Musica nelle Corti di Capitanata 2015

Page 69

Ferruccio Busoni

68

Alexander Scriabin

George Gershwin

Il carattere operistico arriva a manifestarsi in una cadenza ispirata allo stile vocale del tempo, rievocato non senza una certa deliziosa ironia. Un episodio più scuro, in si minore, non impedisce al dramma di risolversi felicemente e di terminare, con effetto orchestrale, la sonata. Le suggestioni teatrali, anche se in modo meno evidente, non mancano neppure nella Sonata in si bemolle minore op.35 di Chopin. Il primo movimento Grave – doppio movimento – vive sul contrasto fra il primo, cupo e brevissimo motto, un primo tema agitato e ansimante, un secondo tema quasi duetto d’amore, e un tema conclusivo martellante. Il secondo movimento – Scherzo – vede anch’esso l’antitesi fra la barbarica violenza delle sezioni estreme e il clima dolceamaro, trasognato del trio. Anche nel terzo movimento – Marche funèbre – l’incedere lugubre e straziante della marcia si interrompe per dare spazio ad un momento di disarmante dolcezza, come un ricordo commosso. Il quarto movimento – Finale. Presto – è la parte più rivoluzionaria della Sonata. In un’ottica che ci mostra il profondo pessimismo di Chopin, la morte non è qui vista come momento di passaggio verso una realtà più grande, ma come “il finire, il raggelarsi di ogni emozione, il disfacimento di ogni passione” (G. Belotti). Ferruccio Busoni fu un grandissimo trascrittore da Bach e il Preludio Corale “Nun komm’ der Heiden Heiland” (ora vieni, salvatore delle genti) dimostra ampiamente la superba capacità di rendere, sul pianoforte, un pezzo non concepito per questo strumento. Quello che colpisce, aldilà dell’adattamento strumentale, sono la maestosa bellezza e la grandiosa spiritualità che pervadono la composizione. La Sonata n.5 op.53, grazie alle sue innovazioni armoniche, fa del suo Autore uno dei grandi rivoluzionari del linguaggio del Novecento. In quest’opera “il misticismo di Scriabin diventa visionario, proiettandosi in una concezione di radicale rinnovamento dell’uomo per mezzo dell’arte” (P. Rattalino). In partitura c’è una citazione dal Poema dell’Estasi, anch’esso di Scriabin: “Vi chiamo alla vita, o forze misteriose! / Immerse nelle oscure profondità / Dello Spirito Creatore, timidi / Embrioni di vita, a voi porto l’audacia”. Gershwin compose la famosissima Rhapsody in Blue a soli 26 anni. Essa è una delle prime composizioni in cui si assiste alla contaminazione fra musica classica e jazz. Il nome stesso Rhapsody in Blue fa riferimento alla blue note (particolarità di un certo stile melodico), al genere blues e allo stesso colore blu, simbolo di tristezza e mestizia per gli schiavi afroamericani. Gershwin stesso, a proposito della sua creatura, disse “... la udii come una sorta di multicroma fantasia, un caleidoscopio musicale dell’America, col nostro miscuglio di razze, il nostro incomparabile brio nazionale, i nostri blues, la nostra pazzia metropolitana.”. Fiorenzo Pascalucci


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.