I Cervelloni. Lo sfrecciante libro dell'astrnomia

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Cercami!

un libro di Dorling Kindersley www.dk.com - www.thebrainwaves.com

Caporedattore Andrea Mills Caporedattore artistico Jim Green Redattore Steven Carton Grafico Katie Knutton

Sono Saturnino Saltaspazio e i miei rimbalzi sono grandi quanto il mio appetito. Mi farò strada nel libro sgranocchiando quel che trovo, riempiendomi di scarti spaziali e gonfiandomi a dismisura. Vedrai che cosa succede alla fine del libro: scoppio dalla voglia di raccontartelo, ma è una sorpresa spaziale!

Direttore editoriale Linda Esposito Direttore artistico Diane Thistlethwaite Consulente

Jacqueline Mitton

Direttore generale Andrew Macintyre Category Publisher Laura Buller Direttore di produzione Melissa Latorre Responsabile capo della produzione Angela Graef Curatore della copertina Adam Powley Responsabile di copertina Mariza O’Keeffe

INDICE Titolo originale: The Greatest Intergalactic Guide to Space Ever by the Brainwaves. Edizione originale: © 2009 Dorling Kindersley Limited Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in qualunque forma, trasmessa o archiviata in un motore di ricerca o con sistemi grafici, elettronici o meccanici, fotocopie e registrazioni audio incluse, senza il permesso scritto del proprietario del copyright. Traduzione: Federica Rupeno Revisione scientifica: Massimo Ramella Redesign: Studio Link (www.studio-link.it) Per l’edizione italiana: www.editorialescienza.it www.giunti.it © 2012 Editoriale Scienza srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia via Beccaria, 6 – 34133 Trieste – Italia Prima edizione ottobre 2012 Ristampa 76543210

Anno 2016 2015 2014 2013 2012

Stampato in Cina è un marchio registrato di Ralph Lazar e Lisa Swerling e soggetto alla normativa del Disegno Comunitario Registrato. Tutti i diritti riservati.

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ZOO COSMICO BANG! GALASSIE SFAVILLANTI VITA DA ASTRONOMI OCCHIO ALL’UNIVERSO STELLE DELLO SPETTACOLO 20 LA NOSTRA STELLA 22 IN UNA NOTTE STELLATA 24 UNIVERSO RICICLATO


Non dimenticarti di noi! Leggi questo libro senza perderci d’occhio. Siamo i protagonisti di ogni singola pagina di questo epico viaggio nell’Universo. Ci nascondiamo tra stelle, pianeti e galassie. Pronto per il decollo, viaggiatore cosmico?

26 UNA GRANDE FAMIGLIA 28 IL NOSTRO PIANETA 30 AMICA LUNA 32 MONDI ASSOLATI 34 VACANZE SU MARTE 36 DETRITI IN ORBITA 38 PIANETI GIGANTI 40 MONDI CONGELATI 42 PRONTI PER IL LANCIO

44 46 48 50 52 54 56 58 60

ESPLORATORI ROBOT CERCASI ASTRONAUTI VIVERE NELLO SPAZIO C’È NESSUNO, LASSU? LO SPAZIO DI OGNI GIORNO VIAGGIO NEL TEMPO LO SPAZIO FUTURO GLOSSARIO INDICE ANALITICO


Zoo cosmico

Mondi planetari Il pianeta Terra è la nostra casa nell’Universo. A noi sembra grande e speciale, tanto che un tempo credevamo si trovasse al centro dell’Universo. Oggi, però, si sa che è un piccolo pianeta tra tanti altri.

L’

Universo è un’enorme distesa fatta di tutte le cose che conosciamo e di quelle che dobbiamo ancora scoprire. Racchiude ciò che vediamo a occhio nudo, così come materiali ed energie che invece rileviamo in altri modi. Nell’Universo, la varietà di oggetti è immensa: pur non sembrando collegati tra loro, essi sono raggruppati in categorie e hanno una storia comune.

Quanto spazio, qui!

NON DARE CIBO AI PIANETI

Pianeti nani

I pianeti del Sistema Solare Intorno al Sole orbitano otto pianeti, tra cui la Terra, e molti altri oggetti più piccoli: ecco il Sistema Solare. Pur essendosi formati insieme, i pianeti sono molto diversi tra loro. La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole e il quinto per grandezza.

Il prossimo!

