S O S T E N I B I L I TÀ E PMI
Rapporto di ricerca Luglio 2022
LA RICERCA
La metodologia della ricerca
La ricerca è stata condotta a fine giugno 2022, attraverso interviste web su un campione di 1.000 casi, rappresentativo dell’universo delle PMI italiane segmentate per fatturato (pre-Covid), numero di addetti e aree di attività.
LA PERCEZIONE
La percezione Contesto vs opportunità
La percezione dei temi relativi alla sostenibilità da parte delle aziende delinea un contesto leggermente polarizzato, che si caratterizza, da un lato, dalla necessità di aderire ad un percorso forzato e tracciato da pressioni esterne all’azienda (di opinione, politiche, normative, ideologiche), dall’altro dalla consapevolezza di riuscire a scaricare sulla competitività aziendale i risultati di un percorso virtuoso. Tra gli elementi «attivi», UN FATTORE DI CRESCITA PER TUTTI e UN’OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE vengono indicati dal 35,9% e 31,4% degli intervistati come elementi causanti la crescente rilevanza della sostenibilità. Ma, allo stesso tempo, la pressione del contesto si osserva nella scelta di due fattori «deboli» come UN’ESIGENZA PER IL FUTURO e UNA TRASFORMAZIONE INELUDIBILE (rispettivamente con il 51,3% e il 28,4%). La stessa polarizzazione si osserva nel qualificare, a livello teorico, il valore della sostenibilità per un’azienda: il peso del processo - E’ UN TRAGUARDO RAGGIUNGIBILE CON MOLTA FATICA (36,3%) vince su tutti gli elementi di competitività che vi giacciono a valle.
La percezione Contesto vs opportunità
Esaminando la differenza nella percezione della sostenibilità per classe di fatturato delle aziende intervistate, la stessa polarizzazione si manifesta in maniera ancora più marcata. Le aziende con un fatturato superiore ai 20 milioni di Euro, radicalizzano due percezioni opposte: UN’ESIGENZA PER IL FUTURO (+ 20% rispetto alla media) e UN FRENO ALLA CRESCITA DELL’IMPRESA E DEL PAESE (+16% rispetto alla media), ad evidenziare una forte insofferenza rispetto alla necessità di conformarsi a processi di cambiamento originati da pressioni esterne e non figli di riflessioni aziendali di valore strategico.
La crescente attenzione alla sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale e di governance è … un’esigenza per il futuro
51,3%
un fattore di crescita per tutti
35,9%
un’opportunità per le imprese
31,4%
una trasformazione ineludibile/inarrestabile
28,4%
un ulteriore carico/impegno per le imprese
19,0%
una conseguenza della pandemia, ma passerà presto
13,4%
un freno alla crescita dell’impresa e del paese una moda diffusa riguarda solo le imprese di alcuni settori
12,7% 9,8% 8,5%
LA CRESCENTE ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ NON SOLO AMBIENTALE, MA ANCHE SOCIALE E DI GOVERNANCE È … PER CLASSI DI FATTURATO inferiore a 2milioni di euro
tra 2 e 5 milioni di euro
tra 5 e 10 milioni di euro
tra 10 e 20 milioni di euro
UN’ESIGENZA PER IL FUTURO
53,6%
47,7%
UN FATTORE DI CRESCITA PER TUTTI
37,1%
32,6%
UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE UNA TRASFORMAZIONE INELUDIBILE/INARRESTABILE UN ULTERIORE CARICO/IMPEGNO PER LE IMPRESE
28,9% 21,6%
10,3%
UNA CONSEGUENZA DELLA PANDEMIA, MA PASSERÀ PRESTO
9,3%
RIGUARDA SOLO LE IMPRESE DI ALCUNI SETTORI
8,2% 7,2%
48,2%
44,7%
32,1%
11,6%
7,1%
16,3% 11,6% 10,5%
44,0%
34,2%
42,9%
20,9%
72,0%
42,1%
33,9%
26,7%
15,5%
UN FRENO ALLA CRESCITA DELL’IMPRESA E DEL PAESE
UNA MODA DIFFUSA
30,2%
superiore a 20 milioni di euro
