CHIMICA MAGAZINE - GIUGNO 2022

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N. 8 | Giugno | 2022

Editrice TeMi Srl CM CHIMICA MAGAZINE - Giugno 2022 - € 5 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

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CHIMICA MAGAZINE

Industria Chimica, Farmaceutica e dell’Energia • TECNOLOGIE • METODI • SERVIZI

FIERE - Anteprima ACHEMA 2022 - Rassegna IVS 2022 INDUSTRIA NUOVI PROCESSI PER PRODOTTI INNOVATIVI LOGISTICA AREA INBOUD GESTITA CON RFID

chimicamagazine.com


CONVEGNO

L'EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI MILANO | live streaming

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novembre 2022

I TEMI PRINCIPALI della XIII EDIZIONE:

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ORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA E LOGISTICA INTERNA

L’OSPEDALE A CASA DEL PAZIENTE

DIGITAL HEALTH

LOGISTICA DEL FARMACO

L’APPUNTAMENTO STRATEGICO PER I MANAGER IN SANITÀ E NEL SETTORE FARMACEUTICO

Diventa PARTNER! INIZIATIVA DI

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ommario n.8 Giugno 2022

SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE 24

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TRANSIZIONE ENERGETICA: ULTIMA CHIAMATA a cura di Michela Del Pizzo

NON C’È SOSTENIBILITÀ SENZA CIRCOLARITÀ: IL CONTRIBUTO DELLE AZIENDE CHIMICHE

di Giovanni Abramo

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ECONOMIA CIRCOLARE ALLA PROVA DEI FATTI

di Marco Colombini

3 Editoriale

ALLE MATITE DEI DESIGNER IDEE PER UN MONDO MIGLIORE di Cecilia Biondi

4 News

a cura della redazione

ANTEPRIMA 6 ANTEPRIMA ACHEMA 2022

LA CHIMICA INTERNAZIONALE IN MOSTRA A FRANCOFORTE a cura della redazione

RASSEGNA 18 RASSEGNA IVS 2022 - LA NOSTRA PRIMA IVS PRODUZIONE 46 INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO PER COIM STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE 50 RINNOVARE IL PROCESSO LOGISTICO CON LA RFID BREVETTI 56 RICERCHE DI PRIOR ART COME STRUMENTO COMPETITIVO PER LE IMPRESE INNOVATIVE di Massimo Barbieri

62 Product News 63 Organizer


Logistica Management,

la rivista di riferimento nel panorama logistico italiano

logisticamanagement.it MANUFACTURING

DISTRIBUTION

SUPPLY CHAIN

per informazioni: marketing@editricetemi.com - 039 2302398


ditoriale Dalle matite dei designer idee per un mondo migliore

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on si può produrre nulla che prima non sia stato disegnato, ed è sicuramente difficile realizzare qualcosa che prima non sia stato pensato, progettato e definito per essere tradotto in realtà. Alle spalle di qualsiasi industria c’è l’immensa e trasversale area del design, protagonista in questo giugno 2022 di quello che senza dubbio può essere definito il principale evento mondiale del settore: il premio Compasso d’Oro, alla sua XXVII edizione, assegnato da ADI - Associazione per il Disegno Industriale – presso la splendida nuova sede dell’ADI Design Museum di Milano. Ci colpisce il fatto che nella gamma dei venti progetti premiati non si trovano solo oggetti d’uso comune – sebbene qualsiasi oggetto d’uso abbia un impatto importante sul tessuto industriale e molti dei prodotti esposti abbiano sostanzialmente segnato la quotidianità di molti di noi – bensì anche soluzioni e concept di diretto interesse per l’industria stessa, per settori in ascesa come e-commerce e logistica cittadina come anche in generale per altri ambiti legati alla supply chain. Vediamo ad esempio la fresatrice portatile Goliath CNC della start up milanese Springa, uno strumento a controllo numerico agile e intelligente, che permette operazioni di taglio e fresatura su ampi spazi, già premiata in altre sedi e adatta a qualsiasi tipo di applicazione: dalle piccole aziende digitali o maker, fino alle realtà più strutturate ma che vogliano superare i limiti dei macchinari tradizionali. Altra soluzione premiata è il materiale da costruzione RH120 di RiceHouse, le malte da intonaco che combinano calce e scarti del riso, un nuovo materiale che porta una reale sostenibilità ambientale nelle costruzioni. Altrettanto originali le soluzioni sul fronte della logistica, come i veicoli elettrici per il trasporto merci urbano LAMBROgio e LAMBROgino, di Repower, e il carrello elevatore elettrico

E-Worker di Merlo, che nasce dal mondo delle macchine agricole e approda a quello della mobilità a emissioni zero. Fra i premiati vi sono poi soluzioni avveniristiche per il mondo della sanità, principalmente protesi robotiche ad alte prestazioni o esoscheletri, ma anche soluzioni provocate dall’emergenza Covid-19 e rimaste in seguito per la loro validità, come Easy Covid di Isinnova, la maschera C-PAP di emergenza basata su una normale maschera da snorkeling per la quale è stato ridisegnato il raccordo di giunzione all’erogatore di ossigeno. Qui trascuro tutte le altre soluzioni per l’arredamento, la casa o la vita quotidiana, che sicuramente meritano una visita al museo, aperto da un anno soltanto all’indirizzo Piazza Compasso D’Oro 1, angolo via Ceresio, a Milano. E volutamente trascuro l’oscurità della presente situazione, le gravi preoccupazioni sul fronte della guerra in Ucraina, i costi e le difficoltà che ricadono sulle imprese, le questioni che riguardano l’energia e le materie prime. Non perché non meritino attenzione, al contrario, ma solo perché mi sembra altrettanto importante dare spazio all’idea del costruire come traino di energie positive. Non a caso questo sta già avvenendo anche in Ucraina: mentre il sud è ancora martoriato dall’aggressione russa, in diverse aree si ricomincia a progettare per il futuro, come dimostra la strategia annunciata dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Kiev e siglata insieme al presidente Zelensky, o i progetti avviati dall’Università Iuav di Venezia per la città di Irpin. Perché anche quando altrove si distrugge, diventa ancora più importante continuare a costruire e progettare. Un augurio di buon lavoro e buona estate a tutti i lettori di Chimica Magazine.

Cecilia Biondi

n. 7 | Aprile | 2022

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PROGETTO CCUS NELLE AREE INDUSTRIALI DI RAVENNA E FERRARA Le aziende Cabot, Herambiente, Versalis Eni, Marcegaglia, Polynt e Yara VP Italia hanno siglato un protocollo per un progetto comune di cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2 (CCUS): la firma è avvenuta nel contesto della roadmap verso OMC Med Energy Conference & Exhibition 2023 (www.omc.it) e in particolare in occasione dell’incontro dal titolo Decarbonizing the Hardto-Abate. The Ravenna Anchor Project. The role of CCS in the Energy Transition, che si è svolto il 16 giugno presso il Grand Hotel Mattei di Ravenna. Il

documento è stato sottoscritto anche da Eni e Snam nella veste di partner tecnici. All’incontro hanno partecipato figure istituzionali quali Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna, Daniele Rossi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale,

Giuseppe Ricci, Presidente Confindustria Energia e Antonio Gozzi, Presidente Interconnector, oltre a numerose figure di riferimento del tessuto industriale che fa capo al porto e alle città di Ravenna e Ferrara.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

raccolta prima ancora che entri all’interno degli impianti, ovvero durante le fasi di svuotamento dei contenitori in strada. Per questo progetto si è rivolta a IBM Garage per attivare iniziative altamente innovative di sviluppo di soluzioni di AI in grado di riconoscere la qualità del rifiuto, applicando i medesimi criteri degli operatori che attualmente la valutano all’ingresso degli impianti. È stato elaborato un prodotto che incorpora IBM Watson Studio e IBM Watson Machine Learning in grado di riconoscere le caratteristiche degli oggetti relativi alla raccolta della plastica che li qualificano per il recupero e il riutilizzo.

La trasformazione o riciclo dei rifiuti e materiali in risorse è l’unica alternativa per entrare nell’ottica di un’economia circolare, in linea con le direttive dell’Unione europea, che limitano la quota di rifiuti urbani da smaltire in discarica. Entro il 2035, infatti, non più del 10% dei rifiuti potrà essere così eliminato. A tal fine il Gruppo Hera, che tratta 6,3 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno, ha cercato una soluzione che potesse permetterle di passare dall’analisi in linea dei rifiuti, automatizzata e/o manuale, a una soluzione in grado di valutare la qualità della

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n. 8 | Giugno | 2022


NUOVI LABORATORI AREA42 PER REPLY Reply apre Area42, il nuovo centro di ricerca applicata focalizzato sullo sviluppo delle tecnologie più innovative. Sono infatti Autonomous Warehouse,

Last Mile Delivery, Robotica, Connected Products, Blockchain e Metaverso gli ambiti che animano i corner Lab di Area 42 e su cui gli esperti di Reply sono quotidianamente al lavoro per trasformare idee in prototipi innovativi, sfruttando il potenziale delle tecnologie, e applicarli a use case reali in ambito industriale. Il progetto risiede presso la Palazzina Lingotto, al civico 250 di via Nizza a Torino, recentemente acquisita dal Gruppo, oggetto di un importante progetto di ristrutturazione. Area 42 si aggiunge ai laboratori di Reply in Europa: il Test Automation Center, dedicato all’automated monitoring & testing della qualità di prodotti

e servizi business critical, e l’IoT Validation Lab, dedicato alla validazione di soluzioni interconnesse, presenti anch’essi nella nuova sede del Lingotto per creare un vero e proprio polo di laboratori applicati all’industria; Area 360, il centro per la realtà aumentata e virtuale a supporto del business, con sede a Milano; l’Immersive Experience Lab di Monaco, dove si sperimentano esperienze immersive di nuova generazione; il Cyber Security Lab, a Colonia, dedicato allo studio e al test delle minacce cyber, e quelli in prossima apertura a Londra dedicati alla robotica, edge computing e tecnologie sensoriali.

ASSORBIMENTO DI CO2 CERTIFICATO SU BLOCKCHAIN Forever Bambù, primaria azienda italiana produttrice di bambù gigante, con attività in tutta Europa, ha innovato il suo settore gestendo l’intero ciclo di vita dei bambuseti, dalla piantumazione all’utilizzo della biomassa per la produzione di bioplastiche con le fibre della canna fino a servizi per la compensazione di CO2 per aziende e attività professionali. In aggiunta a questi servizi di compensazione e mitigazione annuncia l’avvio del progetto Forever Zero CO2, basato su tecnologia blockchain ed NFT. Si tratta del primo progetto italiano che certifica in maniera trasparente ed immutabile la compensazione ottenuta da foreste italiane. Il progetto prevede la creazione di NFT per ogni lotto di terreno, comprensivi di informazioni come le coordinate geografiche, l’estensione in ettari e la quantità e il valore di CO2 assorbita da ogni singolo lotto. Non solo tecnologia però: l’azienda ha infatti deciso di dare anche un valore artistico all’iniziativa, aprendosi alla Crypto Arte. Ad ogni NFT è infatti associata un’opera unica dell’artista digitale italiano Nicolò Canova che ha dato forma artistica alle numerose virtù del bambù.

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Anteprima

La CHIMICA INTERNAZIONALE in mostra a Francoforte APRE A FINE AGOSTO L’EDIZIONE 2022 DI ACHEMA, LA FIERA INTERNAZIONALE DEDICATA ALL’INGEGNERIA CHIMICA, ALL’INDUSTRIA DI PROCESSO E ALLE BIOTECNOLOGIE. FRA I TEMI IN PRIMO PIANO: DIGITALIZZAZIONE, CONNETTIVITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE. APPUNTAMENTO A FRANCOFORTE DAL 22 AL 26 AGOSTO 6

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Achema eventi di ospiti e partner, che completa l’ampia gamma di temi espositivi. Questi eventi, per la prima volta, saranno pienamente integrati nell’ambiente espositivo: tutte le sessioni del convegno si svolgeranno o su palchi direttamente nei padiglioni espositivi o nelle immediate vicinanze dei gruppi espositivi. In questo modo, dato che la fiera è molto grande, i visitatori dovrebbero essere agevolati nel percorso e non essere obbligati a camminare in modo eccessivo. La scorsa edizione, tenutasi nel 2018, ha visto la presenza di 3.800 espositori provenienti da cinquanta Paesi e di oltre 145mila visitatori internazionali. «Abbiamo dedicato lo scorso decennio a far emergere i temi legati alla sostenibilità. Il decennio appena cominciato invece ci ha obbligati a dedicarci alla gestione della crisi: prima la pandemia, poi la guerra» ha commentato Björn Mathes, Member of the Executive Board, Dechema Ausstellungs-GmbH, in occasione della conferenza on line di presentazione della fiera. «Di fatto si risponde a queste esigenze nello stesso modo, con la collaborazione e la sinergia di settore, ed è questo il canale offerto da Achema». «Da un lato ci siamo augurati di ritrovare quella leggerezza che avevamo prima del Covid, e per questo abbiamo fissato la fiera a fine agosto nella speranza che persistano le condizioni ideali per spostarsi e incontrarsi» aggiunge Thomas Scheuring, CEO, Dechema Ausstellungs-GmbH. «Dall’altro però la leggerezza che ci aspettavamo è ormai irraggiungibile, considerando l’effetto della guerra in Ucraina che, oltre ad avere un impatto umanitario intollerabile, ha anche causato una nuova rivoluzione sulla supply chain.

È

finalmente pronta al via l’edizione 2022 di Achema, la fiera internazionale dedicata all’ingegneria chimica, all’industria di processo e alle biotecnologie, che quest’anno si terrà dal 22 al 26 agosto a Francoforte. La gamma dei prodotti in mostra spazia dalle attrezzature da laboratorio, pompe e dispositivi di analisi ai macchinari per il confezionamento, caldaie e agitatori, fino alle tecnologie di sicurezza, ai materiali e ai software, coprendo così tutte le esigenze dell’industria chimica, farmaceutica e alimentare. È previsto un ampio programma di convegni e workshop, con conferenze scientifiche e numerosi

Uno scenario che ci obbliga a pensare seriamente a come risolvere tutti questi problemi. Ancora una volta è l’industria nella sua coesione che può trovare risposte. Entriamo in una nuova era di incertezza geopolitica e ogni supply chain dovrà essere rivista per ottenere la massima robustezza e affidabilità di fronte a questi eventi». Il mese di agosto, persino in Germania, fa pensare più alle vacanze che non al lavoro, ma gli organizzatori sono contano sulla capacità della manifestazione di attrarre un pubblico di altissima qualità, coinvolto e partecipe nella volontà di trovare nuove soluzioni per la propria supply chain. Nelle pagine che seguono, troverete la nostra “Guida Achema”: le principali novità degli espositori italiani, con i dati di contatto e le informazioni salienti sulle aziende. Buona visita! Tutte informazioni su:

www.achema.de n. 8 | Giugno | 2022

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Anteprima AM ATOMIZERS TECHNOLOGY SRL Via Volta, 17 - 20057 Assago (MI) Tel. +39 3755853340 www.amatomizers.com Persona di contatto: Marco Falco info@amatomizers.com

A

M Atomizers Technology è azienda internazionale con solide competenze nella progettazione e costruzione di atomizzatori centrifughi ad alte prestazioni per Spray Dryer. I nostri innovativi sistemi di lavaggio CIP per sistemi automatizzati e servizi di ingegneria associati completano la gamma di prodotti. AM Atomizers Technology is an international company with solid knowledge in the design and manufacturing of high-performance Centrifugal Atomizers for spray drying systems. Our innovative CIP Cleaning devices for automated systems and associated engineering services complete the product portfolio.

PAD. 4.0 STAND F14

AERRE INOX SRL

BELLETTI E FERRARI SRL SOCIETÀ CON SOCIO UNICO

Via Gerola, 4 26010 Fiesco (Cremona) Tel. +39 0374 370 828 info@aerreinox.it www.aerreinox.it

Via Oreste Luciani, 8/A - 43126 Parma - Tel. +39 0521 294832 www.bellettieferrarisrl.it Persona di contatto: Simone Penazzi, Sales Director Tel. +39 348 7950730 - penazzi@bellettieferrarisrl.it

A

erre Inox progetta e produce valvole e dispositivi in acciaio inox per impianti e serbatoi del settore farmaceutico, cosmetico, alimentare e chimico. Valvole, raccorderia inox, agitatori magnetici, scambiatori di calore e una vasta scelta di prodotti customizzabili indicati per ogni progetto.

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Aerre Inox is dealing with the design and production of valves and devices made of stainless steel and special materials for plants and tanks in the pharmaceutical, biotechnological, cosmetic, food & beverage and chemical sectors. A wide range of customizable solutions for every project.

BF Parma is specialized in Engineering, Construction and Installation of: new or revamping of PW/WFI, storage and distribution loop; N2, CA, pure steam distribution or modification on existing plant/ loop; compounding-preparation suite with fixed or mobile vessel; Skid and CIP/WIP/SIP lines; process automation with PLC/Scada/ Panel PC control system.

PAD. 6.1 STAND B67

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F Parma è specializzata in ingegneria, costruzione e installazione di: nuovi impianti e/o revamping per PW/WFI, stoccaggio e distribuzione; distribuzione o modifiche per N2, CA, vapore pulito; compounding-sale di preparazione con serbatoi fissi o carrellati; SkidCIP/ WIP/SIP; automazione di processo con PLC/Scada/Panel PC.

PAD. 6.1 STAND B56


Achema BONFIGLIOLI ENGINEERING SRL

CDR POMPE SRL

Via Amerigo Vespucci, 20 44124 Ferrara Tel. +39 0532 715631 www.bonfiglioliengineering.com Persona di contatto: M.T. Kabrit info@bonfiglioliengineering.com

Via Raffaello Sanzio, 57 20021 Bollate (MI) Tel. +39 02 9901941 rdo@cdrpompe.com www.cdrpompe.com

P

K-VS per controllo integrità (CCIT) dei contenitori Blow-Fill-Seal (BFS) ad alta velocità. LT-Pro Leak Tester, soluzione da laboratorio flessibile per l’ispezione integrità per una alta varietà di tipi di packaging. Bonfiglioli Engineering, il tuo partner ideale per soluzioni chiavi in mano legate al controllo integrità ed ispezione del packaging. PK-VS system for high-speed Container Closure Integrity Testing (CCIT) of Blow-Fill-Seal (BFS) packaging. LT-Pro Leak Tester, a flexible benchtop CCIT solution for a variety of package types. Bonfiglioli Engineering, your partner in complete leak inspection and package integrity testing solutions.

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DR si distingue nel panorama manifatturiero per lo sviluppo e la produzione di pompe centrifughe di processo a trascinamento magnetico e a tenuta meccanica per liquidi pericolosi, corrosivi e tossici destinati principalmente ai settori Chimico, Farmaceutico, Fertilizzanti, Vernici, Petrolchimico. CDR distinguish itself in the manufacturing sector for the development and production of magnetic drive centrifugal process pumps and pumps with mechanical seals for hazardous, corrosive and toxic liquids mainly intended for the Chemical, Pharma, Fertilizer, Paints and Petrochemical sectors.

PAD. 3.1 STAND 70

PAD. 8 STAND F55

BRAM-COR SPA

COS.MEC SRL

Via Mercalli 12/A Quartiere SPIP - 43122 Parma Tel. +39 0521 538711 Persona di contatto: Francesco Vasé elena.gagliolo@bram-cor.com www.bram-cor.com

Via Aldo Moro 17/19 20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. +39 02 91080107 - Fax +39 02 91080894 www.cosmec-it.com Persona di contatto: Cristina Danelli commerciale@cosmec-it.com

B

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ram-Cor progetta, produce e installa linee complete per la farmaceutica, nei seguenti settori applicativi: trattamento dell’acqua, generazione, stoccaggio e distribuzione. Formulazione di liquidi farmaceutici, filtrazione, distribuzione, CIP/SIP sono il nostro core-business. Bram-Cor designs, manufactures and installs complete lines for the pharmaceutical industry in the following application areas: water treatment, generation, storage and distribution. Formulation of pharmaceutical liquids, filtration, distribution, CIP/SIP are our core business.

PAD. 6.1 STAND B45

os.Mec è un produttore italiano certificato Iso 9001 di apparecchiature per la movimentazione e granulazione di polveri per l’industria farmaceutica, chimica e alimentare. I prodotti comprendono: mulini, bin, granulatori a umido, letti fluidi, miscelatori, colonne di sollevamento, sistemi di lavaggio, etc. Cos.Mec is an Iso 9001 certified Italian manufacturer of powder handling and granulation equipment for the pharmaceutical, chemical and food industries. Its products include: mills, bins, High Shear Mixers, Fluid Bed Dryers, transportation systems, mixers, lifting columns, washing stations, etc.