Il Sistema Solare contiene piccoli oggetti simili a pianeti: i pianeti nani. Sono rotondeggianti e orbitano intorno al Sole in una regione occupata da oggetti ancora più piccoli.

Ma sembrano affamati

Lune planetarie Sei pianeti del Sistema Solare hanno delle lune che orbitano loro intorno, per un totale di oltre 160 lune. La più grande supera in grandezza il pianeta più piccolo, mentre la più piccola ha un diametro di pochi chilometri.

Resti planetari Durante la formazione dei pianeti del Sistema Solare non è stato usato tutto il materiale a disposizione. Asteroidi, oggetti della Fascia di Kuiper e comete, distribuiti in diverse aree del sistema, sono tutti materiale inutilizzato.

Siamo fuori dal mondo!

Si possono usare?

Mi sa che sono scaduti…

Quello è un lunatico!

Pianeti distanti

Ci sono pianeti che orbitano intorno a stelle diverse dal Sole. Questi sono però difficili da scorgere per la luminosità delle stelle al centro delle loro orbite. Conosciamo oltre 350 pianeti distanti ma si pensa ne esistano molti altri.

Qual è il senso della vita?

Belli, ma distanti

NI

A

S CA

Vita

Stelle giovani

A UM

Bello!

Devo rifarmi una vita

Il pianeta Terra è l’unico posto dell’Universo su cui si sia trovata vita. La vita si presenta sotto milioni di forme che vanno da minuscoli microrganismi (i batteri) a grandi mammiferi (gli esseri umani).

È la vita Capirai che vita…

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Le stelle La Terra riceve luce e calore dal Sole. Questa rovente palla rotante di gas luminoso è solo una dei miliardi di stelle dell’Universo. Ogni stella ha un suo ciclo di vita: si forma in una nube di gas e polveri per Sssh! poi modificarsi e, infine, morire.

All’inizio della sua vita la stella è una palla di gas detta protostella. Quando il gas al suo centro si surriscalda, iniziano delle reazioni nucleari e la stella produce energia e brilla.

Stella, stellina, la notte si avvicina…


Sul tuo, sciocchino!

Ma su che pianeta vivi?

Leggi universali

Superstrutture

Le leggi scientifiche della Terra si applicano a tutto l’Universo. La gravità che ci tiene con i piedi per terra è la stessa che impedisce al gas di una stella di disperdersi. Gli elementi chimici cambiano stato secondo la temperatura: l’acqua esiste Davvero anche altrove, ma è la temperatura super! sulla Terra a renderla liquida.

I superammassi sono collegati tra loro da una rete di lunghi filamenti e pareti. Si tratta in assoluto delle più grandi strutture dell’Universo, separate tra loro da zone di spazio virtualmente vuoto.

Spero non finisca mai!

Mi tuffo in piscinaaaa!

Che salto, bravo!

Quanta

polvere, s’ te

galassie!

Galassie

Nell’Universo ci sono miliardi di galassie. Ciascuna di esse è fatta di un enorme numero di stelle, gas, polveri e materia oscura. Il Sole è solo una dei miliardi di stelle che formano la nostra galassia, la Via Lattea.

Ammassi di galassie

Tipi di galassie

Gli ammassi contengono da decine a migliaia di galassie e si raggruppano in superammassi. La Via Lattea fa parte del Gruppo Locale che, insieme ad altri ammassi, forma il Superammasso Locale.

Gli astronomi classificano questi enormi sistemi di stelle secondo la loro forma. La Via Lattea è una galassia a spirale, cioè un disco con bracci a spirale. Il Sole si trova in uno di questi bracci, a circa due terzi della distanza tra il centro e il bordo della galassia.

Nebulose No, è nebulosa!

Le nebulose sono enormi nubi di gas (soprattutto idrogeno) che generano nuove stelle. Contengono residui di stelle morenti come la Nebulosa Testa di Cavallo.

Raggruppale, Boby Si vede bene?

Ammassi stellari Le stelle nascono in ammassi all’interno di oscure nubi di gas e polveri. All’inizio gli ammassi sono compatti, ma in centinaia di milioni di anni le stelle si allontanano tra loro.

Bau bau! Qui saltiamo tutti in aria!

Stelle mature Quasi tutte le stelle brillano stabilmente, proprio come il Sole. Il Sole è una stella singola, ma molte sono in coppia e orbitano l’una intorno all’altra.

