Rassegna stampa RIarchitettura Vercelli

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LA SESIA

Speciale a cura di S.P. Servizi Pubblicitari

Martedì 5 maggio 2015

Vercelli 2015:

È

in partenza la manifestazione Riarchitettura Vercelli: un anno di eventi per promuovere il territorio locale attraverso la rilettura e la riscoperta di luoghi, manufatti ed edifici, spesso dimenticati o trascurati. L’iniziativa, promossa dall’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Vercelli e dall’Associazione Architetti Vercelli, si fa portavoce di una promozione territoriale ad ampio raggio, che prevede la rilettura della figura professionale dell’architetto rivista in chiave divulgativa e culturale, non solamente tecnica. L’obiettivo è quindi coinvolgere la comunità locale attraverso eventi in cui i luoghi saranno i veri protagonisti; le location scelte possiedono infatti forte valenza simbolica e storica, dagli edifici più rappresentativi, ai territori che testimoniano lo straordinario progresso tecnologico di inizio secolo, ai personaggi fondamentali per l’evoluzione storica, politica ed economica del nostro paese, che hanno vissuto in questa terra. Con l’architetto Paolo Mensa, referente della manifestazione e presidente dell’Associazione Architetti Vercelli, cercheremo di approfondire com’è nata l’idea e quali sono gli eventi in scaletta.

non solo riso in occasione dell’EXPO Quindi gli eventi verteranno principalmente su complessi architettonici abbandonati? Anche ma non solo. Sicuramente il costruito è una parte fondamentale del nostro territorio, ma vogliamo far capire alle persone che l’architettura è anche luogo o insieme di luoghi, è tutto ciò che la mano dell’uomo ha pianificato, progettato, ridisegnato. Parleremo del recupero dei centri storici, stratificati e storicizzati ma molto spesso abbandonati a loro stessi, attraverso l’organizzazione di un workshop formativo sulla pratica del restauro come monitoraggio ma anche come intervento integrante la conservazione e la valorizzazione. Valorizzazione che si declina in modalità molto diverse ma che concorrono tutte a raggiungere un unico risultato: la promozione del territorio e delle sue eccellenze. Perciò la manifestazione non si svolgerà solamente nel comune di Vercelli? No infatti, è una manifestazione diffusa! Per esempio l’evento “Mapping architetturale: luce e architettura” sarà a Varallo. Il mapping architetturale è una nuova forma di videoarte che si avvale, come superficie di proiezione, non di schermi o teli, ma delle facciate degli edifici.

RIarchitettura Vercelli: un anno di eventi per promuovere il territorio locale attraverso la rilettura e la riscoperta di luoghi, manufatti ed edifici, spesso dimenticati o trascurati

RIarchitettura Vercelli è una manifestazione molto articolata e trasversale, da dove è nata l’idea? Questo progetto è nato circa un anno fa, da un’idea del presidente dell’Ordine, Fulvio Caligaris. All’inizio volevamo organizzare degli eventi indirizzati ai professionisti della nostra categoria, poi, considerata la concomitanza con l’EXPO di Milano, il progetto è diventato più ampio, rivolgendosi ad un pubblico più eterogeneo. L’occasione dell’EXPO ci permette in effetti di avere più risonanza per promuovere il nostro territorio parlando di architettura non solo con gli addetti ai lavori, ma con le persone che vivono quotidianamente questi luoghi. Il titolo stesso – Riarchitettura – richiama il filo conduttore della manifestazione: riscoperta, riqualificazione, rilettura, rinnovamento, riuso, rinascita di territori, edifici, manufatti, competenze ed eccellenze tecnologiche dimenticate, trascurate o sconosciute. Cosa intende per territorio trascurato? Le nostre città stanno evolvendo e lo sviluppo mette in movimento masse di popolazione attiva, che migra verso le metropoli per lavoro e opportunità; il modificarsi delle esigenze sociali porta ad abbandonare edifici e luoghi di forte connotazione storica, artistica e architettonica. L’esigenza di RIarchitettura è quella di far scoprire e riscoprire alla collettività, tutto ciò che è stato dimenticato all’interno dello spazio urbano o che è disperso nel territorio vercellese, ma che è stato, ed è ancora, molto importante per la storia di questa terra. Borgo Leri, per esempio, storica dimora di Camillo Benso di Cavour, da tempo abbandonata all’incuria e vandalizzata, o la stazione idrometrica per la misurazione dell’acqua di Santhià, unica in Europa, che versa in stato di abbandono.

Sarà un evento particolarissimo, l’effetto spettacolare è immediato. La facciata si anima, giocando con le sue forme originali o creandone di nuove, con immagini ed effetti tridimensionali che incombono sugli spettatori; il tutto sarà accompagnato da una base musicale, che renderà particolarmente suggestivo il momento. Un altro evento tratterà invece la valorizzazione dei centri storici, presentando il progetto dell’albergo diffuso, nato negli anni ’80 e tutt’ora in evoluzione, come modello alternativo di sviluppo turistico del territorio. Vogliamo innescare dibattiti che portino alla sensibilizzazione della comunità e, perché no, di investitori stranieri, che credano nel nostro progetto e nel nostro straordinario territorio. Una grande operazione di marketing territoriale quindi. Si certo, abbiamo lavorato con grande entusiasmo e a stretto contatto con le amministrazioni, per coinvolgere il più possibile i protagonisti del nostro territorio. L’organizzazione di RIarchitettura infatti è stata possibile grazie al patrocinio della Provincia di Vercelli, della Città di Vercelli e della Città di Santhià; con la collaborazione della Comunità Ebraica di Vercelli-Biella-Novara-V.C.O. e dell’Arcidiocesi di Vercelli e con il sostegno della Fondazione CRT, della Fondazione Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti Iscritti a INARCASSA, del progetto Città e Cattedrali Piemonte e Valle D'Aosta e di Thermoeasy s.r.l. Il coinvolgimento della comunità locale, di cui parlava prima, avverrà anche in modo partecipativo o saranno solo fruitori degli eventi? In realtà non saranno solo fruitori, abbiamo previsto la partecipazione attiva dei giovani vercellesi nell’organizzazione pratica dei nostri eventi; un modo per sensibilizzare anche i ragazzi che vivono questi territori alle tematiche di riqualificazione e valorizzazione. Il

messaggio che vogliamo trasmettere è di non considerare più Vercelli e il suo intorno come realtà statiche da cui allontanarsi, ma come contenitori di stimoli culturali. Il workshop di progettazione acustica “Architetti in musica” coinvolgerà allievi delle scuole secondarie di II grado, che saranno chiamati a mettere alla prova le loro abilità nella realizzazione di uno spazio per manifestazioni musicali. La sfida sarà complessa; la struttura dovrà essere progettata seguendo i parametri della correzione acustica ambientale, che attraverso l’ottimizzazione del tempo di riverbero, permette di fruire il campo sonoro in modo corretto. Ovviamente i ragazzi saranno affiancati da esperti in acustica ambientale e progettisti e al termine del workshop doneranno la struttura alla collettività. Sul sito di Riarchitettura parlate anche di solidarietà. Sì, infatti abbiamo organizzato una serata di beneficienza Architetti per l’Africa, all’interno della suggestiva cornice del

Questo è solo il primo evento della manifestazione RIarchitettura Vercelli 2015, per conoscere le altre date, le location e i programmi dettagliati seguiteci sul sito www.riarchitettura.it e sulla pagina Facebook RIarchitettura Vercelli!

