Insieme - Luglio-Agosto 2017

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luglio-agosto 2017 N. 7 ANNO XII € 1,00

sieme MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

GIOVANI PRODIGI IL RISCATTO DELL'AGRO

#INVACANZA I nostri consigli



LUGLIO-AGOSTO 2017 Insieme

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Foto di copertina Salvatore Alfano

luglio-agosto 2017 N. 7 aNNo Xii € 1,00

sieme MENsilE Di attualità E CultuRa DEll’agRo

GIOVANI PRODIGI il RisCatto DEll'agRo

#INVACANZA I nostri consigli

luglio-agosto2017

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EDITORIALE Il caso Riina e la vera dignità di Silvio Longobardi

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LETTERE IN REDAZIONE Cristiani perfetti L'APPROFONDIMENTO

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Sogni di gloria di Silvio Longobardi The Bootle’s, la musica oltre il mito di Martina Nacchio

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Anna, voce bianca al San Carlo di Mariarosaria Petti

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Alessio, da neonato in consolle di Mariarosaria Petti

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35. BLU WHALE: quando il suicidio diventa un gioco

Sommario SCUOLA&UNIVERSITà di Martina Nacchio 27 Antonio, la forza della determinazione

VITA ECCLESIALE 30 “Il Papa crede nella capacità dei vecchi di sognare” di Antonietta Abete 33 Verso il Sinodo a cura della redazione young 38 Sentieri liturgici di don Carmine Cialdini

IN PARROCCHIA 51 Pagine parrocchiali a cura di Antonietta Abete

RUBRICHE 59 Le suore francescane di Sant’Antonio di p. Paolo Saturno 60 In versi di mons. Giuseppe Giudice 61 Cultura 62 Miseria e nobiltà di Peppe Iannicelli

NEWS PARROCCHIE 45 Notizie dalle parrocchie a cura di Mariarosaria Petti

Speciale #InVacanza VITA NELL’AGRO a cura di Salvatore D’Angelo

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30. Il nuovo presidente della Cei

Elezione al primo colpo di Salvatore D’Angelo Qui Regione di Andrea Pellegrino

in punta di matita...

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27. Antonio, la forza della determinazione

di Venoki e Martina Nacchio


EDITORIALE di Silvio Longobardi

Il caso Riina e la vera dignità

A

sentire certi paladini dei diritti umani non è dignitoso morire in carcere, uno Stato moderno non deve avere paura di ridare la libertà anche ai peggiori criminali quando sono affetti da malattie incurabili. Vi sono quelli che si spingono oltre e chiedono una revisione del sistema penale, ritenendo l’ergastolo una sanzione troppo severa, una sorta di pena di morte rimandata. Non si tratta di una questione puramente accademica, il dibattito è nato attorno al caso di Totò Riina, il capo dei capi, un uomo spietato che ha lasciato dietro di sé un’interminabile scia di sangue. La sua vicenda biografica è segnata da una crudeltà davvero sconcertante. Ma non è questo il cuore del problema. Se ci fermassimo a considerare le sue azioni nella luce della più immediata e comprensibile emotività, non sarebbe difficile invocare la pena di morte. Ma non è questa la via della ragione e della carità evangelica. In gioco c’è la nostra dignità. Una società civile non sceglie la via della vendetta, non risponde al male con il male, non mette in atto alcuna forma di violenza, ma riconosce anche ai peggiori criminali la loro inalienabile dignità, concede perciò il diritto alla difesa e non fa mancare l’essenziale per vivere e, ovviamente, non lesina neppure le cure mediche necessarie. Nessun uomo dovrebbe sperimentare il carcere, nessuno dovrebbe essere privato della sua libertà. Ma non viviamo in un mondo innocente e dobbiamo fare i conti con il male. Uno Stato fedele al suo compito, che è

quello di garantire una convivenza conforme al bene di tutti e di ciascuno, toglie la libertà ai delinquenti e ai criminali. La misura coercitiva ha una duplice e complementare ragione: da una parte vuole evitare la reiterazione del male e dare ai cittadini la possibilità di vivere in modo dignitoso e sicuro; e dall’altra intende offrire ai disonesti, anche a chi si è macchiato di crimini orrendi, la possibilità di ravvedersi. Il carcere non rappresenta solo l’estrema difesa di uno Stato che ha il dovere di mettere i violenti in condizione di non nuocere ma offre anche l’opportunità per comprendere gli errori commessi e prenderne le distanze. Se venisse a mancare questa seconda intenzione, il carcere perderebbe ogni valenza pedagogica e si ridurrebbe a semplice prigione, cioè un recinto chiuso che incatena la libertà dell’uomo. Questo sì, sarebbe poco dignitoso. Anche chi ha scritto pagine di morte ha il diritto di ripensare la sua vita al fine di prendere coscienza che la violenza non solo ha calpestato l’altrui dignità ma ha anche sfigurato la propria umanità. Le ingiustizie commesse non possono essere cancellate, ma è possibile scrivere nuove pagine che profumano di vita. Rispettare la dignità del carcerato significa dargli il tempo e la possibilità di ravvedersi. Ogni altro provvedimento, teso a ridurre il regime detentivo o ad allentarlo con ingiustificati privilegi, sarebbe una nuova e più grave offesa alla memoria e alla dignità delle vittime.

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LETTERE IN REDAZIONE a cura di Antonietta Abete

Francesco Pio e Adolfo

“Cristiani perfetti” Gentile redazione, sono Francesco Pio, ho 15 anni e frequento l’Istituto tecnico commerciale di Sarno. Sono responsabile dei ministranti della parrocchia San Teodoro Martire in Sarno, dove svolgo il servizio all’altare da dieci anni. Si dice che facendo qualcosa per troppo tempo se ne perde l’emozione. Secondo me, invece, non è così. Ogni volta che presto il mio servizio ricordo l’emozione che provai quando indossai il mio primo camice, legato in vita da un cordoncino perché troppo lungo; ripenso a tutte le volte che facevo attenzione a tenere le mani giunte bene, a fare la genuflessione con il ginocchio destro, a mettercela tutta per suonare la campanella che segnava l’inizio della Messa. Emozioni bellissime che mi hanno formato. Anche se ad un certo punto della mia crescita ho iniziato a pensare che mi servisse di più. (…). Grazie alla guida del mio parroco, ho iniziato a vederci più chiaro: avevo “fame di fede”, fame di Gesù e voglia di conoscerlo meglio. Ho iniziato a dare più spazio alla preghiera e all’ascolto della Parola e dell’omelia, così ho trovato le risposte che cercavo, ho iniziato a ritrovare quel calore di cui avevo bisogno: ho avvertito in me vivo il fuoco dello Spirito. Da quel momento ho sentito il mio cammino in parrocchia più completo e così, un mese e mezzo fa, ho chiesto al mio parroco di ricevere il Sacramento della Cresima. Da quando ho ricevuto il sigillo dello Spirito, non smetto di consigliare ai miei amici di fermarsi in ascolto e silenzio, spegnendo i rumori del mondo esterno per dialogare con Gesù, soprattutto durante la Messa. Mi è stato insegnato, infatti, che Cresima non è solo Confermazione

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ma anche mandato, ed è in forza di questo mandato voglio provare ad accendere una fiammella nel cuore di chi ho di fronte, provando a farlo innamorare di Gesù. Francesco Pio Ciao, mi chiamo Adolfo, ho 16 anni e da 10 faccio parte anche io del gruppo ministranti della parrocchia San Teodoro Martire in Sarno. Fu don Marco Siano ad invitarmi che ringrazio di cuore. Da un anno, insieme ad un caro amico, sono responsabile del gruppo, compito che svolgo con grande passione e gioia. Il 4 giugno ho vissuto un’esperienza indimenticabile, ho ricevuto il sacramento della Confermazione dalle mani di don Antonio Agovino. In piena maturità, ho confermato di essere un cristiano. Quando don Antonio ha imposto sulla mia fronte l’olio del sacro Crisma mi sono sentito un “cristiano perfetto”. Come afferma papa Francesco un cristiano senza la cresima è un cristiano a metà. Spero di continuare, senza mai stancarmi, a prestare il mio umile servizio. Adolfo Carissimi Francesco Pio e Adolfo, grazie per avere condiviso con noi la gioia del vostro servizio in parrocchia e l’emozione provata il giorno in cui avete ricevuto il dono dello Spirito. Nel 2013, papa Francesco, dopo aver conferito il sacramento della Confermazione a 44 giovani, alla folla che gremiva Piazza San Pietro disse: «Cristo ci dà il coraggio di andare controcorrente e vince la paura. Giocate la vita per i grandi ideali!». Auguri.


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PROFESSIONAL BALLET ACADEMY eccellenza della danza in Campania Formazione professionale danza classica e moderna contemporanea con esami in sede tenuti dall’étoile internazionale Raffaele Paganini Lo scorso 18 giugno, nella sede della Professional Ballet Academy, si è tenuta la consueta seduta d’esame di fine anno accademico. I direttori artistici della scuola Lina Vitelli e Raffaele Paganini hanno fatto gli onori di casa all’amatissima étoile scaligera di Maurice Bejart, Luciana Savignano, madrina d’eccezione. Al suo fianco Massimiliano Craus, critico de Il Corriere della Sera e docente di storia della danza dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Un parterre ricchissimo per i tanti ragazzi e ragazze della Professional Ballet Academy di Sarno, impegnati nel difficile repertorio di balletto classico de “La Bella Addormentata” e di “Paquita” con risultati certamente al di là di ogni più rosea aspettativa. «Sono orgoglioso di essere al fianco di Lina in questa avventura artistica e con i suoi ragazzi. È un ambiente molto sereno dove si può lavorare davvero proficua-

mente» precisa Raffaele Paganini che condivide appieno le proprie sensazioni con la dea della danza Luciana Savignano. Questo è il terzo anno dall’inaugurazione delle primissime attività eppure già si parla di significative iniziative all’orizzonte, ancora a braccetto con l’insegnante ospite permanente Rossella Giordano. «Vorrò offrire il mio contributo a questo bellissimo ensemble. Al di là dei risultati, in sala mi piacerebbe infondere in questo gruppo di giovani l’amore e la passione per la cultura della danza attraverso differenti approcci didattici» spiega Massimiliano Craus. La chiosa della giornata spetta però a Luciana Savignano che, riservata come sempre, ha dichiarato a microfoni spenti: «Ho individuato alcune ballerine davvero promettenti ed un ambiente familiare idoneo per crescere armoniosamente. Sono felice di aver conosciuto questa bellissima scuola».

Direzione Artistica: RAFFAELE PAGANINI e LINA VITELLI Via Nunziante, 24 Sarno (SA) 342 515 61 07


L'APPROFONDIMENTO a cura della redazione

Sogni di gloria

È

lecito, persino doveroso, pensare in grande. Custodire e coltivare sogni appartiene alla natura umana ed è ancora più radicata in quella stagione della vita in cui siamo come fogli bianchi sui quali tutto è ancora da scrivere. Le storie che raccontiamo in questo dossier estivo offrono un quadro consolante di quel mondo giovanile che a volte appare asfittico e privo di mordente. La realtà contiene sempre luci e ombre, giovani che vivono senza ideali e altri che sono pronti a rischiare per fare qualcosa di bello. In queste vicende biografiche non ci sono solo gli innegabili talenti individuali ma anche la disponibilità a faticare per far crescere e portare a pieno sviluppo quello che in origine è solo una potenzialità. È una scelta che chiama in causa i singoli soggetti. È bello vedere ragazzi ancora lontani dalla maturità istituzionale eppure già pronti a fare rinunce e sacrifici pur di realizzare i loro sogni. Ma niente sarebbe possibile se non ci fossero genitori attenti e pronti a sostenere le loro legittime a-

spettative. Un sostegno che si traduce in un investimento concreto di energie personali e risorse economiche e, non raramente, comporta un’agenda carica di impegni. Il ruolo della famiglia resta decisivo. In queste pagine parliamo della musica, espressione privilegiata di quell’innata capacità artistica che attraversa ogni stagione della storia. Parliamo di cultura e comunicazione. Facciamo bene ad accompagnare i nostri giovani, invitandoli a dare il meglio di sé. Ma non dobbiamo illuderli né ingannarli. I primi a farlo sono proprio i mezzi della comunicazione che esaltano oltre misura i campioni e i grandi personaggi della musica e dello spettacolo. La felicità, che tutti cercano avidamente, non dipende dal successo. Vi sono persone che hanno raggiunto gli obiettivi sperati senza per questo trovare la gioia. È necessario acquisire tutte le competenze utili a sviluppare i talenti ricevuti senza dimenticare che tutto questo non basta per fare della vita una melodia. C’è bisogno di ben altro. C’è bisogno di un Altro. Silvio Longobardi

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L'APPROFONDIMENTO Marco, Giovanni, Antonio e Stefano

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i vuole coraggio a mettersi nei panni di un grande, a camminare nelle sue scarpe, a sfidare la sua storia. Serve ancora più coraggio, poi, quando si cerca di imitare non un grande qualunque, ma un gigante della musica. Un’audacia mista a leggerezza, quella fresca, tipica della giovane età. Hanno sessant’anni in quattro i The Bootle’s. Stefano, Giovanni, Marco e Antonio sono i Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr della Angri talentuosa. Da quasi due anni portano avanti il loro progetto musicale, quello di tribute band dei Beatles. Stefano ha solo 13 anni, folti capelli ricci e un talento naturale. Parla di sé poco e con profonda umiltà, ma quanto vale lo si intende dal tono di voce con cui è il fratello Giovanni a descriverlo. «Lui ha iniziato a suonare l’organetto a soli 6 anni nel gruppo di musica popolare di nostra madre. Serviva uno strumento adatto. Da poco, invece, suona la chitarra. Ed è davvero bravo, molto più bravo di me. È costante, musicale e si impegna». Siamo seduti su una panchina della villa comunale di Angri. È una fresca sera di giugno. Si respira una forte aria di complicità. Sembriamo un gruppo di amici che chiacchiera con un’amica qualche anno più grande per quanto ridiamo nel conversare. Scherzano con la spensieratezza tipica degli adolescenti. La scintilla nei loro occhi, però, non è comune a tutti i ragazzi della loro età. La determinazione si tocca con mano. L’atmosfera gioviale diventa seria quando parlano del loro progetto musicale. Giovanni ha 15 anni ed è il leader del gruppo. Non c’è bisogno che siano gli altri componenti a specificarlo. È lui che inizia a descrivere come sono nati i The Bootle’s. «Tutto è partito tra i banchi di scuola – racconta –. L’idea era imparare l’inglese attraverso le canzoni dei Beatles. Un progetto scolasti-

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The Bootle’s,

la musica oltre il mito

Quattro ragazzi e un sogno da costruire. Intervista alla tribute band dei Beatles di origine angrese


co che avrebbe unito il ramo musicale e quello linguistico. Alla fine avremmo organizzato con mia madre, professoressa di strumento, e la professoressa di inglese una simulazione di concerto». A scuola il progetto non è mai partito, ma Giovanni e sua madre hanno deciso di non accantonare l’idea. «Perché non farlo comunque, ci siamo detti. Così tutto ha avuto inizio». Giovanni è al sesto anno di conservatorio, studia percussioni. Ma per la sua cover band ha deciso di indossare i panni del grande John Lennon e di strimpellare la sua chitarra. «Non proprio la sua – specifica – costerebbe troppo. Ma abbiamo deciso di avvicinarci il più possibile ai personaggi che interpretiamo, e quindi anche i nostri strumenti sono simili ai loro». Marco, in arte George Harrison, batte la gamba a tempo esattamente come il suo mito. «Ho studiato così bene le sue movenze che credo abbiano influenzato anche la mia personalità. Spesso mi guardo allo specchio mentre suono e mi sorprendo a riconoscermi in lui». È il miglior amico di Giovanni, hanno frequentato la stessa scuola. Sono come fratelli e Stefano sta tra loro due come un collante, facendo da intermediario quando qualcosa non va e da fratello minore per entrambi. Antonio, invece, è il batterista del gruppo. Dall’alto dei suoi 17 anni è il più grande della band. Quando i tre si sono messi in testa di dar vita a questo progetto, hanno tappezzato la città di inserzioni per trovare Ringo Starr. «Speravamo rispondessero molti ragazzi. Avevamo in mente di fare dei provini. E invece si è presentato solo Antonio. Ma è stata una fortuna, è un grande batterista». Davanti alla telecamera. Che sia una piazza, un teatro o lo studio di una trasmissione televisiva, i The Bootle’s sanno come far infiammare il pubblico. Lo scorso novem-

bre hanno partecipato a Tu si que vales, trasmissione del palinsesto televisivo di Canale 5. Un’esperienza entusiasmante, che ha permesso che il loro talento fosse apprezzato da tutta Italia. Per degli adolescenti qualunque, una esibizione televisiva a meno di un anno dal debutto dovrebbe rappresentare il massimo. Eppure nel parlare delle esperienze che fino ad ora li hanno entusiasmati si soffermano più sulle emozioni che su quell’evento in particolare. L’adrenalina che li travolge prima di iniziare un concerto, l’euforia provata quella volta che gli hanno chiesto una canzone che non avevano preparato e allora l’hanno improvvisata, la scarica d’energia quando il pubblico canta insieme a loro: è questo che dà loro la carica. Coltivando il talento. C’è tanto impegno dietro il successo che i The Bootle’s stanno costruendo. Lezioni private, ore di studio nella piccola sala prove e nel chiuso delle loro camere. Ci si potrebbe chiedere se ne vale la pena di sacrificarsi così tanto, di districarsi tra musica e studio, di vivere meno la loro età. Come potrebbero quattro ragazzi avere successo riprendendo musica e cuore di una band storica, a cui tantissimi si ispirano ormai da decenni? La risposta è presto data: i The Bootle’s sono molto di più di una semplice tribute band. Loro hanno qualcosa di proprio da raccontare. Nella loro gestualità studiata, nei loro accordi accurati, nei loro vestiti curati nei minimi particolari c’è di più di una semplice emulazione. C’è una promessa. Ci saranno altri progetti ad attenderli, altri vestiti da indossare, scarpe nuove da calzare e strade ancora mai esplorate da percorrere. I The Bootle’s hanno già fatto tanta strada ma per Giovanni, Antonio, Marco e Stefano questo è solo l’inizio. Martina Nacchio

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L'APPROFONDIMENTO

Anna,

voce bianca al San Carlo Da dieci anni la studentessa del “La Mura” di Angri fa parte del Coro del Tempio lirico più antico d’Italia

A

8 anni mette per la prima volta piede al Teatro di San Carlo, un posto che da 10 anni sente come casa. È la storia della neomaggiorenne Anna Ferraioli, studentessa del Liceo classico “Don Carlo La Mura” di Angri. «Alle elementari avevo seguito un corso di musica con un progetto PON. Il maestro mi incoraggiò a continuare» racconta la ragazza dai lunghi capelli ricci. Un insegnante che prende a cuore il talento della bambina tanto da segnalarle la data di un’audizione per il Coro delle voci bianche del primo Tempio lirico italiano (costruito anticipando di 41 anni la Scala di Milano e 55 la Fenice di Venezia). È il giorno dell’audizione. Con l’ingenuità dei suoi anni, la piccola avanza con trepidazione da piazza del Plebiscito e scorge tanti coetanei intenti a ripassare spartiti e ad eseguire gorgheggi, accompagnati da maestri e pianisti. Anna è stretta solo dall’abbraccio carico di entusiasmo di mamma e papà. «Ai ragazzini che non avevano preparato alcun brano, la direzione artistica chiedeva di intonare Tanti auguri a te. Mi sembrava troppo poco. Ricordavo le parole di Non sarà un’avventura e cominciai a cantare a cappella». Battisti e la voce di Anna bastano per convincere gli esperti. Soltanto dopo una settimana arriva l’esito del colloquio via email ai genitori: «Eravamo in macchina, di ritorno da una festa di compleanno e mio fratello iniziò a cantare. Ridevano tutti e poi mi comunicarono la buona notizia» ricorda la soprano in erba. La bambina entra a far parte del coro.

