 maggiori società mondiali che risultano ai vertici della sostenibilità. Nell’ambito delle 4 società selezionate dal DJSI World per il settore Aerospazio e Difesa, su un totale di 30 sottoposte a valutazione, Finmeccanica è stata l’unica società di nuova ammissione. “Sono molto soddisfatto di questo duplice risultato, che premia l’impegno assunto dal Gruppo verso uno sviluppo sostenibile, inteso come percorso dinamico che evolve con il mondo e che per questo richiede una continua volontà di miglioramento”, ha commentato Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e AD di Finmeccanica. “I risultati fin qui raggiunti ci inducono a proseguire con ancor più determinazione nella direzione intrapresa, anche perché dimostrano con chiarezza come la crescita di un’impresa e la risposta alle attese dei suoi stakeholder siano percorsi paralleli, strettamente connessi l’uno all’altro. Il successo di ogni impresa è il frutto di un percorso condiviso che crea valore per tutti e può definirsi solido e duraturo solo se nasce nel rispetto delle aspirazioni e delle speranze della società in cui viviamo, dell’ambiente che ci circonda e soprattutto delle persone che in esso vivono e lavorano”. Finmeccanica ha di recente pubblicato il Terzo Rapporto di Sostenibilità 2009, che illustra in dettaglio il contributo del Gruppo allo sviluppo sostenibile. Lo scorso 12 ottobre il Rapporto di Sostenibilità è stato presentato a Milano, nel corso del seminario “La sfida della Sostenibilità” organizzato da Finmeccanica e dall’Università Cattolica. Come ha puntualizzato il Presidente Guarguaglini, la pubblicazione del Rapporto e l’ammissione al DJSI non sono un traguardo definitivo, ma un nuovo punto di partenza. “Adesso che siamo usciti allo scoperto – ha dichiarato –

Impegni concreti per un business sostenibile

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, SOCIALE E AMBIENTALE SONO I TRE CARDINI CHE GUIDANO L’OPERATO DEL GRUPPO FINMECCANICA saremo costretti a fare sempre di più e sempre meglio”. L’impegno del Gruppo Finmeccanica verso la sostenibilità si basa sull’applicazione di metodi, processi e indicatori solidi e condivisi che garantiscono performance di eccellenza su tre versanti fondamentali: la sostenibilità economica, con una gestione del business che ha garantito la crescita dei ricavi e della redditività del Gruppo;

social and environmental Real Commitments for Economic, sustainability are the three pivots guiding Sustainable Business the work of Finmeccanica

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inmeccanica has entered the prestigious Dow Jones Sustainability Indexes (DJSI) World and Europe for the first time. These assess the performance of leading companies in terms of economic, environmental and social sustainability. It’s a particularly important result, seeing that the Dow Jones Sustainability Index World includes only 10% of the 2,500 leading world companies at the top of sustainability. In the sphere of the four companies selected by DJSI World for the Aerospace and Defense sector, Finmeccanica was the only new admission out of 30 subjected to assessment. Pier Francesco Guarguaglini, President and CEO of Finmeccanica, commented “I’m very satisfied with this double result, which rewards the commitment of the group to sustainable development, meant as a dynamic path evolving with the world and so requiring the constant desire for improvement.

The results obtained to date induce us to continue in the direction chosen with even greater determination, also because they clearly show how the growth of a company and the response to the expectations of its stakeholders are parallel, closely connected to each other. The success of each business is the fruit of a shared path which creates value for all and can only be defined as solid and lasting if it starts respecting the hopes and aspirations of the society in which we live, the environment around us and, in particular, the people living and working in it.” Finmeccanica has recently published the Third Sustainability Report 2009, which illustrates the contribution of the group to sustainable development in detail. On October 12, the Sustainability Report was presented in Milan, during the seminar ‘The Challenge of Sustainability’ organized by Finmeccanica and the Università Cattolica.

la sostenibilità sociale, con grande attenzione alla gestione trasparente del personale, al rispetto della diversità, alla creazione di una nuova cultura d’impresa, anche con programmi specifici come il Master Fhink. A questo si aggiungono le iniziative più specificamente sociali, come il programma di formazione “Mwana Simba” per aiutare la formazione di giovani in Africa. Infine la sostenibilità ambientale, con un programma di efficientamento energetico che ha consentito di evitare emissioni in atmosfera per circa 7.600 tonnellate di anidride carbonica e con i primi impianti di autoproduzione energetica realizzati nel campo delle energie rinnovabili.

As Mr Guarguaglini pointed out, the publication of the report and admission to DJSI are not a definitive point of arrival but a new starting point. “Now that we’ve come out of hiding,” he said, “We’ll be forced to do more and better.” The commitment of the Finmeccanica group to sustainability is based on the application of solid, shared methods, processes and indicators which ensure excellent performance on three essential sides: economic sustainability, with management of the business which has ensured the growth in revenues and the profitability of the group, social sustainability, with great attention to the transparent management of staff, respecting diversity, the creation of a new corporate culture, also with specific programs like the Master Fhink. In addition, there are the more specifically social events, like the ‘Mwana Simba’ training program to help in the training of young people in Africa. Lastly, there is environmental sustainability, with a program of energy efficiency that has enabled emissions into the atmosphere of about 7,600 tons of carbon dioxide to be prevented and with the first plants of energy self-production in the field of renewable energy.

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SIMEST

Finanza islamica: un’opportunità anche per l’Italia

di Massimo D’Aiuto, Amministratore Delegato di Simest Spa

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ata negli anni Settanta del secolo scorso in Medio Oriente, la finanza islamica ha assunto negli ultimi anni una posizione di indiscussa rilevanza nel mondo intero. Le istituzioni finanziarie islamiche sono infatti cresciute più rapidamente delle controparti estere ed il settore bancario si è diretto verso una nuova fase di crescita e progresso. Si basa su principi etici perché risponde, oltre che alle regole del mercato, anche ai principi del Corano; la Shari’a, infatti, fissa i tre principi capitali: il divieto di chiedere interessi, la condivisione dei rischi e dei profitti tra creditore e debitore, l’obbligo di appoggiare tutte le transazioni su un attivo reale. Nel nostro Paese le opportunità in questo settore sono enormi. Nel recente Forum organizzato a Roma dall’ABI, dal titolo “Fare finanza islamica, come e perché”, al quale anche Simest ha partecipato, sono emersi dei dati molto interessanti: entro il 2015, la finanza islamica potrebbe raggiungere in Italia un volume di ricavi pari a circa 170 milioni di euro, con una raccolta pari a circa 4,5 miliardi. Alivello globale, l’attività di risparmio legata alla religione dell’Islam ha infatti un tasso di crescita annuo tra il 15% ed il 20%, ed entro il 2015 potrebbe superare i 4 trilioni di dollari di attività, con oltre 1,5 miliardi di risparmiatori interessati a questi prodotti. Si tratta di numeri importanti ed il

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slamic finance started in the MASSIMO 1970s in the Middle East and, in D’AIUTO recent years, it has assumed a position of undoubted importance in the whole world. Islamic financial institutions have grown faster than their foreign counterparts and the banking sector is moving towards a new phase of growth and progress. It is based on ethical principles because, in addition to the market regulations, it also conforms to the principles of the Koran; the Shari’a (Islamic law) sets three main principles – the ban on charging interest, sharing of risks and profits between creditor and debtor, and the duty to support all transactions with real profit. There are enormous opportunities in this sector in Italy. Very interesting data emerged in the recent Forum, entitled “Doing Islamic finance, how and why,” organized by ABI in Rome, in which Simest took part. For example, by the year 2015, Islamic finance in Italy could reach a volume of income of about 170 million Euros, with a return of about 4.5 billion

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A QUESTA TEMATICA È STATO DEDICATO IL RECENTE FORUM ORGANIZZATO DALL’ABI. UN FENOMENO CHE MOVIMENTA CIFRE INGENTI, E CHE PUÒ OFFRIRE ENORMI POSSIBILITÀ DI CRESCITA ANCHE ALLE NOSTRE AZIENDE punto è riuscire ad intercettare la parte di questo enorme flusso di risparmio che corre in Italia: nuove opportunità per le imprese italiane possono ad esempio derivare dallo sviluppo di alleanze e partnership strategiche tra banche ed istituzioni italiane ed arabe finalizzate a fornire prodotti articolati e variegati alle aziende che vogliono investire in questi Paesi realizzando, ad esempio, joint venture con operatori locali. In questa ottica, in occasione del Forum, è stata lanciata dal Vice Ministro Adolfo Urso la proposta per la creazione di un Fondo di Venture

Capital compatibile con la Shari’a e rivolto ad investimenti in equity su aziende italiane ad alto contenuto tecnologico. Simest sarà impegnata nella co-gestione di questo Fondo con Istituzioni Finanziarie islamiche, e questo, ovviamente, permetterebbe all’Italia di attrarre un numero maggiore di investimenti da parte di Paesi islamici. Sempre nel corso del Forum, Simest ha siglato un accordo con il gruppo Cariparma-Friuladria per supportare congiuntamente, attraverso le rispettive strutture, i processi di internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero, individuando – sulla base degli interessi commerciali delle stesse – in Arabia Saudita, Egitto, Marocco, Algeria e Tunisia i Paesi prioritari per lo sviluppo di partnership imprenditoriali. Attraverso questo accordo desideriamo infatti offrire alle imprese italiane un ulteriore supporto, attraverso il sistema bancario, al loro sviluppo sui mercati internazionali. Rivolgiamo quindi un’attenzione particolare a quelle aree in crescita in cui le nostre aziende possono trovare delle opportunità interessanti e nelle quali hanno quindi bisogno di essere sostenute con strumenti e servizi integrati.

Islamic Finance – also an Opportunity for Italy

countries. This, in turn, creates joint ventures with local traders. From this point of view, Adolfo Urso, deputy Minister for Economic Development, has launched a proposal for the creation of a venture capital fund compatible with the Shari’a, aimed at equity investment in Italian companies with a high technological content during the Forum. Simest will be involved in the co-management of this fund with Islamic financial institutions. This would enable Italy to attract a greater amount of investment by Islamic countries. During the Forum, Simest also signed an agreement with the Cariparma-Friuladria group for the joint support for the internationalization processes of Italian companies abroad, through the respective structures, seeing Saudi Arabia, Egypt, Morocco, Algeria and Tunisia as the priority countries for the development of entrepreneurial partnerships - on the basis of their commercial interests. We intend to offer Italian companies further support in their development in international markets through the banking system with this agreement. So we’re focusing particular attention on those growing areas where Italian companies can find interesting opportunities and where they, therefore, need to be supported by integrated services and tools.

The recent Forum organised by ABI was on this subject. The topic handles considerable sums of money and can offer enormous opportunities for growth to Italian companies Euros. On a global level, savings linked to Islam have an annual growth rate of between 15% and 20%, and with a potential to exceed 4 trillion Euros by 2015, with more than 1.5 billion savers interested in these products. These are significant numbers and the point is to succeed in capturing part of this enormous flow of savings in Italy. For example, new opportunities for Italian companies may arise from the development of alliances and strategic partnerships between Italian and Arab banks and institutions aimed at supplying structured and varied products to companies that want to invest in these


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ENEL

Futuro roseo per l’energia verde italiana

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partita lo scorso 18 ottobre, per concludersi il 29 dello stesso mese, la più grande IPO (Initial Public Offer) in Italia e i n E u ro p a d e g l i u l t i m i t re a n n i . Stiamo parlando di Enel Green Power, la società di Enel interamente dedicata allo sviluppo e gestione delle fonti rinnovabili, che conta 600 impianti in mezzo mondo: 16 Paesi in Europa, Usa e America Latina, incluso ovviamente il nostro. L’offerta è stata accolta con enorme favore dai piccoli investitori, che si sono fatti avanti in ben 330 mila – la più grande domanda retail degli ultimi dieci anni – e sono stati tutti accontentati, sia pur con un lotto minimo, nell’impossibilità altrimenti di soddisfare tutti, ad un prezzo per azione di 1,6 euro. E c’è anche una bonus share: chi terrà i titoli acquistati per almeno 12 mesi, otterrà una nuova azione per ogni 20 possedute. Il braccio verde di Enel vanta numeri di tutto rispetto, che la pongono ai vertici della classifi-

È STATA ACCOLTA CON GRANDE FAVORE L’OFFERTA DI AZIONI DI ENEL GREEN POWER. IL BRACCIO VERDE DI ENEL VANTA DEL RESTO NUMERI DI TUTTO RISPETTO, CHE LA PONGONO AI VERTICI MONDIALI DEL SETTORE ca mondiale di questo settore. A cominciare dalla produzione: 21 miliardi di kWh da acqua, sole, vento e calore della terra, in grado di soddisfare i consumi di oltre 7,5 milioni di famiglie e di evitare l’emissione di più di 15,5 milioni di tonnellate di CO2, il gas serra ritenuto il principale responsabile del cambiamento climatico. E ha obiettivi di crescita ambiziosi. Ad esempio, quello di raddoppiare o quasi la capacità installata attuale, portandola a 9200 MW, grazie a 5,2 miliardi di investimenti che si appresta a

Rosy Future for Italian Green Energy

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he largest Initial Public Offer in Italy and Europe of the last three years started on 18 October and ended on 29 October. We’re talking about Enel Green Power (EGP), the Enel company working exclusively on the development and management of renewable sources, which has 600 installations around the world – 16 countries in Europe, USA and Latin America, obviously including Italy. The offer was very well received by small investors, 330,000 of whom stepped forward – the largest retail demand of the last 10 years – and they were all contented, even if with a minimum number, otherwise everyone could-

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The Enel Green Power share offer has been very well received. Enel’s green branch vaunts very respectable figures, which put it among the world leaders in the sector n’t have been satisfied, at a price per share of Euro 1.60. There’s also a bonus share – those who keep the shares bought for at least 12 months will have a new share for every 20 owned.

fare entro una data non troppo lontana, il 2014. Una crescita che riguarderà tutte le fonti che già compongono il suo “mix” tecnologico: eolico, solare-fotovoltaico, idroelettrico e geotermico, sia pur con una concentrazione nel medio termine nel settore eolico e solare. E a proposito di sole, EGP si appresta a realizzare a Catania, con i giapponesi di Sharp e la STMicroelectronics, la più grande fabbrica italiana di pannelli fotovoltaici, con una tecnologia innovativa che consentirà di farli produrre più energia e di costare di meno. Perché, se la tecnologia va avanti e i costi scendono, si possono ridurre via via anche gli incentivi che pesano in bolletta. Grazie proprio alla sua presenza in tanti Paesi e avendo a disposizione tutte le tecnologie, la società di Enel dipende molto, molto meno dei suoi “competitor” dagli incentivi governativi. Poco meno di un terzo del suo fatturato – oltre 2,1 miliardi di euro – dipende dai “sussidi” governativi. Di sole, ma non solo – anche di minieolico e di geotermia “casalinga” – si occupa anche la controllata Enel.si, che lavora nella realizzazione di impianti rinnovabili per famiglie e piccole e medie aziende. Ha già realizzato tantissimi impianti, soprattutto fotovoltaici, e dall’anno prossimo potrà contare, per continuare a farli, anche sulla produzione della fabbrica di Catania.

Enel’s green branch has very respectable figures which put it among the world leaders in this sector. Production figures are 21 billion kWh from water, sun, wind and heat from the earth, able to satisfy the consumption of more than 7.5 million families and prevent the emission of more than 15.5 million tonnes of CO2, the greenhouse gas considered to be the main culprit of climate change. It has ambitious growth targets. For example, doubling or almost the current installed capacity, taking it to 9200 MW, due to investment of Euro 5.2 billion which will be spent in the relatively near future – by 2014. This growth concerns all the sources which already make up its technological ‘mix’ – wind, solar-photovoltaic, hydroelectric and geothermic, although with a medium-term concentration on the wind and solar sector. Talking of the sun, EGP will soon create the largest Italian photovoltaic panel factory in Catania, with the Japanese company Sharp and STMicroelectronics. It will use an innovative technology which will allow them to produce more energy and cost less as, if the technology progresses and costs fall, the incentives which way on the bill can also be slowly reduced. The Enel company depends much, much less on government incentives than its ‘competitors’ because it can be found in many countries and as it has all the technologies available – a little less that one-third of its turnover – more than Euro 2.1 billion – is from government ‘subsidies.’ The subsidiary Enel.si is concerned with sun, wind and ‘household’ geothermics, working in the creation of renewable installations for families and small – and medium-sized companies. It has already created a lot of installations, particularly photovoltaic ones and, from next year, will also be able to count on the production of the Catania factory to continue to make them.


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REGIONE VENETO

Cooperazione: i progetti veneti in Medio Oriente

Co-operation: Veneto Projects in the Middle East The Veneto Region has been following seven decentralised development co-operation projects in this area (six in Lebanon and one in Syria) for some time

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IN QUEST’AREA, LA REGIONE DEL VENETO SEGUE DA TEMPO SETTE PROGETTI DI COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO, DI CUI SEI IN LIBANO E UNO IN SIRIA

di Diego Vecchiato, Direttore della Direzione Relazioni Internazionali della Regione del Veneto

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a Regione del Veneto è da tempo soggetto attivo nella complessa realtà delle relazioni internazionali, con un occhio di riguardo alle politiche di cooperazione decentrata allo sviluppo, disciplinate da uno specifico strumento normativo, la legge regionale n. 55/1999 “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà”. Da un punto di vista geografico, sono cinque le aree di intervento individuate: Africa subsahariana; America Latina; Europa sud-orientale e Repubbliche ex Sovietiche; Maghreb e Medio Oriente; Asia (Subcontinente indiano ed sud-est asiatico). In particolare, vorrei soffermarmi sugli interventi finanziati dalla Regione in Medio Oriente che, ad oggi, sono concentrati in due Paesi: Libano (6 progetti) e Siria (1 progetto). Per quanto riguarda la Siria, ha preso il via nel 2005 ad Aleppo un progetto a favore del ruolo delle donne, sostenendone l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso corsi di formazione e incentivando la costituzione di microimprese. In Libano, invece sono stati realizzati diversi progetti con lo United Nations Development Programme (UNDP) nell’ambito del programma Art Gold (Appoggio alle reti territoriali e tematiche di cooperazione allo sviluppo umano). Nel Paese, la Regione del Veneto ha partecipato a progetti che mirano allo sviluppo dei Distretti del-

la Bekaa e di Rachaya, promuovendo la governance, lo sviluppo umano, la pace e l’attivazione di reti di cooperazione decentrata per creare opportunità per gli abitanti in termini di lavoro, attività imprenditoriali, servizi di base quali sanità, istruzione, formazione professionale e per il recupero del patrimonio storico culturale. Nell’ambito di Art Gold sono state quindi realizzate le seguenti iniziative: la fornitura di attrezzature e programmi di formazione per la costituzione di cooperative per la raccolta, lavorazione e vendita di prodotti alimentari nei mercati locali; il miglioramento delle dotazioni dell’Istituto di Scienze Applicate ed Economia attraverso la creazione di un centro tecnologico dotato di accesso internet; interventi di sostegno alla Bekaa Water Authority per il miglioramento della gestione delle risorse idriche e del sistema di approvvigionamento della rete idrica locale; supporto al settore lattiero-caseario, in particolare attraverso programmi di formazione per il personale del Dipartimento di medicina veterinaria del Ministero dell’Agricoltura. Tutte le progettualità brevemente descritte potranno certamente favorire lo sviluppo della presenza della Regione nell’area, con una prospettiva di sistema integrato pubblico-privato, sulla base anche delle numerose consolidate esperienze già realizzate in tante altre aree del mondo.

he Veneto Region has been active in the complex area of international relations for some time, with particular interest in decentralised development co-operation policies, disciplined by a specific regulatory tool, Regional Law 55/1999 ‘Regional operations for the promotion of human rights, the peace culture, development co-operation and solidarity’. From a geographical point of view, five areas in which to operate have been identified – subSaharan Africa, Latin America, south-east Europe and former Soviet republics, Maghreb and the Middle East, and Asia (the Indian sub-continent and southeast Asia). I would particularly like to linger on the operations the Region has financed in the Middle East which, to date, are concentrated in two countries – Lebanon (6 projects) and Syria (1 project). As far as Syria is concerned, a project in favour of the role of women started at Aleppo in 2005, supporting their inclusion in the world of work through training courses and stimulating the set-up of microcompanies. In Lebanon, various projects have been created with United Nations Development Programme (UNDP) in the sphere of the Art Gold programme (Support to area and thematic networks of co-operation in human development). The Veneto Region has taken part in projects which aim at the development of the districts of Bekaa and Rachaya in the country, promoting governance, human development, peace and the activation of decentralised co-operation networks to create opportunities for the inhabitants in terms of work, business activity, basic services such as health, education, professional training and the recovery of the historical and cultural heritage. The following events were created in the sphere of Art Gold: the supply of equipment and training programmes to set up cooperatives for the harvest, processing and sale of food products in local markets, the improvement of the equipment of the Institute of Applied Science and Economy through the creation of a technological centre with internet access, support operations for the Bekaa Water Authority to improve the management of the water resources and the local mains supply system, support for the dairy sector, in particular through training programmes for the staff of the Department of Veterinary Medicine of the Ministry of Agriculture. All the projects described briefly above will certainly favour the development of the Region in the area, with a prospect of an integrated public-private system, also on the basis of the many consolidated experiences already created in many areas of the world.

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ASSOCORCE

È l’ora del Mediterraneo!

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a crisi è alle spalle? Così non pare. Nonostante qualche timido segnale di ripresa, anche il 2010 si avvia ad essere ricordato come un anno controverso e complicato. Il calo generalizzato del fatturato e le crescenti difficoltà nell’ottenere il pagamento nei tempi pattuiti da parte dei clienti, sono temi con cui si confrontano quotidianamente gli imprenditori. Il tracollo del commercio internazionale nel 2009 ha pesato sull’export italiano penalizzando in particolare l’interscambio con i nostri partner “storici” (UE, USA, Giappone). Ad aprile 2010, il saldo della bilancia commerciale italiana ha segnato però qualche segnale di recupero, grazie ai dati delle esportazioni nette particolarmente buoni nei Paesi extra UE. Pare quindi che le aziende italiane stiano finalmente “esplorando” nuovi canali di sbocco, affacciandosi su mercati con Pil in forte crescita. Tutto ciò ci conferma, in ogni caso, che non è più tempo per l’improvvisazione. Tutte le imprese – anche le più piccole – devono essere in grado di definire un piano strategico per internazionalizzare la propria attività e per individuare i mercati e i canali distributivi più idonei per i propri prodotti. Sono inoltre ancora una stretta minoranza le imprese che utilizzano le leggi agevolative con cui opera Simest (per esempio, i finanziamenti agevolati per studi di fattibilità e prefattibilità, nonché per programmi di inserimento commerciale in Paesi extra UE), così come i prodotti e servizi di SACE, specie quelli di natura assicurativa a supporto dell’export. Una corretta individuazione e pianificazione delle attività, attraverso lo sviluppo di un business plan dettagliato, non garantisce il successo dell’iniziativa, ma almeno massimizza i risultati delle risorse (persone, denaro) investite. Tra l’altro, gli istituti di credito sono maggiormente disponibili a supportare finanziariamente un’impresa dotata di un progetto di internazionalizzazione adeguato. Fermo restando che, come detto, non esiste il mercato ideale e che ogni impresa, in base alle proprie caratteristiche, deve individuare le aree geografiche ottimali per investire, l’ottava edizione del Forum EuroMed, svoltosi a metà luglio a Milano, ha confermato le potenzialità che l’area del Mediterraneo, “vicina” geograficamente e culturalmente, può ricoprire per le PMI italiane. Tra i Paesi UE, l’Italia è infatti il primo partner com-

via Liszt 21 00144 Roma info@assocorce.it

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“INTERNAZIONALIZZAZIONE 2.0”: LE PMI ITALIANE E L’APPROCCIO AI MERCATI ESTERI di Bruno Cassola*

merciale nell’interscambio con l’area del Mediterraneo, con oltre 50 miliardi di euro nel 2009 – pari a circa un quinto del totale dell’import/export europeo nell’area. Le vendite di prodotti italiani nell’area sono fortemente aumentate negli ultimi anni (nel 2009 hanno raggiunto i 18 miliardi di euro); inoltre, già 23.000 imprenditori italiani vi esportano e qualche migliaio vi ha investito direttamente. Per usare un lessico tipico del mondo informativo, stiamo parlando di un processo di “Internazionalizzazione 2.0”. Nessuna rivoluzione, solo una maggiore consapevolezza e capacità di analisi e controllo dei risultati. *Responsabile Internazionalizzazione di Banca Agrileasing, controllata da ICCREA Holding. Ha ricoperto in precedenza posizioni di responsabilità nel settore assicurativo e dei servizi finanziari, nonché della consulenza direzionale

It’s Time for the Mediterranean! ‘Internationalization 2.0’ – Italian SMEs and the approach to foreign markets

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as the economic crisis passed? It doesn’t seem like it. Despite some weak signs of an upturn, 2010 will be remembered as a controversial and complicated year. The general fall in turnover and the growing difficulty in getting payment in the time agreed with customers are subjects which businessmen face daily. The collapse of international trade in 2009 weighed on Italian exports, penalizing the exchange with the “historic” partners (EU, USA and Japan) in particular. In April 2010, however, the Italian balance of trade showed some signs of recovery, due to the particularly good net export data for countries outside the EU. So it seems that Italian companies are, at long last, “exploring” new outlet channels, moving into markets where the GDP is growing strongly. In any case, all this confirms that it’s no longer the time for improvisation. All companies – even the smallest – must be able to define a strategic plan to internationalize their business and identify the most appropriate markets and distribution channels for their products. In addition, the number of companies using the facilitating laws with which Simest operates (for example, facilitated financing for feasibility and pre-feasibility studies, and also programs for commercial inclusion in countries outside the EU) is still a small minority, just like the products and serv-

ices of SACE, especially those for insurance supporting exports. Correct identification and planning of work through the development of a detailed business plan doesn’t guarantee the success of the initiative but it, at least, maximizes the results of the resources (people and money) invested. Among other things, credit institutes are more willing to financially support a company with an adequate internationalization project. Despite the fact that, as said, there is no ideal market and every company must identify the optimal geographic areas for investment, according to its features, the eighth edition of the Forum EuroMed, held in Milan in mid-July, confirmed the potential that the area, geographically and culturally “near,” can cover for Italian SMEs. Italy is the leading commercial partner among EU countries in trade with the Mediterranean area, with more than Euro 50 billion in 2009 – about one-fifth of the total European import/export in the area. Sales of Italian products in the area have increased strongly in recent years (they reached Euro 18 billion in 2009). In addition, 23,000 Italian businessmen export to this area and several thousand have made direct investments. We can use a typical expression of the IT world and talk of a process of “Internationalization 2.0.” No revolution, just greater awareness and ability to analyze and check the results. *Internationalisation Manager of Banca Agrileasing, controlled by ICCREA Holding. He has previously covered executive positions in the insurance and financial services sector and also in management consultancy.


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© foto Massimo Pica

© foto Massimo Pica

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Ames, Success Lasting 50 Years Set up as a sole proprietorship, it has become a leading company in the prefabricated construction sector with orders in Italy and abroad

© foto Massimo Pica

Ames, un successo lungo 50 anni

NATA COME DITTA INDIVIDUALE, È OGGI UNA SOCIETÀ LEADER NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI PREFABBRICATE, CON COMMESSE IN ITALIA E ALL’ESTERO

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inquant’anni, e li dimostra tutti. Lo si legge in quel certificato camerale che fissa l’iscrizione alla data del 2 gennaio 1960, si vede nella crescita, costante, dell’azienda che ha sempre fatto della qualità il suo obiettivo principale. Quando la Ames mosse i passi sul mercato, era una ditta individuale fondata da Augusto Strianese e basata sulla lungimirante convinzione che il mondo della prefabbricazione modulare era destinato a grandi impieghi. E così è stato. Nel luglio del 1979 avviene la trasformazione in Ames S.p.A., con un crescente susseguirsi di impegni e di commesse. Dalla sua nascita ad oggi, lo scopo dell’Ames

S.p.A. è sempre stato quello di muovere le proprie strategie nell’intento di accoppiare ad un costante miglioramento qualitativo dei prodotti, un allargamento delle tipologie, in modo da soddisfare richieste svariate, sempre rispettando norme e leggi europee in materia di sicurezza e sistema qualità. Oggi svolge un’attività di produzione e vendita di costruzioni prefabbricate componibili tese a soddisfare le esigenze abitative ed operative di imprese di costruzione, di industrie, di Enti Pubblici. Le principali linee di produzione sono i containers, i componibili modulari, gli shelter (soluzioni prefabbricate personalizzate per specifiche esigenze di gruppi industriali) e i parcheggi sopraelevati. Il loro impiego trova collocazione ovunque: per le scuole, per gli ospedali, per gli aeroporti, ma anche per i grandi cantieri, per le industrie, per le Istituzioni. Basta guardarsi intorno per trovare realizzazioni a firma Ames S.p.A.: l’Istituto F. Severi di Salerno, l’Asilo Ospedale Sandro Pertini di Roma, le postazioni di monitoraggio per gli incendi boschivi dell’Alenia, la Centrale Elettrica Enel di Termini Imerese, l’Istituto di Immunologia e Virologia di Belgrado. Solo alcune, queste, delle tantissime realizzazioni effettuate in Italia e all’estero, e che hanno fatto della Ames S.p.A. l’azienda leader nel settore. Ha di che essere orgoglioso, quindi, il Presidente Onorario Augusto Strianese che, cinquant’anni fa, prese un’idea, le diede forma e la concretizzò, e che da allora ha seguito giorno dopo giorno la sua creatura, e l’ha vista crescere fino divenire la bella e grande realtà che è oggi.

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ifty years old, and proud of every one of them. The Chamber of Commerce certificate shows the registration date of January 2, 1960. The company, which has steadily grown each year, has always made quality its main objective. When Ames was set up and took its first steps in the market, it was a sole proprietorship founded by Augusto Strianese based on the farsighted conviction that the world of modular prefabrication was destined for great things. And that’s what happened. In July 1979, the company became Ames S.p.A., with a succession of commitments and orders of increasing size and importance. The aim of Ames S.p.A. from its foundation to date has always been to move its strategies with the intention of constant improvement in the quality of the products with expanding when necessary to meet the needs of different sectors of the market, always respecting the European regulations and laws on safety and quality systems. Today, the company produces and sells modular prefabricated constructions that satisfy the residential and operational requirements of construction companies, companies and public bodies. The main production lines are containers, modular units, shelters (personalized prefabricated solutions for specific needs of industrial groups) and raised car parks. These items can be used everywhere – for schools, hospitals, and airports but also for large building sites, large companies and institutions. Ames S.p.A. constructions can be found at the F. Severi Institute in Salerno, the Sandro Pertini Asylum Hospital in Rome, the forest fire monitoring positions of Alenia, the Enel power station in Termini Imerese, and the Institute of Virology and Immunology in Belgrade, to name but a few. There are many other constructions in Italy and abroad, making Ames S.p.A. the leading company in the sector. So Augusto Strianese, the honorary president, has every reason to be proud when taken by an idea 50 years ago, he shaped and made it real and, since then has followed his creation day after day, watching it grow until it has become the beautiful large company of today.

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Let’s Protect Our Food Treasures The Naples Chamber of Commerce has promoted many events, also through Agripromos, to favour innovation of companies in the whole supply chain

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aples and its metropolitan area has a strong agro-industrial vocation and high production, processing and commercialisation capacity for traditional products. It is an open deposit of food treasures to discover and make known in Italy and the world. The Naples Chamber of Commerce has always been committed to supporting and enhancing local production and the excellence of the area through work in favour of agricultural businessmen, promoting innovation and the interMAURIZIO nationalisation of compaMADDALONI nies in the whole food supply chain. This is real assistance to companies, made available by the Chamber body through Agripromos, its sector organisational structure, committed to stimulating agriculture that generates stabile economic development and added value in the area. It relaunches and enhances the many types of traditional production and those certificated with the official quality brands, betting on the energy of young people who choose to put down roots in the area and gather the fruit of difficult work, full of obstacles and uncertainties, but certainly fascinating and with prospects for development linked to the ability to innovate and believe in the quality of Neapolitan products. The Neapolitan path of accompaniment is also based on the diffuse attendance at the main national and overseas fairs, involving institutional and entrepreneurial players of the whole local and regional agricultural supply chain. In addition, the Chamber of Commerce is committed to flanking agriculture businesses and sector associationism to ensure easier routes to new markets. The work of accompanying is through the creation of specific promotional campaigns supporting traditional production and activating close operative collaboration with local and regional administrations, also as a result of the contribution of the appropriate aerial which the Neapolitan Chamber body has created in Brussels and available to the whole entrepreneurial system represented in the Naples Chamber of Commerce. This is another reason for being close to the places of discussion and decision in the European Union, which have always been careful of the definition and development of economic policies in favour of local agriculture. This is particularly true of traditional Italian production which is undoubtedly a heritage of professionalism and commitment of immense value, to conserve and relaunch with all means possible, today and in the future.

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Tuteliamo i nostri tesori agroalimentari NUMEROSE LE INIZIATIVE PROMOSSE DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI NAPOLI, ANCHE ATTRAVERSO LA PROPRIA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI SETTORE, AGRIPROMOS, PER FAVORIRE L’INNOVAZIONE E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE DELL’INTERA FILIERA di Maurizio Maddaloni, Presidente della Camera di Commercio di Napoli

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n territorio a forte vocazione agroindustriale e con elevate capacità di produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti tipici. Napoli e la sua area metropolitana rappresentano un giacimento a cielo aperto di tesori agroalimentari da scoprire e far conoscere in Italia e nel mondo. La Camera di Commercio di Napoli è da sempre impegnata a sostenere e valorizzare le produzioni locali e le eccellenze del nostro territorio, attraverso numerose azioni a favore dell’imprenditorialità agricola, favorendo l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese dell’intera filiera agroalimentare. Un aiuto concreto alle imprese, messo a disposizione dall’ente camerale attraverso la propria struttura organizzativa di settore, l’Agripromos, impegnata ad incentivare l’agricoltura che genera sviluppo economico stabile e valore aggiunto nel territorio. Rilanciando e valorizzando le numerose produzioni tipiche e quelle certificate con i marchi ufficiali di qualità e puntando sulle energie dei giovani che scelgono di mettere le radici nella nostra terra e cogliere i frutti di un lavoro difficile, pieno di ostacoli ed incertezze, ma sicuramente affascinante e con www.na.camcom.it

prospettive di sviluppo legate alla capacità di innovare e di credere nella qualità dei nostri prodotti. Un percorso di accompagnamento, il nostro, basato anche sulla capillare presenza ai principali appuntamenti fieristici nazionali ed esteri, coinvolgendo gli attori istituzionali ed imprenditoriali dell’intera filiera agricola locale e regionale. La Camera di Commercio, inoltre, è impegnata ad affiancare le imprese agricole e l’associazionismo di settore per garantire percorsi più agevoli verso nuovi mercati. L’attività di accompagnamento è realizzata attraverso la realizzazione di specifiche campagne promozionali a supporto delle produzioni tipiche e attivando una stretta collaborazione operativa con le amministrazioni locali e regionali, grazie anche al contributo dell’apposita antenna che l’ente camerale partenopeo ha realizzato a Bruxelles e a disposizione dell’intero sistema imprenditoriale rappresentato all’interno della Camera di Commercio di Napoli. Una ragione in più per essere vicini ai luoghi di confronto e di decisione dell’Unione Europea, da sempre attenta alla definizione e allo sviluppo di politiche economiche a favore dell’agricoltura locale e in particolare delle nostre produzioni tipiche le quali, senza tema di smentita, rappresentano un patrimonio di professionalità e di impegno di immenso valore, da preservare e rilanciare con tutti i mezzi, oggi e per il futuro.


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GAMBERO ROSSO

Vino italiano, vince la qualità LA COSTANTE RICERCA DI MIGLIORAMENTO IN TERMINI QUALITATIVI PREMIA LE NOSTRE AZIENDE E IL NOSTRO EXPORT, E PERMETTE DI GUARDARE CON OTTIMISMO AL FUTURO di Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso

Italian Wine, Quality Wins

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ime of crisis, time of challenge, also in the world of wine. Although the consumption of wine in Italy has fallen (under 40 litres per capita for the first time), it’s not true of the rest of the world (+94% UK, +47% USA, + 63% Russia and +160% China). And producers are girding themselves for increasingly global competition, with exports a significant +7.6% over the same period the previous year for the first seven months of 2010. This is even more interesting if you factor in that the regions with the best results are those which have invested most in improvements in quality and then, obviously, marketing and communication. Today, Italian wine is really able to sustain the competition because, in terms of quality, it really has grown. When Gambero Rosso published its first guide (1987), there were just 32 Three Glasses (the top, now common way of defining a great wine). This year, the 24th edition (published in Italian, English and German) has awarded 402. There are the top names that are collectible which will acquire further value in the coming years, as

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empo di crisi, tempo di sfide. Anche nel mondo del vino. Se infatti il consumo di vino in Italia scende (per la prima volta sotto i 40 litri pro capite), non così nel mondo (+94% UK, +47% Usa, +63% Russia, +160% Cina). E i produttori si attrezzano per una competizione sempre più globale, che li ha visti esportare nei primi sette mesi del 2010 un significativo +7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dato ancora più interessante se si valuta che le regioni che hanno riscontrato i migliori exploit sono quelle che hanno investito maggiormente nel miglioramento della qualità e poi, ovviamente, nel marketing e nella comunicazione. Oggi il vino italiano è davvero in grado di sostenere la competizione perché, in termini di qualità, è davvero cresciuto. Quando il Gambero Rosso pubblicò la sua prima guida (1987), i Tre bicchieri (il top dell’eccellenza, ormai il modo comune per definire PAOLO un gran vino) erano appena CUCCIA 32. Quest’anno la ventiquattresima edizione (pubblicata in italiano, inglese e tedesco) ne ha premiati 402. Al vertice ci sono etichette da collezione che acquisteranno valore ulteriore negli anni e buone bottiglie a prezzi contenutissimi che non hanno eguali nel mondo in fatto di rapporto qualità/prezzo. A vincere sono quei vini che rappresentano al meglio i territori, e ne trasmettono nel sapore e nei profumi le sensazioni migliori. E se, come da tradizione e storia, le regioni al vertice sono sempre Piemonte, Toscana e Veneto, tutte le altre fanno passi da gigante e guardano con ragionato ottimismo al futuro. Il Gambero Rosso è al loro fianco: oggi come ieri nel giudicare con autonomia e onestà intellettuale la produzione vitivinicola; oggi, ancora più di ieri, nel considerarsi loro partner, compagno di viaggio, consulente a tutto tondo nell’enorme sforzo che fanno per mantenere e conquistare mete ambiziose. Perché alla fine a “vincere” deve essere l’intero Paese e non questa o quella singola entità.

IL VINO ITALIANO NEL MONDO La tabella indica le quote di mercato del vino italiano nel 2009 messe a confronto con quelle del 2008.

The constant search for improvement in quality has rewarded Italian companies and exports, and enables the future to be considered with optimism well as good bottles at reasonable prices which are unequalled in the world in terms of the price/quality ratio. Wines that best represent their region and exhibit the best flavors and scents are those that have won. Historically and traditionally, the top regions are Piedmont, Tuscany and Veneto, but all the others have taken giant steps forward and can look to the future with reasoned optimism. Gambero Rosso is at their side, judging wine production independently and with intellectual honesty, today as yesterday. More than ever before, it considers itself their partner, travelling companion, and all-round consultant in the enormous effort they make to conquer and maintain ambitious goals as, in the end, it’s the whole country that must ‘win’ and not just this or that individual company.

