Un’estate a Gallio Tempi e luoghi della memoria Sono passati tanti anni dal 1951, quando la Casa di Gallio è stata inaugurata ed ha iniziato ad ospitare i Buoni Fanciulli di Costozza (Vi) per le vacanze estive. Negli anni Settanta è stata trasformata prima in Soggiorno Don Calabria “Piergiorgio Frassati”, poi in Casa per Ferie. Tanti sono i religiosi che si sono spesi per questa Casa. Tra gli altri, merita di essere ricordato il lavoro svolto all’inizio da don Benedetto Zecchin e poi in particolare da fratel Davide Renesto (diacono) e fratel Teresio. Attualmente, durante l’estate, si alternano per l’assistenza spirituale alla Casa fratel Agostino Lamesso e don Piergiorgio Murari. Ecco una testimonianza di don Piergiorgio...
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nche quest’anno la Provvidenza mi ha portato a Gallio, paese a 4 km da Asiago, dove abbiamo una Casa per ferie molto efficiente. Il motivo è quello di fare il cappellano e di conseguenza anche un po’ di ferie. Dico subito che ormai conosco tanti ospiti che vengono ogni anno e quindi c’è un clima di famiglia molto sentito. Ogni sera la cappella è frequentata da ospiti che partecipano al S. Rosario e alla Messa. C’è da ricordare, inoltre, che lo spirito calabriano è ben vivo in quanto questa Casa per Ferie accoglie anche alcune categorie di persone bisognose, come ad esempio i disabili dell’Anfass di Padova e di Vicenza, essendo la casa dotata di un elevatore per le carrozzine e di un ascensore. Ma veniamo a un po’ di storia. Nella direzione, sono incorniciate alcune immagini che raccontano molto bene gli sviluppi di questa Casa. Ci sono il superiore di Costozza don Guerrino Biliato e l’economo fratel Dal Degan che guardano il terreno dove sorgerà la futura Casa Buoni Fanciulli e ci sono i ragazzi di Costozza di quei tempi, arrivati qui in colonia come i Buoni Fanciulli di Verona andavano a Camposilvano. Dalla nostra Casa in poi, il terreno era occupato dai cimiteri della prima guerra mondiale divisi per nazione, con al termine un bellissimo Saccello che ancora oggi esiste ed è molto frequentato. Pian piano le salme sono state portate nel grande ossario di Asiago e così il terreno è rimasto libero e sono sorte molte ville abitate
nei momenti di ferie. Bisogna anche ricordare che da Gallio sale la strada che porta all’Ortigara, dove morirono tanti italiani che ogni anno vengono ricordati con una grande celebrazione. La nostra casa negli anni Settanta si è trasformata in Soggiorno Don Calabria, con stanze dotate di bagno (merito di don Benedetto Zecchin, aiutato dall’Ex allievo Scalcon). Dal 1951 al 1971 goderono delle vacanze a Gallio sia i Buoni Fanciulli di Costozza sia quelli della Città del Ragazzo di Ferrara. Anche quest’anno ho trovato un Ex allievo di Ferrara che ricordava quei bei tempi. Non si può parlare di Gallio senza nominare Paolo, figlio di un Ex allievo, che abita poco distante e si occupa di mandare avanti la Casa. Il favoloso Paolo sa accontentare tutti e sistemare ogni situazione. Qualcuno dice: «Finchè c’è Paolo...». Questo è lo spirito di famiglia che voleva don Calabria e oggi si può affermare che Gallio è una grande famiglia. Termino ricordando che nella sala della direzione ci sono tre foto con don Calabria che benedice i Buoni Fanciulli e inaugura la Casa di Gallio nel 1951. In una c’è scritto che “si ritirò qui dal 2 all’8 agosto per prepararsi al suo giubileo sacerdotale (11-8-51)”. Diamo lode alla Provvidenza che continua a essere presente ancora oggi, accendendo qualche fuocherello (come diceva don Calabria) anche sull’altopiano di Asiago. Don Piergiorgio Murari