Gazzetta dello sport 02/09/09

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MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

NUOTO UN RITORNO DA STAR x ha detto

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GLI IMPEGNI

BABY ATTENTE

Oggi al Festival poi da Berlusconi

Non sopporto quei genitori che vorrebbero fare delle loro figlie una Pellegrini. E se poi non riescono? Restano complessate a vita

Stasera Federica farà passerella al Festival del cinema di Venezia, venerdì sarà festeggiata dalla sua Spinea, sabato sarà l’ospite sportivo d’onore al Forum Ambrosetti di economia a Cernobbio, mercoledì 9 sarà ricevuta a Palazzo Chigi dal premier Silvio Berlusconi. E si tratta solo dei primi appuntamenti. Intanto è stata fissata per martedì la data dell’intervento chirurgico al cuore (valvola aortica) di Alberto Castagnetti. Il c.t. dopo la riabilitazione si attiverà per trovare la sistemazione americana dopo un collegiale azzurro per la Pellegrini e Marin che dovrebbero gareggiare a novembre in Coppa del Mondo a Berlino e Singapore, dove l’olimpionica è richiestissima. A Berlino Castagnetti dovrebbe incontrare Bob Bowman, l’allenatore di Phelps, che lavora a Baltimore: alternativa all’ipotesi Los Angeles.

ORGOGLIO ITALIANO Orgogliosa di essere italiana, perciò mi batto il petto dopo la gara. Prima batto il cuore e mi tocco la testa perchè in gara servono testa e cuore

RISCATTO DOPO PECHINO In certi momenti manderesti tutti a quel paese, visto che quello che hai fatto non è servito a niente. Non sei un dipendente della Federazione

PIZZA FREDDA A Roma avevo la febbre prima della finale dei 200, avevo fame: mi hanno portato la Quattro Stagioni più fredda e buona mai mangiata Luca Marin e Federica Pellegrini a Capri. Fede, olimpionica a Pechino nei 200 sl, ha raddoppiato l’oro mondiale nei 200 e 400 coi record mondiali FOTOGRAMMA

Pellegrini «Luca, amo tutto di te Papà, fammi lanciare con il paracadute» Torna a nuotare e lancia il libro che abbiamo commentato con lei «Vita privata? Non sopporto chi guarda dal buco della serratura» DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA dLei ricomincia a nuo-

tare, gli appassionati cominciano a leggere il suo libro: Federica Pellegrini rientra dalle ferie post Mondiali d’oro tra pagine e bracciate. Nella piscina del centro federale, alle 9, Fede è solo una nuotatrice che insieme a Luca Marin, Emiliano Brembilla e Cesare Sciocchetti, si scioglie per le prima di una nuova stagione che non sarà di transizione: i tre allenatori, Alberto Castagnetti, Federico Bonficacenti e Roberta Felotti, osservano incuriositi. Intorno c’è silenzio. Alle 10 la nuotatrice più forte a Roma comincia a smistare il traffico sul debutto in libreria di «Io nuoto per amore». L’olimpionica-iridata è emozionata quando accarezza il libro. Tra famiglia, amore, esperienze positive, episodi negativi c’è tutta Fede: persino cruda nel linguaggio a tratti disperato. Campionessa felice, ragazza ventunenne un po’ tormentata. L’esperienza milanese è il chilo di gelato che mangia di notte: «Non posso essere sempre in bilico col mio fisico. Mi sentivo sola, non ero sola: ero in stato di trance».

«Un capitolo che tocca me ma vale per chissà quante ragazze. A me fa mancare il respiro, mi vie-

In che senso «non pensavo di sentirmi male per amore?».

«Ho sofferto molto, Luca veniva da una storia importante con la Manaudou. Mi sono innamorata foto dopo foto, riguardandole. E anche delle sue macchie bianche sui capelli di cui si vergognava tingendoseli: ora le bacio perchè amo tutto di lui, anche la cicatrice allo zigomo sinistro».

s Autobiografia a 21 anni

«Sarebbe bello ma lui non vuole, soprattutto non mi lascerebbe senza di lui». Ha aiutato suo fratello a vincere «la paura del buio».

«Vedeva con me e mamma anche i film horror...». Insomma il concetto della «forza che ha la famiglia».

«La famiglia può portare alle stelle o distruggere un talento. Molti ragazzi sono rovinati da genitori che anche quando mi portano a modello non capiscono che se la ragazzina non riuscirà ad emulare Federica rischiano di crearle un trauma per tutta la vita. Crescono complessate». Che esempio darebbe?

