GENTE DEL MUGELLO di Wilma Tognarelli

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del pollaio, recuperava le uova, le portava nella dispensa e chiudeva la porta a chiave. La chiave la metteva nella tasca del grembio, così nessuno poteva entrare nella dispensa senza il suo permesso. Laura era un personaggio singolare, anche fisicamente, aveva la gobba, o meglio, era piegata in due; ogni tanto si appoggiava alla tavola e si raddrizzava, ma solo per pochi secondi. Non ha mai detto a nessuno di quale malattia soffrisse e nessuno si è preoccupato di scoprirlo. Il babbo si sposò nel 1937. Zaira, la moglie, veniva da Panzano. I suoi genitori non furono molto contenti di queste nozze, ma non vi si opposero. L'anno dopo, nel 1938, Carlo si trovò un podere a Montecuccoli e ci si trasferì con la famiglia, lasciando al nipote Ottavio la gestione di Pulianella.

LA ZIA MARIA Una storia particolare, nella sua drammaticità, è quella della zia Maria, la moglie di uno zio del nonno. Ricordo che Maria veniva spesso a trovarci nella bella stagione, arrivava al mattino e andava via la sera. Era una donna non più giovane, di circa sessanta anni, ma all'aspetto sembrava che ne avesse ottanta, anche perché era sempre vestita di nero. Abitava a Cirignano, in una casetta situata poco lontano dalla fattoria dei Di Pietro. Si faceva tutta la strada a piedi, perché era molto legata alla nonna Anna, e veniva volentieri a 33


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