Principato di Lucedio. Il progetto che vogliamo diffondere attraverso questo evento è quello del Mohamed Aden Sheik Children Teaching Hospital di Hargesia capitale del Somaliland, unica struttura ospedaliera di alto livello che fornisce cure gratuite ai bambini africani. Il Somaliland è una regione sul Corno d’Africa, dichiaratasi Repubblica 20 anni fa, ed è una terra martoriata dall’emergenza umanitaria e sanitaria: circa 250 bambini ogni 1.000 muoiono nei primi 5 anni di vita. Il progetto, dell’architetto Giorgio Rosental, è in costruzione dal 2012 ed è sponsorizzato da Specchio dei Tempi e supportato dalla Marco Berry Onlus – Magic for Children, che da tempo compie un’instancabile opera di fundraising. Stiamo organizzando una cena in un luogo molto suggestivo, durante la quale Marco Berry, famosa Iena e illusionista, presenterà la sua associazione e gli obiettivi da raggiungere per portare avanti il progetto. Gli incassi saranno devoluti a Magic for Children. Il territorio vercellese è molto noto per la coltivazione risicola ma meno per la dotazione tecnologica che sta dietro a questo tipo di colture. Vercelli e il suo territorio sono il risultato palese di come la necessità, applicata all’ingegno,

abbia portato l’uomo a realizzare opere che, ancora oggi, vengono guardate con ammirazione da tutto il mondo. Il sistema dei canali di irrigazione, la stazione idrometrica per la misurazione dell’acqua di Santhià, la centrale San Martino di Trino Vercellese sono tutti esempi di altissimo livello. Per questo abbiamo organizzato un evento variegato e trasversale, che introdurrà anche due personaggi storici che in questo territorio hanno vissuto: Camillo Benso di Cavour e Galileo Ferraris. Abbiamo coinvolto l’Ovest Sesia per parlare di energia e acqua, per creare spunti di dialogo e discussione sulla conservazione e valorizzazione di manufatti e opere ingegneristiche uniche al mondo, dal grande valore tecnologico e didattico. Vogliamo coinvolgere la collettività in tour di visita a queste strutture dimenticate e presentare il concorso di progettazione per la riqualificazione della casa-museo di Galileo Ferraris, inventore del campo magnetico rotante, base di partenza per lo sviluppo del motore elettrico in corrente alternata. Il nostro territorio è molto sottovalutato, la carenza di servizi recettivi e la mancata volontà di valorizzazione ha fatto sì che ci si ricordi di Vercelli unicamente per il binomio riso e zanzare.

Ma non è così! Questi luoghi hanno tutte le carte in regola per essere coinvolte nei principali percorsi turistici e culturali, sta a noi far percepire alla comunità e agli enti locali le molteplici opportunità di promozione che offrono. Il primo evento in programma venerdì 08 maggio, Spirito e Materia, in cosa consiste? Spirito e Materia è una conferenza sull’architettura sacra all’interno di due luoghi sacri simbolo di Vercelli: la Sinagoga e l’Abbazia di Sant’Andrea. Abbiamo voluto offrire quindi l’occasione al pubblico di vistare due luoghi dalla grande valenza simbolica, con un momento unico di arricchimento culturale, e di riscoprirli attraverso le parole di chi è abituato a plasmare la materia per contenere lo spirito, ossia gli architetti. In questo modo abbiamo voluto rendere i luoghi protagonisti dell’evento, tanto quanto i prestigiosi relatori che abbiamo invitato: gli architetti Mario Botta e Giorgio Rosental e don Valerio Pennasso della CEI. Il coinvolgimento poi di personalità culturalmente attive nella Comunità Ebraica di VercelliBiella-Novara-V.C.O. e nell’Arcidiocesi di Vercelli, fornirà lo spunto per approfondire le tematiche introdotte, in un excursus culturale unico e suggestivo.


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Spirito & Materia

architettura e spiritualita’ a confronto DATA: 8 Maggio 2015 LUOGO DELL’EVENTO: Vercelli / Sinagoga, Abbazia di Sant’Andrea ARch. MARIO BOTTA Architetto svizzero di fama internazionale, Mario Botta sviluppa un ling u a g g i o architettonico del tutto personale, pur con molte riferimenti ai lavori di Le Corbusier, Aldo Rossi, Carlo Scarpa e Louis Kahn. I suoi volumi architettonici sono fortemente legati alla geometria delle forme pure, pragmatica ma rispettosa della natura in cui va ad inserirsi; volumi che sono mitigati dalla luce, resa attraverso grandi tagli e trafori, che è insieme elemento emozionale e spaziale. Segno distintivo dello stile architettonico di Mario Botta è l’utilizzo del laterizio come materiale “portato” e non “portante”, un materiale povero a cui l’architetto svizzero è molto legato. Esempi famosissimi sono la Cattedrale della Risurrezione di Évry e la Chiesa del Santo Volto di Torino.

ARch. GIORGIO ROSENTAL Architetto dalla vasta formazione, che unisce design, architettura, restauro di archeologia industriale, e figlio d’arte (il padre Joseph opera a Torino dal 1948) fonda nel 1978 lo Studio Rosental che sarà un contenitore di grandi concorsi e progetti nazionali tra cui l’edificio AMIAT di Torino e il recupero delle arcate degli ex Mercati Generali. Il percorso lavorativo di Rosental si spinge anche in Francia, dove lavora l’amico architetto Hugh Dutton, conosciuto in occasione del progetto dell’arco delle Olimpiadi del 2006 di Torino. Nel 2012 Giorgio Rosental su sponsorizzazione di Specchio dei Tempi e con il supporto della Marco Berry Onlus è impegnato nella costruzione del Mohamed Aden Sheik Children Teaching Hospital ad Hargeisa, capitale dello stato africano del Somaliland, l’unica struttura ospedaliera di alto livello che fornisce cure gratuite ai bambini africani.

DON VALERIO PENNASSO Presbitero della Diocesi di Alba dal 1985. Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Alba dal 1996. Incaricato Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e Vice Presidente della Consulta Regionale dal 2005. Membro del Comitato di valutazione dei progetti dell’Ufficio Nazionale dei Beni Culturali della CEI dal 2006 e della Consulta Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici, collaboratore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali ecclesiastici della CEI dal 2011. Coordinatore della Cabina di Regia del Sistema territoriale per i Beni Culturali Ecclesiastici e le Attività culturali delle Diocesi della Provincia di Cuneo presso la Fondazione San Michele di Cuneo. Coordinatore dei progetti di valorizzazione del patrimonio storico artistico delle Diocesi del Piemonte e valle d’Aosta.

A

ntitetici ma complementari, lo spirito e la materia definiscono un confine alquanto labile che sembra dissolversi soltanto in taluni casi come quello dell’architettura sacra. Da questa duplicità nasce l’incontro “Spirito e Materia. Architettura e Spiritualità a confronto” primo evento della manifestazione, che si terrà Venerdì 08 Maggio a Vercelli, in due luoghi simbolo della città: la Sinagoga e l’Abbazia di Sant’Andrea. Sarà anche l’occasione quindi, in cui due realtà forti del vercellese aprono le porte ai visitatori, per un momento unico di arricchimento culturale, attraverso l’opportunità di visitare questi luoghi sacri e

riscoprirli attraverso coloro i quali hanno plasmato la materia affinché contenesse lo spirito, ossia gli architetti. Motivo per cui sono stati coinvolti due relatori d’eccellenza: l’architetto Mario Botta e l’architetto Giorgio Rosental. Entrambi con un bagaglio di esperienze trasversali, presenteranno casi studio rappresentativi della progettazione di luoghi sacri e legati alla spiritualità. Il coinvolgimento poi di personalità culturalmente attive in entrambe le comunità religiose, fornirà lo spunto per approfondire le tematiche introdotte, in un excursus culturale unico e suggestivo.

DOTT. BARUch LAMPRONTI

ARch. DANIELE DE LUcA

Laureato in architettura presso il Politecnico di Torino, per diversi anni ha seguito i corsi della Scuola superiore di studi ebraici Margulies - Disegni di Torino. Appartenente alle Comunità Ebraiche di Torino e di Ferrara, collabora attivamente anche con la Comunità Ebraica di Vercelli-Biella-Novara-VCO e con la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, seguendo progetti di carattere culturale e divulgativo. Recentemente, ha partecipato all’organizzazione della mostra Judaica Pedemontana - Libri e argenti da collezioni piemontesi, ed è entrato nel consiglio d’amministrazione della Fondazione CDEC - Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

Docente accademico e architetto, sviluppa un percorso formativo nel campo dei beni culturali ecclesiastici, che approfondisce tramite varie specializzazioni post laurea. Appassionato e sempre più formato sulla conservazione e restauro dei beni culturali ecclesiastici, lavora da anni presso la Curia Arcivescovile che gli conferisce le nomine di: Direttore dell’Ufficio Beni Culturali e Incaricato Diocesano per l’Edilizia di Culto oltre che Delegato Vescovile per i Rapporti con le Soprintendenze e Presidente della Commissione d’Arte Sacra. Segue il diploma specialistico di “archivista” conseguito a Roma presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica.


