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LA LETTURA PREMIA IL RETAIL: PIÙ PUNTI VENDITA DOPO LA PANDEMIA
from retail&food 06 2023
by Edifis
Le catene crescono, puntando su eventi, tecnologia e in scia al travel. E conservano ancora la fetta maggiore delle vendite, a dispetto dell’eCommerce
Il mercato del libro, in Italia, nel 2022 ha fruttato 1,671 miliardi di vendite. Un volume in calo del 2,3% rispetto al 2021, ma sensibilmente più alto rispetto al 2019 (+13,1%). Il dato, pubblicato dall’AIE (associazione italiana editori) si riferisce ai libri venduti nei negozi fisici, on line e nella GDO, con l’esclusione dell’editoria scolastica. Il dato dell’editoria, in valore, corre in parallelo a quello dei “pezzi venduti”: 112,6 milioni nel 2022, in calo del 2,4% sul 2021 ma in crescita del 13,3% sul 2019. Mal contati, pur escludendo i circa tre milioni di bambini 0-5 anni, si tratta di un paio di libri all’anno per ogni italiano. Una media solo aritmetica, però, dal momento che secondo l’Istat i lettori veri e propri sono circa il 40% della popolazione, compresi tra “deboli” (al massimo 3 libri l’anno) e quelli che rispondono alla definizione di lettori “forti (12 o più titoli l’anno). È ancora imponente la preferenza per il libro cartaceo, dato che gli ebook generano meno di 80 milioni di ricavi e circa 25 milioni provengono dagli audiolibri. Quanto ai canali di vendita, la lettura è uno dei primi settori, da decenni, ad aver subito lo scossone dell’e-
Commerce. Ma la libreria fisica, come mostra il grafico, tiene ancora. Sul totale delle vendite (a valore), il negozio copre ancora il 53,2% del totale e, anzi, è cresciuto del 2,3% rispetto al 2021. Il canale on line genera il 42,2% delle vendite e la Gdo è al 4,6%. Vediamo in questo contesto come si muovono le catene, anche loro protagoniste del retail e presenti non solo nei centri città, ma anche nel travel o nei centri commerciali.
A livello di numeri, il leader italiano è Mondadori, che oggi si attesta intorno ai 550 punti vendita. Il gruppo di Segrate non hai mi interrotto lo sviluppo e procede con circa 30 nuove aperture l’anno, tra dirette e affiliate, focalizzando la strategia su alcuni concetti chiave: abbandonare i punti vendita eccessivamente piccoli e cercare località in cui ci sia spazio per librerie almeno di medie dimensioni, così che al loro interno si possano organizzare tutti quei beni e servizi complementari nevralgici nel mercato di oggi, a partire da una superficie da adibire a presentazioni ed eventi. Mondadori, da poco, ha messo a segno una delle sue operazioni più importanti di sempre, ossia l’apertura in una nuova location della storica sede di piazza del Duomo, a Milano. Una libreria, su tre piani, che ora estende le sue vetrine su tre lati e che rappresenta un fiore all’occhiello per il gruppo. “Non sveliamo cifre. Ma l’investimento per questa libreria è molto superiore alla media delle operazioni che effettuiamo di solito” ha spiegato, durante la presentazione, l’amministratore delegato di Mondadori, Antonio Porro. “Questa libreria rappresenta un progetto unico per il nostro network. Il libro è il focus dell’offerta, ma c’è spazio anche per altri prodotti e servizi affini al mondo della cultura, in modo che sia un luogo di incontro e di diffusione di idee, un polo culturale e di esperienze a servizio di tutta la città” ha proseguito Carmine Perna, amministratore delegato di Mondadori Retail. La società ha condotto una propria indagine, che attesta l’importanza della librerie fisica. Chi legge il libro cartaceo, opta nel 90% dei casi per il negozio fisico. Ai librari viene richiesta “preparazione e capacità di consigliare il titolo più giusto”. Anche per questo, Mondadori Retail è costantemente impegnata in attività di formazione. Come avanza l’espansione della rete?
Mondadori Retail
Al 31 dicembre 2022, ricavi per 189,2 milioni (+8,8% sul 2021), ricavi delle librerie dirette a +26,7%, di quelle in franchising +4,3%, quota di mercato del 12,5%
Vaticano, e sempre a Roma in città, nel quartiere Alessandrino. Poi al centro commerciale Cospea Village, di Terni, la prima a gestione diretta dell’Umbria. E al centro commerciale Le Cotoniere di Salerno, il quinto in Italia con il nuovo concept di libreria green e contemporanea ispirato al Giappone. A livello di canali, Mondadori prova a presidiare tutti i luoghi di passaggio, a partire dai centri città. “Però, a Roma, ci stiamo concentrando su formati ibridi, che non sono veri e propri centri commerciali, ma comunque spazi multi-servizi, in zone densamente popolate” ha spiegato ancora Perna. Un’altra caratteristica precisa della strategia di sviluppo di Mondadori è che non poggerà sull’acquisizione di piccole catene locali già esistenti.
