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h3i riempie il Centro Congressi milanofiori

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MARZO 2017 Ha fatto il pieno di successi la fiera H3i –Household, Industrial & Institutional Ingredients, organizzata per la prima volta in Italia da Step Exhibition Uk e Hpc Today con il supporto di Federchimica-Assocasa. Oltre 400 persone nei 2 giorni, svoltasi alle porte di Milano il 7 e 8 marzo. Alto l’interesse per la parte convegnistica, a partire dalla tavola rotonda sulle certificazioni ambientali di Punto 3 e Gsa.

Davvero un grande successo quello che ha premiato H3i –Household, Industrial & Institutional Ingredients, la due giorni dedicata al mondo dei formulatori di detergenti e prodotti per l’igiene che il 7 e 8 marzo ha letteralmente invaso gli spazi dell’Nh Congress Centre di Assago Milanofiori, alle porte del capoluogo lombardo. L’evento, organizzato da Step Exhibition UK e dalla testata Hpc Today (Household and Personal Care today), e supportato da Federchimica-Assocasa, ha avuto un seguito davvero nutrito e qualificato.

di Carlo Ortega La soddisfazione degli operatori Comprensibile la soddisfazione di Giulio Fezzardini, project leader di Hpc Today – Teknoscienze: “Era da tempo che mancava in Italia questo tipo di evento focalizzato sugli ingredienti e le loro problematiche; abbiamo avuto oltre 400 partecipanti sulle due giornate, con aziende soddisfatte, sale congresso affollate e stand visitatissimi. C’è stata quindi un’ottima risposta dal pubblico e dagli addetti ai lavori.

Prima edizione italiana,

scommessa vinta

Scommessa stravinta, dunque: era infatti la prima volta che questo tipo di format, nato nel Regno Unito alcuni anni fa, approdava in Italia con il preciso obiettivo di fornire agli operatori del settore detergenza un nuovo momento di informazione, aggiornamento e incontro. Un evento locale quanto a collocazione, ma globale per le sue rilevanti implicazioni legate alle questioni ambientali, alle dinamiche del mercato, all’interconnessione con le nuove regolamentazioni e gli organismi internazionali. L’idea di fondo è semplice: nonostante, o forse proprio a causa dell’enorme sviluppo tecnologico che sta interessando tutti i settori, e quello della detergenza non fa certo eccezione, si avverte sempre di più l’opportunità, anzi la necessità, di uno spazio di dialogo personale, fatto di incontri, relazioni e strette di mano una volta tanto reali, e non virtuali.

Eventi vivaci e dinamici

Tutti aspetti che hanno trovato sviluppo a H3i, sia nella parte espositiva, frequentatissima da addetti ai lavori durante tutte le ore di apertura, sia in quella convegnistica e seminariale, svoltasi nelle due sale adiacenti al padiglione degli stand. Tutti gli eventi, sia del Tech Focus con speech in lingua inglese, sia della parte seminariale, sono stati molto partecipati. A partire dalla tavola rotonda “Certificazioni ambientali di prodotto: una opportunità di mercato?”, (ne parliamo nell’articolo successivo).

Lo scenario macroeconomico e i

driver di lungo periodo Contenuti di grande interesse sono arrivati anche dagli altri appuntamenti che hanno accompagnato entrambe le giornate. La mattinata del 7 è stata occupata quasi per intero da interventi a cura di Federchimica: in apertura Vittorio Maglia ha fatto il punto sullo “Scenario economico e le sfide della filiera della detergenza”, seguito da Laura Grisai, con “Il Reach tra passato e futuro”. Maglia è partito dalla globalizzazione, che ora sta creando una minore diseguaglianza fra i paesi ma una maggiore diseguaglianza all’interno dei paesi, con conseguenze economiche, come la crisi della classe media, e politiche, come l’avvento dei populismi. “Siamo in un mondo ad elevata instabilità –ha detto Maglia-, e in questo scenario parliamo di Industria 4.0

e di una nuova rivoluzione industriale. Intanto il consumatore è già cambiato e si muove secondo nuovi modelli, come la sharing economy (condividere in luogo di possedere) e l’abitudine all’acquisto a prezzi scontati. Ecco allora che i driver di lungo periodo diventano sostenibilità, economia circolare e bioeconomia.”