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I sacrifici. La normale quotidianità è spazzata via dai ritmi frenetici dettati dallo studio e dalle prove: «Due volte a settimana i miei genitori mi accompagnavano a Napoli. E lo fanno tuttora. In vista di spettacoli o esibizioni è capitato di avere impegni anche tutti i giorni della settimana» confessa. A scuola, non tutti – amici e docenti – hanno compreso fino in fondo il grande impegno richiesto dall’esperienza canora di altissimo livello che la ragazza sta vivendo: «Non ho mai chiesto sconti, basta soltanto organizzarsi. Ad esempio, non esistono domeniche senza studio» prosegue Anna. Entrare nel Coro delle voci bianche non è una strada in discesa: «Ogni anno bisogna superare un esame per poter restare». Il Teatro di San Carlo deve constatare che i giovani membri del coro conservino la “voce bianca”. Quando la voce matura, è possibile sostenere altre audizioni per entrare nel Coro degli adulti. Una strada con insidie ad ogni angolo. Gli spettacoli e il sogno nel cassetto. Anna ha già preso parte a tantissime opere liriche: Boheme, Tosca, Turandot, Pinocchio, Carmen, Principessa e le sette notine, Carmina burana, Brundibar, Pagliacci, Spazzacamino. Non solo al San Carlo di Napoli, ma in tutta la Campania. «In alcuni casi, ho anche recitato» afferma con orgoglio. L’anno prossimo Anna affronterà l’esame di maturità e poi potrà dedicarsi a tempo pieno al suo sogno, tutto racchiuso in sette note, un pentagramma e una voce unica. Mariarosaria Petti


Antonio,

note di gloria

I

nizia a studiare musica a soli 9 anni, oggi ha già conquistato l’America. Il suo nome è Antonio Roccia ed è un promettente pianista sarnese. A 17 anni entra in conservatorio, laureandosi in pianoforte (I livello) con il massimo dei voti. Convinto che la preparazione sia la chiave vincente per conquistare il suo posto nel panorama musicale internazionale, non smette di studiare. Intraprende il percorso di studi in Composizione e pianoforte (II livello) presso il Conservatorio di Benevento, tuttora in corso. «Ho iniziato a scrivere musica dall’età di tredici anni – racconta – e ad oggi ho registrato circa dieci composizioni». Mentre parla delle musiche da lui composte, non cita una musa che ispiri gli artisti, una leva che fa muovere istintivamente le dita dallo strumento al foglio. Il giovane pianista sarnese ha i piedi ben impiantati a terra. «L’ispirazione arriva quando sono al pianoforte. Ma è lo studio, la tecnica, a guidarmi». Ed è, forse, proprio la sua umiltà che pone ancora più in evidenza il suo talento, che

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Mensile di attualità e cultura dell’Agro Espressione della comunità ecclesiale della Diocesi Nocera Inferiore-Sarno Registrato presso il Tribunale di Nocera Inferiore n. 624/06 del 16 giugno 2006 e n. 1529/2014 del 11 agosto 2014. Iscritto al R.O.C. n. 26978 del 01/02/2017. Membro Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Editore Priscus Società Cooperativa Direttore Responsabile Andrea Annunziata Direttore Editoriale Silvio Longobardi Vicedirettore Antonietta Abete

Redazione Salvatore D’Angelo, Mariarosaria Petti, Martina Nacchio e Donatella Salvati Segreteria di redazione e marketing Sofia Russo, Maria Luisa Franco Hanno collaborato Mons. Giuseppe Giudice, Francesco Pio De Stefano, Adolfo Ascolese, Andrea Pellegrino, Salvatore Guercio Nuzio, Davide Cerrato, don Giuseppe Pironti, Donatella Salvati, Rosanna Stoia, Daniele Parlato, Lucia Capaldo, Francesca Sorrentino, don Carmine Cialdini, Sabrina Perrino, Nunzia Piccolo, Dina Grimaldi, Alberto Limodio, Livia Rossi, Maria Domenica D’Ambrosio, Rosa Maria Ruocco, Francesco Coppola, Elisa Califano, Francesco Sessa, Anna Petrosino, Virginia Ingenito, Mariano Rotondo, p. Paolo Saturno, don Natalino Gentile, Peppe Iannicelli. Amministrazione Via Vescovado, 4 84014 Nocera Inferiore (SA) Tel/Fax 081 5170466

esprime suonando da solo, accompagnando orchestre nei teatri più importi d’Italia e nel “Duo Respighi”, formato nel 2016 insieme al violinista Vincenzo Iovino. Alla sua giovane età Antonio ha già avuto numerosi riconoscimenti. Il 2014, in particolare, è stato un anno pieno di soddisfazioni. A luglio è tra i tre compositori scelti per partecipare al Social World Film Festival, componendo la colonna sonora del cortometraggio “The social network”, decretato vincitore del concorso. A novembre vince il premio International composer & arranger of the year ai prestigiosi Los Angeles Music Awards, dove gareggia con David Osborne, il pianista della Casa Bianca. Nel 2016, poi, arriva il riconoscimento più importante: con la composizione per pianoforte “Turoccia” vince il primo premio assoluto all’American Protege International Music Talent Competition. È il primo italiano ad aver vinto questa competizione. Solo il primo passo verso la gloria. Martina Nacchio

Progetto grafico e impaginazione Salvatore Alfano

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 21 giugno 2017

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L'APPROFONDIMENTO

Alessio,

da neonato in consolle Dj sedicenne con all’attivo già dieci anni di esperienza. Appassionato di informatica e fotografia. Il suo sogno? Andare in Australia o creare una tv locale

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a prima volta che ha indossato una cuffia e diretto la regia di Radio Base, aveva soltanto 6 anni. Semplice come imparare a camminare o a parlare per un bambino venuto alla luce nel mondo radiofonico e cresciuto tra consolle e mixer. Alessio è il terzogenito di casa Marrazzo: ha soltanto 16 anni ed è già una colonna portante dell’emittente radiofonica locale. «Mia sorella Rosanna aveva 21 anni quando sono nato e il secondogenito Errico 18. È stato come avere due genitori in più» racconta il talentuoso dj. Due preziose guide che lo hanno reso più maturo della sua età: «I miei coetanei sono più capricciosi, riflettono meno e avanzano richieste impossibili alle famiglie. Io penso molto prima di agire. Ad esempio, ho acquistato una macchina fotografica soltanto dopo aver messo da parte qualche risparmio» conferma l’adolescente. In famiglia, il ragazzo è immerso nella musica: «Mio padre suona basso e chitarra e adesso è in una cover band di Renzo Arbore, mio fratello basso e contrabbasso ed è stato tra i fondatori del gruppo Diastema». Alessio studia il violoncello per tre anni e vince anche un concorso al San Carlo. Ma il cuore batte per altro e così lascia, nonostante la delusione di mamma e papà. L’informatica. Alle scuole elementari incontra un maestro di informatica – «l’unico che abbia creduto in me» chiosa – e si accende la prima scintilla di un interesse che lo orienterà nella scelta dell’istituto superiore. Alessio s’i-

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scrive all’I.I.S. “G. Marconi” di Nocera Inferiore. «Con il mio pc ci parlo, non mi vergogno ad ammetterlo – prosegue il ragazzo – forse però studiando anche la parte teorica dell’informatica ho imparato a vedere gli aspetti negativi della materia e la passione è venuta scemando». La fotografia. Un nuovo amore fa capolino nella giovane vita di Alessio: la fotografia. «Per la mia Prima Comunione avevo già scelto come regalo una macchina fotografica» spiega. Un campo che gli consente di esprimere la sua creatività. Un giorno, uno degli speaker di Radio Base gli mette tra le mani una macchina professionale e da quel momento si consolida il suo trasporto per obiettivi, otturatori e flash. Da autodidatta sta imparando a scattare e modificare le sue foto, a riprendere e montare video. Insieme ad altri due compagni, realizza già i primi lavori. I progetti per il domani sono ancora confusi: «Potrei lasciare tutto e trasferirmi in Australia o in Germania. Oppure mi piacerebbe lavorare per Apple. Non so ancora se dedicarmi soltanto alla fotografia oppure formarmi come tecnico audiovisivo. Il mio sogno sarebbe creare una televisione locale». I programmi s’intrecciano con le aspirazioni della fidanzata Roberta, a cui è legato da un anno e mezzo: «Staremo a vedere!» esclama. La felicità arriva solo per chi sa immaginarla. E ad Alessio, l’inventiva non manca. Mariarosaria Petti


Il disegno realizzato dalla studentessa del "A. Galizia"

Luana

I

e una Tuborg quasi vera

l suo pennello scorre leggero, a riprodurre volti che forse non sanno neppure che rimarranno immortalati per sempre. Le dita si muovono veloci, scelgono con cura i colori, con cui danno vita ad un’altra realtà. Luana Faiella: diciotto anni e il sogno di diventare un’artista. Una di quelle a 360 gradi, non una semplice pittrice. Studia al Liceo artistico “A. Galizia” di Nocera Inferiore. In lei l’amore per l’arte si accompagna a quello per il canto. «La musica mi aspira ancora di più nell’arte» confida. È giovane, ma il suo talento già straripa fuori dal foglio. «Mi piace sorprendere le persone disegnando oggetti che sembrano veri, ma in realtà sono semplici disegni» dice. Come quando ha impresso su un cartoncino una bottiglia di Tuborg così perfettamente disegnata, che i gestori della pagina ufficiale dell’azienda hanno voluto complimentarsi con lei. «Che meraviglia! Quasi non ci crediamo!» hanno commentato. Una semplice bottiglia, o il vaso di Pandora da cui tutto può avere inizio. Martina Nacchio

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#INVACANZA#INVACAN a cura della redazione

#InVacanza Sagre, concerti, mostre e semplici passeggiate all’aperto. L’estate è il momento opportuno per ricaricarsi, ritrovare se stessi e gli altri

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state, tempo di vacanze. Insieme vi propone, come ogni anno, una serie di iniziative per trascorre il tempo libero nei mesi più caldi dell’anno. Che ci si trovi in riva al mare o in montagna, al lago o in città, c’è sempre qualcosa da fare per riempire le calde serate estive. Occasioni per tutti, anche per chi a causa della crisi economica non può muoversi di casa. Quasi tutte le amministrazioni comunali organizzano un cartellone ad hoc. Chi non può trascorrere qualche giorno fuori, la sera però

potrà cogliere qualche nostro suggerimento. Sono tantissime le sagre che le associazioni e le Pro loco organizzano in Campania per far gustare i prodotti tipici del nostro fantastico territorio. Ma ci sono anche tanti concerti, a pagamento le rassegne di Ravello e quelle nei templi di Paestum, ma pure numerose feste di piazza. Anche leggere un buon libro, ascoltando in sottofondo un po’ di musica, potrebbe aiutare a ritrovare un attimo di pace dopo la frenesia di un anno di lavoro e studio.

Sagre Festa del fungo porcino 7 – 9 luglio Misciano di Montoro III Sagra della pizza fritta e notte della tammorra 15 - 16 luglio Schiava (Na) XXVII Sagra lagane e ceci 14 – 18 luglio Rufoli di Salerno Sagra della melanzana 21 – 23 luglio Santa Maria la Carità Calici di Stelle – Festa del vino Aglianico 08 - 10 agosto Campoli del Monte Taburno Sagra del fusillo e della braciola Pietrafusana 11 - 12 agosto Pietradefusi

Sagra del Pomodoro San Marzano d.o.p. Sedicesima edizione per la sagra dedicata al re dei pomodori: il San Marzano dop. L’appuntamento è dall’8 al 10 settembre nei giardini pubblici di via Risorgimento a Striano. Saranno tre giorni dedicati alla degustazione di prelibatezze a base di pomodoro San Marzano, accompagnate da prodotti di alta qualità come pasta artigianale, mozzarella di bufala e fiordilatte, birra artigianale o ottimo olio extravergine di oliva. Per approfondimenti e aggiornamenti www.prolocostriano.it.

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XXXX Sagra Della Maccaronara 12 – 13 agosto Castelvetere sul Calore Sagra della porchetta, lagane e ceci 1 – 3 settembre Macchia di Montecorvino Rovella Birra in Borgo 08 - 10 settembre Sant’Egidio del Monte Albino Pane Ammore e Tarantella 23 - 24 settembre Avella


#INVACANZA #INVACANZA Concerti Jarabe De Palo 14 luglio Arena Flegrea – Napoli

Poggiomarino Street Food Fest L’8 e il 9 luglio a Poggiomarino si svolge al seconda edizione del Poggiomarino Street Food Fest. La manifestazione si terrà al corso Iervolino, all’altezza del plesso scolastico di Tortorelle. L’evento sarà allietato da momenti musicali e di animazione con artisti di strada.

Luminaria di San Domenico A Praiano, dal 30 luglio al 4 agosto, torna l’appuntamento con la Luminaria di San Domenico. Si tratta di una antica tradizione che vede protagonista il convento di Santa Maria a Castro, dove si venera san Domenico. L’iniziativa coinvolge tutti i cittadini di Praiano che con delle singolari e affascinanti illuminazioni a cera adornano le terrazze, le finestre, i giardini, le stradine, le cupole delle abitazioni e giovani praianesi decorano con 2000 candele ogni sera piazza San Gennaro. La Luminaria ha un preciso significato: la mamma di san Domenico, prima di partorire, sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il Mondo, a significare che il nascituro avrebbe portato in tutto il Mondo la Parola di Dio.

Mannarino 18 Luglio Arena del mare – Salerno Benji & Fede 19 luglio Arena del mare – Salerno Nek 20 luglio Arena Flegrea – Napoli Alvaro Soler 22 luglio Arena Flegrea – Napoli The Kolors 16 agosto Teatro dei Templi – Paestum Gigi D’Alessio 19 agosto Teatro dei Templi – Paestum Fiorella Mannoia 22 agosto Teatro dei Templi – Paestum

Musica alla Reggia Il 26 luglio, nel giardino della Reggia di Caserta, gli Avion Travel onoreranno l’amico e chitarrista Fausto Mesolella, componente del gruppo con Peppe Servillo, recentemente scomparso. Sarà un concerto/tributo all’arte e alla persona di Mesolella. LUGLIO-AGOSTO 2017 Insieme

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#INVACANZA#INVACANZA Mostre I Musici di Caravaggio Palazzo Zevallos Stigliano – Napoli 6 maggio – 16 luglio Martedì/venerdì, 10.00-18.00; sabato/domenica 10.00-20.00. Biglietto 5 euro. Pompei e i Greci Palestra grande – Pompei 14 aprile – 27 novembre Klimt Experience Reggia di Caserta 8 giugno – 31 ottobre Il mondo che non c’era 200 reperti della Collezione Ligabue di arte maya, azteca e inca Museo archeologico nazionale – Napoli 16 giugno – 30 ottobre

Le 4 Notti Dei Briganti A Montemiletto, dal 2 al 5 agosto, nella cornice suggestiva e scenografica di piazza IV Novembre e di tutto il centro storico, si potrà assistere a uno spettacolo che rievoca la storia del brigantaggio e catapulterà i visitatori in un viaggio all’interno di una Montemiletto in rivolta, quella tra il 1860 e il 1861. «La manifestazione – spiegano gli organizzatori –, rispettando in pieno il principio della valorizzazione del territorio, prevede al suo interno il “Music Festival delle Province Meridionali”, dibattiti tematici, esposizioni artistiche e stand informativi.

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I venerdì dei depositi Fino al 25 agosto, tutti i venerdì, sarà possibile visitare i tesori sotterranei del Museo del Parco Archeologico di Paestum. Un’occasione unica per accedere nel cuore del Museo dove sono conservate opere mai esposte. Potranno essere viste centinaia di tombe dipinte del IV e III sec. a.C. Si tratta di una valorizzazione dei depositi in chiave scientifica, entrando i visitatori vedono il dietro le quinte di un grande museo archeologico: con restauratori, archeologi e tecnici al lavoro. I turisti potranno scoprire un percorso fuori dall’ordinario aperto al pubblico per soli pochi mesi all’anno, aggiungendo solo 1 euro al costo del biglietto d’ingresso al Parco. Per ogni visita è prevista la partecipazione di massimo 25 persone. L’appuntamento è presso la biglietteria del Museo alle ore 10.00, 12.00 e 14.00.