32,0%
31,6% 25,0%
18,4% 14,3% 10,7% 10,7%
28,0%
18,4%
12,0%
28,0% 15,8% 13,2% 7,9%
8,0% 4,0% 4,0%
Il valore della sostenibilità per un'azienda
è un traguardo raggiungibile con molta fatica
36,3
migliora il rapporto con il territorio
19,6
migliora il suo posizionamento di mercato
19,3
è funzionale all’aumento di efficienza e produttività
12,4
è un miraggio
è inutile
9,8
2,6
MODELLI E OBIETTIVI
Modelli e obiettivi Ampia adozione, ricadute non strategiche
Più della metà del campione di intervistati ha dichiarato di avere già adottato modelli di sostenibilità (58,5%), di cui circa la metà derivano dal contesto originatosi con la pandemia. A questi si aggiunge un altro quarto del campione che dichiara di essere in procinto di attivare azioni in questa direzione, o di essere in una fase interlocutoria ma con l’intenzione di muoversi in tempi rapidi. In questo quadro, sono prevedibilmente state le aziende più grandi ad avere da tempo attivato tali processi (48% contro la media complessiva del 30%). Analizzando nel dettaglio gli obiettivi che le aziende si pongono nel definire i propri modelli di sostenibilità, anche in questo caso si osserva una polarizzazione tra un generico elemento di contesto ( UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA PER I TEMI AMBIENTALI E SOCIALI, 54,8%) ed il set di fattori originati dalle dinamiche esterne: MAGGIORE ATTENZIONE DEL MERCATO A QUESTI TEMI, ESIGENZE DELLA COMUNITA’ FINANZIARIA e INTEGRAZIONE DEI CRITERI ESG NELLA CATENA DI FORNITURA (quest’ultimo fattore particolarmente rilevante per le aziende più grandi, +12% sulla media).
Adozione di modelli sostenibili 30,4 28,1 24,8
10,2
5,3 1,3
sì, sono presenti da sì, sono stati avviati sono in fase di avvio no, ma si sta no, non ci ha ancora no e non pensa di tempo durante la pandemia organizzando per pensato farlo neppure a avviarli a breve breve
ADOZIONE DI MODELLI SOSTENIBILI PER CLASSE DI FATTURATO inferiore a 2milioni di euro
tra 2 e 5 milioni di euro
tra 5 e 10 milioni di euro
tra 10 e 20 milioni di euro
superiore a 20 milioni di euro
48% 28% 30%
22%
26%
33%
30%
27%
29%
28%
SÌ, SONO PRESENTI DA TEMPO
12% 30% 22% 28% 26%
SÌ, SONO STATI SONO IN FASE DI AVVIATI DURANTE AVVIO LA PANDEMIA
8% 14% 11% 6% 12% NO, MA SI STA ORGANIZZANDO PER AVVIARLI A BREVE
4% 5% 7% 7% 3%
0% 2%
NO, NON CI HA NO E NON PENSA ANCORA PENSATO DI FARLO NEPPURE A BREVE
MOTIVAZIONI PER L’ADOZIONE DI UN PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’ l’impresa ha maturato una maggiore consapevolezza dei suoi impatti ambientali e sociali
54,8%
è diventata una esigenza della comunità finanziaria
23,0%
maggiore attenzione del mercato verso i temi della sostenibilità una esplicita richiesta dei nostri clienti che vogliono integrare i criteri ESG nella catena di fornitura
22,6% 20,8%
l’impresa presta più attenzione alla propria reputazione
19,8%
è un percorso inevitabile che tutte le imprese dovranno seguire
18,7%
necessità di adeguarsi alle normative italiane e internazionali per mantenere/aumentare la nostra competitività richiesta esplicita della banca per avvicinarci alla comunità/territorio
17,7% 6,7% 4,6% 3,5%
L’ADOZIONE DI UN PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITA’ PER CLASSI DI FATTURATO
inferiore a 2milioni di euro
tra 2 e 5 milioni di euro
tra 5 e 10 milioni di euro
