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DUTY FREE WORLD

in futuro anche in altri scali, è ora ben visibile una selezioni di prodotti, caratterizzati dal marchio “future friendly: Great for you. Better for the planet”. Sotto questo cappello, sono selezionati alcuni prodotti in base alla loro impronta ecologica. In primo luogo, ciascuno di questi deve rispettare almeno uno di questi quattro requisiti: riciclabile, riciclato, ricaricabile, senza plastica. “Siamo convinti che si possa avere successo, dal punto di vista commerciale, ma allo stesso tempo fare qualcosa di utile per il sociale e per l’ecologia” secondo Dirk Schneider, Chief commercial officer di Gebr. Heinemann.

BULGARI FIRMA UN NUOVO MONOMARCA MOSCOVITA

MOSCA – Imperial Duty Free ha inaugurato una nuova boutique monomarca Bulgari, da 110 metri quadrati, al terminal C dell’aeroporto internazionale di Mosca Sheremetyevo. Lo store è gestito in joint venure con Gebr. Heinemann e Greenway e va a completare il portfolio di fascia luxury dello scalo. “Costruita per sorprendere e deliziare i passeggeri dell’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, l’aspetto e l’atmosfera della boutique ricordano una lussuosa casa romana, accogliendo con grazia i nostri clienti alla scoperta delle collezioni di gioielli, orologi e accessori di Bulgari.“ Costruita per sorprendere e deliziare i passeggeri dell’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, l’aspetto e l’atmosfera della boutique ricordano una lussuosa casa romana” secondo la maison.

Some pockets of hope during travel retail’s wilderness years Pillole di speranza in questi anni “selvaggi” del travel retail

Like everything about Covid-19, the pandemic is throwing up more questions than answers. Just when travel was opening up again, rocketing daily cases numbers in markets like Austria, Germany and Hungary have raised the spectre of tighter measures to contain viral spread. The summer and autumn had offered a reprieve to travel retailers. Third quarter results for the two biggest airport retailers worldwide – Dufry and Lagardère Travel Retail – saw substantial gains on the same period last year, though they were down on 2019 by 45% and 39% respectively. Some markets are doing much better than others. For Dufry, October sales in Central America and the Caribbean were at 90% of 2019 levels – “relatively close to normalisation” said CEO Julián Díaz. The Mediterranean, Eastern Europe and Middle East were almost as good at 89%, though globally October trended at 61% versus October 2019, which suggests that some locations continued to do very badly. The full reopening of air routes between Europe and the US in November was something travel retailers had desperately waited for. In the absence of high-spending Chinese travellers – still confined within their borders – American travellers offer an alternative market for high-end sales. But the luxury market – central to travel retail in the past – may not deliver as it did in the past and travel retailers, especially in Europe, need to be braced for that. As the Chinese get used to shopping duty-free in their own backyard of Hainan they could become less inclined to shop for luxury when they travel abroad. In Bain’s latest worldwide luxury goods market report, in association with Italy’s Altagamma, travel retail is the worst-performing sales channel. From a market share of 7% in 2019, it has fallen to an estimated 2% in 2021. The study, released in November, forecasts that travel retail might again reach 7% of the personal luxury goods market, but only in 2025. The main pressure on all channels – especially department stores – will be from online whose share of personal luxury will grow from 12% in 2019 to 30% in 2025. While these are only forecasts, they indicate that travel retailers – especially in core sub-channels like airports – may have to rethink their long-term strategies.

Come tutto ciò che circonda il Covid-19, la pandemia sta sollevando più dubbi che risposte. Proprio quando i viaggi si stavano riaprendo, i casi di positività sono schizzati ancora in mercati come Austria, Germania e Ungheria, sollevando lo spettro di misure più severe per contenere la diffusione del virus. L’estate e l’autunno avevano offerto una tregua ai retailer del travel. I risultati del terzo trimestre per i due maggiori operatori aeroportuali - Dufry e Lagardère Travel Retail – hanno registrato rialzi sostanziali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sebbene ancora sotto i livelli del 2019, rispettivamente del 45% e del 39%. Alcuni mercati stanno andando meglio di altri. Per Dufry, le vendite di ottobre in America Centrale e nei Caraibi erano vicini al 90% dei livelli 2019, “relativamente vicino alla normalizzazione” ha affermato il CEO Julián Díaz. Il Mediterraneo, l’Europa orientale e il Medio Oriente erano ugualmente positivi, con l’89%, anche se a livello globale il mese di ottobre registrava solo il 61% rispetto allo stesso mese 2019, segno dunque che alcune aree stanno ancora performando molto male. La piena riapertura delle rotte aeree tra l’Europa e gli Stati Uniti, a novembre, era qualcosa che i retailer attendevano con ansia. In assenza di turisti cinesi “high spending – ancora confinati in patria – gli americani offrono una valida alternativa per le vendite di fascia alta. Ma il mercato del lusso, determinante per il travel retail in passato, potrebbe non portare più i risultati cui eravamo abituati, soprattutto in Europa, e i travel retailer devono prepararsi a questo cambiamento. Man mano che i cinesi si abituano a fare acquisti duty-free nel loro “cortile” di Hainan, potrebbero diventare meno inclini a spendere nel lusso quando viaggiano all’estero. Nell’ultimo rapporto di Bain sul mercato mondiale dei beni di lusso, realizzato insieme ad Altagamma, risulta che il travel retail sia il canale di vendita con le peggiori prestazioni. Da una quota di mercato del 7% nel 2019 è sceso a circa il 2% nel 2021. Lo studio, pubblicato a novembre, prevede che il travel retail potrebbe raggiungere nuovamente il 7% solo nel 2025. La minaccia principale, per tutti i canali ma in particolare sui department store, arriva dall’on line , la cui quota nel segmento luxury passerà dal 12% del 2019 al 30% nel 2025. Sebbene queste siano solo previsioni, indicano che i travel retailer, soprattutto nei canali core come gli aeroporti, sono chiamati a ripensare le loro strategie di lungo periodo.

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