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Il comparto, nell’anno terminante ad agosto 2020, cresce sia a volume (+6,6%) che a valore (+12,3%) rispetto all’anno precedente con un giro d’affari che supera i 541 milioni di euro. L’incremento positivo interessa tutti i segmenti con polpe, passate e pomodorini che segnano le migliori performance. Provenienza 100% italiana della materia prima, segmentazione regionale, qualità certificata e tracciabilità sono gli elementi chiave su cui le aziende del settore investono per valorizzare e innovare l’offerta.

Il mercato dei derivati del pomodoro nell’anno terminante ad agosto 2020 (fonte: IRI Totale Italia Iper+Super+Lsp) ha registrato una crescita sia a volume che a valore, pari rispettivamente a +6,6% e a +12,3%, rispetto all’anno precedente, mettendo a segno vendite per oltre 541 milioni di euro. Un incremento positivo che interessa tutti i segmenti, con polpe (+8,8% a vol. e +13,5% a val.), passate (+6,4 a vol. e +13,4% a val.) e pomodorini (+6,1% a vol. e +10,2% a val.) che registrano il trend migliore. Chiudono i concentrati con +4,7% a vol. e +6% a val. e i pelati con +4,1% a vol. e +8,3% a val. Le vendite nella Gdo rimangono nelle mani di tre grandi player – Mutti, Conserve Italia e Petti – che coprono da soli a valore il 50,4% del mercato, mentre la private label si attesta a quota 20,3%. La forte crescita dei volumi del mercato dei

derivati del pomodoro è indotta anche dall’emergenza sanitaria che ha interessato il paese nel 2020: «il Covid-19 – spiega

Chiara Spagna, marketing manager food

Conserve Italia – ha avuto un impatto significativo sugli stili di vita e sulle abitudini alimentari degli italiani che, nei soli mesi di marzo e aprile, hanno acquistato conserve di pomodoro a un ritmo del +50% e +30% a valore e del +40% e

Valfrutta lancia la linea Pomodoro al Vapore

L’innovazione di Conserve Italia coinvolge tutta la filiera, dalla coltivazione in campo delle materie prime fino al packaging e alla qualità del prodotto finale, cercando di valorizzare la qualità e proponendo sempre nuovi concetti di prodotto. Da qui nasce l’innovativa linea Pomodoro al Vapore Valfrutta: quattro referenze - Passata Vellutata, Polpa Gran Cubetti, Pelati, Polpa Fine - di alta qualità, uniche sul mercato, in cui il sapore naturale e genuino dei migliori pomodori è mantenuto intatto dalla delicata lavorazione a vapore. «Grazie alla tecnologia al vapore – spiega Chiara Spagna – i pomodori sono lavorati con maggiore delicatezza, per preservare al meglio le caratteristiche organolettiche della materia prima, tutta rigorosamente italiana. Si tratta di un progetto unico e distintivo, nato per portare innovazione nello scaffale delle conserve rosse e conquistare un consumatore sempre in cerca di prodotti con alte caratteristiche qualitative». +20% a volume rispetto agli stessi mesi del 2019».

Il super stacca gli altri canali Con il canale food service che ha subito uno stop importante in seguito alla pandemia, è il supermercato a dominare la scena rappresentando la fetta di mercato più considerevole con quota +71,2% sia a volume che a valore. Lsp, con +17,3% a volume e 17,1% a valore, e Iper, con 11,5% a volume e 11,7% a valore, registrano performance decisamente inferiori discostandosi non di molto tra loro. L’andamento per aree geografiche vede il Sud in testa con una crescita delle vendite pari a +36,2% a volume e a +29,2% a valore, seguito dal Centro+Sardegna con +27,2% vol. e

Mutti innova lo scaffale con la Polpa di Datterini

Mutti amplia l’offerta del segmento polpe con la Polpa Datterini, la cui peculiarità è quella di essere realizzata con pomodoro datterino 100% italiano, una varietà dal gusto naturalmente dolce, che conferisce al prodotto un sapore delicato, morbido e avvolgente. Tagliata in polposi pezzetti e particolarmente succosa, è ideale nelle cotture brevi e perfetta per condire la pasta secca, da quelle di semola a quelle integrali e a base di legumi, e per ricette con pesce e molluschi. La referenza va ad ampliare la gamma di Polpa Mutti, affiancandosi alla Polpa di pomodoro in finissimi pezzi, caratterizzata invece da un gusto fresco, perfetta in abbinamento a pasta fresca, carne, verdure e pizza.

