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Servizio di Assistenza Domiciliare del Comune di Verona

di Elisa Borace

VERONA - La fine dello scorso anno è stata carica di emozioni per la sede di Verona. L’importante appalto del Servizio di Assistenza Domiciliare del Comune di Verona, infatti, era in scadenza alla fine di ottobre. Pertanto, i mesi precedenti sono stati un susseguirsi di preoccupazione, ansia, timore e agitazione. La fase di gara si è svolta nei mesi estivi e ci hanno visti impegnati nello scrivere un progetto in cui emergesse una nuova visione del servizio domiciliare per anziani, coerente con l’evoluzione del servizio richiesta dal Comune e, quindi, più vicina ai nuovi bisogni delle persone in carico.

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Gestiamo questo SAD dal 1997 e, negli anni, abbiamo riscontrato che è notevolmente cambiato: abbiamo sempre meno a che fare con anziani che necessitano del solo aiuto nelle operazioni di igiene; cresce sempre di più, invece, il numero di anziani con un quadro clinico compromesso (decadimento cognitivo e presenza di più malattie) i cui familiari si sentono soli con un grande carico assistenziale. Molti altri anziani si trovano in condizione di isolamento con mancanza di un contesto familiare e sociale di supporto. I bisogni di queste persone sono sempre più complessi: necessitano di sentirsi tutelati e protetti e di essere coinvolti in attività di socializzazione. Anche il Caregiver, cioè il familiare che se ne occupa, ha bisogno di sentirsi riconosciuto nel suo ruolo e sentirsi meno solo nel compito di cura.

CSA ha presentato un progetto con l’obiettivo di aiutare le famiglie a fronteggiare le difficoltà e le fatiche della cura e dell’assistenza domiciliari, ma con uno sguardo anche alla Comunità in cui la persona anziana è inserita, convinti che la Comunità stessa possa offrire risposte e sostegno alle persone più fragili. Per questo motivo abbiamo investito anche in una nuova figura all’interno del SAD: il Welfare Community Manager, un professionista che, partendo dai bisogni della persona, sviluppa progetti territoriali di prossimità, in rete con altre realtà locali.

Nel mese di settembre si sono svolte le procedure di gara e a metà mese finalmente la buona notizia: CSA è risultata aggiudicataria del secondo lotto! Questo ha suscitato una grande gioia in tutti noi che abbiamo lavorato alla gara, nei colleghi che hanno condiviso l’ansia dell’incertezza, e ovviamente negli Operatori domiciliari, da tempo in attesa di sapere se avrebbero potuto proseguire con la propria Cooperativa nel loro lavoro domiciliare.

Il nuovo appalto, avviato nel mese di novembre, durerà ben cinque anni e ci vede impegnati nel gestire il SAD nel territorio della Circoscrizione 3 del Comune di Verona, vale a dire nei quartieri di Stadio, Corso Milano, Croce Bianca, Bassona, San Massimo, Saval, Chievo, Borgo Nuovo. Si tratta di un territorio nuovo per i nostri Operatori domiciliari (poiché nei precedenti appalti abbiamo lavorato in altre zone della città), ma non completamente sconosciuto per CSA poiché dal 2010 siamo presenti nella Circoscrizione 3 gestendo il Servizio Educativo Territoriale per minori e famiglie. Quale occasione migliore per pensare a dei progetti intergenerazionali sul territorio, in grado di coinvolgere bambini, ragazzi, famiglie e persone anziane…

Si tratta di un grande risultato per tutta CSA, poiché il Comune di Verona ha riconosciuto il merito del buon progetto presentato ed è stata premiata l’organizzazione e l’innovazione proposta.

Avanti tutta!