Insieme - Aprile 2018

Page 1

APRILE 2018 N. 4 ANNO XIII € 1,20

sieme MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

SCELTA DALL'AGRO

Gli impegni di Virginia Villani Ambiente: finora più danni di una guerra


XI Edizione Premio Euanghelion

Notizie false e giornalismo di pace 10 -12 maggio Oratorio San Domenico Savio Nocera Inferiore Giovedì 10 maggio ore 16.00

FESTA CON I BAMBINI partecipanti al concorso “Fake news nel Vangelo”.

Venerdì 11 maggio ore 9.30

Fake news e violenza in rete: istruzioni d’uso

Introduce: Salvatore D’Angelo Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi Nocera Inferiore-Sarno Interviene: Mons. Giuseppe Giudice Vescovo Diocesi Nocera Inferiore-Sarno Tavola rotonda: “Dalle fake news alla disputa felice” di Bruno Mastroianni Docente Uninettuno, social media manager La Grande Storia (Rai3) “Le parole ci rendono umani” di Vera Gheno Docente Università di Firenze, Parole O_stili, twitter manager Accademia della Crusca “Disinformazione e pregiudizio: le vittime dell’odio” di Gennaro Avallone Docente Università di Salerno

Sabato 12 maggio ore 9.30 Giornalismo di pace 4.0

Introduce: Don Silvio Longobardi Direttore editoriale Insieme Intervengono: “Comunicare speranza per far crescere il Paese” di Elisabetta Soglio Giornalista, Corriere della Sera, Buone Notizie “Testimoni in prima linea del Vangelo” di Francesco Ognibene Caporedattore Avvenire, Portaparola “Buone notizie e territorio locale” di Francesco Gravetti Giornalista, Comunicare il Sociale, CSV Napoli ORGANIZZATORI

Diocesi Nocera Inferiore Sarno

Ufficio Comunicazioni Sociali

PARTNER

Mensile diocesano

Assostampa Valle del Sarno

Unione Cattolica della Stampa Italiana Campania

INIZIATIVA RICONOSCIUTA DA



sieme

SCELTA DALL'AGRO

GLI IMPEGNI DI VIRGINIA VILLANI AMbIENTE: fINORA PIù DANNI DI UNA GUERRA

“Sono risorto, sono sempre con te; tu hai posto su di me la tua mano, è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia”.

Foto di copertina Salvatore Alfano

Sommario

APRILE 2018 N. 4 ANNO XIII € 1,20 MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

Il primo piano del numero di Insieme di aprile è dedicato due storie di passione e resurrezione. Raccontiamo l’esperienza di Anna e Salvatore che hanno avuto due bambini dopo 9 anni di matrimonio. La loro è una famiglia allargata, perché si prendono cura di una bambina cinese da 15 anni. Ripercorriamo la vita di Maria Bonfiglio, scomparsa il 17 maggio 2017: mamma e moglie premurosa, insegnante appassionata, donna di fede e volontaria attiva, referente di Insieme. Un esempio da non dimenticare. In Vita nell’Agro c’è un’intervista a Virginia Villani, eletta alla Camera superando nel collegio uninominale Edmondo Cirielli e Mauro Maccauro, con 71.257 preferenze. La voce dell’Agro si impegnerà per l’ambiente, “una priorità in una terra martoriata dove la mala gestio della politica ha fatto più danni di una guerra”. Nelle pagine della Scuola abbiamo intervistato Giulia Rossi e Andrea Papa. I due fidanzati ci hanno raccontato il loro sogno di conquistare un posto nel mondo della cinematografia, consapevoli degli ostacoli, ma forti della loro passione. Nelle pagine culturali, tanti spunti per leggere, andare al cinema e scoprire il nostro territorio. Da questo mese parte un nuovo contenitore per raccontare la Visita Pastorale. La gioia delle comunità che hanno già accolto il vescovo Giuseppe, schede di presentazione e programmi di quelle che saranno visitate nel mese di aprile. In Vita ecclesiale un’intervista al diacono don Marco Siano, che sarà ordinato presbitero il prossimo 24 aprile. Abbiamo sentito anche mons. Francesco Soddu, direttore della Caritas italiana. L’ultima è firmata da Daniele Rocchi del Sir, un’analisi lucida e impietosa sul dramma della guerra in Siria.

Sal 138, 18.5-6

La redazione di Insieme augura a tutti una Santa Pasqua

COMMENTI 5 I giorni della luce di Silvio Longobardi 62 Siria, l’inferno sulla Terra di Daniele Rocchi

VITA ECCLESIALE 33 La gioia dei bimbi, l’abbraccio di un Padre 34 “Vogliamo vedere Gesù” 40 Un dono grande 45 NEWS PARROCCHIE Notizie dalle parrocchie

7 POSTA@INSIEME.IT

8 10 11 14

L’APPROFONDIMENTO Storie di vita È Pasqua, Alleluja! Il coraggio di amare “Ritrovo mia madre in ogni fiore che sboccia”

VITA NELL’AGRO 16 L’urna si colora di rosa di Mariarosaria Petti 20 Nocera e la gara di Open Data di Gianluca Santangelo 24 Il cuore solidale delle donne di Sofia Russo SCUOLA&UNIVERSITà 25 Mano nella mano 27 Pi Greco Day, il giorno della Scienza

51 IN PARROCCHIA Pagine parrocchiali RUBRICHE 18 Qui Regione di Andrea Pellegrino 22 Il dottore dei bambini di Salvatore Guercio Nuzio 23 Sale in zucca di Raffaella Marciano CULTURA 28 L’angolo delle recensioni 29 Appuntamenti culturali In sala 30 Arte… rischi Oggi al Museo 31 In versi di mons. Giudice

25: Nuove promesse dell’Agro nella cinematografia

33: Il vescovo Giuseppe visita gli ammalati

44 BACHECA Gli auguri della redazione

37: Intervista a mons. Soddu, direttore di Caritas italiana


EDITORIALE di Silvio Longobardi

I giorni della luce I

l fatto è noto: durante una manifestazione, una giovane prof inveisce pesantemente contro i poliziotti, colpevoli di presidiare il territorio per impedire scontri tra le opposte fazioni. “Vigliacchi, mi fate schifo, dovete morire”. Parole immortalate dalle telecamere presenti e confermate poco dopo nel corso di un’intervista televisiva. Non era uno sfogo emotivo, dettato dalla situazione contingente, ma esprimeva una precisa posizione ideologica, cioè un modo di guardare la storia. Se la prof ha ragione, hanno ragione anche quegli imam che proclamano i giorni della collera, quelli che incitano all’odio senza se e senza ma, quelli che sono convinti che i problemi si risolvono eliminando gli avversari. Una posizione largamente minoritaria sulla carta. Nella realtà prende sempre più piede. Scrivo questo editoriale dalla Terra Santa – preferisco usare questo termine piuttosto che quello che identifica la Nazione ospitante – dove da decenni la violenza degli uni e degli altri alimenta un conflitto che nessuno oggi pensa di poter spegnere. Si vive in stato di guerra. Una politica che punta tutto e solo sulla forza delle armi non solo appare incapace di gestire lo scontro ma alimenta una sempre più grande ostilità che, a sua volta, giustifica l’intervento bellico. Una spirale infinita e perversa che assolve tutti i colpevoli perché ciascuno può dimostrare di rispondere ai torti ricevuti. È una storia che

tante volte abbiamo visto negli ultimi decenni. In barba a tutte le dichiarazioni ufficiali di chi si professa paladino della pace. Quanto è diverso lo sguardo della fede che attinge forza dalla testimonianza di Gesù. Lui non ha proclamato i giorni della collera, anche quando i suoi irriducibili oppositori avevano giurato di fargli la pelle. Non ha gridato vendetta quando è stato trattato come un malfattore, non ha chiesto ai discepoli di ricambiare il male ricevuto e di trattare i nemici con la stessa moneta. Anzi, dal patibolo della croce ha perdonato e pregato per coloro che lo avevano condannato e si prendevano gioco di Lui. Sembra una bella favola e invece è la vicenda sorgiva di una storia che a distanza di duemila anni non smette di suscitare uomini e donne pronti a consumarsi per scrivere pagine di carità e di riconciliazione. E così proprio i giorni oscuri della Passione sono stati rischiarati dall’amore e sono diventati i giorni più luminosi di tutta storia umana. L’odio non ha mai guarito qualcuno. Solo l’amore salva. È questo l’annuncio straordinario che dobbiamo far risuonare nei giorni della Pasqua per medicare le ferite e ridare speranza, per abbattere i muri e accorciare le distanze, per ritrovare la gioia di un abbraccio che da troppo tempo qualcuno attende. Non basta dirlo a parole. Gesù chiama beati coloro che fanno la pace. E noi vorremmo essere tra questi. Costi quel che costi. APRILE 2018 Insieme

5


posta@insieme.it a cura di Antonietta Abete

A destra, Aniello Lettieri in Piazza San Pietro

La carezza del Papa

A

niello è un infermiere e lavora nel reparto di Terapia Intensiva neonatale dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Lo scorso 3 marzo, papa Francesco ha incontrato nell’Aula Paolo VI, in udienza privata, 6.500 infermieri guidati dal Comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini e dalla Presidente, Barbara Mangiacavalli. C’era anche lui e ci ha raccontato la sua esperienza. Carissimi amici della redazione, vorrei condividere con voi e con i lettori di Insieme l’emozione che ho provato, lo scorso 3 marzo, quando papa Francesco ha incontrato 450mila infermieri nell’Aula Paolo VI. «Vorrei esprimere la mia riconoscenza e stima per il vostro prezioso lavoro… Grazie, grazie di tutto!». Sono bastate queste parole del Pontefice per sciogliere i cuori dei rappresentanti dell’ordine professionale più numeroso d’Italia, dopo il malcontento acuito dal recente rinnovo contrattuale. Nei quaranta minuti di questo incontro storico, Francesco ha parlato della tenerezza, della carezza che è il sorriso dato e ricevuto, dell’incontro evangelico con il lebbroso che guarisce e in più dona dignità. Gesù, ha ricordato il Papa, è stato accanto agli ammalati durante tutto il suo ministero. «Non stancatevi di stare vicini alle persone con questo stile umano e

6

Insieme APRILE 2018

fraterno, trovando sempre la motivazione e la spinta per svolgere il vostro compito. Siate anche attenti, però – ha affermato con forza – a non spendervi, fino quasi a consumarvi, come accade se si è coinvolti nel rapporto coi pazienti al punto da farsi assorbire, vivendo in prima persona tutto ciò che accade loro. Quello che svolgete è un lavoro usurante, oltre che esposto a rischi, e un eccessivo coinvolgimento, unito alla durezza delle mansioni e dei turni, potrebbero farvi perdere la freschezza e la serenità che vi sono necessarie. State attenti!». Il Papa ha anche avuto un momento di commozione, ricordando l’infermiera che gli ha salvato la vita da giovane. Una suora italiana, domenicana, che quando il Pontefice aveva 20 anni ed era molto malato disse ai medici che bisognava fare di più, salvandogli la vita. Ritorno al mio lavoro, con rinnovata dignità e orgoglio, portando nel cuore l’invito del Papa: «non dimenticatevi della medicina delle carezze, è tanto importante. Una carezza, un sorriso sono più importanti della terapia farmacologica, così i pazienti si sentono persone e non numeri». In fondo, a pensarci bene, gli infermieri e il Papa hanno la stessa divisa: il bianco. Aniello Lettieri


IMPRONTE Un tempo l'Agro era una vasta distesa di terra fertile che in primavera odorava di buono e restituiva i frutti del loro lavoro agli onesti contadini. Poi si è rotto l'incanto, ai frutti colorati abbiamo preferito il grigio del cemento, la polvere e la rugine e ora è difficile capire cosa siamo diventati. APRILE 2018 Insieme

(Foto Salvatore Alfano)

7


L'APPROFONDIMENTO a cura della redazione

Storie di vita

S

torie di passione. Ce ne sono tante. Storie di resurrezione. Ce ne sono molte di più ma… non si vedono. Le vicende dolorose sono gettate in pasto ai lettori, quelle luminose restano nascoste, salvo misurate eccezioni. Abbiamo uno strano pudore a raccontare esperienze in cui l’umanità non resta schiacciata da quello che appare come un destino crudele ma lotta, soffre e vince. Eppure sono proprio queste vicende che danno sapore alla vita e svelano che l’esistenza non cammina nei sentieri di un’assurda casualità ma è sempre accompagnata da un Padre buono che guida tutto e tutti verso la pienezza. Se venisse meno questa certezza, la vita diventerebbe un caos aggrovigliato di fatti che non hanno senso né valore. No, non crediamo alle favole. Eppure, in quel “vissero felici e contenti” che una volta chiudeva le storie che si raccontavano ai bambini c’era una sapienza che oggi abbiamo dimenticato. C’era l’annuncio che la felicità è la meta ultima di questo nostro vivere mai privo di fatica. C’era la speranza che anche nei passaggi più dolorosi, e forse pro-

8

Insieme APRILE 2018

prio in essi, si nasconde qualcosa o Qualcuno capace di rivestire di significato questo oscuro pellegrinaggio. Quanti sposi hanno ritrovato il senso del loro legame quando la malattia si è intrufolata nella loro casa. Quante volte i drammi della vita invece di farci affondare nel mare del dolore hanno aperto gli occhi e hanno permesso di scoprire i valori essenziali, quello che davvero conta. Storie di passione che hanno generato vita nuova ed hanno dato il coraggio non solo di rimettersi in cammino ma anche di “sognare impossibili itinerari”, per dirla con David Maria Turoldo. In fondo è questa la Pasqua. Ed è quello che ostinatamente cerchiamo di raccontare nel dossier di questo mese. Mettiamo in luce piccole storie, nascoste nel quotidiano, storie che appartengono a tutti perché sono icona di quelle battaglie che tutti siamo chiamati ad affrontare. Storie che invitano a non arrenderci. È questo l’augurio che di cuore rivolgiamo a ciascuno di voi, amici di Insieme. Silvio Longobardi


I piccoli Vincenzo e Antonia Palermo

APRILE 2018 Insieme

9


L'APPROFONDIMENTO Resurrezione di Piero Della Francesca

Ha vinto un povero, il Servo fedele, lui che pareva perduto per sempre: bianche le vesti, la faccia di sole sopra la pietra un angelo ride… (David Maria Turoldo)

Gli auguri del vescovo Giuseppe per la comunità dell’Agro

È Pasqua, Alleluja! Donna! Rabbunì! Maria! Maestro! (cfr GV 20, 1-18) Con questo dialogo stupendo, intrecciato nel giardino della Resurrezione, inizia il nuovo mattino del mondo. «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». «Hanno portato via il mio Signore…».

alla relazione, alla comunione; e, in Lui, le nostre lacrime diventano perle e diamanti. È Pasqua, il primo giorno della settimana, e si corre con Pietro e l’altro discepolo verso il sepolcro.

Pasqua comincia con l’invito a non piangere, con un’assenza che si fa nuova Presenza e con una ricerca che approda ad un Incontro. È sempre il Risorto che viene a cercarci, mentre piangiamo accanto ai nostri sepolcri, per invitarci alla gioia, al sorriso, alla festa e alla danza. E lo fa chiamandoci per nome, per restituirci al dialogo,

E dal sepolcro vuoto poi, vedenti e credenti, si corre verso il mondo, la comunità, la famiglia, gli amici, la Chiesa per dire a tutti: Sì, è Risorto, è veramente Risorto! È Pasqua, Alleluja!

10

Insieme APRILE 2018

Vi benedico + Giuseppe, vescovo


Anna e Salvatore nel giorno del primo compleanno di Vincenzo e Antonia, insieme a Luisa, Ivan e Mingru

Anna Erba e Salvatore Palermo, dopo 9 anni di matrimonio, sono diventati mamma e papà. La storia straordinaria di una famiglia allargata che ha superato con coraggio tante prove e avversità

D

ue occhi grandi nei quali è possibile scorgere le lacrime che li hanno attraversati senza riuscire tuttavia a spegnerne la luce. La storia di Anna, 38 anni, sembra la trama di un romanzo di Elena Ferrante. La protagonista è una donna forte a cui la vita ha cercato di rubare sogni e speranze. Ma si è dovuta piegare di fronte alla sua straordinaria determinazione.