27,6%, val. e dal Nord Ovest con +23% vol. e +26,8% val. Fanalino di coda il Nord Est, che registra +13,6% a vol. e +16,3% a val.

Cresce la voglia di biologico e naturale Negli ultimi mesi prosegue la crescita del biologico, sul quale Petti ha ria prima oltre a quella puntato per primo e sin regionale, raggiungendo dal lancio nello scaffale ottimi risultati con la dei rossi. «In linea con passata e la polpa fine di queste tendenze – af- pomodori datterini bioloferma Pasquale Petti, gici toscani da 350 g, che direttore generale Pet- rimangono un unicum ti – abbiamo unito nei sul mercato e che restanostri prodotti di punta no in linea anche con la della linea Bio anche la crescente richiesta dei specialità della mate- formati ad alto servizio». La grande attenzione da parte del consumatore verso referenze sane e naturali ha portato Consorzio Casalasco del Pomodoro a sviluppare prodotti a base di pomodoro a “Residuo Zero”, punto di transito per un’ulteriore

Si sa, gli italiani di passate di pomodoro se ne intendono. È per questo che del nostro “Lampomodoro” apprezzano la genuinità, la straordinaria corposità e la naturale dolcezza. Lo sappiamo perché grazie al loro giudizio abbiamo vinto il “Quality Award”, un importante riconoscimento che ci gratifica e onora. Perché per noi il gradimento degli italiani è molto importante. E per voi?

La qualità premia.

Il “Quality Award” è il risultato di una valutazione espressa

direttamente dai consumatori

chiamati a giudicare nel corso di rigorosi blind test le caratteristiche del prodotto nel suo complesso: aspetto, profumo, sapore, consistenza, ecc.

MODENA

Buoni si nasce.

Per la nostra passata usiamo

solo pomodori cresciuti in

Emilia Romagna, una terra generosa e particolarmente fertile che grazie alle ottime caratteristiche pedoclimatiche conferisce al pomodoro il tipico sapore dolce e la particolare compattezza della polpa.

Piace anche all’ambiente.

L’utilizzo di coltivazioni a basso impatto ambientale ha permesso ai nostri pomodori di essere certificati dal marchio “Qualità Controllata”. Una garanzia in più per l’ambiente e per la salute.

Ecco come crescono i nostri pomodori. Crescita in rotazioni +48,6% (vs mkt +33.5%) Crescita vendite a volume +52.6% (vs mkt +10.6%)

dati IRI I+S+LSP YTD Agosto 2020

Qualità certificata per Le Conserve della Nonna

Le Conserve della Nonna, fra le prime aziende in Italia a realizzare conserve di pomodoro in vaso di vetro trasparente, a garanzia di una bontà che prima si vede e poi si assaggia, utilizza per i propri prodotti solo varietà di pomodoro dal sapore particolarmente dolce, raccolti esclusivamente in Emilia-Romagna, coltivati con metodologie a basso impatto ambientale, che le hanno garantito anche il marchio “Qualità Controllata” della regione. «Il simbolo QC – sottolinea Lorenza Ba-

retti, responsabile marketing

prodotto comparto conservati Le Conserve della Nonna – garantisce una produzione integrata, rafforzata anche dal fatto che la maggior parte del nostro pomodoro proviene da campi situati a pochi km dal nostro stabilimento, quindi una produzione altamente sostenibile a tutela della salute del consumatore e dell’ambiente. Il particolare processo produttivo inoltre ci consente di ottenere passate particolarmente dense e corpose con un basso coefficiente Bostwich, altamente performanti in cucina. Qualità riconosciuta che ci ha permesso di vincere il Quality Award 2020, un premio attribuito direttamente dai consumatori a seguito dell’assaggio del prodotto». diminuzione dell’impatto sull’ambiente e l’offerta di un prodotto eccellente: un pomodoro fresco e maturo pronto alla lavorazione senza alcun residuo di agrofarmaci. Il residuo zero rappresenta quindi un’evoluzione del prodotto convenzionale per ottenere referenze più sicure, salubri e sostenibili.

