VITE ‘MPARINATA
Vitis vinifera L.
Caratteri di riconoscimento Grappolo di dimensioni medio grandi con molta variabilità per la marcata acinellatura, di forma conica, a volte con ali peduncolate. Acini di dimensioni variabili da medio a medio piccoli, elissoidali, con epicarpo spesso e molto pruinoso, colore blu nero.
Luogo, livello e condizioni di diffusione
Filare di Vite ‘Mparinata (B.Librandi)
In Calabria è sporadicamente presente in provincia di Cosenza, soprattutto nei dintorni di Altomonte, mentre nel crotonese è stato individuato presso Cirò.
Rilievi, osservazioni agronomiche, commerciali, organolettiche Questo vitigno è chiamato anche Balbino Nero di Altomonte in provincia di Cosenza, dove si produce l’omonimo rinomato vino Balbino di Altomonte. Il suo portamento è semi eretto o quasi orizzontale, espanso, di media vigoria e buona fertilità, con grappoli medio grandi dal peso medio variabile da 300 a 700 grammi. Matura verso la seconda decade di ottobre.
Uso nella tradizione L’uva di questo vitigno veniva un tempo impiegata anche come uva da tavola, ma principalmente era trasformata in vino. Oggi le poche viti rimaste danno uve che vengono mescolate con le altre per la vinificazione locale.
Luogo di conservazione Vi è una sporadica presenza nei dintorni di Altomonte (CS) e Cirò (KR), si coltiva presso l’azienda vitivinicola Librandi di Cirò Marina (KR).
Natura e livello di conoscenza In Calabria la presenza di questo vitigno sarebbe attestato dalla metà del XIX sec. Il suo nome, che significa infarinata, deriva dalla presenza sugli acini di abbondante pruina, ma anche dalla cera presente su tutta la pianta, tale da darle un aspetto biancastro.
‘Mparinata con gli acini ricoperti da pruina (B. Librandi)
Referente Referente: Barbara Librandi, Cirò KR (librandi@librandi.it)
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