La valsugana orientale - Prima parte

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Castellalto

Il percorso di Telve si conclude con l’escursione a Castellato al quale si può arrivare prendendo diverse direzioni: direttamente, salendo il ripido sentiero detto dei seci, per i 2 cerchi incisi su un masso che sembrano l’impronta di due secchi; salendo per l’antica strada selciata dalla frazione di Parise, il primo tratto tra secolari castagneti, oppure per la Sp. 31 fino nei pressi del Maso Bianco, poi per la comunale del Maso delle Tezze, che appena entrata nel bosco diventa forestale, e infine prendendo il sentiero attrezzato che porta al castello. Nel primo caso si consiglia di fare una breve deviazione nel bosco per vedere i ruderi quasi sommersi dalla vegetazione di Castel Arnana, poco a valle di Castellalto, considerato il più antico di Telve. Castellalto, che sorge su uno sperone roccioso del Monte Musiera in posizione imprendibile, venne costruito come molti altri castelli della Valsugana tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo. Esso costituiva il baluardo più importante di un sistema di fortificazioni del territorio di Telve che comprendeva oltre a Castellalto altri tre castelli: San Pietro, sulla sommità del Monte Ciolino, Savàro sul dosso del Castelletto, a ovest di Borgo a monte della Madonna di Onea, e Castel Arnana, dominante l’omonima valletta, poco sotto Castellalto verso l’abitato di Telve. Il nome Alto del castello è riferito alla sua posizione alta e solitaria rispetto ai castelli sopra nominati. Al 1272 risale il primo documento conosciuto dove si nomina esplicitamente Castellalto. Si tratta di un atto di sottomissione tipicamente medievale in cui alcuni uomini liberamente confessano di essere e di dover essere servi del Signor Guglielmo figlio del quondam Signor Oluradino di Telve, ministeriale del vescovo conte di Feltre, pronunciata Ante Castrum de Alto (Montebello 1973, p. 254). La prima volta che si fa menzione della famiglia de Castro Alto è nel 1291 con Francesco I, figlio di Guglielmo figlio del citato Oluradino. Francesco fu a suo tempo il personaggio di spicco della famiglia, un ramo della quale risiedeva in una casa fortificata nella piazza di Telve mentre un altro ramo governava i castelli di San Pietro, Arnana e Savàro. Con Francesco I, al quale si deve un’intensa e astuta politica di acquisizione di beni, anche degli altri rami della famiglia, sia al monte che in valle, ha inizio una dinastia che durerà oltre due secoli e mezzo estinguendosi nel 1555 con la morte senza eredi maschi del noto Francesco IV. Tra i secoli XIII e XV il castello seguì le sorti della Valsugana feltrina venendo occupato da Ezzelino da Romano, dagli Scaligeri, dai Lussemburghesi-Boemia, dai Carraresi,

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