Consulenti del lavoro aprile 2023

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LEGALITÀ: DOPO UNDICI ANNI, IL VIAGGIO CONTINUA

Dal lavoro sinergico con le istituzioni alla sfida lanciata ai Paesi europei: le azioni dei Consulenti del Lavoro per promuovere il lavoro etico

Il mercato del lavoro italiano è diventato protagonista, soprattutto all’indomani della Grande Recessione del 2007, di pratiche illegali nel reclutamento e nell’organizzazione della manodopera, che hanno finito per minarne la sostenibilità e la crescita, con conseguenze disastrose, ormai sotto gli occhi di tutti. Ne sono esempi le cooperative spurie, il dumping contrattuale, il caporalato, gli appalti illeciti e le società di comodo. Fenomeni diversi, che hanno però in comune il fine e la matrice: l’elusione della disciplina sul lavoro e l’assenza di una cultura della legalità trasversale. Un tema, questo, che i professionisti intermediari, come i Consulenti del Lavoro, sentono in maniera particolare, visto che è lo stesso Codice deontologico di Categoria a prescrivere che “il Consulente del Lavoro, in ogni sede, tutela la legalità e la dignità del lavoro”.

Proprio la lunga esperienza nel contrasto a queste storture ha convinto i professionisti che arginare i fenomeni illeciti e le criticità proprie del mercato del lavoro è possibile attraverso interventi sinergici per la promozione di una cultura della legalità. Con questo obiettivo il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulen-

ti del Lavoro ha firmato, lo scorso 29 marzo, il “Protocollo di intesa per la legalità, la vigilanza ed il contrasto all’abusivismo professionale” con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), presso la sede centrale dell’INL, a Roma. Un Accordo che rimarca i risultati incredibili già raggiunti grazie all’azione congiunta dei due Enti, soprattutto nella lotta alle cooperative spurie. Obiettivo dell’Intesa, diffondere i principi di correttezza, efficienza e trasparenza

PER PROMUOVERE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ È STATO SIGLATO UN PROTOCOLLO DI INTESA CON L’ISPETTORATO DEL LAVORO

grazie a iniziative condivise, volte a prevenire e contrastare irregolarità nel mercato del lavoro, compreso l’esercizio abusivo della professione di Consulente del Lavoro.

Tra le novità introdotte nel Protocollo, l’istituzione di un Gruppo di Lavoro composto pariteticamente, che analizzi le criticità riscontrate durante l’attività di vigilanza e la consulenza aziendale. Nell’ottica di una condivisione proficua e stabile, poi, i due attori si impegnano a istituire appositi tavoli tecnici di confronto e a realizzare almeno due incontri l’anno a livello

nazionale. L’INL, inoltre, fornirà indicazioni al personale ispettivo affinché si astenga dal richiedere al professionista incaricato la documentazione di pertinenza del soggetto ispezionato in tutti i casi in cui tale documentazione possa essere acquisita dallo stesso personale ispettivo mediante accesso alle banche dati a disposizione. Prevista anche la costituzione di un Osservatorio per la legalità, con funzioni di: raccolta di segnalazioni, dati e informazioni; promozione di iniziative di sensibilizzazione rispetto al lavoro etico; incentivazione al ri corso di strumenti come la certificazione di contratti e l’asseverazione della conformità dei contratti.

“Siamo felici di rinnovare le intese con gli or gani ispettivi del Ministero. Sono collaborazio ni che abbiamo in essere da anni e che hanno portato a risultati importanti in termini di lotta al sommerso e contrasto all’illegalità, so prattutto per quello che riguarda il fenomeno delle cooperative spurie e della somministra zione di lavoro fraudolenta”, ha commentato Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Na zionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. “Risultati che hanno permesso di sanzionare ed effettuare sequestri di migliaia di aziende

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e datori di lavoro coinvolti in attività illecite –ha continuato De Luca – ma anche di regolarizzare le posizioni contributive dei lavoratori dipendenti coinvolti, consentendo il rientro di ingenti risorse nelle casse dello Stato e l’applicazione dei CCNL per restituire ai lavoratori tutele e diritti”.

