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Attualità Oristanese in fi amme, l’apocalisse in terra

Nutrinform Battery, guida alla lettura

1. Tutti i valori espressi sono relativi alla singola porzione. 2. Ogni box contiene l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale della singola porzione. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie. I contenuti di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi. 3. All’interno del simbolo “batteria” è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alla quantità giornaliera di assunzione raccomandata. Le quantità di assunzione giornaliera raccomandate in EU sono: • Energia: 8400 kJ / 2000 kcal; • Grassi: g 70; • Grassi saturi: g 20; • Zuccheri: g 90; • Sale: g 6. 4. La parte carica della batteria rappresenta grafi camente la percentuale di energia o nutrienti contenuta nella singola porzione, permettendo di quantifi carla anche visivamente. La somma di ciò che si mangia durante il giorno può “riempire” la carica della batteria, senza andare oltre, al fi ne di non superare le quantità di assunzione giornaliera raccomandate (info e photo © www.nutrinformbattery.it).

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di elementi considerati positivi, come le vitamine, i minerali e le fi bre, e negativi come gli zuccheri, il sale e i grassi saturi. Un concetto di base discutibile, poiché nessuna

sostanza tra quelle citate sarebbe

consigliabile o meno.

Così come non esistono cibi

buoni o cibi cattivi di per sé, ma

solo diete più o meno equilibrate. Pertanto ogni alimento può essere consumato, purché lo si faccia nella giusta misura. Tutto va visto

in relazione alla quantità assunta nell’ambito di un regime alimentare

complessivo.

I cibi tipici della Dieta Mediterranea, per esempio, secondo il criterio di valutazione utilizzato nelle etichette a semaforo, sarebbero in buona parte segnalati con colori allarmistici, come rosso o arancio, scoraggiando così il consumatore all’acquisto.

La contrarietà dell’Italia non è però unicamente basata sul merito, se ne fa una questione anche sotto il profi lo giuridico. Secondo parte della dottrina, il sistema Nutriscore non rientrerebbe infatti nell’ambito di applicazione dall’art. 35 del Regolamento UE 1169/2011, perché non ripete le informazioni della dichiarazione nutrizionale in quanto tali, ma fornisce elementi sulla qualità nutrizionale complessiva dell’alimento, nello specifi co con lettere e colori.

La conseguenza potrebbe pertanto essere quella di una sovrapposizione col Regolamento CE 1924/2006 relativo ai claims, con tutte le conseguenze del caso. Se ci si imbatte in quest’ambito, infatti, l’indicazione data dal produttore deve essere basata su prove scientifi che, non deve essere fuorviante, è consentita solo se il consumatore medio ne può comprendere gli effetti segnalati e può essere utilizzata esclusivamente nello Stato Membro che ne ha rilasciato l’autorizzazione all’uso. Nel caso dei cugini d’Oltralpe, dall’Agenzia Francese per la Sanità Pubblica, un’autorità che dipende dal Ministero per la Salute e che regolamenta e rilascia alle imprese il marchio Nutri-Score, di cui è titolare.

La risposta tricolore è un progetto similare, ma basato su tutt’altri presupposti. È realizzato in Italia dai quattro Ministeri Salute, Politiche Agricole, Esteri e Sviluppo Economico — quest’ultimo titolare del marchio —, e prevede un sistema che richiama quello di una batteria, in cui riporta parametri relativi a calorie, grassi totali, grassi saturi, zuccheri e sale, così come fi ssati nella tabella XIII del Regolamento UE 1169, in linea con quelli dei LARN (Livelli di riferimento dei nutrienti per la popolazione italiana), da cui si evincono le porzioni determinate sulle base delle evidenze scientifi che nutrizionali disponibili.

In questo sistema, il livello di riempimento della batteria corrisponde alla percentuale di quello specifi co nutriente che la porzione consigliata dell’alimento apporta alla dieta del consumatore, facendo riferimento alle Assunzioni di Riferimento (parte B dell’Allegato XIII del Regolamento UE 1169/2011).