Il coraggio di amare

«La mamma è colei che genera i figli dal cuore e non dalla pancia» dice stringendo al petto il piccolo Vincenzo. Antonia, la sua gemellina, passeggia tranquilla per casa nel girello colorato. Sono arrivati dopo 9 anni di matrimonio – per Anna le seconde nozze – il 9 marzo del 2017. «Prima dell’arrivo dei bambini, mi dicevano: parli così perché non hai figli. Poi vedrai. Ora che di figli ne ho due, penso esattamente la stessa cosa. Sono mamma dall’età di vent’anni. Da quando ho iniziato ad occuparmi di Luisa, una bambina cinese di appena 35 giorni di vita, affidatami dai genitori che lavoravano giorno e notte». Siamo nel 2002, Anna ha 22 anni ed è felicemente fidanzata da 9 anni con Pino, due anni più grande di lei. Sono cresciuti insieme e progettano di mettere su famiglia. Quell’estate prenotano la chiesa, il ristorante, il fotografo. Il 23 luglio dell’anno successivo coroneranno il loro sogno d’amore. Non possono immaginare che in quel cielo limpido e terso stanno per comparire nubi minacciose. APRILE 2018 Insieme

11


L'APPROFONDIMENTO I due gemellini

Mentre passano qualche giorno a Ravenna per accudire una zia di Anna, Pino inizia ad avere difficoltà a deglutire. La ragazza pensa ad un banale mal di gola. «Un giorno a colazione mi strappò il bicchiere dalle mani, disse che stava per soffocare». Quando il giovane fa la gastroscopia, Anna incontra gli occhi bassi del medico. Il ragazzo ha un brutto male, in una fase terminale. «Dieci giorni dopo eravamo a Milano da Veronesi». Pino è sottoposto a un delicato intervento chirurgico, 13 ore di sala operatoria per regalargli qualche mese di vita in più. Inizia un periodo difficilissimo: Pino fa la chemioterapia, dolore e lacrime si mescolano giorno e notte. E la piccola Luisa diventa quella bambina che i due fidanzati forse non potranno mai avere. Il sole che illumina la loro vita quando tornano a casa dall’ospedale dopo giornate dense di ansia e preoccupazione. Il 23 luglio del 2003 si celebrano le nozze: «Un matrimonio bellissimo, una favola. Si rideva e piangeva. E le lacrime non erano solo di gioia». Nella nuova casa, arredano anche la cameretta: hanno bisogno di afferrare a piene mani l’idea di poter costruire un futuro insieme. Una speranza che serve per vivere ogni momento del doloroso presente. Partono per il viaggio di nozze e vanno prima a Lourdes per ringraziare la Madonna. Ma qui Pino, dopo il bagno alle piscine, inizia a stare sempre più male. Passano i giorni nella capitale francese chiusi in albergo. Tengono per sé tutta questa sofferenza. Il viaggio si chiude in Sicilia. A fine ottobre, il giovane vomita sangue. Le metastasi sono arrivate al fegato, al polmone e al peritoneo. Anna si rifiuta di accettare la gravità della situazione e trascina Pino in Belgio, convinta di poter risolvere tutto con un trapianto. Qui è costretta ad accettare che oltre la chemioterapia non si può fare altro. Passano così altri tre mesi. All’inizio Pino va in ospedale con le sue gambe, poi su una sedia a rotelle. I viaggi terminano quando i medici riescono a fare capire ad Anna che Pino rischia di morire in aereo. Così, il 25 gennaio del 2004 il giovane inizia il protocollo a Napoli. In questo frangente, i genitori della piccola Luisa che ormai ha 20 mesi tolgono la piccola dalle cure di Anna per farla tornare in Cina. Per i due giovani è un colpo terribile. Due mesi dopo, il 26 di marzo Pino muore e Anna resta da sola nella loro casa di Striano a fare i conti con un dolore indicibile. Dopo un anno torna a casa dai genitori a Poggiomarino e sua mamma la incoraggia a rifarsi una vita. «Sei troppo giovane», le dice. La signora Elisabetta intuisce che – per aiutare sua figlia – Luisa deve tornare in Italia. E così la fa-

12

Insieme APRILE 2018

miglia Erba dona ai genitori della piccola una casa accanto alla loro e delle macchine per cucire. Un’occasione preziosa per sottrarsi ad ogni forma di sfruttamento ed iniziare a lavorare in proprio. Dopo due anni Anna riesce finalmente a riabbracciare la bambina. Oggi Luisa ha 15 anni e lei continua a farle da mamma, occupandosi anche di sua sorella maggiore, Mingru, e dell’ultimo arrivato, Ivan, fino a quando i genitori non smettono di lavorare. Mentre ascolto la sua storia, Anna si preoccupa di andare a prendere il bambino al doposcuola e gli prepara la merenda appena mette piede in casa. Un nuovo inizio. I due fratelli di Anna lavorano a Firenze, la mamma le fa passare qualche giorno da loro per allontanarla da quei luoghi zeppi di ricordi dolorosi. A Firenze c’è Salvatore, anche lui fa il camionista e conosce la storia drammatica della ragazza. Salvatore lavora di notte. E di notte Anna non dorme. Di notte le paure diventano giganti e pesano sul cuore. Il giovane inizia a telefonare per farle compagnia. Raccoglie le sue confidenze, condivide i timori e la fatica di ricominciare a vivere. Poco alla volta quel gigante buono conquista un posto nel cuore di Anna. La vita le dà una seconda occasione: si innamorano e nel 2008 si sposano. «Non volevamo fare i fidanzatini – dice –. Era forte il desiderio di formare una famiglia».


Ma è in arrivo una seconda prova. La coppia scopre di avere serie difficoltà a concepire un bambino. L’unica strada per diventare genitori è ricorrere all’aiuto della medicina. Ma Anna non vuole sentirne parlare. Lei e Salvatore sono già genitori. Gli anni passano e la giovane che insegna moda accetta una supplenza di tre ore a settimana a Bergamo. “Una follia”, le fa notare la donna che siede accanto a lei in treno. «Non ho figli – dice Anna –, altrimenti avrei fatto altre scelte». Per uno strano gioco del destino quella donna è un medico, un’embriologa per la precisione. Dopo aver ascoltato la sua storia, chiede ad Anna e Salvatore di dedicarle sei mesi della loro vita. Anna rimane incinta di due gemelli. Lei e Salvatore scelgono di non fare indagini prenatali che possano mettere a rischio la salute dei bambini. Il 9 marzo del 2017, all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, vengono alla luce Vincenzo e Antonia. «Nasce prima Vincenzo – ricorda – ed io non lo sento piangere». Anna sa che non è un buon segno. Qualche minuto dopo viene alla luce Antonia e la sua voce, un suono delizioso e tanto atteso, invade le orecchie della mamma.

Poche ore dopo il parto, raggiunge i figli nel reparto di Terapia Intensiva neonatale e sosta a lungo davanti alla culletta di Vincenzo. Il suo cuore di mamma ha intuito che c’è qualcosa che non va. Anche Salvatore porta nel cuore lo stesso timore, così chiedono ai medici di fare l’esame del cardiotipo per verificare l’assetto cromosomico del bambino. In reparto li rassicurano, il piccolo non presenta nessun sintomo preoccupante. Qualche giorno dopo i medici cambiano idea e fanno le indagini necessarie. Anna e Salvatore avevano capito prima degli altri che Vincenzo era nato con un cromosoma in più: il bambino ha la sindrome di Down. Ancora una volta lacrime e tante domande, inzuppate di senso di colpa, per aver messo al mondo un figlio non autonomo. È il piccolo Vincenzo a trasfigurare tutto. A dare alla croce il sapore della resurrezione ogni volta che i genitori lo prendono in braccio e gli carezzano le piccole mani. «Molti dicono che Vincenzo è un figlio speciale. Io, invece, penso che sia lui ad avermi reso una persona speciale scegliendomi come mamma». Antonietta Abete

Insieme è sempre più a portata di mano!

edicole partner Hai un’edicola di fiducia? Comunica i contatti alla redazione e potrai ritirare la copia del mensile nel punto vendita a te più vicino.

Edicola Amato Giornali Via dei Goti 11 Angri Cartolibreria Edicola Nasta Via Giudici 46 Angri Cartolibreria Corinto Via Fucilari 68 Nocera Inferiore Edicola Civale Teresa Via G.B. Vico 3 Nocera Inferiore Edicola di Manu Via Roma 77 Nocera Inferiore Centro Edicola Via San Clemente Nocera Superiore Sardo Art Via Cesarano Pagani Edicola D’Andria Giuseppe Via Gramsci S. Marzano sul Sarno Edicola Il Giornale Via Tortora 79 Sarno Cartofantasy Via Turati 280 Poggiomarino Cartolibreria Archimede Via Dante Alighieri 37 Poggiomarino Edicola Laperuta Amerigo Via Roma Poggiomarino

Chalet BAR White Via Nuova S. Marzano Poggiomarino partner Caffetteria Damiano Insieme + caffe 1 euro Viale Roma San Marzano Sul Sarno segreteriainsieme@diocesinocerasarno.it Mensile Insieme 081 517 04 66

APRILE 2018 Insieme

13


L'APPROFONDIMENTO Maria con i volontari del Buon Samaritano

“Ritrovo mia madre in ogni fiore che sboccia” La vita di Maria, scomparsa il 17 maggio 2017, è stata un canto di lode a Dio. Mamma e moglie premurosa, insegnante appassionata, lettrice e sostenitrice di Insieme. Un esempio da non dimenticare

E

ducatrice appassionata, mamma e moglie premurosa, Maria Bonfiglio è stata una professoressa che ha contribuito alla crescita del nostro territorio locale, con il suo esempio quotidiano. A quasi un anno dalla sua scomparsa, i frutti della sua vita generosa, spesa per la sua famiglia e per i bisogni degli altri, continuano ad arrivare copiosi. Abbiamo ripercorso i tratti salienti della sua storia insieme alla figlia Costantina. Vocazione all’insegnamento. Quando è soltanto una ragazzina Maria comincia a lavorare come maestra a Tramonti: «Una tradizione di famiglia – spiega la secondogenita – anche sua madre e sua nonna erano state insegnanti». Al mattino è in classe, il pomeriggio sui libri: la giovane continua a studiare e si laurea in Lettere moderne. Insegnerà poi a Striano alle Scuole Medie, trasferendosi in seguito all’Istituto professionale di via Cucci, a Nocera Inferiore. La professoressa trascorre gli ultimi anni, che precedono la pensione, al “G.B. Vico”. «È sempre stata attiva, anche dopo l’orario scolastico». Costantina prosegue il racconto. Maria sarà tra i fondatori della Scuola di pace e anche della Tenzone Dantesca. «Un anno mi chiese di impegnarmi con il Rotaract – l’associazione a cui aderisce la ragazza – per dare un premio anche ad altri alunni meritevoli. Aveva un senso di giustizia che animava ogni sua azione e non tollerava raccomandazioni». Una nuova vita. «Da quando mamma è scomparsa, ho scoperto tante cose che non conoscevo di lei» racconta la figlia. Maria ha avuto un’intensa vita di fede, amava il silenzio della preghiera ma era sempre pronta a prodigarsi

14

Insieme APRILE 2018

per gli altri: è stata una delle volontarie della prima ora al Buon Samaritano, la struttura di accoglienza diurna per ragazzi in disagio sociale. «Una ragazzina del Centro parrocchiale mi ha chiesto di accompagnarla al Cimitero, mi ha raccontato del suo affetto per mia madre. Mi ha scaldato il cuore – racconta la giovane donna –. Sono sempre stata un pessimo pollice verde, mamma invece adorava le piante. Oggi mi piace curarle e pensare di ritrovare mia madre in ogni fiore che sboccia». Maria ha amato la vita, anche quando è arrivata l’ora più dura, la malattia: «Durante le chemio, le dicevo di non scrivere post su Facebook. Solo ora ho capito quanto coraggio infondeva negli altri, parlando con speranza e fiducia della sua battaglia contro il tumore». Quando Maria ha compreso che non ce l’avrebbe fatta, ha confidato in una sola promessa: la sua bambina non avrebbe dovuto rinunciare alle imminenti nozze. Lo ha chiesto a suo marito, a don Ciro Galisi, suo padre spirituale. Ha preparato il libretto della liturgia nuziale, scrivendo le preghiere dei fedeli, scegliendo i segni per l’Offerta dei doni. Sapeva di non poter vedere Costantina con l’abito bianco, sedendosi al primo banco in chiesa ma desiderava non far mancare la sua presenza. «Mi piace continuare a coltivare le sue passioni e i suoi interessi – confessa la figlia – mi sembra di sentirla vicino». L’impegno di Costantina è un dono grande per le persone che hanno conosciuto e amato Maria, perché in lei rivedono il vigore e l’entusiasmo di una donna, che ha reso migliore il nostro territorio. Mariarosaria Petti


Maria con sua figlia Costantina

Una lettera speciale

D

urante la giornata mi rivolgo spesso al Signore per invocarlo e ringraziarlo. Mi ha dato sempre la forza di andare avanti, di ricominciare, di guardarmi dentro, di ascoltare e di seguire la mia coscienza per trovare risposte, seguendo la massima di sant’Agostino: in interiore homine habitat veritas. Ho sempre avuto la passione per l’insegnamento, è stata una scelta convinta. Sono figlia d’arte. L’esperienza mi ha fatto capire che non ci sono cattivi ragazzi ma cattivi maestri. Ho sempre instaurato un positivo rapporto con gli alunni, basato non solo sull’autorità ma sul rispetto e sulla fiducia. Ho considerato l’insegnamento un servizio e come tale l’ho esercitato con impegno e serietà. Da parte mia non ci sono mai stati abusi d’autorità. Potrei parlare di autorevolezza, di benevola severità, sempre vigile nel correggere e riprendere ma con garbo, senza mai mortificare e offendere. Sono invece molto

sieme

severa con me stessa. Ho sempre pensato che nessuno abbia il diritto di giudicare gli altri, ma ognuno ha il dovere di migliorare se stesso. Ho sempre creduto nel matrimonio e ci credo tuttora, nonostante gli anni. Sposarsi per me ha significato crescere insieme, costruire un rapporto solido con l’aiuto del Signore e con una buona dose di collaborazione, comprensione, pazienza, disponibilità a perdonare, spirito di servizio. Ho sempre considerato la famiglia un grande dono, un bene prezioso, un progetto d’amore che si rinnova in ogni momento. Abbiamo lavorato entrambi, cresciuto due figlie e conciliato lavoro e famiglia. Siamo stati genitori attenti e rigorosi, un punto di riferimento per le nostre figlie, educate nell’ottica dei valori cristiani. Abbiamo sempre guardato nella stessa direzione, perché il nostro obiettivo è stato il bene comune della famiglia.

Costantina ha consegnato alla redazione di Insieme uno scritto autografo di sua madre Maria. Pubblichiamo uno stralcio del testo, vero testamento spirituale

MENSILE DI ATTUALITà E CULTURA DELL’AGRO

Mensile di attualità e cultura dell’Agro Espressione della comunità ecclesiale della Diocesi Nocera Inferiore-Sarno Registrato presso il Tribunale di Nocera Inferiore n. 624/06 del 16 giugno 2006 e n. 1529/2014 del 11 agosto 2014. Iscritto al R.O.C. n. 26978 del 01/02/2017. Membro Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Editore Priscus Società Cooperativa Direttore Responsabile Andrea Annunziata Direttore Editoriale Silvio Longobardi Vicedirettore Antonietta Abete

Redazione Salvatore D’Angelo, Mariarosaria Petti, Martina Nacchio Segreteria di redazione e marketing Sofia Russo, Maria Luisa Franco Hanno collaborato Mons. Giuseppe Giudice, Aniello Lettieri, Andrea Pellegrino, Gianluca Santangelo, Mario Scarpa, Andrea Perrino, Salvatore Guercio Nuzio, Raffaella Marciano, Donato D’Elia, don Natalino Gentile, Domenico Petti, Livia Rossi, Raffaella Cuomo, Giacomo Sorrentino, Giovanni Iannone, Maria Domenica D’Ambrosio, Costantina Fugaro, Dina Grimaldi, Piera Angela Cascone, Donatella Ferrara, Maria Rosaria De Blasio, Alfonso Dolgetta, Mafalda Rega, Anna Mancuso, Elisabetta De Crescenzi, Maria Rosaria Faiella, Alessia Bove, Ludovica Amodio, Suor Giovanna Colagiovanni, Mariano Rotondo, Lucia Squitieri, padre Paolo Saturno, Daniele Rocchi Amministrazione Via Vescovado, 4 84014 Nocera Inferiore (SA) Tel/Fax 081 5170466

Progetto grafico e impaginazione Salvatore Alfano

Questo numero è stato chiuso in redazione 21 marzo 2018

Abbonamenti € 5,00 digitale € 10,00 ordinario con ritiro in parrocchia € 15,00 ordinario in spedizione postale € 25,00 contributo sostenitore € 50,00 contributo benefattore

Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione». La pubblicazione degli scritti è subordinata al­l’in­sin­da­cabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

UNICREDIT BANCA IBAN: IT 88 B 02008 76271 000103952691 Intestato a: PRISCUS SOCIETÀ COOPERATIVA Causale: Contributo annuale INSIEME Aggiungere l’indirizzo o la parrocchia a cui inviare la rivista Servizio diffusione Per informazioni: tel/fax 081 517 04 66 segreteriainsieme@diocesinocerasarno.it Tiratura: 3.000 copie

Redazione Via Vescovado, c/o Palazzo Vescovile 84014 Nocera Inferiore (SA) insieme@diocesinocerasarno.it tel/fax 081 517 04 66 Insieme, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo

15

IAP (Istituto PubblicitaAPRILE 2018 dell’Autodisciplina Insieme ria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.


Foto Salvatore Alfano

VITA NELL'AGRO

L’urna si colora di rosa «D

opo il matrimonio, per la mia semplicità mi hanno detto che non sembravo la moglie di un medico. Quando da insegnante sono diventata dirigente scolastica, lo stesso appunto. Ora che siederò alla Camera, mi dicono che non sembro una deputata. Ancora non ho capito cosa significhi». Sono le impressioni a caldo di Virginia Villani, candidata del Movimento 5 Stelle, che ha concorso nel collegio uninominale dell’area Nord di Salerno, alle elezioni del 4 marzo scorso, sfiorando il 47 per cento dei consensi. Originaria di Angri, Virginia si laurea in Lingue e letterature straniere, indirizzo slavo, presso l’Università l’Orientale di Napoli nel 1982. Si trasferisce a Sarno dove insegna alle elementari, approdando al suo primo incarico di dirigente scolastico nel

16

Insieme APRILE 2018

2007, al Terzo Circolo Didattico. Esponente dell’Associazione Impatto ecosostenibile Zero Waste Campania, è iscritta al M5S dal 2012. L’Agro nocerino-sarnese ha investito la dirigente di un grande compito: rappresentare un territorio ricco di risorse e troppo spesso dimenticato in Parlamento. A colloquio con la neoeletta deputata. Partiamo dal risultato elettorale: lei, volto nuovo in politica, ha battuto Cirielli e Maccauro, come candidata al collegio uninominale. Come spiega questa scelta dei cittadini?

«Con un concetto molto semplice: con la volontà, da parte dei cittadini, di portare un reale cambiamento. Troppe storie già note, che negli anni non hanno dato i risultati sperati e promessi. Un volto nuovo? Piuttosto una cittadina impegnata, che ha

Virginia Villani è stata eletta alla Camera superando nel collegio uninominale Edmondo Cirielli e Mauro Maccauro, con 71.257 preferenze. La voce dell’Agro entra in Parlamento, a colloquio con la deputata


accolto l’invito a fare la sua parte in quella che rappresenta una grande opportunità per l’Italia: cambiare rotta, scegliere e partecipare». A vincere, tra una serie di competitor uomini, è stata una donna. Crede che anche questo abbia influito? È l’ora di un impegno al femminile in politica?

«Di donne c’è sempre bisogno! Ma ciò che purtroppo veramente manca oggi – o meglio, è mancato fino ad oggi – è la partecipazione reale dei cittadini nella vita pubblica, con la possibilità di operare scelte ed orientare l’attività politica dei propri rappresentanti in Parlamento». Hanno votato 7 cittadini su 10. Come riallaccerà il Movimento 5 stelle il dialogo con il 30 per cento degli aventi diritto al voto che ha preferito l’astensionismo?

Virginia Villani durante l’intervista

«Come ha sempre fatto da quando è stato fondato: dialogare, ascoltare le esigenze e le istanze di tutti, soprattutto di coloro che non hanno voce. Ritengo che il 73% degli aventi diritto al voto sia già un buono risultato, ma la cosa che più ci inorgoglisce è che c’è stata una elevata partecipazione al dialogo politico da parte di tanti giovani che hanno cominciato, o ripreso, ad interessarsi della cosa pubblica. è su questa scia che occorre continuare: abbiamo bisogno di partecipare e di scegliere per poter cambiare». Il tema della scuola, per la sua esperienza personale, le è particolarmente caro. Ma quali sono le istanze del territorio nocerino-sarnese che desidera portare all’attenzione nazionale?