ITALIAN WINE IN THE WORLD The table shows the market shares of Italian wine in 2009 compared with those of 2008. Fonte/Source: Nomisma per Federagri Confcooperative

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Con la Cina, relazioni eccellenti a tutti i livelli

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a Cina non è mai stata così vicina. Lo dimostrano i dati relativi agli scambi nel primo semestre dell'anno, che ci confermano che le nostre esportazioni sul mercato cinese sono cresciute del 23%, e che le nostre quote di mercato sono passate dall’1,7 al 2,3, con un incremento di oltre il 30%. Una crescita forte, quella del Made in Italy in Cina, che abbraccia soprattutto il settore delle macchine utensili, nostra prima voce dell'export. Ma ciò che è certo – e che, al di là dei numeri, ci fa guardare con ottimismo al futuro – è che, in questo biennio, siamo riusciti a trasformare la Cina da minaccia a grande opportunità, come dimostrato dalla recente missione di Sistema che ha portato nel gigante asiatico oltre 230 aziende italiane, ma anche dalla ancor più recente visita del premier cinese Wen Jiabao a Roma. Gli incontri programmati – che si sono del resto

di Adolfo Urso, Vice Ministro allo Sviluppo Economico

L’ENNESIMA CONFERMA DELLA CRESCENTE COOPERAZIONE TRA I NOSTRI DUE PAESI L’HA FORNITA, ALL’INIZIO DI OTTOBRE, LA VISITA DEL PREMIER WEN JIABAO A ROMA svolti a poco più di un mese di distanza da un’importante ricorrenza, quella del quarantennale delle relazioni diplomatiche tra i nostri due Paesi - hanno costituito lo scenario di nuove promesse e garanzie di rinnovata collaborazione, non solo in ambito economico, ma anche a livello istituzionale e culturale. La visita romana del premier cinese si è infatti conclusa con la firma di 10 accordi commerciali, per un impegno totale di 2,5 miliardi di dollari, che riguardano settori quali le energie pulite, le èItalia

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hina has never been so close. The data on trade in the first half of the year shows this and confirms that Italian exports to the Chinese market have grown by 23%, and the Italian market share has gone from 1.7 to 2.3%, with an increase of more than 30%. Italian products have grown strongly in China, particularly in the tool machine sector, the leading item in Italian exports. However, what is certain and what, looking beyond the numbers, makes us look to the future with optimism – is that, in the last two years, we’ve succeeded in transforming China from a threat into a great opportunity, as the recent mission, which took more than 230 Italian companies there, shows but also the even more recent visit by the Chinese prime minister Wen Jiabao to Rome. The meetings planned – held at little more than a month from the important 40th anniversary of diplomatic relations between the two countries – formed a scenario of new promises and guarantees of renewed collaboration, not just in the economic sphere, but also at an institutional and cultural level. The Chinese prime minister’s visit to Rome ended with the signature of 10 commercial agreements, for a total

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comunicazioni, le tecnologie per l’ambiente, il settore sanitario, il packaging, la logistica, il marketing e la finanza, l’industria del marmo. A questi, si affiancano 7 accordi istituzionali, mentre altri 328 milioni di euro sono previsti da accordi per lo sviluppo delle piccole e medie imprese che operano nelle infrastrutture, nell’energia, nelle telecomunicazione, nel consulting. A fare il punto sulle ottime relazioni tra i nostri due Paesi è servita anche la Tavola Rotonda svoltasi a Villa Madama, dalla quale è emersa, ancora una volta, l’ammirazione della Cina nei confronti della nostra creatività, ma anche delle nostre competenze tecniche e della nostra costante ricerca di innovazione: qualità che attraggono gli investimenti esteri e fanno del nostro Paese un partner conteso. Senza dimenticare i settori “classici” che tutti – non solo i cinesi – ci invidiano: design, moda, agroalimentare, cultura e bellezze paesaggistiche – alla base di un’attenzione al nostro Paese anche dal punto di vista turistico. Nel corso di questo incontro il premier cinese Wen Jiabao e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si sono inoltre impegnati a raggiungere un importante traguardo: i 100 miliardi di dollari di interscambio in cinque anni, dopo il salto, dal 2004 ad oggi, da 10 a 40 miliardi di dollari. Un obiettivo indubbiamente ambizioso, ma per il quale abbiamo tutte le “carte in regola”. In conclusione, da questa visita – e dalle precedenti, e ormai costanti, occasioni di incontro tra i nostri due Paesi – non possiamo quindi che trarre un bilancio positivo, e constatare l’eccellente livello delle relazioni, frutto anche dell’impegno convinto e costante negli ultimi anni dei nostri due Governi.

ration of the China for Italian creativity, and also the technical competence and constant research for innovation, emerged once more. These are all qualities which attract foreign investment and make Italy a sought after partner. And let’s not forget the ‘classic’ sectors that everyone – not just the Chinese – envy the Italians - design, fashion, food, culture and the beauties of the landscape – at the base of an attention to Italy, also from the tourism point of view. During the meeting, the Chinese prime minister and Silvio Berlusconi, president of the Cabinet, also undertook to reach an important aim - US$ 100 billion commitment of US$ 2.5 billion, conof commerce in five years, after the jump The umpteenth cerning sectors like clean energy, comfrom US$ 10 to 40 billion from 2004 to confirmation of munications, environmental technolodate. This is undoubtedly an ambitious growing co-operation gies, health, packaging, logistics, marobjective but there are all the right signs between Italy and keting and finance and the marble infor Italy to achieve it. dustry. In addition, there are 7 instituIn conclusion, there can’t be other than China was the visit of tional agreements while another Euro a positive balance from this visit – and the the Chinese prime 328 million are planned in agreements previous ones, and the constant opportuminister Wen Jiabao to for the development of small and nities for meetings between the two Rome at the beginning medium enterprises operating in infracountries – and note the excellent level of structure, energy, telecommunications relations, also the result of the convinced of October and consulting. and constant commitment of the two T h e R o u n d Ta b l e h e l d i n V i l l a governments in recent years. Madama was useful for taking stock of the optimal relations between Italy and China, and from which the admi-

Excellent Relations at all Levels with China


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La Cina post-Expo: opportunità da non perdere

Fila davanti all’ingresso del Padiglione Italiano all’Expo

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a Cina non è un pericolo, ma un’opportunità”. Ad esprimere questo pensiero è stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di ritorno dalla sua Visita di Stato nel “gigante asiatico”. Una missione importante, che gli ha permesso di toccare con mano il grande apprezzamento che il pubblico cinese rivolge a tutto ciò che proviene dal nostro Bel Paese: dalle nostre opere d’arte ai capolavori dei nostri stilisti, dalla genialità dei nostri artigiani alle bellezze delle nostre città. A riprova di ciò, il fatto che, a pochi giorni dalla chiusura ufficiale dell’Expo 2010, erano già pervenute ben 23 offerte di acquisizione da parte delle principali Istituzioni e Municipalità cinesi per l’acquisizione del Padiglione Italiano, meta del resto, nel corso dei sei mesi di “vita” a Shanghai, di una media di oltre 40.000 visitatori al giorno. Al di là del grandioso e ammiratissimo Padiglione che siamo riusciti a creare per l’Expo, il nostro merito è di aver saputo dimostrare concretamente, in questi ultimi mesi, l’interesse nei confronti del colosso cinese: ne abbiamo dato prova con la Missione

IN QUESTI MESI IL MADE IN ITALY HA SAPUTO GUADAGNARSI UNA SCHIERA CRESCENTE DI ESTIMATORI. DOBBIAMO QUINDI “CAVALCARE L’ONDA” E PUNTARE CON ANCOR MAGGIORE SLANCIO VERSO QUESTO STRAORDINARIO MERCATO di Pietro Celi, Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico

di Sistema guidata dal Vice Ministro PIETRO Adolfo Urso alla fine di maggio, comCELI posta dai massimi vertici delle Istituzioni economiche italiane e da un centinaio di nostre imprese; ma anche con il fondamentale protocollo d’intesa per la cooperazione nella reciproca promozione dei rispettivi patrimoni culturali – accordo che, tra le altre cose, permetterà all’Italia di godere, a partire dal 2011 di uno spazio di 1.000 metri quadri nel contesto dell’erigendo Museo Nazionale Cinese a Piazza Tien’ anmen; e, ora, con la visita del nostro Presidente Napolitano, che è del resto caduta negli stessi giorni del passaggio di consegne tra Shanghai 2010 e Milano 2015. Ora dobbia-

Post-Expo China – Opportunities not to Be Lost

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hina isn’t a threat but an opportunity.” Giorgio Napolitano, the President of the Republic, said this on his return from the state visit to the ‘Asian giant’. An important mission that enabled him to see for himself, the great appreciation of the Chinese public for anything that comes from Italy – from Italian works of art to the masterpieces of Italian stylists, the genius of Italian craftsmen to the beauty of the cities. All this borne out by the fact that, a few days from the official closure of the Expo 2010, 23 offers to buy the Italian Hall had already arrived from the main Chinese institutions and municipalities – including Shanghai, Beijing and Hong Kong. The Hall was visited by an average of more than 40,000 visitors a day over the six months of ‘life’ in

mo fare in modo che questi rapporti – resi ancora più solidi da concreti scambi e intese in diversi settori – non vadano persi, ma anzi coltivati e rafforzati. La Cina non deve infatti far paura ai nostri imprenditori, o essere vista come un pericolo, bensì deve essere studiata, valutata attentamente, e quindi “conquistata” attraverso la nostra creatività, la nostra qualità, la nostra attenzione al dettaglio, la nostra competenza tecnologica, il nostro “saper fare”. Sono queste le doti che dobbiamo mettere in campo per aprirci nuovi, importanti, spazi in un mercato che già oggi conta oltre 400 milioni di potenziali consumatori. Un’opportunità che non va sprecata.

In recent months Italian products have been able to earn an increasing number of supporters. So we must ‘jump on the bandwagon’ and focus on this extraordinary market with even greater momentum

Shanghai. In any case, in addition to the grandiose and much-admired Hall that we succeeded in creating for the Expo, our merit is to have been able to really show the interest in China in the last few months. We showed this with the mission led by the deputy minister Adolfo Urso at the end of May, with the leaders of the Italian economic institutions and about 100 Italian companies but also with the essential protocol of understanding for co-operation in the reciprocal promotion of the respective cultural heritages – an agreement which will also enable Italy to have, from 2011, a space of 1,000 sq. metres in the context of the National Chinese

Museum under construction in Place Tien’anmen and, now, with the visit of President Napolitano, which took place in the same days as the handover from Shanghai 2010 to Milan 2015. Now we must ensure that these relationships – made even more solid by real exchanges and understandings in various sectors – aren’t lost but cultivated and strengthened. China mustn’t frighten Italian businessmen or be seen as a danger, but rather studied, assessed carefully and then ‘conquered’ through Italian creativity, quality, attention to detail, technological competence and savoir-faire. These are the skills to be put into the field to open new, important spaces in a market which already has more than 400 million potential consumers. An opportunity that shouldn’t be wasted.

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With the Companies, to avoid ‘jumps in the dark’

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Il Padiglione Italia all’Expo di Shanghai

A fianco delle aziende, per evitare “salti nel vuoto”

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a Convention delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), che si è svolta alla fine di ottobre a Parma, ha permesso anche quest’anno di fare il punto sulle esigenze, sulle richieste, sui punti deboli e sui timori delle aziende italiane e del Sistema Italia nel suo complesso. Internazionalizzazione, tutela del Made in Italy, promozione della ristorazione e della produzione agroalimentare italiana nel mondo – vista anche la sede prescelta per la Convention di quest’anno, da sempre sinonimo di “buona tavoFERRUCCIO la” – sono state le tematiche DARDANELLO al centro dei dibattiti. Ma un’altra realtà si è guadagnata l’attenzione dei convenuti, italiani e italo-esteri: il “gigante” Cina. In particolare, la Cina resta ancora al centro dei timori di molte nostre aziende, così come registrato dallo studio da noi realizzato a fianco di Assocamerestero – e presentato appunto a Parma – tra 24mila imprenditori italiani residenti all’estero. Oltre la metà degli intervistati (52%) ha infatti rilevato, nell’ultimo anno, l’ingresso nello scenario internazionale di nuovi competitor delle produzioni italiane, e proprio la Cina viene additato come il più pericoloso competitor emergente dell’Italia, specialmente per il Made in Italy tradizionale. Questo risultato deve farci attentamente riflettere. Non possiamo infatti nascondere il fatto che la crescita della Cina – che si stima possa mantenere, nei prossimi anni, incrementi intorno al 910% – sia un fenomeno complesso e variegato, che può riservare dei “pericoli”, se poco studiato e non opportunamente valutato. Tuttavia questa crescita ha aperto la strada a scenari nuovi,

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I PERICOLI DEL MERCATO CINESE NON VANNO SOTTOVALUTATI, MA IL SUO RUOLO CRESCENTE NELL’ECONOMIA GLOBALE PUÒ RISERVARE ENORMI OPPORTUNITÀ PER IL NOSTRO TESSUTO ECONOMICO di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere

che possono riservare enormi opportunità per il nostro tessuto economico. Entrare nel mercato cinese, soprattutto per le piccole e medie imprese, può essere difficoltoso, ma assolutamente fattibile e indubbiamente di vitale importanza se si vuole agire da protagonisti in uno scenario che, nel prossimo futuro, assumerà ancor più un ruolo primario a livello globale. Le Camere di commercio hanno tra le loro funzioni principali quella di supportare le imprese ed il Made in Italy. La riforma intervenuta all’inizio di quest’anno le ha rinnovate e rafforzate, accentuando la loro capacita di agire come sistema. Un sistema che all’estero può avvalersi di una rete diffusa di terminali specializzati ad accompagnare e assistere le nostre imprese, soprattutto quelle meno attrezzate. Il nostro lavoro consiste nell’evitare, a chi cerca spazi in nuovi mercati, di fare pericolosi “salti nel vuoto”. Non dobbiamo infatti mai dimenticare che le nostre PMI hanno tutte le capacità – se ben indirizzate – per riuscire a competere sui grandi mercati internazionali, compreso quello asiatico. È in questa prospettiva che Unioncamere e l’intero sistema camerale – a partire dalla Camera di Commercio Italiana in Cina – si muovono da anni, in stretto raccordo con gli altri soggetti istituzionali – ICE, Sace, Simest e naturalmente Ministero dello Sviluppo Economico.

he Convention of the Italian Chambers of Commerce Abroad, held in Parma at the end of October, enabled a summary to be made of the needs, requests, weaknesses and fears of Italian companies and the Italian system in general once more for this year. Internationalisation, protection of Italian products, promotion of catering and Italian food production around the world – given the chosen site for the convention of this year, which has always been synonym of ‘good food’ – are the topics for discussions. However, the subject of the ‘giant’ China also earned the attention of participants, both Italians and foreigners. In particular, China is still at the heart of the fears of many Italian companies, just as shown by our study alongside Assocamerestero among 24,000 Italian businessmen resident abroad – and presented in Parma. More than half those interviewed (52%) reported the arrival of new competitors for Italian production on the international scenario in the last year, and China was indicated as the most dangerous emerging competitor of Italy, especially for traditional Italian products. This result should make us think carefully. We can’t hide the fact that the growth of China – which it’s estimated can maintain growth of around 9-10% in the The dangers of the coming years, is a complex and varied probChinese market lem, which may have shouldn’t be ‘dangers’ if not studied underestimated, but carefully and assessed its growing role in appropriately. Nevertheless, this growth has the global economy opened the way to new may hold enormous scenarios, which may opportunities for hold enormous opporthe Italian tunities for the Italian economic fabric. Entereconomic fabric ing the Chinese market may be difficult, but feasibly and undoubtedly of vital importance for those who want to be leaders in a scenario which will have an even more primary role at global level in the near future, particularly for small and medium companies. One of the main functions of the Chambers of Commerce is that of supporting companies and Italian products. The reform of the beginning of this year has renewed and strengthened them, accentuating their ability to act as a system. A system which can take advantage of a widespread network of terminals abroad specialised in accompanying and assisting Italian companies, particularly those less well-equipped. Our work consists of preventing those looking for space in new markets from making dangerous ‘jumps in the dark’. We must never forget that Italian SMEs have all the ability – if well guided – to succeed in competing in the great international markets, including the Asian one. with this in mind, Unioncamere and the whole of the Chamber system – starting from the Italian Chamber of Commerce in China in close connection with other institutional bodies like ICE, Sace, Simest and, naturally the Ministry for Economic Development – has been moving with this in mind for years.


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Sul mercato cinese, a supporto delle PMI italiane

ffiancamento globale, consulenza, crediti all’esportazione, finanziamenti in investimenti diretti, Fondo di Venture Capital, programmi di penetrazione commerciale, business scouting, studi di prefattibilità, fattibilità e programmi di assistenza tecnica. Sono questi alcuni dei servizi che Simest, SONO NUMEROSI I SERVIZI CHE SIMEST METTE A DISPOSIZIONE DELLE AZIENDE la finanziaria pubblico-privata che promuove lo sviluppo delle imprese italiane all’estero, met- NAZIONALI PER AIUTARLE A SVILUPPARE PROGETTI INDUSTRIALI E COMMERCIALI te a disposizione delle aziende italiane interes- NEL PAESE ASIATICO sate al mercato cinese. di Giancarlo Lanna, Presidente di Simest In questo periodo, in particolare, la Cina rappresenta per Simest il principale Paese di destificoltà di accesso al credito, risulta particolar- esportato nell’ultimo triennio il 20% delle loro nazione degli investimenti: qui i nostri mente interessante e competitivo. produzioni capitalizzando fino a 500 mila euro. imprenditori possono trovare un mer- GIANCARLO Simest, inoltre, può acquisire una par- La solidità patrimoniale è uno dei problemi più LANNA cato in grado di offrire ancora importecipazione fino al 25% nel capitale socia- stringenti per la crescita delle nostre imprese e tanti opportunità, in particolare in le delle imprese all’estero, sia parteci- questo è uno strumento importante per dare nuosettori in cui riveste particolare imporpate interamente da imprese italiane, vo impulso alla loro capacità esportativa. tanza il design – si pensi all’arredasia realizzate nella forma di imprese Le aziende italiane interessate al mercato cinemento, all’illuminazione, alla ceramimiste con partner locali. La partecipa- se, dispongono poi di un nuovo supporto: insieca – ma anche laddove è richiesta attenzione di Simest consente all’impresa me a Banca Intesa e Bank of China, Simest ha zione ai particolari, alla qualità del proitaliana l’accesso alle agevolazioni (con- infatti costituito una nuova società, SIBAC Ltd. – cesso produttivo, all’utilizzo di tecnotributi agli interessi) per il finanzia- Shangai Sino-Italy Business Advisory Company Ltd., logie all’avanguardia. Tutte “doti” su mento della propria quota di parteci- che offre assistenza tecnica e consulenza financui le nostre aziende possono contare. pazione nell’impresa estera. ziaria alle imprese italiane che intendono sviIn particolare, Simest mette a dispoSimest dunque mette a disposizione luppare progetti industriali e commerciali in quesizione il fondo pubblico di Venture Capital, delle PMI un pacchetto di interventi finanziari e sto Paese. che gestisce per conto del Ministero dello Sviluppo di servizi reali, affiancando la missione delle Queste e altre iniziative hanno permesso a Simest Economico. Si tratta infatti di un importante struimprese nostrane nei mercati internazionali; a tal di realizzare in Cina, ad oggi, oltre 161 progetti mento che proponiamo a quelle aziende che decifine, Simest gestisce il nuovo fondo di circa 300 di investimento a fianco di imprese italiane, per dono di investire in aree geografiche strategimilioni di euro, che rende possibile sostenere la oltre 1 miliardo e 600 milioni di euro di investiche e, in un momento come quello attuale, di difpatrimonializzazione delle aziende che hanno menti all’estero.

Support for Italian SMEs in the Chinese Market

competitive. In addition, Simest can acquire a stake of up to 25% in the share capital of companies abroad, whether entirely owned by Italian companies or set up in the form of mixed companies with local partners. Simest’s holding allows the Italian company to access the facilitations lobal flanking, consultancy, Simest makes many services (contribution to interest) for financexport credit, financing in available of Italian ing its holding in the overseas comdirect investment, venture companies to help them pany. So, Simest makes a package capital fund, commercial penetradevelop industrial and of financial operations and real tion programmes, business scoutcommercial projects in China services available to SMEs, flanking ing, pre-feasibility and feasibility studies, and technical assistance the mission of Italian companies in programmes are just some of the services that Simest, the international markets; Simest manages a new fund of public-private financial company that promotes the devel- around Euro 300 million for this purpose, making support opment of Italian companies abroad, makes available to of the capitalisation of companies which have exported Italian companies interested in the Chinese market. At 20% of their production in the last three years possible, present, in particular, China is the main country of destina- capitalising up to Euro 500,000. Capital solidity is one of tion for investment for Simest. Italian businessmen can the most serious problems for the growth of Italian comfind a market still able to offer significant opportunities, es- panies and this is an important tool to give a new impulse pecially in sectors where design is particularly important – to their ability to export. Italian companies interested in the Chinese market also furnishing, illumination and ceramics – but also where attention to detail, the quality of the production process and have a new support – Simest has set up a new company, the use of avant-garde technology is required; all of which Shanghai Sino-Italy Business Advisory Company Ltd are skills on which Italian companies can count. (SIBAC Ltd), with Banca Intesa and Bank of China, which In particular, Simest makes the public venture capital offers technical assistance and financial consultancy to Italfund available, which it manages on behalf of the Ministry ian companies intending to develop industrial and comof Economic Development. This is an important tool of- mercial projects in China. These and other initiatives have fered to those companies that decide to invest in strategic allowed Simest to create, to date, 161 investment projects geographic areas and, at a time like the present, with diffi- alongside Italian companies, worth more than Euro 1.6 bn culty in accessing credit, and it is particularly interesting and of investment abroad, in China.

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Shanghai Expo, a Challenge won by Venice

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Expo di Shanghai, una sfida vinta dal Sistema Venezia CAMERA DI VENEZIA E CENTRO ESTERO HANNO ACCOMPAGNATO IN CINA IN TUTTO 108 TRA IMPRENDITORI E ISTITUZIONI, PER 560 INCONTRI B2B

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hiuso l’Expo di Shanghai, è tempo di bilanci per Venezia che, con la sua classe economica e le istituzioni, non poteva non cogliere le opportunità e mancare a questo mega evento, con oltre 70 milioni di visitatori. La patria di Marco Polo, facendo sistema tra pubblico e privato, ha dato vita al Comitato Expo Venezia, che ha proposto un suo Padiglione per mostrare al mondo come città ed entroterra siano riusciti a coniugare passato e presente: il più visitato nell’area UBPA. Ruolo centrale nel Comitato l’ha rivestito la Camera di Commercio di Venezia, che ha creduto nel progetto stanziandovi 245 mila euro, a cui si sono aggiunti i contributi – 50 mila euro – per le imprese partecipanti alle missioni. L’ente camerale, con il Centro Estero Veneto, ha infatti promosso per l’Expo cinque missioni economiche in Cina, precedute da corsi di formazione. La prima, sul Turismo, ha consentito agli imprenditori del settore, accompagnati dal Presidente della Camera, Giuseppe Fedalto, di conoscere un mercato dalle grandi potenzialità, e, grazie ai ben 150 incontri, di intraprendere contatti per collaborazioni future. Una ottantina i meeting della seconda missione, Portualità e Logistica, durante la quale le aziende presenti hanno evidenziato di aver già avviato collaborazioni con le controparti.

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Ancora, novanta gli appuntamenti della missione Logistica e Tecnologie Ambientali, grazie alla quale le aziende veneziane hanno messo in mostra nella vetrina di Shanghai le scelte gestionali operate in una città particolare, ma amata anche in Cina, come Venezia, in un settore in cui Italia e Veneto sono all’avanguardia. La quarta missione, Plurisettoriale, ha visto a Shanghai istituzioni (tra cui il vice Presidente della Camera, Giuseppe Molin), e imprenditori (21 aziende di meccanica e ingegneria, logistica, edilizia, sistema casa e servizi). In quei giorni il Padiglione è stato il centro di manifestazioni, come la mostra dei distretti o il Forum sulle città d’arte e turismo sostenibile: 210 gli incontri e visite aziendali. L’ultima missione ha portato a Shanghai le Trasformazioni Urbane, con 30 incontri e visite presso aziende. Camera di Venezia e Centro Estero hanno accompagnato in Cina in tutto 108 tra imprenditori e istituzioni, per 560 incontri B2B: numeri di spicco. Il Padiglione Venezia è stato una cartolina del meglio che il Veneto sa produrre ed esportare: un successo e un viatico per l’Expo di Milano 2015, dove il Sistema Venezia intende assumere ancora un ruolo da protagonista. E la strada parte da Shanghai.

ow that the Shanghai Expo has closed, it’s time for Venice to draw up a balance that, with its economic class and institutions, couldn’t help but seize the opportunities and be at this mega event with more than 70 million visitors. Marco Polo’s hometown, created a joint public and private system and started the Venice Expo Committee, which proposed its own Hall to show the world how the city and surrounding area have been able to unite past and present – and it was the most visited in the UBPA area. The Venice Chamber of Commerce had a central role in the Committee, believing in the project and allocating Euro 245,000, to which contributions of Euro 50,000 were added for companies taking part in the missions. The Chamber body, with the Veneto Foreign Centre, promoted five economic missions to China for the Expo, preceded by training courses. The first, on Tourism, enabled businessmen in the sector, accompanied by Giuseppe Fedalto, president of the Chamber, to find out about a market of great potential and, as a result of more than 150 meetings, make contacts for future collaborations. There were about 80 meetings for the second The Venice Chamber mission, Harbours and Logistics, during and Veneto Foreign which the companies Centre accompanied attending highlighted a total of 108 that they had already businessmen and started collaboration with the counterparts. institutions to China The third mission, on Logistics and Environmental Technologies, had about 90 meetings, through which, in the showcase of Shanghai, the companies from Venice displayed the management choices made in a special city, also loved in China, in a sector in which Italy and Venice are at the cutting edge. The fourth mission, Multi-sector, saw institutions Shanghai (including Giuseppe Molin, vice-president of the Chamber) and businessmen (21 mechanical and engineering, logistics, construction, house system and services companies). At this time, the Hall was the centre of exhibitions, like the display of the districts or the Forum on art cities and sustainable tourism –210 meetings and company visits. The last mission took Urban Transformations to Shanghai, with 30 meetings and visits to companies. The Venice Chamber and Foreign Centre accompanied 108 businessmen and institutions to China for an exceptional number of B2B meetings – 560. The Venice Hall was a postcard of the best that Veneto produces and exports – a success and a viaticum for the Milan Expo 2015, where the Venice method will have an even more important role. And the road starts from Shanghai.


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Braccialini invade l’Oriente Braccialini, la casa fiorentina di accessori, si prepara ad una nuova serie di aperture monomarca nell’est asiatico, partendo dalla Cina, dove la maison toscana ha stretto un accordo con un gruppo locale per l’apertura di 21 punti vendita ad insegna in cinque anni. Si è iniziato ad aprile con l’apertura nel centro Hong Kong Plaza a Shanghai, mentre recentissima è l’inaugurazione della nuova boutique di Chongquing. L’apertura di due nuovi store è infine prevista tra novembre e dicembre: Braccialini arriverà infatti nella città di Chengdu e nuovamente a Shanghai.

BRACCIALINI INVADES THE EAST Braccialini, the Florentine accessories house, is preparing for a new series of single-brand openings in eastern Asia, starting with China, where the company has signed an agreement with a local group for the opening of 21 sales points in five years. A start was made last April with the opening in the Hong Kong Plaza centre in Shanghai, while the new boutique in Chongquing has been inaugurated very recently. The opening of two new stores is planned for November and December – Braccialini will arrive in the cities of Chengdu and again in Shanghai.

Bollani e Fresu, dal piano di Allevi alla Orchestra Filarmonica della Scala, alla performance di Riccardo Cocciante.

Claudio Baglioni chiude in musica l’Expo La grande voce di Claudio Baglioni e il coinvolgente suono del suo pianoforte sono stati gli ingredienti del concerto “Il viaggio e la via”, che il Padiglione Italiano ha offerto lo scorso 28 ottobre al pubblico internazionale presente all’Expo di Shanghai. Si trattava della prima volta in assoluto del cantante italiano dal vivo in Cina: un concerto che ha permesso di chiudere in grande stile la “stagione musicale italiana” a Shanghai. La musica italiana è stata del resto un’eccezionale protagonista all’Expo: dal violino di Uto Ughi al jazz di

Claudio Baglioni’s great voice and the involving sound of his piano were the ingredients of the ‘Il viaggio e la via’ (The journey and the Road) concert, offered by the Italian Hall on 28 October to the international public at the Shanghai Expo. It was a first time live for the Italian singer in China – a concert that allowed the ‘Italian musical season’ in Shanghai to close in great style. Italian music was one of the stars of the Expo – from Uto Ughi’s violin to Bollani and Fresu’s jazz, Allevi’s piano to the Philharmonic Orchestra of the Scala, and Riccardo Cocciante’s performance.

Il Premio Leonardo International a Zhan Chunxi Quest’anno il Comitato Leonardo, l’associazione presieduta da Luisa Todini nata per promuovere il Made in Italy nel mondo, ha assegnato a Zhan Chunxin il Premio Leonardo International, riconoscimento dedicato a imprenditori di levatura internazionale che hanno legato il loro nome al nostro Paese. Classe 1955, professore universitario prima e imprenditore dopo, Zhan Chunxin è il Presidente della Zoomlion, il maggior gruppo mondiale nel settore dei macchinari per l’edilizia. Dal settembre del 2008 la Zoomlion ha acquisito il controllo dell’italiana Cifa, diventando così protagonista e artefice della maggiore acquisizione effettuata in Italia da un gruppo cinese.

Italia-Cina: ancora ampi i margini di crescita La Cina è un’opportunità per l'industria italiana e l’obiettivo è di “superare gli 80 miliardi di interscambio”. Lo ha affermato il Vice Presidente di Confindustria per l'Internazionalizzazione, Paolo Zegna, intervenendo al Forum Economico ItaliaCina. La Cina, ha ricordato Zegna, “era vista come un problema. Ma mi sembra che, a distanza di 10 anni, lo spirito sia completamente

CLAUDIO BAGLIONI CLOSES THE EXPO WITH MUSIC

cambiato, sia da parte cinese, che presenta lungimiranza sugli investimenti”, sia da parte italiana. La Cina, quindi, è un’opportunità per le nostre aziende e per il nostro Paese, e offre ancora ampi margini di crescita: per Zegna, infatti, “molto è stato fatto, ma ci sono ancora difficoltà – soprattutto per quanto riguarda le PMI – nel portare avanti il business e nel fare investimenti in Cina”.

THE INTERNATIONAL LEONARDO AWARD GOES TO BUSINESSMAN ZHAN CHUNXIN This year, the Comitato Leonardo, the association chaired by Luisa Todini and set up to promote Italian products around the world, has decided to award the International Leonardo Prize to Zhan Chunxin. The Prize is given to businessmen of international standing who have linked their name to Italy. Zhan Chunxin is 55 and is a university professor turned businessman; he is president of Zoomlion, the leading group in the world in the construction machinery sector. Zoomlion acquired control of the Italian company CIFA in September 2008, thus becoming the star and arteficer of the largest acquisition made by a Chinese group in Italy.

ITALY-CHINA – STILL WIDE MARGINS FOR GROWTH China is an opportunity for Italian industry and the aim is to “exceed Euro 80 billion in trade,” according to Paolo Zegna, vice president of Confindustria for Internationalisation, talking at the Italy-China Economic Forum. China, recalled Zegna, “was seen as a problem but I think, 10 years on, the spirit has completely changed, both from the Chinese, who are farsighted on investment,” and the Italians. So, China is an opportunity for Italian companies and the country, and still offers wide margins for growth. Mr Zegna believes, “Much has been done but there are still difficulties – particularly for the SMEs – in taking business forward and making investment in China.”

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MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO

I Saloni Milano protagonisti a New York AL VIA L’IMPORTANTE PROGETTO PROMOSSO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, IN COLLABORAZIONE CON FEDERLEGNOARREDO, COSMIT E ICE di Umberto Vattani,

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Presidente dell’ICE

a metropoli americana – e, più precisamente, il suo cuore pulsante, Manhattan – è la location d’eccezione del progetto realizzato in collaborazione tra Ministero dello Sviluppo Economico, FederlegnoArredo, Cosmit e ICE, per la promozione del sistema arredo italiano negli USA, sotto il marchio “I Saloni Milano”. Come sottolineato dal Vice Ministro Adolfo Urso commentando l’accordo di settore tra il Ministero dello Sviluppo Economico e FederlegnoArredo, è di fondamentale importanza il radicamento nei mercati extra-europei: “In questa fase di congiuntura internazionale, il contributo pubblico deve essere indirizzato a garantire penetrazione e continuità di presenza sui mercati per imprimere l’identità Made in Italy della nostra produzione tra i clienti e i consumatori a domanda in crescita. Con l’intesa siglata con FederlegnoArredo, metteremo in campo attività di stimolo alla promozione commerciale e alla collaborazione produttiva, distributiva e tecnica nei mercati a più elevato potenziale”. Se da un lato “I Saloni” guardano con una certa soddisfazione al passato e ai risultati raggiunti in questi cinque decenni – dai 12 mila visitatori del 1961, agli oltre 297mila del 2010; dai 328 espositori iniziali, agli oltre 2500 degli ultimi anni – dall’altro puntano al futuro, e lo fanno a partire da una delle piazze “storiche” del Made in Italy: New York. L’ambizioso progetto, che andrà in scena dal 29 novembre 2010 al 6 gennaio 2011, verrà inaugurato da un percorso dal “gusto” italiano, che prevede degustazioni di prodotti Made in Italy forniti in collaborazione con Eataly, la “mecca” dell’agroalimentare italiano nel cuore della Grande Mela. Il 30 novembre si terrà invece “Italian Design Beyond the 20th Century”, incontro-dibattito sul design organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York. Così come la nostra eccellenza nel campo del design è legata al felice connubio tra arte, estrema attenzione alla qualità e al dettaglio, e competenza tecnologica, alla stessa maniera gli eventi che animeranno la manifestazione newyorkese si “muoveranno” su due binari. Da una parte, grazie a “Italian Design Street Walking”, si darà spazio al business, e quindi ai grandi nomi italiani del settore. Si verrà così a creare una sorta di “circuito” tra 20 showroom di aziende italiane già presenti nella città, che saranno caratterizzati da un’immagine coordinata, curata dallo Studio Cerri & Associati, e promosso con una guida dettagliata. Dall’altro canto, grazie a due eccezionali eventi – l’installazione “Perchance to Dream”, curata da Robert Wilson, e il nuovo allestimento dell’Ultima Cena, interpretata da Peter Greenaway – verrà dato spazio alla grande arte, alla creatività, e, soprattutto, a due incomparabili “geni” italiani: l’étoile del Teatro alla Scala e primo ballerino dell’American Ballet Theatre, Roberto Bolle – protagonista dei video ritratti di Wilson – e, naturalmente, Leonardo da Vinci. Oltre un mese di appuntamenti tutti da vivere, per respirare a pieni polmoni, nel cuore della Grande Mela, lo spirito, il gusto, la creatività alla base dell’eccellenza Made in Italy!


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MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO

L’edizione 2010 de I Saloni ha MASSIMO registrato oltre 297mila visitaMAMBERTI tori, il 56% dei quali provenienti dall’estero, ennesima conferma della grande vocazione internazionale della manifestazione. Questi numeri rappresentano un risultato straordinario, soprattutto se inseriti nell’attuale – non semplice – contesto economico mondiale, e confermano la leadership mondiale della manifestazione milanese fra gli analoghi appuntamenti di settore. Un risultato merito naturalmente degli espositori, ma soprattutto delle aziende espositrici, che dimostrano di essere ben degne della fiducia e dell’ammirazione che da tempo riscuotono a livello mondiale. Il nostro auspicio è di poter duplicare questo successo anche a New York, metropoli che da tempo subisce il fascino delle nostre migliori produzioni.

I Saloni Milano stars of New York The important project promoted by the Ministry of Economic Development, in collaboration with FederlegnoArredo, Cosmit and ICE

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he American metropolis and, more precisely, its throbbing heart Manhattan, is the exceptional site of the project set up in collaboration with the Ministry of Economic Development, FederlegnoArredo, Cosmit and ICE for the promotion of Italian furnishing in the USA, branded ‘I Saloni Milano’. As Adolfo Urso, deputy minister, stressed when he commented on the sector agreement between the Ministry of Economic Development and FederlegnoArredo, roots in non-EU markets are of vital importance, “At this stage of the international situation, the public contribution must be towards ensuring penetration and continuity in markets to impress the identity ‘Made in Italy’ of our production among customers and consumers and the growing demand. We’ll be putting stimuli to commercial promotion and production, distribution and market technical collaboration in the markets with the greatest potential in the field with the agreement signed with FederlegnoArredo.” On one hand, ‘I Saloni’ look at the past and the results obtained in the last 50 years with a certain satisfaction – from the 12,000 visitors of 1961 to the more than 297,000 of 2010 and the original 328 exhibitors to the more than 2500 of recent years – while, on the other, they

look to the future, starting from one of the historic places of Italian products – New York. The ambitious project, which will be open from 29 November 2010 to 6 January 2011, will be inaugurated by a path with an Italian ‘taste’. There will be tastings of Italian products supplied in collaboration with Eataly, the Italian food ‘Mecca’ in the heart of the Big Apple. On 30 November, there will be ‘Italian Design Beyond the 20th Century’, a meetingdiscussion on design organised in collaboration with the Italian Cultural Institute of New York. Just as our excellence in the field of design is tied to the happy combination of art, great attention to quality and detail, and technological competence, the events animating the New York exhibition will also move along two tracks. On one hand, there will be space for business and so the great Italian names of the sector through ‘Italian Design Street Walking’. So a sort of ‘circuit’ through 20 showrooms of Italian companies already in the city will be created, and this will feature a co-ordinated image, arranged by Studio Cerri & Associati, and promoted with a detailed guide. Space will also be given to art, creativity and, in particular, two incomparable Italian ‘geniuses’ – Roberto Bolle, étoile of the Scala and leading dancer of the American Ballet Theatre, star of the video portraits by Wilson and, obviously, Leonardo da Vinci. This will be through two exceptional events – the installation ‘Perchance to Dream’, arranged by Robert Wilson, and the new set up of the Last Supper, interpreted by Peter Greenaway. There will be more than a month of dates to breathe deeply the spirit, taste and creativity behind the excellence of Italian products!

The 2010 edition of ‘I Saloni’ recorded more than 297,000 visitors, 56% of whom from abroad, yet another confirmation of the great international vocation of the show. These numbers are an extraordinary result, particularly if seen in the current – far from simple – world economic context, and confirm the world leadership of the exhibition from Milan among similar dates in the sector. A result which is, naturally, the merit of exhibitors, but particularly of the exhibiting companies, which show that they really merit the trust and admiration which they’ve been having worldwide for some time. Our hope is to be able to duplicate this success in New York, a metropolis for some time fascinated by the best Italian production. Massimo Mamberti, Direttore Generale dell’ICE

Già dal 2005, su esplicita richiesta di un gruppo di espositori, I Saloni hanno debuttato all’estero, grazie ai Saloni WorldWide. In questa maniera, le eccellenze italiane del design hanno potuto farsi conoscere ed apprezzare nel mondo, creando, allo stesso modo, momenti di incontro e di confronto per designer, architetti e trend-setter. Proprio New York, centro dell’innovazione e del dinamismo per antonomasia, è stata la meta prescelta per questa svolta internazionale. E questa scelta ha premiato: la costante apertura di showroom, filiali e negozi testimonia la forte presenza delle nostre imprese in un Paese che da alcuni anni è al primo posto per quanto concerne la destinazione dell’export italiano. Ci auguriamo che la stima di cui già godiamo possa segnare anche il successo di questo appuntamento. ANIELLO MUSELLA

In 2005, at the specific request of a group of exhibitors, ‘I Saloni’ debuted abroad, through the Saloni WorldWide. In this way, Italian design excellence was able to make itself known and appreciated in the world and, at the same time, creating times for meeting and discussion for designers, architects and trend-setters. New York, centre of innovation and dynamism per antonomasia, was the chosen destination for this international turn. A choice which has rewarded the constant opening of showrooms, branches and shops bearing witness to the number of Italian companies in a country which has been in first place as the destination of Italian exports for some years. We hope that the esteem we have can also mark the success of this appointment. Aniello Musella, Direttore dell’ICE di New York


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PERCHANCE TO DREAM, A CURA DI ROBERT WILSON 30 Novembre 2010 – 18 Dicembre 2010, Center 548 – 548 West 22nd Street, NYC L’acclamato drammaturgo, regista e artista Robert Wilson creerà una speciale installazione che unisce la bellezza del corpo umano a quella del design funzionale. Si tratta di una serie di video-ritratti che vedono protagonista il famoso ballerino Roberto Bolle mentre balla in un originale paesaggio stilizzato costituito da oggetti scelti nella produzione di cinquant’anni di interior design italiano. Un’occasione unica ed emozionante, per riflettere sulla storia e sulla bellezza del nostro design.