Il Nutrinform Battery non classifi ca nessun cibo come insalubre in sé, ma ne illustra la giusta quantità da assumere quotidianamente. Attraverso i numeri esposti nelle caselle e il simbolo grafi co della batteria è possibile capire facilmente sia la quantità di calorie e di nutrienti

che si assumono consumando un prodotto, sia l’incidenza di questi nutrienti sulla dieta giornaliera.

Per la sua realizzazione, sono scesi in campo gli esperti nutrizionisti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Consiglio per la Ricerca Economica e Alimentare (CREA), congiuntamente ai rappresentanti delle Associazioni di categoria della fi liera agroalimentare e dei consumatori.

In questo sistema che, sia chiaro, è volontario e non obbligatorio, ognuna delle 5 batterie offre al consumatore l’indicazione sia percentuale che quantitativa della variabile che rappresenta, relativamente a una porzione del prodotto da acquistare. “Pertanto – si legge nel sito del MISE – semplicemente guardando ogni singola batteria il consumatore potrà immediatamente rendersi conto della esatta percentuale del nutriente che sta introducendo con la porzione di cibo consumata rispetto alla quantità massima raccomandata, e quindi quanto di quel nutriente gli resta da assumere durante il resto della giornata”.

Tra gli aspetti interessanti di questo meccanismo vi è la possi-

bilità, per l’impresa, di costruire gratuitamente la propria etichetta nel portale del Ministero, seguendo le istruzioni di un generatore

semplice e intuitivo nell’utilizzo. È suffi ciente inserire i dati nutrizionali del prodotto per generare la relativa etichetta Nutrinform Battery, che potrà poi essere scaricata nei formati grafi ci ad alta o bassa risoluzione e adattata per i diversi possibili scopi (artwork per la stampa delle etichette o uso sui siti web aziendali).

La parte carica della batteria rappresenta grafi camente la percentuale di energia o nutrienti contenuta nella singola porzione, permettendo di quantifi carla anche visivamente, con immediatezza. Per una dieta equilibrata, infatti, la somma di ciò che si mangia durante il giorno non deve superare il 100% delle quantità di assunzione giornaliera raccomandate. In questo modo, viene garantita una quantifi cazione visiva dell’apporto di questi nutrienti, rispetto al totale di un determinato alimento, da assumere nella giornata.

Non rientrano però nell’ambito dell’applicazione del decreto gli alimenti confezionati in imballaggi la cui superfi cie maggiore misura meno di 25 cm2 e i prodotti IGP,

DOP, STG.

Altro elemento di rilievo è il fatto che gli operatori che utilizzano volontariamente il logo Nutrinform Battery si impegnano ad estenderlo progressivamente a tutti i prodotti appartenenti alla medesima categoria merceologica. Come anticipato, titolare del marchio è il MISE, che lo concede a titolo gratuito a persone fi siche o giuridiche, produttori e distributori di prodotti alimentari commercializzati in Italia e nel mercato unico europeo senza mai trasferirne la proprietà, a seguito di registrazione sull’apposita sezione del sito web del Ministero della Salute.

Il soggetto utilizzatore a sua volta si impegna a rispettare il manuale d’uso e — tra le varie cose — a riprodurre il marchio come depositato presso l’EUIPO, Uffi cio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale — e come rappresentato nel decreto istitutivo. In particolare, non è am-

messa la riproduzione parziale del marchio, né è possibile modifi care

le caratteristiche grafi che, sia per quanto riguarda la forma e il colore, sia la posizione degli elementi fi gurativi e la forma tipografi ca del marchio stesso. Non è inoltre possibile aggiungere al marchio un testo o qualsiasi altra indicazione che non ne faccia già parte.

Gli operatori sono gli unici responsabili di eventuali conseguenze dirette ed indirette che potrebbero derivare dal suo utilizzo. Avremmo però ancora tempo e modo di discutere sul tema.

Anche il Farm to Fork se ne occupa, prevedendo un sistema di etichettatura nutrizionale obbligatorio armonizzato a livello comunitario, che dovrebbe essere adottato entro la fi ne del 2022. Ma questa è già un’altra storia.

Sebastiano Corona

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