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Let's Play

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SARÀ MODENA A OSPITARE AD APRILE LA PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE

ITALIANA DI GIOCHI DA TAVOLO. CON UN TEMA SPAZIALE

Spread altalenanti, crisi politiche, tensioni internazionali. Se i tempi sono difficili, meglio distrarsi un po’. E Play, in programma dal 5 al 7 aprile a Modena Fiere, si prepara a far vivere ore di spensieratezza grazie a giochi da tavolo, di ruolo, di carte, cosplay e videogame. In questi tre giorni le guerre tra Stati si combattono solo sul tabellone di nazionale di Astrofisica che, tramite momenti ludici, mostre e laboratori interattivi, tratterà l’argomento con rigore scientifico ma al tempo stesso in maniera divertente», annuncia il direttore artistico di Play, Andrea Ligabue. «Il tema spaziale caratterizzerà anche molti role games nonché le prove finali dei Campionati studenteschi di giochi logici e le finali regionali di matematica a squadre, entrambi patrocinati dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia». Per iniziare a prendere confidenza con corpi celesti e pianeti, gli organizzatori consigliano tre titoli: First Martians, ambientato in un futuro prossimo in cui un gruppo di astronauti lotta per stabilire la prima base permanente su Marte; Pocket Mars, in cui l’obiettivo è predisporre gli shuttle per portare sempre più abitanti dalla Terra, e Terraforming Mars, in cui i coloni non si accontentano più di vivere in stazioni sigillate e puntano a rendere l’atmosfera respirabile e a creare oceani e foreste. L’edizione 2019 vede poi la riorganizzazione degli spazi. «Ci sarà un’area kids&family ancora più grande e strutturata che andrà a occupare un intero padiglione fieristico, mentre il mondo delle miniature e del modellismo avrà una tensostruttura dedicata», spiega Ligabue. Lo scorso aprile il festival ha registrato 40mila visitatori, un risultato significativo visto che oggi i momenti di svago sono sempre più affidati ad app e social network. «La grande diffusione del videogame, sia esso per console o per dispositivi mobili, ha di fatto allargato in maniera esponenziale la base dei player. Tra gli effetti principali di questo ampliamento c’è l’evidenza che il gioco, in qualche sua espressione, può rivestire un ruolo importante anche nella vita di un adulto. E il suo linguaggio è diventato una delle forme principali di comunicazione, andando a occupare spazi e luoghi fino a qualche decennio fa impensabili. Eric Zimmerman, Ceo di Gamelab, ha infatti definito ludico il XXI secolo», sottolinea Ligabue. Insomma, tra i motivi del successo di Play c’è un modello basato «sulla socialità, sulla relazione e sull’interattività». In tempi difficili, di rapporti umani sempre più filtrati, non è poco.

Risiko e le uniche bancarotte sono quelle registrate al Monopoli. La leggerezza regalata dalla manifestazione modenese, giunta all’undicesima edizione, si lega quest’anno a quella degli astronauti che fluttuano nello Spazio: si celebra, infatti, il 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna: «Avremo la prestigiosa collaborazione dell’Istituto

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