PAD. 3.1 STAND A47

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Anteprima

FAIL SRL

FARMO RES SRL

Via Galilei, 18 42020 San Polo d’Enza (RE) Tel. +39 0522 873436 Persona di contatto: Marco Saccani marco.saccani@fonderiafail.it www.fonderiafail.it

Via del Lavoro, 9 48015 Cervia (RA) Tel. +39 0544 981900 https://www.farmores.com/ Persona di contatto: Davide Forti farmo@farmores.com

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F

a oltre 45 anni forniamo qualità e flessibilità nella produzione di getti in acciaio inossidabile di tutti i tipi, forniamo getti principalmente per il settore valvole e pompe. We produce stainless steel and nickel-based alloy castings, in a large variety of types, In more than 45 years we have developed our ability to meet the requirements of flexibility and quality, we supply castings mainly for pumps and valves market

PAD. 8 STAND A8

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armo Res produce macchine automatiche per il confezionamento di prodotti farmaceutici, fiale, flaconi, siringhe secondo elevati standard di qualità. Le macchine a formatura verticale per supposte, ovuli e monodose completano la gamma di prodotti pharma. Il nostro know-how è utilizzato per il confezionamento ad hoc di prodotti cosmetici e alimentari. Farmo Res manufactures automatic machines for pharmaceutical products such as vials, ampoules and syringes. All machines comply with the highest quality standards. Our vertical forming machines for suppositories, ovules and unit doses complete the range of machines for the pharma market. The company’s know-how extends to cosmetic and food packaging.

PAD. 3.1 STAND F49


Achema GSKET SRL

MARCHESINI GROUP SPA

Via Leonardo Da Vinci, 5, 26020 Ticengo (CR) Tel. +39 0374 71248 Persona di contatto: Luca Barozzi, Sales manager sales@gsket.com www.gsket.com

Via Nazionale, 100 - 40065 Pianoro (BO) Tel. +39 051 047 9111 Ufficio marketing Marchesini Group info@marchesini.com

G

SKET-AISA è l’azienda leader mondiale nell’innovazione e realizzazione di macchine per la costruzione di guarnizioni semimetalliche e le loro relative applicazioni. Dopo quattro anni di attesa, non vediamo l’ora di accogliervi al nostro stand E72 Hall 8.0 durante la fiera Achema a Francoforte per illustrarvi le nostre novità. GSKET-AISA is the world leader in the innovation and production of machines for the making of semimetallic gaskets and its relative applications. After such a long time, we can’t wait to give you a warm welcome at our stand E72 Hall 8.0 at the Achema exhibition in Frankfurt and share with you our latest news.

M

archesini Group progetta e costruisce macchine stand-alone e linee personalizzate per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici. Con un fatturato di 490 milioni di euro e 2.500 dipendenti, il Gruppo è uno dei primi produttori mondiali di macchine automatiche per il confezionamento farmaceutico e cosmetico. Fondata nel 1974, l’azienda ha esteso le sue reti in oltre 116 paesi, mantenendo la produzione interamente in Italia. Marchesini Group designs and builds stand-alone machines and customised lines for packaging pharmaceuticals and cosmetics. With a turnover of 490 million euros and 2,500 employees, the Group is one of the first worldwide manufacturers of automatic pharmaceutical and cosmetic packaging machines. Founded in 1974, the company extended its networks in over 116 countries, but all the solutions are produced in Italy.

PAD. 8.0 STAND E72

PAD. 3.1 STAND G3

GVR POMPE SRL

M PUMPS SRL

Via Dell’Artigianato, 19 20072 Fizzonasco - Pieve Emanuele (MI) Tel. +39 02 9072 5577 www.gvrpompe.com Persona di contatto: Valentina Beltramini info@gvrpompe.com

Via Dell’Artigianato, 120 45015 Corbola (RO) Tel. +39 0426 346304 www.mpumps.it info@mpumps.it

G

VR Pompe è un’azienda che opera sul mercato italiano ed estero in qualità di costruttore di pompe a ingranaggi dal 1956. Grazie alla nostra produzione totalmente made in Italy offriamo il migliore standard qualitativo, personalizzando il prodotto a seconda delle esigenze dei nostri clienti. GVR Pompe is a manufacturer of gear pumps since 1956. We operate on the Italian and foreign market and thanks to our totally made in Italy production we offer the best quality standard, customizing the product according to the needs of our customers.

PAD. 8 STAND A4A

M

Pumps è un’azienda italiana specializzata nella progettazione e produzione di un’ampia gamma di pompe a trascinamento magnetico. Con oltre 45 anni di esperienza oggi è riconosciuta una delle più avanzate e innovative aziende nel mondo delle pompe a trascinamento magnetico. M Pumps is an italian company specialized in design and manufacturing of a wide range of magnetic drive pumps. Strong of over 45 years’ experience of his founders, is today recognized as one of the most advanced and innovative company in the global sealless pumps scenario.

PAD. 8.0 STAND H46

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Anteprima

OMAG SRL

PBL SRL

Via G.Santi 42/A - 61012 Gradara (PU) Tel. +39 0541 950854 www.omag-pack.com Persona di contatto: Giovanni Nocita Giovanni.nocita@omag-pack.com

Via Volta, 8 43046 Rubbiano (PR) Tel. +39 0525 010104 www.pblsrl.it Persona di contatto: Marco Serventi marco.serventi@pblsrl.it

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al 1973 Omag progetta e realizza confezionatrici e linee complete per buste e stick per il confezionamento di prodotti polverosi, granulari, liquidi, pastosi e compresse dedicate al settore farmaceutico e nutraceutico. Oltre 45 anni di esperienza tecnica garantiscono soluzioni ottimizzate e personalizzate in base alle necessità del cliente. Since 1973 Omag has been designing and developing packaging machines and complete lines for powdery, granular, liquid and pasty products into 3 or 4-side sealed sachets and stick-pack for pharmaceutical and nutraceutical industries. Every machine is customizable, can be designed on one or more packaging lanes according to customer’s requests.

PAD. 3.1 STAND G27

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BL è stata fondata come fornitore di soluzioni personalizzate leader del settore per le società farmaceutiche globali. La nostra passione per l’eccellenza rende PBL un partner per soluzioni innovative per le principali società di produzione globali. PBL was established as an industry-leading custom solutions provider to global pharmaceutical corporations. Our passion for excellence makes PBL a partner for innovative solutions for leading global manufacturer corporations.

PAD. 3.0 STAND H98


Achema PLASTIC GLASS SRL

PQE GROUP

Via Miles 8 20873 Cavenago di Brianza (MB) Tel. +39 02 9506445 www.plastic-glass.com Persona di contatto: Davide Toselli davide.toselli@plastic-glass.com

Località Prulli, 103/C - 50066 Reggello, (FI) Tel. +39 055 5275100 https://www.pqegroup.com/ Persona di contatto: Laura Bertolini events@pqegroup.com

P

lastic Glass srl, dal 1987 è leader nel mercato della costruzione di manufatti in materiale composito (GRP e Termoplastici Rinforzati), progettando e costruendo apparecchiature per la depurazione dell’acqua, per il trattamento fumi e in generale per risolvere problematiche relative a corrosione. Plastic Glass srl, since 1987 is a leader in the market for the construction of composite material products (GRP and Reinforced Thermoplastics), designing and manufacturing equipment for water purification, for fumes treatment and in general to solve problems related to corrosion.

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ondata nel 1998 da Gilda D’Incerti, PQE Group è un Complete Quality Solutions Provider e Global Partner per il settore Life Science. Certificata ISO9001, PQE Group offre soluzioni personalizzate, in tutto il mondo, per raggiungere e mantenere la conformità su tutto il ciclo di vita del prodotto. Founded in 1998 by Gilda D’Incerti, PQE Group is a Complete Quality Solutions Provider for companies operating worldwide in the Life Science field. Certified ISO 9001, PQE Group offers turnkey quality solutions focusing on offering cost effectiveness, whilst maintaining highest quality standards.

PAD 9.1 STAND A33

POMPE CUCCHI SRL

PAD. 9.1 STAND E71

RATTIINOX SRL

Via dei Pioppi 39 20073 Opera (MI) Tel. +39 02 57606287 www.pompecucchi.it Persona di contatto: Herbert Franchin hf@pompecucchi.it

Via Mara, 44 22066 Mariano Comense (CO) Tel. +39 031 3551263 https://www.rattiinox.com Persona di contatto: Walter Ratti info@rattiinox.com

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roduttore di pompe dosatrice e di trasferimento ad ingranaggi, a pistone e a membrana. Esecuzioni: tenuta meccanica (singola o doppia), trascinamento magnetico, baderna. Materiali: AISI 316L, Hastelloy, Titanio, ghisa, bronzo, acciaio al carbonio. Manufacturer of metering and transfer gear pumps, piston and diaphragm pumps. Execution: single and double mechanical seal, magnetic coupling, packing ringrs. Materials: AISI 316L, Hastelloy, Titanium, cast iron, bronze, carbon steel.

PAD. 8.0 STAND J96A

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ezzo secolo di esperienza ha fatto di Rattiinox un’azienda di successo nella fornitura di componenti per impianti farmaceutici. Rattiinox è proprietaria del marchio CAD Clean &Aseptic Design, la gamma di valvole per il processo asettico più avanzata a livello mondiale. Half century of experience has made of Rattiinox a successful firm in the supplying of components for pharmaceutical installations. Rattiinox is the owner of CAD Clean & Aseptic Design brand, the worldwide mostly advanced product range of valves for aseptic processing.

PAD. 8.0 STAND F3

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Anteprima

SEA VISION SRL

SMEG SPA - INSTRUMENTS DIVISION

Via Treves 9E 27100 Pavia Tel. +39 0382 529576 www.seavision-group.com Persona di contatto: Maria Grazia Preda mpreda@seavision-group.com

via Leonardo da Vinci, 4 42016 Guastalla (RE) Tel. +39 0522 821521 www.smeg-instruments.com

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ata nel 1995 come software house, SEA Vision è un oggi Gruppo multinazionale tra i primi cinque leader al mondo. Sviluppa software di machine vision per il controllo della qualità dei farmaci, sistemi di tracciabilità, e una innovativa Suite Pharma 4.0 - per l’analisi dei dati, la gestione di processi ed automazione, e molto altro. Founded in 1995 as a software house, SEA Vision is today a multinational Group among the top five leaders worldwide. The company develops machine vision software for quality control of pharmaceutical products, T&T solutions, and an innovative 4.0 Pharma Suite for data analysis, processes, automation management and much more.

PAD. 3.1 STAND A7

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meg Spa, tramite la divisione Smeg Instruments, sviluppa soluzioni innovative e prodotti robusti ed affidabili per i laboratori industriali, per la ricerca e la farmaceutica: una gamma completa di Lavavetrie ed Accessori e un’ampia gamma di frigoriferi, congelatori e ultra-congelatori in grado di garantire la conservazione professionale di qualsiasi tipo di prodotto. Smeg Spa, with the division Smeg Instruments, develops innovative robust quality product and system solutions for laboratories in the industrial, research and pharma sectors: a complete range of Glassware Washer and Accessories and a wide range of refrigerators, freezers and ultra-low freezer which can ensure the professional storage of any kind of product.

PAD. 4.1 STAND F15


Achema STERILINE SRL

TEXPACK SRL

Via Tentorio 30/31 22100 Como (CO) Tel. +39 031 592064 www.steriline.it Persona di contatto: Federico Fumagalli sales@steriline.it

Via Galileo Galilei 24 25030 Adro (BS) Tel. +39 030 7480168 Fax: 030 7480201 info@texpack.it

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teriline è un’azienda affermata a livello europeo, specializzata nella produzione di linee complete per l’aseptic processing destinate alle aziende farmaceutiche su scala globale. Steriline sviluppa, produce e fornisce una gamma completa di soluzioni, meccaniche e robotiche, compatibili con flaconi, fiale, carpulle e siringhe. Steriline is a well-established European manufacturer, specialized in the production of complete lines for the aseptic processing, to be supplied to the pharmaceutical companies worldwide. Steriline develops a comprehensive range of both mechanical and robotic solutions, compatible with vials, ampoules, cartridges and syringes.

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expack produce e commercializza guarnizioni industriali di differente tipologia e misura, per offrire una gamma completa di sistemi di tenuta e prodotti per alte temperature. La gamma di prodotti comprende guarnizioni in PTFE, esenti amianto, grafite e materiali per i più diversi settori industriali: farmaceutico, chimico e alimentare.

Texpack produces and supplies industrial gaskets of different types and sizes, to offer a complete range of sealing systems and products for high temperatures. The product range includes PTFE gaskets, asbestos-free, graphite and materials for the most different industrial sectors: pharmaceutical, chemical and food.

PAD. 3.1 STAND E69

PAD. 9.0 STAND D76

TECNINOX SRL

TM SRL

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Via Emilia 89/A 43015 Noceto (PR) Tel. +39 0521 825324 www.tecninox.it/en/ Persona di contatto: Franco Miglioli f.miglioli@tecninox.it

Via Cicogna 12-14 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Tel. +39 051 6511012 www.tm-italia.it Persona di contatto: Luca Baruffato Luca.baruffato@tm-italia.it

ECNinox Group progetta e costruisce impianti di processo e per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di fluidi puri. In fiera presenterà un CIP Skid per l’Ungheria, una COP/SOP station per l’Irlanda, un distillatore per la produzione di WFI e un sistema a osmosi inversa. TECNinox Group designs and builds process plants and clean utilities plants. At Achema, you’ll be able to see a CIP Skid for Hungary, a COP/SOP station for Ireland, a distiller for WFI production, and a reverse osmosis system. Our Team will be glad to show you our whole portfolio.

PAD. 6.1 STAND B14

M Srl è una realtà bolognese ad elevato contenuto di know-how tecnologico. Opera nel settore farmaceutico/cosmetico e progetta e realizza macchine di riempimento e sigillatura di strip monodose. Propone una gamma di soluzioni flessibili, allo stato dell’arte della tecnologia, la missione essere centro di eccellenza e riferimento per il dosaggio di fluidi.

TM Srl is an Italian company with a high content of technological know-how, working in the pharmaceutical/cosmetic sector that designs and manufactures filling and sealing machines for sterile unitdose strips. They propose a range of flexible solutions, at the state of the art technology, aiming to be excellence center and reference for fluid dosing applications.

PAD. 3.1 STAND J1

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Anteprima

TURELLO SRL

TOF SRL

Via Dell’Erica 16/18 28017 San Maurizio D’Opaglio (NO) Tel. +39 0322 915919 - 915937 www.tofin.com Persona di contatto: Mirella Tonati mirellatonati@tofin.com

Via Dell’industria, 7 - 33030 Coseano (UD) Tel. +39 0432 861416 www.turello.net Persona di contatto: Esther Turello Esther.turello@turello.net

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OF, il vostro miglior Partner per Rubinetterie per Laboratorio, Docce e Lavaocchi di Sicurezza. 74 Anni di Storia frutto di Passione e Amore per il nostro lavoro. TOF, your best Partner for Laboratory Taps, Safety Showers and Eye Washers. 74 Years of History, the result of Passion and Love for our work.

PAD. 4.1 STAND G38

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al 1975, progettiamo e realizziamo macchine e impianti chiavi in mano per la produzione di sigillanti, adesivi, vernici, inchiostri, grassi e lubrificanti. La nostra forza la varietà dei prodotti: macchinari stand-alone e linee di produzione complete, a partire dallo stoccaggio delle materie prime fino all’imballaggio del prodotto finito, rendendo l’azienda una realtà unica nel proprio settore a livello mondiale. Since 1975, we have been designing and manufacturing machines and turnkey plants for the production of sealants, adhesives, paints, inks, greases and lubricants. Our strength is the variety of products: stand-alone machinery and complete production lines, starting from the storage of raw materials to the packaging of the finished product, making the company a unique reality in its sector worldwide.

PAD. 12.0 STAND E1


Achema UNIVERSAL PACK

VOMM IMPIANTI E PROCESSI SPA

Via Vivare, 425 47842 San Giovanni in Marignano (RN) Tel. +39 0541 955276 www.universalpack.it/en Persona di contatto: Alex Leardini aleardini@universalpack.it

Via Eugenio Curiel, 252 20089 Rozzano (MI) Tel. +39 02 575 108 08 https://www.vomm-en.com/ Persona di contatto: Paolo Giandomenico info@vomm.it

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niversal Pack è un punto di riferimento internazionale nella costruzione di macchinari per packaging monodose in stick pack e bustine a 4 saldature per il settore farmaceutico e chimico. Universal Pack is an international point of reference when it comes to the design and manufacture of single dose packaging machines for 4 side seals sachets and stick packs for pharmaceutical and chemical industries.

OMM nasce più di 50 anni fa ed è specializzata in progettazione e costruzione degli impianti basati sull’esclusiva turbo-tecnologia per processi termici continui con elevata efficienza termica: essiccamento, concentrazione, reazioni chimiche, granulazione, miscelazione per industria chimica, farmaceutica ed agroalimentare. VOMM is a company of more than 50 years, specialized in design and construction of plants based on its exclusive turbo-technology for thermal processes in continuous: drying, concentration, chemical reaction, granulation, mixing with high thermal efficiency applied in chemical, pharmaceutical and agro-industrial sectors.

PAD. 3.1 STAND F47

VIBROWEST ITALIANA SRL Via Leonardo da Vinci, 5 20033 Solaro (MI) Tel. +39 02 99482788 www.vibrowest.it Persona di contatto: Alessandro Martini a.martini@vibrowest.it

PAD. 4 STAND F4

ZOPPAS INDUSTRIES HEATING ELEMENT TECHNOLOGIES Via Podgora, 26 - 31029 Vittorio Veneto (TV) - Tel. +39 04389101 Persona di contatto: Francesca Di Stefano E-mail: francesca.distefano@zoppas.com www.zoppasindustries.com

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a oltre sessant’anni Vibrowest è leader nella realizzazione di una vasta gamma di macchine per la separazione e la vagliatura. Il nostro team produce e assembla tutte le attrezzature in loco presso il nostro stabilimento in Italia prima che vengano spedite in tutto il mondo.

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For over sixty years Vibrowest has been a leader in the production of a wide range of separation and screening machines. Our production team manufacture and assemble all our equipment on site at our factory in Italy before it’s shipped worldwide.

Zoppas Industries Heating Element Technologies is involved in the design and manufacture of electric heating solutions and systems for the industrial processes. They can be supplied to meet relevant ATEX requirements within many market sectors, including petrochemical, pharmaceutical, chemical, marine, etc.

PAD. 12.0 STAND E35

oppas Industries Heating Element Technologies è attiva nella progettazione e produzione di soluzioni e sistemi elettrici per il riscaldamento e per i processi industriali, disponibili nel rispetto dei requisiti ATEX e destinati a diversi settori di mercato, fra i quali petrolchimico, farmaceutico, chimico, marino e così via.

PAD. 6.1 STAND D41

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Rassegna

LA NOSTRA PRIMA

IVS

PER LA PRIMA VOLTA DALL’AVVIO DEL SUO NUOVO CICLO EDITORIALE, CHIMICA MAGAZINE HA PARTECIPATO A IVS, INDUSTRIAL VALVE SUMMIT, IL PIÙ IMPORTANTE EVENTO INTERNAZIONALE DEDICATO ALLE TECNOLOGIE DELLE VALVOLE INDUSTRIALI E ALLE SOLUZIONI DI FLOW CONTROL. IN EVIDENZA, DAI CORRIDOI DELLA FIERA E DAL PROGRAMMA DEI CONVEGNI, L’AMPIO ASSETTO TECNOLOGICO NECESSARIO PER LO SVILUPPO DI QUELLO CHE RIMANE UN SETTORE CARDINE DELLA NOSTRA ECONOMIA, L’OIL & GAS, LE NUOVE TENDENZE CHE SI APRONO IN TERMINI DI DECARBONIZZAZIONE E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA A CORREDO DI QUESTA EVOLUZIONE

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IVS

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uinta edizione: 15 e 16 maggio 2024, e già ci sembra un appuntamento imperdibile. L’edizione 2022 di IVS, che si è svolta a fine maggio, si chiude con un bilancio estremamente positivo, per gli organizzatori e per i numerosi partecipanti, noi inclusi, con tante novità e stimoli da seguire relativamente al settore delle tecnologie delle valvole industriali e alle soluzioni di flow control. Parliamo della quarta edizione di IVS - Industrial Valve Summit, promossa da Confindustria Bergamo e Promoberg, prevista con cadenza biennale ma rimandata di un anno causa Covid. Un evento salutato da numeri record, nonostante le limitazioni ai viaggi ancora in vigore in alcune aree del mondo e le delicate evoluzioni che gli scenari globali hanno registrato negli ultimi mesi in particolare. 12mila visitatori, provenienti da oltre novanta Paesi in rappresentanza di tutti e cinque i continenti, in crescita rispetto all’edizione precedente, al pari degli espositori: trecento aziende (+17% rispetto all’ultima edizione) provenienti da dodici Paesi (Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Francia, Corea del Sud, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Sudafrica, Turchia, Repubblica Ceca e naturalmente Italia). Da record anche le superfici del summit, che si è sviluppato su 15mila metri quadrati complessivi, grazie alla creazione di un terzo padiglione. Numeri che raccontano come IVS si sia affermato come un appuntamento imprescindibile per tutta la filiera globale connessa alle valvole industriali e al controllo del flusso.