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Vercelli

LA SESIA

Martedì 5 maggio 2015

LA SESIA Segui gli aggiornamenti su www.lasesia.vercelli.it

RIarchitettura: workshop, seminari, convegni, performance luminose, grandi ospiti locali e nazionali

Riscopriamo luoghi vercellesi dimenticati Impianti sportivi: nessun taglio alle utenze «Una voce priva di fondamenti». Così l’assessore allo Sport Carlo Nulli Rosso sul taglio netto, da parte del Comune, all’erogazione delle utenze degli impianti sportivi. «Sono 24, 26 gli impianti sportivi, palazzetti e patrimonio immobiliare a vocazione sportiva del Comune - dice - Vengono gestiti da società, o per affidamento diretto, ma nel 90 per cento dei casi si tratta di gestioni derivanti da partecipazione a gare a cui sono seguiti convenzionamenti e contratti. Il recedere da questi ha un suo iter: non si può decidere così di punto in bianco. La razionalizzazione sarà la linea politica che questa amministrazione seguirà, ma allo scadere dei contratti in essere. Dire che si sono tagliate di netto le erogazioni, vuol dire fare terrorismo fantasioso». Una delibera del 1993, ritoccata nel corso degli anni, come spiega l’assessore, prevede che l’85 per cento delle utenze degli impianti sportivi sia a carico del Comune, che aggiunge anche un piccolo contributo alla gestione ordinaria. “La palestra Mazzini - afferma Nulli Rosso è l’unica di cui si è occupata l’attuale amministrazione; è stata stralciata dalla delibera e la gestione affidata direttamente alla Libertas. L’erogazione è passata al 70 per cento ed è stata una valorizzazione con un canone annuale”. mcg

«I

l modificarsi delle esigenze sociali porta ad abbandonare edifici e luoghi di forte connotazione storica e culturale. Pensiamo dunque a un evento che abbia la durata di un anno e mezzo, organizzato coinvolgendo la comunità locale e realizzato, nei suoi vari appuntamenti, in luoghi dimenticati o comunque non sempre conosciuti». Così Paolo Mensa, presidente dell’associazione Architetti Vercelli, braccio operativo dell’Ordine provinciale degli Architetti, ha sintetizzato le modalità con cui prenderà vita, attraverso un ricco programma di manifestazioni, “RIarchitettura Vercelli 2015”, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto che si è tenuta in Comune e ha visto la presenza dell’assessore ai Lavori pubblici Michele Cressano. L’iniziativa è promossa dall’Ordine degli Architetti e dall’associazione Architetti Vercelli. E’ patrocinata dalla Provincia e del Comune di Vercelli e di Santhià e realizzata in collaborazione con la Comunità ebraica di Vercelli Biella Novara e Verbano Cusio Ossola e dall’arcidioscesi. Ha ottenuto il sostegno della Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti a Inarcassa, della Fondazione Crt, Città e Cattedrali Piemonte e Valle D’Aosta e di Thermoeasy srl. RIarchitettura è un progetto volto a innescare un processo di sensibilizzazione verso la cultura del territorio e far riscoprire alla collettività luoghi dalla forte connotazione storica, artistica e architettonica, dimenticati all’interno dello spazio urbano o dispersi nel territorio vercellese. Come? Attraverso workshop, seminari, convegni, performance luminose, grandi ospiti locali e nazionali, aperti a tutti, quindi non tecnici e riservati agli addetti ai lavori. «Si tratta di una manifestazione globale - ha aggiunto Mensa - nata per dare impulso

Sala si è dimessa: ecco perché

Maggioranza zoppa e giunta allo sfascio Caligaris, Cressano, Mensa, Riccardi al territorio, creando stimoli per accrescere la consapevolezza delle proprie potenzialità». Un’operazione di marketing territoriale dunque, dove a fare da denominatore comune sono le memorie storiche. «L’intenzione è di diffondere il messaggio che un territorio agricolo può produrre energia, che un edificio abbandonato può riprendere vita, che un insediamento rurale dimenticato può essere risorsa per uno sviluppo sostenibile, che la territorialità, quindi, è un valore». Il primo appuntamento “Spirito e materia. Architettura e spiritualità a confronto” è in programma venerdì 8 maggio alla sinagoga e all’abbazia di Sant’Andrea. «Sono stati coinvolti due relatori d’eccellenza - ha sottolineato Fulvio Caligaris, presidente dell’Ordine - gli architetti Mario Botta e Giorgio Rosental, relatori di caratura internazionale». Sarà la prima volta, come precisato da Mensa, che un convegno laico, troverà collocazione in due luoghi religiosi. Altri appuntamenti. Un evento riguarderà “Il nuovo polo museale Galileo Ferraris, un motore per far ripartire il territorio”. «L’obiettivo - ha spiegato Alessandro Riccardi, che ha curato la comunicazione - sarà quello di far dialogare l’innovazione con la sto-

«LA GUARDIA MEDICA NON LI PRESCRIVE»

Insulina e farmaci salvavita vietati se il medico di famiglia non c’è

«Queste medicine gliele deve prescrivere il suo medico di base». E’ quanto si è sentito rispondere un cittadino che, la scorsa settimana, si è rivolto alla guardia medica per avere le ricette, anche per farmaci salvavita come l’insulina, per sé e per la moglie. «Il 30 aprile - racconta l’uomo - sono andato dal mio medico di famiglia, ma ho trovato l’ambulatorio chiuso, perché era prefestivo. Un avviso invitava a rivolgersi, in caso di bisogno, alla guardia medica. Così ho fatto. Sono andato all’ospedale Sant’Andrea. Ho presentato l’elenco, ma quel signore, suppongo la guardia medica, mi ha risposto che non poteva farmi quelle ricette. Mi è venuto spontaneo domandargli se era

davvero un dottore o semplicemente un impiegato, ma non mi ha risposto. Sono arrivati poi altri 3 suoi colleghi. Ma nulla da fare. Nessuno poteva prescrivermi quelle medicine. Il motivo? Non mi è stato spiegato». Passa così la festività del 1° maggio e il fine settimana. Ieri, lunedì 4 maggio, finalmente l’uomo ha potuto rivolgersi al suo medico di famiglia, per poi passare in farmacia. «Fortunatamente - conclude - avevo un minimo di scorta per le emergenze. In caso contrario visto che si tratta anche di salvavita, avremmo potuto avere seri problemi». mcg (altro servizio a pagina 23)

ria, la tecnologia con la cultura, in previsione di una rivalutazione territoriale globale. La presentazione di un concorso di idee per la creazione di un polo museale dedicato a uno dei personaggi più importanti del territorio, Galileo Ferraris, offrirà lo spunto per la creazione di itinerari tematici assolutamente unici nel loro genere». Il terzo evento, riguarderà il Mapping Architetturale, nuova forma di videoarte che si avvale, come superficie di proiezione delle facciate degli edifici. Sarà un evento particolarissimo, proposto in occasione della manifestazione Alpàa 2015, che si terrà a Varallo dal 10 al 19 luglio. Seguirà, nel corso del 2015, “Architetti in musica”: workshop di progettazione acustica. E ancora la serata “Architetti per l’Africa”, con una cena benefica a Lucedio, a sostegno della onlus di Marco Berry, famosa Iena e illusionista. Un altro workshop formativo, di portata nazionale, riguarderà il modello di ospitalità “albergo diffuso”, alternativa di accoglienza e di sviluppo turistico attraverso la riscoperta di borghi. Infine un corso formativo, strutturato in 5 moduli autonomi e un workshop pratico riguarderà il “Restauro dei centri storici”. Maria Carla Grazioli

Dopo aver perso un altro pezzo - Adriana Sala Breddo ha lasciato l’incarico di assessore alle Politiche sociali - la maggioranza di Maura Forte (sarebbe meglio dire quello che ne resta) incassa pure l’ironia dell’opposizione: «Coronato, almeno provvisoriamente, il sogno di SiAmo Vercelli, che agognava una giunta “agile, al massimo di 5 assessori”» dicono in coro Enrico Demaria, Maurizio Randazzo (Vercelli Amica) e Ketty Politi Maura Forte (Forza Italia). «Adesso sono addirittura quattro: ennesimo record da Guinness dei primati dell’amministrazione. A chi toccherà nei prossimi, giorni? Tra l’altro aggiungono i tre consiglieri di opposizione - all’indomani dell’abbandono di SiAmo Vercelli, il sindaco ha dichiarato di avere lo stesso la maggioranza. Ci piacerebbe sapere quale». Intanto Adriana Sala Breddo ha fatto sapere il perché delle sue dimissioni: «Le mie richieste non sono state soddisfatte, con la motivazione che sono indispensabili, vista la situazione economica, alcuni severi tagli anche alle Politiche sociali, tagli drastici che non ho condiviso e non condivido, avendo in diverse occasioni espresso il mio pensiero in questo senso». Durante il “ponte del 1° maggio” il sindaco ha annunciato che martedì (domani) presenterà la nuova squadra. Ma così, a quanto pare, non sarà. Perché il primo cittadino, ieri impegnato a Torino, ha incontrato i vertici del Partito Democratico solo in serata. Forte cercherebbe ancora di chiudere il cerchio con SiAmo Vercelli, ma le posizioni sarebbero lontanissime. Da un’altra parte c’è invece chi spinge per un’apertura a Sinistra e Voce Libera, disponibili a un appoggio esterno come scritto in una nota stampa la scorsa settimana. C’è però da rimarcare che questa strada - Pd, Cambia Vercelli, Sinistra e Voce Libera - non sarebbe quella indicata dagli elettori vercellesi nemmeno un anno fa: il 67 per cento si era infatti espresso verso un governo formato da Pd, Cambia e SiAmo. Nessuno aveva scelto “appoggi esterni” o altro. ma.g.

