Cosa ci spinge a pensare di rispolverare vecchi libri oppure altre storie, rivestirle di una copertina nuova e farle vivere in una forma diversa dalla quale sono nate? Innanzitutto la considerazione che non è mai abbastanza. Non conosciamo mai abbastanza un'opera - a volte non la conosciamo affatto - e anche se la conosciamo, forse non abbiamo mai posto la giusta attenzione su quel modo particolare che usa l'autore per farci arrivare dei messaggi. E poi, anche lÏ, usiamo le contaminazioni con altri mondi collegati.
Cosa ne è scaturito da quel libro? E' diventato qualcos'altro? Un film? Un'opera teatrale? Dove è stato ambientato? Che situazione politico-sociale c'era in quel periodo? E come sono descritti i protagonisti? Cosa desiderano, veramente? In che modo la musica può aiutare a capire meglio le loro profondità, i loro stati d'animo, le loro aspirazioni, i loro sogni? E, infine, in che modo possiamo cercare di riportare quella storia ad una nuova dignità nella memoria del cuore?
• Una musica può: – Dire, raccontare, rievocare, suggestionare – Essere davanti alla scena, ma anche in sottofondo – Catturare ma anche rendere liberi – Liberare la fantasia, imprigionare l’attenzione – Essere il centro del mondo, oppure esserne una periferia – Aiutare la narrazione ad essere più incisiva
• Utilizzando come filo conduttore musiche di ogni tempo, parliamo di libri, come ad esempio Cuore di Tenebra di Joseph Conrad e dell’adattamento cinematografico che ne è stato fatto, Apocalypse now di Francis F. Coppola; • Oppure parliamo di altre storie, altri mondi; • Esempio: i viaggi di alcuni personaggi di fine 800-inizio 900, ad esempio Edward Hopper e Gustave Flaubert, e di varie leggende collegate al modo di intendere il viaggio e le sue infinite suggestioni, come la leggenda del fenomeno ottico di Fata Morgana.
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