Verso rifiuti zero

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3. L’autosufficienza a livello Regionale delle capacità di trattamento e smaltimento dei Rifiuti Urbani residui (CER 200301), scarti da selezione meccanica del Rifiuto Urbano (CER 191212) e CDR (CER191210), attraverso l’ottimizzazione delle capacità impiantistiche esistenti e l’assegnazione di quote a ciascuna Provincia proporzionale alla produzione effettiva di rifiuto Urbano Residuo (a valle della raccolta differenziata e a monte di eventuali trattamenti presso impianti TMB), con eventuali deroghe parziali per le Province di Belluno e Rovigo per via delle peculiarità territoriali, secondo il principio di prossimità impiantistica (art.4 del Piano Regionale Rifiuti). 4. La massimizzazione dell’utilizzo delle attuali capacità impiantistiche relative ad impianti di TMB volte a ridurre il flusso di RU da smaltire in discarica (D1) o inceneritore (D10), finalizzate al trattamento del Rifiuto Urbano Residuo a valle della Raccolta Differenziata (obiettivo al 75%), nei limiti di efficienza di almeno 30% di recupero di materia, al netto della produzione di CDR, scarti (CER 191212) e Biostabilizzato; 5. Fatti salvi gli impianti che garantiscano il rispetto delle quote provinciali di cui al punto 3, il contingentamento della capacità di incenerimento di RU a livello Regionale alle capacità operative esistenti al 31-12-2010, attraverso una moratoria decennale che fermi la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento nonché l’ampliamento e rinnovamento delle linee di impianti esistenti ed operativi alla data del 31-12-2010. 6. Il ricorso all’incenerimento di RU soltanto per la parte residuale dei RU puntando prioritariamente alla produzione di CDR o altre frazioni ottenuti dal TMB dei RU residui, anche presso impianti al di fuori del territorio Regionale. 7. La richiesta di avvio ad incenerimento di RU (compresi gli scarti da selezione meccanica del rifiuto urbano CER 191212) in inceneritori operanti secondo il criterio R1 stabilito dalla Direttiva 98/2008, con recupero di energia e calore presso tutti gli impianti di incenerimento di RU operanti nella Regione Veneto qual'ora già predisposti ed atti a garantire un'alta efficienza. 8. L’applicazione di quote Provinciali di smaltimento dei rifiuti per ciascuna Provincia con la modulazione di un’ecotassa progressiva (finalizzata a sostenere politiche di riduzione di cui al punto 2) che penalizzi economicamente gli Ambiti con la maggiore produzione di RU residuo da smaltire. Differenziazioni procedurali devono essere valutate per le località turistiche dove la produzione di RU incide significativamente.

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