Il valore aggiunto della segmentazione regionale Il mercato ha cercato di rinnovarsi e di innalzare il valore dei prodotti a scaffale puntando sulla segmentazione regionale. È quello che ha fatto Mutti con le Passate Regionali, tre diversi prodotti il cui carattere rispecchia a pieno quello del territorio in cui il pomodoro nasce: la Passata Siciliana al palato briosa e vivace, perché fatta

solo con pomodoro ciliegino 100% siciliano, coltivato nel territorio della Piana di Catania, nella Sicilia Sud-Orientale, ai piedi dell’Etna; la Passata Pugliese, dal carattere rustico e vigoroso perché realizzata solo con pomodoro lungo 100% pugliese, coltivato nel territorio della Capitanata, nella Puglia settentrionale; la Passata Emiliana, morbida e armoniosa come il pomodoro datterino 100% emiliano da cui nasce, che proviene dal territorio delle campagne Parmensi, nel cuore dell’Emilia. Ad arricchire l’offerta troviamo anche la nuova linea Le Selezioni Cirio, un’esclusiva gamma dedicata a valorizzare l’eccellenza del territorio italiano, la qualità e l’origine della materia prima per le produzioni regionali di Puglia e Sicilia. In particolare, la novità Datterini di Sicilia Cirio, realizzata

con datterini rossi e gialli, presenta una grande dolcezza naturale grazie alla provenienza territoriale, alla polposità e cremosità che la terra e il sole di Sicilia riescono a garantire. Agromonte, invece, colora lo scaffale di giallo con “I Gialli di Agromonte”, gamma che comprende anche una passata a base di pomodorini ciliegino gialli, 100% Made in Italy e 100% siciliani, coltivati in serra con metodi naturali, raccolti manualmente e lavorati entro 24 ore con procedimenti tradizionali per mantenere inalterati il sapore e le proprietà nutrizionali.

Pomodoro pugliese anche per Rosso Gargano, il cui prodotto di punta è il pelato di Puglia, caratterizzato da una forma più allungata rispetto ai pelati tradizionali, tratto distintivo e tipico delle coltivazioni della provincia di Foggia.

La comunicazione è sempre più digital Le numerose attività di comunicazione e marketing messe a punto dai player del comparto per sostenere i propri brand e prodotti si concentrano prevalentemente sul web, in particolare sull’utilizzo dei social network. Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest e YouTube sono i canali scelti da Cirio per creare una forte community con la quale interagire quotidianamente, a cui si aggiunge un’intensa collaborazione con foodblogger e portali di cucina. Per quanto riguarda Mutti, l’azienda comunica su diversi media online con un tone of voice più istituzionale sui canali Linkedin e Twitter e con una comunicazione maggiormente rivolta al consumatore su Instagram e Facebook, dove il prodotto la fa da padrone. L’ultima novità, a tal proposito, è il format “Voci di Impegno” ideato per raccontare il premio dedicato a valorizzare l’eccellenza degli agricoltori conferitori di Mutti, il Pomodorino D’Oro. Per la sua 21esima edizione, è stato creato un vero e proprio viaggio attraverso l’attenzione al territorio, la valorizzazione della filiera del pomodoro e il rispetto per le persone, raccontato dalla conduttrice di Radio Deejay La Pina e dal cantautore Elianto. Anche Consorzio Casalasco

Per l’autunno MOLINO ROSSETTO punta sulle farine di mais

In linea con i propri progetti per il 2020, con l’arrivo della stagione autunnale, Molino Rossetto investe sulla propria linea di farine di mais, con un progetto di valorizzazione del packaging e della presenza sul punto vendita. L’azienda veneta guarda infatti oltre al mondo polenta, alla quale tali referenze sono inevitabilmente e quasi esclusivamente collegate, individuando nuovi e interessanti momenti e occasioni di consumo. Le Farine di Mais sono altamente versatili e possono tradursi non solo in questo piatto simbolo della stagione invernale, ma anche in una serie di interessanti ricette facili, veloci e creative, in grado di attrarre anche i consumatori più giovani e meno tradizionalisti. Un messaggio nuovo che merita di essere veicolato in modo altrettanto nuovo. Ecco perché Molino Rossetto ha scelto di vestire i due prodotti di punta della linea, ovvero la Farina di mais per Polenta Bramata e la Farina di Mais per Polenta Istantanea, entrambe frutto di una filiera 100% italiana, con l’innovativo contenitore “Vpack”, la rivoluzionaria confezione moderna e sostenibile ideata dall’azienda in collaborazione con Italpack. Realizzato in carta FSC®, con tappo apri-chiudi in plastica bio-based, è resistente, facile da stivare, completamente riciclabile, ma soprattutto richiudibile, consentendo di conservare il prodotto in modo pratico, senza effettuare travasi in appositi contenitori. Inoltre, la finestra laterale mostra a colpo d’occhio e senza ausilio di bilance il quantitativo rimanente suddiviso per porzioni, facilitando così il dosaggio. Grazie alla presa sicura dovuta alla caratteristica forma “a V” della confezione e al tappo dosatore, poi, può essere versata facilmente nell’acqua di cottura mentre si mescola con la frusta, con un alto livello di servizio per il consumatore. A queste si affiancano altre referenze, che consentono di allestire uno scaffale davvero completo in grado di rispondere alle diverse esigenze dei consumatori. Si va infatti dalle classiche Farina di Mais per Polenta Bramata Gialla e Farina di Mais per Polenta Bianca, alle “speciali”. Tra queste, Farina di mais per Polenta Integrale senza glutine Bio e Farina di Mais per Polenta Fioretto, Farina di Mais per Polenta Istantanea Gialla, Farina di Mais per Polenta Istantanea Bianca, la speciale Farina di Mais e Grano Saraceno per Polenta Taragna Istantanea oltre ai Preparati per Polenta ai Formaggi e per Polenta ai Funghi Porcini. Tutte referenze interessate da un restyling in linea con le scelte estetiche adottate per i “Vpack” – trama grafica che rimanda al filato grezzo della juta e oblò che mostra il contenuto - con l’intento di creare una comunicazione di linea coerente e una macchia a scaffale altamente riconoscibile per i consumatori. A disposizione delle insegne, inoltre, anche un espositore dedicato da 45 pezzi.