«L’ambiente è una priorità! Viviamo in una terra martoriata, dove la mala gestio della politica ha fatto più danni di una guerra. Non se ne può più. Occorre bonificare e attuare tutte quelle strategie per poter vivere di energie pulite. Ma per fare tutto ciò bisogna ripartire

dall’uomo e dalla sua capacità di farsi carico dei problemi dell’ambiente in cui vive, per poterlo lasciare migliore di come lo ha trovato. Il lavoro per i giovani ma anche per tutti quei cinquantenni che lo hanno perso e che non sono più “appetibili” per le imprese». Il suo impegno in politica è intrecciato anche ad un cammino di fede. Quanto influirà sulla sua azione parlamentare?

«Nell’esatto modo in cui ha inciso in tutta la mia vita e in tutte le mie scelte: mi ha guidato e mi sono fatta guidare. La fede non può essere considerata un pulsante che si preme a comando, deve permeare tutti i tessuti della nostra realtà per poterci guidare nella direzione migliore. La fede è un cammino prima di tutto interiore, e mi auguro che insieme alla preghiera personale possa continuare a guidarmi. Io ce la metterò tutta». Il Sud ha votato in modo chiaro e netto, investendo il Movimento 5 stelle del compito di apportare quei cambiamenti che si attendono da anni. Come vivete questa responsabilità?

«È vero, siamo stati investiti di una grossa responsabilità, quella di cambiare, anzi, trasformare, il Paese in cui viviamo, partendo e ripartendo dal nostro amato, meraviglioso e martoriato Sud. Al Meridione daremo l’attenzione che merita, perché c’è tanto da lavorare per poter operare quelle scelte, che rilanceranno la nostra terra. Però abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, nessuno escluso, perché il cambiamento parte sempre e prima di tutto da noi stessi. Insieme ce la possiamo fare, insieme ce la faremo». E al Sud si attendono i primi frutti del cambiamento invocato. A partire da lavoro e sanità, due ambiti che non possono più essere dimenticati. Mariarosaria Petti APRILE 2018 Insieme

17


QUI REGIONE di Andrea Pellegrino

Grane stellari per De Luca? L’analisi DEL voto che sta aprendo alla Terza Repubblica

L

a Campania è la regione più grillina d’Italia. Il quadro che emerge dal voto del 4 marzo è abbastanza desolante per il Pd, partito che esprime buona parte delle amministrazioni locali ma soprattutto il presidente della giunta regionale della Campania. Vincenzo De Luca perde ovunque ma soprattutto nella sua Salerno, dove non è riuscito a far eleggere il figlio Piero, poi ripescato a Caserta sull’uninominale. Un «terremoto», come definito dallo stesso governatore, che non risparmia accuse ai vertici nazionali del Partito democratico ma anche allo stesso governo Renzi. A Salerno crolla il «fortino» pure nelle aree più deluchianizzate, dove De Luca jr scivola addirittura terzo dopo Gennaro Esposito, candidato del centrodestra. Crolla De Luca ma crolla anche Francesco Alfieri che, contrariamente a tutti i sondaggi della vigilia, resta fuori dal Parlamento. E qui non sono i grillini a metterlo ko ma il centrodestra che piazza il colpo (l’unico) di questa tornata elettorale eleggendo sull’uninominale Marzia Ferraioli. Insieme al Movimento 5 Stelle, può dirsi soddisfatta la Lega di Salvini che, oltre ad eleggere un deputato (Gianluca Cantalamessa), anche nel collegio salernitano, ha già una buona lista di esponenti pronti ad aderire. Alcuni provengono da Forza Italia, partito che, numeri alla mano, può collocarsi come la seconda forza politica sconfitta di questa tornata elettorale. Altri sono amministratori lo-

18

Insieme APRILE 2018

cali pronti a costruire la Lega sul proprio territorio. E non si esclude che da qui a poco ci ritroveremo un gruppo consiliare leghista in ogni Comune della nostra provincia. Il popolo si è espresso ma tra maggioritario e proporzionale sono emerse due fotografie diverse delle elezioni. Il tutto senza portare ad una maggioranza certa capace di governare l’Italia. E mentre a Roma si decidono le sorti dell’Italia, a Napoli e in Campania le ripercussioni del voto sono immense sul governo regionale, con Vincenzo De Luca che non avrà vita facile. Oltre al fuoco amico interno, dietro l’angolo si prepara Luigi de Magistris.

Gli altri eletti

Una pattuglia prevalentemente stellata quella dei parlamentari eletti nei collegi elettorali che comprendevano l’Agro nocerino-sarnese: per il Senato il Campania 3 per il plurinominale e il 10 per l’uninominale; per la Camera il Campania 2-3 per il plurinominale e il 7 per l’uninominale. Il Movimento 5 stelle porta a Montecitorio Virginia Villani, eletta nel collegio uninominale, e tre eletti con il listino bloccato del plurinominale: Angelo Tofalo, Anna Bilotti e Cosimo Adelizzi. Le altre forze politiche esprimeranno eletti grazie ai voti raccolti nel collegio plurinominale: Vincenzo Fasano e Luigi Casciello, Forza Italia; Gianluca Cantalamessa, Lega; Edmondo Cirielli, Fratelli d’Italia; Marco Minniti, Partito democratico; Federico Conte, Liberi e uguali. Stesse proporzioni per Palazzo Madama. Nel collegio uninominale è stato eletto il grillino Andrea Cioffi. Il listino bloccato 5 stelle ha consentito l’elezione al Senato di: Sergio Puglia, Luisa Angrisani e Felicia Gaudiano. Gli altri partiti: Luigi Cesaro e Sandra Lonardo Mastella, Forza Italia; Antonio Iannone, Fratelli d’Italia; Gianni Pittella, Partito democratico.


Extension delle ciglia tra i corsi dell’Accademia

Il sig. Franco durante una lezione

Un momento della formazione

A SCUOLA dA Officina Creativa

G

ià negli anni ’90 il sociologo Anthony Giddens fa emergere il carattere predominante della società contemporanea: l’iconofagia, ovvero il continuo divorare immagini, una società dove l’apparenza e la forma hanno la stessa importanza della sostanza. Con lo sviluppo dei nuovi mezzi di comunicazione, come gli smatphone o i tablet, e la loro presenza costante, pervasiva, nella vita di tutti i giorni, la fame di immagini si trasforma in cultura di bellezza, per essere sempre al top ad ogni scatto o inquadratura. Angri si è mostrata all’avanguardia già vent’anni fa, quando Officina Creativa inaugurava il suo salone, per dare spazio alla bellezza e alla formazione. Aveva appena 13 anni Dora Schiavone quando ha capito cosa voleva fare da grande. Finite le scuole medie, Dora inizia la gavetta, costata anni e sacrifici, ma il suo sogno è perfezionarsi come parrucchiera professionista e trasmettere la sua esperienza, la sua passione, alle nuove leve. Decide, così, di iscriversi ad una scuola di formazione e di intraprendere un percorso che la porterà a dare vita, nel 1999, ad Officina Creativa, di cui è titolare. Coinvolge in questa avventura anche suo marito, Franco Annunziata, che abbandona il suo lavoro di commerciante ortofrutticolo e studia e lavora spalla a spalla

con Dora. «Il segreto di questo mestiere – confessa Franco – è avere una buona formazione di base, che possa dare tutti gli strumenti per replicare le opere: dalla semplice asciugatura, all’elegante acconciatura e alla scultura del taglio». Officina Creativa offre corsi di alta formazione professionale per parrucchiere ed estetista, sempre aggiornati per procedere di pari passo con la moda ed essere in grado di rispondere alle richieste di un mercato in costante evoluzione. Uno dei corsi più quotati è quello di onicotecnica, per specializzarsi nella ricostruzione e decorazione delle unghie. «Dieci anni fa non avrei scommesso nulla su questo mercato – continua Franco – e invece oggi è in continua espansione. Non credevo che l’onicotecnica sarebbe diventata una delle figure professionali più cercate, come lo è adesso. E noi vogliamo proporre ai nostri allievi sempre il meglio, infatti organizziamo questi corsi in partenership con l’azienda leader del settore, la LadyNail, di cui siamo anche rivenditori autorizzati».

Nel 1999 Dora Schiavone inaugura ad Angri Officina Creativa, punto di riferimento per la formazione professionale per parrucchiere ed estetista

Dora non ha neanche 50 anni e già è stata insignita del titolo di Maestra d’Arte dalla Camera di Commercio. Fa’ quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita, Confucio aveva ragione!

Sofia Russo APRILE 2018 Insieme

19


VITA NELL'AGRO

Nocera e la gara di Open Data

Q

uaranta cittadini suddivisi in dodici gruppi si sono sfidati a “colpi” di dataset decretando il successo della prima edizione dell’iniziativa “Open Data Challenge, caccia ai tesori di Nocera”. L’attività si inserisce nell’ambito di «Hetor, Open Data per il Patrimonio Culturale della Campania», uno spin off nato in seno al progetto europeo «ROUTE-TO-PA» e al «Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali (DATABENC)» cui ha aderito l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore. «ROUTE-TO-PA», che vede il dipartimento di Informatica dell’Università di Salerno come ente capofila, è un progetto di ricerca internazionale coordinato dal prof. Vittorio Scarano, docente di informatica presso l’ateneo salernitano. Esso vuole migliorare la partecipazione e l’interazione dei cittadini sui dati open della pubblica amministrazione mediante il social network SPOD (Social Platform for Open Data). Hetor utilizza questa tecnologia operando su una piattaforma che raccoglie e rende fruibili le informazioni sul patrimonio culturale generate dalle comunità locali. Due i temi che hanno destato l’interesse della giuria conquistando il primo posto: Simona Corrado Mancino, Raffaele Montoro e Antonella Martina Vicidomini, che si sono occupati dei «I giochi di una volta», mentre Ros-

20

Insieme APRILE 2018

sella Greco, Candia Carrino e Giuseppina Salomone hanno lavorato sulle «Cartelle cliniche dell’ex Ospedale Psichiatrico Vittorio Emanuele II di Nocera Inferiore». Valentina Ruggiero si è classificata al secondo posto con «L’industria nocerina dall’Unità d’Italia al miracolo economico» a seguire Rocco Vitolo per la piazza d’onore con «La stampa locale dall’Unità d’Italia ad oggi». Hanno ricevuto una menzione i gruppi della «Mappatura delle Edicole votive di Nocera Inferiore», dei «Detti e parole antiche» e dei «Marchi di Fabbrica dell’Azienda Forino». Per il carattere internazionale della ricerca e per l’argomento inedito ha ricevuto una menzione speciale il gruppo della «Società di Mutuo Soccorso Nocera Inferiore e Superiore di New York». L’elenco completo di tutti i dataset realizzati per la challenge è consultabile sul potale di Hetor all’indirizzo http:// nocera-inferiore.hetor.it/, una pagina dedicata a tutte le attività svolte a Nocera Inferiore. «L’esperienza di Nocera – ha sottolineato il prof. Scarano – ci ha permesso di sperimentare gli Open Data come strumento per la promozione culturale del territorio. Fondamentale è stato l’apporto della pubblica amministrazione che ha favorito l’aggregazione dei cittadini». Gianluca Santangelo Team ROUTE-TO-PA

Le storie dei singoli per la storia di tutti


L’

esperienza dell’«Open data Challenge, caccia ai tesori di Nocera Inferiore» ci ha consentito di fare luce, anche se parzialmente, su una vicenda di storia contemporanea che riguarda le due Nocera. A Pietraccetta, sulla facciata della casa natale di Vincenzo Calenda de Tavani, nel 1913, a tre anni dalla morte, la «Società Mutuo Soccorso di Nocera Inferiore e Superiore di New York» memore delle virtù del grande concittadino appose una lapide commemorativa. Calenda fu senatore del Regno e ministro di Grazia e Giustizia durante il terzo e quarto governo Crispi. Dopo cento anni, la lastra marmorea resiste ancora all’incuria del tempo. La «Società Mutuo Soccorso» era un’associazione di emigranti nocerini sorta nel 1903 a New York e operante fino al 1916. A partire dagli anni ’70 dell’Ottocento, nella Nocera da poco divisa in Inferiore e Superiore, cominciarono a formarsi associazioni di pastai e agricoltori. Una parte di questi lavoratori, tuttavia, decise di rischiare tutto col desiderio di lasciarsi alle spalle la miseria per emigrare nel nuovo mondo e fare fortuna. L’associazione, composta da 100 membri, fu operativa con due sedi tra Brooklyn e Manhattan. Alcune informazioni sono state recuperate dal Brooklyn Daily Eagle Almanac, una pubblicazione annuale lega-

Una storia di unità al di là dell’Atlantico ta al quotidiano Brooklyn Daily Eagle, andata in stampa a New York dal 1886 al 1922. L’associazione, probabilmente, si sciolse dopo il 1916 per essere inglobata in un’altra organizzazione di immigrati, forse l’OSIA (Ordine Figli d’Italia in America). La vicenda della società nocerina di mutuo soccorso va sicuramente approfondita, ma si collega alla storia di tanti concittadini sbarcati nella Grande Mela per fare fortuna; tra di essi i genitori di Mario Cuomo, governatore dello stato di New York dal 1983 al 1994 e padre di Andrew che oggi ricopre la stessa carica. Porre in evidenza l’esistenza di questa lapide, sconosciuta ai più, ci consente di riflettere sul fatto che dopo cinquant’anni dalla divisione delle due città, i nocerini d’oltreoceano si sentivano ancora parte di un’unica comunità. La conferma viene dal testo di chiusura della stele dedicata a Calenda: la Società Mutuo soccorso Nocera Inferiore e Superiore di New York memore delle virtù del grande concittadino pose nel MCXIII questa lapide. Questo sentimento di appartenenza e unità è reso più che mai attuale dalle iniziative per la fusione delle due Nocera. Mario Scarpa Coautore della ricerca: La Società Mutuo Soccorso Nocera Inferiore e Superiore di New York

APRILE 2018 Insieme

21


FISCO E TRIBUTI di Andrea Perrino*

IL PEDIATRA RISPONDE di Salvatore Guercio Nuzio*

Rubrica Fiscale e Tributaria a cura dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili del Tribunale di Nocera Inferiore

Se desideri sottoporre una domanda al dottore Guercio Nuzio o chiedere un consiglio, scrivi a insieme@diocesinocerasarno.it

Dimissioni online: autorizzati solo i consulenti del lavoro

C’è un legame, in età pediatrica, tra aumento di peso e cattivo funzionamento della tiroide? Quali esami eseguire e quando preoccuparsi: una guida per i genitori

C

hi intende lasciare il posto di lavoro può chiedere aiuto soltanto a un consulente del lavoro e non a un avvocato o commercialista. Lo ha precisato il ministero del Lavoro. Dal 12 marzo 2015 chi intende dimettersi deve farlo telematicamente attraverso il PIN dispositivo personale o tramite patronati, sindacati, enti bilaterali o commissioni di certificazione. Dall'8 ottobre scorso l‘invio dei moduli può avvenire anche tramite consulenti del lavoro. La Confimi ha chiesto di sapere se nella locuzione “consulenti del lavoro” possono essere ricompresi gli altri professionisti di cui all’art. 1 com 1 della legge n.12/1979 (avvocati, dottori commercialisti, ragionieri), nonché le imprese artigiane e le atre piccole imprese, anche cooperative, che possono affidare l’esecuzione degli adempimenti in materia di lavoro ai centri di assistenza fiscale. La risposta ministeriale è stata negativa. Il dettato normativo, spiega l’interpello, ha previsto un ampliamento della platea dei soggetti abilitati alla trasmissione telematica, nel cui contesto tuttavia il riferimento testuale ai consulenti del lavoro non sembra consentire l’interpretazione estensiva. In conclusione non è possibile estendere ad altri professionisti né ad altri soggetti la competenza a inviare online i moduli per dimissioni o risoluzione consensuali del rapporto di lavoro. * dottore commercialista in Angri

22

Insieme APRILE 2018

TIROIDE E OBESITà

Giorgia, 12 anni, è in sovrappeso e non riesce a dimagrire. Ha praticato degli esami di laboratorio da cui è emerso un FT3 superiore alla norma. Il suo peso eccessivo potrebbe essere causato da un malfunzionamento della tiroide? Amalia Gentile signora, la tiroide è una ghiandola endocrina posta nella regione anteriore del collo. Svolge la funzione di assimilare lo iodio presente negli alimenti, nell’acqua, nel mare, e di elaborarlo producendo due ormoni essenziali per l’organismo (T4 e T3). La loro assenza o carenza può comportare gravi danni per il soggetto fra cui alterazioni del sistema nervoso centrale e ripercussioni a livello cardiaco. Nei bambini obesi si dovrebbe indagare la funzionalità della tiroide solo quando si sospetta un suo cattivo funzionamento (assenza/iposviluppo della ghiandola, ipofunzionamento o iperfunzionamento). Gli ormoni da dosare per una prima corretta valutazione in età pediatrica sono essenzialmente il TSH (ormone di produzione cerebrale che stimola il funzionamento della tiroide) e l’FT4 (frazione libera dell’ormone T4) ricorrendo al dosaggio dell’FT3 (frazione libera del T3) solo in casi isolati. Molto spesso, infatti, nei bambini in sovrappeso/obesi quest’ultimo ormone risulta ai di sopra dei limiti laboratoristici di norma, destando molta preoccupazione nei genitori. In realtà, i suoi valori più alti sono indicatori indiretti di un organismo in crescita o di una fase di iperalimentazione (come accade spesso nel sovrappeso/obesità). Per cui l’incremento isolato dell’FT3 rappresenta probabilmente un effetto e non una causa del sovrappeso. Solo in casi di obesità associata a TSH elevato e/o FT4 inferiore ai limiti di norma con sospetto clinico di ipotiroidismo acquisito (diminuzione della velocità di crescita, ritardo della maturazione ossea e dell’eruzione dentale, sproporzione tronco-arti, letargia, ipotonia, riflessi torpidi, stipsi, umore depresso, intolleranza al freddo, ritardo dello sviluppo puberale) diventa importante contattare il proprio endocrinologo pediatra di fiducia per ulteriori approfondimenti. * Pediatra


SALE IN ZUCCA di Raffaella Marciano*

SALE IN ZUCCA è uno spazio dedicato alla persona ed offre consigli e riflessioni per prendersi cura di sé. Continuiamo il viaggio nel mondo delle emozioni facendo tappa nella casa della paura, per capire che cos’è e come superarla

La casa della paura “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”. Martin Luther King La paura è una delle cinque emozioni universali, fondamentale per la sopravvivenza degli uomini perché ci permette di preparare l’organismo a rispondere ad eventuali minacce interne o esterne. Quest’emozione ci accompagna non solo in situazioni di estremo pericolo, ma anche quando fronteggiamo le prove di tutti i giorni: cambiamenti, relazioni difficili, assunzione di decisioni. Questo ci terrorizza e ci blocca. Saper affrontare le paure è legato all’educazione: nessuno ci ha mai insegnato a farlo. Dobbiamo quindi rieducare la nostra mente. Alfred Hitchcock affermava che niente è più piacevole della “paura controllata”. Pensate a chi guarda un film horror in una sala in cui può sentirsi, in ogni caso, al sicuro. Dobbiamo tentare di modificare il nostro atteggiamento nei confronti della paura. Accettare le paure come parte integrante della nostra vita, considerandole spinte all’azione e non timori che ci bloccano. Questa rivalutazione positiva della paura ci permetterà di ampliare la nostra comfort zone, quello spazio all’interno del quale ci percepiamo al sicuro, ad esempio la casa, la scuola o la parrocchia. È normale sperimentare la paura ogni volta che usciamo dalla nostra comfort zone ed entriamo in territori sconosciuti. Ma è proprio questo passaggio che ci permette di ampliare i nostri limiti! Il trucco per superare ogni timore è sentire la paura ma agire comunque. In questo modo sperimentiamo che la paura, come per incanto, scompare. Svanisce nello stesso momento in cui è affrontata. Il cambiamento non sarà facile, ma non è certo impossibile. Ultima tappa del nostro viaggio nella terra delle emozioni: il disgusto. *psicologa psicoterapeuta

Per info, scrivete alla mail dottoressa.marciano@gmail.com

APRILE 2018 Insieme

23


VITA NELL'AGRO La presidente De Marinis con Irene Calzetta Ficociello, Governatrice Inner Wheel Distretto 210 C.A.R.F.

