Downiamoci Bilancio sociale 2011

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REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO E RIABILITATIVO AIPD di Brindisi Art. 1 Definizione-Destinatari Il Centro Diurno Socio-Educativo e Riabilitativo Dante Cappello è una struttura semiresidenziale per l’accoglienza diurna di persone affette da Trisomia 21 che hanno un qualsiasi grado di compromissione dell’autonomia nelle funzioni elementari. Esso è aperto tuttavia anche a soggetti diversi, in situazione di disabilità intellettiva ai quali possa essere rivolto lo stesso trattamento di prevenzione e recupero mediante le attività che ivi si svolgono. Prevalentemente il Centro accoglie utenti che abbiano compiuto il 18° anno di età ovvero l’obbligo scolastico; in subordine, fino a concorrenza dei posti e compatibilmente con le attività che vi si svolgono, il Centro può erogare, su domanda, specifiche prestazioni ai minori che ne abbi ano necessità. Ogni utente inserito nel Centro, a seconda quindi che abbia o meno concluso il ciclo scolastico, è provvisto di un P.A.I. (Piano di assistenza individuale) o di un P.E.I. (Piano educativo individuale) specifico d’intervento nell’area della socializzazione al fi ne di promuovere la crescita personale a diversi livelli di autonomia (personale, formativa, lavorativa ecc…) partendo dal rispetto di capacità e traguardi già raggiunti dall’individuo. Non possono accedere al servizio i soggetti con patologia psichiatrica per i quali la competenza è demandata al Servizio sanitario. Art. 2 Finalità Il Centro Diurno offre ospitalità e assistenza qualificata, attua interventi educativi generali e personalizzati con l ’obiettivo del recupero e del m antenimento delle capacità fisiche ed intellettuali residue ovvero dei livelli di autonom ia della persona nonché della realizzazione della sua integrazione sociale. L’attività del Centro Diurno è mirata inoltre al mantenimento ed al miglioramento delle capacità affettive, relazionali e comportamentali degli ospiti. L’attività è rivolta altresì alla qualificazione di interventi rivolti a scelte di tipo occupazionale e ad azioni mirate a rimuovere quelle situazioni che ostacolino il possibile inserimento sociale e lavorativo. Il Centro Diurno vuole essere un sostegno alle famiglie dei soggetti in situazione di handicap ospitati, con il fine di mantenere l’utente all’interno del suo nucleo familiare, scongiurandone così l’istituzionalizzazione. L’attività del Centro Diurno, sempre mirata al raggiungimento dell’autonomia e dell’integrazione sociale del soggetto in situazione di handicap, favorisce ed attua, quando è possibile, la frequentazione di strutture esterne, sportive e sociali. Il Centro, una volta che gli utenti raggiungono l’età massima (40 anni) per appartenervi, si adopera ad effettuare interventi mirati a favorire il loro accoglimento in centri per adulti o residenze similari. Art. 3 Attività Tutte le attività sono mirate al raggiungimento del massimo grado di autonomia possibile e d’integrazione sociale del portatore di handicap, ovvero:

attività educative volte a ll’acquisizione, mantenimento o miglioramento delle capacità comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali, più specificatamente:

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attività mirate alla cura di sé (assistenza alla persona); attività ludico – motorie; attività di socializzazione; attività riabilitative; attività occupazionali.

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Le aree d’intervento sono descritte più in dettaglio nella Carta dei servizi del Centro.

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