Perchance to Dream, curated by Robert Wilson November 30th – December 18th, 2010 Acclaimed playwright, director and artist Robert Wilson will create a special installation that combines the beauty of the human body with that of functional design. A series of video portraits featuring famed ballet dancer Roberto Bolle dancing together with works of Italian design will live alongside actual iconic works of furniture from the last 50 years. This heightened emotional landscape will serve as a backdrop to reflect on the history and beauty of Italian design.

L’ULTIMA CENA DI LEONARDO, REINTERPRETATA DA PETER GREENAWAY 3 Dicembre 2010 – 8 Gennaio 2011, Park Avenue Armory – 643 Park Avenue, NYC Presentata con successo nel 2008 durante I Saloni, la sorprendente rivisitazione del capolavoro di Leonardo da parte di Peter Greenaway debutterà negli USA, dando la rara opportunità di venire a contatto con il famoso artista e con la sua provocatoria interpretazione. Unendo mezzi artigianali e sofisticate tecnologie digitali, Greenaway ha realizzato una perfetta copia di uno dei più celebri dipinti sacri del mondo – un perfetto “clone” per dimensioni, colore, caratteristiche ed espressione artistica. Il capolavoro prende vita dinanzi agli occhi grazie a proiezioni di immagini e luce che sembrano scaturire dal dipinto originale, accompagnate da una colonna sonora di voci, musiche e suoni.

Siamo elettrizzati all’idea di CARLO poter condividere la bellezza GUGLIELMI della creatività e della cultura italiana con la città di New York. Nell’organizzare questo evento abbiamo pensato a New York capitale creativa del mondo e a Milano capitale internazionale del design, ruolo che la città ha assunto grazie al nostro Salone del Mobile. Pensare a New York come la summa della creatività significa anche ragionare su un dato del quale siamo ovviamente consapevoli: il pubblico americano e soprattutto quello di New York sono, proprio in ragione di quello che dicevo, fra i più maturi al mondo, avvezzi al design ed estremamente esigenti. Infatti ci presentiamo proprio a New York con un evento di grande spessore culturale, sofisticato e ricco di contenuti.

We’re electrified by the idea of being able to share the beauty of creativity and Italian culture with New York. We thought of a New York creative capital of the world and a Milan international capital of design, a role the city has taken on through our Salone del Mobile (Furniture Salon) in organising this event. Thinking of New York as the sum of creativity also means thinking about something we’re obviously aware of – the American public, and particularly that of New York, among the most mature in the world, accustomed to design and extremely demanding, for the reasons I said. So we’re presenting in New York with an event of great cultural weight, sophisticated and rich in content. Carlo Guglielmi, Presidente di Cosmit

Leonardo’s Last Supper: A Vision by Peter Greenaway December 3rd, 2010 – January 8th, 2011 Presented with great success during I Saloni two years ago, the surprising Leonardo’s Last Supper by Peter Greenaway will be shown in the U.S. for its first time ever, giving a rare opportunity to experience the renowned artist’s provocative interpretation of Da Vinci’s masterwork. Utilizing sophisticated digital technology and craftsmanship Greenaway has created a perfect copy of one of the world’s most celebrated and sacred paintings – a clone in size, color, characteristic, and artistic expression. The masterpiece comes to life thanks to projections of images and light that seem to spring from the original painting, accompanied by a soundtrack of voices, music and sounds.

ITALIAN DESIGN STREET WALKING 29 Novembre 2010 – 8 Gennaio 2011 Per celebrare l’eccellenza del design italiano, 20 showroom di altrettanti rinomati marchi ospiteranno nei loro spazi l’“Italian Christmas”! Appositi banner presenti sulle vetrine permetteranno di individuare le 20 location di questo particolare “circuito” e guideranno in un tour alla scoperta dei “punti caldi” del design italiano in tutta la città. Le aziende partecipanti sono: Artemide, B&B Italia, Boffi, Cesana, Flos, Flou, FontanaArte, Giorgetti, Glas Italia, Kartell, La Murrina, Lualdi, Luceplan, Matteograssi, Molteni & C. – Dada, Pedini, Poltrona Frau, Poliform – Varenna, Scavolini, Tre P & tre Piu’.

Italian Design Street Walking November 29, 2010 – January 8, 2011 To celebrate the excellence of Italian Design, 20 Italian Furniture Showrooms will host “Italian Christmas” at their locations. Prominent shop window banners will identify the 20 showrooms on the “circuit” to guide visitors on their walking tour of “hot spots” of Italian Design throughout the city. The following Italian Furniture Showrooms will participate: Artemide, B&B Italia, Boffi, Cesana, Flos, Flou, FontanaArte, Giorgetti, Glas Italia, Kartell, La Murrina, Lualdi, Luceplan, Matteograssi, Molteni & C. - Dada, Pedini, Poliform - Varenna, Poltrona Frau, Scavolini, Tre P & tre Piu’.

Siamo orgogliosi di approdare negli Stati Uniti con un progetto di così grande valore e di poter promuovere l’arredamento italiano all’interno del mercato americano, strategico per l’Italia considerando che a oggi le esportazioni oltreoceano ammontano a 551 milioni di euro. Questo è il motivo per il quale riponiamo grandi speranze nel progetto, convinti che saremo in grado di innescare la scintilla di un processo di ripresa e crescita, del quale negli ultimi mesi abbiamo già avvertito le prime avvisaglie. La nostra presenza a Manhattan con un circuito di showroom di aziende italiane e di iniziative culturali curate da due grandi artisti, Greenaway e Wilson, rappresenta la commistione tra prodotto ed espressione artistica, due modi d’interpretare l’eccellenza del Made in Italy. ROSARIO MESSINA

We’re proud to arrive in the United States with a project of such value and to be able to promote Italian furnishing in the American market, strategic for Italy considering that, to date, overseas exports total Euro 551 million. This is why we’re placing great hope in the project, convinced that we’ll be able to trigger the spark of a process of upturn and growth, of which we’ve already noticed the first signs in recent months. Us being in Manhattan with a circuit of showrooms of Italian companies and cultural events arranged by two great artists, Greenaway and Wilson, is the mixture of product and artistic expression, two ways of interpreting the excellence of Italian products.

Rosario Messina, Presidente di FederlegnoArredo


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PROMOSSO DA

Vini e design brasiliani protagonisti a Milano Esempi di azioni strategiche realizzate dal Settore di Promozione Commerciale del Consolato per promuovere l’eccellenza brasiliana in Italia

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ue eventi recenti, di straordinario successo, hanno distinto le attività del Consolato Generale del Brasile a Milano, riunendo il meglio della nostra produzione vinicola e del nostro design. Una degustazione, realizzata presso la Residenza Ufficiale del Consolato, ha presentato a sommelier, importatori, giornalisti specializzati e opinion leader, oltre che a membri della comunità brasiliana e della società locale, la qualità raggiunta oggi dal vino brasiliano, un prodotto destinato a conquistare la sua nicchia nel mercato internazionale. L’evento è stato promosso dall’Istituto Brasiliano del Vino (Ibravin) e organizzato dall’Associazione Brazil Planet. Roberto Rabachino, Presidente della Federazione Internazionale Sommelier (FISAR), si è profuso in complimenti al vino brasiliano, che, come ha sottolineato, “può competere con la stessa dignità con i migliori del mondo”. Infatti, più di 2.000 premi internazionali nell’ultimo decennio – tra i quali il “Premio speciale per Nazioni” al Vinitaly 2009 – sono stati concessi alla nostra produzione. Nel caso specifico di alcune aree viticole nel Sud del Brasile, come Bento Gonçalves, si tratta di una coltura introdotta, nel XIX secolo, dagli immigranti italiani, che hanno portato – soprattutto dal Veneto – non solo i vitigni, ma anche la tecnica di coltivazione. È come se il buon vino italiano fosse prodotto in Brasile. Durante la degustazione, i designer brasiliani di fama internazionale Fernando e Humberto Campana hanno presentato il cavatappi “Laçador”, da loro ideato esclusivamente per la campagna promozionale della “Wines of Brasil”, il cui slogan è “Open your mind. Open a Brazilian wine” (“Apri la tua mente. Apri un vino brasiliano”). L’evento ha anticipato l’apertura della mostra retrospettiva sull’opera dei fratelli Campana (“Anticorpi Antibodies. Fernando & Humberto Campana 1989-2010”), presso il prestigioso museo La Triennale di Milano, inaugurata con una cena nella quale sono stati serviti vini e spumanti brasiliani. È veramente degno di nota che oggi i vini e il design brasiliani siano apprezzati in Italia. Dopotutto, i vini italiani si annoverano tra i migliori del mondo e Milano è la capitale del design. Ottenere il riconoscimento italiano in questi settori significa avere un vero e proprio certificato di qualità. Sono azioni strategiche di questa portata che denotano il “modus operandi” del Settore di Promozione Commerciale (SECOM) del Consolato a Milano, attento alla qualità e all’innovazione dei prodotti brasiliani, alla continua ricerca di maggiori opportunità di mercato, nonché all’appoggio a iniziative volte alla promozione delle nostre imprese in questo Paese.

Editoriale di LUIZ HENRIQUE PEREIRA DA FONSECA Console Generale del Brasile a Milano

O vinho e o design brasileiros protagonistas em Milão Cônsul-Geral do Brasil em Milão

Exemplos de ações estratégicas realizadas pelo Setor de Promoção Comercial do Consulado para promover a excelência brasileira na Itália

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ois eventos recentes de extraordinário sucesso marcaram a atuação do Consulado-Geral do Brasil em Milão, reunindo o melhor de nossa produção vinícola e de nosso design. Uma degustação, realizada na Residência Oficial do Consulado, apresentou a sommeliers, importadores, jornalistas especializados e formadores de opinião, além de membros da comunidade brasileira e da sociedade local, o que é o vinho brasileiro hoje: um produto digno de conquistar o seu nicho no mercado internacional. O evento foi promovido em colaboração com o Instituto Brasileiro do Vinho (Ibravin) e organizado pela Associação Brazil Planet. Roberto Rabachino, presidente da Federação Internacional Sommeliers (FISAR), não poupou elogios ao vinho brasileiro o qual, conforme ressaltou, “tem condições de competir com a mesma dignidade com os melhores do mundo”. De fato, já foram concedidos as nossas vinícolas mais de 2.000 prêmios internacionais no último decênio, inclusive o “Premio speciale per Nazioni” no Vinitaly 2009. No caso específico de algumas áreas vitícolas no sul do Brasil, como Bento Gonçalves, trata-se de uma cultura introduzida, ainda no século XIX, por imigrantes italianos que trouxeram – principalmente da região do Vêneto – não só as videiras, mas também a técnica de cultivo. É como se o bom vinho italiano estivesse sendo feito no Brasil. Durante a degustação, os designers brasileiros, de fama internacional, Fernando e Humberto Campana apresentaram o saca-rolhas “Laçador”, concebido por eles exclusivamente para a campanha promocional “Wines of Brasil”, cujo slogan é “Open your mind. Open a Brazilian wine” (“Abra a sua mente. Abra um vinho brasileiro”). O evento antecipou a abertura da mostra retrospectiva da obra dos Irmãos Campana (“Anticorpi Antibodies. Fernando & Humberto Campana 1989-2010”), no prestigioso museu Triennale de Milão, inaugurada com um jantar no qual foram servidos vinhos e espumantes brasileiros. É realmente digno de nota o fato de que hoje os vinhos e o design brasileiros estejam sendo apreciados na Itália. Afinal, os vinhos italianos figuram dentre os melhores do mundo e Milão é a capital do design. Obter a apreciação italiana nesses setores representa um verdadeiro certificado de qualidade. São as ações estratégicas desse porte que ilustram o estilo de atuação do Setor de Promoção Comercial (SECOM) do Consulado em Milão, atento à qualidade e à inovação dos produtos brasileiros, buscando sempre maiores oportunidades de mercado e apoiando iniciativas para a promoção de nossas empresas neste país. èItalia

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DALLE CCIE

Clima ottimistico per il settore macchinari e attrezzature

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li investimenti infrastrutturali previsti per la realizzazione della Coppa del Mondo in Brasile nel 2014, così come l’avvio della seconda fase del Programma di Accelerazione dello Sviluppo (PAC), sono fattori che determinano l’ottimismo del settore dei macchinari e attrezzature per i prossimi anni. L’affermazione è del

Clima de otimismo para setor de máquinas e equipamentos

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s investimentos em infraestrutura previstos para a realização da Copa do Mundo no Brasil em 2014, bem como a implantação da segunda fase do Programa de Aceleração do Desenvolvimento (PAC), são fatores que determinam o otimismo do setor de máquinas e equipamentos para os próximos anos. A afirmativa é do diretor da CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA RIO GRANDE DO SUL BRASILE

Av. Cristovão Colombo, 2240, Complesso 801 Palazzo Unicenter - Zona Floresta 90560-002 Porto Alegre (RS) Tel. +55.51.32754575 - Fax +55.51.32754555 desk@ccirs.com.br - www.ccirs.com.br

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èItalia

L’AFFERMAZIONE È STATA FATTA IN OCCASIONE DEL WORKSHOP IN COMPANY PROMOSSO DALLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA RIO GRANDE DO SUL direttore della Copex Importazione ed Esportazione, Antonio Grisci, in occasione della conferenza tenuta durante il 2° Workshop in Company, iniziativa promossa dalla Camera di Commercio Italiana Rio Grande do Sul – Brasile. L’evento si è tenuto lo scorso 30 settembre presso la sede dell’impresa, a Porto Alegre, e ha visto la presenza di soci della CCIRS e fornitori, clienti e collaboratori della Copex. Inoltre, in materia di qualificazione e aggiornamento professionale e per la promozione di network e affari, si è tenuta una conferenza del perito giuridico Carlos de Santis sui procedimenti, sui percorsi e sulle alternative di cui dispongono gli importatori di macchinari e attrezzature. Il Workshop in Company è un’iniziativa dell’area formativa della CCIRS. La prima edizione si è svolta presso il Banco Banif. Il prossimo incontro si terrá il 26 novembre presso la Teixeira Ribeiro Advogados.

Afirmação foi feita durante o Workshop in Company promovido pela Câmara de Comércio Italiana Rio Grande do Sul Copex Importação e Exportação, Antonio Grisci, em ocasião da palestra realizada durante o 2° Workshop in Company, promovida pela Câmara de Comércio Italiana Rio Grande do Sul – Brasile. O evento aconteceu no dia 30 de setembro, na sede da empresa, em Porto Alegre, e contou com a presença de associados da CCIRS e fornecedores, clientes e colaboradores da Copex. Durante a iniciativa, voltada à qualificação e atualização profissional, bem como promoção de network e negócios, também foi realizada uma palestra do perito judicial Carlos de Santis sobre os procedimentos, caminhos e alternativas de que dispõem os importadores de máquinas e equipamentos. O Workshop in Company é uma iniciativa da área de formação da CCIRS. A primeira edição foi realizada em parceria com o Banco Banif. O próximo encontro acontece no dia 26 de novembro, na Teixeira Ribeiro Advogados.

Diamo ritmo al business! AL CARNEVALE DI RIO DE JANEIRO, ALLA RICERCA DI PARTNERSHIP COMMERCIALI E ISTITUZIONALI A FIANCO DELLA LOCALE CAMERA ITALOBRASILIANA DI COMMERCIO E INDUSTRIA

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a Camera Italo-brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro sarà presente al Carnevale 2011 di Rio de Janeiro con un’area VIP chiamata “Spazio Italia”, destinata sia alle aziende italiane,

Dando ritmo aos negócios! No carnaval do Rio de Janeiro, à procura de parcerias comerciais e institucionais ao lado da local Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio e Indústria

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Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio e Indústria do Rio de Janeiro estará presente no carnaval 2011 no Rio de Janeiro com uma área VIP chamada “Espaço Itália”, dirigida tanto às empresas italianas, como àquelas brasileiras que têm interesse no mercado italiano. Durante o evento, as empresas interessadas terão a oportunidade de expandir e consolidar a rede empresarial, implementar ações especiais de marketing e realizar encontros de negócios neste espaço dedicado à promoção e à procura de novos parceiros comerciais. O slogan escolhido pela Câmara Ítalo-brasileira para a


os!

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ISNART sia a quelle brasiliane che abbiano interesse nei confronti del mercato italiano. In occasione dell’evento, le aziende interessate potranno ampliare e consolidare il networking aziendale, realizzare azioni speciali di marketing e anche incontri commerciali in questo spazio dedicato alla promozione e alla ricerca di nuovi partner d’affari. Lo slogan scelto dalla Camera Italo-brasiliana per l’area VIP è “Diamo Ritmo al Business”, che trasmette esattamente il sentimento di questa grandiosa festa. Il Direttore della CCIE di Rio de Janeiro ha inoltre allargato l’invito, oltre che alle aziende, alle camere di commercio italiane nel mondo, invitandole a “promuovere e divulgare questa nostra attività per la ricerca di partner”. Alle Camere che confermeranno la partecipazione, sarà inviato del materiale informativo sullo “Spazio Italia” per supportarle nella promozione dell’evento.

área VIP é “Dando ritmo aos negócios”, que transmite exatamente o sentimento desta grande festa. O diretor da CCIE do Rio de Janeiro também estendeu o convite às câmaras de comércio italianas no mundo, solicitando a contribuição das mesmas na promoção e divulgação da iniciativa em busca de parceiros de negócios. Para as câmaras que confirmarem a participação, será enviado um material informativo sobre o “Espaço Itália” para incrementar a promoção do evento.

CÂMARA ÍTALO-BRASILEIRA DE COMÉRCIO E INDÚSTRIA LTDA

Av. Graça Aranha, 1/6º andar cep: 20030-002 - Rio de Janeiro (RJ) Tel: +55.21.2262-9141/21.2262-2996/2563-4100 info@camaraitaliana.com.br www.camaraitaliana.com.br

La CCIE di Santa Catarina a Logistique 2010 LA FIERA È UNO DEGLI EVENTI PIÙ RAPPRESENTATIVI IN BRASILE NEL SETTORE LOGISTICA, TRASPORTI E COMMERCIO INTERNAZIONALE

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a Camera Italiana di Commercio e Industria di Santa Catarina ha partecipato come espositore alla fiera Logistique 2010. L'evento, uno dei più rappresentativi in Brasile nel settore Logistica, Trasporti e Commercio Internazionale, si è tenuto dal 26 al 29 ottobre a Chapecó, nello Stato di Santa Catarina. In tale occasione, la Camera ha promosso il progetto “Porti: aspetti infrastrutturali e della logistica: un’opportunità per le società italiane”, che include diverse attività dirette a creare business. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane di Caracas

CCIE de Santa Catarina na Logistique 2010 Feira é considerada uma das mais importantes do Brasil no setor de logística, transportes e comércio internacional

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Câmara Italiana de Comércio e Indústria de Santa Catarina participou como expositora à feira Logistique 2010. O evento, considerado um dos mais importante do Brasil no setor de logística, transportes e comércio internacional, aconteceu entre os dias 26 e 29 de outubro, em Chapecó. Na ocasião, a câmara divulgou o projeto “Portos: aspectos de infraestrutura e logística: uma oportunidade para as empresas italianas”, realizado em rede com as Câmaras de

(Venezuela), San José (Costa Rica), Quito (Ecuador), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Montevideo (Uruguay), Rio de Janeiro e San Paolo (Brasile), mira ad attrarre investimenti di aziende ed istituzioni italiane ed europee, e ad incoraggiare la partecipazione delle stesse ad appalti, contratti, sovvenzioni, pubblicizzando le opportunità del settore in America Latina. Rivolta ai professionisti di grandi, medie e piccole imprese esportatrici, importatrici e fornitrici di servizi e attrezzature, Logistique 2010 ha visto la presenza, in quest’ultima edizione, di 185 espositori e circa 20 mila visitatori.

Comércio Italianas de Caracas (Venezuela), San José (Costa Rica), Quito (Equador), Santo Domingo (República Dominicana), Montevidéu (Uruguai), Rio de Janeiro e São Paulo (Brasil). Objetivo da iniziativa é atrair investimentos de empresas e instituições italianas e europeias, além de incentivar a participação destas em contratos, concessões, licitações, divulgando as oportunidades do setor na América Latina. Destinada à profissionais de grandes, médias e pequenas empresas exportadoras, importadoras, prestadoras de serviços e equipamentos, a Logistique 2010 contou com 185 expositores e cerca de 20 mil visitantes.

CÂMARA ITALIANA DE COMÉRCIO E INDÚSTRIA DE SANTA CATARINA

A. Rio Branco n. 404, sl. 505, torre 2, Ed. Planel Tower, Centro - Florianópolis - SC Tel: +55.48.3222-2898 info@brasitaly.org - www.brasitaly.org

èItalia

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BRAZIL PLANET

Promuoviamo il Brasile a 360 gradi!

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Associazione Brazil Planet prosegue nel suo costante impegno a favore dell’incremento delle relazioni commerciali e culturali tra Brasile e Italia. A tal fine, ha seguito l’organizzazione di due importanti eventi promozionali, che hanno visto protagonisti prima i vini, poi il design. Il primo evento si è svolto il 12 ottobre, presso la Residenza Ufficiale del Console Generale del Brasile, a Milano. In tale occasione, la Brazil Planet ha organizzato, in collaborazione con il locale Consolato Generale del Brasile e l’Istituto Brasiliano del Vino (Ibravin), il lancio del cavatappi “Laçador”, icona del marchio “Wines of Brasil”, creato dai noti designer brasiliani Fernando e Humberto Campana e sviluppato dall’azienda brasiliana Tramontina. Nell’occasione, sommelier, giornalisti, importatori, distributori di vini, proprietari di ristoranti, opinion leader e autorità hanno potuto degusta-

Promoção do vinho brasileiro e colaboração em uma grande exposição na Triennale: a Associação Brazil Planet está crescendo ao lado das relações entre Itália e Brasil

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Associação Brazil Planet prossegue com seu contínuo compromisso para incrementar as relações comerciais e culturais entre Brasil e Itália. Com esse propósito, acompanhou a organização de dois importantes eventos promocionais, que tiveram como protagonistas, primeiro os vinhos e depois o design. O primeiro evento foi realizado no dia 12 de outubro, na Residência Oficial do Cônsul Geral do Brasil em Milão. Na ocasião, a Brazil Planet organizou, em colaboração com o local Consulado Geral do Brasil e o Instituto Brasileiro do Vinho (Ibravin), o lançamento do saca-rolhas “Laçador”,

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DALLA PROMOZIONE DEL VINO BRASILIANO ALLA COLLABORAZIONE PER LA GRANDE MOSTRA IN TRIENNALE: L’ASSOCIAZIONE BRAZIL PLANET CRESCE A FIANCO DELLE RELAZIONI TRA ITALIA E BRASILE re i vini di otto aziende vinicole brasiliane – Aurora, Boscato, Casa Valduga, Lidio Carraro, Miolo, Pericó, Piagentini e Salton – che fanno parte del progetto settoriale “Wines of Brasil”, sviluppato dall’Ibravin in collaborazione con l’Apex Brasil. Per il Segretario Generale dell’Associazione Brazil Planet, Eunice Cappelletti, realizzare un evento di questo tipo in Italia rappresenta un’importante opportunità di visibilità per il settore brasiliano, che vanta già del resto tanti esempi di eccellenza,

Promovendo o Brasil a 360 graus! ícone da marca “Wines of Brasil”, criado pelos renomados designers brasileiros Fernando e Humberto Campana e desenvolvido pela empresa brasileira Tramontina. Durante o evento, sommeliers, jornalistas, importadores, distribuidores de vinhos, proprietários de restaurantes, formadores de opinião e autoridades tiveram a oportunidade de provar os vinhos das oito vinícolas brasileiras – Aurora, Boscato, Casa Valduga, Lidio Carraro, Miolo, Pericó, Piagentini e Salton – que fazem parte do projeto setorial “Wines of Brasil”, desenvolvido pela Ibravin em colaboração com a Apex Brasil. Para a secretária-geral da Associação Brazil Planet, Eunice Cappelletti, realizar um evento deste tipo na Itália represen-

a partire dalla Vale dos Vinhedos, primo territorio brasiliano a conquistare il sigillo di Indicazione Geografica (IG), poi riconosciuto anche dagli organi europei di certificazione. “Senza dubbio gli Europei sono delle autorità in questo campo da anni: per questo, non si può far di meglio che seguire l’esempio dei migliori, per garantire ulteriore qualità ai nostri prodotti”. La seconda iniziativa ha invece visto la collaborazione tra la Brazil Planet e un partner di prestigio, la Triennale di Milano, per la realizzazione della mostra “Brasilia: Un’utopia realizzata 19602010” (12 novembre 2010 – 23 gennaio 2011), dedicata ai cinquant’anni della capitale brasiliana. “La Triennale di Milano rappresenta una importante istituzione di promozione culturale e di design a livello mondiale”, ha commentato ancora Eunice Cappelletti. “Avere collaborato con loro nella realizzazione di questa mostra è stato un onore e una opportunità di rilievo per la storia di Brasilia e del Paese”. L’Associazione Brazil Planet si propone di promuovere le relazioni tra Italia e Brasile, e di informare sulla costante ascesa che il Brasile svolge nell’ambito internazionale, in collaborazione con tutti gli attori che già operano nel contesto delle relazioni italo-brasiliane.

ta uma importante oportunidade para o setor brasileiro, que possui muitos exemplos de excelência, como o Vale dos Vinhedos, primeiro território brasileiro a conquistar o selo de Indicação Geográfica (IG), também reconhecido pelos órgãos europeus de certificação. “Sem dúvida, os europeus são as autoridades neste campo há anos: nada melhor do que seguir o exemplo dos melhores para garantir ainda mais qualidade aos nossos produtos”. A segunda iniciativa teve a colaboração da Brazil Planet em uma parceria de prestígio com a Triennale de Milão, para a realização da exposição “Brasília: Un’utopia realizzata 19602010” (12 de novembro de 2010 – 23 de janeiro de 2011), dedicada aos cinquenta anos da capital brasileira. “A Triennale de Milão é uma importante instituição de promoção da cultura e do design mundial”, comentou Eunice Cappelletti. “Ter colaborado com este órgão foi uma honra e uma oportunidade significativa para a história de Brasília e do país”. A Associação Brazil Planet promove as relações entre Itália e Brasil e informa sobre o constante crescimento que o Brasil ocupa internacionalmente, em colaboração com todos os atores que atuam no âmbito das relações ítalo-brasileiras.


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éBRASIL: una rivista per un nuovo tempo. Il Brasile si presenta oggi al mondo come una delle economie emergenti più affidabili e con il più alto potenziale per lo sviluppo sostenibile del pianeta. Un Paese che vuole mostrare le proprie eccellenze in diverse aree – economia, cultura, turismo, sport, etc. – per proporsi al mondo come meta di investimenti, e per far conoscere i propri prodotti di punta. Per tutti questi motivi è nata éBRASIL, rivista dedicata alla diffusione e all'approfondimento di informazioni qualificate sul “Pianeta Brasile”. Il suo pubblico è eterogeneo, dalle ambasciate e consolati, fino ai potenziali investitori internazionali e agli imprenditori in tutto il mondo. Oltre ai lettori esteri, la distribuzione della rivista viene garantita nelle sfere del potere federale e statale, tramite ministeri, governi statali e segreterie, così come le Camere di commercio e le associazioni industriali di tutto il Brasile. éBRASIL, pubblicata dalla Brazil Planet Edições Ltda, è una rivista bimestrale, in versione bilingue (portoghese e inglese), con una tiratura iniziale di 100 mila copie, distribuita gratuitamente in 97 Paesi. éBRASIL: a magazine for a new time. Today, Brazil is well known as one of the most trusted emerging economies in the world and she has the greatest potential for sustainable development of the planet. A country which is outstanding in various fields – economics, culture, tourism, sports and many others – to encourage the world to invest in Brazil and be acquainted with our products. éBRASIL, is born with this purpose, a magazine dedicated to the spread and deepening of qualified information about the “Planet Brazil”. Its public is heterogeneous, ranging from Embassies and Consulates, to potential investors and large and medium businesses worldwide. In addition to external readers, the magazine has guaranteed distribution in the spheres of Federal and State power, through Ministries, State Governments and Departments, as well as Chambers of Commerce and Industry and trade associations throughout Brazil. éBRASIL, is a bimonthly magazine, in bilingual version (Portuguese and English), with an initial print run of 100,000 copies. Published by Brazil Planet Editions and distributed free in 97 countries.

BRAZILPlanet Edições Ltda BRASILE - São Paulo - Rua Joaquim Floriano, 871 - 11° andar - Tel. +55 11 3488 4638 comercial@brazilplanetedicoes.com.br ITALIA - Milano - Via Ugo Foscolo 4 - Tel. +39 02-3657.1696 - Fax +39 02-7200.0223 marketing@italplanet.it www.revistaebrasil.com.br


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Verso il Brasile di Dilma È LA PRIMA VOLTA DI UNA DONNA ALLA GUIDA DEL GIGANTE SUDAMERICANO. MA ANCHE LA PRIMA VOLTA CHE UN PRESIDENTE EREDITA UN PAESE CHE VIVE UNO DEI SUOI MOMENTI PIÙ PROPIZI di Paolo Magri, Direttore dell’ISPI

É a primeira vez que uma mulher está no comando do gigante sul-americano. A primeira vez também que um presidente herda um país que vive um de seus momentos mais propícios

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epois de pouco mais de 20 anos do o fim da ditadura e após três presidências de transição (Sarney, Collor e Itamar Franco), os mandatos presidenciais de Fernando Henrique Cardoso e, sobretudo, de Lula ajudaram a promover e desenvolver um significativo crescimento econômico e social do Brasil, com o aumento do PIB, melhora dos indicadores de pobreza, níveis invejáveis de dívida externa e défice, uma classe média que, pela primeira vez na história do país, torna-se maioria. Crescimento que é visto como um “milagre” da economia brasileira, expressão não muito amada pelas classes governantes do país (e com razão), as quais reivindicam o próprio papel na obtenção de resultados. De milagres – ou, pelo menos, de certa “excepcionalidade” – também foi falado a propósito da campanha presidencial recém-concluída. Um primeiro elemento extraordinário é, sem dúvida, uma disputa eleitoral que viu dois economistas rigorosos e menos sujeitos às tentações populistas – Dilma Rousseff e José Serra – que, outra singularidade, não propuseram nenhuma mudança, pelo contrário, apresentaram-se como garantes da continuidade com as políticas do presidente cessante. Foi a primeira vez, desde o fim da ditadura, que Lula não concorreu à presidência; a primeira vez de duas mulheres candidatas (Dilma Rousseff e Marina Silva) que dominaram o primeiro turno, obtendo 70% dos votos. O sucesso da líder dos Verdes, não previsto pelas sondagens, impôs um segundo turno a Dilma, dando uma oportunidade ainda maior aos brasileiros de apreciar uma candidata ainda pouco conhecida, apesar das funções exercidas no governo Lula.

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Rumo ao Brasil de Dilma Agora será a vez da primeira mulher presidente na história do Brasil; uma mulher – outro elemento excepcional – que não é filha ou esposa de um presidente em transição nem faz parte das oligarquias do país. Será também a primeira vez que um presidente brasileiro poderá governar sem a preocupação dos dois problePAOLO mas históricos de crescimento MAGRI econômico do país: a falta de energia (graças à autossuficiência alcançada através da descoberta de duas reservas petrolíferas com potencial de 12 milhões de barris) e os riscos da crise financeira (devido à contração da dívida pública externa, 14%, e do acúmulo de grandes reservas financeiras). Não será novo o compromisso exigido à nova presidente quando será necessário lidar com um poder político fragmentado, seja a nível político que territorial, com um setor público custoso (20% do PIB) e pouco eficiente, com uma persistente falta de infraestrutura (mesmo com o PAC, o plano de investimentos iniciado em 2007, mas somente 30% realizado), com um sistema educacional ainda delicado. O principal desafio será, em qualquer caso, aquele de desenvolver ao longo dos anos um crescimento do PIB de pelo menos 6%, o nível mínimo necessário para garantir emprego para 145 milhões de cidadãos entre 15 e 65 anos que o país alcançará em 2020. Problemas e desafios certamente significativos, porém, pela primeira vez em anos, parecem, talvez, menos complexos do que aqueles que irão enfrentar nos próximos meses os líderes de diversos países europeus...

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poco più di vent’anni dalla fine della dittatura e dopo tre presidenze di transizione (Sarney, Collor, Franco), i mandati presidenziali di Cardoso e, soprattutto, di Lula hanno promosso e accompagnato una significativa crescita economica e sociale del Brasile: il raddoppio del PIL; il miglioramento degli indicatori di povertà; livelli invidiabili di debito e deficit; un ceto medio che per la prima volta nella storia del Paese diventa maggioranza. Una crescita per la quale si è (ri)parlato di “miracolo” dell’economia brasiliana, espressione poco amata dalle classi dirigenti del Paese che (giustamente) rivendicano il ruolo svolto nel conseguire i risultati raggiunti. Di miracoli – o quanto meno di decisa “eccezionalità” – si è parlato anche a proposito della campagna presidenziale appena conclusa. Un primo elemento eccezionale è costituito senza dubbio da una competizione elettorale che ha visto contrapposti due economisti rigorosi e poco inclini a tentazioni populistiche – Dilma Rousseff e José Serrà – che, altra eccezionalità, non hanno proposto cambiamenti ma si sono presentati, al contrario, come garanti della continuità con le politiche del Presidente uscente. È stata la prima volta, dalla fine della dittatura, che Lula non ha corso per la presidenza; la prima volta di due donne candidate (Dilma Rousseff e Marina Silva), che hanno dominato il primo turno ottenendo il 70% dei voti. Il successo della leader dei Verdi, non previsto dai sondaggi, ha imposto un secondo turno a Dilma, dando ai brasiliani ulteriori possibilità di conoscere una candidata ancora poco nota nonostante i ruoli ricoperti nel governo Lula. Sarà ora il momento della prima donna Presidente nella storia del Brasile, una donna – altro fattore eccezionale – che non è figlia o moglie di un presidente uscente né fa parte delle oligarchie del Paese. Ma anche la prima volta che un Presidente brasiliano potrà governare senza l’assillo dei due problemi storici della crescita economica del Paese: la scarsità di energia (grazie all’autosufficienza energetica raggiunta con la scoperta di due giacimenti da 12 milioni di barili) e i rischi di crisi finanziarie (grazie alla contrazione del debito pubblico detenuto all’estero – il 14% – e all’accumulo di cospicue riserve finanziarie). Non sarà invece nuovo l’impegno che verrà richiesto al nuovo Presidente nel confrontarsi con un potere politico frammentato sia a livello partitico che territoriale; con un settore pubblico costoso (20% del PIL) e poco efficiente; con una persistente carenza di infrastrutture (nonostante il PAC, il piano di investimenti lanciato nel 2007 ma realizzato per meno del 30%); con un sistema educativo ancora debole. La principale sfida sarà in ogni caso quella di sostenere nel tempo una crescita del PIL pari almeno al 6%, il livello minimo necessario a garantire lavoro ai 145 milioni di cittadini fra i 15 e i 65 anni che il Paese avrà nel 2020. Criticità e sfide senz’altro significative che però, per la prima volta dopo tanti anni, appaiono forse meno complesse di quelle che dovranno affrontare, nei prossimi mesi, i leader di molti Paesi europei…


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17-11-2010

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Il Mato Grosso do Sul continua a parlare italiano

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al 1° gennaio 2007, è un italiano a guidare lo Stato brasiliano del Mato Grosso do Sul: stiamo parlando del toscano André Puccinelli, originario di Viareggio, ma trasferitosi quando aveva appena un anno, insieme alla sua famiglia, a Porto Alegre. I quasi quattro anni che l’hanno visto ricoprire l’incarico di Governatore hanno permesso al suo Stato di crescere: un impegno, quello di Puccinelli, riconosciuto e premiato dalla

di Domenico Calabria

È STATO RIELETTO IL GOVERNATORE ANDRÉ PUCCINELLI. OBIETTIVI PRIORITARI DEL SUO NUOVO MANDATO: L’INCREMENTO DELLE INFRASTRUTTURE E DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE

Mato Grosso do Sul continua a falar italiano

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esde 1° de janeiro de 2007, é um italiano a guiar o estado de Mato Grosso do Sul. De origem de Viareggio, na Toscana, André Puccinelli, transferiu-se com a família quando tinha apenas um ano para Porto Alegre. Os quase quatro anos ocupando o cargo, permitiram ao estado de crescer ainda mais; empenho de Puccinelli reconhecido e premiado pela comunidade em ocasião do primeiro turno eleitoral, reconfirmando-o como governador de Mato Grosso do Sul. Puccinelli anuncia que a próxima gestão terá entre as metas a criação de condições para a expansão industrial do território e a realização de uma sólida rede de infraestrutura. Essa determinação vai ao encontro dos resultados já consolidados no setor, ligados aos importantes investimentos feitos pelas grandes empresas estrangeiras no Mato Grosso do Sul. “Pretendemos investir na silvicultura, na produção e transformação de celulose e papel. Também incentivar o turismo e a agroenergia. A produção e a diversificação econômica – afirma Puccinelli – constituem os novos pilares de sustentação de Mato Grosso do Sul”. Aposta desde o início do governo, a indústria agroenergética continuará recebendo investimentos para crescer no estado. A expansão do setor, de 11 para 22 indústrias – e com previsão de entrada em operação de mais seis unidades em um prazo de seis a oito meses – fazem o governo estimar de atingir em torno de 40 usinas nos próxi-

Reeleito o governador do estado André Puccinelli. Prioridade do novo mandato: infraestrutura e industrialização mos anos. Um dos principais projetos de investimento viário é o Programa de Transportes e Desenvolvimento Sustentável de Mato Grosso do Sul (PDE/MS), que prevê a criação de novas estradas e obras de pavimentações. Entre outros projetos de infraestrutura previstos, a reforma e adequação de 16 aeroportos regionais; a concretização da ferrovia com acesso ao Porto de Paranaguá; a construção de um porto no Rio Paraná, na altura do município de Rosana (SP) e também planos de fomentar o Porto Murtinho para incrementar o modal hidroviário. Conforme o governador, trata-se de uma iniciativa de grande importância, visto que o Rio Paraguai na região é sempre navegável, mesmo em período de pouca chuva.

sua comunità in occasione del primo turno elettorale, che ha visto la sua riconferma alla guida del Mato Grosso do Sul. Ora Puccinelli guarda al futuro, mettendo subito in chiaro gli obiettivi prioritari di questo suo nuovo mandato: la creazione delle condizioni necessarie per la crescita industriale del territorio, e la realizzazione di una solida rete di infrastrutture. Misure assolutamente in linea con i risultati già raggiunti nel settore e che puntano ad un’ulteriore crescita, possibile anche grazie ai considerevoli investimenti fatti negli ultimi tempi da grandi aziende straniere nello Stato. “Abbiamo intenzione di investire nel settore forestale, per la produzione e trasformazione di legno, cellulosa, carta. Ma anche di incentivare il turismo e il settore dell’agro-energia. La produzione e la diversificazione economica – afferma Puccinelli – sono i nuovi pilastri del Mato Grosso do Sul”. Da tempo considerata s ettore prioritario dal Governo Puccinelli, l’industria agro-energetica continua ad essere al centro di importanti investimenti. Basti pensare che è p a s s a t o d a 11 a 2 2 i l numero degli stabilimenti del settore, e si prevede di avviare 6 ulteriori unità produttive in un periodo di sei-otto mesi – prospettive che portano il Governo a prevedere di raggiungere circa 40 impianti nei prossimi anni. Tra i grandi progetti di investimento in materia di infrastrutture, centrale è invece il Programma per i Trasporti e lo Sviluppo Sostenibile del Mato Grosso do Sul (PDE/MS), che dà priorità alla creazione di nuove strade e alla realizzazione di nuove opere di pavimentazione; tra gli altri progetti previsti, inoltre, la ristrutturazione e l’adeguamento di 16 aeroporti regionali, il completamento della ferrovia con accesso al porto di Paranaguá, la costruzione di un porto sul fiume Paranà, vicino al Comune di Rosana (SP), e l’incremento del Porto Murtinho per migliorare il sistema di navigazione interna. Per il Governatore, si tratta di un intervento di grande rilievo, in quanto il fiume Paraguay nella regione è sempre navigabile, anche in periodi di scarse precipitazioni.

