
11 minute read
Il genio delle Teste Sculture pag
L e T e s t e d i F a t a

Advertisement
Il genio delle Teste Sculture GIUSEPPE FATA
Intervista a cura di Natascia e Romina Malizia
Giuseppe Fata, definito e conosciuto in tutto il mondo come il - Genio dell'Arte sulla Testa - per le spettacolari opere realizzate con una serie di materiali che il maestro sceglie e compone armonicamente dando vita ad unici copricapo indossati da modelli e modelle nelle sfilate di alta moda. Grazie alla sua grande disponibilità, abbiamo avuto l'onore di intervistarlo per Dorothy Magazine e non potevamo che omaggiarlo con un'intervista speciale.

Giuseppe Fata come descriveresti le tue creazioni?
Per Giuseppe Fata creare un cyberspace artistico, su una testa, significa rendere il pensiero aurea, pensiero culturale. Un gioco di rimandi, un corpo deittico, ed ecco che la testa viene materializzata in musica pietrificata. La testa scultura crea un lavoro estetico che si professionalizza. L’espressione prende materia solo se si creano sentimenti effusi spazialmente.


Giuseppe Fata Creative Director Head Sculpture Designer
La testa fa l’Arte, perché il capo è l’Arte dinamica dei pensieri. E perché non farla valere? La carriera e lo scopo di Giuseppe Fata è proprio questa…Rendere visibili a tutti il mistero dei nostri pensieri, svelando quello che ognuno di noi non ha mai detto nella sua vita e vorrebbe dirlo in una TESTA SCULTURA.

Dove nasce la tua ispirazione?
Nasce dal "pensiero" , come ho già dichiarato più volte in giro per il mondo. Questa forma d’arte fondata da me vuole essere non solo bellezza ma un messaggio culturale e filosofico perchè tutto parte dalla testa - essa è il contenitore dei nostri pensieri creativi. Tutto ciò nasce dall’ispirazione, da posti sacri dove io sono nato e cresciuto che mi hanno formato con sani princìpi e crescendo ho sempre respirato - la bellezza dell' arte sacra - in giro per il mondo… Forse dentro di me c 'è da sempre quel sentimento di seguire un percorso ecclesiastico ispirato anche dal fatto che in famiglia in passato abbiamo avuto figure di prelati da generazioni. Personalmente non ho fatto questa scelta perchè ho capito che la mia vita era legata all’arte.
Un artista ha, sostanzialmente, voglia di comunicare: nei tuoi lavori la bellezza non appare come fine a se stessa ma come una perfetta combinazione, un equilibrio geniale fra sogno, mito, fede e leggenda. Cosa vuoi far arrivare a chi osserva le tue opere e quale di queste componenti è per te preponderante o essenziale?
L' arte è comunicazione. Chi riesce a trasmettere emozioni attraverso la propria opera per me è già un successo che viene donato a coloro che ammirano la bellezza dell’arte. La mia guida nel creare un ' opera viene sorpresa dalla bellezza di una base profonda di fede interiore. “Non dimentichiamo che Dio è il creatore assoluto e se l’artista crea e perchè Dio l’ha voluto” . Personalmente, a volte è inspiegabile e sorprendente vedere a fine lavoro dove mi porta la mia creatività nel realizzare delle opere per me impensabili. Tutto ciò emoziona me e la mia anima. So che queste parole sono forti ma è l’arte che parla insieme alle mie emozioni. Se la mia opera emoziona vuol dire che nulla è stato invano nel riuscire a donare al prossimo la bellezza dell’arte.
Le tue realizzazioni sono uniche al mondo. Com'è nata l'idea primordiale della Testa Scultura?
Ricordo molto bene il momento in cui è nata l’idea e quando ho realizzato la mia prima testa scultura. Era un giorno di primavera molti anni fa quando ancora non sapevo cosa il futuro mi riservasse. Stavo lavorando su una testa dove si mettono le parrucche che si realizzano per il cinema, mentre avevo questa testa diciamo nuda, mi sono messo piano piano a creare una struttura su di essa. Creavo e mi lasciavo trasportare dalle mani e dal mio stato d’animo...