CONFERENZE SCIENTIFICHE DI IVS 2022 La fiera coniuga una vocazione espositiva ad un’anima scientifica, che si esprime nei cicli di conferenze che la accompagnano. In tal senso garantisce non solo l’incontro tra i maggiori attori della filiera globale, offrendo vantaggi relazionali e opportunità commerciali, ma rappresenta una vetrina per discutere il cambiamento e analizzare le direzioni del mercato. In particolare, la parte convegnistica si è sviluppata in cinque sessioni di conferenze tecniche, altrettanti workshop, un panel di discussione e una tavola rotonda che ha esaminato il ruolo dell’idrogeno nel comparto alla luce dei nuovi scenari legati alla decarbonizzazione. Ad aver preso parola sono stati una cinquantina di esperti provenienti da tutto il mondo. Il summit ha approfondito le applicazioni delle ultime innovazioni e i temi orientati alla sostenibilità, ad esempio le tecnologie di Carbon Capture and Storage (CSS), il panorama dei biocombustibili, delle bioraffinerie e delle bioenergie. Per quanto riguarda le sessioni scientifiche, la prima era incentrata sugli sviluppi e le prospettive nella progettazione delle valvole di sicurezza, nei materiali, nei processi di manifattura, nei rivestimenti e

nelle tecnologie anticorrosione. All’interno di questo ciclo di conferenze, spazio particolare era dedicato al tema dell’additive manufacturing e del cosiddetto magazzino virtuale, con le sue implicazioni anche a livello economico. Si è parlato anche di attuatori e tecnologie di controllo nell’ambito delle smart technologies e dell’abbattimento delle fugitive emissions correlato all’ottimizzazione delle guarnizioni per valvole. Altro tema importante che è stato approfondito, quello degli standard internazionali, relativi in particolare alla gestione della supply chain e ad una corretta impostazione delle relazioni fra cliente e fornitore. Trasversale a tutti il tema dell’innovazione, unito alle tecnologie in crescita e agli scenari futuri. Inoltre, sono stati presentati diversi studi e analisi ed è stato illustrato lo stato dell’arte del settore a livello nazionale e internazionale. In particolare, in occasione della conferenza d’apertura della fiera, la sera del 24 maggio, è stato presentato l’Osservatorio IVS-Prometeia “The oil & gas valve industry in Italy”, realizzato con il contributo dell’ufficio studi di Confindustria Bergamo. Il nuovo studio fotografa lo stato del comparto italiano, che conta 255 imprese, 11.400 addetti e un valore della produzione pari a 3,2 miliardi di euro. Numeri che rendono la filiera delle valvole per l’Oil&Gas un settore “core” del manifatturiero italiano, oltre che una delle eccellenze nascoste del Made in Italy. Quasi due valvole su cinque per l’Oil&Gas prodotte in Europa sono italiane. Il nostro Paese è in testa alla graduatoria dei maggiori produttori UE, grazie alla presenza di una filiera completa, sia in termini di prodotti finiti che di componenti e prodotti ausiliari. Da sottolineare che il territorio di Bergamo rappresenta il fulcro del settore italiano. Entro un raggio di 100 km dalla provincia ha sede un distretto industriale che genera oltre il 90% della produzione nazionale del comparto. Nel 2020 gli investimenti mondiali nel settore dell’Oil&Gas sono calati di circa il 30% e il recupero del 2021 si è espresso a ritmi moderati ma insufficienti a riagganciare i livelli pre-pandemia. Di conseguenza, anche la domanda mondiale all’importazione di valvole per l’Oil&Gas ha archiviato il 2021 su livelli più contenuti (del 2% circa) rispetto a quelli del 2019. Lo shock del 2020 ha determinato una contrazione del fatturato delle imprese del settore (-11%): un ripiegamento in linea con quello dei competitor internazionali. Tra il 2020 e il 2021, le esportazioni italiane di valvole per il settore energetico sono cresciute a ritmi in linea o più elevati rispetto a quelle dei competitor in oltre il 60% dei top-100 mercati mondiali. Oltre all’Osservatorio realizzato con Prometeia, gli organizzatori hanno commissionato a ICE due studi di mercato sui comparti di Brasile ed Emirati Arabi Uniti, sempre presentati in occasione della conferenza di apertura della fiera.

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UNA VETRINA DELLE NOVITÀ VISTE IN FIERA LA MANIFESTAZIONE SI CARATTERIZZA PER UN ELEVATO LIVELLO TECNICO E RACCOGLIE SOLUZIONI CHE GENERALMENTE RAPPRESENTANO ECCELLENZE A LIVELLO MONDIALE. IL PRODOTTO “CORE” È INDUBBIAMENTE RAPPRESENTATO DALLE VALVOLE (E DAL MONDO OIL&GAS CHE NE RAPPRESENTA LA DESTINAZIONE D’USO PIÙ STRATEGICO) A CUI SI AGGIUNGONO ATTUATORI, TUBATURE E RELATIVE TECNOLOGIE, IMBALLAGGI E GUARNIZIONI, BANCHI DI PROVA, FLUSSIMETRI E TRASMETTITORI DI PROCESSO, STRUMENTAZIONI E APPARECCHIATURE, CONTROLLORI E INTERRUTTORI, RILEVATORI DI PERDITE, SALDATURE, RIVESTIMENTI, LUBRIFICANTI, IMBALLAGGI SPECIALI E TUTTI I SERVIZI CORRELATI. DI SEGUITO ABBIAMO VOLUTO PROPORRE UNA SELEZIONE DI QUESTE TECNOLOGIE, FRA QUELLE CHE ABBIAMO VISTO, INVITANDO LE AZIENDE A COMUNICARCI SEMPRE LE LORO NOVITÀ DI PRODOTTO O APPLICATIVE.

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Cominciamo, in ordine alfabetico, con Aidro, presente con la sua proposta in tema di additive manufacturing. Il core business di Aidro è la produzione di componentistica oleoidraulica e supporti accessori, che sono sempre stati realizzati in modo tradizionale; qualche anno fa l’azienda ha deciso di provare la stampa 3D per esigenze interne di ricerca e reperimento più rapido di parti di ricambio. Il passo successivo è stata la creazione di oggetti innovativi: valvole, scambiatori di calore, collettori di scarico, cilindri con caratteristiche nuove e, spesso, prestazioni migliorate rispetto ai pezzi tradizionali. Il percorso che hanno iniziato con l’additive manufacturing trova riscontro in diversi settori di riferimento: dall’aeronautica all’automotive, fino alla nautica e all’oil&gas.


IVS

AiLux Srl Tecnology Manufacturer proponeva, fra le sue novità, l’apparato DCM 2022 Diagnostic Communication Master, soluzione per il controllo da remoto degli attuatori. È una Master Station che può controllare fino ad un massimo di trecento attuatori e funziona come una interfaccia tra il livello superiore del sistema e i dispositivi di campo, fornendo un avanzato sistema di controllo e monitoraggio centralizzato.

AMMtech si distingue nella progettazione e realizzazione di valvole per fumi e alte temperature in vari diametri (DN 50 – DN 4000) e materiali costruttivi: la sua gamma di damper include valvole a farfalla, ghigliottine, louver, multi-louver, diverter, gruppi by-pass, stack damper e soluzioni personalizzate con progettazione su specifiche del cliente.

Con la sua proposta, Air Torque fornisce ai propri clienti attuatori pneumatici per valvole industriali, con particolare riferimento alla gamma rack and pinion. I suoi prodotti sono utilizzati nei settori chimico e petrolchimico, farmaceutico, nella generazione di energia e nel trattamento acque, oltre che nel food & beverage e oil & gas.

Con la nuova serie di attuatori Tigron, Auma intende raccogliere le nuove sfide del settore oil&gas. I nuovi attuatori Tigron sono certificati ATEX e IECEx per uso in zona con pericolo di esplosione comprendente il gruppo di gas IIC. Sono progettati per resistere alle condizioni ambientali più difficili, coprendo un intervallo di temperatura particolarmente ampio da -65 °C a +75 °C. Inoltre, la protezione dell’involucro IP68 e la verniciatura a polvere estremamente resistente sono in grado di proteggere efficacemente l’attuatore anche in condizioni climatiche avverse. Tigron è utilizzabile per l’automazione di diverse tipologie di valvole, come ad esempio valvole a saracinesca, a sfera, a farfalla e a globo; può essere abbinato con riduttori a quarto di giro o lineari.

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Rassegna e per svariati altri campi applicativi come idraulica e pneumatica, giunti oleodinamici, accumulatori, cilindri, sistemi di filtrazione avanzati. La sua esperienza spazia a 360° in molti altri settori quali aerospace, power generation, steel industry, iron, food, cosmetics e pharma.

Bea proponeva a IVS la sua gamma di materiali di fissaggio, scelti e utilizzati nel settore petrolchimico, idroelettrico, nucleare, navale, dell’alta velocità ferroviaria, con una recente apertura ai mercati dell’eolico e dell’idrogeno. L’azienda fornisce anche componenti per le aziende produttrici di valvole, filtri, caldaie e scambiatori di calore. Da oltre 30 anni è inoltre specializzata nella lavorazione di superleghe in materiali esotici, duplex e superduplex, oltre che nello stampaggio a caldo e nel trattamento termico. La produzione comprende dadi, viti, tiranti, realizzati con le migliori qualità di acciai, acciai al carbonio, leghe e superleghe, duplex e superduplex e tutte le leghe di Nickel così anche per i pezzi personalizzati disegnati su specifica richiesta dei clienti. Caast ha partecipato a IVS 2022 presentando i suoi sistemi di tenuta personalizzati, anche per grandi diametri. Dal 1998, Caast offre una vasta gamma di prodotti e materiali appositamente progettati e testati per svariate applicazioni Oil & Gas quali piattaforme offshore, impianti di perforazione, compressori, attuatori, valvole,

Carrara Global Sealing Solutions – una delle realtà a suo tempo promotrici della manifestazione, tra i principali produttori europei di guarnizioni industriali, specializzata nella produzione di baderne, sistemi di tenuta per valvole e guarnizioni per flange – ha presentato a IVS 2022 una gamma Low Emission completamente rinnovata in base alle novità normative che hanno interessato lo specifico ambito delle guarnizioni delle valvole industriali. Nel product

range spiccano, oltre ai Ring Joint (Carrara dispone del più ampio stock di Ring Joint del Sud Europa), gli Insulating Kits e le lastre per guarnizioni in PTFE Modificato. Allo stand di Dafram abbiamo potuto vedere una gamma completa di valvole a sfera flottanti e trunnion in costruzione side entry, top entry e fully welded per soddisfare le esigenze dei clienti più esigenti

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IVS nel settore oil & gas, chimico, raffineria e petrolchimico, trasporto gas naturale, anche liquefatto (LNG), o con miscele di idrogeno. Fondinox, presente sul mercato da 55 anni per leghe fuse in acciaio inossidabile e base nickel, ha colto l’occasione della fiera per presentare, nel corso delle conferenze, la nuova produzione di corpi valvola in leghe superduplex, soggetti a normativa Norsok, con spessori superiori a 230/270 mm. Presente alla fiera fin dalla prima edizione, Inox Riva è specializzata nella commercializzazione e produzione di componentistica in acciaio inox per strumentazione e per impianti industriali. La produzione comprende un’ampia gamma di innesti rapidi, raccordi e adattatori per media e alta pressione. Tutti i prodotti sono Made in Italy e sono costruiti in acciaio inossidabile, su richiesta in Duplex alloys o Nickel alloys. I settori dove trovano applicazione sono: Oil & Gas, oleodinamica, energia, chimica, farmaceutica, strumentazione, automotive, carburanti alternativi, antincendio e sistemi di sicurezza. Italcontrol ha partecipato a IVS con la sua decennale esperienza nel campo di collaudi e calibrazione A tal fine, Italcontrol è oggi in grado di offrire una delle più complete linee di banchi di collaudo ed attrezzature speciali presenti sul mercato per la prova di valvole industriali. La prevenzione e il controllo delle perdite infatti sono un obiettivo importante per i costruttori di valvole. L’area della produzione di molle era anch’essa ben rappresentata, ad esempio con il Mollificio Renzo Scotti, azienda operante da più di quarant’anni nel campo della produzione di molle in filo e a nastro che offre una gamma di articoli per le applicazioni e gli impieghi più diversificati. I materiali utilizzati sono: acciai al carbonio, acciai legati e pretemprati (CrSi, CrVa, SiCrNi), acciai inossidabili nelle diverse classi, bronzo fosforoso, ottone e rame al berillio. L’azienda fornisce inoltre molle in filo e molle a tazza in materiali speciali quali Inconel X750, 718 and 625, Nimonic 90, Monel, Elgiloy, Titanium Beta C e Ph steel.

«Da 60 anni il Gruppo è attivo con una verticalizzazione tecnologica in tutte le fasi produttive, assicurando articoli ad alte performance, efficienti e affidabili nel tempo». Omal è produttore di valvole e attuatori dal 1981: fra queste vi sono valvole a sfera, valvole a farfalla, valvole pneumatiche, attuatori pneumatici e attuatori elettrici. Con questi prodotti si rivolge ad applicazioni industriali come l’industria alimentare, chimica e farmaceutica, industriale, power and energy, navale e numerose altre. In fiera era anche ben rappresentata l’area logistica, con particolare riferimento a contenitori e processi di gestione customizzati per prodotti speciali e per il mondo dell’industria di processo. Fra questi ad esempio era presente Tecnoimballi, attiva da oltre quarant’anni nella progettazione e produzione di imballi industriali, insieme alla consociata Tilog, nata quattro anni come operatore logistico specializzato. Tre i pillar su cui si basa la sua attività: etica, sostenibilità e spiccata innovazione tecnologica, con ampio ricorso a soluzioni avanzate per la gestione dello stock, quali robotica, soluzioni predittive per il dimensionamento degli spazi, realtà aumentata e voice picking per la gestione delle movimentazioni interne. Concludiamo questa carrellata con Valpres (Gruppo Bonomi), azienda italiana produttrice di valvole a sfera con riferimento alle due aree energy e industriale. In particolare per il comparto chimico, Valpres ha ultimato la messa a punto di una linea completa di prodotti caratterizzati da una speciale tenuta asta in tecnopolimero. Questa soluzione, costituita da chevron rings sovrapposti, è stata denominata V-Pack, una speciale guarnizione asta in tecnopolimero.

Appuntamento a IVS anche per Oldrati Group, pronta ad affrontare un mercato in forte crescita con articoli tecnici caratterizzati dall’alto contenuto tecnologico e innovativo. “All in one” era il claim dello stand, corrispondente ad un approccio aziendale in grado di offrire un servizio completo e personalizzato gestendo internamente tutti i processi produttivi: dalla richiesta iniziale dei clienti, alla creazione delle mescole, fino alla campionatura dell’articolo finito. «La capacità di offrire più di 1200 stampi di varie dimensioni e diversi range di durezza insieme all’importante componente tecnologico fanno di Oldrati una perfetta soluzione per un servizio All in one» commenta Bruno Poretta, Product R&D Senior Material Manager.

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE

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Transizione energetica:

ultima chiamata a cura di Michela Del Pizzo

DI TRANSIZIONE ENERGETICA IN ITALIA OGGI SE NE PARLA UN PO’ MENO, MENTRE SONO TORNATI IN AUGE IL CARBONE E GLI ALTRI COMBUSTIBILI FOSSILI A SEGUITO DELLA GUERRA IN UCRAINA CHE HA COMPROMESSO LE FORNITURE DI GAS DALLA RUSSIA VERSO L’EUROPA. EPPURE, SAREBBE UN GRAVISSIMO ERRORE FARE UN PASSO INDIETRO NEI CONFRONTI DELL’IMPIEGO DELLE FONTI RINNOVABILI, CHE RISULTANO ORMAI ESSENZIALI PER IL FUTURO EQUILIBRIO DEL NOSTRO PIANETA n. 8 | Giugno | 2022

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE FONTI RINNOVABILI ORMAI ESSENZIALI Lo studio EQuilibrium Global Institutional Investor, realizzato a fine 2021 da Nuveen coinvolgendo 800 investitori istituzionali, ha rilevato che l’84% degli investitori e dei consulenti nella regione EMEA concorda sul fatto che la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio sia ormai inevitabile. L’87% ritiene, infatti, che la transizione offra di fatto nuove interessanti opportunità di investimento. Inoltre, l’impatto delle ultime crisi geopolitiche di portata globale, in particolar modo della guerra in Ucraina, ha mostrato chiaramente la necessità di raggiungere una maggiore indipendenza dal punto di vista energetico. In questo scenario le fonti rinnovabili sono la scelta ideale, perché di fatto sono fonti di energia “autoctone”: sfruttarne al massimo il potenziale vuol dire investire in modo deciso nell’installazione di infrastrutture all’avanguardia per la loro produzione.

voli, soprattutto nei private market, e quindi in grado di innescare un circolo virtuoso per tutti. Se dal punto di vista dell’impatto ambientale la transizione verso fonti rinnovabili è chiaramente imprescindibile, dal punto di vista dell’opportunità economica, basti pensare che già oggi le installazioni di infrastrutture per le rinnovabili superano quelle per i combustibili fossili, e le proiezioni di crescita delle forniture di energia fino al 2030 mostrano uno scenario dominato dalle rinnovabili a livello globale, con la produzione di energia da fonti rinnovabili di circa tre volte superiore rispetto a quella da combustibili fossili.

Servono dunque azioni immediate per mettere la transizione energetica globale sui binari giusti. Secondo il World Energy Transitions Outlook 2022: 1.5 °C Pathway di Irena, l’agenzia internazionale per le energie rinnovabili, la transizione energetica non può più tollerare il carbone, le cui centrali sono tornate in auge negli ultimi mesi a seguito della guerra Russia-Ucraina. «Negli ultimi mesi, la scarsità di gas e i Gli investimenti nelle In Italia - uno dei primi dieci paesi proprezzi elevati hanno portato a un ralrinnovabili possono duttori di energia elettrica da fotovoltailentamento del phase out del carbone mettere l’Italia, e gli altri co al mondo, e tra i primi tre in Euroa livello globale, rendendo un caso anpaesi europei, pa in quanto a capacità installata - gli cora più forte per una diffusione più al riparo dalla dipendenza impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici aggressiva delle rinnovabili», si legge da possibili interruzioni coprono oggi il 38% della produzione nel World Energy Transitions Outlodelle supply chain elettrica, mentre il 40% dell’energia è prook 2022. Inoltre, è necessario cancellare dotto da gas, il 10% da carbone e un altro gradualmente i sussidi alle fossili, mettendo 10% da altre fonti. Lo spazio di crescita ulterioinvece il turbo alle rinnovabili e lavorare infine re è senz’altro rilevante, viste anche le caratteristiche in modo coeso per adeguare l’infrastruttura al nuodel Paese dal punto di vista geografico e climatico. vo panorama energetico emergente. Come sta reagendo il Si tratta di una strategia vincente su tutti i fronti. In pri- mercato alla transizione energetica? Dal nostro punto di mo luogo, investire nelle rinnovabili potrebbe consentire di vista, possiamo solo osservare una proliferazione di progetti tenere maggiormente sotto controllo il costo dell’energia. che testimoniano la volontà di cambiare rotta, come emerNegli ultimi mesi è stato osservato un aumento dei prezzi ge dalle testimonianze riportate nelle prossime pagine. senza precedenti: prima a causa dell’aumento del consumo di energia dovuto alla ripartenza post-covid e del livello re- TRE PROGETTI INNOVATIVI PROMOSSI cord dei prezzi del gas, in seguito a causa della crisi ucraina. DALLA COMMISSIONE EUROPEA Le fonti rinnovabili sono sempre più competitive in termini di costi delle tecnologie di base. Ad esempio, il costo del so- In occasione della Giornata Mondiale della Creatività e lare fotovoltaico è diminuito del 90% in 12 anni e le energie dell’Innovazione (21 aprile), Sunlight Group Energy Storarinnovabili ora costano meno del carbone e del nucleare. ge Systems ha presentato il suo impegno a favore dell’innoGli investimenti nelle rinnovabili possono inoltre mettere vazione nel campo dell’energia sostenibile. Sunlight Group, l’Italia, e gli altri paesi europei, al riparo dalla dipendenza infatti, è partner di diversi progetti di ricerca innovativi da possibili interruzioni delle supply chain, che sono stret- nell’ambito di Horizon 2020, il programma promosso daltamente legate all’evoluzione delle condizioni geopolitiche. la Commissione Europea per il finanziamento di progetti Infine, le strategie di investimento che rispettano i criteri di Ricerca e Innovazione. Sunlight Group collabora allo ESG in generale si stanno rivelando sempre più profitte- sviluppo di tre progetti, Teesmat, X-FLEX e inteGRIDy

