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dialoghi
di riflessione cristiana
Tempi di incertezze, di conflitti e di bilanci
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Le considerazioni che proponiamo a chi legge «Dialoghi» in questo primo numero del 2023 sono legate principalmente, anche se non esclusivamente, all’attualità interna alla Chiesa cattolica come pure a quella politica internazionale. Entrambi sono caratterizzate da forti incertezze e da conflittualità di cui non si riesce ancora a capire l’esito. Anche la nostra redazione è toccata dall’atmosfera di incertezza che caratterizza il momento presente e non pretendiamo dunque di diffondere e difendere in questa sede certezze che non ci abitano.
La Chiesa cattolica perde per la prima volta, dopo secoli caratterizzati da papi che l’hanno presieduta vita natural durante, un vescovo di Roma emerito accompagnato all’ultima dimora da un papa nell’esercizio pieno delle sue funzioni. Lo stesso rito di commiato ha voluto essere segno di questa situazione inedita e ha pure causato discussioni e borbottamenti in quei cattolici che male avevano digerito le dimissioni di Benedetto XVI. Le frange più radicali di essi, partendo dall’ipotesi che il papa dimissionario non avesse davvero rinunciato alle prerogative del suo ministero, persistevano nel parlare di «sede vacante» e mettevano persino in dubbio la legalità della nomina di papa Francesco. Settori maggiormente moderati del cattolicesimo tradizionale si sono limitate a sottolineare o a enfatizzare le differenze tra Ratzinger e Bergoglio, manifestando chiaramente la loro disapprovazione per alcune decisioni prese da quest’ultimo. La critica a papa Francesco si è soprattutto concentrata sulla sua decisione di ridimensionare drasticamente l’uso della liturgia che risale a Pio V, indicando in quella promulgata dal concilio Vaticano II un punto di non ritorno. I tradizionalisti si sono sentiti offesi nei loro sentimenti religiosi più profondi e