#INVACANZA #INVACANZA

Anche i fagiolini vanno nello spazio Autore: Giulia Amoruso B. Editore: Juice for Breakfast Prezzo: € 14,00 Una buona proposta per i più piccoli dalla penna talentuosa di una giovane character & graphic designer: 10 storie di coraggio, amicizia e di sogni. Una raccolta di brevi racconti e anche un quaderno per conoscere le proprie paure e raccogliere pensieri, disegni e avventure. La pubblicazione fa parte del progetto Ingredienti Coraggiosi.

La disputa felice Autore: Bruno Mastroianni Franco Cesati Editore Prezzo: € 12,00

La più amata Autore: Teresa Ciabatti Editore: Mondadori Prezzo: € 18,00

Una guida sintetica per imparare a sostenere il proprio punto di vista davanti all’altro che non è d’accordo, senza litigare, ma provandovi gusto e soddisfazione. Dove? Sui social network. Perché anche online è possibile dissentire senza ostilità. Parola dell’autore del libro, docente di Media Relations alla Pontificia Università della Santa Croce e curatore dei canali social della trasmissione di RaiTre La Grande Storia.

Candidato al Premio Strega 2017, “La più amata” è un percorso di autoliberazione di una bambina coccolata e viziata da un padre importante e potente. Soltanto crescendo, Teresa metterà insieme i pezzi della storia della sua famiglia, scoprendone lati oscuri. Un’autofiction in cui l’autrice ricerca nell’infanzia le ragioni per cui è diventata la donna che è.

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#INVACANZA#INVACAN Insieme augura a tutti i lettori, agli abbonati, ai referenti parrocchiali e agli sponsor buone vacanze. Ci rivediamo il 10 settembre!

Giorni di grazia Autore: Arthur Ashe Add Editore Prezzo: € 18,00

Da dove la vita è perfetta Autore: Silvia Avallone Editore: Rizzoli Prezzo: € 19,00

Un testamento struggente e vitale da tramandare alle future generazioni. È questo il contenuto del libro autobiografico di Arthur Ashe, campione assoluto di tennis e paladino delle lotte anti apartheid in Sudafrica al fianco di Mandela, scritto a quattro mani con il giornalista Arnold Rampersad. Un percorso umano e sportivo ricchissimo, tutto da scoprire.

Un intreccio di storie nella periferia di Bologna. Vite che scorrono in stanze parallele, senza essere schiacciate dalla scrittrice – già autrice di Acciaio – nel finale del riscatto. Adele, non ancora maggiorenne, è incinta del bulletto del quartiere. Poi ci sono Manuel e Zeno, accecato dal successo l’uno, mente brillante l’altro. Dora e Fabio sono divisi dal desiderio di un figlio. Il resto è vita che scorre, come un fiume in piena.

La redazione

Contest

#InVacanzaConTe

porta Insieme in vacanza con te, scatta una foto e partecipa al concorso

SCATTA

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Immortala un soggetto, un oggetto o un panorama con il mensile Insieme in bella mostra ed inviala come messaggio privato sulla pagina Fb “Mensile Insieme”. è possibile inviare max 3 foto. Lo scatto che avrà ricevuto il maggior numero di “like” vincerà una notte per due persone in uno degli hotel convenzionati con l’Agenzia Your Travel – Cava de’ Tirreni (SA). Il concorso termina il 15 settembre. Insieme LUGLIO-AGOSTO 2017

Il regolamento completo sul sito www.diocesinocerasarno.it e sulla pagina Fb “Mensile Insieme”


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VITA NELL'AGRO a cura di Salvatore D’Angelo

Risultato pieno per Torquato, Lanzara e Pagano. Forza dal punto di vista amministrativo

Manlio Torquato

Paola Lanzara

Carmine Pagano

Elezione a primo colpo

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l dato elettorale venuto fuori dalle urne a Nocera Inferiore indica che la città ha preferito la continuità all’alternativa, che pure c’era, quantomeno sulla carta, con otto candidati a sindaco. Una proposta giudicata non sempre credibile. Un cartello di competitor al quale il 65% dei nocerini non ha dato fiducia. La riconferma di Manlio Torquato è carica di onori, ma anche di oneri. Fiducia al sindaco uscente, ma anche speranza nella risoluzione dei problemi che caratterizzano la città: traffico, ambiente, sviluppo industriale, riqualificazione di Montevescovado. I primi passi del Torquato bis sembrano andare in questa direzione. Avrà cinque anni per confermare la linea e far sbocciare un territorio che resta ancora riferimento per l’ampia area dell’A gro nocerino sarnese. Nocera non sarà più la ca-

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pitale, ma resta sempre un capoluogo. I 17.873 voti pesano sulla fascia tricolore, dandogli quella spinta propulsiva a fare meglio. Un contributo dovrà assolutamente venire dal consiglio comunale. L’auspicio è che non sia troppo silente, così come è avvenuto negli ultimi cinque anni. Troppe comparse sono passate dall’aula consiliare di piazza Diaz. Le premesse di cambiamento e proposizione non mancano e si fondano sui nomi di Renato Guerritore e Nicola Maisto, su mister preferenza Paolo De Maio, sul riconfermato Ilario Capaldo, o si rispecchiano nelle giovani e al momento poco conosciute consigliere di maggioranza Annarita Ferrara, Anna Della Porta, Manuela Citarella e Federica Fortino. Anche la forte affermazione partitica, di PD e PSI in particolare, dovrebbe dare maggior brio alle attività.

I tre nuovi sindaci dell’Agro si troveranno a ragionare, insieme a Nocera Superiore, della futura programmazione sociale del sub ambito S1


Un consiglio è interessante e produttivo, attirerà nuovamente i cittadini in aula, quelli mancati negli ultimi periodi, anche grazie a un’opposizione concreta. Quella che ha lasciato Palazzo di Città è stata silente e appiattita, salvo isolate eccezioni come Antonio Iannello e Peppe Grassi, entrambi non ricandidati. Grandi aspettative sono riposte in Pasquale D’Acunzi e Alfonso Schiavo. Da politici navigati e uomini delle istituzioni sapranno essere interpreti di una minoranza costruttiva e propositiva. A fargli compagnia ci saranno il giovane Elio Borzi, Giuseppe della Porta, Tonia Lanzetta e Vincenzo Spinelli. Quest’ultimo, espressione del Movimento 5 Stelle, rappresenta il primo baluardo dei grillini nell’ente di piazza Diaz. Seppur le aspettative pentastellate erano ben altre, l’avvocato entra a pieno titolo nella storia e nella memoria grillina nocerina. Anche Roccapiemonte si era contraddistinta per la varietà di candidati. Cinque

Le edicole partner in cui è possibile trovare INSIEME

per l’esattezza. I rocchesi hanno preferito a tutti il ginecologo Carmine Pagano. Ha battuto il suo principale competitor, Gerardo Adinolfi, in una sfida appassionante spuntandola con il 40,07%. Ben altri numeri rispetto a Nocera Inferiore, ma uguali responsabilità. Storica l’affermazione di Paola Lanzara a Castel San Giorgio. L’avvocato ha battuto il plurisindaco Andrea Donato e la novità a 5 stelle Gaetano Riso. Con una maggioranza di ferro, Lanzara è il primo sindaco donna della storia sangiorgese. Torquato, Pagano e Lanzara, insieme al sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano, rappresentano i comuni dell’ambito S1 del Piano di zona. Con quattro amministrazioni forti, pienamente in carica e legittimate dal voto popolare, ora dovranno darsi da fare per colmare le difficoltà dal punto di vista sociale che caratterizzano il territorio del distretto 60, dopo i ritardi dei mesi scorsi. Salvatore D’Angelo

Edicola Amato Giornali Via dei Goti 11 Angri Cartolibreria Edicola Nasta Via Giudici 46 Angri Cartolibreria Corinto Via Fucilari 68 Nocera Inferiore Edicola Civale Teresa Via G.B. Vico 3 Nocera Inferiore Edicola di Manu Via Roma 77 Nocera Inferiore Centro Edicola Via San Clemente Nocera Superiore Edicola Mercurio Antonio C.so Ettore Padovano 43 Pagani Sardo Art Via Cesarano Pagani Edicola D’Andria Giuseppe Via Gramsci S. Marzano sul Sarno Edicola Il Giornale Via Tortora 79 Sarno Cartofantasy Via Turati 280 Poggiomarino Cartolibreria Archimede di Vincenzo Palmieri, Via Dante Alighieri 37 Poggiomarino Edicola Laperuta Amerigo, Via Roma, Poggiomarino

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QUI REGIONE Le vele di Legambiente e le bandiere blu non mancano, ma la lotta è impari se rapportate ai numerosi divieti di balneazione. Con la bella stagione puntualmente ci si accorge dei problemi del litorale campano

FINCHè LA BARCA VA...

L’

estate è ormai arrivata ma come sempre il nostro mare e la nostra costa arrivano impreparati all’appuntamento. In inverno gli annunci si sprecano, poi in primavera le criticità vengono tutte fuori. La priorità dovrebbe essere la valorizzazione della risorsa mare, in un territorio che vive di turismo. Ed, invece, ad eccezione di qualche timido provvedimento, il conto dei problemi è salato. Qualcosa è stato fatto, come alcuni interventi di ripascimento che sono però ancora allo stato embrionale. Basti pensare che la zona orientale di Salerno negli ultimi anni si è vista dimezzare la spiaggia, con grave danno per le strutture balneari e ricettive. Poi c’è l’inquinamento, il problema porto commerciale a Salerno città e una Costiera Amalfitana finita più volte nel mirino della Procura della Repubblica per il mancato funzionamento degli impianti di depurazione. Un’assurdità se si considera l’immagine della Divina Costa in tutto il mondo. Ma come ogni anno, questo è il tempo in cui leccarsi le ferite per poi rimandare il problema all’autunno, rinviandolo in inverno e non risolvendolo in estate. Naturalmente gli interventi necessitano di un investimento corposo, non sempre capito ed apprezzato dai cittadini nel

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breve periodo. Ed è, forse, per questo che manca una vera e propria spinta da parte delle amministrazioni locali che non si arrendono, neppure, davanti ai dati sconfortanti dell’Arpac. La mappa dei divieti di balneazione non risparmia quasi nessun comune costiero della provincia di Salerno. Un dato sconfortante che mostra tutta l’indifferenza di chi gestisce la cosa pubblica, senza considerare la vera forza turistica del-

di Andrea Pellegrino

la risorsa mare. Sulla carta restano i grandi progetti per l’adeguamento di corpi idrici e dei depuratori ma come sempre sono i fondi a scarseggiare. Così come l’acqua (potabile) che, a quanto pare, sarà ai minimi storici durante questa estate, con il pericolo di sospensione dell’erogazione in alcune ore della giornata. Anche in questo caso l’emergenza, allo stato, pare che sia stata sottovalutata dagli enti preposti.


Foto Salvatore D'Angelo

I piccoli della scuola “San Giovanni Battista” con le loro maestre

Tra le bufale e i Templi

T

utti insieme alla fattoria didattica. I vincitori del concorso “Io comunico” lo scorso 28 maggio hanno visitato l’azienda Tempio di Paestum e mangiato nell’attiguo agriturismo. Guidati da un’esperta del settore zootecnico, i ragazzini della quinta elementare della scuola “San Giovanni Battista” di Napoli hanno visitato le stalle e gli impianti per la mungitura delle bufale, scoprendo come nasce la squisita mozzarella che tutto il mondo invidia alla Campania. Hanno visto anche la nursery con i bufalini nati da poche settimane e poi hanno giocato nel magnifico parco dell’azienda. Accompagnati dalle suore Battistine che dirigono la scuole e da alcune mamme, i piccoli di quinta elementare hanno passato davvero una giornata di divertimento e spensieratezza, conoscendo meglio le caratteristiche del territorio e gustando ottimi prodotti a chilometro zero.

Sarno 2.0

L’amministrazione comunale di Sarno ha redatto il “PUA – Parco Urbano dell’Innovazione: Sarno 2.0”. L’iniziativa riveste un valore strategico di carattere prioritario non solo in relazione agli aspetti più propriamente naturalistici e paesaggistici, ma anche al fine di mitigare le condizioni di rischio idrogeologico incombenti sul territorio comunale ed, in particolare, sull’abitato più a valle. Questo Parco Urbano dell’Innovazione consentirà di incidere anche sulla promozione di un turismo a prevalente valenza naturalistica e culturale.

Camposanto online

Chi non potrà recarsi al cimitero per onorare la memoria dei cari defunti lo potrà fare da casa, seduto comodamente al pc o smanettando con lo smartphone. Il comune di Nocera Inferiore ha attivato un innovativo e tecnologico servizio per consentire ai cittadini di visitare virtualmente quanti dormono il sonno eterno, basta connettersi al sito internet istituzionale dell’ente. Un servizio importante per quanti vivono lontano e non vogliono perdere la memoria dei loro cari. Tra i nuovi servizi introdotti c’è la mappatura e il censimento di tutte le sepolture.

Niente fiori freschi al cimitero

Fino al 15 settembre è vietato portare fiori freschi al cimitero di Nocera Superiore. La decisione è stata assunta dal sindaco Giovanni Maria Cuofano per motivi igienici. «Nei mesi estivi – si legge nell’ordinanza – gli addobbi floreali freschi causano nocive e maleodoranti esalazioni dando luogo a condizioni di insalubrità che interessano anche l’abitato adiacente il cimitero». Sono escluse dal divieto soltanto tre tipologie di fiori: le orchidee, l’anthurium e il salice limonium.

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IL DOTTORE DEI BAMBINI di Salvatore Guercio Nuzio

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VARICELLA: COME RICONOSCERLA E CURARLA

a varicella è una malattia altamente contagiosa provocata dal Virus varicella-zoster (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpes viridae. Si trasmette da persona a persona, per contatto diretto con lesioni da Varicella o Zoster, oppure per via aerea tramite goccioline di saliva o muco. Di solito il periodo di incubazione varia da 10 a 21 giorni mentre la contagiosità dura da 2 giorni prima della comparsa dell’eruzione cutanea fino alla trasformazione in croste di tutte le vescicole presenti sulla cute. Si manifesta con febbre (modesta) e con le tipiche maculo-papule cutanee, rossastre, isolate, non confluenti, che dopo poche ore si trasformano nelle caratteriNato a Sarno, sposato stiche vescicole a contenuto inizialmente chiaro, pruriginoso, successivamene padre di due bambini si te in pustole e infine in croste. L’evoluzione non è uniforme e contemporaè specializzato in Pediatria nea su tutta la cute al punto che per descrivere queste lesioni, molto vicipresso l’Università del Piemonte ne le une alle altre ma in differenti stadi evolutivi, si parla di esantema Orientale di Novara, lavora presso “a cielo stellato” (foto). l’Unità Operativa di Pediatria Le complicanze della varicella sono temibili, al punto che il Decreto dell’ospedale di Battipaglia. Legge approvato recentemente dal Governo prevede l’obbligatorietà anche per il vaccino anti VZV. Si passa dalla più banale impetiginizzazione (sovra-infezione batterica) delle vescicoSe desideri sottoporre una domanda le (5% dei casi) a casi più delicati di polmoniti (1%), nevrasal dottore Guercio Nuzio o chiedere un consiglio, siti, encefaliti, epatiti e cheratiti erpetiche. La diagnosi è scrivi a insieme@diocesinocerasarno.it sostanzialmente clinica, a colpo d’occhio. La terapia è principalmente sintomatica e si basa sull’utilizzo di antipiretici, antistaminici e talco mentolato per donare una sensazione di freschezza al nostro bambino e alleviare quindi il prurito. L’aciclovir somministrato precocemente (entro 24-48 ore dall’inizio dell’esantema) ha dimostrato di essere efficace nel ridurre i sintomi della varicella, tuttavia il suo impiego routinario non è consigliato nei casi di varicella non complicata nei bambini peraltro sani, a causa del beneficio considerato marginale anche in rapporto al costo.

Contagio, sintomi e terapia: i consigli del pediatra per la varicella

Immagine di repertorio

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SCUOLA & UNIVERSITà di Martina Nacchio

La vita di un ragazzo autistico, studente dell’IPSSEOA Domenico Rea, sta cambiando grazie alla sua insegnante di sostegno, Irene Santoro

Antonio, la forza della determinazione

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un ragazzone alto, moro e dal sorriso radioso. Ha vent’anni e il prossimo settembre frequenterà il quinto anno dell’IPSSEOA “Domenico Rea” di Nocera Inferiore. Non è un alunno come tutti gli altri ma un ragazzo speciale. Si chiama Antonio ed è affetto da una grave forma di autismo, al punto da non parlare e rifiutare qualsiasi tipo di interazione. Da tre anni, però, qualcosa sta cambiando. Passi lenti e faticosi, che stanno lasciando delle orme profonde sulla strada e proiettano un’ombra forse inusuale, quella di un ragazzone e una donna che si tengono per mano. Quello di Antonio è un esempio di integrazione scolastica esemplare, ma anche di tenacia. La sua e quella della sua insegnante di sostegno, Irene Santoro. Da quando ha iniziato a seguirlo, Antonio è sempre più presente a se stesso e al mondo. «Al giorno d’oggi tutti i nativi digitali hanno difficoltà relazionali, sia umane che ambientali – spiega la docente – nei ragazzi autistici questa problematica si acuisce notevolmente. Antonio all’inizio del nostro percorso pronunciava solo suoni gutturali, guardava di sbieco gli altri, non sapeva misurare la sua forza, trovata l’ambiente intorno a sé ostile. Ora sta progressivamente migliorando, grazie alla continua stimolazione delle sue capaci-

tà cognitive». Oggi, infatti, pronuncia alcune parole, utilizza gli strumenti di cucina insieme ai suoi compagni, sta in classe insieme a loro, è in grado di fare canestro e sta imparando persino a giocare a ping pong. Piccole vittorie, frutto anche della disponibilità dei compagni, della dirigente scolastica, Anna Califano, e di tutti gli insegnanti curriculari. Ad avere a cuore in particolare la storia di Antonio, la docente di “Diritto ed Economia”, Anna Baselice. «Ho fatto di tutto perché in classe si generasse un clima positivo e mi hanno aiutato i miei alunni,

che hanno dimostrato grande sensibilità verso il loro compagno. Quello che possiamo trasmettere da insegnanti è che non esiste diversità, ma varietà». Come Antonio, tanti altri ragazzi della scuola sono seguiti, con il coordinamento del “Glih” (Gruppo lavoro inclusione handicap) scolastico. Storie che sono testimonianze di bella scuola, dal punto di vista umano e professionale. «Io mi emoziono quando guardo i progressi di Antonio– confida la professoressa Santoro–. Aiutare lui è restituire qualcosa a me stessa». Martina Nacchio

FOTONOTIZIA Si aprono le porte del Giffoni Film Festival per la IV A del plesso Settembrini di Nocera Superiore. Vincitrice della selezione della rassegna cinematografica degli istituti scolastici “School movie”, il 13 luglio avrà accesso alla finalissima del festival del cinema per ragazzi.

