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Lettura degli itinerari e legenda

Gli itinerari sono stati tutti percorsi e controllati alla data di pubblicazione della guida e nei mesi precedenti. Le informazioni e i dati riportati possono essere soggetti a cambiamenti per fattori esterni e non prevedibili che si potrebbero verificare con il tempo: il susseguirsi delle stagioni, eventi meteorici intensi, fenomeni di dissesto o l’intervento dell’uomo possono modificare anche radicalmente le condizioni e le caratteristiche dei tracciati.

NOTE SUGLI ITINERARI

In generale il nome degli itinerari rispetta i toponimi del territorio, spesso indica i punti di arrivo o la linea che si seguirà; in altri casi troverete il riferimento alla numerazione CAI dei sentieri o al loro nome.

COLONNA VERTICALE SINISTRA

Tipo di terreno Sono stati definiti quattro tipi di terreno in modo da permettere una migliore analisi e pianificazione dell’itinerario: Sterrato: sentieri di montagna, più o meno larghi o marcati, che transitano per terreni non tecnici; il fondo è generalmente in terra battuta o erboso, ma può essere anche pietroso a patto che non sia esposto. Sono incluse anche le strade bianche o sterrate. Sentiero tecnico/esposto: sentieri che transitano su terreni tecnici come ghiaioni o pietraie o affrontano tratti esposti come creste, traversi su terreni scoscesi, passaggi su facili rocce, o con fondi particolarmente impegnativi. Per affrontare questi sentieri è richiesta quanto meno discreta abilità tecnica e abitudine ai terreni di montagna. Mulattiere/lastricato: vie selciate, antichi sentieri, o antiche mulattiere realizzate con pietre e sassi a secco. Spesso non percorribili da mezzi. Asfalto/cemento: strade asfaltate. Sono incluse le strade di montagna cementate.

Lunghezza Chilometri totali del percorso dalla partenza all’arrivo. Il dato è stato calcolato con l’ausilio di un dispositivo gps. Questo valore può differenziarsi anche del 10% a seconda del dispositivo o del software utilizzato per l’elaborazione e la visualizzazione della traccia.

Dislivello positivo/negativo La somma totale in metri di salita e di discesa intrapresi durante l’itinerario. Il dato è stato calcolato con l’ausilio di un dispositivo gps e debitamente arrotondato. Questo valore può differenziarsi anche del 10% a seconda del dispositivo o del software utilizzato per l’elaborazione e la visualizzazione della traccia.

Quota massima Indica il punto più alto raggiunto dal percorso. Questo dato è utile per ricavare informazioni circa le condizioni morfologiche e climatiche della montagna. Data la quota di partenza, si possono verificare variazioni termiche anche significative durante il percorso. Nella stagione invernale ci si può riferire a questa quota per determinare lo 0 termico e prevedere eventuali precipitazioni nevose.

Difficoltà È stata inserita la classica scala di difficoltà utilizzata per gli itinerari escursionistici, per cui rimandiamo al capitolo Ambiente e sentieri. Questo dato, unito alla difficoltà tecnica e all’impegno fisico riportati di seguito, fornisce un’importante informazione per l’analisi e la scelta degli itinerari.

Tipo di tracciato Viene indicato lo stile del percorso: trail o vertical. Questo parametro è importante per capire altri valori come la difficoltà e l’impegno fisico. Per la definizione di trail running, sky running e vertical, rimandiamo al capitolo Correre in montagna.

Tempi di percorrenza È difficile definire il tempo di percorrenza di un itinerario che possa andare bene per tutti, trailer e non. Ognuno vive la corsa in montagna in base alla propria preparazione fisica, alle sensazioni che ha durante la giornata e ai ritmi che intende tenere. Tenete in considerazione questi parametri: Salite: tutte, dalle più ripide alle più dolci, dall’asfalto al single track, sono state affrontate con passo veloce ma non di corsa. Discese non tecniche e tratti in piano sono stati affrontati di corsa. Discese tecniche e tratti esposti: sono stati affrontati a velocità moderata, misto corsa/passo veloce. Salite e discese molto tecniche: sono state affrontate dando la priorità alla sicurezza, moderando sensibilmente la velocità per valutare eventuali pericoli e prestare la necessaria attenzione. Sono state considerate pause brevi per rifocillarsi, godere del panorama e scattare foto. Non sono state prese in considerazione pause più lunghe.

Impegno fisico Si tratta del livello fisico richiesto a un trailer mediamente allenato per affrontare l’itinerario proposto. Il parametro è legato alla durata e al dislivello del percorso, ma altri fattori particolarmente significativi, come difficoltà tecniche e chilometraggio totale, possono aumentare o diminuire il valore. 4/4: percorsi della durata minima di 5/6 h con chilometraggio oltre i 30 km e dislivelli positivi oltre 2000 m. 3/4: percorsi della durata minima di 4/5 h con chilometraggio tra i 20 e i 30 km e dislivelli positivi oltre 1500 m. 2/4: percorsi che non vanno oltre le di 4 h con dislivelli positivi non oltre 1500 m. 1/4: percorsi che non vanno oltre le 3 h e dislivelli positivi non superiori ai 1000 m.