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per i quali l’azienda ha offerto la propria esperienza, le attrezzature all’avanguardia e le proprie strutture con l’obiettivo di supportare il settore energetico verso una maggiore efficienza. Teesmat è una piattaforma OITB (Open Innovation Test Bed) dedicata alla caratterizzazione dei materiali per le batterie, sulla quale vengono caricate le informazioni relative alla caratterizzazione dei materiali che compongono le varie tipologie di batterie (piombo-acido, ioni di litio, ossido d’argento, zinco/litio stampati, metallo-aria, ecc.). L’idea di fondo è che tutte le parti che compongono una batteria possano essere migliorate se si analizza e si comprende la portata dei loro processi. L’Open Innovation Test Bed offre una vasta gamma di test per valutare i diversi aspetti dell’attività delle batterie e il potenziale del loro miglioramento. Sunlight Group ha preso parte al progetto Teesmat in qualità di utente del servizio, il che significa che l’azienda mette a disposizione le sue batterie e i sistemi di accumulo di energia per la caratterizzazione. I dati raccolti verranno caricati sulla piattaforma OITB e resi accessibili anche agli altri partecipanti. Teesmat è stato implementato in 11 paesi Europei da oltre 20 partner, tra cui anche istituzioni scientifiche quali il CERTH (Centre for Research and Technology Hellas), aziende di tecnologia ed altri rappresentati del settore dell’accumulo di energia e verrà finalizzato nell’autunno del 2022. Sempre nell’ambito di Horizon 2020, l’azienda ha preso parte anche a X-FLEX (Integrated energy solutions and new market mechanisms for an eXtended FLEXibility of the European grid) un progetto che si pone l’obiettivo di creare una rete energetica “intelligente” più stabile, sicura e sostenibile, efficiente ed efficace in tutte le condizioni

atmosferiche - comprese quelle estreme. Il progetto, che si concluderà nel 2023, prevede che i partner coinvolti nell’implementazione di X-FLEX progettino, sviluppino e testino una serie di strumenti (strumento ServiFLEX, strumento GridFLEX, strumento MarketFLEX e piattaforma X-FLEX) per integrare l’emergente ecosistema decentralizzato delle fonti di energia rinnovabili (RES) nel sistema energetico europeo esistente. Sunlight Group, insieme all’operatore della rete di distribuzione elettrica ellenica (HEDNO-DEDDIE), testerà le soluzioni del progetto X-FLEX in condizioni reali in siti pilota situati in Bulgaria, Slovenia e Grecia. Questi siti rappresentano aree con diverse esigenze e confini socioeconomici e tecnologici, coinvolgendo più asset di flessibilità (batterie e/o altre soluzioni di storage) e attori complementari della rete energetica (DSO, TSO, operatore di microgrid, comunità locali, ecc.). A giugno del 2021 si è, invece, concluso il progetto inteGRIDy (integrated Smart GRID Cross-Functional Solutions for Optimised Synergetic Energy Distribution, Utilisation and Storage Technologies), implementato in 8 paesi europei da 30 partner, tra cui il CERTH (Centre for Research and Technology Hellas) e da alcune università italiane come l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, il Politecnico di Milano. Il progetto aveva l’obiettivo di progettare e sviluppare piattaforme innovative finalizzate all’ammodernamento e all’efficientamento della rete elettrica su tutto il territorio europeo. Gli strumenti sviluppati e integrati nel contesto di inteGRIDy sono stati testati in 10 siti pilota, tra cui Xanthi - anche sede dello stabilimento di produzione di Sunlight - e Salonicco in Grecia. Lo scopo del sito pilota di Xanthi era quello di gestire l’energia in microgrids multi-nodo a isola con tecnologie di stoccaggio ibrido. A tal fine, Sunlight ha fornito la rete a isola e la flotta di carrelli elevatori, nonché la stazione di ricarica. Il progetto pilota di Salonicco riguardava, invece, un tentativo di implementazione della gestione della domanda, che

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE RICONDIZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI RUGGED

P

anasonic Toughbook, annuncia la propria collaborazione con Circular Computing, creatori dei primi laptop rigenerati al mondo, e lancia una modalità più etica, sostenibile e socialmente responsabile per prolungare l’utilizzo dei device. Il processo di rigenerazione dei dispositivi Toughbook da parte di Circular Computing inizierà dal tablet Toughbook G1, con prime disponibilità previste da metà 2022. I dispositivi Toughbook legacy potranno così avere una seconda vita, incrementando notevolmente la sostenibilità e riducendo le emissioni di carbonio - si stima infatti che il primo G1 rigenerato permetterà un risparmio di 316kg di emissioni. Circular Computing sottoporrà ogni device a un processo di rigenerazione di oltre 5 ore, e a un controllo qualitativo a 360 gradi, per assicurare massima qualità, su ogni dispositivo. I device saranno rigenerati secondo gli standard BS8887 da tecnici pienamente qualificati, nello stabilimento all’avanguardia che Circular Computing ha appositamente realizzato. Con il primo processo di rigenerazione certificato per laptop al mondo, BSI KiteMark, Circular Computing assicurerà risultati di qualità costante anche su grandi quantitativi di uno stesso modello, e, grazie anche a un controllo estetico completo, ogni Toughbook verrà rifinito secondo standard di qualità estremamente elevanti. I laptop consumer rigenerati da Circular Computing godono già di grande popolarità tra le aziende più attente alle questioni ambientali, nel settore dell’istruzione e tra le piccole e medie imprese con budget ridotti.

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RIDIMENSIONARE L’IMPATTO AMBIENTALE CON LA COGENERAZIONE

coinvolgeva l’accumulo di energia da batterie e schemi di risposta alla domanda in edifici residenziali e commerciali. In questo caso, Sunlight ha fornito soluzioni intelligenti di accumulo energetico integrato (sia al piombo che agli ioni di litio) per valutare il loro utilizzo in quel contesto e per consentire la sperimentazione di diversi modelli di business. Entrambi i progetti pilota greci hanno avuto successo, dimostrando la competenza tecnica, l’adattabilità e lo spirito di collaborazione di Sunlight.

La sfida globale, che sta coinvolgendo l’intera società, è quella di conciliare la crescita economica con l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, per il bene del pianeta. Il Gruppo Granarolo, da sempre attento a queste tematiche, nel suo stabilimento di Usmate Velate (MB) ha colto la sfida di razionalizzare i consumi di energia e di ridimensionare l’impatto ambientale, optando per la cogenerazione. Il Gruppo ha scelto infatti E.ON, utilizzando la tecnologia avanzata di AB, che ha progettato un sistema per la produzione integrata di energia elettrica e termica. Lo stabilimento di Usmate Velate, entrato a far parte del Gruppo nel 2012 a seguito dell’acquisizione dell’azienda casearia Lat Bri, è uno dei più grandi di Granarolo e il terzo per produzione di formaggi freschi in Italia. Con una superficie totale di circa 107.000 metri quadri, qui vengono lavorati circa 1.100 tonnellate di latte all’anno per produrre mozzarelle, scamorze, mascarpone, ricotta e snack al formaggio. In questo impianto la cogenerazione è un asset


SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE anni, e all’efficientamento dell’illuminazione. «Dal punto di vista economico la cogenerazione ha un impatto rilevante soprattutto per il vettore elettrico. – dichiara Daniele Rossin, Energy Manager Gruppo Granarolo - Oltre a garantire un prezzo dell’energia più basso la cogenerazione permette anche di stabilizzare questo prezzo rispetto a quelle che sono le forniture standard della generazione separata che sono molto più sensibili ai mercati elettrici e a quelli del gas. Parlando di sostenibilità la cogenerazione permette di aumentare in modo significativo l’efficienza di produzione rispetto alla generazione separata standard, infatti con il nuovo cogeneratore contiamo di raggiungere l’obiettivo delle 1.000 tonnellate equivalenti di CO2 risparmiata ogni anno».

SOSTENIBILITÀ PIONIERISTICA NELLA PRODUZIONE DI ACCIAIO Ogni settore svolge un ruolo importante nel contribuire alla riduzione del carbonio e alla sostenibilità ambientale. fondamentale per la produzione di energia visto che il 97% La firma dell’Accordo di Parigi nel 2015 ha contribuito a circa dei consumi è coperto da questa tecnologia a fronte sottolineare questo impegno e stabilire un quadro chiaro di un consumo di energia elettrica di circa 3 gigawattora per il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo dello zero al mese e un consumo termico, variabile a seconda della netto entro il 2050. stagionalità, e di circa 600.000 standard metri cubi equi- Nell’industria pesante, come quella produzione dell’acvalenti di termico. Il sistema avanzato di cogenerazione AB ciaio, l’obiettivo zero netto di carbonio è particolarmente permette di produrre energia elettrica, che viene distribuita importante, visto che il settore è responsabile per il 7/8% all’interno dello stabilimento e utilizzata da tutte le macchi- delle emissioni globali di CO2, spesso sotto forma di inevitabili sottoprodotti derivati dai mezzi di produzione ne, insieme ad energia termica (acqua calda) per cui convenzionali. è stata costruita una rete di teleriscaldamento Problemi apparentemente inevitabili tendedicata che permette sia di fare preriscalNell’industria dono ad attrarre soluzioni creative e il damento e riscaldamento degli uffici sia pesante, l’obiettivo produttore globale di acciaio Arcelordi andare a riscaldare l’acqua nei proceszero netto di carbonio è Mittal ne ha ideata una particolarmente si fondamentali di pastorizzazione. In particolarmente importante, ingegnosa. In collaborazione con l’aquesto stabilimento sono stati installati visto che il settore è zienda sostenibile LanzaTech e lo spedue impianti di cogenerazione, uno da responsabile per il 7/8% cialista nell’ambito della digitalizzazio3,3 megawatt e uno da 2 megawatt, per delle emissioni globali una potenza complessiva di 5,3 megawatt ne Rockwell Automation, ha compiuto di CO2 significativi passi avanti verso la creazione elettrici e circa 1.600 kW sotto forma di di standard industriali per la sostenibilità nel vapore saturo a 9 bar. settore, mediante l’economia circolare e il riciclo E.ON e il Gruppo Granarolo operano dal 2016 con un di prodotti derivati che risulterebbero altrimenti dannosi, accordo di partnership per la gestione energetica, in base convertendoli in nuove opportunità aziendali. al quale E.ON fornisce al gruppo l’energia elettrica e termica prodotta dagli impianti di cogenerazione in cinque LanzaTech, azienda di biocombustibili fondata in Nuova stabilimenti produttivi, oltre a servizi di recupero termico, Zelanda che collabora da molto tempo con ArcelorMittal, gestione e manutenzione del sistema per la durata di 12 aveva sviluppato una innovativa biomassa microbica che,

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negli studi clinici, aveva dimostrato di poter trasformare il carbonio in bioetanolo. L’azienda stava collaborando nell’ambito delle operation di ArcelorMittal in Cina per provare che l’approccio poteva essere applicato alla produzione dell’acciaio in modo da creare un prodotto a base di bioetanolo denominato “Acciaiolo”. LanzaTech ha supportato la progettazione del meccanismo di cattura del carbonio mentre Rockwell Automation ha fatto da consulente e ha fornito una piattaforma completa di automazione che include azionamenti, controllo di processo, reti e visualizzazione. È stato quindi creato un flusso per l’applicazione della biomassa alla camera di combustione prima dell’esecuzione del trattamento per produrre il prodotto a base di bioetanolo. L’idea del progetto ha ottenuto l’approvazione del team dirigenziale di ArcelorMittal, che lo ha visto come un importante passo avanti per trasformarsi in un leader della sostenibilità. Ha ricevuto anche l’approvazione a livello governativo e il sostegno della Banca Europea per gli Investimenti che ha contribuito alla realizzazione del progetto con un importante finanziamento. Attualmente, in fase di montaggio, lo stabilimento riprogettato ha attratto un investimento di 165 milioni di euro

e dovrebbe avviare la produzione nel 2022, con una capacità piena che potrebbe essere raggiunta entro il 2023. Si prevede che le attività produrranno, ogni anno, circa 80 milioni di litri di etanolo sostenibile senza emissioni nell’ambiente. Una volta realizzato, il progetto spianerà la strada ad alcune entusiasmanti possibilità per ArcelorMittal. Il prodotto a base di etanolo è oggetto di una richiesta elevata essendo utilizzato in molteplici casi, inclusi i materiali plastici, i prodotti per la pulizia e la produzione di disinfettanti. ArcelorMittal potrà entrare in contatto e diventare un fornitore per questi settori ed altri, creando una nuova linea aziendale che si autosostiene ed è potenzialmente redditizia. “Il nuovo prodotto ci permetterà di entrare nell’economia circolare e collaborare con partner che condividono la nostra etica. Il fatto che questo progetto sia in grado di ridurre drasticamente le nostre emissioni di carbonio e, allo stesso tempo, di aiutare a diversificare il nostro modello di business è davvero una strategia vincente”. I finanziamenti sono stati ottenuti da diverse fonti tra cui il governo fiammingo e da Horizon 2020, il Programma Quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione con la sovvenzione N. 656437.

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE

NON C’È SOSTENIBILITÀ SENZA CIRCOLARITÀ: IL CONTRIBUTO DELLE AZIENDE CHIMICHE A COLLOQUIO CON: Filippo Servalli , è Radici Group Corporate Innovation&Research Manager, in passato Marketing Director e Sustainability Manager di Radici Group, una delle aziende chimiche italiane più attive a livello internazionale. Servalli è entrato a far parte del Gruppo Radici nel 1992 come Marketing Manager presso Radici Novacips SpA, e in precedenza ha lavorato in Acerbis Italia come specialista di R&D. Presidente della Commissione Federchimica “Responsible Care”. Membro del gruppo di lavoro UNI e ISO Economia Circolare

IL SISTEMA DI PRODUZIONE TENDE SEMPRE PIÙ AL MODELLO CIRCOLARE, OSSIA A PREVENIRE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI O A TRASFORMARLI IN MATERIA PRIMA. IN QUESTO SENSO IL CONTRIBUTO DELLA CHIMICA È INDISPENSABILE: UNICA INDUSTRIA CHE CONDIVIDE IL SUO NOME CON UNA SCIENZA, LA CHIMICA PUÒ ESPLORARE QUELLE SOLUZIONI IN GRADO DI GENERARE UNA REALE CIRCOLARITÀ DELLE RISORSE 32

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Chimica Magazine: Per iniziare, secondo Lei la sostenibilità può essere un’opportunità di business per le imprese? Filippo Servalli: La transizione verso lo sviluppo sostenibile è un fattore di com-

petitività indispensabile per le imprese nel prossimo futuro. La sostenibilità, se ha radici profonde nell’identità aziendale, non solo è redditizia - e sempre più lo sarà in futuro - ma conferisce solidità e resilienza nei periodi di difficoltà come quello che tutti noi abbiamo purtroppo dovuto recentemente affrontare.

CM: Come si raggiunge un modello di business sostenibile? FS: La sostenibilità crea valore se fortemente condivisa dai vertici aziendali,

come parte integrante della strategia d’impresa. Un’organizzazione straordinaria in grado di guardare al futuro con processi e prodotti sostenibili, innovativi e circolari, unitamente a una spiccata propensione alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione, sono fattori fondamentali in questo percorso. Mettere le risorse umane al centro di questo processo puntando sulla responsabilizzazione delle persone e sulla crescita e sullo sviluppo delle loro competenze tecniche e manageriali è un elemento determinante per il successo delle strategie di sostenibilità. Come esempio porto Responsible Care, programma mondiale volontario con cui l’industria chimica persegue lo sviluppo sostenibile, che mette a disposizione delle imprese una serie di strumenti per supportarle nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.


CM: Sono moltissime le competenze necessarie per perseguire lo sviluppo sostenibile. FS: Il tema delle risorse umane è un elemento crucia-

le. Sono necessarie forti competenze, interdisciplinari e trasversali, un’elevata capacità di lavorare in team e di comprendere linguaggi e percorsi professionali diversi dai propri. Le competenze tecnico-scientifiche sono imprescindibili. È indispensabile che la cultura della circolarità e della sostenibilità sia il più possibile diffusa all’interno delle aziende. Il tema della formazione va pensato in maniera estesa a differenti figure aziendali, anche considerando il fatto che il nostro tessuto industriale è fatto da tante piccole e medie imprese. CM: Nell’economia circolare il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto nel sistema economico il più a lungo possibile, attraverso efficienza, attività di prevenzione, riuso, raccolta e riciclo dei rifiuti. Dove interviene la chimica? Quali sono le principali aree in cui la chimica può avere un ruolo da protagonista nel modello circolare? FS: Per rendere il modello circolare reale e non illusorio è

necessario un approccio scientifico che consideri l’intero ciclo di vita dei prodotti, pragmatico e non ideologico, basato su ricerca, sviluppo e innovazione. In quest’ottica la chimica ha un ruolo centrale: essa è infatti l’unica industria che condivide il suo nome con una scienza. La scienza chimica studia la materia, le sue proprietà e le sue trasformazioni. Di conseguenza soluzioni circolari e sostenibili sono oggi possibili solo con il suo apporto e nel futuro esse aumenteranno grazie a nuove tecnologie. Alcune grandi sfide dell’umanità, come l’alimentazione sostenibile, i cambiamenti climatici e l’invecchiamento della popolazione, possono essere vinte solo con nuovi prodotti, nuove tecnologie e nuove sostanze. Sono soluzioni che la chimica può garantire, ma è necessario superare gli orientamenti antiscientifici che, facendo leva sull’emotività, penalizzano l’eccellenza scientifica e la nostra competitività industriale. Ad esempio, quando si parla di riciclo, sia che si tratti di carta, di plastica o di batterie, la chimica è parte integrante di questi processi: si pensi al riciclo termomeccanico del PET in fibre di poliestere per il tessile o delle fibre di poliammide in compound plastico o del Polietilene/ Polipropilene miscelato con materiale vergine per produrre soluzioni ad alte prestazioni, oppure alla depolimerizzazione (bottiglie di plastica e polistirene).

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE Nel prossimo futuro il riciclo chimico, ossia il processo che consente di tornare dal polimero al monomero e quindi a poter generare nuova materia prima per l’industria chimica, sarà un’innovazione dirompente. Non dimentichiamo poi la chimica da biomasse e il recupero energetico e della CO2 come feedstock, che sono già realtà consolidate. Ma l’economia circolare non è solo riciclo: pensiamo, ad esempio, ai polimeri auto-riparanti che renderanno i prodotti più durevoli, ai calcestruzzi e ai prodotti da costruzione auto-riparanti, all’idrogeno e alle celle combustibili che giocheranno un ruolo cruciale per la transizione verso un’economia a basso impatto di carbonio. Insomma, chimica vuol dire garantire prestazioni (anche ambientali) ai prodotti finali.

CM: A che punto è lo sviluppo di tali prodotti? FS: Alcuni prodotti e soluzioni tecnologiche sono già di-

sponibili, anche se in alcuni casi saranno necessarie azioni di perfezionamento e consolidamento. Altri sono ancora in fase di ricerca o di sviluppo. In entrambi i casi sono necessari risorse e investimenti. CM: Infine, che cosa pensa avverrà nel futuro? FS: Possiamo guardare al futuro con ottimismo, purché le

strategie e gli obiettivi di sostenibilità vengano portati avanti con determinazione e con un approccio scientifico e non ideologico, consapevoli che il percorso verso lo sviluppo sostenibile sarà lungo e caratterizzato da una intrinseca complessità.