PROTESTA DEI RESIDENTI DI BIVIO SESIA

Ogni mese almeno 2 giorni senza telefono, ma le bollette le paghiamo Dalla fine del 2014 capita almeno un paio di giorni al mese di trovarsi senza linea telefonica. E’ quanto accade ad alcuni residenti nelle cascine della zona di Bivio Sesia. A lamentare il disservizio è Rosangela Fornara, che, domenica 3 maggio ha segnalato nuovamente il problema e ieri, lunedì 4, ha richiamato il 187. «Mi è stato confermato che sono a conoscenza dell’esistenza del problema racconta -. Il clou però si è registrato a cavallo della Pasqua. In quell’occasione siamo rimasti senza telefono per 7 giorni. Questo, per alcuni, si traduce anche nell’assenza della linea internet, mentre per

NATURA E MONDO CONTADINO ALBERTARO ESPONE IN ARCA “Natura e mondo contadino, un dialogo che è uno dei fili conduttori nella sua opera, dopo una fase di un passato prossimo in cui prevalevano toni per lo più cupi, ritrovano oggi vivacità cromatica e quella gioia di vivere rafforzata proprio dalla matericità esplosiva del colore che esce con grande energia dal supporto”. E’ quanto scrive Paolo D’Abramo nella presentazione della mostra “Natura e mondo contadino” che vede esposte in Arca, dal 7 al 10 maggio, le opere di Roberto Albertaro. L’artista, dall’inizio degli anni ’70 ad oggi ha allestito centinaia di personali e numerose collettive, ricevendo premi nazionali. L’iniziativa culturale si inserisce nel calendario degli appuntamenti proposti nell’ambito del progetto “Vercelli x Expo Andata/Ritorno” all’interno della chiesa di San Marco in occasione dell’esposizione universale di Milano. L’ingresso è libero. L’esposizione è visitabile dalle 10 alle 23. mcg

le persone più anziane, che non hanno dimestichezza con i cellulari, il disagio è davvero notevole. In fondo paghiamo per l’utenza, le bollette arrivano e vorremmo che il servizio fosse costante». In passato, come conferma Fornara, questo capitava raramente. «Sembra un paradosso - dice - ma 30 anni fa gli interventi erano più veloci. Ora vorremmo capire per quale motivo il disservizio si verifica con frequenza mensile. Qualcuno ha ipotizzato sia da imputare ai lavori sul ponte del fiume Sesia, che però, ora, sono quasi conclusi...». mcg

In breve SMARRITO UN BRACCIALETTO Nella giornata di domenica è stato smarrito un braccialetto in oro, da uomo. Il percorso fatto da chi lo ha perso parte del Duomo di Vercelli e arriva fino a Trino, nei pressi del ristorante Massimo. Chiunque ne avesse notizie è pregato di chiamare questo numero: 339 3466835. E’ un caro ricordo di famiglia, pertanto è prevista una ricompensa.

OFFERTE A FAVORE DELL’ANFFAS Dall’Anffas Onlus, sezione di Vercelli, riceviamo e pubblichiamo. Hanno devoluto, a favore dell’associazione: gli amici del circolo Bellaria in ricordo di Bebo Gugino 100 euro; N.N. 75 euro; C.G.T. Logistica sistemi 1.000 euro; Mario Ferrero ha devoluto 58 euro; N.N. 10 euro; N.N. 50 euro; N.N. euro 100 euro; N.N. 100 euro; C.I.F. 30 euro; Gruppo Marazzato 100 euro; famiglia Paggio 350 euro; l’associazione 50 & più 685 euro; 50 euro N.N.

DONAZIONE ALLA LILT Tramite la fiduciaria di Ronsecco, Mirosa Greppi, è pervenuta alla Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) di Vercelli l’offerta di euro 50 devoluta dai cugini Michelone e Perazzo di Ronsecco in memoria di Franco Michelone di Olcenengo.


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abbandonare edifici e luoghi di forte connotazione

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storica e culturale”. “RI architettura Vercelli 2015 vuole far riscoprire alla collettività luoghi dalla forte connotazione storica, artistica e architettonica, dimenticati all’interno dello spazio urbano o dispersi nel nostro vasto territorio”. Sono le parole di Paolo Mensa, Presidente dell’Associazione Architetti di Vercelli, che lancia questa iniziativa della durata di un anno e mezzo, coinvolgendo la comunità locale con l’intento di farle prendere coscienza della bellezza del territorio e dell’importanza delle proprie tradizioni. Un percorso di sensibilizzazione e formazione culturale, comunicato tramite eventi suddivisi in aree tematiche. L’intenzione di RI architettura è diffondere il messaggio che un territorio agricolo può produrre energia, che un edificio abbandonato può riprendere Architettura e spiritualità a confronto, tra gli eventi di RIarchitettura

vita, che un insediamento rurale dimenticato può

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Temi ed eventi di RI architettura Tra i numerosi temi affrontati da RI architettura 2015 troviamo “Spirito e Materia – Architettura e spiritualità a

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confronto” in Maggio e “L’albergo diffuso – Un territorio da scoprire”. Ad essi, e ad altri temi, si collega un calendario di eventi su cui Esplora&Gusta vi darà ulteriori dettagli nei prossimi giorni. Seguiremo da vicino http://www.esploraegusta.it/ri-architettura-2015-a-vercelli-e-oltre/

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Si tratta di un progetto promosso dall'Ordine degli Architetti e dall'Associazione Architetti di Vercelli per sensibilizzare, attraverso una serie di eventi, la provincia vercellese sulla riscoperta dei luoghi storici, artistici e culturali dimenticati . Il primo appuntamento è in programma venerdì e si svolgerà tra la Sinagoga e la basilica di Sant'Andrea. 04/05/2015

Oltre un anno di eventi sul territorio per sensibilizzare la popolazione riscoprendo lughi dimenticati o poco frequentati abitualmente con la partecipazione anche di grandi nomi del panorama dell'architettura internazionale. E' questo l'intento di "RIarchitettura - riscoprire & riqualificare", il progetto di formazione culturale promosso dall'Ordine degli Architetti vercellese presieduto da Fulvio Caligaris, insieme all'Associazione Architetti Vercelli e rivolto a tutta la provincia a partire da Trino per arrivare fino a Varallo. "Gli incontri in programma saranno utili per valutare la possibilità di riprogettare le aree dismesse", sottolinea Michele Cressano, assessore comunale ai Lavori Pubblici. "Abbiamo organizzato una serie di eventi pianificati in luoghi di incontro con forte connotazione storica, artistica e culturale. Si tratta di convegni non tecnici, ma accessibili a aperti a tutti, non solo ai professionisti del settore - spiega Paolo Mensa, presidente dell'Associazione Architetti - Per la prima volta un Ordine professionale esce allo scoperto con una grande operazione di marketing territoriale". Si intitola "Spirito e materia", il primo degli appuntamenti in programma per venerdì prossimo, 8 maggio. Una giornata dedicata all'architettura sacra ospitata all’interno di due luoghi simbolo per la comunità vercellese: la Sinagoga Ebraica e l’Abbazia di Sant’Andrea. Interverranno i famosi architetti Giorgio Rosental e Mario Botta. Prossimamente si terrà un convegno circa il nuovo Polo Museale Galileo Ferraris, che partirà dalla presentazione di un concorso di idee per la creazione di un nuovo polo museale dedicato all'ingegnere e scienziato italiano.

