Dossier noleggio a lungo termine

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DOSSIER NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

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QUANDO CONVIENE IL CANONE MENSILE Costi certi e nessuna preoccupazione. A patto che il contratto sia stipulato considerando attentamente tutti gli aspetti in gioco. Ecco una guida in sette passi

di Salvatore Saladino

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l concetto generale che dovrebbe guidare un investitore illuminato è semplice: acquisto ciò che si valorizza nel tempo e affitto ciò che si svaluta. Per questo motivo, tutti sono d’accordo sul fatto che la casa sia, in genere, un buon investimento, mentre non lo sia l’acquisto di un personal computer. La prima, salvo particolari congiunture, non varrà mai, nel lungo periodo, meno di quello che è stata pagata. Al contrario, dopo un anno si riuscirà a rivendere il secondo soltanto alla metà del suo prezzo. E dopo quattro la quotazione sarà scesa a zero.

INVESTIRE SUL VEICOLO? L’auto è un investimento importante, con un elevato esborso economico unitario e, anche se non si svaluta come un pc, è destinata inesorabilmente a perdere il suo valore nel tempo: in modo marcato nei primi tre anni, più moderatamente nei successivi. Ma se per far funzionare un pc bastano pochi watt di elettricità e le licenze d’uso del soft­ware (che posso comunque trasferire su un nuovo apparecchio), i costi per mantenere in buone condizioni e far circolare una vettura sono enormemente superiori. Carburante, bollo, assicurazione, manutenzione, pneumatici, danni accidentali, rotture meccaniche fuori garanzia, solo per citare le prime cose che vengono in mente.

Quindi, se una vettura costa 20.000 euro da nuova, dopo quattro anni ne spunterà, ottimisticamente, 9.000. E agli 11.000 euro che ho già perso, devo aggiungere tutti i costi sostenuti per usarla: stimare questi ultimi in 2.500 euro l’anno è, ancora una volta, estremamente ottimistico... In questi motivi trova giustificazione il noleggio a lungo termine: una formula di acquisizione e gestione

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degli autoveicoli che, a fronte di un canone fisso mensile, mette a disposizione la vettura che si è scelto, usufruendo di tutti i servizi inclusi: bollo, Rc e Kasko, manutenzione ordinaria e straordinaria, cambio pneumatici, macchina sostitutiva, soccorso stradale, carte carburante, gestione completa di tutte le pratiche burocratiche e amministrative. Alla fine del contratto di locazione, il noleggiatore si occuperà pure di rivendere il veicolo, assumendosi in pieno il rischio sul suo valore residuo. La macchina però non è vostra, aspetto che in un Paese diverso dall’Italia rappresenta un plus, ma che da noi è ancora il vero limite psicologico a far diventare questa modalità d’acquisto la più utilizzata sul mercato. Scendendo nel dettaglio, però, la faccenda si complica, come vedremo nelle pagine seguenti.

DUE CONTI PRELIMINARI In estrema sintesi e semplificando al massimo, si può dire che con percorrenze di 40-50 mila km all’anno risultano più convenienti formule di acquisto in proprietà, magari aggiungendo dei servizi. Chiedere un preventivo a 3 anni/150.000 km è tempo perso, uno a 2 anni/100.000 km troppo costoso. Al contrario,

con 15.000 km all’anno, potrebbe essere interessante un 5 anni/75.000 km... Acquisto o noleggio a lungo termine? Prima di premere sul tasto “invio”, bisogna considerare molte variabili. Nel noleggio a lungo termine, per esempio, il contratto va esaminato clausola per clausola


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Scegliere il modello

Tutto inizia con un ordine, al noleggiatore, in concessionaria o a un broker, di una vettura nuova da configurare a piacere, dall’allestimento al colore. La prima domanda da porsi è: conviene scegliere una vettura di successo o una meno “attraente” sul mercato? Rispondiamo con un’altra domanda: è più rivendibile e conserva maggiormente il suo valore nel tempo la prima o la seconda? La prima. A pari

valore di listino netto sconto, un valore residuo più elevato si tradurrà in un canone più competitivo. È anche vero, però, che

le vetture poco appetibili generalmente sono offerte ai noleggiatori con uno sconto molto alto, che potrebbe più che compensare il minore valore residuo. La vera cartina tornasole è una sola: chiedere preventivi per tutte quelle che interessano.

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Scegliere l’allestimento

Si spunta un canone più competitivo scegliendo la versione base più economica, alla quale aggiungere eventuali optional, o conviene scegliere una versione più cara, ma già equipaggiata? Senza dubbio è da preferire la seconda ipotesi.

