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In Italia un’impresa su otto è a rischio
from Economy64 marzo 2023
by Economy
Commodities, media e intrattenimento e information technology, i settori più colpiti
Secondo quanto emerge dal nuovo report della società di consulenza globale Alvarez & Marsal, Distress Alert, che valuta le performance finanziarie e la solidità di bilancio di oltre 4.400 società in Europa, una società europea su dieci è in difficoltà e necessita di un turnaround, un dato in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Si
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Power) con UniCredit e Sace per l’ampliamento della gigafactory di Catania, che diventerà la più grande fabbrica europea di moduli fotovoltaici ad alte prestazioni. 3Sun e UniCredit, che ha agito in qualità di Structuring Mandated Lead Arranger, Global Coordinator e Bookrunner, hanno firmato il contratto di project financing per un importo massimo di 560 milioni di euro, suddiviso tra 475 milioni di euro di senior term loan e 85 milioni di euro di Vat loan, per finanziare l’ampliamento dello stabilimento di pannelli solari 3Sun a Catania, in Sicilia. Il senior term loan beneficia per l’80% della Garanzia Green di Sace.L’investimento contribuirà allo sviluppo di Tango (iTaliAn pv Giga factOry), un impianto di produzione su scala industriale per la produzione di moduli fotovoltaici (Pv) innovativi, sostenibili e ad alte prestazioni presso 3Sun.
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Coding al femminile, la sfida parte dalla Sicilia
L’iniziativa di Edgemony, hub palermitano specializzato nella formazione digitale, con le borse di studio per il CwS prevede che questa cifra aumenti con il deterioramento delle performance, in particolare tra le imprese con un elevato livello di indebitamento. La ricerca, inoltre, mostra che il 20% delle imprese esaminate ha un bilancio fragile. I settori dei consumi (esclusi moda e alimentare), della sanità e dell’industria manifatturiera hanno registrato i maggiori aumenti del livello di sofferenza nel 2022 rispetto al 2021. I comparti dei beni di consumo, come i prodotti di elettronica, di articoli per la casa e di arredamento, così come gli ipermercati, hanno registrato un aumento delle sofferenze del 72% anno su anno, a causa di una marcata riduzione della spesa dei consumatori dovuta alla crisi, all’aumento del costo della vita e al conseguente aumento dei costi operativi. Allo stesso modo, la percentuale di aziende del settore sanitario in difficoltà è aumentata del 47%, tra il 2021 e il 2022, mentre le sofferenze aziendali nell’industria manifatturiera sono cresciute del
Il futuro della Tech Leadership è sempre più donna. E se si comincia da una terra disillusa - ma con grande voglia di rivalsa - come la Sicilia, forse prende tutto un altro sapore. Ha infatti origine siciliane il Coding Women Sicily, la prima iniziativa sociale di Edgemony, hub Made in Palermo specializzato nella formazione tecnologica e digitale fondato in piena pandemia e oggi acquisito dall’americana R5 Labs, con l’obiettivo di impiegare 1.000 professionisti del Tech in Sicilia e in Italia nei prossimi tre anni. Il progetto, lanciato nel 2021 e che si apre adesso a una nuova edizione, è nato dall’idea di colmare il gender gap ben evidente nel mondo della programmazione, avvicinando quindi le donne all’ambito Ict che, soltanto nel 2021, registrava circa 135mila posti vacanti. Con Coding Women Sicily, Edgemony ha raccolto 165mila euro in borse di studio per un totale di 55 borse assegnate ad altrettante donne che hanno potuto così sperimentare un percorso didattico full time di circa 4 mesi, unendo pratica e teoria, case study e simulazioni aziendali. Un’idea che è piaciuta a 14 tra le più importanti tech company - tra cui Facile.it, Subito.it, Conte.it, Bending Spoon, Musement, Docebo, Translated- che hanno sponsorizzato CwS finanziando le borse di studio. “Dalla Sicilia, adesso vogliamo spingere e ampliare il progetto in tutta Italia – spiega Daniele Rotolo, fondatore di Edgemony insieme a Marco Imperato -. Stiamo lavorando per raccogliere tante altre borse di studio a copertura totale del corso, per avvicinare sempre più donne al meraviglioso mondo della programmazione. Siamo certi di non essere i soli a voler offrire alle donne gli strumenti necessari per avviare una carriera nello sviluppo software”.
39% nello stesso periodo, per via dell’incremento dei prezzi dell’energia e delle interruzioni della catena di approvvigionamento che hanno impattato su produttività e redditività. Il numero di aziende del settore viaggi, ospitalità e tempo libero in difficoltà, invece, è diminuito del 63% nel periodo preso in esame, come riflesso del forte rimbalzo delle vendite dello scorso anno sulla spinta della domanda turistica compressa negli anni passati. Tuttavia, l’impatto della crisi del costo della vita non è ancora stato pienamente avvertito da molte compagnie di questo settore, che avranno bisogno di tenere sotto controllo la liquiditàe la redditività nei prossimi mesi. Il mercato italiano è al quarto posto nel 2022 in termini di aumento della percentuale di imprese in difficoltà rispetto all’anno precedente: con il +1,7% per il 2022 sul 2021, segue i Paesi Gcc (Gulf Cooperation Council), Israele e Turchia (3,8%), i Paesi nordici (4,7%) e la media dei Paesi Cee (5,5%).
La percentuale di imprese in difficoltà in Italia è aumentata dal 6% del 2021 al 7,7% nel 2022. Commodities, media e intrattenimento, information technology: sono questi i settori che hanno dovuto affrontare i livelli più elevati di sofferenze aziendali nel 2022, seguiti da infrastrutture e logistica e dal settore manifatturiero. L’impennata dei prezzi dell’energia, inoltre, ha colpito anche il settore delle utilities perché molte aziende del comparto avevano già venduto contratti a prezzo fisso e questo non ha permesso di ribaltare gli aumenti sui consumatori. Nel settore delle infrastrutture, e della logistica in particolare, le imprese hanno sofferto di un aumento significativo dei costi di trasporto, che ha contribuito a erodere i margini. Anche le aziende del settore automotive sono state colpite dall’aumento dei costi dell’energia, che ha costretto molti fornitori a ridurre la produzione, ma anche dalla carenza di materiali (in primis metalli).