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NEWS BRASILE

SIA-SSB entra nel mercato brasiliano

Il gusto italiano del caffè a Rio de Janeiro

Il gruppo italiano SIA-SSB si è aggiudicato la gara internazionale per la progettazione e realizzazione del nuovo sistema di sorveglianza dei mercati dei capitali brasiliani. La nuova infrastruttura consentirà di monitorare tutte le operazioni di negoziazione effettuate su BM&FBovespa, l’istituzione più importante per l’intermediazione delle transazioni in titoli sui mercati dei capitali brasiliani nonché una delle prime dieci piazze finanziarie al mondo, e su CETIP, il mercato OTC brasiliano. Nell’implementazione del progetto, che si concluderà entro la prima metà del 2011, è prevista la collaborazione tecnica con TATA Consultancy Services do Brasil, al fine di assicurare una perfetta integrazione con i mercati locali.

L’azienda italiana Lavazza investirà 10 milioni di euro nella progettazione di un impianto di lavorazione del caffè a Queimados, nello Stato di Rio de Janeiro. Arrivata in Brasile cinque anni fa, la più grande impresa familiare di caffè espresso al mondo vuole che i brasiliani “apprezzino il

Brasiliani “a scuola” di design in Lombardia SIA-SSB ENTRA NO MERCADO BRASILEIRO

O grupo italiano SIA-SSB venceu o edital internacional do concurso para a concepção e implementação do novo sistema de fiscalização dos mercados de capitais brasileiros. A nova infraestrutura permitirá de acompanhar todas as operações comerciais realizadas na BM&Fbovespa – a mais importante instituição de intermediação das transações de valores mobiliários nos mercados de capitais no Brasil, além de figurar entre as dez praças financeiras do mundo – e na CETIP, sociedade brasileira administradora de mercados de balcão organizados. A implementação do projeto, que terminará no primeiro semestre de 2011, prevê uma colaboração técnica com a Tata Consultancy Services do Brasil, a fim de garantir a integração com os mercados locais.

Embratur promuove il turismo brasiliano in Italia L’Istituto Brasiliano del Turismo (Embratur) rafforza sempre di più la propria presenza sul mercato italiano. Per illustrare e promuovere le opportunità, le caratteristiche e le novità del Brasile, Embratur ha organizzato una serie di incontri a ottobre, nelle città di Torino, Parma, Pescara, Latina e Salerno, alla presenza di rappresentanti di Stati brasiliani, enti del turismo, aziende di promozione turistica, gruppi alberghieri, centri benessere e termali, compagnie aeree, tour operator, e tutti i fornitori di servizi turistici interessati a far conoscere la propria attività.

EMBRATUR PROMOVE O TURISMO BRASILEIRO NA ITÁLIA O Instituto Brasileiro de Turismo (Embratur) reforça cada vez mais a própria presença no mercado italiano. Para ilustrar e promover as oportunidades, características e novidades do Brasil, a Embratur organizou uma série de encontros em outubro, nas cidades de Turim, Parma, Pescara, Latina e Salerno, com a presença de representantes dos estados brasileiros, entes e empresas de turismo, hotéis e/ou grupos hoteleiros, centros termais e spas, companhias aéreas, operadores turísticos e todos os prestadores de serviços turísticos interessados em apresentar as próprias atividades.

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Dall’8 al 18 ottobre, un gruppo di imprenditori brasiliani è stato in Italia nell’ambito della “1ª Missione Cultura del Design”, progetto che fa parte del programma di sostegno alle esportazioni di calzature (Brazilian Footwear), promosso dall’Associazione Brasiliana delle Industrie di Calzature (Abicalçados) in collaborazione con l’Agenzia Brasiliana per la Promozione delle Esportazioni e degli Investimenti (Apex-Brasil). Obiettivo dell’iniziativa, far conoscere la cultura del design Made in Italy, per capire come si costruisce una cultura del design, a partire da una visione singolare. In programma, visite ad aziende del settore, a musei ed incontri tenuti da professionisti nelle città di Milano, Pavia e Vigevano – importante centro lombardo specializzato in produzione di calzature.

BRASILEIROS À “ESCOLA” DE DESIGN NA LOMBARDIA De 8 a 18 de outubro, um grupo de empresários brasileiros esteve na Itália participando da “1ª Missão Cultura de Design”, que faz parte das atividades do Programa de Apoio às Exportações de Calçados (Brazilian Footwear) promovido pela Associação Brasileira das Indústrias de Calçados (Abicalçados) em parceria com a Agência Brasileira de Promoção de Exportações e Investimentos (ApexBrasil). Objetivo da iniciativa: conhecer a cultura de design do Made in Italy, para entender como se constrói uma cultura de design, a partir de um olhar diferenciado. Na programação, visitas às empresas do setor, museus e palestras de profissionais nas cidades de Milão, Pavia e Vigevano, um dos principais polos calçadistas da região.

GOSTO ITALIANO DO CAFÉ NO RJ

A empresa italiana Lavazza investirá e10 milhões em uma fábrica em Queimados, Rio de Janeiro. Presente no Brasil há cinco anos, a maior empresa familiar de café expresso do mundo quer que “o brasileiro aprecie o próprio cafezinho de um modo muito mais especial”. A afirmação é de Giuseppe Lavazza, atual presidente da empresa fundada pelo bisavô em 1895. A unidade brasileira da Lavazza – que vai torrar, moer e produzir diversos tipos de cafés – será a primeira fora da Itália e deverá ser tão moderna quanto a da sede italiana. A nova fábrica no Brasil deverá ficar pronta em dois anos. Por enquanto, a empresa comercializa o próprio produto através de importações da Itália.


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proprio caffè in modo molto speciale”. Parola di Giuseppe Lavazza, attuale presidente dell’impresa fondata dal bisnonno nel 1895. L’unità brasiliana della Lavazza – che si occuperà della torrefazione, della macinatura e della produzione di vari tipi di caffè – sarà la prima fuori dall’Italia e, assicurano dall’azienda, sarà moderna tanto quanto la sede italiana. La nuova fabbrica in Brasile sarà pronta tra due anni. Nel frattempo, l’impresa commercializza il proprio prodotto importandolo dall’Italia.

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Lo Stato di Goias compra elicotteri AgustaWestland AgustaWestland, società del gruppo Finmeccanica, ha annunciato che lo Stato brasiliano di Goias ha ordinato tre elicotteri monomotore AW119Ke destinati alla polizia, per missioni di trasporto e ai vigili del fuoco, oltre a pezzi di ricambio e formazione tecnica. Il valore dell’operazione ha raggiunto gli 11 milioni di dollari, e comprende anche l’addestramento del personale dell’equipaggio e di quello addetto alla manutenzione. Le tre unità saranno consegnate nel mese di dicembre di quest’anno. Le apparecchiature e i servizi di supporto saranno forniti da AgustaWestland do Brasil, che può contare su un nuovo stabilimento nella regione metropolitana di San Paolo.

GOVERNO DE GOIÁS ADQUIRE HELICÓPTEROS AGUSTAWESTLAND A AgustaWestland, empresa do grupo italiano Finmeccanica, anunciou que o Governo do Estado de Goiás encomendou três helicópteros monomotores AW119Ke destinados à aplicação da lei, missões de transporte e combate a incêndios, além de peças de reposição e treinamento técnico. O valor total da transação chega a 11 milhões de

dólares e inclui também treinamento para tripulantes e pessoal de manutenção. As aeronaves devem ser entregues em dezembro deste ano. As unidades ficarão baseadas na cidade de Goiânia, capital do estado e receberão serviços de apoio pela subsidiária brasileira AgustaWestland do Brasil Ltda, em sua nova fábrica em São Paulo.

Collettiva italiana a São Paulo Prêt à Porter 2011 Dal 18 al 21 gennaio, a San Paolo si terrà la prima edizione della Fiera Internazionale della Moda, Confezioni e Accessori – São Paulo Prêt à Porter. Una delegazione italiana parteciperà all’evento, grazie alla partnership tra Promos (Azienda Speciale della Camera de Commercio di Milano), ICE (Istituto Nazionale del Commercio Estero), Sistema Moda Italia ed Ente Moda Italia. Sono attesi oltre 400 espositori provenienti dai più rinomati poli produttivi brasiliani ed internazionali, oltre ai principali buyer al dettaglio del Sud America. Un’area esclusiva sarà dedicata ai Brand Premium, aziende con marchi prestigiosi e consolidati, già noti nel mercato brasiliano. La manifestazione si svolgerà nella stessa settimana di Couromoda, la principale fiera delle calzature dell’America Latina.

COMITIVA ITALIANA NA SÃO PAULO PRÊT À PORTER 2011 De 18 a 21 de janeiro, São Paulo vai sediar a primeira edição da Feira Internacional de Moda, Confecções e Acessórios – São Paulo Prêt à Porter. Uma delegação italiana

partecipará do evento, graça à parceria entre a Empresa Especial para as Atividades Internacionais da Câmara de Comércio de Milão (Promos), o Instituto Italiano para o Comércio Exterior (ICE), Sistema Moda Itália e Ente Moda Itália. São esperados mais de 400 expositores entre os mais renomados polos nacionais e internacionais de produção e os principais centros de varejo da América do Sul. Uma área exclusiva será dedicada às marcas Brand Premium, empresas com marcas prestigiosas e consolidadas, bem conhecidas no mercado brasileiro. O evento acontece na mesma semana da Couromoda, a principal feira de calçados da América Latina.

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PROMOSSO DA

La California alla scoperta dei vini autoctoni italiani Si svolgerà a Los Angeles, dal 16 al 21 maggio 2011, Viva Vino LA, il primo evento di rilievo focalizzato interamente sulla promozione del vino autoctono italiano in California

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egli ultimi dieci anni, il consumo di vino negli Stati Uniti è aumentato del 30%. Attualmente il mercato statunitense assorbe circa il 12% del consumo globale di vino, rappresentando così il secondo Paese per maggior consumo di vino nel mondo. Il Dipartimento del Commercio USA stima che la California registri il 62% di tutto il vino venduto negli Stati Uniti, mentre gli altri 49 stati congiuntamente rappresentano il 10%; il vino importato mantiene al momento il 28% del mercato. L’Italia è il secondo Paese per esportazione in USA, fornendo il 28% del totale dei vini importati. Da un sondaggio condotto dal Wine Market Council sulle tendenze dei consumatori negli USA, il 52% ha comprato vino italiano negli ultimi tre mesi, il 44% ha comprato vino francese e il 41% vino australiano. Tutti gli altri Paesi che esportano negli Stati Uniti occupano posizioni di gran lunga inferiori. Il mercato USA, presto il più grande al mondo, diventerà anche il più sofisticato e diversificato. Mentre la Cina e l’India potrebbero raggiungere una maggiore importanza nel futuro, il mercato americano è già pronto per esplorare a fondo le diverse varietà del vino italiano. Questi dati hanno spinto la IACCW ad entrare in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier (California Chapter), Blue LifeStyle (agenzia di comunicazione e creazione eventi food and wine) e The Tasting Panel Magazine (rivista per il trade specializzata nel settore delle bevande alcoliche) per la creazione di Viva Vino LA, il primo evento di grande rilievo focalizzato interamente sulla promozione del vino autoctono italiano in California. In Italia ci sono oltre 3000 vitigni autoctoni. Viva Vino LA offrirà l’opportunità di dare visibilità ai vini autoctoni e di educare gli operatori di settore ed i consumatori sulle caratteristiche specifiche dei territori di provenienza. L’evento offrirà ai produttori un momento di incontro con importatori, buyers, rivenditori, stampa e consumatori di Los Angeles e della California del Sud, uno dei più grandi mercati di consumo di vino in USA. Viva Vino LA si svolgerà a Los Angeles dal 16 al 21 maggio 2011. Per ulteriori informazioni: Italy-America Chamber of Commerce West (Tel. 001.310.557.3017 – info@iaccw.net)

Editoriale di AGOSTINO MAGNI Presidente della CCIE di Los Angeles

President of the CCIE in Los Angeles

California Looks Forward to Discovering Traditional Wine Grape Varietals of Italy Viva Vino LA, the first major event designed to promote the traditional varietals of Italy in California, will take place in Los Angeles from the 16th to the 21st of May, 2011

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n the last decade, wine consumption in the US has increased by over 30%. At present, the US market accounts for almost 12% of global wine consumption, making it the second largest wine consuming country in the world. The US Department of Commerce estimates that California accounts for 62% of all wines sold in the US; the other 49 US states account for an additional 10%; imported wines currently hold 28% of the market. Italy is the second largest exporting country, supplying 28% of all imported wines. According to a survey conducted by the Wine Market Council on consumer trends in the US wine market, 52% of core drinkers bought wine from Italy in the past three months, 44% bought wine from France and 41% from Australia. All other countries that export to the US trailed far behind. As the US wine market becomes the world’s biggest, it is also becoming the most diverse and sophisticated. While China and India may achieve importance in the future, the US market is ready right now to explore Italian varietals in depth. This positive scenario encouraged the Italy-America Chamber of Commerce West to partner with the Italian Sommelier Association (California Chapter), Blue LifeStyle (one of the nation’s most successful producers of wine and food events) and The Tasting Panel (the most widely circulated trade publication in the beverage industry) to give life to Viva Vino LA, the first major event designed to promote the traditional varietals of Italy on the US West Coast. There are over 3,000 wine grape varietals that grow in Italy. Viva Vino LA will give these native vines visibility and educate the trade and consumers about their style and the terroirs that produce them. The event will provide the opportunity for the wineries that produce these wines to meet importers, buyers, retailers, press and consumers from throughout Los Angeles and Southern California, one of the largest wine markets in the United States. Viva Vino LA will take place in Los Angeles from the 16th to the 21st of May, 2011. For any further information please contact the Italy-America Chamber of Commerce West (Tel. 001.310.557.3017 – info@iaccw.net).

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Sundek, all’inseguimento del sole dal 1958 IL SUCCESSO DEL “MARCHIO DEL SOLE”, DALLE SPIAGGE CALIFORNIANE AL MERCATO ITALIANO

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el 1958 Sundek, azienda di beachwear californiana, iniziò a focalizzare la sua attenzione sulle Hawaii e sulle coste della California, dove era nato un nuovo sport: il surf. Sundek divenne immediatamente celebre come il marchio del sole, grazie al suo logo “infuocato” e ai suoi costumi da bagno prodotti con materiale resistente, di veloce asciugatura e con stampe tropicali, fatti apposta per il surf. Queste nuove caratteristiche catapultano Sundek nel mercato dell’abbigliamento da surf, dove diventa un leader, proprio quando si

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n 1958 Sundek, a California bathing suit company, focalized its attention on the Hawaiian Islands and the California coasts where a new sport was born: surfing. It immediately became known as the sun brand, thanks to its “flaming” logo, creating technical swimwear especially made for surfing, with strong, easy to dry nylon fabric and tropical prints. These new features catapult Sundek into the surfwear market, making it a brand leader exactly when there is growing interest in this new lifestyle. Many factors, such as the hippy movement and the Beach Boys’ songs will contribute to building up the myth of Hawaii, California and the surf culture. From the Seventies on, surfers are world famous athletes and Sundek becomes their sponsor, spreading the passion for this sport. Surfing soon becomes a life style and Sundek a concept of surfashion identified by the latest novelty: a rainbow on the surf short. During the Eighties, when the passion for the boardshort with the rainbow explodes, Sundek becomes the sponsor of the ESA-Eastern Surfing Association, and surfing legends such as Ken Bradshaw, Corkey Carrol and Mark Foo make up the Sundek team and contribute to the growth of both the sport and the brand. Sundek becomes the first sponsor of Kelly Slater when he was only 12 years

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Sundek, Follow the Sun Since 1958 The success of the ‘Sun brand,’ from California beaches to the Italian market old. He will become World Champion for eleven times. This growing success leads to larger collections combining the brand’s technical characteristics with Italian taste and style and also to the first Sundek women’s collection. This is the way that Sundek has conjugated the world of surf with beachwear and has become famous in the fashion world. SUNDEK KICKOFF. The history of Kickoff began at the end of the 1970’s when the company decided to try to import and distribute Sundek in Italy. That boardshort, an absolute novelty then, immediately became a beachwear classic. Until today, Kickoff has collaborated with the creation of new collections of beachwear for men, women and children as well as accessories to join with the technical surf styles that have made Sundek the most popular brand in the Italian market.

sta diffondendo un crescente interesse verso questo nuovo lifestyle. Diversi fattori, come il movimento hippy e le canzoni dei Beach Boys, contribuiscono a far nascere il mito delle Hawaii, della California e della cultura surf. Apartire dagli anni ‘70, i surfisti diventano atleti di fama mondiale e Sundek il loro sponsor, diffondendo la passione per questa disciplina che, da sport esclusivo, diventa stile di vita. Sundek inventa il nuovo concetto di surfashion, e si identifica con l’ultima novità: un arcobaleno sul retro del costume. Presto il brand conquista l’appeal necessario per espandersi internazionalmente. Negli anni ‘80, quando il fenomeno Sundek esplode, l’azienda diventa lo sponsor dell’ESA-Eastern Surfing Association, e leggende del surf come Ken Bradshaw, Corkey Carrol e Mark Foo formano il Sundek team, contribuendo alla crescita dello sport e del marchio. Sundek diventa inoltre sponsor di Kelly Slater, a soli 12 anni. Kelly sarà poi undici volte Campione del Mondo. Questo crescente successo porta ad ampliare le collezioni, combinando caratteristiche tecniche e stile italiano, e a creare la prima linea donna. In questo modo, Sundek ha congiunto il mondo del surf con quello del beachwear, diventando celebre nel mondo della moda. SUNDEK KICKOFF. La storia di Kickoff inizia alla fine degli anni ‘70, quando l’azienda decide di importare e distribuire Sundek in Italia. Il costume Sundek, una novità assoluta allora, diventa immediatamente un classico da spiaggia. In tutti questi anni, Kickoff ha collaborato alla creazione di nuove collezioni per uomo, donna, bambino e accessori, combinandole con le caratteristiche tecniche dello stile surf e rendendo Sundek il marchio più popolare in Italia. ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE WEST, INC

10537 Santa Monica Blvd., Suite 210 Los Angeles, CA 90025 Tel. (310) 557-3017 – Fax: (310) 557-1217 info@iaccw.net – www.iaccw.net


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l’arte italiana del gioiello

CONSIDERATO UNO DEI PIÙ FAMOSI DESIGNER ITALIANI DI GIOIELLERIA, È RECENTEMENTE SALITO ALLA RIBALTA PRESENTANDO AL MONDO LA SUA NUOVA COLLEZIONE CONFETTI

da sole o in una serie di colori diversi. Sono una scelta ideale come fedi da matrimonio o si accompagnano perfettamente ad un anello di fidanzamento. Possono anche essere considerate come fedi ricordo in occasione della nascita dei figli. Le fedi Confetti di Grando sono tutte fatte a mano negli Stati Uniti e rappresentano gli anelli di migliore qualità sul mercato. Ogni anello è creato in laboratorio da Stefano Grando e dal suo team di maestri gioiellieri. Per mantenere il tono della celebrazione e in segno di omaggio speciale a chi acquista una fede della collezione Confetti, Grando regala una scatola di veri confetti italiani della nuova collezione Grando Culinary Gemstones. www.grandojewelry.com

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tefano Grando, gioielliere vicentino di terza generazione, è uno dei più famosi designer italiani di gioielleria. La sua provenienza e la sua esperienza sono significative. Il nonno, fondatore dell’azienda alla fine del XIX secolo, era un gioielliere del Re e della Regina di Savoia. Grando ha appreso l’arte di creare gioielli da un maestro gioielliere che lavorava nell’azienda di famiglia. Si è specializzato in design e tecnologia del prodotto all’Istituto Tecnico Industriale di Vicenza ed ha conseguito una laurea presso il Gemological Institute of America. Possiede inoltre numerosi brevetti internazionali per le sue tecniche innovative nella creazione di gioielli. Grando è Presidente di Grando Inc, a Los Angeles, ed attualmente consigliere ed ex-Presidente del Jewelers 24 Karat Club, un’associazione nazionale con sede nella California del Sud. CONFETTI. Recentemente Grando è salito alla ribalta presentando al mondo la sua nuova collezione Confetti. La collezione prende il nome e si ispira alla tradizione italiana di tirare confetti agli sposi ed è realizzata con pietre preziose e diamanti lavorati a pavé sotto il microscopio. Il primo articolo della linea è la fede. Le fedi Confetti sono sottili e possono essere indossate

Grando – Made by Italian Hands

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tefano Grando is a third generation jeweler from Vicenza and one of Italy’s most well-known jewelry designers. Grando’s background is impressive. His grandfather, the founder of the original company in the late 19th century, was a jeweler to the King and Queen of Italy. Grando learned the art of jewelry making from a master jeweler in his family’s facility. He was trained in product design and technology at the Istituto Tecnico Industriale in Vicenza, as well as being a “diamond graduate” from the Gemological Institute of America. He is also the holder of many international patents for his technical innovations in jewelry making. Grando, the chairman of Grando, Inc. in Los Angeles, is a board member and past president of the Jewelers 24

Considered one of Italy’s most well-known jewelry designers, he recently stepped into the spotlight to introduce his new Confetti collection to the rest of the world Karat Club, a Southern California-based national association. CONFETTI. Stefano Grando recently stepped into the spotlight to introduce himself and his new Confetti collection to the rest of the world. The Confetti line is named and inspired by the Italian wedding tradition of tossing colorful almond candies (confetti) at the bride and groom. The Confetti collection consists of vibrant, full-cut gemstones and diamonds that

are micro pave set under a microscope. The first product to be introduced in the line is the Confetti band. Confetti bands are thin and fit snugly together so they can be worn alone or in multiple colors. They are an ideal choice for wedding bands and may equally accent an engagement diamond. They further serve as mementos of a child’s birth. Grando’s Confetti bands are all handmade in the U.S. and represent the finest quality bands on the market. Each ring is created in Grando’s factory by Grando and his team of master jewelers. To continue the celebration, and as a special gift to everyone who purchases a band from the Confetti jewelry collection, Grando provides a complimentary box of authentic Italian confetti candies from the new Grando Culinary Gemstone collection. www.grandojewelry.com

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A Privileged Relationship which We Want to Consolidate The post-crisis stage can offer enormous opportunities to Italian companies in the American market and, alongside AmCham, Italian businessmen can focus on growth

Un rapporto privilegiato che vogliamo consolidare

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eal events and projects to strengthen collaboration in business, investment and common objectives between Italy and the United States have been proposed by the American Chamber of Commerce in Italy (AmCham). Vittorio Terzi, managing director of McKinsey & Company for the Mediterranean, appointed president for two years from 2010 to 2012, explains in this interview. After months of “darkness” there is, at long last, talk of “after the economic crisis.” Do you think it’s the right time for Italian companies to try in the American market once more? We’re entering a new stage with low growth, high debt and a scarcity of public resources. The USA will continue to grow at a rate of 3-4%, about 500 billion dollars of GDP per year even in this scenario. It’s an enormous potential for the Italian manufacturing sector and, in particular, traditional Italian goods. Fashion, design and food are appreciated in America much more than they are in China or India. Thinking about American investment in Italy, what are the strong and weak points of the Italian market? The USA is the third investor in Italy, with 20 billion Euros invested-50% in chemicals, industry and mechanics, 11% in food and 13% in finance. There are almost 1800 companies with an American holding, with 270,000 employees and a turnover of 120 billion Euros per year. That’s a good starting point. However, the “risk premium” must be reduced to increase US investment; this risk linked to the apparent political instability and the uncertainty on the tax, corporate and legal rules for doing business. The consolidation of Italy-US relationships is one of the main aims of the AmCham Mission. What events and projects are you working on to develop this sphere? We’ll concentrate on three areas – there’s technical assistance to companies, which already guarantees a made to measure service to members and will be further strengthened. Then there’s the “advocacy” function on behalf of associated businesses, i.e., the voice of companies in orienting decisions on laws, regulations and procedures which promote Italy-US exchanges. Lastly, we’ll work so that the already effective promotion of business relationships between associates is increasingly materialised in the meeting of demand and supply. Why should a company choose AmCham as a “partner” on its internationalisation path towards the US market? Unlike other bodies active in the promotion of Italy-US relationships, the Chamber has excellent institutional visibility, significant associates, excellent networking abilities and a good service to companies. Above all, however, it can count on a privileged relationship with the US Mission in Italy, with which it collaborates on both general and more technical topics.

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LA FASE POST-CRISI PUÒ OFFRIRE ENORMI OPPORTUNITÀ ALLE AZIENDE ITALIANE SUL MERCATO AMERICANO. E, A FIANCO DELL’AMCHAM, I NOSTRI IMPRENDITORI POSSONO PUNTARE A di Pietro Viola CRESCERE

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niziative e progetti concreti, per rendere ancora più forte la collaborazione tra Italia e Stati Uniti in materia di business, investimenti, obiettivi comuni. È quanto propone l’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham), come ci spiega in questa intervista Vittorio Terzi, managing director di McKinsey & Company per il Mediterraneo, nominato Presidente per il biennio 2010-2012.

Dopo mesi di “buio”, finalmente si inizia a parlare di un “dopo crisi”. Ritiene che sia il momento g iusto, per le nostre imprese, per riproporsi sul mercato americano? Stiamo entrando in una fase nuova, con bassa crescita, alto debito, poche risorse pubbliche. Anche in questo scenario gli USA continueranno a crescere a un tasso del 3-4%, pari a circa 500 miliardi di dollari di PIL l’anno. Un potenziale enorme per il settore manifatturiero italiano e, in particolare, per il Made in Italy tradizionale. Moda, design e alimentare sono apprezzati in America più di quanto non siano in Cina o in India. In relazione agli investimenti americani in Italia, quali sono i punti di forza – e quali, invece, le criticità – del mercato italiano? Gli USAsono il terzo investitore del nostro Paese, con 20 miliardi di Euro, investiti per il 50% nella chimica, nell’industria e nella meccanica, per l’11% nell’alimentare e per il 13% nella finanza. Ci sono quasi 1.800 aziende a partecipazione USA, con 270.000 addetti e fatturato di 120 miliardi di euro l’anno. Un buon punto di partenza. Ma per aumentare gli investimenti USAoccorre ridurre il “premio per il rischio”. Rischio legato all’apparente instabilità politica e all’incertezza sulle regole per fare business, fiscali, societarie e legali. Il consolidamento dei rapporti ItaliaUSA è uno degli obiettivi principali della Mission di AmCham. A quali iniziative e progetti state lavorando per sviluppare questo ambito? Ci concentreremo su tre aree. L’assistenza tecnica alle imprese, che già garantisce un servizio “su misura” ai soci e verrà ulteriormente rafforzata. Poi la funzione di “advocacy” per conto delle imprese associate, ovvero la voce delle imprese nell’orientare decisioni su leggi, norme e procedure che favoriscono gli scambi Italia-USA. Infine, lavoreremo affinché la promozione di rapporti d’affari tra i soci, già efficace, si concretizzi sempre più nell’incrocio domanda-offerta. Perché un’impresa dovrebbe scegliere AmCham come “partner” nel suo percorso di internazionalizzazione verso il mercato USA? La Camera, a differenza di altre realtà attive nella promozione dei rapporti Italia-USA, vanta un’ottima visibilità istituzionale, soci di grande spessore, eccellenti capacità di networking e un buon servizio alle imprese. Ma soprattutto può contare su un rapporto privilegiato con la Missione USA in Italia, con la quale collabora sia su tematiche generali sia su temi più tecnici.


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NEWS USA

ITALIAN EXPO: ANOTHER YEAR OF SUCCESS IN HOUSTON AND CHICAGO More than 49,000 Americans were able to take a tour of Italy and experience “La Dolce Vita” without leaving the United States this year at Italian Expo, held in both Houston (second edition, May 21-23) and Chicago (fourth edition, September 17-19), presented by the Italian American Chambers of Commerce of each city. “Celebrating Italian culture means recognizing the world’s most beloved foods and cooking, gorgeous fashion, cutting-edge product design and hand-crafted art, all of which were present at Italian Expo,” said Paolo Fronza, Executive Director of the Italy America Chamber of Commerce-Texas (IACC). The 20,000+ guests that attended each city’s three-day Expo weekend witnessed more than 150 companies and vendors from Italy and the U.S. introduce, display and sell their Italian and Italianinspired products in the areas of cuisine, wine, fashion and jewellery, design and home interiors, tourism, art and entertainment. As a result of Italian Expo several business deals have been made and executed, including projects aimed to promote Italy’s regions – the regions of Lombardy and Sardinia are two such examples. With initiatives like these, Italian Expo will continue to grow and Americans will become more aware of all that modern-day Italy has to offer. www.italianexpo.us

Italian Expo: un altro anno di successi a Houston e Chicago Più di 49.000 Americani hanno avuto l’occasione di fare un tour dell’Italia e sperimentare “La Dolce Vita” senza mai lasciare gli Stati Uniti. Tutto questo grazie a Italian Expo, la manifestazione svoltasi a Houston (2ª edizione, dal 21 al 23 maggio) e a Chicago (4ª edizione, dal 17 al 19 settembre), promossa dalle locali camere di commercio italiane. “Celebrare la cultura italiana significa omaggiare la cucina più amata al mondo, una moda sensazionale, un design di prodotto di nicchia e un’arte manifatturiera unica. E tutti questi aspetti erano presenti all’Italian Expo”, ha affermato Paolo Fronza, Segretario Generale dell’Italy America Chamber of Commerce-Texas (IACC). Gli oltre 20.000 ospiti, professionisti e semplici appassionati, che hanno partecipato ad ogni Expo, hanno potuto conoscere oltre 150 aziende provenienti dall’Italia e dagli Stati Uniti impegnate nella promozione di prodotti italiani o di ispirazione italiana nei settori della cucina, dell’enologia, della moda, della gioielleria, del design, dell’arredamento, del turismo, dell’arte e dell’intrattenimento. Numerosi, inoltre, gli accordi commerciali conclusi e i progetti per la promozione delle Regioni italiane – in primis, quelli con le Regioni Lombardia e Sardegna. Grazie ad iniziative come queste, l’Italian Expo continuerà a crescere, permettendo così agli Americani di prendere sempre più coscienza di ciò che l’Italia di oggi può offrire. www.italianexpo.us

Un secolo di industria, dal Piemonte a San Francisco Dal 5 novembre 2010 al 6 febbraio 2011, approda per la prima volta negli USA, presso il Museo ItaloAmericano di San Francisco, la mostra “Piemonte Industria. Un secolo di lavoro in fotografia”, organizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con l’Associazione Piemontesi nel Mondo del Nord California e curata dal fotografo Niccolò Biddau. In mostra, 80 fotografie provenienti dagli archivi di alcune tra le più prestigiose aziende italiane – come Alessi, Borsalino, Lavazza, Olivetti, Ponti, Pininfarina, Zegna, ecc. – che testimoniano l’evoluzione del concetto stesso di lavoro e del modo di produrre. Il risultato complessivo è una narrazione unica e corale, nella quale ogni azienda ha contribuito a ricostruire una storia collettiva.

100 YEARS OF INDUSTRY, FROM PIEDMONT TO SAN FRANCISCO

The exhibition ‘Piemonte Industria. Un secolo di lavoro in fotografia’ (Piedmont Industry. Photographs of 100 years of work) will be in the USA for the first time at the Italian-American Museum of San Francisco. Organized by the Regione Piemonte in collaboration with the Piemontesi nel Mondo of Northern California and under the guidance of photographer Niccolò Biddau, the exhibition will be held from November 5, 2010 to February 6, 2011. There will be 80 photographs from the archives of some of the leading Italian companies, like Alessi, Borsalino, Lavazza, Olivetti, Ponti, Pininfarina, Zegna, etc. on display. The photos bear witness to the evolution of the concept of work and the methods of production. The overall result is a unique, choral narration, in which each company contributed to reconstructing a collective history.

Destinazione USA per le arance rosse di Sicilia Dopo Mosca e Hong Kong, l’azienda siciliana Oranfrizer ha preso parte al Fresh Summit di Orlando, in Florida, dal 15 al 18 ottobre. Protagonista assoluta, la produzione di una

varietà unica al mondo, l’arancia rossa di Sicilia fresca e trasformata, che è stata proposta ad una potenziale clientela sempre più attenta alla qualità e alla corretta alimentazione. Obiettivo dell’evento statunitense, la creazione di nuove sinergie con gli importatori USA e l’avanzamento di un percorso di crescita internazionale che vede già impegnata Oranfrizer in Russia, Cina e Giappone.

US DESTINATION FOR SICILIAN BLOOD ORANGES Oranfrizer took part in the Fresh Summit in Orlando, Florida from October 15-18, after Moscow and Hong Kong, pursuing its policy of enhancing Sicilian products. The Sicilian blood orange, the absolute star, is a unique

variety, produced in Italy and Sicily. Either fresh or processed, it was offered to potential customers

who are increasingly attentive to quality and the proper diet. The aim of the American event was the creation of new synergies with US importers and to blaze a path of international growth which has already seen Oranfrizer involved in Russia, China and Japan.

èItalia

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DESTINAZIONE IL MONDO

La Bandiera dell’informazione italiana nel Mondo. Al suo interno 9 Sezioni Paese dedicate a: USA – BRASILE – FRANCIA – CANADA – AUSTRALIA – GERMANIA – REGNO UNITO – RUSSIA – INDIA

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èItalia integra i propri contenuti con 9 sezioni Paese pubblicate in edizioni multilingue – Inglese, Russo, Portoghese, Tedesco e Francese. Al loro interno, le rubriche fisse, curate dalle Camere di Commercio I t a l i a n e d e i P a e s i d i r i f e r i m e n t o , o ff ro n o un’informazione sugli aspetti socio-culturali, economici e di interscambio con l’Italia. A completamento, ampi servizi riguardanti le realtà e le iniziative italiane nel mondo. Anche on-line www.italplanet.it

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PROMOSSO DA

ICCO Forward: l’esperienza al servizio dei giovani Già grande il successo riscosso dalla nuova iniziativa promossa dalla CCIE dell’Ontario a favore dei giovani professionisti

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l contesto economico canadese, lo sappiamo, è particolarmente libero e competitivo. Per questo motivo qualsiasi forma di associazione poco trasparente e con obiettivi poco chiari è generalmente malvista. Quello che invece è non solo tollerato, ma addirittura promosso e incentivato, è la creazione di network e contatti o, più in generale, la formazione di associazioni volte non al mantenimento di privilegi di categoria, ma allo sviluppo e alla circolazione di conoscenze, nonché al trasferimento delle informazioni e delle esperienze. Da qualche tempo, precisamente dal 23 settembre scorso, la Camera di Commercio Italiana dell’Ontario ha lanciato una sua nuova divisione, chiamata ICCO Forward, aperta a persone con meno di quarant’anni d’età. Scopo di questa organizzazione è quello di promuovere relazioni economiche e culturali sia a livello locale che internazionale, coinvolgendo e collegando rappresentanti di imprese e istituzioni. L’iniziativa ha riscosso notevole successo: già prima di annunciarne il lancio ufficiale, l’organizzazione poteva contare su più di venti iscritti, tutti giovani professionisti del mondo dell’impresa, della finanza, della consulenza legale e delle principali istituzioni dell’Ontario. La peculiarità della divisione è la sua natura innovativa e votata all’eccellenza. Anche se i membri appartengano a settori, in qualche caso, notevolmente distanti gli uni dagli altri, le caratteristiche dei mercati, i fattori critici di successo, le difficoltà da affrontare, si pensi all’esigenza sempre più marcata di internazionalizzazione o alla concorrenza dei mercati emergenti, si avvicinano di molto e hanno tratti comuni. Lo scambio di esperienze diventa quindi decisamente importante, soprattutto per chi si trova ad affrontare problematiche simili e parte da un punto di vista comune; in questo caso l’appartenenza a settori diversi diventa un punto di forza e uno stimolo al confronto. Accanto ad alcune iniziative che potremmo definire di “scuola”, come l’organizzazione di eventi, la promozione della cultura e dei contatti con l’Italia (borse di studio per studenti canadesi, ecc.), o come la promozione di incontri su tematiche specifiche, all’interno di ICCO Forward è stato creato un innovativo programma di membership. Nella consapevolezza che per favorire la crescita e lo sviluppo di giovani talenti non si possa prescindere dall’aiuto e dal coinvolgimento di persone più esperte, è stato previsto un fitto sistema di incentivi aperto a tutti i professionisti più affermati, affinché dedichino parte del loro tempo e della loro esperienza ad aiutare i membri giovani di ICCO Forward. A questo programma di mentorship crediamo molto, e invitiamo chiunque abbia le capacità a misurarsi con questa esperienza, che riteniamo estremamente stimolante. Good luck, ICCO Forward!

Editoriale di GEORGE VISINTIN Presidente della CCIE dell’Ontario

ICCO Forward: Experience Mentors Young Professionals President of the CCIE in Ontario

The new division promoted by Italian Chamber of Commerce of Ontario and designed for young professionals, was extremely successful

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t is common knowledge that the Canadian economy is based on freedom and competition. That is why any type of organization without sufficient transparency and clear goals is usually frowned upon. What is actually tolerated and even encouraged is the creation of networks, connections and organizations interested in the development and circulation of knowledge, information and experiences, rather than in maintaining their privileges. On September 23, the Italian Chamber of Commerce of Ontario launched ICCO Forward, a new division designed for people under 40. The goal of this organization is to promote economic and cultural relationships both locally and internationally by involving and connecting representatives of companies and institutions. This initiative was extremely successful: even before announcing its official launch, ICCO Forward already had over twenty members – all young professionals from business, finance, legal institutions in Ontario. The distinctive feature of this branch is its innovative and excellence-driven nature. Despite the fact that members come from a great variety of fields, they find common ground in the characteristics of the markets, the critical factors for success, the difficulties they face, the increasing need for internationalization, and the competition from emerging markets. Therefore, the exchange of experiences becomes extremely important, especially for those who find themselves dealing with similar problems and share the same views. In these cases, the presence of different fields becomes a point of strength and stimulates discussions. ICCO Forward has created an innovative mentorship program in combination with several other initiatives, including event planning, promoting Italian culture and connections with Italy (i.e. scholarships for Canadian students), and promoting meetings about specific topics. We are also aware that helping the growth and development of young talents requires experts’ support and involvement. For that reason, the mentorship program has been put into place for established professionals so that they can devote part of their time and experience to helping young members of ICCO Forward. We strongly believe in this mentorship program and we invite anyone with expertise to take part in this experience that we find extremely stimulating. Good luck, ICCO Forward!

