Deep House Magazine #2

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Estate 2016: Croazia, Ibiza, Italia! In Studio con Till Von Sein Synth Therapy: Acid & Roll Come funziona un Eq

Riva Starr due chiacchiere con

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Numero 2 Agosto 2016

Redazione: deephouse.it Via Filippo Juvara 12 20129 Milano (ITALY) info@deephouse.it Hanno collaborato: Francesco Ciro Rossi Simona Salerno Raffaele D’Ascanio Matteo Mazzieri Impaginazione e grafica:

In copertina il dj, producer Riva Starr

indice

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recensioni

12 18 intervista a Riva Starr

Synth Therapy: Acid & Roll

30 in studio con Till Von Sein 38 speciale estate 2016

. artworkstudio4@gmail.com Milano Questo magazine non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene pubblicato senza alcuna periodicità. Non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7 Marzo 2001. Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari; marchi di terzi, nomi di prodotti, nomi commerciali, nomi corporativi e società citati ossono essere marchi di proprietà dei rispettivi titolari o marchi registrati d’altre società e sono stati utilizzati a puro scopo esplicativo ed a beneficio del possessore, senza alcun fine di violazione dei diritti di Copyright vigente Seguici su: Facebook Instagram Soundcloud Spotify

46 wishlist 50 come funziona un equalizzatore www.deephouse.it

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recensioni Nachtbraker Pollo Con Pollo

Monotique Surrender

Nachtbraker si presenta per la sua terza uscita con Heist e lo fa con un Ep di cinque tracce che rappresentano un sano mix di Deep House, Funk, Jazz, e qualche sporadica influenza Acid. Un Ep dinamico, vivace, ricco di spunti jazzeggianti, bassline incalzanti ed un susseguirsi di parti melodiche in continua evoluzione. Un Ep che potremmo considerare un “must have” per le vostre playlist.

La 5° release dell’’etichetta belga LAARK Records, con il duo Monotique ci regala una traccia esplosiva dal titolo “Surrender”, una song in evoluzione continua, potente e ispirata, non ci lascia dubbi sul fatto che a questi ragazzi piacciano i rave. Uno dei principali produttori indiani, SHFT, fa il suo debutto su LAARK remixando “Surrender” con il suo tocco - bassi filtrati, arpeggi, pad e ripartenze. Un viaggio lisergico e potente.

Dantiez, Kpd, LaRae Starr Bad Decisions

Gunnar Stiller Tight Tolerance Ep

Lucas Chambon Chimera

Paolo Paleologo The Joint Ep

La terza uscita di Gunnar Stiller su Clap Your Hands non fa che confermare l’ottimo stato di forma dell’artista: due tracce decise, tech house diretta e senza fronzoli. Bassi pieni e rotondi, snare secchi, hi hat che tirano il groove confermano la grande capacità dell’artista di Upon You di saper dosare suoni e riverberi con grande equilibrio. I remix di Danny Serrano e Rick Sanders impreziosiscono l’EP. I fan dell’artista berlinese non resteranno certamente delusi.

Lucas Chambon esce per SP NXT, sub label ti Soudplate Records, ci presenta un nuovo singolo dall’aria soft e solare. Un disco che gira a bassi BPM, delicato e piacevole: in cui un vocale souleggiante accompagna un pad brillante e ritmico ed un synh morbido e diluito che fa da sottofondo. Una produzione che ci porta velocemente su una spiaggia al tramonto, nel mezzo di un piacevole aperitivo estivo. In uscita il 5 Agosto!

Safe Music, Label del duo pugliese dei “The Deepshakerz” propone l’Ep di Paolo Paleologo. Un Ep energico, di carattere, in cui la cassa domina sulle parti melodiche. L’uscita si compone di due produzioni, entrambe con un occhio rivolto esplicitamente alla pista. “It Doesn’t Mean” e “The Joint” sono due produzioni che possono regalare soddisfazioni se donate ad un pubblico già in movimento a centro serata.

Heist

Madhouse Records Una ventata di anni ‘80 in questo Ep di 3 tracce: un orginal mix, una versione strumentale, ed un remix ad opera di Washerman. Un brano in chiave “classic” che però non pecca di freschezza, risultando un prodotto estremamente versatile: potenzialmente adatto ad un pubblico radiofonico quanto ad un dancefloor musicalmente colto, ha la giusta carica per far ballare ogni tipo di pubblico.

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LAARK Records

Clap Your Hands

Christian Nielsen Beginning To End Play It Down

Eccola, una delle classiche bombe estive, lanciata dalle mani di Christian Nielsen su Play it Down: l’artista danese, fresco di uscita su Stereo Production, presenta una traccia che è tutta vocal e groove. Il Remix di Junior Sanchez è ancora più spinto, perfetta per i dancefloor più caldi.