Foto Enzo Marrazzo

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NEWS DALLE SCUOLE a cura di Martina Nacchio

Al primo posto per l’Europa

P Alcuni tavoli in gara

I colori della buona alimentazione

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o scorso 5 giugno il cortile della Scuola media “Fresa-Pascoli” di Nocera Superiore è stato inondato di colori. “Coloriamo la vita”, questo il nome dato alla giornata di cui alunni, insegnanti e famiglie sono stati protagonisti. Dieci tavoli sono stati imbanditi da altrettante squadre di alunni, stimolando vista ed appetito dei partecipanti. Frutta, dolci e le cibarie più varie sono state preparate dai ragazzi e dai loro genitori. Parola d’ordine: buona alimentazione. La giornata è stata il coronamento di un progetto di educazione alimentare ideato dalla Regione Campania. Scopo dell’iniziativa promuovere una corretta alimentazione per prevenire problemi di salute, come l’obesità. Mangiare tanta frutta e verdura, non abusare di bevande zuccherate, dedicarsi ai giochi in movimento e non stare più di due ore al giorno davanti alla tv i consigli cardine del progetto. Insegnamenti trasmessi dai professori del “Fresa-Pascoli” ai propri alunni, che nella giornata conclusiva hanno dato prova di aver recepito. Ogni tavolo è stato addobbato con cibo in cui troneggiava frutta e verdura di un unico colore. Al termine, la bellezza delle preparazioni è stata valutata da una giuria. Ad esser premiati sono stati il tavolo più bello e quello più simpatico.

rimi classificati al concorso “I giovani della Campania per l’Europa, l’ambiente, l’a gricoltura e lo sport”: sono i ragazzi del Liceo scientifico “B. Mangino” di Pagani e dell’IPSEOA “Domenico Rea” di Nocera Inferiore. Gli studenti paganesi hanno conquistato il primo posto per la sezione “Cittadinanza europea”, i secondi per “Agricoltura e Alimentazione”. La premiazione si è tenuta lo scorso 9 giugno nella sede del Parco Nazionale del Vesuvio, ad Ottaviano. Ottantacinque le scuole che hanno partecipato al concorso indetto dalla Regione Campania, più di 5 mila ragazzi delle cinque province coinvolti. Gli alunni si sono confrontati su temi quali la cittadinanza europea, la sostenibilità, l’ambiente, l’a gricoltura, lo sport, esprimendo quanto appreso durante un percorso di formazione in contenuti multimediali come spot, cortometraggi, videogiochi e app. “Strappare, ricostruire, unire, sorridere”, il titolo dato al video realizzato dagli alunni del “B. Mangino”. Uno spot frutto di un’esperienza di integrazione che i ragazzi hanno vissuto durante l’anno scolastico anche incontrando i migranti presenti sul territorio paganese. È “Prima di comprare… pensa!”, invece, il titolo dello spot degli studenti nocerini sul tema dell’alimentazione. Due vincitori su otto scuole premiate in tutta la Campania, una bella soddisfazione per l’Agro. Liceo scientifico Mangino

FOTONOTIZIA

Il Liceo “A. Galizia” di Nocera Inferiore lo scorso 8 giugno ha tenuto il saggio musicale di fine anno all’interno del cortile della Curia vescovile.

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I ragazzi che hanno partecipato al bando “Aspettando FICO…nella Scuola”

Due premi per gli studenti di San Marzano sul Sarno

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no sprint finale ricco di riconoscimenti per gli alunni dell’Istituto comprensivo “A. Frank-Giovanni Paolo II” di San Marzano sul Sarno. Grazie alla narrazione “Degusta me gusta!” gli studenti – guidati dalla professoressa Bruna Cardinale – hanno avuto accesso alla fase finale della decima edizione del concorso PoliCultura 2017, iniziativa a cura di HOC-LAB del Politecnico di Milano, che dal 2006 ha coinvolto circa 30.000 studenti, tra i 5 e i 18 anni, e più di 2.500 docenti. Le classi partecipanti sono state chiamate a creare storie multimediali interattive. I finalisti hanno partecipato al PoliCultura Day, lo scorso 6 giugno, presso la sede del campus Bovisa del Politecnico di Milano. Quinto posto invece per la classe seguita dalla docente Eva Erra per il concorso “Aspettando FICO…nella Scuola – Campania”, percorso nell’ambito delle attività di educazione alimentare e alla sostenibilità, volte a creare nelle nuove generazioni comportamenti consapevoli. Con un reportage fotografico dal titolo “Ma che bontà”, la III E si è aggiudicata il premio sul tema “Ri-scattiamo il lavoro: i mestieri delle filiere agroalimentari di ieri, oggi e domani”. M.P.

Gli studenti finalisti al concorso PoliCultura2017

Una Chiesa povera per i poveri

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an Francesco si è fatto povero, ma ha mai predicato la povertà della Chiesa? La povertà deve riguardare la Chiesa oppure ogni singolo cristiano? Questi alcuni degli interrogativi posti dagli studenti delle classi terze dei licei classico e linguistico “Tito Lucrezio Caro” a Gaetano Palma e Pasquale Giustiniani, autori del libro “Una Chiesa povera per i poveri?”. L’ansia di ricevere risposte ha trovato la sua quiete nel percorso biblico e storico delineato nel corso dell’incontro tenutosi lo scorso 11 aprile, al quale hanno partecipato attivamente anche il dirigente scolastico Giuseppe Vastola e il professore Giuseppe Palmisciano, che hanno avuto modo di introdurre il dialogo tra autori e studenti. Durante l’incontro, coordinato dalla professoressa Annarita Mazzeo, è emerso l’orientamento di Gaetano Palma, che ha curato la parte biblica, e Pasquale Giustiniani, che ha focalizzato i tratti storici, di avvicinare i discenti al sentimento di necessità di una Chiesa povera per i poveri di spirito. Un giorno di discussione e dibattito, configurato come summa di valori fondamentali, di esortazioni e di speranze. Due autori che mediante la storia del mondo ecclesiastico e gli avvenimenti storici hanno infuso una maggiore serenità in giovani animi e menti. Un incontro che avrà modo di ripetersi per arricchire la scolaresca. Davide Cerrato LUGLIO-AGOSTO 2017 Insieme

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VITA ECCLESIALE a cura della redazione Mons. Gualtiero Bassetti

“Il Papa crede nella capacità dei vecchi di sognare”

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assaggio di testimone al vertice della Conferenza Episcopale Italiana. Dopo 10 anni di servizio svolti dal cardinale Angelo Bagasco, arcivescovo metropolita di Genova, il cardinale Gualtiero Bassetti è il nuovo presidente della Cei. Papa Francesco lo ha scelto tra una terna di nomi votata dall’assemblea generale nella quale c’erano anche mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, e Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento. Bassetti, cardinale dal 2014, appena ha saputo della nomina ha rilasciato una breve dichiarazione ringraziando la stampa: «Con tanta fiducia, già in questo piccolo comunicato stringato vi apro il cuore. Il primo pensiero va al Santo Padre per il coraggio che ha mostrato nell’affidarmi questa responsabilità al crepuscolo della mia vita. È davvero un segno che crede alla capacità dei vecchi di sognare: anche i vecchi avranno dei sogni e delle visioni».

Alla guida dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve dal 16 luglio del 2009, lo scorso 7 aprile mons. Bassetti ha compiuto 75 anni ed ha presentato la rinuncia per raggiunti limiti di età. Ma il Papa, poco prima dell’assemblea generale, lo ha riconfermato alla guida di Perugia con la formula “donec aliter provideatur” ( finché il Papa non dispone diversamente). È previsto, infatti, che alla presidenza della Cei ci sia un Vescovo in carica in una diocesi.

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Il cardinale Gualtiero Bassetti è il nuovo presidente della CEI, scelto da papa Francesco lo scorso 23 maggio tra una terna di nomi. Succede al cardinale Bagnasco che ha guidato la Conferenza Episcopale Italiana per 10 anni. Conosciamolo meglio


La terna votata dall'assemblea generale: mons. Bassetti, mons. Brambilla e mons. Montenegro

Camminate insieme. Sullo stile di lavoro da adottare, il nuovo presidente della Cei ha aggiunto di non avere programmi preconfezionati. «Nella mia vita, con gli scout da giovane prete, sono sempre stato abbastanza improvvisatore. Intendo lavorare con tutti i Vescovi, grato per la fiducia che mi hanno assicurato e per l’abbraccio affettuoso di stamane avvenuto nella sagrestia della basilica di San Pietro». È nelle parole del Pontefice che mons. Bassetti individua il perimento nel quale compiere i primi passi. «Il Papa ci ha raccomandato di condividere tempo, ascolto, creatività e consolazione. Ed è quello che cercheremo di fare. Papa Francesco continua a raccomandarci di camminare insieme. È questa la cifra che ci permette di interpretare la realtà con gli occhi e il cuore di Dio». Cenni biografici. Le radici di Bassetti affondano fra le montagne che dividono la Toscana e l’Emilia Romagna: nasce il 7 aprile 1942 a Popolano di Marradi, in provincia di Firenze ma nella diocesi di Faenza-Modigliana. È il primo di tre figli e viene alla luce nel comune che ha dato i natali al poeta Dino Campana. Dopo aver trascorso l’infanzia a Fantino, nell’arcidiocesi di Firenze, nel 1956 entra nel Seminario di Firenze. Il 29 giugno 1966 è ordinato presbitero, nel duomo di Santa Maria del Fiore, dal cardinale Ermenegildo Florit. Il 3 luglio 1994 papa Giovanni Paolo II lo elegge vescovo di Massa Marittima-Piombino. Viene ordinato vescovo l’8 settembre dal cardinale Piovanelli nella basilica di San Lorenzo a Firenze. Il 21 novembre 1998 è eletto vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Promosso da Benedetto XVI alla sede metropolitana di Perugia-Città della Pieve il 16 luglio 2009, fa il suo ingresso in diocesi il 4 ottobre dello stesso anno. I giovani. Particolarmente attento alle giovani generazioni, che definisce “le rondini che vanno verso la primavera” (per usare un’espressione del “sindaco santo” di Fi-

renze, Giorgio La Pira), l’arcivescovo Bassetti non si lascia sfuggire occasione per stare in mezzo a loro, per raccogliere le loro istanze di fede, soprattutto per avvicinare i “lontani”. Sin da vescovo in terra toscana ha promosso l’idea di un “patto educativo” fra comunità ecclesiale, istituzioni, realtà formative per rispondere all’emergenza educativa. A Perugia ha incoraggiato la “Missione Giovani 2011” condotta con successo da numerosi ragazzi e ragazze come occasione di evangelizzazione da offrire ai coetanei nei luoghi da loro maggiormente frequentati, in primis l’Università. Lo stile. Bassetti è un pastore molto sensibile alle problematiche sociali, in particolare al mondo del lavoro e al ceto meno abbiente. Fin dal suo breve ma intenso episcopato al servizio della diocesi di Massa Marittima-Piombino, fu vicino alle famiglie dei minatori e dei lavoratori delle Acciaierie alle prese con una crisi difficile. Vicinanza al mondo del lavoro che ebbe anche da vescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Qui non perde occasione di far sentire la voce della Chiesa in diverse difficili situazioni accentuate dal perdurare della crisi economica. Nei piani pastorali affronta i temi della vita, della famiglia, della riscoperta dell’identità battesimale, della par-


VITA ECCLESIALE

rocchia dal volto missionario e comunità educante, della giustizia sociale. Nei numerosi messaggi che ha rivolto ai fedeli e agli uomini di buona volontà delle tre Diocesi da lui guidate si è soffermato spesso sulle morti sul lavoro e sulla crisi occupazionale, sulla politica che ha bisogno di un “sussulto profetico”, sulla legalità nella gestione della cosa pubblica, sullo shopping domenicale che snatura il giorno del Signore, sulle gravi piaghe sociali del nostro tempo, quali la prostituzione, il consumo di sostanze stupefacenti, di alcool e il gioco d’azzardo che rendono l’uomo schiavo e vittima di queste povertà estreme. Molto attento alla famiglia, la “Chiesa domestica”, senza la quale la società non ha futuro, il cardinale Bassetti è stato chiamato da papa Francesco a far parte della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia. Ha scritto le meditazioni della Via Crucis presieduta da Francesco il Venerdì Santo 2016 al Colosseo, sviluppando nelle quattordici stazioni il tema della sofferenza dell’uomo di oggi, della famiglia, delle persecuzioni e delle tragedie delle migrazioni, attraverso il filo conduttore dell’amore e del perdono.

Cardinale al servizio degli ultimi, possa svolgere questo nuovo incarico con lo sguardo costantemente rivolto a tutti gli uomini di buona volontà. Antonietta Abete

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Mons. Franco Giulio Brambilla Tra la terna di nomi presentati al Papa c’era anche quello di mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara. Nel 2015 è stato nella nostra Diocesi come relatore per la Sosta ecclesiale del 2015. Il vescovo di Novara tenne una meditazione sul tema “Una Chiesa che suscita la domanda”, per comprendere il percorso fatto dalla Chiesa italiana dal Concilio Vaticano II al Convegno Ecclesiale di Firenze, con un riferimento al Concilio Giovane che la nostra Diocesi stava vivendo.


Dopo il successo del laboratorio di giornalismo, ad Insieme nasce la redazione young, che curerà una rubrica di preparazione al Sinodo dei giovani: ogni mese i giovanissimi affronteranno un tema legato alla loro età

Verso il Sinodo

Blue whale: quando il suicidio diventa un gioco

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mmaginate una balena. A cosa l’assocereste? Se prima avreste detto “Pinocchio”, oggi la risposta è ben diversa: suicidio. Di tutte le invenzioni esistenti, l’uomo è senz’altro la migliore. Curioso, dinamico, laborioso. Ha superato quelli che tutti credevano fossero i suoi limiti. Si è messo in contatto con il mondo intero, grazie ad internet. Dalla rete, non solo possibilità ma anche trappole. Ultima fra queste il Blue whale, in italiano Balena blu. Si tratta di un gioco inventato da alcuni studenti russi di psicologia. Le prime notizie di questa challenge risalgono allo scorso anno, quando una giornalista russa attirò l’attenzione sul fenomeno virale che andava diffondendosi in gruppi chiusi su VK – Vkontakte, il corrispettivo russo del nostro Facebook – allarmando la popolazione. A causa di questa sadica creazione, si contano più di cento morti in Russia. A spaventare maggiormente è l’età dei suicidi, si parla di giovani tra i 9 e i 16 anni. La scelta della vittima è casuale, nel mirino ragazzi sofferenti o con problemi familiari. Il curatore offre delle sfide: una al giorno per 50 giorni. Lo scopo è semplice: istigare alla morte. Per i primi 25 giorni sono previsti atteggiamenti maso-

chisti. Nel 26esimo giorno la vittima viene a conoscenza della data della propria morte. I giorni seguenti prevedono visione di film dell’orrore, ascolto di musica oscura e video psichedelici inviati direttamente dal curatore. E infine, il suicidio dal palazzo più alto del paese. Perché balena blu? Secondo alcuni studi, le balene ad un certo punto della loro vita, per motivi sconosciuti, si suicidano spiaggiandosi. L’unico rimedio a questo fenomeno è starsi accanto. Badare gli uni agli altri. Controllare i propri figli, amici, vicini è essenziale, come porre attenzione a ciò che il prossimo fa, dice, comunica. Perché l’unica cosa che deve starci a cuore è – ancora una volta – l’uomo. In quanto umani, il bene più grande che abbiamo non è la potenza o il denaro e i grandi averi, ma la nostra umanità. Un dono che può sopravvivere solo agendo come Dio ci ha insegnato: insieme. “Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà; soltanto non usate questa libertà per dare un’occasione alla carne ma servite gli uni gli altri per mezzo dell’amore” (Galati 5,13). Lucia Capaldo e Francesca Sorrentino

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VITA ECCLESIALE

I giovani danzano felici

È più bello insieme

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nche quest’anno non è mancato l’appuntamento con la Festa Diocesana dei Giovani, che si è svolta lo scorso 27 maggio. Dopo la pedalata a Pompei, evento che ha visto coinvolte oltre 200 persone in cammino verso la casa di Maria a bordo delle proprie bici, il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile di Nocera Inferiore-Sarno ha subito richiamato i giovani della diocesi in quello che è l’incontro annuale con mons. Giuseppe Giudice, presso l'area archeologica di Nocera Superiore. Giornata Diocesana dei Giovani, il nome esatto dell’evento: ogni anno, tra una GMG e l’altra, la Chiesa incontra i suoi giovani nelle GDG e si esprime loro attraverso le parole del Ve-