Da li esce fuori la mia prima testa scultura che ho chiamato "Giulietta " . Un nome forse banale ma con il tempo ho capito il perchè. La testa venne fotografata in modo amatoriale circa 25 anni fa, senza sapere che dopo qualche mese l’avrei distrutta senza motivo. Ma ricordo che guardandola dissi: "Un giorno ti riprenderò" . E così è stato. L’ho ripresa dopo aver deciso di lasciare l’alta moda come lavorante. La mia è stata una lunga esperienza con i grandi della moda italiana e straniera, mi hanno dato tanto ma dentro di me sentivo che era arrivato il momento di proseguire con quel sogno di realizzare qualcosa di unico e che un giorno venisse riconosciuto e ricordato come il creatore di questa forma d’arte "le teste sculture " per la moda , il teatro ed il cinema.
C'è una collezione alla quale ti senti legato in modo particolare?
Le mie collezioni sono state sempre diverse in ogni presentazione, ma sempre con un filo conduttore che le ha legate fino a oggi. Mi sento legato a tutte le collezioni. Una ha sicuramente una valenza spirituale e un sentimento più elevato. Parliamo della collezione White Inside, composta da 7 pezzi ed ispirata a un opera del Bernini. E' la testa di Santa Caterina da Siena. Vi domanderete perchè ho scelto questa. Perchè ho avuto l’onore ed il privilegio di tenere in mano la testa di Santa Caterina del Bernini. Mi ha suscitato delle emozioni indescrivibili che non pensavo di provare. Ho avuto la possibilità di prendere appunti e realizzare degli schizzi guardando dal vivo l' opera d' arte. L' arte è creare ed emozionarsi guardando arte nella sua bellezza.
Hai collaborato con Stilisti e Fashion Designer conosciuti in ogni parte del mondo, ci sono esperienze o aneddoti che ti piacerebbe condividere con noi ed i lettori di Dorothy?
Io dico sempre che la vita mi ha dato il dono di essere un creativo. La creatività è responsabilità, sacrificio e determinazione. Da subito ho capito che mi avrebbero accompagnato per tutta la vita professionale e la vita mi ha privilegiato dandomi la possibilità di crescere in un sistema moda con i padri fondatori della moda italiana e

straniera. Gli stilisti con i quali ho avuto l’onore di lavorare sono tanti. Tutti mi hanno insegnato tanto. Mi ritengo una persona fortunata la mia generazione è stata quella che ha lavorato a fianco di grandi nomi. Un pensiero va a Gianni Versace, di cui ho un ricordo bello e indimenticabile, lo custodisco nel mio cuore da sempre. Ricordo quel lontano 1996 quando per pure casualità ci siamo incontrati e conosciuti l'ho ringraziato per quello che stava regalando al mondo della moda. Lui subito mi ha detto: "Lo so sei calabrese come me " . Io sono rimasto zitto ma poi ho risposto: Si. Lui continuò e mi disse: "In te c’è la Magna Grecia come me perchè siamo nati in una terra dove abbiamo dentro tanta cultura del passato delle varie civiltà e perchè respiriamo il sacrificio, è quello che ci darà grandi soddisfazioni. Io in quel momento non capivo ero un ragazzo di solo 19 anni ma col tempo ho capito il senso. Dopo una piacevole chiacchierata mi ha fatto un regalo ero incredulo, mi ha fatto dono di alcuni suoi libri che tutt' oggi custodisco nel mio studio. Quello è stato un ricordo che ha segnato il mio percorso. Grazie Gianni!

Nel 2019 hai ricevuto il Golden Lady Awards di Dubai, un Oscar della moda e del designer, un riconoscimento prestigioso ed importante. Ripercorriamo insieme quei momenti.
Dubai è vista la città ove tutti sognano di andarci almeno una volta nella vita. Per me non è stato così guardavo questo posto come un qualcosa sicuramente di un bello moderno e futuristico ma io sono legato alla storia del passato dove la creatività è stata di un livello altissimo tanto che tutt' oggi ne parliamo. Non era tra i miei sogni andarci.