Sp Nxt

Safe Music

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Top 10 by

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Audiojack - Event Horizon (Original Mix) Crosstown Rebels Larry Cadge - Vivian’s Kiss (Dub Mix) Smiley Fingers Darius Syrossian & Doorly Gravity - Check (Original Mix) Wow! Recording Nina Kraviz - Don’t Mind Wrong Keys (Original Mix) Trip Timo Maas - Once Upon A Time (Original Mix) Last Night On Earth Patrick Topping - Howk (Original Mix) Hot Creations Leftwing & Kody - Sub Syndrome (Original Mix) Kaluki Musik Rampa - Defiled (Original Mix) Keinemusik Jay Lumen - Dark Rooms (Original Mix) Octopus Records Kraak & Smaak - Way Back Home (Original Mix) Razor-N-Tape

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Monica Kruse, Pig & Dan Oblivion Ep Terminal M

Monica Kruse e Pig & Dan ci regalano, un Ep di tre tracce con tutti i numeri in regola per impossessarsi del primo posto delle classifiche di settore. Un lavoro nel quale si manifestano il gusto e l’esperienza di chi ci ha messo mano, presentandosi come un concetrato di energia e ritmo. La cassa vivace, in combinazione con la bassline arrotondata ed incalzante, si completa con una parte strumentale che passa dai suoni diluiti ed ambientali a delle parti sequenziate con naturalezza. Un prodotto che, come potevamo aspettarci, è di gran livello qualitativo, e siamo sicuri saprà farsi valere nei dancefloor dei festival come in quelli più intimi dei club. In uscita sulla label di Monica, Terminal M.

Anthony Mea Old School Attitude Ep Large Music

Un Ep brillante di ottima musica Deep House, caratterizzato da sonorità classiche ma comunque fresco. Bassi accesi, un piano Rhodes brillante ed un sapiente uso di campioni vocali sono il mix che crea un buon prodotto. Con questo Ep Large Music si riconferma una label capace di proporre ottimi prodotti nel campo della musica house.

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Døob &, Armie Stream Of Thought

Criss Korey Persuade You

Leig D Oliver Quick Fix Ep

Debutto deciso per Clock Poets, formazione composta da Døob & Armie, che si presentano con un EP che è un concentrato di stile. Flutter, traccia deep tech con un vocal stiloso e asettico, groove asciutto e atmosfere dark e astratte. Trade è un viaggio in tonalità cupe ed avvolgenti, un volo ipnotico su un tappeto ritmico tanto semplice quanto coinvolgente. Ad impreziosire l’EP sono due remixer d’eccezione: Guido Schneider e System of Survivor.

Una Deep House fatta di ritmi accesi e Rhodes per l’uscita di Pogo House Records firmata da Criss Korey. Un Ep di tre tracce, di cui due original mix ed un remix di Hurlee, dal carattere danzereccio grooveggiante, ricco di cut vocali e movimento nelle parti melodiche. Un prodotto votato al dancefloor, che potrebbe darvi buone soddisfazioni una volta inserito nelle vostre playlist.

Cinque tracce per l’Ep che vede il producer britannico firmare impegnarsi nell’uscita della olandese PIV Records. Un lavoro di 5 tracce di Deep House di ottima qualità, votata alla pista e caratterizzata da bassline coinvolgenti e drums energiche. Quattro versioni “Original Mix” ed un Remix ad opera di Alex Arnout, che rivede The MPC Blues.

Clock Poets

Pogo House Records

PIV Records

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Marlon Hoffstadt Coach Mike Retrograde

Marlon Hoffstadt firma la quarta uscita della sua Retrogade, label gestita a quattro mani insieme al socio Natureboy Gold. EP gustoso, mai banale, sia nelle versioni original di “Coach Mike” e “Broncos” sia nei Remix di Massimiliano Pagliara - intensa ed eterea la sua versione - e di The Friend - super raw ed essenziale. Tracklist 01. Coach Mike (Original Mix) 02. Coach Mike (Massimiliano Pagliarma Remix) 03. Broncos (Original Mix) 04. Broncos (The Friend Remix)

Josh Wink Talking To You

Lars Moston The Reverb

Frank Fonema Speechless Sun

Tapesh Answer/Steps Ep

Dopo il successo ottenuto nel 2014 dalla sua Talking To You, Josh Wink riprende l’opera originale e la presenta su Intec Digital remixata da Carl Cox e Jon Rundell. Due big che ci regalano due treni diretti per il dancefloor, con due lavori che rappresentano a pieno l’essenza delle sonorità dei due remixer, mescolata all’originale di Josh. In uscita il 16 Agosto, è un buon modo per ballare la seconda metà dell’estate.

Lars Moston, presenta per Smiley Fingers un lavoro dai toni accesi e rilassati. Composto da un groove incalzante e dei suoni tipicamente tech, The Reverb presenta una cassa ricca di percussioni, ed il basso che segue una composzione breve e semplice pur mantenendo un buon carattere. Larry Cadge rivisita la title track e le a rivoluziona rendendola più decisa e carica, un Ep che merita sicuramente almeno un ascolto traccia per traccia.

Speechless Sun” con i suoi toni essenziali che sposano il genere minimal, combinati ad una cassa semplice e synth diluiti. “Savana” che assume spunti più tribal grazie alle percussioni e a qualche luccichio melodico. “La Bailaora” caratterizzata da synth lunghi e morbidi a cui si sovrappongono suoni arpeggiati e chitarre latineggianti. “Just Feel It” che strizza l’occhio alla Jackin house grazie ad un groove ricco di brio, un vocal breve e ripetitivo ed una cassa incalzante. Un lavoro ben fatto, che nonostante le diverse sfaccettature mantiene una sua identità.

Tapesh firma l’uscita numero due della sua Akulee con un Ep di due tracce in Original Mix, fatto di ritmi veloci e dal carattere decisamente energico. Una cassa ben articolata, in combinazione con una gamma di suoni “pizzicati”, danno a questo lavoro i connotati giusti per poterlo definire un ariete da pista. Calibrate per un centro serata movimentato queste due produzioni possono senza dubbio soddisfare la voglia di musica degli amanti della techno.