Gli organizzatori della Giornata per la Prevenzione Oculistica

Un momento del “ChocoLove”

Il cuore solidale delle donne

L

e donne, si sa, hanno sempre una marcia in più e le socie dell’Inner Wheel Club Nocera-Sarno ne sono un chiaro esempio. Conosciuta come l’associazione delle “signore del Rotary”, la sezione dell’Agro opera senza sosta sul territorio dal 1987. Rita De Marinis, presidente del club nocerino dal mese di luglio del 2017, è un fiume in piena, sempre attiva e con tante iniziative da promuovere e raccontare. «Lo scorso 11 marzo abbiamo organizzato “ChocoLove”, in partnership con un’azienda del settore», un dolce pomeriggio a gustare cioccolato caldo e a raccogliere fondi per il personale volontario che assiste i bambini del reparto di pediatria oncologica a Nocera Inferiore. Le iniziative promosse sono davvero tante. All’inizio del 2018 hanno donato 1.500 euro in buoni mensa ai bambini della scuola dell’infanzia; a gennaio, in collaborazione con la sezione salernitana dell’UIC – l’Unione Italiana Ciechi – hanno organizzato uno screening optometrico gratuito coinvolgendo le parrocchie della zona; a febbraio hanno regalato ai disabili e agli anziani del Centro di via Loria, a Nocera Inferiore, 50 biglietti per uno spettacolo al Teatro Diana. Come se non bastasse, sono al lavoro per finanziare l’addestramento in Toscana di due labrador, Aldo e Giacomo, da destinare all’UIC di Salerno. «L’impegno per le iniziative dell’Inner Wheel è come un secondo lavoro – raccon-

24

Insieme APRILE 2018

ta De Marinis –, ti prende tutto il tempo libero. Anche la gestione delle attività familiari e private viene assottigliata. Ormai la famiglia e le mie due figlie si sono arrese. Stacco in azienda alle 18.00 e già alle 18.30, con le altre socie, iniziamo a programmare eventi di beneficenza e cultura, e lo facciamo davvero con molto entusiasmo». Il restauro. La prossima iniziativa a cui stanno lavorando è il recupero di un’opera artistica del patrimonio storico-culturale diocesano. «Insieme alla Fondazione della Comunità Salernitana Onlus – continua la presidente – stiamo promuovendo il restauro di una tavola della Congrega di Santa Maria a Monte». Situata nel rione Casolla di Nocera Inferiore, la cappella risale al XV secolo. La lunetta che sovrasta il portale è un dipinto murario che raffigura la Madonna del Monte, datato intorno al 1580, con in braccio il bambino e ai lati i santi Stefano e Lorenzo. Esposto alle intemperie da oltre 400 anni, il dipinto versa in un pessimo stato di conservazione. «Abbiamo preparato anche un video per spiegare quali sono gli interventi che vogliamo fare, coadiuvati da esperti del settore». Gli impegni sono tanti e le socie ventitré. La presidente Rita De Marinis spera in nuove adesioni: «Uno dei nostri obiettivi è cercare nuove associate, per avere nuovi stimoli e nuova linfa. Le porte dell’associazione sono aperte a tutte le donne che, come noi, condividono l’impegno per il sociale». Sofia Russo

La sezione Inner Wheel Club NoceraSarno è attiva dal 1987. Numerose le iniziative promosse dalle “signore del Rotary” che stanno raccogliendo fondi per restaurare una tavola della Congrega di Santa Maria a Monte, nel rione Casolla a Nocera Inferiore

Info e contatti: FB Inner Wheel Nocera Sarno Per visionare il video: www.meridonare.it/progetto/ restauriamo-la-congrega-diSanta-maria-a-monte


SCUOLA & UNIVERSITà di Martina Nacchio Andrea e Giulia il giorno della laurea

Mano nella mano

Q

uanto è volubile la percezione di un sogno? È inafferrabile per chi non ha il coraggio di perseguirlo, offuscato per chi non ci crede abbastanza, luminoso per chi non si abbatte. Giulia Rossi e Andrea Papa, ventitré e ventiquattro anni, ad esempio, il loro sogno lo vedono chiaramente. Vogliono conquistarsi un posto nel mondo della cinematografia, consapevoli degli ostacoli, ma forti della loro passione. Sono due studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Si incontrano per la prima volta nel 2014 sul set di un cortometraggio universitario. «Frequentavamo lo stesso corso di studi, ma eravamo di due anni diversi. Ci siamo incontrati una settimana prima di iniziare le riprese. Non abbiamo avuto tempo per essere amici» spiegano alternando i ricordi. La loro storia prende forma mentre iniziano a destreggiarsi nell’affascinante mondo dei reparti cinematografici. «Nessuno dei due avrebbe dovuto partecipare a quel lavoro, destinato agli studenti del terzo anno» raccontano con complicità. Cimentandosi nelle riprese del racconto allucinato delle ultime ore di vita di uno stampatore dell’Università, imbastiscono la trama della loro storia d’amore.

Andrea e Giulia condividono un sogno professionale e d’amore. Insieme hanno raggiunto il traguardo della laurea lo scorso 14 marzo

La fatica dei sogni. Giulia è originaria di Nocera Inferiore. Andrea, invece, è di Taranto. Si iscrive in Accademia, lasciando la Puglia con il sogno di diventare regista in valiAPRILE 2018 Insieme

25


SCUOLA & UNIVERSITà

gia. Tra i banchi universitari si procurano i primi contatti, collaborano ai lavori degli altri compagni, si fanno le ossa e organizzano le prime troupe. La loro esperienza testimonia quanto sia complesso approcciarsi al mondo nascosto dietro il grande schermo. «Abbiamo lavorato un po’ in tutti i reparti della cinematografia. I primi tempi ci si butta a fare tutto per comprendere i meccanismi e capire davvero quale vuoi che sia il tuo ruolo» spiega Giulia. Ha capelli ricci e voluminosi, il tono deciso di chi vede scritta la sua strada. Il suo sorriso allegro si trasmette sulla bocca più riflessiva di Andrea. Anche lui ha le idee chiare, al punto di temerle. «Voglio diventare un regista, ma a volte vado in crisi per il paradosso di voler raccontare storie e la paura che nessuna storia voglia farsi raccontare da me» spiega con franchezza. Nelle sue paure si nascondono le difficoltà di tanti giovani con il desiderio di costruire grandi progetti e il timore di non esserne all’altezza. «Andrea ha una capacità innata di pensare per immagini – dice Giulia – ma fatica a scrivere. Così spinta dalla mia propensione alla scrittura, ho iniziato ad approfondire questo aspetto. Crescere insieme è anche cercare di colmare le mancanze dell’altro». Quella frustrazione diventa lo spunto su cui la coppia inizia a lavorare. Nasce così “1/2”, un cortometrag-

26

Insieme APRILE 2018

gio di 32 minuti. Andrea ne cura la regia, Giulia è aiuto regista e sceneggiatrice. «Ho provato a dare un nome e un cognome al suo dramma, mettendo in evidenza l’eccessiva gravità del problema per il personaggio e quanto esso effettivamente pesi sull’equilibrio del mondo» spiega con aria canzonatoria lei. Ne viene fuori una commedia che descrive il mondo giovanile, ambientata quasi completamente a Scafati, a cui hanno preso parte più di venti persone. A dare una mano anche Valerio, il fratello di Giulia. «Girare costa spese e fatica. Trovare qualcuno che punti su di te, credendo unicamente nelle tue capacità, è difficile. Bisogna girare e produrre il film, sperando sia notato». Il primo traguardo. La versione ridotta di “1/2” è l’elaborato di laurea di Andrea. Il 14 marzo scorso lui e Giulia vengono proclamati dottori in “Cinema, fotografia e televisione” con lode. Giulia presenta alla commissione “Kyofu”, il suo cortometraggio di genere, sul lato oscuro della personalità che ognuno tende a reprimere. Coronano questo primo traguardo insieme e intanto già guardano nuovi orizzonti, che non potranno che portarli lontano. Martina Nacchio


Pi Greco Day, il giorno della Scienza

L

o scorso 14 marzo il mondo scientifico ha festeggiato la trentesima giornata dedicata al Pi Greco. L’evento è stato celebrato nelle scuole con gare matematiche ed iniziative scientifiche. Anche il Miur ha promosso per il secondo anno di seguito un evento. Si è trattato di una sfida online sulla piattaforma redooc. com che ha coinvolto studenti di ogni ordine e grado di Italia, che per tutta la giornata hanno potuto cimentarsi in esercizi interattivi. Il giorno del Pi Greco nasce in America nel 1988 su iniziativa del fisico Larry Shaw, che pensò per celebrare la ricorrenza ad una marcia in cerchio attorno al museo scientifico Exploratorium di San Francisco. Ma la storia della costan-

te matematica, nota per il calcolo dell’area del cerchio, è molto più antica. Furono 4000 anni fa i Babilonesi a farne ricorso per primi, seguiti poi da Egizi e Cinesi. Il suo nome, oltre ad essere l’iniziale di Pitagora, viene dal sostantivo “perimetro”. La ricorrenza cade proprio il 14 marzo poiché si tiene conto del modo americano di scrivere le date, riportando prima il mese e poi il giorno - 3/14 in questo caso, ossia le prime tre cifre della costante infinita. Questo giorno, che si ricorda anche per la nascita di Einstein, da quest’anno sarà ricordato anche per la morte di Stephen Hawking.

La ricorrenza cade il 14 marzo, una data scelta per un motivo particolare

Martina Nacchio

APRILE 2018 Insieme

27


CULTURA L'ANGOLO DELLE RECENSIONI

di Mariarosaria Petti

Mi vivi dentro Autore: Alessandro Milan Editore: Dea Planeta Prezzo: € 17,00 Un cambio di turno in radio, una notte di lavoro che finisce e una giornata di lavoro all’alba che comincia. Così si conoscono i due protagonisti del libro, che impareranno a conoscersi e ad amarsi. E ad accompagnarsi in uno dei percorsi più difficili della vita. L’autore è il marito di Francesca Del Rosso, la giornalista nota come Wondy, che si è spenta un anno fa, dopo aver combattuto tenacemente contro un tumore.

Fiori sopra l’inferno Autore: Ilaria Tuti Editore: Longanesi Prezzo: € 16,90 L’autrice è al debutto con un thriller che si candida a consacrarla come promessa del genere giallo. Teresa Battaglia è la protagonista, un commissario di polizia specializzato in profiling, che ogni giorno cammina sopra l’inferno. Al centro del mistero, un segreto inconfessato della donna, che s’intreccia a quello dell’inchiesta.

I prescelti Autore: Steve Sem-Sandberg Editore: Marsilio Prezzo: € 20,00 Spiegelgrund è l’ospedale viennese dove, tra il 1940 e il 1945, fu attuato il programma nazista di eutanasia infantile. Orfani, ritardati, disabili, piccoli delinquenti, “degenerati razziali” entreranno nel nosocomio del terrore senza più uscirne. L’autore de Gli spodestati torna con un romanzo dove storia e finzione si mescolano con maestria.

28

Insieme APRILE 2018

Il colore dell’ambra Autore: Stefano Carignola Sabatino Editore: Rocco Carabba Prezzo: € 18,00

L

una è una bambina togolese, che dalla nascita non ha avuto la fortuna più grande della vita: conoscere i suoi genitori. Una storia come un’altra in Africa, posta al centro della narrazione nel romanzo di Stefano Carignola Sabatino, presidente dell’organizzazione umanitaria Braccia Aperte Onlus, che si occupa di cooperazione internazionale in Africa occidentale e di integrazione e formazione nei centri di accoglienza per migranti. Luna non conoscerà mai mamma Alimata, morta per salvarle la vita, né papà Rahim, fuggito perché troppo povero per prendersi cura della piccola. «L’opera è davvero ben scritta, la prosa risulta sempre molto lucida e netta, senza sbavature, senza cadute, i personaggi sono ben rappresentati e tutto il mondo di Alimata prima e Luna poi è descritto minuziosamente al punto che riusciamo a familiarizzare con i luoghi, personalmente mai visti, che eppure ci appaiono nitidi davanti agli occhi» ha affermato Anna Marchitelli, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, alla presentazione del libro al Café Philo di Napoli. Le storie narrate raccontano passione, ardore e desiderio di riscatto sociale. Anche quando è necessario toccare il fondo per raccogliere un segno di speranza. M. P.


APPUNTAMENTI CULTURALI

a cura di Martina Nacchio

Festa della fragola. Uno dei prodotti tipici dell’agricoltura casertana al centro di due giornate all’insegna del cibo e dell’arte. Si terrà il 7 e l’8 aprile, a Parete, l’evento dedicato alle fragole in simultanea ai festeggiamenti di Maria SS. della Rotonda. In programma, inoltre, visite guidate al Museo della Fragola e al Palazzo ducale di Parete, inaugurati di recente.

Comicon. Il Salone Internazionale del Fumetto festeggia i suoi vent’anni alla Mostra D’Oltremare. Torna dal 28 aprile al 1° maggio il Comicon. Magister di questa edizione è Lorenzo Mattotti, eccellenza del fumetto e dell’illustrazione, protagonista della mostra “Seguendo le tracce”. Dalì in mostra. L’immaginario di Salvador Dalì in mostra per la prima volta al Pan-Palazzo Delle Arti a Napoli. L’esposizione dal titolo “Io Dalì” passa in rassegna il modo in cui il pittore ha creato il suo personaggio attraverso disegni, dipinti, fotografie e riviste, indagando nella vita segreta dell’artista catalano. La mostra proseguirà fino al 10 giugno. Depositi d’arte da visitare. Anche i depositi sono ricchi di arte e di storia a Paestum. Rivivrà fino ad agosto l’iniziativa “I venerdì dei depositi”. Si tratta di visite guidate ai tesori nascosti sotterranei del museo del Parco Archeologico di Paestum, dove sono conservate opere mai esposte. I visitatori potranno accedere al particolare percorso, curato dall’Ufficio Catalogo, aggiungendo solo un euro al costo del biglietto per il Parco.

IN SALA

T

di Donato D’Elia

orniamo a parlare di buon cinema italiano, finalmente, con i consigli di questo mese, celebrando l’arrivo in sala, il 12 aprile, de “Il cratere” di Luca Bellino e Silvia Luzi, presentato all’ultima Mostra di Venezia. I due cineasti, provenienti dal documentario, prendono due persone/personaggi, Sharon Caroccia e suo padre Rosario, ambulanti dell’hinterland napoletano, e chiedono loro di essere semplicemente se stessi mettendo in scena la propria vita. Così noi assistiamo, attraverso primi piani che indagano le più piccole pieghe di sguardi e sentimenti, ai sacrifici immani di Rosario che vede nelle doti canore della figlia l’occasione per quel riscatto sociale difficilissimo da ottenere in altro modo. Consigliato, con un finale strepitoso che rivendica l’autonomia e la libertà di scelta, è anche l’occasione di ascoltare per l’ultima volta il lavoro, in colonna sonora, del compianto Fausto Mesolella, chitarrista e anima musicale degli Avion Travel, scomparso di recente. Il 5 aprile, invece, torna nelle sale italiane Andrew Haigh, già autore dei fortunati (e belli) “Weekend” e “45 anni”. All’esordio americano, Haigh subisce inevitabilmente, lui che è britannico, il fascino dei grandi spazi dell’America più profonda, ma comprende anche il cinismo e la mancanza di solidarietà umana e sociale di una società marcia e decadente e, con “Charley Thompson”, ci regala una visione emozionante e una nuova promessa della recitazione, il protagonista Charlie Plummer. Tratto dal libro “La ballata di Charley Thompson” dello scrittore, musicista e cantante Willy Vlautin, il film è davvero una ballata folk tra Steinbeck e Springsteen, con quel misto di cinismo e romanticismo che da sempre nobilita i racconti ambientati nella provincia Usa. Il film inizia con una citazione, proprio di Steinbeck: “È vero che siamo deboli e malati e sgradevoli e rissosi ma, se a questo si riducesse tutto ciò che siamo sempre stati, saremmo già scomparsi da millenni dalla faccia della Terra”.

APRILE 2018 Insieme

29


CULTURA ARTE... RISCHI

di don Natalino Gentile

I TESORI DEL MUSEO DIOCESANO

di Salvatore Alfano

La statua di san Giacomo, esposta al Museo Diocesano, proviene dalla cappella Abignente di Sarno. Il santo è raffigurato secondo l’immagine classica del pellegrino, con tutti gli attributi iconografici tradizionali. Giacomo è autore di una delle lettere del Nuovo Testamento: per questo motivo è rappresentato con il Libro Sacro nella mano destra. Il museo è aperto al pubblico ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30.

Statua del Cristo Risorto

Surrexit vere!

L

Dove sono finiti quei piccoli capolavori di arte religiosa, vanto dei nostri cartapestai meridionali? Ricordiamo in particolare gli artisti pugliesi e quelli di Lecce. Con rammarico dobbiamo constatare che l’incuria e le intemperie, unite alle zone umide di deposito, li hanno in parte o del tutto deteriorati, soprattutto agli arti superiori. Spesso sono stati abbandonati in ripostigli insieme ad assi, legni vari e oggetti a perdere. Qualche sacerdote ha avuto il merito di recuperare la statua e di esporla di nuovo alla devozione e all’ammirazione dei fedeli. Altri esemplari, purtroppo, giacciono inerti, ancora in attesa… di una nuova resurrezione!

