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Rigenerare con la natura

Bisceglie (BT)

La rigenerazione di un’area dismessa è stata l’occasione per realizzare un complesso residenziale che fa della sostenibilità l’elemento cardine del progetto.

La valorizzazione delle caratteristiche bioclimatiche del luogo ha originato un edificio quasi autosufficiente dal punto di vista energetico e rispettoso dell’ambiente

Rigenerare un’area dismessa con criticità ambientali in un contesto costruito è, al giorno d’oggi, più che mai necessario; tale operazione, infatti, permette di evitare il consumo di suolo e al contempo di bonificare spazi urbani compromessi, migliorando la qualità dell’edificato che si integra con nuove infrastrutture a verde. Da questi presupposti ha origine Case di Luce, un intervento che, realizzato in un’area semiperiferica della città di Bisceglie, diventa un nuovo modello urbano fungendo da volano alla riqualificazione di un quartiere fortemente urbanizzato, in stato di degrado e di abbandono e caratterizzato dalla presenza di insediamenti produttivi dismessi. Dopo un’incisiva operazione di bonifica del territorio e la demolizione delle vecchie preesistenze, la costruzione di questo edificio pluriresidenziale nZEB è avvenuta senza consumo di suolo, fornendo risposte concrete grazie a soluzioni progettuali energeticamente sostenibili che accrescono la qualità urbana e la sostenibilità ambientale.

Costituito da 21 alloggi distribuiti su 5 livelli fuori terra e un piano attico, questo complesso residenziale nasce da un approccio integrato sistemico e olistico che coniuga il rispetto della bioclimatica del luogo con la valorizzazione delle potenzialità dello stesso al fine di raggiungere il massimo contenimento dei bisogni energetici, quasi al limite dell’autosufficienza. La composizione architettonica articola principi di sostenibilità, tecniche costruttive, materiali naturali e fonti energetiche rinnovabili, interpretati secondo il linguaggio tipico dell’architettura mediterranea. Troviamo dunque serre solari per la captazione passiva dell’energia termica, una copertura a vela inclinata a sud / sud est per accogliere i sistemi di produzione di energia pulita e i blocchi in calce canapa della struttura dalle ottime prestazioni termoigrometriche, elementi che da un lato arricchiscono il lessico architettonico e dall’altro consentono il raggiungimento del comfort visivo, termico e illuminotecnico delle singole abitazioni.

Le serre solari

La complessa articolazione spaziale, tanto in pianta che nei prospetti, è stata orientata a favorire l’introduzione di elementi che massimizzano gli apporti solari gratuiti nel ciclo invernale, ovvero le serre solari, veri e propri elementi di captazione solare e di mediazione tra interno ed esterno ma, al contempo, di difficile interpretazione alle nostre latitudini, dove l’attenzione deve essere posta sia al guadagno termico invernale sia alla protezione estiva. Grande accuratezza è stata dunque posta alla ricerca del migliore soleggiamento, studiando a fondo i diagrammi solari durante le varie stagioni, orientando l’edificio in direzione sud est e lavorando sulla forma dell’intera facciata che, piegandosi a ogni piano con una geometria diversa, consente in inverno alla luce di penetrare negli ambienti, evitando la proiezione delle ombre sulle serre sottostanti, e in estate con il sole maggiormente zenitale permette alle ombre portate delle stesse serre di ombreggiare i corpi vetrati delle serre sottostanti. Per evitare il temuto fenomeno del surriscaldamento estivo degli ambienti interni, le pareti cieche delle serre sono rivestite in sughero bruno a faccia vista e le chiusure vetrate possono essere completamente aperte e impacchettate, trasformando così la natura dello spazio di ciascuna serra da interno a esterno e fruibile alla pari dei balconi.

Progetto architettonico arch.tti Pantaleo Pedone, Massimo Pedone, ing. Pietro Pedone – PS_Architetture con arch. Annamaria Perruccio, Bisceglie (BT)

Strutture ing. Pietro Pedone

Direttore dei lavori arch.tti Pantaleo Pedone, Massimo Pedone

Consulenti p.i. Carmine Scarciolla, ing. Giuseppe Dicorato - CFE Centro di Fisica Edile, Gravina di Puglia (BA)

Impianti Greentech, Gravina di Puglia (BA); Energy3 S.a.s., Bisceglie (BT)

Appaltatore Pedone Working S.r.l, Bisceglie (BT)

Certificazioni

• Classe A4

• CasaClima Gold

Progetto 2010-2011

Lavori 2012-2016

Superficie utile

3200 m2

Trasmittanza media pareti esterne

0,18 W/m2K

Trasmittanza media solaio verso locali commerciali

0,23 W/m2K

Trasmittanza media copertura

0,18 W/m2K

Trasmittanza media superfici trasparenti

1,00 W/m2K; con infissi 1,20 W/m2K

Efficienza involucro

10 kWh/m2 anno

I disegni mostrano lo studio del percorso solare in inverno e in estate, così da ottimizzare nelle stagioni più fredde gli apporti solari passivi e nel periodo estivo da garantire l’adeguato ombreggiamento delle serre di captazione solare.