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scovo. Un tempo necessario, perché si possa camminare insieme. Un tempo di festa, perché la gioia ci racconta la bellezza della vita cristiana. Un tempo di comunione, perché si esca dalla propria esperienza particolare per ritrovarsi nella grande famiglia diocesana dove ogni realtà giovanile trova il suo senso. Il significato delle GDG, come quello di ogni GMG, è la volontà della Chiesa di mettere insieme i giovani. Stando insieme, essi possono raccontarsi, fare un pezzo di strada insieme, uscire dalla propria solitudine, scoprire che le loro attese sono le attese di tanti altri ed essere così incoraggiati perché qualcun altro vive ciò che vivono loro. Don Giuseppe Pironti

L’animazione della festa a cura dei Frati minori della provincia Salerno-Lucana

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Lo scorso 27 maggio, il tradizionale appuntamento con la Festa diocesana dei giovani presso l’area archeologica di Nocera Superiore

L’artista che ha rallegrato la festa mentre disegna la caricatura del vescovo Giuseppe


La veglia di preghiera

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La drammatizzazione del brano musicale Everything dei Lifehouse ad apertura della veglia di preghiera

n nastro di raso nero da legare al polso, ricevuto all’ingresso ed indossato con titubanza. Un gesto semplice, che ha trovato compimento nel momento ultimo della festa: la veglia di preghiera, durante la quale i giovani hanno compreso il senso dell’insolito simbolo donato a ciascuno di loro. Curata dai seminaristi della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno ed introdotta dal vescovo, mons. Giuseppe Giudice, il momento di preghiera ha posto l’accento sulle fragilità giovanili e sulla loro accettazione. Come i discepoli di Emmaus, infatti, che non hanno timore di chiedere a Gesù di fermarsi con loro nell’ora del crepuscolo, così anche noi dobbiamo metterci a nudo davanti a Lui, con la certezza della Sua totale comprensione. Il continuo intreccio tra meditazioni e danze ha smosso l’acqua cheta

del cuore dei tanti giovani presenti, che si sono sentiti travolti dal turbinio di emozioni suscitate dall’ascolto della catechesi del seminarista Giuseppe Villani, e dalla visione della drammatizzazione del brano musicale Everything dei Lifehouse, curata da alcuni giovani della parrocchia di S. Giovanni Battista in Nocera Inferiore. Nel silenzio adorante della notte una lettera di Dio, indirizzata a tutti i presenti, fa capolino sul telo del videoproiettore, mentre, verso la conclusione, lame di forbici tagliano quel nastrino nero che adorna i polsi. “Dio lava le tue ferite” è quanto riporta un nuovo nastro. Bianco. Pronto a sostituire quello appena lasciato. è Dio che ci ama “nonostante il nostro vestito macchiato”. è Lui che ci chiede di lasciarci modellare dal Suo amore. Donatella Salvati

Grande successo per il “Parrocchia’s got talent”

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usica, balli, canti, preghiera e caldi sorrisi sono stati i capisaldi dell’energica Festa Diocesana dei Giovani. La serata è iniziata con l’allegra e vivace animazione dei Frati minori della provincia Salerno-Lucana, che con il loro entusiasmo hanno saputo coinvolgere nelle danze tutti i giovani presenti, contribuendo così ad aprire la festa con un clima pieno di vitalità. Sul volto di ciascuno era chiara la gioia di essere presente lì quella sera, un senso di pienezza nel rendere lode al Signore insieme ad altri fratelli. La festa ha visto successivamente l’esibizione delle varie parrocchie presenti nella simpatica manifestazione di gara “Parrocchia’s got talent”. Ogni gruppo si è cimentato nell’arte

del canto, proponendo cover e rivisitazioni di canzoni contemporanee, per poi giungere alla premiazione di un vincitore. A vincere la parrocchia Maria Santissima di Costantinopoli di Nocera Superiore, accompagnata dal parroco don Roberto Farruggio. La meravigliosa e suggestiva cornice dell’area archeologica di Nocera Superiore, ha permesso di rendere ancor più profonda ed emozionante la veglia di preghiera preparata dai seminaristi della diocesi. Momento ricco di profondi messaggi e di forte speranza, che ha visto i tanti giovani presenti in un silenzio composto e surreale, in cui l’unica voce assordante era quella di Dio che spalancava le porte dei cuori. Rosanna Stoia e Daniele Parlato

I giovani di Maria SS. di Costantinopoli con don Roberto Farruggio, vincitori del Parrocchia’s got talent

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LE PAROLE DELLA FEDE di Silvio Longobardi

La fede si esprime attraverso le parole. Alcune sono cadute in disuso, altre sono coperte di polvere, altre sono ormai incomprensibili. La rubrica si propone di rileggere il patrimonio della fede attraverso alcune parole essenziali

La differenza sessuale è un valore A partire da un recente fatto di cronaca, rispolveriamo la visione antropologica ed etica della Chiesa sull’omosessualità

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ronaca dei giorni nostri. Un capo scout sposa il suo compagno. Il parroco interviene per ricordare che questa scelta è incompatibile con l’insegnamento della Chiesa cattolica e con l’impegno educativo che egli ha il dovere di offrire. Di conseguenza lo invita a lasciare la responsabilità associativa. I media ovviamente si scagliano contro di lui presentandolo come un prete retrogrado e affetto da miopia. Ha ragione questo parroco? La sua posizione interpreta correttamente la visione antropologica ed etica della Chiesa oppure è uno strenuo difensore di una dottrina ormai superata? È questa l’unica domanda seria che tutti, credenti e non, dovrebbero porre.

A partire dalla Bibbia

Quando si parla di omosessualità raramente ci preoccupiamo di scrutare le pagine della Bibbia eppure è proprio in questo Libro che un cristiano cerca e trova quella luce che orienta i suoi passi. Un buon cristiano non giudica le cose sull’onda dell’emotività né segue la linea dettata dal pensiero dominante. La sua prima preoccupazione è quella di verificare la parola biblica. La Scrittura, infatti, è l’oggettivo fondamento della verità e della norma morale, in ogni ambito dell’esistenza la Parola di Dio è una luce capace di rischiarare il cammino, anche e proprio quando sorgono dubbi e incertezze. Nella Bibbia trovia-

“Le unioni di fatto o tra persone dello stesso sesso, per esempio, non si possono equiparare semplicisticamente al matrimonio. Nessuna unione precaria o chiusa alla trasmissione della vita ci assicura il futuro della società” (Papa Francesco, Amoris Laetitia, 52)­

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mo l’immagine autentica dell’uomo, quella che più e meglio svela il mistero stesso di Dio. Ed è un’immagine radicalmente incompatibile con quella che oggi plaude all’omosessualità. Lo spazio della rubrica mi costringe a dare solo alcune pennellate. Ma è un tema su cui possiamo e dobbiamo ritornare.

La complementarietà

Prima di citare i testi biblici che hanno un più chiaro e forte sapore normativo è bene presentare la cornice antropologica che fa da sfondo all’intera problematica ed ha un significato ancora più pregnante dei testi morali. La Genesi presenta la complementarietà sessuale come un dono in cui si rispecchia “l’interiore unità del Creatore” (La cura pastorale, 6). Questa complementarietà ha un chiaro significato sponsale e una precisa vocazione alla fecondità. Creando l’uomo “maschio e femmina” (Gen 1,27), Dio ha chiaramente mostrato che la verità della persona si esprime nella diversità e che solo nella reciprocità la persona realizza pienamente se stessa. La differenza maschile-femmini-


“Esiste un’evidente coerenza all’interno delle Scritture stesse sul comportamento omosessuale. Perciò la dottrina della Chiesa su questo punto non è basata solo su frasi isolate, da cui si possono trarre discutibili argomentazioni teologiche, ma piuttosto sul solido fondamento di una costante testimonianza biblica” (Congregazione per la Dottrina della Fede, La cura pastorale delle persone omosessuali, 5)

le non è solo una condizione biologica ma rappresenta un essenziale valore antropologico che è fondamento della vita sociale. Non dimentichiamo che essere maschio e femmina non è solo un fatto biologico ma è un modo di essere, di pensare, di amare, esprime insomma un’identità che abbraccia tutta la persona. Smarrire il valore della differenza significa impoverire l’umanità. Il secondo racconto della creazione (Gen 2, 18-24) mostra poi che l’uomo e la donna “sono uguali in quanto persone e complementari in quanto maschio e femmina” (Considerazioni circa i progetti di riconoscimento delle unioni tra persone omosessuali, n. 3). Nessuno può fare a meno dell’altro. Questa verità, che fino alla nostra epoca nessuno ha mai seriamente messo in discussione, oggi appare sempre più offuscata da una cultura che confonde la legittima e doverosa battaglia per la pari dignità tra l’uomo e la donna con la sostanziale ed errata sovrapposizione dei sessi, come se in ogni ambito l’uno vale l’altro. È facile cadere in questo errore. Lottare contro le ingiuste discriminazioni della donna non significa cancellare la differenza sessuale fino al punto da misconoscere l’essenziale dualità tra l’uomo e la donna. Nel passato l’identità sessuale è stata identificata forse troppo sbriga-

tivamente con un ruolo; per reagire contro questa superficiale identificazione, che quasi sempre portava alla subordinazione della donna, sia nell’ambito della famiglia che della società, oggi si tende a trascurare il dato biologico del sesso per dare importanza al genere (gender) inteso però non nel senso originario di identità sessuale ma di tendenza sessuale, al di là del sesso biologico. Così facendo si crea una radicale separazione all’interno della persona tra la dimensione biologica e quella psico-sociale. La diversità e la complementarietà sessuale, infatti, sono e restano le condizioni essenziali della fecondità, cioè della generazione di nuove creature. La cultura omo annulla il valore oggettivo della procreazione e favorisce la cultura e gli affari legati alla fecondazione artificiale. Se l’omosessualità diventa un valore cambia radicalmente anche la prospettiva pedagogica: non possiamo più affermare che il bambino ha bisogno di due figure genitoriali, quella maschile e quella femminile. Ma in questo modo siamo costretti a calpestare uno dei principi più importanti della riflessione pedagogica del ‘900. Come si vede la verità biblica non è un’affermazione isolata di carattere confessionale ma è pienamente in armonia con il buon senso umano e con o-

gni forma di civiltà. Chi predica l’omosessualità, o chiede di riconoscerla come un valore, di fatto nega quei valori che sono parte viva del patrimonio culturale dell’umanità.

Una verità da annunciare

Con uno sguardo davvero profetico a metà degli anni ’80 la Congregazione per la Dottrina della fede scriveva: “Oggi un numero sempre più vasto di persone, anche all’interno della Chiesa, esercitano una fortissima pressione per portarla ad accettare la condizione omosessuale, come se non fosse disordinata, e a legittimare gli atti omosessuali” (La cura pastorale, n. 8). Questa strategia oggi emerge in modo ancora più plateale. Forse è opportuno ribadire il principio antico e sempre valido che distingue l’errore e l’errante. Ed è bene anche ricordare che il doveroso rispetto dovuto alla persona non implica necessariamente l’accoglienza delle sue idee. Anzi, talvolta il vero bene consiste nel prendere chiaramente le distanze da quella cultura che non corrisponde al dettato antropologico della Bibbia. “Il buon Dio, diceva il vecchio curato di campagna, nell’omonimo libro di Georges Bernanos, non ci ha detto di essere il miele ma il sale della terra”. E il sale, si sa, brucia sulle ferite. LUGLIO-AGOSTO 2017 Insieme

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VITA ECCLESIALE

SENTIERI LITURGICI La Chiesa santifica il tempo nelle stagioni. Il mercoledì, venerdì e sabato dopo la Pentecoste prega per le tempora estive, stagione in cui è possibile lodare Dio attraverso la contemplazione del creato

Le tempora d’estate

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a fine del periodo pasquale ci immette nella stagione estiva. Il mercoledì, venerdì e sabato dopo la domenica di Pentecoste, infatti, la Chiesa italiana prega le tempora estive al posto della preghiera dei fedeli.

Le tempora: tempi e segni

Le quattro tempora sono, appunto, gruppi di giorni nei quali la Chiesa santifica il tempo nelle quattro stagioni. Ad ogni stagione corrisponde una delle quattro tempora: le tempora d’inverno si pregano dopo la III domenica di Avvento, le tempora di primavera dopo la I domenica di Quaresima, le tempora d’estate, come già accennato, dopo Pentecoste, e le tempora d’autunno dopo l’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre. Alla preghiera per l’avvento delle stagioni si può associare il digiuno. Inoltre, si possono

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portare in offerta alcuni doni caratteristici: l’olio in inverno; i fiori in primavera; le spighe di grano in estate; i grappoli d’uva in autunno.

L’estate, tempo di lode

La Chiesa ha sempre associato la mutevolezza del creato ai misteri della fede, soprattutto il mistero pasquale. In una visione di Chiesa in opposizione al Mondo, l’estate rappresenterebbe un pericolo. Ma la vita nel Cristo risuscitato è ben simboleggiata dalla stagione estiva, nella quale vediamo l’esplosione della vitalità della natura, con i suoi colori, i suoi sapori, dimenticando le fredde e piovose giornate dell’inverno. Al credente è donata in modo potente la possibilità di lodare il Signore, di benedire la sua maestà proprio a partire dalla contemplazione della bellezza del creato. Don Carmine Cialdini


Il messaggio per l’estate

Ritornare a Gerusalemme Sosta ecclesiale 2017 sul tema biblico dei discepoli di Emmaus

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hiesa in cammino con e come i discepoli di Emmaus»: è il titolo che monsignor Giuseppe Giudice ha dato alla Lectio introduttiva della Sosta ecclesiale 2017. Il Vescovo, raccogliendo l’invito arrivato dalla comunità presbiterale diocesana, ha tenuto personalmente l’incontro iniziale del convegno diocesano. La Sosta rappresenta un appuntamento tradizionale prima dell’estate, l’occasione per fermarsi, fare il punto della situazione e cominciare a programmare le iniziative future. Il vescovo Giuseppe ha diviso la sua Lectio in tre momenti: la delusione, la ricostruzione e la missione. La delusione dei due discepoli che scappano da Gerusalemme: «Sono delusi da Dio, dall’immagine che hanno di Dio». Cosa che spesso accade anche nelle nostre realtà. La ricostruzione è caratterizzata dall’intervento di Gesù, che compagno di strada «apre gli occhi e aiuta i discepoli a ripulire l’affresco che avevano fatto di Dio». Infine la missione: «I discepoli ritornano a Gerusalemme. È, dunque, necessario ritornare alle comunità per poi uscire insieme, carichi di gioia dopo l’incontro con il Risorto». L’appuntamento 2017 si è diviso in vari momenti. Il 19 giugno la Lectio nella Concattedrale di San Michele Arcangelo a Episcopio di Sarno, nella settimana dal 20 al 24 gli incontri nelle foranie per fare il punto della situazione e far emergere spunti e consigli per la futura programmazione, il 26 giugno la conclusione nella Cattedrale di San Prisco a Nocera Inferiore. Dalla Lectio del 19 e gli spunti arrivati dalle foranie, dopo le relazioni dei vicari, il Vescovo svilupperà gli Orientamenti pastorali che come ogni anno saranno dati alla comunità diocesana come spunto per il nuovo anno. Sa. D’An.

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orta la data del 21 giugno il messaggio per l’estate del vescovo Giuseppe. Il pastore diocesano ricorda l’importanza del riposo e sottolinea che la sosta è anche un fatto culturale, di abitudine, di tradizione e stile. A volte bastano gesti semplici per riposare, fermarsi, leggere un bel libro, approfondire un argomento, mettersi davanti al Signore. Il suo pensiero va anche a quanti non possono permettersi una vacanza. Per questo sostiene il grande lavoro delle parrocchie: «Incoraggio tutte le iniziative delle nostre parrocchie: grest, campi scuola, estate insieme che sono una ricchezza e una grande opportunità per le famiglie, per incentivare il volontariato – scrive mons. Giudice –. Che servizio stupendo all’educazione e alla formazione! Queste attività ricordano che i nostri ambienti non seguono il calendario scolastico e non chiudono con la scuola, anzi aprono e si allargano sempre più, tenuti insieme dai giorni dell’Anno Liturgico. Che ricchezza e che deterrente contro le chiacchiere e l’immobilismo». Che valore inestimabile quelle parrocchie e aggregazioni nelle quali si trova tempo, spazio e fantasia per i ragazzi e le famiglie, coinvolgendo anche gli anziani. Il vescovo Giuseppe lancia poi un invito: «Se come Diocesi riuscissimo ogni anno a dare un tema comune, declinato dalla nostra fantasia, potrebbe essere un bel filo per mettere insieme le nostre variegate realtà». Conclude augurando a tutti buone vacanze. «Allora… buona estate! E… state insieme. E… state gioiosi. E… state felici. E… state attenti. E…state freschi. E… state in entusiasmo. E… state buoni, se potete!». Antonietta Abete

È possibile leggere il testo completo del messaggio sul sito www.diocesinocerasarno.it

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VITA ECCLESIALE

Ministranti in cammino A conclusione di una serie di incontri annuali, il servizio diocesano organizza il campo estivo dal 17 al 20 luglio

T Chiamati a custodire la casa comune A Pagani un incontro su “Lavoro, salute e benessere della persona”

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occupazione nell’A gro è in crisi, un dato incontrovertibile venuto fuori anche durante l’incontro “Lavoro, salute e benessere della persona” tenutosi a Pagani lo scorso 17 giugno. A elencare la lista dei meno è stata Anna Lo Iacono, consigliera dell’Ordine dei consulenti del lavoro. A promuovere il confronto a più voci sulle problematiche del territorio è stata la delegazione di Pastorale sociale e del lavoro della Conferenza episcopale campana, in collaborazione con l’ufficio diocesano. In tanti hanno risposto positivamente all’invito, affollando la sala “Beato Tommaso Fusco” dell’auditorium. Tra i partecipanti monsignor Giovanni D’Alise, vescovo di Caserta e delegato CEC per la PSL: «In questi anni il problema del lavoro lo ab-

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biamo affrontato tante volte. Siamo preoccupati per la disoccupazione giovanile e per quei ragazzi che non studiano e non cercano il lavoro. È un interrogativo forte. Ci rendiamo conto che lo sviluppo della società ha influenzato il mondo del lavoro». Monsignor Giuseppe Giudice ha provato a coniugare i termini contenuti nel tema: «È molto importante mettere insieme il lavoro e la salute. Qualcuno potrebbe dire che mancano entrambi o che si combattono tra loro. È importante che la Chiesa dica una parola con chiarezza su questo mondo». Alla tavola rotonda hanno preso parte Antonio Francese, componente della consulta regionale di PSL, il ricercatore del CNR Rocco De Prisco e padre Alfonso Amarante, vice preside dell’Accademia alfonsiana. Sa. D'A n.

re giorni per conoscersi meglio e condividere la gioia di essere ministranti. A dare quest’occasione è il campo estivo organizzato dal Servizio diocesano ministranti, in programma dal 17 al 20 luglio. Il responsabile dell’Ufficio, don Andrea Annunziata, ha voluto riprendere questa bella e interessante iniziativa, che in passato ha consentito di avvicinare nuovi giovani, qualcuno dei quali ha deciso anche di crescere nel servizio, scoprendo la sua vocazione di vita. Il campo estivo corona un cammino annuale molto intenso e proficuo: ci sono stati gli incontri plenari a Natale e Pasqua e cinque aggiornamenti con i responsabili ministranti delle parrocchie. L’iniziativa è aperta ai ragazzi dai 14 anni in su, fino ad un massimo di 100 partecipanti. Ad accompagnare il lavoro ci saranno anche i seminaristi, grazie alla collaborazione con il Servizio di pastorale vocazionale. Ad ospitare i lavori sarà una struttura di Santa Maria di Castellabate, vicino alla parrocchia e allo splendido mare cilentano. Un appuntamento davvero da non perdere, che consentirà di continuare a crescere come ministranti e come famiglia diocesana.