30

Insieme APRILE 2018

Foto Salvatore Alfano

a liturgia non lo prevede, ma in passato la devozione popolare religiosa quasi lo imponeva; parliamo della statua del Cristo Risorto che dalla notte di Sabato santo veniva esposta nella parte più alta dell’altare maggiore, a testimoniare il grande evento della Pasqua. Di solito erano di cartapesta, in qualche caso di legno, di misure diverse e l’immagine si stagliava in alto, con quella bandiera sventolante segno di vittoria sulla morte e quelle ferite alle mani, ai piedi e al costato che, come fari luminosi, avevano squarciato le tenebre del peccato.


IN VERSI di mons. Giuseppe Giudice

è PASQUA Un suono di campane

Il tuo sguardo riconciliato

stamattina

e quella lacrima

mi dice che è Pasqua.

che riluce come un diamante stamattina

Un fiore sbocciato

mi dicono che è Pasqua.

sul davanzale della mia vita stamattina

Stamattina

mi dice che è Pasqua.

la tua Parola il Pane appena sfornato

Un canto

cotto al fuoco dell’Amore

che ha attraversato il buio della notte

e quel Povero che mi tende la mano

stamattina

mi dicono che è Pasqua.

mi dice che è Pasqua. È Pasqua. È Risorto!

APRILE 2018 Insieme

31


32

Insieme APRILE 2018


VISITA PASTORALE a cura della redazione Il Vescovo saluta i fedeli a San Vito

Parrocchia San Sebastiano Martire Corso Umberto I - Sarno

In visita al II circolo

Parroco: don Ciro Zarra Parroco emerito: don Mario Carillo Abitanti: 4000 Attività: catechismo I – IV elementare; dopo Comunione V elementare – III media; gruppo 14-17 anni; Cresima 18-30 anni; gruppo adulti, Lectio quindicinale da novembre a febbraio; incontro bimestrale con i genitori dei bambini del catechismo

La gioia dei bimbi, l’abbraccio di un padre L’emozione della prima comunità che ha accolto la Visita Pastorale del Vescovo

È

stata intensa la Visita Pastorale nella prima parrocchia della Diocesi. il Vescovo ha cominciato il cammino che si concluderà nel 2020 dalla comunità di San Sebastiano a Sarno. Monsignor Giuseppe Giudice è stato con don Ciro Zarra e i fedeli di quella porzione di Chiesa dal 25 febbraio al 3 marzo. La prima Messa è stata celebrata nella cappella di San Vito, poi gli incontri nella chiesa parrocchiale, con gli ammalati, le scolaresche e alcune attività imprenditoriali del territorio, tra cui la visita a un frantoio. Il 2 marzo il Vescovo ha incontrato gli alunni e gli operatori scolastici della scuola primaria e dell’infanzia del II circolo di Sarno, nel plesso di Cappella Vecchia. È stato accolto dalla dirigente Lucia Siano e dagli alunni delle classi quarte e quinte che col flauto dolce hanno intonato il Cantico delle Cre-

Il Vescovo con il parroco e i bambini della scuola Valle incantata

ature e l’Inno alla gioia mentre gli altri alunni sventolavano bandiere bianche e gialle. È stato un tripudio di gioia e di colore apprezzato dal vescovo e dai genitori rappresentanti nei consigli di classe e di sezione nonché dal presidente del consiglio di circolo Anna Squitieri. Monsignor Giudice ha risposto a tutte le domande che gli hanno rivolto i bambini, discorsi semplici che hanno coinvolto tutti. Ha ringraziato i docenti per il lavoro che svolgono e ha consigliato di non perdere mai la speranza, lasciandosi orientare dai valori veri, universali: il rispetto reciproco, la sobrietà nel modo di vivere, l’attenzione all’altro, a chi nella vita è stato meno fortunato, il dono della fede. «Grazie eccellenza per esservi fermato a casa nostra»: è stato il saluto della dirigente e di tutta la comunità scolastica.

La Santa Messa conclusiva

APRILE 2018 Insieme

33


VISITA PASTORALE

Parrocchia San TEODORO Via Abignente - Sarno Parroco: don Antonio Agovino Abitanti: circa 7000 Attività: Azione Cattolica; Rinnovamento nello Spirito; Catechesi di preparazione ai sacramenti; Ministri dell’Eucarestia; Gruppo ministranti; Gruppo famiglia; Gruppo di preghiera; Caritas foraniale; Corale parrocchiale; Operatori della comunicazione; Gruppo Marta e Maria per il decoro e pulizia della chiesa. Santa Messa e visita ai vari reparti dell’ospedale “Martiri del Villa Marta”

“Vogliamo vederti Gesù” Dall’11 al 18 marzo, la comunità San Teodoro in Sarno è stata visitata dal vescovo Giuseppe. Un’esperienza intensa e ricca di grazia

Il vescovo Giuseppe visita le suore di Santa Marta

La visita al Liceo Linguistico "T. L. Caro"

34

Insieme APRILE 2018

“O

ggi devo fermarmi a casa tua” è il motto che il nostro vescovo, mons. Giuseppe Giudice, ha scelto per la Visita Pastorale che è iniziata quest’anno e terminerà nel 2020. Come Zaccheo, per una settimana, dall’11 al 18 marzo, la comunità di San Teodoro Martire ha avuto l’onore di vivere la grazia dell’umile presenza di Gesù, nostro Pastore, e l’ha accolto con gioia: “Vogliamo vederti Gesù!”. Sua Ecc.za ha aperto la Santa Visita con la Solenne Celebrazione Eucaristica delle 18.30 di domenica 11 marzo. Nel corso della settimana ha conosciuto, per quanto possibile, tutte le eccellenze e le realtà presenti sul nostro territorio parrocchiale. Lunedi 12, nel pomeriggio, ha incontrato le suore di Santa Marta e gli anziani che accudiscono e custodiscono con grande amore. Subito dopo ha visitato la sede Caritas da poco avvia-

ta con non poche difficoltà dal nostro parroco don Antonio. Martedì 13, in mattinata, ha visitato la scuola elementare Borgo accolto con entusiasmo e affetto dai bambini, di pomeriggio ha portato un sorriso e uno spiraglio di luce e speranza ad alcuni ammalati della nostra città. La sera ha celebrato la Messa presso la nostra chiesa animata dal gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo. Mercoledì 14, di mattina, ha incontrato in Chiesa, nel salone Giovanni Paolo II, tutte le forze dell’ordine presenti sul nostro territorio parrocchiale: Carabinieri, Polizia di Stato, Nucleo cinofilo, Vigili del fuoco. Giovedì 15, in mattinata, ha fatto visita agli ammalati presso il Centro di Riabilitazione Renzullo - LARS e a seguire ha celebrato la Messa all’ospedale “Martiri di Villa Malta” visitando poi alcuni reparti. La sera ha incontrato tutti i


Visita agli ammalati del Centro di riabilitazione Renzullo - LARS

La commissione pastorale preparatoria

VICINO Agli ammalati Durante i giorni della Visita Pastorale non è mancata una carezza per chi soffre

È collaboratori e i gruppi parrocchiali e ha donato loro una meravigliosa catechesi partendo da un passo degli Atti degli Apostoli. Venerdì 16, di mattina, ha visitato le 3 scuole superiori: il Liceo Linguistico, l'IIS "E. Fermi" e l’ITC Guido Dorso. Sabato 17 ha incontrato gli industriali e infine domenica 18 ha terminato la Visita Pastorale con la messa delle 11.00 incontrando i bambini del Catechismo. è stata un'esperienza meravigliosa che ha seminato tanti chicchi di grano nei nostri cuori. Adesso tocca a noi decidere se farli morire e, quindi, far produrre loro molto frutto oppure farli rimanere vivi ma senza frutto. Questa settimana rappresenta solo l’inizio di un cammino di fede da vivere in profonda comunione con il vescovo Giuseppe e il Papa, arrivando fino alle periferie esistenziali. La comunità parrocchiale

dalla casa di Gaetano che il vescovo Giuseppe ha iniziato la sua visita agli ammalati. Un incontro desiderato da tempo. «Il Vescovo oggi è stato a casa mia, che bella persona, ha gli occhi buoni!». In questa frase è racchiusa la gioia di un uomo desideroso di incontrare il pastore e lo stupore di scoprire in lui un animo amichevole e fraterno. Gaetano, sua moglie Valeria e i figli Antonio e Carmen hanno accolto il vescovo Giuseppe nella loro casa, nel luogo in cui insieme, come famiglia, hanno affrontato il dolore di una malattia senza smarrire il cuore e senza perdere il sorriso, perché hanno trovato forza e sostegno nella fede. Poi ha visitato Massimo, Giovanni e Rosa, è stata una giornata intensa e ricca di incontri, uomini e donne con storie diverse, ma che portano la croce del dolore con la stessa forza, quella della preghiera. Come un padre amorevole, li ha ascoltati, consolati e incoraggiati. Mons. Giudice è stato per la prima volta anche presso una struttura privata presente sul nostro territorio parrocchiale, il Centro di Riabilitazione Renzullo LARS. Ha visitato i reparti portando a tutti i sofferenti una parola di speranza. E qui, come il buon seminatore, ha piantato del grano insieme ad una nostra fedele ospite della struttura, la nostra nonna Genoveffa. Maria Luisa Franco

APRILE 2018 Insieme

35


VISITA PASTORALE

PARROCCHIA SANTA MARIA DELLE GRAZIE Via Lavorate centro - Sarno Parroco: don Salvatore Agovino Abitanti: 5000 Attività: catechismo I – IV elementare; oratorio; gruppi 9-11 anni, 12-14 e 15-18; commissione grandi eventi; commissioni liturgia, annuncio e testimonianza; corale e ministranti Visita in programma dall’8 al 14 aprile PARROCCHIA SANT’ALFONSO MARIA DE LIGUORI Via Giuseppe Lanzara Sarno Parroco: don Carmine Cialdini Abitanti: 4000 Attività: catechismo I – IV elementare; catechesi alla Cresima V elementare – III media; Azione cattolica; corso di Cresima per gli adulti; corso prematrimoniale; catechesi mensili del parroco alla comunità; gruppo tombolo e chiacchierino; corso di danza popolare. Visita in programma dal 17 al 23 aprile

IL PROGRAMMA Il Vescovo è in Visita Pastorale alla parrocchia Santa Maria delle Grazie di Lavorate a Sarno dall’8 al 15 aprile. L’8 aprile, alle ore 11.00, la Santa Messa di apertura. Il 9 aprile alle ore 10.30 incontro alla scuola elementare e materna; alle ore 20.30 incontro con gli operatori pastorali e catechesi. Il 10 aprile alle ore 10.00 visita agli ammalati; ore 11.00 visita asilo nido Giardino di infanzia. L’11 aprile alle ore 10.30 Celebrazione Eucaristica e adorazione; ore 17.00 visita alla casa albergo San Giuseppe. Il 12 aprile visita agli ammalati. Il 13 aprile alle ore 19.30 Celebrazione Eucaristica e sacramento della Confermazione. Il 14 aprile alle ore 19.30 Celebrazione Eucaristica con le suore della Diocesi. il 15 aprile alle ore 19.30 Santa Messa conclusiva.

PARROCCHIA SANT’ALFREDO Via Provinciale Amendola - Sarno Parroco: don Domenico D’Ambrosi Seminarista: Emanuele Ruggiero Abitanti: 5000 Attività: catechismo I – IV elementare; dopo Comunione; oratorio; gruppo giovanissimi; gruppo giovani; gruppo sposi; Rinnovamento nello Spirito Santo; gruppo Parola di vita; ministri ausiliari dell’Eucaristia; gruppo liturgico, ministranti e coro Visita in programma dal 29 aprile al 5 maggio

36

INSIEME APRILE 2018


VITA ECCLESIALE a cura della redazione

Intervista a monsignor Francesco Soddu. Il direttore di Caritas italiana è stato a Lavorate di Sarno per un incontro della delegazione regionale della Caritas campana

Siamo noi il volano di noi stessi

I

l centro “Casa cuore di famiglie” ha accolto l’incontro delle Caritas campane con monsignor Francesco Soddu. A fare gli onori di casa il direttore della Caritas diocesana, don Alessandro Cirillo, insieme alla sua equipe. Il direttore di Caritas italiana ha una visione a 360 gradi sui bisogni degli italiani e sulle potenzialità che rimangono inespresse. Ogni giorno si confronta con povertà in aumento e fondi sempre più scarsi. «Sui fondi siamo in rosso, è vero, ma non possiamo fermarci a questo aspetto. Abbiamo la bellezza e la ricchezza di essere Chiesa. Il nostro metodo è ecclesiale. L’immagine è quella di Pietro e Giovanni che salgono al tempio: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!”. Dobbiamo saper proporre la figura di Gesù Cristo vivente nella storia, essere Chiesa tessuta nel contesto sociale dove si trova ad operare». Ma la carità è spesso confusa come giustizia. Come tenere i due piani separati?

È un rebus. Se da una parte dico che non bisogna dare per carità ciò che si deve dare per giustizia, dall’altra parte ci troviamo a fare i conti con questa realtà: quello che diamo, lo diamo mettendo una pezza a una giustizia che non è stata ben proposta. In Caritas ci diciamo spesso: facciamo per carità quello che deve essere dato per giustizia, ma lo facciamo con carità. È questo l’elemento in più, superiore, che mettiamo per risolvere un problema. È così che veicoliamo la carità. Questione meridionale: un tema sempre d’attualità, che sembra uscito dalle agende politiche.

Qui, nel Sud, possiamo riprendere una ricchezza: non

guardare ciò che gli altri possono fare per noi, ma cosa noi possiamo fare come primo passo. Siamo noi il volano di noi stessi. Guadiamo alle potenzialità inespresse e indichiamole ai politici, agli economisti, alla Chiesa. Individuiamo i punti di forza sui quali possiamo dire una parola che ancora non è stata spesa. Andiamo a valorizzare i territori, anche rispetto alla loro salute. Io credo che la questione meridionale non possa risolversi aspettando ricette dall’alto e che non si coordinano con i territori. Assistenzialismo: come si supera questo aspetto?

È un boomerang. Su questo tema non bisogna gongolare. Ripeto: dobbiamo chiederci cosa noi possiamo fare per noi stessi. Questa è la prima domanda che attende da noi una risposta e su questo si può costruire un primo progetto. Come rilanciare il volontariato?

Il volontario è colui che ha tempo da impegnare. Io non posso presupporre che ci sia un giovane che ha del tempo da donare diversamente dal lavoro. Metto in competizione le cose. Bisogna ripartire dall’essere cristiani. Il cristiano può essere un volontario della sua fede? Certo che no. Il cristiano è una persona che a tempo pieno dà la sua vita per l’altro. Questo dovremo rivalutare per capire ancora il senso del volontariato. Dove va la carità in Italia?

Nella riscoperta del Vangelo che è sempre fresco e vivo nella misura in cui sappiamo viverlo, facendolo passare in tutte le arterie del nostro corpo e comunicarlo agli altri. Salvatore D’Angelo APRILE 2018 Insieme

37


VITA ECCLESIALE Un momento della Via Crucis

Nuovo incarico per moNSignor Milite

Via Crucis diocesana

L

e mani sono state il filo conduttore della Via Crucis diocesana presieduta dal Vescovo, che lo scorso 14 marzo si è snodata per le strade del centro storico di Corbara. Monsignor Giuseppe Giudice: «Leggendo la Passione c’è tutto un percorso di mani: da quelle di Pilato, alle mani di Gesù in croce». Il Vescovo ha aggiunto: «Gesù è continuamente crocifisso per i nostri peccati, per le nostre pazzie, per le nostre fragilità, per le nostre povertà. Egli però ci aspetta per terra, nella polvere, non per lasciarci lì, ma per rialzarci, guarirci, salvarci con le sue mani. Per questo, ogni volta che le nostre mani sono libere usiamole per dare una mano agli altri. Le nostre mani non siano insanguinate, non siano sporche di male».

Il Papa ha nominato Giudici della Corte d’Appello dello Stato della Città del Vaticano monsignor Pietro Milite, sacerdote della nostra diocesi, e monsignor Vito Angelo Todisco, Prelati Uditori della Rota Romana. La Corte d’Appello è il giudice di seconda istanza nella Città del Vaticano, istituita in seguito alla riforma giudiziaria del 1987. Non ha un diretto legame con la Sacra Rota ed è competente per le cause civili e penali e per il secondo grado dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica; inoltre è competente per i ricorsi e si occupa del risarcimento danni, materia non contemplata fino alla nuova Legge fondamentale del 2001.

