Tesi di laurea "Progettare l'identità"

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TEORIA PSICOLOGIA DELLA FORMA

per i rapporti di quantità, le proporzioni si invertono producendo per i primari e i secondari queste proporzioni armoniche:

COLORE

giallo = 3

arancio = 4

rosso = 6

viola = 9

blu = 8

verde = 6

TEORIA DELLA SEMPLICITA´ e, per le coppie di complementari, sono: giallo : viola = 1/4 : 3/4

arancio : blu = 1/3 : 2/3

rosso : verde = 1/2 : 1/2

Naturalmente questi valori sono attendibili solamente quando i colori in questione sono al massimo grado di luminosità, il quale, variando, modifica le proporzioni. Questi studi teorici servono principalmente ad educare alla sensibilità cromatica, infatti, quando nella pratica pittorica o grafica le aree di colore sono complesse e articolate, è difficile tradurne numericamente i rapporti quantitativi e ci si può affidare solamente al criterio estetico.

3. Forma e tono Si è osservato, dunque, come un colore possa assumere significati diversi in relazione al colore che gli fa da sfondo, oltre che agli accordi e ai contrasti con le altre parti del campo. A questo proposito vanno aggiunte tutte le teorie formali del colore, che hanno portato Itten e molti altri a delineare una corrispondenza simbolica tra forme geometriche fondamentali e colori primari e secondari. Importanti sono le riflessioni di Vasilij Kandinskij nel suo trattato “Lo spirituale nell’arte” (1911) dove introduce la necessità di associare ad ogni tono una forma, perché essi non possono esistere separatamente in una composizione. Tale accostamento si basa sul rapporto privilegiato tra singole forme e singoli colori, dove la scelta può provocare emozioni che scaturiscono solo da questo connubio. Il giallo ha un rapporto privilegiato con il triangolo perché è acuto e pungente. Le sue onde si espandono in tutti i sensi e per questo è associato alla luce del sole e alla mente umana, dalla saggezza alla pazzia. Il blu è circolare ed è il simbolo del principio senza fine, della perfezione, dell’omogeneità, dell’uniforme e autonomo moto dello spirito. Non a caso Kandinskij lo indicava come il colore dello spirituale e dell’elevazione interiore, perché la sua forza centripeta porta ad un movimento verso l’interno che vuol dire anche introversione e profondità. Il rosso, infine, partecipa alla staticità e alla pesantezza del quadrato e simboleggia la materialità, la compattezza, come la forza, la determinazione, la passione e l’aggressività. Gli altri colori, i secondari, derivanti dall’unione dei tre principali, possono essere associati a delle forme più complesse di quelle base, come il verde, che essendo una mescolanza del blu circolare e del giallo triangolare, dà come somma per alcuni l’esagono (Kandinskij) e per altri un triangolo con i lati arrotondati (Itten). Il viola, come figura, è ovale o ellittica ed è il risultato del quadrato rosso con il cerchio blu, mentre l’arancio è più simile al trapezio o al rettangolo, come fusione del triangolo giallo e del quadrato rosso.

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