L’importanza della

comunicazione

A metà mattina, dopo il break, è arrivato il momento di ragionare sul valore della comunicazione e informazione con Daniele Tarenzi, di Federchimica – Assocasa, che ha parlato di “Sicurezza e sostenibilità: quando la comunicazione fa la differenza”. Per far capire, dati alla mano, cosa intendesse con questo fa la differenza, Tarenzi ha riepilogato sinteticamente tutto ciò che negli ultimi anni l’associazione ha fatto in questo senso: “E’ importantissimo arrivare all’utilizzatore finale –ricordiamo che il 68% dell’impatto ambientale avviene al momento del consumo, e solo il 4% in fase di produzione – con messaggi relativi allo spreco nei lavaggi (importanza di riempire la lavatrice), alla temperatura (ricordo la campagna #meglio30, per promuovere i lavaggi a 30°, con relativo concorso): se si inizia a dire che in Europa vengono effettuati circa 1100 lavaggi ogni secondo, che solo il 56% di questi è a pieno carico, e che la temperatura media è intorno ai 41°C (solo il 32% rispetta la buona prassi dei 30°), allora si avranno più chances di cambiare la mentalità e i comportamenti del consumatore. Noi crediamo molto nell’informazione, e vediamo che il consumatore sta iniziando a modificare le proprie abitudini. Fra la nostre campagne di informazione recenti dirette alle aziende, quella sul Charter, sulla concentrazione dei detergenti, i Cleanright panels, le icone di sicurezza per sensibilizzare a un uso sicuro e consapevole. Per ciò che riguarda i consumatori, non possiamo non ricordare il sito www.pulitiefelici. it, che nel 2015 è diventato un magazine e una pagina facebook con oltre 42mila contatti. Senza contare le nostre videointerviste su sicurezza e sostenibilità in molte piazze importanti d’Italia”. Sempre per Federchimica Assocasa, a Piergiorgio Dalzero è spettato il compito di fare il punto sullo status dell’Ecolabelling in Europa, mentre Paola Granata, di Federchimica Aispec, è intervenuta sulle “Raccomandazioni Cesio C&L.”

Le relazioni tecniche

Più tecniche le relazioni del pomeriggio: di tensioattivi bio-based ha parlato Davide Mariani, di Ssog, e successivamente Cesare Fumagalli di Basf è tornato sulla possibilità di lavare a basse temperature “ma senza-ha sottolineato – perdere in efficacia: ci vogliono i prodotti giusti.” Molto seguita, specie dai tecnici, la relazione di Emanuele Caimi di Desmet Ballestra sulle innovative tecnologie di produzione dei tensioattivi e detergenti. Nell’ultima parte della giornata sono intervenuti di nuovo Assocasa, con un aggiornamento sullo stato di attuazione del Regolamento Biocidi per i disinfettanti (a cura di Arianna Massaroli), oltre a Mérieux Italia (Strategie di testing alla luce del nuovo Regolamento biocidi, Sergio Fasan), e Eurofins Biolab, con “Prove tossicologiche e waiving criteria per i disinfettanti” (Daniela Romano). Tutti argomenti approfonditi in lingua inglese nei Focus tecnici a cura delle aziende. Il secondo giorno, oltre alla tavola rotonda sulle certificazioni, è stata la volta del Code of Practice di Ifra (R. Mangano, F. Filippini e F. Perego, di Federchimica Aispec), e su case histories aziendali tra cui quella di Sensient (Loic Bleuez). Molto interessanti, per gli addetti ai lavori, i contributi di Fabio Costiniti di Italmatch Chemicals (Evoluzione dei builders: nuove sfide e nuovi sistemi di co-builders per detersivi lavastoviglie senza fosfati) e di Manuel Buzio di Ferchem, con “Coloranti polimerici per detergenza”.

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