Intec Digital

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Smiley Fingers

Les Folies Digitales

Akulee

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Synth Therapy by Raffaele D’Ascanio

Ciao a tutti! Come prima cosa mi voglio presentare; mi chiamo Raffaele e questa è la mia rubrica dedicata alla parte nerd del mondo della musica elettronica. Avrò modo di raccontarvi un po’ di me durante questo e i prossimi articoli che scriverò. Cercherò di deliziarvi con recensioni, racconti, interviste e, perché no, esperienze personali legate al mondo elettronico da “cameretta” o, per i più fortunati, da studio.

Benvenuta Acid House Sarà che sono nato nel 1986, subito dopo l’incidente di Chernobyl, o semplicemente perché quando stavo ancora decidendo se venire a questo mondo mia madre era solita abbuffarsi di limoni con tanto di scorza ma, alla ninna nanna, ho subito preferito il rumore degli elettrodomestici della cucina e gli aggeggi elettronici di mio padre. Correva l’anno 1986, nascevo io e contemporaneamente un certo Dj Pierre stava mettendo le basi per la nascita di un nuovo genere musicale: l’Acid House. Wow! Il disc jockey di Chicago, iniziò a comporre house costruita attorno alle sequenze della ormai famosissima Roland TB-303, che, successivamente, fu utilizzata da un numero incalcolabile di artisti, e che oggi è tornata a spopolare nelle case e negli studi dei più giovani sotto forma di cloni. Sì perché la Roland la produsse solamente per 4 anni: dal ‘81 al ‘84 in un numero limitato di 10.000 unità. Questo gingillo avrebbe dovuto sostituire il bassista nelle sessioni studio come accompagnamento alla chitarra ma si rivelò un fallimento e durò molto poco. Oggi, se volete farvi una 303 originale dovete “investire” circa 2500 euro, non è un errore, la trovo una cifra assurda anche io, ma capisco chi le è davvero affezionato! C’è comunque una seconda via, che, con un quinto della spesa, potrete acquistare per saziare la voglia di acidità che c’è in voi: il clone. Prima di arrivare alle versioni contemporanee vorrei portare la vostra attenzione a quelle che sono le caratteristiche tecniche e fisiche di questo bellissimo strumento. TB sta per Transistorized Bass, potete quindi intuire che il componente fondamentale per generare il suono è appunto il transistor. Si sente spesso parlare della qualità delle valvole in ambito acustico, dagli amplificatori agli stessi strumenti elettronici. Questo perché la valvola per sua caratteristica fisica è in grado di generare armoniche e sub armoniche pari attorno all’onda che le percorre dando così quella caratteristica 12

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tonda e morbida al suono generato. Al contrario il transistor eccita le armoniche e le sub-armoniche dispari che danno al suono quella caratteristica acida e frizzantina, che unite alle forme d’onda quadra e dente di sega non può che generare suoni a dir poco alieni e spaziali.

Musica diabolica o aliena? Bene, siamo arrivati al momento fantascientifico e metafisico della rubrica; non posso e non potrò fare a meno di farvi partecipi della mia passione per l’universo e ciò che lo riguarda anche perché suono, universo e realtà sono unite dallo stesso comune denominatore: la vibrazione. E’ noto a tutti che il Rock sia la musica del diavolo, ma pochi sanno che l’Acid nasce grazie all’invenzione di uno strumento (una vera e propria diavoleria musicale) che sfrutta una tecnologia del 1947. In quell’ anno avvenne un famosissimo incidente aereo, quello di Roswell, dove si dice sia precipitato un UFO e che siano stati recuperati persino dei corpi alieni. Ora, una delle teorie sulla nascita del transistor, www.deephouse.it


forse addirittura l’unica valida se pensiamo che prima esistevano solamente dei prototipi molto più grandi che non hanno mai funzionato, ipotizza che quella tecnologia sia stata ritrovata all’interno di quel misterioso velivolo “non identificato”. E come non notare che il numero 303, così come il 101, pensando all’altro strumento con cui venne coniata l’acid house, la Roland SH-101, siano esattamente le due porte dell’hotel Heart menzionate nel film di Matrix. Ora, merita l’Acid, così come il Rock, un posto in prima fila tra i generi musicali preferiti da questa civiltà ormai sempre più sintetica? Direi di sì. Quanto

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E come non notare che il numero 303, così come il 101, pensando all’altro strumento con cui venne coniata l’acid house, la Roland SH-101, siano esattamente le due porte dell’hotel Heart menzionate nel film di Matrix.

al Rock & Roll, il termine nasce ancora una volta nel 1947, quando il musicista blues Roy Brown lo usò per la prima volta nella sua canzone “Good rocking tonight”, con un significato ben diverso da quello conosciuto in precedenza: la parola rock era apparentemente riferita al ballo, ma celava in realtà un’allusione al sesso. L’espressione venne poi attribuita defini-tivamente al dj bianco di Cleveland, Alan Freed, che nel 1951 iniziò una trasmissione radiofonica dal titolo “Moondog Rock ’n’ Roll party” per diffondere la musica nera tra i ragazzi bianchi. Ammettiamolo: c’è sempre un Dj dietro tutto!