Gli optional vengono inseriti a valore intero nel canone, senza calcolare alcun valore residuo degli stessi. In pratica, gli accessori che fanno aumentare di molto il valore di rivendita per un privato, se inseriti come optional per il noleggiatore non valgono nulla e verranno quindi fatti pagare interamente nel canone mensile. Al contrario, una vettura con un prezzo di listino più alto di 6.000 euro rispetto alla versione base, a causa appunto di un allestimento più ricco, avrà un valore residuo più alto, e questo in canone diventa un vantaggio.

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Stock e preconsegne

Per la consegna di una vettura nuova bisogna aspettare circa tre mesi. In caso di necessità, , in attesa che arrivi quella ordinata, in genere si procede con la preassegnazione di un’auto di pari fascia a pari canone. Se il dealer ha in stock una vettura che risponde esattamente alle esigenze del cliente, dovrà chiamare il produttore di appartenenza per capire se e come “girare” la vettura al noleggiatore con cui il cliente vuole firmare il contratto, farsi concedere l’eventuale extrasconto e immatricolare. Tutto diventa più semplice se la proposta di noleggio è stata fatta in concessionaria.

Nessuna convenienza, infine, arriva al cliente dalla scelta di una km zero, perché, ai

fini del noleggio, è un’auto usata. E il noleggiatore contratta con la Casa gli sconti per i suoi acquisti a priori.

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Ottimizzare durata e rata

Come per qualsiasi prodotto finanziario di questo genere, all’allungarsi del periodo, la rata mensile diminuisce. Ma nel noleggio a lungo termine questa diminuzione è meno che proporzionale all’aumento del numero dei canoni, perché il veicolo avrà un valore residuo inferiore e costerà comunque di più in termini di tutti i servizi aggiunti (assicurazione, bollo, manutenzione ecc.). Un consiglio per ottimizzare i vari parametri che concorrono alla composizione di un canone di noleggio potrebbe essere di decidere la lunghezza del contratto, cercando di

non superare i 90.000 km totali di percorrenza

e di non scendere sotto i tre anni di durata.

Fissare la percorrenza

Bisogna prestare molta attenzione a questa voce.

Mai dichiarare meno km di quelli che presumibilmente saranno effettivamente percorsi.

Il contratto prevede in effetti le voci “km eccedenti” e “km a rimborso”. Alla fine del periodo, se il locatario ne avrà percorsi meno di quelli previsti, verrà rimborsato con un importo pari – diciamo – a 3-4 cent/km. In caso di superamento della soglia dichiarata, però, verrà addebitato un valore di 10-15 centesimi a km, quindi anche quattro o cinque volte superiore a quello a favore. “Not fair”, per usare un termine inglese.

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La vettura sostitutiva

Indipendentemente dal fatto di optare per una vettura di pari categoria o base, i problemi si nascondono nelle procedure necessarie per poterne usufruire. Per esempio, per i fermi in officina, alcuni noleggiatori richiedono che gli accettatori completino schede molto complesse per inoltrare la richiesta di vettura sostitutiva; la risposta può arrivare anche giorni dopo l’effettiva necessità. Se per un tagliando la cosa è gestibile con un’opportuna programmazione, per una spia motore accesa che impone di recarsi in officina, non è accettabile dover attendere due giorni l’approvazione di una pratica, quando l’indomani la vettura riparata è già stata restituita al cliente. Non solo:

bisogna chiedere espressamente da quante ore/riparazione scatta l’assegnazione

della vettura sostitutiva. La formula standard prevede otto ore, ovvero le manutenzioni o riparazioni che richiedano il fermo veicolo oltre la giornata. Questo significa non poter contare sulla vettura sostitutiva per la quale si paga un canone in occasione dei tagliandi di manutenzione. Esistono anche i massimali in giorni per guasto, incidente, furto: vanno controllati. Se tutto questo è troppo complicato, meglio informarsi sull’importo del risparmio mensile sul canone eliminando tale servizio e decidere quale sia la formula più conveniente. Anche in corso di contratto.

