Cultura Commestibile 271

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Le Sorelle Marx

Diplomazia

Che onore, cari lettori: siamo state chiamate a fare da interpreti al colloquio riservato fra Angela Merkel e Donald Trump, qualche giorno fa, al vertice della NATO a Bruxelles. E possiamo svelare (parzialmente tradotto) ai nostri affezionatissimi lettori il vero contenuto di quel dialogo a porte chiuse. Ha iniziato Trump, cercando di fare il simpatico galante: “Good morning, my dear Angela. How are you today? Sei pronta per discutere con me di merci e comerci?” La Merkel, un po’ innervosita – giustamente – dai tweet e dalle dichiarazioni del presidente USA, ha subito ricambiato le gentili parole di Trump: “Merci un Kaiser, Donald! Du bist ein alter Idiot [trad. Sei un vecchio idiota]. Io con te non parlo di niente, se non ritiri offese a mia Grande Germania!” “But, please, Angela, non arrabbiare: io scherzavo. Non volevo offendere te e Germania” “Zum Teufel, Donald! Non mi interessa offese a me: prima di te c’è stato quel vecchio Schwein [porco] di Berlusconi che mi ha chiamato Kulona inchiafabile, ma come vedi io sono ancora qui e lui è verpiss dich [andato a pisciare]. Quindi cosa mi freca di tua offesa a me. Ma tu non toccare mia Germania! Noi non siamo dipendenti da Russia!

Il fratello di Molotov

Rinasce l’asse Roma-Berlino

Certamente inconsapevoli degli atti che stavano compiendo i tre ministri degli Interni di Italia, Austria e Germania hanno riproposto sulla scena della storia “le potenze dell’Asse”. Al grido di “indietro i migranti pezzenti” i tre hanno sancito una storica riedizione dell’Asse fra Roma e Berlino. Con l’Austria nel ruolo di usciere per tenere aperto il Brennero. Le prossime mosse del terzetto, guidate dal Ministro dell’Interno Italiano, saranno rivolte verso

10 14 LUGLIO 2018

Noi non torneremo mai più in Russia dopo grande ritirata di Seconda Guerra Mondiale. Con il loro gas noi ci cuociamo i wurstel mit Sauerkraut, kapito vecchio posaune [trombone]?” “Oh, comm’on Angela, I was only kidding! Stavo scherzando. Io amo Tedeschia: mio antenato Friedrich veniva da Kallstadt, in tuo paese. Poi ho sposato donna di Mittleuropa! Dai, peace & love” “Peace & Love, diese Fick [‘sta ceppa]. Tu ora chiedi skusa formalmente a Germania, non Tedeschia, Schwachkopf [scemo]. E poi lascia stare quella santa donna di Melania, che è troppo brava a sopportare le tue piffle [scemenze]” “Ma Angela, che caratterino che tu hai! E’ proprio vero che vieni da Germania Komunista. Ma noi fuck the Commies!” “Ma allora vuoi proprio la guerra, Amerikano Scheiße! Io ritiro tutte le Wolkswagen dal mercato amerikano e ti do un calcio nelle Bällen!” “No, ti prego, le balls, no, please. Guarda, risolvo io con uno dei miei tweet: “Stiamo facendo un grande meeting, discutiamo di spese militari e abbiamo colloqui sul commercio. Abbiamo un ottimo rapporto con la cancelliera, abbiamo buoni rapporti con la Germania”. “Ja, allora io scrivo questo: #Merkel, Usa buon partner,vorrei continuare a cooperare. ‘Colloquio con #Trump positivo, spero ce ne siano altri’

l’occupazione della Libia con l’obbiettivo di eliminare all’origine la fonte da dove sgorgano i migranti e interventi anche in Eritrea e Etiopia altri paesi che non sanno tenere a bada i migranti e se li lasciano scappare. Il ministro dell’Interno italiano sta già pensando a rinominare il ministero in “Ministero dell’Interno e delle terre d’oltremare”. Qualcuno informi il Ministro italiano come è finita una storia analoga qualche tempo fa.

Lo Zio di Trotzky

Silvio turco

Silvio Berlusconi è annoiato: non è più in Parlamento, non decide più le sorti del centrodestra, non ha più neppure il Milan e Dell’Utri è stato scarcerato. Il vecchio leone non ha più battaglie da combattere e anche quelle nel talamo assomigliano sempre di più a piccole scaramucce che a veri e propri combattimenti. Per questo ha scelto il ruolo di vecchio saggio, in grado di dispensare consigli (non richiesti) a vari personaggi sul proscenio internazionale, convinto di essere una sorta di Napoleone in pensione, senza però la sua Sant’Elena. Così ha preso ad interessarsi a cose turche... nel senso del paese sul Bosforo. E’ stato visto spassarsela alla cerimonia di insediamento di Erdogan e alla cena per le autorità nel sontuoso palazzo presidenziale Ak Saray di Ankara. Ma già che si trovava da quelle parti, ha pensato bene di chiamare Adnan Oktay, il telepredicatore turco recentemente arrestato accusato di molti reati. Oktay, scrittore e filosofo, che amava circondarsi di belle donne discinte e siliconate (le sue “gattine”, così le chiamava) e organizzava sontuosi banchetti, è autore di oltre 300 libri, fra i quali “L’Atlante della Creazione”, nel quale affermava che le teorie evoluzioniste di Darwin sarebbero state alla radice del terrorismo mondiale: è uno dei massimi esponenti del “creazionismo islamico”. Saputo del suo ingiusto arresto, Berlusconi non ha esitato a telefonargli per dargli qualche buon consiglio: “Pronto Adnan, vecchio pirata, come te la passi? Non bene? Eh lo so: questi porci di magistrati. Sono toghe rosse, lo so. Ma tu non demoralizzarti, che c’è qui il tuo Silvietto a darti buoni consigli (gratis eh, tranquillo). Senti, prima di tutto nega, sempre: questo Darwin digli subito che non lo conosci o al massimo ti è stato presentato a qualche cocktail e che ci hai scambiato solo qualche parola. Capito? Poi, niente giochetti erotici en travesti: son cene eleganti. Al tuo magistrato – come si chiama? Ah Edmundus Bruti Kurtarılmış, cioè Liberato... uhm, il nome mi è famigliare – comunque a lui non rispondere. Ah, e quella giovane modella Itir Esen: prima di tutto ha 28 anni, non 17; e poi tu digli che è figlia di Bashar al-Assad e che volevi solo aiutarla: vedrai, andrà tutto a posto. Ciao, pirlone!”


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