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Il debito corporate finisce nel "cestino"

Decrescita, inflazione, aumento dei tassi spingono le imprese a trovare un'alternativa al canale bancario. I basket bond innanzitutto, che offrono anche una serie di vantaggi alle imprese. Ecco quali economia italiana attraversa un momento particolarmente complesso. Nel corso del 2022 si è manifestata una serie di eventi, alcuni endogeni altri esogeni, che hanno innescato una spirale inflazionistica alla quale non eravamo culturalmente e tecnicamente preparati.

Il lento e progressivo deterioramento, a partire da inizio anno, dei fondamentali macroeconomici unitamente ad una crescita del livello generale dei prezzi ha di fatto posto le basi per una inversione del ciclo economico.

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A fronte di previsioni di crescita di lungo termine, massimamente trainate dal sostegno finanziario offerto dal Pnrr, si è progressivamente passati ad un contesto di decrescita in un contesto inflattivo dando origine al noto fenomeno della stagflazione.

A sostegno di questa evidenza occorre rilevare la decisa inversione della curva a termine dei tassi in parte alimentata dalle politiche monetarie della Banca Centrale Europea, il cui carattere restrittivo ha quale obiettivo precipuo quello di rallentare la corsa dei prezzi, in parte per le attese relative alle principali variabili macroeconomiche. L’aumento dei tassi di interesse, soprattutto nel nostro Paese, ha un considerevole effetto recessivo se è vero che

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gli investimenti, fortemente sensibili alle variazioni del costo delle risorse finanziarie, sono fattore abilitante della crescita economica. Una inversione della curva a termine dei tassi certifica, in buona sostanza, come il rendimento richiesto per operazione di breve termine è superiore a quello che il mercato richiede per operazione di maggior durata. Tale circostanza è destinata ad impattare soprattutto su quelle imprese impossibilitate a procrastinare il timing dei propri investimenti. La indifferibilità di quest’ultimi rischia di essere ulteriormente esacerbata dai fenomeni di razionamento del credito verosimilmente indotto dalla contrazione dell’attività bancaria in ossequio al carattere prociclico di quest’ultima. Nel contesto appena delineato appare essenziale trovare soluzioni finanziarie che da un lato consentano di contenere il crescente costo del denaro; dall’altro, rappresentino un canale alternativo rispetto a quello tipico bancario, come per esempio i titoli di debito corporate (bond o minibond) o l’aggregazione di quest’ultimi: il basket bond. Con il termine “basket bond” ci si riferisce ad operazioni di cartolarizzazione realizzate mediante la sottoscrizione o l’acquisto di obbligazioni o titoli similari da parte di un Special purpose vehicle (Spv), un veicolo di cartolarizzazione costituita ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 130 del 30 aprile 1999.

A DESTRA, STEFANO ROSSONI, SENIOR MANAGER RSM

nale all’implementazione di specifici piani di sviluppo e/o di investimento, alternativa al sistema bancario tradizionale.

Nella sostanza i basket bond sono una forma di finanziamento a medio-lungo termine, funzio-

La caratteristica principale dei basket bond è quella di superare il limite più stringente dei MiniBond ovvero la difficoltà di attrarre talune tipologie di capitali, in particolare quelli pazienti come Cdp, Bei e Mcc, limitati dai ticket minimi di investimento. Il meccanismo, si fonda sull’emissione, da parte della Spv, di titoli di cartolarizzazione Abs - asset backed security- che hanno come sottostante non – come di norma avviene – crediti pecuniari, bensì un pool di titoli obbligazionari. Pertanto, i flussi di cassa dei titoli obbligazionari in capo alla Spv 130 e che andranno a soddisfare i diritti incorporati nel basket bond emesso dalla Spv saranno a loro volta generati dal pagamento degli interessi e dal rimborso del capitale delle obbligazioni che fungono da collateral al Titolo Abs. In ragione della circostanza che l’emissione è garantita da un paniere (basket) di titoli obbligazionari, i titoli Abs emessi dalla Spv 130 vengono più propriamente definiti come Cdo, acronimo di collateralized debt obligation, ad indicare proprio che il basket bond ha come “collaterale” altri titoli di debito. La Spv utilizza le risorse apportate da parte degli investitori istituzionali e/o professionali per la sottoscrizione di titoli emessi dalle società target. Le società target vengono selezionate sulla base di requisiti predefiniti e condivisi con gli investitori istituzionali alla luce di un’attenta analisi da effettuare per filiera sulla base di documentazione pubblica. Le società target utilizzano parte delle risorse per la costituzione del credit enhancement (anche eventualmente nella forma della riserva di cassa) e, per la differenza, a sostenere i propri investimenti. Il credit enhancement mira a mitigare i rischi di default o il cash shortfall degli issuer e a migliorare il credit rating dell’Abs. Uno dei profili giuridici di maggiore importanza risiede nell’assenza di mutualità fra i partecipanti al basket: il default di uno non determina il cross default del titolo o degli altri issuer

La Spv provvede a detenere il credit enhancement e a rimborsare gli underwriter con i flussi corrisposti dagli issuer in linea interessi ed in conto capitale.

Nel corso degli anni sono stati sviluppati diverse tipologie di basket bond:

• a matrice regionale (Campania, Puglia tec);

• a matrice settoriale (vino; cinema; acque termali etc)

• a matrice funzionale (Esg; etc)

La possibilità di declinare in maniera innovativa la struttura e le caratteristiche dei partecipanti dell’emissione multilaterale, tipica di questo prodotto, rende il basket bond di fatto funzionale alla realizzazione di una molte-

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