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Nel 2022 non si arresta la crescita dei pagamenti digitali di Fabio Massi

Con la spinta della pandemia e il boom degli acquisti online molti italiani hanno scoperto la comodità, la velocità e la sicurezza dei pagamenti digitali. Nel corso del 2022 – secondo l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano – il transato derivante dai vari strumenti di pagamento digitale nel nostro Paese ha continuato a crescere a doppia cifra sfiorando i 400 miliardi di euro, un quantitativo pari al 40% dei consumi complessivi.

Circa 390 miliardi sono scaturiti da pagamenti basati su carte e wallet (+18% sul 2021) e 7 miliardi da transazioni che si appoggiano su conti correnti o conti di moneta elettronica non alimentati da carte. La crescita registrata dai digital payments lo scorso anno in Italia ha interessato tutte le tipologie, da quelle più tradizionali come le carte, i cui pagamenti contactless hanno raggiunto i 186 miliardi di euro (+45%), agli innovative payments che hanno superato abbondantemente i 20 miliardi (+107%). All’interno di quest’ultima categoria sono soprattutto le soluzioni mobile e wearable a contribuire maggiormente alla crescita per un totale transato di 16,3 miliardi di euro (+122%).

Da segnalare, per il secondo anno consecutivo, l’aumento dell’interesse da parte dei consumatori per il “buy now pay later” (Bnpl), metodo di pagamento che nel 2022 ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro con una crescita del 253% sul 2021. Secondo una ricerca condotta lo scorso anno dall’Osservatorio Innovative Payments in collaborazione con Ipsos su un campione di 2mila consumatori, il 13% degli italiani ha dichiarato di aver già utilizzato il Bnpl per uno o più acquisti online o in store, mentre un intervistato su tre è intenzionato a servirsene per il futuro. Tra i dispositivi più utilizzati per i pagamenti digitali, lo smartphone si conferma il preferito dai consumatori grazie alla sua diffusione estremamente capillare e alle sue funzioni adatte sia a una user experience online sia in negozio, diventando di fatto l’anello di congiunzione tra il retail fisico e il digitale.

I digital payments mettono in contatto brand e consumatori di tutto il mondo

Dopo l’impulso della pandemia – secondo Pietro Candela, head of Europe business development di Alipay+ – il trend dei digital payments continua a crescere: «La ripresa del turismo cinese, la cui spesa è raddoppiata nel primo trimestre 2023, e la crescita dei pagamenti digitali nei mercati emergenti asiatici in generale sono segnali importanti anche per il Made in Italy, oltre che per il settore turistico. Negli ultimi anni abbiamo continuato a estendere la nostra mission in nuovi mercati: rendere più facile fare business, ovunque. Nel 2020 abbiamo introdotto Alipay+, una suite di soluzioni di pagamento digitale, marketing e servizi per i merchant, integrata all’interno di wallet, app bancarie e finanziarie, che consente di mettere in contatto i brand – grandi e piccoli, online e offline – con i consumatori di tutto il mondo. Attraverso una semplice e unica integrazione, le aziende possono offrire un’ampia gamma di metodi di pagamento, ma anche promozioni e servizi, raggiungendo così oltre un miliardo di consumatori e interagendo con loro attraverso l’app che loro stessi ritengono più familiare e affidabile».

I terminali SmartPos hanno una marcia in più

I pagamenti digitali hanno favorito l’adozione dei terminali SmartPos basati su tecnologia Android – commenta Andrea Zucchiatti, co-founder di Pax Italia – allo scopo di garantire la medesima user experience tra i pagamenti online e quelli in store: «In particolare, il 2022 è stato un anno importante perché ha registrato il definitivo sorpasso del turnover di questo tipo di terminali rispetto a quelli tradizionali, con il settore retail che si è adeguato adottando PinPad dotate di tecnologia Android come la nostra A35, la prima al mondo pensata per il multilane e progettata appositamente per rendere plug & play l’adozione di questa tecnologia nei segmenti retail e Gdo. Sebbene persista la richiesta di terminali legacy tra gli affezionati, parte integrante della nostra strategia è quella di puntare sempre all’innovazione con la vendita degli SmartPos. Uno dei prodotti di punta è il terminale A920Pro con le sue caratteristiche all’avanguardia, quali il processore più performante di tutto il nostro portfolio, il barcode reader per rendere più rapida la gestione dei pagamenti digitali alternativi e uno schermo da 5,5’’ ad alta risoluzione».

quelli in store“.