RESPONSIBLE CARE

“R

esponsible Care” è il Programma volontario di promozione dello Sviluppo Sostenibile dell’Industria Chimica mondiale, secondo valori e comportamenti orientati alla Sicurezza, alla Salute e all’Ambiente, nell’ambito più generale della Responsabilità Sociale delle Imprese. L’iniziativa “Responsible Care” è stata avviata in Canada nel 1984 dalla CCPA (Canadian Chemical Producers’ Association) e poi adottata nel 1988 dalla ACC (American Chemistry Council). L’anno successivo il Programma è stato avviato in Europa, dal CEFIC (European Chemical Industry Council). Attualmente il Programma “Responsible Care” è adottato da oltre diecimila imprese chimiche, in più di sessanta Paesi nel mondo. I diversi programmi nazionali, pur influenzati dalle culture e dai contesti socio-economici locali, hanno caratteristiche fondamentali comuni, definite dall’ICCA (International Council of Chemical Associations), che svolge un ruolo di promozione, assistenza e raccordo relativamente a: - l’adesione a “Principi Guida” stabiliti a livello nazionale, e sottoscritti dai rappresentanti legali dell’impresa; - la stesura di “Guide Pratiche”, “Manuali”, altri mezzi multimediali e l’organizzazione di “Seminari di Formazione”; - la definizione di indicatori, utilizzati per misurare i miglioramenti delle prestazioni; - il continuo processo di comunicazione sui temi “ Health Safety and Environment” (HSE), all’interno e all’esterno dell’impresa; - l’uso del logo “Responsible Care”; - la condivisione delle “Migliori Pratiche Aziendali”, attraverso “Comitati Tecnici” e “Gruppi di Lavoro”; - l’incoraggiamento delle imprese per una efficace partecipazione al Programma; - il sistema di verifica dell’attuazione del Programma. In Italia il Programma “Responsible Care”, avviato nel 1992 e gestito da Federchimica, è attualmente perseguito con impegno e determinazione da circa centosettanta imprese di grande, media e piccola dimensione, italiane e estere. Per approfondire: https://www.federchimica.it/servizi/sviluppo-sostenibile/responsible-care

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ECONOMIA CIRCOLARE ALLA PROVA DEI FATTI Marco Colombini

L’AMPIO VENTAGLIO DI RIFORME, PROPEDEUTICHE A UNA RIPRESA ECONOMICA POST-PANDEMICA È UN’OCCASIONE UNICA PER IMPRIMERE UNA SVOLTA VERSO LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DEL PAESE, POSSIBILE ATTUANDO UN CAMBIO AL PARADIGMA ECONOMICO, CAPACE DI COSTRUIRE CIRCOLARITÀ, EFFICIENZA E GIUSTIZIA

L

a maggior parte delle imprese sta implementando la trasformazione digitale della propria organizzazione. Allo stesso tempo, la gravità della questione ambientale ha messo la sostenibilità e l’economia circolare in cima alle agende aziendali. Per la Commissione Europea, lo scopo di un’economia circolare è quello di aumentare la sostenibilità dei modelli di produzione, di consumo e di contribuire a raggiungere un’Europa più pulita e competitiva. Per raggiungere questo obiettivo, il piano d’azione europeo per l’economia circolare mira a promuovere la transizione dell’attività economica verso la circolarità. Il primo piano copriva il periodo fino al 2020. A questo punto, le misure necessarie sono state attuate ed è stato implementato un quadro normativo per l’economia circolare in merito alle politiche di prodotto dell’Unione. Successivamente, è stato introdotto, all’inizio del 2020, un nuovo piano d’azione come parte del Green Deal europeo. Nonostante il concetto di circolarità abbia guadagnato slancio nella politica, negli affari e nel campo scientifico, il suo quadro teorico e il suo ruolo nell’ambito del paradigma dello sviluppo sostenibile sono ancora in discussione. L’utilità dell’economia circolare per avanzare verso lo sviluppo sostenibile è ampiamente accettata, ma è anche noto che potrebbe diventare con-

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE troproducente a lungo termine, a causa dei limiti del concetto nella sua forma attuale, cioè l’adozione di modelli di produzione a ciclo chiuso con una forte attenzione all’aumento dell’efficienza delle risorse. In effetti, il concetto di economia circolare è stato creato per includere un ambito più ampio di strategie che copre una trasformazione olistica del business, sostituendo gli input e aumentando la quota di risorse rinnovabili e riciclate, minimizzando o eliminando l’uso di sostanze pericolose, digitalizzando le imprese, impiantando piani di industria 4.0, utilizzando i big data per abilitare la produzione e il consumo sostenibile, adottando altri modelli di produzione-consumo che si spostano dall’attuale modello di business alla circolarità, come il prodotto-servizio e i sistemi collaborativi. Pertanto, l’economia circolare può essere intesa come il paradigma economico che si occupa del modo in cui l’umanità produce e consuma beni e servizi e, si può ipotizzare, che a prescindere dalle sue molteplici declinazioni, l’obiettivo principale sia quello di adeguare il sistema di produzione-consumo alle esigenze di sostenibilità ambientale. Tuttavia, nonostante i suoi risultati promettenti, come l’attesa transizione verso la sostenibilità urbana per mezzo di una produzione e consumo sostenibili, o il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, il gran numero di modi per declinare il concetto di circolarità impedisce un consenso unanime sul suo inquadramento e sulla sua portata. Tutto ciò si traduce nello sviluppo di strategie scoordinate, nei diversi livelli di attuazione e nei diversi territori, di conseguenza le azioni dei diversi attori sociali rimando scollegate le une con le altre non raggiungono l’efficacia che si avrebbe con un coordinamento strategico sulle azioni da intraprendere. La resilienza è stata considerata un presupposto per la sostenibilità e, di conseguenza, sarebbe opportuno esplorare la variazione di quei sistemi

che la minacciano. Tuttavia, a nostra conoscenza, il pensiero della resilienza e l’economia circolare non sono stati ancora formalmente integrati. Sulla base di quanto sopra, possiamo ritenere che l’inquadramento dell’economia circolare come sistema di produzione-consumo sostenibile non sia stato affrontato a sufficienza, e che è chiaramente necessaria l’integrazione del concetto di resilienza all’interno del paradigma della circolarità.

L’ECONOMIA CIRCOLARE E IL PARADIGMA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Sviluppo sostenibile ed economia circolare possiedono alcuni punti in comune, ma non devono essere confusi tra loro. Infatti, non tutto ciò che è sostenibile è circolare ma, viceversa la circolarità impatta in maniera positiva sulla sostenibilità. Fatta questa importante premessa, possiamo analizzare le interrelazioni tra i due concetti. Il sistema socio-ecologico analizza l’interrelazione tra il sistema naturale e il sistema sociale, che, a loro volta, si basano su un mix specifico di servizi ecosistemici. Una pressione ambientale abbastanza alta può mettere in pericolo le basi di tali sistemi, sia su scala globale che locale. Lo scopo è cercare di definire uno spazio operativo sicuro per le attività umane; un concetto che deve essere esteso per includere i bisogni sociali. Partiamo dal presupposto che il sistema di produzione-consumo si riferisca agli scambi fisici tra il sistema naturale e quello sociale e, quindi, ai flussi di energia e materia tra i due sistemi, conseguenza diretta del modo in cui si producono e consumano beni e servizi. Quando si analizza il sistema di produzione-consumo, gli sforzi sono incanalati verso la comprensione di come BENEFICI PRINCIPALI

Adozione di tecnologie innovative ed efficienti

3,4

Sviluppo di progetti e prodotti innovativi

3,4

Sviluppo del brand aziendale e immagine “green”

3,3

Riduzione dell’impatto ambientale generato (es. minori emissioni di CO2)

3,3

Creazione partnership con soggetti terzi per programmi di “logistica inversa” (ad es. per recuperare i prodotti dal mercato, rigenerarli e reimmetterli in commercio)

3,1

Riduzione rifiuti

3,1 3,0

Riduzione delle materie prime utilizzate Riduzione dei costi di produzione e approvvigionamento dei materiali

2,8

Crescita economica

2,8

Rilevanza media Beneficio poco rilevante

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Beneficio molto rilevante


il sistema sociale possa essere compatibile con un sistema naturale finito. Questa concezione del sistema di produzione-consumo è lontana da un’analisi olistica dello sviluppo sostenibile, poiché esclude elementi economici, sociali e ambientali. Per esempio, l’inflazione o il tasso d’interesse possono essere importanti per valutare il rendimento di una data economia, ma non sono direttamente collegati all’analisi dei flussi di materiale ed energia tra il sistema naturale e quello sociale. Una situazione simile esiste con il mantenimento dei servizi ecosistemici legati ai bisogni culturali o agli obiettivi sociali come porre fine alla fame o garantire l’accesso all’acqua pulita per tutti. Anche se sono certamente rilevanti per la società, non sono direttamente implicati nel processo di produzione-consumo. Date queste premesse, per comprendere appieno le potenzialità inespresse della circolarità nell’ambiente socio economico, è necessaria un’analisi che integri la resilienza con l’economia circolare, di conseguenza i relativi processi sociali e di governance. Partendo dal presupposto che il sistema di produzione-consumo è il meccanismo che controlla i flussi di materiali ed energia, tra il sistema naturale e quello sociale, questo meccanismo deve operare per migliorare uno sviluppo equo che preservi l’ambiente. Da questa prospettiva, la domanda chiave è: come si potrebbe configurare un sistema di produzione-consumo compatibile con lo spazio operativo sicuro? Non esiste una risposta univoca, l’economia circolare emerge come un concetto essenzialmente contestato, una preoccupazione ampiamente riconosciuta ma, allo stesso tempo, affrontata da diverse vie, tutte probabilmente valide, tutte considerate come il modo giusto dai loro autori. In pratica, indipendentemente da questa condizione epistemica, molti studiosi si sono avvicinati all’economia circolare come un concetto ombrello per affrontare la sostenibilità ambientale del sistema di produzione-consumo, come una cassetta degli attrezzi che integra una vasta gamma di strategie provenienti da diversi campi scientifici. Assumendo che l’economia circolare miri a regolare i flussi tra il sistema sociale e quello naturale per adattarsi alla sostenibilità ambientale, la circolarità si riferisce al modo in cui le risorse si

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE TASSO DI UTILIZZO CIRCOLARE

ECOLOGICAL SYSTEM

Q

uesto indicatore, rapportando le materie prime seconde reimmesse nei cicli produttivi rispetto al consumo totale di materiali da parte dell’industria rappresenta con buona approssimazione il grado di circolarità di un Paese. È definito come il rapporto tra l’uso circolare di materia e l’uso complessivo (proveniente da materie prime vergini e da materie riciclate). L’indicatore può assumere valori da 0 a 100, un valore più alto significa che una quantità maggiore di materia prima secondaria entra nel ciclo produttivo a sostituire le materie prime vergini.

Circolar supply chain Parts supplier

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Service provider

Remanufacture Reuse

Cascade

Share User Minimise system’s leakage (waste, pollution)

Circular Supply Chain as part of the Ecological system (adapted from Bloemhof-Ruwaard, 2015).

muovono all’interno del sistema attraverso modelli a ciclo chiuso, concetto collegato all’idea di eco-efficienza e risulta nella maggior parte degli indicatori proposti nella letteratura. Inizialmente, l’idea di circolarità era associata alla tradizione delle 3R di “ridurre, riutilizzare e riciclare” poi, progressivamente, ha incorporato azioni orientate al recupero, al riuso, alla riparazione, al ripensamento, ecc. Dalla circolarità può svilupparsi in un significativo effetto di rimbalzo quando ci si concentra sull’eco-efficienza, in questo caso si considera l’output creato rispetto al danno causato, poiché l’aumento dell’eco-efficienza può portare ad un crescente uso di risorse. Questi effetti negativi si scontrerebbero con l’esistenza stessa dell’economia circolare, poiché è nata come risposta all’insostenibile sistema lineare di produzione-consumo. Dal momento che la circolarità può coesistere all’interno di un sistema di produzione-consumo insostenibile, l’economia circolare necessariamente incorpora la nozione di sostenibilità ambientale. L’inclusione del principio “ridurre” supporta questa idea, poiché ridurre porta a strategie multiple oltre la circolarità all’interno del sistema di produzione-consumo. A questo proposito, la Fondazione Ellen Mac Arthur afferma che affrontare i limiti del sistema lineare di produzione-consumo richiede di trascendere la circolarità. Questa narrazione è sostenuta anche da una gran parte de-

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Minimise system’s primary raw materials requirement

gli studiosi. Per esempio, per valutare l’economia circolare è stato proposto l’accoppiamento di indicatori di circolarità dei materiali e indicatori basati sul ciclo di vita, si sostiene la necessità di includere indicatori ambientali più rilevanti per confrontare le prestazioni dei sistemi lineari e circolari e, è stato suggerito la riduzione degli input e dell’uso delle risorse naturali e la riduzione dei livelli di emissione come requisiti da misurare nel quadro economia circolare. Dall’altro lato è stata delineata l’incapacità di un sistema basato sulla circolarità di affrontare molte sfide profondamente radicate intorno alle questioni del consumo e del consumatore. Questo quadro concettuale di economia circolare ha portato alla concezione di un’economia sostenibile e circolare.

LA RESILIENZA DEL SISTEMA SOCIO ECONOMICO Una delle principali caratteristiche complesse dei sistemi socio-ecologici, la resilienza, è stata considerata come un prerequisito per la sostenibilità. La resilienza può essere affrontata da diverse prospettive a seconda del campo di applicazione. Dal punto di vista dei sistemi socio-ecologici, può essere descritta come la capacità del sistema di adattarsi e trasformarsi positivamente come risposta a una perturbazione. La condizione “positivamente” si riferisce a una nuova


S U C FO

GF PIPING SYSTEMS

FOCUS

NUOVI MODELLI dei misuratori FlowtraMag®2581

GF Piping Systems amplia la sua linea di misuratori magnetici a passaggio totale

portata (accuratezza: ± 1% rispetto alla lettura; ripetibilità: ± 0,5%). Il design del sensore consente di collocare lo strumento considerando brevi tratti di tubazione rettilinea a monte e a valle dello strumento stesso (3xi.d. a monte; 2xi.d. a valle). Il FlowtraMag® è inoltre da due a tre volte più leggero rispetto ai tradizionali misuratori magnetici in metallo sul mercato, e fornisce completa versatilità e monitoraggio ottimizzato grazie alle ampie capacità di comunicazione su più piattaforme: digitale (S3L), frequenza, analogico da 4 a 20mA, smartphone/tablet (Bluetooth®), PC (S3L digitale) tramite lo strumento di configurazione 0252, DCS, PLC. Gli utenti possono configurare e calibrare il 2581 ai parametri necessari per il proprio sistema utilizzando il GF Configuration Tool Bluetooth® App.

G

F Piping Systems ha ampliato la sua linea di misuratori magnetici FlowtraMag® a passaggio totale includendo due nuove dimensioni DN40 e DN80 che affiancano le già esistenti dimensioni DN25, DN50, DN100. La nuova versione, tipo 2581, ha un design semplificato ed è stata aggiunta la guarni-

zione EPDM per una maggiore compatibilità chimica e versatilità. Il corpo in PVC, con elettrodi disponibili sia in Hastelloy® C che in titanio, offre una resistenza superiore alla corrosione per una durata di servizio più lunga, ed è progettato per una misurazione accurata della

Il nuovo 2581 può essere utilizzato in un’ampia gamma di applicazioni e realtà industriali tra cui skid di trattamento acque, batch processing, trattamento e trasporto di chimici, dosaggio, distribuzione dell’acqua, osmosi inversa, trattamento reflui, recupero dei metalli, percolato e molti altri.

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S U C O F FOCUS


SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE VANTAGGI AMBIENTALI

SVILUPPO SOSTENIBILE ED ECONOMIA CIRCOLARE

• Riduzione di scarti ed emissioni; • Le risorse nel sistema di produzione e con-sumo sono usate molte volte e non solo una; • Le rinnovabili sono combustibili neutrali in termini di CO2 e i loro scarti sono nutrienti utilizzabili in natura;

• Riduzione di input di materie prime vergini ed energia; • Le materie prime vergini sono prevalentemente materie rinnovabili. INPUT

OUTPUT

VANTAGGI ECONOMICI • Ridotti costi per le materie prime ed energia; • Il valore delle risorse non è utilizzato una sola volta, ma numerose; • L’utilizzo di risorse costose e scarse è minimizzato; • Ridotti costi legati a legislazione e tassazione (ambientale); • Riduce i rischi legati all’immagine e favorisce lo sviluppo di un potenziale mercato verde.

VANTAGGI ECONOMICI

VANTAGGI SOCIALI • Nuove opportunità occupazionali attraverso nuovi utilizzi del valore insito nelle risorse; • Maggiore senso di comunità, cooperazione e partecipazione attraverso la sharing economy; • I gruppi di utenti condividono la funzione e il servizio di un prodotto fisico invece che possederlo e consumarlo.

struttura del sistema, più adatta e più sostenibile. Nel nostro contesto, la resilienza si rivolge agli elementi strutturali che affrontano i cambiamenti, fornendo un’idea della capacità di cambiare verso sistemi più circolari e sostenibili. A nostra conoscenza, le integrazioni del pensiero della resilienza e dell’economia circolare fino ad oggi sono state formulate, da chi ha proposto un quadro politico per gestire i paesaggi urbani integrando i concetti di circolarità, produttività e resilienza, chi ha collegato diverse idee sparse per affrontare la sfida dei rifiuti, dell’energia, dell’acqua e dell’inquinamento in un’economia intelligente, resiliente, sostenibile e circolare. Nonostante la mancanza di un’integrazione formale ed esplicita tra i due concetti, l’ombrello dell’economia circolare ha progressivamente incorporato diversi elementi del paradigma di pensiero della resilienza. Questi sono gli elementi mancanti a cui si fa riferimento quando si afferma che i valori, le strutture sociali, le culture, le visioni del mondo sottostanti e il potenziale paradigmatico dell’economia circolare rimangono largamente inesplorati, quando si afferma che sono necessarie più partnership multistakeholder per far avanzare le pratiche e i modelli di business. La resilienza diventa anche una preoccupazione chiave quando si riproduce la necessità di approfondire le interconnessioni e le interdipendenze all’interno del mondo biofisico e sociale, quando si usa l’economia circolare per promuovere la sostenibilità ambientale. Il pensiero della resilienza integra anche parzialmente la narrazione riguardante la governance e le questioni sociali dei sistemi.

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VANTAGGI AMBIENTALI

• • • •

Perdite di valore delle risorse ridotte; Ridotti costi nello smaltimento dei rifiuti Ridotti costi nel controllo delle emissioni; Ridotti costi legati a legislazione e tassazione (ambientale); • Nuovi mercati per il valore delle risorse; • Nuova immagine aziendale responsabile capace di attrarre investimenti.

Partendo dal presupposto che le pratiche di economia circolare non supportano la sostenibilità ambientale, quando la governance o i processi sociali sono esclusi dall’analisi, discende che si potrebbe integrare l’economia circolare con tre componenti principali: circolarità, sostenibilità e resilienza. Vale la pena sottolineare che, come conseguenza diretta di questa integrazione, gli elementi sociali dovrebbero essere necessariamente coinvolti, anche quando è solo inteso come il meccanismo che controlla i flussi tra il sistema naturale e quello sociale, portando così alla proposta di un’economia resiliente, sostenibile e circolare per promuovere uno sviluppo equo che preservi l’ambiente. Sulla base delle definizioni proposte, l’ economia resiliente, sostenibile e circolare potrebbe essere definita come un sistema di produzione-consumo che mira ad adeguare gli input di risorse e gli output di rifiuti ed emissioni a valori adeguati alla sostenibilità ambientale, che è in grado di adattarsi e trasformarsi positivamente di fronte alle perturbazioni. I principi operativi sono direttamente o indirettamente interconnessi. Così, per esempio, l’aumento della circolarità implica generalmente il miglioramento della resilienza, poiché il sistema socio-economico diventa più indipendente dai servizi ecosistemici critici, come la fornitura di minerali o acqua. Allo stesso modo, mantenere la diversità e la ridondanza dell’ecosistema si tradurrà in un sistema naturale più sostenibile a causa della maggiore capacità di assorbire le perturbazioni. I tre principi legati al dominio della sostenibilità sono: modificare gli input del sistema socioeconomico, per esempio


passando dai combustibili fossili ai sistemi di energia rinnovabile, aggiustare gli output minimizzando la produzione di rifiuti e, infine, ridurre i bisogni generali di risorse. I due principi che derivano dal dominio della circolarità sono: chiudere il sistema, per esempio riciclando o preparandosi al riutilizzo e, mantenere il valore delle risorse all’interno del sistema il più possibile. I principi della resilienza, riadattati da quelli proposti, mirano a incorporare la capacità di cambiamento. I principi del Foster Complex Adaptive Systems Thinking and Encourage Learning sono integrati nel principio di un’economia resiliente, sostenibile e circolare. La formazione include almeno la comprensione dei sistemi adattativi complessi, il miglioramento delle conoscenze e delle competenze per favorire la transizione delle imprese in aree come la progettazione del prodotto, la pianificazione e il controllo, la logistica e le catene di approvvigionamento, così come l’acquisizione di abitudini e valori pro-sostenibilità. Inoltre c’è un consenso univoco sull’importanza del design e dell’innovazione per la circolarità e la sostenibilità, due componenti legate alla possibilità di cambiamento, assunti per essere associati al paradigma del pensiero della resilienza. A questo proposito, il design dovrebbe essere inteso come un processo di guida verso la resilienza, la sostenibilità e la circolarità, al di là di una semplice ottimizzazione del processo di produzione. Una più ampia partecipazione attiva e la trasparenza legittimano i processi decisionali, essendo quindi essenziali per una governance policentrica. I canali di comunicazione sono necessari per la partecipazione attiva, ma possono anche essere un rischio per la sostenibilità in alcune condizioni, come la mancanza di trasparenza o l’esistenza di valori e norme sociali non sostenibili. Quindi, affinché un processo di partecipazione attiva abbia successo, è necessario almeno limitare la corruzione, favorire la trasparenza ed estendere i valori e le norme sociali pro-sostenibilità. Anche i benefici che si ottengono delle relazioni trasparenti tra aziende e fornitori è un elemento centrale per implementare dell’economia circolare nelle organizzazioni.

