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arlare degli Habanos e della marche che compongono il panorama mondiale della produzione cubana è per un appassionato addentrarsi in una vera e propria grotta di Alì Baba e quindi ho accettato l’invito che mi è stato fatto da Cigars Time con un piacere immenso. Altrettanto onestamente però devo ammettere che ci ho impiegato più di una settimana per capire esattamente da dove partire e dove arrivare, seppur conscio di non poter affrontare e approfondire un argomento di questa portata in poche righe. Ho quindi optato per una visione di partenza ribaltata per certi versi rispetto all’argomento principe di questo libretto, fortemente voluto da chi i sigari cubani non li importa (come ho la fortuna e il privilegio di fare io) … ma che dedica il proprio lavoro affinché siano conservati e presentati nel modo migliore possibile! Quante sono oggi le marche prodotte a Cuba? Diciamo una trentina, di cui attualmente 25 distribuite in Italia. Sembrano tantissime, ma non è così per la verità. In fondo solo mezzo secolo addietro le marche prodotte nell’Isla Grande erano circa un migliaio (si, proprio 1.000!). Quindi un panorama smisurato, in cui comunque sempre le grandi marche odierne la recitavano sempre da protagoniste, ma in cui facevano in continuazione capolino piccole e piccolissime produzioni dedicate (nella maggior parte dei casi si trattava di produzione “ad hoc” per piccoli o grandi clienti privati) che così come sono apparse, con altrettanta rapidità hanno poi registrato la loro scomparsa. Un mondo incredibile fatto da tantissime storie incrociate di produttori, fabbriche, appassionati, politica ed economica. Ciò che però è importante è il fatto che Cuba ha fatto e continua a fare la storia del sigaro a tutti i livelli. I brand cubani restano il riferimento per tutti gli appassionati del mondo, sono i più noti a livello universale, continuano a dettare le mode e le tendenze dei fumatori dei cinque continenti, si rinnovano ed innovano in continuazione. Ma non perdono mai per strada la propria storia e le proprie origini, che nella maggior parte dei casi risalgono al XIX° secolo e che passano attraverso a 150 anni di aneddoti e vicende, arrivando ai nostri giorni sempre più cariche di un significato imprescindibile per noi appassionati: la quintessenza dei grandi Habanos passa per la sapienza e la tradizione di chi questi sigari concepisce e produce da sempre. Grandi marche, grandi tabacchi, celebri personaggi, noti aneddoti, ma sempre alla base di tutto la grande sapienza della coltivazione e della manifattura di Cuba. La frase “il miglior tabacco del mondo” non dimentichiamo che non è solo uno storico adagio (per altro vecchio di duecento anni almeno), ma è la base del successo e della diffusione dei grandi brand cubani. Senza tutto questo non esisterebbe il “miracolo Avana”. Quindi ripercorriamo - leggendo questo libretto - la storia unica di queste grandi case, delle storiche manifatture e dei personaggi che hanno contribuito a renderle immortali, e quando saremo in compagnia del nostro amato Habano saremo sempre più coscienti del privilegio che abbiamo di fumare i migliori sigari del mondo!
Andrea Vincenzi