del Pomodoro punta fortemente sulla comunicazione digital: «Il web – afferma

Fabrizio Fichera, direttore marketing di Consorzio Casalasco

del Pomodoro – assorbe l’80% dei nostri investimenti, sia in Italia sia nel mondo,

da oltre due anni. La creazione di una piattaforma digitale multi-paese, con 13 siti dedicati ai mercati strategici e più importanti per il marchio Pomì ne è una tangibile testimonianza. Sul portale sono disponibili contenuti in 8 lingue diverse, ricchi di informazioni su prodotti, azienda e filiera, con ricette originali, notizie e curiosità». Maggiori risorse in ambito digital anche per Petti, a partire proprio dai social network. Dal prossimo autunno l’azienda conta di lanciare nuove campagne di collaborazione con blogger e influencer del settore sfruttando al massimo le potenzialità dei mezzi online per consolidare ulteriormente il dialogo diretto e il rapporto di fiducia instaurati con i consumatori.

Anicav valorizza la filiera del pomodoro da industria

L’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali in questi anni sta lavorando intensamente per un recupero reputazionale del settore e a tal fine ha commissionato nel 2019 a Reputation Institute - società leader mondiale specializzata in corporate reputation - uno studio che ha analizzato il legame emotivo degli italiani nei confronti delle conserve di pomodoro e delle aziende, identificando i driver reputazionali per consolidare il posizionamento e l’immagine del comparto. «È fondamentale – dichiara Giovanni De Angelis, direttore generale Anicav – riuscire a comunicare al consumatore gli “aspetti positivi” della filiera: tracciabilità, eticità, sostenibilità ambientale, qualità e salubrità. L’obiettivo dovrà essere quello di allontanare il pomodoro dal concetto di commodity a basso costo, puntando sulla formazione di un consumatore consapevole, disposto a pagare un premium price nel quale sia compreso il benessere sociale e in grado di riconoscere gli sforzi della filiera in tema di sostenibilità». Inoltre, Anicav ed EZ Lab, pmi innovativa specializzata in soluzioni digitali avanzate per il settore smart agri-food, hanno dato il via al progetto sperimentale “Tomato Blockchain” che, grazie all’impiego della tecnologia blockchain, punta a valorizzare la produzione del pomodoro di qualità, garantendone l’origine, la sicurezza e i valori sociali da trasferire al consumatore finale, certificando tutti i passaggi del processo di produzione e trasformazione.

Princes in prima linea per garantire un futuro sostenibile alla filiera

La sostenibilità guida l’operato di Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro e parte di Princes, primario gruppo internazionale del food&beverage del Regno Unito. Nel febbraio 2019, l’azienda ha infatti siglato con Coldiretti uno storico accordo nazionale di filiera per la sostenibilità e l’etica della filiera “Pomodoro 100% Italiano”, con l’obiettivo di dare nuova competitività a un comparto strategico per l’agricoltura italiana e garantire un futuro sostenibile e duraturo a tutta la filiera, dal punto di vista economico, ambientale e sociale. «Il nostro è un impegno concreto e a 360°: abbiamo sempre lavorato e investito – spiega l’AD di Princes, Gianmarco Laviola – per garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoratori in tutta la filiera, anche al di fuori dei nostri cancelli. Nell’ambito di questo focus sulla sostenibilità etica abbiamo lanciato dal 2018 il programma “Lavoro senza frontiere”, in collaborazione con la Caritas di Foggia, che prevede l’assunzione in azienda di migranti per dare loro non solo un’opportunità di lavoro ma anche di integrazione nella società in cui viviamo».