Cresciutelle…

Acc…!

Corri! Sono inseparabili

Ma… quello è normale?

Destini stellari Alla fine della loro vita, le stelle di solito s’ingrossano fino a diventare giganti o supergiganti rosse. Molte muoiono pian piano, ma quelle con più massa esplodono in modo violento e improvviso.

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Bang!

Oh, perfetto: ora posso MICROONDE COSMICHE cenare È pronto!

L’

Universo non è sempre esistito. Secondo gli astronomi ha circa 13,7 miliardi di anni ed è iniziato con un’esplosione nota come Big Bang (il “grande botto”). All’inizio l’Universo era incredibilmente piccolo, denso e caldo e quindi molto diverso da com’è ora. Da allora si è raffreddato, espanso ed è cambiato. La quantità di materia ed energia di cui è fatto è rimasta costante, ma la sua consistenza è cambiata fino a farlo diventare l’Universo che conosciamo oggi. Dai, creiamo un Universo

Il Big Bang Tutti i pezzi dell’Universo, incluso lo spazio e il Tempo, hanno iniziato a esistere con il Big Bang. Nessuno sa cosa ci fosse prima, né perché sia avvenuto il Big Bang, ma gli scienziati tentano di ricostruire cos’è successo da allora.

Calore residuo Gli astronomi hanno rilevato il calore residuo prodotto dal Big Bang. Noto come radiazione cosmica di fondo, dimostra che nelle fasi iniziali dell’Universo la materia non era distribuita in modo uniforme. Le prime galassie si formarono nelle regioni più dense di materia.

Scoppierà!

Il primo istante L’Universo fu creato in una frazione di secondo. Allora era molto più piccolo di un puntino ed era fatto di minuscole particelle di energia.

Era dell’inflazione

Nella cosidetta “era dell’inflazione”, in un trilionesimo di secondo l’Universo si gonfiò moltissimo. In seguito continuò ad espandersi, ma a un ritmo più lento.

MACCHINA PER LA CREAZIONE DELL’ UNIVERSO

AIUTO!!

Oggi è calda Uscite come un brodo! subito di lì!

Nuovi elementi

UNIVERSO INIZIALE

Era dell’opacita

Alza il volume

Nei primi 300 000 anni, l’Universo era una specie di brodaglia calda e nebbiosa di particelle che la luce non poteva attraversare. All’inizio si trattava di particelle di energia, poi di materia. L’Universo si fece trasparente solo con la formazione dei primi atomi. PARTICELLE DI MATERIA

Ah, il lavoro duro…

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Ha la febbre

Gli diamo il mio nome?

Primi minuti

Universo neonato

Le particelle di energia divennero particelle di materia. Prima che l’Universo compisse tre minuti, la materia era già quasi tutta nei nuclei degli atomi di elio e idrogeno.

L’Universo appena nato aveva una temperatura di dieci miliardi di trilioni di trilioni di gradi, cioè un uno seguito da 34 zeri. Crescendo ed espandendosi, l’Universo piano piano si raffreddò.

I primi atomi si formarono quando l’Universo aveva circa 300 000 anni. Erano atomi di elio e idrogeno, da cui poi ebbero origine gli altri elementi chimici dell’attuale Universo. I nuovi elementi crearono la Terra e tutto ciò che essa ospita, inclusi noi umani.

Ehm... no Che pescata!

Elementare!


Prime stelle e galassie Nell’arco di decine di milioni di anni gli atomi di elio e idrogeno si riunirono in nubi. Queste produssero stelle che si raccolsero in enormi gruppi, le galassie. Da allora le stelle non hanno mai smesso di formarsi, vivere e morire nelle galassie di tutto l’Universo.

Il lato oscuro mi sta trascinando

Non lo trovo…

Sistema Solare Il Sole si formò circa 4,6 miliardi di anni fa. Con il materiale avanzato si formarono poi i corpi più piccoli e i pianeti che gli orbitano intorno. Tutti insieme questi costituiscono il Sistema Solare.

Galassie nane Quando l’Universo aveva un miliardo di anni, conteneva un gran numero di piccole galassie, note come galassie nane. Queste, attraverso collisioni e fusioni, crebbero e cambiarono forma.

