Frutti dimenticati e biodiversità recuperata. Casi studio: Calabria e Trentino Alto Adige

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OLIVO DEL CRISMA

Olea europaea L.

Caratteri di riconoscimento Albero di medie dimensioni, chioma espansa, ampia e rada. Drupa di colore bianco a maturazione, lungamente peduncolata con diametro di circa 6 mm.

Luogo, livello e condizioni di diffusione

Albero dell’Olivo del Crisma (S.Guidi)

In passato la pianta era diffusa in tutta la Calabria, soprattutto nelle vicinanze dei monasteri, specialmente basiliani, oggi ne restano pochi individui sparsi. La si rinviene sporadicamente in provincia di Cosenza, soprattutto nei dintorni di Saracena, nel crotonese presso Savelli, e nei comuni di Bianco, Ferruzzano, Mammola e Placanica in provincia di Reggio Calabria.

Rilievi, osservazioni agronomiche, commerciali, organolettiche Varietà sconosciuta di cui si sa poco. Recentemente, una giovane imprenditrice di Placanica (RC) ha franto nella sua azienda per la prima volta le olive prodotte dall’olivo bianco ricavandone un olio particolare.

Uso nella tradizione In passato, l’olio del crisma era utilizzato per ungere i designati alle cariche ecclesiastiche della chiesa greco-ortodossa o i funzionari dell’impero bizantino; serviva, inoltre, ad alimentare le lampade nei luoghi sacri, perché bruciando, produceva poco fumo. Attualmente quest’olio non è né utilizzato, né commercializzato.

Luogo di conservazione Alcune piante sono conservate a Bianco, Ferruzzano e Mammola, in provincia di Reggio Calabria. A Saracena, in provincia di Cosenza, alcune piante sono state distrutte dagli incendi; fortunatamente era stato prelevato del materiale per la loro moltiplicazione e 20 giovani piante sono coltivate nell’azienda Pompilio localizzata sempre a Saracena. Quattro giovani esemplari si trovano nel comune di Ferruzzano (RC), in contrada Virga, nella proprietà degli eredi di Giovanni Sculli; un’altra pianta si trova nell’orto del palazzo dei ferrovieri a Ferruzzano Marina.

Natura e livello di conoscenza Nell’area della Bovesìa, dove ancora si parla il grecanico, quest’olivo veniva chiamato Leucolea, ossia l’olivo bianco; indagini storiche più approfondite hanno evidenziato che anticamente veniva chiamato anche leucocaso, ossia la Bianca di Kasos (isola dell’Egeo). Sia a Bova sia a Gerace, città bizantina per eccellenza, tale olivo era considerato sacro e chiamato anche del Crisma, ossia dell’unzione.

Particolare colore dell’Oliva del Crisma ( S.Guidi)

Referente Orlando Sculli Brancaleone (RC) (orlandosculli@alice.it)

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