PIAZZE d'ITALIA vol I

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L ’ A Q U I L A

P I A Z Z A

D U O M O

Piazza del Duomo è il cuore della città dell’Aquila. La piazza ospita due fontane gemelle del 1930 e il Duomo fondato nel XIII sec. dedicato a San Massimo. Le forme attuali furono completate alla fine degli anni '20. Il termine toponomastico "piazza del Duomo" non esiste nella memoria collettiva di L'Aquila. In origine si parla di piazza del Mercato e dal '500 in poi di piazza Maggiore, una dizione quest'ultima di derivazione centrosettentrionale che sembra collegare L'Aquila con le grandi città del nord Italia. Piazza del Duomo può considerarsi l'elemento "primo" da cui nasce la città. La sua origine come spazio urbano qualificato è infatti antecedente alla sua fondazione. Essa preesiste già come spazio "progettato" sia nella forma che nella destinazione funzionale; contrariamente alle altre piazze che appartengono ai singoli Castelli, è fin dall'inizio luogo di tutti, sintesi di tutte le piazze, spazio dove le singole comunità possono incontrarsi, luogo di socializzazione per eccellenza. Questo è evidente anche dalla sua configurazione spaziale: "grande cavità urbana con le numerose strade che vi si immettono" che si connota come una piazza territorio riproducendo simbolicamente lo stesso legame che la città ha con il suo circondario. Nel 1304 Carlo D'Angiò autorizza il mercato, da tenersi nella piazza ogni martedì; in questo periodo, grazie alla sua posizione geografica e alle sue vie naturali di comunicazione, L'Aquila diventa un importante centro commerciale. Piazza del Duomo è in questa fase la più grande piazza dell'Italia centromeridionale; qui si tengono importanti feste che contribuiscono ad incrementare il commercio di lana, zafferano, cuoiami. La piazza è quindi non solo luogo dove avvengono importanti episodi legati alla vita civile ed ecclesiastica, ma anche il principale centro economico e ludico. La piazza ospita tutti i giorni il più grande mercato di L'Aquila: è costituito da due mercati, detti rispettivamente minore e maggiore. L’utilizzo di Piazza Duomo cambia durante il giorno: la mattina è sede del principale mercato , il pomeriggio e la sera essa sembra invece ritrovare il suo fascino ritrovando la sua originaria natura di luogo di socializzazione con la consuetudine borghese del passeggio quotidiano e serale.





C A G L I A R I

B A S T I O N E

S . R E M Y

Piazza Costituzione rappresenta il cuore di Cagliari alle pendici del Quartiere Castello: è raggiungibile da numerose vie, tra le quali via Roma ,passando attraverso viale Regina Margherita, e via Regina Elena. Quest’ultima si sviluppa tra i due edifici di maggior importanza presenti sulla piazza, separando la passeggiata coperta del bastione Saint Remy e Palazzo Valdès con un viale alberato. La piazza è contornata da quattro edifici e scenograficamente dominata dal Bastione di Saint Remy che collega la parte bassa della città con il borgo di Castello. Il Bastione di Saint Remy è stato realizzato tra il 1896 e il 1902 su progetto dell’ingegnere Giuseppe Costa da un idea dall’architetto Gaetano Cima. Il “Bastione” ha come spunto principale lo scenografico scalone a due rampe simmetriche che, a partire da piazza Costituzione, sale verso Castello, mettendo in relazione le terrazze-bastioni di Santa Caterina e Saint Remy. Lo stile architettonico è neoclassico in ordine gigante corinzio ed è realizzato in pietra calcarea di Bonaria e in granito grigio per la zoccolatura della gradinata. Sotto il grande arco centrale che domina tutta la costruzione, si trova un'ulteriore scala con due rampe circolari che conduce fino alla Terrazza Umberto I dalla quale si gode un magnifico panorama sulla città e verso il mare.