Neanche io

L’Universo mancante La materia più comune, fatta di atomi che formano pianeti, stelle e galassie, occupa meno del 5% dell’Universo. Il resto è fatto di una materia sconosciuta, detta materia oscura, e di una misteriosa forza, l’energia oscura. Anche se non siamo in grado di percepirle, sappiamo che esistono perché influiscono sugli oggetti che vediamo.

La misura dell’Universo Le unità di misura usate sulla Terra, come chilometri e miglia, non sono adatte a distanze che vanno al di là del Sistema Solare. Si usano invece gli anni luce (al). Le distanze nell’Universo sono così vaste che la luce può metterci anni a raggiungerci.

Via Lattea La Via Lattea è una galassia originata da una galassia nana. Le sue prime stelle morirono di lì a poco ma i loro residui produssero nuove generazioni di stelle, tra cui il Sole.

È il tri-ciclo della vita

Aaaargh!

Che splendido sistema

Anno luce

GALASSIA DELLA VIA LATTEA

L’anno luce è la distanza che la luce percorre in un anno. Si tratta di 9,46 milioni di milioni di km. Le galassie più distanti che vediamo si trovano a circa 13 miliardi di anni luce di distanza.

Sono il miglior surfista dell’Universo La sonda spaziale Wilkinson per l’anisotropia delle microonde (WMAP) ha misurato il calore residuo del primo Universo

GALASSIA DI ANDROMEDA

Indietro nel tempo La luce della Galassia di Andromeda impiega 2,5 milioni di anni per raggiungerci. Ciò significa che vediamo la galassia com’era quando la luce è partita da lì 2,5 milioni di anni fa. Il passato più lontano che vediamo è il calore residuo del Big Bang.

Mi ci vorrà Universo in espansione un po’ per L’Universo continua ad espandersi. Per capire rapidamente ciò avvenga, si misura misurarlo quanto la velocità con cui le galassie si allontanano tra loro. Fino a 5-6 miliardi di anni fa l’espansione ha rallentato, per poi accelerare.


Ellittica

Irregolari

Queste galassie a forma di palla possono essere rotonde come palloni di calcio, ovali come palloni da baseball o una via di mezzo. L’ellittica nana è il tipo più comune di galassia.

Le galassie che non hanno una forma regolare sono definite irregolari. Sono relativamente piccole e ricche di polveri e gas e di una gran quantità di stelle giovani.

Che panorama…

Spirale barrata Come le spirali, anche le spirali barrate sono dischi. I loro bracci, però, partono dalle estremità di una barra centrale fatta di stelle. Le stelle di entrambi i tipi di spirale impiegano milioni d’anni per compiere un giro sull’orbita. Questa galassia attiva è attraversata da un’oscura scia di polveri.

CENTAURUS A

Spirale Le galassie a spirale sono dischi circondati da bracci ricurvi. La parte centrale è fatta di stelle più vecchie, da cui si estendono a spirale bracci pieni di scintillanti stelle giovani. Anche tra un braccio e l’altro ci sono stelle, che sono però offuscate dalla luminosità dei bracci.

Le forme delle galassie Le galassie sono di quattro tipi: a spirale, a spirale barrata, ellittiche e irregolari. Le galassie non si comportano come oggetti solidi; le singole stelle seguono le proprie orbite intorno al centro della galassia.

3, 2, 1… lancio! Oooooh!

Galassie attive

Fuoriuscita di materiale

Alcune galassie, come la Centaurus A, rilasciano più luce di quanta ne producano le stelle che le compongono. Questa luce è emessa dal materiale che ruota intorno al buco nero al centro della galassia prima di cadervi dentro. Pezzetti di materiale sono scagliati in grandi getti da entrambi i lati del buco.

Ho il latte alle ginocchia

Fenomenale!

GALASSIE SFAVILLANTI S

i calcola che l’Universo ospita almeno 125 miliardi di galassie. Ciascuna di queste è formata da un enorme numero di stelle e grandi quantità di polveri e gas tenuti insieme dalla forza di gravità. Le galassie hanno forme e dimensioni molto varie e si distinguono per il numero di stelle che contengono: da pochi milioni a più di un trilione. Al centro di quasi tutte, c’è un buco nero supermassiccio.

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Evvai!


GALASSIA GIRINO

Nomi e numeri

GALASSIA UOVO FRITTO

Le galassie sono identificate e catalogate con combinazioni di lettere e cifre e secondo la loro posizione nel cielo. Alcune galassie hanno anche nomi che ne descrivono la forma o che derivano dalla costellazione in cui si trovano.