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CCIE ONTARIO

Nadia Di Donato, “Lady Entertainment” A FIANCO DEL MARITO NICK GESTISCE LA LIBERTY ENTERTAINMENT, UNA DELLE PIÙ INNOVATIVE AZIENDE DEL SETTORE. IL LORO MOTTO: “RISPONDIAMO AD OGNI ESIGENZA DI INTRATTENIMENTO” di Corrado Paina, Segretario Generale della CCIE dell’Ontario

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utti a Toronto conoscono Nick Di Donato, p re s i d e n t e e C E O d e l l a L i b e r t y Entertainment. La Liberty, infatti, è attiva da quasi 25 anni nel settore dell’intrattenimento, notoriamente assai competitivo e volubile, dove cosa è trendy si esaurisce e diventa superato in un attimo. Ciò che la gente forse non conosce della Liberty Entertainment Group è il più importante collaboratore di Nick Di Donato, sua moglie Nadia. Per quanto sia una persona assai riservata, la signora Di Donato è indubbiamente un arbitro di ciò che è cool e di ciò che non lo è a Toronto. Fare qualcosa di diverso, identificare un bisogno e soddisfarlo: questa la strategia di Nadia, che sottolinea


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Nadia Di Donato, “Lady Entertainment”

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veryone in Toronto’s entertainment industry knows Nick Di Donato, the president and CEO of Liberty Entertainment. The Di Donato brand has endured for almost 25 years in a fiercely competitive and fickle industry where what’s hot one moment can run out of steam and be passé the next month. But what people may not know about Liberty Entertainment Group is the person who has been Nick Di Donato’s most important partner – his wife, Nadia. She may be low-key and you wouldn’t know that she is an arbitrator of that’s cool in Toronto and that’s a reason why she is. Doing something different, identifying a need and filling it, this is her business strategy. “You really do have to know what you’re doing. You have to please the person and you have to capture them as a repeat customer. It’s all based on reputation. And what you do at the onset can make of break you really quickly, because it’s all word of mouth,” she says. She was trained as a graphic designer and worked in her field until the early 1990s, when she joined her husband’s company. Though she designs the interiors, she does not consider herself an interior designer, instead preferring her official title of creative director because it encompasses all that she oversees – everything from the space to the concept, menu, wardrobe and lighting.

Besides her husband Nick, she runs the Liberty Entertainment, one of the most innovative companies in the industry. Their policy? “Meeting All of Your Entertainment Needs” As the company’s creative director, she approaches each new space as a canvas and decides how it should look, and how that will make you feel. “I’m very much in the space from start to finish during the whole entire construction project. And I pretty much dictate as I’m standing: This is what we’re going to do. I’m very hands-on,” she says. The company’s slogan, “Liberty is Lifestyle” could just as well be “Meeting All of Your Entertainment Needs.” “We have pretty much a venue for any aspect of the entertainment world. If you’re young and you want to go clubbing, we have venues. You want a fine restaurant, we have venues. You want to get married?” she adds with a laugh, “We have venues!” TWO LIVES, A SYNERGY. Nadia’s talents go hand-in-hand with Nick’s. Their private and professional lives are fused as spouses and colleagues. “We pretty much eat, sleep and breathe Liberty Group and our business,” Nadia says. It is indis-

la necessità di “sapere cosa si sta facendo, accontentare le persone e fare in modo che diventino clienti abituali. È tutto basato sulla reputazione, e quello che fai all’inizio di un’attività è determinante per il suo successo perché è tutto un passaparola”. Nadia si è formata come grafico e ha lavorato nel suo campo fino ai primi anni Novanta, quando ha cominciato a lavorare con il marito. Nonostante la sua formazione, non si considera una interior designer e preferisce il titolo di direttore creativo, che riguarda ogni dettaglio – dall’idea al menù, agli arredi, all’illuminazione di un locale. Come direttore creativo della Liberty Entertainment, infatti, si avvicina ad ogni nuovo spazio come ad una tela, e decide come dove essere e come deve far sentire i clienti. “Sono presente durante tutte le fasi di realizzazione di un progetto e le mie indicazioni sono molto precise: dico quello che voglio che sia fatto, e faccio valere la mia volontà”. Lo slogan della società, “La Liberty è uno stile di vita”, potrebbe benissimo essere anche “Rispondiamo ad ogni esigenza di intrattenimento”. “Abbiamo una location per ogni tipo di intrattenimento. Sei giovane e vuoi andare in discoteca? Abbiamo i locali giusti! Vuoi un ristorante raffinato? Ne abbiamo! Vuoi sposarti?”, aggiunCAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DELL’ONTARIO

80 Richmond Street West, Suite 1502 M5H 2A4 Toronto Tel. +1.416.789.7169 - Fax +1.416.789.7160 info.toronto@italchambers.ca - www.italchambers.ca Ufficio Italiano della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario Via Soncino, 1 - 20123 Milano (MI) Tel: +39 02400.47157 www.italchambers.ca

putable that she and her husband are on the same wavelength and the only word that can properly describe what they have is synergy. For his part, Nick lauds Nadia as an integral part of Liberty and calls her one of the company’s best asset. “It’s interesting how we always feed off each other. I’ll have a concept or idea, she’ll take that and expand upon it, and then I’ll take what work she’s done and expand,” he says. Both he and Nadia concede that challenges and arguments sometimes arise, but they are quick to note that’s the nature of any relationship. “Generally it works really well. I don’t think we could accomplish, individually, what we do as a team,” Nick says. As far as personal accomplishments go, they are parents to two sons and the family makes its home, decorated by Nadia in a classic style, in The Kigsway neighborhood of Toronto. To the end, the busy family tries its best to keep Italian traditions alive in their home. The simples ideas are often the best, she says. “You know what? Even just getting together and eating at the table at least a couple of days a week. That’s how I was raised and that’s still what I maintain, as challenging as it is nowadays with everyone having their own schedule,” Nadia says. Being a working mother is never easy, but it seems like the secrets to Nadia’s success in business could just as well be applied to her home life. It all comes down to dedication, experience, and a lot of gut instinct. “Being in the business for almost 25 years, we really understand what makes things tick,” she says.

ge ridendo: “Abbiamo delle location anche per questo!”. DUE VITE, UNA COMPLETA SINERGIA. Il talento di Nadia va di pari passo con quello del marito, così come le loro vite private e professionali si fondono. “Praticamente mangiamo, dormiamo e respiriamo il gruppo Liberty e il nostro business”, dice Nadia. Di certo lei e suo marito sono sulla stessa lunghezza d’onda, e la sola parola che può descrivere quello che c’è tra loro è sinergia. Nick considera Nadia come parte integrante della Liberty ed uno dei migliori asset della società. “È interessante il modo in cui i nostri pensieri si alimentano vicendevolmente. Quando ho un’idea, lei la fa sua e la sviluppa, e lo stesso faccio io con le sue”, dice. Sia lui che Nadia ammettono che a volte sorgono delle discussioni, ma subito aggiungono che è nella natura di qualsiasi rapporto. “In genere lavoriamo veramente bene insieme, e non credo che da soli riusciremmo a fare quello che realizziamo insieme”, dice Nick. Nella vita privata, hanno due figli e abitano nel quartiere Kigsway di Toronto, in una casa decorata in stile classico dalla stessa Nadia. In famiglia fanno del loro meglio per mantenere in vita le tradizioni italiane e spesso, dice Nadia, le idee semplici si rivelano essere le migliori. “Anche solo ritrovarsi a tavola e mangiare insieme qualche giorno alla settimana è importante. Io sono cresciuta in questo modo e cerco di fare lo stesso con i miei figli, per quanto sia molto impegnata”. Essere una madre che lavora non è mai facile, ma sembra che il segreto del successo della carriera di Nadia sia lo stesso della sua vita privata: dedizione, esperienza, e tanto istinto. “Essere nel settore da quasi 25 anni, ci ha davvero fatto capire cosa fa funzionare le cose”.

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CCIE MONTREAL

La collaborazione Canada-Italia spicca il volo

CON IL PREMIO VENEZIA, LA CCIE DI MONTREAL HA OMAGGIATO LE INIZIATIVE FRUTTO DI PARTNERSHIP ECCELLENTI TRA I NOSTRI DUE PAESI

Canada-Italy Collaboration Soars to New Heights! Premio Venezia: the ICCC recognized initiatives resulting of excellent partnerships between our two Countries

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n November 3rd, 2010, the Italian Chamber of Commerce in Canada held the 8th edition of its Premio Venezia awards and recognition event in Montreal. The ceremony brought together over 200 leaders from the business and scientific communities as well as from various governement bodies. As president of the Chamber, Mr. Albert De Luca, partner at Deloitte, opened the evening by presenting the trademark event as a symbol of excellence in economic, commercial, scientific and technological partnerships between Canada and Italy. Indeed, Premio Venezia recognizes exceptional initiatives that combine collaboration between Canada and Italy, development of better practices, stong positive results and longterm commitment. This tradition is proudly perpetuated again in 2010, during which 12 finalists have expanded to new markets, combined their expertise, shared research and business projects, and offered greater ressources to today’s youth as tomorrow’s workforce. The jury, presided by Claude Demers and formed with representatives from the fields of innovation, business and financing, finally selected 6 winners: three businesses and three research institutions. We are proud to present this year’s winners: Montreal’s Bruni Glass Packaging for its iconic “Autumn” bottle, designed in Quebec, made in Italy and showcasing Quebec maple syrup around the world; De Marque,

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o scorso 3 novembre, la Camera di Commercio Italiana in Canada ha tenuto a Montreal, alla presenza di oltre 200 leader della comunità d’affari, del mondo scientifico e delle rappresentanze dello Stato, la cerimonia di premiazione della VIII edizione del Premio Venezia. Il Presidente della Camera, Albert De Luca, Senior partner di Deloitte, ha aperto la serata ponendo particolare enfasi su questo evento unico, simbolo d’eccellenza della collaborazione economica, commerciale, scientifica e tec-

from Quebec, for its e-book distribution plateform and its partnership with Milan’s Edigita in developping and serving the italian digital content market; IDS North America and it’s head company Ingegneria dei Sistemi S.p.A. from Pisa for it’s successful implatation and integration into Quebec’s aeronautic industry; the INRS-Énergie, Matériaux et Télécommunication and its Nanomat group for their partnership with the Università Tor Vergata of Rome in the development of new solar energy cells using nanotechnologies; the Faculty of Dentistry of the University of Montreal in collaboration with the Università degli Studi of Parma to research and better understand bruxism; and finally, the University of Montreal’s Interdisciplinary Centre for Research on Emerging Technologies for its collaboration with the University of Bologna to share research and knowledge on today’s youth with new technologies. These initiatives contribute to solidifying an already important economic bond between Canada and Italy. Indeed, solely based on commercial trade, Italy represents one of Quebec’s five most important markets in Europe and one of its ten main clients worldwide. Furthermore, Quebec is proud to account for 25% of all of Canada’s direct investments from Italy as well as close to 50 subsidiaries and distributors of Italian-based companies. These facts are key components behind the continued support we receive from this year’s partner of honour, Investissement Québec.

nologica tra Canada e Italia. In effetti, il Premio Venezia omaggia le iniziative d’eccellenza che danno vita a collaborazioni tra Canada e Italia, allo sviluppo di best practice, all’ottenimento di risultati e impegni a lungo termine. Il 2010 si inserisce con orgoglio in questo contesto: i dodici finalisti hanno ampliato i loro mercati, combinato le loro competenze, messo in comune i risultati del progetti di ricerca. La giuria – presieduta da Claude Demers, e composta da rappresentanti del mondo dell’innovazione, degli affari e delle finanze – ha scelto i sei vincitori: tre imprese e tre enti di ricerca. Si tratta di: Bruni Glass Packaging, di Montreal, per la sua bottiglia “Autumn” di design quebecchese e di produzione italiana, che porta lo sciroppo d’acero del Quebec in tutto il mondo; De Marque, di Quebec City, per la sua piattaforma di distribuzione di ebooks, e per la sua collaborazione con la milanese Edigita per sviluppare e servire il mercato italiano; IDS Nord America, con la sua società madre Ingegneria dei Sistemi SpA di Pisa, per il suo radicamento di successo in Quebec, nel cuore dell’industria aeronautica; l’Istituto Nazionale di Ricerca Scientifica del QuebecINRS-Énergie, Matériaux et Télécommunication e il gruppo Nanomat, per la loro collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma, per lo sviluppo di una nuova generazione di cellule solari con l’utilizzo delle nanotecnologie; la Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Montreal per la collaborazione con l’Università degli Studi di Parma per la ricerca sul bruxismo notturno; ed infine il Centro Interdisciplinare di Ricerca sulle Tecnologie Emergenti dell’Università de Montreal per la collaborazione con l’Università di Bologna per condividere la ricerca e la conoscenza su giovani di oggi e nuove tecnologie. Tali iniziative permettono di consolidare il già solido legame economico tra Italia e Canada. In effetti, sul piano degli scambi commerciali, l’Italia costituisce uno dei cinque principali mercati del Quebec in Europa, e uno dei suoi dieci principali clienti a livello mondiale. D’altro canto, il Quebec accoglie con orgoglio il 25% degli investimenti diretti italiani in Canada e conta circa 50 filiali di distribuzione di prodotti italiani. Questi fattori sono alla base del continuo supporto che riceviamo da parte di Investissement Quebec, da quest’anno nostro partner d’onore della serata.

CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN CANADA 550, rue Sherbrooke Ouest, Bureau 1150 - H3A 1B9 Montreal Tel.: +1.514.8444249 – Fax: +1.514.8444875 info.montreal@italchamber.qc.ca - www.italchamber.qc.ca


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NEWS CANADA

Avere successo in Canada: le storie di 34 giovani italo-canadesi Uscirà alla fine di novembre la terza pubblicazione della CCIE dell’Ontario dal titolo “Made in Canada: The Italian Way – The Next Generation”, che presenta 34 interviste di giovani italo-canadesi di successo in Ontario. Scopo della pubblicazione è mettere in risalto i valori, i tratti distintivi, i fattori critici che hanno permesso alla più giovane generazione di italo-canadesi di raggiungere il successo. In particolare si cercherà di mettere in relazione le loro esperienze con quelle dei loro predecessori, evidenziando strategie comuni e difficoltà incontrate. Tra i temi trattati, l’importanza dell’eredità e della cultura italiana negli affari così come nella vita di tutti i giorni, l’esigenza sempre più marcata di trovare nuove opportunità di internazionalizzazione e le prospettive per il futuro.

italiane.

INVEST TORONTO: CONFERENCES IN MARGHERA AND MILAN

Investire a Toronto: se ne parla a Marghera e Milano Ad ottobre, la CCIE dell’Ontario ha tenuto, prima a Marghera (sotto l’egida del Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto e di Confindustria Venezia) e poi a Milano, il seminario dal titolo “Incontro Informativo Canada. Focus sulle opportunità offerte da Toronto, porta d’accesso al Nord America”. Gli interventi di Corrado Paina, Segretario Generale della CCIE dell’Ontario, Renato Discenza, Presidente e CEO di Invest Toronto, Mario Nigro e David Palumbo, dello studio legale Blakes, e di Sandra Marchesi, Rappresentante dell’Ambasciata del Canada in Italia, hanno presentato il Canada e l’Ontario in particolare come partner commerciali e mete di investimento per le aziende

Dalla Camera, Virtual Office e Virtual Desk Da settembre 2010, la CCIE dell’Ontario offre due nuovi servizi, sia per i soci che per i privati. Il primo, denominato “Virtual Office”, consente al cliente di attivare in tempi brevissimi una work station in territorio canadese (Toronto). In particolare, Virtual Office si compone di due elementi: una postazione operativa, all’interno degli uffici della Camera di Commercio, e la designazione di un responsabile, incaricato di fornire alcuni servizi personalizzati. Su espressa richiesta è inoltre disponibile un servizio di consulenza legale. Il secondo servizio offerto è il “Virtual Desk”, che permette di avere un recapito presso l’ufficio di Toronto, e comprende inoltre: gestione postale e della linea telefonica, comprensiva di e-mail, messaggi di segreteria, etc. e uso di fax e scanner.

BEING SUCCESSFUL IN CANADA – THE STORIES OF 34 YOUNG ITALIAN CANADIAN The third publication of the ICCO, entitled ‘Made in Canada: The Italian Way - The Next Generation,’ will be published at the end of November. It has 34 interviews of successful young Italian Canadian in Ontario. The aim of the publication is to highlight the values, distinctive traits and critical factors which have enabled the youngest generation of Italian-Canadians to be successful in business. In particular, an attempt will be made to compare their experiences with those of their predecessors, underlining common strategies and difficulties met. The importance of heredity, Italian culture in business and in everyday life, the increasingly marked need to find new internationalisation opportunities and the prospects for the future will be among the subjects dealt with.

“Le serie italiane” di Karen Perlmutter Nel mese di ottobre, la premiata fotografa Karen Perlmutter ha esposto all’Arta Gallery di Toronto le sue ultime creazioni, nell’ambito della mostra “The Italian Series.” Realizzate con una fotocamera Holga, le fotografie in mostra catturavano la bellezza selvaggia della Costiera Amalfitana. “In linea con il concetto di immagini da sogno, ho deciso di utilizzare una macchina fotografica ‘giocattolo’ di plastica con cui si possono ottenere effetti come sfocatura, vignettatura, infiltrazioni di luce e distorsioni, che conferiscono maggiore importanza alla visione creativa”, ha detto l’artista. La mostra si è svolta con il contributo della Camera di Commercio Italiana in Ontario.

During the last month of October, the Italian Chamber of Commerce of Ontario has organized in Marghera (in collaboration with the Foreign Trade Centre of the Veneto Chambers of Commerce and with Confidustria Venezia) and in Milan a business seminar entitled “How to Invest in Canada: Promotion of Investment in Toronto for Investors in Italy.” The key speakers of the presentation – Corrado Paina, Executive Director of Italian Chamber of Commerce of Ontario, Renato Discenza, President & CEO of Invest Toronto, Mario Nigro and David Palumbo of the legal firm Blakes and Sandra Marchesi, Representative of the Italian Embassy in Canada – have talked about Canada and Ontario as potential important commercial partners as well as flourishing markets of investments for Italian companies.

VIRTUAL OFFICE AND VIRTUAL DESK FROM THE CHAMBER

From September 2010, the ICCO has offered two new services, both for members and private individuals. The first, named ‘Virtual Office’, enables clients to activate a work station in Canada (Toronto) in a very short time. In detail, Virtual Office consists of two elements – an operating position inside the offices of the Chamber of Commerce, and the appointment of a manager, responsible for supplying some personalised services. On request, a legal consultancy service is also available. The second service offered is the ‘Virtual Desk’ which enables someone to have an address at the Toronto office. It also includes management of the post and telephone line, including e-mail, secretarial messages, etc. and use of a fax and scanner.

“THE ITALIAN SERIES” BY KAREN PERLMUTTER During the last month of October, award winning photographer, Karen Perlmutter exhibited her latest work at the Arta Gallery of Toronto. Taken with a Holga camera, the pictures that were on display until October 21, captured the wild beauty of the Amalfi Coast. “In keeping with the concept of dream-like imagery, I decided to take the risk of using a plastic toy camera, known as a Holga camera, commented the artist. With this camera one can achieve effects such as blurring, vignetting, light leaks and distortions, all contributing to a creative vision,” said the artist. The art exhibition was supported by the Italian Chamber of Commerce of Ontario. èItalia

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Editoriale di ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente Camera di Commercio Italo-Russa

I due Forum Da Sochi e da Verona, per discutere del futuro dell’economia russa e delle prospettive per i rapporti bilaterali tra i nostri due Paesi

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ei mesi di settembre (16-19) e ottobre (7-8) sono stati programmati due Forum, rispettivamente a Sochi (Regione di Krasnodar) e a Verona, che vale la pena evidenziare per gli argomenti trattati. In quello di Sochi, intitolato Forum internazionale per gli investimenti, il Premier V. Putin ha rilevato i notevoli cambiamenti avvenuti in Russia negli ultimi dieci anni e il miglioramento del tenore di vita dei Russi di oggi rispetto al passato. In questo periodo, il totale dei cittadini che vivono sotto la soglia di povertà è diminuito del 57%, i redditi reali sono più che raddoppiati, le pensioni sono triplicate. Tutto ciò grazie all’aumento del PIL nel periodo e alla qualità della crescita dell’economia. Il Premier ha comunicato inoltre che, al fine di assicurare un ulteriore sviluppo dell’economia, saranno realizzate varie misure tese a cambiare il sistema di tassazione. Come in gran parte dei Paesi del mondo, nella Federazione Russa bisogna diminuire il disavanzo del bilancio statale (nell’anno 2010 sarà pari al 3,5-3,6% del PIL), ma si cercherà di evitare una crescita delle tasse; inoltre, il tasso dell’imposta sugli utili delle imprese rimarrà pari al 20%. Putin ha ricordato i diversi provvedimenti anticrisi intrapresi dall’esecutivo e si è detto convinto che in generale la crisi non ha cancellato le aspettative della popolazione. Ha detto che quest’anno l’inflazione supererà di poco il 7% (contro il 13,3% del 2008 e l’8,8% del 2009) e che nel 2011 il PIL crescerà più del 4%. Putin ha parlato della formula nuova della struttura del bilancio federale 2011. Per la prima volta le entrate e le spese saranno calcolate sulla base delle previsioni diverse del prezzo medio annuo del petrolio: per le entrate 75 Dollari al barile e per le uscite 70 Dollari al barile. La riserva del governo federale per le elezioni presidenziali del 2012 aumenterà a 9 miliardi di Dollari (circa lo 0,6% del PIL nazionale). Il Premier ha invitato gli stranieri ad investire più attivamente nei diversi settori dell’economia russa e ha ribadito l’importanza della proposta della FR di abolire il regime dei visti fra la Russia e l’UE. Il Forum Italia-Russia di Verona, invece, ha trattato il tema molto importante della partnership pubblico-privata per l’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Questo tema fa seguito alla dichiarazione congiunta del Ministro dello Sviluppo Economico della Repubblica Italiana e del Ministro dell’Energia della Federazione Russa, nell’ambito dei rapporti bilaterali tra i governi in materia energetica, a conclusione dell’incontro del 3 dicembre 2009, al fine di dare esecuzione al Memorandum sulla cooperazione nel campo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili di energia, firmato a Mosca il 7 aprile 2009. È naturalmente stata accolta con favore la firma del Memorandum d’intesa nella suddetta materia fra l’Enea per parte italiana e l’Agenzia Energetica Russa (REA) per parte russa.

Два Форума В Сочи и Вероне, о будущем экономики России и о перспективах сотрудничества между двумя странами

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РОЗАРИО АЛЕССАНДРЕЛЛО Президент ИталоРоссийской Торговой Палаты

16 по 19 сентября в Сочи и с 7 по 8 октября в Вероне состоялись два Форума, на которых следует остановиться подробно. В своем выступлении на Международном инвестиционном Форуме в Сочи Премьер-министр В.Путин рассказал об изменениях, произошедших в России за последние десять лет, отметив факт улучшения уровня жизни россиян. На сегодняшний день число граждан, проживающих за чертой бедности, сократилось на 57%, реальные доходы населения выросли больше, чем в два раза, пенсии увеличились в три раза. Такие изменения произошли благодаря увеличению ВВП в текущем периоде и существенному росту экономики. Премьер также подчеркнул, что с целью дальнейшего развития экономики будет реализован ряд мер, направленных на изменение налоговой системы. Как и в большинстве стран мира, в Российской Федерации необходимо сократить дефицит государственного бюджета, (который составит 3,53,6% от ВВП в 2010 году), а также избежать роста налогов. Кроме того, налог на прибыль компаний останется в размере 20%. Путин напомнил о ряде антикризисных мер, предпринятых правительством, а также выразил убеждение в том, что кризис окончательно не уничтожил ожидания граждан. Также было отмечено, что в этом году уровень инфляции незначительно превысит 7% (по сравнению с 13,3% в 2008 году и 8,8% в 2009); в 2011 году рост ВВП составит более 4%. Путин упомянул о новой формуле государственного бюджета на 2011 год. Впервые доходы и расходы будут рассчитываться исходя из оценок, отличных от средней годовой цены на нефть: доходная часть бюджета будет рассчитана исходя из 75 долларов за баррель, расходная часть – исходя из 70 долларов за баррель. Расходы государственного бюджета на проведение президентских выборов в 2012 году увеличатся до 9 млрд. долл. (ок. 0,6% ВВП). Премьер призвал иностранцев к активным инвестициям в различные отрасли российской экономики, а также подтвердил важность для РФ вопроса отмены виз между Россией и ЕС. Итало-российский Форум, состоявшийся в Вероне, был посвящен вопросам государственно-частного партнерства в целях повышения энергоэффективности и развития возобновляемой энергетики. Данный Форум продолжил обсуждение аргументов, затронутых в совместном заявлении Министра экономического развития Итальянской республики и Министра энергетики Российской Федерации, подписанного в рамках двустороннего государственного сотрудничества в энергетическом секторе. Данное заявление подвело итог встрече, состоявшейся 3 декабря 2009 года и имевшей цель исполнения Меморандума о сотрудничестве в области энергоэффективности и возобновляемых источников энергии, подписанного в Москве 7 апреля 2009 года. Помимо этого, состоялось подписание Меморандума о намерениях между итальянским Управлением по энергетической эффективности Enea и ФГУП «Российское энергетическое агентство».

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Jesi inaugura la sede italiana della Rostek L’INIZIATIVA – CHE PERMETTERÀ UNA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA ED UN’ACCELERAZIONE NEL TRASPORTO DELLE MERCI TRA ITALIA E FEDERAZIONE RUSSA – È STATA FORTEMENTE VOLUTA E SOSTENUTA DALLA CAMERA DI COMMERCIO ITALO-RUSSA

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ono stati inaugurati, lo scorso 1 ottobre all'Interporto Marche, gli uffici della sede italiana della Rostek, Ente Statale Federale Unitario controllato al 100% dal Servizio Federale delle Dogane Russe, alla presenza di numerose autorità pubbliche italiane e russe, fra cui i massimi vertici della Rostek, nonché l'attrice Natasha Stefanenko in veste di madrina ufficiale italo-russa. Il Presidente dell'Associazione Amici delle Marche-Russia Marco Ginesi e il Console Onorario hanno fatto gli onori di casa nelle sale del Consorzio Zipa. Come ricordato nel corso dell’inaugurazione, il 18 dicembre 2009, durante la prima visita all'Interporto Marche, l'Ambasciatore Meshkov ebbe l'idea che si installasse proprio qui il servizio per il disbrigo delle pratiche doganali, vista la rilevante mole di scambio merci fra l'Italia e la

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Russia. Il Consolato si è messo subito in moto trovando, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Russa, la soluzione nella Rostek. Oggi, dopo soli nove mesi, questo grande progetto è diventato una realtà operativa. Il personale della Rostek opererà al di fuori del territorio della Federazione, con notevole facilitazione degli scambi commerciali tra i due Paesi, una razionalizzazione delle esportazioni e, in via immediata, una ripercussione favorevole per tutti i transiti di merci, in primo luogo grazie ad un’accelerazione delle tempistiche e ad una più rapida risoluzione delle possibili problematiche. Durante la presentazione è stato anche letto il messaggio del Sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, che si è congratulato con il Console Onorario Ginesi e con tutti gli attori di questa iniziativa, anche a nome del Presidente del Consiglio. Come sottolineato dal Sottosegretario Letta nel suo messaggio, “gli ultimi anni hanno registrato una crescita straordinaria degli scam-

Открытие итальянского представительства «Ростэк» в Ези

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октября на базе компании Интерпорто Марке было открыто итальянское представительство ФГУП «Ростэк», находящееся в ведении Федеральной таможенной службы России. На церемонии присутствовали высокопоставленные лица Италии и России, среди которых высшее руководство «Ростэк», а также актриса Наташа Стефаненко. Президент ассоциации «Amici delle Marche-Russia» Марко Джинези и Почетный Консул приняли гостей мероприятия в Зале совещаний Индустриальной зоны «Zipa». На церемонии было отмечено, что 18 декабря 2009 года Посол Мешков, в ходе своего первого визита в Интерпорто Марке, предложил


A sin., il Console Onorario Armando Ginesi con Natasha Stefanenko ed il Segretario Generale della CCIR, Flavio Ramella. Nell’altra pagina, il momento del taglio del nastro da parte di Roberto Pesaresi, Presidente Interporto Marche.

© photo Carlo Bresson

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Luana Gentile, delegata della CCIR, insieme ai buyer russi presenti al MACEF.

bi commerciali tra i due Paesi. I legami di profonda amicizia e stima personale instauratisi tra il Presidente Berlusconi ed il Presidente Medvedev ed il Primo Ministro Putin, nonché tra i diversi membri di entrambi i Governi, hanno portato le relazioni tra Italia e Federazione Russa a livelli di eccellenza, mai riscontrati prima. Il ‘progetto Italia’ rappresenta un significativo risultato”. In particolare, Flavio Ramella, Segretario Generale della Camera di Commercio ItaloRussa, ha ricordato che “la storia vede la Camera di Commercio Italo-Russa da 46 anni sempre impegnata nella promozione delle relazioni commerciali ed Istituzionali fra i due Paesi, e ancora una volta l’impegno della Camera di Commercio ha permesso di trasformare un'idea in un progetto concreto: uno sportello unico che potrà contribuire a risolvere gli aspetti doganali nel rapporto fra Italia Russia”.

Инициатива, которая приведет к упрощению бюрократических процедур и ускорению транспортировки грузов между Италией и Российской Федерацией, при активной поддержке и содействии Итало-Российской Торговой Палаты идею открытия пункта именно здесь, учитывая значительный объем товарообмена между Италией и Россией. Консульство тут же приступило к работе над проектом и, благодаря сотрудничеству с Итало-Российской Торговой палате, было найдено решение в лице «Ростэк». По просшествии всего девяти месяцев этот масштабный проект заработал. Сотрудники «Ростэк» будут осуществлять свою деятельность за пределами РФ, тем самым будет упрощен товарообмен между двумя странами, рационализирован процесса экспорта и впоследствии значительно улучшена схема перевозки грузов, в первую очередь благодаря уменьшению сроков перевозки и быстрого решения всех текущих вопросов. Во время презентации было за-

читано приветствие заместителя Председателя Совета Министров Италии Джанни Летта, в котором он высказал поздравления в адрес Почетного консула Джинези и остальных организаторов проекта, в том числе от имени Председателя Совета Министров. Было подчеркнуто, что «в последние годы отмечено значительное увеличение объемов товарооборота между двумя странами. Узы давней дружбы и уважения между Президентом Берлускони, Президентом Медведевым и Премьерминистром Путиным, а также между различными членами Правительства Италии и России вывели на высший уровень отношения между Италией и Российской Федерацией. «Проект Италия» является важным результатом». В частности, Генеральный Секретарь Итало-Российской Торговой Палаты Флавио Рамелла напомнил, что «уже 46 лет Итало-Российской Торговая Палата занята в сфере продвижения торговых и институциональных связей между двумя странами. В свою очередь, благодаря активной работе ИРТП идея была трансформирована в реальный проект: единый центр, позволяющий осуществлять решение таможенных вопросов между Италией и Россией».

UN “RUSSIAN CORNER” PER LA PRIMA VOLTA AL MACEF Dalla collaborazione tra Fieramilano Rassegne SpA, Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR) e l’Ente Federale Statale Unitario “Rostek”, è nata l’iniziativa del Russian Corner, un angolo di MACEF interamente dedicato al mercato russo. Durante i giorni di svolgimento della fiera, i professionisti di CCIR e Rostek sono stati presenti per offrire appoggio ai buyers russi e consulenze di natura commerciale e doganale agli operatori. Una novità in linea con l’andamento di questa manifestazione: sono stati infatti oltre 10.000 i visitatori provenienti dall’estero, il 13% del totale, fra cui al primo posto svizzeri e francesi; subito a seguire, gli operatori russi che, grazie al contributo apportato dalla Camera di Commercio Italo-Russa, hanno superato spagnoli, greci e tedeschi. La CCIR, su mandato di Fiera Milano Rassegne, ha ricercato e selezionato più di 100 operatori provenienti dalla Federazione Russa e da Armenia, Azerbaijan, Kazakistan e Ucraina, che hanno visitato la manifestazione. Visto il successo riscosso dall’iniziativa, sarà ripetuta anche in occasione dell’edizione invernale del MACEF, a gennaio 2011.

“RUSSIAN CORNER” ВПЕРВЫЕ НА ВЫСТАВКЕ MACEF Сотрудничество между Fieramilano Rassegne SpA, Итало-Российской Торговой Палатой (ИРТП) и ФГУП «Ростек» привело к созданию инициативы “Russian Corner”, пространства на выставке MACEF, посвященного исключительно российскому рынку.В период проведения выставки специалисты из ИРТП и «Ростек» оказали необходимую поддержку российским покупателям, а также предоставили консультации предпринимателям по вопросам торгового и таможенного права. Такое нововведение соответствует характеру мероприятия,на котором были зарегистрированы более 10.000 иностранных посетителей, что составляет 13% от общего количества. Наибольшее количество посетителей – из Швейцарии и Франции, за которыми следуют российские преприниматели, обошедшие испанцев, греков и немцев, в частности благодаря работе Итало-Российской Торговой Палаты. По согласованию с Fiera Milano Rassegne, ИРТП осуществила поиск и отобрала более 180 предприятий из Российской Федерации, Армении, Азербайджана, Казахстана и Украины, которые приняли участие в выставке. Учитывая успех инициативы,оно будет проведено повторно на зимней сессии MACEF в январе 2011 года.

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La Brianza Guarda ad Est Dal 30 ottobre al 2 novembre si è svolta, presso l’Autodromo Nazionale di Monza (MB), la fiera “La Brianza Guarda ad Est”. La manifestazione, alla sua prima edizione, si è posta l’obiettivo di avvicinare gli imprenditori della neo-provincia di Monza Brianza alle opportunità offerte dai Paesi esteuropei, tra cui figura in prima linea la Federazione Russa. Durante i quattro giorni di fiera, la CCIR era presente con il Russian Corner e ha coordinato numerosi workshop tematici: sono state presentate le opportunità di varie regioni russe (Bashkortostan, Kaliningrad, Krasnodar e Nizhnyj Novgorod) e, per spaziare ad Est, oltre la Federazione Russa, sono stati realizzati anche incontri sul Kazakhstan, Membro della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), che con la Russia e la Bielorussia ha un accordo di Unione Doganale. Questo tema, insieme alla Certificazione GOST-R e ad altre problematiche legate al mondo delle

БРИАНЦА: ВЗГЛЯД НА ВОСТОК С 30 октября по 2 ноября на национальном автодроме города Монца состоялась выставка под названием «Брианца: взгляд на Восток». Данное мероприятие, прошедшее впервые, имело своей целью познакомить предпринимателей недавно созданной провинции Монца Брианца с возможностями, предлагаемыми странами Восточной Европы, и прежде всего Россией. В течение четырех дней ИРТП, присутствующая на выставке с российским стендом, координировала организацию разнообразных тематических конференций: были проведены презентации отдельных российских регионов (Башкортостан, Калининград, Краснодар и Нижний Новгород), а также Казахстана,

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Pavel Berman in concerto a Milano e Torino A novembre si sono svolti due eventi musicali che hanno visto protagonista Pavel Berman, famoso violinista e direttore d’orchestra. Il 6 novembre a Torino, presso l’Auditorium “Arturo Toscanini” della RAI, l’orchestra Sinfonica Nazionale diretta da Pavel Berman, ha eseguito musiche di Luigi Dallapiccola, Camille Saint-Saens e Dmitriy Shostakovich. Il secondo concerto si è svolto il 12 novembre a Milano, presso il Teatro Dal Verme, nell’ambito delle Serate Musicali.

КОНЦЕРТЫ ПАВЛА БЕРМАНА В МИЛАНЕ И ТУРИНЕ

dogane, è stato trattato da alcuni esperti invitati dalla CCIR. Il 2 novembre la manifestazione si è conclusa con il Convegno “La Russia tra arte, scienza ed economia”, al quale sono intervenuti imprenditori e personaggi istituzionali che si sono posti l’obiettivo di tracciare una panoramica quanto più completa della realtà russa nei diversi ambiti della sua vita economica e culturale. L’evento è stato realizzato con il supporto della Provincia di Monza Brianza, del Comune di Monza e della società AB&Com.

члена СНГ и Таможенного союза с Россией и Белоруссией. Этот аргумент, сертификация ГОСТ и иные таможенные вопросы стали предметом выступлений специалистов, приглашенных ИРТП. 2 ноября состоялась конференция под названием «Россия: искусство, наука и экономика», в которой приняли участие предприниматели и представители органов власти, представившие полную панораму российской действительности, ее экономические и культурные аспекты. Данное мероприятие организовано при поддержке Провинции Монца Брианца, мэрии Монцы и компании «AB&Com».

В ноябре состоялись две музыкальные инициативы, главным действующим лицом которых выступил Павел Берман, известный скрипач и дирижер. 6 ноября в Турине в Аудиториуме RAI «Артуро Тосканини» национальный симфонический оркестр под руководством Павла Бермана исполнил произведения Луиджи Даллапиккола, Камиля Сен-Санса и Дмитрия Шостаковича. Второй концерт состоялся 12 ноября в миланском театре «Dal Verme» в рамках «Serate Musicali».

Organo sinfonico del Duomo in concerto Il 13 novembre, nell’ambito del decimo ciclo della rassegna “Le Voci della Città”, si è svolto un concerto esclusivo nella prestigiosa cornice del Duomo di Milano. Protagonista del concerto è stato l’organo sinfonico della Cattedrale, uno tra i più grandi d’Europa. Alle cinque tastiere si è seduta Anastasia Chertok, artista moscovita, proveniente dal Conservatorio della Capitale Russa e molto attiva in ambito internazionale. Il programma musicale è stato dedicato alla tradizione musicale russa e ha rappresentato un’occasione unica per scoprire un repertorio di raro ascolto che ha reso la proposta musicale di rilievo assoluto in campo internazionale.


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ПУТЕВОДИТЕЛЬ ПО МИЛАНУ НА РУССКОМ ЯЗЫКЕ

Una guida in russo per Milano Il 12 ottobre scorso, a Mosca, si è tenuta la presentazione della guida di Milano, edita in lingua russa da “Skirà”. L’evento si è svolto presso la prestigiosa sede della Fondazione delle iniziative sociali e culturali di Mosca, presieduta dalla consorte del Presidente della Federazione Russa, Sig.ra Svetlana Medvedeva, alla presenza di giornalisti e ospiti istituzionali. La presentazione della guida di Milano ha preceduto il concerto nella Sala dei Concili della Cattedrale del Cristo Salvatore del 14 ottobre. In tale occasione, l’orchestra sinfonica Accademia delle Opere ed il Coro della Cattedrale, diretti dal Maestro Diego Montrone, hanno eseguito i Quattro Pezzi Sacri

di G. Verdi. Un evento straordinario organizzato da Syncre, Membro della Fondazione Italia Russia, in collaborazione con la Fondazione delle iniziative sociali e culturali.

12 октября в Москве состоялась презентация путеводителя по Милану, опубликованного издательством “Skirà ” на русском языке. Данное событие состоялось в присутствии многочисленных журналистов и представителей различных учреждений в Москве в офисе Фонда социальнокультурных инициатив, президентом которого является супруга Президента Российской Федерации Светлана Медведева. Данное мероприятие предшествовало концерту, который состоялся 14 октября в Зале Церковных Соборов Храма Христа Спасителя. Симфонический оркестр Accademia delle Opere и хор Храма ХристаСпасителя под руководством дирижера Диего Монтроне исполнили 4 произведения церковной музыки Джузеппе Верди. Этот уникальный концерт организован компанией Syncre, являющейся членом Фонда Италии России, при сотрудничестве с Фондом социально-культурных иницитиатив.