L’ITALIA E L’ECONOMIA CIRCOLARE Dopo la premessa teorica in merito al pensiero in quale direzione dovrebbe svilupparsi l’economia circolare, occorre analizzare lo stato dell’arte dell’attuazione della circolarità nel nostro paese. Le misure implementate per il sostegno dell’economia circolare si possono suddividere tra quelle adottate a livello europeo e quelle su scala nazionale. Nella prima categoria, le più importanti sono, il Green Deal euro-

peo, ovvero quel pacchetto, insieme di iniziative strategiche di lungo periodo, pacchetti che l’Unione europea ha adottato per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050; mentre il Next Generation EU, si configura come un’iniziativa temporanea del Parlamento europeo per sostenere l’economia post pandemia, ma che è usato per interventi per trasformare l’ambiente socio economico europeo, affinché sia più circolare, resiliente e digitale. Nella seconda categoria rientrano le misure a sostegno dell’economia circolare a livello nazionale, come il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, che rappresenta la declinazione italiana del Next Generation EU, e Il D.lgs 116/2020, il cosiddetto Decreto Rifiuti, che costituisce la normativa di riferimento per la gestione e smaltimento dei rifiuti. Con questo decreto sono state recepite le linee guida europee, uniformando la normativa italiana a quella comunitaria. Lo scopo di questi interventi normativi, è lo sviluppo di una nuova politica industriale, basata sull’economia circolare. Essa sarà progressivamente sviluppata sulla spinta delle indicazioni della Commissione europea, che si fondano sulla riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali, nonché sulla determinazione delle soglie minime per evitare l’immissione sul mercato di prodotti nocivi per l’ambiente. In Italia, il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede tre ambiti di intervento, transizione ecologica, digitalizzazione e innovazione, inclusione sociale. Le prime due sono direttamente coinvolte nel passaggio da un’economia lineare a una prettamente circolare. Il PNRR per Economia circolare e agricoltura sostenibile ha stanziato 5,27 miliardi di euro, che fa parte della Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica. La Missione 2 è suddivisa in tre componenti, in particolare, la uno, recepisce le direttive del Pacchetto Economia Circolare sul riciclo di rifiuti urbani, incentivando l’ammodernamento e lo sviluppo di impianti di trattamento rifiuti. Inoltre, cerca di rendere più sostenibile la filiera agroalimentare, mettendo in campo quelle politiche utili alle aziende agricole per ridurre le emissioni di gas serra. Le misure implementate dal PNRR, per l’economia circolare, sono dedicate principalmente alla gestione dei rifiuti e al loro smaltimento. Questo non deve stupire, in quanto l’avvenuto recepimento delle normative europee in materia ha incrementato gli obiettivi sulla gestione dei rifiuti e sul riciclo, ciò ha mostrato la carenza delle infrastrutture dedicate a questo scopo in Italia. Pertanto il Governo ha ritenuto prioritario colmare il gap che il paese possiede rispetto agli standard europei. Accanto agli stanziamenti finanziari, il PNRR, per l’economia circolare, prevede uno sviluppo a

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SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE livello normativo, in particolare la Nuova Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, in corso di revisione, per aggiornare le linee strategiche individuate nel 2017 per renderle coerenti alle nuove sfide globali, che verrà adottata entro la fine di giugno 2022. Le aree di intervento saranno integrate con l’ecodesign, blue economy, bioeconomia, materie prime critiche. Saranno disciplinati anche gli indicatori, i sistemi di monitoraggio e gli strumenti per valutare gli scostamenti dagli obiettivi prefissati. Per quanto riguarda le misure che la strategia annovera, ricordiamo un nuovo sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti che sosterrà, da un lato, lo sviluppo del mercato secondario delle materie prime e, dall’altro, le autorità di controllo nella prevenzione e nella lotta alla gestione illegale dei rifiuti. La revisione del sistema di tassazione ambientale dei rifiuti per rendere il riciclaggio più conveniente dello smaltimento in discarica. Incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclaggio e di utilizzo di materie prime secondarie. L’attuazione della normativa sulla cessazione della qualifica dei rifiuti (End of waste nazionale e caso per caso) e i criteri ambientali minimi nell’ambito degli appalti pubblici verdi. Il supporto allo sviluppo di progetti di simbiosi industriale.

Per quanto riguarda il tema dell’End of Waste in Italia, dal punto di vista legislativo, il 26 Settembre 2020 è entrato in vigore il già menzionato D.Lgs.116/2020 che ha portato alcuni cambiamenti significativi, tra cui, alcune tipologie di rifiuti speciali (“rifiuti simili”) vengono assimilate ai rifiuti urbani solo per quanto riguarda il calcolo degli obiettivi di riciclo nazionale. Il Decreto illustra i meccanismi di tracciabilità dei rifiuti e di fatto spiana la strada al nuovo registro elettronico dei rifiuti, il Rentri, che andrà a sostituire il Sistri. Il sistema della responsabilità estesa del produttore: questo principio era già stato introdotto nella Direttiva europea n.98 del 2008 sui rifiuti e nella Direttiva europea 2018/851. Col nuovo decreto, lo si va a rafforzare stabilendo che la responsabilità del produttore debba essere estesa anche ai beni durevoli. Secondo quest’ultima Direttiva, i produttori possono finanziare ed eventualmente anche organizzare le filiere del recupero, per favorire la riduzione dei rifiuti e il riciclo dei materiali.

DRIVER PER LE IMPRESE A livello di impresa, tra i fattori che spingono l’adozione di pratiche manageriali per l’adozione dell’economia cir-

LE PRATICHE MANAGERIALI PER L’ADOZIONE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE DRIVER E BARRIERE PRATICHE MANAGERIALI

DRIVER

BARRIERE

GRATUITE

Consapevolezza del top management Leggi o regolamentazioni Normativa sulla CO2 Presenza di incentivi

Bonus management Costi di investimento e tempistiche Incertezza governativa Velocità di cambiamento

DESIGN FOR REMANUFACTURING/REUSE

Alto prezzo risorse input Know-how interno Leggi o regolamenti Presenza di incentivi Volatilità prezzo risorse di input

Alta qualità risorse in input Avversità al rischio Bassa qualità prodotti che ritornano Complessità prodotti che ritornano Condizione organizzativa Elevato livello di customizzazione

DESIGN FOR DISASSEMBLY

Leggi o regolamenti Presenza incentivi Alto prezzo risorse input

Velocità di cambiamento Elevato livello di customizzazione

TAKE BACK SYSTEM

Partner adeguati Prossimità geografica partner Reverse supply chain Scarsità risorse input

Basso valore economico specifico Costi di investimento e tempistiche Gestire flussi di materiali Peso prodotti che ritornano Quantità prodotti che ritornano Variabilità flusso dei prodotti che ritornano

PRODUCT SERVICE SYSTEM

Presenza EPR Fornitura servizi aggiuntivi Alto tasso di utilizzo prodotto Design modulare

Gestire flussi di materiali che ritornano Peso prodotti che ritornano Quantità prodotti che ritornano Elevato numero di partnership

DESIGN OUT WASTE

Consapevolezza del top management Alto prezzo risorse input Scarsità risorse input Green awareness

Costi di investimento e tempistiche Condizione organizzativa Basso valore economico specifico

www.energystrategy.it

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OQEMA

S U C FO FOCUS

OQEMA EVS: NEW NAME, SAME COMPANY

Il gruppo OQEMA è una società di distribuzione attiva a livello internazionale per la chimica di base e specialistica con sede in Germania dal 1922. È un’azienda familiare per tradizione e per convinzione. SEMPRE AFFIDABILI. SEMPRE REATTIVI. SEMPRE PRESENTI.

paesi. In Italia ha sede ad Assago (MI) e Rivanazzano Terme (PV), dove è da sempre conosciuta come Elettrochimica Valle Staffora (EVS).

O

QEMA fornisce servizi lungo le catene di approvvigionamento, che comprendono lo sviluppo del prodotto, la miscelazione individuale, la logistica e il riciclo. Il Gruppo ha una struttura multinazionale che, nel panorama europeo, sta acquisendo sempre più valore, rafforzando la presenza con

continue acquisizioni mirate a servire tutti i settori. OQEMA è un Gruppo da più di 1.3 miliardi di euro di fatturato, con 29mila clienti, che distribuisce 14mila prodotti in tutta Europa e che dà lavoro a 1.300 persone nelle 45 sedi presenti in 23

Arrivata al 100° anniversario, rivolge lo sguardo al futuro. Continua a essere un’azienda di distribuzione e commercializzazione di prodotti chimici con una forte impronta di affidabilità, attenzione alla sicurezza, alla qualità e alla sostenibilità. OQEMA è in grado di rispondere a esigenze specifiche nei settori Alimentare, Cosmetico, Farmaceutico, Gomma e Resine, Industria Chimica, Trattamento dell’Acqua, Vernici e Rivestimenti, Zootecnico.

OQEMA Via Roggia Bartolomea 7 – 20090 Assago MI telefono +39 02 2105161 www.oqema.it

S U C O F FOCUS


SPECIALE SOSTENIBILITÀ ED ECONOMIA CIRCOLARE

Francia

Germania

Italia

Polonia

Spagna

Fonte: Eurostat

Figura 1.8 Tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo nei principali cinque Paesi europei, 2011-2020 (%)

ECONOMIA CIRCOLARE VS. SOSTENIBILITÀ

L’

Economia Circolare si differenzia dalla Sostenibilità in quanto approccio che prevede la rigenerazione del capitale naturale. Un’economia sostenibile si pone invece l’obiettivo di mantenere un equilibrio ecologico mediante: il progresso tecnologico volto all’incremento dell’efficienza, la limitazione dell’intervento umano e del prelievo di risorse non rinnovabili entro le capacità di carico dei sistemi naturali. In questo caso l’enfasi viene posta sulla limitazione dell’impatto negativo. Il disaccoppiamento della crescita economica dal consumo delle materie prime vergini è l’obiettivo strategico dell’economia circolare e una delle basi decisive del Green Deal europeo.

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colare, secondo l’ultimo rapporto Circular Economy Report 2021 del Energy Strategy Group del Politecnico di Milano, la presenza di incentivi e la consapevolezza del top management sui temi di economia circolare è il più importante. Gli incentivi, secondo le aziende, sono il driver principale, in quanto forniscono la capacità finanziaria per realizzare un modello circolare, tuttavia viene criticata la ridotta capacità delle imprese di influenzare la presenza di tali misure. Anche la consapevolezza del top management, sui temi di economia circolare è un fattore molto importante per la transizione delle aziende alla circolarità, in quanto da esso parte l’input per il cambiamento. Un altro fattore di stimolo è la presenza di una normativa specifica, anche sulle emissioni, a supporto della transizione. I fattori, che impattano non solo sulle imprese, ma anche su cittadini e Istituzioni pubbliche, sono la formazione e le iniziative di informazione e sensibilizzazione capillari, per far maturare e crescere una consapevolezza scientifica nei confronti dell’economia circolare, andando a contrastare i bias cognitivi e informazioni erronee, soprattutto nel settore della gestione dei rifiuti. Tuttavia, non possiamo nascondere che il settore necessita di un piano di azione concreto per arrivare a formulare un pacchetto di proposte normative orientate alla semplificazione, digitalizzazione dei processi e alla riduzione dell’onere amministrativo. D’altra parte, tra le barriere che le aziende percepiscono per adottare l’economia circolare nel loro agire troviamo l’incertezza governativa, che non agevola nella valutazione di decisioni strategiche di medio e lungo periodo, in quanto le imprese devono far fronte agli elevati costi degli investimenti e alle tempistiche per realizzare gli interventi per l’adozione delle pratiche circolari.


IL RUOLO DELL’INDUSTRIA CHIMICA L’industria chimica ha un ruolo centrale nella transizione ecologica e nell’economia circolare. Il settore offre soluzioni per mantenere i materiali in circolo il più a lungo possibile dal punto di vista tecnico ed economico attraverso il riutilizzo dei materiali, l’estensione della durata di vita utilizzando materiali più durevoli, il recupero delle risorse e diversi tipi di tecnologie di riciclaggio dei rifiuti. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei del Green Deal, è necessario riciclare molti più rifiuti plastici e servire una più ampia gamma di mercati con contenuti riciclati. Dei 30 milioni di tonnellate di plastica a fine vita raccolti ogni anno in Europa, oggi 5 milioni di tonnellate vengono trasformate in prodotti commerciabili. Il resto viene incenerito, messo in discarica o esportato per il riciclaggio. Ed è con il resto che l’industria chimica può fare la differenza. Le innovazioni del settore contribuiscono a tutte le forme di riciclaggio: meccanico, chimico e organico. L’industria chimica offre già prodotti che aumentano le prestazioni della plastica riciclata meccanicamente e sta lavorando per consentire una migliore tracciabilità e rintracciabilità dei flussi di rifiuti plastici. Anche le plastiche compostabili hanno un ruolo da svolgere, ad esempio quando vengono utilizzate per la raccolta dei rifiuti organici. Il riciclaggio chimico integra le opzioni esistenti e il suo potenziale per la gestione dei rifiuti in plastica è enorme. Le tecnologie di riciclo chimico consentono di utilizzare i rifiuti plastici come materia prima per produrre nuove sostanze chimiche e plastiche. La qualità di questo tipo di plastica è equivalente a quella prodotta da risorse vergini, consentendo l’uso in volumi più elevati e in applicazioni di alta qualità come il contatto con gli alimenti e gli imballaggi alimentari. Le tecnologie di riciclaggio dei prodotti chimici possono anche contribuire alla pulizia dei cicli dei materiali, in quanto hanno la possibilità di rimuovere le sostanze chimiche esistenti. Il riciclo chimico non è ancora un’opzione ampiamente diffusa per il riciclo dei rifiuti di plastica. La diffusione richiede innovazione, politiche armonizzate, catene di riciclaggio e percorsi chiari per valorizzare i rifiuti di plastica che attualmente vengono inceneriti, messi in discarica o sprecati. Il coinvolgimento dell’intera catena del valore e un quadro politico transnazionale sono fondamentali a questo proposito.

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PRODUZIONE A colloquio con: Paolo D’Adda - Supply Chain Manager Massimo Tonani - Site Manager dello stabilimento COIM a Offanengo Roberto Cattadori - Technical Manager: Polyurethanes, Organic Peroxides, Plasticizers, Resins Division for Coatings, UP for Composites Sergio Doldi - Technical Manager: Adhesives, Coatings, Inks for Flexible Packaging Mariaenrica Cesano - Technical & Business Manager FILCO

INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO PER COIM PER CAPIRE CHE COSA INTENDE PER INNOVAZIONE UNA REALTÀ COME COIM, PRIMO GRUPPO ITALIANO NEL SETTORE DELLE SPECIALITÀ CHIMICHE NONCHÉ IL SESTO PIÙ GRANDE GRUPPO CHIMICO ITALIANO, ABBIAMO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI COINVOLGERE UN PANEL IMPORTANTE DI MANAGER E FIGURE TECNICHE DELL’AZIENDA. SENTIAMO DALLE LORO VOCI QUALI PASSI STA COMPIENDO L’AZIENDA IN QUESTA DIREZIONE, DALLE TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA PER VELOCIZZARE LA SUPPLY CHAIN FINO ALLA RICERCA APPLICATA IMPRONTATA ALLE NUOVE ESIGENZE DELL’OGGI, PRINCIPALMENTE SOSTENIBILITÀ E CIRCOLARITÀ DEI MATERIALI Chimica Magazine: Quali sono le strategie di innovazione messe in atto da COIM in ambito organizzativo? Paolo D’Adda: Le innovazioni di COIM in ambito organiz-

zativo hanno una doppia natura, una interna e una esterna. La prima riguarda lo stabilimento produttivo di Offanengo (CR), dove è stato realizzato un nuovo magazzino automatizzato e autoportante, il terzo presso lo stabilimento di Offanengo e il più evoluto. L’interfaccia tra l’automazione di magazzino e il sistema ERP aziendale è stata progettata per essere il riferimento per eventuali future integrazioni di nuove strutture in qualsiasi parte del mondo.

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L’investimento si inserisce inoltre in un percorso di innovazione, digitalizzazione e automazione in essere da alcuni anni e che prevede ulteriori progetti, già avviati e di prossima partenza. In questo momento stiamo lavorando all’adozione di sistemi MES (Manufacturing Execution System) evoluti, che ci consentiranno di informatizzare ulteriormente l’organizzazione e il monitoraggio dei reparti produttivi. Il Warehouse Management System (WMS), attualmente impiegato esclusivamente nelle aree attrezzate con magazzini automatici, verrà ulteriormente implementato per la ricerca della massima tracciabilità delle merci nello stabilimento.


Stiamo infine finalizzando un progetto di yard management, che ci consentirà di integrare COIM con gli spedizionieri e di tracciare i mezzi che entrano nell’impianto. Il progetto prevede altresì la qualifica degli autisti all’ingresso dell’impianto attraverso la partecipazione preventiva ad un corso sulla sicurezza con test finale di superamento. L’innovazione che definiamo “esterna” fa riferimento

CM: Può spiegarci più nel dettaglio quali sono le innovazioni portate dal nuovo magazzino automatizzato in chiave 4.0? Paolo D’Adda: COIM si è dotata di magazzini automatici

già in passato. Il magazzino inaugurato a settembre 2021 rappresenta però lo standard più aggiornato in termini di tecnologia. La vera novità non è, in ogni caso, il magazzino di per sé, bensì il fatto di averlo realizzato all’interno di un impianto chimico con l’obiettivo di una rivisitazione efficiente e qualitativamente all’avanguardia dei processi di intralogistica dello stabilimento. L’innovazione risiede inoltre nella capacità di armonizzare i flussi di intralogistica di stabilimento, dove coesistono differenti tecnologie, al fine di rispondere alle peculiarità delle specifiche linee di prodotto: sono infatti presenti magazzini automatici, magazzini a scaffale, magazzini a catasta. L’interconnessione bidirezionale del sistema WMS con il sistema ERP, un tema chiave nell’industria 4.0, consente di portare con sé flussi informativi che tracciano specifiche caratteristiche del mondo chimico con annesse informazioni legate al tema della sicurezza. CM: Parlando di prodotto, quali sono le strategie di innovazione messe in atto da COIM?

all’ottenimento - con il più alto livello, noto come “AA” - dello status di AEOF (Authorized Economic Operator – Semplificazioni Doganali e Sicurezza) da parte della Direzione Centrale di Roma dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il prestigioso riconoscimento, che include sia gli aspetti di semplificazione doganale (AEOC) che di sicurezza (AEOS), certifica una situazione di affidabilità specifica di COIM nell’ambito degli scambi internazionali, a valle di un percorso di crescita sulle tematiche doganali e di security che ha visto l’azienda impegnata negli anni in progetti e investimenti mirati in questi ambiti.

Roberto Cattadori, Mariaenrica Cesano, Sergio Doldi: Ricerca e innovazione sono temi centrali per COIM e importanti investimenti sono volti a rendere i prodotti sempre più performanti. Presso l’impianto di Offanengo sono concentrati i centri di ricerca e i laboratori applicativi di tutte le linee prodotto. COIM investe da oltre dieci anni nella ricerca di formulazioni che diano vita a prodotti sostenibili con un approccio a questo tema volto al raggiungimento delle medesime performance dei materiali tradizionali da fonte fossile. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di sostituzioni “drop in” che consentono agli utilizzatori, oltre al rispetto dell’ambiente, anche l’utilizzo delle medesime tecnologie produttive. I piani di business di COIM sono guidati da un approccio aperto al tema della sostenibilità, che contempla diverse possibilità di sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili:

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PRODUZIONE

- Materie prime da fonti rinnovabili; - Materie prime da riciclo; - Sistemi biodegradabili e compostabili; - Sistemi low VOC; - Controllo e riduzione delle emissioni di CO2 sull’intera filiera; - Recupero a valle dei prodotti finiti per riciclo del PU, ad esempio nel settore calzaturiero. Già oggi il nostro portafoglio prodotti è ricco di soluzioni di questo genere: - Le nuove linee di prodotti poliuretanici biobased per il mondo della calzatura Laripur RS e Urexter RS, il frutto di un accurato sviluppo in direzione della massima sostenibilità, essendo formulati con una percentuale di materie prime da fonti rinnovabili superiore al 70%.

- Il nuovo adesivo compostabile a base solvente per il food packaging, Novacote NE 810 S + CE 510, dotato dei certificati “OK compost Industrial”, “Seedling” di TÜV Austria e “BPI” (Biodegradable products institute) per il mercato americano. Il nuovo adesivo, impiegato con film certificati compostabili, consente ai clienti di COIM di produrre imballaggi al 100% compostabili, senza sostituire né modificare gli impianti esistenti. Oltre a questo, la nostra gamma di adesivi per laminazione e coatings funzionali si sta evolvendo per andare incontro alle esigenze dei nuovi materiali per imballaggio alimentare e farmaceutico. Questi materiali stanno subendo una profonda trasformazione per agevolare i processi di riciclo, diversificati per materiali e in evoluzione a loro volta, con

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l’obiettivo di avviare frazioni sempre più elevate di imballaggi ad un processo virtuoso di economia circolare: - Polioli poliesteri per PU rigido realizzati utilizzando materie prime da riciclo derivate da rifiuti post-consumo, in particolare bottiglie di PET (polietilene tereftalato), contribuendo alla creazione di un’economia circolare. COIM è stato un pioniere in questo ambito, iniziando a proporre tali soluzioni venti anni fa. L’Italia registra oggi un significativo incremento di domanda in questo campo, anche grazie alle richieste e alle regolamentazioni imposte per i materiali isolanti, in conformità con i CAM (Criteri ambientali minimi) necessari per accedere al beneficio del Superbonus 110%. - La gamma Isoexter E: polioli ottenuti con materie prime da fonte rinnovabile, lanciati nel 2021.