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Acid: formula chimica. Per “fare” Acid dovete conoscere la House e la Techno, cioè sapere come sono nate ed evolute, chi sono i migliori autori e quali sono le tecniche e le caratteristiche principali per far sì che una traccia venga catalogata all’interno di questi due macro generi. Dopo lo “studio” potete passare agli strumenti veri e propri; se avete un buon budget potete armarvi di TB-303, di alcune delle seguenti drum machine: TR-808, TR-707, TR-909, TR-606, e volendo di una SH-101 oppure potete ripiegare sui cloni analogici e digitali o sugli emulatori software di ultima generazione. Vi elenco qui di seguito i principali cloni TB più o meno accessibili a tutti: la 777 della Future Retro, la Revolution della Future Retro, la TT-303 della Cyclone, la Bassline della Acidlab, la TM3030 della Oakley, la x0xb0x della Ladyada, l’Avalon della Abstrakt Instruments e la TB-3 della Roland, che, pur essendo digitale, fa la sua modesta figura senza riuscire però a eguagliare i livelli della sorella maggiore (da buon nerd anche se fosse non potrei comunque ammetterlo). Parlando di software sono invece “obbligato” a citarvi i seguenti plugin: Phoscyon, AudioRealism Bass Line3 ABL3, Venom VB-303 e Alien303. Ora, non vi resta che munirvi di una DAW software, cercare i cloni o gli emulatori delle drum machine citate (ve ne riparlerò nei prossimi numeri), salutare amici, parenti, fidanzate/i e, infine, terminare la vostra friendship con Morfeo. Buon divertimento e che l’acidità sia con voi!

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Riva Starr deephouse.it

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Riva Starr, al secolo Stefano Miele, classe 1974: chi è Riva Starr? Come si descriv erebbe usando cinque ag ge tti vi ? Mah io credo di essere un dj e produttore musicale! 5 aggettivi per descrivermi? Lasc io agli altri quest’onere, io non sarei obiettivo! Nasci e cresci a Napoli, po i il viaggio a Londra: quanto è stato decisivo pa rtire per la capitale br ita nn ic a? Direi fondamentale, come fon damentale è stato crescere a Napoli per la mia for mazione artistica e personale… dopo un po’, pero’ , cominciava a starmi stretta e per forza di cose mi son dovuto spostare per sfruttare le possibilità che offre una metropoli come Londra. Infatti, qui ho conosc iuto tutta la mia crew e le tante persone dell’industry con cui collaboro. Chi arriva da una città co me Napoli, di solito mantiene un fortissimo att accamento alle sue origini e ne porta sempre un pezzo con se: nel tuo quotidiano da “cittadino ” britannico, Napoli e l’Italia che ruolo hanno? Esattamente quello che ho sc ritto prima, saro’ sempre un “italiano a Londra” paraf rasando una celebre canzone di Sting impossibi le omologarsi allo stile Britannico e non ne avreb be nemmeno senso in realta’… quello che stiamo fac endo con la mia label SNATCH! e con le mie pro duzioni è molto basato sull’italian style in termine di sound e lo spingiamo senza nasconderlo, anzi ne an diamo molto fieri! Sei uno dei producer più poliedrici che il panorama della musica elettronica possa conoscere: da Carmen Consoli a Coyu, da Fatboy Slim a Jovanotti . Hai un curriculum con esperienze musicali di ogni tipo, qual è la collaborazione che ti ha me sso di più alla prova? Beh ogni collaborazione ha le sue problematiche da affrontare e quindi non mi sentirei di sceglierne una in particolare, posso pe ro’ dirti che la piu’ easy going è stata con Fatboy Sli m, persona squisita ed umilissima, da cui ho impa rato veramente tanto.

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Il tuo percorso nel mondo della musica elettronica è lungo e ricco di grandi obiettivi raggiunti, hai visto questo panorama evolversi, crescere, modificarsi ed hai assistito da “operatore” alla nascita ed alla morte di moltissime figure e realtà: come vedi il panorama europeo oggi? Cos’è cambiato, nel bene e nel male rispetto a dieci anni fa? E come vedi l’Italia rispetto al resto d’Europa? Se parliamo solo di musica, ne ho visti veramente tanti di trend che sono nati e poi finiti nel nulla ed ho visto anche tanta gente saltare da un trend all’altro per restare sull’onda... penso ci sia una certa percentuale fisiologica di personaggi che campano saltando da un’onda all’altra... per quel che mi riguarda io ho sempre tirato dritto cercando di non cedere mai alla tentazione di seguire i trend… io ho il mio stile e so che a cicli ritorna forte e cosi risalgo nell ranking dei dj... poi se nasce un altro trend pazienza, io continuo a fare la mia cosa ed a cercare di mantenere il mio fan base contento comunque offrendo freschezza in quello che produco o che firmo per la label. Rispetto a dieci anni fa si è esasperato molto l’uso dei socials e pare sia diventata quasi la sola business card per gli artisti con la musica in secondo piano… spero le cose ritornino un attimo ad essere più concretamente basate sulla qualità musicale piuttosto che sull’hype. Snatch!, raccontaci come nasce è cosa ti ha spinto a fondare la tua label. Ho sempre desiderato avere una label e nel 2010 finalmente ci sono riuscito, ho sempre voluto avere la possibilita di far uscire cose quando volevo e come volevo, senza dover essere legato alle dinamiche ed esigenze delle altre etichette, cosi e’ nata Snatch... con una crew di amici che mi aiuta tantissimo a farla girare in maniera professionale. Producer, Dj e Label Manager, come convivono queste tre anime nel tuo quotidiano? E’ tosta sicuramente, viaggiare porta via tempo ed energie ed anche gestire la label non è semplice, soprattutto quando comincia a crescere... in tutto questo, devi sempre cercare di mantenere la concentrazione alta per fare musica… non parlando del fatto che si cerca anche di avere una vita privata ogni tanto :) Avere dei collaboratori è fondamentale nella riuscita di questo progetto. 20

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...qual è il tuo sogno nel cassetto? Se trovo la chiave te lo faccio sapere!