Prima tappa verso il sacerdozio Il 17 marzo nella Parrocchia Maria Santissima di Costantinopoli a Nocera Superiore si è tenuta l’Ammissione agli Ordini sacri del diaconato e del presbiterato del seminarista Fabio Senatore

U

na festa per Fabio Senatore e per tutta la comunità che ha partecipato attivamente alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo, monsignor Giuseppe Giudice. I giovanissimi e i giovani di Maria Santissima di Costantinopoli aspettavano con trepidazione questo momento nel quale la Chiesa riconosce ufficialmente la vocazione di un suo giovane figlio. Ma cosa rappresenta l’Ammissione agli Ordini sacri per un seminarista? Manifesta pubblicamente di voler ricevere l’Ordine sacro e la Chiesa conferma il suo proposito. Ma chi è il giovane seminarista Fabio e qual è la sua storia? Fino ai 18 anni non ha frequentato attivamente le realtà e i gruppi parrocchiali, era il tipico cristiano della domenica. Tutto è cominciato nel momento in cui si è accostato alla parroc-

38

Insieme APRILE 2018

chia per ricevere il sacramento della Cresima. Era come se Dio lo attendesse da tempo. Da quel momento non si è più allontanato, tanto da mettere al primo posto nella quotidianità la frequenza ininterrotta alla Santa Messa. Si è fatto notare e apprezzare prima dal parroco don Roberto Farruggio e poi da tutta la comunità, ma nessuno si sarebbe aspettato da un giovane iscritto alla facoltà di Medicina una scelta così coraggiosa: nell’agosto del 2014 annunciò a tutti il suo desiderio di entrare in seminario. Da tre anni Fabio svolge il suo tirocinio pastorale nelle parrocchie Santissima Annunziata e Santa Maria del Carmine di Angri, le cui comunità hanno partecipato e gioito insieme all’intera diocesi per la sua Ammissione agli Ordini. Seminarista Domenico Petti


APRILE 2018 Insieme

39


VITA ECCLESIALE Don Marco Siano

Il 24 aprile la diocesi di NoceraSarno avrà un nuovo sacerdote: don Marco Siano. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare il tempo dell’attesa

Un dono grande

C

ome cambia la vita di un giovane che ha scelto di donare la sua vita a Cristo dopo il sigillo del diaconato? Ce lo racconta don Marco Siano che il prossimo 24 aprile, nella Concattredrale San Michele Arcangelo a Sarno, sarà ordinato sacerdote da mons. Giuseppe Giudice. “Ti supplichiamo, o Signore, effondi in lui lo Spirito Santo, che lo fortifichi con i sette doni della tua grazia, perché compia fedelmente l’opera del ministero”: è un passaggio della preghiera di ordinazione diaconale. «In quel momento – racconta –ho sentito sgorgare dentro di me quel fiume di acqua viva di cui parla Gesù nel capitolo 7 del Vangelo di Giovanni. Ho avvertito la responsabilità di essere ministro e non più giovane in formazione». Poco alla volta don Marco ha scoperto i tasselli che il Signore voleva aggiungere alla sua vita, attraverso le scelte di mons. Giuseppe Giudice. Il Vescovo ha proposto al giovane diacono un’esperienza pastorale, per arricchire la sua formazione, insieme a don Silvio Longobardi e alla Fraternità di Emmaus. Tre mesi ricchi di grazia. Dal 20 settembre al 9 ottobre 2017, don Marco è stato a Lisieux – in Francia – presso l’oasi San Giuseppe, insieme al custode della Fraternità di Emmaus, don Silvio Longobardi, e ai giovani in formazione per diventare consacrati o presbiteri. «Ho riletto il mio cammino formativo aiutato da un confratello, sotto lo sguardo di santa Teresina di Lisieux». Rientrato in Italia, dal 9 ottobre ha vissuto nelle diverse case della Fraternità e ha avuto modo di toccare con mano il cuore del carisma del movimento che è la reciproci-

40

Insieme APRILE 2018

tà vocazionale, in particolare durante il periodo trascorso a Striano, all’Oasi Nazaret, affidata agli sposi Giovanna e Tonino Ciniglio. «La salvezza delle anime è il fine di ogni opera sacerdotale: è questo il grande insegnamento del Concilio di Trento ripreso poi dal Vaticano II. Dal confronto con don Silvio e grazie alle esperienze nelle oasi ho capito che per vivere a pieno la reciprocità e condurre le anime a Dio c’è bisogno di presbiteri formati e laici preparati». In questo tempo egli ha avuto modo di approfondire la spiritualità della piccola Teresa e quella dei suoi genitori santi. «Il corso di santità si fa sulle ginocchia della mamma. Santa Teresina non ha imparato l’amore per l’Eucaristia al catechismo ma grazie alla testimonianza del papà che ogni giorno la portava con sé a fare la visita al Santissimo Sacramento». A gennaio - è questo l’ultimo tassello - don Marco ha iniziato a frequentare lo Studium della Congregazione delle cause dei Santi per conseguire il titolo di postulatore. Un’opportunità di crescita umana e spirituale e, nello stesso tempo, una grande responsabilità: «Il Vescovo ha colto il mio amore per la verità che ho sempre perseguito negli studi teologici». Tre volte a settimana è a Roma, ha dovuto rivedere l’impianto delle sue giornate il cui fulcro rimane la Santa Messa. «È lì che Gesù ci parla». Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato (Gv, 15,7): è questo il segreto per tenere insieme i diversi fili e giungere con il cuore colmo di grazia al 24 aprile. Auguri. Antonietta Abete


APRILE 2018 Insieme

41


INFORMADIOCESI GLI APPUNTAMENTI Buona Pasqua

Il primo aprile il Vescovo presiede il Pontificale alle ore 10.30 in Cattedrale, a Nocera Inferiore.

Viva Maria

L’8 aprile, alle ore 8.00, nell’ottava di Pasqua il Vescovo presiede la Santa Messa nel Santuario della Madonna delle Galline di Pagani.

Visita Pastorale

Il Vescovo è in Visita Pastorale a: parrocchia Santa Maria delle Grazie di Lavorate di Sarno dall’8 al 15 aprile; parrocchia

Sant’Alfonso dal 17 al 23 aprile; dal 29 aprile al 5 maggio parrocchia Sant’Alfredo.

La Cresima

Il 12 aprile, alle ore 19.30, il Vescovo presiede la Celebrazione Eucaristica con il sacramento della Confermazione nella parrocchia di San Sebastiano.

Con i Vescovi e i sacerdoti

Il 16 aprile il Vescovo partecipa alla riunione della Conferenza episcopale campana a

Benevento. Il 17 aprile tiene un incontro al clero di Aversa.

Un nuovo sacerdote

Il 24 aprile, alle ore 18.30, nella Concattedrale di Sarno il Vescovo presiede l’Ordinazione presbiterale del diacono don Marco Siano.

Insieme ai malati

Il 25 aprile il Vescovo presiede il pellegrinaggio regionale con gli ammalati al Santuario San Gerardo Maiella, a Caposele di Avellino.

Discorso alla Città “A Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio (Mt 22,21). Per un corretto rapporto tra le istituzioni”. È questo il tema del Discorso alla Città, tradizionale appuntamento del vescovo, mons. Giuseppe Giudice, che quest’anno sarà pronunciato la sera del 29 aprile nella Cattedrale di San Prisco. Per maggiori info: www.diocesinocerasarno.it

OFFERTE PER I NOSTRI SACERDOTI per te una scelta per molti una speranza

ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO CLERO Presidente prof. Felice Cajazzo

42

c.c.p. 13407846 Insieme APRILE 2018 Via Vescovado, 4 - 84014 Nocera Inferiore - t. 081 517 92 30 - idscnocerasarno@gmail.com


Arciconfraternita Santa Maria del Carmelo Pagani

Madonna delle Galline PROGRAMMA RELIGIOSO Venerdì 6 aprile ore 18.00 - Cerimonia di apertura - Canto del Magnificat ore 18.30 - S. Rosario, a seguire S. Messa Sabato 7 aprile ore 9.30 - Santa Messa ore 18.30 - S. Rosario, a seguire S. Messa Domenica 8 aprile ore 8.00 - Concelebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo mons. Giuseppe Giudice insieme al clero della Forania di Pagani ore 9.00 - Processione della Madonna per le principali strade cittadine ore 20.00 - Processione solenne con partenza da Piazza S. Alfonso fino al Santuario Sante Messe: ore 11.00 - 19.00

Maioliche (foto Salvatore Alfano)

Lunedì 9 aprile ore 6.00 Deposizione delle tammorre e momento di preghiera (Santo Rosario guidato dalle suore del Preziosissimo Sangue) Sante Messe: ore 8.00 - 9.30 - 11.30 - 19.00 SETTIMANA DI PREDICAZIONE da lunedì 9 a domenica 15 aprile - ore 18.30 S. Rosario - Santa Messa

APRILE 2018 Insieme

43


LA BACHECA DEGLI AUGURI a cura della redazione

Auguri di buon compleanno

Auguri speciali

Don Gaetano Ferraioli compie 51 anni, il primo aprile; don Salvatore Agovino festeggia 40 anni, il 3 aprile; diac. Franco Ferraioli spegne 67 candeline, il 4 aprile; padre Aldo D’Andria compie 66 anni, l’8 aprile; don Luigi La Mura festeggia 75 anni, il 9 aprile; don Antonio Cuomo compie 49 anni, l’11 aprile; mons. Vincenzo Leopoldo compie 77 anni, l’11 aprile; don Antonio Agovino spegne 49 candeline, il 15 aprile; don Natale Gentile festeggia 77 anni, il 16 aprile; padre Raffaele Bufano spegne 47 candeline, il 17 aprile; don Carmine Vitolo festeggia 41 anni, il 17 aprile; diac. Ivan Cerino compie 70 anni, il 30 aprile. I vostri giorni risplendano sempre della gioia del Vangelo!

Donatella Salvati, animatrice del Progetto Policoro della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, spegne 27 candeline, il 15 aprile.

Redazione in festa Il 18 aprile don Andrea Annunziata, direttore responsabile di Insieme, compie 41 anni. Auguri al nostro “capitano” di redazione!

Il nostro cordoglio È scomparso lo scorso 11 marzo Vittorio Ghitti, marito, padre e uomo esemplare. Alla moglie Anna Petti, ai figli Luigi, Francesco e Daniele assicuriamo la preghiera affinché al caro estinto si spalanchino le porte del Paradiso. Rivolgiamo le condoglianze anche alla sorella Luisa, volontaria dell’Avo. Sentite condoglianze a Marika Nunziata, volontaria del servizio civile in Caritas, per la scomparsa della madre Annamaria Sellitti, morta prematuramente il 20 marzo scorso. La redazione di Insieme si stringe al dolore della famiglia D’Acunzi, in particolare a Pasquale, Giovanni, Raffaella, Gennaro e Tiziana, per la scomparsa del caro padre Filippo, capostipite dell’omonimo gruppo industriale conserviero.

44

Insieme APRILE 2018

Felicitazioni per la promessa di matrimonio di Francesco De Stefano e Marilena Giordano, che celebreranno le nozze il prossimo 30 aprile. Nozze d’oro per Pasquale Vicidomini e Lucia D’Angelo. La coppia di sarti di Nocera Inferiore ricorderà con familiari ed amici il giorno del sì il 15 aprile, alle 11.00, nella chiesa di Santa Maria del Presepe. Fiocco rosa Gentile. Sabato 3 marzo è venuta alla luce la piccola Angelica. Il frugoletto è arrivato ad allietare le giornate di papà Giuseppe e mamma Patrizia. Alla bella famigliola gli auguri dei nonni paterni Angelo e Maria, dei nonni materni Aniello e Mariarosaria, delle zie Imma, Giovanna e Angelica e dello zio Angelo.

Buon compleanno ai referenti Luigi Somma compie 67 anni, il 2 aprile; Silvana Crescenzo festeggia il compleanno il 13 aprile; Francesco Coppola compie 25 anni, il 28 aprile. Tanti auguri anche ai collaboratori di Curia Francesca Desiderio, che festeggia l’11 aprile, e Giulio Palumbo, che compie gli anni il 24 aprile. Che possa il Signore illuminare le vostre opere!

Buon anniversario di ordinazione presbiterale a: don Roberto Farruggio il 5 aprile; don Alfonso Giordano e don Giuseppe Pironti il 18 aprile; padre Natalino Rauti, il 21 aprile; don Massimo Staiano il 30 aprile. Auguri!


NEWSDALLEPARROCCHIE a cura di Mariarosaria Petti Il gruppo dei nubendi con don Vincenzo Buono

Santa Maria Maddalena in Armillis Sant’Egidio del Monte Albino

Tre parrocchie unite per la Quaresima

D

al bene di tre confratelli sacerdoti può nascere una comunione nello Spirito Santo, che fa crescere nella fede le rispettive comunità parrocchiali. Ormai è fisso l’appuntamento per i fedeli di San Lorenzo Martire, San Bartolomeo Apostolo e Santa Maria Maddalena, di camminare insieme in Avvento e in Quaresima, i due tempi forti ed inscindibili della Chiesa, per accogliere l’invito a preparare la via al Signore ed a saggiare la Resurrezione. Non c’è Natale senza Pasqua: questo il tema del ritiro delle tre parrocchie di sabato 24 febbraio, successivo al mercoledì delle Ceneri. A partire, poi, da mercoledì 7 marzo, ogni settimana c’è stato un momento diverso di preghiera concretizzato in una lectio divina, nel pio esercizio della Via Crucis con il Vescovo ed infine, l’Adorazione Eucaristica con la liturgia penitenziale.

Livia Rossi Un momento della lectio divina del 7 marzo

San Bartolomeo Apostolo Corbara

In cammino verso il matrimonio

N

ei mesi di gennaio e febbraio si è svolto presso le parrocchie di San Bartolomeo Apostolo in Corbara e Regina Pacis in Angri, il percorso in preparazione alla celebrazione del matrimonio. Accompagnando i nubendi in questo cammino è emerso spesso un aspetto particolare: la preoccupazione iniziale per la durata del corso e l’idea che lo stesso fosse basato su idee intransigenti, rigide, severe, tali da renderlo noioso. Il nostro compito è stato quello di farli ricredere già dal primo incontro e alla fine trasformare i loro dubbi in desiderio di prolungare il tempo dedicato al confronto su interrogativi profondi: cosa vuol dire amare pienamente? Cosa c’entrano Dio e la fede con il nostro amore? È possibile il “per sempre” oggi? Con l’obiettivo di soddisfare curiosità, ispirare domande, ma soprattutto fornire qualche risposta in più da condividere e conservare, da rispolverare durante il loro percorso di vita insieme. Per noi è stata un’occasione di arricchimento, personale e di coppia, che ci ha consentito di rinnovare la forza dell’amore, che ci lega e la consapevolezza che con l’aiuto della fede si possono godere con maggiore intensità i momenti entusiasmanti della vita familiare e superare i periodi di difficoltà.

Raffaella Cuomo e Giacomo Sorrentino

FOTONOTIZIA

I ragazzi dell’equipe A.C.R. della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno hanno partecipato con l’A.C. campana al Seminario nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi sull’integrazione delle persone disabili, il 10 e 11 marzo scorso a Rimini. APRILE 2018 Insieme

45


NEWS DALLE PARROCCHIE Il parroco, fra Luigi, durante il rito di accoglienza del crocifisso

San Bartolomeo Apostolo Nocera Inferiore

“Teatriamo Insieme”: al via la rassegna

L’

Santa Maria dei Bagni Scafati

Il crocifisso torna in parrocchia

N

el 1965 fu donato al nostro Santuario un crocifisso da una famiglia devota, che per molto tempo ha accolto fedeli da ogni luogo ma quest’anno ha necessitato di un restauro. Così a gennaio degli operai specializzati si sono recati al Santuario per prelevarlo e portarlo ai restauratori. È stato sottoposto a lavori speciali per riportare il Cristo al suo stato iniziale, la croce invece è stata sostituita del tutto così come la parete su cui poggiava. Domenica 25 febbraio il crocifisso è finalmente tornato ed il parroco, fra Luigi, insieme a numerosi fedeli, ai restauratori ed alla famiglia benefattrice lo ha accolto e benedetto dopo la Messa, scoprendolo prima dal lenzuolo, poi appoggiandogli sul capo la corona di spine. Infine il sacerdote ha letto un brano del Vangelo, come rito di accoglienza. Finalmente il Santuario ha di nuovo il suo Gesù da adorare.

Giovanni Iannone

46

Insieme APRILE 2018

Associazione “Oratorio San Domenico Savio”, in collaborazione con la parrocchia San Bartolomeo Apostolo di Nocera Inferiore, presenta la rassegna di teatro amatoriale “Teatriamo Insieme”. A partire da domenica 11 marzo, per poi proseguire fino al 20 maggio 2018, sul palcoscenico del Teatro dell’Oratorio San Domenico Savio, sito in Via Federico Ricco 89, a Nocera Inferiore, andranno in scena sette brillanti commedie. Il direttore artistico della rassegna, Gerardo Pauciulo, dichiara: «Si consolida l’immancabile appuntamento decennale con il teatro amatoriale all’Oratorio San Domenico Savio La locandina della rassegna e che ci auguriamo si possa confermare, anche quest’anno, come punto di riferimento per le numerose compagnie teatrali amatoriali, sia già affermate che emergenti dell’intero Agro nocerino-sarnese. Si preannuncia un cartellone di qualità. Ci siamo impegnati per offrire delle occasioni di promozione culturale e di valorizzazione dell’arte teatrale che permetteranno di trascorrere insieme divertenti, allegre ed emozionanti serate». Ed infine afferma: «Ringraziamo tutti coloro che, come ogni anno, ci seguiranno e ci onoreranno della fiducia e della passione di sempre». Per info e prenotazioni: 3271077720 – 3315784045. L’Oratorio San Domenico Savio

FOTONOTIZIA

I volontari in piazza per la diciassettesima edizione della Giornata Nazionale dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali): in vendita le “piantine d’ulivo” per una raccolta fondi speciale destinata ai progetti di solidarietà dell’associazione.


Maria Immacolata Nocera Inferiore

Festa di Carnevale

Un momento del Triduo Pasquale

Sant’Alfonso Sarno

In attesa della Visita Pastorale

S

i è celebrata in maniera sentita, anche quest’anno, la festività della Santa Pasqua nella parrocchia di Sant’Alfonso a Sarno. Una serie di momenti intensi, vissuti insieme a tutta la nostra comunità, ci hanno fatto sentire vicini e ci hanno aiutato a prepararci al meglio per la Resurrezione di Cristo. Molto seguito e vissuto con fede è stato il periodo delle 40 ore, durante le quali si sono svolte l’Adorazione Eucaristica e momenti di preghiera, che hanno raccolto tutta la comunità di fedeli. Le attività si sono intensificate durante la Settimana Santa, soprattutto nei riti del Venerdì Santo durante i quali non solo i fedeli della parrocchia, ma l’intera cittadinanza ha preso parte attiva. Non solo la Pasqua ha animato questo mese di vita della comunità, che infatti si sta già preparando ad accogliere il Vescovo, in Visita Pastorale questo aprile presso la nostra parrocchia. Mons. Giuseppe Giudice incontrerà i suoi fedeli per vivere momenti di fede e di preghiera, alternati a visite e incontri di gioia. Un evento che sta suscitando la fibrillazione in tutti i membri della parrocchia.

M

artedì13 febbraio, nel giorno di Carnevale, i volontari della parrocchia Maria Immacolata, aiutati da alcuni giovani del Rotaract, hanno organizzato una bella festa per i bambini del centro parrocchiale, trascorrendo tutti insieme un pomeriggio gioioso tra mascherine, dolci, giochi e tanto divertimento. I ragazzi del Rotaract sono stati accolti con piacere dalle responsabili del centro, Concetta Gambardella e Maria Minieri, che in questo anno e mezzo di intenso lavoro, hanno avuto modo di capire che costruire e condividere gesti d’amore con i bambini conduce allo sviluppo e alla crescita anche degli altri, nonché dell’intera comunità. «Esperienze come queste – ha affermato entusiasta il presidente del Rotaract, Roberto Mauri – fanno capire che un gesto di solidarietà arricchisce l’interiorità di ognuno». Costantina Fugaro I volontari con i giovani del Rotaract

Maria Domenica D’Ambrosio

FOTONOTIZIA

La guida turistica Annarosa Pisano organizza un tour presso il Battistero Paleocristiano di Santa Maria Maggiore, sabato 14 aprile. è obbligatoria la prenotazione. Per info: 3207036427, pisanoannarosa@gmail.com. APRILE 2018 Insieme

47


NEWS DALLE PARROCCHIE

SS.mo Corpo di Cristo Pagani

Nuovo Centro per l’Autismo

R

ivive all’insegna della solidarietà uno dei beni confiscati alla criminalità organizzata a Pagani. È stato inaugurato lo scorso 10 marzo – con la benedizione dei locali di don Flaviano Calenda – il Centro di Servizi e Segretariato per l’Autismo, affidato dall’amministrazione del sindaco Salvatore Bottone all’associazione “Autismo Fuori dal Silenzio”. Il bene sito in via Risorgimento era appartenuto al boss mafioso Mario Pepe. Messo a bando, il locale è stato concesso per sette anni all’associazione presieduta da Alfonso D’Angelo, che si prende cura dei bambini con disturbi dello spettro dell’autismo e supporta le loro famiglie, divenendo negli anni punto di riferimento anche oltre la provincia di Salerno. Al momento di festa, che ha dato il via all’opera, hanno preso parte anche il Questore di Salerno, Pasquale Errico, e i rappresentanti dell’associazione Libera. Martina Nacchio

Il taglio del nastro

Il gruppo che ha partecipato al ritiro quaresimale

Ordine Francescano Secolare Gioventù Francescana

Ritiro quaresimale

“M

editava continuamente le parole del Signore e non perdeva mai di vista le sue opere. Ma soprattutto l’umiltà dell’Incarnazione e la carità della Passione aveva impresse così profondamente nella sua memoria, che difficilmente gli riusciva di pensare ad altro” (FF.467). L’Ordine Francescano Secolare e la Gioventù Francescana hanno scelto di vivere il ritiro quaresimale presso il Convento Sant’Antonio ad Afragola. Il tema della riflessione è stato: “La mia Pasqua” e la relatrice della giornata Maria Rosaria Carotenuto. La fraternità si è interrogata su come vivere la Pasqua, partendo di Zaccheo e percorrendo vari passi del Vangelo come quello del “Figliol prodigo”, accostandoli a temi di attualità. Ognuno deve avere il coraggio di Zaccheo, uscire fuori dagli schemi, non cambiando strada ma invertendo il senso di marcia, diventando cristiani di “annuncio e denuncia”. O.F.S. Nocera Sant’Antonio

FOTONOTIZIA

Le Sante Quarantore durante la Quaresima nella parrocchia San Prisco, a Nocera Inferiore.