Uno scorcio di Cagliari

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l lavoro declinato in cinque prospettive – vocazione, opportunità, valore, fondamento di comunità e promotore di legalità – sarà il filo conduttore della Settimana sociale dei cattolici italiani in programma dal 26 al 29 ottobre a Cagliari. Il tema della 48esima edizione sarà “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. «Il paradigma del lavoro come impiego – si legge nella lettera di invito del Comitato scientifico, firmata dal vescovo di Taranto monsignor Filippo Santoro – si sta esaurendo con una progressiva perdita dei diritti lavorativi e sociali, in un contesto di perdurante crisi economica che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione. È forte la necessità che quel mo-

Obiettivo lavoro dello di “lavoro degno” affermato dal Magistero sociale della Chiesa e dalla Costituzione italiana trovi un’effettiva attuazione nel rispetto e nella promozione della dignità della persona umana». La prossima Settimana sociale si propone di «realizzare un incontro partecipativo» e rinnovare «l’impegno delle comunità cristiane» sul tema del lavoro. Dal Comitato scientifico è suggerito di attuare un «percorso diocesano» per portare a Cagliari un contributo partecipato, seguendo quattro registri comunicativi: la denuncia, il racconto, le buone pratiche e le proposte. Per informazioni e aggiornamenti: www.settimanesociali.it.

Si terrà a Cagliari la 48esima Settimana sociale dei cattolici italiani. Un momento di incontro e confronto di alto profilo su emergenza occupazionale e possibili vie di uscita

Il logo della Settimana sociale

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VITA ECCLESIALE

INFORMADIOCESI GLI APPUNTAMENTI Curia

A luglio la Curia sarà aperta solo il lunedì e il venerdì, mentre ad agosto nei giorni 4, 7 e 28. Gli orari sono i seguenti: dalle 9.30 alle 12.30.

Il mondo delle professioni Il 3 luglio, alle ore 12.00, il Vescovo partecipa all’inaugurazione della sede dell’Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili presso il Tribunale di Nocera Inferiore.

Festa nelle comunità

Il 16 luglio, alle 19.30, il Vescovo presiede la Santa Messa nella parrocchia Santa Maria

del Carmine di Pagani. L’1 agosto, alle 11.00, Pontificale nel giorno della festa di sant’Alfonso nella Basilica di Pagani. Il 14 agosto, alle 5.00, Santa Messa a chiusura della novena in onore di Maria Materdomini a Nocera Superiore. Il 5 settembre, alle 20.00, Santa Messa nella chiesa di Maria Santissima della Consolazione a San Valentino Torio. L’8 settembre, alle 19.30, Santa Messa nella parrocchia Santa Maria Maggiore di Nocera Superiore.

Ai piedi di Maria

Dal 20 al 26 agosto il Vescovo presiede il 45°

pellegrinaggio diocesano a Lourdes organizzato dalla PUACS. Il treno bianco con a bordo gli ammalati e centinaia di devoti alla Vergine partirà dalla stazione di Nocera Inferiore.

Spiritualità

Dal 7 al 14 luglio il Vescovo tiene gli Esercizi spirituali alle suore Maestre Pie Filippini di Roma.

Arte

Il 23 luglio, alle 20.30, il Vescovo partecipa ad un momento di presentazione dei beni culturali diocesani nella parrocchia San Giacomo Maggiore Apostolo di San Valentino Torio.

Anniversari Il 2 luglio, alle 19.00, nella parrocchia Sant’Anna di Fiano a Nocera Inferiore, il Vescovo presiede la Santa Messa in occasione dei 50 anni di sacerdozio di monsignor Mario Ceneri. Il 10 settembre, alle 17.30, nella parrocchia San Francesco di Paola di Pagani, il Vescovo preside la Celebrazione per il 50° Anniversario di professione religiosa.

Per maggiori info: www.diocesinocerasarno.it

Il Gabbiano Arte Milone

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Angelo in pietra calcarea, Insieme LUGLIO-AGOSTO 2017microscultura incisa a mano

Direzione artistica Carmela Milone C.so Umberto I Sarno (Sa) - 081 943953 - 338 9737511 ilgabbianoarte@outlook.it


LA BACHECA DEGLI AUGURI a cura della redazione

Auguri di buon compleanno

Buon anniversario di ordinazione a:

Mons. Mario Ceneri ha compiuto 74 anni e don Giuseppe Perano 31, il primo luglio; don Pietro Califano compie 92 anni il 4 luglio; p. Luigi Lamberti festeggia 45 anni il 5 luglio; don Salvatore Fiore spegne 34 candeline il 12 luglio; don Enrico Ascolese festeggia 57 anni il 15 luglio; don Massimo Staiano festeggia 43 anni il 26 luglio; don Rosario Ingenito compie 52 anni il 2 agosto; don Antonio Adinolfi spegne 43 candeline, il 4 agosto; don Antonio Mancuso e don Vincenzo Buono compiono rispettivamente 53 e 36 anni il 18 agosto; il diac. Edoardo Tafuto festeggia 64 anni il 20 agosto; don Andrea Amato festeggia 35 anni il 24 agosto; don Diodato Ruggiero compie 84 anni il 26 agosto; don Aniello Mario Carillo e il diac. Vincenzo Vergati festeggiano rispettivamente 79 e 62 anni il 27 agosto. Auguri, che Cristo illumini sempre la vostra strada.

p. Raffaele Bufano, mons. Alfonso Desiderio, mons. Vincenzo Leopoldo, il primo luglio; don Antonio Palumbo il 2 luglio; don Ciro Scarpetta il 3 luglio; don Alessandro Cirillo e don Antonio Cuomo il 4 luglio; don Giuseppe Perano il 5 luglio; don Luigi La Mura e don Gianfranco Marotta il 6 luglio; don Aniello Mario Carillo e don Diodato Ruggiero l’11 luglio; don Eugene Dushimurukundo il 13 luglio; mons. Benedetto Abate il 15 luglio; mons. Pietro Milite il 25 luglio. Il vostro ministero profumi sempre della gioia del Vangelo.

Diocesi in festa Il 27 luglio, mons. Gioacchino Illiano festeggerà 82 anni. La gratitudine e l’affetto al nostro Pastore che ha guidato per lunghi anni la Chiesa locale. Auguri, eccellenza!

Redazione in festa

Auguri speciali

Valeria Fedele, socia della cooperativa Priscus, compie gli anni l’8 luglio. Auguri di cuore da tutta la famiglia di Insieme e della Curia diocesana! Giammaria Giordani ha conseguito la laurea in Informatica il 25 maggio scorso. Congratulazione per l’importante risultato raggiunto e auguri alla famiglia! Raffaella Ruocco e Massimiliano Esposito si sono sposati il 25 aprile scorso. Regina Squitieri e Fabio Palumbo sono diventati marito e moglie, il 3 giugno. Tommaso Cajazzo e Marianna Polito hanno pronunciato il loro “sì” il 7 giugno. A voi, nuove famiglie, l’augurio di crescere insieme per camminare verso la santità coniugale. Auguri!

Salvatore D’Angelo, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi e redattore di Insieme, compie 33 anni il 14 agosto. Martina Nacchio, collaboratrice di redazione, compie 25 anni il 29 agosto. Auguri!

Buon compleanno ai referenti Luciano Vastola compie 70 anni il 16 luglio; Michele Lanzetta festeggia 33 anni il 2 agosto; Antonella Salvati spegne 29 candeline il 20 agosto; Emiddia Avitabile compie gli anni il 23 agosto. Auguri!

Giammaria Giordani

Raffaella e Massimiliano

Regina e Fabio

Tommaso e Marianna

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Redazionale a cura della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza e dei Piccoli discepoli della Croce

Alcuni momenti della giornata

La gioia di stare insieme Lo scorso 28 maggio, i volontari e gli ammalati della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza hanno vissuto una giornata di preghiera e condivisione presso la parrocchia San Michele Arcangelo di Nocera Superiore

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a domenica è un giorno di festa e il 28 maggio è stata ancora più gioiosa per tutti i volontari della P.U.A.C.S. perché abbiamo avuto l’immenso dono di trascorrere una giornata insieme ai nostri cari ammalati. Il ritiro si è svolto presso la parrocchia San Michele Arcangelo a Nocera Superiore, accolti dal sorriso di don Giuseppe Perano. La giornata non poteva cominciare in altro modo se non con la Santa Messa, celebrata da don Giuseppe che ci ha invitato a prenderci cura di chi soffre perché gli ammalati ci aiutano a conoscere davvero Gesù. Dopo la Celebrazione Eucaristica, tutti insieme abbiamo condiviso il pranzo nei locali della casa parrocchiale, anche mons. Giuseppe Giudice ci ha allietato con la sua presenza. Poi

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c’è stato un momento di festa durante il quale gli ammalati si sono cimentati nel karaoke, cantando, ballando, ma soprattutto divertendosi. Nei loro occhi si leggeva la vera gioia, la felicità di trascorrere una giornata in compagnia, di sentirsi coccolati e protetti dalle attenzioni di tutti noi volontari. L’esperienza. Ed è proprio in momenti come questi che mi rendo conto che il volontariato non è un servizio non retribuito perché, in realtà, il sorriso smagliante e gli occhi luminosi che gli ammalati mi rivolgono per ringraziarmi di ciò che faccio sono, per me, la vera paga. Ritengo molto importante vivere la vita senza pensare eccessivamente a se stessi, alla propria persona, prestando piuttosto la massima attenzione al prossi-

mo, a tutte le altre persone e alle cose che ci circondano, al mondo in cui viviamo. Il volontariato ne è la prova: mi fa comprendere quanto sia estremamente vantaggioso non solo per i miei fratelli e sorelle ammalati, ma anche per me stessa. Il mio impegno e la mia dedizione verso di loro mi fa comprendere che un sorriso, un abbraccio o una semplice carezza possono essere molto più preziosi di tutto l’oro del mondo. Offrire il proprio tempo all’altro è molto importante, è come regalare un pezzetto della vita. Sono fiera di essere una volontaria e di far parte della grande famiglia della P.U.A.C.S. perché è un’esperienza che dà molto, dona senso e compimento alla mia vita. Sabrina Perrino


NEWSDALLEPARROCCHIE a cura di Mariarosaria Petti Il quadro benedetto da papa Francesco

Santa Maria dei Bagni Scafati

L’Ascensione e la Fonte

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Santa Maria delle Grazie Lavorate di Sarno

Il mese mariano

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uest’anno, il mese di maggio dedicato alla Madonna è stato vissuto dalla comunità di Lavorate con particolare intensità spirituale. Il parroco, don Salvatore Agovino, ha organizzato per l’occasione una vera peregrinatio mariana per celebrare alcune ricorrenze. Infatti, per la parrocchia S. Maria delle Grazie, il 2017 è un anno molto significativo: ricorre il cinquantesimo anniversario dell’Incoronazione della Venerata Immagine della Madonna e il centocinquantesimo anniversario della fondazione della chiesa parrocchiale. Il quadro della Madonna, che il 3 maggio è stato benedetto in piazza S. Pietro in Roma da papa Francesco, è stato portato nelle varie zone della frazione dove ha sostato per qualche giorno. E la preghiera è stata la vera protagonista della peregrinatio. I fedeli, con grande emozione ed affetto, hanno accolto il quadro della Venerata Immagine di Maria, addobbando al suo passaggio i balconi con i drappi più belli e con tanti palloncini e bandierine e – tralasciando anche gli impegni quotidiani – hanno seguito la Madonna con la preghiera. L’instancabile parroco ogni sera ha parlato di Maria, donna di fede, donna del silenzio. Maria, donna di preghiera. Maria, donna di Pace. La comunità, insieme con don Salvatore, ha voluto stringersi tra le sue braccia e chiedere la sua materna benedizione. Eva

nche quest’anno, quaranta giorni dopo Pasqua, nella ricorrenza dell’A scensione, la comunità della parrocchia Santa Maria dei Bagni è stata in festa per la Madonna. Dal mercoledì, dopo la processione partita dal Santuario, persone provenienti da tutti i paesi limitrofi hanno preso parte alla celebrazione tenutasi al “fosso dei Bagni”, dove c’è la fonte con l’acqua miracolosa. Dal giovedì fino alla domenica la festa è proseguita, arricchendo il Santuario di canti e preghiere per la Madonna. Insieme al sacro resta la tradizione, infatti non sono mancati balli popolari e i tipici “carrettoni”, trainati dai cavalli, che colorano la piazza da anni con i mille fiori. La festa si è conclusa dopo l’ultima celebrazione eucaristica di domenica, con un gruppo folkloristico che ha dedicato una toccante serenata alla Madonna. Nunzia Piccolo Festa della SS. Madonna dei Bagni

San Bartolomeo Apostolo Corbara

L’importante è crederci

“Eccomi!”. È stata questa la risposta dei cinque ragazzi che lo scorso 21 maggio hanno cominciato il loro nuovo cammino come ministranti del Signore. La tanto attesa Vestizione ha avuto il suo successo. Il gruppo, con la benedizione di don Vincenzo e l’affidamento a S. Tarcisio (protettore dei ministranti), ha accolto i nuovi arrivi pronti a dedicarsi al servizio all’altare. Dopo la celebrazione liturgica, la giornata è trascorsa in modo indimenticabile a casa di “Nonna Rosa”. Bilancio dell’esperienza? Tanta speranza. Rosa Maria Ruocco LUGLIO-AGOSTO 2017 Insieme

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Alcuni momenti dell’Anno pastorale

Sant’Alfonso Sarno

Un anno ricco di attività

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n anno pastorale intenso, una miriade di attività svolte ed un’estate ancora da vivere in fraternità. Guidata da don Carmine Cialdini, che in questi ultimi anni ha saputo donare carica ai suoi fedeli, la parrocchia vanta un gruppo di cristiani molto attivo, che non perde occasione di scandire, in nome di Cristo, ogni ricorrenza importante dell’Anno liturgico. Grazie ai giovani dell’Azione Cattolica sono stati organizzati momenti, come il presepe vivente a Natale che ha emozionato l’intera comunità; la festa della mamma; la gioia di aver avuto le spoglie del nostro sant’Alfonso Maria Fusco accompagnato dalle Suore Battistine di Angri; e dulcis in fundo il campo scuola estivo. Dal 21 al 24 agosto, presso il convento dei Salesiani di don Bosco a Salerno i giovani e gli adulti, insieme agli educatori, potranno vivere giornate intense all’insegna della preghiera e del divertimento, condividendo importanti momenti di fraternità. Un’opportunità di crescita, un’occasione per stare insieme e saldare ancora di più il legame che si è venuto a creare durante l’anno. Ma non finisce qui. Importanti novità sono in serbo per il prossimo anno e da settembre si ripartirà alla grande per programmare il nuovo Anno pastorale, a partire dalla catechesi. Maria Domenica D’Ambrosio

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Sant’Antonio di Padova Orta Loreto

I festeggiamenti in onore di sant’Antonio

La festa di Sant’Antonio

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n altro anno è trascorso e come di consueto la nostra la parrocchia ha vissuto i festeggiamenti in onore del nostro santo patrono: sant’Antonio di Padova. Tutto ha avuto inizio il 10 giugno con il beato transito di sant’Antonio presso la cappella di Avagliana e il tradizionale “Ciuccio ‘e fuoco” per ricordare il miracolo della mula chinata alla visione dell’Eucarestia. La statua miracolosa di sant’Antonio ha fatto visita alla comunità di Orta Loreto domenica 11 e lunedì 12 portando gioia nelle famiglie, sollievo agli ammalati e serenità nei cuori degli anziani. La solenne processione si è conclusa con l’atto di affidamento, da parte del Sindaco, di tutti i cittadini a sant’Antonio. È stato bellissimo vedere che tante persone per fede e devozione si riuniscono intorno alla Chiesa per ricevere grazie e sostegno. Martedì 13 giugno,

solennità di sant’Antonio di Padova, il vescovo mons. Giudice ha presieduto la celebrazione e ha benedetto il pane in ricordo della carità del santo. In serata, i bambini della comunità, indossando il saio come quello di sant’Antonio hanno ricevuto una benedizione speciale. Nei cuori di ciascuno di noi aria di festa e di felicità ma quest’anno il nostro parroco don Gerardo ha voluto esprimere la sua vicinanza e quel-

la di tutta la comunità alle persone che soffrono nel corpo e nello spirito; in particolare tutti insieme abbiamo rivolto una preghiera speciale ad Antonio Attianese, un giovane del nostro paese, ex militare vittima dell’uranio impoverito, che da anni lotta contro la malattia. Possa sant’Antonio assistere lui e tutta la sua famiglia. Dina Grimaldi