Nelle due fotografie, si notano la diversa disposizione in facciata delle serre, connotate dal rivestimento in sughero bruno e dai corpi vetrati impacchettabili che permettono di ampliare lo spazio esterno.

Riscaldamento solare invernale

Ombreggiamento estivo

L’involucro opaco

L’involucro isolante esterno è costituito da un tamponamento con biomattone in canapa e calce, mentre le tramezzature interne sono in tufo, materiale locale a km zero; alcune murature sono invece di tipo multistrato con paramento interno in tufo, strato di biocomposito canapa e calce in rapporto di 1:1 e biomattone in canapa e calce. Tanto il biocomposito quanto il biomattone sono costituiti da truciolato vegetale di canapa con un legante a base di calce in rapporto variabile a seconda delle prestazioni termiche e meccaniche richieste; questo composto si differenza dagli altri materiali isolanti in quanto combina alte proprietà di isolamento e massa termica con un’elevata eco-compatibilità, riciclabilità e regolazione igroscopica, oltre a essere un materiale a bilancio negativo di emissioni di CO 2 e capace di catturare e sequestrare 60 kg di CO2 dall’atmosfera per ogni metro cubo di materiale. Tale tecnologia costruttiva innovativa consente, con un unico materiale naturale omogeneo, di assolvere contemporaneamente alla funzione di involucro e di isolante e di risolvere anche tutti i problemi di umidità interstiziale dovuti al diverso valore di permeabilità al vapore dei materiali impiegati. Grazie a un’impiantistica ottimizzata e alla presenza di un impianto di trattamento dell’aria con recupero di calore, la muratura, perfettamente permeabile al vapore acqueo, mantiene altresì negli ambienti interni livelli di umidità costanti, assicurando l’assenza di muffe e agenti patogeni, e garantisce benessere termo-acustico e termo-igrometrico e bassa o nulla emissione di sostanze organiche volatili inquinanti (VOC) per un’elevata qualità dell’aria e il massimo benessere abitativo.

Vela (A), dall’esterno

- copertina in pietra

- impermeabilizzazione con doppia guaina

- copertura vela in cls

- rivestimento vela con pannelli in sughero a faccia vista

Solaio di copertura (B), dall’esterno

- pavimento in ciotoli

- impermeabilizzazione con doppia guaina

- massetto in cls armato pendenzato

- isolamento in XPS

- solaio in latero-cemento

- intonaco di calce

Parete esterna (C), dall’interno

- intonaco di calce

- calcarenite tufella

- biocomposito in canapa e calce (200 kg/m3)

- listello guida in legno

- biocomposito in canapa e calce (500 kg/m3)

- rasatura armata

Solaio interpiano (D), dall’estradosso

- grès porcellanato / pavimento in legno

- collante

- massetto

- pavimento radiante

- tappetino acustico

- massetto in cls cellulare

- struttura in c.a. antisismica con tecnologia REP

- intonaco in calce

Solaio terrazzo (E), dall’esterno

- grès porcellanato

- sistema impermeabilizzante

- massetto cementizio

- isolamento in XPS

- struttura in c.a. antisismica con tecnologia REP

- isolamento in XPS

- intonaco

Le foto di cantiere di questa pagina mostrano come è stata realizzata la struttura portante e di tamponamento dell’involucro e della serra.

Il telaio portante in c.a. è stato tamponato con blocchi in canapa e calce di differente densità con rasature e finiture sempre in calce mentre i tramezzi interni si caratterizzano per l’uso di blocchi di tufo. Alcune murature sono di tipo multistrato e presentano un paramento verso l’interno in tufo, uno strato di biocomposito canapa e calce e il biomattone in canapa e calce. Nelle serre le pareti cieche sono rivestite in sughero bruno a faccia vista, al fine di evitare il surriscaldamento estivo dei locali interni.

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