Cresce l’attenzione verso tracciabilità e impatto ambientale La crescente sensibilità nei confronti della sostenibilità orienta le scelte delle aziende che operano nel comparto. Per Mutti sostenibilità significa anche qualità dei prodotti e dei processi produttivi: l’azienda utilizza esclusivamente pomodoro di origine 100% italiana, coltivato da agricoltori fidelizzati secondo modalità certificate. Mutti è stata la prima realtà a certificare i suoi prodotti con il marchio “Produzione Integrata Certificata” e, a partire dal 2001, ha ottenuto la dichiarazione “non ogm”. Inoltre, dal 2016 ha raggiunto la completa certificazione di tracciabilità di filiera, secondo la norma internazionale Iso 22005 a garanzia della provenienza del pomodoro. Trasparenza e attenzione all’impatto ambientale anche per Consorzio Casalasco e le aziende agricole socie: alcuni mesi fa è stato pubblicato il nuovo Bilancio di Sostenibilità 2019, un documento particolarmente dettagliato col quale la cooperativa si impegna a condividere pubblicamente aspetti etici, ambientali e di gestione operativa per trasferire i valori coi quali opera da anni.

La sostenibilità passa anche dal packaging Attenzione verso l’ambiente e innovazione sembrano andare di pari passo quando si parla di packaging.

Sono molte, infatti, le aziende che lavorano da anni sulla realizzazione di imballi poco impattanti e sempre più green. «La sostenibilità – afferma

Giuseppe Tammaro, direttore commerciale

Italia La Doria – è un tema centrale per la nostra cultura organizzativa che guida tutti i processi aziendali, dalla selezione della materia prima fino al prodotto finito. Siamo rivolti sempre più alla realizzazione di prodotti bio, derivanti da agricoltura sostenibile e rispettosa del pianeta. Inoltre, produciamo internamente scatole e coperchi in banda stagnata, un materiale totalmente riciclabile e all’infinito che ci consente di confezionare i nostri prodotti riducendo le emissioni di COń relative al trasporto dei

materiali provenienti da fornitori esterni». Le etichette dell’azienda sono inoltre stampate con vernice ad acqua, per ridurre al minimo gli impatti ambientali di ogni singolo pezzo realizzato negli stabilimenti. Investimenti in questo senso anche per Conserve Italia che sta lanciando in questi mesi prodotti con packaging più sostenibili che comprendono bottiglie con 50% di plastica riciclata e confezioni in Tetra Crystal che riducono del 13% le emissioni di COń rispetto a quelle standard. Particolare attenzione alle confezioni per Petti, che per la campagna da pomodoro fresco 2020 ha scelto nuove etichette in carta patinata con fibre riciclate al 30% e di provenienza garantita FSC per il restante

CONSERVE RISPOLI SCEGLIE LE CONFEZIONI IN TETRA RECART Rispoli Luigi & C., azienda familiare fondata nel 1969 e specializzata nella lavorazione di pomodoro 100% italiano, un paio di anni fa ha intrapreso una nuova sfida: produrre pomodori pelati e pomodorini biologici confezionati in Tetra Recart, un packaging in grado di garantire massimo rispetto per la naturalità dei pomodori per offrire al consumatore un prodotto salutare, gustoso e a basso impatto ambientale. Le nuove confezioni Tetra Pak di Valle del Cilento, disponibili in Gdo nei formati da 390 g e 500 g, sono composte prevalentemente da carta garantita FSC, una risorsa naturale e rinnovabile. Questo tipo di packaging consente di limitare le emissioni di CO2 nell’ambiente: confezionare 1Kg di polpa in Tetra Recart impatta, in termini di emissioni di CO2, circa cinque volte meno rispetto a confezioni in vetro o lattina di acciaio.

70%, nel rispetto di una corretta gestione delle risorse forestali, realizzata in modo completamente sostenibile. Questa caratteristica distintiva sarà riconoscibile sui prodotti grazie a un logo dedicato che riporta l’indicazione internazionale “Manufactured from recycled paper”.n

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