Meccatronica: una piattaforma di collaborazione tra aziende russe e pugliesi Dal 5 al 9 ottobre, grazie alla Camera di Commercio Italo-Russa, 10 aziende russe e 18 pugliesi dei settori meccanica, elettronica ed energie alternative, hanno realizzato B2B, visite aziendali e visite culturali sul territorio. L’evento si è svolto in collaborazione con lo Sportello Russia e AICAI-CCIAA di Bari. L’esito della missione è stato molto positivo e alcune aziende hanno avviato trattative concrete con le controparti russe. La delegazione russa, per la prima

volta in Puglia, ha espresso grande entusiasmo: “Non pensavamo – hanno dichiarato – di trovare aziende di così alto livello e in una cornice come la Puglia, particolarmente bella, ospitale e con un cibo e dei vini fantastici”. Da parte italiana è stata riscontrata una grande professionalità dei delegati russi, tutti ingegneri di alto livello. Per la CCIR ha partecipato all’evento Marisa Florio, Direttrice della nostra Rappresentanza a Mosca.

L’evento è stato organizzato dalla Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” in collaborazione con “Le Voci della Città”, che anche nelle scorse stagioni ha realizzato numerose iniziative dedicate al patrimonio culturale di Italia e Russia, ed è patrocinato e reso possibile grazie al contributo del Comune di Milano.

КОНЦЕРТ СИМФОНИЧЕСКОГО ОРГАНА ДУОМО

13 ноября в рамках фестиваля “Le Voci della Città ” в Домском соборе Милана состоялся эксклюзивный концерт. Главным действующим лицом выступил симфонический орган собора, один из самых больших в Европе. За клавиатурой – Анастасия Черток, выпускница Московской консерватории, известная за международном уровне. Концерт, в программу которого вошла традиционная русская музыка, предоставил уникальную возможность познакомиться с редко исполняемыми произведениями и стал событием международного уровня. Данное мероприятие организовано Фондом «Центр развития итало-российских отношений» совместно с “Le Voce della Città ” - сотрудничество, благодаря которому в прошлые годы были проведены многичисленные итало-российские инициативы в области культуры, под патронатом и при поддержке мэрии Милана.

МЕХАНИКА И ЭЛЕКТРОНИКА: ПЛАТФОРМА ДЛЯ СОТРУДНИЧЕСТВА МЕЖДУ ПРЕДПРИЯТИЯМИ РОССИИ И РЕГИОНА АПУЛИЯ С 5 по 9 октября, благодаря работе ИталоРоссийской Торговой Палаты, 10 российских предприятий и 18 предприятий итальянского региона Апулия, занятых в секторе механики, электроники и альтернативных источников энергии, провели двусторонние встречи, визиты на предприятия, а также ознакомились с культурой региона. Данное событие состоялось при сотрудничестве с «Отделом информации России» и AICAI - CCIAA города Бари. Мероприятие прошло с большим успехом, некоторые предприятия уже начали

переговоры с российской стороной. Российская делегация, впервые в Апулии, с энтузиазмом выразилась о визите: «Мы даже не знали о существовании предприятий столь высокого уровня в Апулии, таком прекрасном, гостеприимном регионе, с потрясающей кухней и вином». Итальянская сторона отметила профессионализм российской делегации, состоящей из высококвалифицированных инженеров. Со стороны ИРТП в инициативе приняла участие Мариза Флорио, Директор нашего представительства в Москве.

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ITALPLANET. Un brand distintivo, a tutto tondo, dal quale nasce il pay off “per comunicare l’Italia nel mondo”, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e capace di esprimere e di identificare, nella sua unicità, tutte le attività promozionali e di informazione del Sistema Italia all’estero.

ITALPLANET. A distinctive, 365° brand from which the catchphrase “communicating Italy around the world” has arisen, is widely recognized on an international level to universally express and identify the myriad promotional and information work of Italy abroad.

Tra stampa e multimedialità: • la rivista, èItalia • il portale, Italplanet.it • l’agenzia stampa ItalPlanet/News • la casa editrice ItalPlanet Edizioni • le puntate ItalPlanet.tv su Sky

Our press and multimedia: • the èItalia magazine • the ItalPlanet.it portal; • the ItalPlanet/News press agency; • ItalPlanet Edizioni publisher; • the ItalPlanet.tv episodes on Sky

L’importanza dell’informazione per la promozione dell’Italia nel Mondo. L’innegabile necessità di realizzare in forma unitaria la promozione dell’immagine del “Made in Italy” nella logica del mercato globalizzato, è basata primariamente sull’informazione. La carta stampata e internet crescono a ritmo impressionante, rivolgendosi ad una nuova “total audience”, oramai abituata ad informarsi su una stessa testata e attraverso i suoi media disponibili. In questa vasta community, l’informazione deve sempre più mostrarsi capace di dialogare con un modello di informazione di “servizio”, in grado di sostenere il business sempre più globale. Con ItalPlanet e i suoi strumenti di comunicazione, questa informazione diventa Business.

The Importance of Information for the Promotion of Italy around the World. The undeniable need to create and produce the promotion of Italian products in the arena of the global market in a direct form was mainly based on information. Printed paper and internet are growing at an impressive rate, directed towards a new “total audience” skilled at finding things out from the same title and through its available media. Information must always show that it can communicate with a “service” information model, able to support increasingly global business, in this vast community. This information will become business with ItalPlanet and its communication tools.

ItalPlanet

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PROMOSSO DA

Distretti industriali italiani, un modello per la Francia La Francia ha creato una commissione d’inchiesta per studiare – e ricreare – i fattori che hanno permesso alle nostre PMI di rimanere competitive in un mercato sempre più globalizzato

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n Francia, negli ultimi 10 anni, l’industria ha subito ridimensionamenti notevoli: nel 2009, solo il 16% del PIL Francese proviene dall’industria, contro il 30% di Italia e Germania. In particolare, è il numero di imprese di piccola e media dimensione, vero cuore pulsante dell’economia italiana, a fare la differenza Per fronteggiare il fenomeno della deindustrializzazione della Francia, il Senato francese ha istituito, il 4 maggio scorso, una commissione d’inchiesta. Nell’ambito di tale lavoro, i senatori francesi hanno incontrato una delegazione di imprenditori italiani, importanti rappresentanti dei distretti industriali: Luciano Consolati, membro del comitato tecnico della Federazione Italiana Distretti, Alberto Paccanelli Vice Presidente di Sistema Moda Italia, e Erio Luigi Munari, Presidente della PROMEC di Modena. Obiettivo della tavola rotonda era di analizzare i fattori che hanno permesso alle nostre PMI, spesso artigianali e a conduzione familiare, di rimanere competitive in un mercato sempre più globalizzato, e comprendere come fare per ricreare in Francia le caratteristiche che portano alla nascita dei distretti industriali. Il distretto industriale, esperienza di successo dell’industria italiana, permette di unire cooperazione e competizione: da un lato, le imprese del distretto condividono parte degli investimenti, in particolare la formazione, la ricerca e lo sviluppo, e possono specializzarsi in una fase del processo produttivo; dall’altro, sono in concorrenza spietata tra loro sul mercato. Ciò permette di conservare, anche in un mercato globale, le caratteristiche di competitività delle nostre imprese: un prodotto altamente innovativo e di qualità, e la flessibilità che è propria delle imprese di piccola taglia, caratteristica di elevato valore strategico. Non è un caso che la commissione d’inchiesta del Parlamento francese abbia chiesto alla nostra Camera di organizzare a Nizza un incontro con alcuni rappresentanti dei distretti industriali italiani e, prossimamente, una visita conoscitiva in Italia, per poter studiare in loco le caratteristiche di un distretto. L’incontro tra i senatori francesi e gli industriali italiani si inserisce nel quadro della nostra attività volta ad incoraggiare e favorire gli scambi d’esperienze tra i due Paesi, ma rappresenta anche un piccolo ingranaggio del più grande meccanismo della cooperazione europea, che ci auguriamo possa continuare a svilupparsi nel migliore dei modi, e possa contribuire a convincere l’UE a dotarsi della tanto auspicata politica industriale comune.

Editoriale di DANIELE VACCARINO Presidente della CCIE di Nizza

Districts industriels italiens, un modèle pour la France La France a crée une commission d’enquête pour analyser – et recréer – les facteurs qui ont permis aux PME italiennes de rester compétitives dans un marché toujours davantage mondialisé

Président de la CCIE de Nice

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industrie française a subi ces dix dernières années de profondes évolutions. Ainsi, en 2009, seulement 16% du PIB français est provenu de l’industrie, contre 30% pour l’Italie et l’Allemagne. Ce qui fait notamment la différence, pour l’économie italienne, est le nombre d’entreprises de petite et moyenne dimension (PME). Pour faire face au phénomène de désindustrialisation en France, le Sénat a ainsi constitué une commission d’enquête le 4 mai dernier. Les sénateurs français ont alors rencontré une délégation d’entrepreneurs et représentants des districts industriels italiens: Luciano Consolati, Membre du Comité Technique de la Fédération Italienne des Districts, Alberto Paccanelli, Vice-Président de Sistema Moda Italia et Erio Luigi Munari, Président de la PROMEC – branche internationalisation de la Chambre de Commerce – de Modène. L’objectif de la table ronde est d’analyser les facteurs qui ont permis aux PME italiennes, souvent artisanales et familiales, de rester compétitives dans un marché toujours davantage mondialisé et ainsi trouver un moyen pour recréer en France les mêmes caractéristiques qui peuvent amener à la naissance des districts industriels, bien évidemment adaptés à la situation spécifique, nationale comme locale. Le district industriel, expérience à succès de l’industrie italienne, permet d’unir coopération et compétition. D’une part, les entreprises du district partagent une partie des investissements, en particulier la formation et la R&D, qui leur permettent de se spécialiser dans une phase spécifique du processus productif; de l’autre, elles sont en concurrence impitoyable sur le marché. Cette organisation permet ainsi de maintenir, même dans un marché global, les caractéristiques compétitives des entreprises: un produit hautement innovant et de qualité, en conservant la flexibilité caractéristique des entreprises de petite taille, donnant de fait, une forte valeur stratégique. Pour cela, la commission d’enquête du Parlement français a sollicité la Chambre de Commerce Italienne pour une rencontre avec quelques uns des représentants des districts industriels italiens et, prochainement, une visite en Italie, pour pouvoir étudier sur place les caractéristiques d’un district industriel, sera organisée. La rencontre entre les Sénateurs français et les industriels italiens s’insère parfaitement dans le cadre de la mission de la Chambre de Commerce Italienne visant à encourager et favoriser les échanges économiques et culturels entre la France et l’Italie, mais est surtout un exemple de coopération européenne. Nous souhaitons donc qu’elle puisse, dans ce secteur en particulier, continuer à se développer, de manière à convaincre l’Union Européenne d’adopter une politique industrielle commune.

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In Costa Azzurra, per un dolce San Valentino SI RINNOVA ANCHE PER IL 2011 L’APPUNTAMENTO CON “PAIN, AMOUR ET CHOCOLAT”, LA FIERA IDEATA E REALIZZATA DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI NIZZA, IN COLLABORAZIONE CON LA CHAMBRE DE MÉTIERS ET DE L’ARTISANAT DELLE ALPI MARITTIME

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er San Valentino torna in Costa Azzurra “Pain, Amour et Chocolat”, uno dei principali eventi organizzati dalla Camera di Commercio Italiana di Nizza. Il salone, giunto alla sua quinta edizione, è ormai un appuntamento immancabile per gli innamorati, ma anche per tutti i golosi. Con un risultato consolidato di 40.000 visitatori, il salone, dalla sua ideazione nel 2007, diventa ogni anno più grande e più vasto, sia in termini di numero di espositori, sia di superficie occupata. La manifestazione si propone di presentare al pubblico i prodotti d’eccellenza italiani e francesi. Da un lato, la produzione alimentare: nel 2010, i panificatori piemontesi e i loro colleghi boulangers francesi hanno incantato i visitatori con i loro prodotti e dato prova del loro savoir

Sur la Côte d’Azur pour une douce Saint-Valentin

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l’occasion de la Saint-Valentin, la Côte d’Azur accueillera la cinquième édition de “Pain, Amour et Chocolat”, l’un des principaux évènements organisés par la Chambre de Commerce Italienne. Avec une moyenne de 40.000 personnes l’ayant visité les années passées, depuis sa création en 2007, le salon n’a cessé de se développer, aussi bien en terme d’exposants que de superficie occupée. L’objectif de la manifestation est de présenter au grand public, les produits d’excellence italiens et français, le tout accompagné de nombreuses animations culturelles.

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Renouvellement en 2011du rendez-vous “Pain, Amour et Chocolat”, événement organisé par la Chambre de Commerce Italienne, en collaboration avec la Chambre de Métiers et de l’Artisanat des Alpes-Maritimes En 2010, les boulangers piémontais et leurs homologues français ont ainsi charmé les visiteurs du salon avec leurs produits et démontré tout leur savoir-faire artisanal grâce à

faire grazie alla presenza di un vero e proprio forno all’aria aperta; i cioccolatieri, dal canto loro, hanno unito l’artigianato alimentare con l’arte, realizzando delle vere e proprie sculture di cioccolato. Dall’altro lato, gli artigiani italiani e francesi hanno avuto un’occasione di presentarsi al pubblico e proporre le più varie idee regalo artigianali, per permettere agli innamorati di festeggiare San Valentino con un dono originale. Il salone, alla sua quinta edizione, ha consolidato un’affluenza di presenze particolarmente alta. Questa fiducia rinnovata di anno in anno è una dimostrazione di qualità per la Camera di Commercio Italiana e i suoi partner, che si augurano, per l’edizione 2011, di ottenere una visibilità su scala nazionale.

la présence d’un véritable four; les chocolatiers, à leur tour, ont uni l’artisanat alimentaire avec l’art, en réalisant de magnifiques sculptures en chocolat. Les artisans français et italiens ont ainsi eu l’occasion de se présenter au grand public et de proposer des produits artisanaux originaux pour permettre aux amoureux de fêter la Saint-Valentin comme il se doit ! Le salon, qui arrivera à sa cinquième édition en 2011, a consolidé une affluence particulièrement élevée. Cette confiance renouvelée année après année est, à n’en pas douter, un gage de qualité garantie par la Chambre de Commerce Italienne et ses partenaires, qui souhaitent, à partir de l’édition 2011, obtenir une visibilité à l’échelle nationale.


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Alla scoperta del Distretto Biomedicale di Modena LE IMPRESE FRANCESI, ORGANIZZATE DALLA CCIE DI NIZZA, FANNO PARTE DI UNA PIÙ AMPIA DELEGAZIONE PROVENIENTE DA TUTTA EUROPA

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ROMEC, l’azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di Commercio di Modena, organizza una visita presso il Distretto Biomedicale di Modena per operatori internazionali del settore, dal 29 novembre al 1° dicembre. La Camera di Commercio Italiana di Nizza è responsabile del-

la partecipazione della delegazione francese. Modena ospita il terzo comparto al mondo del biomedicale e rappresenta la prima provincia italiana nel settore, seguita da Milano e Bologna, con oltre 130 imprese e 4.500 addetti, per un fatturato complessivo, nel 2009, di circa 950 milioni di euro, quasi il 40% del quale dovuto all’export. Il distretto biomedicale di Mirandola (MO) è leader, per innovazione e produttività, della produzione ed ha registrato nel 2009, nonostante la crisi mondiale, un aumento della produzione del 6,6% e un aumento del fatturato del 4,5%. Le imprese del distretto, operanti prevalentemente nella produzione di apparecchi elettromedicali (52% delle imprese), si distinguono anche per la produzione di strumenti per diagnosi e terapia e per la produzione di protesi. L’importanza strategica del distretto non è solo nei numeri riferiti alla produzione biomedicale, in quanto a essa si affiancano una decina di imprese della farmaceutica e altrettante nelle biotecnologie, oltre ad un consistente comparto che produce macchinari e attrezzature per il biomedicale, nonché imprese Ict specializzate nel settore. Grazie all’ausilio delle Camere di Commercio Italiane all’Estero e alla rete della PROMEC, imprese del settore provenienti da Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Russia e Brasile, visiteranno il distretto, dal 29 novembre al 1° dicembre e incontreranno le imprese italiane per creare delle relazioni. Le imprese partecipanti al workshop sono 19. Oltre alla Camera di Commercio di Nizza, partecipano al progetto le CCIE di Monaco di Baviera, Regno Unito e Svizzera.

11, avenue Baquis, quartier des Musiciens – 06000 Nice Tel. +33.4.97030370 - Fax +33.4.97038788 nice@ccinice.org www.ccinice.org

À la découverte du District Biomedical de Modena Partecipation d’entreprises françaises, organisées par la Chambre de Commerce Italienne, aux cotés de délégations provenant du monde entier

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a PROMEC, branche internationalisation de la Chambre de Commerce de Modène (CCIAA), organise une visite au District Biomédical de la Province pour les opérateurs internationaux du secteur, du 29 novembre au 1 décembre prochain. La Chambre de Commerce Italienne est en charge de la recherche et de l’accompagnement de la délégation

française. Troisième au monde et premier en Italie, le district biomédical de Mirandola (Modène) est leader pour l’innovation et la productivité et exporte environ 50% de sa production dans le monde; En 2009, malgré la crise mondiale, il a enregistré une augmentation de sa production de 6,6% ainsi qu’à une hausse de son chiffre d’affaires à hauteur de 4.5%. Le district compte 150 entreprises, opérant principalement dans la production d’appareils électro-médicaux (52% des entreprises), mais se distingue également pour la production d’outils pour le diagnostic et la thérapie, ainsi que pour la production de prothèses. Le district compte même de nombreuses entrepri-

ses pharmaceutiques et de biotechnologiques, nées pour exploiter la proximité géographique avec le district et font ainsi maintenant tout à fait partie du milieu économique de Modène. Avec la collaboration des Chambres de Commerce Italiennes à l’Etranger et du réseau de la PROMEC, des entreprises provenant de France, Allemagne, Angleterre, Suisse Emirats Arabes Unis, Russie et Brésil visitent le district, du 29 Novembre au 1 Décembre, et rencontrerons les entreprises italiennes. Les entreprises participant au workshop sont au nombre19. Avec la Chambre de Commerce de Nice, les CCIE de Monaco de Bavière, de l’Angleterre et de la Suisse, participent au projet.

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Undicesima edizione per il Premio Falotico Organizzato per l’11° anno consecutivo, il Premio Luciana Falotico è un incontro annuale che permette di creare un legame concreto ed efficace tra i neolaureati e le imprese. Promosso in collaborazione con il Centro Stampa Offset di Imperia e con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Francia, il Premio è conferito ogni anno ad una tesi di ricerca che riguardi le relazioni culturali ed economiche tra la Francia e l’Italia. Quest’anno, la vincitrice del Premio Luciana Falotico è la Dott.ssa Vittoria Negro Beggiato, neolaureata presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino,per la sua ricerca su “La collaborazione tra Italia e Francia per la promozione dell’innovazione”. In occasione della consegna del premio, il prossimo 17 dicembre, la CCIE di Nizza

ONZIÈME ÉDITION DU PRIX FALOTICO Organisé pour la onzième année consécutive, le Prix Luciana Falotico est une rencontre annuelle qui permet de créer un lien concret et efficace entre les jeunes diplômés et les entreprises. Organisé en collaboration avec le Centro Stampa Offset d’Imperia (Ligurie) et sous le Haut Patronage de l’Ambassade d’Italie en France, le Prix est attribué chaque année à un travail de recherche traitant des relations culturelles et/ou économiques entre la France et l’Italie.

“Bonjour la France” a Genova La Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia ha festeggiato i 10 anni di “Bonjour la France”, la manifestazione biennale dedicata alle eccellenze francesi, che si è tenuta a Genova dal 14 al 17 ottobre scorso. Grazie alla collaborazione del Segretariato di Stato al Commercio Estero e al partenariato con il

“BONJOUR LA FRANCE” À GÊNES La Chambre de Commerce Italienne pour la France à Marseille (CCIFM) a fêté les 10 ans de “Bonjour la France”, manifestation biennale des Savoir-faire français, qui s’est tenue à Gênes du 14 au 17 octobre dernier. Grâce à la labellisation de la manifestation par le Secrétariat d’Etat au Commerce Extérieur et au partenariat avec le Conseil Général des Bouchesdu-Rhône et la Chambre de Commerce, d’Industrie, d’Artisanat et d’Agriculture de Gênes

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organizzerà una conferenza sul tema “Innovazione e superamento della crisi”, a cui interverranno esponenti, francesi ed italiani, del mondo politico ed imprenditoriale.

Giuseppe De Nittis, un pugliese a Parigi Cette année, Vittoria Negro Beggiato – jeune diplômée de la Faculté d’Économie de l’Université de Turin – sera récompensée, le 17 décembre prochain pour son travail de recherche intitulé “La collaboration entre la France et l’Italie pour la promotion de l’innovation”. Au cours d’une conférence précédant la remise du Prix sur le thème de “L’innovation face à la crise”, représentants politiques et entrepreneurs français comme italiens présenteront leurs expériences respectives.

Dal 21 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011, il Petit Palais Musée des Beaux Arts di Parigi ospita la mostra “Giuseppe De Nittis. La modernité élégante”, realizzata dalla Regione Puglia in collaborazione con il Comune di Barletta e con la sua importante Pinacoteca, che conserva le più prestigiose opere di Giuseppe De Nittis (18461884). È la prima volta che la capitale francese, dove Giuseppe De Nittis visse e operò, dedica un prestigioso riconoscimento all’arte di questo pittore italiano della vita moderna, paesaggista sensibile, che aderì alla corrente impressionista facendone tuttavia un’esperienza fortemente personale, innovativa ed elegante. In mostra, 120 opere provenienti dalla Pinacoteca di Barletta (47 dipinti), dal Louvre e dal Museo d’Orsay, da collezionisti privati e dai maggiori musei francesi, italiani e statunitensi.

GIUSEPPE DE NITTIS, DES POUILLES À PARIS Consiglio Generale delle Bouches-du-Rhone e della Camera di Commercio (CCIAA) di Genova, Palazzo Ducale, uno dei più prestigiosi simboli del capoluogo ligure, ha ospitato una quarantina di aziende, che hanno proposto prodotti artigianali e gastronomici di altissimo livello. Oltre all’esposizione-vendita, un’attenzione particolare è stata rivolta al settore del turismo. Palazzo Ducale ha infatti accolto anche alcuni operatori del settore per far meglio conoscere ai numerosi visitatori la variegata offerta turistica francese.

(CCIAA), le Palais Ducal, l’un des plus prestigieux symboles de la ville, a eu l’honneur d’accueillir une quarantaine d’entreprises artisanales ayant proposé des produits artisanaux et gastronomiques d’exception. Outre l’exposition-vente, une attention toute particulière a eté portée au secteur du tourisme. En effet, le Palais Ducal a accueilli également les opérateurs du tourisme pour mieux faire connaître aux nombreux visiteurs, la diversité de l’offre touristique française.

Du 21 octobre 2010 au 16 janvier 2011, le Petit Palais Musée des Beaux Arts de Paris reçoit l’exposition “Giuseppe De Nittis. La modernité élégante”, realiséea par la Région des Pouilles, en collaboration avec la Mairie de Barletta et son importante Pinacothèque, conservant quelques unes des plus prestigieuses oeuvres de Giuseppe De Nittis (1846-1884). C’est la première fois que la capitale française, où Giuseppe De Nittis a vécu et travaillé, dédie une prestigieuse reconnaissance à l’art de ce peintre italien de la vie moderne; rattaché au courant impressionniste, il a cependant proposé des expériences fortement personnelles, innovantes et élégantes. En exposition, 120 oeuvres provenant de la Pinacothèque de Barletta (47 peintures), du Louvre et du Musée d’Orsay, qui appartiennent à des collectionneurs privés et aux principaux musées aussi bien français, qu’italiens ou américains.


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Incontro franco-italiano sui distretti industriali

La Toscana degli Etruschi sbarca al Louvre La Toscana ha partecipato con il suo progetto “Le terre degli Etruschi” all’esposizione svoltasi dal 4 al 7 novembre a Parigi, al Salon international du Patrimoine Culturel del museo del Louvre. “Si tratta – ha spiegato l’Assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Cristina Scaletti – di uno dei più importanti eventi internazionali dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale, e in particolare al turismo culturale. E la Toscana è stata l’unica regione italiana a parteciparvi, con un progetto di grande respiro. “Le Terre degli Etruschi” è infatti la più grande esposizione mai dedicata a questo popolo, che ha già avuto il suo ‘battesimo’ a Bruxelles, e che dalla primavera prossima inizierà a girare in Italia e in Europa”. L’evento parigino ha inoltre permesso agli operatori turistici toscani di presentare la propria offerta ai tour operator internazionali in un contesto d’eccezione.

LA TOSCANE DES ÉTRUSQUES DÉBARQUE AU LOUVRE La Toscane a participé avec son projet “Les terres des Étrusques” à l’exposition ayant eu lieu du 4 au 7 novembre à Paris, au Salon International du Patrimoine Culturel du Musée du Louvre. “Il s’agit – a expliqué l’Adjoint régional à la Culture et au Tourisme, Cristina Scaletti – de l’un des plus importants évènements internationaux dédiés à la valorisation du patrimoine culturel, notamment au tourisme culturel”. La Toscane a été l’unique région

italienne à y participer, avec un projet de grande envergure. “Les Terres des Étrusques” est, en effet, la plus grande exposition dédiée à ce peuple, ayant par ailleurs débutée à Bruxelles. A partir du printemps prochain, sa tournée en Italie et en Europe commencera. L’évènement s’étant déroulé à Paris a aussi permis aux opérateurs touristiques toscans de présenter leur offre aux organisateurs de voyages internationaux dans un conteste d’exception.

Nel quadro dell’attività di analisi del fenomeno della deindustrializzazione della Francia, il Senato francese si propone di studiare i distretti industriali italiani, tramite l’esperienza diretta di imprenditori italiani. La delegazione del Senato, presieduta da Martial Bourquin e composta dai senatori Alain Chatillon, Jean-Jacques Mirassou, e Marc Daunis, ha incontrato, lo scorso 15 ottobre, alcuni rappresentanti del tessuto economico italiano, a Nizza, presso la sede della CCIE. Per parte italiana, hanno partecipato: Luciano Consolati, membro del Comitato Tecnico della Federazione dei Distretti Italiani; Alberto Paccanelli, rappresen-

tante di Sistema Moda Italia; Erio Luigi Munari, Presidente della PROMECCCIAA di Modena (territorio particolarmente ricco di distretti industriali). La Camera di Commercio Italiana di Nizza ha partecipato all’incontro e ha contribuito alla sua organizzazione.

RENCONTRE FRANCO-ITALIENNE SUR LES DISTRICTS INDUSTRIELS Dans le cadre de l’observation du phénomène de désindustrialisation de la France, le Sénat propose d’étudier les districts industriels italiens à travers l’expérience directe d’entrepreneurs et d’organismes publics transalpins. La délégation du Sénat, présidée par M. Martial Bourquin et composée des sénateurs Alain Chatillon, Jean-Jacques Mirassou et Marc Daunis, a rencontré trois représentants du monde économique italien le vendredi 15 octobre dernier, auprès du siège de la Chambre de Commerce et d’Industrie Nice Côte d’Azur. Les Italiens présents sont: Luciano Consolati, Membre du Comité Technique de la Fédération des Districts Italiens, Alberto Paccanelli, Vice-Président de Sistema Moda Italia, Erio Luigi Munari, Président de PROMEC-CCIAA Modena (territoire italien comptant la plus forte concentration de districts industriels). La Chambre de Commerce Italienne a non seulement participé à la rencontre, mais également a activement contribué à son organisation.

Il formaggio Asiago al Sial di Parigi Il formaggio Asiago ha partecipato al SIAL-Salone Internazionale dell’Agroalimentare, che si è tenuto a Parigi dal 17 al 21 ottobre scorso. La fiera, la principale in Francia dedicata al food, con i suoi quasi 140 mila visitatori da 200 Paesi, è stata una vetrina importante per la quarta DOP casearia italiana di latte di vacca, che ha potuto così farsi conoscere da un pubblico di professionisti provenienti da tutto il mondo. Nei cinque giorni parigini, il formaggio Asiago ha preso posto presso lo stand dell’AFIDOP (Associazione Formaggi Italiani DOP), dove erano presenti sette tra i più importanti formaggi a denominazione d’origine protetta del nostro Paese.

LE FROMAGE ASIAGO AU SIAL DE PARIS Le fromage Asiago a participé au SIALSalon International de l’agroalimentaire, s’étant déroulé à Paris du 17 au 21 octobre dernier. La foire, principale en France dédiée à la gastronomie, a compté environ 140.000 visiteurs provenant de 200 pays; elle représente une vitrine importante pour la quatrième DOP du secteur laitier italien de lait de vache, qui a ainsi pu se faire connaître d’un public mondial de professionnels. Au cours de ces cinq jours, le fromage Asiago a été accueilli par le stand de AFIDOP (Association des Fromages Italiens DOP), en compagnie de sept autres, parmi les plus importants à dénomination d’origine protégée d’Italie.

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È L’INNOVAZIONE DI OGGI A SOSTENERE IL BENESSERE DI DOMANI.

IL NOSTRO FUTURO È COSTRUITO SUL CORAGGIO E LA RESPONSABILITÀ DELLE SCELTE DI OGGI. Crediamo che il benessere vada costruito giorno dopo giorno, pensando sempre ai bisogni di oggi e di domani. È per questo che investiamo in tutte le fonti energetiche, ricercando e usando le tecnologie più avanzate. Crediamo nell’uso compatibile con l’ambiente di gas e carbone, capaci di soddisfare subito i bisogni di energia di oggi, e investiamo nelle fonti rinnovabili per renderle sempre più competitive ed efficienti. Come Archimede, il più avanzato progetto al mondo di centrale solare termodinamica. Perché solo la responsabilità nelle scelte di oggi può garantire un benessere sostenibile domani.

enel.com


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Germania: integrazione della comunità italiana

Editoriale di MICHELE VALENSISE Ambasciatore d’Italia a Berlino

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L’integrazione dei nostri connazionali in Germania è e resta una nostra priorità

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lcuni giorni fa, durante una delle riunioni di coordinamento con i Consoli, i Deputati e Senatori eletti all’estero e i presidenti dei Comites (Comitati degli Italiani all’Estero) e i rappresentanti del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), che promoviamo periodicamente in Ambasciata, abbiamo presentato uno studio aggiornato della sociologa trentina Edith Pichler sulla situazione scolasticoprofessionale dei giovani italiani in Germania. L’integrazione dei nostri connazionali in Germania è e resta una nostra priorità. Essa deve iniziare dai primi anni di vita, per proseguire nella scuola: il successo scolastico rappresenta infatti una precondizione importante per l’inserimento nel mondo del lavoro, nella società e nel tessuto economico del Paese. Alcuni dati emersi dallo studio ci confortano, segno che il lavoro di questi anni sta dando i suoi frutti. Il 18% della popolazione studentesca di origine italiana che frequenta le scuole superiori studia nei Ginnasi, paragonabili ai nostri licei e che aprono poi la strada per l’Università, mentre il 24% studia nelle Realschulen, equiparabili ai nostri istituti tecnici. Il nostro impegno non è certo esaurito, nonostante alcuni miglioramenti, e per questo siamo impegnati su più fronti, affinché i giovani italiani possano affrontare il mondo della scuola e del lavoro, che in Germania è notevolmente competitivo. Dobbiamo agire su tre direttrici: per migliorare la conoscenza del tedesco sin dai primi anni di vita, per sostenere i nostri ragazzi lungo il percorso scolastico e per agevolarne l’inserimento nel mondo del lavoro. Troppo spesso il primo contatto con la lingua tedesca avviene ancora solo nel primo anno di scuola elementare, e ciò crea inevitabilmente un divario con i ragazzi di madrelingua tedesca. Da qui la nostra azione volta non solo alla sensibilizzazione delle famiglie, ma anche al sostegno finanziario per gli asili bilingui e agli interventi sui Laender tedeschi per incentivarli ad una quanto più fattiva collaborazione in questo campo attraverso risorse e programmi idonei. L’inserimento nel mondo del lavoro dopo la scuola rappresenta un banco di prova molto rilevante, che stiamo monitorando con attenzione. Creazione di banche dati, d’intesa con gli Uffici consolari e le Camere di commercio in Germania e in Italia, volte ad agevolare l’incontro tra offerta e domanda di lavoro – penso alle oltre 1600 aziende italiane presenti in Germania – l’informazione alla comunità italiana sui profili professionali più ricercati, attraverso le indicazioni del mondo delle imprese, la possibilità di svolgere tirocini, la ricerca di personale in Italia che padroneggi la lingua tedesca: queste sono le principali attività che stiamo rilanciando, e che richiederanno l’aiuto di tutti i soggetti italiani in Germania. Qui possiamo già contare su un patrimonio prezioso costituito da oltre 200 ricercatori e docenti italiani che rappresentano bene la fascia di italiani giunta più recentemente in questo Paese. Insieme a loro, in raccordo con i Comitati degli Italiani all’Estero e le imprese, individueremo nuove forme di collaborazione, per accoglierli al meglio nella comunità italiana e mettere a sistema le loro competenze, per nuove promettenti sinergie in Italia e in Germania.

Deutschland: Integration der Italienischen Gemeinschaft

Botschafter Italiens in Deutschland

or einigen Tagen haben wir im Rahmen eines der regelmäßig in der Botschaft stattfindenden Koordinierungstreffen mit den Konsuln, den im Ausland gewählten Abgeordneten und Senatoren sowie mit den Präsidenten der Comites (Komitees der Italiener im Ausland) und den Vertretern des CGIE (Generalrat der Italiener im Ausland) eine aktuelle Studie der aus dem Trentino stammenden Soziologin Edith Pichler über die schulisch-berufliche Situation junger Italiener in Deutschland präsentiert. Die Integration unserer Landsleute in Deutschland gehört weiterhin zu unseren Prioritäten. Sie muss in den ersten Lebensjahren beginnen und sich in der Schule fortsetzen. Denn der schulische Erfolg ist eine wichtige Voraussetzung für die Eingliederung in die Arbeitswelt, in die Gesellschaft und in das wirtschaftliche Umfeld des Landes. Einige aus der Studie stammende Zahlen bestärken uns, denn sie sind ein Zeichen dafür, dass die Arbeit dieser Jahre bereits Früchte trägt. 18% der Schüler italienischer Herkunft in der Sekundarstufe besuchen ein Gymnasium, das vergleichbar ist mit dem Liceo in Italien und das zur Universität führt, während 24% auf eine Realschule gehen, die mit unseren Istituti tecnici vergleichbar ist. Trotz einiger Verbesserungen ist unser Engagement gewiss nicht beendet. Deswegen setzen wir uns auf verschiedenen Ebenen ein, damit die jungen Italiener in der Schul- und Arbeitswelt zurechtkommen, die in Deutschland besonders konkurrenzgeprägt ist. Wir müssen in drei Richtungen vorgehen, um die Deutschkenntnisse ab den ersten Lebensjahren zu verbessern, um unsere Kinder während ihrer Schulzeit zu unterstützen und um ihre Eingliederung in die Arbeitswelt zu erleichtern. Zu oft erfolgt der erste Kontakt mit der deutschen Sprache noch immer erst im ersten Grundschuljahr, wodurch notwendigerweise ein Gefälle zu den Schülern mit deutscher Muttersprache entsteht. Aus diesem Grunde zielen unsere Maßnahmen nicht nur auf die Sensibilisierung der Familien, sondern auch auf die finanzielle Unterstützung zweisprachiger Kindergärten ab. Darüber hinaus setzen wir uns dafür ein, die deutschen Bundesländer für eine möglichst tatkräftige Zusammenarbeit in diesem Bereich im Rahmen geeigneter Ressourcen und Programme zu gewinnen. Nach der Schulzeit stellt die Eingliederung in die Arbeitswelt eine sehr wichtige Bewährungsprobe dar, die wir aufmerksam überwachen. Die Schaffung von Datenbanken, in Übereinstimmung mit den Konsularbüros und den Handelskammern in Deutschland und Italien, die eine Begegnung zwischen Arbeitsangebot und Arbeitssuchendem erleichtern sollen – hierbei denke ich an die 1600 italienischen Unternehmen in Deutschland –, die Information der hier lebenden Italiener über die am meisten gesuchten beruflichen Profile durch Hinweise von Unternehmensseite, die Möglichkeit, Praktika zu absolvieren, die Suche nach Personal in Italien, das die deutsche Sprache beherrscht: Dies sind die Hauptaktivitäten, die wir gerade erneut auf den Weg bringen und die die Unterstützung aller Italiener in Deutschland erfordern. Hier können wir bereits auf den wertvollen Bestand von über zweihundert italienischen Forschern und Dozenten zählen, welche die erst kürzlich in dieses Land gekommene Gruppe von Italienern gut vertreten. Gemeinsam mit ihnen und in Verbindung mit den Komitees der Italiener im Ausland und den Unternehmen werden wir neue Zusammenarbeitsformen ermitteln, um sie bestmöglich in die italienische Gemeinschaft aufzunehmen und ihre Kompetenzen für neue viel versprechende Synergien in Italien und Deutschland einzubinden.

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Il Made in Germany in costante ascesa

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opo la più grave recessione dal dopoguerra, l’economia tedesca cresce nel 2010 e si avvia verso un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente. L’impulso è dato però non solo dall’export, ma anche dalla domanda interna di beni di investimento e dai consumi, che evidenziano a loro volta dei segnali positivi che fanno ben sperare. All’interno dei Länder tedeschi, un contributo fondamentale è dato dalla Baviera. La Baviera e l’Italia sono da sempre unite da fortissimi legami economici; dopo aver registrato un volume commerciale bilaterale di 18,7 miliardi di euro nel 2009, l’Italia si è affermata quale secondo partner commerciale europeo della Baviera dopo l’Austria. Con un PIL di 430 miliardi di euro (2009) ed un volume di export di 124 miliardi, la Baviera si posiziona all’ottavo posto all’interno di una classifica che consideri i Paesi dell’Unione Europea. All’interno di questo quadro, la Baviera non solo conferma la vitalità del proprio tessuto industriale, ma si pone ai vertici quanto a dinamicità e sviluppo non solo tra i Länder della Germania ma a livello europeo. BAVIERA, CUORE PULSANTE DELL’ECONOMIA TEDESCA. Se la Germania viene spesso definita il motore d’Europa, la Baviera è senza dubbio il cuore di questo motore. Basti pensare che si tratta di un mercato di 12 milioni di abitanti con un tasso di disoccupazione del 4,5% e forte di un tessuto imprenditoriale eterogeneo e flessibile, all’interno del quale grandi aziende leader a livello internazionale interagiscono perfettamente con imprese di medie dimensioni. La Baviera contribuisce da sola per il 15% del totale sia dell’export che dell’import della Germania. Un successo che trova le sue ragioni in un’efficace politica economica estera di supporto e di promozione industriale, all’interno della quale il Ministero dell’Economia della Baviera funge da primo organo di sostegno e assistenza delle imprese bavaresi in missione all’estero. TRIESTE, SBOCCO NATURALE PER I TRAFFICI BAVARESI. La nostra Camera è stata coinvolta recentemente nell’organizzazione proprio di una di tali missioni capeggiata dal Viceministro all’Economia della Baviera, con al seguito una quarantina di imprese della logistica e dei trasporti. L’obiettivo di questa visita, unica missione in Italia di un soggetto istituzionale di tale peso avvenuta nel corso degli ultimi anni, è stato quello di approfondire i contatti con le infrastrutture logistiche del Friuli Venezia Giulia, ed in par-

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ticolare con il Porto di Trieste, che viene considerato dalla Baviera quale potenziale sbocco naturale per i traffici che questo Land ha con l’estero. Al giorno d’oggi la competizione si gioca anche sulla capacità di gestire delle reti di fornitura e di commercializzazione dei prodotti complesse e che richiedono un’efficiente struttura logistica. Pertanto i vertici politici del Land Baviera intendono consentire alle proprie imprese proiettate sui mercati internazionali un accesso al mare che riduca i tempi ed i costi del trasporto, garantendo nel lungo periodo il loro successo, soprattutto in quelle aree geografiche che evidenziano i maggiori tassi di crescita. Non a caso il gruppo Unicredit, proprio pensando all’importanza dei Paesi del Centro Europa ed in particolare al peso dell’economia della Baviera ed al suo ruolo in campo internazionale, sta mettendo a punto un progetto d’ampio respiro di sviluppo della portualità dell’Alto Adriatico avente oggetto la creazione di un sistema portuale con un’elevata capacità di assorbimento di traffici incentrati sui porti di Trieste e di Monfalcone, supportato in questo anche dal Governo Italiano. Di un tale progetto non poteva che farsi promotore un grande gruppo bancario che ha fatto proprio di Monaco di Baviera, attraverso l’acquisizione di Hypovereinsbank, la sua testa di ponte verso il Centro ed Est Europa, potendo cogliere al meglio dalla posizione centrale di Monaco le potenzialità di tale mercato. Al contempo la Baviera non manca di confermare il suo peso sempre maggiore non solo nel sistema economico tedesco ma in tutta l’area centroeuropea.