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NEWS DALLE PARROCCHIE La comunità propedeutica del seminario arcivescovile di Napoli con mons. Vincenzo Leopoldo

Santa Maria Maddalena in Armillis Sant’Egidio del Monte Albino

Eccomi, Signore

San Giovanni Battista Angri

Testimoni di gioia Giovedì 18 maggio, la comunità propedeutica del seminario arcivescovile di Napoli – della quale fa parte il nostro giovane Mattia D’Antuono – ha trascorso una giornata presso la collegiata di San Giovanni Battista in Angri, accogliendo l’invito del parroco. Dopo la visita alla città e dintorni, i giovani seminaristi hanno consumato un’a gape fraterna ospiti del parroco. La visita si è conclusa con la recita in Chiesa del santo Rosario, dei Vespri solenni e con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dall’animatore del seminario napoletano, don Giuseppe Nurcato, che ha espresso vivi ringraziamenti al parroco, mons Vincenzo Leopoldo ed ai numerosi fedeli presenti per la calorosa accoglienza. Dopo la Celebrazione Eucaristica i seminaristi si sono incontrati con molti giovani della parrocchia, ai quali hanno portato la loro testimonianza di fede e della chiamata al ministero sacerdotale. Alberto Limodio

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Con l’arrivo dell’estate si sono conclusi i percorsi catechistici al servizio della comunità parrocchiale. In primis, sabato 3 giugno per i più piccoli è stata organizzata insieme alle catechiste ed il centro d’infanzia “Mulan” di Pagani una grande festa di ringraziamento. Tutti i bambini di ogni anno catechistico si sono divertiti tra balletti, giochi di gruppo e preghiere di lode al Signore per i compagni che l’11 giugno hanno ricevuto il Sacramento dell’Eucarestia. Domenica 4 giugno è stata la volta dei più giovani che, dopo circa otto mesi all’ascolto della Parola di Dio, hanno pronunciato il loro “eccomi” per confermare il Battesimo in acqua ricevuto in tenera età. Nel cinquantesimo giorno successivo alla Pasqua, in cui dal Cielo lingue di fuoco si posarono su Maria e gli apostoli, p. Massimo ha impartito il sigillo dello Spirito Santo a 22 giovani emozionati. Livia Rossi

Foto ricordo (Antonio Manzo photographer) dei cresimati insieme a p. Massimo e ad Alba Albanese


San Teodoro Martire Sarno

Un nuovo figlio della parrocchia

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Richard e la festa a sorpresa per i suoi 18 anni

mpara l’italiano, vive la celebrazione eucaristica ogni sera, presta servizio in parrocchia. Dopo l’accorato appello di papa Francesco, don Antonio Agovino, parroco di San Teodoro Martire in Sarno, non ha esitato ad esortare la comunità ad accogliere il gruppo di immigrati, che ormai da qualche mese frequentava la Messa domenicale delle 08.30. Tra questi giovani, uno in particolare ha iniziato ad avvicinarsi sempre più, fino a diventare un vero figlio della parrocchia. Si tratta del caro Richard. Il giovane proviene dal Ghana, ed è arrivato in Italia a 17 anni, fuggito dalla povertà e dalla guerra civile. Per un anno intero ha attraversato il Nordafrica, diventando vittima di usurai in Libia. Sul barcone con cui ha attraversato il Mediterraneo, il ragazzo conosce il piccolo Peter, allora quindicenne, che ha visto morire i suoi genitori in mare. Richard comincia a prendersene cura, come fa tuttora presso la struttura che li ospita. Ed ora, i due amici hanno ritrovato ciò che gli è stato tolto, grazie all’affetto della parrocchia. Il 2 giugno la comunità si è organizzata, coordinata da don Antonio, per festeggiare il 18esimo compleanno di Richard. Grande è stata l’emozione del giovane, che entrato nel giardino della congrega è riuscito a dire solo: «Grazie Gesù per questa famiglia, grazie don Antonio, grazie a tutti: vi voglio bene!». Francesco Pio De Stefano

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IN PARROCCHIA a cura di Antonietta Abete

Il gruppo dei cresimandi insieme al parroco, don Andrea Annunziata

A CURA DELLA COMUNITà PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA - CICALESI COORDINATORE DI REDAZIONE FRANCESCO COPPOLA

I ragazzi che hanno partecipato all’Estate Ragazzi, insieme agli animatori e a don Andrea

Estate, tempo di grazia e divertimento

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omento forte per ogni comunità è la celebrazione del sacramento della Confermazione. Per i giovani della parrocchia la Cresima è un’occasione di incontro forte con il Signore, un’esperienza ecclesiale intensa e un momento di Grazia straordinaria, ricevuta per mezzo dello Spirito. Ma per i bambini e i ragazzi della comunità è l’Estate Ragazzi che entusiasma tutti! Anche quest’anno abbiamo usato la guida nazionale ANSPI che ha proposto come fi-

lo conduttore il personaggio Momo, protagonista del cartone animato “Momo alla conquista del tempo”. È una bella riflessione sull’uso del tempo, accanto a chi il tempo ce lo vorrebbe rubare, ci sono anche tanti che invece vogliono aiutarci a capirne l’importanza e ad insegnarci a custodirlo. Nei tanti giochi e momenti di incontro vissuti insieme, ciascuno ha sperimentato che il tempo vola quando ci si diverte e… l’Estate Ragazzi anche quest’anno è volata!

La comunità San Giovanni Battista in Cicalesi ha vissuto due momenti ricchi di grazia e sano divertimento: la celebrazione del sacramento della Confermazione e l’Estate Ragazzi Alcuni momenti dell’Estate Ragazzi

Gli animatori dell’Estate Ragazzi

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE MARIA SS. DI COSTANTINOPOLI - NOCERA SUPERIORE IN REDAZIONE GIOVANNI GIORDANO ED ELISA CALIFANO La ricca partecipazione alla sagra

La festa è comunione

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a parrocchia Maria SS. di Costantinopoli è popolosa e geograficamente vasta. Nel suo territorio si trova anche la Cappella di Sant’Antonio, in Via Nazionale Camerelle, nella quale si celebra la Messa domenicale alle 9.30, il 27 di ogni mese il Rosario in onore della Madonna della Medaglia Miracolosa e, ogni anno, la partecipatissima Tredicina di sant’Antonio di Padova e la festa in onore del venerato Santo. Ai festeggiamenti è legata una famosa sagra, giunta alla 28esima edizione e divenuta da più di 15 anni molto conosciuta, grazie alla collaborazione con tutto il territorio, frutto della comunione costruita dalla pastorale parrocchiale portata avanti con tanto impegno dal nostro parroco, don Roberto Farruggio. 

 Sabato 10, dopo la tradizionale processione per le strade della parrocchia, ha avuto inizio la sagra: tantissime pietanze tra cui la gustosissima pasta e fagioli con i funghi o con le cozze, panini e tanto altro. A tavola la fraternità aumenta, accompagnata da musica popolare e quattro chiacchiere in amicizia. Domenica 11, dopo le Sante Messe, si è ripetuto il pienone. Tantissime persone ad apprezzare i sapori della nostra terra e ad assistere ai concerti: Francesco Merola, Leo Ferrucci, i Musicamore e scuole di canto e ballo di ragazzi. Il 13 giugno, conclusione in bellezza con il concerto degli alunni del Liceo musicale “A. Galizia” di Nocera Inferiore nella Cappella di Sant’Antonio.
 Ciò che conta di più è il rafforzarsi di una comunione che possa sempre di più far risplendere l’amicizia in Cristo tra le famiglie che abitano i vari quartieri della parrocchia.

 Elisa Califano

I festeggiamenti in onore di sant’Antonio di Padova con la tradizionale sagra, che attira persone anche dai paesi limitrofi, e tanta buona musica

Il Santo portato in processione

Un compleanno speciale

Lo scorso 24 giugno, il gruppo scout Agesci Nocera Superiore 1 ha festeggiato i 10 anni dalla nascita Il gruppo scout Agesci Nocera Superiore 1, insieme all’assistente ecclesiastico don Roberto Farruggio

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rede del vecchio gruppo Agesci, nato negli anni 90, il gruppo Agesci Nocera Superiore 1 che ha sede nella parrocchia Maria SS. di Costantinopoli in Nocera Superiore compie 10 anni. Gli scout del Nocera Superiore 1 hanno fatto la storia dello scoutismo in questa città, testimoniando la scelta scout, quella cristiana e l’impegno in politica come scelta responsabile per la realizzazione del bene comune e la valorizzazione della persona. Accompagnati dal nostro assistente, il parroco don Roberto Farruggio, in questi anni “avventurosi” l’esperienza educativa, secondo il metodo dello scoutismo, ha coinvolto numerosi ragazzi e giovani, un dono di Dio per la comunità ecclesiale e per la città.
Abbiamo fatto festa, dunque, il 24 giugno nell’Oratorio Can. Antonio Fiorillo! La nostra sede si è trasformata in casa festosa e accogliente con le associazioni parrocchiali e cittadine e quanti hanno voluto ringraziare insieme a noi il Signore per questi primi 10 anni. Al termine della festa, domenica mattina, 25 giugno, nella chiesa parrocchiale, c’è stata la Messa di ringraziamento. Francesco Sessa


ESTATE 2017

4 GIUGNO: Solennità di Pentecoste S. S. Messe: ore 9.30 (Cappella S. Antonio) – 11.00 – 19.30. Celebrazione delle Cresime 18 GIUGNO: Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo S. S. Messe: ore 9.30 (Cappella S. Antonio) – 11.00 Ore 19.30 Processione cittadina del Corpus Domini 23 GIUGNO: Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù Giornata mondiale di Preghiera per la Santificazione Sacerdotale Ore 18.30, S. Rosario; ore 19.00 Vespri e Coroncina davanti alla statua del Sacratissimo Cuore di Gesù del Campanile; ore 19.30, S. Messa Solenne 24 – 25 GIUGNO: 10° anniversario dell’apertura del gruppo scout AGESCI Nocera Superiore 1 Festa nell’Oratorio parrocchiale “Can. Antonio Fiorillo” e Messa di ringraziamento 25 GIUGNO – 2 LUGLIO: Estate Ragazzi 2017 Oratorio parrocchiale “Can. Antonio Fiorillo” 2 LUGLIO: Festa di Inizio Estate 2017 Festa dell’Estate Ragazzi sul sagrato della chiesa parrocchiale 29 GIUGNO – 2 LUGLIO: Route del Clan Scout Agesci Nocera Superiore 1 Camosciara di Civitella Alfedena (AQ) NEL MESE DI LUGLIO: Tornei di calcio a 5 – under 14 e over 14 nel Campetto dell’Oratorio Parrocchiale “Can. Antonio Fiorillo” 10 – 18 LUGLIO: Campo estivo del Movimento Giovanile Costruire Vallada Agordina (BL)

30 LUGLIO: Ritiro per i responsabili e gli educatori di Azione Cattolica Nocera Inferiore (SA) 1 – 15 AGOSTO: Quindicina dell’Assunta: Ore 19.00 S. Rosario; ore 19.15 Vespri; ore 19.30 S. Messa. Ore 20.30 Canto del tradizionale Rosario dell’Assunta sul sagrato della chiesa parrocchiale 3 - 7 AGOSTO: Vacanze di Branco Agesci Nocera Superiore 1 Giffoni Valle Piana (SA) 10 AGOSTO: Pizza per tutti gli operatori che organizzano durante l’anno i diversi eventi 13 AGOSTO: Ore 20.30 Liturgia della Parola e festa nella Piazzetta di Uscioli in preparazione al pellegrinaggio alla Beata Vergine Materdomini 14 AGOSTO: Ore 4.00 Pellegrinaggio al Santuario di Maria SS. Materdomini di Nocera Superiore 15 AGOSTO: Solennità della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo S. S. Messe: ore 11.00 – 20.00. Ore 19.00, tradizionale preghiera in onore dell’Assunta delle cento Croci e cento Ave Maria 14 – 16 AGOSTO: Una delegazione della parrocchia e dell’Associazione per il Concorso Internazionale dei Madonnari “San Pasquale Baylon” partecipa all’Incontro Nazionale dei Madonnari di Grazie di Curtatone (MN) 23 – 27 AGOSTO: Campo Scuola Unitario di Azione Cattolica, Azione Cattolica dei Ragazzi, Settore Giovani (Giovanissimi e Giovani) e Settore Adulti Foligno (PG) 27 AGOSTO – 2 SETTEMBRE: Campo Estivo del Reparto Scout Agesci Nocera Superiore 1 Salerno 12 SETTEMBRE: Memoria del Santissimo Nome di Maria Ore 20.00 Processione e Santo Rosario aux flambeaux

17 – 20 LUGLIO: Campo Diocesano Ministranti Santa Maria di Castellabate (SA)

24 – 26 OTTOBRE: Una delegazione della parrocchia e dell’Associazione per il Concorso Internazionale dei Madonnari “San Pasquale Baylon” partecipa al Festival Bella Vía, el Arte Madonnaro di Monterrey (Messico)

21 – 23 LUGLIO: Weekend femminile del Movimento Giovanile Costruire Vermicino (Roma)

22 OTTOBRE: Pellegrinaggio a piedi al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei (NA)

23 LUGLIO: Giornata Pro Parroco nel XIX anniversario di ministero pastorale del nostro parroco, don Roberto Farruggio. Ore 19.00 S. Rosario; ore 19.15 Vespri; ore 19.30 S. Messa. A seguire, serata di festa

TUTTI I GIORNI: Adorazione Eucaristica permanente diurna nella Chiesa Parrocchiale: dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 22.30. Domenica e festivi dalle ore 9.30 alle 11.00 e dalle 15.30 alle 22.30. L’adorazione è sospesa durante le Sante Messe. LUGLIO-AGOSTO 2017 Insieme

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SAN SISTO II - PAGANI COORDINATORE REDAZIONE PARROCCHIALE: MICHELE RAIOLA

I momenti più belli della festa

La festa di san Vito

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partire dal 15 giugno la comunità ha vissuto i solenni festeggiamenti in onore di San Vito, aperti dalla processione a cui ha partecipato moltissima gente. Nei giorni successivi, ogni sera la comunità ha avuto la gioia di condividere la Celebrazione eucaristica con tre sacerdoti diversi, don Aniello Nappo, don Giuseppe Perano e don Raffaele Ferrentino. Il 17 e 18 giugno gli ospiti hanno potuto degustare piatti tipici e ascoltare buona musica dal vivo. Il tema dei festeggiamenti è stato il riciclo creativo, tutte le decorazioni infatti sono state tutte realizzate con materiale riciclato. Grande la partecipazione, un vero e proprio risveglio di fede.

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - PAGANI

La Madonna del Monte Carmelo

La Preghiera

Sotto lo sguardo della Vergine La comunità si prepara a vivere la Solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo a cui è dedicata la chiesa parrocchiale

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rande attesa, gioia e fervore sono i sentimenti che animano, in questo periodo dell’anno, il cuore della nostra comunità parrocchiale, che è ancora caldo e pulsante. Tra qualche settimana, infatti, ricorrerà la Solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, alla quale è dedicata la nostra chiesa parrocchiale. Così, la nostra comunità si sta preparando con diverse catechesi a celebrare con fede viva questo evento, per dare gloria a Dio. I festeggiamenti religiosi hanno avuto inizio con l’uscita del quadro della Vergine, che è stato portato in processione per le strade della nostra parrocchia, accompagnato dalle preghiere e dai canti dei fedeli. Ora è il tempo della novena, durante la quale ogni sera, dopo la recita del Santo Rosario, verranno recitate preghiere in suffragio delle anime del Purgatorio, accompagnate da alcune riflessioni e meditazioni sul significato e l’importanza dello Scapolare, che rappresenta il segno distintivo dell’Ordine dei Carmelitani e di tutti i devoti della Madonna del Carmelo. La Vergine Maria, apparendo nel 1251 a san Simone Stock, allora Priore dell’Ordine Carmelitano, gli consegnò misticamente questo pezzettino di stoffa, legando ad esso una particolare promessa. La Vergine, infatti, promise di assicurare la sua protezione speciale a tutti coloro che, in vita, avessero indossato con fe-

de il santo abitino. La promessa della protezione di Maria si estende anche dopo la morte. Allo Scapolare è legata, infatti, anche un’altra promessa: quella del così detto “privilegio sabatino”. La Vergine ha promesso di liberare dalle pene del Purgatorio, nel sabato successivo alla morte, tutte le anime dei devoti del Santo Scapolare, portandole in Paradiso. Potremmo quasi affermare allora che lo Scapolare rappresenta il manto di Maria, sotto la cui protezione i suoi devoti vogliono vivere. In onore di Maria verrà, poi, celebrata, come ogni anno, la settimana mariana di predicazione, durante la quale ogni sera un sacerdote ci aiuterà a riflettere e a meditare su un aspetto della vita e delle virtù della nostra mamma celeste. Durante questa settimana accoglieremo con gioia anche la visita del nostro Vescovo diocesano, mons. Giuseppe Giudice. Il ricco programma religioso sarà affiancato anche dalla festa civile, tutti i membri della comunità parrocchiale daranno il loro contributo materiale alla preparazione della sagra, accompagnata dallo spettacolo di intrattenimento. Affidiamo allora a Maria i nostri cuori, affinché, camminando accanto a Lei, impariamo ad imitare le sue virtù, per poter giungere insieme con Lei alla Gloria del Paradiso, dove potremmo contemplare in eterno il volto del Nostro Signore. Anna Petrosino