Due soluzioni per pagamenti self-service

Con il consolidamento dell’uso delle soluzioni di pagamento in ambito self-service, Pax Italia ha arricchito la sua offerta. «Abbiamo registrato una fortissima richiesta di terminali unattended all-in-one – spiega Andrea Zucchiatti – a cui abbiamo risposto con due device: IM20, semplice, robusto e ideale per soluzioni agili e, più recentemente, IM30 per progetti più evoluti e complessi. In particolare, quest’ultimo sarà il prodotto cardine per il 2023/2024, grazie alle sue caratteristiche complete è destinato a diventare il fulcro di svariati sistemi self-service, dall’EV charging al self checkout o integrato nelle vending machine più evolute».

I dati sui pagamenti digitali in Italia nel 2022 – secondo Luca Giambartolomei, direttore commerciale di Cofidis – dimostrano che la crisi pandemica ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori: «Oggi questi mezzi sono considerati sempre più comodi, veloci e sicuri, portando il mercato a crescere a ritmi superiori rispetto a quelli pre-Covid e l’Italia è uno dei Paesi a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%). Tra i servizi correlati al pagamento che stanno destando sempre più interesse tra i consumatori ci sono sicuramente quelli di dilazione al pagamento. Il 13% degli italiani ha dichiarato di avere già utilizzato questo tipo di servizio per uno o più acquisti online e/o in negozio, mentre il 33% è intenzionato a servirsene in futuro. Proprio per questo puntiamo a investire sempre di più su soluzioni innovative come PagoDil E-commerce, con l’ambizione di rivoluzionare l’esperienza d’acquisto proprio per lo shopping online: un servizio completo e personalizzabile che permette di rateizzare ticket di carrello più alti e con durate più lunghe, garantendo inoltre un +30% di conversion rate, un +35% di average order value e un +46% di Aov ai partner».

Se lo smartphone diventa un Pos

Secondo Nicola Cassoli, direttore commerciale e marketing di Rch, il 2022 è stato per l’azienda un anno positivo grazie anche al lancio di un’interessante novità per il retail: «Rch Pay è il sistema di pagamento “tap on phone” che consente agli esercizi commerciali di accettare transazioni contactless sui differenti circuiti utilizzando il proprio smartphone come se fosse un Pos. Questa soluzione ha il grande vantaggio di non prevedere hardware aggiuntivi, né costi di attivazione o canoni mensili, basta utilizzare un semplice smartphone o tablet Android. Il valore aggiunto di Rch Pay è la possibilità di essere implementata su un numero illimitato di device assegnati agli operatori del punto vendita o del locale, connessi allo stesso punto cassa, snellendo così le procedure di pagamento che possono essere effettuate anche direttamente al tavolo o in mobilità, ad esempio per le consegne a domicilio. Inoltre, la tecnologia alla base di Rch Pay è conforme ai massimi standard di sicurezza richiesti ed è inoltre dotata della soluzione Pin on glass, per inserire il Pin sullo schermo del telefono in totale sicurezza».

E c’è anche la versione di Worldline

Worldline, leader mondiale nel settore dei pagamenti, ha recentemente lanciato sul mercato italiano Tap on Mobile, una soluzione che trasforma qualsiasi dispositivo Android in un terminale Pos. Basta scaricare l’app su uno smartphone o un tablet per elaborare velocemente i pagamenti tramite Nfc, senza la necessità di tastierini o hardware aggiuntivi. Tap on Mobile accetta carte di debito, carte di credito e anche pagamenti da smartphone, ideale per moltissime applicazioni, tra cui endless aisle, pop-up store, pagamenti alla consegna, vendite assistite e pagamenti al tavolo.

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