Emilio Villa - La scrittura della Sibilla

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L’inventario, curato da Maurizio Festanti è consultabile anche in rete all’indirizzo : http://panizzi.comune.re.it/allegati/Inventario_Villa_nuovo.PDF E. Villa, Comizio millenovecentrocinquantatré, in Id., Opere poetiche I, Coliseum, Roma, 1989, p. 197. “Il mondo è cattivo, non bisogna essere partecipi del mondo”: E. Villa, Conferenza, Coliseum, Roma, 1997, p. 38. Di for- te componente neognostica” parla Aldo Tagliaferri nello scritto anteposto a: E. Villa, Zodiaco, Empirìa, Roma, 2000, p. 11. Si è voluta mantenere nella trascrizione traccia degli a capo presenti nel manoscritto, anche quando non risulti accertata la natura versale del rigo. Il riferimento è qui, ovviamente, al Gruppo 63 per il quale non cessano le celebrazioni all’indomani del cinquantenario. E. Villa, Force prénante de congé de sans fin au-delà, in “Ex”, 3, 1965. Secondo Ferdinand de Saussure all’interno del sistema linguistico il valore dei segni è “puramente negativo e differenzia- le”, afferma perciò che “nella lingua non vi sono se non differenze” (F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Laterza, Bari, 1970, p. 145). Vi è traccia del refuso ancora nel volume Emilio Villa poeta e scrittore (edito per i tipi di Mazzotta nel 2008 in occasione della mostra di Reggio Emilia dedicata al poeta). Da notare come il passo, che deriva dalla nota di traduzione allo Enuma eliš, sia stato pubblicato originariamente nel quarto fascicolo del 1939 della rivista fiorentina “Letteratura”, ovvero in tempi non sospetti di strutturalismo, almeno in Italia.


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