La terra ai giovani

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lunedì 15.07.2013

La terra ai giovani di Oliviero Dottorini *

~ porse abbiamo vissuto per

troppo tempo al di sopra delle nostre possibilità o più semplicemente siamo nelle mani di istituzioni economico-finanziarie che sono entrate in cortocircuito. Ma è indubbio che i contraccolpi della crisi che l'Occidente sta vivendo mettono in discussione un tessuto sociale che improvvisamente si scopre più fragile e impreparato a fare i conti con la disoccupazione, con la precarietà, con l'inadeguatezza di una politica sempre più preoccupata di rispondere ai dettami delle grandi istituzioni sovranazionali e sempre meno adeguata a recepire i drammi della disoccupazione e della precarietà. La proposta di legge per l'assegnazione dei terreni inutilizzati ai giovani agricoltori che ho presentato nei giorni scorsi in Consiglio regionale tenta proprio di sottrarre la politica al mondo parallelo e virtuale in cui è stata relegata, per riportarla con i piedi per terra, riconnettendola con i problemi della quotidianità e con un approccio pragmatico alle

azioni settoriali, in questo caso agricole. Innanzitutto una premessa doverosa. Il testo depositato è fmtto dell'iniziativa di Sinistra, ecologia e libertà che a livello nazionale ha elaborato una proposta-quadro messa a disposizione dei consiglieri di tutte le regioni d'Italia. In Umbria la proposta è giunta al sottoscritto che ha accettato di buon grado di farsene interprete. Assieme a Sel, Aiab e Umbria migliore abbiamo predisposto un testo che ha l'ambizione di dare una risposta concreta ai giovani agricoltori e anche alla tutela dei territori. Si tratta di una iniziativa legislativa che incrocia l'esigenza di salvaguardia e recupero dei numerosi terreni e immobili agricoli attualmente inutilizzati, con l'esigenza di offrire opportunità lavorative e imprenditoriali al grande numero di giovani agricoltori che incontrano difficoltà spesso insormontabili nell'avviare la propria attività. Il nostro testo consente di rendere produttivi quei beni immobili agricoli o a vocazio-

ne agricola assegnandoli a giovani agricoltori a condizioni agevolate. Priorità nell'assegnazione viene riconosciuta ad attività che rivestono una particolare valenza dal punto di vista sia ambientale che sociale. Nel particolare si tratta di agricoltori al di sotto dei 40 anni che intendano praticare prioritariamente sistemi di produzione agricola biologica, vendere prodotti agricoli di qua1ità direttamente ai consumatori finali o ai gruppi di acquisto solidale, praticare l'agricoltura sociale o costituire fattorie didattiche. Tanti giovani agricoltori potranno avere accesso alla terra e rendere produttivi i numerosi terreni incolti presenti sul territorio regionale, rappresentando un presidio per la prevenzione da dissesti ambientali e idrogeologici. Entrando nello specifico, entro 180 giorni dalla sua approvazione, la legge prevede che la Giunta predisponga un inventario di tutti i beni immobili agricoli o a vocazione

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agricola inutilizzati presenti sul territorio regionale, che sarà allegato al Programma di politica patrimoniale della Regione. Quest'ultima, con propri atti, cederà in locazione ai giovani agricoltori una quota non inferiore al 50 per cento dei propri beni inseriti nell'inventario. La locazione avverrà con canoni d'affitto simbolici per i terreni marginali e poco redditizi. Un trattamento che comunque varrà per tutti i terreni per i primi 5 anni, dopodiché varranno le regole dei contratti agrari, i cui canoni sono comunque notevolmente inferiori a quelli di mercato. E' previsto che entro 6 mesi anche i Comuni provvedano a censire i propri beni immobili agricoli, pubblicandoli nell'Albo pretorio. Un percorso analogo è quello individuato per i terreni privati sulla base di una legge nazionale, mai resa operativa, che prevede l'individuazione delle aree agricole private suscettibili di nuova utilizzazione e i criteri per l'assegnazione.

Manonbastanoterreniemanufatti per mettere in piedi un'azienda agricola. Per questo la proposta introduce aiuti economici per i giovani agricoltori che si insedino su terre pubbliche. Il tutto senza aumenti della spesa pubblica regionale, ma attraverso una quota del Fondo speciale per la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Inoltre, tramite la finanziaria Gepafin, viene agevolato l'accesso al credito dei giovani agricoltori, indispensabile anche per aderire ai programmi regionali vigenti nel Piano di svilupporurale. Ritengo che in Umbria, così come in altre regioni d'Italia che hanno già intrapreso questa piccola forma di lotta alla crisi agricola e occupazionale, sussistano tutte le condizioni sociali, ambientali e economiche per ridare una speranza alle giovani generazioni che credono in un futuro sostenibile. Noi come istituzioni dobbiamo garantire questa possibilità. * Presidente "Umbria migliore" Presidente commissione Bilancio e affari istituzionali del Consiglio regionale Umbria

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