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Nella tua vita ci sono stati dei personaggi chiave senza i quali tutto questo oggi non sarebbe stato possibile? Ci sono stati personaggi che mi hanno aiutato molto, tipo il primo produttore che mi portò in studio e mise le mie mani sul mixer per la prima volta a remixare un pezzo… ho imparato tanto da li…poi tutta una serie di persone con cui ho condiviso le mie esperienze e che mi hanno aiutato anche in momenti di crisi, come il mio amico Santos per esempio, produttore eccezionale ed amico dagli inizi del 2000… dulcis in fundo, importantissima, è stata anche la presenza e la comprensione della mia compagna, che ha vissuto con me tutte le esperienze positive e negative negli anni della mia formazione e mi è sempre stata vicino.

Come riesci a far convivere il tuo lavoro, i viaggi, gli spostamenti con la tua vita privata. A volte sclero. Ultima domanda: qual è il tuo sogno nel cassetto? Se trovo la chiave te lo faccio sapere!

release

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Riva Starr

Various Artists

Riva Starr

Snatch! Records

Snatch! Records

Cajual Records

Naples Play Bass Ep

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Riva Starr Present: Definition Of In Dubb Vol. 2 Sound Ep 1

Riva Starr

Dippin’ Side Hot Creations

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In the beginning,

there was Jack,

and Jack

had a groove.

And from this groove came the groove

of all grooves.

And while one day viciously throwing

down on his box,

Jack boldy declared,

“Let there be HOUSE!� and house music was born.

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Larry Heard,

a.k.a. Mr. Fingers.

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in studio con

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e s e n i l r e b a t s rti ’a l N O C O I D U T S IN on Sein inese Till V rl e b ta is rt litano L’a o metropo z z a g ra n ta a è u anni novan li g e n to cresciu ha gestito e hip hop, rd a o b te a k ar per s di street we io z o g e n o 2006 il su quando nel a o n fi i n n sette a rsi al 100% i concentra d o is c e d a h le. iera musica rr a c a u s a ooking sull re come b ra o v la a Oltre • ADT 5MT (48 Channel) • EMT 400 Series (Custom) • TL Audio Valve Master • A&H Xone 22 mixer • Shure M44G carts • MacPro 8 Core (5. Generation) • Studer A80 Master Recorder • Apogee Symphony 64 • Apogee DA-16X • 2x Apogee Rosetta 800 • Sony DAT PCM 2600 • Neumann Distributorn-2 to 12 ch • TAB V72 • 2x Telefunken V676a • 2x Ampex 351 (Custom) • Höf Dynamic Master (Custom) • SSL Bus Compressor (Custom) • 2x Manley Variable Mu • Great River MP-2NV • RSP Technologies Saturator • LA Audio Classic Compressor 32

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dj anche un è l il T t, it sc o agen roduttore u p e to a acclam plement come Sup e tt e h c ti e Recs, su Dirt Crew e l o u S , rskin, Facts ni con Tige io z ra o b a ll con co ’n’Dogz e stick, Catz p o h C , ra e inistry A gli altri, di M a tr , ix m re con Plastic City. of Sound e Precious e vo album o u n o u s Il

• Legeler Vari Tube Compessor • Universal Audio 1176 Revision A • Universal Audio 1176 Revision G • Universal Audio Teletronix LA-2a • SPL Vitalzer • 8x Otari Preamps • CBS Laboratories Volumax • GE-102 Harmonic Saturator • 2x Filtek Mk3a • 2x SL 502 • 2x Ward Beck WBS 502B • 4x Telefunken W695 • 2x Siemens W295B • 2x Pultec EQP-1A • 2x SSL 4000E (Black Knob EQ) • Dolby Model 365 • 2x Dynacord DRP 20X • Sony V77 • T.C. Electronic M-One • Lexicon 224 XL • Lexicon LXP-1

con ance fatto d in a R i d il Remix nibili su ono dispo s , in k rs e giunto Tig biamo rag b A . e rc u o ali Traxs re di qu te u c is d r Till pe abbiamo a usato e h ti n e m u ndente str nel sorpre o ir g n u fatto hopstick. Studio di C

• Lexicon Model EX102 Delta-T • 3x Lexicon Alex • Boss SX-700 • Boss SE-50 • Boss RPS-10 • Korg SDD-200 • AKG C414 • Royer R-121 • AEA R84 Model DJV • Saje U47 Fet • BPM CR-73 • BPM TB-95 • 2x Neumann KM 185 • AA CM87 (Custom) • AA CM67 (Custom) • AA CM-67 (Custom) • Sennheiser MD 421 • 2x Sennheiser SM57 • 2x Sennheiser SM58

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• 2x AKG S1000 • Klein + Hummel o300 • 2x Adam sub10 MK2 • Yamaha NS-10m • Tannoy System 8 NFM II • JBL 4312a • DK Audio MSD100T • RTW Peak Meter • NTP 277-500 • Spectre • Logic Pro • Ableton Live • Studio One • UAD-2 Quad • Waves • Arturia V Collection • Spectrasonics Stylus Remix • Spectrasonics Trillian • SoundToys Native Effects