L’IMPRESA HA MATURATO UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEI SUOI IMPATTI AMBIENTALI E SOCIALI MAGGIORE ATTENZIONE DEL MERCATO VERSO I TEMI DELLA SOSTENIBILITÀ È DIVENTATA UNA ESIGENZA DELLA COMUNITÀ FINANZIARIA UNA ESPLICITA RICHIESTA DEI NOSTRI CLIENTI CHE VOGLIONO INTEGRARE I CRITERI ESG NELLA CATENA DI FORNITURA L’IMPRESA PRESTA PIÙ ATTENZIONE ALLA PROPRIA REPUTAZIONE NECESSITÀ DI ADEGUARSI ALLE NORMATIVE ITALIANE E INTERNAZIONALI È UN PERCORSO INEVITABILE CHE TUTTE LE IMPRESE DOVRANNO SEGUIRE
51%
PER AVVICINARCI ALLA COMUNITÀ/TERRITORIO
58%
18%
22% 20%
13%
18%
24% 23%
3% 7%
33%
17%
21% 11%
6%
17%
14% 6%
0% 2%
29%
17% 18%
5%
21%
23%
24%
3%
25%
34%
13%
9%
54%
37%
24%
21%
17%
51%
20%
21%
17%
superiore a 20 milioni di euro
56%
22%
22%
PER MANTENERE/AUMENTARE LA NOSTRA COMPETITIVITÀ RICHIESTA ESPLICITA DELLA BANCA
tra 10 e 20 milioni di euro
4% 9%
6%
0% 4%
IL VALORE
IL VALORE Forte domanda per un concreto valore aggiunto
La gamma di attività e funzioni su cui si auspica un contributo decisivo nell’assunzione di modelli sostenibili è ampia ed eterogenea: le aziende si attendono valore in termini di efficienza, di innovazione, di elementi di smarcamento e fattori di competitività, di benefici nel portato di reputazione e dei tratti d’immagine. Specialmente per le grandi aziende la focalizzazione è sul miglioramento del proprio posizionamento sul mercato, sia per quello che riguarda lo sviluppo dell’offerta di prodotto, che per quello che riguarda il valore del proprio standing sotto il profilo reputazionale. Per le aziende più piccole, più in ritardo rispetto all’adozione di modelli di sostenibilità, l’arrivare per primi a dotarsene rappresenta anche un significativo beneficio e fattore competitivo, un percorso virtuoso per differenziarsi e smarcarsi dalla concorrenza.
Ambito eticamente più rilevante raggiungere traguardi ESG uguale rilevanza 7%
nella sostenibilità di governance 24%
nella sostenibilità sociale 28%
nella sostenibilità ambientale 41%
Obiettivi da raggiungere attraverso comportamenti sostenibili rendere più efficiente il processo produttivo e ridurre i costi
28%
migliorare il rapporto con i consumatori
26%
migliorare i suoi prodotti
24%
attrarre personale qualificato per cui è importante lavorare in…
24%
aumentare la competitività
23%
differenziarsi dalla concorrenza
19%
migliorare i rapporti con il personale
18%
migliorare la propria posizione nella filiera produttiva
18%
aumentare la legittimazione sociale e la reputazione dell’impresa
18%
migliorare le relazioni con gli stakeholder ottenere crediti più facilmente
11% 8%
VALORE DELLA SOSTENIBILITÀ PER CLASSI DI FATTURATO inferiore a 2milioni di euro
tra 2 e 5 milioni di euro
tra 5 e 10 milioni di euro
RENDERE PIÙ EFFICIENTE IL PROCESSO PRODUTTIVO E RIDURRE I COSTI
MIGLIORARE I SUOI PRODOTTI
24%
17%
18% 10%
18%
MIGLIORARE I RAPPORTI CON IL PERSONALE
9%
OTTENERE CREDITI PIÙ FACILMENTE
5%
12%
29%
14%
12%
42% 20%
29%
17%
33%
18%
31% 18%
17%
26%
22%
12%
38%
29%
24%
12%
25%
26%
20%
14%
25%
DIFFERENZIARSI DALLA CONCORRENZA
24%
26%
17%
29%
34%
23% 14%
superiore a 20 milioni di euro
36%
27%
20%
MIGLIORARE LA PROPRIA POSIZIONE NELLA FILIERA PRODUTTIVA
MIGLIORARE LE RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
26%
26%
ATTRARRE PERSONALE QUALIFICATO
AUMENTARE LA LEGITTIMAZIONE SOCIALE E LA REPUTAZIONE DELL’IMPRESA
26%
21%
MIGLIORARE IL RAPPORTO CON I CONSUMATORI
AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ
tra 10 e 20 milioni di euro
14%
17% 6%
4%
9% 26%
17% 4% 4%
PERCORSI, STRUMENTI, CRITICITÀ
PERCORSI, STRUMENTI, CRITICITÀ Un percorso lineare, tra alti costi e domanda di professionalità