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SPIRITO E MATERIA


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Vercelli

LA SESIA

Martedì 12 maggio 2015

LA SESIA Segui gli aggiornamenti su www.lasesia.vercelli.it

Due relatori d’eccellenza, gli esperti Mario Botta e Giorgio Rosental, per RIArchitettura

Fedi e culture diverse unite dall’architettura LA SESIA Scrivete a nodaro.gigi@gmail.com SICUREZZA

Il cittadino“sentinella”del territorio

Rosental, Lampronti, Botta (foto newerredi – Torino)

L

a sinagoga e l’abbazia di Sant’Andrea, due luoghi simbolo. Due relatori d’eccellenza, gli architetti Mario Botta e Giorgio Rosental. Due comunità, quella ebraica e quella cattolica, che si sono raccontate e hanno raccontato attraverso le voci di relatori e moderatori e casi studio d’importanza internazionale, la propria identità culturale, riletta attraverso l’architettura. Venerdì 8 maggio si è svolto il convegno “Spirito e Materia”, che ha inaugurato RIArchitettura Vercelli 2015, la manifestazione promossa dall’Ordine degli Architetti della Provincia Vercelli e curata dall’Associazione Architetti Vercelli. Ottimo inizio e risposta di pubblico per il primo di una serie di eventi volti alla valorizzazione e alla promozione di un territorio composito e pieno di risorse come quello vercellese. «La soddisfazione è certamente grande in virtù del lunghissimo lavoro di programmazione e pianificazione» commentano Fulvio Caligaris, presidente dell’Ordine degli Architetti e Paolo Mensa presidente dell’Associazione Ar-

chitetti Vercelli. «Venerdì sottolinea Mensa - la città è diventata anche veicolo di grande dialogo tra personalità di mondi culturali diversi, ma che trovano proprio nell’architettura uno strumento fondamentale per comunicare con i propri fedeli e lo hanno fanno insieme». Nella mattinata, dopo i saluti iniziali di Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità Ebraica di Vercelli Biella Novara Vco, di Annie Sacerdoti, vice presidente Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e del sottosegretario Caligaris e di Stato del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Bobba, Caligaris e Mensa, hanno dato il via ufficiale al convegno. Seguendo uno dei leitmotiv di RIArchitettura Vercelli, Baruch Lampronti, consigliere della Fonda-

L’architetto Botta con l’arcivescovo Marco Arnolfo zione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e moderatore, ha introdotto il ruolo della sinagoga, a livello simbolico e architettonico. Botta ha presentato il caso studio della Sinagoga Cymbalista e centro dell’eredità ebraica della Tel Aviv University in Israele. «I linguaggi, anche quelli religiosi - ha spiegato - si devono adeguare al proprio tempo». Momenti di grande suggestione e spiritualità, anche per Rosental, che ha introdotto il suo intervento con la riproduzione del mottetto Mensa Nuper rosarum flores che il compositore francofiammingo Guillaume Dufay scrisse in occasione della consacrazione della cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze nel 1436. Architettura e musica, architettura

ed espressione spirituale della sacralità e della memoria, questa la filosofia che ha guidato alla definizione del progetto presentato per il concorso per il Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Nel pomeriggio, introdotto dall’architetto Daniele De Luca, Rosental ha parlato invece del ruolo da protagonista che assume il luogo. L’architetto ha poi posto l’accento, attraverso la descrizione della sua esperienza torinese con il progetto di ampliamento dell’ospedale San Giovanni Bosco, su quanto invece il ruolo del progettista sia in alcune situazioni sempre più in balia di complicanze burocratiche e politiche. Al dibattito in basilica hanno partecipato anche don Valerio Penasso vice presidente della Consulta Regionale dal 2005 e componente del Comitato di valutazione dei progetti dell’Ufficio Nazionale dei Beni Culturali della Cei e, quale relatore d’eccezione, l’arcivescovo. «L’intervento di monsignor Marco Arnolfo - conclude Mensa - ha dimostrato sensibilità e grande preparazione sull’argomento».

IOLAVORO APRE AL CENTRO VERCELLI FIERE Giovedì 14 maggio, alle ore 9,30, al Centro Vercelli Fiere di Caresanablot, si inaugura “IoLavoro - Un impresa per il tuo futuro”. L’’iniziativa della Regione è realizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro in collaborazione con la Camera di Commercio di Vercelli, la Consulta per l’imprenditoria giovanile e i centri per l’impiego di Provincia e Comune. La manifestazione è dedicata ai giovani, neolaureati o neodiplomati, ma non solo: qui potranno avere un confronto diretto con il mondo del lavoro.

“NO SPRECO: IDEE DA EXPO 2015” Proseguono gli appuntamenti di “Qui si cerca”, le pause pranzo del giovedì, dalle 13 alle 14,30 alla libreria Sant’Andrea. E continua anche l’esplorazione sul tema del cibo, attraverso scambi e confronti sempre aperti e liberi. L’iniziativa si deve alla pastorale universitaria della diocesi per favorire il dialogo e l’approfondimento. «Nei prossimi giovedì - spiegano gli organizzatori - fino alla pausa estiva, abbiamo pensato di tornare su un argomento che ci ha molto coinvolti: la lotta allo spreco alimentare». Giovedì 14 maggio, sarà la volta di Andrea Altellini con “No spreco: idee da Expo 2015”.

Gentile direttore, non passa giorno a Vercelli in cui il Vs giornale non riporta articoli relativi a vandalismo, imbrattatori di muri e di edifici storici, furti, abbandono di rifiuti. Ora i tutori dell’ordine non possono essere onnipresenti in quanto sott’organico e con i finanziamenti ridotti, pertanto una soluzione già in atto in altri paesi è stata quella di proporre a “sentinella” il cittadino. Questi, una volta registrato in un sito della Polizia di Stato, acquisisce un codice che dovrà comunicare al 113 nel momento in cui è a conoscenza di un evento delittuoso. Quanti di noi si svegliano di notte per motivi diversi e sbirciano dalla finestra, oppure passeggiano per le strade con il proprio cane e pertanto potrebbero assumere il ruolo di sentinella della città o del territorio. Ritengo che, pubblicizzando una tale funzione dei cittadini, ciò risulterebbe un deterrente per i malfattori. Jo Sciarrino

PADRE ORGOGLIOSO

Caro Marco,hai sempre dato il massimo Gentile direttore, la prego di pubblicare la seguente lettera indirizzata a mio figlio Marco, calciatore della No.Ve di Borgovercelli. Caro Marco, è ormai giunto al termine un altro anno calcistico come anche, quasi certamente, la tua esperienza nella società sportiva di Borgovercelli. Come ben sai nel calcio (e non solo) si ricordano solo i primi posti quindi, da questo punto di vista, il bicchiere è forse più vuoto che pieno. Qualche sconfitta immeritata in partite importanti (finali Coppa Stradella e campionato Juniores regionale) e soprattutto i tuoi numerosi infortuni lasciano un po’ di amaro in bocca e attenuano la soddisfazione per le tante partite vinte anche durante quest’ultimo anno. Non sei un Campione, inteso come uno di quei giocatori che fanno la differenza ma, in tutta sincerità ed in tutti questi anni, raramente ho visto un ragazzo con la tua grinta, la tua volontà, il tuo amore per questo sport e per i tuoi compagni. Ti ho sentito piangere dal dolore, ti ho visto camminare con le stampelle, prendere medicine, andare con pazienza dal fisioterapista, metterti il ghiaccio di nascosto, cadere tante volte e sempre rialzarti. In campo non c’è stata una volta in cui tu non abbia dato tutto, un difensore roccioso ma sempre leale, hai preso tante botte ma non ti ho mai visto fare un fallo cattivo. Così facendo ti sei guadagnato la stima ed il rispetto dei compagni, degli avversari e dei tuoi allenatori. Ed è proprio questo Marco, l’aver sviluppato queste doti attraverso il calcio, il più importante successo ottenuto dai tuoi tre diversi Mister, i signori Mero, Ombergozzi, Lepore, dalla Società e soprattutto daTe. Ora forse non ne cogli in pieno l’importanza ma è una grandissima vittoria. Con orgoglio, il tuo tifoso numero 1. Papà

SANITA’