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• Spectre Analyzer • Native Instruments Komplete 9 • 8 Broad Band Absorber Modules • 2 Ceiling Absorber Modules • 3 Diffusor Modules • 3 Helmholtz Resonator Modules • 6 Broad Band Absorber Modules • 4 Ceiling Absorber Modules • 3 Diffusor Modules • 3 Helmholtz Resonator Modules • Fender Rhodes MK2 (73 Suit Case 1979) • Emu 6400 Sampler • Roland JX-8P • Roland JX-3P • Roland JV2080 • Yamaha CS-5 • Yamaha CS6R • Yamahas DX7

• Yamaha AN1X • Access Virus B • AKAI MPC 2000 XL • AKAI MPC Renaissance • AKAI S3000 XL • Electro-Harmonix Micro Synth • EMU 6400 • Boss Dr. Rhythm • Yamaha RX-17 • Guild Starfire 4 (1965 Hoboken) • Baby Taylor • Fender Bass • Matsuoka Concert Guitar • Juan Cortes Concert Guitar • Traunstein Upright Piano • Zildjian Hats + Cymbals • Guild Model Two • VOX AC 30 C2X

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Quale strumentazione preferisci utilizzare in studio, e per quale motivo? Per come abbiamo mixato l’album qui e registrato voci/Rhodes, ecc devo dire che il fulcro per me è il mixer di studio. E ‘una bestia! E Chopstick sa certamente gestirlo. Facci scoprire il tuo processo di produzione. Come si fa di solito iniziare la costruzione di una traccia? Il più delle volte, io lavoro prima su un groove, oppure sento un campione che voglio usare e parto da lì. Sono abbastanza veloce quando si tratta di creare la struttura di una traccia. Quale strumento in particolare definisce il tuo sound? Sicuramente il Rhodes. Quale hardware o software ha portato la tua produzione ad un livello superiore e come? Ableton è stato un grande passo per me. Tutto il mio flusso di lavoro è cambiato, e tutto è diventato più fluido. Quali attrezzature hai recentemente aggiunto al tuo studio?

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Ho appena comprato una Roland TR8, ma è finita subito nello studio di Keinemusik. Sicuramente la sentirete nelle prossime produzioni dei ragazzi ;) in cambio non vedo l’ora di mettere le mani sul Delay della Teile che sta usando Rampa. Quali sono i tuoi beni di prima necessità in studio (cibo, bevande, sigarette, ecc)? Acqua di cocco e gomme da masticare. Nient’altro. Non mi piace mangiare in studio. Quali artisti hanno influenzato il tuo sound? Dilla, Theo Parrish e Motorbass. Che consiglio vorresti dare ai produttori là fuori? Non siate troppo nerd e, cosa più importante, fate quello che vi sentite. Dovreste mettere la vostra anima nella musica che producete, non date alla gente quello che si aspetta. C’è qualche novità che i tuoi devono cercare su Traxsource? Il mio album ‘Precious’ ed un remix che ho fatto con Tigerskin.

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La Croazia in questi ultimi periodi si sta confermando come una buona scelta per gli amanti della musica elettronica: i prezzi bassi, un bellissimo mare e la crescente presenza di festival stanno attirando non poche attenzioni sulla nazione balcanica.

Croazia è mare, buon cibo, gente accogliente e sta diventanto anche un buon contenitore di eventi. Defected ha scelto la Croazia per ospitare il suo festival, Barrkud è da diversi anni un’istituzione e rimane fedele al piccolo stato balcanico, ed anche il Sonus si ripresenta più forte dopo gli anni passati, caratterizzati da ottimi successi. Defected Festival è una novità assoluta per la Croazia, e l’offerta del primo anno di manifestazione è decisamente ghiotta: 5 giorni su 5 stage , due su terra ferma e 2 boat party. La scelta dei nomi da citare tra gli ospiti è davvero difficile: si parte dal primo giorno con Tube &

Croazia 38

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Berger, Riva Starr (Boat) , Nick Curly, Guti, Paul C & Paolo Martini. Il secondo giorno, in occasione dell’inaugurazione del main stage, si replica Riva Starr ed si aggiungono big del calibro di Basement Jaxx, Atjazz, Purple Disco Machine, Sam Divine in Back2Back con Frank Rizardo. Il giorno numero tre arriva Dennis Ferrer, Joesky e raddoppiano la presenza Atjazz e Sam Divine. Giorno quattro: Roger Sanchez, Sonny Fodera, Josh Butler, Jimpser, Session Victim ed Eli Escobar saranno gli headliner della giornata. In chiusura, Kenny Dope, &Me, Adam Port, Man Without a Clue, Crookers e Low Steppa.

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Un inizio con i fiocchi sulla spiaggia di Tisno, che apre il nostro viaggio che porta a Zrce ed al Barrakud Festival: tipico delle estati elettroniche croate, Barrkud anche quest’anno presenta una line up di Serie A: sui due giorni di manifestazione, 17 e 18 Agosto, troviamo a tabellone nomi come Paul Kalkbrenner, Marco Faraone, Tom Trago, Ellen Allien con a seguire Apparel, Alessio Lema e

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Federico Gottaduro. Un festival che rinnova la presenza e che vuole confermare la sua nomea di grande evento. Chiudiamo questa parentesi Croata con un evento importantissimo a livello globale: Sonus. Dal 21 al 25 Agosto si alterneranno giorno e notte Cinh, Cunte Bummer, Cassy, Chris Liebing, Dana Ruhm, DeWalta, Dubfire, Eats Everyting, Enzo Siragusa, Jamie Jones, Joey Daniel, Joseph Capriati, Karotte,

Len Faki, Leon, Loco Dice, Luciano, Maceo Plex, Pan Pot, Raresh, Ricardo Villalobos, Sam Paganini, Seth Troxler, Sonjia Moonear, Tale of Us, Martinez Brother, tINI, Zip . Una parata di alto livello che ci permette di chiudere il mese in grandissimo stile. Piccola grande parentesi: Claptone sceglie Petrcane come tappa croata del suo suo Golden Summer Tour.

