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Elena Bortolot, orgoglio di casa nostra

Il personaggio di oggi di Alex De Boni

ELENA BORTOLOT, orgoglio di casa nostra

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Nonostante la giovane età, la pallavolista Elena Bortolot classe 1995, vanta già un grande curriculum sportivo e a livello nazionale ed è una delle bellunesi più apprezzate e conosciute nella sua disciplina. Cresciuta nei settori giovanili di Pedavena e Feltre arriva alla ribalta provinciale con la maglia del Belluno in serie B2. Da quel momento ha inanellato prestazioni super che non hanno lasciato indifferenti i talent scout nazionali che l’hanno portata ad indossare le casacche del Palmi (A2), Monticelli Brusati (B1), Millenium Brescia (A2), Pisogne (B1), Ostiano (B1) ed infine il Volano Volley dove gioca attualmente. Tanta esperienza dunque per la giovane Elena, in particolare in Lombardia con una stagione in Calabria al Palmi. Non sono mancati i tanti attestati di stima e anche la soddisfazione di raggiungere il traguardo della promozione in A1 ottenuta con la casacca della Millenium. Chi la conosce bene la descrive come una ragazza semplice, solare ed estremamente determinata a raggiungere i propri obiettivi.

Elena, così giovane con un curriculum da veterana. Quale il tuo segreto? Tanta forza di volontà, tanta costanza e tanta determinazione in ogni allenamento e in ogni partita per migliorare sempre di più. Non mi accontento mai, sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli e di nuovi miglioramenti. Poi anche la passione che ho per questo sport e come dicevo in precedenza la continua voglia di migliorare e di perfezionare ogni cosa mi porta a voler superare ogni mio limite. Sei una delle pallavoliste bellunesi che hanno giocato in serie A, cosa si prova? Sono molto orgogliosa di questo, credo che ogni persona quando inizia a praticare uno sport sogni di arrivare ad alti livelli e sono felice di essere riuscita a fare della pallavolo il mio lavoro. Poi sono orgogliosa di portare Belluno e in particolar modo Pedavena in giro per l’Italia, ogni anno sono fiera di far conoscere la nostra realtà in ogni posto dove vado a giocare. Forse non tutti lo sanno, ma pallavolo fa rima con sacrificio... Ogni volta che mi pongono questa domanda mi viene sempre in mente un’immagine che circola sul web, raffigura un iceberg, la parte fuori dall’acqua rappresenta quello che le persone vedono quindi i risultati, le prestazioni e i traguardi raggiunti mentre la parte inferiore sotto l’acqua è la parte che nessuno vede come ad esempio la dedizione, la costanza, il duro lavoro, i momenti difficili, i fallimenti e come hai citato i sacrifici. Nella mia carriera ho fatto molti sacrifici come stare lontana da casa, dalla mia famiglia, dalle mie amicizie e dal mio nipotino, però le emozioni che questo sport mi fa provare come ad esempio la convocazione nella rappresentativa regionale under 15 avvenuta ormai tanti anni fa o la convocazione nello stesso anno ad un collegiale

Il personaggio di oggi

della nazionale prejuniores a Roma e più recentemente anche la vittoria del campionato di A2 con la Millenium Brescia non mi fanno pesare tutti i sacrifici che faccio. Hai cambiato tante casacche, in particolare modo l’esperienza calabrese, come ti hanno arricchito? L’anno che ho disputato a Palmi è stato un anno che mi ha fatta crescere molto. Era il primo lontana da casa, il primo anno nel quale dovevo imparare a vivere da sola e a gestirmi in tutto, dalla semplice spesa al risolvere da sola qualunque cosa mi succedesse. È stato un periodo difficile, sono approdata in Calabria l’11 ottobre, mi sono inserita in un gruppo che si conosceva e giocava insieme da mesi, ma le mie compagne mi avevano subito fatta sentire parte del gruppo e questa cosa mi ha aiutata a sentire meno la mancanza di casa. È stata una stagione anche molto emozionante perché ho visto da vicino una categoria e un livello che fino ad allora potevo solo immaginare e poi è stata la stagione nella quale ho fatto il mio esordio in serie A2 e la ricorderò soprattutto per l’emozione che ho provato nel momento in cui ho messo piede in campo per il servizio. Lo sport è importante lo sappiamo, spiegami perché consiglieresti la pallavolo. Lo sport è molto importante e mi ha insegnato molti valori che poi sono fondamentali anche nella vita di tutti i giorni. In particolare consiglierei la pallavolo perché essendo uno sport di squadra ti insegna che la forza di una squadra è proprio il gruppo! Che quando qualcosa non va o quando hai un momento di difficoltà i tuoi compagni sono lì a supportarti e ad aiutarti, insegna anche a rapportarsi con altre persone che hanno idee e caratteri diversi da te, insegna che la costanza, la perseveranza e il duro lavoro ti portano a raggiungere l’obbiettivo. A me personalmente ha insegnato che quando si mette la passione in quello che si fa ogni sacrificio non conta e che il lavoro e la volontà pagano sempre. Lo sport in generale insegna tutte queste cose dalla pallavolo, al rugby, al calcio ecc consiglierei a tutti di praticare lo sport. Da ragazza che pratica la sua passione a modello per gli altri... Che percorso è stato? È stato un percorso fino ad ora con molte soddisfazioni, molti momenti di gioia e di felicità, con tante nuove amicizie e conoscenze, ma anche con tanti fallimenti, tanti sacrifici e tanti momenti difficili che mi hanno portato ad una crescita sia come giocatrice ma soprattutto come persona. Chi senti di dover ringraziare per quello che sei oggi? Ringrazio in primis la mia famiglia che mi ha sempre supportata in ogni decisione e scelta che ho dovuto fare, hanno sempre creduto in me anche quando io ci credevo meno. Sono cresciuta in una famiglia di sportivi, perciò lo sport ha sempre accompagnato le mie giornate fin da piccola e anche grazie a questo che sono entrata a far parte di questo mondo. La mia famiglia è stata fondamentale per me, ogni successo lo devo a loro ma soprattutto lo dedico a loro. Poi un ringraziamento vorrei farlo anche al mio procuratore Marco perché fin da subito ha creduto in me e mi ha aiutata a trovare sempre la squadra giusta, ma soprattutto mi ha aiutata molto nei momenti di difficoltà ascoltandomi e cercando di risolvere insieme ogni problema. Tanti anni fa non ho trovato solo un procuratore ma un grande amico!