“Prendendo una catena locale, ci troveremmo con alcuni buoni punti vendita e altri che non ci interessano. Quindi preferiamo operare delle scelte puntuali, caso per caso, ed entrare in quelle location che davvero ci permettono di allestire il nostro format”.
Libraccio: più punti dopo la pandemia
Da sempre punto di riferimento per gli studenti, grazie all’ampia scelta di libri usati, il Libraccio è una catena di librerie sui generis, grazie alla proprietà ancora diffusa tra gli oltre quindici soci fondatori. Il 2020 era stato un anno difficile, con un calo dei ricavi, poi risaliti nel 2021 intorno ai 90 milioni di euro, proseguiti con un ulteriore aumento del 7% nel 2022. Un volume superiore a quello del 2019. E infatti il Libraccio, che prima della pandemia contava meno di 50 negozi, oggi ne ha 55 e punta a raggiungere quota 60 entro fine anno. La società guidata dall’a.d. Edoardo Scioscia, a differenza dei big legati agli editori, nel suo piano di espansione punta a metrature limitate, a librerie di quartiere che rappresentino un punto di riferimento per la comunità. Non per forza a maxi negozi in cui tenere eventi o presentazioni. Uno dei punti caratterizzanti delle gestione è che ogni libraio, pur dovendo coordinarsi con l’ufficio centrale, è autonomo nella scelta del catalogo da offrire al pubblico. Un altro dato, poi, conferma il ruolo del Libraccio come player del settore a tutti gli effetti. Infatti, anche se spesso viene identificato solo con la vendita dei libri usati, questo segmento apporta circa il 20% dei ricavi. Per il resto si tratta di normali vendite.
Le Vendite Di Libri Nel 2022
Valore: 1,67 miliardi di euro
Crescita organica, sia diretta sia in affiliazione
“Il 2022 si chiuderà con quasi quaranta aperture, considerandone 8 o 9 a gestione diretta e 20-25 in affiliazione” ha aggiunto Perna. Le dirette saranno soprattutto in Lombardia. Per il resto, sono previste novità a Napoli, Pavia e Grosseto. E ancora, in Piemonte e nel Lazio, compresa Roma. Tra le aperture appena incorniciate, a parte Milano, Mondadori Bookstore è approdata al centro commerciale Caput Mundi, a Roma, in
FELTRINELLI: CUORE E TECNOLOGIA IN LIBRERIA. “E STIAMO PER APPRODARE A VENEZIA”
Un altro leader delle librerie retail, in Italia, è Feltrinelli. Presente nelle principali città, ma da sempre con un occhio di riguardo al travel. Abbiamo fatto il punto sulle strategie di sviluppo in questa intervista con Alessandro Monti, Direttore vendite business Retail & Experience di Librerie Feltrinelli.
Quali sono, oggi, i numeri della rete Feltrinelli?
Oggi Feltrinelli vanta una presenza capillare di oltre 100 librerie dislocate su tutto il territorio italiano. Abbiamo in programma alcune nuove aperture che ci porteranno a presidiare nuovi centri e nuove città dove attualmente non siamo presenti, prima fra tutte Venezia che aprirà nei prossimi mesi. A queste si affiancheranno anche librerie che negli ultimi mesi sono state riconfigurate e ripensate per diventare più attrattive e contemporanee. Penso per esempio a Napoli piazza Martiri, che tra pochi mesi, dopo 20 anni di attività, riaprirà sotto una veste completamente nuova.
Qual è il tipo di gestione?
La maggior parte delle librerie è a gestione diretta, ma abbiamo anche una percentuale – circa il 10% - di affiliazione, comparto che intendiamo sviluppare ulteriormente, come dimostra la recente apertura di un nostro franchising a Cagliari.
Come è, invece, la diffusione geografica?
È trasversale su tutta la Penisola. Per Feltrinelli il presidio del Sud Italia è sempre stato centrale: siamo stati tra i primi – ormai oltre vent’anni anni fa - a concentrare la nostra presenza nel Mezzogiorno, dove abbiamo circa una trentina di librerie che si esprimono con un’intensa vivacità culturale in diversi contesti, alcuni dei quali necessitano più di altri di avamposti culturali. Queste stesse librerie spesso hanno un ottimo andamento, fattore che ci rende ancora più orgogliosi di alimentare la passione per la lettura.