Grazie all’avvocato Federico Gallo Egregio direttore, in qualità di responsabile per la Sanità della Lega Nord di Vercelli, vorrei ringraziare pubblicamente l’Avvocato Federico Gallo che ha lavorato proficuamente a favore della nostra Asl e ospedale; il dg uscente, assistito da ottimi collaboratori, è riuscito a mantenere i conti a posto garantendo comunque e sempre massimi livelli di efficienza sanitaria sia nel nosocomio che a livello territoriale. Con la presente colgo l’occasione per fare i migliori auguri di buon lavoro a chi di fatto andrà a sostituirLa nella speranza che il solco da Lei tracciato, abbia la giusta continuità per la sopravvivenza e miglioramento ulteriore del "nostro" ospedale. Resta il rammarico per una certa area politica che, ancora una volta, pare avere "masochisticamente" evitato di privilegiare le eccellenze del nostro territorio, benché questo sia molto ben rappresentato. Gianpiero Borzoni

DAY HOSPITAL

Professionalità da tutta l’equipe Gentile Direttore, in questi ultimi giorni sono stato “ospite” del nostro nosocomio nel reparto Day Hospital. Sento pertanto il dovere civico di sottolineare l’efficiente professionalità dell’equipe medica ed infiermeristica. Sin dall’accoglienza ho notato la sensibilità umana del personale che si è evidenziata ulteriormente nella fase dell’intervento.Questa esperienza non può che convincermi dell’esigenza di difendere il nostro presidio ospedaliero contro ogni ricorrente tentativo di diminuirne l’efficienza con la riduzione di posti letto e conseguente impossibilità di effettuare quegli interventi che ridurrebbero i tempi d’attesa ed eviterebbero l’esodo verso altri ospedali, non necessariamente più professionalmente titolati. Da ultimo, caro direttore, se la difesa dei posti di lavoro, soprattutto oggi, è fondamentale, non lo è meno continuare a credere in un ospedale che è "nostro" per identità storico-culturale e per i lasciti che ci sono stati affidati perchè continui ad esistere per quanti ne debbano essere accolti. Eugenio Bellini

LAMENTELE

Un’abitudine tutta italiana Egregio direttore non sono di quegli italiani che si piangono addosso, che del Bel Paese vedono solo i difetti e dei paesi esteri solo le virtù. Avendo viaggiato, vissuto e lavorato anche fuori dei confini nazionali, ho avuto modo di constatare che tante magagne le hanno anche gli stranieri. Però c’è un aspetto curioso che non ho riscontrato oltre frontiera: è la nostra tendenza a estendere le proprie colpe ad altri. Gli esempi non mancano: l’automobilista che viene multato cercherà di giustificarsi adducendo scuse tipo: "Non ero mica l’unico ad andare veloce, ad aver lasciato l’auto in sosta vietata...". Lo studente cui l’insegnante infligge una sanzione si difenderà dicendo: "Ma anche gli altri chiacchieravano ecc...". L’evasore fiscale pizzicato si lamenterà che "prendono un disgraziato come, però a chi evade milioni non fanno niente". Senza arrivare al sistema maoista stile "colpirne uno per educarne cento", vogliamo però riconoscere che chi ha sbagliato deve pagare? Gli sbagli altrui non sono un’attenuante per i miei né tanto meno li giustificano. Lo so: le mie sono probabilmente solo amare constatazioni destinate a rimanere tali. Daniele Orla


19/5/2015 SPIRITO E MATERIA - Oggi in Sinagoga ed in S.Andrea l’incontro tra "mondi" e culture diverse - L’Ordine degli Archietti propone il confronto tra arch…

martedì 19 maggio 2015 | Vai alla Prima Pagina

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08/05/2015 ­ VERCELLI ­ CULTURA E SPETTACOLI

SPIRITO E MATERIA ­ Oggi in Sinagoga ed in S.Andrea l’incontro tra "mondi" e culture diverse ­ L’Ordine degli Archietti propone il confronto tra architettura e spiritualità

Spirito e Materia. Il titolo, se è permesso un ricordo personale, del nostro primo impegno di ricerca, nel lontano 1983, quando incominciammo ad avvicinarci con umile desiderio di conoscenza alle multiformi iridescenze del pensiero umano, nel naturale alveo dove culture ed esperienze si incontrano, incuranti del limite posto dalle reciproche diversità. Davvero un titolo molto indovinato per un convegno (oggi, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Vercelli, in Sinagoga ed in S.Andrea) che si propone di mettere a confronto il dialogo non banale, mai scontato e – altrettanto – ineludibile tra la dimensione trascendente e quella immanente. La materia come “casa” dove abita lo spirito, questo destinato a non raggiungere l’uomo nella concretezza della sua vicenda storica, se privato dell’accoglienza entro un confine radicato ed inverato nell’esperienza. Motore dell’iniziativa l’Associazione di categoria (presieduta dall’Arch. Paolo Mensa) che è il “braccio secolare” dell’Ordine professionale degli Architetti vercellesi. Sono pochi, l’Ordine vercellese è “piccolo”, ma certamente non inerte ed iniziative come questa stanno anzi a confermare che la capacità di diagnosi dei problemi, la fantasia e l’intuito non sono necessariamente da collegarsi ad una “potenza” dei mezzi materiali. Al punto che il piccolo “Davide” Arch. Fulvio Caligaris, presidente dell’Ordine vercellese, è riuscito ad ottenere ascolto ed adesione da due oratori d’eccezione, ammirati stamane alla Sinagoga di Via Foa, tempio israelitico (quinto per dimensioni in Italia) di grande valore. Si tratta degli Architetti Mario Botta e Giorgio Rosenthal, personalità di fama nazionale e non solo, che hanno presentato casi di studio rappresentativi della progettazione in luoghi sacri e legati alla spiritualità. Proprio come per assicurare in un dittico ricco di significati simbolici la completezza di una casistica capace di illustrare la tradizione e l’innovazione anche in questo campo, la giornata di http://www.vercellioggi.it/dett_news.asp?titolo=SPIRITO_E_MATERIA_-_Oggi_in_Sinagoga_ed_in_S.Andrea_l%92incontro_tra__quot;mondi_quot;_e_cultur…

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19/5/2015

Moked – il portale dell´ebraismo italiano » Blog Archive » Qui Vercelli – Raccontarsi con l’arte

Qui Vercelli – Raccontarsi con l’arte Raccontare la propria identità, culturale e religiosa, attraverso le linee, le forme, le suggestioni dei propri luoghi di culto. Questo il tema forte del convegno “Spirito e Materia”, che ha inaugurato RIArchitettura Vercelli 2015, manifestazione promossa dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Vercelli e curata dalla locale Associazione Architetti. Teatro del confronto la sinagoga vercellese, che ha ospitato le relazioni di Marco Botta e Giorgio Rosental, architetti di fama internazionale intervenuti rispettivamente sul caso studio della Sinagoga Cymbalista di Tel Aviv e sulla sfida del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, e di Baruch Lampronti che, oltre a moderare l’incontro, ha tracciato un quadro sulla tradizione architettonica sinagogale con forte riferimento al Tempio di Vercelli. A fare gli onori di casa la presidente della Comunità e consigliere UCEI Rossella Bottini Treves, che ha coordinato l’evento, gestito i rapporti con gli organizzatori e l’allestimento in Tempio. “È stato un grande evento – racconte – apprezzato e gradito da tutti i nostri ospiti. La dimostrazione che anche in una piccola Comunità si possono fare cose importanti con volontà, rigore e passione, e anche senza il supporto di una struttura organizzata”. Un impegno che è stato significativo nelle piccole come nelle grandi cose. Nella realizzazione di cento kippot fatte fare appositamente per gli ospiti accorsi in sinagoga, ma anche nella stesura di un programma denso di stimoli e contenuti. “Sono grata a tutti – spiega Bottini Treves – agli autorevoli ospiti intervenuti; a Baruch Lampronti, che ha parlato non solo in qualità di moderatore, ma anche come persona qualificata per raccontare dell’eclettica architettura post-emancipatoria del nostro Tempio”. Un saluto è arrivato anche da Annie Sacerdoti, vicepresidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, e dal sottosegretario di Stato del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Bobba. L’evento, introdotto da Fulvio Caligaris e Paolo Mensa (rispettivamente presidente dell’Ordine degli Architetti e presidente dell’Associazione Architetti), ha fatto da ponte con la seconda sessione, svoltasi presso l’Abbazia di Sant’Andrea (con interventi, tra gli altri, dell’architetto Daniele De Luca, della dottoressa Marta Mattea e di don Valerio Pennasso). Dialogo vivo, insomma. Anche attraverso l’arte. (13 maggio 2015)