Monaco di Baviera - Sede Centrale Ottostrasse 1 - 80333 München Tel.: +49 89 96166170 - Fax: +49 89 2904894 info@italcam.de Stoccarda - Ufficio Regionale per il Baden Württemberg Lenzhalde 69 - 70192 Stuttgart Tel.:+49 711 2268042 - Fax:+49 711 2268079 stuttgart@italcam.de

ALL’INTERNO DI QUESTO QUADRO, LA BAVIERA NON SOLO CONFERMA LA VITALITÀ DEL PROPRIO TESSUTO INDUSTRIALE, MA SI PONE AI VERTICI QUANTO A DINAMICITÀ E SVILUPPO NON SOLO TRA I LÄNDER TEDESCHI MA A LIVELLO EUROPEO di Annamaria Andretta, Presidente della CCIE di Monaco di Baviera


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Made in Germany in stetem Wachstum Bayern behauptet sich als Bundesland mit reger industrieller Entwicklung und behauptet sich an der wirtschaftlichen Spitze nicht nur in Deutschland, sondern europaweit.

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ach der schwierigsten Wirtschaftskrise seit dem Zweiten Weltkrieg steigt die deutsche Wirtschaft im 2010 wieder an, und registriert dabei einen Wachstumsschub von 3,3% im Vergleich zum vorherigen Jahr. Den Anstoß dazu liefert nicht nur das Exportgeschäft, sondern auch die Binnennachfrage nach Investitionsund Konsumgütern. Unter den deutschen Bundesländern trägt Bayern zu dieser positiven Entwicklung massiv bei. Bayern und Italien pflegen seit jeher enge Wirtschaftsbeziehungen: Im Jahr 2009 wurde zwischen beiden Märkten ein Geschäftsvolum von 18,7 Miliarden Euro registriert. Dabei gilt Italien nach Österreich europaweit als zweitwichtigster Geschäftspartner für Bayern. Mit einem Bruttoinlandsprodukt von 430 Miliarden Euro im Jahr 2009 und einem Exportvolumen von 124 Miliarden Euro findet sich Bayern auf Platz acht unter den europäischen Ländern. So bestätigt Bayern nicht nur seine Rolle als wichtiger Wirtschaftsmotor. Es bleibt auch nach wie vor an der Wirtschaftsspitze als Bundesland innerhalb Deutschlands und unter den Ländern der Europäischen Union. BAYERN, DAS PULSIERENDE HERZ DER DEUTSCHEN WIRTSCHAFT. Wird Deutschland häufig als Wirtschaftsmotor Europas definiert, so ist Bayern zweifelsohne das Herz dieses Motors. Der Freistaat verfügt über einen Markt bestehend aus 12 Millionen Einwohnern mit einer Arbeitslosigkeit von gerade mal 4,5%. Außerdem verfügt Bayern über ein vielfältiges, dynamisches Geflecht von Unternehmen, bei

dem große und kleine Firmen aufs beste miteinander verflochten sind. Allein Bayern trägt 15% zur deutschen Handelsbilanz bei. Ein derartiger Erfolg ist einer klugen Außenwirtschaftspolitik zu verdanken, deren besonderer Fokus auf der Promotionarbeit für bayerischen Firmen im Ausland liegt. Dabei spielt das Bayerische Wirtschaftsministerium als unterstützende Institution für Firmendelegationen im Ausland eine tragende Rolle. TRIEST, NATÜRLICHES BINDELGLIED FÜR DAS BAYERSICHE VERKEHRKSNETZ Ein gut funktionierendes Logistik- und Vertriebsnetz ist die primäre Voraussetzung, um international konkurrenzfähig zu bleiben. Aus diesem Grund arbeiten die verantwortlichen Stellen daran, den exportorientierten Firmen einen schnellen Zugang zum Meer zu ermöglichen. Dieser soll die Transportzeiten verkürzen und die Kosten senken. Die Bankengruppe Unicredit weiß um die wirtschaftsstrategische Bedeutung der mitteleuropäischen Länder und insbesondere von Bayern. Deshalb erarbeitet Unicredit derzeit ein Projekt zur Stärkung des Verkehrsvolumens der Häfen an der nördlichen Adria. Dabei sollen insbesondere die Häfen von Triest und Monfalcone gefördert werden, nicht zuletzt auch durch die Unterstützung der italienischen Regierung. Somit ist es naheliegend, dass eine bedeutende Bankengruppe wie Unicredit, die – bedingt durch die Übernahme der Hypovereinsbank vor einigen Jahren - die bayerische Landeshauptstadt München als Hauptstandort für die Geschäftsverbindungen zu Mittel- und Osteuropa auserkoren hat, ein solches Entwicklungsprojekt mit fördert. Und somit bleibt Bayern die wichtigste Antriebsfeder für die Wirtschaft Deutschlands und Mitteleuropas.

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Il corridoio Genova-Rotterdam, collegamento strategico Dal 22 al 24 novembre, l’Ufficio per il BadenWürttemberg con sede a Stoccarda della Camera di Commercio Italiana Monaco di Baviera organizza una missione in visita ai porti liguri con rappresentanti istituzionali ed operatori della logistica di questo Land. Per la sua collocazione geografica ed in considerazione del tessuto imprenditoriale di PMI molto attive nei mercati internazionali, la regione del Baden-Württemberg guarda infatti con estremo interesse allo sviluppo del corridoio multimodale Genova-Rotterdam quale collegamento strategico con il Mar Tirreno. Durante le tre giornate sono programmate visite ai porti di Genova, Savona e La Spezia, dove la delegazione potrà incontrare i rappresentanti delle principali associazioni economiche e dei nodi logistici.

VERKEHRSACHSE ROTTERDAM-GENUA: STRATEGISCHE VERBINDUNG Vom 22. bis 24. November organisiert das Regionalbüro der Italienischen Handelskammer München für Baden-Württemberg mit Sitz in Stuttgart eine Delegationsreise zu den ligurischen Häfen, an der Vertreter von Institutionen und Logistikunternehmen dieses Bundeslandes teilnehmen werden. Die Region Baden-Württemberg verfolgt aufgrund ihrer guten geografischen Lage und

regen Betriebsstruktur bestehend aus kleineren und mittleren Firmen mit großem Interesse den Ausbau der multimodalen Verkehrsachse Genua-Rotterdam als strategische Verbindung zum Tyrrhenischen Meer. Auf dem Programm der dreitägigen Reise stehen Besuche der drei Häfen Genua, Savona und La Spezia, wo die Delegation die Gelegenheit haben wird, Vertreter der wichtigsten Wirtschaftsverbände und Logistikknotenpunkte zu treffen.

Il biomedicale friulano a Düsseldorf per Medica Dal 17 al 20 novembre 2010, Düsseldorf ospita Medica, la più grande piattaforma fieristica su scala mondiale dedicata al settore del biomedicale. Parallelamente avrà luogo Compamed, fiera specifica per la componentistica biomedicale, ubicata nello stesso polo fieristico.

DIE FRIAULISCHE BIOMEDIZIN AUF DER MEDICA IN DÜSSELDORF

La cultura italiana del vino a Monaco di Baviera Monaco di Baviera piattaforma strategica per il settore vitivinicolo italiano. A fine ottobre, la regione Marche e l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini hanno infatti scelto la città tedesca per presentare ventisei aziende vitivinicole, puntando in particolare l’attenzione sul nuovo Verdicchio di Castelli di Jesi DOC Riserva e sul Verdicchio di Matelica DOC Riserva, entrambi in possesso

ITALIENISCHE WEINKULTUR IN MÜNCHEN

Im Herbst präsentiert sich München wieder als bedeutsame Plattform für die italienische Weinproduktion. Bereits Ende Oktober stellten die Region Marken und das Konsortium Istituto Marchigiano di Tutela Vini 26 Kellereien vor, mit besonderem Augenmerk auf die Neuheiten Verdicchio di Castelli di Jesi DOC Riserva und Verdicchio di Matelica DOC Riserva, die beide ab Juni 2011 den DOCG-Status tragen werden.

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della certificazione DOCG a partire da giugno 2011. A fine novembre segue la presentazione dell’area vitivinicola Colli Orientali-Ramandolo, in

occasione della quale circa trenta cantine avranno la possibilità di entrare in contatto con operatori commerciali e dell’enogastronomia tedesca. Per conoscere da vicino le eccellenze vinicole friulane, verranno organizzate degustazioni guidate durante le quali i vini selezionati saranno commentati da rinomati esperti tedeschi.

Ende November folgt das Gebiet der Colli Orientali-Ramandolo, die rund 30 Herstellerbetrieben die Möglichkeit gibt, Geschäftskontakte mit deutschen Weinhändlern und Gastronomen zu knüpfen. Zur Vertiefung der Kenntnisse des italienischen Weinangebots werden dem deutschen Fachpublikum zu beiden Anlässen geführte Verkostungsseminare angeboten, bei denen ausgewählte Weine durch renommierte deutsche Weinexperten kommentiert werden.

Vom 17. bis zum 20. November findet in Düsseldorf die Medica statt, die weltgrößte Messe für den Medizinbereich. Parallel dazu findet auf demselben Messegelände auch die Compamed statt, eine Fachmesse für Medizintechnikkomponenten. Auf der Messe Medica organisiert die Italienische Handelskammer München am 19. November beim Gemeinschaftsstand von Aries, der Sonderagentur der Handelskammer Trieste und dem Regionalzentrum für Zulieferung von Friaul Julisch Venetien, ein Networking-Event mit einer an Fachleute gerichteten Präsentation der friaulischen Biomedizinbranche. Dabei wird das friaulische Cluster der Medizintechnikkomponenten mit seinen lokalen Spitzenprodukten vorgestellt werden. Darüber hinaus finden an diesem Tag B2B-Treffen zwischen den Unternehmen der friaulischen Delegation und potentiellen deutschen Partnern statt.


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Missione della Baviera in Friuli Venezia Giulia

Nell’ambito della fiera Medica, la Camera di Commercio Italiana Monaco di Baviera organizza il 19 novembre, presso lo stand collettivo di Aries e del Centro Regionale della Subfornitura del Friuli Venezia Giulia, un evento networking con una presentazione del comparto biomedicale friulano, rivolta ad operatori del settore in Germania, in cui verranno illustrate le eccellenze produttive locali. Nel corso della giornata, avranno inoltre luogo incontri B2B tra le aziende friulane e potenziali partner tedeschi.

Dal 6 all’8 ottobre, la Camera di Commercio di Monaco ha organizzato, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e Trasporti della Baviera e con la Regione Friuli Venezia Giulia, la visita di una folta delegazione di imprenditori e rappresentanti istituzionali guidati dal Viceministro dell’Economia e Trasporti della Baviera. Durante tali giornate, si sono svolti

incontri e visite alle principali infrastrutture logistiche del Friuli Venezia Giulia, ed in particolare ai porti di Trieste e Monfalcone ed agli interporti di Cervignano e Fernetti. A latere della visita hanno avuto luogo degli incontri istituzionali con i vertici della Regione, finalizzati a rilanciare la cooperazione per un migliore utilizzo dei collegamenti intermodali dalla Baviera verso i mercati di sbocco del Medio ed Estremo Oriente attraverso il porto di Trieste.

BAYERISCHE DELEGATIONSREISE NACH FRIAUL JULISCH VENETIEN vom 6. bis 8. Oktober organisierte die Italienische Handelskammer München gemeinsam mit dem Bayerischen Ministerium für Wirtschaft, Infrastruktur, Verkehr und Technologie und der Region Friaul Julisch Venetien eine Unternehmerreise nach Triest. Die Delegation bestand aus Unternehmern und institutionellen Vertretern und wurde von der Bayerischen Wirtschaftsstaatssekretärin Katja Hessel angeführt. Auf dem Programm standen Besuche der wichtigsten Logistikeinrichtungen der Region, vor allem die Häfen Triest und Monfalcone sowie die Güterverkehrszentren Cervignano und Fernetti. Darüber hinaus fanden institutionelle Treffen mit Regierungsvertretern der Region statt mit dem Ziel, die intermodalen Verbindungen Bayerns gemeinsam besser zu nutzen. Insbesondere der norditalienische Hafen Triest ist für Bayern von strategischer Bedeutung, da über ihn Waren zu den neuen Absatzmärkten des Mittleren Osten transportiert werden können.

Gita aziendale ad alcune cantine del Garda Su invito del Consorzio di Tutela Bianco di Custoza DOC, dal 21 al 24 ottobre un gruppo di importatori tedeschi ha avuto l’opportunità di visitare alcune aziende vitivinicole dell’area del Lago di Garda. I sette importatori partecipanti, provenienti principalmente dalla Germania del nord, hanno visitato dodici cantine, potendo così mettere a confronto i prodotti delle diverse aziende. È stato in particolare il bianco secco di Custoza a riscuotere maggiore successo tra i consumatori tedeschi. Obiettivo principale dell’iniziativa è l’apertura di nuovi sbocchi commerciali sul mercato tedesco per le aziende vitivinicole protagoniste, spesso di dimensioni medio-piccole.

REISE ZU DEN KELLEREIEN DES GARDASEE Auf Einladung des Weinkonsortiums Bianco di Custoza besuchten deutsche Importeure vom 21. bis 24. Oktober das Produktionsgebiet am Gardasee. Die insgesamt sieben Händler, die vorwiegend aus dem norddeutschen Raum stammen, besuchten zwölf Kellereien persönlich und konnten dadurch die Erzeugnisse der verschiedenen Betriebe miteinander vergleichen. Vor allem im Sommer erfreut sich der trockene Weißwein Bianco di Custoza bei den deutschen Konsumenten großer Beliebtheit. Die Fahrt hatte das Ziel, den oftmals kleinen Familienbetrieben vom Gardasee Kellereien neue Absatzwege auf dem deutschen Weinmarkt zu ermöglichen.

A Monaco si parla di logistica italiana Venerdì 26 novembre si terrà, presso la HypoVereinsbank di Monaco, una presentazione degli interporti italiani. La Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera organizza questo seminario per conto di Invitalia, l’Agenzia governativa italiana per l’attrazione degli investimenti, e in collaborazione con l’Unione Interporti Riuniti e la HypoVereinsbank. Obiettivo dell’evento è offrire a potenziali investitori tedeschi una panoramica dei progetti degli interporti italiani volti a promuovere gli investimenti provenienti dall’estero. È in programma inoltre una piattaforma di scambio informativo attraverso cui costruire accordi di partnership. L’evento è rivolto a imprese tedesche del settore logistico e trasporti, ferroviario e intermodale, nonché a progetti di investimento e banche che desiderano focalizzare le opportunità di investimento in Italia nei suddetti settori. Al termine della presentazione, seguiranno incontri B2B tra i rappresentanti degli interporti italiani e le imprese tedesche.

IN MÜNCHEN WIRD ÜBER ITALIENISCHE LOGISTIK DISKUTIERT Am Freitag, 26. November, findet in München eine Präsentation der italienischen Güterverkehrszentren statt. Die Italienische Handelskammer München veranstaltet diese Konferenz im Auftrag von Invitalia, der italienischen staatlichen Agentur für die Förderung von Investitionen, und in Zusammenarbeit mit Unione Interporti Riuniti und der HypoVereinsbank. Ziel der Veranstaltung ist deutschen Investoren einen Überblick über die Projekte der italienischen Güterverkehrszentren zur Unterstützung ausländischer Investitionen zu geben. Gleichzeitig soll eine Plattform für Kooperationsgespräche geboten werden. Zielgruppe sind deutsche Unternehmen der Logistik- und Speditionsbranche, Unternehmen im Bereich des Schienen- und des intermodalen Verkehrs, sowie Investmentfonds und Finanzinstitute, die Investitionsmöglichkeiten in der italienischen Transport- und Logistikbranche näher kennenlernen möchten. Anschließend an die Präsentation können deutsche Firmen Vertreter der italienischen Güterverkehrszentren im Rahmen von B2B-Gesprächen persönlich treffen.

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Italia e Regno Unito sulla strada della ripresa

Editoriale di LEONARDO SIMONELLI SANTI Presidente della CCIE di Londra

Italy and UK on the Path to Recovery

La 32ª Conferenza Annuale della Camera è stata un’occasione per riflettere sullo stato presente e sulle opportunità future della collaborazione tra i nostri due Paesi

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l quarto trimestre di attività ha visto l’organizzazione di alcuni appuntamenti di rilievo per la nostra Camera di Commercio. Il 15 ottobre scorso, presso la Glaziers Hall, si è tenuta la nostra 32ª Conferenza Annuale davanti a un pubblico di circa 300 persone tra banchieri, industriali e altri professionisti di spicco e un panel di eminenti relatori. Il tema “The Path to Recovery: Concerted Structural Changes and Investments in Infrastructure” ha generato un interessante dibattito moderato dal Prof. Bob Leonardi, della London School of Economics and Political Science, e da Vincent Bolard, Lex Writer del Financial Times. Un consenso generale è stato riscontrato nella valutazione della situazione odierna e dei possibili sviluppi futuri. Al momento i livelli di crescita sono maggiori al di fuori dell’Europa, degli Stati Uniti e del Giappone. Per alleviare gli effetti della crisi, sono stati immessi sui mercati grandi quantità di liquidità e di incentivi, anche se in misura diversa da Paese a Paese. Come risultato, il deficit è aumentato ben oltre il livello regolamentare. Inoltre in Europa si sta discutendo una revisione del Patto di Stabilità per consentire un maggiore controllo finanziario a livello europeo. Nonostante esistano pareri discordanti a tal proposito, in particolare tra Francia e Germania, verrà trovato un punto di incontro. Per di più, il nuovo Accordo di Basilea incoraggia proprio un maggiore controllo del credito. In questo momento è necessario un riposizionamento che richieda misure austere, con tasse più alte e/o tagli per quanto riguarda l’assistenza sociale. Si sostiene che le riduzioni non rallenteranno la crescita, ma colpiranno e penalizzeranno solo le inefficienze e gli sprechi. In ogni caso non è facile essere selettivi quando viene richiesto un alto numero di tagli alla spesa. Esiste il reale pericolo che, insieme all’eliminazione degli aspetti negativi, possano andare persi anche alcuni punti di forza. Un prossimo, importante, appuntamento è previsto per il 14 dicembre a Roma, presso l’Ambasciata Britannica, dove si svolgerà per la prima volta la cerimonia di consegna del Premio Keynes Sraffa. Sarà inoltre la prima volta che assegneremo il riconoscimento in collaborazione con la Camera di Commercio Britannica in Italia. Per dimostrare l’importanza dell’economia reale e della creazione di posti di lavoro, il Premio verrà assegnato a Helen Alexander, Presidente di CBI, e a Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria. Questo vuole essere un segnale dei tempi: due donne a capo di due tra le più importanti organizzazioni industriali. Prima della fine dell’anno presenteremo infine la quinta edizione della nostra survey sugli investimenti italiani nel Regno Unito e, insieme alla Camera di Commercio Britannica in Italia, anche il nostro report sugli investimenti britannici in Italia.

President of the CCIE in London

The 32nd Annual Conference of the Chamber was an opportunity to reflect on today’s situation and possible outcome of cooperation between our two Countries

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n the 4th quarter our Chamber of Commerce organized more relevant activities. On the 15 of October our 32nd Annual Conference took place at the Glaziers Hall with an audience of around 300 bankers, industrial and other prominent professionals alongside a panel of eminent speakers. The title “The Path to Recovery: Concerted Structural Changes and Investments in Infrastructure” stimulated an interesting discussion conducted by Prof. Bob Leonardi, London School of Economics and Political Science, and Vincent Boland, Financial Times’ Lex Columnist. A general consensus was found on the appraisal of today’s situation and possible outcome. At the moment, growth levels are higher outside of Europe, the United States and Japan. To alleviate the effect of the financial crisis, an enormous amount of liquidity and stimulus has been provided, although in varying measures from country to country. As a result, the budget deficit has increased well above the regulated limit. Furthermore, in Europe there is discussion of reviewing the Stability Pact, providing greater financial supervision at the European level. Although different views exist, particularly between France and Germany, some agreement will be found. Furthermore, the revised Basel Agreement is encouraging greater credit control. There is now a need for rebalance which requires a measure of austerity, with higher taxes and/or cuts to economic and social support. It is claimed that the cuts should not slow down growth, but target and penalise inefficiencies and waste. However, it is difficult to be selective when a huge number of cuts are required. There is a real danger that together with the elimination of the bad, the good could also be lost. An other important event will be on the 14th of December. For the first time we will hold our Keynes Sraffa Award ceremony in Rome at the British Embassy. It will also be the first time that we grant the award in collaboration with the British Chamber of Commerce in Italy. To demonstrate the importance of the real economy and job creation, the prize will be given to Helen Alexander, President of CBI, and Emma Marcegaglia, President of Confindustria. This is a sign of the times: two women chairing two of the most important industrial organisations. Before the end of the year, we will be presenting our fifth report on Italian investments in the UK, and, together with the British Chamber of Commerce for Italy, our report on British investments in Italy.

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La Dolce Vita ritorna anche nel 2011 L’APPUNTAMENTO ANNUALE CHE OGNI ITALIANO E OGNI ITALOFILO ATTENDE, È TORNATO, E SI TERRÀ LA PROSSIMA PRIMAVERA, DAL 10 AL 13 MARZO 2011

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di Helen Girgenti, Segretario Generale della CCIE di Londra

ealizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, La Dolce Vita è da sette anni un evento di successo, oltre ad essere la più importante fiera annuale del Regno Unito che celebra il meglio dell’autentica tradizione italiana per quanto riguarda il settore immobiliare, i viaggi, il cibo, il vino e lo style. L’edizione 2011 della fiera si terrà dal 10 al 13 marzo presso il premiato Business Design Centre di Islington, una delle zone più vibranti di Londra e una delle aree espositive più prestigiose del Paese. Per il prossimo anno, La Dolce Vita prevede di proseguire le varie attività che i suoi 17.000 visitatori hanno amato nel 2010, tra cui il Teatro del Gusto e l’Accademia del Vino – che sarà estesa anche ad altre deliziose bevande italiane, come birre e liquori. Si tratta di appuntamenti molto popolari, che vedono protagonisti chef affermati ed esperti enologi, oltre a selezionati espositori di prodotti italiani unici, ambasciatori nel mondo del miglior Made in Italy. PER CHI CERCA CASA IN ITALIA. Quest’anno la fiera sarà realizzata con la collaborazione di prestigiosi media partner, tra cui le note riviste

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Country Life International e Case Style, che negli anni si sono costruite una solida reputazione tra proprietari di immobili italiani e potenziali acquirenti. Da nessun’altra parte nel Regno Unito troverete un evento che promuove le proprietà italiane in vendita o in affitto, dal fienile di campagna da ristrutturare all’elegante appartamento in città: questa è quindi la tappa obbligata per gli Inglesi che desiderano conoscere le disponibilità del mercato e parlare direttamente con gli esperti del settore. A tal scopo, sono in programma diversi appun-


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tamenti, come i seminari sulla proprietà immobiliare, durante i quali esperti del settore consiglieranno i visitatori sulle modalità di acquisto e vendita di un immobile in Italia, sul restauro di vecchi edifici, sugli aspetti legislativi e sulla logistica, o semplicemente su come realizzare un bel giardino all’italiana. PER CHI VUOLE ANDARE IN VACANZA IN ITALIA. Per quanto riguarda invece la promozione turistica, La Dolce Vita lavorerà in partnership con l’esclusivo sito internet dedicato all’ospitalità, Mr & Mrs Smith, in modo da offrire servizi di consulenza su misura, anche attraverso il nuovo “personal concierge service”, disponibile in fiera, grazie al quale i visitatori potranno trovare la vacanza dei loro sogni, adatta a tutti i gusti e a tutti i portafogli. Per i visitatori inglesi interessati a cercare o prenotare una vacanza, le giornate della fiera rappresentano la vetrina ideale per conoscere offer-

te, opportunità, splendidi luoghi da visitare – che si tratti di piccoli paesi o di grandi catene montuose. Perciò, come negli scorsi anni, le regioni italiane utilizzeranno la fiera come piattaforma per farsi conoscere tra le migliaia di appassionati dell’Italia, tutti alla ricerca di idee sulla prossima meta da visitare. Il primo a prenotare il proprio stand è stato il Comune di Riccione e ci aspettiamo che molti altri seguiranno. PER CHI AMA MANGIARE ITALIANO. Novità di quest’anno, ancora, la creazione di speciali premi per le categorie Food & Drink. I prodotti esposti saranno giudicati da una rinomata rivista specializzata, dalla Camera di Commercio italiana per il Regno Unito e da una rispettabile Food Organisation, che valuteranno le diverse caratteristiche di cibi e bevande proprio nella fiera che li celebra. Previsti premi per il “Miglior nuovo prodotto”, per il “Prodotto più innovativo” e per il “Miglior stand” assegnato

per la migliore presentazione generale e per il servizio. UN NUOVO PARTNER. Per il 2011, quindi, La Dolce Vita punta a diventare ancora migliore e più grande, e siamo dunque orgogliosi di annunciare la nuova organizzazione che ci aiuterà in questo intento: Single Market Events, riconosciuta come una delle società di organizzazione eventi più brillante e dinamica del Regno Unito. In trent’anni di esperienza, ha infatti ideato eventi come The London Restaurant Festival, The Wine Show, Hong Kong International Art Fair e Love Cooking, Single Maket Events. Per maggiori informazioni, contattare: Eva Lamorgese (Camera di Commercio italiana per il Regno Unito - Tel: +44 (0)207 495 8191 - elamorgese@italchamind.org.uk ) oppure Melissa Ormiston (Show Manager Tel: +44 (0) 20 7 886 3089 – Melissa@singlemarket.co.uk) www.ladolcevitaevent.co.uk

La Dolce Vita Springs into Life Again

The show that every Italian and Italophile looks forward to each year is back and will take place next spring from 10-13 March 2011

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a Dolce Vita, in partnership with The Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK, has been going strong for seven years and is the UK’s biggest annual show celebrating the very best of authentic Italy including property, travel, food, wine and style. The 2011 edition will take place from 10-13 March 2011 at the award-winning Business Design Centre in Islington, one of London’s most vibrant parts and one of the UK’s most successful places to exhibit. La Dolce Vita sees the continuation of various activities that its 17,000 visitors love including the Teatro del Gusto cooking theatre and the Accademia del Vino wine academy that next year will be extended to include other delicious Italian drinks including beer and liqueur. These features are always popular and include well-known chefs and drink experts alongside selected CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LONDRA

1 Princes Street - London W1B 2 AY Tel. +44.20.74958191 info@italchamind.org.uk www.italchamind.org.uk

exhibitors with unusual or unique Italian products and who are superb advocates in promoting the best of Made in Italy. FOR THOSE LOOKING FOR A HOUSE IN ITALY.This year the show is partnering with a variety of established media partners including the prestigious Country Life International and Case Style magazines, which have built reputations amongst Italian property owners and those interested in buying. Nowhere in the UK will you find an event that promotes Italian properties to buy and rent – from country barns that need rebuilding to finding the most glamorous city apartment – this is the first stop for British people to see what’s available and to talk to experts directly. To celebrate this a new feature will be added to the show: property seminars that will be hosted and presented by experts to educate and enlighten visitors on all aspects of buying and selling a property in Italy whether it’s tips on restoration of old buildings, to the law and logistics or simply how to obtain a beautiful Italian garden wherever you are. FOR THOSE WANTING TO GO ON HOLIDAY IN ITALY. To focus on travel La Dolce Vita will partner with the exclusive boutique hotel directory Mr & Mrs Smith to offer tailored advice with a brand new “personal concierge service” available at the show where visitors can find the holiday of their dreams to suit every taste and budget. With British people researching and booking holidays themselves these days the show is the perfect place to showcase holidays and beautiful areas of Italy for them to see – whether it be tiny villages or mountain ranges. Therefore as with previous years, Italian regions use the show as the perfect platform to publicise themselves to thousands of keen and enthusiastic lovers of Italy who are all looking for ideas about where to visit. The first to sign up is the Comune di Riccione and we expect many more to follow. FOR THOSE LOVING ITALIAN FOOD. Additionally for the first time there will be special awards created for the food and drink sectors. Exhibitors’ products will be judged by a renowned food magazine, the Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK and a respected food organisation who will look at various aspects of food and drink at the show to be celebrated – this will include “Best new product,” “Most innovative product” and “Best stand” for overall presentation and service.

A NEW PARTNER. La Dolce Vita looks to be even bigger and better in 2011 and we are proud to announce that it has a new owner to help do this: Single Market Events. It is recognised in the industry as being one of the most successful and dynamic event organisers in the UK. It has 30 years of experience and created The London Restaurant Festival, The Wine Show, Hong Kong International Art Fair, Love Cooking. For more information please contact: Eva Lamorgese (The Italian Chamber of Commerce & Industry for the UK – Tel: +44 (0)207 495 8191 – elamorgese@italchamind.org.uk ) or Melissa Ormiston (Show Manager – Tel: +44 (0) 20 7 886 3089 or Melissa@single-market.co.uk ) www.ladolcevitaevent.co.uk

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Il MAXXI vince lo Stirling Prize 2010 Il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, progettato a Roma da Zaha Hadid Architects, si è aggiudicato l’edizione 2010 dello Stirling Prize, il prestigioso premio conferito dal Royal Institute of British Architects (RIBA). Il riconoscimento premia l’eccellenza in architettura e viene tributato all’architetto o agli architetti il cui progetto ha rappresentato il più alto esempio di architettura nell’anno corrente. “È con grande gioia che condividiamo con Zaha Hadid questo importante riconoscimento, assegnato ad un edificio che continua a meravigliare per la sua bellezza”, ha commentato il Presidente della Fondazione MAXXI, Pio Baldi. “Questo premio contribuisce a diffondere ancora l’immagine straordinaria del museo, che ha già conquistato i romani e molti turisti di tutto il mondo”.

Aeroporto di Manchester: per Autogrill contratto fino al 2021

Sicilia, isola nel mondo

Il Gruppo Autogrill, attraverso la controllata britannica WDF, ha rinnovato in anticipo, per altri 4 anni, fino al 2021, il contratto per le attività travel retail & duty free nell’aeroporto di Manchester, dove è presente dal 1980. WDF, in partnership con Manchester Airport Group, avvierà inoltre un importante programma di sviluppo finalizzato a valorizzare l’offerta tax e duty free. Il piano di upgrading, che partirà dal prossimo anno, coinvolgerà i due shop principali dello scalo, il Biza store nel Terminal 1 e l’Alpha Airport Shopping nel Terminal 3. Con questa operazione il Gruppo Autogrill consolida la presenza nel mercato britannico dei duty free aeroportuali, dove opera con 89 punti vendita in 23 scali, e conta circa 20 milioni di clienti serviti ogni anno.

Il 27 novembre, la comunità siciliana del nord-ovest dell’Inghilterra si riunirà a Stockport, nella Greater Manchester, in occasione di “Sicilia, Isola del mondo”, evento promosso dall’associazione Sicilia in Europa. Scopo dell’iniziativa, contribuire a mantenere saldo il legame fra i Siciliani all’estero e la terra

MANCHESTER AIRPORT: AUTOGRILL SIGNS A CONTRACT UNTIL 2021 Autogrill Group, through its British subsidiary WDF, renewed in advance for another 4 years until 2021 the contract for travel retail and duty free activities at Manchester airport, where it has been present since 1980. WDF, in partnership with Manchester Airport Group, will launch an important development program in order to enhance the tax and duty free offer. The upgrading plan, which will start from the next year, will involve the two main shops of the airport, the Biza store at Terminal 1 and Alpha Airport Shopping at Terminal 3. With this operation, the Autogrill Group strengthens its presence in the airports’ duty-free UK market, which operates with 89 stores in 23 airports and has about 20 million serviced customers each year.

Il design italiano protagonista a Londra

MAXXI WINS THE STIRLING PRIZE 2010 MAXXI –The National Museum of XXI Century Arts, designed in Rome by Zaha Hadid Architects, won the 2010 edition of the Stirling Prize, the prestigious prize awarded by the Royal Institute of British Architects (RIBA). The award recognises the excellence in the field of architecture and is attributed to the architect or architects whose design was the best example in the current year. “It is with great joy that we share with Zaha Hadid this important recognition, awarded to a building that continues to surprise with its beauty,” Pio Baldi, President of the Foundation MAXXI, said. “This award helps to spread the museum’s extraordinary image, which has already conquered the Romans and many tourists from all the world.”

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Dal 24 settembre al 20 dicembre a Londra, presso l’Hotel Park Plaza Westminster Bridge London, è di scena IDEA-Italian Design Exhibition Area. La mostra – che si sviluppa nelle aree pubbliche dell’hotel – presenta prodotti di nomi di primo piano del mondo del design, che hanno collaborato con aziende italiane del calibro di Artemide, Cappellini, Cassina, CigierreDriade, Este Ceramiche, Living Divani, Pedrali, Poltrona Frau, Teuco-Guzzini. A complemento della mostra, tre serate (21 ottobre, 25 novembre, 16 dicembre) in cui un designer italiano e un rappresentante di un’azienda di interior design sono chiamati ad affrontare tematiche relative alla loro “arte”, a concetti di progettazione e sfide produttive. www.parkplaza.com/idea.

THE ITALIAN DESIGN IS PROTAGONIST IN LONDON From the 24th September to the 20th December in London at the Hotel Park Plaza Westminster Bridge London, IDEA-Italian Design Exhibition Area– is on stage. The exhibition located in the hotel’s public areas presents relevant designers’ products who have cooperated with Italian companies such as Artemide, Cappellini, Cassina, CigierreDriade, Este Ceramiche, Living Divani, Pedrali, Poltrona Frau and Teuco-Guzzini. In order to complement the exhibition, there will be three evenings (21st October, 25th November and 16th December) where an Italian designer and an interior design company’s representative will face issues related to their art, design concepts and productive challenges. www.parkplaza.com/idea

SICILY, ISLAND IN THE WORLD On the 27th November in Stockport, Greater Manchester, the Sicilian community of the North-West of England, will meet together for the event: “Sicily, Island in the world,” promoted by Sicilia in Europa Association. This event aims to keep alive the link between the Sicilian community of the North West of England and its homeland. The day will start with a conference where speakers will talk about Sicilian emigration and its role in the


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d’origine. La giornata inizierà con una conferenza durante la quale i relatori affronteranno il tema dell’emigrazione siciliana e del suo ruolo nell’economia dell’isola. Alla conferenza seguirà una serata di gala: perfetta conclusione di una giornata siciliana tutta da vivere! L’evento rappresenterà anche l’occasione per promuovere la Sicilia: vi prenderanno infatti parte i rappresentanti dell’associazione locale dei ristoratori italiani e di alcune aziende dell’area.

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La compagnia City Jet ha annunciato il lancio di un nuovo collegamento aereo che unirà il London City Airport e Firenze. Il volo, che sarà effettuato sei giorni a settimana, sarà attivo ufficialmente a partire da lunedì 10 gennaio 2011, ma City Jet ha già fatto sapere che opererà un servizio limitato nel periodo natalizio, offrendo così ai clienti la possibilità di trascorrere le festività nel cuore della splendida

Nuova rotta Londra-Firenze con City Jet campagna toscana. “Firenze è un’importate aggiunta nell’espansione del nostro network europeo, meta attraente per i viaggiatori d’affari, per brevi soggiorni in città, così come per i proprietari di seconda casa nella campagna toscana”, ha commentato Christine Ourmières, Amministratore Delegato di City Jet.

NEW ROUTE FROM LONDON TO FLORENCE WITH CITY JET CityJet announced the launch of a new route linking London City Airport to Florence, Italy. The six-timesper-week service will be officially launched on Monday 10th January 2011, but CityJet has already announced that it will also provide a limited service

over the Christmas period, offering customers the opportunity to enjoy the festive season in the heart of the beautiful Tuscan countryside. Christine Ourmières, CEO of CityJet, said: “Florence is a great addition to our expanding European network; it is an attractive destination for business travellers, short city breaks and second home owners as well.”

Progetti innovativi, da Torino e dal Piemonte Il Centro Estero Internazionalizzazione del Piemonte, in collaborazione con la CCIAA di Torino e con il supporto organizzativo della Camera di Commercio per il Regno Unito, organizza, per il prossimo 30 novembre, la conferenza “Nanotecnologie per la mobilità sostenibile: progetti innovativi da Torino Piemonte”, realizzata in

collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Londra ed il London Technology Network. Scopo dell’evento è presentare le opportunità di investimento nel settore delle Nanotecnologie a Torino ed in Piemonte, le attività di R&S e le applicazioni nel settore automotive per ottenere veicoli efficienti e non inquinanti. Verranno altresì presentati

INNOVATIVE PROJECTS FROM TURIN AND PIEDMONT

island’s economy. The conference will be followed by a Gala Dinner: the best way to end a day about Sicily – to live! The event is also the perfect occasion to promote Sicily: in fact some representatives of Italian restaurateurs’ local Association as well as representatives of some local companies will attend the event.

Piedmont Agency, in collaboration with the Turin Chamber of Commerce and the organisational support of the Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK, is organising for the next 30th November the conference “Nanotechnologies for efficient and clean transportation: innovative projects from Torino Piedmont,” realised in collaboration with the Italian Embassy in London and the London Technology Network. The aim of the event is to present investment opportunities in the nanotechnology sector in Turin and Piedmont, R&D activities and applications in the automotive sector to obtain efficient and environmentally-friendly vehicles. Moreover, case studies of Piedmont companies will be presented and the reasons for investing in Piedmont will be analysed as well.

casi di aziende piemontesi e verranno analizzate le ragioni per cui investire in Piemonte. Alla conferenza interverranno relatori provenienti dal Politecnico di Torino e dall’Università degli Studi di Torino, dai centri di ricerca piemontesi e da affermate aziende locali.

At the conference speakers from the Polytechnic of Turin, the University of Studies in Turin, research centers in Piedmont and established local companies will attend.

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Editoriale di NARINDER NAYAR Presidente della CCIE di Mumbai

La tecnologia italiana a supporto della crescita agricola indiana L’Italia può fornire un contributo significativo per aiutare l’agricoltura indiana a trovare efficienza e sostenibilità

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a crescita costante dell’economia indiana negli ultimi anni è stata principalmente trainata dai servizi, che costituiscono il 52% circa del PIL indiano. Sostenuti dalle spiccate abilità matematiche e ingegneristiche indiane, e dalla diffusione della lingua inglese, i servizi, soprattutto nell’ambito dell’ICT, hanno permesso alle aziende indiane di imporsi a livello mondiale, in particolare come fornitrici di servizi per la gestione dei processi aziendali (Business Process Outsourcing). Anche l’industria ha contribuito in modo importante alla crescita indiana costituendo oggi il 30% del PIL nazionale, grazie anche alla presenza diffusa di giacimenti di metalli e gas, e a un’industria manufatturiera il cui tessuto, benché concentrato in alcune aree geografiche specifiche, è estremamente denso. Fa da contraltare a questo scenario di generale crescita il settore primario, che ha visto una contrazione costante negli ultimi anni, portando l’agricoltura a costituire solo il 18% del PIL indiano. Questi dati divengono ancor più significativi se si considerano le percentuali di impiego: 68% della popolazione nel settore agricolo, 14% nell’industria e 18% nel terziario. Le radici del problema sono diverse: le tecnologie agricole sono ancora arretrate, economicamente ed ecologicamente non sostenibili; le infrastrutture, i collegamenti stradali e la rete di irrigazioni sono frammentati, rudimentali e non mantenuti; la supply chain ha innumerevoli passaggi intermedi, che fanno lievitare tempi e costi, nonché causano la perdita di buona parte del raccolto. Il governo indiano, consapevole della complessità della situazione, ha stabilito per l’anno finanziario 2010-11 un target di crescita per la produzione agricola pari al 4% (contro il 2% del 2009-10). In tale contesto, l’Italia può fornire un contributo significativo. Soprattutto nell’ambito della gestione e dello smistamento delle acque, nelle tecnologie post-raccolto di confezionamento e attrezzature agricole personalizzate, nella logistica e nella cosiddetta catena del freddo per la conservazione degli alimenti. L’esperienza e il know-how delle aziende italiane nel settore della trasformazione agroalimentare possono aiutare l’agricoltura indiana a trovare l’efficienza e la sostenibilità necessarie a raggiungere lo sviluppo prefissato.