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Ibiza è la santa mecca della musica elettronica nei mesi estivi. In Nessun Altro Luogo al Mondo è possibile vedere una tale mole di super Dj che si alternano nelle consolle dei grandi club spagnoli.

Ibiza è la terra promessa di ogni clubber e party addicted del pianeta. Ogni estate si ripete il rito dei locali in spiaggia e delle super discoteche che sette giorni su sette animano l’isola spagnola. I locali più grandi da anni hanno isitituito l’uso del calendario “a tema”, in cui ogni giorno della settimana possiamo trovare la stessa organizzazione che propone i suoi artisti a rotazione. Noi abbiamo scelto alcuni tra i più importanti, anche se non nascondiamo che la scelta è stata più che difficile: abbiamo scelto i luoghi “simbolo” dell’isola e vi presentiamo la loro agenda. Il lunedi di Amnesia è in mano

ad una autentica divinità: Sven Vath ed il suo storico marchio Cocoon, che vedrà, tra gli altri, protagonisti del calibro di: Richie Hawtin, tIni, Dubfire, Nastia, Mano le Tough, e Sonjia Moonear! Mercoledi è il giorno di Hyte: la serata capitanata da Loco Dice che vedrà coinvolti Yaya, Pan Pot, Enzo Siragusa, Premiesku, Kenny Dope e molti altri. Il Venerdì si tinge dei colori di Music On, creazione di Marco Carola e brand di diffusione mondiale: tra gli ospiti scelti ci saranno Leon, Paco Osuna, Sam Paganini, Martinez Brothers e Marco Faraone. La Domenica di People From Ibiza porta la squadra [...]

Ibiza 40

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[...] di Toolrom per una Label night in due occasioni: il 14 ed il 28. Tra le due date troviamo Wankelmut e Watermat per la serata del 21. Spostandoci allo Space, che prima di chiudere i battenti, presenta un’agenda fitta ed interessante. Martedi: The final Chapter di Carl Cox, ultimo anno di direzione artistica per il mitico dj e producer allo Space. A rendere omaggio alla sua pluriennale carriera si susseguiranno: Pan-Pot, Fat Boy Slim, Kerri Chandler, Heidi, Joris Voorn, Loco Dice, Magda, Master at Work, Adam Beyer, Carl Craig, Yousef, Nicole Moudaber e tanti altri big. Mercoledi è in mano alla storica La Troya: serata show unica nel suo genere, che da sempre è presente sull’isola

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delle baleari. La line up non e pubblica, e viene svelata passo dopo passo. Conosciamo il marchio e garantiamo che anche quest’anno saprà farsi ricordare. Giovedi è Afterlife: serata che vede i Tale Of Us in direzione artistica si pregierà della presenza di Dixon, Recondite, MindAganist, Rohad e molti altri. Il Venerdi è una full immersion nella musica house con Glitterbox: in consolle troveremo: Kenny Dope, David Morales, Dimitri From Paris, Basement Jaxx e Joey Negro, più tanti altri. Il sabato si sapre il Sambodromo di ElRow: al folle carnevale in costante tour mondiale troveremo Joseph Capriati, Patrick Topping, Eats Everytings, Technasia ed altri nomi interessanti.

La domenica chiude la settimana con Sundays at Space. Tantissimi i nomi in calendario, ci basta menzionare Claptone, Anja Schneider, Darius Syrossian, Dennis Ferrer, Hector Couto per assaporarne le sonorità. L’Ushuaia segna la sua presenza tra i favori del nostro pubblico il Sabato con Ants: la serata che vede come resident Andrea Oliva ospiterà Ilario Alicante, Maja Jane Coles, Groove Armada ed un altra serie di ottimi ospiti. Il Dc-10, invece, presenta due eventi per tutta la stagione: il famosissimo Circoloco ed il Paradise, a cura di Jamie Jones. Anche qui la fila di artisti è infinita: dovremmo destinare un solo numero a questi due eventi per fare la lista completa. Ultima tra le nostre selezionate troviamo Sankeys, che ci presenta Unusual Subject, progetto che vedrà coinvolti nomi come Dana Ruh, Carola Pisaturo, e Thomas Melchior. La domenica si accende con Viva Warriors, ad opera di Steve Lawler, che ospiterà nella sua “residenza” SEFF, Waifs & Strays, Mark Jenkyns e molti altri. Vi abbiamo proposto una selezione ricchissima di nomi e spunti, lasciamo a voi la curiosità di approfondire. deephouse.it

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Italia

Dalla Romagna al Salento l’estate italiana non si fa mancare davvero nulla, anche e soprattutto sul fronte della musica elettronica. Alla Villa delle Rose di Misano Adriatico si respira un clima decisamente ibizenco: dopo la super-serata con Mladen Solomun (sabato 30 luglio), ad agosto si prosegue con Michel Cleis (sabato 6), Bob Sinclar (venerdì 12), Louie Vega (sabato 13) e Roger Sanchez (sabato 20). Sempre alla Villa, ogni martedì sino al 6 settembre si svolge Villa Titilla, con Ilario Alicante di volta in volta affiancato da Janina, Hunter Game e James Mile. Al Cocoricò si segnalano invece Tale of Us (sabato 6), Capriati 12 hours set (14 agosto) e Loco Dice (15 agosto): un programmazione decisamente più techno. Per chi cerca una rassegna più trasversale, 42