Il Protocollo siglato con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro è l’ultimo di una lunga serie di azioni che la Categoria ha condotto negli anni al fianco delle istituzioni, allo scopo di incentivare la conoscenza dell’evoluzione dei fenomeni illeciti da parte di imprese, lavoratori e Autorità competenti. “Lo abbiamo fatto – ricorda De Luca – siglando già nel 2012, con l’allora Ministro del Lavoro Elsa Fornero, un protocollo d’intesa per semplificare le ispezioni; nel 2014 con l’allora Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, con il protocollo per garantire la regolarità contributiva e retributiva delle imprese, rinnovato poi nel 2016 con l’INL; e nel 2018 attraverso l’istituzione di un Osservatorio per la legalità e il contrasto all’abusivismo professionale”.

Un’azione a trecentosessanta gradi, quella in favore della legalità, che i professionisti intermediari conducono non solo in Italia, ma anche in Europa, come dimostra l’iniziativa

europea della legalità nel mondo del lavoro”, organizzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, in collaborazione con il CESE, alla presenza di esponenti del mondo del lavoro italiano ed europeo. Un’occasione anche per presentare il nuovo logo e il nuovo sito di “GenL”, l’edizione 2023 del videogame “Generazione Legalità”, ideato dai professionisti intermediari, che offre ai giovani la possibilità di vincere un viaggio a Bruxelles, partecipando alla lotta alla criminalità e alla diffusione di buone pratiche in materia di legalità. Con uno sguardo al futuro. Durante l’evento, infatti, è stata lanciata agli Stati membri una sfida: dar vita nel 2024 a un’edizione europea in cui ogni Paese condivida la propria idea di lavoro etico.

“Sentiamo il dovere civile di diffondere i valori della legalità e del lavoro regolare in Italia e in Europa. Il videogioco permette soprattutto ai giovani di entrare in contatto con le scelte di vita fondamentali che si trovano davanti, come quella tra lecito e illecito”, ha affermato De Luca. Ad aprire la Giornata europea, Séamus Boland, Presidente del Gruppo Organizzazio-

ibrido e ricordare il contributo dei volontari durante la pandemia e la guerra in corso in Ucraina. L’ONU ha stimato il valore totale delle cure non pagate e del lavoro domestico tra il 10 e il 39% del PIL globale, superando il settore manifatturiero, il commercio e i trasporti. Sarà interessante vedere l’evoluzione di tali concetti in questo scenario”.

Al centro dell’iniziativa a Bruxelles, due tavole rotonde: “La Cultura della Legalità. La legislazione nazionale ed Europea” e “La cultura della Legalità. Come gli attori dovrebbero agire sul mercato”. Nella prima, focus sulle azioni intraprese dalla Commissione europea per rispondere alle sfide del mercato del lavoro. A confrontarsi:

Joost Korte, Commissione Europea – Direttore Generale per il Lavoro, gli Affari Sociali e l’Inclusione; Bruno Gencarelli, Commissione Europea – D.G. Giustizia e Consumatori; Anna Bonfrisco, Parlamento Europeo; Luca De Matteis, Ufficio del Procuratore Europeo (EPPO). Nella seconda, le riflessioni sul ruolo degli attori istituzionali europei e italiani, nonché della società civile, nel contrasto al lavoro irregolare. A discuterne: Daniela Rondinelli, Parlamento Europeo; Jakub Boratynski, DG Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI; Diego Dutto, Direttore Nazionale Legacoopsociali e Membro del CESE (Gruppo Organizzazioni della Società Civile).

Da undici anni i professionisti intermediari perseguono attivamente la lotta contro ogni forma di abuso professionale, tanto da averne fatto una bandiera che ha visto unirsi a loro, nel tempo, attori istituzionali, ma anche imprenditori e lavoratori, uniti dalla convinzione che creare reti di cooperazione sia il modo migliore per monitorare e prevenire scenari di irregolarità, creando un circuito virtuoso. Gli anni a venire non saranno diversi: dopo Roma e Bruxelles, il viaggio dei Consulenti del Lavoro per diffondere la cultura della legalità continua.

in collaborazione con la Fondazione
Consulenti del Lavoro > III
Studi
>
LOTTA CONTRO OGNI FORMA DI ABUSO PROFESSIONALE
I PROFESSIONISTI INTERMEDIARI PERSEGUONO ATTIVAMENTE LA

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