Galassia Girino Una lunga scia di stelle e gas si estende da una galassia a spirale assumendo la forma di un girino: è il risultato di un incontro tra galassie.

Galassia Uovo Fritto Una luce gialla al centro della galassia la fa somigliare a un uovo fritto. È una galassia attiva, grande circa un terzo della nostra Via Lattea.

Aspetta e vedrai...

Finalmente insieme! Si sono formate due galassie a spirale fatte di polveri, gas, stelle e materia oscura.

Dopo 400 milioni di anni le galassie sono più vicine.

Dopo altri 250 milioni di anni le galassie si fondono tra loro in una galassia irregolare.

Formazione delle galassie Miliardi di anni fa gruppi di stelle si fusero tra loro formando le galassie. Queste galassie interagirono tra loro e, dopo varie collisioni e fusioni, cambiarono forma, massa e dimensione.

Ammassi di galassie Le galassie non sono isolate ma raggruppate in ammassi. Ogni ammasso può contenere fino a qualche migliaio di galassie. Qualsiasi sia il numero di galassie che contengono, tutti gli ammassi occupano regioni di spazio sferiche di dimensioni simili.

Via Lattea Il Sole e le stelle che vediamo in cielo fanno parte della stessa galassia, la Via Lattea. Si tratta di una spirale barrata che contiene circa 500 miliardi di stelle, ha un diametro di circa 100 000 anni luce (al) e 4000 al di spessore. Il Sole si trova su uno dei bracci della spirale, a circa due terzi di distanza dal centro. Nel cuore della Via Lattea c’è un buco nero supermassiccio detto Sagittarius A*.

No

LA VIA LATTEA

FATTORIA

Fascia luminosa

Il nostro ammasso

Dalla nostra posizione nella galassia vediamo la Via Lattea come una fascia di luce che attraversa il cielo notturno.

La Via Lattea appartiene a un ammasso di più di 40 galassie, noto come Gruppo Locale. Si tratta perlopiù di galassie nane che orbitano intorno alle due galassie più grandi: la Via Lattea e Andromeda.

Ma lassù c’è davvero del latte?

A nanna, Carolina

Muc-che ne so!

Preferisco la via Caffelattea

Ti ricordi di me?

Già, anch’io…

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FIERA DELL’ASTRONOMIA Arthur Eddington

ASTRO L

EGGEND

Fred Whipple

Negli anni ’20 l’astronomo inglese dimostrò che l’energia di una stella deriva da reazioni nucleari al suo interno.

L’astronomo americano Fred Whipple scoprì sei comete. Negli anni ’50 spiegò che la cometa è una palla di neve sporca.

Cecilia Payne-Gaposchkin

L’astronoma americana confermò l’esistenza della materia oscura dimostrando che la sua forza di gravità influenza la struttura delle galassie.

Nato in India, Chandrasekhar è noto per il lavoro sulla struttura e sull’evoluzione delle stelle.

Edwin Hubble

Fred Hoyle

Verso il 1920, l’americano Edwin Hubble scoprì che l’Universo è pieno di galassie e che è in espansione.

Il cosmologo inglese dimostrò che gli elementi hanno origine nelle stelle e coniò il termine “Big Bang”.

Computer

Veicoli spaziali

Gli astronomi usano i computer in molti modi: per gestire telescopi e navicelle spaziali, per raccogliere, salvare e analizzare dati e per eseguire calcoli precisi che altrimenti richiederebbero mesi. I computer si usano anche per simulare determinate situazioni nello spazio, come la collisione di due galassie.

Gli astronomi se ne stanno sulla Terra, e per esplorare il Sistema Solare da vicino usano veicoli robotici. Arrivati a destinazione, i telescopi e gli altri strumenti a bordo dei veicoli raccolgono e registrano dati, che sono poi trasmessi agli astronomi sulla Terra.

Ciao, Gigi

Uau!

Vera Rubin

Subrahmanyan Chandrasekhar

Negli anni ’20 l’astronoma americana scoprì che le stelle sono fatte principalmente d’idrogeno.

Ehi, quelle si schiantano!

E

Novità?

Non tenerci in sospeso!