Editorial by NARINDER NAYAR President of IICCI in Mumbai

Italian Technology Supporting Indian Agriculture Growth Italy could provide significant support for Indian agriculture to find efficiency and sustainability

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n the recent years the steady growth of Indian economy was mainly lead by the tertiary sector (services), which represent 52% of the Indian GDP. Services, particularly in the ITC sector, thanks to the unique mathematic and engineering skills of Indians, and the spread of the English language, have allowed Indian companies to make their presence felt at an international level, especially as suppliers of services for the management of business processes (Business Process Outsourcing). Industry as well has contributed to the economic growth. Today it represents the 30% of the national GDP, because of the many metal and gas fields and a manufacturing industry that, in spite of being concentrated in specific geographical areas, is very dense. Agriculture faced, on the other hand a different scenario, with a constant reduction in the last few years, contributing only 18% to the Indian GDP. This data becomes even more significant when we consider the employment percentage: 68% of the Indian population works in the agricultural sector, 14% in the industrial sector and 18% in the tertiary sector. The roots of the problem are several: out-dated agricultural technologies that are economically and ecologically non-sustainable; fragmented infrastructure, road connections and irrigation systems which are rudimental and not well maintained; the supply chain has numerous steps that increase time and costs, as well as the loss of majority of the crop. The Government of India, being aware that the situation is complex, has agreed upon a growth target for the agricultural production of 4% for the financial year 2010-11 (over the 2% of the 2009-10). In this context, Italy could provide India with significant support. Especially in management and segregation of water, in post-harvesting technologies for packaging and customized agricultural tools, in logistics and in the so called cold supply chain to preserve food, the Italian expertise and know-how in the agri-food processing, could help Indian agriculture to find the needed efficiency and sustainability to achieve the target of growth.

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el 2009 l’Italia è risultata l’11a nazione al mondo e la 5a in Europa per attrazione di Investimenti Diretti Esteri (IDE), con circa 22 miliardi di e, contro i 12 dell’anno precedente, registrando un aumento dell’83%. Le imprese straniere trovano in Italia un ambiente favorevole per gli investimenti: costo della vita competitivo, tecnologie d’avanguardia e un sistema d’istruzione d’eccellenza che fornisce risorse umane altamente qualificate.

QUESTO IL TITOLO DELLA TAVOLA ROTONDA PROMOSSA DALL’IICCI. TANTI I “PUNTI” A FAVORE DEL NOSTRO PAESE COME META DI INVESTIMENTI; UNICO LIMITE: LA DIFFICOLTA’ DI ACCESSO AL CREDITO.

Investimenti in opportunità per un

UNA POSIZIONE CENTRALE, NEL CUORE DEL MEDITERRANEO. Di grande rilevanza nella scelta dell’Italia come Paese dove investire, è la sua posizione strategica tra Europa e Mediterraneo, al crocevia delle principali rotte nord-sud ed est-ovest. Aprire un’attività in Italia significa di fatto avere accesso non solo al mercato nazionale, ma anche ai mercati di Europa, Nord Africa e Paesi Arabi, per un totale di 780 milioni di consumatori. Conoscono bene tali opportunità le multinazionali indiane che hanno investito in Italia: Tata Consultancy Services, il Gruppo Aditya Birla, S Kumars, Wipro, Engineers India Limited, Gammon, Mahindra & Mahindra, Ranbaxy e Raymonds. Sulla scia di questi grandi gruppi, molte altre aziende indiane sentono ora la necessità di aumentare la propria presenza globale, per mantenere i propri tassi di crescita ed aumentare la propria competitività attraverso l’accesso a nuovi mercati, l’acquisizione di tecnologie all’avanguardia, lo sviluppo di nuovi mix di prodotti e l’upgrading dei processi e dei sistemi produttivi per raggiungere una maggiore efficienza. Si tratta di aziende di grandi dimensioni, che hanno una disponibilità finanziaria notevole. L’Italia può rispondere a tali necessità d’internazionalizzazione, ma sarà necessario intensificare l’opera di promozione dell’Italia come destinazione d’eccellenza per gli investimenti diretti esteri. INVESTIMENTI IN ITALIA: IICCI FA IL PUNTO. Consapevole dell’importanza che gli investimenti indiani rivestono nell’integrazione economica tra i due Paesi, la IICCI ha organizzato a Mumbai, in occasione della sua 44a Assemblea Generale, una tavola rotonda dal titolo “Investimenti indiani in Italia: opportunità per una crescita reciproca”. Obiettivo della tavola rotonda è stato quello di promuovere le opportunità d’investimento in Italia attraverso i racconti diretti di cinque aziende che hanno già avviato le loro operazioni in Italia, o lo faranno a breve. Inoltre, la presenza al dibattito di due agenzie italiane per gli investimenti, Invest in Milan e Invest in Torino Piemonte, e dello studio legale Pirola Pennuto Zei & Associati, ha permesso di aprire una finestra sugli

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aspetti legali e sugli strumenti a disposizione per avviare le procedure d’investimento in Italia. “Perché investire in Italia?” è stata la domanda ricorrente della tavola rotonda. “L’Italia è tra le cinque maggiori economie d’Europa e ha alcuni tra i migliori marchi al mondo. Non c’è mol-

Sopra, i relatori della tavola rotonda promossa dall’IICCI. A destra, il Presidente Narinder Nayar.

THE INDO-ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE & INDUSTRY Bengal Chemicals Compound – 502, Veer Savarkar Marg, Prabhadevi 400 025 Mumbai INDIA Tel: +91.22.24368186 - Fax: +91.22.24368191 iicci@indiaitaly.com - www.indiaitaly.com


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ti indiani in Italia: er una crescita reciproca di Sergio Sgambato, Segretario Generale della CCIE di Mumbai

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Indian Investments in Italy: Opportunities for Mutual Growth This was the title of the round table discussion organized by IICCI. Many points in favour of Italy as a destination for investments; only limitation: the difficulty to access credit.

taly was the world’s 11th and Europe’s 5th largest nation with respect to FDI inflows in 2009, receiving e 22 billion FDI inflows in 2009 over e 12 billion in 2008 and registering a 83% increase. Foreign enterprises find in Italy an environment favorable to investments: a competitive cost of life, cutting-edge technologies and a high level education system that provides highly qualified human resources. A CENTRAL POSITION, IN THE HEART OF THE MEDITERRANEAN. Italy’s strategic positioning between Europe and the Mediterranean, at the crossroads of the main north-south and east-west routes, is of great relevance for choosing it as a country to invest in. Starting a business in Italy means not only having access to the national market, but also to the European, North African and UAE markets, with about 780 million consumers. Being aware of such opportunities Indian multinationals like Tata Consultancy Services, the Aditya Birla group, S Kumars, Wipro, Engineers India Limited, Gammon, Mahindra & Mahindra, Ranbaxy and Raymonds, have invested in Italy. Following the path of these multinationals, many more Indian companies feel the urgency of increasing their own global presence, to maintain their growth momentum and increase their competitiveness through accessing new markets, acquiring cutting-edge technologies, developing new product mixes and upgrading the production processes and systems to reach a better efficiency. We are talking about big companies with relevant financial assets. Italy can cater well to such necessities of internationalization, but a better promotion of Italy as an ideal destination for IDE is needed. INVESTMENTS IN ITALY: IICCI MADE A POINT. IICCI, being aware of the importance the Indian investments

to da riflettere sul perché è fondamentale esserci” è stata la risposta di Pankaj Baliga, Vice Presidente di Tata Consultancy Services, una delle maggiori aziende indiane di software, in Italia dal 1999. UNA QUESTIONE APERTA: L’ACCESSO AL CREDITO. Al di là del generale ottimismo sulle esperienze di investimento in Italia delle cinque aziende, dal dibattito sono emersi in particolare due aspetti interessanti: da un lato, la relativa semplicità delle procedure burocratiche, legali e finanziarie per avviare un’attività in Italia; dall’altro, una certa difficoltà nell’accesso al credito. Se infatti le banche indiane investono nel potenziale delle aziende locali mettendo a loro disposizione i capitali necessari per svilupparne i mercati, una volta in Italia, le stesse aziende trovano politiche creditizie molto più restrittive. Questo sbilanciamento è probabilmente uno dei fattori più importanti che rallentano una reale integrazione tra le due economie.

have in the economic integration between the two countries, on the occasion of its 44th Annual General meeting, organized the round table “Indian Investments in Italy: opportunities for mutual growth.” The objective of the round table was to promote the investment opportunities in Italy through the direct stories of five companies that have started their businesses in Italy, or will start soon. The presence of representatives of two Italian agencies for investments, Invest in Milan and Invest in Torino Piemonte along with the legal firm Pirola Pennuto Zei & Associates, helped to shed some light on the legal aspects and the tools available to prospective investors to start the procedures of investing in Italy. “Why to invest in Italy?” was the frequent question asked during the round table. “Italy is one of the 5 major economies in Europe, and has some of the most important brands in the world. It is a no brainer why it is crucial to be in Italy right now,” said Pankaj Baliga, Vice President of TCS, one of the major software multinationals in Indian, present in Italy since 1999. A REAL PROBLEM: THE ACCESS TO CREDIT. Apart from a general optimism, regarding the investment experiences in Italy of all the five companies, the two striking aspects emerging from the debate were: on one hand, the relative simplicity of the bureaucratic, legal and financial procedures to start a business in Italy and on the other hand difficulty in the access to credit. While Indian banks invest in the potential of local companies providing them with necessary funds to develop their markets, once in Italy the same companies usually find credit policies more restrictive. This imbalance, in accessing credit, is probably one of the most important factors that slows down the real integration between the economies of the two countries.

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13 INDIAN COMPANIES AT TECNARGILLA 2010

Tredici aziende indiane a Tecnargilla 2010 Dal 27 settembre all’1 ottobre, la IICCI in collaborazione con ACIMAC (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica), ha portato una delegazione di 13 buyer indiani a Tecnargilla 2010, la più importante vetrina mondiale dell’innovazione tecnologica e dell’estetica per l’industria ceramica. Tecnargilla ha dimostrato ancora una volta di essere un appuntamento

irrinunciabile per quanti operano nel settore. I ben 31.599 visitatori (+0,5% rispetto al 2008), di cui 14.603 stranieri (il 46% dei visitatori totali), hanno confermato la leadership mondiale di Tecnargilla tra le fiere dell’industria ceramica. Durante l’evento, per le 13 aziende indiane è stata organizzata un’agenda ad hoc di incontri B2B con aziende italiane.

The IICCI in collaboration with ACIMAC, the Association of Italian Manufacturers of Machinery and Equipment for Ceramics, brought a buyers’ delegation of 13 Indian companies to Tecnargilla 2010, the world’s largest trade fair for supplies to the ceramics industry from the 27th of September to the 1st of October in Rimini, Italy. Tecnargilla has proven to be a not-to-be-missed event for those who work in the international ceramics industry: 31,599 visitors (up 0.5% from 2008), out of which 14,603 were from abroad (46% of the total), showing Tecnargilla´s world leadership position among fairs in the sector. During the event the 13 Indian companies had a customized agenda of B2B meetings with Italian ones.

Politiche per migliorare la qualità delle infrastrutture in India La IICCI, con il supporto tecnico dell’Istituto di Certificazione e marchio qualità (ICMQ) e del Quality Council of India (QCI), e con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Mumbai, ha organizzato a Chennai e Bangalore due tavole rotonde dedicate alle “Politiche per migliorare la qualità nelle infrastrutture”. Rappresentanti di imprese indiane e italiane del settore hanno condiviso esperienze e suggerimenti utili per le future necessità infrastrutturali dell’India. Le tavole rotonde fanno parte del Progetto Speciale Infrastrutture & Edilizia della IICCI, che intende creare una piattaforma d’incontro tra aziende italiane già presenti in India o interessate al mercato indiano, e aziende indiane, per condividere conoscenze, best practice e tecnologie, e contribuire alla crescita delle infrastrutture indiane.

POLICIES FOR QUALITY IN INFRASTRUCTURE IICCI, with the technical support of the Institute for Certification & Quality Mark (ICMQ) and the Quality Council of India (QCI), along with the patronage of the Italian Consulate General in Mumbai, organized two round tables, on “Policies for Quality in Infrastructure,” one each in Chennai and Bangalore. Experienced players from India and Italy in the infrastructure and building sector shared contributions and solutions relevant to India’s infrastructural needs. The round tables are part of IICCI Infrastructure & Building Special Project that aims to create an environment in which, Italian companies already present in India or interested in the Indian market as well as Indian companies, can come together to share knowledge, best practices and technologies to contribute to the development and growth of Indian infrastructures.

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Dalla Regione Lombardia, due delegazioni d’affari in India Dal 27 settembre all’1 ottobre, la IICCI in collaborazione con Promos, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, ha accolto due missioni d’affari in India. Trovare importatori, distributori e acquirenti diretti è stato l’obiettivo della prima delegazione, composta da quattro aziende lombarde del settore meccanico che hanno

LOMBARDY REGION: TWO BUSINESS DELEGATIONS IN INDIA

IICCI, in collaboration with Promos special Agency of the Milan Chamber of Commerce, organized two missions from the Lombardy Region to India from the 27th of September to the 1st of October 2010. To find importers, distributors and direct buyers, was the objective of the first business delegation of four Lombardy engineering companies that visited the cities of Mumbai, Delhi and Kolkata for B2B meetings and factory visits; promote Lombardy as an ideal destination for Indian investments abroad was the aim of the second business delegation. A representative of Invest in Milan, a service provided by Promos, visited New Delhi, Mumbai and Bangalore for B2B meetings with prominent Indian corporations and associations.

Inside India: arte contemporanea indiana a Torino Dall’8 al 21 novembre, nelle sontuose stanze dell’Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo di Paesana (Torino), alcuni tra i più autorevoli artisti dello scenario contemporaneo indiano vestono “Inside India” con le loro opere. La mostra si inserisce in una fase cruciale della storia indiana, esaltandone il prestigio ed esplorandone la straordinaria vivacità del panorama culturale ed estetico. Atul Dodiya, Riyas Komu, Jagannath Panda, Justin Ponmany, T V Santhosh, e Thukral & Tagra sperimentano e perlustrano diverse


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visitato Mumbai, Delhi e Calcutta per incontri B2B e visite aziendali. Promuovere Milano e la Lombardia come mete ideali per gli investimenti indiani all’estero è stato invece l’obiettivo della seconda delegazione, che ha visto i rappresentanti di Invest in Milan, servizio di Promos dedicato all’attrazione investimenti, visitare le città di Delhi, Mumbai e Bangalore per incontri B2B con aziende ed istituzioni indiane.

M&A con l’Italia: come muoversi? Per promuovere le opportunità d’investimento in Italia, la IICCI, in collaborazione con Gianni Origoni Grippo & Partners, importante studio legale italiano, e Fox & Mandal, uno dei principali studi legali indiani, ha organizzato, lo scorso 2 settembre a Calcutta, il seminario “Aspetti Giuridici: M&A con aziende italiane”. Francesca Cesca, rappresentante del Desk India di Gianni Origoni Grippo & Partners, e Orijit Chatterjee, di Fox & Mandal, hanno affrontato la tematica delle fusioni ed acquisizioni con aziende italiane, in un dibattito aperto con i rappresentanti di importanti aziende indiane. Esempi di multinazionali indiane già attive in Italia, come aprire una filiale estera in Italia, come formare una joint venture ai sensi della legge italiana, sono solo alcuni dei vari argomenti trattati durante il seminario.

Invest in Torino Piemonte: missione in India Promuovere Torino e il Piemonte come destinazioni ideali per gli investimenti diretti esteri indiani ed aumentare il proprio networking con le istituzioni locali. Questi gli obiettivi della missione in India organizzata dalla IICCI in collaborazione con Invest in Torino Piemonte, agenzia per gli investimenti del Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte (CEIP). Dal 27 settembre all’1 ottobre 2010, i rappresentanti di Invest in Torino Piemonte hanno visitato le città di Mumbai e Pune per incontri B2B con diverse istituzioni e grandi aziende indiane, potenziali futuri investitori in Italia.

INVEST IN TORINO PIEMONTE: MISSION TO INDIA

M&A WITH ITALY: HOW TO GO ABOUT IT? In order to promote Italy’s attractiveness for IDE the IICCI, in association with Gianni Origoni Grippo & Partners, a leading Italian Law firm, and Fox & Mandal, a leading Pan India Law firm, organized a seminar on “Legal Aspects: M&A with the Italian Companies,” on the 2nd of September in Kolkata. Francesca Cesca, representative of the India Desk of Gianni Origoni Grippo & Partners, and Orijit Chatterjee from Fox & Mandal made presentations on M&A with Italian companies and investing in Italy. Indian giants already doing business in Italy, sectors where to invest, how to open a foreign branch in Italy, how to create a JV under the Italian law, were only few of the topics brought up and discussed in an open session with the representatives of Indian companies present at the event.

possibilità estetiche – dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla videoarte, per finire con le installazioni più ardite – rimanendo in totale sintonia con la cornice multiforme che abbraccia il XXI secolo.

INSIDE INDIA: INDIAN CONTEMPORARY ART IN TURIN From the 8th to the 21st of November, some of the most outstanding artists on the Indian contemporary scene garb the sumptuous rooms of the Appartamento Padronale of Palazzo Saluzzo in Paesana, Turin,

Promoting Turin and Piedmont and their attractive investment opportunities, was the objective of the mission to India, organized by IICCI in collaboration with Invest in Torino Piemonte, the investments agency of CEIP (Piemonte Agency for Investments, Export and Tourism), from the 27th of September to the 1st of October 2010. Representatives of Invest in Torino Piemonte visited the cities of Mumbai and Pune promoting Piemonte as an investment destination during B2B meetings with several Institutional Identities as well as Corporates.

with their works in Inside India. The exhibition sheds light on a crucial phase of Indian history, with the growing prestige and extraordinary vivacity of the Indian cultural and aesthetic panorama. Atul Dodiya, Riyas Komu, Jagannath Panda, Justin Ponmany, T V Santhosh and Thukral & Tagra experiment with and explore different aesthetic options – from painting to sculpture, photography to video art, all the way to the most daring forms of installation – remaining totally in tune with the framework of multiple forms specific to the 21st century.

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Azienda Agricola “La Madonna” “La Madonna” è il nome antico dei terreni collinosi vicino Montalcino dove nasce l’azienda agricola omonima e il vino “Madonna Nera”, il primo cru della casa, un blend di Sangiovese, Merlot e Cabernet, un Supertuscan nato nel 2006 e firmato da Carlo Ferrini, uno dei più grandi enologi italiani. Avvolta in un paesaggio incantato, dove natura e arte si alleano tra loro con quell’incredibile maestria che è marchio specifico della civiltà toscana, è qui che si trova questa azienda agricola giovane, creata da poco e ispirata dal rispetto profondo delle tradizioni della terra e dal gusto imprenditoriale di osare il nuovo. Il podere si sviluppa su 4,7 ettari che accolgono filari di vigneti introdotti ciascuno da una pianta di rose, com’è dettato dalla più bella tra le usanze di chi coltiva la vite. E intorno crescono alberi d’ulivo e vegetazione mediterranea a decorare il giardino. Ma il cuore dell’azienda è, naturalmente, la cantina, un piccolo gioiello che coniuga tradizione e innovazione. Grandi tini d’acciaio occupano la prima sala, mentre la seconda ospita i tonneaux destinati all’affinamento. A far loro da sfondo, un muro di pietre a vista e, a far da cornice, pareti lucide di colore rosso scuro, in un contrasto di materie nobili – ruvide e lisce, antiche e nuove – che crea un quadro d’insieme intenso e suggestivo, così come lo è il sapore del vino che invecchia in silenzio tra quelle mura.

MA DON NANE RA

ILVINO

‘La Madonna’ Farm

‘La Madonna’ is the ancient name of the hilly terrain near Montalcino, home of the farm with the same name and the ‘Madonna Nera’ first cru of the house wine. A blend of Sangiovese, Merlot and Cabernet, this superior Tuscan wine was created in 2006 by Carlo Ferrini, one of the greatest Italian wine experts. The new farm shop can be found nestling amidst idyllic countryside, where nature and art combine with that incredible flair that is the hallmark of Tuscan culture. Recently established, the shop takes its inspiration from a deep respect of the traditions of the earth and the entrepreneurial spirit that dares to innovate. The holding extends to 4.7 hectares encompassing rows of vineyards, each introduced by a rose bush, in keeping with this most beautiful of winegrowers’ practices. The vineyards are interspersed with olive trees and Mediterranean vegetation to adorn the garden. But the heart of the farm holding is, of course, the wine cellar, a real jewel that marries tradition and innovation. Large steel vats occupy the first room, while the second houses the tonneaux for maturing the wine. With a rustic stone wall providing the background, the cellar is framed by shiny dark red walls of contrasting noble materials – rough and smooth, ancient and new – that create a meaningful and picturesque setting, just like the flavour of the wine, as it silently ages between those walls.

www.vinomadonnanera.com


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Un 2010 all’insegna di intese e collaborazioni Proficui i rapporti instaurati, nel corso dell’anno, con le aziende italiane, e, grazie alla Convention di Assocamerestero, con il tessuto economico di Parma

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anno si sta per concludere ed è tempo di bilanci: per le Camere di Commercio Italiane in Australia, il 2010 è stato decisamente proficuo. In primo luogo, nell’ambito del progetto congiunto “Made in Italy, tra tradizione e innovazione”, sono state realizzate numerose iniziative a supporto delle aziende italiane, in particolare nei settori dell’agroalimentare, dell’automotive, dell’energia e dell’IT. Con le ultime tappe del Road Show di fine ottobre è terminata inoltre l’intensa azione di comunicazione verso gli operatori italiani sulle opportunità di business in Australia, che ha toccato quasi tutte le Regioni d’Italia. Incontri e presentazioni si sono svolti a Bologna, Padova, Bari, Pescara, Torino, Macerata, Genova, Napoli, Matera e Reggio Emilia, con il coinvolgimento di diverse aziende, oltre a istituzioni e organizzazioni per la promozione del territorio. A margine della Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, è stato invece siglato un importante accordo fra la Camera di Commercio di Sydney e Fiere di Parma, volto a rafforzare i già ottimi rapporti tra l’ente australiano e il sistema produttivo della provincia emiliana. Nel dettaglio, le Camere di Parma e di Sydney coordineranno un progetto che mira a informare e sensibilizzare i distributori e i buyers della GDO australiana, in vista della loro partecipazione alla fiera dell’agroalimentare Cibus. La Camera di Sydney ha stretto un’intesa analoga anche con la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA), Azienda Speciale della CCIAA di Parma. La collaborazione ha lo scopo di approfondire le opportunità in materia di ricerca e tecnologie applicate all’industria di trasformazione alimentare, e interesserà aziende, università e centri di ricerca australiani. Anche in questo caso, l’obiettivo ultimo è quello di portare una delegazione di operatori a Cibus TEC 2011, la principale manifestazione del settore del food processing.

Editoriale di NICK DI GIROLAMO Presidente della CCIE di Sydney

President of the CCIE in Sydney

2010 Under the Banner of Agreements and Collaborations Profitable relationships with Italian companies set up over the year and, due to the Assocamerestero Convention, with the economic fabric of Parma

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he year is about to end and it’s time for a balance – for the Italian Chambers of Commerce in Australia, 2010 was decidedly profitable. Firstly, there were many events in support of Italian companies, in particular in the food, car, energy and IT sectors in the sphere of the joint project ‘Italian products, between tradition and innovation’. The intense communication work with Italian workers on business opportunities in Australia visited almost all Regions of Italy and ended with the last stages of the Road Show at the end of October. Meetings and presentations were held in Bologna, Padua, Bari, Pescara, Turin, Macerata, Genoa, Naples, Matera and Reggio Emilia, with the involvement of various companies, institutions and organisations for the promotion of the area. An important agreement between the Sydney Chamber of Commerce and Fiere di Parma, aimed at strengthening the already excellent relationships between the Australian body and the production system of the province in Emilia, was signed on the margin of the World Convention of Italian Chambers of Commerce Abroad. In detail, the Parma and Sydney Chambers will co-ordinate a project which aims at informing and making distributors and buyers in the Australian large-scale retail channel, with a view to their participation in the Cibus food fair. The Sydney Chamber has set up a similar understanding with the Experimental Station for Food Processing and Preservation, a special company of the Parma Chamber of Commerce. The aim of the collaboration is to analyse further the opportunities in research and technologies applied to the food processing industry, and will involve companies, universities and Australian research centres. Also in this case, the final objective is to take a delegation of people from the sector to Cibus TEC 2011, the main exhibition in the food processing sector.

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CCIE SYDNEY

Dalla Calabria al Friuli, per sondare il mercato australiano

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resentare il Sistema Calabria partendo dalla Magna Grecia, per arrivare a comprendere e promuovere i prodotti e le opportunità di investimento offerte oggi dalla Regione. Era questo l’obiettivo della missione economica organizzata dalla Camera di Commercio di Catanzaro, che si è svolta dal 5 all’11 ottobre in Australia. UNA SETTIMANA ALL’INSEGNA DEL “MADE I N C A L A B R I A ” . Dopo aver fatto tappa a Melbourne, la delegazione, composta da quattro rappresentanti istituzionali e dieci aziende, si è spostata a Sydney, dove ha proseguito gli incontri politici e d’affari con il supporto delle Camere di Commercio Italiane in Australia. Queste le imprese che hanno preso parte alla missione, in rappresentanza dei settori agroalimentare, turismo, moda e oreficeria: Muraca Srl, Officine Preziosi, Agenzia Viaggi D’Elia, Francesco Iiritano Orafo, Pastangotti Sas, A.D. Srl, Il Karato di Attilio Benincasa, Salpa Srl di Capellupo C.&C., Casa Ligarò, Maison d’Alta Moda di Maria Laura Froio. Fra le controparti che la delegazione istituzionale ha incontrato, gli onorevoli Joe Tripodi e Amanda Fazio, in rapp re s e n t a n z a d e l P a r l a m e n t o s t a t a l e , e l a Federazione Calabrese del New South Wales, che riunisce le numerose associazioni locali. L’intento era quello di rafforzare i rapporti con la comunità politica e d’affari locale. “Come

MODA, GIOIELLERIA, AGROALIMENTARE, E ANCHE COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGIE: QUELLA TRA I NOSTRI PAESI È UNA COLLABORAZIONE GIÀ INTENSA, CHE HA AMPI MARGINI DI CRESCITA di Nicola Caré, Segretario Generale della CCIE di Sydney

Camera di Commercio, siamo impegnati a promuovere sui mercati esteri le imprese del nostro territorio”, ha affermato Raffaele Mostaccioli, Presidente dell’Azienda Speciale PromoCatanzaro. “In Australia c’è una delle più grandi comunità di emigrati calabresi al mondo, e noi contiamo di sviluppare contatti con questo sistema di club e associazioni per agevolare il nostro export. Potrebbe essere anche il primo passo di una collaborazione continuativa con le Camere di Commercio locali, anche al fine di realizzare un

desk informativo in Australia”. L’azione promozionale è culminata nella sfilata di abiti e gioielli portati dalle aziende catanzaresi, in occasione del Gala Annuale della Camera di Sydney. TECNOLOGIA FRIULANA PER L’AUSTRALIA. Si è svolta invece dal 16 al 23 ottobre la missione organizzata dalla Camera di Commercio di Trieste e guidata dal Presidente Antonio Paoletti. L’azione di scouting, supportata dalle Camere australiane, ha avuto una duplice finalità: saggiare il mercato locale in relazione al potenziale del sistema produttivo friulano, triestino in particolare, e fare marketing territoriale per attrarre investimenti nella regione, soprattutto nei settori energetico, delle nanotecnologie e biomedicale. “Questa iniziativa istituzionale vuole essere propedeutica all’organizzazione di una doppia missione commerciale per l’anno prossimo”, ha affermato Paoletti. “Con l’Australia, e con Melbourne in particolare, abbiamo già avviato collaborazioni significative, soprattutto in ambito tecnologico e scientifico; è il caso, ad esempio, del sincrotrone, l’acA sin., alcuni delegati delle aziende che facevano parte della delegazione calabrese in missione in Australia. Sopra, una veduta di Trieste.

ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY IN AUSTRALIA INC

Level 20, 44 Market Street Sydney NSW 2000 Tel +61 2 9262 5744 info@icciaus.com.au - www.icciaus.com.au

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celeratore per lo studio della fisica delle particelle elementari”. Fra gli obiettivi dell’azione promozionale c’è stato anche quello di porre l’accento sull’attrattività del centro di Trieste: la città gode infatti di

agevolazioni economiche peculiari, in parte derivanti dalla natura autonoma del Friuli Venezia Giulia, che si vanno ad aggiungere a un consistente apparato di finanziamenti, sia europei che regionali. Non solo: Trieste, dotata di un porto franco, si situa strategicamente nel cuore della cosiddetta “Nuova Europa”. “Agli investitori australiani offriamo quindi l’opportunità – ha sottolineato il Presidente Paoletti – di utilizzare la nostra città come quartier generale per operare sui mercati emergenti dell’Est Europa, Russia compresa”. Dopo la tappa di Sydney, gli incontri di lavoro sono proseguiti anche a Melbourne; fra questi, spicca per importanza quello con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dello Stato del Victoria, Tim Pallas. “Ci piacerebbe coinvolgerlo nello sviluppo del waterfront di Trieste”, ha detto Paoletti, “si tratta di un’area di 700.000 metri quadrati, la cui pianificazione necessita di un importante apporto finanziario”.

From Calabria to Friuli, to Probe the Australian Market Fashion, jewellery and food, but also technology and scientific competences – the collaboration between Italy and Australia is already intense but there are still ample margins for growth

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Sopra e a lato, due modelle che hanno sfilato con abiti e gioielli di produzione calabrese, in occasione del Gala Annuale della CCIE di Sydney. In alto, il sincrotrone di Trieste.

he aim of the economic mission organised by the Catanzaro Chamber of Commerce, held from 5-11 October in Australia, was to present Calabria starting from Magna Graecia, through to including and promoting the products and opportunities for investment the Region offers today. A WEEK UNDER THE BANNER OF CALABRIAN PRODUCTS. After stopping in Melbourne, the delegation of four institutional representatives and 10 companies, moved to Sydney, where the political and business meetings continued with the support of the Italian Chambers of Commerce in Australia. The companies taking part in the mission from the food, tourism, fashion and jewellery sectors, were: Muraca S.r.l., Officine Preziosi, Agenzia Viaggi D’Elia, Francesco Iiritano Orafo, Pastangotti S.a.s., A.D. S.r.l., Il Karato di Attilio Benincasa, Salpa S.r.l. di Capellupo C.&C., Casa Ligarò, and Maison d’Alta Moda di Maria Laura Froio. Among the counterparts the institutional delegation met were the Hons. Joe Tripodi and Amanda Fazio, for the state Parliament, and the Calabrian Federation of New South Wales, which collects many local associations. The intention was to strengthen relationships with the local political and business community. “As the Chamber of Commerce, we’re committed to promoting our local companies in overseas markets,” said Raffaele Mostaccioli, president of the special company PromoCatanzaro. “There’s one of the largest communities of Calabrian emigrants in the world in Australia, and we’re counting on developing contacts with this network of clubs and associations to facilitate our exports. It could also be the first step in continuous work

with the local Chambers of Commerce, also to create an information help desk in Australia.” The promotional work culminated in the show of clothes and jewellery taken by the companies from Catanzaro at the Annual Gala of the Sydney Chamber. TECHNOLOGY FROM FRIULI FOR AUSTRALIA. The mission organised by the Trieste Chamber of Commerce and led by the president Antonio Paoletti was held from 16-23 October. The scouting, supported by the Australian Chambers, had a double purpose – test the local market for the potential of Friuli production, that of Trieste in particular, and do area marketing to attract investment to the region, especially in the energy, nano-technology and biomedical sectors. “This institutional event intends to be introductory to the organisation of a double commercial mission next year,” said Mr Paoletti, “We have already started important collaborations with Australia, and Melbourne in particular, especially in the technological and scientific sphere; for example, there’s the synchrotron, the accelerator for the study of the physics of elementary particles.” Highlighting the attraction of the centre of Trieste was one of the aims of the promotional work. The city can take advantage of special economic facilitations, partly arising from the independent character of Friuli Venezia Giulia, added to a consistent financing system, both European and regional. In addition, Trieste has a free port, strategically sited at the heart of the so-called ‘New Europe’. “So we offer Australian investors the opportunity to use our city as headquarters to operate on the emerging markets of Eastern Europe, including Russia,” stressed Mr Paoletti. After the stop in Sydney, the business meetings continued in Melbourne; the meeting with Tim Pallas, Minister of Infrastructure and Transport of the State of Victoria, was the most important. “We’d like to involve him in development of the waterfront in Trieste,” said Paoletti, “It’s an area of 700,000 square metres, whose planning needs a significant financial contribution.”

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Abruzzo, Ambasciatore del Gusto Con uno stand di 81 metri quadrati e un display di prodotti enogastronomici di prima qualità, la Regione Abruzzo e il Centro Estero regionale hanno partecipato da protagonisti al Fine Food, grazie anche al supporto delle Camere di Commercio di Sydney e Melbourne. A guida della delegazione, di cui facevano parte otto aziende, Mauro Febbo, Assessore all’Agricoltura della Regione. “Il bilancio della partecipazione al Fine Food è più che positivo”, ha commentato Febbo. “Questa manifestazione è stata un’ottima opportunità per far conoscere agli australiani la qualità dei nostri prodotti agroalimentari di eccellenza. E abbiamo tutte le intenzioni di approfondire la conoscenza di questo mercato”.

ABRUZZI, AMBASSADOR OF TASTE The Regione Abruzzi and the regional Foreign Centre took part as stars with an 81 square metre stand and a display of top quality wine and food products at Fine Food, also as a result of the support of the Sydney and Melbourne Chambers of Commerce. Mauro Febbo, Regional Agriculture Councillor led the delegation of eight companies, “The balance of the participation in Fine Food was more than positive,” commented Mr Febbo, “This fair was an optimal opportunity to present the quality of top food Italian products to the Australians. And we have every intention of knowing this market better.”

Università e ricerca: accordo Trentino-South Australia

L’Italia alla Queensland Export Week

Trentino e South Australia collaboreranno nel campo scientifico. Il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e il Ministro per gli Affari multiculturali del South Australia, Grace Portolesi, hanno firmato un memorandum d'intesa che prevede lo sviluppo di progetti e programmi di cooperazione e collaborazione in alta formazione e ricerca nell’ambito di aree di comune interesse strategico. Le aree su cui inizialmente si concentreranno le attenzioni sono: fisica e nanotecnologie; agroalimentare-settore vitivinicolo; tutela ambientalegestione suoli e acque contaminate. Queste collaborazioni vedranno coinvolte le principali realtà di alta formazione, ricerca e sviluppo della provincia di Trento e del South Australia.

Dal 18 al 22 ottobre, l’Italia ha preso parte alla Queensland Export Week, un’iniziativa annuale volta a promuovere e premiare il crescente numero di business ed industrie locali che guardano all’internazionalizzazione. La Camera di Commercio e Industria Italiana in Queensland era presente nello stand Europeo, in quanto ospite dell’ente governativo australiano per il commercio e gli investimenti, con una vetrina dedicata alla promozione dell’Italia. In agenda, anche una serie di seminari di carattere pratico, durante i quali sono state date indicazioni su come avviare e gestire le esportazioni, come mettere in atto una campagna di marketing efficace e concludere positivamente i rapporti commerciali all’estero.

UNIVERSITY AND RESEARCH, TRENTINO-SOUTH AUSTRALIA AGREEMENT

ITALY AT QUEENSLAND EXPORT WEEK

Trentino and South Australia will collaborate in the scientific field. Lorenzo Dellai, president of the Independent Province of Trento, and Grace Portolesi, Minister for Multicultural Affairs of South Australia, signed a Memorandum of Understanding which sets out the development of projects and co-operation and collaboration programmes in higher education and research in the sphere of common areas of strategic interest. The areas on which attention will initially be focused are physics and nano-technologies, food, wine sector, environmental protection, management of earth and contaminated water. These collaborations will involve the main higher education and research and development institutions of the province of Trento and South Australia.

Dalla CCIE di Perth, un progetto “da gustare” La Camera di Commercio Italiana di Perth conferma per l’anno 2011 la continuazione del progetto “Eataly”, una serie di cene in prestigiosi ristoranti italiani, per la promozione delle specialità culinarie e delle destinazioni turistiche del Bel Paese. L’iniziativa risponde al crescente interesse dei consumatori australiani nei confronti dei prodotti alimentari italiani, legati anche ai benefici della Dieta Mediterranea e alla passione, in costante aumento per l’Italian Way of Life.

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A PROJECT ‘TO TASTE’ FROM THE PERTH IOCC The Italian Chamber of Commerce of Perth has confirmed the continuation of the ‘Eataly’ project, a series of dinners in prestigious Italian restaurants for the promotion of culinary specialities and tourist destinations in Italy, in 2011. The event responds to Australian consumers’ growing interest in Italian food products, also connected to the benefits of the Mediterranean diet and the constantly growing passion for the Italian Way of Life.

Italy took part in the Queensland Export Week, an annual event aimed at promoting and rewarding the growing number of local businesses and industries looking to internationalisation, from 18 to 22 October. The Italian Chamber of

Commerce and Industry in Queensland was in the European stand as guest of the Australian government body for trade and investment, with a showcase on the promotion of Italy. A series of seminars of a practical nature was also on the agenda, during which indications on how to start and handle exports, start an effective marketing campaign and close commercial relationships abroad positively were given.


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Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano

VICINI AI SIMBOLI DELLO STATO

Il Tricolore non è semplice insegna di Stato. È un vessillo di libertà, di una libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e civiltà.

Fratelli d’Italia di Goffredo Mameli

Fratelli d’Italia,

Uniamoci, amiamoci,

l’Italia s’è desta,

l’Unione, e l’amore

dell’elmo di Scipio

rivelano ai popoli

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s’è cinta la testa.

le vie del Signore;

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Dov’è la vittoria?

giuriamo far libero

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AGOSTO

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IL PORTALE DELL’ITALIA NEL MONDO

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Le porga la chioma,

il suolo natio:

che schiava di Roma

uniti per Dio

Iddio la creò.

chi vincer ci può?

rit. Stringiamci a coorte,

Dall’Alpi a Sicilia

siam pronti alla morte.

dovunque è Legnano;

Siam pronti alla morte,

ogn’uom di Ferruccio

l’Italia chiamò.

ha il core, ha la mano,

Stringiamci a coorte,

i bimbi d’Italia

siam pronti alla morte.

si chiaman Balilla,

Siam pronti alla morte,

il suon d’ogni squilla

l’Italia chiamò, sì!

i Vespri suonò.

Noi siamo da secoli

Son giunchi che piegano

calpesti, derisi,

le spade vendute:

perché non siam popolo,

già l’Aquila d’Austria

perché siam divisi.

le penne ha perdute.

Raccolgaci un’unica

Il sangue d’Italia,

bandiera, una speme:

il sangue Polacco

di fonderci insieme

bevé, col Cosacco,

già l’ora suonò.

ma il cor le bruciò.

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