SCUOLA E SOCIETA’

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Sabato 16 maggio 2015

VERCELLI / Il primo evento della rassegna svoltosi tra Sinagoga e S. Andrea

Luoghi, suggestioni parole per RIarchitettura

Soddisfazione è stata la parola chiave che ha contraddistinto “Spirito e Materia”, primo evento in calendario, venerdì scorso, della manifestazione culturale RIarchitettura Vercelli. Due luoghi dal grande valore simbolico e architettonico - la Sinagoga e l’abbazia di S. Andrea di Vercelli hanno ospitato un convegno denso di contenuti culturali e di spunti per dibattiti di grande attualità. L’avvicendarsi di relatori di fama internazionale, come l’arch. Mario Botta e l’arch. Giorgio Rosental, ha riscosso i consensi del pubblico, che ben prima dell’apertura ufficiale dei lavori, affollava il sagrato della sinagoga, luogo che per primo ha ospitato il convegno. Dopo i saluti iniziali, a cura di Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità Ebraica di Vercelli Biella, Novara e Vco, Annie Sacerdoti, vice presidente Fondazione per i Beni culturali ebraici in Italia, e dell’ on. Luigi Bobba, sottosegretario di stato del ministero del lavoro e delle Politiche sociali; i promotori della manifestazione l’arch. Fulvio Caligaris, presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Vercelli e l’arch. Paolo Mensa, presidente dell’Associazione architetti Vercelli e organizzatore, hanno dato il via ufficiale all’evento. Seguendo uno dei leitmotiv di RIarchitettura Vercelli - i luoghi non più solo come cornici degli eventi, ma come veri protagonisti - il dott. Baruch Lampronti, consigliere della Fondazione Cdec - Centro di Documentazione ebraica contemporanea e moderatore, ha introdotto il ruolo della Sinagoga, a livello simbolico e architettonico. Considerata dalla comunità ebraica, come luogo di ritrovo più che di culto, già nel significato etimologico del termine in lingua ebraica “bet hakeneset”, che letteralmente significa centro delle riunioni e condivisione dell’intera comunità, si ritrova il concetto di aggregazione, esteso poi a luogo di preghiera e lettura corale. E’ seguito l’intervento dell’arch. Mario Botta che ha presentato il caso studio della Sinagoga Cymbalista e centro dell’eredità ebraica della Tel Aviv University in Israele, si è posto come legame contemporaneo nei confronti di una tradizione

Alcuni momenti del convegno di venerdì in Sinagoga e in S. Andrea

progettuale che prima aveva coinvolto architetti del calibro di Luca Beltrami e Alessandro Antonelli. Il caso di questa sinagoga è sintomatico di come il ruolo dell’architetto, oggi più che mai, si debba porre in modo polivalente nei confronti della committenza; la comunità universitaria israeliana infatti è composta

da studenti laici e religiosi che necessitavano di un luogo di ritrovo, i primi di tipo assembleare, i secondi per le funzioni liturgiche. Due luoghi quindi dal ruolo molto simile ma simbolicamente differenti. La sfida progettuale viene risolta brillantemente dall’arch. svizzero, grazie alla realizzazione di due spazi formal-

mente e volumetricamente identici, senza gerarchie né distinzioni esterne ed estetiche tra la funzione laica e quella religiosa. Momenti di grande suggestione e spiritualità, anche per l’arch. Giorgio Rosental, che ha introdotto il suo intervento con la riproduzione del mottetto Nuper rosarum flores che il compositore franco-fiammingo Guillaume Dufay scrisse in occasione della consacrazione della cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze nel 1436. Architettura e musica, architettura ed espressione spirituale della sacralità e della memoria, questa la filosofia che ha guidato alla definizione del progetto presentato per il concorso per il Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis) di Ferrara, da realizzare all’interno del complesso delle ex carceri cittadine, luogo di segregazione durante la persecuzione degli ebrei . La preesistenza, che sia quella concreta di un edificio precedente piuttosto che quella spirituale della memoria di cui un luogo è ancora permeato, assume quindi, nelle parole dei due relatori, una valenza importantissima, da rispettare e coinvolgere nella progettazione o nel restauro. «Quando interveniamo lasciamo un segno del tempo - spiega Botta - perciò prudenza se sono edifici la cui memoria non appartiene alla nostra cultura. Oggi dopo un’ubriacatura verso il progetto è nato un nuovo movimento di rilettura critica e consapevolezza del passato». Così si chiude la prima parte del convegno. Il pub-

L’ingresso della Sinagoga con il logo dell’evento RIarchitettura Vercelli che si è svolto proprio nell’edificio di via Foa

blico e i relatori, grazie ad una splendida giornata di sole, si sono potuti trasferire nel suggestivo chiostro dell’abbazia di S. Andrea, dove gli allievi della scuola alberghiera di Gattinara hanno servito un rinfresco a base di prodotti locali, rivisti in chiave finger food. Introdotto dall’arch. Daniele De Luca, è l’arch. Rosental il primo a prendere la parola nel pomeriggio, sottolineando quello che è uno dei punti fondamentali di tutta la manifestazione RIarchitettura Vercelli, ossia il ruolo da protagonista che assume il luogo. L’architetto poi pone l’accento, attraverso la descrizione della sua esperienza torinese con il progetto di ampliamento dell’ospedale San Giovanni Bosco, su quanto il ruolo del progettista sia in alcune situazioni sempre più in balia di complicanze burocratiche e politiche. «L’esperienza incompiuta di Rosental - dice Botta - è sintomatica del ruolo dell’architetto, che oggi agisce contrabbandando delle soluzioni, per mediare con tutta una serie di interlocutori. Siamo orfani di una committenza mancano tutte le motivazioni al fare. Le avanguardie ci hanno lasciato orfani di senso cri-

CULTURA / Un’iniziativa della Pastorale universitaria vercellese

Il cibo nelle sue tante sfaccettature Proseguono gli incontri “Qui si cerca” Proseguono i “Qui si cerca”, le pause pranzo del giovedì (dalle 13 alle 14.30) nella libreria Sant’Andrea (piazza Guala Bicheri 1, Vercelli) «Ormai da alcuni mesi stiamo esplorando in lungo e in largo il tema del cibo - spiegano gli organizzatori - attraverso scambi e confronti sempre aperti e liberi. Si tratta di un’idea della pastorale universitaria della diocesi di Vercelli per favorire il dialogo e l’approfondimento tra chi

ama riflettere sul nostro tempo, porsi domande e ... cercare». «Nei prossimi giovedì, fino alla pausa estiva, abbiamo pensato di tornare su un argomento che ci ha molto coinvolti: la lotta allo spreco alimentare. Per approfondire tale ambito, e per cercare soluzioni realistiche e concrete al problema, realizzabili anche a livello personale e /o nella nostra città, abbiamo chiesto ad alcuni amici con competenze

particolari di aiutarci e di stimolare una conversazione vivace e fruttuosa. Abbiamo attinto dal mondo dell’università ma anche da “testimoni” ricchi di un’esperienza forte e profetica… così è nato il nuovo calendario che ora vi proponiamo»: Giovedì 14 maggio: No spreco: idee da Expo 2015, con Andrea Altellini. Giovedì 21 maggio: No spreco: suggerimenti dalle tradizioni antiche e dalle nuove culture, con