- Greenexter, la gamma di polimeri a parziale contenuto di materie prime di origine rinnovabile per la produzione di vernici e materiali compositi, in particolare per il settore legno-arredo.


nel contesto competitivo attuale, consentendo a COIM di sviluppare nuovi materiali e ottimizzare quelli esistenti, in preparazione della loro futura messa in produzione, così come testare personalizzazioni e nuovi prodotti per clienti specifici, mediante produzioni in piccola scala e campionature. L’impianto pilota è inoltre una risorsa strategica per le attività di ricerca e sviluppo di COIM. Consente, infatti, una volta intercettate nuove tendenze, di testare e creare più rapidamente nuove soluzioni che anticipano le evoluzioni del mercato. Una vera strategia di innovazione. Il TPU non è una commodity, ma un materiale speciale, che si presta a infinite personalizzazioni ed evoluzioni che vanno incontro a nuove esigenze, sia dal punto di vista prestazionale che estetico. Gli ambiti di applicazione sono moltissimi e spaziano dalla produzione di tubi e profili ai fogli estrusi e calandrati, dalle suole per la calzatura alla produzione di scarponi da sci, dalle guaine per cavi elettrici agli articoli stampati per innumerevoli applicazioni. Le innovazioni sviluppate grazie all’impianto vengono poi verificate nei nostri laboratori simulando e testando le proprietà desiderate del prodotto finito, quali quelle tattili, di trasparenza e di leggerezza.

- FILCO, le soluzioni COIM per fibre di rinforzo, si arricchiranno con nuove proposte basate su materie prime di origine biologica. Grazie alla ricerca, COIM ha formulato un legante per fibra di vetro con componenti da fonte bio che possono arrivare al 100%, e di un primo appretto in fase di messa a punto di laboratorio - con componenti da fonte bio fino al 75%. Le applicazioni più rilevanti di queste soluzioni riguardano infrastrutture, automobile, nautica. CM: Se parliamo del processo produttivo, quali sono le innovazioni messe in atto da COIM? Massimo Tonani: COIM è da sempre impegnata a garanti-

re ai propri clienti un servizio di sviluppo delle innovazioni e di personalizzazione dei prodotti, che presuppone la nostra capacità di replicare nel nostro impianto i processi produttivi e le problematiche che i clienti dovranno affrontare nei loro stabilimenti. Per potere fare questo abbiamo creato, ad esempio, un impianto pilota dedicato ai poliuretani termoplastici (TPU). Progettato e realizzato secondo le più avanzate tecnologie disponibili, rappresenta un’eccellenza

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STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE Intervista a Luca Ciaschini, Customer Service & Logistics Associate Director, Teva Italia

RINNOVARE IL PROCESSO LOGISTICO CON LA RFID NELL’AMBITO DEI PERCORSI FINALIZZATI ALL’INNOVAZIONE, TEVA ITALIA HA AVVIATO UN PROGETTO CHE HA COME CONTESTO IL PROCESSO LOGISTICO E CHE È STATO SVOLTO IN COLLABORAZIONE CON CHIAPPAROLI LOGISTICA, IN VESTE DI DEPOSITARIO DEI FARMACI TEVA IN ITALIA. VEDIAMO COME SI STRUTTURA IL NUOVO SISTEMA, I SUOI OBIETTIVI DI FONDO E LE RICADUTE POSITIVE A MONTE E A VALLE DELLA SUPPLY CHAIN 50

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G

razie ad un sistema di lettura RFID - una tecnologia ben affermata già da qualche decennio, ma che ancora sa esprimere un elevato potere di innovazione se inquadrata in una corretta evoluzione di processo - Teva consente ai grossisti di gestire i prodotti in ingresso nell’arco di minuti anziché ore. La RFID in questo progetto garantisce innanzitutto elevati benefici al distributore, quali maggior efficienza e riduzione di costi; al paziente, che avrà una disponibilità totale del farmaco prescritto con impatto positivo sull’aderenza terapeutica; e a monte della catena al produttore stesso, per la miglior circolazione del prodotto sul mercato. Questo in sintesi il progetto di innovazione nella supply chain di cui parliamo con Luca Ciaschini, Customer Service & Logistics Associate Director, Teva Italia. Chimica Magazine: Vediamo per cominciare come si caratterizza il prodotto Teva e quali sono le sue principali esigenze in termini di supply chain. Luca Ciaschini: Teva è un’azienda farmaceutica che produ-

ce e distribuisce il più ampio portfolio di farmaci equivalenti e specialistici, oltre a un più ridotto portfolio di farmaci OTC. I farmaci “generici” sono prodotti equivalenti a quelli di marca, in termini di principio attivo, di efficacia terapeutica e naturalmente di standard qualitativi certificati dalle autorità regolatorie internazionali e nazionali come AIFA in Italia. Questo tipo di produzione si riflette in modo importante sulla supply chain. Garantire una veloce distribuzione dei farmaci ai grossisti e alle farmacie è fondamentale per permettere la corretta gestione delle cure ai pazienti. Questo diventa ancora più importante quando il prodotto del nostro competitor risulta non disponibile, e i consumi di quel farmaco automaticamente possono slittare sul nostro. Per fare questo abbiamo analizzato la nostra supply chain per verificare su quali fasi recuperare efficienza, andando a lavorare su quei passaggi che possono ritardare il flusso dei farmaci diretti al paziente. CM: Quali fasi della supply chain si potevano migliorare, e come?

(farmacia od ospedale) è arrivato ad un livello difficile da comprimere ulteriormente. Migliorabile è invece la fase di ingresso merci nei magazzini dei nostri clienti principali, i grossisti o distributori secondari. Presso questi operatori, si può ancora lavorare sul miglioramento dei flussi di magazzino, e in particolare sull’attività di ingresso/ricevimento dei prodotti. Si tratta di un’area nella quale il rischio di inefficienza è sempre dietro l’angolo e che impatta direttamente sul successivo percorso del farmaco, dunque sui tempi nei quali sarà disponibile al paziente arrivando presso la farmacia o l’ospedale. Quale che sia il problema (eccesso di domanda da parte del mercato, copertura insufficiente da parte dell’industria...), è sempre possibile che un determinato prodotto vada in rottura di stock (non disponibilità) presso i grossisti e improvvisamente diventi urgente. Ecco perché ci sembrava necessario fare qualcosa affinché il nostro farmaco potesse arrivare il prima possibile al paziente, senza essere rallentato da questa fase della distribuzione.

LC: Negli ultimi due anni, complice anche il Covid, ci sia-

mo resi conto che alcune performance non si possono migliorare, ma altre sì. Non si possono migliorare quelle della fase finale della catena: il trasporto verso il cliente finale

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STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE

CM: Come si presenta il sistema come allestimento tecnologico? LC: Parliamo innanzitutto di un progetto di filiera che

coinvolge sostanzialmente il nostro distributore primario Chiapparoli Logistica, che ha effettivamente sviluppato il sistema e scelto i componenti, e come utenti, i nostri clienti principali, che sono i grossisti. Presso il magazzino Chiapparoli avviene la fase di etichettatura con tag RFID sui colli dei nostri prodotti. Si tratta di normali smart label con tag passivo, che non presentano alcun tipo di criticità rispetto al materiale in quanto sono applicate all’esterno, sul cartone del collo. Lato grossisti, il sistema si compone di un terminale portatile per la lettura RFID e del software di gestione dei dati. Abbiamo scartato l’ipotesi di installare i varchi RFID fissi presso i grossisti, temendo che fossero più vincolanti sul processo e allo stesso tempo meno efficaci come performance di lettura, e abbiamo semplicemente aggiunLa RFID non ci serve to un nuovo terminale al parco macchiper tracciare il farmaco, ne già circolante. A questo proposito, bensì per risolvere la abbiamo anche stimolato un processo criticità legata al passaggio di rinnovamento, in taluni casi più che di proprietà, riducendone Per fare questo abbiamo pensato di utimai benvenuto, del classico sistema RF i tempi e la modalità di lizzare la tecnologia RFID a seguito di di magazzino, sia dal punto di vista harcontrollo diversi stimoli, alcuni provenienti dal nodware che software. Per l’implementaziostro settore, altri invece mutuati dal mondo ne, siamo andati presso gli utenti insieme al del largo consumo, come ad esempio il sistema personale di Chiapparoli per installare e spiegache Decathlon utilizza per tracciare tutti i suoi prodotti re il progetto, ma non c’è stato bisogno di fare lunghe lungo la catena di fornitura fino al passaggio finale di pa- spiegazioni: appena gli operatori prendono in mano la gamento in cassa nei negozi. Una sorta di conferma mi è “pistola” per effettuare il controllo merce in questo modo, giunta presso un punto vendita Zara, dove ho sentito una capiscono immediatamente la validità del nuovo metodo. commessa dare ad una cliente informazioni precise su un Semplicemente passando il lettore all’esterno del pallet, in capo, semplicemente scansionando il tag RFID applicato pochi secondi si può controllare che sia arrivato tutto il all’abito. L’efficacia della RFID come veicolo di identifica- contenuto della bolla di spedizione. Entriamo in questo zione e tracciabilità del singolo oggetto ci ha messi dunque modo in una nuova dimensione: la merce può essere carisulla strada giusta. A noi, tuttavia, non interessava tanto cata subito a magazzino e risultare subito disponibile per l’aspetto del tracking, ma puntavamo piuttosto alla velocità il paziente. Non è una logica di tracking bensì di servizio di lettura offerta da queste soluzioni. Ed è così che abbia- al cliente. mo sviluppato un sistema di gestione dei colli mediante tag RFID che consente agli operatori all’ingresso di acquisire le CM: È questo il vantaggio principale che avete consemerci in arrivo in modo estremamente più veloce rispetto guito? alla lettura ottica dei barcode applicati a colli e pallet. Un sistema capace di generare numeri come questi: 1726 col- LC: Esatto, questo era il nostro obiettivo e lo spirito con li all’ingresso del magazzino Comifar di Novate, pari a 27 cui è stato portato avanti il progetto. In altre parole, credo bancali, sono stati letti in circa due minuti e venti secondi, che ormai la fase di passaggio di proprietà debba essere rispetto ai cinquanta minuti di lavoro tipicamente richiesti gestita solo nel modo più veloce ed efficiente, un po’ come da un simile lotto. avviene nella grande distribuzione con la spesa “fai da te”:

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l’importante è velocizzare e semplificare, poi se necessario i controlli possono avvenire in altra sede o in altri modi. La RFID non ci serve per tracciare il farmaco, bensì per risolvere la criticità legata al passaggio di proprietà, riducendone i tempi e la modalità di controllo. Consideriamo ancora che quella dell’arrivo merci presso i grossisti può diventare una zona particolarmente affollata e che, soprattutto con tanti bancali, non sempre si riesce ad effettuare tutto il controllo nello stesso momento, anche per una questione di concentrazione del personale. Succede anche che gli operatori comincino subito ad allocare le merci in arrivo, controllandole via via; ma se i pallet che rimangono per ultimi nella zona di arrivo contengono medicinali urgenti, queste sono tutte ore di disponibilità che vengono perse. Durante il periodo Covid questi episodi sono stati particolarmente frequenti. Tanti farmaci che, giusto o sbagliato che fosse, erano particolarmente richiesti dal mercato, a noi risultavano spediti ma di fatto non uscivano in modo abbastanza tempestivo dai magazzini dei grossisti. Come detto, il problema sta nella necessità di controllo: è quello l’intoppo che frena la distribuzione. Ed è qui che possiamo recuperare non solo ore di lavoro importanti per il grossista, ma soprattutto più veloce disponibilità del prodotto sul mercato per il paziente che lo attende. Fra gli aspetti positivi del progetto, vorrei anche citare la totale mancanza di “resistenza” da parte dei soggetti coinvolti. I grossisti hanno compreso immediatamente che

questo sistema vede in loro i principali beneficiari. Questo non solo per i vantaggi che abbiamo descritto, ma anche per un cambio di approccio che è stato particolarmente apprezzato. Non succede di frequente infatti che il fornitore e il distributore primario si presentino fisicamente al magazzino del grossista. I rapporti fra questi soggetti a volte si limitano a scambi commerciali. Però, il contatto diretto fa nascere nuove relazioni e da queste possono svilupparsi più facilmente nuove idee o altri progetti di miglioramento di filiera. CM: Quali potrebbero essere i prossimi sviluppi? LC: In ambito collaborativo, abbiamo cominciato a lavo-

rare con il Consorzio Dafne su alcune delle sue linee di sviluppo già esistenti. Per esempio, la possibilità di inserire nel tracciato il collo standard, un progetto già avviato dal Consorzio con Farmadati. Parliamo poi di revisione del tracciato del transfer order: rispetto al tracciato standard sviluppato e utilizzato da Teva con i suoi grossisti, stiamo sperimentando insieme a FCR e Unico un transfer order “rafforzato”, che include diverse altre informazioni, che in quanto condivise porterebbero valore a tutta la filiera. Altro progetto sul quale stiamo seguendo il Consorzio Dafne è quello della digitalizzazione della bolla di consegna, prevista per il settore farmaceutico dopo la fattura, e l’ordine elettronico. Siamo nel 2022 ed è ora di trovare modalità più efficienti per certificare la consegna della merce. Consideriamo che su questi progetti l’Italia è già all’avanguardia nell’innovazione a livello europeo: digitalizzare il documento di consegna ci porterebbe ad un livello di vera eccellenza. Tornando a noi, le prospettive di ampliamento del progetto RFID riguardano innanzitutto l’aumento del numero di grossisti e relativi magazzini abilitati con questo sistema. Ma anche un’eventuale apertura del sistema in senso collaborativo: con Chiapparoli stiamo valutando la possibilità di proporre questa tecnologia anche ad altri fornitori, rafforzando di conseguenza i vantaggi per il grossista e di conseguenza per tutta la filiera farmaceutica. Altro possibile impatto, sulla base dell’applicativo sviluppato da Chiapparoli, che gestisce tutta una serie di informazioni logistiche relative alla merce – quanti prodotti, quando partono dal distributore, quando arrivano al grossista… - sarebbe la possibilità per il grossista di stimare il

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STOCCAGGIO E DISTRIBUZIONE

numero delle persone necessarie per effettuare l’attività di scarico, dimensionando meglio la forza lavoro presente in magazzino. Conoscere in anticipo l’entità delle merci in arrivo consentirebbe di pianificare meglio la quantità di persone richieste per le varie funzioni di magazzino. CM: Perché i tag RFID non vengono applicati prima, in uscita dai siti produttivi?

molecola, la studio, ne ottengo l’autorizzazione all’immissione in commercio, la produco, il paziente trova il farmaco, tutto a posto. Poi però è arrivato il Covid e ha mostrato che la nostra supply chain aveva ancora delle lacune da colmare. Ed è così che abbiamo cominciato a lavorare sulla velocità e sull’efficienza.

Un altro vantaggio del sistema RFID che si riflette sul prodotto è quello legato all’aderenza terapeutica. QuanLC: Perché non porterebbe alcun beneficio, proprio perché do viene prescritto un farmaco, deve essere assunto quello, troppo a monte sulla catena. Quando siamo partiti, infatti, nei tempi e nei modi in cui viene prescritto. Ma se questo abbiamo pensato di dotare di tag RFID i nostri farmaci farmaco manca, i pazienti, o anche i medici e farmacisti, già in uscita dalla fase di produzione, così i colli avrebbe- possono essere in difficoltà a gestire le terapie. La scarsa ro potuto essere scaricati più velocemente all’arrivo presso aderenza terapeutica – cioè l’impossibilità, per le ragioni Chiapparoli. Tuttavia, come detto, questa fase non presen- più diverse, di seguire le raccomandazioni e le indicazioni ta particolari criticità. Per questo siamo passati alla fase fornite dal proprio medico per l’assunzione di un determisuccessiva, con il contributo di Chiapparoli Logistica nato farmaco - rappresenta una delle principali cause di che si è resa disponibile nell’ambito dei suoi mancata efficacia delle terapie farmacologiche, a programmi di continuous improvement. Ad cui si associa un aumento degli interventi di È necessario oggi il costo del sistema RFID è sostenuassistenza sanitaria, della morbilità e della introdurre tecnologia to dalla società commerciale Teva Italia, mortalità, rappresentando un danno per e innovazione proprio per con il supporto operativo di Chiappai pazienti, il sistema sanitario e l’integarantire un arrivo veloce roli e con l’obiettivo di migliorare il ra società.Questo vale anche quando del farmaco al paziente, servizio ai clienti che maggiormente viene prescritto in modo specifico il dunque per realizzare la sentono questa esigenza: i grossisti. È la farmaco Teva. In certi casi i farmaci nostra unica e vera logica del servizio, non quella del costo, equivalenti possono anche essere più mission che guida tutto il sistema. vantaggiosi (non solo economicamente) rispetto al corrispondente farmaco di marca. CM: In conclusione, qual è la ragione che spinAd esempio, alcuni dei nostri farmaci non conge un’azienda farmaceutica a lavorare su progetti di tengono lattosio fra gli eccipienti e possono quindi essere innovazione apparentemente così distanti dal suo “core”, prescritti per chi ha intolleranze. Non trovare il prodotto che è il prodotto? prescritto può comportare quindi una difficoltà in più per il paziente: se il nostro farmaco non c’è, dovrà assumerne LC: Anche se riguarda il processo logistico, il nostro pro- un altro per gestire in quel momento la sua patologia, ma getto è comunque funzionale alla qualità e agli obiettivi potrebbe non essere una soluzione adeguata. Deve esserci del prodotto stesso, e ce ne siamo resi conto soprattutto il farmaco giusto per il paziente, e il processo logistico, così durante le fasi acute della pandemia Covid-19: pazienti e come l’abbiamo impostato noi, serve proprio per questo. farmacie si trovavano ad attendere un farmaco che a noi risultava consegnato, evidenziando delle aree di inefficienza L’utilizzo della nuova tecnologia RFID si aggiunge ad altri che dovevano essere colmate progetti recentemente avviati da Teva, come ad esempio il rinnovamento completo della grafica delle confezioni, più La nostra filiera è diventata molto complessa ed è neces- chiara e completa. Sono tutti percorsi pensati per favorire sario introdurre tecnologia e innovazione proprio per ga- un’assunzione più corretta e consapevole dei medicinali, rantire un arrivo veloce del farmaco al paziente, dunque per cercare di ridurre la frequenza degli errori e rendere per realizzare la nostra unica e vera mission. Per fortuna, più efficaci le cure, facilitando così l’aderenza alla terapia. stiamo cominciando ad assistere ad una evoluzione del A questo serve l’innovazione, un percorso continuo nel mercato in questo senso. In passato nel nostro mercato gli quale, come azienda, crediamo moltissimo e che puntiamo unici ragionamenti erano intorno al prodotto: cerco una a perseguire sempre più in futuro.

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BREVETTI

di Massimo Barbieri, Politecnico di Milano Technology Transfer Office

Le ricerche di prior art possiedono un’indubbia utilità per chi si occupa di realizzare prodotti e servizi innovativi (imprenditori, startupper, ricercatori) ma richiedono la conoscenza di alcune nozioni di base per poter essere adeguatamente impiegate

L’AUTORE: Massimo Barbieri Laureato in chimica nel 1993, lavora al Politecnico di Milano (Technology Transfer Office) come tecnico (D3 – Senior Specialist) nell’ambito della tutela della proprietà industriale: valutazione delle invenzioni (principalmente nel settore della chimica e dell’ingegneria chimica), ricerche brevettuali e contratti di licenza. Nel 2019 ha conseguito la certificazione QPIP (Qualified Patent Information Professional https://www.qpip.org/qpips/190). E-mail: massimo.barbieri@polimi.it

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Ricerche di PRIOR ART come STRUMENTO COMPETITIVO per le imprese innovative


INTRODUZIONE

P

erché le startup e le aziende innovative dovrebbero occuparsi di brevetti, quando il vero vantaggio competitivo è fornito dai prodotti e/o dai servizi che offrono sul mercato? I motivi sono essenzialmente due: mantenere una posizione di preminenza nei confronti dei diretti (o futuri) concorrenti, impedendo loro di trarre profitto da ciò che è stato validamente tutelato da un diritto di privativa industriale ed evitare di investire in un progetto noto e già tutelato da terze parti. Realizzare un prodotto/dispositivo che dipende, anche parzialmente, dai diritti altrui, potrebbe portare l’impresa a doversi difendere da un’eventuale causa di contraffazione o a dover negoziare un accordo di licenza per poter attuare l’invenzione e quindi commercializzare il prodotto/dispositivo. Occuparsi di brevetti non significa solo realizzare un portafoglio di beni intangibili, che ha un valore economico in quanto strumento difensivo oppure offensivo, ma anche conoscere lo stato della tecnica del settore merceologico in cui l’azienda realizza la propria attività. Tale conoscenza, anche se inizialmente percepita come esborso ulteriore alle attività di R&D, porta una serie di benefici, quali: 1. Un risparmio delle spese in ricerca e sviluppo; 2. La possibilità di effettuare il design around di un prodotto in fase d’opera; 3. Rendere più rapida la prosecuzione di una domanda di brevetto (meno azioni ufficiali in fase d’esame significa costi inferiori per l’ottenimento del titolo brevettuale);

4. Limitare l’ambito di tutela (o la concessione) dei brevetti dei concorrenti tramite azioni amministrative di opposizione; 5. Verificare la libertà d’attuazione (FTO) sui propri prodotti/servizi [1].