Difficoltà tecniche Si tratta della capacità tecnica richiesta a un trailer mediamente allenato per affrontare il percorso proposto. Il parametro è strettamente legato alle caratteristiche dell’itinerario. Generalmente i livelli più alti corrispondono a tracciati di tipo vertical con salite lunghe e con forte pendenza o discese su terreni instabili o particolarmente tecniche. Tutte le valutazioni si riferiscono a condizioni ottimali con terreno asciutto. 1/4: percorsi su terreni semplici e ben battuti senza difficoltà tecniche che possono essere affrontati tranquillamente da qualsiasi trailer o escursionista. 2/4: percorsi che presentano tratti di salita o discesa particolarmente ripidi o mediamente tecnici che richiedono discreta capacità per essere affrontati di corsa, o ancora di media lunghezza. Tuttavia i sentieri non sono esposti o pericolosi e possono essere affrontati in sicurezza da qualsiasi trailer o escursionista. 3/4: percorsi che presentano tratti in salita o in discesa particolarmente ripidi o tecnici o lunghezze tali da richiedere uno sforzo che va oltre il gesto della corsa. Possono essere inclusi passaggi esposti, ghiaioni o i terreni più impervi della montagna. Per questi percorsi è richiesta una buona preparazione e una discreta conoscenza dell’ambiente alpino. 4/4: percorsi che oltre alle difficoltà descritte nel punto precedente presentano salite o discese particolarmente lunghe o numerose, tratti esposti, pericoli oggettivi o lunghezze tali da richiedere una buona gestione di sé (anche in

caso di cambio repentino delle condizioni meteorologiche o di solitudine) e dei rifornimenti.

Stato segnaletica Per la descrizione dello stato della segnaletica rimandiamo al capitolo Ambiente e sentieri. In generale la gestione della segnaletica e dei sentieri è da considerarsi buona; alcuni itinerari transitano però per zone poco frequentate con segnaletica vecchia o sbiadita. Per gli itinerari che presentano un valore non ottimale (1/3) consigliamo di studiare bene il terreno e di portare con sé sempre un dispositivo gps.

Materiale extra Viene indicato il materiale che è utile portare con sé oltre a quello già preso in considerazione nel capitolo I materiali, per affrontare in sicurezza e godere dell’itinerario: per esempio, lampada frontale per esplorare le gallerie. Solamente alcuni tracciati hanno queste indicazioni.

Fonti d’acqua Sono indicati i punti di approvvigionamento idrico, compresi esercizi pubblici (bar, rifugi…). Attenzione: la disponibilità dei punti di approvvigionamento potrebbe essere stagionale ed è necessario verificarla prima di intraprendere l’uscita.

Punti d’appoggio Sono indicati i rifugi o i bivacchi che si trovano lungo i percorsi. Se l’itinerario transita nei pressi di centri abitati, è indicato anche dove trovare bar o altri esercizi pubblici. Ricordatevi sempre di verificare le aperture prima di partire.

Periodo di fruibilità Indica il periodo ritenuto ottimale per la percorrenza dell’itinerario. Alcune stagioni particolarmente secche o piovose/ nevose possono ovviamente influire su questo dato. Verificate sempre le condizioni della montagna o del meteo prima di partire. Una buona indicazione per il meteo e lo stato dell’innevamento può darla la consultazione delle webcam del rifugio Bassano a Cima Grappa, che offrono grande visibilità su gran parte del massiccio.

COLONNA VERTICALE DESTRA

Nota introduttiva Di ogni itinerario viene data una sintesi sulle caratteristiche generali.

Descrizione Relazione completa dell’itinerario con indicazione dei sentieri, dei bivi, delle quote, dei punti notevoli ed eventuali commenti per contestualizzare il percorso nell’ambiente o nella storia.

Note di approfondimento Contengono approfondimenti storici relativi soprattutto ai fatti bellici di cui il massiccio e il canale del Brenta sono stati scenario e notazioni generali sul percorso, su eventuali varianti o particolari punti di attenzione.

Profilo altimetrico Indica in modo rapido le pendenze positive e negative che presenta l’itinerario.

PAGINA A FRONTE

Mappa Permette di visualizzare lo sviluppo del percorso con l’indicazione dei punti di riferimento principali per l’orientamento, i waypoints che troverete nella descrizione e le località principali toccate dall’itinerario. La macchina fotografica indica un punto panoramico di particolare bellezza. Nei file gpx che potete scaricare registrando la guida con il codice univoco troverete tutti i waypoints e gli spot fotografici.

TT = turistico Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

EE = escursionistico Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. EE EE = per escursionisti esperti Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. EEA EEA = per escursionisti esperti con attrezzatura Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco, guanti). F ATTENZIONE: Qualsiasi difficoltà alpinistica è da considerare superiore a quelle escursionistiche F = Facile, non presenta particolari difficoltà È il grado più semplice dell’arrampicata, si deve saper scegliere l’appoggio per i piedi e spesso è necessario utilizzare le mani per mantenere l’equilibrio; si possono incontrare passaggi di I e II grado e la progressione potrebbe essere non facile per chi soffre di vertigini. PD PD = Poco difficile, presenta qualche difficoltà alpinistica su roccia I singoli passaggi su roccia possono arrivare fino al III grado e spesso è necessaria la progressione alpinistica. Si deve muovere un arto alla volta e l’uso delle mani è continuo su buone prese ed appigli.

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