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è ideale Verdi Remix a Villa Pallavicino di Busseto, in provincia di Parma, che ogni fine settimana alterna musica lirica, rock e pop a djset. Altrettanto se non più pulsante il Salento, che ogni estate arricchisce la propria programmazione con super-ospiti e festival. Il 6 agosto Crime Fest al Guendalina, con Jeff Mills e Oscar Mulero: al Blue Bay Circo Loco con Jamie Jones, Tale of Us, Matthias Tanzmann (martedì 9) e Luciano & Friends (domenica 14). Ricchissima come sempre la programmazione del Parco Gondar, che martedì 16 ha uno dei suoi appuntamenti clou con Synphonia, ovvero The Prodigy, The Martinez Brothers, Skream e Giorgia Angiuli. E per chi resta nelle metropoli? Dal 25 al 28 agosto Torino ospita il www.deephouse.it


Varvara Festival, dedicata a Barbara Belosel’skaja, soprannominata dagli spirtitisti Varvara: on stage Regis, Veronica Vasicka, Ivan Smagghe, Risico e molti altri. Sabato 27 Agosto a Milano torna Social Music City con Ilario Alicante, più aftershow all’Amnesia Milano, che così festeggia nel migliore del modi la sua

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inaugurazione 2016/17. A settembre Coocon Event con Sven Väth (Sabato 3), Ricardo Villalobos (Sabato 10) e Joseph Capriati (Sabato 17). Gran finale sabato 24 con ospite ancora da svelarsi al momento in cui scriviamo queste note.

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equalizzatore cos’è e come funziona by

www.mastermixonline.it Molti di noi si trovano ad usare vari strumenti, non solo nel mondo del recording, senza conoscerli a fondo, utilizzando i preset o l’istinto. Ma conoscere bene ogni funzione dello strumento e ogni parametro che si va a toccare ti può trasformare da amatore a professionista.

A cosa serve l’equalizzatore?

Un equalizzatore, o semplicemente abbreviato come eq, è uno strumento utilizzato per bilanciare le varie frequenze di un segnale audio, ci permette di attenuare quelle in abbondanza e di aggiungere energia dove il segnale è carente, in modo da poter ribilanciare lo spettro di frequenze del segnale stesso. Essenzialmente nell’audio professionale possiamo trovarci ad utilizzare due tipi di equalizzatori: l’equalizzatore parametrico e l’equalizzatore grafico.

Filtri Passa Alto (HPF) e Passa Basso (LPF) Sono filtri che tagliano da una certa frequenza in giù (nel caso del filtro passa alto) o in su (filtro passa basso). L’attenuazione di ciò che viene tagliato dipende dalla pendenza del filtro, che di solito può essere 6, 12, 18 o 24 dB per ogni ottava. Nel mondo analogico di solito abbiamo la sola selezione della frequenza ma in digitale spesso abbiamo anche la possibilità di scegliere la pendenza ed a volte l’enfatizzazione nel punto di taglio (resonance).

Filtri Shelving Utilizzati per alte e basse frequenze, enfatizzano o attenuano dalla frequenza selezionata in giù (Low Shelving) o in su (High Shelving). Hanno quindi solitamente 2 parametri: frequenza selezionata e dB di guadagno/attenuazione. A volte è presente un terzo parametro che controlla la pendenza nel punto di guadagno o attenuazione.

Filtri Parametrici o Peaking Filter Sono filtri che enfatizzano o attenuano la frequenza selezionata. Quanto le frequenze intorno a quella selezionata verranno attenuate o enfatizzate dipenderà dal paramentro di bandwidth o Q: più alto sarà il valore di Q più sarà stretta la campana di guadagno e attenuazione. I parametri in questo caso saranno 3: frequenza, guadagno/attenuazione e larghezza della campana. Se uno di questi parametri manca, il filtro viene chiamato semiparametrico. 50

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Alcuni filtri parametrici hanno un valore di Q fisso al variare del guadagno o dell’attenuazione(Costant Q), altri invece hanno larghezza di banda variabile (Proportional Q) che si stringe all’aumentare del guadagno o attenuazione. Questo in modo da aumentare la precisione in caso di tagli o guadagni su specifiche frequenze. Alcuni filtri hanno delle campane non simmetriche in caso di taglio o attenuazione, come il peaking filter del Renaissance Equalizer di Waves, dove la campana si stringe in caso di taglio, in modo da rimuovere frequenze precise, e si allarga in caso di guadagno in modo da non essere risonante su una specifica frequenza.

Equalizzatore Grafico

L’equalizzatore grafico di solito si trova come hardware esterno e non è altro che una catena di vari filtri peaking con frequenza e bandwidth fissa in cui possiamo scegliere solo il guadagno o l’attenuazione. É composto nella maggior parte dei casi da 31 o 15 bande fisse ma possiamo trovare alcune eccezioni come l’ API 560, classico equalizzatore da studio a 10 bande, ricreato in digitale anche da Waves. Molto spesso sono utilizzati in situazioni live, dove sia nell’impianto di diffusione, sia nei monitor dei musicisti sono presenti molte risonanze. Con un equalizzatore grafico a 31 bande è facile trovare queste frequenze e tagliarle senza compromettere troppo la qualità del suono riprodotto grazie alle campane molto strette su ogni banda.

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