Nel percorso verso l’adozione di modelli di sostenibilità, di centrale importanza è la presenza di servizi professionali di sostegno alle aziende: solo un terzo delle azienda ha infatti raggiunto i propri obiettivi attraverso l’opportuna formazione di risorse interne, laddove la ampia maggioranza ha invece fatto ricorso a società esterne di diversa natura (69,4%), senza rilevanti differenze tra classi di fatturato. Rilevante, come sempre, l’impegno economico necessario per introdurre significativi cambiamenti nel perimetro delle consuete attività aziendali (per il 40% riguarda i costi relativi alla transizione, per il 38% gli investimenti necessari all’aggiornamento degli impianti). Di centrale importanza è anche il fattore risorse umane, che assume un duplice significato: da un lato la necessità di individuare le professionalità necessarie a identificare i modelli opportuni per guidare la transizione (soprattutto per le aziende «più piccole»), dall’altro la domanda per efficaci percorsi di formazione delle risorse aziendali interne, fattore decisivo per attenuare la resistenza al cambiamento (elemento più critico per le aziende più grandi).
Risorse utilizzate nel percorso verso la sostenibilità 30,6
25,6
19,6 15,3
8,9
risorse proprie, appositamente formate
servizi dai consulenti specializzati
servizi forniti dalla propria associazione di categoria
servizi da società di consulenza
servizi forniti dal sistema camerale
Una valutazione sul percorso intrapreso molto complesso 1% molto semplice 27% complesso, ma fattibile 48% abbastanza semplice 24%
Ostacoli incontrati nel percorso verso la sostenibilità i costi di gestione della transizione
40%
gli investimenti richiesti per i necessari adeguamenti degli impianti
38%
il reperimento di risorse qualificate
27%
l’individuazione di criteri e parametri oggettivi per misurare il livello di sostenibilità raggiunto
24%
le resistenze al cambiamento da parte del personale
22%
i cambiamenti nel processo produttivo l’individuazione delle più opportune modalità di comunicazione del percorso intrapreso e dei risultati… le resistenze al cambiamento da parte dei manager
21%
17%
16%
OSTACOLI INCONTRATI NEL PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITÀ PER CLASSI DI FATTURATO
inferiore a 2milioni di euro
tra 2 e 5 milioni di euro
tra 5 e 10 milioni di euro
I COSTI DI GESTIONE DELLA TRANSIZIONE
41%
GLI INVESTIMENTI RICHIESTI PER I NECESSARI ADEGUAMENTI DEGLI IMPIANTI
38%
IL REPERIMENTO DI RISORSE QUALIFICATE L’INDIVIDUAZIONE DI CRITERI E PARAMETRI OGGETTIVI PER MISURARE IL LIVELLO DI SOSTENIBILITÀ RAGGIUNTO LE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO DA PARTE DEL PERSONALE
I CAMBIAMENTI NEL PROCESSO PRODUTTIVO L’INDIVIDUAZIONE DELLE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE DEL PERCORSO E DEI RISULTATI LE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO DA PARTE DEI MANAGER
22% 16%
tra 10 e 20 milioni di euro
33%
15%
13%
19%
55%
38%
38%
46%
19%
8%
19% 19%
18%
25%
36%
25%
55%
38%
19%
36%
50%
31%
24%
13%
63%
38%
29%
19%
superiore a 20 milioni di euro
25% 15%
13% 38%
18% 18% 13%
0%
Chi non ha intrapreso il percorso verso la sostenibilità: strumenti adottabili
non sa 30%
autonomamente 15%
servizi esterni 55%
Chi non ha intrapreso il percorso verso la sostenibilità: interlocutori potenziali
Altri imprenditori 9% Associazione di categoria 18%
Consulenti 73%
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