Ornella Navello. Giovedì 28 maggio: Il valore del cibo, con Davide Porporato. Giovedì 4 giugno: Il recupero di eccedenze alimentari dalle mense, con Annamaria Canton. Giovedì 11 giugno: Stili di vita… in cucina. Giovedì 18 giugno: Esperienze vercellesi di recupero di eccedenze alimentari, con Carlo Greco Info: 0161/1850568 334/9429503 - www.libreriasantandrea.it

tico ed estetico, nonostante la necessità di avere luoghi deputati alla memoria». Parole forti quindi, a testimoniare la crisi profonda del modo dell’architettura, non solo a livello economico, ma anche e soprattutto a livello di identità professionale. In un mondo in cui è sempre più difficile trovare stimoli e valori, la società, pur globalizzata, ricerca ancora la propria identità attraverso il senso di appartenenza ad un luogo e alla riconoscibilità di un paesaggio. Un tempo infatti questa identità era soddisfatta da edifici simbolo; la cattedrale, per esempio, identificava la città e ne strutturava la composizione, adesso nelle periferie in rapida espansione la chiesa è un episodio casuale, dice don Valerio Pennasso, membro del Comitato di valutazione dei progetti dell’Ufficio nazionale dei beni culturali della Cei. «Per l’arte del celebrare invece il luogo è importantissimo - prosegue Pennasso - Dev’essere un luogo significativo, un luogo di incontro. Il luogo mi deve aiutare a trasformare me stesso quando entro». Un dibattito molto importante quindi per l’evoluzione e l’aggiornamento del ruolo dell’architetto, che oggi più di prima deve essere in grado di confrontarsi e dialogare con la committenza in modo da sostenere la propria professionalità e identità. Ottimo inizio e incredibile risposta di pubblico quindi per la manifestazione RIarchitettura Vercelli, che porterà avanti durante tutto il 2015, una serie di eventi volti alla valorizzazione e alla promozione di un territorio composito e pieno di risorse come quello vercellese. Per maggiori informazioni sulla manifestazione consultare il sito www.riarchitettura.it


19/5/2015

SPIRITO E MATERIA: SUGGESTIONE E SPIRITUALITÀ PER IL PRIMO EVENTO DI RIarchitettura VERCELLI - infoVercelli24 redazione@infovercelli24.it

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SPIRITO E MATERIA: SUGGESTIONE E SPIRITUALITÀ PER IL PRIMO EVENTO DI RIarchitettura VERCELLI  Scritto da: Redazione A  11 maggio 2015  0

Due luoghi simbolo – la Sinagoga e l’abbazia di Sant’Andrea – due relatori d’eccellenza – l’arch. Mario Botta e l’arch. Giorgio Rosental – per uno degli eventi più importanti per la città di Vercelli. Due comunità, quella ebraica e quella cattolica, che si sono raccontate e hanno raccontato attraverso le voci di relatori e moderatori, attraverso casi studio d’importanza internazionale, la propria identità culturale, riletta attraverso l’architettura. Soddisfazione è stata la parola chiave che ha contraddistinto “Spirito e Materia”, primo evento in calendario della manifestazione culturale RIarchitettura Vercelli. Due luoghi dal grande valore simbolico e architettonico – la Sinagoga e l’abbazia di S. Andrea di Vercelli – hanno ospitato un convegno denso di contenuti culturali e di spunti per dibattiti di grande attualità.  L’avvicendarsi di relatori di fama internazionale, come l’arch. Mario Botta e l’arch. Giorgio Rosental, ha riscosso i consensi del pubblico, che ben prima dell’apertura ufficiale dei lavori, affollava il sagrato della sinagoga, luogo che per primo ha ospitato il convegno. Dopo i saluti iniziali, a cura di Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità Ebraica Di Vercelli Biella Novara V.C.O., Annie Sacerdoti, vice presidente Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, e dell’ On. Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; i promotori della manifestazione l’arch. Fulvio Caligaris, presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Vercelli e l’arch. Paolo Mensa, presidente dell’Associazione Architetti Vercelli e organizzatore, hanno dato il via ufficiale all’evento.

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Seguendo uno dei leitmotiv di RIarchitettura Vercelli – i luoghi non più solo come cornici degli eventi, ma come veri protagonisti – il dott. Baruch Lampronti, consigliere della Fondazione CDEC – Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e moderatore, ha introdotto il ruolo della Sinagoga, a livello simbolico e architettonico. Considerata dalla comunità ebraica, come luogo di ritrovo più che di culto, già nel significato etimologico del termine in lingua ebraica “bet hakeneset”, che letteralmente significa centro delle riunioni e condivisione dell’intera comunità, si ritrova il concetto di aggregazione, esteso poi a luogo di preghiera e lettura corale. La casa degli uomini quindi, che, dopo l’emancipazione ebraica iniziata da Re Carlo Alberto nel 1848, assiste ad un forte impulso architettonico, manifestando la volontà della comunità di non nascondere più la propria appartenenza culturale e religiosa, ma anzi di affermarla con la costruzione di tempi solenni e monumentali, come le chiese cattoliche, ma fedeli ad una identità tipologica e stilistica. In questo senso l’intervento dell’arch. Mario Botta, che ha presentato il caso studio della Sinagoga Cymbalista e centro dell’eredità ebraica della Tel Aviv University in Israele, si è posto come legame contemporaneo nei confronti di una tradizione progettuale che prima aveva coinvolto architetti del calibro di

http://www.infovercelli24.it/2015/05/11/spirito-e-materia-suggestione-e-spiritualita-per-il-primo-evento-di-riarchitettura-vercelli/

E’ morta Lucia Ippolito, mam fratelli Randazzo  19 maggio 2015

Youth la giovinezza: al Nuovo direttamente da Cannes  19 maggio 2015

In bocca al lupo Georgiana  19 maggio 2015

Sciopero dei medici nella giornata di mar

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19/5/2015 SPIRITO E MATERIA - Oggi in Sinagoga ed in S.Andrea l’incontro tra "mondi" e culture diverse - L’Ordine degli Archietti propone il confronto tra arch…

martedì 19 maggio 2015 | Vai alla Prima Pagina Regione Piemonte

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ROCK 08/05/2015 ­ Vercelli ­ Cultura e Spettacoli et di Borgo

SPIRITO E MATERIA ­ Oggi in Sinagoga ed in S.Andrea l’incontro tra "mondi" e culture diverse ­ L’Ordine degli Archietti propone il confronto tra architettura e spiritualità

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Spirito e Materia. Il titolo, se è permesso un ricordo personale, del nostro primo impegno di ricerca, nel lontano 1983, quando incominciammo ad avvicinarci con umile desiderio di conoscenza alle multiformi iridescenze del pensiero umano, nel naturale alveo dove culture ed esperienze si incontrano, incuranti del limite posto dalle reciproche diversità. Davvero un titolo molto indovinato per un convegno (oggi, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Vercelli, in Sinagoga ed in S.Andrea) che si propone di mettere a confronto il dialogo non banale, mai scontato e – altrettanto – ineludibile tra la dimensione trascendente e quella immanente. La materia come “casa” dove abita lo spirito, questo destinato a non raggiungere l’uomo nella concretezza della sua vicenda storica, se privato dell’accoglienza entro un confine radicato ed inverato nell’esperienza. Motore dell’iniziativa l’Associazione di categoria (presieduta dall’Arch. Paolo Mensa) che è il “braccio secolare” dell’Ordine professionale degli Architetti vercellesi. Sono pochi, l’Ordine vercellese è “piccolo”, ma certamente non inerte ed iniziative come questa stanno anzi a confermare che la capacità di diagnosi dei problemi, la fantasia e l’intuito non sono necessariamente da collegarsi ad una “potenza” dei mezzi materiali. Al punto che il piccolo “Davide” Arch. Fulvio Caligaris, presidente dell’Ordine vercellese, è riuscito ad ottenere ascolto ed adesione da due oratori d’eccezione, ammirati stamane alla Sinagoga di Via Foa, tempio israelitico (quinto per dimensioni in Italia) di grande valore. Si tratta degli Architetti Mario Botta e Giorgio Rosenthal, personalità di fama nazionale e non solo, che hanno presentato casi di studio rappresentativi della progettazione in luoghi sacri e legati alla spiritualità. Proprio come per assicurare in un dittico ricco di significati simbolici la completezza di una casistica capace di illustrare la tradizione e l’innovazione anche in questo campo, la giornata di oggi si svolge in due “location” assolutamente distinte quanto complementari. La Sinagoga, appunto stamane e, nel pomeriggio, la Basilica di S.Andrea. Padroni di casa capaci di una ospitalità davvero partecipe e ricca di contenuti la Presidente della Comunità Israelitica vercellese, Rossella Bottini Treves e, nel pomeriggio in S.Andrea, l’Arcivescovo di Vercelli, Mons. Marco Arnolfo. A più tardi per la cronaca completa della giornata, mentre ci piace lasciare il Lettore con l’ineguagliabile “Inno alla materia” di Pierre Teilhard de Chardin, che resta il paradigma a nostro modesto avviso più utile per un approccio meditato all’argomento.

http://www.cuneooggi.it/dett_news.asp?titolo=SPIRITO_E_MATERIA_-_Oggi_in_Sinagoga_ed_in_S.Andrea_l%92incontro_tra_%22mondi%22_e_culture_di…

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