48

Insieme APRILE 2018


La Via Crucis con i bambini e don Francesco Amarante

C

ondivisione, spiritualità e riflessione hanno caratterizzato questo periodo di Quaresima nella nostra parrocchia. Nelle settimane in preparazione alla Pasqua abbiamo vissuto momenti che hanno rafforzato la fede di ogni componente della parrocchia. Ogni giovedì don Gerardo Coppola ha tenuto una catechesi per adulti sui Vangeli delle domeniche di Quaresima, seguita poi dall’A dorazione Eucaristica. Invece, il venerdì la Via Crucis è stata animata dai vari gruppi parrocchiali (bambini, adolescenti, fidanzati e adulti) con riflessioni che collegavano i diversi momenti del calvario di Ge-

La Via Crucis con i fidanzati, don Gerardo Coppola e il diacono Edoardo Tafuto

sù a quelli della vita umana di oggi. Nell’ultimo venerdì ci è stata donata, dal diacono don Aniello Cipriani, una spiegazione accurata delle ultime parole dette da Gesù sulla croce. Nel giorno della Domenica delle Palme, anche per quest’anno, si è deciso di celebrare l’Eucarestia in piazza per accogliere tutte le persone che vogliono partecipare. E prima della Santa Messa sono stati rappresentati, da alcuni figuranti, alcuni momenti della Via Crucis. Un percorso per accogliere con gioia la luce della Pasqua. Dina Grimaldi

Sant’Antonio di Padova Orta Loreto

La nostra Quaresima

APRILE 2018 Insieme

49


50

Insieme APRILE 2018


IN PARROCCHIA a cura di Antonietta Abete

PAGINA A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DELLE GRAZIE CASATORI DI SAN VALENTINO TORIO

La riflessione guidata dalla dottoressa Marciano

S

e fossi al posto tuo, cosa farei?
 Una domanda da un milione di euro. È questo il quesito che la parrocchia Santa Maria delle Grazie di Casatori ha posto ai partecipanti all’annuale Festa della Famiglia. Una riflessione profonda in cui ci ha guidato la dottoressa Raffaella Marciano, psicoterapeuta che opera da molti anni a San Valentino Torio. Non vi è un manuale che spieghi come svolgere il mestiere di genitore, perché non si nasce genitore. Genitori si diventa per propria scelta. E non esistono regole rigide che valgono per tutti, perché siamo diversi l’uno dall’altro. Non vi è neppure il manuale per essere un figlio perfetto. Ma a differenza del genitore, il figlio non decide di venire al mondo.
 I cambiamenti della famiglia. La famiglia è l’unione di persone che si amano reciprocamente. Con il tempo questo istituto ha subito un’evoluzione. C’è molta differenza infatti tra le famiglie di “ieri” e quelle di “oggi”. In passato la famiglia aveva un ruolo normativo, era un luogo all’interno del quale le regole erano basilari e c’era poca attenzione ai sentimenti e alle emozioni. Oggi invece sembra che esse abbiano perso valore.
Le regole erano le fondamenta dell’educazione, la rigidità con cui venivano fatte rispettare era la misura con la quale veniva valutata. In tale contesto i bisogni reali dei figli non venivano presi in considerazione. E talvolta

La condivisione del pranzo

le scelte di vita venivano totalmente pilotate da altri.
 Oggi potremmo considerare “permissiva” la famiglia moderna, i genitori fanno i salti mortali per dare ai propri figli tutto quello di cui hanno bisogno e, purtroppo, le regole difficilmente riescono ad essere applicate.
 Il quadro socio-economico. Probabilmente l’evoluzione della famiglia è andata di pari passo con il repentino cambiamento socio-economico e culturale che ha investito la società. Le nuove tecnologie, il sovraccarico di informazioni, le numerose richieste e pressioni si scagliano pesantemente sulle famiglie. La società sembra apparentemente connessa, o almeno i social rappresentano una realtà molto variegata dove tutti sanno tutto di tutti, eppure nella realtà siamo sempre più isolati.
La famiglia ha maggiori risorse intellettive e culturali, ma incontra una maggiore difficoltà a regolarle perché non è formata e non sa come fare. Non esiste una risposta o una soluzione univoca, dobbiamo imparare a porgere l’orecchio e a trovare un equilibrio.

Al posto tuo Una riflessione sul ruolo genitoriale al centro della Festa della Famiglia, organizzata dalla comunità Santa Maria delle Grazie di Casatori

I laboratori organizzati per i più piccoli

È stata una mattinata intensa, di crescita e condivisione collettiva. Non sono mancati i giochi a tema e uno spazio con laboratori ricreativi per i più piccoli. La giornata si è conclusa con la Santa Messa e il rinnovo delle promesse matrimoniali.
 Piera Angela Cascone APRILE 2018 Insieme

51


A CURA DELLe #PARROCCHICENTROSARNO San Francesco d’Assisi - Santuario Maria SS. delle Tre Corone Insigne Collegiata San Matteo Apostolo ed Evangelista In redazione Donatella Ferrara, Maria Rosaria De Blasio, Anna Mancuso Omaggio alla Vergine

La statua portata in processione

Grandi lavori

“Una Signora vestita di bianco”

«S

corsi una Signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi». Sono passati 160 anni – era l’11 febbraio 1858 – da quando la giovane Bernadette raccontò di aver assistito alla prima apparizione della Beata Vergine Maria di Lourdes in una grotta poco distante da Massabielle. Nell’ambito delle iniziative promosse per il Giubileo parrocchiale, le comunità del centro di Sarno hanno vissuto questi giorni di “grazia” con un triduo in preparazione alla festa, dal 7 al 9 febbraio, e la processione “aux-flambeaux”, la sera dell’11 febbraio, per le strade delle nostre comunità parrocchiali. Tanti i fedeli che hanno partecipato e che durante il cammino hanno affidato al Signore, per intercessione della Madonna di Lourdes, le intenzioni di preghiera che portavano nel cuore. Alfonso Dolgetta

52

Insieme APRILE 2018

Dal 7 al 9 febbraio, le tre comunità affidate a don Roberto Farruggio hanno vissuto un triduo in preparazione alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes

Nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, fondata nel 1280 e rivisitata nel 1866, vennero realizzate molte opere e affreschi, tra cui il soffitto della navata centrale e alcuni affreschi di valore artistico. Il nostro parroco don Roberto, in occasione delle Sante Quarantore ha cambiato tutta l’illuminazione della chiesa, partendo dai lampadari che ha alzato verso il soffitto e aggiungendo dei fari al soffitto cassettonato. In questo modo gli affreschi e la cupola centrale sono ben visibili all’occhio di chi guarda. A volte basta poco per cambiare le cose. Con questo semplice gesto, il nostro parroco ha operato la magia di trasformare l’oscurità della Chiesa di San Francesco in luce. Presso l’Insigne Collegiata San Matteo, in occasione delle Sante Quarantore, don Roberto ha benedetto l’organo acquistato da poco. Al Santuario Maria SS. delle Tre Corone invece è stata ripulita la cupola e il bellissimo lampadario che è stato anche lucidato. Mafalda Rega


Il taglio della torta che ha chiuso l’agape fraterna

La prima Confessione dei bambini Lo scorso 24 marzo, i bambini del catechismo si sono avvicinati per la prima volta al sacramento della Riconciliazione

I

l giorno 24 marzo, presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi, i catechisti delle parrocchie del Centro Sarno, guidati dal parroco don Roberto, hanno partecipato insieme ai ragazzi del catechismo e ai genitori alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione. Tutti i presenti, in occasione delle Sante Quarantore hanno vissuto un intenso momento di preghiera adorando il Santissimo Sacramento. A seguire, il par-

roco si è dedicato alle confessioni dei ragazzi. La mattinata si è conclusa con un gioioso momento di condivisione grazie ai genitori che hanno collaborato alla preparazione del pranzo per tutti che si è concluso con il taglio della torta. Ringraziamo don Roberto per averci donato ancora una volta l’occasione di vivere un emozionante momento di comunione e fraternità. Elisabetta De Crescenzi

Le Solenni Quarantore

L

e Quarantore sono un dono di grazia di Dio che si è fatto carne in Maria che, a sua volta, ha donato al mondo Gesù che si fa vivo e presente nella Santa Eucarestia. Tre settimane durante le quali le nostre comunità sono state segnate e toccate dall’amore paterno di Dio, tempo in cui ognuno ha bussato alla porta e gli è stato aperto, ha chiesto e ha ricevuto. L’azione dello Spirito Santo si fa vivo nell’Eucarestia mentre una miriade di angeli, Arcangeli, Serafini e Cherubini in coro lodano Dio. Le bellissime celebrazioni si sono svolte con un programma ricco e pieno di momenti di meditazione personale. Ogni mattina c’era l’esposizione del Santissimo Sacramento con la recita delle Lodi mattutine, la meditazione personale, l’Ora Media. Alle 12.00, la reposizione del Santissimo Sacramento. Nel santuario di Maria SS. delle Tre Corone invece l’Adorazione Eucaristica era perpetua. Nel pomeriggio, l’Ora Santa, il Rosario Eucaristico, i Vespri e la Santa Messa. Per passare da una chiesa all’altra, la domenica sera si portava il Santissimo Sacramento in processione dal Santuario Maria SS. delle Tre Corone alla Chiesa di San Francesco d’A ssisi per proseguire, poi, per la Collegiata San Matteo. Qui abbiamo vissuto un momento molto intenso: la solenne benedizione Eucaristica alla città di Sarno. Grazie all’impegno di don Roberto, stiamo camminando tutti insieme in comunione fraterna. Ferrara Donatella

Tre settimane di grazia per le parrocchie Centro Sarno che camminano insieme in comunione fraterna

Un momento dell’Adorazione Eucaristica

APRILE 2018 Insieme

53


A CURA DELLA COMUNITà PARROCCHIALE SAN GIOVANNI BATTISTA - CICALESI IN REDAZIONE Maria Rosaria Faiella e Alessia Bove

Fotocronaca della vita parrocchiale Tanti gli eventi che la comunità San Giovanni Battista in Cicalesi ha vissuto nei mesi di febbraio e marzo

Via Crucis Ragazzi Accompagnando Gesù sulla via che conduce al Calvario, i ragazzi del “dopocomunione” e i Lupetti hanno riscoperto la tenerezza di un gesto affettuoso come donare un fiore alla mamma e la pazienza che permette di attendere che il seme porti frutto.

Via Crucis La nostra comunità si è messa in cammino per vivere la Via Crucis esterna e accompagnare Gesù lungo le strade della nostra quotidianità. Che questo pio esercizio diventi per noi stile di vita, per camminare in unità dietro il nostro Salvatore.

Ritiro Formatori Durante il ritiro spirituale, del 3 e 4 marzo nel Convento di Sant’Antonio a Nocera Inferiore, Catechisti, Educacuori e Animacuori hanno riscoperto la regalità di Gesù che si manifesta pienamente dal trono della croce e si esprime in tutta la sua bellezza nel sacrificio dell’altare.

54

Insieme APRILE 2018

Prima Confessione I bambini di terza elementare hanno sperimentato per la prima volta l’abbraccio affettuoso di Dio Padre nel Sacramento della Riconciliazione, lo scorso 4 marzo. Sull’esempio di Zaccheo, hanno lasciato tutto ciò che ostacola il cammino verso Gesù e hanno gustato la gioia che invade quanti si lasciano riconciliare con il Signore.

Primo incontro comunitario di pastorale familiare “Come ascolto e metto in pratica la Parola di Dio?”. Mentre i figli si divertivano in oratorio insieme ai ragazzi del Clan, ecco una delle domande suscitate nel cuore di quanti, il 24 febbraio, hanno preso parte al primo incontro pensato per le famiglie dalla nostra comunità.

Thinking Day Il 22 febbraio si festeggia la nascita del fondatore dello scautismo Robert Baden Powell e della sua consorte Olave. Scout e guide onorano la loro memoria celebrando il Thinking Day, la Giornata del Pensiero, durante la quale si raccolgono fondi da destinare allo sviluppo e al sostegno dello scautismo.

Promessa scout La cerimonia della promessa è uno dei momenti che rimane più impresso nella memoria di una persona che inizia, in questo modo, l’avventura scout. Con la promessa si entra a far parte della grandissima famiglia Scout. Auguri a Francesca, nuovo Capo Scout.


Alcuni momenti delle Quarantore

Festa di San Giovanni Battista 17 - 24 giugno

La festa di san Giovanni rappresenta un momento imperdibile per tutta la comunità di Cicalesi che vede scendere in campo le forze e le energie più belle per onorare il suo Santo Patrono. Ogni anno è occasione preziosa per riflettere sul tema scelto per l’anno pastorale. In quei giorni, i cortili del quartiere si tingono dei colori del Battista e ospitano i gruppi parrocchiali che desiderano far conoscere quanto di buono e di bello la nostra comunità ha da offrire.

Tempo di grazia

Vi aspettiamo dal 17 al 24 giugno per vivere insieme un’esperienza di fede e fraternità.

Dal 14 al 18 marzo, la comunità ha vissuto le Sante Quarantore

L

e Quarantore, vissute nella nostra comunità dal 14 al 18 marzo, hanno rappresentato una preziosa occasione per ascoltare il Signore nel silenzio del cuore ed essere nutriti dal Pane e dalla Parola, fior di frumento e miele di roccia offerti nel deserto della nostra quotidianità. La Liturgia delle Ore ha scandito il ritmo della giornata, costellata da tanti momenti di Adorazione, curati con grande entusiasmo e dedizione da tutti i gruppi parrocchiali. In questi giorni di grazia hanno concelebrato, insieme a don Andrea Annunziata, tanti sacerdoti cari alla storia della parrocchia San Giovanni Battista: don Antonio Palumbo, don Domenico D’Ambrosi, padre Antonio Cuomo, don Alfonso Giordano, don Giovanni Iaquinandi. Abbiamo avuto anche la gioia grande di avere con noi mons. Gioacchino Illiano, vescovo emerito della nostra Diocesi. Durante le Quarantore numerosi fedeli hanno accolto l’invito a vivere il Sacramento della Riconciliazione per prepararsi meglio alla Santa Pasqua. Che i semi piantati nei nostri cuori in questo tempo forte possano portare frutti buoni ed abbondanti di conversione e fraternità. APRILE 2018 Insieme

55


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SAN SISTO II - PAGANI

Contatti: www.sansistosecondo.it www.spreaker.com/ir-radio cerca su facebook, instagram e twitter/sansistosecondo

Don Giuseppe Pironti (foto Salvatore Alfano)

“La mia passione è stare con i ragazzi”

H

a 34 anni e attualmente vive a Nocera Superiore in fraternità con don Giuseppe Perano, parroco di San Michele Arcangelo. Ordinato presbitero il 18 aprile 2013, è stato nominato parroco di San Sisto II il 26 settembre del 2014. Ha deciso di entrare in seminario a 23 anni, lasciando il lavoro e la fidanzata per il desiderio di diventare sacerdote. Passiamo alle domande.

Quali sport ti piacciono?

Qual è stato il tuo percorso di studi?

Cosa ti piace mangiare?

Ho frequentato le scuole dell’obbligo, poi ho scelto il liceo scientifico e dopo il terzo anno, poiché sono stato bocciato ben due volte, ho cambiato scuola e mi sono diplomato al ragioneria.

La pasta, soprattutto quella di forma lunga e poi adoro la pizza.

Quali sono stati i momenti più belli della tua infanzia?

Ho trascorso una bella infanzia frequentando la parrocchia e in particolare l’Azione Cattolica. Studiavo con gli amici, frequentavo il bar dove giocavo a carambola, a ping pong e a biliardino. Mettevamo quello che avevamo per racimolare le 2000 lire o i gettoni di una partita. Non avevo l’ADSL o il telefono con internet come ora, ma ero fortunato perché appartenevo ai pochi che negli anni ‘90 avevano internet a casa. Per non tenere sempre il telefono occupato, spesso andavo a casa di un mio amico che aveva la linea ISDN, all’epoca una tecnologia per pochi. Quali sono i tuoi hobby?

Suonare la chitarra e il pianoforte. Adesso sto imparando a suonare il sassofono. Sono appassionato anche di computer, di tecnologia in generale e mi piace realizzare lavoretti fai-da-te.

56

Insieme APRILE 2018

In generale non sono appassionato di sport, ma tra i tanti preferisco la pallavolo, il basket e il tennis. Cosa ti piace leggere?

Romanzi, in particolare quelli gialli, ma anche libri di psicologia, pedagogia e sulla formazione dei ragazzi. Ti piace viaggiare?

Sì, ma non viaggio molto perché non voglio togliere tempo alla parrocchia e all’oratorio.

Perché hai deciso di diventare prete?

Dopo 8 anni di fidanzamento, ho lasciato la mia fidanzata per il seminario dopo un evento accaduto durante un camposcuola. Un amico diacono, che vedevo veramente felice, mi fece interrogare sul perché io, invece, non lo fossi veramente. Decisi allora, dopo essermi consigliato con diversi sacerdoti, di entrare in seminario perché avevo capito che solo diventando prete sarei stato felice. Cosa avresti fatto se non fossi diventato prete?