Da ieri è in edicola «Io nuoto per amore» edito da Mondadori (99 pagine, 16 euro), la prima autobiografia di Federica Pellegrini: racconta episodi inediti sulla sua vita

«Perchè quelle non si cancellato, semmai si mettono da parte. Ti fanno reagire con più forza. Penso che la mia storia possa aiutare molte ragazze a capire». Alberto Castagnetti con Federica Pellegrini a Verona

Non avesse perso l’oro ai Mondiali di Montreal, la sua storia oggi sarebbe un’altra?

«Quella sconfitta mi fece capire che dovevo cambiare tutto, non mi avrebbe dato la forza che mi ha dato adesso il sucesso. Chissà, avrei mollato mentalmente e non avrei vinto l’Olimpiade 2008».

Cos’è il trofeo delle pannocchie?

«Da piccola andavo per i campi, il senso dell’agonismo nasce forse lì e dell’avventura di inoltrarsi, la paura del contadino e la pannocchia che poi consegnavo come trofeo a papà». Rivela che a sua madre Cinzia non sa nascondere niente.

Federica coi genitori e il fratello dopo l’argento ad Atene

Al rientro da Pechino raggiunse il punto più basso del rapporto con Castagnetti. Scrive che la intimò di andare all’assemblea federale da Barelli altrimenti non l’avrebbe allenata più, e del mancato passaggio di Marin all’Aniene non gradito dalla Fin. Fu «il

«Sono stata malissimo, pensavo da un momento all’altro di ritrovarmi senza una sede, un tecnico. Mi sentivo ricattata dalla federazione, non da Alberto del quale non farei mai a meno e col quale ho un rapporto di forte equilibrio. Per fortuna le cose sono cambiate e sono arrivati i risultati di questa stagione».

«Un personaggio pubblico può risultare un aiuto indiretto per gli altri. Ho fatto questa scelta, non accetto di essere spiata dal buco della serratura». Si immagina ad allenarsi con Phelps a Baltimore?

«Così almeno Luca potrà sistemare il delfino...». Le scadono i contratti, stanno per arrivare grandi sponsor: come investirà i guadagni?

«Sto cercando una grande casa a Verona: così potrei dedicare una stanza intera al guardaroba, vorrei riempirla di scarpe e vestiti. E’ ora di avere una bella casa arredata». Un ricordo dell’estate?

«Il numero di casa sul display del cellulare, è la tranquillità». Perchè pensa alle sconfitte?

momento più basso con lui».

In Italia si parla molto di privacy e lei si mette «a nudo».

Cos’è il «campo base»?

Aggiunge: «Da un lato mi piace, dall’altro non lo capisco».

«E’ la parte più forte di me. Mia madre è nata per fare la mamma, un sentimento che da un anno sento anch’io. Se penso a mia cu-

Così come «buttarsi con il paracadute per imitare papà Roberto?»

«La mia esperienza dimostra che si può cadere e poi risorgere. L’importante è rialzarsi qualsiasi cosa sia successo. Io mi facevo schifo, non accettavo il mio corpo, eppure ho avuto coraggio a uscirne fuori».

ne il magone, come quando, dopo, bevevo vino a stomaco vuoto, per sentirmi sicura».

«L’imperfezione è un punto di forza, una diversità. Lui è l’orgoglio legato alla tradizione siciliana dell’uomo che non deve chiedere mai e quando fa così lo odio... Ma è più divertente raccontare i suoi difetti».

gina Serena che sta per battezzare Elisa, vorrei provarci anch’io».

S Federica Pellegrini, 21 anni LAPRESSE

«Il bagno nella grotta azzurra di Capri, il compleanno da sola con Luca e il mal di mare in barca in Grecia...». Com’è l’alba di un nuovo ciclo?

«Ogni anno Alberto dice che a settembre abbasseremo i ritmi: macchè fra un po’ riprenderò a fare 20 km al giorno. Quest’anno voglio prendermela davvero più calma, se no a Londra ci arrivo scoppiata». E il progetto velocità?

«Lavoreremo molto sulle gambe, in acqua e fuori, e poi sui dettagli tecnici». Si prepara a tempi da uomo, a tempi normali senza body, oppure?

«Alberto vorrebbe che scendessi sotto il muro dei 4’ nei 400 perchè mi ci ero avvicinata nel 2008 a Eindhoven con i vecchi body, poi vorrebbe 1’49" in vasca corta». Due Europei da gestire, ma con quali motivazioni?

«Potrei farmi massacrare dalle inglesi...?».


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