Oooh! Messaggio in arrivo

Gli altissimi osservatori di Mauna Kea, Hawaii, ospitano alcuni dei più grandi telescopi del mondo

Osservatori I telescopi si trovano in edifici a forma di cupola o tamburo. L’osservatorio è fatto da uno o più di questi edifici. I migliori osservatori del mondo si trovano in cima alle montagne, ben distanti dalle luci delle città e dove l’aria è tersa, rarefatta e immobile.

Vita da astronomi G li astronomi sono gli scienziati che studiano gli oggetti dell’Universo. Li studiano dalla Terra, basandosi sulle informazioni che arrivano dallo spazio. Gli astronomi analizzano gli oggetti, ne raccolgono i dati e usano le loro conoscenze matematiche e scientifiche per capirne di più. Un singolo astronomo non studia tutto l’Universo, ma si specializza in un solo campo. Generalmente lavorano per enti pubblici presso laboratori, università o osservatori.

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Una boccata d’aria fresca

Era solo un’osservazione

Astrofisici

Cosmologi

Tutti gli astronomi professionisti sono oggi astrofisici, anche se un po’ nostalgicamente mantengono talvolta il loro antico nome.

I cosmologi sono gli astronomi che studiano l’Universo nel suo complesso. Ne studiano le origini e lo sviluppo e cercano di capire cosa accadrà in futuro.

Monitoriamo la situazione

Ce l’hai Space Invaders?


Astrofili

A

OC STR

LU B

È solo per Ma io sono i soci una stella!

Per saperne di piu

Alza lo sguardo

Uno dei migliori modi per appassionarsi di astronomia è entrare in un club di astrofili: qui i membri condividono le loro conoscenze, si possono seguire lezioni tenute da astronomi professionisti e usare veri telescopi.

Se vuoi fare l’astronomo, puoi iniziare alzando lo sguardo verso il cielo in una notte limpida senza Luna. A occhio nudo si possono vedere circa 300 stelle dalla città, 1000 da un paese e 3000 dalla campagna, dove è più buio.

Non tutti coloro che s’interessano di astronomia lo fanno per lavoro. Gli astrofili, ad esempio, lo vivono come un hobby e si divertono a osservare i corpi celesti. Tra questi ce ne sono alcuni che fanno scoperte utili al lavoro degli astronomi professionisti.

Tsé, dilettante!

Conoscenza condivisa

Analisi finale

Gli astronomi pubblicano i loro lavori di modo che altri li leggano, e s’incontrano tra loro per discutere e condividere idee. È così che aggiornano la conoscenza dell’Universo, scelgono le nuove domande da porsi e decidono come rispondervi. Il lavoro degli astronomi ci permette di capire e apprezzare l’Universo.

Poiché i telescopi sono molto efficienti nel raccogliere dati, gli astronomi non osservano continuamente il cielo, ma passano gran parte del tempo a studiare i dati raccolti.

Alta g-astronomia

Guarda un po’ qui

Strumentazione

Questo cibo è spaziale

Telescopi

Al telescopio può essere collegato uno strumento detto spettrografo. Questo scompone la luce in uno spettro, cioè un arcobaleno di colori. Gli astronomi lo usano per capire la temperatura di una stella e quali gas contiene.

Gli astronomi usano un certo numero di strumenti per studiare l’Universo. Il più importante è il telescopio, che rileva la luce e altri tipi di energia dei corpi celesti. Per aiutare gli astronomi a elaborare e analizzare i dati, ai telescopi sono collegati enormi apparecchiature.

Non vedo chissà che

Aargh!

Quanti aggeggi

Geologi planetari

Operatori di telescopio

Radioastronomi

Astrofisici spaziali

I geologi planetari studiano la superficie e la struttura interna dei pianeti rocciosi e delle loro lune. Studiano anche la loro origine e storia.

L’operatore di telescopio è il più importante collaboratore dell’astronomo: si prende cura dei migliori telescopi del mondo e raccoglie dati che poi sono usati dall’astronomo.

Alcuni astronomi si concentrano sulle lunghezze d’onda non visibili provenienti dagli corpi celesti. Tra questi c’è il radioastronomo, un esperto di segnali radio.

I robot inviati nello spazio fanno il lavoro degli astronomi. L’astronomo spaziale decide quali congegni usare su un veicolo, li progetta e poi analizza i dati da essi raccolti.

S’assomigliano tutte! Già…

Sulla cresta dell’onda! Sintonizziamoci…

Spazioso, qui…

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