TIPOLOGIE DI RICERCHE BREVETTUALI Si possono individuare essenzialmente cinque tipologie di ricerche di prior art [2]: - Informative (o sullo stato della tecnica): per pianificare progetti di ricerca e sviluppo, analizzare tendenza tecnologiche o monitorare la concorrenza; - Brevettabilità: per accertare che un’invenzione sia dotata dei requisiti (di novità e attività inventiva); - Validità: per assicurarsi che un brevetto concesso sia effettivamente valido (un sottoinsieme è costituito dalle ricerche di opposizione); - Libertà di attuazione: per stabilire la commerciabilità di un prodotto in uno o più Paesi (e verificare quindi che non dipenda da diritti di terze parti); - Stato legale. Una ricerca di brevettabilità possiede un ambito più ristretto rispetto a una ricerca sullo stato della tecnica e non deve essere necessariamente completa. Non presenta limitazioni riguardo la tipologia di documenti e la giurisdizione, ma rispetto alla data di pubblicazione, che deve essere anteriore a quella di deposito della domanda di brevetto in esame. Una ricerca di validità è solitamente basata sul reperimento di documenti (non trovati dall’esaminatore) rilevanti per i requisiti di brevettabilità. La ricerca FTO è focalizzata sulle rivendicazioni dei brevetti concessi e attivi (in uno o più Stati), delle domande di brevetto ancora in fase d’esame e delle domande PCT, a cui potrebbe

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BREVETTI Patent offices

seguire il deposito di una fase nazionale o regionale. È essenziale, in questo caso, che il recupero dell’informazione (spesso definito come “recall”) sia il più completo possibile, ricercando le caratteristiche tecniche essenziali del prodotto in esame nelle rivendicazioni (utilizzando precise parole chiave con il supporto di operatori di prossimità). La ricerca sullo stato legale serve a sapere se una domanda o un brevetto concesso sono ancora attivi oppure sono stati dismessi o revocati o disponibili nel pubblico dominio perché scaduti i termini della privativa (20 anni dalla data di deposito della domanda).

LE BANCHE DATI BREVETTUALI Le informazioni sui brevetti sono messe a disposizione dagli Uffici nazionali (o regionali) via web oppure da produttori indipendenti tramite banche dati su Internet. I database possono essere suddivisi in bibliografici o a testo completo e sono sia gratuiti (Espacenet) sia a pagamento (v. Tabella 1). Le banche dati professionali su abbonamento offrono, generalmente, maggiori opportunità di ricerca e analisi dei dati. Di una banca dati è necessario conoscere la copertura dei dati, in termini di numero e tipologia di documenti (v. Figura 1).

1790

DE

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PL BE

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UA HU DD

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CY OA UY

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ZW

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MW MT TJ

GC MN VN

BA

KZ

BY

UZ

KG AM TT

EM MO

2022

Grants Full-text since 1790

12,244,170

Grants Full-text since 2001

6,815,180

FIGURA 1 – COPERTURA BREVETTUALE DI GOOGLE PATENTS (ACCESSO EFFETTUATO IN DATA 19 MARZO 2022)

I CODICI DI CLASSIFICAZIONE I sistemi di classificazione sono stati ideati per catalogare i brevetti in funzione del settore tecnico dell’invenzione rivendicata e semplificare il loro reperimento. A tutti i documenti brevettuali (ma anche agli articoli scientifici reperiti nella fase d’esame) è assegnato almeno un simbolo di classificazione dagli esaminatori incaricati di valutarne i requisiti. I sistemi più utilizzati sono due: IPC (Classificazione Internazionale dei Brevetti) [3] e CPC (Classificazione Cooperativa dei Brevetti) [4]. Entrambi sono sistemi gerarchici, con otto/nove sezioni e un certo numero

BANCHE DATI

FORNITORE

ESEMPIO

Gratuite

Uffici nazionali/regionali, aziende indipendenti

Espacenet, Google Patents

A pagamento

Produttori indipendenti

Derwent Innovation, Orbit Intelligence

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IT

These totals include all patents and published applications in our index, but we cannot gurantee complete coverage. If we’re missing anything, please let us know!

Tabella 1

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JP US

CA TW ES

CN

Tipologia di banche dati brevettuali

di classi, sottoclassi, gruppi e sottogruppi (vedi Figura 2)  Section

C (chemistry, metallurgy)

 Class

C01 C (inorganic chemistry)

 Subclass

C01B (non-metallic compounds)

 Group

C01B 32/00 (carbon and carbon compounds)

 Subgroup C01B 32/05 (preparation or purification of carbon)  Subgroup C01B 32/15 (nano-sized carbon materials)  Subgroup C01B 32/182 (graphene) FIGURA 2 - ESEMPIO DI CODICE DI CLASSIFICAZIONE IPC

La CPC è una versione avanzata dell’IPC, avente la stessa struttura ma con un maggior numero di sottodivisioni (v. Tabella 2). I codici di classificazione sono assegnati a seconda della funzione o dell’applicazione descritta nelle rivendicazioni (es. F61K: valvole; A61F2/24: valvole cardiache) e si riferiscono all’informazione inventiva. I codici di indicizzazione sono utilizzati per specificare aspetti non coperti dallo schema di classificazione e per catalogare le informazioni aggiuntive (utili in fase di ricerca).


SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE

NUMERO DI SOTTOGRUPPI

IPC

80.000

CPC

250.000 Tabella 2

Principali sistemi di classificazione

dere successivamente la ricerca; 3. Non usare gli operatori di prossimità nel titolo e nel riassunto; 4. Effettuare una ricerca per citazioni su un documento considerato rilevante.

STRATEGIE DI RICERCA

Documents

limitato di documenti da analizzare. Se nell’elenco sono individuati uno o Scopo delle ricerche di prior art è re- più brevetti rilevanti, si può ripetere perire documenti che rivendicano la ricerca utilizzando i simboli con cui concetti simili (o identici) alle carat- sono stati classificati quei documenti. teristiche tecniche essenziali dell’inI campi in cui è consigliabile effetvenzione in esame. Una tuare la ricerca sono titolo, FIGURA 3 – ELENCO DI PAROLE CHIAVE UTILIZZATE NELLA RICERCA DI PRIOR ART SULLA BIOSTAMPA 3D ricerca può essere eseriassunto e rivendicazioI codici di guita tramite parole ni (il testo completo indicizzazione sono chiave (che è il mepotrebbe fornire un UN ESEMPIO DI RICERCA utilizzati per specificare todo più intuitivo output con troppi INFORMATIVA: aspetti non coperti dallo ma soggettivo), documenti, talvol- LA BIOSTAMPA 3D schema di classificazione codici di classifita non completae per catalogare cazione, citazioni mente rilevanti). Il primo passo da compiere è verifile informazioni (anteriori e/o sucTutte le banche dati care quali siano le parole chiave più aggiuntive cessive) oppure con offrono la possibilità comunemente utilizzate tramite una una combinazione di di utilizzare gli operatori ricerca sulla letteratura scientifica (per essi. Il vantaggio di usare i booleani (AND OR NOT) es. mediante la banca dati Scopus, simboli di classificazione e le citae talvolta anche quelli di prossimità. v. Figura 3). zioni è l’indipendenza dal linguaggio Alcuni suggerimenti utili su come im- Dal 2013 ad oggi c’è stata una cresciutilizzato e questo consente di trovare postare una ricerca: ta esponenziale del numero di articoli sia tutti quei documenti non tradotti 1. Evitare di eseguire stringhe di ricer- sulla bio-stampa 3D (v. Figura 4), e in inglese sia quelli in cui non era pre- ca troppo lunghe e complesse, combi- questi possono fornire spunti sia per sente almeno uno dei termini utilizzati nando i vari termini tecnici in un’uni- l’esecuzione della ricerca brevettuale per la ricerca. Inoltre, le parole chiave ca soluzione; sia per il reperimento di documenti possono avere diversi significati e spes- 2. Mirare a ottenere un numero di ri- ostativi alla brevettabilità di un’invenso quelle utilizzate nelle rivendicazioni sultati non superiore a 30/40 ed espan- zione (la novità è un requisito assosono utilizzate per generalizzare un concetto (per esempio, vite vs. mezzi di fissaggio). Documents by year 1200 Le strategie di ricerca sono essenzialmente due. La prima prevede di 1000 combinare tutte le parole chiave (e i 800 sinonimi) e i codici di classificazione corrispondenti a ciascuna caratteristica 600 tecnica da ricercare (ma presuppone 400 che il set di termini e codici pianificato 200 sia completo). La seconda strategia è focalizzata su 0 Years 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 una prima veloce ricerca con parole chiave precise per ottenere un numero FIGURA 4 – NUMERO DI ARTICOLI SULLA BIO-STAMPA 3D (Fonte: Scopus)

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BREVETTI

N° DI RISULTATI

STRINGA DI RICERCA

1 4.700

(((A61L-027+ OR A61F-002+ OR A61L2430/00 OR C12N-005+ OR C12M-003+ OR C08L-005+ OR C09D-011+) AND (B33Y+ OR B29C-064+)))/IPC/CPC

2 1.042

(BIOPRINT+ OR BIOINK? OR ORGAN_ON_A_CHIP OR BIOFABRICATION OR “3D BIOPRINTING” OR “3D BIOPRINTER”)/TI/AB/CLMS/ICLM

3 5.294

1 OR 2 Tabella 3

Elenco stringhe di ricerca su Orbit Intelligence (ricerca effettuata il 21/05/2022)

FIGURA 5 – ANALISI DEI DATI PER IL REPERIMENTO DEI CODICI DI CLASSIFICAZIONE UTILIZZANDO ESPACENET

luto e che quindi non dipende dalla tipologia del documento). Per trovare i codici di classificazione si può effettuare una ricerca preliminare su Espacenet con uno (o più) termini precisi e analizzando i dati si verificano i simboli che ricorrono con una maggiore frequenza (v. Figura 5). Una volta individuate le parole chiave e i codici di classificazione rilevanti, si esegue la ricerca su una banca dati professionale, per esempio Orbit intelligence (https://www.orbit. com): nella tabella 3 sono elencate le varie stringhe di ricerca. Quali informazioni si possono desumere da una ricerca sullo stato della

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tecnica? Si possono ricavare dati numerici, per esempio il numero totale delle famiglie brevettuali (5.294), la

percentuale di domande non più attive (932) e tra quelle attive si può effettuare una distinzione tra brevetti

FIGURA 6 – CONCETTI ESTRATTI DALLE DOMANDE DI BREVETTO PUBBLICATE DAL 2020 (Fonte: Orbit)


GRAFICO 1 – TREND DI DEPOSITO DELLE DOMANDE DI BREVETTO SULLA BIOSTAMPA 3D (Fonte: Orbit; elaborazione dati a cura dell’autore)

TREND DI DEPOSITO VS PUBBLICAZIONE VS PUBBLICITÀ

CONCLUSIONI Le ricerche di prior art possiedono un’indubbia utilità per chi si occupa di realizzare prodotti e servizi innovativi (imprenditori, startupper, ricercatori) ma richiedono la conoscenza di alcune nozioni di base per poter essere adeguatamente impiegate.

TREND DI DEPOSITO PER PAESE

L’uso dei codici di classificazione, per esempio, è ciò che contraddistingue le ricerche brevettuali da quelle comunemente adottate su Internet o sulle banche dati per la letteratura scientifica. Capire come è strutturato uno schema di classificazione e come gli esaminatori attribuiscono questi codici alle domande di brevetto è di fondamentale importanza. Un limite delle ricerche di prior art è dato dall’accesso alle banche dati professionali, che consentono di reperire e analizzare i dati in modo più efficace rispetto a quelle gratuite. Un’altra barriera riguarda il settore tecnico dell’invenzione, la cui comprensione è indispensabile per ottenere buoni risultati.

GRAFICO 2 – TREND DI DEPOSITO/ESTENSIONE PER I PRIMI 5 PAESI (Fonte: Orbit; elaborazione dati a cura dell’autore)

concessi (2.416) e domande ancora in fase d’esame (1.946). Tra le domande attive, 52 hanno subito un procedimento di opposizione Inoltre, è possibile analizzare le tendenze di deposito (Grafico 1 - dal 2014 si nota una crescita esponenziale nel numero di domande) e sapere in quali Paesi si brevetta maggiormente (Grafico 2 – Cina e Stati Uniti sono i principali nel settore della biostampa 3D). Filtrando i risultati per data di deposito e quindi focalizzandosi sulle domande più recenti (per esempio , si possono studiare gli sviluppi emergenti (v. Figura 6).

BIBLIOGRAFIA E NOTE [1] A. Zito, Il Diritto Industriale, 2022, 1, 17. [2] M. Barbieri, Le ricerche brevettuali, Sprint Soluzioni Editoriali, 2020, 2-3 [3] https://ipcpub.wipo.int/ [4] https://www. cooperativepatentclassification.org/home

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PANASONIC PRESENTA IL NUOVO NOTEBOOK RUGGED TOUGHBOOK 40

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anasonic presenta il Toughbook 40, nuovo notebook rugged da 14 pollici progettato per il settore della difesa ma che risulta essere uno strumento versatile anche per la polizia e le utility. Nel settore automobilistico e agricolo, è lo strumento ideale per i tecnici che eseguono diagnosi e riparazioni su camion o grandi macchinari su strada o sul campo. Nel settore dei servizi pubblici, gli ingegneri possono utilizzare il Toughbook 40 per ispezionare condutture, pannelli solari e centrali elettriche, o ancora per i servizi di manutenzione. Fra le principali caratteristiche tecniche, processore Intel® Core™ i5-1145G7 vPro® (processore Intel® Core™ i7 vPro® opzionale), 16GB di RAM (fino a 64GB opzionale) e touchscreen Full HD ad alta luminosità per una visibilità perfetta in qualsiasi condizione di luce. La batteria è progettata per superare anche le missioni più critiche, con un’autonomia di circa 18 ore utilizzando una sola batteria e fino a 36 ore con due; la funzionalità hot swap consente inoltre al dispositivo di rimanere operativo durante la sostituzione delle batterie.

NUOVI ROBOT PER USO ALIMENTARE

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MOTOROLA SOLUTIONS ACQUISISCE VIDEOTEC

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otorola Solutions ha acquisito Videotec SpA, fornitore di sistemi di video sicurezza per ambienti estremi. Le telecamere fisse, Pan, Tilt e Zoom (PTZ) di Videotec sono progettate per resistere alle condizioni estreme e agli ambienti pericolosi delle infrastrutture critiche, con particolare riferimento a porti, energia e trasporti, ambienti nei quali la video sicurezza è fondamentale. La gamma dei prodotti di Videotec consente agli addetti alla sicurezza di avere una chiara visibilità in questi ambienti per rilevare e rispondere rapidamente a eventi anomali o situazioni pericolose, riducendo le minacce alla sicurezza e sostenendo la continuità del business.

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mron ha aggiunto nuovi robot per uso alimentare alla linea di prodotti i4H per una movimentazione sicura nei settori Food and Beverage e del packaging. Il grasso e l’olio alimentari Omron sono registrati NSF H1 e certificati ISO 21469. I robot utilizzano lubrificanti ad alte prestazioni per pressioni estreme, sviluppati appositamente per la lubrificazione con grasso di macchinari nei settori Food and Beverage e del packaging. La classe di protezione IP65 consente inoltre la protezione contro polvere e getti d’acqua da qualsiasi angolazione. I robot vengono forniti con raggio d’azione di 650 mm, 750 mm e 850 mm per una facile gestione in un’ampia gamma di applicazioni. Sono disponibili in configurazioni per montaggio su tavolo o a soffitto e con lunghezze del cannotto di 210 mm e 410 mm.


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SISTEMA XSTORAGE BUILDINGS PER EDIFICI “PROSUMER”

CONTROLLO QUALITÀ AUTOMATIZZATO CON I ROBOT COLLABORATIVI

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on il suo sistema xStorage Buildings, Eaton supporta le soluzioni in grado di rendere gli edifici “prosumer” energetici (ovvero produttori e consumatori di energia allo stesso tempo). Tra i più recenti casi di successo, la scuola superiore di Tvedestrand in Norvegia, dotata di un impianto solare di 4.400 metri quadrati. In tale contesto, il sistema intelligente e digitalizzato di Eaton per l’accumulo dell’energia contribuisce alla strategia energetica della scuola, gestendo fino a 680.000 kWh in uscita all’anno provenienti dall’impianto solare. L’energia proveniente dalla rete viene quindi sostituita con quella generata dai pannelli solari, così da mitigare i picchi di consumo durante la giornata scolastica. Quando non viene prodotta sufficiente energia solare, il sistema attinge all’energia della rete nei periodi in cui la domanda è più bassa e la accumula per poi utilizzarla quando necessario. Al contrario, quando la produzione di energia solare è elevata, la scuola conserva quella in eccesso nel sistema xStorage per poi venderla alla rete.

reaform presenta il nuovo modulo software VXscan-R per la piattaforma VXelements 10. Quest’ultima versione offre una compatibilità avanzata con una gamma più ampia di robot, compresi quelli collaborativi, aumentando la semplicità e facilità d’uso, in modo da ottimizzare la produttività del controllo qualità. Il software VXscan-R è parte integrante della serie RTM, suite per la scansione 3D automatizzata ideale per applicazioni in linea e disponibile in soluzioni pronte per l’uso o con layout personalizzabile. Compatibile con lo

MASSIMA EFFICIENZA CON GLI OLI LUBRIFICANTI AD ALTE PRESTAZIONI

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riduttori sono componenti chiave in molte tipologie di macchinari, e una corretta lubrificazione può essere determinante nelle applicazioni più sensibili. La scelta dell’olio deve tenere in considerazione diversi parametri, tra cui performance, velocità, influssi ambientali e condizioni operative particolari. Klüber Lubrication, utilizza per i propri prodotti oli di base sintetici estremamente puri, evitando miglioratori di indice di viscosità. Questi ultimi sono infatti degli additivi che vengono spesso utilizzati in combinazione con formulazioni semisintetiche o oli di base a bassa viscosità: non aggiungono nulla alla performance del lubrificante e hanno un impatto negativo sull’efficienza energetica. Scegliendo invece gli oli ad alte prestazioni della serie Klübersynth GH 6 è possibile ottenere risparmi energetici, riducendo al contempo i costi operativi e di manutenzione. Ad esempio, l’efficienza dei riduttori montati sulle torri di raffreddamento di un complesso petrolchimico può aumentare tra il 5,6% e 6,6% passando da un olio minerale convenzionale ad un lubrificante della serie Klübersynth GH 6.

scanner CMM ottico montato su robot MetraSCAN 3D-RTM, la serie R è dedicata alle aziende che intendono rilevare i difetti in anticipo e misurare i pezzi in modo corretto, eliminando l’incertezza dovuta al fattore umano.

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rganizer

SI PARLA DI

AB 29 Achema 6-17 ADI 3 Aerre Inox 8 Aidro 20 AiLux 21 Air Torque 21 AM Atomizers Technology 8 AMMtech 21 ArcelorMittal 30, 31 Auma 21 Bea 22 Belletti e Ferrari 8 Bonfiglioli 9 Bonomi 23 Bram-Cor 9 Caast 22 Cabot 4 Carrara Global Sealing Solutions 22 CDR Pompe 9 Coim 46-49

Cos.Mec Creaform Dafram E.On Eaton Fail Farmo Res Federchimica Fondinox Forever Bambù Granarolo Gruppo Hera GSKET GVR Pompe Herambiente IBM Inox Riva Irena Italcontrol IVS Klüber Lubrication M Pumps Marcegaglia Marchesini

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9 63 22 29, 30 63 10 10 32-34 23 5 29, 30 4 11 11 4 4 23 26 23 18-23 63 11 4 11

Mollificio Renzo Scotti Motorola Nuveen Oldrati Omag Omal OMC Omron Panasonic PBL Plastic Glass Polynt Pompe Cucchi PQE Group Rattiinox Reply Rockwell Automation Sea Vision Smeg Steriline Sunlight TECNinox Tecnoimballi Teva

23 62 26 23 12 23 4 62 28, 62 12 13 4 13 13 13 5 30, 31 14 14 15 26 15 23 50-54

Texpack Tilog TM TOF Turello Universal Pack Valpres Versalis Eni Vibrowest VOMM Yara VP Italia Zoppas

15 23 15 16 16 17 23 4 17 17 4 17

INDICE INSERZIONISTI Georg Fischer Klüber Lubrication KSB Oqema Save Texpach

39 45 29 43 55 37

Gli EVENTI dei settori chimica, energia, industria ACHEMA 2022

www.achema.de

22-08-2022

26-08-2022

Germania

Francoforte

POWTECH 2022

www.powtech.de

27-09-2022

29-09-2022

Germania

Norimberga

ZERO EMISSION 2022

www.zeroemission.show

12-10-2022

14-10-2022

Italia

Roma

MC TER VERONA 2022

www.mcter.com

26-10-2022

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Italia

Verona

SAVE VERONA 2022

www.exposave.com

26-10-2022

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Italia

Verona

FIERA IDROGENO VERONA 2022

www.fieraidrogeno.com

26-10-2022

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Italia

Verona

KEY ENERGY 2022

www.keyenergy.it

08-11-2022

11-11-2022

Italia

Rimini

VALVE WORLD EXPO

www.valveworldexpo.com

29-11-2022

01-12-2022

Germania

Düsseldorf

IMPAGINAZIONE Paola Cuzzolin

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