Arte e devozione in valsugana

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Francesco (Franz) Tavella Francesco Tavella è sicuramente il più insigne scultore che sia uscito dall’Accademia di Ferdinando Demetz, tanto da essere considerato all’inizio del Novecento il miglior scultore della Val Gardena. Francesco Tavella nacque a La Valle in Badia il primo dicembre 1844 da Filippo e Marianna Spisser. Dopo aver appreso il mestiere di falegname entrò nell’Accademia di Ortisei continuando a svolgere il suo lavoro. Si racconta che nei ritagli di tempo si mise a scolpire un crocifisso: sorpreso una sera dal maestro e direttore Ferdinando Demetz il quale, nello scoprire nell’allievo un vero talento, lo volle subito nel suo corso di scultura. Il Tavella aveva già trent’anni quando si iniziò all’arte dell’intaglio e, in breve, superati tutti i suoi compagni, passò a Vienna per perfezionarsi all’Accademia di Belle Arti sotto la guida del prof. Koenig. Ritornato dopo due anni a Ortisei, vi aprì una bottega dove a sua volta formò dei valenti scultori e intagliatori. Ricordiamo tra questi: Giovanni Perathoner che diventò professore alla Scuola d’Arte di Berlino Charlottenburg; Rodolfo Moroder, famoso per il suo capolavoro, il gruppo di Sant’Elisabetta nella chiesa di Ortisei; Valentino Gallmetzer, valente scultore di Chiusa, e Lodovico Moroder che a sua volta fu professore alla Scuola d’Arte di Ortisei. All’Esposizione di Innsbruck del 1895 e a quella di Bolzano del 1897, Sant’Antonio di Padova col Bambino, 1903, legno polile opere del Tavella conseguirono il cromo; Castello Tesino, Parrocchiale di San Giorgio. 209


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