G E N O VA

P I A Z Z A

D E

F E R R A R I

Piazza De Ferrari, con i suoi palazzi settecenteschi e la sua monumentale fontana, si può definire il cuore del centro di Genova. Dalla piazza partono diversi vicoli che si intrecciano nel centro storico e su di essa si affacciano alcuni fra i più importanti palazzi genovesi, primo fra tutti il famoso palazzo Ducale, il teatro Carlo Felice, il palazzo della Regione, l'Accademia Ligustica di Belle Arti, il palazzo della nuova Borsa Valori e il palazzo già dimora del Duca di Galliera. Da essa partono anche due importanti strade della città: via Roma, affiancata da Galleria Mazzini e via XX Settembre, ricca di negozi e raffinate boutique. La piazza è anche uno dei luoghi di ritrovo dei giovani della movida genovese e dei festosi caroselli con rituale bagno nella fontana per i successi calcistici delle due squadre locali e della nazionale azzurra. Nata alla fine dell'800 questa piazza ha vissuto gran parte degli eventi importanti di Genova diventando il motore pulsante della vita culturale e associativa della città. Dal 1960 in poi fu teatro di scontri e rivolte popolari diventando punto d'incontro delle lotte sindacali e di altre importanti manifestazioni. Piazza De Ferrari è la summa della storia della città di Genova per le architetture che ne definiscono la struttura urbanistica. Intitolata al marchese Raffaele De Ferrari, munifico filantropo cui la città deve la realizzazione di numerose opere pubbliche, la piazza nel 1885, per opera dell'ingegnere Cesare Gamba, conobbe il suo aspetto definitivo.





T O R I N O

P I A Z Z A

S A N

C A R L O

Piazza San Carlo è una delle più importanti piazze di Torino; può esser definita come il cuore pulsante del capoluogo piemontese. La piazza è di forma rettangolare, lunga 168 m e larga 76 m, per una superficie totale di 12768 m2; ed è collegata a Piazza Castello attraverso via Roma, la principale strada del centro della città. L’aspetto attuale della piazza risale al XVII secolo su progetto di Carlo di Castellamonte, e nel secolo successivo ulteriori arricchimenti furono apportati ad opera di Benedetto Alfieri. Nel complesso la piazza risulta estremamente elegante, ed composta da edifici uniformi di stile barocco con lunghi portici, facciate finemente decorate e spioventi pronunciati con lunghe file di attici, tipici elementi dello scenario torinese. Ai lati si trova il palazzo seicentesco Solaro del Borgo, sul lato Sud le due chiese gemelle barocche di Santa Cristina e quella di San Carlo e al centro il monumento equestre dedicato a Emanuele Filiberto. Le due chiese di San Carlo e Santa Cristina furono costruite su richiesta di Maria Cristina di Francia nel 1639, e furono destinate rispettivamente ai frati Agostiniani e alle suore Carmelitane. La chiesa di Santa Cristina venne progettata dal Castellamonte e presenta una pianta rettangolare con una sola navata; mentre la facciata attuale risale ad un intervento progettato da Filippo Juvarra nel 1715. San Carlo invece è attribuita a vari architetti tra cui anche il Castellamonte, Carlo Busso e Giovanni Battista Casella per la realizzazione della cappella. Mentre la facciata è opera di Ferdinando Caronesi che nel 1836 ne ridisegna i tratti ispirandosi alla facciata realizzata dal Juvarra.




V I G E V A N O

P I A Z Z A

D U C A L E

Piazza Ducale, è il cuore della città di Vigevano,ed è il più tipico esempio di piazza rinascimentale italiana. Fu voluta da Ludovico il Moro come nobile ingresso al Castello, eletto a residenza estiva della corte Sforzesca, il cui progetto è attribuibile a Leonardo da Vinci poi realizzato dal Bramente a partire dal 1492. La Piazza è un vasto rettangolo di forma allungata che misura 134 m di lunghezza per 48 m di larghezza, chiuso per tre lati da identici palazzi porticati con un piano nobile e un attico illuminato da oculi, decorati.. La vivace decorazione è stata realizzata da Casimiro Ottone e Luigi Bocca, risale al primo '900 ed è caratterizzata da figure mitologiche, disegni floreali, stemmi ducali e da una serie di medaglioni con i ritratti dei membri della famiglia ducale. Dietro il lato Sud della piazza si leva imponente la torre merlata del Castelloattribuita al Bramante. Sul lato orientale il Duomo la cui seicentesca facciata, con un senso della scenografia tutto barocco, si espande incurvandosi per l'intera larghezza della piazza. La facciata barocca della Cattedrale si presenta leggermente incurvata ed allineata all'asse della piazza, correggendo prospetticamente il non allineamento geometrico con la piazza e fu ideata dal grande poligrafo Juan Caramuel Lobkowitz Vescovo della città dal 1673 al 1682. Nel 1911 viene realizzato il disegno attuale della pavimentazione con l'impiego di ciottoli bianchi, e sono installati i lampioni dell'illuminazione pubblica.



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