Dislivelli.eu dicembre 2012-gennaio 2013

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Dislivelli

Ricerca e comunicazione sulla montagna

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Torino il 21 aprile 2010. Direttore responsabile Maurizio Dematteis

da vicino

care i loro contributi. Due anni fa lei aveva annunciato l’acquisizione da parte della Regione di tutte le stazioni sciistiche del territorio. La mia era più che altro una provocazione per denunciare la concorrenza sleale effettuata, in questo settore, dalle Regioni a statuto autonomo e dalla vicina Francia, dove l’energia elettrica prodotta nelle centrali nucleari viene concessa ai gestori di impianti a prezzi estremamente vantaggiosi. In Valle d'Aosta e Trentino tutti gli impianti appartengono alla Regione, lì i costi vengono sostenuti dalla Regione consentendo ai gestori di praticare prezzi inferiori ai clienti. È giusto che un ente pubblico, quindi anche i cittadini attraverso le tasse, finanzi un'attività elitaria come lo sci? Perché i cittadini con le proprie tasse pagano il Teatro Regio? Perché i cittadini con le proprie tasse pagano il sostegno allo sport sui laghi? Da una parte è giusto che le risorse vengano pagate innanzitutto da chi usufruisce dei servizi: la tassa di soggiorno introdotta quest’anno nella Via Lattea servirà per coprire le spese dell’innevamento artificiale, sgravando così la Regione. È la soluzione verso cui ci stiamo muovendo a livello regionale. Considerando una tassa media di 3 euro moltiplicati per i 13 milioni di turisti che abbiamo in Piemonte, otterremmo 40 milioni di euro con cui pagare la neve e non solo, senza incidere sul bilancio dell’ente e sulle tasse dei cittadini. D’altro canto però è anche giusto che l’ente pubblico faccia la sua parte, perché gli aiuti allo sci non sono una spesa ma un investimento: uno sciatore medio spende circa 90 euro al giorno, che vanno a finire nelle casse degli imprenditori del turismo, che poi li riflettono nel sistema tramite tasse e posti di lavoro. Cosa ci mostrano i trend turistici negli ultimi anni? Sono aumentati tutti: nel 2011 abbiamo avuto un incremento del 4% di presenze turistiche rispetto al 2010. I picchi di presenze si sono registrati su laghi e colline. Relativamente all’inverno e alla neve ci attestiamo intorno a 1.600.000 presenze. Daria Rabbia e Simone Bobbio

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