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FINANZIARE L'IMPRESA
from Economy64 marzo 2023
by Economy
plicità di obiettivi. In particolar modo appare possibile strutturare una pluralità di emissioni di soggetti appartenenti allo stesso segmento produttivo sebbene caratterizzati da dimensioni, livelli di specializzazione, fabbisogni tecnologici, strutture finanziarie etc etc, anche estremamente eterogenei fra di loro. Recentemente è stata avviata, grazie alla collaborazione con una primaria associazione di categoria, il primo basket bond di filiera rivolto a tutti i soggetti operanti nel segmento della logicistica sia mono che multimodale
L’architettura del basket bond di filiera risponde ad una serie di obiettivi:
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• Strutturare un’operazione di mercato in grado di sostenere, in una fase congiunturale sfidante, una serie di progetti/investimenti/ iniziative industriali strategicamente necessari per rispondere alle tendenze in atto
• Agire prontamente ed in via anticipata rispetto alla disponibilità delle risorse provenienti dal Pnrr
• Generare, al contempo, spillover per l’associazione di categoria e per il suo indotto
• Definire un prodotto che potesse essere replicato in favore dei partecipanti anche mediante emissioni successive.
Unitamente alle caratteristiche tecniche dell’operazione, ed alle finalità precipue di ogni emissione, appare di primario interesse evidenziare quali siano i vantaggi di questa architettura finanziaria soprattutto per gli emittenti:
• assenza di segnalazione in centrale rischi: il basket bond prevede la sottoscrizione dei titoli emessi da ogni singolo emittente da parte di una Spv. Le risorse raccolte tramite questo struttura non sono quindi censite in Centrale rischi. Ne deriva comunque una variazione del gearing dell’emittente in misura pari all’ammontare del debito raccolto qualora non ponderata da una variazione del patrimonio netto
• mitigazione del tasso di interesse: il pricing del basket bond è correlato alla presenza sia di diversi emittenti, ognuno dei quali caratte- rizzato da uno specifico profilo di rischio, sia, laddove possibile, di garanzie su base mutualistica ovvero specificatamente definite per la tipologia di operazione, o ancora parte di un sistema di promozione del credito alternativo su base locale/territoriale. In questo senso l’emittente di un titolo partecipante ad un basket bond godrebbe del principio della diversificazione del rischio che si traduce in un pricing più contenuto rispetto a quello che sarebbe alternativamente stato richiesto dal mercato nel caso di emissione singola. Occorre tuttavia evidenziare che tale opportunità è funzione della qualità del basket nel suo complesso: una costruzione fin troppo eterogenea in termini di rating, lato emittenti, potrebbe contenere tale beneficio e risolversi, al limite, in un pregiudizio soprattutto per quelli più virtuosi:
• presenza di advisor specializzati: l’emissione di una struttura basket bond richiede la presenza di professionalità specializzate in grado di organizzare e coordinare l’intero processo.
• l’emittente si inserisce in una procedura già definita e si trova a operare con advisor già individuati semplificando così l’intero processo di emissione
• impatto su standing e reputation: l’emissione del basket bond richiede una adeguata struttura organizzativa in grado di sostenere l’attività degli advisor coinvolti; richiede un’approfondita analisi sugli emittenti (contabili; Esg; etc); prevede il coinvolgimento di operatori finanziari di «sistema» (es. Cdp o Mcc) e operatori finanziari specializzati ed “impone” una tangibile attività partecipativa nella fase di structuring e closing. Tenuto conto di ciò, la selezione e la partecipazione all’emissione strutturata certifica in buona sostanza la qualità dell’emittente valorizzandone la propria immagine sul mercato.