Se poi, durante il contratto, ci si accorge di un possibile sforamento della percorrenza prevista, è consigliabile rinegoziare il contratto in modo da aggiustare il parametro (una richiesta che non può essere respinta dal noleggiatore). Costerà sicuramente meno dell’addebito dei chilometri eccedenti a fine periodo. Quanto all’eventuale anticipo richiesto, non è accettabile che venga conteggiato in conto deposito o cauzione, ma deve andare in conto canoni. Tutto ciò premesso, in queste pagine abbiamo evidenziato i principali parametri da considerare in un contratto di noleggio, clausole minori incluse. Per evitare spiacevoli sorprese, causate principalmente dalla mancanza di informazione dei clienti, ma anche

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di trasparenza da parte della controparte, conviene analizzarli tutti. Tuttavia, un calcolo di competitività

tra una proposta di noleggio e un acquisto in proprietà, anche in leasing, non può essere risolto comparando semplicemente il monte canoni con il costo del veicolo. In gioco, infatti, vi sono tan-

te e tali variabili che solo ex post è possibile procedere a un calcolo esatto di convenienza. Il punto, però, non è solo questo. La verità è che il noleggio è la formula di acquisizione della vettura che minimizza più di tutte le variabili di costo e rende un servizio di mobilità non ottenibile in altro modo.


LE ALTRE VARIABILI

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Franchigie Sono un’altra parte variabile dei costi di un contratto. Chi scrive ritiene che sia meglio tenerle. Responsabilizzano sull’uso della vettura. Senza esagerare, però. Quella danni non deve superare i 250 euro, per esempio. Azzerarle? Nessun problema, ma l’impatto sul canone è relativamente elevato.

La sostituzione delle gomme

Gli pneumatici sono uno dei fattori di sicurezza attiva principali della vettura. La maggior parte dei noleggiatori non li sostituirà con gli equivalenti di primo equipaggiamento, ma con marchi diversi, pur nel rispetto degli standard richiesti dalle Case anche a livello di omologazione. Peccato, però, che parte dello sviluppo della vettura sia stato opera di uno o due costruttori di pneumatici, di primo equipaggiamento appunto, e sono proprio quelle gomme a garantire il comportamento stradale più equilibrato e sicuro. Ecco perché gli pneumatici che vanno a sostituire gli originali devono essere di fascia alta. Per quanto riguarda la quantità, il noleggiatore considera normalmente la sostituzione di un treno ogni 40.000 km. Nel caso in cui se ne consumino di meno, si sarà pagato per gomme non utilizzate. Al contrario, si pagheranno a parte quelle non previste dal contratto. Se lo stile di guida è di quelli che a 40.000 km di treni ne consuma due, meglio passare ai “pneumatici a consumo”. Purtroppo, però, alcuni noleggiatori non prevedono questa opzione.

ACQUISTO Acquisto o noleggio? Quale direzione prendere dipende da moltissimi, troppi, fattori. Al punto, che una valutazione corretta è possibile soltanto dopo avere esperito l’una e l’altra soluzione

Gestione sinistri, soccorso stradale e contravvenzioni Mentre la gestione sinistri e il

soccorso stradale sono sempre inclusi nel canone, non lo è mai quella delle contravvenzioni. Col risultato di dover pagare 10-15 euro al noleggiatore ogni volta che recapita una multa. Da valutare.

Carte carburante Molto comode per la gestione e

fatturazione, ma separate dalla gestione amministrativa dei canoni. In pratica, arrivano fatture separate. L’alternativa, volendo, è comparare i costi di tali carte con quelli diretti applicati dalle società petrolifere.

Penali di chiusura anticipata del contratto A meno di essere una grande flotta,

sono difficilmente negoziabili.

Aumenti di canone dovuti a incremento dei premi assicurativi

Ultimamente sono diventati davvero inaccettabili. Anche qui c’è poco da fare. Vero è che l’utente del noleggio ha un’incidentalità enormemente superiore a quella di un privato perché, male che vada, paga solo una piccola franchigia. Quindi è giustificato che le compagnie assicuratrici aumentino i premi alle società di noleggio. Ma non è possibile che tali aumenti vengano caricati integralmente a canone, non differenziando, per esempio, sui contratti con franchigia o senza, ma decidendo su base “clientelare”. Ovviamente senza esplicitarlo mai...

NOLEGGIO Stato d’uso della vettura a fine contratto Qui di contenziosi se ne aprono sempre

tanti... Il noleggiatore pretende che a fine periodo la vettura sia consegnata in perfetto stato. Qualsiasi danno (un graffio sulla carrozzeria, un cerchio raschiato sul marciapiede, una piccola incrinatura nel parabrezza, una bruciatura sul sedile) verrà addebitato. Quindi bisogna ripararlo prima della fine del periodo di locazione, pagando le relative franchigie, se presenti. Non si risparmia facendo tutto assieme al momento della riconsegna. È esattamente il contrario.

Riscatto a fine contratto Non previsto, ma ci sono casi in cui il noleggiatore, prima della scadenza, avanza una proposta di acquisto per il veicolo che si sta utilizzando.

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