Prima di diventare prete ho lavorato come cameriere in un ristorante, rappresentante per diverse aziende e ho aperto un negozio di computer e telefoni. Poi, chiusi il negozio per una nuova esperienza lavorativa presso un’azienda che si occupava di etichettaggio industriale. Se non fossi diventato prete, probabilmente, avrei continuato con questo lavoro o avrei aggiustato computer perché non ero laureato ancora, e mi ero diplomato a stento. Continua nel prossimo numero. Il Gruppo Arcobaleno

Pubblichiamo questo mese la prima parte di un’intervista a tutto tondo che il Gruppo Arcobaleno ha fatto a don Giuseppe Pironti, parroco della comunità San Sisto II in Pagani


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - PAGANI Sono stati i bambini i protagonisti delle domeniche di Quaresima

Tempo di attesa e speranza La comunità Santa Maria del Carmine di Pagani ha vissuto il tempo di Quaresima insieme ai bambini dell’oratorio San Giovanni Bosco. Domenica dopo domenica è stato realizzato un polittico per ricordare la centralità del Vangelo

T

empo di attesa, tempo di penitenza, tempo di speranza. Tutto questo significa Quaresima: attesa per il Cristo che risorge e vince la morte; penitenza per i peccati da cui Egli ci libera; speranza per un mondo migliore. Anche quest’anno ci siamo ritrovati a vivere questo cammino, ognuno nella propria parrocchia, gli educatori e gli animatori dell’Oratorio San Giovanni Bosco della comunità Santa Maria del Carmine, in Pagani, insieme ai loro bambini. Quest’anno l’idea seguita in questo tempo di conversione è stata la realizzazione di un polittico, raffigurante per ogni domenica la centralità del Vangelo. Partendo dal tempo di attesa e conversione della prima domenica fino ad arrivare all’entrata di Gesù in Gerusalemme, durante la Domenica delle Palme, abbiamo attraversato varie tappe fondamentali della vita di Cristo che ci insegnano l’amore per il Padre e il prossimo. Gesù, nella seconda domenica di Quaresima, sul monte Tabor si trasfigura. Come un sole splendente dona luce alle nostre vite, cercando nei nostri cuori una tenda in cui dimorare e facendo aumentare fede e speranza. Allo stesso modo, nel Tem-

pio, ci insegna che il Padre ci ama gratuitamente senza chiedere nulla in cambio, che la sua amicizia non si compra e non si vende, che Dio ci ha donato tutto se stesso affinché fossimo liberati da tutte le insidie che il male ci riserva. La luce. Nella quarta domenica incontriamo il tema della luce, quella che Dio accende in noi come sorgente di opere buone e si conquista con la grazia. Dio ci ha mandato Suo Figlio come luce del mondo non per giudicarci, ma per rendere sicuro il nostro cammino. Nella quinta e ultima domenica, Gesù ci prepara al suo sacrificio, paragonandosi ad un chicco di grano che caduto in terra, se non muore, non produce il frutto desiderato. Così anche Lui, sceso in terra per noi, senza il sacrificio della Croce non compirebbe la Parola del Padre. La Pasqua è l’idillio di un triduo che ogni anno ripercorriamo con la speranza che qualcosa in questo mondo – fatto di violenza e di guerre – cambi, affidandoci alla fede e all’amore per un Dio che, nel tempo, non ci ha mai abbandonato e che in ognuna di queste violenze muore, sacrificandosi ancora una volta solo per amore del suo popolo. Ludovica Amodio APRILE 2018 Insieme

57


A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL CARMINE - SS. ANNUNZIATA - ANGRI

La Via Crucis

e la sofferenza umana

A

nche quest’anno don Antonio Mancuso, parroco della comunità SS. Annunziata e Santa Maria del Carmine di Angri ha preparato i fedeli alla Santa Pasqua affidando ai singoli gruppi l’organizzazione delle 14 stazioni della Via Crucis, in uno dei Venerdì di Quaresima. La Via Crucis rappresenta l’ultimo cammino che Gesù, figlio di Dio e figlio dell’uomo, compie sulla terra: il suo è un dolore enorme fino all›ultimo respiro. La croce, trascinata con stento e fatica, nel momento in cui il dolore si fa tanto grande da non essere più compreso dalla mente umana, diventa lo specchio in cui si riflette l'umana sofferenza. Il volto di Cristo sfigurato e distrutto dalle percosse, il corpo colpito, sanguinante, dilaniato dalla tortura sorda e arrogante dell’uomo, lo sguardo rassegnato e incapace di urlare al mondo il dolore, non possono non portarci con la mente alle vittime innocenti della guerra in Siria. Sette anni di lotte hanno portato questa regione del mondo al collasso, alla distruzione, alla croce. È una continua corsa per la sopravvivenza e un’assurda strage di innocenti: sono soprattutto bambini le vittime inconsapevoli dei bombardamenti sui civili. È questa la Passione, questa la croce della storia contemporanea ed è sotto gli occhi di tutti. Sono cruenti le immagini catturate dai giornalisti presenti: bambini e adulti distesi per terra, a braccia aperte, abbandonati alla devastazione come Cristo sul Golgota, che cercano a fatica di respirare dalla polvere della violenza. Gesù, nel suo ultimo respiro, aveva dentro di sé tutti questi ultimi respiri. L’ultimo anelito di esseri umani che da anni vivono la Passione con sforzo sovrumano e privo di speranza. La sete di dominio impedisce purtroppo che il bene si compia, ma non possiamo arrenderci, chinare il capo e passare con la spugna intrisa di aceto nell’attesa che tutto sia compiuto. La Via Crucis deve indicare il cammino verso la luce sulle orme del Cristo Risorto. Suor Alessandra Colagiovanni

58

Insieme APRILE 2018

La comunità Santa Maria del Carmine e della Santissima Annunziata di Angri si è preparata alla Pasqua attraverso la Via Crucis. Il dolore di Gesù sulla croce ricorda quello delle vittime innocenti in Siria


PAGINE A CURA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANT’ANTONIO DI PADOVA - POGGIOMARINO COORDINATORE DI REDAZIONE MARIANO ROTONDO

PASSAGGI DI GRAZIA Tanti i momenti belli vissuti in questo tempo dalla comunità parrocchiale Sant’Antonio di Padova a Poggiomarino

È

Pasqua. Cristo è Risorto, è veramente Risorto, Alleluia. Tutto si riveste di una luce nuova, anche la nostra parrocchia che, sempre in cammino, si interroga sul futuro Stimmatino e, nell’immediato, su quello delle suore della Carità. Intanto suor Olimpia ha festeggiato i suoi 87 anni confermando il suo amore per noi: ha scelto infatti di continuare il suo servizio a Poggiomarino al posto di godersi la pensione in Calabria. Viviamo momenti stupendi e proviamo ad elencarli: ricorderemo a lungo la nevicata di fine febbraio ed il 100esimo compleanno del “cuore giovane” e lucido della signora Maria Falanga. Il Sì della famiglia Barbato, coppia di sposi che vive il suo cammino di fede nella Fraternità di Emmaus e che tra qualche mese andrà a vivere in un luogo di preghiera e servizio verso il prossimo più indifeso. Fin d’ora li affidiamo al parroco e ai fratelli di Roccapiemonte. Iniziano i preparativi per il 50esimo anniversario di sacerdozio di padre Bruno. Vederlo così contento fa tenerezza e riporta alla mente il tempo del suo arrivo tra noi (era il 1981). Il consiglio pastorale si interroga sulle nuove povertà tristemente in aumento e

La sesta comunità neocatecumenale in convivenza per il secondo scrutinio

Giornata dell’Effusione della comunità Gesù Risorto

dà già una risposta con il “Progetto Legami”. Nello stesso tempo il parroco ha comunicato “gli otto responsabili” deputati ad accogliere, pianificare e creare “fermento” per la Visita Pastorale del Vescovo. Se i conti sono giusti ad ottobre faremo 13, perché è la tredicesima visita – e questa volta per una settimana – di mons. Giudice a Poggiomarino. La nostra comunità carismatica Gesù Risorto è faro di più diocesi della Campania e cresce nei numeri e nella gioia. Dieci sono le comunità neocatecumenali che si preparano ad accogliere 160 fratelli del Sud-Africa per il 50esimo anniversario del Cammino neocatecumenale a Roma con il Papa. Oratorio e Azione Cattolica sono sempre in prima linea pastorale come l’instancabile Adaap verso i diversamente abili. Concludiamo invitandovi a guardare il bel video storico del “Miracolo di Sant’Antonio” curato dalla pagina fb di Poggiomarino Antica e dalla Parrocchia Sant’Antonio di Padova - Poggiomarino . Proviamo a vincere le fatiche e diffidenze e ad evangelizzare e creare spirito di unità anche lì… e qui! Santa Pasqua a tutti.

Bentornato a casa a Giuseppe Severino. Ti auguriamo di essere testimone di vita e di fede per chi spera e soffre

La famiglia Barbato

I piccoli chierichetti della parrocchia

APRILE 2018 Insieme

59


Un momento della Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Giudice

L’intervento di don Gaetano Ferraioli

Redazionale a cura della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza e dei Piccoli discepoli della Croce

LA SALVEZZA DELLA CROCE È stata celebrata, lo scorso 22 febbraio, la IV giornata diocesana del malato. Il convegno si è concluso con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal vescovo Giuseppe, in suffragio dell’anima di Alfonso Russo, fondatore della P.U.A.C.S.

60

Insieme APRILE 2018

“N

ella croce è la salvezza; nella croce è la vita; nella croce è forza d’animo; nella croce è gioia dello spirito”
(Tommaso da Kempis). Il “Signore amante della vita” (Sap. 11, 26) ha voluto salvarci per mezzo della croce. La sofferenza è un gran mistero che diffonde l’Amore sgorgato dal Cuore trafitto di Cristo. “Questo cuore aperto… è una voce che si fa sentire a tutti e tutti invita affinché vengano a questa fonte di vita eterna”. (D V, 32, Santa Veronica Giuliani). Quanto forte è l’abbraccio tra la vita e la croce è emerso dalle riflessioni sul valore della sofferenza svolte durante la conferenza tenutasi presso il salone del Monastero Santa Maria della Purità il 22 febbraio, in occasione della IV giornata diocesana del malato e del V anniversario della nascita al cielo del Cav. Alfonso Russo, a cui hanno partecipato la nostra associazione e i movimenti che operano nel campo della sofferenza. Gli interventi. I due medici intervenuti hanno sottolineato come la medicina è l’uni-

ca scienza ad avere come oggetto un soggetto e hanno affrontato i temi della dichiarazione anticipata di trattamento e delle cure palliative nella malattia terminale. Illuminanti le conclusioni di mons. Giuseppe Giudice, il quale ha ricordato come nell’ambito delle malattie terminali vengano in rilievo tante “d”: dichiarazioni, disposizioni, dignità, diritto, ma si tralascia una “D” importante, si dimentica Dio. Eppure, ha rammentato il Vescovo, Gesù in croce rifiutò il fiele, accettando di soffrire la sua passione fino in fondo. In quest’epoca invasa dalla cultura della morte e dalla smania di fuggire dalla sofferenza, è importante “volgere lo sguardo a Colui che hanno trafitto” (cfr. Gv 19,37) per scongiurare il rischio di diventare cristiani senza croce. Non tralasciamo la paterna esortazione celeste rivolta a ciascuno di noi: “Io ti ho posto davanti la vita e la morte… scegli dunque la vita!” (Deuteronomio 30,19). La sofferenza può diventare così un vortice di donazione che conduce dal Cenaco-

lo alla Croce e dalla Croce alla Resurrezione. La Santa Messa. La serata si è conclusa con la Celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Giuseppe Giudice, in suffragio dell’anima del Cav. Alfonso Russo, fondatore dei Piccoli Discepoli della Croce e della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza, che ha offerto la sua vita per la missione affidatagli dalla Vergine a Lourdes: “avere cura delle membra più care a Cristo, i sofferenti”. I frutti di questa offerta li gustiamo ogni qualvolta ci fermiamo ai piedi della croce, là dove ci attende l’Amore e ci ricorda che “… le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi” (Rm 8,18). Con tale disposizione del cuore, ci prepariamo anche quest’anno al pellegrinaggio che faremo il 25 aprile insieme ai nostri amici ammalati al Santuario di San Gerardo Maiella, dove chi ama Dio, ama la croce, dove la sofferenza è “Resurrezione e Vita”. “Venite e vedrete”. (Gv 1, 38-39). Lucia Squitieri


Le suore Francescane di sant’Antonio: la storia di p. Paolo Saturno

Madre Letizia Manganelli

Il governo di madre Letizia Manganelli Il nuovo consiglio generale si riunisce per la prima volta il 25 luglio del 1956 per deliberare su cinque punti all’ordine del giorno

I

l 15 luglio del 1956, suor Letizia Manganelli riunisce le capitolari per la quarta e ultima sessione. Concede la parola a tutte per ascoltarne proposte e voti. Si decide che il contributo delle case alla cassa generalizia sarà quantificato dopo che la madre generale avrà visitato le singole comunità. Alle aspiranti alla vita religiosa francescana sarà chiesta una dote di 50.000 lire se provengono da famiglie benestanti. Dote e vestiario sono condonati alle famiglie in difficoltà. Anche le spese straordinarie saranno stabilite dopo la visita generalizia. Le uscite delle suore dalle case. Se si tratta di assenze prolungate, occorre il permesso della madre generale, diversamente ci si regola in base alla necessità. Ogni suora avrà di un abito nuovo ogni quattro anni, un velo ogni tre, un paio di scarpe ogni due, un mantello a seconda dei casi. Le superiore locali dovranno versare 350.000 lire mensili all’economa generale che aprirà un conto postale su cui affluiranno tutte le entrate e da cui attingerà per il vestiario delle singole comunità e religiose, sentito il consiglio generale sulla qualità dei prodotti da acquistare. Le superiori dovranno invitare le suore ad osservare la regola secondo lo spirito delle Costituzioni e a vivere la carità, l’equità, la giustizia, lo spirito di san Francesco secondo il cuore di suor Maria Luigia. Grande impegno anche sul versante della ricerca di nuove vocazioni e della crescita culturale della congregazione: si decide di far studiare le giovani suore. Questo permetterà

di avere personale più preparato per l’insegnamento e anche per la vita religiosa. Seguono le firme delle singole vocali: Cherubina Zuccherino, Nazarena Petralito, Imelda Perillo, Teresa Continelli, Geltrude Vincelli, Fedele Primiano, Tarsicia Vernavà, Fara Carrano, Gesuina Ruggiero, Agata Brandi, Veronica Esposito, Liduina Segatore, Alfonsina Tucci (segretaria) e Letizia Manganelli (superiora generale). 25 luglio 1956. La prima seduta del nuovo Consiglio Generale ha luogo il 25 luglio 1956 per deliberare su cinque punti all’ordine del giorno. Bisogna stilare e inviare alle singole case dell’Istituto la relazione del Capitolo; è necessario effettuare il passaggio di cassa dall’economa uscente alla nuova entro il 30 luglio. Sono elette le nuove superiori: Veronica Esposito per Napoli, Alfonsina Tucci per il Carminello di Pagani, Gesuina Ruggiero per l’Istituto Immacolata di Pagani, Fara Carrano per Nocera Inferiore, Josephina De Marco per Frignano, Margherita De Marco per Montesarchio, Nazarena Petralito per San Martino Valle Caudina, Cherubina Zuccherino per Bonefro, Angela Carrano per Larino, Liduina Segatore per Bitonto, Crocifissa Amato per Crotone, Colomba Perilli per Quisisana, Celina Vincelli per Vatolla. Al quarto punto, si stabilisce la conferma in toto delle precedenti econome tenuto conto della loro ottima condotta. Si stabilisce, infine, l’obbligo per le econome di elencare in appositi statini le spese ordinarie e di dare congruo preavviso al Consiglio Generale per quelle straordinarie.

APRILE 2018 Insieme

61


L'ULTIMA di Daniele Rocchi, Sir

Siria, l’inferno sulla terra

R

ecita un proverbio africano: “quando due elefanti litigano è l’erba sotto i loro piedi ad essere schiacciata”. Un adagio che può essere letto come metafora della guerra siriana, entrata ormai nel suo ottavo anno, e nella quale gli elefanti in lotta sono molti di più. Sembrano lontane le proteste pacifiche scoppiate il 15 marzo del 2011 e represse duramente dal regime quarantennale della famiglia Assad. Il conflitto armato interno che ne è seguito – con l’ingresso in campo di potenze regionali (Israele, Turchia e Iran con al fianco le milizie Hezbollah libanesi) e internazionali (Usa e Russia), cui va aggiunta la presenza armata dei terroristi jihadisti – si è rapidamente trasformato in “una vera e propria guerra per procura” con numeri impietosi cresciuti ogni anno di più. La lotta al terrorismo usata da queste potenze come cavallo di Troia per nascondere le loro mire espansionistiche nella regione. Le statistiche si aggiornano con la stessa velocità con cui colpiscono razzi e bombe: oltre 500 mila morti, quasi la metà civili. Milioni gli sfollati in Libano, Giordania e Turchia e i profughi interni. Secondo un report Onu (13 marzo 2018), dall’inizio della guerra sono stati uccisi 27mila bambini, una “strage degli innocenti”, 1,5 milioni non ha più frequentato una scuola e su 5,6 milioni di persone in gravi necessità 663.000 sono sotto i cinque anni. Le Nazioni Unite parlano di 13,1 milioni di siriani con bisogno urgente di assistenza umanitaria; 6,5 milioni quelli a rischio malnutrizione; una scuola su tre distrutta; me-

62

Insieme APRILE 2018

no del 50% dei servizi sanitari pienamente operativi; 8,2 milioni i siriani esposti a rischio aree minate (33% delle quali in terre destinate all’agricoltura). La peggiore crisi umanitaria al mondo dalla Seconda guerra mondiale. Non è bastato ammainare la bandiera nera del Califfo, nemico eletto delle potenze in campo, per porre fine alla carneficina che continua in varie zone del Paese. Si combatte anche dove non si dovrebbe, nelle cosiddette “de-escalation zone”, le quattro zone-cuscinetto della Siria stabilite da Russia, Turchia e Iran nei colloqui (di pace!) ad Astana di metà 2017: Idlib, Ghuta, Homs settentrionale e Dara’a. Guerra anche nell’enclave curda di Afrin dove i turchi sembrano avere sfondato. All’inizio dell’ottavo anno di guerra la diplomazia segna il passo e sono le armi a far sentire la loro voce. A denunciare ancora una volta questa drammatica situazione è il nunzio apostolico in Siria, il cardinale Mario Zenari: “siamo davanti ad un rischio di escalation regionale e internazionale sul suolo siriano dove agiscono 5 tra i più potenti eserciti del mondo”. Ma “i disastri che non si vedono sono”, per il nunzio, “ben più gravi di quelli che si vedono. I palazzi, le strutture, una volta finita la guerra, non si sa quando, verranno rimessi in piedi in breve tempo. Ma i traumi fisici e psicologici della popolazione e soprattutto dei bambini come verranno curati?”. Una domanda destinata a restare senza risposta in quell’«inferno sulla terra» che è la Siria di oggi.




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.