Per quanto riguarda le nuove aperture, quali sono i criteri principali di scelta?
La rete di Feltrinelli si compone di diversi formati e questo ci ha sempre consentito di modulare l’offerta in base alla dislocazione territoriale e alle diverse esigenze del pubblico. Sicuramente vogliamo mantenere, e anche rafforzare, il presidio nel settore travel, che dopo la pandemia ha saputo riattivarsi con rinnovata energia e vivacità. Lo conferma il recente ritorno di Librerie Feltrinelli all’aeroporto di Roma Fiumicino e l’apertura di una seconda libreria a Milano Malpensa. Contestualmente, stiamo guardando con particolare interesse a città e centri urbani che hanno un forte potere attrattivo e turistico, come Venezia e diverse altre città, più piccole ma con un presidio culturale di qualità, dove pianifichiamo l’apertura di nuove librerie di medie dimensioni, che riveleremo nei prossimi mesi. Rispetto ai formati, abbiamo le librerie tradizionali con una superficie compresa tra i 250 e i 600 mq; i megastore, che raggiungo i 2 mila metri quadrati, con un assortimento editoriale di oltre 50.000 titoli, poi le librerie travel nelle principali stazioni e aeroporti italiani e quelle in franchising, oltre a una quota di punti vendita nei centri commerciali.
Quali devono essere, oggi, le caratteristiche di una moderna libreria Feltrinelli?
Il design è un primo fattore di rilievo, in grado di migliorare sensibilmente l’esperienza di scoperta e di acquisto che il lettore può vivere all’interno dei nostri spazi. Riteniamo fondamentale che gli
LIBRERIE.COOP, AVANTI VERSO 90 PUNTI VENDITA
Un altro importante player del settore è Coop Alleanza 3.0 , proprietaria di Librerie.coop . L’anno scorso, la catena ha registrato vendite per 40 milioni, superando i livelli del 2019 e con un risultato netto in utile. Attualmente la rete è composta da 85 punti, che occupano circa 220 persone. Nel dettaglio, sono 31 le librerie tradizionali collocate sia nei centri cittadini sia nei centri commerciali, cui si affiancano 7 corner libreria in collaborazione con Eataly , 47 spazi “Libri scelti per voi da librerie. coop” negli ipermercati Coop e il canale on line che consegna in tutta Italia. “Il raggiungimento dell’utile non era scontato, conseguito in un anno ca - ratterizzato da costi di gestione quasi raddoppiati e da una situazione economica complessiva condizionata dal carovita, con altissimi livelli inflazione e conseguente crisi dei consumi” ha commentato Nicoletta Bencivenni direttore generale di Librerie.coop “L’aspetto che ci ha dato la maggiore soddisfazione è arrivato dal mercato del nostro settore trainato, più che dalle novità, dal catalogo degli editori, confermando l’adeguatezza del nostro format commerciale caratterizzato, sin dalla sua nascita, da una forte presenza di tutte le pubblicazioni dei maggiori editori, da un assortimento di qualità e da un servizio di grande professionalità erogato da librai esperti e competenti”. ambienti siano caldi e accoglienti, luminosi e ariosi per poter tradurre, anche in termini spaziali, il piacere che l’incontro con i libri ci regala. Questa componente si deve sposare con un’implementazione delle tecnologie, che permettono un’esperienza dinamica ed efficiente. In questo quadro, per esempio, abbiamo già da alcuni anni affiancato casse self check-out a quelle tradizionali, riducendo sensibilmente le attese, e abbiamo dotato i librai di pos per pagamenti in mobilità. La tecnologia, infine, può essere anche al servizio del contenuto, come dimostrano i diversi totem interattivi di cui abbiamo dotato alcuni negozi, che consentono di consultare recensioni e video/recensioni dei titoli. di
Come si declina nel caso delle vostro librerie il concetto di omnicanalità?
La strategia omnicanale, che mette in relazione la componente fisica con quella digitale, guida la nostra strategia da diversi anni. Nel concreto è stata declinata attraverso l’implementazione di diversi servizi sia in negozio sia online, come per esempio la possibilità per chi acquista sul nostro eCommerce di avvalersi della consulenza della squadra di oltre 1.200 librai di tutt’Italia, o di procedere con l’acquisto online e con la consegna a casa o nella sua libreria di prossimità.