Un pittore di nome Leonor

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Eleonora si allungò verso di lui, non voleva più stare tra le braccia della bambinaia. La misero sul pavimento e lei, parlottando alcune sillabe incomprensibili per gli adulti ma molto chiare per il gatto, lo chiamò e gli disse: – Come sei bello, Cioci. Che bel pelo lungo e candido che hai. Vorresti diventare il mio compagno di giochi? Il gatto le si avvicinò con eleganza, le leccò un braccio perché la bambina gli piaceva, e divenne il migliore amico di Eleonora: avrebbero giocato e fantasticato insieme per dieci lunghi anni.

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