Testa Scultura di Giuseppe Fata

Un giorno venni chiamato dal mio ufficio stampa di Milano che mi informò di una richiesta e di una e mail indirizzata a me da Dubai. Io incredulo, mi sembrava strano, ma nella vita tutto è possibile ed imprevedibile. Ricordo quella comunicazione dal Ministero della Cultura di Dubai che richiedeva la mia disponibilità in quanto il mio nome era sul tavolo delle nomination di questo importantissimo premio, di non prendere impegni e di rendermi disponibile. Così feci. Ero tra le nuvole ma felice per il fatto di aver ricevuto questa email. Dopo un mese venne ufficializzata la mia presenza a Dubai. Ricevetti altra documentazione, firmai oltre 20 pagine del protocollo che presentava tutto quello che mi sarebbe accaduto da li a pochi giorni. Il mio arrivo a Dubai è stato molto bello. Sono stato ricevuto dal Ministro e da rappresentati della famiglia Reale, con loro ci sono state conferenze stampa ricevimenti. Mi sembrava di vivere in un sogno. Il giorno prima della consegna degli Oscar organizzarono una sfilata con le mie Teste Sculture tanti ospiti importanti presenti. E' stato un successo, ero contento che la mia arte creava emozioni a questo popolo che ha tutt' ora grande stima e apprezzamento per l' arte e moda italiana. La cerimonia del giorno dopo mi ha segnato molto perchè ho visto quanto affetto e devozione mi hanno dimostrato nel momento della consegna. Mentre il Ministro ed i Reali mi premiavano, la mia mente pensava alla mia famiglia che avrei voluto fosse lì con me. Io sono legato a loro perchè grazie a loro è arrivato questo premio. Ricordo che, sceso dal palco quel giorno, un direttore di tv, che poi ho scoperto essere uno Sceicco e proprietario di tutte le tv di Dubai mi prese e portò via per delle interviste. Io scioccato per quante tv avevo addosso. Dubai, le varie personalità mi hanno lasciato senza parole per l' accoglienza che hanno verso di noi italiani e la nostra bellezza.


Torniamo in Italia, fortemente legato alle tue origini, secondo te il “Made in Italy” occupa sempre un posto di rilievo nel mondo per la sua unicità creativa?
L’Italia è creatività e bellezza che da sempre il mondo ci invidia. Noi siamo unici perchè siamo nati nella bellezza e bellezza creiamo perchè l’Italia ha una marcia in più che è il - buon gusto - che ci differenzia. Ce l' abbiamo nel sangue. Non voglio apparire presuntuoso, ma basta guardare già la forma della nostra nazione a cui abbiamo dato il nome di uno stivale, la dice tutta, è una nazione nata già opera d’arte. Dentro questa opera c 'è arte cultura storia e creatività. Si è detto sempre che noi abbiamo il 70% del patrimonio culturale del mondo, dobbiamo essere orgogliosi. Io dico che ogni italiano oggi ha il dovere di valorizzare quella bellezza nascosta e che dobbiamo metterla in luce, custodirla e proteggerla con la nostra creatività in un mondo moderno.
Dorothy trova la sua ispirazione nella “bellezza” estesa in un concetto generale che non determina standard, ma esalta la propria bellezza consigliando trattamenti e traendo benefici dalla natura. Qual è il tuo concetto di bellezza vivendo costantemente a contatto con forme armoniche, creazioni artistiche, colori e geometrie?
Il mio concetto di bellezza è il dono della vita, penso sia la creazione artistica umana più bella che esprime un sentimento, un ' emozione. La bellezza crea bellezza di vita. Se non ci fosse stata la creazione dell’uomo, io non sarei qui a creare e regalare bellezza a chi ammira bellezza. Io mi ritengo un granello di sabbia buttato su questo pianeta con il compito di renderlo e, soprattutto, arricchirlo di bellezza. Spero di essere riuscito a farlo fino a oggi con l’augurio di continuare a creare e donare, perché donare rende onore e bellezza all’anima.
Le tue ultime esperienze lavorative.
Tra le ultime esperienze lavorative internazionali sono reduce da un grande successo inaspettato all’Eurovision a Rotterdam. Ho realizzato delle opere che sono state indossate per lo show dalla cantante Senhit in gara all' evento musicale internazionale e in mondo visione è stata sicuramente una grande emozione.


Le Teste Sculture sono state realizzate esclusivamente per questo progetto proposto da Simone Guidarelli e Luca Tommassini. Le opere sono state mostrate per la semifinale e per la finale andata in onda su Rai 1 e sul red carpet alla conferenza stampa. E' stato un successo virale sui social a livello mondiale, le Teste di Fata hanno colpito, ed è stato importante essere apprezzato con un’arte unica al mondo nel suo genere. Possiamo essere più che felici che la musica ha vinto con i Maneskin e il Made in Italy ha sempre la sua valenza e apprezzamento nel mondo.


Testa Scultura di Giuseppe Fata