Madre bella, Fiore del Carmelo prendici per mano e, con il profeta Elia, aiutaci a riscoprire la purezza della fede per combattere gli idoli e far rifiorire nella speranza, come un giardino, la nostra città. Madre bella, Decoro del Carmelo, tu che hai portato in grembo il più bello tra i figli degli uomini, educaci ancora alla bellezza interiore affinché, con una vita bella, possiamo rendere viva nella carità la nostra storia per avanzare con te sui sentieri della santità. Madre bella, Regina del Carmelo, aiutaci come pellegrini a salire il santo monte, Cristo tuo Figlio, per respirare l’aria nuova e fresca della fede e, rivestiti di Lui, entrare un giorno, come tu hai promesso, nel riposo e nella gioia del Regno. Amen. +Giuseppe, vescovo

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A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - SS. ANNUNZIATA - ANGRI I ventagli, i cappelli e le borse realizzati dalla comunità

Ponti di solidarietà La comunità ha realizzato ventagli, cappelli e borse che saranno venduti durante la festa della Madonna del Carmine. Il ricavato sarà consegnato, ad agosto, alla missione delle Suore Battistine in Corea del Sud dal parroco don Antonio Mancuso

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nche quest’anno il nostro parroco don Antonio Mancuso, nel mese di agosto, visiterà la missione delle Suore Battistine in Corea del Sud. Da circa diciotto anni, in estate, don Antonio fa un’esperienza missionaria tra i poveri in diverse parti del mondo, ospitato da religiosi e religiose. Da quando è parroco ad Angri, ha già visitato la missione delle Battistine nelle Filippine e poi quella del Messico e, ogni volta, tornando in parrocchia, ha stabilito un ponte di solidarietà tra la nostra comunità parrocchiale Santa Maria del Carmine e dell’Annunziata e la missione visitata. Ad esempio, nelle Filippine abbiamo collaborato come comunità ad ampliare una scuola gestita dalle suore per accogliere più bambini. Per la missione in Messico abbiamo raccolto il denaro necessario per permettere ad una bambina, seguita dalle religiose, di fare un intervento delicato ad un occhio e non perdere la vista. Intanto, anche prima di andare nelle missioni, la comunità consegna a don Antonio una somma per le opere delle suore, grazie a qualche iniziativa realizzata in parrocchia. E così, anche quest’anno, in occasione della Festa della Madonna del Carmine stiamo preparando dei ventagli, cappelli e borse per l’estate, oggetti abbelliti e dipinti a mano dalla nostra suor Alessandra, così da proporli in vendita e raccogliere fondi da mandare nella missione battistina in Corea del Sud. L’impegno in parrocchia per le missioni dove si opera a favore dei più poveri fa bene al cuore e permette a tutti noi di sentirci fratelli a livello universale. Ci fa sentire utili anche da lontano. Siamo felici di vivere questa bella esperienza missionaria insieme al nostro parroco, anche se non visitiamo direttamente le missioni. Dio benedica tutti i missionari che si impegnano per i fratelli più poveri con l’augurio che in tutte le comunità possa crescere la sensibilità verso chi soffre a causa della guerra, della fame e della miseria. Per essere sempre di più una Chiesa missionaria. Carmelina Pace

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Insieme LUGLIO-AGOSTO 2017

Alcune immagini di don Antonio nei precedenti viaggi nelle missioni battistine nelle Filippine e in Messico


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DELLE GRAZIE CASATORI DI SAN VALENTINO TORIO

Concetta, circondata dai familiari, nel giorno in cui ha ricevuto i sacramenti della Comunione e della Confermazione

La forza della vita e della fede

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orride. E i suoi occhi sono lo specchio della sua anima. Concetta, 62 anni, è affetta da encefalopatia traumatica cronica, una malattia che l’ha costretta a letto per una vita intera. Lo scorso 4 giugno, circondata dall’affetto della famiglia, ha ricevuto il sacramento dell’Eucaristia e della Confermazione dalle mani di don Gaetano Ferraioli. Lei è lì, tra quelle mura che rappresentano il suo mondo, sorridente e carismatica, non ha la parola o l’utilizzo della gestualità per esprimersi e partecipare in maniera attiva all’evento, ma ha degli occhi profondi che testimoniano l’amore per la vita, il sacrificio per lottare e andare avanti. La sua famiglia è riunita, zii, fratelli e nipoti aspettano l’arrivo del parroco, don Gaetano Ferraioli, che celebrerà la Santa Messa proprio nel suo mondo, a casa sua. Le emozioni e l’affetto fanno da cornice a questo momento, sono i familiari che hanno scelto per Concetta questa Celebrazione, sono loro che attraverso la fede e la cura trovano risposte giorno dopo giorno. Sì, perché la fede dà un senso alla propria esistenza e alla vita, il prendersi cura fa guardare l’altro andando oltre la “diversità”, passando dal semplice curare al prendersi cura, dal cieco affidamento alla responsabile fiducia, da una fredda e distaccata sollecitudine all’empatia. È tutto pronto, don Gaetano insieme al

seminarista Salvatore sono disposti dietro un tavolo, coperto di tovaglia con candele e fiori, di fronte al letto di Concetta, per amministrare i due Sacramenti, segno e conferma dell’Iniziazione Cristiana, i familiari intorno, silenziosi e partecipi, per ripetere le promesse fatte, a suo tempo, attraverso il Battesimo. La Celebrazione. Inizia la Messa e in quella stanza il senso della vita prende forma e assume le sembianze dell’Amore per Dio, per se stessi e per gli altri. Attraverso il silenzio, emozioni e pensieri convergono verso un’unica direzione, la contemplazione e il significato di quel momento, per tutti prezioso. Il sacerdote, durante l’omelia, tocca le corde più profonde dell’Amore, quello semplice e disinteressato, che non pretende nulla in cambio, aperto alla vita e alla gioia. Gli sguardi si intrecciano, le emozioni si condividono e il legame si conferma, l’amore di Concetta e per Concetta, indifesa ed inerme, diventa testimonianza della presenza di Dio che si rinnova, ogni giorno, attraverso le cure e il prendersi cura. Questo momento è stato un’occasione per riflettere e condividere esperienze passate, presenti e future, segno dell’affetto e dell’amore che caratterizza questa famiglia che ha donato radici solide e ali splendide e forti per volare in alto, liberi nel mondo. Grazie Concetta… tua nipote. Virginia Ingenito

Concetta, 62 anni, è affetta da encefalopatia traumatica cronica, una malattia che l’ha costretta a letto per una vita intera. Lo scorso 4 giugno ha ricevuto i sacramenti dell’Eucaristia e della Confermazione dalle mani di don Gaetano Ferraioli

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PAGINE A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANT’ANTONIO DI PADOVA - POGGIOMARINO COORDINATORE DI REDAZIONE MARIANO ROTONDO Un momento della veglia

Il valore del lievito

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i è svolta a Poggiomarino, lo scorso 3 maggio, la veglia diocesana di Pentecoste. Più di 700 fedeli si sono riuniti in preghiera nello spazio esterno al complesso dei Santi Sposi. Nel sesto anno alla guida della diocesi di Nocera Inferiore - Sarno, è la decima volta che mons. Giudice visita Poggiomarino. «È bello vivere questi momenti diocesani, anche se non siamo in tanti. Non vogliamo essere tutti, non dovevamo essere tutti, perché nel Cenacolo erano in 12, anzi ne mancava uno, ma c’era Maria. Il dono dello Spirito Santo fu ricevuto solo da un “gruppetto” che uscì per annunciare il Signore: ecco il Kèrigma, la buona notizia - ha detto monsignor Giudice -. Dobbiamo riscoprire il valore del lievito, quello della luce dell’intelletto che riscalda il cuore. Nella Chiesa, tutti i carismi, tutti i doni sono importanti se purificati dallo Spirito». Questo stralcio dell’omelia del vescovo, il saluto del nostro parroco, padre Aldo D’Andria, la liturgia curata, i canti meravigliosi, il clima familiare, sono ricordi stupendi che riscaldano il cuore.

“In... Grest all’onda” della gioia. Settanta “educacuori” dell’oratorio San Gaspare Bertoni donano il loro tempo ricco di energia e sano divertimento a circa 180 ragazzi della parrocchia. Il capitano indiscusso è la guida spirituale e di vita, padre Ugo Marino.

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L’attuale formazione delle Suore della Carità: suor Olimpia e suor Maria, media età ottuagenaria! Al centro della foto la “giovane” responsabile della casa, suor Angela Vado che deve sudare quattro camicie per seguire le sue sorelle nei molteplici impegni di carità.

“Il dono dello Spirito fu ricevuto da un gruppetto di persone che poi uscì ad annunciare il Vangelo” ha ricordato mons. Giudice durante la veglia diocesana di Pentecoste, celebrata a Poggiomarino lo scorso 3 maggio FOTONOTIZIE

Santo patrono dal 1906, Antonio ha ricevuto il primo saio da “ex voto” come si fa a Lisbona o Padova. È quello di un bambino che ha ricevuto una grazia proprio nei giorni in cui Poggiomarino si preparava ai festeggiamenti per il suo Santo.


Le suore Francescane di sant’Antonio: la storia di p. Paolo Saturno

Madre Rita Fiore

Il governo di madre Rita Fiore Le decisioni assunte durante i consigli generali del 10 luglio e del 10 agosto 1953

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l 10 luglio 1953 il Governo Generale di madre Rita Fiore si riunisce per la diciannovesima seduta, non nella casa madre di Napoli, ma in quella del Carminello ad Arco di Pagani. Quattro i punti all’ordine del giorno.

Si discute anzitutto dell’ammissione alla vestizione religiosa delle sette postulanti, Cecilia D’Aniello, Ernestina Gargione, Assuntina Mele, Michelina Pagano, Livia Paolillo, Teresa D’Alessio e Felicetta Renna. Esse vengono ammesse a pieni voti, dopo la relazione della Maestra sul loro impegno nello studio del catechismo e sulla loro condotta personale. Si passa poi al secondo punto che riguarda l’ammissione alla prima professione religiosa delle novizie Teodora di San Francesco, Giuseppina del Cuore di Gesù, Laura di Gesù Bambino e Clara di San Luigi. Le componenti del Consiglio le ammettono a pieni voti, previo esame del cardinale di Napoli Marcello Mimmi. Il terzo punto all’ordine del giorno riguarda l’ammissione alla professione perpetua delle suore Flora Spadaccino, Bernardina Lalli, Vittoria Rega, Angela Carrano, Aurora Paolillo, Arcangela Tecla, Elisabetta Varchetta, Immacolata Di Gennaro, Delfina Carbone e Giuliana Crisci che, oltre all’approvazione del Consiglio, debbono superare anche l’esame canonico con gli Ordinari di appartenenza. Il Consiglio, poi, delibera di non comprare lo stabile che il dottor Silvio De Luca ha proposto di vendere alle suore di Bonefro perché non idoneo allo scopo dell’Istituto. Infine, si decide di richiamare a Napoli per il periodo estivo, in attesa di nuove decisioni, le tre suore di Vatolla: Elisa Tonel-

li, Serafina Cerbone e Marta Mennella, nei confronti delle quali son giunte le lamentele di alcune famiglie. 10 agosto 1953: si svolge in questa data il ventesimo Consiglio per stabilire le occupazioni ordinarie che le novizie devono assolvere insieme, al di fuori degli impegni di formazione e di spiritualità. Dopo pranzo e dopo cena debbono provvedere alle pulizie delle stoviglie delle componenti del governo generalizio presenti in domo; il lunedì, martedì e mercoledì debbono dedicarsi, per non più di tre ore al giorno, al lavatoio e, nel tempo libero dopo il coro, alla stiratura della biancheria, alla pulizia del salone, della direzione, della segreteria e della scalinata. Si deliberano, inoltre, ben sedici trasferimenti: suor Elisabetta Varchetta passa da Pagani (asilo nido) a Bonefro; suor Marta Mennella da Vatolla a Bonefro; madre Sofia Simonelli dal Carminello all’asilo nido di Pagani; madre Benedetta Vincelli da Bonefro a Pagani (asilo nido); suor Giulia Bellavita da Pagani (asilo nido) a Vatolla; madre Assunta Oliveto da Napoli a Vatolla; suor Serafina Cerbone da Vatolla a Pagani (asilo Criscuolo); suor Bernardetta Mennella da Napoli a Nocera Inferiore; suor Clorinda Diomiaiuti da Nocera Inferiore a Crotone; suor Delfina Carbone da Crotone a Napoli; suor Gioconda Aristide da Pagani a Napoli; suor Laura Ruggiero e suor Clara Esposito si trasferiscono da Napoli a Pagani (Carminello); suor Modestina Barbato da Frignano Maggiore a Larino; suor Felice Piperno da Bonefro a Larino; madre Gerardina Melfi da Larino a Frignano Maggiore.

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(Foto Salvatore Alfano)

IN VERSI di mons. Giuseppe Giudice

NEL SOLE DELL'ESTATE Ieri campi di grano che danzavano e biondeggiavano al sole. Oggi viaggiando alzo lo sguardo e sull’autostrada della vita scorgo sempre più fitti campi di pannelli solari che tentano di catturare il sole per venderlo in inverno. Dov’è il mio grano? Me lo hanno rubato. Dov’è il mio sole? Me lo hanno offuscato. Dov’è il mio Dio? Tentano sempre di sostituirlo con un idolo. Ma una spiga di grano, anche una sola tra mille papaveri, spacca la terra e canta nel sole dell’estate che solo Tu sei il Sole, il Pane, l’Acqua e la Vita.

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CULTURA ARTE... RISCHI

di don Natalino Gentile di Salvatore Alfano

I TESORI DEL MUSEO DIOCESANO Cuspide di bastone da priore collocabile tra la fine XVII e gli inizi XVIII sec. L'oggetto, proveniente dall'Arciconfraternita del SS. Rosario, è stato realizzato da artigiani napoletani, in argento. Il museo è aperto al pubblico ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30.

Santo Bambino o Cicciobello? di Salvatore Alfano

Foto Salvatore Alfano

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uno dei fenomeni del nostro tempo e per certi versi anche giustificato. Si sa come la nostra gente meridionale sia legata al culto della Madonna del Carmine o del Carmelo e come i nomi derivati (dal napoletano Carmela allo spagnolesco Carmen) siano ancora oggi diffusi nella onomastica familiare. E si sa pure che queste statue rappresentano la Vergine con il Bambino, appoggiato sul braccio o stante dritto come un fuso sulla mano. E questa posizione rende facilissima l’ablazione del piccolo. Basta sfilarlo. Il problema poi è della sostituzione, perché una mamma non si lascia senza il figlio. Come procedere? Comprare un altro Bambino, magari della stessa epoca, antico come il precedente, col rischio di un nuovo furto? O sostituirlo con uno di questi mostriciattoli moderni, magari di resina o di plastica colorata? Appunto come il classico bambolotto Cicciobello? Non è facile trovare una soluzione. Indubbiamente questi ultimi sono poco devozionali, anche se vestiti fino al collo, magari riproducendo lo stesso abito con gli stessi disegni floreali della madre. Forse dovremmo toccare il cuore di questi ladruncoli di chiesa. Quelle mani di mamma cercano sempre un bimbo da sorreggere, da stringere o da accarezzare. È questo il miracolo in cui speriamo.

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MISERIA E NOBILTÀ

di Peppe Iannicelli

Vaccini obbligatori

Generazioni d’italiani hanno fatto i vaccini e hanno vaccinato i propri figli debellando malattie tremende. Ma sono tutti indispensabili?

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o fatto i vaccini. Ho fatto fare i vaccini ai miei figli. Ma non credo che tutti i vaccini siano indispensabili. Qualche dubbio mi frulla per la mente, dopo la saggia decisione del Governo di ristabilire l’obbligatorietà della vaccinazione per l’iscrizione dei pargoli a scuola. La decisione del Governo arriva dopo mesi di polemiche, anche intestine all’Esecutivo: il ministro della Salute Lorenzin perorava la causa dei vaccini mentre la collega Fedeli (Istruzione) temeva che l’obbligo potesse inficiare il diritto costituzionale all’istruzione. Una grande confusione che non ha fatto altro che mettere altra confusione in testa ai cittadini in un frullatore impazzito di speculazioni politiche, teorie complottistiche su Big Farma, notizie tutte da verificare sui danni prodotti dai vaccini, inchieste giudiziarie su medici criminali e farmaci inutili. Il tutto amplificato dalla Rete nella quale è diventato praticamente impossibile distinguere la farina dalla pula, la verità dalle bufale, la lana dalla seta. E nella quale ogni imbecille dice la propria riscuotendo lo stesso consenso di un Premio Nobel. Fino a qualche anno fa i vaccini erano obbligatori. Punto e basta.

Generazioni d’italiani hanno fatto i vaccini ed hanno fatto fare i vaccini ai propri figli debellando malattie tremende come la Polio. Poi, non ho mai ben capito perchè, questo obbligo è stato cancellato lasciando ad ogni singola regione la decisione se stabilirne la necessità per l’iscrizione a scuola. Sconcertante: se tu Stato mi dai la facoltà di scegliere significa che questi vaccini non sono indispensabili. Ed allora perchè dovrei pagare i vaccini e rischiare conseguenze gravissime a causa di qualche controindicazione sempre possibile? Un dilemma atroce che il Governo Gentiloni ha deciso finalmente di risolvere imponendo l’obbligatorietà dei vaccini. È giusto che ogni cittadino contribuisca alla tutela della salute pubblica. È altrettanto giusto però che siano fatte indagini sempre più serie sull’effettiva utilità di ogni singolo vaccino imponendo la vaccinazione solo per quelli realmente indispensabili. Io ad esempio che credo nelle vaccinazioni contro Polio e Morbillo, temo che il vaccino contro l’influenza di stagione (non obbligatorio ma ampiamente propagandato) sia piuttosto una speculazione economica che un’effettiva necessità. Ed ancora nessuno mi ha convinto del contrario.



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